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SOSTANZE E SISTEMI solo pdf
SOSTANZE OMOGENEE E SISTEMI ETEROGENEI Michele Kodrič SIA DA UN PUNTO DI VISTA FISICO SIA DA UN PUNTO DI VISTA CHIMICO LE SOSTANZE POSSONO ESSERE: *OMOGENEE *ETEROGENEE 1 LE SOSTANZE FISICAMENTE OMOGENEE SONO QUELLE SOSTANZE CHE PRESENTANO CARATTERISTICHE FISICHE UGUALI IN OGNI LORO PUNTO. LE SOSTANZE CHIMICAMENTE OMOGENEE SONO QUELLE SOSTANZE CHE PRESENTANO CARATTERISTICHE CHIMICHE UGUALI IN OGNI LORO PUNTO. 2 I SISTEMI FISICAMENTE ETEROGENEI SONO QUELLE SOSTANZE CHE PRESENTANO CARATTERISTICHE FISICHE DIVERSE DA PUNTO A PUNTO. ESSE SONO TUTTE ETEROGENEE ANCHE CHIMICAMENTE NEI SISTEMI ETEROGENEI SI POSSONO DISTINGUERE DUE O PIÙ FASI: ESSE VENGONO DEFINITE COME LE PARTI OMOGENEE FACENTI PARTE DEL SISTEMA ETEROGENEO 3 c •O ontie rne ne b •Q len : ua d •M rzo a •Fe ica lds pa ti ITO N A IL GR ESEMPIO DI SISTEMA FISICAMENTE E CHIMICAMENTE ETEROGENEO ETEROGENEO SISTEMI FISICAMENTE E CHIMICAMENTE ETEROGENEI: • MISCUGLI • SOSPENSIONI • EMULSIONI • FUMI • NEBBIE • SPUGNE • SCHIUME VEDIAMO ORA UNA TABELLA CHE RIPORTA GLI ESEMPI DI TALI SOSTANZE, CON L’INDICAZIONE DEI METODI USABILI PER LA LORO SEPARAZIONE IN FASI OMOGENEE 4 SISTEM A COM POSIZI ONE ESEM PI M ISCUGLI SOLIDO + SOLIDO SAB BIE SOSPEN SIO NI SOLIDO + LIQ UIDO FANGH I, CO LO RI ACQU A RELLO LIQUIDO +LIQ UI DO ACQU A E OLIO EM ULSIONI FUM I NEBBIE SPUGNE SCHIUM E SO LIDI DISPERSI NE I GAS LIQU ID I DISPERSI NEIG AS FLUID I DISPERSI NE I SO LIDI GAS D ISPE RSI NEI LIQ UID I M ETODI DI SEPARAZIONE LEVIGAZION E, VENTILAZION E CROM ATOG RAFIA, FILTR AZIO NE, DECANTAZION E, EV APOR AZIO N E DEC AN TAZION E, CENTRIFUG AZION E, FILTR AZIO NE, DISTILLAZION E. FUM I D EI CAM INI FILTR AZIO NE, CICLO NE, M ETODO COTTREL NEBBIE ATM O SF E M ETODO COTTREL RICH E FILTR AZIO NE SPU GNE D A BAGN O DEC AN TAZION E, RA RE FAZION E SCHIUM E D EI SAPON I DEC AN TAZION E, RA RE FAZION E TRA LE SOSTANZE FISICAMENTE OMOGENEE SI POSSONO DISTINGUERE: •-SISTEMI CHIMICAMENTE ETEROGENEI – LE SOLUZIONI •-SOSTANZE CHIMICAMENTE OMOGENEE •SONO DETTE SOSTANZE PURE, SONO: – GLI ELEMENTI – I COMPOSTI VEDIAMO UNA TABELLA CONTENENTE ESEMPI E CARATTERISTICHE DELLE SOSTANZE FISICAMENTE OMOGENEE, MA DISTINGUIBILI CHIMICAMENTE IN OMOGENEE ED ETEROGENEE: 5 SOSTANZE FISICAMENTE OMOGENEE SOSTANZA COMPOS ESEMPI IZIONE COMPOSTI CHIMICI ELEMENTI ATOMI DI CARBONA TO DI VARI ELEMENTI CALCIO, CLORURO DI SODIO FERRO ATOMI (PARTICELLE ,SODIO, ZOLFO, SUB ATOMICHE) CALCIO , ECC. METODI DI SEPARAZIONE REAZIONI CHIMICHE REAZIONI CHIMICHE E REAZIONI NUCLEARI SISTEMI FISICAMENTE OMOGENEI SISTEMA COMPO SIZIONE SOLIDO + LIQUIDO ESEMPI METODI DI SEPARAZIONE LIQUIDO + LIQUIDO ZUCCHE RO + PASSAGGI DI ACQUA, , STATO: CRISTALLIZZAZ IONE, DISTILLAZIONE ALCOL + DISTILLAZIONE ACQUA LIQUIDO + GAS. ACQUA GASATA SOLUZIONI DISTILLAZIONE 6 METODI DI SEPARAZIONE LA DECANTAZIONE LA DECANTAZIONE (USATA PER SOSPENSIONI ED EMULSIONI) CONSENTE LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI GRAZIE ALL’EFFETTO DELLA FORZA DI GRAVITA’: LE VARIE FASI SI SEPARANO LENTAMENTE SECONDO DENSITA’ CRESCENTI DALL’ALTO VERSO IL BASSO. OLIO ACQUA SABBIA 7 LA LEVIGAZIONE E’ UN METODO CHE ABBINA LA FORZA DI GRAVITA’ A QUELLA DI TRASCINAMENTO DI UNA MASSA D’ACQUA IN MOVIMENTO. IL MISCUGLIO VIENE SOTTOPOSTO A FORTI GETTI D’ACQUA CHE NE TRASCINANO I COMPONENTI A DISTANZE DIVERSE, A SECONDA DELLA LORO DENSITA’: I COMPONENTI PIÙ LEGGERI VENGONO TRASCINATI PIÙ LONTANO, QUELLI PIÙ PESANTI VENGONO ABBANDONATI PIÙ VICINO. ANCHE I CERCATORI D’ORO APPLICAVANO LA LEVIGAZIONE PER TROVARE LE PEPITE E LE PAGLIE D’ORO SABBIA.. TRA LA SABBIA LA LEVIGAZIONE 8 LA CENTRIFUGAZIONE E’ UN METODO CHE SFRUTTA LA FORZA CENTRIFUGA, SI EFFETTUA CON APPOSITE APPARECCHIATURE CHE CONSENTONO DI OTTENERE VELOCI ROTAZIONI. SI USA PER LE SOSPENSIONI E PER LE EMULSIONI: PER ESEMPIO VIENE USATO NELLE ANALISI DEL SANGUE, PER SEPARARE LA PARTE CORPUSCOLARE ( GLOBULI ROSSI E BIANCHI, PIASTRINE ) DAL PLASMA. VIENE ANCHE USATO PER SEPARARE IL BURRO DAL LATTE. CENTRIFUGA USATA PER LE ANALISI DEL SANGUE 9 LA FLOTTAZIONE E’ UN METODO MOLTO USATO PER SEPARARE I METALLI DALLA GANGA (MATERIALE NON UTILE). I MISCUGLI VENGONO RIDOTTI IN POLVERE E TRATTATI CON OLII TRA LORO NON MISCIBILI. AGITANDO VORTICOSAMENTE IL TUTTO IN APPOSITE VASCHE, SI PRODUCONO SCHIUME, QUESTE RIESCONO AD INGLOBARE LE PARTICELLE DI ALCUNI MINERALI, PER LE QUALI HANNO AFFINITA’, MA NON QUELLE DI ALTRI. LE PARTICELLE INTERESSATE VENGONO TRASCINATE A GALLA DALLA SCHIUMA, MENTRE LA GANGA SI SEPARA SUL FONDO. QUESTO METODO E’ USATO SPECIALMENTE PER I SOLFURI. GLI OLII POSSONO ESSERE RICICLATI. LAMINERALI FLOTTAZIONEARIA SCHIUMA MISCELA DI OLII GANGA 10 IL METODO COTTREL NEL METODO COTTREL IL FUMO O LA NEBBIA VENGONO INVIATI TRA LE DUE PIASTRE DI UN CONDENSATORE FUMO LE PARTICELLE SOLIDE SI DEPOSITANO, A SECONDA DELLA LORO CARICA, SU UNO DEI DUE PIATTI LA FILTRAZIONE I SOLIDI VENGONO SEPARATI DAI LIQUIDI MEDIANTE UN MATERIALE POROSO ( DI SOLITO CARTA DA FILTRO ): LE PARTICELLE DEL LIQUIDO PASSANO,ATTRAVERSANDO LO SBARRAMENTO, MENTRE QUELLE SOLIDE VENGONO TRATTENUTE. LA CARTA DA FILTRO VIENE PIEGATA ALL’INTERNO DI UN IMBUTO. CARTA DA FILTRO 11 IL CICLONE CONVOGLIATE IN UN APPOSITO SERBATOIO, LE PARTICELLE SOLIDE DEL FUMO PERDONO VELOCITA’ E SCENDONO VERSO IL BASSO, MENTRE IL GAS ESCE DALL’ALTO ARIA FUMO PARTICELLE SOLIDE LA CROMATOGRAFIA SU CARTA SU STRATO SOTTILE 12 CROMATOGRAFIA SU COLONNA LA SEPARAZIONE AVVIENE MENTRE L’ELUENTE VIAGGIA, PER GRAVITA’, DALL’ALTO VERSO IL BASSO, TRASCINANDO I COMPONENTI. LA DISTILLAZIONE CONSENTE LA SEPARAZIONE DELLE FASI DELLE SOLUZIONI: QUANDO LA SOSTANZA VIENE RISCALDATA IN UN CONTENITORE, BOLLE E IL COMPONENTE CHE BOLLE A TEMPERATURA MINORE SI TRASFORMA PRIMA ALLO STATO DI GAS E VIENE FATTO PASSARE IN UN TUBO DOVE, RAFFREDDANDOSI, CONDENSA E SI SEPARA. L’ALTRO COMPONENTE EVAPORA PIU’ LENTAMENTE. 13 LA DISTILLAZIONE SEMPLICE L’ ETANOLO (ALCOOL ETILICO) HA UN P.E.=78,5°C L’ACQUA HA UN P.E.=100°C LA DISTILLAZIO NE DEVE ESSERE MANTENUTA AD UNA TEMPERATUR A DI POCO SUPERIORE A QUELLA DELL’ ETANOLO. LA DISTILLAZIONE DI UNA SOLUZIONE FORMATA DA ACQUA E ALCOOL IL METODO DESCRITTO FUNZIONA BENE NEI CASI IN CUI UNO DEI DUE COMPONENTI NON E’ VOLATILE (ESEMPIO ACQUA E SALI) PERCHE’ IL SOLVENTE PASSA MENTRE IL SOLUTO RIMANE NEL RECIPIENTE DI PARTENZA. IN QUESTO MODO SI PREPARA AD ESEMPIO L’ACQUA DISTILLATA, SEPARATA CIOE’ DALLE IMPURITA’. LA SEPARAZIONE FRA DUE LIQUIDI (ES: ACQUA E ALCOOL) RISULTA ESSERE PIU’ COMPLICATA PERCHE’ LA SEPARAZIONE NON E’ PERFETTA IL VAPORE DEL LIQUIDO PIU’ VOLATILE CONTERRA’ SEMPRE ANCHE UN PO’ DELL’ALTRO. IN QUESTO CASO SI RICORRE AD UNA PARTICOLARE TECNICA DI DISTILLAZIONE DETTA DISTILLAZIONE FRAZIONATA. 14 LE SOLUZIONI COLLOIDALI SONO DELLE SOSTANZE CHE SONO STATE RITENUTE FISICAMENTE OMOGENEE FINO ALL’INIZIO DEL 1900, MA CHE SI SONO RIVELATE ETEROGENEE QUANDO SI INIZIÒ AD ADOPERARE L’ULTRAMICROSCOPIO: TALE MICROSCOPIO UTILIZZA UNA INTENSA LUCE TRASVERSALE ALL’ASSE DI OSSERVAZIONE, SFRUTTANDO L’“EFFETTO TYNDAL”. TALE EFFETTO SI MANIFESTA IN QUANTO LE PICCOLE PARTICELLE RIMANGONO INVISIBILI, MA LA LUCE DA LORO RIFLESSA, INVECE, SI RENDE VISIBILE: SE UNA PERSONA MOLTO LONTANA DA NOI HA IN MANO UNO SPECCHIETTO, NOI NON LO VEDIAMO, A MENO CHE ESSO NON RIFLETTA LA LUCE. L’ “EFFETTO TYNDAL” SI MANIFESTA ANCHE QUANDO I RAGGI SOLARI PENETRANO NELL’ARIA UMIDA O CON GRANELLI DI POLVERE SOSPESI. L’EFFETTO “TYNDAL” FINE 15