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Il terremoto della Valnerina del 19 Settembre 1979 Indagine

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Il terremoto della Valnerina del 19 Settembre 1979 Indagine
Il terremoto della Valnerina del 19 Settembre 1979
Indagine Macrosismica
(The Valnerina earthquake of September 19th, 1979).
Macroseismic investigation
P . FAVALI - L . GIOVANI - M . C . SPADEA - M .
VECCHI
Ricevuto il 13 giugno 1980
RIASSUNTO
Nel presente lavoro si espongono i risultati dell'indagine macrosismica condotta in occasione del terremoto della Valnerina del 19
Settembre 1979. E' stato possibile determinare l'andamento del campo
macrosismico fino all'isosista di V grado, nonché i relativi parametri ipocentrali. Dal loro esame si evidenziano le caratteristiche superficiali dello
evento. Infine è stata studiata l'attenuazione calcolando i coefficienti sia
nella direzione di massimo (N-S) che di minimo (E-W) allungamento.
ABSTRACT
In this paper the results of macroseismic investigation concerning
the Valnerina earthquake (September 19, 1979) have been carried out. It
68
I».
FA VALI - L. GIOVANI - M . C. SPADEA - M. VECCHI
was possible to define the t r e n d of macroseismic field until the isoseismal
cf V degree (MCS), as well as the relative hypocentral p a r a m e t e r s , and
to point out the superficial characteristics of the event. Finally the
attenuation has been studied c o m p u t i n g the coefficients, both of the
elongation in m a x i m u m direction (N-S) a n d in m i n i m u m (E-W) one.
1 - PREMESSA
La sera del 19 Settembre alle ore 23h 35'", ora legale italiana,
gli strumenti sismici italiani e non, registrarono una scossa di
terremoto che fin dalle prime determinazioni dell'epicentro e della
Magnitudo dimostrava aver colpito un'area molto prossima a
Norcia con carattere « disastroso » ed una intensità epicentrale
(/„) valutabile intorno all'VIII grado della scala Mercalli-CancaniSieberg.
Le prime notizie giunte dalla zona interessata, sia pur frammentarie, confermavano l'entità del fenomeno in tutta la sua gravità. In seguito a ciò, fin dalla m a t t i n a del 20 Settembre, gli AA.
decidevano di intervenire per e f f e t t u a r e un rilevamento macrosismico nell'area colpita. Questo nel tentativo di non perdere
gli effetti della scossa principale, ed allo scopo di superare le
ambiguità di valutazione riscontrabili nello studio di eventi
passati, basato esclusivamente su fonti di carattere storico.
2 - DATI
Il materiale utilizzato proviene da fonti diverse. Sono stati
visitati 201 paesi delle province di Rieti, Terni, Perugia, Ascoli
Piceno e L'Aquila al fine di delimitare l'area di massimo scuotimento. I comuni e le frazioni compresi nell'area megasismica
sono stati oggetto di una a p p r o f o n d i t a indagine. Inoltre, affinché
la classificazione dei danni alle s t r u t t u r e risultasse la più oggettiva possibile, sono stati considerati i dati che il Centro di coordinamento di Norcia aveva raccolto nell'area dei comuni della
Valnerina fin dal 28 settembre. Il metodo a d o t t a t o per la definizione dei danni ne permette una valutazione secondo 4 tipi:
leggere lesioni, danni medi, gravi e demolizioni (crolli parziali
IL TERREMOTO
DELLA
VALNERINA
ECC.
69
e / o totali). Infine sono stati elaborati oltre 500 questionari macrosismici pervenuti all'I.N.G. dalle Regioni: Umbria, Marche,
Lazio, Abruzzo, Molise, Toscana, tramite i punti stazione dei
Carabinieri (Ali. 1). Ciò è stato possibile a seguito di un accordo
che l'Istituto Nazionale di Geofisica, fin dal 1978, ha stipulato con
il Comando Generale dell'Arma dei CC.
Questo si è reso necessario al fine di istituire un nuovo servizio continuativo di raccolta dati macrosismici in sostituzione
del precedente, curato dall'Ufficio Centrale di Meteorologia e
Geodinamica fino al 1975. Nell'Allegato 2 diamo un esempio del
tipo di cartoline che venivano usate.
3 - METODOLOGIA
Il criterio seguito durante il rilevamento macrosismico è
stato quello di avvicinarsi progressivamente e lungo raggi diversi
dalla « periferia » alla ipotizzata zona epicentrale. I motivi che
hanno portato a questa decisione sono molteplici. Innanzi tutto ciò
è necessario per riuscire a delimitare nel più breve tempo possibile l'area epicentrale, non avendo sempre l'immediata conoscenza della reale situazione, come del resto è avvenuto nel caso
in questione. In secondo luogo, trovandosi di f r o n t e ad un periodo sismico di grande portata, si rende necessario acquisire prima
quei dati che riguardano zone limitrofe di intensità intermedia,
che possono lasciare dubbi maggiori se raccolti in ritardo, e infine
i dati provenienti dall'area epicentrale. Infatti, limitatamente a
fenomeni di questo tipo, gli effetti delle repliche difficilmente tendono a sommarsi a quelli della scossa principale o comunque non
sono tali da modificarne sostanzialmente la valutazione all'epicentro. Per l'analisi degli effetti provocati dal terremoto nell'area
megasismica, ci siamo avvalsi delle mappe catastali in scala 1: 2000
dei comuni interessati in modo d'avere la planimetria degli abitati. Queste mappe hanno permesso di avere una percezione visiva
della distribuzione areale del danno che, associata alla tipologia
delle singole costruzioni (v. tabella 1), consente una dettagliata
determinazione delle percentuali di danno. Nel corso della campagna gli AA. hanno constatato la necessità e l'utilità di avvalersi
70
I».FA VALI - L. GIOVANI - M . C. S P A D E A - M .
VECCHI
di un questionario sintetico (vedi allegato 3) per mezzo del
quale si potevano acquisire tutte le informazioni relative agli
effetti per ciascuna località. L'informazione raccolta direttamente permette un'analisi geologica e strutturistica più dettagliata che non attraverso dati indiretti. Anzi dà anche la possibilità di valutare appieno il peso di questi ultimi.
TABELLA
1
Classificazione dei tipi di costruzione (*)
A) Costruzioni in pietra grezza, m a t t o n i cotti legati con malte
povere, vecchie mal r i s t r u t t u r a t e con soffitti c a m o r c a n n e o a travature in legno (scadenti).
B) Costruzioni in pietra s q u a d r a t a , m a t t o n i comuni, tufo, legati con
buone malte, con soffitti a t r a v a t u r a in f e r r o o in legno (mediocri).
C) Costruzioni in m u r a t u r a cordolate, ben r i s t r u t t u r a t e (quasi buone).
D) Case in legno ben progettate, in resine, p r e f a b b r i c a t i , costruzioni
in cemento a r m a t o , s t r u t t u r e antisismiche (buone, ottime).
4 - QUADRO GEOLOGICO
L'area megasismica fa parte, dal p u n t o di vista geologico,
delle s t r u t t u r e plicative della facies Umbro-Marchigiana di cui
ne costituisce la parte meridionale. In questa zona si trovano i
grandi fronti di sovra-scorrimento vergenti verso l'Adriatico
(Monti Sibillini) che sono in contatto di tipo tettonico con
facies di transizione alla Laziale-Abruzzese. La s t r u t t u r a a pieghe
(*) Per necessità, data la diversità dei tipi di s t r u t t u r e , gli AA. h a n n o
ritenuto utile suddividere le costruzioni in 4 tipi, anziché in 3 come f a t t o
nella scala MCS ed MSK (vedi Ali. 3).
I L TERREMOTO
DELLA
VALNERINA
ECC.
71
nella zona nursina ha subito degli sbloccamenti associati ad una
serie di faglie inverse e a fronti di sovrascorrimento che hanno
determinato una serie di altopiani (Piana di S. Scolastica, Piano
di Castelluccio).
Dal p u n t o di vista stratigrafico si ritrovano intercalazioni
di calcari, m a r n e anche selcifere ed argille, caratterizzanti gli
uni ambiente marino di piattaforma, e le altre formazioni più
pelagiche.
5 - CAMPO
MACROSISMICO
Dall'elaborazione di tutti i dati disponibili, abbiamo potuto
definire l'andamento del campo macrosismico dall'area megasismica a quella di V grado, rappresentato in fig. 1 nella scala
1:500000. Esaminando il campo possiamo notare Lina prevalente
propagazione in direzione N-S; mentre la massima attenuazione è
riscontrabile lungo la E-W relativamente alle maggiori intensità fino al VI grado. Nella fig. 1 non abbiamo potuto materialmente
riportare tutte le località di cui avevamo informazioni, comunque
l'elenco completo compare in tabella 2. L'area di massimo scuotimento è stata oggetto di un'indagine approfondita, essendo stato
condotto il rilevamento in maniera capillare su tutto il territorio
dei comuni interessati, comprese le frazioni. I risultati sono riportati nella fig. 2 in scala 1:100.000. I dati da noi raccolti sono stati
integrati dai rilievi effettuati dal Centro di Coordinamento di
Norcia. Questo ha permesso di determinare per ogni comune
e frazione sia la tipologia delle costruzioni che le percentuali di
danno riscontrate (vedi tab. 3).
Il comune di Norcia è stato ulteriormente diviso in 6 zone:
(1, centro storico; 2, zona sopra l'Hotel Europa; 3, da metà Corso
a fuori porta; 4, zona Hotel Europa; 5, parte strada statale da
Roma; 6, zona FIAT).
Fin dai primi rilievi è stato possibile constatare che all'interno dell'isosisma di V i l i grado esisteva un'area in cui gli effetti
macrosismici avevano avuto un'ulteriore esaltazione. In seguito
a ciò, è stata tracciata una isosista di VIII-IX, al solo scopo di
evidenziare questo fenomeno (fig. 2).
76I».FA VALI - L. GIOVANI - M . C. S P A D E A - M .
VECCHI
6 - DEFINIZIONE DEI PARAMETRI
Sono stati calcolati per ogni isosisma l'area ed il raggio del
cerchio equivalente, nonché l'epicentro e la profondità ipocentrale macrosismici; i risultati sono riportati in Tab. 4.
Area
di massimo
scuotimento
«7 jLegogne
Forsivc
Norcia
Ncrtoscg
Rocchen^j
Roccntamburo
fbggodomo , Roccàpotena
• 7
Monldeone di S
• 7
Ruscio
Sftwto*'
Fig. 2 - Mappa dell'isosista I„ = VIII-IX, I = V i l i
1 : 100000).
(scala
Novafeltna
, Urbino
'Bibbiena
".ormaldo
Anghian
Agugùano
Moniecdrot lo
Qsimo
•lbellino
Arcevia
Centuno
Citta di
Castello
\NCONA
Uyeto
iRecanati
Cuqramontana
Staffalo
Qngoji
tGubbio
ìivitanova M.
Fabriano
Umbertide
Cortona
MACERATA
tCorridonia
Maieuca-s Si-i
Castors/mondo
(.jUàldo
Tadino
Urbisagha
6
°ioraco
PERUGIA
t Beifor te \
Caldarola
Muccia
Montepulciano
Chiusi
Chianciano
bpennmo
Bevagna]
Fohgnft
Acquapendente
\.lfisso
Sellano
Montefalco
Montecastello
Todi
Massa
'Mariana
'Hontetforo
Ripatransone
Grottammate
Arrendóla
Castignano
• Offida
Conijnanza
Appignano
Montemonaco Palmiano
Colonnella
Rocca•ASCOLI PICENO
Montegallo•fluvione
tiriatica
Bolognola}
Monte!
Collazi
Monierubbiano
S.Gmesn
Taverne]
Radicofam
tegiorgio
6 *Camerino
Nocera
Umbra
tfbrto S. Giorgio
\ Fermo
Campe! lo
tCastelluccic
,Qvitefla
Acquasarìt
Arquatìi
d. Tronto
Ab 7. a Nera
'S.Anatoha
Orvieto
• di Marco
Baschi
Montecchi
ÌAcquasparla
IS Gemmi
Alviano
graffignano
Amelia
i Montefiascone
•Actumoli
.lonieieone
Ferentino M Spoleto
Morro
TERAMO
TòrriceUa
licura
Monlorio
,Amatrice
C Uàreale
S.Paolo
i Pi zzo lì
4
$Antrodoco
'Sonano
ÌCamarda
Scoppilo/ L'AQUILA
C/íídct'Cd.fl
Ovila ISi/m/gia/xr
Castellana
3Tarquinia
Monte *
• silvano
Penne
Greccio
VITERBO
to'Jresco
Bisenb
,Arsita
Montereale
Posta
TERNI
\Narni
Tuscania
ìiulianova
''Campii
Fiarrvgnano
.Marcele! li
iFonlecchi'
^ ^espolo
Monlerotondo Palombari
Sabina
Farindoia #
•
I
Montebello | ft^W
]Ala Celiera j Cepagajti T¡
fJpcciJno _5L
CivitacfiJana
Tjrrivahgnani
Rocca «
-h Mèzzo
P nic
'SCARA
Lanciano
• i 'BoKxjnono
datocco
Casauria
OVINCBH
'Orsogna
Caramatico
,Casoh
Carsoh
Tagiiacoz/o
tPratola
Aitino
Pehgna
»Collari
Arsoli
Mfhnna
Casalbo^dino
PÒilutrt
Scemi*
Monteodons'o1
Sulmona
,S. Buono
L iscia
•Doghola
perorano
Capistrelll
Villa
. SM
Subiaco
Filettino ¡Iella R.Cdlelongo
Villa
Vallelonga
Capranica
Atlante Macrosismico
I.N.G.
VALNERINA
19 Settembre 1979
lUMBRIA>
GMT 21h35m36.9s
Epicentro
Quadri
'
Celenza sul Triglio
* SGiovanni L
tarino
Castelguidone
Agnone
Pattano
Trtvento
Alatri
Ferentino
Macrosismico
9>= 42*676A= 13*112
Epicentro
Pescocoslanzo
^ •Rivisondoli
Velietri
Analitico
FROSINONE
<P-42^730 » 12*956
,Ceprano
[21800-38000
Pnvernd
Anzio
rn(max)l
ISERNIA
CAMPOBASSO
Apri lia
ltillecorsa
Aquino
Pontecorvo
Sabaudia
e orientamento prevalente
12 Est da Greenwich
Fig. 1 - M a p p a c o m p l e t a delle isosiste (scala 1:500000)
l/protro
ÌVinchiaturo
Riccia
IL TERREMOTO
DELLA
VALNERINA
73
ECC.
TABELLA 4
P a r a m e t r i macrosismici
I„ = VIII-IX
Y = 3.989 ± 1.344
cp = 42« , 68 N
X = 13» ,1 1 E
«max
OC •
=
Svili IX =
h = 14 + 7
356»
r,„„
95 km (V grado)
90»
r,„i,i
65 km (V grado)
30 km 2
r
c =
c =
Svili
-
167 »
r
Svi,
=
1685 »
r
Sv,
6425 »»
r
Sv
21800 ».
r
c
S,v
= 40000
»
r
3 km
7 »
c
=
23 >»
c
=
45 »
c
=
s
83 »
110 »
L'epicentro macrosismico è rappresentato dal baricentro
dell'area megasismica, le cui coordinate sono state ricavate dalla
carta geografica della zona in scala 1: 100.000.
La profondità ipocentrale, mediata tra più valori, è stata stimata mediante la formula:
Oc)„
h =
[
L io
2 (/„ — /„)
'/2
[1]
T
dove rc rappresenta il raggio del cerchio equivalente corrispondente all'isosista di intensità
e y il coefficiente di assorbimento, valutato 3.989 + 1.344 per l'Italia Centrale. (Marcelli,
Spadea, 1981, in press).
74
I».
FA VALI - L. GIOVANI - M . C. S P A D E A - M .
VECCHI
dall'Osservatorio di Monte Porzio Catone dell'Istituto Nazionale
di Geofisica:
<p = 42°. 730 N
X = 12°. 956
h -
6 (assegnato) ML =
5.5
H = 21h35m36 .9" (GMT).
7 - ATTENUAZIONE
Come già notato in precedenza l'andamento delle isosisme
presenta un marcato allungamento lungo la direttrice N-S, prevalente verso N, mentre lungo la direzione normale presenta uno
schiacciamento verso E. La figura 3 rappresenta questi andamenti;
IL TERREMOTO DELLA
VALNERINA
75
ECC.
in ascissa sono riportati le misure in km lungo la direzione di
massima e di minima propagazione, nonché quelle dei raggi dei
cerchi equivalenti (r c ); in ordinata i valori della intensità corrispondenti.
Sono stati calcolati i coefficienti di attenuazione (a) lungo
le prevalenti direzioni del campo macrosismico mediante la
relazione:
a
—
2 .30
•
log /„
°—
L
De —H
r
_,
[2]
dove Dc è la distanza ipocentrale ed I0 l'intensità epicentrale.
Nella tab. 5 sono riportati i coefficienti di attenuazione per le
T A B E L L A
5
Coefficienti di attenuazione
Direttrice
Dc
a
N Vili
VII
VI
17
0.00841
46
0.00537
0.00624
V
E
Vili
VII
VI
V
S
Vili
VII
VI
V
W Vili
VII
VI
V
66
95
0.00667 + / — 0.00093
0.00620
11
19
0.05130
0.02187
27
66
0.02056
0.00950
12
0.02744
21
46
0.01831
0.00964
90
0.00658
12
27
0.02744
36
0.01318
0.00968
65
a per V I I I < L < VI
0.01146
0.03124 + / — 0.C0867
0.01846 + / — 0.00446
0.01736 + / — 0.00404
76
I». FA VALI - L. GIOVANI - M . C. S P A D E A - M .
VECCHI
intensità dall'VIII al V grado secondo le q u a t t r o direttrici N.
E, S, W.
Di tutti questi coefficienti, gli AA. hanno ritenuto di fare la
media limitandosi al VI grado in q u a n t o l'attenuazione riscontrabile nell'isosista di V grado, se inserita nel calcolo della media, ne
avrebbe prodotto un appiattimento. Dall'esame delle medie si
evidenzia in maniera quantitativa q u a n t o già osservato in maniera qualitativa, e cioè che la propagazione è nettamente favorita verso Nord (a = 0,00667), e notevolmente sfavorita verso
Est (a = 0,003124).
Nelle altre due direzioni l'attenuazione è causa di una propagazione più uniforme.
8 - PRECEDENTI
STORICI
L'esame degli eventi storici dell'Umbria ha messo in evidenza
l'elevato grado di sismicità di tutta la Valnerina ed in particolare della zona di Cascia e Norcia. Nella tab. 6 sono riportati
gli eventi più rilevanti che hanno interessato i due Comuni. In
particolare nell'ultimo secolo, sono avvenuti numerosissimi terremoti d'intensità tra « deboli » e « forti », numerosi « molto forti »,
e alcuni « fortissimi ».
9 - CONCLUSIONE
Il rilevamento condotto dagli AA. e tutti gli altri dati raccolti hanno permesso di definire compiutamente l'andamento
del campo macrosismico ed i suoi parametri. Confrontando i
risultati ottenuti con i dati microsismici è possibile notare
una buona corrispondenza nel valore della profondità ipocentrale
che rivela le caratteristiche superficiali dell'evento. Per quanto
riguarda invece la posizione dei due epicentri macro e microsismico si può constatare una diversità nelle due determinazioni.
Questo probabilmente perché il calcolo dei parametri epicentrali
della scossa principale è stato fatto utilizzando i dati delle stazioni
della Rete Sismica Nazionale senza il necessario ausilio di quelle
IL T E R R E M O T O DELLA
VALNERINA
ECC.
77
locali. Infatti successivamente, entrando in funzione una rete locale, si è avuto un netto addensamento degli epicentri a sud di
Norcia, all'interno dell'isosisma di VIII grado, in un'area molto
prossima a quella megasismica. Evidenti, seppur limitati, gli
effetti locali, sia positivi che negativi. Fra quelli positivi un cenno
TABELLA
6
Eventi storici
(J)
DATA
1 DICEMBRE
27 AGOSTO
5 NOVEMBRE
1328
1567
1599
42.833
12.917
42.750
42.667
42.667
13.000
10 GENNAIO
14 GENNAIO
25 FEBBRAIO
8 APRILE
1600
1703
1703
4 OTTOBRE
27 GIUGNO
1716
1719
42.500
42.750
42.500
1760
1812
1859
42.500
42.750
42.833
1860
1879
42.833
42.783
1964
1971
42.700
42.800
3
22
27
23
GENNAIO
SETTEMBRE
AGOSTO
MAGGIO
FEBBRAIO
2 AGOSTO
4 OTTOBRE
1703
le
42.750
42.500
13.000
13.000
13.083
13.000
13.000
13.000
13.000
13.000
13.000
13.000
13.C00
13.050
13.000
13.200
LOCALITÀ'
IX
VII
NORCIA
Vili
CASCIA
VII
CASCIA
NORCIA
NORCIA
X
Vili
VII
CASCIA
VII
Vili
CASCIA
NORCIA
VII
VIII
Vili
CASCIA
NORCIA
NORCIA
Vili
VII-VIII
NORCIA
NORCIA
VII
VII
CASCIA
NORCIA
NORCIA
particolare va fatto per quei paesi che sono compresi nell'area
di massimo scuotimento (Castel S. Maria, Chiavano, Civita, Trimezzo); altri esempi a Giappiedi (Fraz. di Norcia) a Montebufo
e Villa Campanara (Fraz. di Preci).
Effetti locali negativi, invece, sono stati riscontrati a Castelluccio, Nottoria e comunque in tutta l'area dei Monti Sibillini.
78
I». FA VALI - L. GIOVANI - M . C. S P A D E A - M .
VECCHI
Le possibili cause vanno ricercate nell'interazione f r a i tipi litologici su cui poggiano le s t r u t t u r e e le caratteristiche delle stesse.
Infatti, tutte queste località poggiano su colli di natura calcarea che, data la superficialità dell'ipocentro, hanno trasmesso
per intero le sollecitazioni senza alcuno smorzamento nel contenuto in frequenze, facendo e n t r a r e in risonanza le costruzioni
tipiche della zona, caratterizzate da bassi periodi propri.
A questo va aggiunta la scadente qualità della maggior parte
delle strutture in m u r a t u r a (in genere non cordolate) che utilizzano pietre non squadrate o a d d i r i t t u r a tondeggianti legate
con malte molto povere, con tetti spingenti e fondazioni assenti
o poco profonde.
Quindi l'andamento generale della propagazione macrosismica tende a sovrapporsi all'assetto s t r u t t u r a l e dell'area in
esame; come se la propagazione dell'energia sismica lungo la
superficie, venisse favorita nel seguire le s t r u t t u r e tettoniche e
ne trovasse un impedimento in direzione trasversale. In questa
ipotesi potrebbe trovare una possibile spiegazione la maggiore
attenuazione riscontrata verso Est.
Questo lavoro segna la ripresa da parte dell'I.N.G., nonostante le difficoltà incontrate, dello studio macrosismico sistematico di campagna, per eventi disastrosi interessanti la penisola
italiana.
RINGRAZIAMENTI
Si ringrazia il Comando Generale dell'Arma dei CC. per il
valido contributo apportato con l'invio e la compilazione di oltre
500 questionari, e il Centro di Coordinamento di Norcia per la
disponibilità dimostrata.
numero di codice ING
I I I
ISTITUTO
NAZIONALE
DI
GEOFISICA
ROMA
S e z i o n e
M a c r o s i s m i c a
Q U E S T I O N A R I O
Richiesta d i notizie sul terremoto
del giorno
Si prega di restituire, nel più breve tempo possìbile, il questionario compilato barrando con una croce la casella, a destra,
| si | , | no |
,
[ non so
, cor-
rispondente alla risposta che si vuole dare, e sottolineando — quando possibile —
l ' e f f e t t o osservato.
Nel caso d i più scosse d i terremoto, compilare un questionario per ogni scossa
d i terremoto.
ATTENZIONE
: Chiedere notizie del terremoto a persone dislocate in diversi
p u n t i della località interessata.
Trascrivere
il
numero
delle
persone
interpellate per
rispondere
alle domande del questionario, nelle caselle a fianco.
1 I I
Nel caso in cui la scossa di terremoto non sia stata avvertita, rinviare ugualmente il questionario, avendo cura di apporre una croce
soltanto nella casella a fianco.
no
Nome della località
Regione
Il terremoto è stato avvertito ¡1
L U
(giorno)
(mese)
(anno)
(ora solare)
(ore)
(minuti)
AVVERTENZE:
Le colonne a sinistra delle domande e le note fra parentesi d i
seguito alle domande, non Interessano il compilatore del questionario, ma l ' I s t i t u t o competente.
a) - Trascrivere i giorni da 01 a 31, occupando le due caselle.
b) - Trascrivere i mesi da 01 a 12, occupando le due caselle.
c) - Trascrivere
l'anno per esteso, occupando le quattro caselle.
d) • Trascrivere le ore da 00 a 24, occupando le due caselle.
e) - Trascrivere i m i n u t i da 00 a 59, occupando le due caselle.
f) - Nei mesi in cui è in vigore l'ora legale, trascrivere l'ora solare,
ricordandosi di togliere un'ora.
All. 1 - Questionario macrosismico elaborato
Nazionale di Geofisica.
dall'Istituto
87I».FA VALI - L. GIOVANI - M . C. SPADEA - M. VECCHI
C H I A R I M E N T I PER I L
DEL
1)
COMPILATORE
QUESTIONARIO
Gli aggettivi poche, molte, moltissime, t u t t e si riferiscono al numero di persone che, al momento del terremoto, si trovavano in ambienti chiusi o all'aperto.
2)
Nel questionario si è cercato di riassumere, sotto forma di domande, alle
quali rispondere con un si, un no, un non so, t u t t o ciò che le persone hanno
percepito e osservato direttamente prima o durante il terremoto; cioè le
conseguenze
immediate del terremoto sulle persone, sulle cose
all'interno
degli edifici (case, scuole, chiese, ospedali, bar, luoghi d i riunione, ecc.),
sull'ambiente circostante
(terreno, corsi d'acqua, strade, montagne, ecc.),
sulle strutture (edifici pubblici e privati), vengono rispettivamente raggruppate sotto
la voce " E F F E T T I
Per questa
ragione è indispensabile che il compilatore interpelli persone
D E L T E R R E M O T O SU
".
dislocate in diversi punti della località interessata dal terremoto,
numero di persone interrogate sia sufficientemente grande.
e che il
Soltanto una
indagine accuratamente svolta dalle persone incaricate di compilare il questionario, può garantire il servizio, collaborando con i ricercatori alla soluzione di alcuni dei tanti problemi legati alla prevenzione dal rischio sismico e alla protezione del territorio.
3)
Le costruzioni sono contraddistinte dalle lettere A ; B; C in relazione al
TIPO di costruzione (materiali usati, e periodo in cui sono state costruite):
T I P O A : edifici o strutture vecchi o mal costruiti (in m a t t o n i c o t t i o in
creta o in pietrame d i campo)
TIPO B: edifici 0 strutture in materiali c o m u n i e più recenti (mattoni comuni, case a metà legno metà pietra, in pietra naturale tagliata).
TIPO C: edifici
o
strutture
in cemento
armato,
nuove
in
materiale
consolidato
(costruzioni
in leqno ben costruite, antisismiche, prefab-
bricati in cemento armato e legno, armati in resina ecc.).
Se nella località interessata dal terremoto, è possibile reperire anche solo
alcune delle informazioni 3), il compilatore può sottolineare il TIPO
zione, di
4)
interesse
sostanziale
di costru-
per una elaborazione ottimale del questionario.
Se nella domanda sono descritti più e f f e t t i e ne è stato osservato anche uno soltanto, sottolinearlo. La
risposta è ugualmente importante.
IL TERREMOTO DELLA VALNERINA ECC.
EFFETTI DEL TERREMOTO SULLE
81
PERSONE
Le persone che hanno avvertito il terremoto all'interno di case, scuole, chiese,
ospedali, cinema, luoghi di riunione ecc., sono state:
(03-mcs)
poche, sedute o a letto, che non si sono re-
0
H
non so
subito c o n t o che si trattava d i terremoto...
0
H
non so
Molte, senza spavento
0
H
0
R
non so
0
H
non so
se subito conto che si trattava di terremoto
(03-mcs)
(04-mcs)
(06-mcs-msk)
poche, in m o v i m e n t o , che non si sono rese
t u t t e , molte delle quali spaventate fuggono
all'aperto
(07-msk)
non so
t u t t e , moltissime delle quali fuggono all'aperto
Le persone che hanno avvertito il tern
ecc., sono state:
(04-mcs)
poche
(05-mcs-msk)
moltissime con spavento
(06-mcs-msk)
t u t t e con spavento
,
no
all'aperto, strade, piazze, giardini.
non so
I». FA VALI - L. GIOVANI - M . C. SPADEA - M . VECCHI
82
EFFETTI
DEL TERREMOTO
SULLE COSE A L L ' I N T E R N O
DI
EDIFICI
PUBBLICI E PRIVATI
E' stato osservato:
(03-msk)
Leggera
oscillazione
osservata soltanto
di
oggetti
negli u l t i m i
sospesi,
piani delle
case
| si j
j no j
j si |
j no j
j si j
j no j
mento
j si j
j no j
(05-mcs-msk)
Suono d i piccole campanelle sospese
j si j
j no j
(06-mcs-msk)
Suono
j si |
j no j
| si j
| no |
[ si |
| no |
(04-mcs-msk)
Leggera oscillazione d i oggetti sospesi; di
l i q u i d i nei recipienti c o l m i
(05-mcs-msk)
Forte oscillazione d i oggetti sospesi; di liq u i d i in recipienti colmi con piccoli versamenti;
qualche
fermato;
orologio
a pendolo
si è
i quadri appesi si sono mossi o
hanno sbattuto c o n t r o la parete
(06-mcs-msk)
Fortissima
oscillazione
di
oggetti
sospesi;
d i liquidi in recipienti colmi con trabocca-
di
piccole
campane nei
campanili
delle Chiese, nelle scuole ecc.
(07-mcs-msk)
Suono di grandi campane nei campanili delle T o r r i o delle Chiese
(04-mcs-msk)
Leggero scuotimento d i porte, finestre, suppellettili; vibrazione di pareti e pavimenti;
t i n t i n n i o di vetri d i finestre o di vetrine di
mobili
I L TERREMOTO DELLA VALNERINA ECC.
(05-mcs-msk)
Porte, finestre, sportelli hanno sbattuto o si
sono spalancati
(05-mcs-msk)
Scricchiolio di m o b i l i , di travi nei soffitti....
(06-mcs-msk)
Spostamento
o caduta di qualche
Spostamento
o caduta di qualche
Violento
spostamento
Spostamento
o caduta di piccoli
•
0
j no j
•
s
0
H
sopram-
Rottura d i piatti e bicchieri per urto e caduta; caduta di qualche libro dalle mensole
(07)-mcs)
0
e caduta di m o b i l i ,
mobili
(06-mcs-msk)
•
| si j
c o n conseguenti spaccature
(05-mcs-msk)
Q
mobile
pesante e solido
(09-msk)
•
mobile
leggero; caduta d i quadri appesi alle pareti....
(08-mcs-msk)
83
ED H
Caduta e rottura d i oggetti pesanti, da mensole o tavoli
ED EEED
84
I». FA VALI - L. G I O V A N I - M. C. SPADEA - M . VECCHI
EFFETTI
DEL TERREMOTO
SULL'AMBIENTE
CIRCOSTANTE
(montagne, terreno, campi, strade, corsi d'acqua, canali, pozzi, ecc.)
E' stato osservato:
(06-msk)
Qualche spaccatura in terreni u m i d i
si
no
n o n
so
(07-mcs-msk)
Qualche spaccatura nelle strade sterrate
si
no
n o n
50
(08-mcs-msk)
Molte spaccature e crepe in terreni u m i d i o
in pendio
I si I
I no I
I non so
I si I
I no I
I non so
strade pavimentate o asfaltate
I si I
I no I
I non so
(06-msk)
Qualche frana sulle montagne vicine
I sj I
I
I
(07-mcs)
Strade in pendio e terreni sabbiosi o ghiaiosi
I si I
I no I
I non so
I si I
I no I
I non so
I si I
I no I
I non so
si
no
(09-msk)
Larghe
spaccature
negli
argini
dei
fiumi;
piccole spaccature in strade pavimentate o
asfaltate
(10-mcs-msk)
Crepe lunghe e profonde c o n avvallamenti in
franano in alcuni p u n t i
(09-msk)
Frane
numerosissime
con
smottamenti
non
so
e
sconvolgimenti del terreno
(07-mcs-msk)
I
Molte frane dalle montagne con caduta di
massi rocciosi
(11-mcs-msk)
no
Intorbidamento d i stagni, canali d'irrigazione,
corsi
d'acqua,
l'acqua;
dei pozzi
causato
cambiamento
dall'agitazione
di
livello
del-
nell'acqua
non so
IL TERREMOTO DELLA VALNERINA
(08-mcs-msk)
Intorbidamento
ECC.
85
dei corsi d'acqua con tra-
m
0
0
H
o per alte ondate
H
no
n o n so
(08-msk)
A l c u n i alberi si sono piegati o spezzati
|Msi |
™ |
j i no
n o n so
(12-mcs-msk)
Crollo d i montagne; apertura di
jsi
j no j
sporto d i fango e sabbia
(09-msk)
M o l t i pozzi si sono asciugati; in m o l t i pozzi
asciutti
(10-msk)
è
tornata acqua
Straripamento d i f i u m i , canali, laghi a causa
di grandi frane o smottamenti di terreno,
voragini;
isole emerse o inghiottite; l'ambiente
costante è totalmente sconvolto
cir|
86
EFFETTI
I».
DEL
FA VALI - L. GIOVANI - M . C. SPADEA - M . VECCHI
TERREMOTO
SULLE COSTRUZIONI
E SULLE
STRUTTURE
E' stato osservato:
(05-msk)
Caduta
di
intonaco
calcinacci
o
piccoli
pezzi
di
in case vecchie e mal costruite,
non so
T i p o A (5% 1 A)
(06-mcs-msk)
Molte lesioni leggere in case vecchie e mal
costruite. T i p o A ; qualche crepa con caduta
di
intonaco
in costruzioni d i T i p o
B
(50% 4A-5%2A-5% 1B)
(07-mcs-msk)
non so
Crolli parziali e lesioni in alcune case vecchie e mal costruite. T i p o A ; lievi danni e
piccole lesioni in case d i T i p o C (50% 3 A 5% 4A-50%IC)
(08-mcs-msk)
non so
Crolli parziali con molte distruzioni nel 25%
d i t u t t i i t i p i di edifici. T i p o A , B, C; qualche costruzione in legno o muratura e legno è stata spostata o spazzata via, T i p o C
(50% 4A-5% 5A-50% 3B-5% 4B-50% 2C-5%
non so
3C)
(09-mcs-msk)
Crollo totale del 50% degli edifici vecchi e
mal costruiti. T i p o A ; crolli parziali e danni gravissimi agli edifici d i T i p o B e C ( 5 0 %
5A-50%4B-5% 5B-50% 3C-5% 4C)
(10-mcs-msk)
non so
In generale gravi danni con crolli nel 75%
d i t u t t i gli edifici; crolli t o t a l i in case vecchie e mal costruite, T i p o A ; distruzioni e
gravissimi danni agli edifici di T i p o
(75%5A; 50%5B-50%4C-5%5C)
BeC,
non so
IL TERREMOTO DELLA VALNERINAECC.94
(11-mcs-msk)
C r o l l o t o t a l e d i q u a s i t u t t i gli e d i f i c i d i T i p o
A , B, C ( 1 0 0 % 5 A - 7 5 % 5 B - 7 5 % 4 C )
(06-mcs)
Caduta
dai
tetti
d i qualche c o m i g n o l o
e
q u a l c h e tegola
(07-mcs-msk)
Caduta o r o t t u r a d i m o l t i c o m i g n o l i e tegola c o n s l i t t a m e n t o d i essi sui t e t t i ( 5 0 % 2 B ) .
(08-mcs)
C r o l l i parziali d i c a m p a n i l i , c i m i n i e r e e m u r i
di cinta
(08-mcs-msk)
Caduta d i qualche statua o scultura dal pied i s t a l l o ; spostamento d i
lapidi;ribaltamento
d i pietre t o m b a l i
(09-msk)
(07-msk)
Caduta d i m o n u m e n t i e c o l o n n e
D a n n i alle saldature delle t u b a z i o n i d i acqua
e/o d i gas
(08-msk)
Qualche
crepa
nelle t u b a z i o n i
sotterranee
d i acqua e/o d i gas
(10-mcs-msk)
Piegamenti e r o t t u r e nelle t u b a z i o n i sotterranee d i acqua e/o d i gas
(11-mcs-msk)
D i s t r u z i o n e t o t a l e delle t u b a z i o n i d i acqua
e/o d i gas
(10-mcs-msk)
D a n n i pericolosi per la stabilità d i p o n t i e
dighe
(11-mcs-msk)
C r o l l o t o t a l e d i p o n t i c o n pilastri, v i a d o t t i ,
superstrade; danni gravissimi alle dighe
P. FAVALI - !.. GIOVANI - M . C. SPADEA - M
88
Leggero piegamento delle rotaie dei t r a m e
(10-mcj-msk)
dei t r e n i
D a n n i gravissimi alle rotaie dei t r a m e dei
(11-mcs-msk)
t r e n i , c o n caduta delle linee aeree
Distruzione
(12-mcs-msk)
tutte
totale
le s t r u t t u r e
delle
sopra
ficie terrestre (100%
costruzioni
e sotto
5A ;
e
di
la super-
100% 5B ; 100%
5C)
RICHIESTA
a) - N u m e r o
DI
INFORMAZIONI
di e d i f i c i privati o p u b b l i c i
relativo
all'ultimo
censimento
b) - N u m e r o d i e d i f i c i inabitabili per i danni p r o v o c a t i
dal
terremoto
c) - N u m e r o d i e d i f i c i lesionati
d) - Q u a n t i e d i f i c i vecchi h a n n o subito danni?
e) - Q u a n t i edifici vecchi r i s t r u t t u r a t i h a n n o s u b i t o danni?
f) - Q u a n t i e d i f i c i c o s t r u i t i prima del 1900 e il 1 9 4 0
subito danni?
hanno
g) - Q u a n t i edifici c o s t r u i t i d o p o l ' u l t i m a guerra ( 1 9 4 5 - 1 9 7 1 )
h a n n o subito danni?
h) - Q u a n t i
edifici c o n s t r u t t u r e in cemento armato
s u b i t o danni?
i) - Q u a n t i a b i t a n t i conta la località?
hanno
IL TERREMOTO DELLA VALNERINA
ECC.
EFFETTI OSSERVATI PRIMA, CONTEMPORANEAMENTE,
89
O
DOPO I L T E R R E M O T O
a) • R o m b o sotterraneo, r i m b o m b o ,
r u m o r e d i v e n t o , bronn o n so
t o l ì i , r u m o r e simile ad esplosione
7 .
(Breve descrizione:
—
„0
b) - E f f e t t i l u m i n o s i
n o n so
(Breve descrizione:
c) - A g i t a z i o n e negli a n i m a l i
| si
no !
H
no
n o n so
no
n o n so
(Breve descrizione del c o m p o r t a m e n t o degli animali stab i l e n d o , q u a n d o è qossibile, q u a n t o t e m p o p r i m a del terr e m o t o è stato osservato:
d) - Riscaldamento dell'acqua in pozzi o cisterne ...
e) - La p o p o l a z i o n e si è spaventata?
0
f) - La p o p o l a z i o n e si è riversata all'aperto?
g) - T u t t a la p o p o l a z i o n e è stata presa dal panico? .
li) - Quante persone h a n n o lasciato la località d o p o il t e r r e m o to?
i) - O S S E R V A Z I O N I P E R S O N A L I :
L U
giorno
g i o r n o e ora di c o m p i l a z i o n e
E
•
Z i
n o n so ;
i
n o n so
0
1
poche
molte
90
I».
FA VALI - L. GIOVANI - M . C. S P A D E A - M .
VECCHI
UFFICIO CENTRALE DI ECOLOGIA AGRARIA
E OIFESA DELLE PIANTE COLTIVATE DALLE AVVERSITÀ METEORICHE - ROMA
S E R V I Z I O
S I S M I C O
M ó d . S 2 • 71 U C E A
F r a n c a t u r a a c a r i c o d e l d e s t i n a t a r i o da
a d d e b i t a r s i sul c o n t o d i c r e d i t o n. 4 8 4
p r e s s o l ' U f l i c i o di Roma C e n t r o ( A u t o r i z zazione
Direzione
Provinciale
P
T.
n. 1 - J 4 0 2 5 . 3 2 2 d e l 6 / X I I / 1 9 6 1 )
Centrale di Ecologia Agraria
e Difesa delie Piante Coltivate dalle Avversità Meteoriche
00186 -
ROMA(1)
V i a del C a r a v i t a N. 7 - a
Si r a c c o m a n d a d i u s a r e u n a c a r t o l i n a s e p a r a t a p e r o g n i s c o s s a d i s t i n t a
a m e n o c h e si t r a t t i d i s c o s s e a p o c h i s e c o n d i d ' i n t e r v a l l o t r a l o r o .
o
Q
O
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O
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3.S. Si?
S
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Ì . » OQ
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25 -»
RT> ^ »-CI
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^
»
^
^
s
£
52.
a
3
a ^3 x5
l'I a
m
Ali.
2 - Cartolina
macrosismica
in u s o f i n o al
1974.
91
IL TERREMOTO DELLA VALNERINA ECC.
In) E f f e t t i della scossa (dire
lativamente
cammino,
piccoli
al numero
al lavoro,
o grandi
gravi
o leggere
ziale
di
edifici,
se la scossa è stata
degli abitanti,
avvertita
e se coloro
in letto desti o addormentati,
oggetti,
in poche
vittime
invetriate,
o molte
isolate
porte,
ecc. se abbia
con o senza
case bene o male
o numerose,
da pochi
che l'avvertirono
(Vedi
prodotto
caduta
scala
re-
seduti,
in
tremolìo
di
di '•ampanelli,
costruite:
ecc.)
16) I n t e n s i t à (espressa in gradi della scala sismica
suono
o da molti,
erano
totale
sismica
fenditure
o
par
Mercallii
Mercatti)
17l Segni negli animali (precedenti o c o n t e m p o r a n e i ? )
18) Fenomeni luminosi
19) Rombi (sotterranei o nell'aria? precedenti, contemporanei o susseguenti alla scossa ?1
'20) Fenomeni presentati dal mare, dai laghi, fiumi, pozzi d'acqua o sorgenti
21) Variazioni della temperatura di acque termali, fumarole, salse, ecc.
22) Note diverse
Spedita il
Nome e qualifica del Relatore
Pervenuta
il
V.° Il C a p o
registrata
Sezione
al N.
L'Addetto
92
I». FA VALI - L. GIOVANI - M . C. SPADEA - M .
VECCHI
ISTITUTO N A Z I O N A L E DI GEOFISICA
O s s e r v a t o r i o di M O N T E PORZIO C A T O N E • R O M A
S C H E D A PEIt INDAGINE M A C R O S I S M I C A
T e r r e m o t o del
19
REGIONE
alle ore
(solare)
LOCALITÀ'
PERSONE
QUANTITÀ'
poche
molte
quasi tutte
tutte
SENSAZIONI
IN CASA
•
•
•
•
ALL'APERTO
•
•
•
•
•
•
•
n
•
•
•
•
•
•
risveglio
paura
sbandamento
vuoto
difficoltà nel movimento
impossibilità di movimento
pànico e fuga all'apero
PERCEZIONI VISIVE
interruzione energia elettrica
fenomeni luminosi
•
•
•
•
breve
OSCILLAZIONE LAMPADARI
piccola
grande
grandissima
•
lunga
PIANOTERRA
•
•
•
SUPPELLETTILI
quadri appesi
soprammobili leggeri
mensole o mobili leggeri
libri
oggetti pesanti
mobili pesanti
SPOSTAMENTO
•
•
•
•
•
•
•
•
PERCEZIONE AUDITIVA
rombo
brontolio
colpo di vento
boato
esplosione
agitazione negli animali
PRIMA
CONTEMPOR.
VIBRAZIONI
porte
finestre (vetri)
pareti
pavimenti
ante In legno o vetro
Ali.
•
3 - Scheda
•
•
RIBALTAMENTO
CADUTA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Q
•
•
•
•
•
•
•
•
per
PIANI SUPERIORI
u
•
c
•
DURANTE
•
•
•
•
a
indagine
ROTTURA
macrosismica
•
•
•
DOPO
•
•
•
•
•
•
n
•
•
•
•
•
•
•
di
•
D
•
•
campagna.
IL T E R R E M O T O
DELLA
SCRICCHIOLIO DI
pavimenti
travi di soffitti
mobili
VALNERINA
ECC.
93
•
•
•
SBATTERE DI
SPALANCARSI DI
•
•
•
•
•
•
porte
finestre sportelli di mobili
ante di armadi
quadri contro le pareti
•
SUONO DI
campanelle sospese
allarmi
piccole campane
grandi campane
•
•
•
•
AMBIENTE.
DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI, OSSERVATI O RIFERITI:
FESSURAZIONI SUPERFICIALI •
PROFONDE •
PICCOLE •
strade asfaltate •
strade pavimentate •
frane
piccole
•
grandi
smottamenti
piccoli
•
grandi
avvallamenti del manto stradale
•
distacco e caduta di massi di roccia
Intorbidamento di acque sorgive In pozzi •
straripamento di canali •
variazione di livello •
riscaldamento
•
LUNGHE • S U :
strade di montagna •
piccoli •
fontane •
torrenti •
torrenti •
dell'acqua nel pozzi •
grandi •
fiumi •
fiumi •
sorgenti •
COSTRUZIONI
Descrizione danni su edifici in centri agricoli, storici, recenti di tipo:
A)
In pietra grezza, mattoni cotti legati con malte povere, vecchie mal ristrutturati con soffitti camorcanne o a travature In legno (scadenti)
B)
In pietra squadrata, mattoni comuni, tufo, legati con buone malte o In legno con soffitti a travatura In ferro
(mediocri)
C)
in muratura cordolatl, ben ristrutturati (quasi buoni)
D)
case In legno ben progettate, In resine, prefabbricati in cemento armato, In legno e mattoni a struttura antisísmica (buoni, ottimi)
caduta di calcinacci
piccoli pezzi di intonaco
pochi comignoli
poche tegole
grandi pezzi di Intonaco
molti comignoli
molte tegole
slittamento di tegole sui tetti
rottura di tegole sul tetti
rottura di comignoli
ROTAZIONE DI:
pinnacoli •
statue sul piedistallo •
A
B
C
D
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
n
ribaltamento di pietre tombali
n
•
•
•
•
•
•
•
cadute di lapidi
•
94
I».FA VALI - L. GIOVANI - M . C. S P A D E A - M .
CREPE
A
piccole e numerose superficiali
lunghe e superficiali
larghe e profonde
trasversali
longitudinali
alla giunzione di pareti
a croce
su pilastri in t . a .
•
•
•
•
•
•
•
•
MURI INTERNI
B
C D
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
A
a
•
o
•
•
•
MURI ESTERNI
B
C D
•
• •
• •
• •
• •
• •
• •
•
•
•
•
VECCHI
•
•
•
•
D
•
•
MURI MAESTRI
A
B
C D
•
•
•
•
•
O •
• •
• •
• •
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
a
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Descrizione:
CROLLI
parziali
di connessioni fra case crollate
pilastri In c.a.
totali
A
B
C
•
•
•
D
A
B
C
D
D
A
B
C
D
•
•
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•
•
•
•
•
•
O
OSSERVAZIONI DEL RELATORE SU QUANTO OSSERVATO O RIFERITO PER DETERMINARE IL GRADO
I (MCS-MSK):
GRADO
•
96
I». FA VALI - L. GIOVANI - M . C. S P A D E A - M .
Foto 1 - Norcia, e f f e t t o di rotazione del pinnacolo della
Chiesa.
Folo 2 - Norcia, distacco di
t a m p o n a t u r e da una s t r u t t u r a
in c e m e n t o a r m a l o .
VECCHI
Foto 3 - Norcia, lesioni ad un
pilastro di una s t r u t t u r a in
cemento armato.
Foto 4 - Civita, crolli parziali
della Chiesa.
IL T E R R E M O T O
DELLA VALNERINA
97
Foto 7 - Chiavano.
Foto 5 - Civita, crolli e gravi
lesioni al Campanile della
Chiesa.
Foto 6 - Madonna della Neve.
ECC.
Foto
8 - Castel S.
smottamenti.
Maria,
98
I».
FA VALI - L. GIOVANI - M . C. S P A D E A - M .
VECCHI
Foto 9 - S t r a d a SerravalleNorcia, Frana.
Foto 11 - Trimezzo.
Foto 10 - Savelli, crollo parziale di un soffitto a camorcanne.
Folo 12
S. Marco,
Ili
IM.
1
2
3
4
S
6
7
8
9
10
11
12
13
14
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16
17
18
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29
30
31
32
33
34
3S
36
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39
48
41
42
43
44
4S
46
47
48
49
50
51
52
S3
S4
55
56
57
58
59
60
61
62
63
LOCALITÀ'
CASTEL S . M A R I A
CHIAVANO
CIVITA
MADONNA DEI LA NFVE
TRIMF.ZZO
AVENDITA
CASCIA
CASTEL S . G I O V A N N I
COLLE S.STEFANO
COLI.E O'AVENOITA
COI MUTINO
CORONEL LA
FOGLIANO
FUSTAGNA
LF CASCINE
MALTIGNANO
PIANICI
NORCIA
OCRICCHIO
OPAGNA
PAI PIA 101 0
PIEOIRIPA
POPOLI
PURO
SANTA T R I N I T À
SAVEI-L I
S.ANORFA
S.MARCO
TA7Z0
TROGNANO
VILLA S.SILVESTRO
ATRI
COLFORCEL LA
OCOSCE
ONEL L I
PAGANELI I
PESCIA
SCIEDI
S.ANATOLIA
VALCAI DARA
ABETO
ACCUMULI
AGRIANO
ALIENA
ANCARANO
BISELLI
BORGO CERRETO
BUDA
CAPODAOJUA
CASALI D I SERRAVA'.LF.
CERFSOLA
CERRETO 0 1 SPOLETO
CITTARFAI E
CIVITEI.L A
COLI AZZONI
CORIIGLLANO
FIANO
FORSIVO
FRASCARO
GIAPPIEDI
LEGOGNE
LEONFSSFT
LOGNA
LAT. NORD
LONG. EST
4?
42
42
42
42
42
42
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42
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42
42
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42
42
42
42
42
42
42
42
42
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42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
42
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
13
12
13
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12
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13
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13
42
39
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38
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42
44
44
SG
41
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SS
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44
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VIII-IX
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VIII-IX
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VII!
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VILI
VII-VIII
VII-VIII
VII-VIII
VII-VIII
VII-VIII
VII-VIII
VII-VIII
VII-VIII
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VII
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VII
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REGIONE
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UMBRIA
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UMBRIA
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UMBRIA
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UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
LAZIO
UMBRIA
IV
UM.
64
65
66
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117
118
119
120
121
122
123
124
125
126
LOCALITÀ'
MFGGIANG
MONTAGLIONI
MONTELEONF DI SPOLFTO
MONTEBUFO
MUCCIAFORA
NORTOSCE
NOTTORIA
OSPEDAL ETTO
POGGIODOMO
PONTE DEL PIANO
PONTE
PRECI
RF.SCIA
ROCCATAMBURO
ROCCAPORFNA
ROCCHETTA
RUSCIO
SACCOvESCIO
SEI LANO
SERRAVAI.LF
S.GIORGIO
S . P E I LF.GRINO
TERZONE
TODIANÙ
TRIP0N7.0
TRIVIO
USIGNI
V I L L A CAMPANARA
VISSO
APAGNI
BEI FORTE
80RRONA
BUGGÌANO
BUT INO
CAMMORO
CASAL E
CASFNOVE D I FOLIGNO
CASO
CASTEI VECCHIO
CASTEU.ONAL TO
CASTELI ONF BASSO
CESFLLI
CIVITELLA
COLI E S C I L I E
COL.LF
COLLEFABBRI
CORONE
C . P I E D I LA COSTA
C . S . A N G F L O SUL NFRA
FERENTILLO
FERGINO
GFPPA
GROTTI
IL COLLE
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LORINO
L'ERFMITA
MACENANO
MFVAI E
MOLINI
MONTAT.RO
MONTESANTO
MONTE S . V I T O
LAT. N O R D
LONG. EST
42
42
42
42
42
42
42
42
42
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42
42
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42
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42
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43
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42
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42
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13
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12
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12
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12
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13
13
13
13
13
12
12
12
13
13
12
12
13
12
12
12
12
12
12
13
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12
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12
13
12
12
13
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12
12
12
12
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39
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VI-VII
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VI-VII
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VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
vi-vii
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
VI-VII
REGIONE
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
LAZIO
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
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UMBRIA
UMBRIA
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UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
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UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
MARCHF.
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
UMBRIA
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127
128
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131
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137
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140
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151
1S2
1S3
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1SS
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157
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171
172
173
174
17S
176
177
178
179
180
181
182
183
184
185
186
187
188
189
LOCALITÀ'
MONTE CAVAI.LO
MONTE FIORELLO
MONTE RTGOSO
MUCCIA
NICCIANO
ORSANO
PATERNO
PIFDIVAI.LE
PIEDIPATERNO
P I E V E TORINA
PONTUGLIA
POSTA
POSriGNANO
PUPAGGI
ROCCANOLFI
SAMBUCHETA
SCHEGGINO
SCHIOPPO
SERRAVAI.LE D I C H I E N T I
SPELLO
STERPARE
S . A N A T O L I A D I NARCO
S.LAZZARO
S•MAMILIANO
S.VALENTINO
TERNE
TERRIA
VAI LO D I NFRA
VILLAMAGINA
V I I L A DEL GUADO
AMATRICE
ANTRODOCQ
APPENNINO
ARQUATA DEL. TRONTO
ARRONF
8ELMONTE I N SABINA
BOLOGNOL A
CAI DARDI A
CALVI
CAMERINO
CAMPEL.L.O SUL CLITUNNO
CAMPOTOSTO
CASPERIA
CASTEL RAIMONDO
CASTEL S . F E L I C E
CASTEl LUCCIO
C I TTADUCAI.E
COI F I O R I T O
COLIE SOGLIO
COl.LFSTATTE
CONCERVIANO
CONFIGNI
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FIUMINATA
FOLIGNO
FRANCAVIL LA O ' E T E
GAVEL L I
GRF.CCIO
GUAI DO
LABRO
LONGONE SABINO
MONTEFALCO
MONTERFAI E
LAT. NORD
42
42
42
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34
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LOCALITÀ'
MONTEFRANCO
MONTE TERMINILLO
MORRO RFATINO
NOCERA UMBRA
OTRICOLI
PAPIGNO
PENNA S . G I O V A N N I
PIEOII.UCO
PIORACO
PIZ70LI
POGGIO BUSTONE
POLINO
RIETI
RIVODUTRI
ROCCA S I N I 8 A I DA
SARNANO
SPOLETO
STAFFOL.O
STRONCONE
S.GINF.SIO
S.MARTINO
S.PAOLO D I J E S I
S.SEVERINO MARCHF
TOLENTINO
TRFVI
VAI LE ACQUARO
VAL.TOPINA
ACOUACANINA
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ASSISI
BEI MONTE PICENO
CAMPLI
CANTAI ICE
CASTEI- R I T A I . D I
CESSAPAl OMBO
C I V I T E I LA DFL TRONTO
COLLEVECCHIO
COI LF D I TORÀ
COTTANELLO
FIAMIGNANO
FIASTRA
GAGLLOL E
LORETO APRUTINO
MALTIGNANO
MONSAMPIETRO MORICO
MONSAMDOL.O DEI. TRONTO
MONTATOLA
MONTEI EOHF D I FERMO
MONTE RINAI DO
MONTEMONACO
MONTEFORTINO
MONTOTTONF
ORTEZZANO
PAGANICO SAfllNO
PENNE
PETRF.I LA SALTO
PIEVEBOVIGLIANA
POGGIO MIRTETO
POGGIO CATINO
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SERVIGLIANO
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LOCALITÀ'
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BUCCHIANICO
CAMFRANO
CAMPOROTONDO FIASTRONE
CANNARA
CAPRAROLA
CARBOGNANO
CARSOLI
CASTEL COLONNA
CATIGNANO
CELANO
CERRETO D ' E S I
CINGOLI
C I V I T A CASTELLANA
COLLAZZONE
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COMUNANZA
CORCHIANO
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UMBRIA
MARCHF
LAZIO
LAZIO
LAZIO
MARCHE
LAZIO
UMBRIA
MARCHF
UMBRIA
UMBRIA
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UMBRIA
UMBRIA
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ARRUZZO
MARCHE
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MARCHE
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MARCHE
Vili
NUM.
316
31/
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372
373
374
375
376
377
378
LOCALITÀ'
MASSA MARTANA
MATELJCA
MUGLIANO
MOMPEO
MONTE S . V I T O
MONTEl UPONF.
MONTEGIORGIO
MONTECASTRILLI
MONTE S.MARTINO
MONTEFA! CONF APPENNINO
MONTECASSIANO
MONTEt PARO
MONTEFANO
MONTECAROTTO
MONTE URANO
MONTOPOLI
MONTORIO Al VOMANO
MORROVALI. F
MOSCIANO S.ANGELO
M.CASTELLO 0 1 V I B I O
NARNI SCALO
NARNI
NFP I
NFRFTO
NFRITO
ORIOLO ROMANO
ORTE
ORTUCCHIO
OVINDOLI
PASSO CORFSF.
PENNA S . ANDREA
PERUGIA
PESARO
PFTRIGNANÙ D ' A S S I S I
PETRITOLL
PETRIOLO
PIANELLA
PIETRACAMF.LA
PIGLIO
POGGIO NATIVO
POI LFNZA
PONTE S . G I O V A N N I
POPOI I
PORANO
RIPATRANSONF
RIPE
ROCCA D I ME7Z0
RONC.IGLIONF
SAIISANO
SANGFMLNL
SCANDRIGLIA
SCHEGGIA
SFFRO
SGURGOLA
SMF.RILI 0
SORA
SPINA
STIMIGLlANO
S.BENFDETTO DEL TRONTO
S . E G I D I O Al LA VIBRATA
S . E I P I D I O A MARE
S.MARIA DEGLI ANGELI
S . V I T T O R I A MATENANO
LAT. NORD
42
43
43
42
43
43
43
42
43
42
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45
INT.
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V
V
REGIONE
UMBRIA
MARCHF
MARCHF
LAZIO
MARCHF.
MARCHE
MARCHF
UMRRIA
MARCHF
MARCHF.
MARCHF.
MARCHF.
MARCHE
MARCHF.
MARCHF
LAZIO
ABRUZZO
MARCHF.
ABRU7Z0
UMBRIA
UMRRIA
UMBRIA
LAZIO
ABRUZZO
ABRUZZO
LAZIO
LAZIO
ABRUZZO
ARRUZZO
LAZIO
ABRUZZO
UMBRIA
MARCHE
UMBRIA
MARCHE
MARCHF
ARRUZ70
ABRUZ70
LAZIO
LAZIO
MARCHE
UMBRIA
ARRUZZO
UMBRIA
MARCHE
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ARRU7Z0
LAZIO
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UMBRIA
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LAZIO
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ABRUZ70
MARCHF.
UMBRIA
MARCH-
IX
NUM.
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437
438
439
448
441
LOCALITÀ'
S . V I T O ROMANO
TERAMO
TODI
TORGIANO
TORTORETO
UR8ISAGLIA
VAI FABBRICA
VALLERANO
VASANFLLO
VIGNANFL LO
VILI. A S . L U C I A D.ABRUZZI
ACQUASANTA TERMF
ALATRI
Al.TINO
ANAGNI
ARPINO
CANFPINA
CASACANDITELLA
CAS AL INCONTRAI) A
CASOLI
CASTEl L I
CASTEL S . E L I A
CASTEl DEL MONTE
CASTEL PLANIO
CASTELNUOVO VOMANO
CEPRANO
C H I E T I CSCALO3
CIVITAOUANA
C I V I T E L L A CASANOVA
COLL.ESCIPOLI
CONTIOLIANO
CORCIANO
CORROPOLI
CUPRAMONTANA
FILOTTRANÙ
FOSSATO D I VICO
FROSINONF
GRFCCIO
GUBBIO
MFRGO
MONTAITO MARCHE
MONTE GIBERTO
MONTEMARCIANO
MONTE VIDON COMBATTE
MONTE S . P I E T R A N G E L I
MONTEROSI
MONTEPRANDONF
MONTERAOO
MORRO D ' A L B A
NOTARESCO
ORSOGNA
PALMIANO
POGGIO S.MARCELLO
P0N7AN0 D I FERMO
PORTO S . G I O R G I O
RAPAGNANO
ROSARA
SIGILLO
SORIANO NFL CIMINO
SUTRI
S.MARCELLO
TAGLIACOZZO
VENAROTTA
LAT. NORD
41
42
42.
43
42
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UMBRIA
UMBRIA
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MARCHF
UMBRIA
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LA7I0
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LAZIO
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ABRUZZO
ABRUZZO
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ARRUZZO
LAZIO
ABRUZZO
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MARCHE
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MARCHE
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MARCHE
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ARRUZ70
MARCHE
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MARCH17
MARCH17
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499
500
501
502
503
504
LOCALITÀ'
ACQUAVIVA
ACOUAVIVA PICENA
ACQUAIAGNA
ACUTO
AI.LERONA
Al TIOONA
ANCONA
ANOMIARI
APECCHIO
APIRO
ARCEVIA
ARCHI
ARIELL I
ASSERGI
BAGNORFGIO
BARRARANO ROMANO
BASCHI
BASSANO ROMANO
BEI VEDERE OSTRENSE
BISENTI
BLERA
BOLOGNANO
BOLSENA
80MAR70
BORGOROSE
CABFRNARDI
CAMFRfì TA PICENA
CAMPOFILONE
CANINO
CANTIANO
CAPESTRANO
CAP I S T R E l . l 0
CAPODIMÙNTE
CAPRANICA
CASA!. BORDINO
CASA! V I E R I
CASTEl.E IDARDO
CASTEI GIORGIO
CASTE!-VECCHIO SUBEOUO
CASTELFRFNTANO
CAS TEL.BELL INO
CASTELVISCARDO
CASTIGNANO
CASTIGLIONE I N TEVERINA
CEL LENO
CELLINO ATTANASIO
CERCHIO
CH (ARAVA! LE
CHIETI
CHIUSI
C I V I T E L L A D'AGLIANO
C I V I T E L L A ROVETO
CIVITANOVA M.A! TA
COLI ARMALE
COLLEDIMACINF
FABRO
FALCONARA MARITTIMA
FAI ERONF
FARA F I L I O R U M PETRI
FARINDOI.A
FERMO
FICULLE
FIUGGI
LAT. NORD
43
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IV
IV
IV
REGIONE
TOSCANA
MARCHE
MARCHE
LAZIO
UMBRIA
MARCHE
MARCHE
TOSCANA
MARCHF
MARCHE
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ARRUZ70
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ABRUZZO
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MARCHE.
ABRUZZO
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TOSCANA
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UMBRIA
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MARCHE
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XI
NUM.
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565
566
567
LOCALITÀ'
FONTECCHIO
FOSSACFSIA
FRANCAVILI.A MARE
FRASCATI
GALLESE
GESSGPALFNA
G I O I A D E I PIARSI
GIULIANOVA
GORIANO S I C O L I
GROTTA7ZOLINA
GROTTE D I CASTRO
GUAROIAGRFLF
ISFRNLA
ISOLA DEL L I R I
JESI
LAMA D E I P E L I G N I
LANCIANO
LAPEOONA
LORETO
LUCO D E I PIARSI
LUGNANO I N TEVERINA
P1AIOLATI S P O N T I N I
MANOPPEI LO
PIARINO
PIARSCIANO
PIARTA
MARTINSICURO
MASSA FERMANA
MIRLIANICO
MONSANO
MONTAPPONE
MONTEGRANARO
MONTEFIORE D E L L ' A S O
MONTERARBJONE
MONTE VIDON CORRADO
MONTEL EONF D ' O R V I E T O
MONTE POR7IO CATONE
MONTEFIASCONE
MONTECCHIO
MONTECOSARO
MONTERORFRTO
MONTERCHF
MONTENERODOMO
MONTERl IR 6 1 ANO
MONTE S . G I U S T O
MORESCO
NAVEI L I
NUMANA
OFFAGNA
ORTONA
ORTONA D E I MARSI
ORVIETO
OSIMO
OS TRA
PAGLIETA
PAI ENA
PALIANO
PARRANO
PEOASO
PENNAOOMO
PESCARA
PESCINA
PESCOROCCHIANO
LAT. N O R D
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REGIONE
ABRUZ70
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ARRUZ7.0
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MARCHF.
ABRUZZO
ABRUZZO
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ABRUZZO
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LOCALITÀ'
PINFTO
POGGIO S . V I C I N O
POGGIO F I O R I T O
PORTO S . E L P I D I O
PORTO RECANATI
P0TEN7A PICENA
RAPINO
RIPE S.GINESIO
ROSETO D E G L I A R R U 7 Z I
SCURCOLA MARSICANA
SECINARO
SERRA D E ' C O N T I
SERRA S . O U I R I C O
S I L V I MARINA
SIRO! 0
SULMONA
S.ANGELO I N L I Z 7 0 L A
S.ANGELO I N PONTANO
S.BENFDETTO D E I MARSI
S . E U S A N I O DEL SANGRO
S.LORENZO NUOVO
S . M A R T I N O A! C I M I N O
S . M A R I A NUOVA
S . N I C O L O ' A TOROINO
S.VENANZO
TARANTA P E L I G N A
TORINO D I SANGRO
TORRE S . P A T R I Z I O
TORRICELLA P E L I G N A
TOSSICIA
TRASACCO
TUSCANIA
URBANIA
URBINO
VACONF
VALENTANIO
VEIANO
VETRAI LA
V I L I . AMAGNA
VILLA S.MARIA
VITERBO
VITORCHIANO
AGUGLIANO
AQUINO
AT INA
C I V I T E L L A M.RAIMONDO
COLROROOLO
CORINALDO
FARA S . M A R T I N O
MORINO
PIANSANO
POLVERIGI
PROCENO
ROMA
SANSEPOLCRO
SCERNÌ
SGURGOLA
SPINACETOCROMAI
STRANGOLALA L I
S . V I T O CHIETINO
TOLL.O
TORRITA D I S I E N A
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659
660
661
662
663
664
665
666
667
668
LOCALITÀ'
ACQUAPENDENTE
ACO'JAVIVA D I MONTEPUL.
ARCE
BAI SORANO
BARBARA
BETTOLLE
BOVILLE ERNICA
CASSINO
CAS TEI LONE D I SUASA
CETONA
FERENTINO
LETTOPALENA
MAR70CCA
MF.RCATEI LO SUL MF.TAURO
MONTE ROMANO
MONTEMURLO
MONTEPULCIANO
MOROLO
ONANO
OSTRA VF.TERE
PALOMBARO
PESC0C0STAN70
PICO
PIOBBICO
PONTECORVO
ROCCASECCA
ROCCARASO
ROCCASCAI ETÌNA
ROSCIANO
SENIGALLIA
S.ANGELO I N VADO
S.CASCIANO BAGNI
S . G I O V A N N I INCARICO
S.VINCENZO VAI. ROVETO
TARQUINIA
CANTAGALI 0
PORTO S.STEFANO
S.CASCIANO VAL D I PESA
LAT
42
43
41
41
43
43
41
41
43
42
41
42
43
43
42
43
43
41
42
43
42
41
41
43
41
41
41
42
42
43
43
42
41
41
42
43
42
43
NORD
44
6
35
48
34
12
38
29
36
57
41
E
48
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16
27
S
38
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53
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27
33
SS
3
19
42
39
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3'3
49
15
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26
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SS
6
29
4S
20
31
18
30
47
29
6
9
49
1
22
49
14
32
12
32
20
2
19
22
7
50
42
14
50
51
16
12
57
7
40
15
24
LONG. EST
11
11
13
13
13
11
13
13
1?
11
13
14
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12
11
11
11
13
11
13
14
14
13
13
13
13
14
14
14
13
12
11
13
13
11
11
11
11
52
S1
34
33
1
48
28
49
58
S4
15
9
18
20
53
7
47
11
48
3
13
3
33
30
40
40
4
18
2
13
24
52
33
31
4S
13
7
11
4
47
30
37
30
18
22
49
38
6
15
32
17
13
S7
32
6
50
S8
32
51
54
3S
41
8
4
45
27
38
23
41
33
27
28
25
11
6
6
INT.
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
III
NFG
NFG
NFG
REGIONE
TABELLA 3
TIPI DI EDIFICI IN PERCENTUALE;
TIPI DI DANNO IN PERCENTUALE
(secondo la scala M S K )
XVII
CASCIA E F R A Z I O N I
1
2
ATRI
AVENDITA
BUDA
CAPANNE 0 1 C.GIACONF
CASE SPARSE OCOSCE
CASCIA
CASCINE D I OPAGNA
CASTEL S . G I O V A N N I
CASTE! S . M A R I A
CERASOLA
CHIAVANO
CIVITA
COl FORCEI LA
COLLE D I AVENDITA
COLLElilACONE
COLLE S.STEFANO
COLMOTINO
CORONFLI A
FOGLIANO
FUSTAGNA
GIAPPIEOI
LOGNA
MACERILI 0
MALTJGNANO
MANIGI
OCOSCE
ONELLI
OPAGNA
PADULE
PALMAIOLO
POGGIO PRIMOCASO
PORO
ROCCAPORENA
S.ANATOtIA
S.GIORGIO
S.TRINITA
SCIEDI
SERVIGI IO
TAZ70
TROGNANO
VALDONICA
V I L I A S.SILVESTRO
3
31
80
18
3
29
277
9
11
63
24
S1
48
29
13
3
2
11
18
S4
14
25
34
3
52
17
58
41
7
3
14
17
8
18
12
35
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6
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9
41
AC X 3
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20
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100
se
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1S
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100
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10
10
25
17
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100
100
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100
100
CERRETO E F R A Z I O N I
1
2
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s
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10
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25
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30
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50
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1
10
25
10
15
26
25
26
10
45
20
180
60
25
75
1
2
1S
100
S
1
1S
20
- - -
15
80
80
S
40
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75
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10
5
10
5
1S
25
30
90
2S
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10
76
66
40
1S
35
20
10
S
40
58
3
56
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10
20
10
30
se
20
56
5
10
5
20
5
36
10
10
10
35
50
10
15
66
3S
3
AC 7.3
BORGO CERRETO
BUGGIANO
CERRETO D I SPOLETO
COLLESOGLIO
FFRGINO CALTO-BASSO!
NORTOSCE
PONTE
PONTE DEL PIANO
ROCCHETTA
S.SAVINO
TRIPONZO
A
78
16
10S
11
5
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52
8
39
12
56
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100
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16
18
XVIII
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1
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CASTELLONE ALTO
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SAMBUCHETO
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4
6
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133
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NORCIA CZONA 3 J
NORCIA CZONA 4 )
NORCIA C ZONA S I
NORCIA CZONA 63
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45
25
23
35
sex 3
IL T E R R E M O T O
DELLA
VALNERINA
99
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