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PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10)
PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI LE MODIFICHE INTRODOTTE DALLA VARIANTE V1 ALLA NORMA CEI 8I-10 1. 2. 3. 4. Come noto, “81-10” è la classificazione CEI della serie di norme europee EN 62305 “Protezione contro i fulmini” (prima edizione, aprile 2006). La serie è composta da quattro parti (CEI EN 62305): Principi generali; Valutazione del rischio; Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone; Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture. La Parte 1 indica i principi generali che sono alla base della protezione contro il fulmine di strutture, inclusi gli impianti, il contenuto e le persone e di servizi entranti nella struttura. Non sono compresi nello scopo della norma i casi riguardanti i sistemi ferroviari, veicoli, navi, aerei, installazioni in mare ”offshore”, le tubazioni sotterranee ad alta pressione, le linee elettriche di potenza e di telecomunicazione non connesse alla struttura. La Parte 2 è applicabile alla valutazione del rischio dovuto a fulmini a terra in una struttura o in un servizio. Lo scopo è di fornire la procedura per la determinazione di detto rischio. Una volta che sia stato stabilito un limite superiore per il rischio tollerabile, questa procedura permette la scelta di appropriate misure di protezione da adottare per ridurre il rischio al limite tollerabile o a valori inferiori. La Parte 3 definisce i requisiti per la protezione di una struttura contro i danni materiali per mezzo di un impianto di protezione (LPS) e per la protezione contro i danni agli esseri viventi causati dalle tensioni di contatto e di passo in prossimità dell’LPS (IEC 62305-1)*. Questa Norma fornisce le prescrizioni per il progetto, l’installazione, la verifica e la manutenzione di LPS per strutture, senza limitazioni in altezza e per la messa in atto di misure di protezione contro i danni agli esseri viventi causati dalle tensioni di contatto. *Norma di buona tecnica emanata dalla Commissione Internazionale Elettrotecnica La Parte 4 fornisce informazioni sul progetto, l’installazione, l’ispezione, la manutenzione e la verifica del sistema di misure di protezione contro il LEMP* (impulsi di disturbo elettromagnetico) per gli impianti elettrici ed elettronici nelle strutture, al fine di ridurre il rischio di danni permanenti dovuti all’impulso elettromagnetico associato al fulmine. *(Lightning Electromagnetic Pulse) La variante CEI 81-10 V1 (fascicolo 9491) pubblicata in settembre (2008), modifica la Premessa Nazionale ed alcuni articoli delle prime tre parti, in particolare: Parte 1, artt. 6.2, 8.3.2, Allegato E; Parte 2, artt. 3.1.3, 3.1.25, 4.1.3, 5.5, 6.4, 6.5, Allegato B, Allegato C; Parte 3, artt. 5.2.5, 6.3. La variante contiene inoltre alcune modifiche editoriali. Premessa nazionale “La valutazione del rischio deve essere eseguita per tutte le strutture in conformità alla Norma CEI EN 62305-2 e devono essere individuate le misure di protezione necessarie a ridurre il rischio a valori non superiori a quello ritenuto tollerabile dalla Norma stessa”. Queste quattro norme sono destinate a sostituire le norme CEI 81- 1 (impianti di protezione contro i fulmini), CEI 81- 4 (valutazione del rischio dovuto al fulmine) e la guida CEI 81- 8 (scelta dei limitatori di sovratensione negli impianti bt), che rimarranno comunque in vigore parallelamente alle nuove norme - per un certo periodo, per consentire agli operatori di prendere dimestichezza con le nuove prescrizioni. Esse avranno, inoltre, un’importante ricaduta anche sulla Norma Cei 64-8, relativa alla sicurezza degli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione. Ricordiamo che valutare il rischio di fulminazione costituisce un obbligo giuridico in capo al responsabile della struttura, secondo il D.Lgs 81/08: “Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro” (art. 84: Il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini con sistemi di protezione realizzati secondo le norme di buona tecnica). Valutazione del rischio Le analisi dei rischi hanno come obiettivo l'oggettivazione e la quantificazione del pericolo al quale sono esposti gli edifici e i loro contenuti in caso di una fulminazione diretta e indiretta. L'analisi del rischio definita nella CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2) garantisce che possa essere elaborato un progetto di protezione contro i fulmini comprensibile per tutte le parti coinvolte che sia ottimale dal punto di vista tecnico ed economico. Cioè, che con una spesa il più possibile contenuta, possa essere garantita la protezione necessaria. Il rischio R per un danno da fulminazione risulta in generale, secondo la norma CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2), dalla relazione: R=N×P× L dove: N numero di eventi pericolosi, significa numero dei fulmini a terra sull'area in questione: “quanti fulmini si abbattono all'anno sulla superficie da valutare?”; P probabilità di danno: “con quale probabilità un fulmine causa un determinato danno?”; L la perdita, che significa la valutazione quantitativa dei danni: “quali effetti, ammontare, entità, conseguenze ha un determinato danno?”. Il rischio accettabile La CEI EN 62305-2 indica dei valori massimi tollerabili RT per questi tre tipi di perdita (Tabella 3.2.8.1). L1 perdita di vite umane (lesione o morte di persone) 10-5/anno L2 perdita di servizio pubblico 10-3/anno L3 perdita di patrimonio culturale insostituibile 10-3/anno Un'eccezione costituisce la valutazione delle perdite economiche. Per questo tipo di danno l'entità delle misure di protezione deve essere giustificata unicamente sotto l'aspetto tecnico economico in quanto non esiste un rischio accettabile RT ma una procedura per la valutazione della convenienza economica della protezione. Il compito della valutazione del rischio comprende quindi la determinazione dei tre parametri N, P e L per tutte le componenti di rischio rilevanti. Nel contempo devono essere individuati e stabiliti numerosi parametri singoli. Tramite un confronto tra il rischio R individuato in questo modo e il rischio accettabile RT, possono in seguito essere espresse delle affermazioni sui requisiti e il dimensionamento delle misure di protezione contro i fulmini. Identificata la struttura da proteggere, Identificati i tipi di perdita relativi alla struttura, Identificate e calcolate le componenti di rischio per ciascun tipo di perdita, se il rischio individuato non supera quello tollerabile R ≤ RT LA STRUTTURA E’ PROTETTA