Articolo ospite di Herbert KrAibüHler AutomAzione: tendenzA nel
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Articolo ospite di Herbert KrAibüHler AutomAzione: tendenzA nel
16 HARTING’s Te c h n o l o gy Newsletter Articolo ospite di Herbert Kraibühler Automazione: Tendenza nel settore dello stampaggio a iniezione Device Connectivity nel contesto globale . Rivoluzione asiatica nei trasporti urbani tec.News 16: Editoriale Philip F. W. Harting Pushing Performance L’offensiva del gruppo tecnologico harting continua. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere prestazioni sempre migliori, rendere processi e soluzioni ancora più efficaci e fornire un maggior valore aggiunto ai nostri clienti industriali. Nuove fabbriche in Romania e Cina, il centro logistico in Cina responsabile per l’area asiatica, una propria filiale in Australia e l‘espansione delle proprie attività in Vietnam e nel Medio Oriente sono tutti aspetti importanti del nostro piano strategico. Ma non basta: harting stringe alleanze strategiche sempre più significative con distributori locali su scala mondiale, soprattutto con i paesi emergenti. harting sta creando un approccio più ampio, efficiente e moderno ma soprattutto più dedicato alle reali necessità del cliente. L‘obiettivo è quello di continuare a sviluppare la nostra capacità di acquisire e consolidare competenze, ed al contempo acquisire nuove opportunità da nuovi mercati in un mondo sempre più “interconnesso”. CI AVVICINIAMO harting ha deciso di velocizzare il processo di avvicinamento al cliente spingendo sull‘accelleratore per quanto riguarda la produzione, l‘espansione della rete di sviluppo e delle vendite. Essendo globalmente presenti, siamo in grado di comprendere meglio le esigenze dei nostri clienti riuscendo a realizzare in modo efficace le soluzioni che ci vengono richieste. I clienti harting operano in diversi settori di produzione industriale, è per questo che si ricorre a prodotti harting, noti per aver caratteristiche di estrema affidabilità ed altissimo livello tecnico, ovunque siano coinvolti processi di: generazione e distribuzione dell‘energia, controllo di macchina e produzione, e gestione di reti industriali. Col coinvolgimento di esperti harting nelle prime fasi dello sviluppo di un prodotto si otten- 2 harting tec.News 16 (2008) gono numerosi vantaggi che si riflettono nelle eccellenti prestazioni dei prodotti, nell’adeguatezza delle soluzioni, nell‘ottimizzazione dei processi e conseguente dimunuizione dei costi durante la preparazione, la pianificazione, il servizio e la manutenzione di un progetto. Tutto ciò è possibile perchè harting, grazie alla sua competenza legata al mercato industriale, mette a disposizione soluzioni scalabili e innovative per le applicazioni future. harting offre ai suoi clienti tecnologie, software e prodotti altamente innovativi che si sono imposti nel settore “office” adattandoli per il mondo industriale. I grandi punti di forza di harting sono: apertura a nuove idee e la competenza necessaria per metterle in pratica. Grande è la nostra disponibilità nell‘instaurare partnership vincenti, è infatti in collaborazione con i nostri clienti e con i partner industriali che diventano realizzabili soluzioni che nessuno dei singoli partecipanti avrebbe potuto sviluppare da soli. Alcuni casi pratici realizzati nel corso dell‘ultimo anno: sistemi di comunicazine e controllo decentralizzati in grandi aeroporti (una collaborazione con Siemens), soluzioni per backplane di ecografi GE Healthcare, sensori di precisione per il mondo ferroviario, soluzioni Ethernet per il traffico metropolitano in Corea del Sud e Austria, sistemi di controllo per ambienti gravosi in applicazioni marine ed eolico. Interconnessione perfetta L‘automazione IT che riflette l‘inevitabile convergenza tra sistemi di comunicazione office e industriali, è una delle priorità chiave di harting. L’impiego universale di Ethernet e del protocollo TCP/IP in applicazioni office apre orizzonti di sviluppo finora immaginati solo da pochi nel settore industriale, anche solo per il fatto che i processi office e quelli di produzione, in tutti i settori dell’industria crescono in modo sempre più convergente . L’automazione IT spinge questo processo con prodotti e soluzioni innovative e rende possibili soluzioni che integrano la produzione ed il processo nei sistemi gestionali aziendali. Fantascienza? Certo che no ! In passato harting ha presentato e discusso questi concetti in occasione di fiere di settore e non si è fermata qui... Ora harting ha realizzato in modo esemplare questi principi nello stabilimento cinese di Zhuhai. Le soluzioni di controllo e comunicazione utilizzate all‘interno del complesso produttivo di Zhuai si estendono ben oltre le mura della fabbrica, integrandosi all‘interno della rete globale di comunicazione harting. Orientamento al cliente Ma non è ancora tutto. harting ha sempre sostenuto l‘importanza della focalizzazione sul cliente, filosofia alla quale deve anche il suo successo duraturo. Il maggiore punto di forza di harting è di conoscere sempre ciò di cui hanno bisogno i clienti e di tenerne conto in modo flessibile già dall‘inizio di ogni progetto. Ora harting dà seguito con grande convinzione a questi sforzi creando un reparto all’interno del gruppo harting che sostiene e promuove lo sviluppo di soluzioni customizzate personalizzate. Ricerca e sviluppo sono le basi su cui si fondano le innovazioni del gruppo tecnologico harting. Attualmente stiamo intensificando i nostri sforzi dedicati alla ricerca e sviluppo per l‘implementazione di nuove tecnologie, prodotti e soluzioni che amplieranno la nostra gamma di prodotti. Perché tutto questo? Molto semplice: per i nostri clienti. Le nostre competenze e il nostro impegno nello sviluppo di tecnologie servono ad un unico scopo: aumentare il valore aggiunto offerto ai nostri clienti. 3 tec.News 16: Contenuti 50 56 46 13 78 20 70 34 66 82 31 26 40 74 6 42 10 4 harting tec.News 16 (2008) Contenuti Editoriale di Philip F.W. Harting: Pushing Performance _2 Sicurezza Articolo ospite di Herbert Kraibühler: Automazione: Tendenza nel settore dello stampaggio a iniezione _6 Rilevamento dati infrastrutture ferroviarie – Massima precisione ad alta velocità _20 harting Partecipazione a fiere 2008 _86 Connessione in treni tandem con linea Ethernet ridondante – soluzione speciale con switch harting configurabili _34 Efficienza grazie all‘automazione Ethernet nei treni _42 Ethernet vuol dire efficienza _10 Device Connectivity nel contesto globale _13 Soluzioni harting per l‘energia eolica _62 Racconti di vita subacquea _74 Automation IT scende in campo _46 Domare due leoni danzanti _50 Entertainment Di nuovo una bella idea! _66 Rivoluzione asiatica nei trasporti urbani _60 La tecnologia Power Bus riduce i costi _76 Pronto, unità mobile! _78 I connettori Han® vanno all‘opera _82 Leadership tecnologica Robocup World Championship _18 Partnership di sistema Connettori innovativi per MicroTCA™ _26 Avanguardia a ultrasuoni _31 Integrità di segnale: High Speed Channel _37 Seguendo le tracce _56 Allrounders – Sistemi MicroTCA™ nelle applicazioni industriali _40 Simulazione di proprietà elettromeccaniche in un connettore elettronico _70 L‘economia globalizzata richiede importanti accordi di partnership _54 Dettagli della pubblicazione. Pubblicato da: harting KGaA, M. Harting, P.O. Box 1133, 32325 Espelkamp (Germany), Phone +49 5772 47-0, Fax: +49 5772 47-400, Internet: www.harting.com Redattore: A. Bentfeld | Vice Redattore: Dr. H. Peuler | Coordinamento: Communication and Public Relations Department, A. Bentfeld Design e layout : Contrapunkt Visuelle Kommunikation GmbH, Berlin | Produzione e stampa: Druckerei Meyer GmbH, Osnabrück Stampato in 30.000 copie (Tedesco inglese e altre 11 lingue) Se siete interessati a ricevere regolarmente e gratuitamente questa pubblicazione contattate la filiale o il distributore harting più vicini a Voi. Potete ordinare tec.News anche direttamente sul nostro sito www.harting.com Ristampe complete ed estratti dei contributi dovranno essere autorizzati per iscritto dall‘editore. Questo vale anche per registrazioni su database e riproduzioni su CD, Internet o altro. Tutti i nomi e le identificazioni dei prodotti sono marchi registrati appartenenti ad harting KGaA o altre compagnie. Nonostante attenti controlli non è possibile escludere completamente la possiilità di errori di stampa o errori dovuti a modifiche delle sigle di identificazioni dei prodotti avvenute poco prima della stampa. Per questa ragione harting KGaA risponde solo di quanto dettagliamente specificato dei propri cataloghi di pertinenza. Stampato su carta prevalentemente riciclata e senza l‘utilizzo di sbiancanti al cloro. 2008 da harting KGaA, Espelkamp. Tutti i diritti riservati. 5 tec.News 16: Articolo ospite 6 harting tec.News 16 (2008) Herbert Kraibühler Automazione: Tendenza nel settore dello stampaggio a iniezione L‘inarrestabile migrazione della produzione di oggetti semplici di basso costo verso aree geografiche che garantiscono un minimo costo del lavoro, sta causando la riduzione dei volumi di produzione in quei paesi dove invece il costo del lavoro è alto. Per contrastare questa tendenza e poter produrre in modo concorrenziale anche in tali paesi occorre aumentare il contenuto tecnologico ed implementare l‘efficienza dei processi produttivi. Integrazione di funzioni Una delle tendenze nel settore dello stampaggio ad iniezione consiste nell‘integrazione di funzioni complesse nel ciclo di produzione. Come ciò sia realizzabile utilizzando un design intelligente di stampi e procedimenti è stato dimostrato con grande successo alla fiera leader mondiale K 2007 di Düsseldorf da Arburg e dal suo partner innovativo Oechsler. Fotoconduttore LED in un unico passo di produzione Un striscia luminescente LED, perfettamente funzionante, è stata realizzata in un unica fase produttiva. Il cuore dell’impianto è rappresentato da una pressa ad iniezione per tre componenti Allrounder 370 S con un robot Multilift V e uno stampo rotante a tre stazioni che gira automaticamente a passi di 120° per passare dall‘una all‘altra. Questo procedimento viene realizzato grazie all‘impiego un materiale plastico conduttivo di recente sviluppo che viene iniettato intorno a un componente LED altamente sensibile e richiede una pressa, uno stampo e un robot complessi ed estremamente precisi. L’intero ciclo di produzione si svolge in modo seriale e a prima vista appare molto semplice: prima viene stampato il guscio, poi avviene l‘iniezione del materiale delle lenti nelle apposite cavità. Il robot inserisce ora la resistenza e i tre LED. Alla fine il guscio superiore viene terminato con l‘iniezione del terzo componente conducente in poliammide e viene prelevato. I singoli procedimenti nello stampo sono molto complessi: nel procedimento dello stampaggio a tre componenti non vengono soltanto prodotti guscio e lenti, ma viene anche iniettato nello stampo il materiale plastico altamente conduttivo con l’uso della tecnica a canale caldo e si procede al rivestimento e alla creazione di contatti per i componenti elettronici. La durata del ciclo di produzione del pezzo completo è pari a 40 secondi circa. L’intero svolgimento del processo viene gestito per mezzo del controllo da monitor Allrounder basato su grafica di Selogica. In ogni passo del ciclo vengono eseguiti contemporaneamente tutti e tre i passi del procedimento. Le lenti per i tre LED da inserire sono in poliammide trasparente, il guscio del fotoconduttore in ABS. Le piste vengono prodotte in un poliammide conduttivo sviluppato appositamente. Tutti e tre i materiali plastici si possono lavorare insieme senza problemi nell’Allrounder per tre componen- 7 tec.News 16: Articolo ospite ti. In processi di lavoro successivi è possibile assemblare i gusci superiori prodotti con i relativi gusci inferiori e aggiungere una batteria da 9 V per ottenere un fotoconduttore completo. Con questo impianto e la produzione del fotoconduttore LED come pezzo dimostrativo, Oechsler e Arburg hanno dimostrato alla K 2007 in modo spettacolare i risultati eccezionali che si possono oggi ottenere mediante pressa ad iniezione e relativo stampo, unendo i processi di produzione, inserimento, integrazione funzionale e montaggio. Integrazione dei processi successivi Un’ulteriore possibilità di produrre pezzi ad iniezione altamente complessi conseguendo vantaggi in termini di prezzo e di qualità, consiste nell’integrazione di processi a valle dello stampaggio ad iniezione come per esempio il montaggio o l’imballaggio o anche rivestimento, veniciatura e decorazione delle superfici. Questi passi di produzione verranno in futuro integrati in misura ancora maggiore direttamente al ciclo di produzione, in modo da evitare di danneggiare e sporcare il pezzo durante il trasporto intermedio e soprattutto di ridurre decisamente anche il tempo fino alla disponibilità. Tale abbreviazione del tempo di lavorazione e di magazzinaggio comporta direttamente la riduzione di capitale immobilizzato ed offre in tal modo più spazio per gli investimenti. Fig. 1: Messa a disposizione della resistenza e dei LED che vengono inseriti nell’utensile. 8 Fig. 2: Prelievo del pezzo iniettato completo da parte del robot. Stampaggio ad iniezione di spazzolini da denti in colori assortiti Un esempio dell‘integrazione di passi di fabbricazione successivi è rappresentato dallo stampaggio a iniezione di spazzolini da denti in colori assortiti realizzato con una macchina per cinque ed ora addirittura sei componenti. Sulla macchina per cinque componenti il corpo principale dello spazzolino viene rivestito in un unico ciclo di lavoro con quattro diversi colori e quindi in ogni ciclo vengono preparati 16 spazzolini, in quattro diverse combinazioni di colori. Il vantaggio di questo procedimento, tecnicamente laborioso, è a livello logistico: grazie alla complessità della macchina e del processo di stampaggio è possibile semplificare i successivi processi come spazzolatura e confezionamento in modo tale che il tempo complessivo trascorso dalla produzione al confezionamento fino alla consegna – di unità di quattro spazzolini di diversi colori – viene abbreviato da diversi giorni a poche ore. Inclusione di passi di produzione a monte Oltre a rivolgere l‘attenzione ai passi di produzione successivi alla pressoiniezione, in futuro si penserà sempre di più anche alla direzione opposta: i passi di produzione precedenti. Si tratta per esempio dei procedimenti di fustellatura e piegatura o dell’alimentazione di pezzi da rivestire. Tali procedimenti vengono spesso tenuti in troppo poco conto e non vengono considerati come facenti parte del core business della pressoiniezione. Eppure una loro ottimizzazione potrebbe comportare semplificazioni, ridurre i costi e migliorare la qualità di procedimenti di produzione di per se’ rapidi, ma per i quali il ciclo di stampaggio sembra a harting tec.News 16 (2008) prima vista troppo lento. Buoni esempi di tali processi di ottimizzazione si trovano nel rivestimento di lamiere e pezzi fustellati che possono trovare impiego in cellulari e interruttori e anche in pezzi decorativi del tipo impiegato nel settore automobilistico. I vantaggi consistono nella riduzione dei tempi e delle quantità di consegna con la diminuzione dei costi e l‘aumento di affidabilità logistica che ne conseguono. È pertanto chiaro che per ottenere una produzione conveniente molto spesso la soluzione migliore non consiste nell’adozione di macchine, periferiche o materiali meno cari, ma molto di più in un’alta disponibilità della produzione complessiva, in uno svolgimento logistico sicuro e nell‘abbreviazione dei tempi morti. L’impianto si complica, il controllo si semplifica Nel caso di isole di produzione complete si nota in modo particolarmente evidente la grande importanza del controllo centrale. Nonostante l’aumento della complessità, la manovrabilità degli impianti e dei processi non solo non diminuisce, ma viene addirittura ulteriormente semplificata. L’operatore può avere a che fare con una filosofia e un’interfaccia utente centrali uniche. Sono perciò richiesti controllori che integrano le periferiche e una filosofia di comando unitaria, una programmazione semplice e una rappresentazione schematica di processi complessi con tutti i parametri importanti, un’alta sicurezza di processo e flessibili funzioni di sorveglianza per garantire la qualità; in sostanza il background della produzione deve essere rappresentato da un management intelligente. Fig. 3: L‘impianto complesso per lo stampaggio ad iniezione di spazzolini da denti in colori assortiti permette di concentrare l‘intero processo di produzione, incluso il confezionamento La via intelligente verso il futuro “Intelligenza” è anche una parola chiave importante per il futuro della tecnologia di stampaggio ad iniezione. I fornitori e gli utilizzatori delle macchine devono strutturare la produzione in modo più sicuro, manovrabile ed economico sfruttando macchine e processi “più intelligenti” unitamente a un approccio integrato verso la macchina, l‘utensile, il materiale ed il processo nel loro insieme. Specialmente per i paesi il cui il costo del lavoro è elevato, in futuro saranno richiesti maggiori intrecci sinergici delle singole tecnologie di produzione nell’ambito di isole di produzione “intelligenti” con un controllore centrale. Herbert Kraibühler Managing Director Technology and Engineering ARBURG GmbH + Co. KG, Loßburg [email protected] Informazioni su Arburg Arburg fa parte dei produttori leader mondiali di presse a iniezione per la lavorazione di materie plastiche con forze di chiusura comprese fra 125 kN e 5.000 kN. I campi d’impiego sono per esempio la produzione di pezzi in plastica per automobile, elettronica per la comunicazione e l’intrattenimento, tecnica medicale, elettrodomestici e confezioni. La gamma dei prodotti viene completata da robot, periferiche e progetti complessi. In particolare per quanto riguarda il settore dei progetti, Arburg ha un reparto dedicato appositamente alla concezione e alla realizzazione di soluzioni globali personalizzate e su misura. In tal modo il cliente ha una persona di contatto per : creazione, sviluppo, messa in servizio, certificazione CE e servizio postvendita. Nell’ambito di un sistema di management integrato, Arburg è certificata DIN EN ISO 9001 e 14 001. Arburg è rappresentata con organizzazioni proprie in 23 paesi e 31 sedi e attraverso partner commerciali in oltre 50 paesi. La produzione avviene però esclusivamente nello stabilimento di Loßburg (Germania). Degli oltre 2.000 collaboratori di Arburg circa 1.700 si trovano in Germania, altri 330 nelle organizzazioni Arburg in tutto il mondo. 9 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e Ken Kotek Ethernet vuol dire efficienza Un dilemma: tecnologie sempre nuove e sviluppi tecnologici velocissimi da un lato e un maggiore utilizzo di soluzioni standard dall‘altro lato. La soluzione a questo dilemma è a portata di mano: l‘utilizzo di soluzioni standard per la comunicazione e di Industrial Ethernet non limitano lo sviluppo tecnico, al contrario rappresentano la piattaforma che permette non solo di promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie, ma anche di accelerare la realizzazione di nuove soluzioni innovative. 10 harting tec.News 16 (2008) L‘accoglienza a livello mondiale di questo protocollo, prova oltre ogni dubbio che Industrial Ethernet è ormai una realtà consolidata. E‘ finita l‘era in cui le reti erano basate solo su molteplici protocolli proprietari: è altresì vero che ProfiNet, Device Net o ModBus TCP occupano ancora una notevole parte della realtà delle installazioni, e che questi protocolli sono certamente necessari per determinate apparecchiature, ma non sono tuttavia la scelta più idonea per la comunicazione tra apparecchiature industriali e parti del sistema di tipologia diversa. Per rendere possibile la combinazione libera di componenti differenti è quindi necessario uno standard di comunicazione universale. E questo viene realizzato da Ethernet. Come fa un ulteriore protocollo, vale a dire Ethernet, a contribuire alla liberazione da limitazioni di rete? La spiegazione parte dalle origini di Ethernet: La bellezza del protocollo Ethernet consiste nel fatto che opera sui tre livelli inferiori di un modello a sette livelli. Salendo verso l’alto può essere elaborato e suddiviso in segmenti che definiscono Ethernet/IP, PROFINET, Modbus TCP ecc. Il livello inferiore è chiamato livello fisico, e comprende principalmente i cavi e i connettori. Poiché tutti i protocolli utilizzano cavi e connettori, la rete è più affidabile quanto più comuni e robusti sono questi ultimi. Salendo verso l‘alto tutti gli altri protocolli si appoggiano sul livello fisico. Di conseguenza se il livello fisico rimane invariato, diventa più semplice l’accoglienza degli altri protocolli. Per questo motivo Ethernet è ritenuto adattabile e aperto. Architettura aperta significa versatilità Numerose applicazioni e industrie hanno salutato con entusiasmo questo protocollo aperto. Combinati alle capacità full-duplex dell‘Industrial Ethernet i tempi di trasmissione dei dati non sono solo più veloci, ma anche deterministici. Questa apertura, l’assenza di problemi nell’utilizzo e l‘accoglienza crescente di Ethernet hanno generato nuove idee e applicazioni. Quando gli switches Industrial Ethernet hanno accelerato la tecnologia a partire dal basso, dalla tipologia plug-andplay fino alle funzioni complesse di gestione della rete, la loro domanda è aumentata enormemente nei mercati industriali. I mercati, finora prevalentemente orientati al Fieldbus, stanno ora passando ad Ethernet. I mercati che ora utilizzano questi prodotti sono molteplici: energia eolica, trasporto su rotaia, industria farmaceutica e industria automobilistica. Energia eolica Il futuro appartiene all‘utilizzo di energie rinnovabili. La riduzione della produzione di CO2 è uno dei compiti più importanti della produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica del prossimo futuro. L‘energia eolica si è imposta a livello mondiale in questo ambito e presenta oggi le percentuali più elevate di crescita e di innovazione nel settore industriale. Poiché gli impianti ad energia eolica aumentano di grandezza e sotto il profilo tecnologico, si incrementa anche la lunghezza dei cavi . Più di 100 metri sono già diventati uno standard e viene superato certamente il limite della trasmissione su rame. Perciò diventa attraente l’alternativa rappresentata dalle fibre ottiche che supportano distanze fino a 2000 m. Con prestazioni nominali di temperatura ampliate, la serie di prodotti harting eCon 3062 è una scelta interessante per l‘industria dell‘energia eolica. Questi switches vengono utilizzati principalmente per la trasmissione dei dati tra i singoli generatori eolici e gli apparati di controllo centrali. Trasporto ferroviario Le reti di trasmissione dati a bordo treno servono a rendere più agevole, affidabile e confortevole il trasporto dei passeggeri. Le soluzioni percorribili sono sicuramente maggiori e più realistiche di qualche anno fa. Uno dei motivi è che Ethernet viene utilizzato con maggiore frequenza dai principali produttori di veicoli ferroviari come protocollo di comunicazione. I campi di applicazione principali sono: sicurezza, informazioni ai passeggeri, climatizzazione e trasmissioni wireless. Le famiglie di prodotti harting eCon, sCon e mCon – inseriti in rete – supportano egregiamente tali funzionalità Ethernet. 3 11 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e Industria farmaceutica I prodotti farmaceutici devono sottostare a severi controlli di quantità e di qualità. Gli switches Ethernet, come eCon e mCon, realizzano questi compiti alla perfezione. La realizzazione fluida dell‘applicazione e il concetto di risparmio dello spazio sono un vantaggio inestimabile, specialmente negli ambienti interni. La richiesta di prodotti farmaceutici aumenta ulteriormente – e perciò anche la necessità di implementazioni Industrial Ethernet. Industria automobilistica Per una questione di necessità gli stabilimenti automobilistici e i loro sistemi di produzione sono sempre allineati allo stato più recente della tecnica; la pressione della concorrenza e dei prezzi rappresentano una forte spinta innovativa. Un‘importante produttore di veicoli statunitense ha scelto Ethernet/IP come standard per la trasmissione dati per tutto il gruppo. Applicazioni come sistemi di misura e controllo, robot, procedimenti di verniciatura e di saldatura vengono controllati e comandati con l‘ausilio di Ethernet. Gli switches Ethernet harting, in particolare quelli della serie mCon 3100, integrano e supportano queste applicazioni con evidenti vantaggi per il cliente: i processi sono monitorati in tempo reale, i dati vengono rilevati all‘interno del processo stesso, un protocollo regola tutti i processi e l‘intera comunicazione, e infine installazione e sostituzione possono essere realizzate in modo facile e veloce. I sistemi di connessione e i cavi harting sopportano anche le applicazioni più gravose dell‘industria automobilistica, soprattutto perchè ideati per soddisfare le necessità tecniche del Cliente. Questi sono solo alcuni dei mercati, in cui harting è stata attiva negli ultimi anni. La maggior parte degli altri mercati di produzione e di service industriali non si è ancora reso accessibile, tuttavia il potenziale è enorme. Ovunque vi sia la trasmissione dei dati e comunicazione, Ethernet ha oggi un ruolo preminente, oppure lo avrà nel futuro più prossimo. Applicazioni industriali con Industrial Ethernet come standard Con il crescente interesse nei confronti di Ethernet vengono scoperte sempre nuove possibilità di un suo utilizzo negli ambienti più difficili. Il motivo dello sviluppo di un “Industrial” Ethernet speciale è l’obiettivo di rendere i cavi, i connettori, gli switches Ethernet e il protocollo da essi supportato affidabili quanto l‘hardware essi collegano. L‘infrastruttura di collegamento deve essere in grado di offrire la migliore protezione contro calore, polvere, umidità, vibrazioni e temperature estreme: da qui il concetto dell‘ “Industrial Ethernet”. harting perciò non offre solo un ampio assortimento di switches Industrial Ethernet, ma ha inoltre nel proprio portafoglio prodotti, cavi e sistemi di connessione robusti e idonei per l‘impiego industriale, dagli switches plug-andplay fino a switches gestiti con funzionalità di management avanzate. Oltre alla qualità dei prodotti Industrial Ethernet, il concetto di una tecnica orientata al valore (Value Based Engineer ing) rappresenta l‘argomento di mercato più importante per harting. Poiché un prodotto può essere buono solo in base ai valori in esso contenuti: qualità, integralità, supporto e know-how, harting assiste i propri clienti con i suoi Cisco Certified Network Analyst. Questi tecnici di rete certificati Cisco accompagnano lo sviluppo della soluzione che si rivela essere la più idonea per l‘applicazione del cliente e il loro impiego contribuisce a rinforzare la fiducia nel prodotto e nella rete Ethernet. Ethernet ha reso accessibili applicazioni e processi che finora si trovavano senza un collegamento uno vicino all‘altro oppure che non erano aperti a causa delle mancate possibilità di comunicazione. Con gli Industrial Ethernet sono stati aperte potenzialità completamente nuove e sono stati realizzati salti di sviluppo tecnologico finora impensabili. Inoltre sono diventati una realtà il risparmio sui costi, la maggiore facilità d‘uso, le apparecchiature robuste ed elevata affidabilità. Ken Kotek Senior Product Manager, USA HARTING Technology Group [email protected] 12 harting tec.News 16 (2008) Matthias Fritsche & Andreas Huhmann Device Connectivity nel contesto globale La standardizzazione delle interfacce può semplificare la gestione dei sistemi di rete complessi, e gli standard fanno sì che le nuove tecnologie come Ethernet siano più facili da applicare. Ed è in questo ambito che una precisa definizione di Device Connectivity assume particolare significato. I problemi legati alla connettività e alle installazioni devono essere chiariti e risolti prima che le reti wireless divengano una realtà nell‘automazione industriale. Il primo passo deve essere la definizione di un sistema di rete che supporti connettività per le applicazioni principali in un sistema di automazione (dati, segnale, alimentazione). In questo caso vengono equiparate l‘alimentazione elettrica da 400 V, la distribuzione di potenza e segnale. 3 POWER SIGNAL DATA 13 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e Ci sono principalmente due possibilità: L‘installazione può essere effettuata durante l‘assemblaggio di un‘unità (per esempio una macchina) utilizzando componenti pre-confezionati, o la rete può essere installata in loco utilizzando strumenti che si basano su tecniche di connessione veloce, in entrambi i casi la modalità di installazione deve offrire la soluzione migliore per l‘applicazione a prescindere dall‘unità funzionale da tenere in considerazione. Questi apparati hanno interfacce di sistema specifiche che vengono definite dalla rete. Da questa riflessione segue che solo quando rete, installazione e Device Connectivity producono un sistema armonico, si ottiene una soluzione ottimale dal punto di vista del funzionamento e dell‘installazione. Un ampio approccio sistematico sulla connessione globale porta anche a concetti funzionali di Device Connectivity, che semplificano in modo evidente la soluzione dei problemi di dettaglio. Device Connectivity harting La gamma di possibili soluzioni per la device connectivity riflette la molteplicità delle apparecchiature utilizzate nel settore dell‘elettronica industriale. harting offre una vasta gamma di prodotti Device Connectivity per dati, segnale e alimentazio- ne dedicati a questo settore. La varietà dei prodotti harting permette ai clienti di realizzare in maniera facile e veloce qualsiasi soluzione di connettività. E‘ il mercato stesso che detta le specifiche sul design, performance e utilizzo di Ethernet. La strategia Device Connectivity che harting ha sviluppato e in cui confluisce l‘intera competenza ed esperienza dell‘azienda, apre tuttavia nuove possibilità per considerare l‘intero sistema corrispondente a partire dalla soluzione di collegamento e di realizzare in modo ottimale le richieste di calibro maggiore (e che ancora stanno aumentando). Pertanto il connettore a presa MicroTCA derivante da Connectivity Telecom viene di recente utilizzato come connettore board-to-board per gli apparati di azionamento e di controllo. Anche l‘ultima generazione del connettore PushPull viene applicata come soluzione Cable-to-Board IP 67 su entrambi i segmenti di mercato. In questo modo si conferma la tendenza a una convergenza nell’ambito della tecnologia di connessione delle apparecchiature, con le sinergie che ne derivano. Ciò ha avuto effetto sulla posizione nel mercato di harting: harting offre connettori più che innovativi, vale a dire concetti globali della Device Connectivity comprendenti connettori, sotto sistemi fino al backplane completi. harting per la Device Connectivity è il partner nel design-in-process Gli effetti positivi della collaborazione tra harting ed i propri clienti: il rapporto tra le parti si distingue dalla tradizionale rapporto tra cliente e fornitore. harting viene coinvolta sempre di più dal cliente nello sviluppo dei suoi prodotti e dei suoi impianti di produzione. Oltre al contatto di riferimento del cliente vengono messe perciò a disposizione del cliente la conoscenza e la competenza di esperti: dal supporto per l’applicazione tecnica con know-how specifico dell’apparecchiatura, fino a un gruppo di esperti per HF (applicazioni ad alta frequenza), EMV (compatibilità elettromagnetica), progettazione meccanica, high power engineering, esperienze di installazione. Simulazioni delle applicazioni possono essere effettuate preliminarmente in un laboratorio accreditato. harting Technology Group possiede tutte le tecnologie chiave per Figura 1: tecnologia di connessione per circuiti stampati 14 harting tec.News 16 (2008) l‘integrazione di Device Connectivity, come per esempio la tecnica di assemblaggio su circuiti stampati in SMT, SMC, THT come pure la tecnologia press-in. harting coopera con gruppi di utilizzatori con i quali vengono elaborate soluzioni di Device Connectivity, che confluiscono nella standardizzazione internazionale. I produttori delle apparecchiature determinano il livello di coinvolgimento di harting nel design-in-process. Esistono inoltre tre modi di realizzazione di una tecnica ottimale di connessione delle apparecchiature in collaborazione con harting: 1. Il produttore delle apparecchiature trova il prodotto device connectivity all‘interno del catalogo di DeviceCon e realizza esso stesso il design-in con l’assistenza da parte del supporto tecnico di harting. 2. Il produttore delle apparecchiature definisce i requisiti delle interfacce delle apparecchiature e harting lo assiste nella scelta del prodotto device connectivity . 3. Il produttore delle apparecchiature pianifica una nuova generazione di apparecchiature con tecnologia device connectivity personalizzata. Viene quindi lanciato un progetto congiunto per definire la nuova soluzione di device connectivity. Il prodotto di tale collaborazione è una soluzione personalizzata, cost-efficient per essere prodotta in volumi. Solo in quest‘ultima variante nella collaborazione tra harting e i suoi clienti può essere ottenuta una nuova qualità di sviluppo, che non permette solo evidenti ottimizzazioni delle prestazioni, ma inaugura anche potenziali riduzioni dei costi in particolare per quanto riguarda l’onere di sviluppo da parte del cliente. Device Connectivity è presente nel contesto delle soluzioni nell‘ambito dell‘automazione industriale che tre principali requisiti: system network, installazione e device connectivity. Il sistema di rete genera la richiesta tecnica per l‘interfaccia dell‘apparecchiatura. I requisiti di installazione sono determinati dall‘applicazione del cliente. L‘elettronica e la struttura dell‘apparecchiatura determinano infine il procedimento di integrazione. harting si impegna in tutti e tre gli ambiti per poter realizzare l‘ampio concetto di Device Connectivity. I risultati confermano questo impegno. 1. Le richieste del sistema I sistemi di rete come per esempio PROFINET vengono generati da gruppi di utenti come il PNO (Profibus Nutzer organisation e.V.). Queste organizzazioni determinano le richieste come la HF-Performance e le interfacce di connessione. Si deve osservare al momento un’evidente tendenza verso altre interfacce di sistema oltre alla comunicazione. PROFINET ha definito nel frattempo anche il connettore per distribuzione della tensione a 24 V e il connettore per la distribuzione dell‘alimentazione elettrica a 400 V. Il connettore Ethernet conforme alle norme IEEE 802.3 si basa su PoE come pure il connettore di alimentazione delle apparecchiature. E perfino i costruttori di macchine utensili hanno specificato chiaramente nella norma ISO 23 570 le interfacce più adatte per dati, tensione di alimentazione e potenza. Tali disposizioni rivestono notevole importanza ed è per questo altrettanto importante che harting sia coinvolta nelle organizzazioni e nelle associazioni di standardizzazione, assicurando in tal modo soluzioni di connettività per le apparecchiature che garantiscano funzionalità ottimale e orientamento al futuro. 2. Le richieste di installazione Associazioni e organizzazioni di standardizzazione definiscono di norma solo gli aspetti funzionali dei connettori. Entrando nello specifico dell‘applicazione è l‘utente a definire i requisiti più idonei. Un costruttore di macchine di serie tende spesso ad adottare cablaggi preconfezionati. Se però la rete deve essere realizzata sul sito di installazione, avere una connettività di semplice utilizzo è di notevole importanza. La tecnologia e funzionalità dei connettori impiegati, la cui terminazione deve essere semplice, veloce ed affidabile, sono decisive. Per questo harting con la tecnologia di connessione Han-Quick Lock® può vantare una soluzione di connessione con elevata densità di contatti, che può essere terminata in loco, senza attrezzi specifici. L‘utente deve essere coinvolto nella scelta delle tecnologie più adatte alla propria applicazione. E le apparecchiature che ne fanno parte devono essere realizzate di conseguenza. Un esempio è di ciò è rappresentato da quanto è stato 3 15 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e realizzato dai produttori tedeschi di automobili. Tutti hanno partecipato alla stesura di un unica piattaforma tecnologica per determinare una soluzione futura comune. Tale piattaforma è stata realizzata in stretta collaborazione con il PNO per poter considerare anche gli aspetti legati all‘intero sistema di automazione. I produttori automobilistici hanno reso disponibile tramite i loro esperti nella manutenzione il loro know-how nei processi di installazione. I produttori di apparecchiature e i produttori di connettori – tra cui harting – erano allo stesso tavolo per dare il loro contributo nella realizzazione della soluzione comune. 3. Le necessità delle apparecchiature La soluzione di interfacciamento delle apparecchiature riveste una importanza strategica considerevole, nella realizzazione di un‘applicazione. I produttori di apparecchiature adottano modalità di connessione che, spesso, pur risultando ottimali per l‘apparecchiatura stessa, non si rivelano le più adatte per l‘applicazione o, peggio, per l‘intero sistema. Ciò alla fine porta al fatto che produttori di apparecchiature differenti utilizzino sistemi di connessione decisamente diversi tra loro, spesso non compatibili con le necessità del sistema o dell‘applicazione. Chi costruisce strumenti o apparecchiature ha richieste specifiche chiare riguardo ai connettori da adottare: le apparecchiature sono spesso dotate di un circuito stampato. Perciò possono essere utilizzati solo connettori che possono essere assemblati e saldati contemporaneamente ad altri componenti nel medesimo processo. La tecnologia SMT (Surface Mount Technology) offre un metodo univoco per il montaggio dei componenti sul circuito stampato dell‘apparecchiatura. Se i connettori non sono integrati sul circuito stampato, sono necessarie soluzioni differenti, che colleghino per esempio il connettore tramite un cavo piatto con il circuito stampato. Con grado di protezione IP 67 – per apparecchiature che vengono utilizzate in ambienti particolarmente gravosi – è necessario che la soluzione di interfacciamento e connessione si integri perfettamente al contenitore, concordando la tipologia più adatta di connessione con il produttore dell‘apparecchiatura. 16 Esempio PushPull Hybrid harting: la rete, l‘applicazione, il connettore. Una strategia ottimale nella scelta della connessione per un‘apparecchiatura, si basa sulla combinazione di tre variabili, in un unico contesto: il sistema, l‘applicazione, l‘interfacciamento. Solo un produttore, che cerchi una scambio di informazioni costante con i responsabili di sistema, gli utenti e i produttori delle apparecchiature, può definire gli standard più adatti. E solo un produttore, che realizzi con successo prodotti tenendo in debita considerazione tutti e tre le variabili, possiede la competenza per realizzare le soluzioni migliori. harting si basa sui concetti di Device Connectivity, Installation Connectivity e Network Systems per offrire soluzioni infrastrutturali complete e sistematiche. Con la tecnologia PushPull, harting ha già creato un nuovo standard. Ed ora, in seguito alle soluzioni di installazione concordate dai produttori tedeschi di autovetture, il PushPull Han® si ha un nuovo livello evolutivo. Sono necessari nuovi concetti di installazione della macchina. Il passaggio della tecnologia di comunicazione a Ethernet offre anche la possibilità di semplificare significativamente l‘installazione della macchina. Vi è una sempre maggiore richiesta di macchine compatte, dove le apparecchiature vengono disposte a distanza ridotta dall‘unità centrale. La topologia a stella presenta in questo caso l‘efficienza maggiore e le prestazioni migliori. L‘alimentazione della tensione dei componenti in una topologia a stella ibrida è completamente diverso da una topologia in linea o ad anello. Poiché viene a mancare nella stella un collegamento a cascata, la portata della corrente può essere adattata al singolo dispositivo. Nella topologia a stella di una macchina sono sufficienti 5 A. Questa riduzione permette l‘utilizzo di connettori ibridi ottimali. harting per ciò ha sviluppato un connettore, in grado di trasportare sia la potenza che i dati Ethernet: il PushPull Hybrid harting. A questo scopo il PushPull Hybrid harting soddisfa anche la richiesta di miniaturizzazione dei produttori di apparecchiature di piccole dimensioni. harting tec.News 16 (2008) Figura 2: la DeviceCon Selection Guide La DeviceCon Selection Guide – la formula più semplice per individuare la soluzione di interfacciamento ottimale. harting ha organizzato sistematicamente le tre filosofie (sistema, installazione, apparecchiatura) e le ha riproposte nella DeviceCon Selection Guide, che fa parte del nuovo catalogo DeviceCon. Ciò permette al produttore delle apparecchiature di prendere in considerazione già nella prima fase della scelta del connettore, tutti gli aspetti che devono essere tenuti in debita considerazione al momento dell‘integrazione nella sua apparecchiatura, dell‘installazione dell’apparecchiatura da parte dell‘utente e per quanto riguarda la compatibilità con i suoi apparecchi. Pertanto diventa immediatamente riconoscibile che un connettore SMT è idoneo per la terminazione in loco con la tecnica di connessione HARAX® ed è conforme alle esigenze di PROFINET. Poiché i connettori harting si trovano sempre nei contesti attuali di automazione, è possibile realizzare i sistemi di interfacciamento più ottimali. Sia i produttori delle apparecchiature che gli utenti finali, traggono da ciò un vantaggio rilevante. Matthias Fritsche Product Manager Device Connectivity, Electric HARTING Technology Group [email protected] Andreas Huhmann Director Strategic Marketing, ICPN HARTING Technology Group [email protected] 17 tec.News 16: Leadership tecnologica Prof. Dr. Martin Riedmiller, Dr. Volker Franke, Wilhelm Finke, Frank Tegeler RoboCup World Championship Il mondo dell’intelligenza artificiale spiana la via a un’era nella quale l’impiego dei robot non si limiti più all’ambito industriale, ma ci aiuti anche nei nostri compiti quotidiani. L’Università di Osnabrück e harting collaborano affinché la squadra di calcio robotico dell’Università di Osnabrück riconquisti il titolo di campione del mondo. Il progetto Brainstormers, iniziato nel 1998, si avvale di un gioco come approccio al mondo dell’intelligenza artificiale. Il progetto è finalizzato a studiare agenti autonomi in grado di apprendimento in interazione con ambienti complessi. Come campo di applicazione sufficientemente complesso si è scelto il calcio per robot, poiché non solo richiede sequenze di movimenti complessi, ma coinvolge anche elementi come intelligenza di gioco e lavoro di squadra in competizione con antagonisti. Le squadre di calcio di robot si affrontano inoltre nei campionati RoboCup. L’impostazione della ricerca si fonda su un concetto fondamentale dell’intelligenza artificiale: per mezzo di tentativi ed errori i programmi di computer imparano con il tempo a prendere autonomamente le decisioni giuste. I principi di base di questo processo di apprendimento artificiale sono noti dall’inizio degli anni Novanta. Attual- 18 mente si sta affrontando il problema della scalabilità dei principi di base per poterli applicare a problemi complessi e quindi interessanti per la pratica. A tal scopo il calcio per robot rappresenta un buon campo di prova e il campionato RoboCup offre la possibilità di applicare metodi e procedimenti nuovi e di confrontarsi con team di ricercatori di tutto il mondo. La RoboCup è un’iniziativa internazionale per promuovere la ricerca nei settori dell’intelligenza artificiale e dei robot mobili autonomamente. L’obiettivo perseguito dal punto di vista tecnico-scientifico è molto ambizioso: sviluppare entro il 2050 una squadra di robot in grado di battere il vincitore della Coppa del Mondo di Calcio umana. Una volta all’anno si svolgono i campionati mondiali di calcio dei robot, che rappresentano un banco di prova per le più recenti innovazioni e un‘occasione di scambio. Questo harting tec.News 16 (2008) tipo di approccio garantisce una efficace e veloce diffusione dell‘informazione. Dal 2003 la squadra dei Brainstormers di Osnabrück partecipa con sei robot al campionato MidSize e si è già aggiudicata il titolo di campione negli anni 2006 e 2007. Determinanti per il successo sono stati sia il software dei robot che un hardware adeguato: dallo chassis, all’attorica e sensorica, fino al computer e all‘alimentazione di corrente. La collaborazione con harting comincia da qui e si concentra in una prima fase sul perfezionamento del dispositivo di tiro. Questo componente è della massima importanza per i robot che devono essere in grado di produrre tiri precisi ad alta velocità ed altezza variabile, che impegnino il più possibile i robot avversari e mettano alla prova la loro sensorica, richiedendo la massima velocità di reazione. Oltre a ciò per il successo del gioco di squadra è necessario poter effettuare passaggi con potenza di tiro flessibile. I dispositivi di tiro finora impiegati, pur raggiungendo alte prestazioni, come velocità di tiro fino ai 9 m/s o altezze oltre ai 4 metri, soddisfano generalmente uno solo dei requisiti richiesti. Questi apparecchi meccatronici sfruttano diverse energie primarie di tipo pneumatico, elastico o elettromagnetico e devono presentare una forma molto compatta e un consumo di energia ridotto al minimo. È inoltre necessaria una struttura estremamente robusta per resistere a urti, colpi e vibrazioni ed occorre rispettare gli standard di sicurezza imposti per evitare l’insorgenza di pericoli per spettatori e operatori. Per prima cosa harting studia quindi le attuali prestazioni del dispositivo di tiro dei Brainstormers con un impianto di misurazione della velocità, consistente sostanzialmente in barriere fotoelettriche e un calcolatore. La misurazione della velocità tiene anche conto dell’angolo di tiro della palla e controlla con precisione l’andamento del movimento con l’uso di una macchina fotografica ad alta velocità. I primi risultati dell’analisi delle misure e del materiale fotografico hanno comportato la scelta di un nuovo cilindro di tiro che nelle prime prove ha consentito di raddoppiare la velocità della palla. Ora si sta valutando come migliorare il controllo dell’altezza massima della parabola di tiro. Persino sofisticati sistemi di intelligenza artificiale non sono in grado di sfruttare appieno il loro potenziale senza una soluzione meccanica adeguata, come dimostra il fatto che per la capacità di controllo del movimento di una palla in dipendenza della relativa situazione di gioco è necessario variare la potenza di tiro, perfezionando la meccanica del relativo dispositivo. I Brainstormers potranno mettere alla prova l’efficacia del nuovo dispositivo di tiro e di una procedura di apprendimento migliorata del software, verificando il loro nuovo livello di gioco nel German Open del campionato RoboCup alla fiera “Hannover Messe” di aprile, dove si troveranno nuovamente a difendere il titolo conquistato gli anni passati. La collaborazione fra il gruppo di lavoro di neuroinformatica dell’Università di Osnabrück e il gruppo tecnologico harting si è dimostrata già da ora un pieno successo per la squadra dei Brainstormers. Per il gruppo tecnologico harting entrare nel mondo dell’intelligenza artificiale per mezzo di un gioco come il calcio presenta un grande potenziale a livello di esperienza e di sviluppo e sicuramente aiuterà a realizzare, in un futuro non troppo lontano, robot in grado di svolgere compiti ora portati a termine dagli uomini: è per questo che li stiamo già allenando. Prof. Dr. Martin Riedmiller Neuroinformatics, Information Engineering and Cognitive Science Department University of Osnabrück Dr. Volker Franke Managing Director Applied Technologies HARTING Technology Group [email protected] Wilhelm Finke Director Measurement and Testing Technology HARTING Technology Group [email protected] Frank Tegeler Measurement and Testing Engineer HARTING Technology Group [email protected] 19 tec.News 16: Sicurezza 20 harting tec.News 16 (2008) Dietmar Maicz, Walter Gerstl & Britta Rohlfing Rilevamento dati infrastrutture ferroviarie Massima precisione ad alta velocità Il rilevamento veloce e preciso di dati relativi allo stato del treno è di importanza fondamentale per i gestori delle infrastrutture ferroviarie. Le posizioni di misura ARGOS® misurano lo stato dinamico di corsa dei treni alla velocità di esercizio, con l‘esattezza e l‘affidabilità necessarie. Le soluzioni harting per il cablaggio strutturato portano immediatamente vantaggi nei costi e nelle prestazioni: una soluzione ad alto contenuto tecnologico e una riduzione significativa dei tempi di installazione. 3 3 21 tec.News 16: Sicurezza 1. Misurazione dello stato dell‘infrastruttura ferroviaria Nell‘ambito della liberalizzazione del mercato europeo del trasporto su rotaia, ogni impresa ferroviaria è autorizzata a utilizzare la rete di binari nazionale e locale, chiamata nel gergo ferroviario anche Rete ad Accesso Libero. Il gestore della rete ha la responsabilità di provvedere a mantenere l‘infrastruttura in perfetto stato. Il gestore dei veicoli deve rispettare la qualità definita per le sue vetture. Di conseguenza i gestori dei veicoli e dell‘infrastruttura hanno interessi differenti. Il gestore dei veicoli desidera trasportare il maggior carico possibile con le vetture più economiche. Le vetture economiche hanno tuttavia spesso caratteristiche di corsa sfavorevoli, che si ripercuotono svantaggiosamente sui costi di manutenzione dell‘infrastruttura. Obiettivo del gestore dell‘infrastruttura è l’addebitamento di una tariffa per l’usufrutto che corrisponda al carico reale dell‘infrastruttura. Presso i diversi clienti, che utilizzano la sua rete ferroviaria, in futuro, l’addebitamento individuale, potrebbe essere semplificato da un sistema automatizzato. Le ferrovie austriache ÖBB (Österreichische Bundesbahnen, Infrastruktur Bau AG, Stab Forschung & Entwiclung) hanno sviluppato insieme a HBM e altri partners, a questo scopo, il sistema di misurazione ARGOS®, attraverso la quale è possibile ottimizzare il sistema di manutenzione. Inoltre, i dati rilevati con ARGOS®, possono essere utilizzati per il controllo della sicurezza di corsa delle vetture ferroviarie. La collaborazione con harting, che vanta esperienza pluriennale nel settore, è rivolta allo sviluppo e alla fornitura di cablaggi pre-allestiti di qualità elevata 2. Stazioni di misura decentralizzate Le stazioni di misura a bordo binario di ARGOS® permettono un monitoraggio continuo dello stato delle vetture e della sollecitazione dell’infrastruttura. Ad ogni passaggio sull‘impianto di misurazione, ha luogo una valutazione del livello della qualità di ogni singola vettura, fino alla singola ruota del convoglio. ARGOS® è stato sviluppato allo scopo di fornire una precisione di misurazione per ogni livello necessario. Più alta è la precisione ammissibile dei valori misurati, maggiore è l‘accettazione presso i gestori dei veicoli e nei centri di omologazione. Inoltre, per una molteplicità di valori limiti normalizzati, è necessaria una precisione di misurazione molto elevata, per poter realizzare un monitoraggio tecnicamente idoneo. 22 Fig. 1: harting-Metall-box con Han Modular®-Compact e connettori D-Sub in custodia metallica L‘allestimento di misurazione ARGOS® non ostacola in alcun modo il normale traffico ferroviario. I tratti allestiti con ARGOS® possono essere tamponati, rettificati e riprofilati come l’intera linea di binari. Le vetture da misurare non devono essere sottoposte necessariamente a un montaggio aggiuntivo di apparecchiature con radar a risposta o simili. Facoltativamente possono essere collegati tuttavia sistemi di riconoscimento della vettura (sistemi a risposta RFID), oppure impianti di riconoscimento ottico del numero della vettura. Il cablaggio tra sensore e samplificatore della misura gioca un ruolo essenziale nell‘intero sistema della gestione ferroviaria, esposta a condizioni atmosferiche estreme e problematica di schermatura elettromagnetica. Per ottimizzare i costi di manutenzione del sistema A RGOS®, è stato scelto di utilizzare un sistema di collegamento connettorizzato. In stretta collaborazione con il costruttore, harting ha sviluppato un sistema di cablaggio modulare standardizzato, che realizza tutte le varianti di soluzione con pochi componenti di base differenti tra di loro. Oltre a una riduzione dei costi di cablaggio, questo sistema offre un evidente abbassamento dei costi di gestione dei pezzi di ricambio e delle operazioni di manutenzione. Grazie a queste soluzioni personalizzate, si è potuto facilmente soddisfare la richiesta di base del committente: abbreviare i tempi di installazione e manutenzione dell‘impianto a bordo linea. In fase di installazione e manutenzione (che viene eseguita prevalentemente nelle ore notturne) i costi vengono ridotti in modo evidente tramite cavi precon- harting tec.News 16 (2008) fezionati e testati, che vengono collegati in loco in modo semplice, veloce e perfetto. Un sistema di identificazione facilmente comprensibile riduce fortemente gli errori ed i tempi di installazione. Il sistema di interconnessione harting, composto da cavi di qualità elevata, custodie e pressacavi IP 67, connettori serie Han-Modular Compact, Han® 3A, Han® Q7/0 e InduCom), offre un elevato grado di protezione contro influssi ambientali esterni come scosse da urto, vibrazioni, raggi UV, polvere, pioggia, ghiaccio, olio e disturbi elettromagnetici. L’intero cablaggio, dal sensore fino all‘amplificatore di misura, viene fornito da harting secondo le specifiche della Hottinger Baldwin Messtechnik GmbH, che è responsabile per il progetto del sistema di sensori e del rilevamento dati. 3. Sistema ARGOS® livelli da 1 a 4 Il sistema ARGOS®, in caso di necessità, può essere realizzato con quattro varianti di livelli di misurazione (vedi fig. 2 a-d): R ilevamento deragliamento a livello del binario (livello 1) Monitoraggio automatico del treno (carico Q, variazioni della forma della ruota) (livello 2) Monitoraggio automatico del treno con posizione di misura della sicurezza di deragliamento (carico Q e Y, corsa della vettura, variazioni della forma della ruota, rumore, omologazione della vettura) (livello 3) Curva del binario misurato in conformità alla norma EN 14 363 (livello 4) l l l l Livello 1: rilevamento deragliamento In passato si sono verificati incidenti – in particolare gravi in punti a rischio (gallerie, ponti e scambi) – a causa del deragliamento dei singoli assi che vengono trainati per lunghi tratti al di fuori dei binari. Anche quando non si giunge ad un deragliamento catastrofico, lunghe sezioni di binari vengono danneggiate da ruote deragliate. Se ciò avviene su un tratto con rotaie di viaggio fisse, i costi che ne conseguono sono considerevoli a causa dell’onere elevato di riparazione. Poiché è impossibile per il conduttore delle motrici riconoscere direttamente i singoli assi deragliati, è necessario che ciò sia realizzato da un sistema di monitoraggio tecnico su tratti a rischio. Il sistema di livello 1 di ARGOS® rileva vetture deragliate e invia le informazioni a un dispositivo di segnalazione. Il vantaggio straordinario del sistema di livello 1 di ARGOS® è la sua capacità di monitorare l‘intera area tra le due rotaie. Ciò significa che viene riconosciuto un deragliamento anche nei casi in cui una ruota corra appena vicino alla rotaia al di sopra degli elementi di fissaggio. Il sistema è composto tipicamente da quattro sensori collegati in serie, che sono fissati sulle travi, per riconoscere anche assi deragliati saltanti (un problema che si presenta a velocità elevate). Prove precise hanno dimostrato che il sistema funziona perfettamente a velocità di più di 300 km/h. Come tutti i prodotti ARGOS®, anche questo sistema è estremamente facile da manutenere. Tutti gli elementi di fissaggio del binario possono essere esaminati e manutenuti anche senza smontaggio del sensore di livello 1. Il livello 1 può essere utilizzato su travi di legno, cemento, acciaio e su binari fissi. Il sensore d livello 1 è composto da trasmettitori di misura di forza che sono collegati a lamiere stampate pre-formate. Grazie alla sua struttura semplice e meccanicamente robusta e al collegamento logico di tutti gli elementi dei sensori, viene praticamente esclusa la possibilità di falsi allarmi. Livello 1 di ARGOS® è un sistema semplice, di funzionamento sicuro ed economico, che garantisce un rilevamento certo di assi deragliati prima dei punti a rischio come gallerie, ponti e scambi. 3 Fig. 2a: livello 1 di ARGOS® – rilevazione di deragliamento 23 tec.News 16: Sicurezza forze dinamiche orizzontali e verticali. Con il riconoscimento veloce di irregolarità sulle vetture, grazie alla misurazione delle forze e delle forme della ruota, possono essere impediti preventivamente eventuali deragliamenti. Come per il livello 2, le stazioni di misurazione di livello 3 forniscono risultati di misurazione affidabili entro un Fig. 2b: livello 2 di ARGOS® – stati di carico e punti piatti della ruota massimo di 120 secondi (tipicamente 30 secondi) alla centrale di comando decentralizzata. Solitamente la corsa del veicolo Livello 2: forza Q e anomalie delle ruote Con il livello 2 di ARGOS® è possibile riconoscere le irrego- instabile misurabile con questo impianto è un problema che larità delle vetture e le anomalie delle ruote (variazioni della si presenta nei vagoni merci, a causa dello stato di carico forma della ruota) misurando la forza di appoggio (forza non uniforme, oppure delle anomalie nelle ruote. Le scosse quasi statica e dinamica) (vedi fig. 2c). Utilizzando queste sul binario causate dall‘emissione di rumore delle vetture posizioni di misura per il controllo dello stato della vettura, possono essere misurate in posizioni più lontane rispetto possono essere riconosciute molte più inadeguatezze che alle vibrazioni. Il sistema di misura, sotto forma di sensori, cavi e connettori non può essere influenzato da queste nell‘osservazione tradizionale del treno. oscillazioni, particolarità che rappresenta un carattere esLivello 3: misurazione della forza Y/Q senziale di qualità dell‘intero sistema. In aggiunta al livello 2 la versione del livello 3 misura anche le forze orizzontali (Y). Vengono rilevate continuamente le Livello 4: curva del binario misurato in conformità alla norma EN 14 363 Nelle posizioni di misura comuni, Forza Y e Q Momento torcente Caratteristiche di rollìo finora non è stato possibile riconoscere e considerare l‘influsso alternato degli assi di vetture a più assi. Questo nei viaggi di omologazione può creare risultati di misurazione non riproducibili. Per una certificazione giuridicamente certa è necessaria perciò la precisione più elevata dei valori misurati. Forza Y e Q Instabilità Forze di spostamento rotaie Emissione di rumore Con l‘ausilio di numerosi test di ricerca teorica e pratica, si è potuto sviluppare un sistema che può determinare in modo continuo le forze Y e Q, con una precisione finora non raggiunta. Grazie all‘esperienza pratica nella tecnica di misurazione e al know-how relativo alla tecnica ferroviaria, con il livello 4 Fig. 2c: livello 3 di ARGOS® – andamento dinamico Ruote ovalizzate Punti piatti 24 Stato del carico Formazione treno Q dinamico harting tec.News 16 (2008) mettendo così una pianificazione ottimale dei lavori di manutenzione. Soprat<2a* min 16,8 m tutto nei treni merci, pos4,2 m Posizione selezionabile sono essere ottimizzati 4,8 m i costi di manutenzione, 4,2 m >3m attraverso il monitoraggio dei carichi realmente isura 1 m di po m Ca trasportati. Cam p Direzione di marcia misu o di I livelli 2 e 3 di ARGOS® ra 2 forniscono risultati della misurazione conformi alle norme di riferimento Fig. 2d: livello 4 di ARGOS® – curva del binario misurato in conformità alla normativa 14 363 e possono automatizzare parti essenziali delle di ARGOS® si è giunti ad una soluzione ottimale sia per i analisi TSI locali. L‘affidabilità e la precisione dei sistemi produttori di vetture ferroviarie che per i centri di omolo- ARGOS® permettono un aumento del livello di sicurezza, digazione. minuiscono il carico ambientale riducendo rumori e scosse, portano ad un corretto addebitamento dei costi di utilizzo 4. Qualità del sistema dell‘infrastruttura per gli utenti e all‘abbassamento delle Il livello 1 di ARGOS® è il sistema ideale per verificare assi spese per i gestori della rete e dei veicoli rotabili. deragliati prima dei punti a rischio, per rendere minimi o I cavi pre-assemblati prodotti da harting sono stati svilupper limitare i danni che seguono un deragliamento. Il livello pati per razionalizzare l‘intero sistema di cablaggio sul cam2 di ARGOS® può fornire dati ad alta precisione tramite la po. Oltre ad una sensibile riduzione di tempi di installaziomisurazione Q dello stato della vettura (carichi degli assi ne e manutenzione, la soluzione standardizzata e modulare ed errori di carico) immediatamente dopo il passaggio della permette l‘ottimizzazione della produzione degli impianti vettura. Il livello 3 di ARGOS® può impedire preventiva- ARGOS®. mente, inoltre, incidenti per mezzo della misurazione Y/Q e può fornire dati estremamente precisi dall‘azione alterna ruota/rotaia al più tardi un minuto dopo la misurazione. Se desiderato, con il livello 2 e 3 di ARGOS® si possono inoltre riconoscere in modo preciso errori nella forma della ruota. Facoltativamente è possibile riconoscere le vetture Dietmar Maicz Project Director Railway con un‘elevata emissione di rumore e che causano scosse Hottinger Baldwin Messtechnik GmbH, Austria sulla massicciata. [email protected] I costi del ciclo della vita dell‘infrastruttura aumentano fortemente, quando il carico delle vetture non corrisponde ai carichi amessi alla base della progettazione delle linee. Walter Gerstl Market Manager Transportation, Austria Ruote deformate, ad esempio, possono aumentare significaHARTING Technology Group tivamente i costi di manutenzione. Lo stesso vale per forze [email protected] statiche e dinamiche che superano i valori limite. Il nuovo sistema ne assicura il monitoraggio continuo. I dati ARGOS® possono essere utilizzati anche per una Britta Rohlfing Market Manager Transportation strategia ottimale di manutenzione dei veicoli ferroviari. HARTING Technology Group ARGOS® rende possibile riconoscere i danni sulle singole [email protected] vetture e determinarne la causa del danneggiamento, per>2a+ +2a* 25 tec.News 16: Leadership tecnologica Michael Seele & Gert Havermann Connettori innovativi per MicroTCA™ Negli ultimi tempi le piattaforme hardware standardizzate AdvancedTCA® e MicroTCA™ si sono sempre più diffuse nelle telecomunicazioni e nella trasmissione dati. Adesso, cresce l‘interesse anche nell‘industria. harting offre due strategie di connettività per rendere questi sistemi sufficientemente robusti ed adatti ad applicazioni in ambienti industriali. MicroTCA™ ha il potenziale di affermarsi in futuro come standard nell‘industria. I vantaggi di questa tecnologia sono la struttura compatta, ma facilmente scalabile, accompagnata da una meccanica robusta ed elevate prestazioni. Già oggi sul mercato si trovano diversi sistemi che si presentano appunto con questi punti di forza. La connessione a bordo scheda di MicroTCA™ è in ogni caso ancora discutibile. I moduli AdvancedMC sono connessi direttamente alla PCB attraverso pad dorati con il carrier (in caso di ATCA®) oppure con il backplane (in caso di MicroTCA™). Questa tecnica di connessione (inserzione diretta) è da molti anni utilizzata nelle applicazioni per l‘ufficio (PCI oppure AGP). In applicazioni industriali i re- 26 quisiti richiesti sono decisamente maggiori e richiedono una buona stabilità meccanica in modo da garantire la sicurezza del contatto anche in caso di vibrazioni ed urti. Inoltre la connessione dei pad dorati con il connettore non deve essere pregiudicata da fenomeni di corrosione causati dall‘atmosfera, potenzialmente aggressiva, tipica degli ambienti industriali . Le esperienze applicative dimostrano che le ristrettive tolleranze dei moduli AdvancedMC™, in pratica, possono difficilmente essere rispettate con le odierne tecniche di produzione. La larghezza della pista di contatto è uno dei problemi. Un modulo con la larghezza minima ammissibile della pista di contatto comporta valori di tolleranza fino a harting tec.News 16 (2008) 0,25 mm, corrispondente ad un terzo del passo tra i contatti. Lo standard pur garantendo che in questi casi il punto di contatto è posizionato almeno in parte sul pad dorato, non può fornire sicurezze sufficienti. Di conseguenza, è necessario aumentare la sicurezza di contatto. Per questo motivo, la harting Technology Gruppe ha sviluppato, in collaborazione con la ept GmbH & Co. KG, il connettore AdvancedMC™ fornito con il sigillo di qualità con: card+. Una piccola molla – la cosiddetta GuideSpring – è in grado di compensare variazioni nelle tolleranze grazie ad un posizionamento definito. Questa molla spinge il modulo AdvancedMC™ sempre su lato del connettore opposto alla molla. Allo stesso tempo la posizione della parete di fronte è spostata di 0,075 mm verso il centro. In tal modo lo scostamento possibile dell‘asse di simmetria della scheda e del connettore può essere ridotto fino al 60%. Contatti protetti ne assicurano la longevità Altre due caratteristiche migliorative dei connettori con:card+ si trovano direttamente sui contatti. La superficie di contatto particolarmente liscia previene l‘usura rapida dei pad dorati. Le prove effettuate hanno dimostrato che nei confronti dei tradizionali connettori AdvancedMC™, dopo 200 cicli di inserzione/disinserzione il connettore con:card+ non presenta quasi alcun segno di usura. Una volta che la doratura dei pad viene danneggiata, il metallo 3 27 tec.News 16: Leadership tecnologica valore iniziale già basso è diminuito ulteriormente, rappresentando quindi un rischio per la sicurezza del contatto nelle applicazioni pratiche. I connettori con:card+ sono montati sul backplane con tecnologia press-in. Nei confronti di altri connettori a monatggio superficiale, la tecnologia press-in presenta evidenti vantaggi in termini di urti e vibrazioni. I connettori cin terminazione press-in rimangono stabili e presentano un contatto sicuro anche in ambienti industriali. Il processo di assemblaggio è veloce ed efficace, non sono richieste operazioni manuali come ad esempio ulteriori fissaggio del connettore sul pcb tramite viti o Fig. 1: La GuideSpring innovativa previene interruzioni di contatto tramite il posizionamento definito. rivetti. Anche in termini di trasmissione di dati il connettore press-in raggiunge i 12,5 Gbps richiesti. substrato viene a contatto con l‘atmosfera industriale la quale può causare una rapida corrosione pregiudicando Bordo scheda quale zona a rischio I connettori AdvancedMC™ per ATCA® e MicroTCA™ con l‘affidabilità del contatto. Inoltre, un rivestimento di nichel palladio protegge il il marchio di qualità con:card+ sono caratterizzati da una contatto da un‘eccessiva usura causata dalla scheda robustezza decisamente maggiore. La sfida che devono afAdvancedMC™. I bordi dei pad dorati sono in parte molto frontare i connettori sta anche nel fatto che i produttori taglienti e durante l‘operazione di inserimento anche il dei connettori potranno controllare solo un lato dela conbordo della scheda può danneggiare in modo stabile la su- nessione. La qualità della controparte da collegare, cioè il perficie di contatto tramite la fibra di vetro contenuta nel bordo della scheda AdvancedMC™, è specificata in modo materiale plastico.Nei confronti di una superficie dorata, generica. Il connettore con:card+ è in grado di risolvere con il nichel palladio si ottiene una resistenza all‘usura questa problematica riducendo significativamente i rischi. aumentata del 30%. Se si vuole eliminare del tutto gli aspetti negativi dei cotatti a bordo scheda è necessaria una modifica radicale, cioè, Tecnologia press-in resistente alle vibrazioni usare un secondo connettore. Per garantire che un connettore resista alle vibrazio- A tale scopo la harting offre il connettore AdvancedMC™ ni presenti in ambienti industriali gravosi, il contatto a Plug. Il Plug sostituisce i pad dorati sulla scheda. Il colmolla deve presentare una forza di contatto adeguata. I legamento non avviene più direttamente dalla scheda al connettori con:card+ sono progettati per avere una forza connettore backplane, ma indirettamente attraverso un contatto minima di 0,5 N per contatto end-of-life e ciò sta- connettore. to verificato durante il test di rilassamento effettuato in laboratorio. I connettori messi a confronto, già alla consegna presentano un valore inferiore al limite minimo di 0,5 N. Durante la prova di invecchiamento tramite esposizione ad alta Fig. 2: Superficie levigata di un pad dorato: il rame esposto Fig. 3: Pad dorati incrinati ed a spigolo vivo causano ed il bordo sottoinciso sono sensibili alla corrosione. elevata usura sul connettore temperatura questo 28 harting tec.News 16 (2008) Qualità costante garantisce longevità Originariamente il Plug è stato sviluppato per il MicroTCA™ Carrier Hub ed è disponibile in due versioni (vedere la casella). La prima versione, l‘AdvancedMC™ Plug, può essere impiegata anche su un modulo AAdvancedMC™ standard. Il grande vantaggio è che il connettore sul backplane si connette ad un vero contatto. Secondo il PICMG la superficie del pad dorato è specificata sì con oro duro, ma non esiste una definizione univoca di oro duro. Di conseguenza, la resistenza dell‘oro e la struttura della superficie dei moduli sul mercato varia ampiamente. I pad dorati che sono prodotti con processi galvanici selettivi, hanno rame esposto sotto la superficie d‘oro/nichel. In seguito a frequenti inserimenti e all‘atmosfera industriale potrà presentarsi facilmente delle corrosioni. Inoltre, possono verificarsi sottoincisioni, che nel peggiore dei casi, potranno causare la rottura di frammenti della superficie dorata durante l‘inserimento. Le esperienze maturate sul mercato dimostrano che i 200 cicli di inserimento richiesti per un modulo AdvancedMC™ non possono essere garantiti dai produttori delle schede. Con l‘impiego di un connettore Plug l‘utente riceve invece un prodotto che è stato testato, insieme al connettore con:card+ della harting, per 200 cicli di inserimento e che offre la massima protezione da usura. Il connettore sul backplane viene protetto, poiché il contatto non sfrega più sul materiale della scheda, FR4 che se pur fresato è sempre ruvido, ma, scivola su un corpo isolante liscio stampato ad iniezione. Molletta di contatto del connettore Plug La tolleranza di produzione può essere rispettata con molta più precisione con lo stampaggio ad iniezione rispetto alla produzione di schede. Nella produzione di schede la tolleranza è di un decimo di millimetro, con lo stampaggio ad iniezione pochi centesimi. La molletta di contatto del Plug è costruita con una larghezza massima, in modo che una scheda inserita con Plug non presenta quasi alcun gioco se viene usato un connettore backplane convenzionale senza GuideSpring. Per ottenere un‘elevata stabilità meccanica il Plug viene assemblato sulla scheda con un processo di “pin-in-holereflow”. Il Plug può essere posizionato sulla scheda con una macchina “pick-and-place” e saldato insieme agli altri componenti in un unico processo. In caso di anomalia di qualche contatto del connettore e possibile sostituire il connettore. In tal modo possono essere evitati costi di scarto di moduli già equipagiati. Un altro vantaggio è la bassa forza d‘inserzione grazie al design ed allo spessore della molletta di contatto. Le proprietà della trasmissione dati possono addirittura migliorare rispetto alla scheda con pad dorati, poiché i segnali non devono più essere riportati sulle due superfici esterne della scheda. Lo spessore del circuito stampato dei moduli AdvancedMC™ è limitato dalle specifiche, poichè il bordo scheda può assumere solo uno spessore di tolleranza li- Fig. 4: Moduli AdvancedMC™ con connettore Plug mitata (1,6 mm ± 10%). Utilizzando i connettori Plug ci si potrà rendere indipendenti da questa specifica, poiché la molletta di contatto è definita dal Plug, e potranno essere utilizzati diversi spessori di scheda (limitatmente al meccanismo di guida del sistema). I connettori sostituibili riducono i costi indotti dagli scarti L‘impiego di connettori Plug della harting contribuisce inoltre a ridurre i costi. Anche se l‘uso di un secondo connettore comporta inizialmente costi aggiuntivi, gli stessi potrebbero essere compensati successivamente per motivi vari. Oggigiorno, ad esempio, il processo di produzione dei pad dorati produce elevati costi dovuti al processo galvanico selettivo. Le severe tolleranze delle specifiche causano 3 29 tec.News 16: Leadership tecnologica inoltre molti scarti. La fresatura sul bordo della scheda rappresenta un altro punto critico, poiché i pad di contatto potrebbero essere danneggiati. Per i Plug di harting è richiesto un layout di scheda semplice con fori passanti, il che è realizzabile senza scarti particolari. Se il bordo di una scheda risulta essere difettoso dopo aver equipaggiato la scheda con componenti costosi, si avranno nuovamente elevati costi di scarto. I Plug della harting possono essere invece sostituiti sul modulo, ovviando al problema degli scarti. Il connettore Plug è compatibile con Fig. 5: Per il modulo MCH i connettori Plug sono impilati uno sull‘altro le Specifiche PICMG MTCA.0 R1 e AMC.0 R2 e pertanto può essere utilizzato sia in MicroTCA™ sia in ATCA®. Con il Plug della Il MCH (MicroTCA™ Carrier Hub) è il modulo di geharting è possibile garantire una qualità di collegamento stione per MicroTCA™. In seguito al grande numero di contatti può avere fino a quattro livelli di contatto. La definita anche sul modulo AdvancedMC. La harting offre qundi: con con:card+ ai produttori di backplane e con Plug Specifica PICMG consiglia l‘impiego di connettori imai produttori di moduli delle soluzioni con contatti partipilabili per il modulo MCH per compensare tolleranze colarmente sicuri che consentono l‘uso di MicroTCA™ e meccaniche. Il concetto harting si basa su due diversi ATCA® anche per applicazioni industriali. connettori. L‘AdvancedMC™ Plug viene usato per il primo livello di contatto. Fino a tre MCH Plug possono essere inseriti nel sistema modulare. Per una stabilizzazione meccanica la pila viene rafforzata per mezzo di perni metallici. Per la trasmissione dati ad alta velocità tra la terza e la quarta linguetta di contatto (switched fabric) è disponibile un adattatore. Michael Seele Global Product Manager Metric Connectors, Electronics HARTING Technology Group [email protected] Gert Havermann Signal Integrity Engineer, Electronics HARTING Technology Group [email protected] 30 Nel 2005 la harting Technologiegruppe e la ept GmbH & Co. KG si sono unite in una collaborazione di sviluppo per evolvere i connettori AdvancedMC™ già disponibili e per migliorare in tal modo decisamente l‘affidabilità di contatto. Il risultato è una nuova generazione di connettori di segnale AdvancedMC introdotti sul mercato sotto il marchio di qualità “con:card+” della harting ed ept. Con con:card+ entrambe le imprese hanno garantito un livello di qualità chiaramente delineato, offrendo inoltre un dual sourcing. harting tec.News 16 (2008) t e c . N e w s 1 6: Pa r t n e r s h i p d i s i s t e m a Ole Christian Ruge Avanguardia a ultrasuoni Oggi, i principali strumenti diagnostici in ambito medico si avvalgono delle più recenti tecnologie di sistemi di trasmissione dati e di imaging. GE Healthcare, con sede a Milwaukee negli U.S.A., è uno dei produttori di primo piano a livello mondiale nel campo dei Sistemi Medicali. Si tratta del maggiore fornitore a livello mondiale di scanner ad ultrasuoni per ospedali e studi medici(*). Dal 2001 harting fornisce a GE Healthcare backplanes per gli apparati ad ultrasuoni. 3 (*) rif. Klein Report on Medical Diagnostic Ultrasound Market 31 t e c . N e w s 1 6: Pa r t n e r s h i p d i s i s t e m a Oggi i sistemi ad ultrasuoni sono una tecnica standard nell‘anamnesi e nella diagnostica medica. Dalle apparec chiature bidimensionali e monocromatiche del passato si sono sviluppati oggigiorno sistemi quadridimensionali e policromi che hanno migliorato in modo evidente la pre cisione della diagnostica. La versatilità dell‘uso e della rappresentazione ne sono un aspetto, mentre le maggiori aspettative per quanto riguarda affidabilità e possibilità di ingrandimento l‘altro. Lo sviluppo e la produzione delle apparecchiature mediche sono particolarmente soggetti a precise richieste di controllo del processo, quali per esem pio negli U.S.A. le disposizioni dell‘FDA (Food and Drug Administration). L‘FDA stabilisce come si deve redigere la documentazione relativa ai prodotti e ai processi, come si devono gestire gli errori e le richieste di modifica, e come si deve garantire una qualità perfetta. Anche i subfornitori nel campo della tecnica medica sono soggetti a queste richieste. Healthcare GE sviluppa sistemi a ultrasuo ni innovativi finalizzati a quattro campi del la medicina: radiologia, ostetricia e ginecologia, cardiologia e applicazioni cliniche per la medicina di emergenza e per le camere operatorie. All‘interno della gamma di prodotti esiste una famiglia di sistema propria per ogni ambito e ognuna di esse viene costantemente per fezionata dai centri di competenza negli U.S.A., in Norve gia, in Austria, in Cina, in Giappone, in Corea, in India e in Israele. Le apparecchiature ad ultrasuoni odierne della GE Health care contengono algoritmi per un‘analisi ad alta velocità e immagini quadridimensionali (con il tempo come quarta dimensione). A partire dalle console classiche originarie i sistemi sono stati sviluppati anche dal punto di vista ergonomico e dispongono oggi di tastiere e monitor con tre regolazioni. Grazie al perfezionamento costante della funzionalità del software le apparecchiature ad ultrasuoni presentano oggi una facilità di uso evidentemente migliore, che può essere adattata continuamente a nuove possibilità. Certamente esistono già da anni sistemi ad ultrasuoni com patti in formato laptop, ma il mercato per le soluzioni con console registra come sempre un’enorme crescita. harting è il fornitore dei backplane harting Integrated Solutions (HIS) è uno dei produttori principali di sistemi a backplane per soluzioni industriali. In qualità di fornitore dei connettori a spina metrici da 32 GE Vingmed Ultrasound VIVID 7 2 mm per i subappaltatori CEM della GE Healthcare, harting Integrated Systems è venuta a contatto nel 2001 con GE Vingmed Ultrasound (GEVU) e ha offerto la soluzio ne a un problema di base nella produzione di un pacchetto di prodotti allora nuovo: GEVU aveva appena portato sul mercato lo scanner VIVID 7. Il fornitore dei backplane di allora aveva tuttavia difficoltà nel piantaggio dei connettori metrici nelle motherboard dorate sensibilissime. harting aveva la soluzione di questo problema: la macchi na elettronica e completamente automatica Pressfit CPM 2001. La soluzione ha convinto, perché a seguito del con corso internazionale 2001 harting è diventata fornitore dei backplane per VIVID 7. La produzione è cominciata nello stabilimento harting di Northampton (GB), la fornitura in Norvegia è avvenuta tramite la harting AS al fornitore principale dell‘elettronica GEVU Kitron ASA, Norvegia. harting tec.News 16 (2008) Aspetti tecnici Il backplane del VIVID 7 è un circuito stampato multilayer con più di 40 connettori a spina HM metrici della harting. Tutti i connettori, in qualità di interfacce con le daughter board, sono garantiti per 250 contatti. Per i backplane GEVU preferisce la tecnica Pressfit, invece della tecnica di brasatura. Tramite il piantaggio si crea un collegamento molto affidabile. Inoltre la produzione è più veloce e più economica della brasatura: Si eliminano gli choc termici che possono sorgere con la brasatura. Non è necessario pulire i circuiti stampati al termine del procedimento. Oltre allo spianamento con aria calda (HAL), anche la tecnica Pressfit CPM può essere applicata per la maggior parte dei circuiti stampati. I contatti piantati possono essere estratti velocemente quando è necessaria una riparazione. l l l l Esperienza – “Learning by doing” Il backplane VIVID 7 è stato un passo di sviluppo impor tante per harting sulla strada che l’ha portata a diventare un produttore internazionale di backplane. Dal punto di vista tecnico era richiesta una tenuta ermetica elevata in relazione a una superficie molto liscia. Erano anche neces sari componenti SMD (surface mounted device = elemento montabile sulla superficie), perciò HIS ha deciso a questo proposito di allestire una propria linea di montaggio SMD. “In questo modo il backplane VIVID 7 è diventato un cata lizzatore per un ulteriore sviluppo di tutta la nostra produ zione”, ricorda Paul Atkinson, Operations Director presso la harting Integrated Solutions. Anticipando le direttive ROHS, harting ha prodotto fin dall’inizio il nuovo circuito stampato VIVID 7, che è arrivato sul mercato nel 2003, senza utilizzare il piombo. Anche dal punto di vista della logistica VIVID 7 è stato un progetto importante per harting, poiché una molteplicità di progetti di GE Healthcare si è collegato a questo primo prodotto. Con la fornitura dei backplane per il VIVID 3 israeliano e gli scanner a raggi X LOGIQ 9 nel 2002 e nel 2004 la catena di fornitura è diventata globale. Da allora harting fornisce dalla Gran Bretagna in modo parallelo verso la Norvegia, Israele e gli U.S.A. GE Healthcare – richieste ai subfornitori Jan Sollid, Stratec Souring Manager presso la GE Vingmed Ultrasound, mette in evidenza le rigorose richieste che GE Healthcare ha verso i subfornitori per i prodotti stra tegicamente importanti. Un fornitore deve essere sempre in grado di riconoscere e di rispondere in modo veloce ed efficace alle richieste. Un backplane è un elemento strate gico per GE Healthcare ed essenziale per il funzionamen to dei sistemi ad ultrasuoni. I ritardi nelle forniture che interessano questo elemento, hanno perciò conseguenze ampie e negative per la consegnabilità dell‘intero prodotto – motivo sufficiente per non assumersi alcun rischio in questo ambito. Ricerca e sviluppo presso GE Healthcare sono nelle mani di equipe di progetto internazionali, per utilizzare al meglio le sinergie tra le gamme di prodotti già al momento dello sviluppo dei sistemi nuovi. La qualità dello sviluppo del backplane e dei processi di produzione sono quindi per GE Healthcare fattori chiave nella scelta dei fornitori, cer tamente a livello mondiale. Perciò anche il sourcing ha luogo a livello globale. Le richieste più importanti per i for nitori strategici sono la qualità dei prodotti e dei processi, l‘affidabilità della fornitura e l‘aumento dell‘efficienza (ab bassamento dei costi) durante la relazione con i fornitori. GE Healthcare si sforza di ottimizzare il più possibile la rete dei fornitori e in particolare di non ridurre la pressio ne per innovazione e costi. harting fornisce dal 2001 a GE Healthcare backplanes per i sistemi ad ultrasuoni . “Ogni fornitore GE deve pensare a un miglioramento costante e a una concorrenza permanen te. I nostri fornitori devono sapere difendersi dalla concor renza e abbassare continuamente i propri costi di produ zione”, mette in evidenza Jan Sollid. Poiché DE Healthcare sviluppa sistemi ad ultrasuoni per il mercato mondiale, i fornitori devono inoltre essere in grado di fornire diretta mente gli High-Level-Assembler intorno al globo. Ole Christian Ruge Managing Director Norway HARTING Technology Group [email protected] 33 tec.News 16: Sicurezza 34 harting tec.News 16 (2008) Dalibor Kuchta & Tomas Ledvina Connessione in treni tandem con linea Ethernet ridondante – soluzione speciale con switch harting configurabili I sistemi di telecamere digitali sono ormai entrati a far parte delle dotazioni standard dei treni passeggeri. Le caratteristiche particolari di treni realizzati con diverse modalità costruttive richiedono però soluzioni fortemente differenziate, che tengano conto di lunghezza del treno, affidabilità della trasmissione e connessioni fisiche della rete. harting dà il proprio forte contributo alla realizzazione di soluzioni speciali affidabili. Il fornitore ferroviario ceco LOKEL s.r.o., Ostrava-Hrabuvka, ha sviluppato il sistema di telecamere digitali per un nuovo tipo di treno elettrico a quattro carrozze di tipo ED74, la cui lunghezza complessiva è pari a 80 metri. LOKEL fornisce il sottosistema elettrico per questo treno, consistente in un sistema di controllo e di telecamere, connesso con Switch Ethernet harting sCon 3100-A. Tale sistema consiste in otto telecamere, due per ogni carrozza e garantisce la sorveglianza on-line dello spazio interno. Le immagini delle telecamere vengono registrate 24 ore su 24 in qualità videostream, cioè a una velocità di 1,2 Mbit/s, corrispondenti a 12 immagini al secondo. L’esperienza acquisita in altri progetti con sistemi di videosorveglianza ha dimostrato la necessità di sostituire la tecnologia di trasmissione analogica con una digitale che permette di escludere disturbi soprattutto in applicazioni su elettromotrici. Un ulteriore vantaggio offerto dalla tecnica digitale consiste nella semplificazione dell’intera topologia di rete. Per la trasmissione dei dati video viene impiegata la tecnologia Ethernet 10/100Base-XTX conformemente agli standard IEEE 802.3 e IEEE 802.3u. È stata scelta questa tecnologia in quanto è la più diffusa e presenta pertanto la massima disponibilità di componentistica sul mercato. I componenti di base della rete sono i seguenti: –Video server (per la conversione del segnale dalla telecamera analogica in file di formato MPEG-4) –Monitor (per la visualizzazione delle immagini delle singole telecamere) –PC industriale (per la registrazione) –Switch Ethernet (per la connessione delle singole sezioni della rete) –Modulo GSM (per la creazione di un collegamento Internet). 3 35 tec.News 16: Sicurezza Switch harting sCon 3100-A configurabile con ridondanza parallela Schermata video nella cabina del macchinista Il software di registrazione ed il software specifico per la visualizzazione delle immagini riprese dalle singole telecamere, è stato sviluppato dalla stessa LOKEL s.r.o. Questo semplice e conveniente principio viene impiegato in caso di accoppiatori automatici. Per elevare il livello di affidabilità dell‘applicazione tutte le connessioni sono ridondanti. Questa soluzione si è rivelata altamente affidabile, poiché garantisce l‘integrità della rete, in tutte le condizioni di esercizio, senza problemi, disturbi o guasti. Al momento sono in produzione diversi treni della serie ED74, ma nel frattempo la generazione successiva si trova già nella fase di sviluppo. La nuova generazione di treni sarà dotata di ulteriori funzioni e servizi messi a disposizione tramite la rete Ethernet on-board e si servirà inoltre di un sistema di quattro telecamere esterne che funzionerà come una specie di specchietto retrovisore. La connessione di tutti i componenti elettrici e pneumatici fra i singoli compartimenti avviene tramite un accoppiamento automatico di Dellner. In questa tecnologia tutte le linee sono doppie, così da supportare un’alta affidabilità di Ethernet. Con l‘impiego di questo sistema era necessario risolvere per prima cosa il problema della connessione parallela entro la rete Ethernet 10/100Base-TX . Con l‘impiego di switch unmanaged Ethernet standard non è generalmente possibile creare una connessione parallela fra due nodi con due cavi indipendenti. Infatti in tal caso se una singola linea Ethernet viene interrotta prima del punto di accoppiamento e la connessione viene creata per mezzo di un HUB, si potrebbe verificare un disturbo del segnale provocato da differenze temporali di trasmissione o da un guasto. Per trovare una soluzione adatta si è ricorsi allo switch harting sCon 3000 ridondante. Si tratta di uno switch unmanaged, ma configurabile, che offre la possibilità di configurare due porte indipendenti, una funzione denominata ridondanza parallela. Queste porte selezionate per i due switch vengono collegate per mezzo di due cavi. Grazie alla ridondanza parallela degli switch, durante l‘esercizio solo una linea è nello stato attivo, mentre la seconda serve come linea di back up. In caso di guasto della linea attiva questa viene automaticamente disattivata e contemporaneamente avviene l’attivazione della linea di back up. 36 La serie ED74, prodotta dal 2007 in Polonia, è destinata ad essere impiegata nella tratta fra Danzica e Varsavia e in quella fra Varsavia e Lodz. Entro il 2008 è prevista l‘entrata in servizio di 14 treni. Dalibor Kuchta Software Development Manager LOKEL s.r.o., Czech Republic [email protected] Tomas Ledvina Product Manager Networks & Connectivity, Czech Republic HARTING Technology Group [email protected] harting tec.News 16 (2008) tec.News 16: Leadership tecnologica Gert Havermann Integrità di segnale: High Speed Channel Nell‘ambito della trasmissione dati con tecnologia high-speed, per i protocolli esistenti vengono definiti velocità di trasmissione sempre crescenti. I connettori Multigigabit devono supportare queste velocità di trasmissione di recente o futura definizione. Considerando che il connettore è soltanto una piccola parte del canale di trasmissione è impossibile assegnargli una performance di trasmissione al di fuori di un sistema. Diamo uno sguardo ai canali di trasmissione. Nei sistemi elettronici si riscontrano le più svariate forme di segnali: record di dati trasmessi da un DVD ad un disco rigido, impulsi al quarzo che azionano la lancetta dei secondi dell‘orologio, telefonate dal cellulare verso un telefono che si trova in un punto qualsiasi nel mondo. Nell‘ambito dei connettori elettronici destinati a velocità di trasmissione elevate (misurate in Gigabit al secondo = Gbps) i segnali sono trasmessi attraverso rame, fibre ottiche oppure onde radio da un chip trasmettitore ad un chip ricevitore. L‘integrità di segnale equivale ad una sufficiente qualità del segnale presso il ricevitore. Per poter garantire questa qualità, il percorso di trasmissione (Channel) dal trasmettitore al ricevitore deve soddisfare alcune condizioni al contorno, come ad esempio bassa insertion loss, bassa return loss, basso crosstalk. Quali condizioni devono essere soddisfatte e in che misura, ciò viene determinato dal protocollo di trasmissione utilizzato e dai semiconduttori impiegati. Attualmente il mercato dei sistemi Multigigabit è dominato da soluzioni basate su backplane. Con questa soluzione il segnale, generato su una scheda modulare, viene trasmesso attraverso un connettore sul backplane e da qui viene trasmesso attraverso un ulteriore connettore su una scheda modulare adiacente su cui si trova il ricevitore. Per questo tipo di trasmissione possono essere utilizzati diversi protocolli di trasmissione con differenti velocità di trasmissione per percorso: –PCI Express @ 2,5G bps, 5 Gbps –Serial Rapid IO @ 6,25 Gbps –Standard Ethernet: – IEEE802.3ap (10GBASE-KX4) @ 4 x 3,125 Gbps – IEEE802.3ap (10GBASE-KR) @ 10 Gbps I requisiti minimi richiesti al segnale in ingresso ed in uscita del percorso di trasmissione sono molto differenti. In più, non sono previste specifiche di alcun genere per quel che riguarda la condizione fisica del channel (schede mo- dulari, backplane, connettori ecc.). Di conseguenza, ogni sistema deve essere esaminato separatamente. harting svolge attualmente un ruolo importante nel PICMG (PCI Industrial Computers Manufacturing Group), un gruppo internazionale di circa 40 imprese, per definire la specifica: PICC (PICMG Interconnect Channel Characterization) specifica le regole base e definizioni riguardanti il canale di trasmissione. In questa sede sono definiti ad esempio i singoli componenti del channel in modo da ottenere interfacce standardizzate per simulazioni e misurazioni, comportando da un lato una sostituibilità dei modelli di simulazione elettrici di singoli elementi del canale e dall‘altra parte la paragonabilità delle misurazioni. Influenza del connettore sul comportamento del channel Importanti fattori d‘influenza sulla qualità di un canale backplane sono la return loss, la insertion loss ed il cross talk. La return loss dipende principalmente dal manteni3 4FOEFS Trasmettitore Ricevitore &NQGjOHFS Schede modulari .PEVMLBSUF 4UFDLWFSCJOEFS Connettori #BDLQMBOF Backplane Channel $IBOOFM Fig. 1: Rappresentazione schematica del percorso di trasmissione di un sistema backplane 37 tec.News 16: Leadership tecnologica mento dell‘impedenza di sistema e dai materiali utilizzati, il crosstalk viene generato dall‘accoppiamento induttivo e capacitivo dei percorsi di segnale. Il canale di un sistema basato su backplane è composto in gran parte di piste di circuiti stampati. Queste possono essere adattate facilmente ai rispettivi requisiti di sistema per quel che riguarda l‘impedenza (geometrie delle piste) ed il crosstalk (distanza tra le piste). Le insertion loss possono essere limitate, minimizzando le lunghezze delle piste ed utilizzando, per le schede dei circuiti stampati, materiali a bassa perdita. In questi canali i connettori offrono solo pochi gradi di libertà. In seguito alla complessità dei singoli componenti, l‘impedenza all‘interno di un connettore non è costante. L‘effettiva impedenza delle terminazioni (press fit, through hole oppure surface mount) si rivela solo in combinazione alla scheda. Deviazioni di impedenza comportano riflessioni di segnale e, pertanto, un peggioramento delle perdite di inserzione. Il crosstalk dipende dalla distanza delle parti che trasmettono il segnale. Ciò si contrappone alla tendenza di avere densità di segnali sempre maggiori per i connettori. Spesso è possibile minimizzare il crosstalk con una disposizione abile dei pin. Le insertion loss sono relativamente basse in seguito alle corte lunghezze di contatto. Quali sono le caratteristiche COSTRUTTIVE DI UN connettore high-speed? Impedenza: Con un‘accurata progettazione delle geometrie di contatto deve essere creato un profilo di impedenza più piatto possibile. Poiché i segnali Multigigabit sono eseguiti quasi esclusivamente in LVDS (Low Voltage Differential Signaling), i contatti devono essere disposti in modo da ottenere un‘impedenza differenziale di 100 Ω. Singoli contatti dovrebbero presentare possibilmente un‘impedenza di 50 Ω per consentire anche una buona trasmissione di segnali standard. Un ulteriore vantaggio sarebbe dato dalla possibilità di raggiungere un‘impedenza di 75 Ω (che si trova ancora in molti sistemi). Crosstalk: Se le distanze tra i contatti non sono sufficienti, una schermatura dei contatti di segnale potrà migliorare il comportamento di crosstalk. Influenza delle terminazioni: Specialmente in caso di elevate densità di contatti la causa principale di discontinuità impedenza e di crosstalk è localizzata nell’area di connessione del connettore sulla scheda. Connessioni passanti più piccole possibile sulla scheda. L’uso di fori passanti di 38 piccole dimensioni è la soluzione migliore a tale problema per due motivi: Da una parte per ridurre ad un minimo il comportamento capacitivo della connessione passante, e dall‘altra parte per consentire uno spazio massimo possibile per le piste tra le connessioni passanti. In più, piccoli diametri dei fori permettono una distanza maggiore tra le connessioni passanti, riducendo il crosstalk. Specialmente nel caso di connettori backplane, uno spazio sufficiente per le piste nel campo di connessione è di particolare importanza per l‘integrità del segnale perché, in seguito alle condizioni di spazio ridotte, su un backplane gran parte delle piste deve attraversare campi di connessione. Quante più piste potranno scorrere una accanto all‘altra sullo stesso strato, tanti meno strati saranno richiesti complessivamente e tanto minore sarà l‘effetto stub. Effetti stub dei connettori I cosiddetti effetti “stub” (dall‘inglese: stub = troncone) de4FOEFS scrivono riflessioni di segnale risultanti da tronchi di linee (derivazioni elettriche superflue dai percorsi di segnale). Quasi su ogni connettore e sulla maggior parte delle schede si presentano inevitabilmente questi tronchi di linee. Gli effetti possono essere spesso ridotti, adottando le rispettive tecnologie idonee. Il fattore decisivo è rappresentato dalla proporzionalità di queste misure. All‘interno di un connettore questi effetti compaiono in due punti: nella zona di fissaggio del contatto e nella zona di contatto. Il fissaggio del contatto dipende solamente dal design del connettore ed è quindi ben controllabile. In caso di un connettore molto semplice il contatto è dotato ad esempio di una parte che si innesta nel corpo isolante. Un segnale trasmesso attraverso questo contatto si divide al piede del montante di supporto. La parte del segnale che entra nel montante viene riflessa completamente alla sua estremità. Questo segnale riflesso si divide a sua volta al piede del contatto in direzione di trasmettitore e riceviFig. 2: Contatto con montante di supporto tore e si sovrappone qui al segnale utile. Un altro harting tec.News 16 (2008) FS esempio sarebbe di supportare il contatto con un rivestimento isolante. In tal caso si potrà rinunciare in gran parte ai montanti di supporto. Gli effetti stub nella zona &NQGjOHFS di contatto sono determinati in gran parte dal design meccanico del sistema in cui il connettore verrà successivamente destinato. In quasi tutti i sistemi backplane, dopo inserimento i moduli sono fissati sul pannello frontale. Di conseguenza, le distanze tra il pannello frontale ed il connettore sul lato modulo nonché tra l‘arresto del pannello Fig. 3: Contatto con rivestimento isolante, inserito frontale ed il connettore 4FOEFS &NQGjOHFS sul lato backplane determinano a che profondità .PEVMLBSUF i partner di connessione sono inseriti l‘uno nell‘al4UFDLWFSCJOEFS tro. Il connettore viene progettato in modo da #BDLQMBOF fornire sempre un contatto sicuro, indipenden$IBOOFM temente dalle tolleranze Fig. 4: Effetto stub della connessione passante del sistema. Ciò significa che la profondità di inserimento potrà anche variare per più di 2 mm. Così però la parte in eccesso del contatto diventa un tronco di linea (fig. 3) che, a seconda della proFig. 5: Connessione passante con fondità di inserimento, (a destra) e senza (a sinistra) backprovoca riflessioni più o drilling meno disturbanti. Le singole mollette ricurve del contatto generano anche un effetto stub. La dimensione richiesta per queste mollettine è limitata dalle tolleranze raggiungibili nella produzione dei singoli componenti del connettore. Altri effetti stub sono riscontrati soprattutto nella tecnologia di connessione, nel caso di sistemi backplane quindi nel circuito stampato. E’ consueto l’uso di backplane multilayer con 24 strati ma, a volte, si superano i 30 strati. In base all‘applicazione, lo spessore dei pcb varia perció tipicamente tra 2,4 mm e 5 mm. I piani di segnale sono distribuiti simmetricamente nella struttura a strati. Ciò significa però che le connessioni passanti formano dei tronchi di linee, in dipendenza del piano di segnale. Connettori a montaggio superficiale offrono la possibilità di utilizzare fori ciechi – dalla superficie fino allo strato del segnale – invece di contatti through hole. Le schede che usano questa tecnologia spesso sono però molto più costose e meno affidabili. Con la tecnologia di press-in si ha la possibilità di rimuovere la parte “superflua” della connessione passante con il “backdrilling”. A conclusione della produzione della scheda le corrispondenti connessioni passanti sono perforati dal retro con un diametro maggiore ed a profondità controllata. Così la bussola effettiva rimanente si estende solo ancora dalla superficie fino a poco sotto il piano di segnale. La premessa per questa procedura è una zona di press-in del connettore adeguatamente adattata, poiché la zona di contatto deve trovarsi completamente all‘interno della bussola di rame rimanente sulla scheda. Lo sviluppo di connettori per il settore Multigigabit rappresenta una delle maggiori sfide nel campo dei componenti elettromeccanici. harting ha affrontato questa sfida. Per ottenere una buona integrità del segnale servono soprattutto conoscenze molto precise dei sistemi in cui i connettori sono impiegati. Gert Havermann Signal Integrity Engineer, Electronics HARTING Technology Group [email protected] 39 t e c . N e w s 1 6: Pa r t n e r s h i p d i s i s t e m a Vollrath Dirksen & Uwe Markus Allrounders – Sistemi MicroTCA™ nelle applicazioni industriali Gli ingegneri che devono sviluppare le future applicazioni industriali, sempre più si trovano a dover gestire sfide impegnative: tempi di sviluppo più brevi, migliore scalabilità, maggiore capacità di calcolo, riduzione dei costi di sistema per l‘intera durata della vita dell‘impianto e utilizzabilità dei componenti di sistema per i compiti più diversi. La N.A.T. GmbH con sede a Sankt Augustin fornisce le applicazioni necessarie, la precisione meccanica e la sicurezza del contatto vengono inoltre fornite dai connettori harting plug AMC e MCH. Lo standard MicroTCA™ si basa sui bus seriali ad alta velocità più recenti, offre una riserva di potenza sufficiente per gestire CPU con prestazioni più elevate e semplifica i servizi e la manutenzione a distanza. La versatilità delle configurazioni e la scalabilità dei sistemi MicroTCA™ permette svariati impieghi. L‘MCH (MicroTCA™ Carrier Hub) e il sistema nervoso centrale di un sistema MicroTCA™ N.A.T. ha sviluppato un MCH modulare. L‘MCH di NAT può essere utilizzato nel sistema anche come semplice management-controller, ma in caso di necessità può realizzare anche il collegamento verso il mondo esterno tramite ethernet o altre interfacce seriali. Inoltre l‘MCH di NAT garantisce tramite e-keying che non venga inserito nel sistema alcun modulo che non sia compatibile con il backplane, che abbia un eccessivo carico in corrente oppure configurato in modo non valido. Il NAT MCH può innescare allarmi locali, inviare segnalazioni all‘esterno o eseguire funzioni di sicurezza predeterminate. L‘MCH di NAT può essere allestito per altre funzioni opzionali. In questi casi l‘MCH di NAT, in aggiunta al backplane, funge da dorsale per lo scambio interno di dati in un sistema MicroTCA™. Assume le funzioni di switch per Ethernet Gigabit e 10 Gigabit, Serial Rapid IO (SRIO) o PCIexpress. Poiché la gestione, di controllo e di dati sono condotti radialmente dall‘MCH a tutti gli slot, un MCH può avere nella sua struttura completa fino a quattro connettori. Con i connettori harting è possibile impilare semplicemente e in modo preciso i moduli MCH. Il connettore backplane di harting è dotato di un pin di centraggio per consentire lo sfruttamento ottimale delle superfici di contatto. Grazie ai perni di guida si può anche far scorrere facilmente un MCH con quattro connettori all‘interno del backplane. In 3 40 harting tec.News 16 (2008) Fig. 1: MCH di NAT: struttura modulare particolare, nei sistemi in cui è richiesta una funzione hotswap, la precisione del connettore harting assicura una perfetta funzionalità. Oltre all‘MCH, N.A.T. offre una vsta gamma di schede I/OAMC per i sistemi MicroTCA™ e ATCA®. Queste schede fieldbus AMC sono utilizzate nell‘automazione industriale per i moduli IP e per i moduli Hilscher-COM, nelle telecomunicazioni si utilizzano le schede WAN-AMC, per esempio NAMC-8560-8E1/T1/J1, NAMC-STM-1, NAMC-STM-4. Per calcoli veloci, rilevamenti e analisi dei dati di misurazione sono disponibili schede AMC-DSP-, AMC-FPGA- e AMC con una combinazione di DSPS e FPGA ad alte prestazioni. Per la misurazione semplice dei segnali di un modulo AMC per il backplane esiste la scheda AMC-Extender NAMC-EXT-PS. Si tratta di una scheda Extender passiva che contiene un plug harting per il backplane e un connettore AMC per il modulo AMC da provare. Due jumpers rimovibili permettono la misurazione del consumo reale di corrente sull‘alimentazione di gestione e di payload. Sui punti di prova SMD presenti possono essere misurati i segnali backplane AMC. Tramite un interruttore viene determinata la sorgente dell‘alimentazione di gestione. Così l’Extender può essere utilizzato perfino in funzionamento stand-alone con l’ausilio di un‘alimentazione esterna da 12 V. Vollrath Dirksen Strategic Business Development Manager Gesellschaft für Netzwerk- und Automatisierungstechnologie mbH (N.A.T.) [email protected] Uwe Markus Sales & Account Manager ECS & EP, Germany HARTING Technology Group [email protected] Plug AMC La N.A.T. GmbH di Sankt Augustin è specializzata in prodotti hightech per applicazioni per dati e per telecomunicazioni. La gamma di prodotti è imperniata su “embedded systems” e offre soluzioni per le reti locali (LAN) fino a reti ad ampio campo (WAN). La gamma di prodotti N.A.T. comprende un‘ampia offerta di interfacce standard per le reti LAN e WAN che si basano su hardware standardizzati come AdvancedMC™, MicroTCA™, VME, CompactPCI, PMC, PCI e altri. Le piattaforme “embedded” di N.A.T. vengono integrate da protocolli ISDN, SS7, ATM oppure TCP/IP e quindi adattate ai sistemi in tempo reale. Per ottenere un‘affidabilità elevata dei moduli AdvancedMC, N.A.T. utilizza il connettore a spina AdvancedMC™Plug di harting. Esso corrisponde alle tolleranze definite e elimina le fluttuazioni della qualità nella produzione dei circuiti stampati con un collegamento sul bordo della scheda. Con l’AdvancedMC™-Plug si sostituisce il bordo della scheda con un connettore. In questo modo vengono prevenute usura e corrosione elevate. La zona di innesto del modulo AdvancedMC™ viene definita pertanto dal connettore che permette un‘elevata sicurezza di contatto indipendentemente dalla qualità del circuito stampato. 41 tec.News 16: Sicurezza Dr. Andreas Starke Ethernet nei treni In molti settori industriali i sistemi bus sono utilizzati per il comando di impianti e processi. Anche nei veicoli ferroviari si trovano tecnologie analoghe. Ma è già prevedibile che nel futuro le attuali soluzioni non saranno sufficienti per il volume dati in continua crescita. Inoltre, la tendenza alla standardizzazione potrebbe aiutare a ridurre il numero delle diverse tipologie di sistema utilizzate. Ethernet sembra essere la risposta più adatta a tutto ciò. 42 harting tec.News 16 (2008) Un aspetto molto importante è legato ai requisiti di affidabilità della rete necessari, solitamente molto elevati. In questo contesto la scelta della topologia di rete è di grande rilevanza. In una semplice topologia a stella o lineare la funzione di trunking può essere un metodo per aumentare l‘affidabilità. Tale funzione permette l‘uso di due o più linee tra due switch per un unico collegamento logico. Questo approccio al problema però fornisce una soluzione solo per un guasto su un cavo di collegamento. Il guasto di uno switch comporterebbe ugualmente la caduta della rete. Una rete “veramente” ridondante con alta disponibilità può essere realizzata con strutture ad anello. In tal caso un‘unica interruzione dell‘anello dovuta al guasto di un componente (cavo o switch) non comporta la caduta della rete. Un ulteriore aumento dell‘affidabilità della rete può essere ottenuta con l‘utilizzo di vari anelli interconnessi, ad esempio un anello per coppia di vagoni. Ulteriori differenze tra l‘impiego di Ethernet in ambiente office e l‘impiego in applicazioni industriali e ferroviarie sono facilmente individuabili riferendosi ai singoli strati del modello OSI. Già dal livello 1, infatti, l‘utilizzo di componenti Ethernet in applicazioni ferroviarie presenta molte differenze riconducibili alle gravose condizioni ambientali. Particolare attenzione va rivolta ai cavi tra i singoli vagoni che si trovano in una zona non protetta. Tipicamente sono adottate soluzioni che prevedono singoli conduttori posati all‘interno di un tubo protettivo. Una o entrambe le estremità sono collegate ai vagoni grazie ad un connettore IP 68. Il collegamento Ethernet è realizzato con un cavo di rame 100 Ohm Cat. 5 con caratteristiche antincendio usuali nel settore ferroviario. I connettori sono realizzati nel rispetto di queste caratteristiche. 3 43 tec.News 16: Sicurezza Confronto tra Ethernet in ufficio ed Ethernet in applicazioni industriali/ferroviarie Aspetto Ufficio Industria Ferrovie Sezione dei cavi AWG 22...28 (da 0,34 a 0,08 mm2) AWG 22...26 (da 0,34 a 0,14 mm2) AWG 20...22 (da 0,5 a 0,34 mm2) Schermatura dei cavi No Sì Sì Guaina dei cavi PVC PVC LS0H (Low Smoke <Zero Halogen) Ai sensi delle norme riguardanti la non propagazione dell‘incendio ed i materiali isolanti privi di alogeni che impediscono il dilagare del fumo Connettore RJ45 RJ45 M12 Grado di protezione IP richiesto IP 20 da IP 30 a IP 67 da IP 30 a IP 67 Temperatura ambiente 0...50 °C - 20...70 °C - 40...70 °C Resistenza ad urti e vibrazioni nessun requisito Prove secondo EN 60 068 EN 61 373 Disponibilità della rete media elevate elevate Trasmissione dati in tempo reale No In parte In parte Interferenze elettromagnetiche molto basse elevate Requisiti particolari secondo EN 50.155 Durata specificata < 5 anni 5...15 anni fino a 30 anni Tensione di alimentazione 230 V AC 230 V AC, 24/48 V DC 24, 36, 48, 72 oppure 110 V DC Il livello 2 del modello OSI si riferisce allo scambio dei dati in frame Ethernet, nonché l‘assegnazione delle priorità dei dati (tramite QoS [Quality of Service]), l‘utilizzo di tag V-LAN oppure di identificatori per i protocolli di livelli superiori. Anche il Rapid Spanning Tree Protocol (RSTP) si riferisce a questo livello per gestire i loop di dati in reti ridondanti. Sugli altri livelli OSI superiori, la varietà di protocolli presenti e standardizzati da IEEE 802.xx offre molteplici possibilità per adempiere ai requisiti della maggior parte delle applicazioni. Al massimo sono richiesti adattamenti ed eventuali gateway verso protocolli esistenti, ad es. IEC 61.375. Applicazioni: Videosorveglianza Per aumentare la sicurezza oggigiorno nei treni sono spesso impiegati sistemi di videosorveglianza. Molte delle videocamere utilizzate oggi sono ancora dotate di tecnologia analogica. Sistemi appropriati provvedono alla conversione in segnali digitali nonché al raggruppamento dei canali. È presumibile che in futuro aumenterà l‘utilizzo di videocame- 44 re digitali. Con l‘uso di switch adatti al settore ferroviario queste potranno essere integrate direttamente nella rete. Come elemento centrale viene utilizzato un server video per la gestione dei dati. I dati video sono trasmessi direttamente dalla videocamera su un monitor nella cabina di guida. In caso di videocamere impiegate per la sorveglianza dei marciapiedi si dovrà tenere conto dei requisiti di trasmissione in tempo reale, adottando una struttura di rete idonea. In considerazione del fatto che i dati video richiedono una larghezza di banda notevolmente maggiore rispetto ad altri tipi di dati, è consigliato l‘uso del protocollo Internet Group Management Protocol (IGMP). Insieme alle funzioni correlate (snooping e querier), questo protocollo provvede a trasmettere i flussi di dati video solo ai destinatari a cui servono, ottimizzando al meglio il carico della rete. Informazioni per passeggeri e sistemi di entertainment Altoparlanti, display LED e schermi piatti per l‘informazione dei viaggiatori devono essere collegati alla rete dati. harting tec.News 16 (2008) Nel passato gli annunci in treno venivano trasmessi con tecnologia analogica. Display LED venivano collegati a sistemi speciali. Schermi piatti, in particolare i monitor integrati nei sedili, non erano ancora impiegati su treni passeggeri. Oggi questi sistemi sono impiegati sempre più frequentemente e lo standard Ethernet viene utilizzato in misura crescente come protocollo di rete per la trasmissione dei dati. Lo sviluppo futuro possibile potrebbe essere quello che prevede l‘utilizzo di un‘unica rete a banda larga attraverso la quale sono trasmessi i dati per tutte le applicazione. In tal caso sarebbe necessario, comunque, un sofisticato sistema di trasmissione ed una topologia di rete adatta a garantire la priorità dei pacchetti di dati e all‘occorrenza la caratteristica di operatività in tempo reale per le diverse applicazioni. In questo contesto, l‘impiego esteso delle V-LAN rappresenta un percorso possibile. Un altro aspetto è quello che prevede l‘utilizzo di una rete separata per ogni applicazione. Ma un approccio di questo tipo non sfrutterebbe i vantaggi offerti da un‘unica rete fisica (cablaggio ridotto al minimo, semplicità nella manutenzione, riduzione costi). Rete di comando del treno Tra i vari sistemi e reti di protocolli, in questo contesto viene indicato come esempio TCN (Train Comunication Network) conforme allo standard IEC 61.375 attualmente utilizzato dai costruttori leader in questo settore. Questo sistema è composto da due sistemi bus cablati ridondanti: il “bus treno” WTB (Wired Train Bus) che collega tutti i vagoni di un treno ed il bus veicolo MVB (Multifunction Vehicle Bus) che collega tra di loro tutte le unità di comando – ad esempio unità di comando trazione, frenatura e porte ecc. – di un singolo vagone. Questo sistema bus ha quasi 20 anni e non potrà sostenere future implementazioni. La registrazione di dati ed eventi è richiesta a volte in misura talmente elevata che la larghezza di banda messa a disposizione da TCN non potrà essere sufficiente. Fast Ethernet con 100 Mbit/s potrebbe risolvere questo problema. Altri motivi che conducono all‘impiego di Ethernet sono il know-how diffuso a livello mondiale nonché le interfacce e gli utensili standardizzati. Dovranno comunque essere trovate adeguate soluzioni per i requisiti di operatività in tempo reale di talune applicazioni, per le funzioni specifiche di comando necessarie a bordo treno e la compatibilità con componenti più datati. E per ogni livello di implementazione dovranno inoltre essere presi in considerazione i rispettivi aspetti di sicurezza. Per quel che riguarda la capacità di operare in tempo reale, lo standard WTB con un tempo di reazione definito di 100 ms potrebbe essere un primo approccio. Ciò significherebbe che con una topologia di rete ed un numero di utenti per ramo adatti, nonché un utilizzo idoneo delle possibilità QoS, un treno potrebbe funzionare attraverso Ethernet con protocolli standard IEEE 802. Per le funzioni specifiche del treno devono essere sviluppate ulteriori applicazioni e protocolli. Poiché il passaggio da TCN ad Ethernet non potrà concludersi in pochi giorni, per un determinato periodo di tempo le due reti dovranno coesistere. Di conseguenza, le unità di comando del veicolo dovrebbero lavorare con entrambe le reti, il che richiede l‘implementazione di classi di dati TCN su Ethernet. Un‘altra particolarità delle reti sui treni è la configurazione automatica di rete all‘avviamento dei sistemi. L‘attuale configurazione del treno, cioè il numero, il tipo e la successione dei vagoni, deve essere presa in carico e trattata in modo logico nel sistema. Mentre per WTB si tratta di una funzione standardizzata, per Ethernet deve essere creata una applicazione specifica. Stato dell‘arte e sguardo al futuro Attualmente, il sistema bus più importante è ancora il TCN come definito nella norma IEC 61.375. Il gruppo IEC/TC9 WG43 lavora sull‘integrazione di Ethernet. Ad oggi sono in funzione solo i primi treni che adottano Ethernet. Le applicazioni riguardano principalmente i sistemi di informazione viaggiatori, il comando di funzioni non rilevanti per la sicurezza e la videosorveglianza. In futuro seguiranno i sistemi di intrattenimento viaggiatori e l‘accesso W-LAN. Tenendo conto delle norme e procedure di omologazione, l‘implementazione completa del sistema Ethernet come sistema bus per il comando dei treni durerà sicuramente ancora diversi anni. Dr. Andreas Starke Market Manager Transportation, Electric HARTING Technology Group [email protected] 45 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e Andreas Huhmann Automation IT scende in campo e s az si ien Co dali c mmer ializz az Profili di automazione 7. Applicatione Livelli di applicazione io zio Appl ic one om unic a zi 6. Presentazione o 5. Sessione ne Produ zi rm a di c fo a e ne n Pr o c Automation IT è la piattaforma di comunicazione universale per tutti i processi di produzione industriale. harting non ha solo presentato concetti sufficientemente ampi a questo proposito, ma ha sviluppato nuovi standard e immesso nuovi prodotti sul mercato. A Zhuhai (Cina) harting ha realizzato Automation IT anche all’interno del proprio stabilimento di nuova costruzione. Profili di comunicazione Necessaria compatibilità Pi at ta o pp 4. Trasporto UDP TCP 3. Network IP 2. Data Link Ethernet MAC 1. Physical Ethernet TCP/IP Suite Piattaforma di comunicazione u Automation IT Rispetto richiesto IEEE 802.3 ET HER Sv il NET Modello di riferimento OSI Fig 1: Il Processo Fig 2: Modello a livelli OSI Poiché Ethernet si è sviluppato nell‘Office IT come standard di comunicazione dominante, anche Automation IT si basa su Ethernet. Di conseguenza, la garanzia di continuità nella trasmissione è prioritaria. Tuttavia solo i sistemi che sono compatibili con Ethernet IEEE 802.3 offrono questa garanzia. Ethernet è stato sviluppato solo per processi provenienti dal campo Office IT. Automation IT ha invece riguardo per le richieste specifiche dell’automazione industriale includendo il determinismo e l‘operatività in real-time. automazione richiede necessariamente un sistema di comunicazione, ma c’è anche la necessità di soddisfare molte tipologie di applicazione. Il vero capitale delle odierne soluzioni di automazione odierne è insito ai livelli più alti del modello OSI, oltre la comunicazione. Dal punto di vista dell‘automazione, perciò, la pura discussione sulla comunicazione è sterile; infatti, si deve considerare che conta solo quanto viene trasferito dalle competenze in fatto di automazione, dal mondo Fieldbus al nuovo universo Ethernet. Questa competenza sull‘automazione è stata maturata in più di 20 anni. Così anche il mercato punta sui profili di due veterani provenienti dal mondo Fieldbus, la cui rilevanza è intatta anche nel mondo Ethernet. La sua quota di mercato con 2/3 del mercato mondiale del Fieldbus circa diventerà elevata anche con la comunicazione Ethernet. Automation IT e profili di comunicazione per l‘automazione L‘industria manifatturiera richiede oggi per l‘automazione in campo, soluzioni che si adattino in modo ottimale ai processi produttivi. Se l‘utente è abituato oggi ad utilizzare Profibus con l‘ampio spettro dei suoi profili di applicazione, non può riscontrarne altrettanti realizzabili in Ethernet, poiché Ethernet è innanzitutto un sistema di trasmissione dati che coinvolge i layer 1 e 2 del modello OSI. Un progetto di 46 1. Ethernet/IP Ethernet/IP deve essere visto come uno sviluppo ulteriore basato su Ethernet di DeviceNet e nel profilo della comu3 harting tec.News 16 (2008) 47 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e nicazione punta su meccanismi standard IEEE 802.3.La ODVA (Open DeviceNet Vendor Association) ha risolto il tema dell’applicazione con CIP (Common Industrial Protocol) a partire dal contesto di comunicazione comune e utilizza CIP indipendentemente dalla piattaforma di comunicazione. Questo è un chiaro messaggio in direzione di una piattaforma di comunicazione standard cavi di collegamento dell‘impianto; impianti e macchine vengono allacciati alla rete in un secondo tempo tramite outlet o scatole di collegamento.. Riferendosi invece al collegamento in rete di macchine o apparecchiature individuali, il discorso necessariamente cambia. Nel mondo dell‘automazione, la realizzazione della rete è più orientata alla specifica applicazione. 2. PROFINET PROFINET, nato come sviluppo ulteriore di Profibus è uno profilo compatibile con l‘Ethernet standard dell‘IEEE 802.3 sotto l‘aspetto della comunicazione. Gli ampliamenti in tempo reale di PROFINET, che oltre al canale TCP/IP realizzano un canale in tempo reale sul layer 2 per applicazioni di automazione, non impongono restrizioni ad una architettura aperta della piattaforma di comunicazione. Spesso questi adattamenti sono perfino necessari per assicurare l’efficienza della rete di automazione. Per questo harting ha incluso esplicitamente PROFINET nel proprio tema Automation IT. Un punto critico sui profili di comunicazione è tuttavia rappresentato dal fatto che le loro integrazioni assicurano la compatibilità ad Ethernet secondo l’IEEE 802.3, sebbene oggi però non siano compatibili una con l‘altra, Quindi oggi è possibile la creazione di una piattaforma di trasmissione dati solo dopo la scelta di uno dei profili di comunicazione. Le configurazioni di rete nell‘automazione La relazione tra cablaggio e componenti di rete Ethernet deve confrontarsi con le molteplici configurazioni di rete necessarie alle applicazioni di automazione. Nel caso si una pressa ad iniezione plastica, la topologia di rete, seppur complessa, è tipicamente a stella: ciò significa un limitatissimo numero di switches con molte porte ed un numero elevato di cavi, di lunghezza ridotta. Nelle applicazioni di sorting postale o di conveyor per lo smistamento bagagli, invece, dove l‘applicazione si estende in lunghezza, sono necessari molti switches a poche porte, magari IP 67, collegati in linea con un numero ridotto di cavi, di lunghezza rilevante. Sistemi di installazione Automation IT Nel mondo office si sono ottenuti sistemi universali tramite applicazioni estremamente uniformi, come per esempio le postazioni di lavoro d‘ufficio. L’infrastruttura deve permettere il più possibile e a lungo termine un utilizzo flessibile di un edificio adibito ad uso ufficio. Durante questo utilizzo vengono ripetutamente sostituiti i componenti di rete Ethernet e i computer, cosa che dovrebbe essere possibile senza un nuovo e dispendioso collegamento di rete. In questo contesto, è possibile vedere il cablaggio come entità infrastrutturale separata dai componenti di rete Ethernet. Le normative oggi esistenti riflettono esattamente questa situazione e si applicano sia ai connettori che ai cavi e agli altri componenti di rete Ethernet, come gli switch. Questo approccio è certamente auspicabile anche per l‘industria, ma è tuttavia ancora non consueto nelle applicazioni fieldbus. Più facilmente può trovare applicazioni idonee nella realizzazione di un nuovo edificio industriale, in quanto normalmente il cablaggio della rete si realizza prima di posare i 48 Il cablaggio Automation IT Con Automation IT l‘utilizzatore finale può impiegare un‘unica piattaforma di cablaggio per tutte le aree della propria azienda. La norma ISO/IEC 11 801 illustra i requisiti che devono essere rispettati nel cablaggio del mondo Office IT. Invece, tutti gli aspetti di conformità alle condizioni ambientali gravose e le topologie previste dal cablaggio degli edifici industriali sono una descritte della norma ISO/IEC 24 702. Per soddisfare i requisiti necessari al cablaggio IT sia per l‘ambiente Office sia per le applicazioni industriali di automazione, harting e Leoni Kerpen GmbH hanno messo in comune le proprie competenze nella realizzazione di cavi e sistemi di connessione, realizzando un intero programma di componenti per il cablaggio, grazie al quale si rispetta quanto previsto nella normativa ISO/IEC 24 702. Tale programma consente inoltre la realizzazione dell‘infrastruttura di rete all‘interno dell‘edificio industriale in modo perfettamente aderente alla norma ISO/IEC 11 801. Si ha pertanto a disposizione un‘unica piattaforma comune di cablaggio, utilizzabile in ambiente Office IT così come in tutte le applicazioni di automazione industriale. Esempi ti tale piattaforma sinergica sono il Vario Keystone di Leoni Kerpen e la tecnologia PushPull di harting. Se la rete aziendale si estende alle macchina o all‘impianto dei reparti di produzione, si deve avere un occhio di riguar- harting tec.News 16 (2008) Topologia Connettore Switch Edificio industriale HARTING PushPull mCon 1000 Han® PushPull mCon 3000 HARTING PushPull Hybrid mCon 6000 Impianto Macchina Fig 3: Cablaggio di edifici industriali e di apparecchiature industriali do per i profili di automazione, i cui cablaggi sono definiti nella parti specifiche della norma IEC 61 784. I produttori di automobili tedeschi, ad esempio, hanno redatto uno standard di installazione comune che è stato fatto confluire come standard generico PROFINET nella norma IEC 61 784-2-4. Il concetto di installazione utilizza la tecnologia PushPull harting che viene impiegata sia per la comunicazione che per l‘alimentazione della tensione a 24 V. Anche qui harting ha realizzato una gamma di soluzioni in collaborazione con i partner di Automation IT. I componenti di rete Automation IT Un disaccoppiamento dell‘Ethernet industriale dalle tecnologie IT standard risulta pericoloso, si pensi per esempio agli aspetti della sicurezza. Inoltre la pressione innovativa nell‘Office IT è enorme: qui si generano innovazioni e perfezionamenti tecnologici essenziali. Da tutto ciò può anche trarre vantaggio l’Automation IT. Se inizialmente nel mondo industriale è stato percorso un notevole avvicinamento in direzione della tecnologia Fast Ethernet, oggi, anche per le applicazioni industriali, si comincia ad impiegare la trasmissione dati con una ampiezza di banda maggiore, quella che offre ad esempio la tecnologia Gigabit. Essa infatti può offrire miglioramenti eccezionali in termini di prestazioni dell‘automazione. Oltretutto è da considerare anche un fattore di opportunità di sviluppo e di costi: poiché la tecnologia a banda larga viene ormai massicciamente impiegata nelle applicazioni Office, praticamente è o sarà disponibile a medio termine senza sostanziali costi di sviluppo rispetto a Fast Ethernet, consentendo però l‘evoluzione delle applicazioni industriali aggiungendo anche la trasmissione di applicazioni più spinte, con impiego magari di segnali voce e video, nell‘industria. Automation IT con la sua piattaforma comune di comunicazione punta sulla forza innovativa della tecnologia Ethernet standard, in modo da garantire la realizzazione di componenti di rete Ethernet sempre tecnicamente allineati allo “stato dell‘arte”. Un tema chiave del concetto di piattaforma unica è la gestione della rete. A questo proposito sono disponibili strumenti efficienti, che presuppongono però l‘impiego in rete di componenti intelligenti. harting, in collaborazione con Nexans Deutschland Industries GmbH & Co. KG, ha realizzato ad integrazione della propria gamma, ulteriori componenti di rete Ethernet specificamente ideati per l‘utilizzo industriale in campo. Gli switches harting assicurano prestazioni e compatibilità che permettono appunto la gestione unica della rete. Grazie alle caratteristiche costruttive adatte agli standard industriali ed alle elevate prestazioni da High End Office, questi switches offrono una possibilità di sviluppo integrato ideale del cablaggio industriale secondo la norma ISO/IEC 24 702. Poiché oggi la gestione della trasmissione dati dell‘area Fieldbus si realizza in ambiente Office, la linea di sviluppo è già chiaramente tracciata. La gestione IT ha anche accesso all‘automazione. I componenti industriali di rete Ethernet dovranno perciò avere anche funzionalità di gestione, che sono tipiche di Office, seppur utilizzati su macchine e impianti. Gli switch mCon 3000 ed mCon 6000 harting posseggono oggi già quelle caratteristiche di Simple Network Management Protocol (SNMP), che permettono una gestione centrale remota. Inoltre queste serie di prodotti propongono le funzionalità aggiuntive mirate alle necessità dei nuovi profili di automazione, come per esempio IGMP Snooping per Ethernet/IP oppure l‘integrazione di PROFINET I/O. Le soluzioni harting soddisfano sia le richieste specifiche delle infrastruttura di rete presenti nel mondo building, sia le tipiche necessità degli impianti e delle macchine nel mondo industriale ed offre soluzioni che permettono un‘unica piattaforma di comunicazione di Automation IT dall‘ufficio fino ai reparti di produzione. Andreas Huhmann Director Strategic Marketing, ICPN HARTING Technology Group [email protected] 49 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e Wolfgang Klinker & Anne Bentfeld Domare due leoni danzanti Con l‘inaugurazione del nuovo stabilimento di produzione a Zhuhai (Cina), il gruppo tecnologico harting aumenta la capacità produttiva per il mercato asiatico. Un centro di logistica moderno supporta l‘espansione della posizione sul mercato di harting in Asia. Allo stesso tempo harting installa nel nuovo stabilimento un concetto orientato al futuro dell’automazione, della comunicazione e del controllo. 50 harting tec.News 16 (2008) All‘inaugurazione del nuovo insediamento produttivo di harting a Zhuhai, tenutosi il 19 ottobre 2007 sono intervenuti 400 ospiti. La famiglia Harting ha condiviso la celebrazione con i rappresentanti della città di Zhuhai, con gli inviati dell‘ambasciatore tedesco in Cina, i rappresentanti principali dell‘università locale e con i propri soci d‘affari. Per porgere le proprie congratulazioni sono intervenuti anche, sia i rappresentanti del governo cinese, sia gli ospiti in arrivo dalla Germania, fra essi il consiglio di vigilanza del gruppo tecnologico e il sindaco di Espelkamp Heinrich Vieker, i dipendenti provenienti da Espelkamp, dall‘Inghilterra, e da molti altri stati asiatici e sul posto da Zhuhai. Il discorso di benvenuto è stato tenuto da Margrit Harting, procuratore generale associato della harting KGaA. A lei è spettato anche il compito di dare inizio alla cerimonia di inaugurazione nella migliore tradizione cinese “domando due giganteschi leoni danzanti”. Nel suo discorso Philip F. W. Harting, figlio degli imprenditori Margrit e Dietmar Harting e da due anni Managing Director per l‘Asia, responsabile a Hong Kong per il business asiatico di harting, ha messo in evidenza che il significato delle imprese a conduzione familiare è ancora molto importante per un impegno continuo sui mercati nuovi, mentre nella società di capitali predomina un‘aspettativa di successo a breve termine, le imprese familiari perseguono obiettivi a medio e a lungo termine. Obiettivo: Leadership di mercato Gli obiettivi che harting si prefissa in Asia sono infatti elevati: malgrado la forte concorrenza, l‘impresa vuole diventare un riferimento di primo piano sul mercato dei connettori. Lo stabilimento di produzione di Zhuhai è uno dei passi più importanti su questa strada. Werner H. Lauk, responsabile del Dipartimento per l‘Economia dell‘Ambasciata della Repubblica Federale Tedesca in Cina, nel suo intervento di saluto ha lodato l‘impegno sociale della famiglia imprenditoriale di Espelkamp ed il procedimento esemplare nella scelta della sede in Cina. Zhuhai è una città di milioni di abitanti che cresce velocemente e si trova nella provincia di Guandong, precisamente a un‘ora di viaggio ad ovest di Hong Kong vicino all‘exenclave portoghese Macao. Lo stabilimento di produzione è stato costruito nella zona tecnologica ed economica della città secondo i progetti di un architetto cinese. harting ha investito circa 12 milioni di euro per erigere 20.000 m2 di superficie di produzione e di logistica. 250 dipendenti lavorano al momento presso harting Zhuhai. Come Dietmar Harting, associato responsabile del gruppo harting, ha evidenziato, il gruppo conosce le regole del gioco per il successo nella concorrenza asiatica – a Zhuhai si produce già dal 1998 “L‘investimento nella prima fase di costruzione” dice Dietmar Harting “è la risposta della direzione dell‘azienda alla domanda crescente derivante dall‘area economica dell‘Asia del Pacifico. La Cina è inoltre un mercato estremamente esigente. Basandoci sulle nostre esperienze nell‘area asiatica, è nostra ferma intenzione il rimanere molto vicini al cliente, prendercene cura: solo nel dialogo diretto e continuo, i produttori sviluppano il tatto necessario per le necessità specifiche delle nazioni di provenienza dei loro partner in affari.” La famiglia di imprenditori Harting ha tagliato quindi il nastro rosso insieme ad alcuni ospiti e ha inaugurato con loro il nuovo stabilimento cinese del gruppo harting. Il momento esatto del taglio del nastro è stato determinato secondo un pronostico geomante cinese per le ore 11:38 esatte. Tuttavia, malgrado l‘inaugurazione solenne non si è ritenuto che ci fosse tempo da perdere. Durante la cerimonia la produzione era già a pieno regime. La fabbricazione era stata avviata già prima dell‘inaugurazione. Produzione secondo il modello tedesco harting si è già fatta un nome sul mercato in forte espansione dell‘industria cinese. Già oggi vengono serviti i mercati come quello delle telecomunicazioni, dei trasporti, della costruzione di macchine e dell‘industria energetica. harting dà un valore particolare a qualità e sinergie tra gli stabilimenti di produzione. L‘impresa realizza le attrezzature e le macchine di produzione presso la sede sociale in Germania. Anche la direzione dello stabilimento è in mano tedesca. L‘inaugurazione del nuovo stabilimento di Zhuhai è per harting una dichiarazione del rafforzamento strategico della sede in Asia. Il severo rispetto delle direttive aziendali interne per la protezione dell‘ambiente e per la sicurezza del lavoro dei dipendenti costituiscono inoltre il fondamento dell‘attività dell’azienda in Cina e nel mondo. Per Dietmar Harting la sede di produzione in Cina ha tuttavia un significato strategico anche da un altro punto di 3 51 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e Fig. 1: Stabilimento HARTING a Zhuhai vista. Alle condizioni cinesi questa produzione offre la possibilità di produrre prodotti d‘alto valore con gli stessi costi a cui potrebbero essere prodotti anche i possibili plagi. In questo modo viene tolto ai “copy products” il vantaggio economico già nel luogo di origine. Automation IT – la piattaforma unica di comunicazione dagli uffici alla produzione Lo stabilimento cinese è stato impostato in base a criteri di estrema modernità sia dal punto di vista tecnico che organizzativo. Un‘unica infrastruttura Ethernet collega tutte le aree interne dello stabilimento e lo stabilimento stesso al network mondiale harting. Fino ad ora, i vantaggi della piattaforma harting Automation IT si erano visti solo durante le fiere a cui harting partecipava. Nel nuovo stabilimento di produzione a Zhuhai nel Sud della Cina i professionisti di Espelkamp hanno fatto le cose per bene: al fine di ottimizzare i processi di comunicazione e quindi di produzione, hanno sviluppato una completa infrastruttura di rete rendendo utilizzabili e visibili gli strumenti da qualsiasi parte all‘interno dell‘azienda. I processi aziendali del Gruppo Tecnologico sono basati completamente sull‘IT. Claus Hilger, General Manager IT del Gruppo Tecnologico harting, riferisce che tutte le imprese del gruppo harting sono allacciate alla centrale IT a Espelkamp, dove si trova la base SAP. Tutte le applicazioni ERP e i flussi di materiali vengono perciò raccolti e controllati centralmente. 52 Mentre altrove l‘infrastruttura IT è cresciuta nel tempo in modo parziale, nello stabilimento nuovo di Zhuhai la si è potuta strutturare interamente a partire dal basso in collaborazione con Cisco. Come riportano Claus Hilger e Ralph Xia, manager IT dello stabilimento di Zhuhai, l‘infrastruttura della rete locale di Zhuhai è composta da un Backbone GBit e da connessioni a 100 MBit sia verso le postazioni di lavoro sia alle macchine di produzione. Il cablaggio è Cat 6. Nella nuova sede di produzione sono stati installati circa 15.000 mt di cavi standard Cat 6. Ad essi bisogna aggiungere 1.200 m di cavi Cat 6 harting per ethernet nell‘area di produzione per il collegamento degli impianti produttivi. In totale all‘interno dello stabilimento sono state installate 296 prese di rete. Vengono inoltre utilizzate 300 patch cables harting – ognuna di una lunghezza di 2 m. Mentre a livello di rete superiore vengono utilizzati switches Cisco (Catalyst 2960 24/48, Catalyst 3560) e router Cisco (2621 XM) per le applicazioni VPN e WAN, all‘interno della fabbrica sono installati switches gestiti del tipo mCon 7100 harting con grado di protezione IP 67. In collaborazione con il gruppo IT centrale, il gruppo di Ralph Xia ha implementato tutta la rete e le applicazioni IT, compresa una soluzione integrata Cisco-VoIP, è stata inoltre garantita la necessaria banda anche per i sitemi di videoconferenza “Il nostro prossimo principale progetto IT sarà il trasferimento della comunicazione telefonica del gruppo harting alla telefonia via internet (VoIP)” ha detto Claus Hilger. harting tec.News 16 (2008) Che cosa è Automation IT? Automation IT una piattaforma universale di comunicazione per tutti i processi di produzione industriale. Per lo sviluppo e l‘implementazione di Automation IT, gli utenti devono avere l‘espediente di un‘installazione strategica utile a tutta l‘azienda. Mentre la norma ISO/IEC 11 801 definisce chiaramente le soluzioni di cablaggio da utilizzare negli ambienti office IT, per quanto riguarda le applicazioni di automazione industriale c‘è ancora molto lavoro da fare. In questo ambito l‘Automation IT offre soluzioni di installazione comuni per edifici industriali, impianti e macchine. Fig. 2: Applicazioni HARTING nello stabilimento a Zhuhai: Alimentatore pCon 7095-24A e switch 10 porte mCon 7100-A Il monitoraggio delle macchine è una delle applicazioni già utilizzate di maggiore importanza: “I nostri colleghi dello stabilimento nel Northampton sono collegati via VPN alla macchina di montaggio SMD a Zhuhai e possono monitorare e configurare la macchina da remoto” riferisce Claus Hilger. Malgrado le distanze estremamente ampie nel sistema IT sono garantiti tutti i requisiti necessari di sicurezza di un gruppo che opera a livello globale. Hilger: “Naturalmente utilizziamo un concetto di sicurezza sulla base di una Security Policy predeterminata centralmente riguardo alla connettività esterna, alle apparecchiature terminali utilizzate e ai metodi di comunicazione. harting utilizza firewalls, amministra centralmente i diritti di accesso, client firewalls e Desktop Encryption su tutti i notebook, oltre a numerosi altri dispositivi di sicurezza.” Wolfgang Klinker Journalist Anne Bentfeld General Manager Communication and Public Relations HARTING Technology Group [email protected] Che cosa significa tutto ciò per harting? La gamma di prodotti harting offre le soluzioni migliori per le richieste applicative degli utenti che operano in ambienti industriali. –Connettori assemblabili in loco, cavi cablati e prese industriali (RJ45/M12) –A limentazione per armadi di controllo e distribuzione (anche con un elevato grado di protezione) –Switches Ethernet ottimizzati (plug&play) per spazi di installazione ristretti all‘interno di armadi e custodie Famiglie di prodotti eCon 2000 ed eCon 3000 –Switches Ethernet con porte in fibra ottica per il collegamento in rete di impianti in ambienti critici EMV Famiglie di prodotti eCon 3000 e mCon 3000 –Switches Ethernet con soluzioni di ridondanza ottimizzate per specifiche applicazioni (ridondanza parallela o ad anello) Famiglia di prodotti sCon 3000 –Switches Ethernet gestiti con funzioni di sicurezza per l‘integrazione degli impianti di produzione nella rete aziendale Ethernet Famiglie di prodotti mCon 1000 e mCon 3000 –Switches Ethernet gestiti e non gestiti con un elevato grado di protezione per la realizzazione sistemi di trasmissione dati per macchine e impianti Famiglie di prodotti eCon 4000, mCon 4000, eCon 7000, mCon 7000 –Switches Ethernet gestiti e non gestiti, con e senza interfaccia a backplane per rack 19” da installare in armadi di controllo Famiglie di prodotti eCon 9000, mCon 9000 53 t e c . N e w s 1 6: Pa r t n e r s h i p d i s i s t e m a Fritz Aldag L‘economia globalizzata richiede importanti accordi di partnership Siemens e harting hanno concordato un partenariato per la realizzazione di soluzioni per sistemi di movimentazione e di automazione decentralizzati. Sono in fase avanzata di realizzazione i primi progetti di grandi dimensioni, come gli aeroporti di Dubai, Seoul e Pechino. Fin dallo sviluppo della tecnologia di controllo attraverso bus di campo, harting, in qualità di produttore di primo piano di sistemi di interconnessione e Siemens, leader nel settore dell‘automazione, lavorano insieme allo sviluppo di nuove soluzioni. Oggetto principale della cooperazione è lo studio e la produzione di interfacce di collegamento per sistemi dati e alimentazione su sistemi di controllo decentralizzati, come gruppi avviamento motori, controllo di sensori, inverter, motoriduttori e motori. In questo ambito sono state sviluppate (o implementate) in base alle richieste del mercato le serie Han-Compact®, Han-Brid® e Han®-EMV. Con il reparto della Siemens che si occupa di sistemi di alimentazione decentralizzata, harting ha sviluppato il nuovo Han-Power® S, scatole connettorizzate per bus di alimentazione di potenza. Siemens ha fornito le serie di apparecchiature Simatic ET 200 X, ECOFAST, Simatic ET 200pro e Sinamics G120D per il controllo decentralizzato di motori e trasmissioni. Il grande progetto dell‘aeroporto di Dubai In seguito a una serie di progetti minori, Siemens ha ricevuto, a Dicembre 2003, il primo ordine di grandi dimensioni per impianti di movimentazione decentralizzata. Il sistema automatico di movimentazione di merci e bagagli del terminal III dell‘aeroporto internazionale di Dubai è stato realizzato con componenti Siemens. In particolare nell‘ambito degli impianti di movimentazione bagagli, vale a dire dal check-in al ritiro bagagli sul nastro 54 trasportatore, sono stati impiegati azionamenti decentralizzati (motori, avviamento motori e inverter). In totale sono state installate a Dubai 13.000 unità di apparecchiature. Requisito indispensabile richiesto dai gestori dell‘aeroporto è che tutte le apparecchiature fossero equipaggiate con connettori, per garantire la sostituzione dei componenti nei tempi più brevi possibili in caso di eventuali guasti. La moderna tecnologia aeroportuale punta su sistemi completamente automatici, che comprendano anche un immagazzinaggio intermedio dei bagagli dei viaggiatori in transito. Per adempiere a questa richiesta, nell‘aeroporto di Dubai sono stati realizzati circa 90 km di linee di trasporto e di immagazzinaggio. L‘aeroporto alla fine del sua fase di completamento deve poter gestire senza problemi 15.000 bagagli all‘ora e una presenza di passeggeri di 70 milioni di viaggiatori all‘anno. La logistica dell‘aeroporto a Dubai permette la gestione di circa 8.000 passeggeri all‘ora. In particolare, in previsione dell‘arrivo dei nuovi aeroplani di grandi dimensioni, come l‘Airbus A 380, e harting tec.News 16 (2008) dell‘ulteriore integrazione dell‘economia mondiale, si stima un’ulteriore crescita della presenza di passeggeri da tutto il mondo. Tutti i grandi aeroporti si stanno già adattando oggi a questa richiesta. Per l‘alimentazione elettrica a 400 V è stato utilizzato l‘harting Han-Power® e l‘Han® Q4/2. Gli azionamenti sono stati equipaggiati con connettori Han® Q8 sull‘avviamento motore e Han® 10 E sul motore. Per i cavi di collegamento sono stati utilizzati conduttori resistenti all‘olio e con isolamento antifiamma e non contenenti gas alogeni, in accordo con le normative IEC 60 332-1, 60 754-2 e 61 034. Inoltre, per tutte le aree al di fuori delle canaline metalliche, sono state richieste guaine flessibili di protezione contro danneggiamenti meccanici. Il bus di controllo è stato realizzato su protocollo Profibus, con connettori serie Han-Brid® come interfaccia di sistema. harting ha anche fornito cavi pre-assemblati (con i propri connettori) di lunghezze differenti, da 0,5 a 100 m. Nel Dicembre 2007, i cavi intestati forniti da harting per le linee Profibus, hanno raggiunto 150 km di lunghezza. Tutti i cavi sono stati testati al 100% in produzione e sono stati marchiati in modo da poter essere identificati in caso di eventuali anomalie riscontrate in fase di installazione. Seguono altri grandi progetti: Seoul e Pechino Siemens si è anche aggiudicata, nel 2004 e nel 2005, gli ordini per l‘allestimento e la fornitura elettrica degli impianti di trasporto bagagli per l‘aeroporto Incheon (Seoul, Corea del Sud) e per l‘aeroporto internazionale Pechino BCIA (Bejing-Capital-International-Airport), di progettazione completamente nuova e da realizzare per i Giochi Olimpici del 2008. Anche qui sono state realizzate soluzioni connettorizzate per gli impianti di movimentazione. Per il progetto Incheon è stato utilizzato il sistema decentralizzato ECOFAST in variante Profibus-Hybrid. In questo caso, attraverso l‘utilizzo di fibre ottiche in vetro tipo HCS (Hard Clad Silica) è stato possibile realizzare tratte di dorsale con lunghezze superiori a 200 m. Quasi contemporaneamente erano in corso le pianificazioni per il progetto BCIA (aeroporto Pechino). Anche qui si sono utilizzati sistemi decentralizzati connettorizzati. In questo caso il gestore e Siemens hanno optato per una soluzione ASI-Bus per l‘interfaccia tra sensore e attuatore. Ciò ha richiesto lo sviluppo di avviamento motori specifici per questo progetto, che sono stati realizzati da Siemens nella sede di Lipsia. Per il progetto di Pechino, a Dicembre 2007, sono state consegnate più di 7.500 m di cavi di sistema con scatole connettorizzate Han-Power® S e sono stati allestiti oltre 400 banchi di per il check-in. Il trasporto dei bagagli dei passeggeri è realizzato con un sistema a tunnel di 2,1 km di lunghezza. Il sistema di nastri ad alta velocità permette il trasporto dei bagagli in tempi estremamente brevi. Malgrado le enormi distanze che vengono percorse in questo aeroporto, i bagagli dei passeggeri di grossi velivoli con capienza di oltre 700 persone, dovranno trovarsi sul nastro trasportatore pronti per il prelievo in tempi estremamente contenuti. La collaborazione di estremo successo tra Siemens e harting è stata regolata nel giugno 2007 su una nuova base contrattale: la Siemens-Solution-Partnerschaft-Automation. harting fornisce, su questa base, cavi pre-assemblati e componenti di interconnessione per sistemi di movimentazione decentralizzata gestiti attraverso prodotti Simatic ET 200X, ECOFAST, Simatic ET 200pro Sivacon MCU e Sinamics G120D. Ulteriori informazioni: Le schede tecniche dei prodotti impiegati su queste piattaforme possono essere scaricati in formato pdf dal sito Siemens nell‘area Siemens-Solution-Partner-Finder (Distributed Field System). Nella pagina internet di harting è stata messa a disposizione, (pagina pdf) l‘intera documentazione redatta in comune per questi prodotti di integrazione di sistema. www.harting.com/solution-partner Fritz Aldag Project Manager HARTING Technology Group [email protected] 55 tec.News 16: Leadership tecnologica Gerhard Bentzien & Jörg Hehlgans Seguendo le tracce I Transponder RFID di harting aiutano gli operatori a mantenere la tracciabilità dei trasporti merci su rotaia in modo trasparente, garantendo il servizio in qualsiasi eventualità e situazione di carattere estremo. 56 harting tec.News 16 (2008) Per la moderna logistica delle merci e la gestione della produzione, la corretta identificazione e tracciabilità di prodotti e merci è di fondamentale importanza. Ma quello che per i servizi di recapito pacchi fa già parte della quotidianità, non lo è stato fino ad ora per i vagoni merce ed il loro carico, in quanto i requisiti e le condizioni sono spesso estremamente complessi, tanto che i componenti elettronici finora disponibili, non erano in grado di garantire un tracking affidabile. Per questo motivo harting ha sviluppato i transponder RFID (Radio Frequency Identification) nella gamma UHF (Ultra High Frequency) capaci di garantire un funzionamento sicuro anche in condizioni ambientali estreme. Con l‘ausilio dei transponder RFID della harting del tipo H ARfid LT 86 (HT), i treni passanti possono essere identificati e localizzati con precisione. In tal modo il luogo in cui si trovano i vagoni e la merce è visibile in tempo reale per 3 57 tec.News 16: Leadership tecnologica Fig. 1: I Transponder RFID aiutano a gestire la logistica su rotaia. In questo caso: identificazione dei vagoni di scorie di uno stabilimento metallurgico del rame sul percorso tra il bagno di fusione e la stazione di pesatura. tutti gli operatori. Nel settore del trasporto merci su rotaia, dominato da una forte concorrenza, questa innovazione potrebbe forse essere il vantaggio competitivo decisivo. Identificazione anche ad alta velocità di marcia Da quando il protocollo EPC Gen2 si è affermato come standard nell‘RFID e diversi produttori offrono transponder con ampie portate da montare su superfici metalliche, gli integratori di sistema e logistica in tutto il mondo hanno incominciato a focalizzarsi sulle applicazioni nel settore del trasporto merci su rotaia. Con lutilizzo di EPC Gen2 la velocità di trasmissione dati tra transponder ed unità di lettura/scrittura (reader) è talmente alta, che i codici identificativi rimangono leggibili anche quando i vagoni passano ad una velocità di 80–100 km/h. In base alla quantità di dati, la scrittura su transponder richiede un po‘ più tempo; ciononostante la funzionalità viene comunque assicurata, poiché i terminali di caricamento e/o le stazioni di smistamento hanno a disposizione tempo suf- ficiente per l‘elaborazione di dati riguardanti il contenuto e la destinazione. Ma torniamo all‘identificazione durante la marcia: apparecchi di lettura/scrittura robusti e resistenti agli agenti atmosferici possono essere montati sui pali esistenti lungo il tratto ferroviario. Questi apparecchi situati ad una distanza di 2 metri, leggono e scrivono i dati sui transponder applicati sulla merce in viaggio. Al fine di ridurre i costi legati all‘installazione lungo la linea ferroviaria, è consigliato installare due transponder per vagone, in modo tale che lungo la tratta un solo lettore garantisca l‘acquisizione dei dati indipendentemente dal senso di marcia dei treni. Per garantire la tracciabilità, è sufficiente montare le stazioni di lettura in luoghi strategici importanti, quali stazioni o scambi ferroviari, e collegarli attraverso una rete ethernet industriale. I Transponder danno prova di forza Attualmente sono in funzione con successo le prime installazioni per la tracciabilità del traffico merci con transponder RFID. harting Technologiegruppe ha Luogo d‘installazione Tempo affrontato una sfida particolare: transpondei transponder Temperature nel processo Vagone Scorie durante il riempimento 1000 °C 120 °C 10 min Raffreddamento durante il trasporto 900 °C 80 °C 30 min Raffreddamento durante il viaggio di ritorno ca. 300 °C 50 °C 60 min Trasporto Cicli per giorno: ca. 12 Lettura dei codici ID Secondo le specifiche di progetto ad una velocità di ca. 20 km/h Temperature esterne da –5 °C a + 40 °C 58 Fig. 2: Sotto la polvere delle scorie non è più quasi visibile, ma continua a funzionare perfettamente. Transponder HARfid montato su una carrozza ferroviaria. harting tec.News 16 (2008) Fig. 3: Prova di forza a 1000 °C – Scorificazione dell‘altoforno del rame ed il HARfid vicinissimo. Fig. 4: L‘HARfid LT 86 (HT) – il transponder per applicazioni ad alte temperature. der per alte temperature impiegati in un impianto per la fusione del rame. L‘integratore di sistema Marie-Bentz equipaggia i vagoni per il trasporto di scorie calde (figura 1) con questi transponder. Sui transponder sono letti i codici ID, provenienti da una misurazione di peso automatica, che danno informazioni sulla concentrazione di rame rimasta nelle scorie. Con questi dati viene migliorata decisamente l‘estrazione del rame residuo dalle scorie. Oltre a ciò, viene assicurato che venga utilizzato il carico massimo disponibile dei vagoni e al contempo che sia sempre disponibile una capacità di trasporto sufficiente. L‘impiego della tecnologia RFID viene adattata alle specifiche esigenze del cliente, e, in casi opportuni, sui transponder può essere implementata anche la funzionalità di scrittura. Gerhard Bentzien Technical Manager Marie-Bentz, Burgas Jörg Hehlgans Director Marketing & Sales, Mitronics HARTING Technology Group [email protected] Pesatura di vagoni ferroviari in marcia con rilevazione automatica dei dati operativi in condizioni di temperatura estreme In condizioni ambientali particolari e tali da non permettere l‘utilizzo di altri apparati, i transponder RFID harting prestano il loro servizio senza problemi: nella scorificazione dell‘altoforno di rame in Bulgaria troviamo un ambiente poco accogliente (figura 3). In questo ambiente estremamente polveroso (figura 2) i transponder UHF passivi del tipo HARfid LT 86 (HT) danno buoni risultati anche con temperature elevate in prossimità delle scorie calde. Il design robusto a tenuta ermetica del carter, nonché l‘utilizzo di materie plastiche caratterizzate da un punto di fusione estremamente elevato, permettono ai transponder di funzionare giornalmente 24 ore su 24 senza problemi (figura 4). Compito: l‘obiettivo del progetto era l‘implementazione di un sistema di pesatura, riconoscimento automatico e tracciabilità del prodotto. Messa in servizio: giugno 2007, fase di test fino ad agosto 2007 Software: Marie-Bentz, Winscale ® Applicazione: pesatura, statistica prodotti, identificazione, tempo di percorrenza dei vagoni Vagoni: Capacità di carico 120 t lorde con vasca di metallo rivestita in pietra murata Prodotto: scorie di altoforno Particolarità: Al riempimento si ha un traboccamento del vagone, pertanto lo spazio adibito al carico ha dovuto essere protetto sia dall‘alto che sui lati. Durante lo svuotamento invece, le scorie schizzano in tutte le direzioni in modo incontrollato, al fine di non venire danneggiati i transponder sono stati avvolti in un tessuto d‘amianto. Per assicurare la corretta identificazione dei singoli vagoni, la distanza in orizzontale tra i transponder ed i lettori deve essere di ca. 5 mt, con una distanza minima di 1 m tra i due transponder. Dal momento dell‘installazione i transponder montati sui vagoni delle scorie e sulla locomotiva, funzionano senza problemi. 59 t e c . N e w s 1 6: E n t e r ta i n m e n t Byoung-Jeen Jone, HeeSam Choi & Holger R. Dörre Rivoluzione asiatica nei trasporti urbani Nella Corea del Sud sta avvenendo un cambiamento radicale nel sistema dei trasporti urbani. Uno dei più importanti progetti nel paese è la metropolitana senza conducente Light Rail Train (LRT) della ditta sudcoreana Woojin Industrial Systems che è destinata a sostituire gli attuali bus con conducente. Da molti anni harting è uno dei più importanti partner della Woojin. Al settore dei trasporti e della ferrovia è giustamente rivolta molta attenzione da parte del governo sudcoreano. Il paese dell‘asia sudorientale, che occupa l‘ottavo posto nella classifica dei paesi industrializzati, si sviluppa su pochi agglomerati e, per motivi geografici, solamente sul 30% della superficie nazionale. La Corea del Sud dispone già oggi di un’ottima infrastruttura, ma a causa della rapida crescita (5% all’anno circa) si ritrova però sempre ai limiti: per esempio a Seoul e nei dintorni vivono circa 23 milioni di abitanti, e ciò provoca notevoli problemi di traffico, soprattutto nelle ore di punta. Per questo motivo il lavoro di sviluppo dell’infrastruttura assume un‘importanza sempre maggiore. Gli investimenti in questo campo cresceranno nei prossimi anni in maniera significativa. Le metropolitane sono di estrema importanza per le reti urbane del “Paese del Calmo Mattino”. Dal 2006 al 2010, secondo la società ferroviaria sudcoreana Korail, si spenderanno circa 2,1 miliardi di Euro per nuovo materiale rotabile, mentre per il rinnovamento dei vagoni sono previsti per lo stesso periodo investimenti di circa 193 milioni di Euro. In questo contesto riceve grande attenzione anche la nuova costruzione ed il rinnovamento di stazioni e depositi ferroviari. Nel 2006 le spese d’importazione per veicoli su rotaia, componenti e materiale rotabile ammontavano a circa 62 milioni di Euro, quelle per dotazioni elettriche e di segnalamento ferroviario a circa 15,7 milioni di Euro; per queste ultime la Germania, con una percentuale del 30% circa, è stato il più importante fra i paesi fornitori. I punti chiave nel settore del traffico su rotaia sono l‘estensione della rete ad alta velocità (KTX e TTX), la forte espansione delle linee metropolitane nei grossi agglomerati urbani come Seoul e Busan, e lo sviluppo della ferrovia a levitazione magnetica a bassa velocità con un budget di circa 333 milioni di Euro fino al 2012. Per questi temi il 60 governo considera di primaria importanza lo sviluppo di proprie tecnologie, ma si avvale anche della collaborazione di aziende straniere, soprattutto nei settori che richiedono tecnologie complesse. I produttori sudcoreani, d’altra parte, hanno sferrato l‘offensiva anche sul fronte delle esportazioni: nel settore dei trasporti i grandi produttori di tecnica ferroviaria sudcoreani Hyundai-Rotem e Woojin Industrial System si rivolgono al momento per la prima volta al mercato mondiale. Prodotti di riferimento come il Light Rail Train vengono perciò promossi e presentati più diffusamente possibile. Negli anni passati la Korea Railway & Logistics Fair, la più importante fiera specializzata sudcoreana per la tecnica ferroviaria che si svolge ogni due anni, si è imposta come principale vetrina nazionale. A Busan nel 2007 sono stati presentati i prodotti di 150 espositori, il cui contingente più numeroso proveniva dalla Germania. In questa fiera è stato presentato fra l‘altro il Light Rail Train (LRT), anche denominato Light Rail Vehicle (LRV). Il Light Rail Train (LRT), costruito dall‘azienda sudcoreana Woojin, è il risultato di un progetto di sviluppo del Korea Railroad Research Institutes (KRRI) della durata di sette anni e del costo di 51 milioni di US$. L’obiettivo era lo sviluppo di un Korean Automated Guideway Transit System (K-AGT, sistema di trasporto a guida automatica) che dovrà essere impiegato a Busan nel trasporto pubblico a partire dal 2010, sostituendo altri mezzi di trasporto più inquinanti, come ad esempio i bus. Si sta discutendo di un progetto LRT anche per la capitale, Seoul. L’LRT è stato sviluppato dal Korea Railway Research Institute (KRRI) in cooperazione con Woojin Industrial Systems Co., Ltd., un partner stretto di harting Korea Ltd. La metropolitana è dotata di un sistema senza conducente com- harting tec.News 16 (2008) Fig. 1: La futuristica soluzione asiatica per il trasporto urbano: il treno leggero su gomma “LRT“ pletamente automatico, ad alta sicurezza di esercizio ed elevata velocità di trasporto. Il veicolo metropolitano si contraddistingue inoltre per le eccezionali caratteristiche di marcia in salita e di guida in curva e per l’alta compatibilità ambientale. L’LRT è dotato di ruote con pneumatici e viaggia in una corsia in cemento. In tal modo la costruzione è molto meno onerosa e in particolare è possibile ridurre fortemente la sottostruttura dei binari. harting ha acquisito da anni una buona fama nell’ambito dell’industria sudcoreana. I prodotti harting sono impiegati nel settore dei trasporti, nell’industria automobilistica e in quella meccanica, nonchè nel settore delle energie rinnovabili, che si è sviluppato solo in tempi recenti. Come consueto, anche per questo progetto harting fornisce una tecnica di connessione innovativa e di alta qualità. harting ha partecipato fin dall‘inizio allo sviluppo del progetto fornendo supporto tecnico e tutti i componenti di interconnessione, poiché è stata in grado di soddisfare gli alti requisiti richiesti da un sistema di trasporto a guida automatica. harting è fornitore delle seguenti soluzioni: 1. Il motore di trazione è equipaggiato con un connettore Han® K3/2, per il collegamento del cavo di alimentazione. Una soluzione che permette di ridurre al massimo lo spazio impiegato e, grazie alla tecnologia di collegamento a vite assiale, anche i tempi di manutenzione e montaggio. 2. Custodie Han® 48 HPR con connettori Han® Coax tipo E, rappresentano la soluzione più efficace per la connessio- Fig. 2: Connessioni tra carrozze con connettore Han® Coax E ne di segnali audio e video tra le carrozze, per il sistema di informazione dei passeggeri 3. Per il sistema di informazione dei passeggeri all’interno del treno viene anche impiegato lo Switch Ethernet ESC 67-10 TP05M. 4. I connettori da circuito stampato serie DIN 41 612 sono stati impiegati sulle schede elettroniche del Sistema di Controllo del Treno (TCS – Train Control System). L’argomento principale per la scelta di harting come partner preferenziale è stata la competenza nel settore, il supporto tecnico in fase di sviluppo e l‘ampia offerta di soluzioni complete a livello di prodotti. harting infatti, è in grado di offrire sia prodotti di connessione convenzionali, che soluzioni estremamente evolute come connettori o Switch per reti Ethernet per i sistemi di informazione dei passeggeri, indispensabili per tutti i moderni veicoli ferroviari. Byoung-Jeen jone General Manager R&D Woojin Industrial Systems Co., Ltd - Seoul HeeSam Choi Business Manager Korea HARTING Technology Group [email protected] Holger R. Dörre Managing Director Korea HARTING Technology Group [email protected] 61 tec.News 16: Sicurezza Jürgen Michaelis, Heinrich Schmettkamp & Udo Schoss Soluzioni harting per l‘energia eolica Le nuove soluzioni adottate negli impianti per la produzione dell‘energia eolica migliorano la resa e l‘efficienza dei sistemi, fattori importanti in quanto l’energia eolica è destinata a diventare una tra le maggiori fonti dell‘alimentazione energetica del futuro. 62 harting tec.News 16 (2008) I gruppi di livello internazionale indicano oggi nell‘energia eolica la direzione da seguire. Ciò risulta, non per ultimo, dal volere politico di rivolgersi a fonti di energia alternative al petrolio. Precisamente per questo motivo è necessaria la presenza sul mercato di aziende in grado di realizzare impianti di grandi dimensioni. Per i prossimi anni si prevede una crescita “a due cifre” della produzione di energia da fonti alternative. harting da lungo tempo è partner dell‘energia eolica e sviluppa soluzioni innovative in stretta cooperazione con produttori e fornitori. Tutti i sistemi harting realizzano le richieste importanti nell‘industria dell‘energia eolica con impieghi in campi di temperature tra -40°C e +80°C, garantendo un‘elevata sicurezza meccanica ed elettrica anche in presenza di carichi di rotazione, vibrazioni e urti. Gli esempi più recenti riguardano il sistema di accoppiamento ad anelli del rotore e una scatola per le batterie di backup, sviluppato sulla base di celle agli ioni di litio. Parte 1: Sistema di accoppiamento ad anelli Tra i componenti sostituiti regolarmente in un generatore eolico ci sono i corpi degli anelli di accoppiamento, che costituiscono l‘interfaccia tra il mozzo (rotante) e la gondola (statica). Tramite il nuovo accoppiamento ad innesto si semplifica la sostituzione del corpo dell‘anello e si riducono i tempi di inattività del sistema. Nel caso di lavori di manutenzione il corpo dell‘anello può essere sostituito senza intervenire nel sistema di controllo del passo delle pale dell‘elica e senza smontare i cavi di collegamento. Non sono necessari utensili speciali. Durante il procedimento di accoppiamento la guida viene realizzata da due robusti perni di acciaio inossidabile all‘interno di due boccole in ottone. I collegamenti elettrici vengono garantiti dal sistema di allineamento a telai flottanti con connettori harting serie Han-Modular®. L‘accoppiamento ad anelli harting possiede, oltre all‘interfaccia elettrica, anche una protezione termica integrata dalle elevate temperature dell‘olio che si sviluppano nella scatola di riduzione. Questo accoppiamento ad anelli può essere implementato come retrofit anche negli impianti già esistenti. L‘interfaccia tra la parte A e B (fig. 1) dell‘accoppiamento ad anelli è protetta contro gli spruzzi d‘acqua secondo il grado IP 65. La scatola è realizzata in fusione di lega d‘alluminio anti-corrosione. L‘interfaccia elettrica che trasmette il segnale per il controllo del passo nel mozzo, è realizzata con connettori serie Han-Modular®. In questo modo vengono garantiti i collegamenti per l‘alimentazione trifase con moduli da 100 A, il bus di controllo attraverso i moduli Han® Quintax (CAN bus e fast Ethernet) e 24 segnali di ausiliari. I contatti ausiliari possono essere ampliati fino a 34 poli utilizzando i nuovi moduli Han® DDD (fig. 4). L‘accoppiamento ad innesto viene fornito “chiavi in mano”, comprensivo dei cavi di collegamento. Entrambi gli elementi vengono prodotti e controllati separatamente. La parte A viene montata nel generatore eolico, la parte B viene collegata al corpo dell‘anello. Il sistema è “plug and play”: al momento della messa in funzione non si deve far altro che unire le due parti. Si evitano così costose operazioni di cablaggio ed assemblaggio sul campo (fig. 3). Lo stesso vale per le operazioni di manutenzione. Dopo l’allentamento delle quattro viti, è possibile staccare il corpo dell‘accoppiatore e montare quello nuovo. L‘impianto di ener3 Parte A Parte B Isolamento termico (verso la scatola del riduttore) Alloggiamento cuscinetto a sfera (sul corpo dell’accoppiatore) Fig. 1: Accoppiatore ad anello 63 tec.News 16: Sicurezza gia eolica può essere riallacciato alla rete senza tempi di inattività degni di nota. La riparazione del corpo dell’accoppiatore smontato avviene comodamente in stabilimento. Nella fase di progettazione vengono già eseguite le simulazioni per l‘ottimizzazione del design. Gli elementi possono essere progettati, in questo caso, su prototipi virtuali, in relazione alla portata della corrente, alle vibrazioni oppure alla stabilità. Nel caso dell‘accoppiamento ad innesto la progettazione è stata verificata e ottimizzata preliminarmente tramite un calcolo degli elementi finiti. Le geometrie dei carichi vengono simulate con un peso di 150 kg sull‘estremità del corpo dell‘accoppiatore (fig. 2). A causa dei carichi durante la messa in funzione e la manutenzione, l‘intera struttura è stata progettata in maniera esuberante. Presso i laboratori di prova harting sono stati provati meccanicamente i valori simulati in fase di progettazione ed è stato verificata la robustezza e l‘idoneità del sistema. Parte 2: Scatola batterie di backup (Akkubox) – Fonte sicura di energia in caso di eventi catastrofici In caso di concomitanza di eventi catastrofici, come una forte tempesta che causa un black out della corrente elettrica nella zona di funzionamento dell‘impianto eolico e nell‘impianto stesso, occore una fonte di energia sicura e sempre disponibile per portare le pale dell‘elica in posizione di sicurezza. In tali casi il generatore eolico deve essere arrestato in un tempo estremamente breve e le pale dell‘elica devono essere posizionate “in bandiera” entro pochi secondi. Il funzionamento del sistema di regolazione del passo, in questi casi, diventa di importanza vitale per la salvaguardia dell‘intero impianto. Ogni pala dell‘elica viene ruotata, in caso di emergenza, in posizione neutrale. Solitamente sono necessari tre Akkubox per ogni generatore eolico. Grazie alla struttura modulare, l‘Akkubox può essere sostituito facilmente. [mN/mm2] Telaio Han-Modular® con elementi di guida. Vista del connettore. Moduli Han® DD per il collegamento dei 24 contatti ausiliari Fig. 2: Simulazione di carico con 150 kg Connettore Han®-Quintax per linea bus 2x4 Perno di allineamento in acciaio V2A Mozzo Scatola di riduzione Gondola Parte A Verso la Top Box Parte B Corpo dell‘anello collettore Fig. 3: Principio di funzionamento (posizione di lavoro) 64 Fig. 4: Telaio Han-Modular® con elem harting tec.News 16 (2008) Gli accumulatori di energia tradizionali, come gli accumulatori al piombo, non sono la soluzione ideale per applicazioni che richiedono elevata affidabilità e lunghi periodi tra una manutenzione e l‘altra. L‘Akkubox di harting invece, è composto da celle agli ioni di litio che, grazie alla loro forma costruttiva, sono insensibili alle sollecitazioni meccaniche e alle vibrazioni e non richiedono manutenzioni frequenti. La scatola in robusta lamiera d‘acciaio verniciata con polvere epossidica garantisce la protezione nel tempo dei componenti dell‘apparato. I connettori harting impiegati per i collegamenti interni riducono il valore di resistenza elettrica complessiva a RI < 24 mOhm. L‘Akkubox fornisce 180 A a 86,4 V nominali. Il sistema consente anche l‘utilizzo di altre tensioni e correnti. Monitorate da un sistema di gestione della batteria (BMS), le 24 celle agli ioni di litio, collegate in serie, sono in grado di fornire energia di emergenza immediatamente, quando richiesto. Un interruttore per alta corrente garantisce un inserimento monitorato dell‘energia al sistema di controllo del passo dell‘elica. La comunicazione con il controllo centrale avviene tramite CAN Bus (connettore D-Sub a 9 poli). Per il monitoraggio e la configurazione sono a disposizione altre interfacce. Lo stato del BMS può essere rilevato in ogni momento tramite una porta RS232 (connettore D-Sub a 9 poli). Con la funzionalità hyperterminal, è possibile controllare da remoto lo stato di ogni singolo accumulatore. Il monitoraggio ridondante dello stato di carica di ogni singolo accumulatore avviene tramite una linea dedicata collegata al sistema centrale attraverso un connettore Han® 3A. Il secondo connettore Han® 3A serve per l‘alimentazione a 24 volt dell‘intero sistema. Nelle fasi di progettazione e sviluppo dell‘Akkubox, è stata prestata particolare attenzione alle sollecitazioni causate da vibrazioni e sbalzi termici, al fine di realizzare un prodotto altamente affidabile anche in condizioni estreme e capace di durare nel tempo. Le prove sono state eseguite presso i laboratori harting, accreditati anche per effettuare test a terze parti Sono state seguite le seguenti prove di laboratorio: Prova di vibrazione secondo DIN EN 60 068-2-6 Prova ad urto secondo DIN EN 60 068-2-27 Prova d‘urto secondo DIN EN 60 068-2-29 Prova di durata simulata secondo DIN EN 61 373 l Telaio Han-Modular® con elementi di guida. Vista del connettore. l l l Boccola di guida MS Modulo a vite assiale Han® Power (100 A) Guarnizione (IP 65) Jürgen Michaelis Key Account Manager System Integration HARTING Technology Group [email protected] Heinrich Schmettkamp Project Manager VAB, Germany HARTING Technology Group [email protected] Udo Schoss Director Project Management VAB, Germany HARTING Technology Group [email protected] menti di guida. Vista del connettore. 65 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e 66 harting tec.News 16 (2008) Andre Beneke Di nuovo una bella idea! Non richiede più spazio di un collegamento a crimpare, è rapido e facile da usare ed assicura una connessione affidabile nel tempo: harting Han-Quick Lock® usa con successo la nuova tecnologia di collegamento a molla radiale per connettori industriali. Han-Quick Lock® si presta in particolar modo per connettori ad alta densità, offrendo grandi vantaggi rispetto ad altre tecnologie di connessione. Nessun‘altra tecnica è così semplice, rapida e poco ingombrante. Per il montaggio basta avere a portata di mano un cacciavite. I connettori industriali harting Han® sono ormai da anni il punto di riferimento nel cablaggio professionale per la qualità straordinariamente elevata e le numerosissime possibilità d‘impiego. Le robuste interfacce sono impiegate per il collegamento di segnali e potenza in settori industriali come la produzione automobilistica, o le macchine utensili, ma si trovano anche su treni ed impianti eolici, 3 67 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e L‘idea è partita dalle considerazione fatte sui vantaggi della tecnologia a crimpare, con l‘obiettivo di facilitarne sensibilmente il collegamento. I connettori a crimpare offrono infatti una elevata densità di contatto, ma richiedono un utensile dedicato per la realizzazione del collegamento. Altre tecnologie non richiedono utensili dedicati; per la connessione a vite e a molla basta ad esempio un semplice cacciavite, ma il numero di poli a parità di dimensione è inferiore. Han® PushPull Power 4/0 con connessione Han-Quick Lock® ascensori, gru e macchine automatiche in generale. Ogni singola applicazione presenta specifici requisiti in termini di dimensioni, grado di protezione e caratteristiche di trasmissione elettrica. Questi requisiti riguardano anche la tecnologia di collegamento del connettore. Le varie applicazioni richiedono la scelta di soluzioni diverse. Per questo motivo, oltre alle tecniche di connessione affermatesi da anni, harting ha sviluppato un‘ulteriore opzione innovativa nella sua gamma di prodotti: il collegamento Han-Quick Lock®. Piccolo ingombro Lo spazio richiesto dalla tecnologia Han-Quick Lock® è simile a quello delle versioni a crimpare. Il collegamento e scollegamento del conduttore avviene con il solo ausilio di un cacciavite. In più, questo collegamento di alta qualità presenta una resistenza alle vibrazioni paragonabile a quella dei connettori a molla tradizionali. Il principio che sta alla base dell‘Han-Quick Lock® è una molla radiale. Una molla rotonda in acciaio inox stringe radialmente i singoli trefoli del conduttore collegato intorno al bordo di un cono centrale. In tal modo si ottiene una grande superficie di contatto del conduttore – il che rappresenta la premessa per una connessione elettrica di alta qualità. Il design della molla garantisce la resistenza alle vibrazioni richiesta in diverse applicazioni. Il collegamento è molto facile da realizzare: il cavo viene spellato ed inserito nella parte di collegamento del contatto Han-Quick Lock®. Dopodiché l‘attuatore viene spinto giù con un cacciavite, ed ecco fatto! Per riaprire la connessione basta sollevare l‘attuatore con l‘ausilio di un cacciavite. La posizione dell‘attuatore serve anche come controllo visivo dell‘avvenuta connessione. L‘attuatore termina a raso con il corpo isolante, in modo da poter controllare a vista se tutti i collegamenti sono fissati. L‘inserimento del cavo nella parte di collegamento richiede pochissima forza, garantendo che anche trefoli fini possano essere inseriti nel contatto senza piegarsi. Han® Q 12 con connettore PE Han-Quick Lock® 68 harting tec.News 16 (2008) Controllo ottimale Lo stesso conduttore può essere collegato più volte. Le forze di ritenzione del cavo sono paragonabili a quelle dei connettori a molla tradizionali. Una limitazione è data però per i cavi rigidi. Questi non possono essere collegati con Han-Quick Lock®. Attualmente harting offre Han-Quick Lock® per sezioni di cavo da 0,5 mm2 a 2,5 mm2. Versioni per altre sezioni di cavo sono in preparazione. I primi prodotti disponibili con tecnologia Han-Quick Lock® sono Han® PushPull Power 4/0, Han® 4 A e Han® Q 5/0. Il PushPull Power 4/0 è un connettore di potenza compatto con tecnologia di collegamento PushPull, che offre 4 contatti di potenza più terra per 16 A 400 V. Questo connettore è particolarmente adatto per l‘integrazione diretta in apparecchiature di automazione. Resistenza alle vibrazioni Han® 4 A e Han® Q 5/0 sono già da anni affermati sul mercato, ma erano finora disponibili rispettivamente con una sola tecnica di connessione (a vite, Han® 4 A e a crimpare, Han® Q 5/0. Oltre ai contatti di lavoro, anche il collegamento del cavo di terra è realizzato con tecnologia Han-Quick Lock®, rendendo questi prodotti particolarmente resistenti alle vibrazioni. Naturalmente le versioni Quick Lock sono compatibili con i tipi esistenti a vite e a molla Anche il nuovo Han® Q 12, connettore con 12 contatti a crimpare, offre il contatto di terra con collegamento Quick Lock®. Prossimamente saranno inoltre disponibili i seguenti prodotti con connessione Han-Quick Lock®: Han® 7 D, modulo Han® DD e modulo Han® EE. La nuova tecnologia di connessione non trova perciò applicazione solo in connettori particolarmente compatti, ma nell‘intero programma modulare della harting. Anche l‘Han® Q 8/0 Quick Lock tra poco offrirà per la prima volta la possibilità di collegare in campo un prodotto della serie Han-Compact senza l‘utilizzo di utensili dedicati. Han® Q 5/0 con connessione Han-Quick Lock® Con l‘impiego di connettori con tecnologia di connessione Han-Quick Lock® potranno essere utilizzati connettori molto compatti anche nelle applicazioni che richiedono modifiche a cura del cliente che non dispone di speciali utensili dedicati. In linea di principio, Han-Quick Lock® è adatto ad una molteplice varietà di applicazioni. I vantaggi sono evidenti sia nella tecnologia dell‘automazione sia nell‘ingegneria meccanica. Nell‘ambito delle ferrovie o anche in impianti eolici è di particolare importanza soprattutto la resistenza alle vibrazioni. Lo stesso vale per l‘impiego in connettori utilizzati su motori elettrici. Sul sito www.harting.com potrete un video demo che illustra la nuova tecnologia di connessione harting Han-Quick Lock®. Nel video è illustrato dettagliatamente come collegare e scollegare un cavo. Una ripresa radiografica raffigura, sulla base di una situazione reale, come avviene il contatto dei singoli trefoli. Andre Beneke Director Product Marketing Han® Industrial Connector, Electric HARTING Technology Group [email protected] 69 tec.News 16: Leadership tecnologica Dr. Achim Brenner Simulazione di proprietà elettromeccaniche in un connettore elettronico Le simulazioni meccaniche ed elettro-termiche accoppiate sono in grado di supportare il processo di sviluppo, per ottenere in tempi brevissimi un prodotto ottimale. L‘obiettivo è di anticipare le esigenze di mercato e di sviluppare applicazioni ottimali con elevato beneficio per i clienti. I mercati e le esigenze di mercato cambiano rapidamente. Gli standard tecnici sono in continua evoluzione e vengono sviluppate sempre nuove applicazioni. Ed è proprio in questo contesto che harting deve essere in grado di reagire rapidamente ai desideri dei clienti se non addirittura anticiparli in modo tale da lanciare tempestivamente prodotti adeguati sul mercato. Oltre alla tradizionale produzione di campioni ed al Rapid Prototyping, la simulazione va assumendo un ruolo sempre più importante per lo sviluppo di prodotti. L‘obiettivo della simulazione è quello di dare una completa rappresentazione computerizzata del prodotto: è il prototipo virtuale che successivamente ispira gli sviluppatori di software. Obiettivi Quali sono gli elementi da considerare per un connettore? Facilità dell‘inserzione, ottimo contatto per l‘intera durata in vita e capacità di trasmettere correnti elevate senza superare le temperature massime specificate – sono questi i requisiti base richiesti ad un buon design. Nel presente caso si tratta di un connettore ad inserzione diretta, cioè le molle di contatto contattano direttamente il circuito stampato. Si presume che lo spessore della scheda rientri in determinate tolleranze – in questo caso lo spessore varia tra 1,44 mm e 1,76 mm. Per garantire un ottimo contatto elettrico, alla fine della durata in vita la forza di contatto non deve essere inferiore 70 a 0,5 N. Ciò deve essere garantito anche per lo spessore minimo della scheda. Un‘elevata forza normale del contatto comporta anche elevate forze di inserimento dovute all‘attrito. Nel caso di connettori a molti contatti le forze del singolo contatto si sommano rapidamente raggiungendo una forza complessiva praticamente ingestibile per l‘utilizzatore, e ciò può comportare anche una forte sollecitazione meccanica delle schede. L‘obiettivo era di limitare la forza massima di inserimento a valori inferiori a 100 N. Dopo la progettazione meccanica si voleva controllare la portata di corrente di una versione high-power. Il design della molla 1 – Progettazione di massima Anche se i moderni strumenti CAE consentono di risolvere facilmente problemi geometrici non lineari, tenendo in considerazione le proprietà elastiche e plastiche del materiale – all‘inizio vi è sempre una valutazione analitica approssimativa delle proprietà elastiche che non considera gli effetti non lineari, ma che generalmente si avvicina già molto alla realtà. La figura 1 illustra la geometria della molla di contatto. La molla presenta una sezione rettangolare. Poiché si tratta di un pezzo lavorato a stampo viene presupposta una larghezza di molla costante “w”. L‘altezza della molla “h” può essere realizzata invece in modo variabile. Per evitare deformazioni plastiche della molla reale, la tensione massima harting tec.News 16 (2008) Fig. 1: Geometria della molla della fibra superficiale anche ad un allungamento massimo deve essere il più possibile sotto il limite di snervamento Rp0,2. Se si specifica il modulo di elasticità E, la forza normale F, la lunghezza della molla l, la larghezza della molla w e la funzione dell‘altezza della molla h(x), per mezzo del momento flettente M(x) e del momento di inerzia superficiale I(x) si potrà calcolare la linea elastica y(x) e l‘andamento della tensione di fibra superficiale σ(x). 3 71 Tensione [MPa] tec.News 16: Leadership tecnologica Le figure 2 e 3 mostrano una funzione speciale dell‘altezza di molla e le curve di tensione pertinenti (tensione di fibra superficiale) per tre diversi spessori di scheda a circuiti stampati. Per la tensione di fibra superficiale sarebbe ottimale se l‘altezza della molla diminuisce fino a zero nel punto di contatto. Nella pratica ciò non è possibile per vari motivi. La curva della tensione rappresentata nella figura 3 mostra come è stato possibile ottenere una tensione di fibra superficiale costante da x=0 (radice della molla) fino a x=4,75 tramite l‘ottimizzazione della funzione dell‘altezza molla h(x). Più avanti la curva della tensione di fibra superficiale cala poiché non è consigliabile scendere sotto un‘altezza minima di hmin=0,25 mm. Il design della molla 2 – Precisione FEM Dopo aver definito i parametri geometrici tramite osservazioni analitiche preliminari, si potrà passare alla progettazione dettagliata. I materiali della molla di contatto purtroppo non sono puramente elastici. Già a basse tensioni si verificano piccole deformazioni plastiche. Dati precisi di tensione-deformazione rilevati dalla prova di trazione sono la premessa per determinare eventuali deformazioni permanenti della molla. Possono essere considerati anche effetti provocati da grandi allungamenti della molla ed il x [mm] Fig. 3: Andamento ottimizzato della tensione di fibra superficiale conseguente spostamento del punto di contatto, nonché cambiamenti della rigidità della molla causati dai materiali di rivestimento (con uno spessore del materiale di 200 µm un rivestimento al nichel di 10 µm non può essere trascurato). Per mezzo di calcoli 2D sono state apportate le ultime ottimizzazioni geometriche. I risultati più precisi sono stati ottenuti dalle simulazioni 3D concludenti del processo di inserimento. La figura 6 mostra la distribuzione della tensione sul contatto in stato inserito. L‘analisi della figura 6 mostra che anche con uno spessore massimo della scheda si rimane sufficientemente al di sotto del limite di snervamento del materiale. Il design della molla 3 – Teoria e pratica convergono In teoria non c‘e differenza tra la teoria e la pratica, ma in pratica c‘è. – questa citazione non dovrebbe naturalmente Forza [N] h (x) [mm] Simulazione Simulazione Segnale di contatto sotto Misurazione Contatto di segnale n. 1 Percorso [mm] Fig. 2: Esempio di una funzione di altezza molla h(x) 72 Fig. 4: Confronto Simulazione / Misurazione (forza normale, contatto singolo) harting tec.News 16 (2008) Andamento della corrente (zona di collegamento) I=I(?) simulazione elettrica statica o transiente (effetto pellicolare ...) Distribuzione della corrente I=I(?,?) simulazione termica effetto Joule, conduzione termica, radiazione termica simulazione delle correnti convezione Distribuzione della temperatura T=T(?,?) Fig. 5: Calcolo della temperatura del componente come problema accoppiato valere per i moderni strumenti CAE. Per questo motivo, dopo la fase di design viene controllato la corrispondenza a quanto previsto. Perché ogni modello rappresenta pur sempre solo una rappresentazione semplificata della realtà e se la precisione della predizione si rivela insufficiente, dovranno essere inclusi eventualmente ulteriori effetti nella simulazione. La misurazione della forza normale ha dimostrato che gli scostamenti sono piccoli – la progettazione del contatto è terminata, almeno per la parte meccanica. La progettazione meccanica rappresenta una procedura standard ed una discrepanza indicherebbe piuttosto un errore grossolano all‘inserimento dei dati che un vero problema di modello. Mantenere i nervi saldi Per molti connettori attuali sono disponibili versioni per correnti elevate. Oltre al funzionamento standard i progettisti devono sempre considerare la condizione peggiore. Come si comporterà il connettore termicamente se tutti i contatti di alta corrente sono alimentati contemporaneamente? Il calcolo della temperatura del componente ad un‘alimentazione di corrente specificata non è triviale. Viene calcolata l‘intensità di corrente nei contatti. Insieme alla conduttività, questa intensità di corrente determina l‘effetto Joule. Questo calore viene ceduto all‘ambiente tramite conduzione termica, convezione ed irradiazione. L‘emanazione di calore dipende dalla temperatura del componente e continua a salire finché l‘intero calore prodotto dall‘effetto Fig. 6: Simulazione di inserimento con distribuzione della tensione (ROSSO ca. 540 MPa ) Joule può essere ceduto. Considerato che molti dati relativi ai materiali dipendono dalla temperatura, il problema elettrico, termico e di corrente (convezione) deve essere risolto se possibile simultaneamente. In questo contesto si parla di calcoli accoppiati o di multifisica. Nella fig. 5 sono illustrate le interazioni. La figura 7 mostra solo una parte del modello di simulazione. Non sono stati rappresentati tutte le linee di alimentazione ed il corpo isolante – ciò rappresenta tra l‘altro un grande vantaggio della simulazione. Possono essere rappresentate zone del prodotto che sono difficilmente accessibili con la tecnica di misurazione. L‘alimentazione di corrente era in questo caso di 12 A. Diventa molto evidente che in questo caso la scheda a circuiti stampati rappresenta il fattore limitante. Con la simulazione è stato possibile comprovare che il connettore soddisfa le specifiche di portata di corrente. Temperatura [°C] Temp. contatto max. 85 °C Temp. pista max. 91 °C Temperatura ambiente 20 °C Corrente 12 A Fig. 7: Temperatura del componente ad una corrente di 12 A Dr. Achim Brenner Director Simulation Technique HARTING Technology Group [email protected] 73 tec.News 16: Sicurezza 74 harting tec.News 16 (2008) Hans Langaas Racconti di vita subacquea Le condizioni di esercizio di apparecchiature tecnologiche a grandi profondità sono particolarmente gravose: gli apparati attivi come gli switches devono garantire il funzionamento anche a 300 m di profondità. Grazie alle caratteristiche di assoluta affidabilità, FMC Technologies di Houston, U.S.A. produttore di sistemi offshore, ha deciso di utilizzare lo switch harting mCon 7050-A nei propri Sistemi di Controllo Ricondizionamento e nei Sistemi di Trivelle Riserless per l‘estrazione del petrolio e del gas nel Mare del Nord. Questi sistemi verranno utilizzati sia nei progetti realizzati nel Mare Norvegese che negli impianti off-shore in altre parti del mondo. FMC Technologies fornisce sistemi completi per l’estrazione del gas e del petrolio, come per esempio alberi sottomarini, manifolds, cavi di alimentazione e sistemi di controllo della produzione. I templates con i manifolds devono essere montati sul fondo marino e devono essere collegati alle piattaforme di estrazione. Progetti come questi sono da considerare delle vere e proprie sfide dal punto di vista tecnico poichè tutte le parti dell‘impianto devono essere sviluppate in totale conformità alle sempre più severe norme ISO sulle prescrizioni di sicurezza, al fine di garantire la più elevata affidabilità e un funzionamento preciso anche in condizioni ambientali estreme. Per rendere possibile tutto ciò FMC utilizza componenti harting che hanno già dimostrato la loro resistenza in altre applicazioni e in condizioni ambientali estreme. FMC ha deciso di utilizzare componenti standard, che hanno già dimostrato di avere un‘elevata compatibilità con componenti di altri produttori. FMC utilizza switches Ethernet in moduli di controllo sottomarino per la raccolta dei dati dai rilevatori e per il controllo dell’equipaggiamento impiegato per intervenire sulle teste dei tubi montanti installati nei punti di perforazione. Questi switches comunicano con uno switch centrale in superficie, attraverso una connessione in fibra ottica. FMC, dopo rigorosi test effettuati nei propri laboratori, ha deciso di utilizzare lo switch harting mCon 7050-A, in quanto supporta standard di comunicazione compatibili con apparati di diversi fornitori, garantendo la perfetta funzionalità dell‘intero sistema. L‘utilizzo di questi sistemi inizierà nel 2009, dando un contributo importante per la realizzazione di un sistema di estrazione efficiente del petrolio grezzo e del gas naturale in impianti nuovi ed esistenti. FMC Technologies è uno dei produttori leader nella fornitura di sistemi sottomarini, compresi alberi sottomarini, controlli, manifolds e sistemi di allacciamento. L‘azienda lavora in stretta collaborazione con i propri clienti per sviluppare tecnologie, al fine di sfruttare in modo ottimale i giacimenti petroliferi. Inoltre FMC offre servizi di engineering e di supporto, come per esempio engineering di sistema, flow assurance, flow measurement e project management. Il “Template” è una struttura fissa che comprende un certo numero di “Manifold”. Un “Manifold” è una pipeline che raccoglie il petrolio dal relativo pozzo o inietta acqua marina nel pozzo per spingere fuori il petrolio. Hans Langaas Product Manager ICPN, Norway HARTING Technology Group [email protected] 75 t e c . N e w s 1 6 : E f f i c i e n z a g r a z i e a l l’a u t o m a z i o n e Thomas Wolting La tecnologia Power Bus riduce i costi Il decentramento delle funzioni delle apparecchiature con interfacce standardizzate permette una notevole riduzione dei costi. Con l‘impiego della topologia bus per l‘alimentazione elettrica, questo sviluppo può essere portato avanti conseguentemente. harting supporta questa tendenza con i nuovi componenti Han-Power®. L‘evoluzione della topologia dei sistemi tecnologici ha imboccato una direzione chiara: riduzione dei componenti e delle ridondanze, cioè eliminazione dell‘installazione a stella per la trasmissione di segnali e potenza. Finora ogni motore veniva collegato con il proprio cavo di alimentazione direttamente al quadro di comando. Tutte le linee, sensori ed attuatori, erano cablati in parallelo. Per l‘installazione centralizzata di convertitori di frequenza vengono impiegati costosi cavi speciali con schermatura ottimizzata. Pur essendo cari, questi cavi sono tecnicamente necessari. Gli svantaggi di questa topologia sono evidenti: gli elevati costi complessivi ed il rilevante ingombro delle installazioni convenzionali sono i motivi che spingono verso una tecnologia d‘installazione decentrata, come ad esempio già avviene sui sistemi automatici di selezione delle merci (nastri trasportatori). Unità di controllo motore intelligenti sono montate direttamente sulla macchina o sull‘impianto convogliatore. I prodotti della serie Han-Power®, sviluppati dal Gruppo Tecnologico harting, supportano questa nuova filosofia d‘installazione. Architettura decentrata L‘elemento essenziale di una nuova strategia di cablaggio è un sistema power bus che consenta di collegare più di una “utenza” ad una linea di alimentazione, rispettando pur sempre tutte le norme nazionali ed internazionali relative. Un connettore compatto e robusto deve soddisfare i requisiti in materia di numero di contatti, tensione e portata di corrente. Gli standard per questo tipo di connettori sono riportati nella norma ISO 23 570. 76 Sulla base di queste esigenze, harting ha dato vita ad una nuova gamma di prodotti: la serie Han-Power®. Si distinguono due soluzioni: una per la distribuzione di energia a struttura lineare ed una seconda per la distribuzione di energia in un sistema più complesso. Per la prima situazione la harting offre Han-Power® S. I prodotti Han-Power® S permettono di realizzare “prelievi” di energia senza interruzioni della dorsale. La soluzione per sistemi più complessi impiega prodotti della serie Han-Power® T. L‘intera linea di alimentazione viene suddivisa in vari segmenti parziali, ma la connettibilità dell’Han-Power® T permette un collegamento elettrico rapido dei moduli di macchina o dell‘impianto. Entrambe le soluzioni offrono indiscussi vantaggi e la scelta tra Han-Power® S e Han-Power® T dipende solo dall‘applicazione. Le soluzioni Han-Power® T sono particolarmente efficienti in grandi sistemi, ad esempio in una linea di trasferimento modulare. Entrambe le opzioni offrono all‘operatore brevi tempi d‘installazione ed efficienza delle connessioni nel tempo. Serie Han-Power® Con l‘impiego di questa nuova serie di prodotti è possibile sostituire i dispositivi di protezione. Un quadro di comando per tecnologia d‘installazione decentrata risulta più piccolo, permettendo di sfruttare meglio e con positivi ritorni economici lo spazio dell‘installazione. Il quadro di comando ottimizzato per installazione decentrata contiene quindi solo il dispositivo di protezione ed un elemento di alimentazione della linea di dorsale. harting tec.News 16 (2008) Han-Power® T Modular Twin La gamma Power T della comprende una versione che si distingue per la particolare flessibilità: Han-Power® T Modular Twin. Si tratta di un Power T che offre come interfaccia il connettore Han-Modular® Twin. Questa nuova custodia può ospitare due moduli della serie modulare: uno per la trasmissione di potenza ed uno per la trasmissione di segnali. In tal modo possono essere trasmesse correnti fino a 40A con tensioni di 400/690V. Allo stesso tempo sono disponibili fino a 17 contatti per segnali, potendo beneficiare, ad esempio, di un circuito integrato che rileva se tutti i connettori di un sistema sono inseriti. L‘Han-Power® Modular Twin è molto versatile e può essere adattato alle specifiche applicazioni del cliente. La combinazione di Per il caso in cui due utenze siano molto vicine, i Power T utilizzati possono essere collegati direttamente tra di loro. Anche i cavi di sistema utilizzati sono concepiti in modo che per ogni prolunga di cavo richiesta, i connettori possono essere collegati direttamente tra di loro. Oltre ai cavi di sistema preconfezionati, il cliente potrà realizzare anche dei cavi personalizzati, senza richiedere utensili dedicati. Han-Power® S La linea di alimentazione viene posata senza tenere conto dell‘unità di controllo motore decentrata. La deviazione viene realizzata con un Han-Power® S in modo da non interrompere la linea di alimentazione. Il cavo di alimentazione viene spellato e posizionato nell‘Han-Power® S. I conduttori isolati sono inseriti nel morsetto a perforazione d‘isolante che, attraverso viti, vengono spinti tra le forchette di contatto, ottenendo così un collegamento rapido ed affidabile nel tempo. I morsetti IDC (a perforazione d‘isolante) si trovano così a gestire solo la corrente diretta all‘alimentazione dell’ “utenza” decentrata. Han-Power® T Modular Twin con staffa di bloccaggio della leva, a protezione di aperture accidentali. segnale e potenza in un unico connettore offre all‘utente varie soluzioni di flessibilità nell‘applicazione. All‘uscita cavo viene utilizzata “solo” la connessione di energia, equipaggiando la scatola dell‘Han-Modular Twin con un modulo di potenza e sostituendo il modulo di segnale con un modulo dummy. Lo scenario inverso può essere utilizzato per la distribuzione dei segnali. Questa soluzione a “bus di potenza” risulta particolarmente vantaggiosa per l‘utente durante l‘installazione e la manutenzione degli impianti. Sono infatti disponibili versioni per diverse sezioni di cavo fino a 10 mm2 e versioni con custodia in metallo per le applicazioni più gravose. Thomas Wolting Product Manager Han® Industrial Connector, Electric HARTING Technology Group [email protected] 77 t e c . N e w s 1 6: E n t e r ta i n m e n t 78 harting tec.News 16 (2008) Jens Grunwald Pronto, unità mobile! I grandi enti radiotelevisivi sono clienti esigenti e chiunque ha a che fare con SAT.1, RTL , ProSieben, WDR, viva, ZDF, ARD, Premiere o altri deve garantire perfette tecniche di illuminazione, e soluzioni per il palcoscenico. Connex Elektrotechnische Stecksysteme GmbH, Oldemburgo, è uno dei fornitori più esperti al mondo. In questo contesto, harting Technik fornisce sistemi di controllo e trasmissione dati ad alta velocità – in particolare per le trasmissioni dal vivo dall‘unità mobile. La trasmissione di dati e di segnali di controllo deve risultare sicura ed affidabile soprattutto in ambienti difficili e particolarmente dinamici, che peraltro rappresentano la normalità nello show-business. I sistemi devono fornire suono ed immagini di alta qualità e supportare affidabilmente sistemi di controllo del suono, dell‘illuminazione e delle telecamere di alta precisione. Le moderne tecnologie fanno uso di fibre ottiche per due motivi: i sistemi a fibre ottiche soddisfano i molteplici requisiti di quelle applicazioni che prevedono la trasmissione dei segnali su lunghe distanze e richiedono eccellenti proprietà di compatibilità elettromagnetica per l‘uso nella matrice audio (immagine) e nella matrice intercom (suono). La velocità di trasmissione dati è aumentata notevolmente con l‘introduzione della tecnologia HDTV: dove un tempo venivano utilizzati cavi coassiali in rame, oggigiorno sono richieste linee di trasmissione efficienti ed affidabili su base ottica anche per distanze più corte. Per i segnali di comando e di potenza continuano ad essere utilizzati i cavi in rame. L‘ente internazionale Society of Motion Picture and Television Engineers (SMPTE) ha certificato uno standard che regolamenta questo sistema di connettività ibrida. Questo standard è riconosciuto in tutto il mondo garantendo la totale compatibilità dei connettori (sia in rame che in fibra) 3 79 t e c . N e w s 1 6: E n t e r ta i n m e n t presenti nell‘unità mobile per tutti i sistemi di telecamere, apparecchi di registrazione, stage box, trasmissioni di segnali HDTV e dispositivi di sicurezza. Elaborazione degli standard La SMPTE è un‘associazione internazionale per l‘industria televisiva e cinematografica professionale, con sede a White Plains, New York. La SMPTE è stata fondata nel 1916 (allora come Society of Motion Picture Engineers, SMPE) per promuovere lo sviluppo di norme e standard, la ricerca e le attività commerciali nonché la comunicazione e la formazione professionale nel mondo delle immagini in movimento, che è in così rapida evoluzione. Generalmente non è l‘associazione stessa ad elaborare gli standard. Agisce, invece, come forum e centro di documentazione. Quasi tutti i produttori nel settore della tecnologia di film e video ne sono membri. Pertanto, gli accordi documentati dalla SMPTE, insieme alle norme dell‘Unione Internazionale delle Telecomunicazioni ITU e quelle dell‘ANSI (American National Standards Institute), costituiscono la base per questo settore tecnologico. Le morsettiere sono state fino ad oggi la soluzione scelta per il cablaggio di potenza e controllo sul retro delle apparecchiature installate nelle unità mobili. In caso di guasto uno specialista doveva modificare manualmente il cablaggio nell‘unità mobile, richiedendo molto tempo e lunghe interruzioni nelle trasmissioni dal vivo, soprattutto nell‘ambito dei sistemi di telecamere. L‘osservatore o lo spettatore non si accorgeva di nulla perché in questi casi i produttori commutavano su altri sistemi di telecamere. Nel backstage i lavori erano invece enormi. Inoltre, l‘elevata sensibilità ai disturbi limitava drasticamente il campo di intervento della regia. Il ripetuto montaggio e smontaggio dell‘unità mobile, in occasione di trasmissioni di eventi sportivi o di altro tipo, comporta un‘elevata sollecitazione dell‘intero materiale. Il funzionamento deve essere garantito sempre, anche in condizioni ambientali sfavorevoli come pioggia, freddo, caldo, polvere o fango. Con il nuovo impiego di moduli Fiberfox FCM-Ethernet con connettori PushPull della harting per potenza e controllo sul retro dei moduli rack da 19“, è stata ridefinita l‘intera infrastruttura delle unità mobili. L‘intero cablaggio in rame sul retro delle apparecchiature, il montaggio e l‘installazione dei moduli rack 19“ per il collegamento in rete di segnali e potenza nell‘unità mobile possono essere realizzati adesso attraverso una struttura decentrata in tipologia a stella o lineare. Largo spettro Il sistema Fiberfox offre un vasto spettro di possibilità. Dal semplice pannello di collegamento alla struttura modulare altamente flessibile l‘utente potrà scegliere il sistema adatto alle sue specifiche esigenze. Mentre i campi di connessione 19“ supportano principalmente l‘impiego rack convenzionale, i componenti FCM offrono svariate opzioni: Fig. 1: Modulo Ethernet Fiberfox FCM con connettori PushPull per potenza e comando della harting 80 harting tec.News 16 (2008) funzionamento stand-alone, montaggio rack, outlet-box ... quasi tutto è realizzabile. I moduli possono essere sostituiti facilmente per soddisfare esigenze a breve termine, garantendo un elevato livello di ridondanza ed evitando lavori di montaggio protratti nel tempo o tempi di inattività. Con l‘uso del connettore SC duplex a fibra ottica ed i cavi patch SC in fibra ottica della harting sul retro delle apparecchiature, la soluzione è compatibile pressoché con tutti i sistemi comuni. Questo è solo uno dei motivi perché il sistema Fiberfox-FCM che usa i moduli Ethernet Fiberfox FCM ed i connettori PushPull harting in versione IP 65 / IP 67 ha le migliori possibilità di avanzare allo standard internazionale per le unità mobili, gli studi e le trasmissioni dal vivo. L‘utilizzo dei connettori PushPull dà inoltre vita ad ulteriori possibilità di impiego multifunzionali. Devono essere sostituiti semplicemente gli elementi di contatto PushPull. Spazio minimo La forma stretta e compatta dei moduli rack 19“ permette di installare, in uno spazio ridottissimo, un grande numero di moduli rack 19“ adiacenti, secondo il principio modulare. In più offrono ulteriori opzioni di distribuzione e connessione. Per quanto concerne il collegamento, i connettori PushPull pre-assemblati eliminano completamente il pericolo di cablaggi errati e permettono un cablaggio del sistema sul retro secondo il principio „plug and play“. Il sistema PushPull soddisfa tutti i re- Fig. 2: Modulo Ethernet FCM impiegato nell‘unità mobile di Top Vision quisiti previsti da SMPTE, in termini di sicurezza del sistema di ritenzione senza custodie o elementi di fissaggio, polarizzazione degli inserti, grado di protezione IP 65 / IP 67 e protezione dei contatti. I connettori PushPull sono utilizzati nei moduli di trasmissione Fiberfox-FCM per la tensione di alimentazione (Power 5 A / 250 V AC) e per i controlli (Control 1 A / 48 V DC). Il cablaggio sul retro del telaio in precedenza realizzato manualmente e dispendiosamente (tensione di alimentazione, segnali di comando nell‘armadio elettrico oppure nel rack 19“) tra moduli di trasmissione Fiberbox-FCM ed altre apparecchiature, come convertitori o interfacce, adesso fa parte del passato. E per quel che riguarda la tecnologia di trasmissione e comando dei media – questa è una vera rivoluzione. Jens Grunwald Area Sales Manager Germany HARTING Technology Group [email protected] Fig. 3: Pannello di mixaggio nell‘unità mobile di Top Vision 81 t e c . N e w s 1 6: E n t e r ta i n m e n t 82 harting tec.News 16 (2008) Tom Egil Svartsund I connettori Han® vanno all‘opera Nel centro di Oslo sorgerà un nuovo simbolo architettonico: il nuovo teatro dell‘opera. La rinomata Opera norvegese DEN NORSKE OPERA (DNO) utilizzerà il teatro a Bjøvika, nel centro di Oslo, come nuova sede per le proprie rappresentazioni. harting fornirà i connettori industriali serie Han® ed i relativi cablaggi, per il sistema audio e di illuminazione dell‘intera struttura. 3 3 83 t e c . N e w s 1 6: E n t e r ta i n m e n t La componente centrale del progetto di risparmio energetico è l‘utilizzo della più recente tecnica ad energia solare. Il lato sud dell‘edificio, rivolto verso il porto, è dotato di un impianto fotovoltaico integrato nella facciata. Si tratta dell‘impianto solare più grande della Norvegia, con una rendita di circa 20.600 kWh all‘anno. Fig. 1: Palcoscenico principale dell‘Oslo Opera House Il nuovo teatro dell‘opera di Oslo è qualcosa di speciale per la città: l‘edificio, la tecnologia impiegata e non per ultimo l‘interesse pubblico che attira su di sé. Sono numerosi gli architetti che hanno partecipato al concorso per il progetto. Nella gara si è imposto lo studio architettonico internazionale Snøhetta AS. Il teatro dell‘opera comprende in totale 1100 locali su una superficie di 38.500 m2 e ha creato posti di lavoro per 600 dipendenti. Ci saranno tre sale per concerti; la sala principale con 1356 posti a sedere, il teatro 2 con 440 posti e un locale per prove con altri 200 posti. Il budget per il progetto ammonta a 3,3 miliardi di corone norvegesi (400 milioni di euro). L‘edificio è stato terminato per il capodanno 2007/2008 e la rappresentazione per l‘inaugurazione solenne è prevista per il 12 aprile 2008. MIGLIORE EFFICIENZA ENERGETICA La società immobiliare statale STATSBYGG, che realizza il teatro dell‘opera su ordine del Ministero della Cultura e della Chiesa (KKD) norvegese, ha puntato alla massima riduzione possibile del consumo energetico del complesso edilizio, aderendo al progetto europeo “ECO culture”, che promuove tecnologie energicamente efficienti per edifici ad uso culturale in tutta Europa. 84 Il progetto di promozione “ECO culture” comprende anche il dimensionamento ottimale e l‘automatizzazione dei sistemi tecnici dell‘intero edificio. Lo scopo è di ridurre in modo massiccio il consumo totale di energia impiegata per illuminazione, ventilazione, riscaldamento e condizionamento. Per l‘Opera di Oslo, tutte le attenzioni per il risparmio energetico utilizzate, producono un risparmio annuale di 75 kWh/m2, che corrisponde a circa il 25 per cento del consumo totale. Sistema audio e di illuminazione II teatro dell‘opera di Oslo disporrà di uno dei palcoscenici più moderni del mondo, sul quale i registi e agli allestitori di scena posso esprimere la loro creatività in maniera molto flessibile. Per far questo è stato necessario installare sistemi audio e di illuminazione con diverse varianti. In totale, sui palcoscenici, sono stati posati più di 12.000 metri di cavi, mentre altri 120.000 metri di cavi sono impiegati per gli impianti di illuminazione dell‘intera struttura. Sopra al palcoscenico principale si innalza la torre scenica alta 35 metri che permette anche arrangiamenti di scena estremamente complicati. Tramite le ditte Elpag AS, YIT Building Systems e Satema, harting fornisce i connettori industriale serie Han® ed i cablaggi integrati per il sistema acustico e di illuminazione del teatro dell‘opera. I componenti sono in parte pre-assemblati Fig. 2: Sistema di illuminazione harting tec.News 16 (2008) per facilitarne e per accelerarne l‘installazione. Di essi fanno parte in particolare le unità per le incastellature delle macchine di scena e i quadri elettrici di controllo e distribuzione dell‘energia all‘interno dell‘edificio. I cavi elettrici (fig. 3) per il collegamento dei proiettori e per il controllo dell‘illuminazione sono stati realizzati dalla filiale harting in Olanda. Il progetto ricopre importanza nazionale, in quanto l‘interesse del pubblico norvegese in questo settore della cultura è estremamente elevato. Per questo motivo, sia harting che le altre imprese coinvolte nel progetto, sono altamente motivate nel fornire massimo supporto e le migliori tecnologie disponibili. Grazie alla sua esperienza pluriennale diretta e con le maggiori imprese di riferimento nel campo della installazione di connessioni per sistemi acustici e di illuminazione, harting si è imposta come fornitore preferenziale. I partner Dal 1946, la Elpag AS, fornitore di sistemi acustici e di illuminazione, è uno dei fornitori di riferimento per allestimento di sistemi di illuminazione di studio e di scena. Tra i suoi clienti si annoverano teatri, comuni, fondazioni culturali e imprese private. L‘impresa norvegese realizza attività di progettazione, di gestione, di progetto e di montaggio. Nei cinquant‘anni passati, Elpag ha diretto e realizzato i progetti di più di 900 installazioni nel settore degli studi di registrazione e di teatro. DEN NORSKE OPERA non è tuttavia solo il progetto più grande, ma anche il più prestigioso, a cui Elpag ha collaborato negli anni passati. L‘impresa di installazione YIT è il principale fornitore norvegese per le installazioni tecniche in edifici civili. YIT offre soluzioni complete per tutte le installazioni tecniche elettriche, idriche e di ventilazione. Entrambe le imprese menzionate mettono in evidenza la collaborazione di successo con harting e le caratteristiche uniche per qualità e prestazioni dei suoi prodotti. Il contributo di harting harting è un nome di riferimento nel settore dei componenti per impianti audio e di illuminazione, dice Per Sjø- Fig. 3: Cablaggio fornito da Elpag AS moen di Elpag AS. “Perciò la scelta del partner idoneo non è risultata difficile. Siamo stati convinti dalla qualità dei prodotti e dalle prestazioni dei servizi. Ci è piaciuta anche la flessibilità mostrata nelle realizzazioni di semilavorati. La possibilità, inoltre, di poter disporre di connettori con custodie di colore nero è stata per noi una novità, apprezzata molto positivamente anche dal cliente.”, aggiunge Sjømoen: “Il nero è il colore assolutamente di moda nell‘industria acustica e dell‘illuminazione.” Il responsabile dell‘installazione di YIT Building Systems, Erik Norderud, indica il vantaggio nell‘utilizzo di connettori industriali con leve di aggancio di qualità elevata, che possono essere manovrate con sforzi ridotti in modo semplice e veloce e, in caso di necessità, possono essere sostituite direttamente sul campo. Gli impianti di illuminazione si trovano spesso in luoghi di difficile accesso e gli elementi di collegamento non vengono sempre trattati con accuratezza. Anche la robustezza e la facilità di manutenzione sono punti di vantaggio importanti per i prodotti harting. Tom Egil Svartsund Product Manager Cabling, Norway HARTING Technology Group [email protected] 85 tec.News 16: fiere HARTING Partecipazione a fiere 2008 21.04. - 25.04.08 24.04.08 07.05. - 11.05.08 12.05. - 15.05.08 13.05. - 17.05.08 20.05. - 22.05.08 20.05. - 23.05.08 26.05. - 29.05.08 16.06. - 19.06.08 17.06. - 20.06.08 28.06. - 30.06.08 09.09. - 13.09.08 12.09. - 16.09.08 15.09. - 19.09.08 16.09. - 18.09.08 22.09. - 25.09.08 23.09. - 26.09.08 24.09. - 26.09.08 24.09. - 27.09.08 25.09. - 28.09.08 30.09. - 03.10.08 01.10. - 03.10.08 01.10. - 03.10.08 07.10. - 10.10.08 14.10. - 15.10.08 14.10. - 17.10.08 21.10. - 23.10.08 28.10. - 01.11.08 11.11. - 14.11.08 13.11. - 18.11.08 25.11. - 27.11.08 02.12. - 05.12.08 86 Germania, Hannover, Hannover Messe 2008 Belgio, Antwerpen, VIK Industrial Automation Days Malesia, Kuala Lumpur, MTA 2008 UK, Birmingham, IFSEC 2008 Brasile, São Paulo / SP, Feira da Mecânica Italia, Torino, ExpoFerroviaria Slovacchia, Nitra, MSV Nitra Norvegia, Lillestrøm, Eliaden 2008 Nord America, Las Vegas, NV, NXTcomm Singapore, Singapore, Communic Asia 2008 Cina, Beijing, Wind Power Asia Germania, Husum, Wind Trade Fair in Husum Olanda, Amsterdam, IBC 2008 Repubblica Ceca, Brno, MSV Brno Svizzera, Zürich, Focus Technologie Forum Germania, Stuttgart, Motek 2008 Germania, Berlin, innotrans 2008 Spagna, Zaragoza, PowerExpo Brasile, Curitiba / PR, EXPOMAC India, Mumbai, Automation 2008 Olanda, Utrecht, Aandrijftechniek Finlandia, Jyväskylä, Tekniikka 2008 Russia, Moscow, PTA 2008 Austria, Linz, VIENNATEC Belgio, Brussel, MOCON Slovacchia, Trenčín, ELOSYS Nord America, Santa Clara, CA, AdvancedTCA 2008 Spagna, Madrid, Matelec Germania, München, electronica Spagna, Madrid, Rail Forum Germania, Nürnberg, SPS/IPC/Drives Russia, Moscow, Electricheskiye seti Rossii harting tec.News 16 (2008) 87 Austria HARTING Ges. m. b. H. Deutschstraße 19, A-1230 Wien Phone +431/6162121, Fax +431/6162121-21 E-Mail: [email protected] Belgium HARTING N.V./S.A. Z.3 Doornveld 23, B-1731 Zellik Phone +322/4660190, Fax +322/4667855 E-Mail: [email protected] Brazil HARTING Ltda. Av. Dr. Lino de Moraes, Pq. Jabaquara, 255 CEP 04360-001 - São Paulo - SP - Brazil Phone +5511/5035-0073, Fax +5511/5034-4743 E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING.com.br Great Britain HARTING Polska Sp. z o. o. ul. Kamieńskiego 201-219, 51-126 Wrocław Phone +48 71-352 81 71, Phone +48 71-352 81 74 Fax +48 71-320 74 44 E-Mail: [email protected] Internet : www.HARTING.pl Hong Kong HARTING Iberia, S. A. Avda. Josep Tarradellas, 20-30, 4º 6ª, 08029 Barcelona (Spain) Phone +351.219.673.177, Fax +351.219.678.457 E-Mail: [email protected] HARTING (HK) Limited, Regional Office Asia Pacific 3512 Metroplaza Tower 1, 223 Hing Fong Road Kwai Fong, N. T., Hong Kong Phone +852/2423-7338, Fax +852/2480-4378 E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING.com.hk India HARTING Singapore Pte Ltd. No. 1 Coleman Street, #B1-21 The Adelphi Singapore 179803 Phone +6562255285, Fax +6562259947 E-Mail: [email protected] Czech Republic HARTING India Private Limited No. D, 4th Floor, ‚Doshi Towers‘ No. 156 Poonamallee High Road, Kilpauk, Chennai 600 010, Tamil Nadu, Chennai Phone +91-44-4356 0415/6, Fax +91-44-4356 0417 E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING.com Finland HARTING Oy Teknobulevardi 3-5, PL 35, FI-01530 Vantaa Phone +358 9 350 873 00, Fax +358 9 350 873 20 E-Mail: [email protected] France HARTING France 181 avenue des Nations, Paris Nord 2 BP 66058 Tremblay en France F-95972 Roissy Charles de Gaulle Cédex Phone +33149383400, Fax +33148632306 E-Mail: [email protected] Germany HARTING Deutschland GmbH & Co. KG Postfach 2451 · D-32381 Minden Simeonscarré 1 · D-32427 Minden Phone +49 571 8896-0, Fax +49 571 8896-282 E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING.com Office Germany HARTING Deutschland GmbH & Co. KG Blankenauer Straße 99, D-09113 Chemnitz Phone +49 0371 429211, Fax +49 0371 429222 E-Mail: [email protected] Russia HARTING ZAO ul. Tobolskaja 12, Saint Petersburg, 194044 Russia Phone +7/812/3276477, Fax +7/812/3276478 E-Mail: [email protected], Internet: www.HARTING.ru China HARTING spol. s.r.o., Mlýnská 2, 16000 Praha 6 Phone +420 220 380 460, Fax +420 220 380 461 E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING.cz Portugal Hungary HARTING Magyarországi Kft. 1119 Budapest, Fehérvári út 89-95, II. emelet 217/A. Phone +36-1-205 3464, Fax +36-1-205 3465 E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING.hu Zhuhai HARTING Limited, Shanghai Branch Room 5403, 300 Huaihai Zhong Road Hong Kong New World Tower, Luwan District, P.R.C Shanghai 200021, China Phone +86 21 - 63 86 22 00, Fax +86 21 - 63 86 86 36 E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING.com.cn Poland HARTING Ltd. Caswell Road, Brackmills Industrial Estate GB-Northampton, NN4 7PW Phone +441604/766686, 827500 Fax +441604/706777 E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING.co.uk Italy HARTING SpA Via Dell‘Industria 7, I-20090 Vimodrone (Milano), Phone +39-02 250801, Fax +39-02 2650597 E-Mail: [email protected] Japan HARTING K. K. Yusen Shin-Yokohama 1 Chome Bldg., 2F 1-7-9, Shin-Yokohama, Kohoku-ku, Yokohama 222-0033 Japan Phone +81 45 476 3456, Fax: +81 45 476 3466 E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING.co.jp Korea HARTING Korea Limited #308 Leaders Bldg., 342-1, Yatap-dong, Bundang-gu Sungnam-City, Kyunggi-do, 463-828, Korea Phone +82-31-781-4615, Fax +82-31-781-4616 E-Mail: [email protected] Singapore Spain HARTING Iberia S.A. Avda. Josep Tarradellas 20-30 4º 6ª, 08029 Barcelona Phone +34 933 638 475, Fax +34 934 199 585 E-Mail: [email protected] Sweden HARTING AB Gustavslundsvägen 141 B 4tr, 167 51 Bromma Phone +468/4457171, Fax +468/4457170 E-Mail: [email protected] Switzerland HARTING AG Industriestrasse 26, CH-8604 Volketswil Phone +41 44 908 20 60, Fax +41 44 908 20 69 E-Mail: [email protected] Taiwan HARTING R.O.C. Limited Room 1, 5th Floor, No. 495 Guang Fu South Road 110 Taipei, Taiwan Phone +886 02-2758-6177, Fax +886 02-2758-7177 E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING.com.tw USA HARTING B.V. Larenweg 44, NL-5234 KA ‚s-Hertogenbosch Postbus 3526, NL-5203 DM ‚s-Hertogenbosch Phone +3173/6410404, Fax +3173/6440699 E-Mail: [email protected] HARTING Inc. of North America 1370 Bowes Road, Elgin, Illinois 60123 Phone +1 (877) 741-1500 (toll free) Fax +1 (866) 278-0307 (Inside Sales) Fax +1 (847) 717-9430 (Sales and Marketing) E-Mail: [email protected] Internet: www.HARTING-USA.com Norway Eastern-Europe Netherlands HARTING A/S, Østensjøveien 36, N-0667 Oslo Phone +4722/700555, Fax +4722/700570 E-Mail: [email protected] HARTING KGaA HARTING Eastern Europe GmbH Bamberger Straße 7, D-01187 Dresden Phone +49 351 / 4361760, Fax +49 351 / 4361770 E-Mail: [email protected] Marienwerderstraße 3 | D-32339 Espelkamp P.O. 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