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rampa imperiale
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma rampa imperiale nuovo percorso e mostra Comunicato stampa Roma, 20 ottobre 2015 Si apre al pubblico la Rampa Imperiale di Domiziano, l’ingresso monumentale ai palazzi imperiali. È il risultato di un lungo intervento architettonico e di restauro, suffragato da numerose indagini archeologiche. In occasione di questa inaugurazione, che avviene a oltre un secolo dalla scoperta, è allestita dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma una mostra, promossa con Electa, che negli stessi spazi espone alcuni importanti reperti trovati in quest’area del Foro romano. Edificata nella seconda metà del I secolo d. C., la Rampa collegava il Foro, cuore politico e amministrativo della città, con il centro del potere, ovvero il Palazzo Imperiale. Il valore simbolico di questo imponente ingresso, una vera ascesa alla residenza dell’imperatore, resta tutt’oggi evidente a chiunque ne varchi la soglia. Del complesso della Rampa erano parte integrante l’Aula che nel medioevo è stata trasformata nell’Oratorio dei XL Martiri, che oggi torna a far parte del percorso di visita. Fanno parte del percorso anche posti di guardia e locali di servizio. La Rampa si snodava lungo sette salite (tratti salienti) e sei tornanti, che si innalzavano fino a 35 metri (pari a oltre 10 piani): delle sette salite originali ne sono rimaste quattro, ora accessibili al pubblico con un percorso che termina con un affaccio inedito sul Foro romano. La mostra, corredata da materiale multimediale, espone una serie di ritrovamenti effettuati durante gli scavi condotti dall’architettoarcheologo Giacomo Boni ai primi del Novecento, periodo in cui si realizzarono i primi restauri della rampa. La casa editrice Electa pubblica in questa occasione un volume della collana Studi e ricerche dedicato all’intero complesso di edifici e percorsi di quest’area del Foro Romano, importante via d’accesso al Palatino. La Rampa Imperiale di Domiziano 1 - RICOSTRUENDO LA RAMPA La Rampa imperiale di Domiziano è stata scoperta da Giacomo Boni nel 1900, ed è emersa insieme ad altri edifici di epoca romana e alto medioevale grazie all’abbattimento di Santa Maria Liberatrice. Inizialmente la Rampa è stata restaurata solo in modo parziale per essere usata durante gli scavi degli anni ‘10 del secolo scorso. I recenti studi, i restauri e gli interventi architettonici finalizzati all’apertura al pubblico hanno portato a identificare l’ingresso e il percorso che dal Foro romano portava al centro del potere: il palazzo imperiale (Domus Augustana e Domus Flavia), di cui la Rampa costituisce la spina dorsale. Di questo complesso, oltre alla Rampa, fanno parte l’Aula, nota con il nome di Oratorio dei Quaranta Martiri per il suo riutilizzo in epoca cristiana e adesso resa nuovamente accessibile, e Santa Maria Antiqua, che sarà riaperta la prossima primavera con una mostra: due ambienti che nel corso del tempo hanno avuto di volta in volta le funzioni di atrio e sala d’attesa per quanti salivano al palazzo imperiale attraverso la Rampa. Lungo il percorso si trovano anche posti di guardia, una latrina e locali di servizio, tutti di epoca romana. 2 – MISURANDO LA RAMPA Costruita nel I secolo d. C., malgrado i cambiamenti intervenuti fino all’alto Medioevo, la Rampa imperiale ha mantenuto la sua struttura di base, che si articolava lungo sette salite (tratti salienti) e sei tornanti, innalzandosi per 35 metri d’altezza dalle pendici fino alla sommità del Palatino, con un percorso di circa 300 metri. Della struttura originale oggi sono rimaste quattro salite per una lunghezza di 170 metri. La mancanza dell’ultima parte della Rampa è forse dovuta al terremoto del IX secolo che, verosimilmente, avrebbe causato il crollo di una parte delle strutture che si appoggiavano sul lato nord occidentale del Palatino e di una porzione dello stesso colle. L’intervento di ricostruzione e restauro ha coinvolto, quindi, solo le aree in cui rimanevano parti originali della struttura. 3 – LA RAMPA ASSE URBANISTICO DELLA CITTÀ Grazie a un restauro estetico funzionale, ma anche architettonico e urbanistico iniziato nel 2009, gli studiosi hanno potuto comprendere meglio l’intero complesso inferiore del Palazzo imperiale così come si è sviluppato da Domiziano fino ad Adriano, e renderlo fruibile ai visitatori. L’articolato complesso di accoglienza all’altezza del Foro – Rampa, Aula/Oratorio e chiesa di Santa Maria Antiqua –, rispetta l’orientamento del Tempio dei Castori e degli altri edifici collegati al Lacus Iuturnae (Fonte di Giuturna), ed è progettato utilizzando il rapporto aureo per dimensionare la misura delle imponenti architetture. Nel suo percorso la Rampa rivela inoltre un raffinato intreccio con le vie pubbliche della Roma imperiale. Nella sua ascesa incrocia due strade importanti: al termine della seconda salita la via Nova, e al termine della quarta il clivo della Vittoria (clivus Victoriae), un fondamentale asse viario che attraversa a mezzacosta ampi tratti del Palatino, dove sorgevano ricchi esercizi commerciali e molteplici altre attività. 4 – LA RAMPA IN MOSTRA Per l’inaugurazione odierna, negli ambienti di servizio posti all’altezza del Foro è stata allestita un’esposizione con materiali architettonici e sculture emersi nei dintorni della Rampa. Dalla vicina area della Fonte di Giuturna provengono le statue di Esculapio, di Ercole, e di alcune are. Particolari sono tre fontanelle a scaletta, tipiche della prima età imperiale e ottimamente conservate. Uno degli ambienti è stato dedicato agli stucchi provenienti da Santa Maria Liberatrice, la chiesa seicentesca che grazie al suo abbattimento ha svelato una delle aree più importanti e simboliche del Foro Romano. È stato realizzato materiale multimediale a corredo della mostra per raccontare in maniera interattiva l’urbanizzazione di questo angolo del Foro e la sua trasformazione nel tempo. Scheda informativa Titolo Rampa Imperiale Sede Foro Romano www.archeoroma.beniculturali.it Promossa e prodotta da Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, con Electa A cura di Claudia Del Monti e Patrizia Fortini Volume Studi e ricerche Electa Periodo 21 ottobre 2015 –10 gennaio 2016 Orari 08.30 – 17.30 Fino al 24 ottobre Uscita dall’area archeologica 18.30 08.30–15.30 dal 25 ottobre al 10 gennaio Uscita dall’area archeologica 16.30 Chiuso il 1º gennaio Biglietto Intero euro 12,00; ridotto euro 7,50 Il biglietto è valido per 2 giorni e consente un accesso al Colosseo, e un accesso al Foro Romano-Palatino (riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente) I biglietti sono acquistabili online sul sito www.coopculture.it Informazioni e visite guidate tel. +39.06.39967700 www.coopculture.it Ufficio stampa Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma - Electa Gabriella Gatto Luca Del Fra tel. +39.06.47497462 [email protected] la rampa imperiale scavi e restauri tra foro romano e palatino Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo VOLUME a cura di Patrizia Fortini MOSTRA a cura di Claudia Del Monti Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma (SSCol) Cura scientifica e redazionale Patrizia Fortini Federica Rinaldi Progettazione e direzione dei restauri dei monumenti Claudia Del Monti Progettazione e direzione allestimento della mostra Claudia Del Monti con la collaborazione di Roberta Loreti Soprintendente Francesco Prosperetti La Rampa Imperiale Scavi e Restauri tra Foro Romano e Palatino L’Aula nord-orientale del complesso domizianeo (cd. Oratorio dei XL Martiri) e il Lacus Iuturnae dalla demolizione della chiesa di Santa Maria Liberatrice Testi Giovanna Bandini, Giulia Bordi, Luciana Borrello, Claudia Del Monti, Patrizia Fortini, Mauro Maiorano, Maria Mazzella, Ernesto Monaco Luciana Borrello [lb] Francesca Cerrone [fce] Francesca Consoli [fco] Stefania Fogagnolo [sf] Mauro Maiorano [mm] Federica Rinaldi [fr] Disegni (piante e sezioni) Maria Rita Acetoso Luciana Borrello Elisabetta Boschi Roberto Di Re Germano Foglia Mauro Maiorano Ernesto Monaco Documentazione fotografica Acquisizione e riproduzione fondo ASF SSCol Bruno Angeli Fotografie Bruno Angeli Claudia Del Monti Antonio Pettinelli Consegnatario Stefania Trevisan Inventariazione e catalogazione Francesca Consoli Stefania Fogagnolo Federica Rinaldi Fiammetta Susanna Restauro dei reperti Direzione Settore Restauro I SSCol Giovanna Bandini Restauratori Silvia Borghini con la collaborazione di Susanna Sarmati Lavori per l’allestimento Impresa SO.C.R.ED. srl Cura dell’illuminazione Carolina De Camillis Traduzione didascalie Astrid van Damme Progettazione e realizzazione elaborati multimediali Riccardo Auci, Patrizia Fortini Progettazione e realizzazione supporto multimediale Visivalab s.l. Testi dell’apparato multimediale Luciana Borrello, Francesca Consoli, Patrizia Fortini, Mauro Maiorano, Maria Mazzella, Federica Rinaldi Progettazione e realizzazione video La Rampa Imperiale Antonio Pettinelli Realizzazione video S. Maria Liberatrice e il Foro Romano Gerard Esteve (Visivalab s.l.) Si ringraziano Alessandra Capodiferro responsabile Archivio Disegni Foro Romano Palatino e Archivio Storico SSCol e Miriam Taviani per la consueta disponibilità Maurizio Pinotti responsabile Servizio Manutenzione Foro Romano-Palatino Alberto Gallo e Diana Fantinuoli per collaborazione Sabrina Violante per il prezioso supporto nella determinazione tipologica dei reperti marmorei esposti Maurizio Rulli e Maura Tollis per l’insostituibile supporto quotidianamente prestato Si ringrazia tutto il personale di vigilanza del Foro RomanoPalatino e gli operai del Servizio Manutenzione Sinceri ringraziamenti a Rosanna Cappelli e Nunzio Giustozzi di Electa la rampa imperiale scavi e restauri tra foro romano e palatino Il traguardo raggiunto è importante: l’antico collegamento tra il Foro e il Palatino è oggi nuovamente fruibile. La Rampa, interna al grandioso complesso di edifici costruiti dall’imperatore Domiziano per celebrare il suo regno, è un percorso unico, imponente, in grado di suscitare emozione ai visitatori che oggi vi possono finalmente accedere. Il gigantesco percorso fu portato in luce nel 1900 durante la grande campagna scavi condotta da Giacomo Boni. L’architetto-archeologo ricostruì le volte dei primi due tratti e ripristinò il percorso fino al punto d’incontro col Clivo della Vittoria. Il racconto degli scavi, dei restauri e delle ragioni che avevano impedito finora l’utilizzo del percorso è esposto e documentato dai contributi che seguono. Ne scaturisce un interessante quadro di quel periodo eroico per l’archeologia romana, quando la città antica si andava svelando. Il restauro portato a termine dalla Soprintendenza ha riguardato non solo la Rampa, che è l’intervento più recente, ma anche l’Aula d’ingresso al complesso domizianeo (cd. Oratorio dei XL Martiri) a essa collegata, il percorso che dal vicus Tuscus si dirige verso l’Aula e il portico che lo affianca; il recupero materiale e funzionale di questi elementi, adiacenti alla grande Aula ovest, all’Atrio e all’Aula est (divenuta la chiesa di Santa Maria Antiqua), rende oggi chiaramente leggibile l’organizzazione architettonica di tutto il settore sud-est del Foro. Le indagini archeologiche, propedeutiche al restauro, sono state decisive per identificare la funzione originaria dell’Aula nord-orientale quale ingresso al Palazzo dal Foro e per definire la datazione delle fasi della Rampa legate all’utilizzo nel tempo. Gli studi delle architetture antiche, compiuti dai tecnici della Soprintendenza, hanno portato a nuovi, interessanti risultati sui criteri adottati in antico per il dimensionamento degli edifici, e hanno dato supporto alla progettazione del restauro. I risultati acquisiti permettono oggi di ben delineare questo settore del Foro, rappresentativo dell’architettura dell’epoca romana imperiale. Finora, sulla scia dell’interesse suscitato nel 1900 dal ritrovamento dei preziosi affreschi in Santa Maria Antiqua, era stata prestata scarsa attenzione all’architettura, concentrando tutto il valore di quest’area del Foro sulle pitture di epoca medioevale. Il recupero dell’immagine unitaria del complesso e l’acquisizione di nuove conoscenze aprono a una visione più ampia e completa del complesso domizianeo, che, ci auguriamo, sarà arricchita nel tempo da sempre nuovi contributi. Questo volume racconta la scoperta archeologica, le indagini che sono seguite, i restauri, sia quello del 1900 che quello recente, presentando aspetti archeologici inediti e nuove e complesse problematiche affrontate nella progettazione del restauro; l’ordine cronologico è seguito, ma a ritroso, segnalato dalla sequenza delle immagini che ‘aprono’ ciascun contributo. All’interno del volume è il catalogo dei materiali provenienti dal Sacrario (Lacus) di Giuturna, rinvenuti negli scavi del 1900, che sono allestiti, parte al Tempio del Divo Romolo, parte negli ambienti interni alla Rampa, restaurati e utilizzati per la prima volta come spazi espositivi. La Rampa, tornata nuovamente a svolgere la funzione per cui fu costruita, è l’elemento primo di un processo di valorizzazione che la Soprintendenza sta predisponendo e in cui intende coinvolgere tutto il Palatino. A partire dalla Rampa, che è collegata sul Palatino al Clivo della Vittoria, si realizzerà prossimamente un percorso che segue il tracciato del Clivo. Attraverserà la Domus Tiberiana, seguirà la pendice sud-ovest e si collegherà alle Scalae Caci, ai templi dell’acropoli antica e alla casa di Augusto. Francesco Prosperetti Il Soprintendente Informazioni Ufficio stampa Electa Tel 06 47497462 [email protected] www.electaweb.com Informazioni Ufficio stampa Electa Tel 06 47497462 [email protected] www.electaweb.com