...

progettazione didattica as 2011/2012

by user

on
Category: Documents
17

views

Report

Comments

Transcript

progettazione didattica as 2011/2012
ISTITUTO COMPRENSIVO “N. D’APOLITO”
PROGETTAZIONE DIDATTICA
A. S. 2011/2012
STESURA DELLA PROGETTAZIONE
SOMMARIO
PROGETTAZIONE DIDATTICA……………………………………………….………..pag. 2
SFONDO INTEGRATORE………………………………………………………………………...pag. 2
METODOLOGIA……………………….……………………...………….……………………………….pag. 4
LO SPAZIO COME FATTORE EDUCATIVO...……………..........................pag. 5
PROSPETTO DI UNA GIORNATA TIPICA A SCUOLA………………..…pag. 7
IL RISPETTO DELLE DIVERSITÀ………………………………………………………...pag. 8
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE..............................pag. 9
UNITÀ DI APPRENDIMENTO E TRAGUARDI DI SVILUPPO
DELLE COMPETENZE…………………………………………………………….………………….pag. 10
PROGETTI:
 “A SCUOLA CON”……………..………………………………………………………….pag. 11
 “INSIEME STIAMO BENE”..………………………………………………...pag. 15
 “PREREQUISITI”………………………………..…………………..…………….pag. 19

“UN MARE DI CREATIVITÀ” …………………………………………….….pag. 23
2
PROGETTAZIONE DIDATTICA
L’obiettivo principale della nostra scuola è la realizzazione di un ambiente
in cui il bambino stia bene, in un clima d’accoglienza, rispetto, solidarietà e
collaborazione.
L’attenzione al benessere del bambino trae origine dalle Indicazioni per il
Curricolo per la Scuola dell’Infanzia dove vengono individuati i traguardi
per lo sviluppo delle competenze nei Campi di Esperienza:
- il sé e l’altro
- il corpo e il movimento
- linguaggi, creatività, espressione
- i discorsi e le parole
- la conoscenza del mondo.
Nella seguente progettazione, le insegnanti medieranno e organizzeranno
gli obiettivi
nelle diverse Unità di Apprendimento considerando le
capacità complessive di ogni bambino per trasformarle in competenze.
La metodologia scelta sarà quella di “METTERE AL CENTRO” il bambino
come soggetto attivo, impegnato a costruire i suoi processi di conoscenza.
Sul piano didattico, avendo consapevolezza che l’apprendimento dei
bambini si realizza in un contesto significativo e motivante, le insegnanti
hanno individuato la metodologia dello Sfondo Integratore come
strumento di riferimento per la programmazione educativa.
3
SFONDO INTEGRATORE
Utilizzo e vantaggi dello sfondo integratore
Lo sfondo integratore costruisce una realtà motivante dove diversi
percorsi vengono legati tra loro, in un contesto dinamico da un
personaggio fantastico, una storia, un ambiente. Va scelta anzitutto una
tematica che risulti particolarmente accattivante per i bambini: la sua
iniziale funzione, infatti, è quella di costituire uno stimolante ‘incipit’ e
poi, soprattutto, un terreno unificante, ma anche ‘motivante’, per l’intero
percorso delle esperienze che si andranno a proporre e che, nel contesto
sfondo, assumeranno una particolare valenza significativa.
Lo sfondo scelto sarà il medesimo per tutte le sezioni della scuola,
indipendentemente dalle diverse età dei bambini di cui sono composte:
varieranno, ovviamente, per ciascuna fascia di età, gli obiettivi
programmati graduati su tre diversi livelli.
Diverse saranno, di conseguenza, anche molte delle relative attività,
sebbene sia auspicabile che alcune restino in comune e vengano
programmate e svolte in un lavoro di intersezione (si può programmare
insieme, per tutte le sezioni, la giornata del racconto-drammatizzazione
della favola scelta, per quanto riguarda la prima ipotesi di sfondo portata
ad esempio; oppure, nell’altra ipotesi, si può organizzare insieme
un’escursione al bosco, ecc.).
Investendo e unificando tutte le attività, dunque, lo “sfondo integratore”
non solo favorisce una collegialità ad alto livello tra le insegnanti del
4
plesso che insieme lo scelgono, insieme programmano le esperienze,
insieme lavorano sugli stessi contenuti, ma permette pure un ottimo
raccordo tra le varie sezioni e tra i bambini delle varie età.
Oltre a insegnanti e bambini, anche i genitori, nel quadro dello sfondo
integratore, trovano un chiaro punto di riferimento: esso offre infatti un
terreno di continuità anche con le famiglie che, adeguatamente informate
sul tema scelto, hanno la possibilità di domandare, rispondere, parlare con
il bambino, a casa, su quanto egli stia scoprendo e operando a scuola.
Altresì gli spazi scolastici (le aule, ma pure gli spazi comuni: il salone, la
mensa, il giardino...) vengono adeguatamente predisposi, strutturati e
trasformati perché l’intero ambiente rientri “in tema”: se per sfondo si è
scelta una favola ambientata in un castello, l’intera scuola verrà
“magicamente” trasformata, con merli e torri, in una sorta di
“affascinante castello”, in tutti i suoi locali; se si è scelto il bosco, le aule
diverranno grandi alberi, dentro il cui tronco, pitturato sulle loro entrate,
si potrà accedere attraverso la porta, grosso foro nel fusto, ecc.
METODOLOGIA
La scelta del metodo dipende dal tipo di obiettivi che ci si propone di
raggiungere e riguarda i modi attraverso i quali si vuole promuovere
l'apprendimento. La scelta del metodo didattico quindi avviene attraverso
una decisione ponderata dell’insegnante in base all’unità d’apprendimento e
alle risposte degli alunni.
5
I principali metodi didattici a cui le insegnanti fanno riferimento sono
METODI EDUCATIVI ATTIVI (di simulazione, di discussione, di
Problem-solving),:
Metodi di simulazione:
- Giochi di Simulazione
- Metodi di Role-Playing o gioco di ruoli.
Questo
metodo
pedagogico
di
apprendimento
attivo,
presuppone
l’ideazione e la conduzione di giochi di ruolo e di simulazione della realtà,
facendo calare il bambino in una “realtà fantastica”, con principi e
principesse, cappuccetto rosso e il lupo cattivo, ecc. con un coinvolgimento
emotivo e intellettuale, che scaturisce dalla consapevolezza di essere
diversi dalla vita ordinaria, educando così il bambino all’assunzione di ruoli
sociali.
Metodi di discussione /Metodo dell’ascolto attivo:
- Circle Time: dialoghi,
esprimersi
senza
riflessioni personali dei propri vissuti,
condizionamenti,
ascolto
e
drammatizzazione
di
racconti. Lo strumento privilegiato per favorire l'acquisizione di
competenze socio-affettive è stato chiamato circle time , il tempo del
cerchio o cerchio magico. Nel circle time possono acquisire la capacità di
rispettare il pensiero dell'altro pur esprimendo il proprio, di mediare tra
più idee, di riconoscere un argomento, di rispettare il tempo degli altri, di
6
non deridere idee o sentimenti diversi dai propri, di stimolare chi ha
difficoltà a parlare davanti a più persone.
-
Analisi
dei
Casi:
coinvolgere
i
bambini
in
giochi
di
conoscenza/esplorazione empirica con la mediazione dell’adulto.
Metodo Problem Solving e Brain Storming: guidare i bambini, osservare,
sperimentare, toccare l'ambiente, guidare ad affrontare situazioni
problematiche, formulare ipotesi e cercare soluzioni, coinvolgerli in varie
attività con lo scopo di attivare il loro ingegno. Uno strumento
metodologico che facilita l'impiego di questa tecnica è quello delle mappe
mentali, che permettono di rappresentare graficamente gli spunti via via
che emergono in chiave grafica. Essendo inoltre delle mappe creative, le
mappe mentali stimolano il processo associativo e quindi la generazione di
nuove idee.
Metodo laboratoriale: far sperimentare attraverso attività pratiche
l’esplorazione del reale, a tal scopo sono stati creati laboratori specifici
che, a seconda della scelta delle insegnanti, saranno presenti nelle varie
unità didattiche. (?)
Lezione frontale: l’insegnate parla ai bambini e presenta situazioni e
contenuti nuovi, chiarisce dubbi e curiosità.
Cooperative learning: Attività Cooperative in cui i bambini vengono
stimolati al lavoro di gruppo, alla ricerca, alla condivisione.
Utilizzo della Biblioteca scolastica e comunale: per stimolare il piacere
alla lettura e per progetti di ricerca
e per la
valorizzazione
dell’alfabetizzazione emergente.
7
LO SPAZIO COME FATTORE EDUCATIVO
L’organizzazione degli spazi è finalizzata a dare uguale attenzione sia
verso le FUNZIONI che il processo di apprendimento svolge, sia verso le
RELAZIONI UMANE che esso effettua.
L’ambiente
come offerta di possibilità per gestire uno "spazio vita".
Spazi organizzativi secondo una razionalità orientata a "metodologie
educative attive".
Una consapevole gestione dello spazio della sezione e di tutta la scuola
può incrementare in modo significativo l’efficacia educativa, perché offre
ai bambini occasioni importanti di confronto e di impegno in un contesto
gestito in modo autonomo o semiguidato dall’adulto.
L’organizzazione di numerosi angoli diversificati per tipologia di attività è
effettuata
dalle
insegnanti
sulla
base
di
un
piano
educativo
predeterminato, ad esempio:
- conversazione
- costruzioni
- giochi da tavolo
- disegno
- gioco simbolico
- biblioteca
- tematico (sulla base dello sfondo integratore)
- del materiale non strutturato
- della lingua scritta (o computer)
8
- della natura
Questo tipo di organizzazione avrà l’obiettivo di favorire nei bambini:
- l’esplorazione autonoma
- la manipolazione di diversi materiali
- occasioni di gioco simbolico
- di potenziare la creatività
- l’aggregazione tra bambini
- di costruire assieme regole, motivate e condivise per l’uso degli
angoli.
Il materiale verrà messo in mostra e all’altezza dei bambini negli
scaffali aperti ed espositori, si prevede una zona relax confortevole
con tappeti e cuscini da utilizzare per le conversazioni e le letture.
9
PROSPETTO DI UNA GIORNATA TIPICA A SCUOLA
ORARIO
DELLE
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ
PREVALENTI
SPAZI
08.15/09.15 -accoglienza bambini
sezioni
09.15/10.00
sezioni
10.00/11.30
11.30/12.30
12.30/13.00
-giochi liberi,costruzioni,
memory, domino, puzle,
ecc
-presenze
-distribuzione
incarichi
(routine)
-Attività quotidiane di
vita pratica:
conversazioni, letture,
racconti
-manipolazioni
-attività grafiche e
pittoriche
-ritaglio
- attività di sezione o di
intersezione inerenti alla
progettazione delle varie
unità di apprendimento
-uso dei servizi
-preparazione per il
pranzo
- pranzo
- gioco libero
-1^uscita per i bambini
che ne abbiano fatto
richiesta
GRUPPO
ETÀ DEI
BAMBINI
Eterogeneo
3-4-5 anni o
omogeneo
Omogeneo
spazi
allestiti
-come
da
progettazione
Sezioni Eterogeneo
Salone
giardino
Bisogno di
giocare
liberamente e di
comunicare con i
compagni
Bisogno di
movimento e di
aggregazione
Come da
progettazione
-bisogno di
nutrirsi
Sezioni
Salone
Eterogeneo
o omogeneo
14.00/15.00
Sezioni
Omogeneo
15.00/15.45 - uso dei servizi
Sezioni
Omogeneo
15.45/16.15
Sezioni
Omogeneo
- merenda
- uscita
-affettivo
-di comunicare
con i coetanei e
con l’adulto
-riconoscersi
come gruppo
-esprimersi
-raccontare
anche
esperienze
immaginarie
Sezioni Eterogeneo
Salone
o omogeneo
Cortile
giardino
Servizi Omogeneo
Salone
Sezione
13.00/14.00 - letture
- burattini
- giochi didattici
- attività di sezione
BISOGNO
EMERGENTE
- cura di sé
10
IL RISPETTO DELLE DIVERSITÀ
Il bambino protagonista
Il modello educativo che ha adottato la nostra scuola è un modello
centrato sull’idea di bambino competente, costruttore di sé e della realtà,
insieme però ad altri suoi simili con esigenze personali e stessi diritti.
Come fare allora ad orientare l’insegnamento non come distributore
imparziale ma attento ad offrire ad ognuno le possibilità educative più
consone al proprio essere?
Partire dal bambino: ciò che conosce, ciò che sa fare.
Il metodo di partire dalle loro rappresentazioni che hanno del mondo è
quello che meglio svela come una sezione sia composta da bambini uno ad
uno con concetti, affinità ed abilità diverse. Il punto di partenza va
individuato in quelle capacità dei bambini rispetto alle quali le insegnanti
hanno il compito di organizzare le situazioni didattiche e le attività, in
modo che ciascun soggetto possa esprimere e sperimentare le proprie
risorse.
Si tratta di realizzare un contesto motivante libero da rigidità, cercando
di valorizzare al massimo il loro vissuto, le loro esperienze, la loro identità
personale e culturale. Da qui la selezione e l’attribuzione delle attività
seguendo tanto più possibile le motivazioni, i livelli, le specificità e gli
interessi di ognuno.
11
Attività di gruppo (il piccolo gruppo come risorsa)
Ritenendo che ci sono più modi con cui i bambini partecipano, procedono,
scelgono, si relazionano è determinante la scelta di lavorare a piccoli
gruppi. L’organizzazione a piccoli gruppi è molto di più di una scelta
metodologica: è la tipologia più confacente per rispettare le diversità di
ogni bambino perché è nel gruppo ristretto che i bambini più facilmente
parlano ed ascoltano, specialmente se c’è un interesse comune che li
affascina e li seduce.
L’obiettivo del piccolo gruppo è creare dunque una dinamicità di pensieri
ed idee alle quali seguono azioni dove l’insegnante opera “con” i bambini
piuttosto che “sui” bambini.
Queste modalità sono auspicabili anche e soprattutto con soggetti che
presentano svantaggi iniziali, culturale e sociali, considerando che alcune
incapacità talvolta sono create dalle aspettative degli adulti rispetto a
traguardi per tutti uguali. Questa impostazione permette alla scuola di
rispettare le diversità, individuali e di valorizzarle come risorse.
La scuola si caratterizza quindi come luogo di accoglienza e di promozione
per tutti i bambini: per i capaci e i deboli, per chi proviene da un ambiente
culturalmente vivo e stimolante e per chi non ha tali opportunità, per chi
appartiene al nostro mondo e per chi porta con sé storie di
rappresentazioni culturali diverse dalle nostre.
12
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’osservazione metodica e strutturata dei bambini è un momento
fondamentale del percorso educativo.
Osservare è prima di tutto scegliere cosa, come insegnanti, riteniamo
importante
“vedere”
per
verificare
l’andamento
dei
processi
di
apprendimento in atto e per ricalibrare sulla base dell’osservazione le
opportunità educative e le strategie, per permettere a tutti i bambini di
arrivare ai traguardi di sviluppo ritenuti essenziali.
È stata così costruita una griglia con i traguardi che si ritiene i bambini
possano raggiungere ai vari livelli di età, sulla base delle “Indicazioni per il
Curricolo” e della ricerca scientifica. Lo strumento che è stato prodotto
viene utilizzato dalle insegnanti per rilevare in itinere il progredire degli
apprendimenti nei vari ambiti e l’andamento generale di ogni bambino.
- Vedere griglia (allegato A1)
13
UNITÀ DI APPRENDIMENTO E TRAGUARDI DI
SVILUPPO DELLE COMPETENZE
La PROGRAMMAZIONE ANNUALE della Scuola dell’Infanzia del plesso
di “V. Taranto” è articolata in quattro progetti:
 “A SCUOLA CON…” riguarda l’accoglienza e si riferisce al primo
periodo di scuola, con l’obiettivo strategico di favorire l’ingresso e
l’inserimento dei bambini all’interno della scuola promuovendo
l’attenzione, i processi linguistici e di ascolto, attraverso la lettura
di storie fantastiche e stimolanti.
 “INSIEME STIAMO BENE” riguarda l’educazione alla legalità e alla
convivenza civile, con l’obiettivo di prevenire ed eventualmente
correggere comportamenti antisociali.
A tale proposito ci serviremo di un personaggio che rappresenterà
“l’eroe positivo”, che permetterà il coinvolgimento affettivo del
bambino e l’eventuale attivazione di processi di identificazione in un
modello comportamentale corretto.
 “PREREQUISITI” si pone l’obiettivo di sviluppare e potenziare
tutte
le
abilità
che
sono
considerate
i
prerequisiti
degli
apprendimenti scolastici, promuovendo lo sviluppo cognitivo del
14
bambino attraverso la conoscenza del proprio corpo e della realtà
circostante(forme, colori) lo sviluppo del pensiero spazio-temporale
e
la
sistematizzazione
delle
prime
conoscenze
dei
simboli
alfanumerici convenzionali.
 “UN MARE DI CREATIVITÀ” mira a fare acquisire ai bambini la
consapevolezza delle molteplici possibilità espressive offerte dalle
tecniche artistiche applicate con diversi materiali per mezzo di
diversi strumenti e supporti.
15
1^PROGETTO
“A SCUOLA CON…”
L’accoglienza è un momento ricco di attese e di emozioni per il quale è
importante creare contesti particolari nei quali favorire l’ingresso e
l’inserimento dei bambini e degli adulti all’interno della scuola.
Accogliere significa proporre una situazione di tranquillità, atteggiamenti
di disponibilità e apertura, un’atmosfera piacevole dove sono realizzate
strategie educative mirate.
In questo percorso scegliamo come oggetto transizionale una storia che
racconti esperienze emozioni, sentimenti, vissuti o narri vicende di
fantasia.
All’ingresso a scuola i bambini che già frequentavano la scuola tornano con
la loro esperienza e hanno la possibilità di raccontarla e rielaborarla. I più
piccoli invece, portano una traccia che li aiuti ad affrontare serenamente
il distacco e il passaggio dall’ambiente familiare a quello scolastico.
APPRENDIMENTO STRATEGICO
Favorire l’ingresso e l’inserimento dei bambini all’intero della scuola
promuovendo l’attenzione, i processi linguistici e di ascolto.
INDICAZIONI NAZIONALI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze nei Campi di esperienza
16
IL SE’ E L’ALTRO:
 Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri
bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa
tenerne conto.
 Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure,
gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri
bambini.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
 Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali,
ritmiche ed espressive del corpo.
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE:
 Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
 Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di
rappresentazione e drammatizzazione.
 Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività
manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive.
DISCORSI E PAROLE:
 Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli
altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri
ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio
17
verbale, utilizzando in modo differenziato e appropriato nelle
diverse attività.
 Racconta, inventa, ascolta e comprende narrazioni e la lettura
di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il
linguaggio per progettare attività e per definire regole.
 Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e
agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.
 Apprezza e sperimenta il linguaggio poetico.
LA CONOSCENZA DEL MONDO:
 Si orienta nel tempo della vita quotidiana.
 Riferisce
eventi
del
passato
recente
dimostrando
consapevolezza della loro collocazione temporale.
 È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta
ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
 Vivere serenamente il distacco dalla famiglia e l’approccio al
nuovo ambiente.
 Avviare e rafforzare positive relazioni con i compagni e con gli
adulti.
 Ascoltare e raccontare usando linguaggi verbali, corporali,
espressivi.
 Conoscere spazi scolastici e modi per star bene a scuola.
18
 Usare con crescente autonomia spazi, strumenti, materiali.
ATTIVITÀ
- Organizziamo l’arrivo a scuola dei bambini addobbandola a festa;
- Andiamo in giro per la scuola alla scoperta delle diverse stanze e del
loro uso;
- Con l’aiuto di alcuni giochi scopriamo che vi sono spazi da condividere con
gli altri, ma anche angoli che favoriscono situazioni più intime;
- Proponiamo una storia e dei giochi per trovare i modi per stare bene
insieme;
- Mentre raccontiamo una storia giochiamo ad esprimerci con il corpo in
libertà;
- Creiamo una situazione fantastica nella quale i bambini possono
esprimersi con spontaneità;
- Recuperiamo il piacere di fare attività di movimento;
- Giochiamo con le bolle di sapone e proviamo a fare emergere la
dimensione dello spazio;
- Ritornati a scuola incontriamo “vecchi amici” e angoli sconosciuti;
- Confrontiamo i racconti delle vacanze estive.
SPAZI: la sezione come spazio affettivo e di appartenenza, l’angolo
morbido delle storie, il salone come spazio di apertura all’altro.
MATERIALI: libri, CD,DVD, e materiali di recupero e di facile
reperibilità.
19
METODOLOGIA
Attiviamo la dimensione dell’ascolto e del dialogo(circle time), adottiamo
l’osservazione come strumento di conoscenza del bambino, dei suoi bisogni
e potenzialità.
Nelle varie attività prediligiamo il gioco simbolico, Giochi di Simulazione e
Role-Playing.
VALUTAZIONE
Osservazione occasionale e sistematica delle attività.
Documentazione con schede di verifica strutturate e libere.
20
2^PROGETTO
“INSIEME STIAMO BENE”
Il problema di prevenire ed eventualmente correggere comportamenti
antisociali è un’esigenza profondamente sentita e largamente diffusa.
Educare alla legalità richiede nuove strategie, non più fondate sul timore
della punizione, ma sull’interesse per le attività proposte, sul piacere che
può derivare da alcune esperienze, naturalmente senza prescindere
dall’affettività quale motore principale del comportamento infantile.
Un simpatico personaggio arriva dal mondo della fantasia e accompagna gli
alunni della scuola dell’infanzia durante l’intero percorso educativodidattico.
Il personaggio, delle cui avventure l’insegnante si fa portavoce, assume il
ruolo di sfondo integratore, conferisce continuità alle esperienze
proposte e rappresenta “l’eroe positivo”, che permette il coinvolgimento
affettivo
del
bambino
e
l’eventuale
attivazione
di
processi
di
identificazione in un modello comportamentale corretto.
APPRENDIMENTO STRATEGICO
Educare alla legalità e alla convivenza civile.
INDICAZIONI NAZIONALI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze nei Campi di esperienza
21
IL SE’ E L’ALTRO:
 Il bambino sa controllarsi ed esprimersi in modo adeguato.
 Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità
culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e ha
raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei
diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che
determinano il suo comportamento.
 Si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne
conto.
 Ascolta gli altri e da spiegazioni del proprio comportamento e
del proprio punto di vista.
 Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei
diversi contesti, sa eseguire le regole di comportamento e
assumersi responsabilità.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
 Il bambino controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si
coordina con gli altri.
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE:
 Il
bambino
si
esprime
attraverso
diverse
forme
di
rappresentazione e drammatizzazione.
22
 Formula piani di azione, individualmente e in gruppo e sceglie
con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da
realizzare.
DISCORSI E PAROLE:
 Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse.
 Riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica.
LA CONOSCENZA DEL MONDO:
 Coglie le trasformazioni naturali.
 Osserva i fenomeni e gli organismi naturali, sulla base di
criteri e ipotesi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
 Familiarizzare con il personaggio mediatore.
 Comprendere il significato dei simboli.
 Rafforzare il sentimento di appartenenza.
 Intuire la necessità di norme che regolano la vita di gruppo.
 Conoscere e rispettare le regole della vita di sezione.
 Esprimere giudizi distinguendo comportamenti corretti e
scorretti.
 Prevenire comportamenti antisociali.
 Promuovere sentimenti di solidarietà.
23
ATTIVITÀ
- routine, reali o simulate, inerenti l’igiene, l’alimentazione e il riordino
del materiale usato
- Ascolto e rielaborazione di storie ispirate alle avventure del
personaggio mediatore
- Esplorazione libera e guidata dello spazio – scuola
- Disegno e costruzione di mappe
- Esecuzione di schede operative
- Ascolto di storie relative alla famiglia del personaggio mediatore
- Conversazioni di gruppo per scoprire analogie e differenze tra la
famiglia del personaggio e la propria
- Attività ludico-motoria di simulazione dei giochi del personaggio
- Rappresentazione grafica della propria famiglia
- Costruzione di palette verdi e rosse per valutare comportamenti
corretti e scorretti
- Realizzazione di gruppo dei cartelloni murali del “SI” e del “NO”
- Rielaborazione di storie in chiave emozionale
- Approccio a varie tecniche di decorazione (collage, frottage,
mosaico, stencil, stamping, ecc..)
- Disegno libero
- Espressione pittorica figurativa e astratta
- Giochi di mimo, drammatizzazioni e travestimenti
- Modellatura di materiali plasmabili (das, plastilina, pasta di sale,
ecc.)
24
- Grafismi
- Produzione di suoni e ritmi attraverso l’uso di semplici strumenti
musicali
- Ascolto di diversi tipi di musica e movimento libero
SPAZI: i bambini apprenderano le regole della convivenza civile in tutti gli
spazi della scuola (sezione, salone, bagni, corridoi, giardino).
MATERIALI: cartoncini, fogli, colori, materiale strutturato (segnali
stradali)
METODOLOGIA
Sfondo integratore – personaggio mediatore, lezione frontale, metodi di
simulazione con giochi e role playing, circe time.
VALUTAZIONE
Osservazione occasionale e sistematica delle attività.
Documentazione con schede di verifica strutturate e libere.
25
3^PROGETTO
“PREREQUISITI”
Questo progetto sui “PREREQUISITI” mira a sviluppare e potenziare
tutte le abilità che sono considerate i prerequisiti degli apprendimenti
scolastici, promuovendo lo sviluppo cognitivo del bambino attraverso la
conoscenza del proprio corpo e della realtà circostante(forme, colori) lo
sviluppo del pensiero spazio-temporale e la sistematizzazione delle prime
conoscenze dei simboli alfanumerici convenzionali.
INDICAZIONI NAZIONALI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze nei Campi di esperienza
IL SE’ E L’ALTRO:
 Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri
bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa
tenerne conto.
 Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure,
gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri
bambini.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
 Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali,
ritmiche ed espressive del corpo.
26
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE:
 Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
 Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di
rappresentazione e drammatizzazione.
 Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività
manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive.
DISCORSI E PAROLE:
 Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli
altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri
ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio
verbale, utilizzando in modo differenziato e appropriato nelle
diverse attività.
 Racconta, inventa, ascolta e comprende narrazioni e la lettura
di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il
linguaggio per progettare attività e per definire regole.
 Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e
agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.
 Apprezza e sperimenta il linguaggio poetico.
LA CONOSCENZA DEL MONDO:
 Si orienta nel tempo della vita quotidiana.
27
 Riferisce
eventi
del
passato
recente
dimostrando
consapevolezza della loro collocazione temporale.
 È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta
ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
I livello: riconoscere forme e colori, primo approccio allo
schema corporeo
II livello: rafforzare la percezione e rappresentazione dello
schema corporeo; riconoscere parametri topologici
e spaziali
III livello: compiere riflessioni sulla lingua
Avviare alla lettura e scrittura
Individuare e rappresentare relazioni di tipo
Quantitativo
ATTIVITÀ
I LIVELLO: scoprire, riconoscere e percepire i colori fondamentali
(rosso, giallo e blu)
 Operare con i ritmi di colori
 Riconoscere le principali parti del corpo
 Riflettere su alcune parti del corpo: mani, piedi e viso
 Confrontare e riconoscere uguaglianze di forme
 Conoscere e denominare le forme geometriche più semplici:
quadrato, cerchio e triangolo
28
 Memorizzare semplici filastrocche
 Canti mimati, giochi motori e attività grafiche
II
LIVELLO: scoprire, riconoscere e percepire i colori derivati
(arancione, viola, verde e marrone)
 Operare con i ritmi di colori
 Riconoscere le principali parti del corpo
 Consolidare lo schema corporeo: laterizzazione, espressioni del viso
 Rafforzare la conoscenza delle forme geometriche
 Individuare le posizioni e le relazioni topologiche
 Memorizzare semplici filastrocche
 Canti mimati, giochi motori e attività grafiche
III LIVELLO: effettuare raggruppamenti
 Compiere seriazioni in ordine crescente
 Rilevare e registrare quantità
 Esercitare la grafomotricità
 Operare corrispondenze
 Conoscere i numeri da 1 a 10 e le quantità corrispondenti
 Conoscere la forma delle lettere e riprodurle
 Effettuare ipotesi di lettura
 Giochi con le lettere e i numeri
 Memorizzare semplici filastrocche, canti mimati, giochi motori.
29
SPAZI: la sezione come spazio affettivo e di appartenenza, l’angolo
morbido delle storie, il salone come spazio di apertura all’altro.
MATERIALI: libri, CD,DVD, e materiali di recupero e di facile
reperibilità, giochi strutturati(blocchi logici, regoli, domino, abaci, ecc.
METODOLOGIA
Attiviamo la dimensione dell’ascolto e del dialogo(circe time), adottiamo
l’osservazione come strumento di conoscenza del bambino, dei suoi bisogni
e potenzialità.
Nelle varie attività prediligiamo il gioco simbolico, Giochi di Simulazione e
Role-Playing.
L’organizzazione in piccoli gruppi è la tipologia più confacente per
rispettare le diversità di ogni bambino, soprattutto con soggetti che
presentano svantaggi iniziali, culturali e sociali. Questa impostazione
adottata nella nostra scuola ci permette di rispettare le diversità
individuali e di valorizzarle come risorsa. Inoltre, la scansione della
giornata scolastica, la gestione della routine , la valorizzazione del gioco,
pongono l’attenzione oltre che sulla “centralità della persona” anche sulla
centralità della motivazione, delle emozioni, del dare un senso alle
esperienze scolastiche, riscoprendo così uno scenario scolastico positivo,
di fiducia, di recupero della comunicazione, di sostegno all’impegno.
30
VALUTAZIONE
La verifica e la valutazione sarà effettuata col metodo della ricercaazione basata sull’osservazione occasionale e sistematica delle attività e
dei risultati raggiunti, inoltre saranno utilizzate schede di verifica
strutturate e libere.
31
4^PROGETTO
“UN MARE DI CREATIVITÀ
Questo progetto mira a fare acquisire ai bambini la consapevolezza
delle molteplici possibilità espressive offerte dalle tecniche artistiche,
attraverso diversi materiali, strumenti e supporti e a valorizzare l’arte
infantile intesa come diritto del bambino di esprimersi liberamente con
il linguaggio grafico.
il disegno, infatti, è un’attività fondamentale che contribuisce in larga
misura allo sviluppo della personalità.
Verranno
valorizzate
le
attività
espressivo-creative,
grafico-
pittoriche, e manipolative, verrà inoltre valorizzata l’innata curiosità
del bambino e il bisogno naturale di fare e di manipolare.
APPRENDIMENTO STRATEGICO
Attraverso la sperimentazione dei vari linguaggi artistici i bambini
scoprono
il
mondo
circostante,
affinano
la
loro
percezione,
percepiscono forme e colori, imparano a rappresentare la realtà e a
scoprire le proprie possibilità creative.
INDICAZIONI NAZIONALI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze nei Campi di esperienza
32
IL SE’ E L’ALTRO:
 Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri
bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa
tenerne conto.
 Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri
bambini.
 Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento
Dialoga, discute, progetta confrontando ipotesi, gioca e lavora in
modo costruttivo con gli altri bambini
IL CORPO E IL MOVIMENTO:
 Prova piacere nel movimento e in diverse forme di abilità e di
destrezza
 Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali ed
espressive
 Conosce le diverse parti del corpo e le rappresenta
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE:
 Il bambino segue con attenzione spettacoli di vario tipo,
sviluppa l’interesse per la fruizione e l’analisi delle opere d’arte
 Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
 Si esprime attraverso il disegno, la pittura e le altre attività
manipolative e sa utilizzare le varie tecniche espressive
33
 Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con
creatività
DISCORSI E PAROLE:
 sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere agli altri le
proprie emozioni
 ascolta e racconta storie, e chiede spiegazioni
 formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime
forme di comunicazione attraverso la scrittura
LA CONOSCENZA DEL MONDO:
 raggruppa e ordina con criteri diversi
 si orienta nello spazio
 osserva i fenomeni naturali con attenzione
 è curioso ed esplorativo
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
- Osservare, esplorare, manipolare e scoprire i colori e i loro molteplici
significati
- Riconoscere e discriminare le qualità percettive dei colori
- Percepire gradazioni, accostamenti e mescolanze di colori
- Manipolare e trasformare materiali esplorando diverse forme
espressive
- Sperimentare riconoscere e comunicare varie tecniche espressive
34
- Riprodurre e inventare segni, linee, sagome, tracce e forme
- Acquisire una buona coordinazione visuo-motoria e grafica
- Analizzare verbalmente un’opera d’arte esprimendo opinioni e
sentimenti
- Sviluppare l’immaginazione, la fantasia, la creatività e lo spirito
artistico
- Disegnare, dipingere, modellare dare forme e colore all’esperienza
- Orientarsi nello spazio e nello spazio foglio
- Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo: ricostruire ed elaborare
successioni e contemporaneità
- Sviluppare e rafforzare la motricità globale e fine.
ATTIVITÀ
Le attività che verranno svolte, inerenti questa unità di apprendimento,
dovranno coinvolgere e intrecciare più campi di esperienza, il bambino
dovrà fare esperienze che gli consentano di scoprire, esplorare,
manipolare, costruire, osservare.
Le attività avvicineranno in maniera coinvolgente i bambini al mondo
dell’arte attraverso:
- il disegno libero e spontaneo utilizzando pastelli, pennelli, pittura a
dita, colori a cera, acquerelli, tempera, gessetti, matite, ecc.
- realizzazione di disegni che rappresentano storie in sequenza
- realizzazione di disegni che rappresentano vissuti scolastici ed
extrascolastici
35
- il disegno come avvio alla scrittura spontanea
- varie
tecniche pittoriche
ed
artistiche:
découpage,
frottage,
puntinismo, collage e mosaico, graffiti, pittura a spruzzo, digitopittura, stencil, ecc.
- realizzazione di cartelloni e murales.
SPAZI: le attività saranno realizzate in sezione e negli spazi in comune
appositamente predisposti come laboratorio grafico-pittorico.
MATERIALI: sarà utilizzato materiale di vario tipo inerente le varie
tecniche
grafico-pittoriche
ed
artistiche
in
particolare:
tempere
pennarelli, carta, cartoncino, colla, materiale di recupero, gessetti,
stoffe, pasta, ecc.
METODOLOGIA
Proponiamo un percorso di attività laboratoriale di scoperta e di
esplorazione di una molteplicità di tecniche espressive che passano
attraverso il gioco.
L’approccio ludico è fondamentale: giocando con i colori, pasticciando con
essi, il bambino esprime se stesso attraverso la propria creatività.
Gli interventi educativi mireranno, inoltre, ad arricchire l’esperienza e a
rimuovere
quei
condizionamenti
interni
ed
esterni
che
bloccano
l’espressione del bambino che si manifestano spesso con la frase “Non
sono capace… “.
36
La provocazione sarà fondamentale: porre continue domande ai bambini,
metterlo di fronte a situazioni aperte che stimolino in lui l’osservazione,
lo stupore e la meraviglia su particolari della realtà.
Le attività verranno svolte attraverso un lavoro individuale e di piccoli
gruppi di bambini.
VALUTAZIONE
Osservazione
occasionale
e
sistematica
delle
varie
attività.
Documentazione dei prodotti realizzati dai bambini.
I docenti del plesso
37
Fly UP