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Il Club Alpino Italiano (CAI) ed il Soccorso Alpino (CNSAS) ringraziano: Comune di Forni di Sopra Comune di Forni di Sotto Itinerari escursionistici SEGNALETICA C.A.I. █207█ Vico – Casera Varmost – Casera Valaseit – Sessalas – Val di Palù – Passo Ma uria █208█ Vico – Puonsas – Duvies – Casera Tartoi – Val di Tiarfin – Casera Razzo █209█ Vico – Val di Laur – Malga dell’Aip – Casera Tragonia – Forcella Risumiela – Casera Mediana – I Molini – Sauris █210█ Vico – Tiviei – Duns – Casera Montemaggiore – Forcella Ciana – Casera Ciansaveit – Casera Mediana – Casera Razzo █211█ Casera Varmost – Salàras – Casera Tartoi – Sociaval – Casera Tragonia – Plan di Plaron – Bûs di Vela – Casera Montemaggiore █211A█ Casera Tragonia – Sarodinas – Forcella Forada – Casera Montemaggiore █212█ località S.Antonio (Forni di Sotto) – località Clapi – Costa Baton – Forcella Rancolin – Forcca del Bivera – Chiansaveit – Mediana – Casera Razzo █213█ Casera Montemaggiore – Fluotas – Forcella Rancolin – Casera Fantignelles – Bivio sentiero 214 █214█ Forni di Sotto – Stavoli Preson – Fantignelles – Forcella Zaûf – bivio sentiero 234 – Crinale di Priva – Brutto Passo – Forcella Montovo – bivio sentiero 215 █214A█ Forni di Sotto – Fienili Avroni – Ricovero casera Montòf (Montovo) █215█ Forni di Sotto – Stavoli Ciasteons – Forcella Montovo - Casera Tintina – Rifugio Tita Piaz (Passo Pura) █233█ Casera Tintina – Bivio sentiero 240 – Punta dell’Uccel – Forcella Montovo – Bivio sentiero 215 – Sentiero naturalistico Tiziana Weiss █234█ Bivio sentiero 214 – Forcella Zaûf – Casera Giaveada – Torrente Lumiei – I Molini – Sauris di Sopra █237█ Strada Regionale 52 Carnica km 38 – Stâli dal Prêdi – La Salina – Passo Pura █238█ Rifugio Tita Piaz – Casera Nauleni – Casera Colmajer – Monte Sesilis █239█ Strada Regionale del Passo Rest (Forcella Vergon) – Monte Jof – Monte Pelois – Bivio Strada Regionale 52 Carnica km 38 – Località Stâli dal Prêdi █325█ Passo Mauria – Ricovero Miaron – Sentiero Olivato – Bivacco Vaccari █336█ Lorenzago – Val di Palù – Val Prendera - Passo del Landro – Casera Doana – Strada Regionale 619 Vigo/Casera Razzo █338█ Casera Doana – Torrente Piova – Strada Regionale 619 – Laggio di Cadore █340█ Rifugio Giâf – Boschet – Valonut di For – Forca Cridola – Bivacco Vaccari – Valle del Cridola – Strada Regionale 52 Carnica – Località Campo █341█ Passo Mauria – Torrente Tor – Torrente Fossiana – Rifugio Giaf █342█ Rifugio Giâf – Forcella del Cason – Bivacco Marchi Granzotto – Forcella Monfalcon di Forni – Cadin d’Arade – Pra di Toro – Bivio sentiero 346 █344█ Forcella Giâf – Tacca del Cridola – Bivio sentiero 340 █346█ Località - Davâras – Rifugio Giâf – Forcella Giâf – Rifugio Padova █348█ Passo Mauria – Forc.Fossiana – La Mescala – Raccordo sentiero 340 █354█ Rifugio Giaf – las Busas – forcella Las Busas dismesso █359█ Caseruta dei Pecoli – Val Monfalcon di Forni – Bivacco Marchi Granzotto █361█ Rifugio Giaf – Forcella Urtisiel – Casera Valbinon – Rifugio Pordenone █362█ Forni di Sopra – Rifugio FlaibanPacherini – Passo del Mus – Val di Guera – Val d’Inferno – Val Postegae – Raccordo sentiero n.361 █363█ Rifugio FlaibanPacherini – Passo di Suola – Forcella Rua Alta – Bivio sent.366 █363A█ Passo Suola – bivio sentiero 363 – Sidon Alta – Bivio sentiero 366 █364█ Forni di Sotto – Fiume Tagliamento – Torrente Poschiadea – Località Covardins – Forcella Lareseit – Rifugio Pussa █366█ Sorgente Val dell’Inferno (Bivio sentiero 362) – Forcella Pramaggiore – Ricovero Casera Pramaggiore – Val Settimana █366A█ Bivio sentiero 366 – M.ga Col de Post – Bivio sentiero 364 █367█ Località Davaras – Passo Lavinal – Canpuros – Raccordo sentiero 369 █368█ Località Dria – Piniei – Torr. Rovadia – Rua – Raccordo sentiero 373 █369█ Casera Valbinon – Canpuròs – Forcella Val di Brica – Forcella dell’Inferno – Forcella Fantolina Alta - Passo del Mus (raccordo sentiero 362) █369A█ Rifugio FlaibanPacherini – Palon di Suola - Raccordo sentiero 369 █371█ Truoi dal Von █373█ Forni di Sotto – Fiume Tagliamento – Bivacco Masons – Cima Camosci - Cima Chiavallì – Forcella Sarodine – Località Rua – Bivio sentiero 368 █373A█ Bivio sentiero 373 – Cima Camosci – Forcella Lareseit – Bivio sentiero 364 █378█ Forni di Sotto - ponte Sacrovint – Malga Chiampiuz – Casera Naiarduzza – Forca del Mugnol – Bivio sentiero per Passo Rest █379█ Ric. Caseruta dei Pecoli – Val di Brica – Bivio sentiero 369 █383█ Strada Regionale 52 Carnica Località Rio Verde – Stali dal Mur – Guado Fiume Tagliamento Stavoli Trentesin – Rio Negro – Casera Naiarda – Casera Naiarduzza – Bivio sentiero 378 █383A█ Bivio sentiero 378 – Fienili Preses – Rio Carùl – Rio dei Zaas – bivio sentiero 383 █387█ Val Postegae - bivio sentiero 362 – Passo Pramaggiore – Ricovero Casera Pramaggiore Le Dolomiti di Forni di Sopra DIFFICOLTA’ ESCURSIONISTICHE Si utilizzano sigle della scala CAI per differenziare la cautela richiesta dagli itinerari di tipo escursionistico. Questa precisazione è utile non soltanto per distinguere il diverso impegno richiesto da un itinerario, ma anche per definire chiaramente il limite tra difficoltà escursionistiche ed alpinistiche. T = Turistico. Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono, di solito, l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano ed una preparazione fisica alla camminata. E = Escursionistico.- Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su traccia di passaggio, su terreno vario (pascoli, detriti, pietraie) di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua e, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi e avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccette, non esposti, non faticosi, ne impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature ( scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi sulle montagne italiane. EE = Per escursionisti esperti.Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio o infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in generale e una buona conoscenza dell’ambiente alpino; Passo sicuro ed assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. EEA = Per escursionisti esperti con attrezzatura.- Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di auto assicurazione. (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini omologati secondo norme CEE - UIAA). EAI = Escursionismo in ambiente innevato. Sono percorsi riconoscibili che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, hanno facili vie di accesso, si svolgono in fondo valle o in zone boschive o sui crinali che garantiscono, nel complesso, sicurezza di percorribilità. SEGNALI INTERNAZIONALI DEL SOCCORSO ALPINO A) Chiamata di soccorso: emettere richiami acustici / ottici in numero di 6 ogni minuto (un segnale ogni 10 secondi); 1 minuto di intervallo (e poi ripetere la sequenza sin quando serve). B) Risposta di soccorso: emettere richiami acustici / ottici in numero di 3 ogni minuto (un segnale ogni 20 secondi) 1 minuto di intervallo (e poi ripetere la sequenza sin quando serve). Per richiedere nel modo più semplice, immediato, efficace l’intervento del Soccorso Alpino comporre il numero telefonico 118 Chiunque intercetta un segnale di richiesta di soccorso deve rispondere al segnale e poi avvertire la stazione di Soccorso Alpino più vicina, o il servizio di emergenza sanitari 118. Abbiamo bisogno di soccorso non serve soccorso MODALITÀ DA SEGUIRE PER ATTIVARE IL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO www.cnsas-friuli.it A) Accertarsi della reale gravità dell’infortunato; B) Comunicare in modo chiaro le proprie generalità e quelle dello infortunato, natura e conseguenze dell’incidente e il luogo dove è avvenuto il fatto; comunicare inoltre il numero telefonico dell’ apparecchio dal quale si sta chiamando; C) Attendere una chiamata di conferma con le eventuali istruzioni da parte del Soccorso Alpino e Speleologico o del personale sanitario: sino a quel momento, rimanere accanto al telefono. Servizio Regionale del Friuli - Venezia Giulia Stazioni di Soccorso Alpino e Speleologico Cave del Predil /Tarvisio Moggio Udinese / Pontebba Forni di Sopra Forni Avoltri Maniago Pordenone Valcellina Trieste Udine Friuli V. G. – Servizio di Soccorso Alpino Tel. 118 Slovenija – Servizio di Soccorso Alpino Tel. 112 OAEV – Austria – Tel. 140 Bergrettung Soccorso Speleologico II zona Friuli Venezia Giulia 348.2490021 - 348.2490029 Delegato Alpino 1^ zona Friuli Venezia Giulia – Vladimiro Todesco Per notizie più dettagliate si consiglia il volume: CAI - Forni di Sopra, “I monti dei Forni Savorgnani” (Tamari 2009) Club Alpino Italiano - Sezione di Forni di Sopra Via Nazionale, 206 - 33024 FORNI di SOPRA Tel. 339.219405 E-mail: [email protected] www: caiforni.it ARRAMPICATA SPORTIVA Palestra arrampicata sportiva indoor Situata all’interno del complesso sportivo comunale (piscina-palestra) è composta da due pareti artificiali per diverse vie di salita su difficoltà varie, con un’altezza massima di 12 metri. Può essere utilizzata contattando il gestore degli impianti sportivi: Comune tel.0433.88056 – Consorzio Servizi Turistici – tel.0433.88553. Palestra arrampicata sportiva - Giâf Questa palestra è dislocata presso il Rifugio Giâf (1405 m s.l.m.), proprietà del C.A.I. di Forni di Sopra. E’ composta da struttura artificiale in legno per arrampicate su varie difficoltà, adatte sia ai bambini che agli sportivi più allenati. Altezza max 11 m. Può essere utilizzata contattando il gestore del Rifugio Giâf – tel. 0433.88002. Falesie Nel comprensorio fornese sono tre le palestre su roccia naturale (falesie) adatte all’arrampicata sportiva. La prima è situata in “Località Ropa”, raggiungibile attraverso la Strada Statale 52, si trova a circa 4 km dopo il centro di Forni di Sopra in direzione Passo Mauria. Parcheggio nelle vicinanze. Questa palestra dispone di una dozzina di vie di salita su varie difficoltà, adatte sia ai principianti che ai più allenati. Tutte le vie sono protette con punti di assicurazione. La seconda si trova sul “Clap Varmost” (parete Ovest) a pochi minuti dalla stazione di arrivo della seggiovia Varmost 1. Questa palestra dispone di una ventina di vie di salita su varie difficoltà, adatte sia ai principianti che ai più allenati. Tutte le vie sono dotate di punti di assicurazione. La terza palestra per l’arrampicata sportiva è situata a Forni di Sotto: offre molte possibilità di arrampicata su ottima roccia, disponendo di una trentina di vie di salita protette da punti di assicurazione. La palestra si raggiunge dopo 10 minuti di cammino dalla Piazza Principale di Forni di Sotto, seguendo il sentiero CAI 214A, oppure il sentiero di fondovalle n. 5. Informazioni: Gruppo CAI Forni di Sotto – tel. 0433.87013. ARRAMPICATA IN AMBIENTE ALPINO Le pareti naturali delle Dolomiti Friulane, dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, offrono moltissime vie di salita. Le loro torri e pinnacoli hanno attirato l’attenzione dei più grandi scalatori come Kugy, Cozzi, Comici e molti altri. E’ così possibile effettuare le più classiche ripetizioni di antiche vie alpinistiche su Monfalconi, Cridola e Pramaggiore, oppure cimentarsi nelle vie più moderne (dotate di punti di assicurazione a pressione) aperte negli ultimi anni dagli arrampicatori locali. Informazioni: C.A.I. Sezione di Forni di Sopra – 339.2194405 forni [email protected] – www.caiforni.it CANYONING o TORRENTISMO I torrenti che possono essere esplorati praticando questa disciplina sono il torrente Tolina e il torrente Rassie, quest’ultimo dislocato a Forni di Sotto, entrambi attrezzati con punti di protezione. Informazioni: Scuola di Alpinismo del FVG [email protected] oppure Parco Naturale delle Dolomiti Friulane [email protected] VIE FERRATE Torrione Comici - Via “Cassiopea” DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO 350 m 1910 m – 2260 m EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura Via ferrata 30/40 min dall’attacco – 6,5 km dal paese Da metà maggio (possibile neve dura nei canaloni) a fine ottobre CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █362█ + indicazioni PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Flaiban-Pacherini ACCESSO Passo del Mus NOTE Torrione dedicato alla famosa Guida Alpina Emilio Comici (Trieste 1901 – Selva di Gardena 1940). Nata dall’idea delle Guide Alpine Mario Cedolin e Luciano Cergol. Via ferrata verticale ed esposta, una delle più impegnative della Carnia (passaggi di IV+), necessita dell’attrezzatura completa (kit ferrata, casco e imbrago), di assenza di vertigini, di discreta forza e di un’attenta valutazione delle condizioni meteo. Per i meno esperti è consigliabile procedere in cordata. Dal rifugio Flaiban-Pacherini (itinerario descritto a parte) si segue il sentiero █362█ fino al Pas dal Mus. Da qui si prosegue a sinistra su sfasciumi e detriti verso la forcella che divide il torrione Comici dal torrione Pacherini. In prossimità delle prime rocce di sinistra si nota l’attacco della via che, dopo una piccola cengia, sale verso l’intaglio che incide la base ovest del torrione. Qui converge il cavo della discesa. Il percorso piega a sinistra seguendo il cavo di salita che ci guida alla parte più impegnativa e verticale lungo la parete ovest fino al ballatoio, per poi arrivare in breve alla cima. Per la discesa si raggiunge di nuovo il ballatoio, che si percorre verso sud. Si scende per canalini e brevi fessure verticali, aiutati da pioli, fino al traverso dove alla fine si incrocia il cavo di salita della parte bassa. Lungo questo, in breve, si torna all’attacco. Strapiombi Varmost (Adventure Climb – “la mason dal Infiar”) DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO 256 m 1499 m – 1751 m EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura Via ferrata 30/40 min dall’attacco – 4 km dal paese Da maggio a fine ottobre (salvo particolari condizioni) CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █207█ + indicazioni PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Som Picol ACCESSO Località In som al Picol (1° tronco seggiovia) NOTE Ideato dalle Guide Alpine Mario Cedolin ed Attilio De Rovere. Inaugurato nel 2007, il percorso atletico ed impegnativo è riservato a persone allenate e necessita di attrezzatura idonea (kit da ferrata, imbracatura, casco, consigliati i guanti). Osservare scrupolosamente le istruzioni poste alla partenza e lungo il percorso. I minori devono essere accompagnati da un adulto esperto oppure da una Guida Alpina. La fatica è compensata dal fantastico panorama. A 500 m circa dal centro del paese, in direzione Passo Mauria, imboccare Via Chianeit, che si attacca a destra nei pressi di una cappella. Iniziare la salita fino al termine dell’asfalto, quindi continuare seguendo il segnavia C.A.I. █207█ per pista forestale a tratti erta, ma complessivamente facile. Giunti in località In Som al Picol, raggiungibile anche in seggiovia, si seguono le indicazioni, a fianco della stazione d’arrivo, che portano in breve alla base della parete da dove ha inizio il percorso attrezzato. Seguendo la roccia ci si abbassa di alcuni metri per immettersi in una grande fessura tettonica che separa l’avancorpo della massa rocciosa del Clap Varmost. La salita comincia da questa fenditura con una scala a pioli che raggiunge il panoramico pinnacolo. Da qui si attraversa il vuoto sull’ondeggiante ponte sospeso, raggiungendo la parete principale. Un facile tratto diagonale porta al bivio dove si decide se proseguire per gli impegnativi verticali oppure rientrare al sentiero per la breve discesa attrezzata. Chi sceglie di proseguire guarda in alto e attacca la parete a piombo attrezzata con pioli e cavo di sicurezza. Roccia liscia e ancoraggi sicuri ci accompagnano su tratti verticali, brevi strapiombi e aerei traversi fino alle roccette sommitali, quindi facilmente alla cima del “Clap” con le sue ampie visioni. La discesa avviene sul versante nord del Clap Varmost (sentiero non numerato). LE ESCURSIONI Truoi dal Von DISLIVELLO 370 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 895 m – 1264 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentiero o mulattiera TEMPO/KM 3 ore – 6 km dal paese PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno, inverno “ciaspas” CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █371█ ACCESSO Forni di Sopra - Località Santaviela NOTE L’itinerario è stato pensato da un vecchio saggio del paese e realizzato dall’Ente Parco delle Dolomiti Friulane. Percorso circolare, adatto a tutti ed estremamente panoramico, è percorribile sia in un senso che nell’altro. Dal parcheggio Santaviela, di fronte alle seggiovie del Varmost, imboccare la strada forestale che corre parallela alla Statale e che costeggia il fiume Tagliamento. Raggiunta la strada asfaltata che conduce al rifugio Giâf, si prende a sinistra, 100 metri dopo la fornace, per guadare il torrente e risalire la valle del Lavinâl dal Ors fin sopra la grande briglia a quota 1125 m. Da qui ci si porta sull’altra sponda del torrente dove inizia il sentiero. Ora la salita si fa più ripida e porta, dopo aver toccato il punto panoramico sul Lavinâl e scorto i resti di alcune carbonaie, alla quota massima presso la forcella dei Tuis (1264 m). Altri luoghi di sosta con vista verso le malghe, sui Monfalconi e Cridola e le lontane Tre Cime di Lavaredo. Dopo aver scollinato inizia la discesa intercettando il belvedere sulla valle, passando sotto il caratteristico Clap dal Von, un’altra sosta e le baite di Pocagneit. Nel tratto finale si attraversano doline e pinete, la zona dei Clapons di Soraruoi per rientrare al parcheggio Santaviela attraversando il romantico Puont dal Sirai. Anello di Forni (fondovalle) DISLIVELLO TOTALE 372 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 830 m – 1202 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentieri e mulattiere TEMPO/KM 3 ore – 6 km dal paese PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno; inverno “ciaspas” CARTE E SEGNAVIA C.A.I. (non numerato) ACCESSO Forni di Sopra (Piazza del Comune) R = Rientri Possibilità di ritorno alla strada Nazionale. NOTE L’itinerario propone un percorso ai margini degli abitati suddiviso in diversi tratti da “inanellare” a piacere. Quindi partenze e rientri sono lasciati alla fantasia di ognuno. Tracciato circolare adatto a tutti e percorribile sia in un senso che nell’altro: si consiglia il senso antiorario. Partenza dal centro di Vico, Piazza del Comune. Si percorrono le stradine interne in direzione della Mauria per poi risalire via Chianeit. Raggiunto il borgo di Stalas si gira a sinistra. Passato il rio si percorrono i prati di Pradas fino a sfiorare gli stavoli col caratteristico ruscello (R) per poi giungere, sempre con poca pendenza, alle praterie di Misiei (R). Lasciati i due stavoli si attraversa il rio (R) e dietro la casa di Clapuniei si inizia a salire verso il rudere di Glorion e fino al punto più alto dell’Anello, sull’ampio pianoro di Somaplana-Poàs (sorgente 50 m a destra poco dopo l’inizio). Percorso il piano si scende, davanti alle case, in località Calda dove, passata l’ex Colonia seguiamo la stradina comunale fino alla statale, che si attraversa per imboccare la mulattiera che porta alle case della Roppa e, dopo il rio, al fiume Tagliamento. Lo si supera sotto lo sbarramento (acque convogliate nel serbatoio del Lumiei) fino alla strada che da Nuoitas scende, a destra dopo il ponte, alle case del Tarmau. Attraversiamo il ponte di Davaras e dopo 100 metri scavalchiamo il torrente Giaf per portarci sulla destra del Tagliamento. Si percorre la stradina tra ghiaie, acque e saletti fino agli impianti sportivi (R) dove prendiamo la strada verso Palas. Dopo un paio di chilometri, al parcheggio, si gira a sinistra per scendere al ponte sul Tagliamento(R)che si attraversa. Scendendo una cinquantina di metri si lascia l’asfalto e a sinistra, in piano e in salita, si raggiunge il sito del Castello di Sacuidic e continuando a salire, dopo essere passati davanti all’incompiuta opera dell’architetto Marcello D’Olivo, si approda alla strada statale (R). Si imbocca, poco distante, la stradina centrale del villaggio Stinsans, si sale fino alle ultime case dove parte il sentiero verso la località Masaroul, dopo la quale si attraversa il torrente Agozza per poi, prima della discesa, voltare a destra e salire all’ampio pianoro e alle caratteristiche case di Tiviei (R). Raggiunto l’asfalto si piega a destra percorrendo, davanti agli stavoli, la strada forestale che si lascia dopo un po’ per scendere a sinistra verso il canale idroelettrico interrato e, attenzione al bivio a sinistra, terminare l’escursione scendendo in paese. Rifugio Giâf (m 1405) DISLIVELLO 355 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1050 m – 1405 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentiero o mulattiera TEMPO/KM 1 ore – 2,5 km dal parcheggio PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno, inverno “Ciaspas” e sci-alp CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █346█ ACCESSO Forni di Sopra - Parcheggio Località Davâras NOTE Nei pressi del rifugio vi è una cappella e stele marmorea, dedicata ai caduti in montagna e ricordati con una Messa la prima Domenica di agosto. Al suo fianco la “dependance” del rifugio che svolge anche la funzione di locale invernale. La strada non è percorribile in auto senza avere il permesso; è disponibile, tuttavia, il servizio di trasporto con fuoristrada garantito dal gestore del rifugio. 40 posti letto, servizi, docce, acqua, telefono. Rifugio gestito, aperto nel periodo estivo. Tel. 334.1630435 – 0433.88002 [email protected] www.rifugiogiaf.it Si segue dal centro del paese la Strada Regionale 52 verso il Passo Mauria per 3 km, sino alla Località Chiandarens dove, vedi segnaletica, si svolta a sinistra per la carreggiabile fino al parcheggio prima del ponte. Da qui inizia l’escursione breve e facile. È ideale anche per i bambini. Ore 1 dal parcheggio. Il rifugio Giaf è il logico punto d’appoggio per l’infinità di salite ai gruppi dei Monfalconi e del Cridola. È possibile utilizzare la scorciatoia, poco sopra il ponte, che sale parallela al torrente Giâf fino ai prati della vecchia malga sottostante il rifugio, ed è indicata dal segnavia C.A.I. █346█ . Anello di Bianchi (Anel di Bianchi) DISLIVELLO 300 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1405 m – 1705 m DIFFICOLTÀ E = Escursionistico CARATTERISTICHE Sentiero TEMPO/KM 3 ore - 5 km PERIODO CONSIGLIATO Primavera, estate, autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █346█ - █340█ - █342█ PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Giâf ACCESSO Dal rifugio Giâf NOTE Percorso semplice in ambienti dolomitici estremamente panoramici che vuole essere un omaggio alla memoria del fornese Coradazzi Iginio “Bianchi”, guida alpina e pioniere dell’alpinismo fornese. Dal rifugio Giâf (vedi descrizione a parte), si segue il segnavia █346█ per pochi minuti. Al primo bivio (tabella) si prende a destra il sentiero █340█ che attraversa l’ombroso bosco di conifere sino al costone di mughi che si supera giungendo al panoramico punto di vista sulla vallata. Continuando si raggiunge il pianoro del Cason del Boschet (m 1705) dove si piega a sinistra lasciando il sentiero █340█ (possibilità di percorrerlo per 10 minuti e, dopo aver visto il grande Valò e il Valonut che lo sovrasta, tornare sui propri passi). Ora si scende lungo il panoramico tracciato con di fronte la corolla dei Monfalconi, l’intaglio della Forcella Giaf, la verticale Torre Spinotti. Procedendo in silenzio si possono incontrare i diffidenti camosci. Alla fine della discesa si incrocia il sentiero █346█ (possibilità di rientro al rifugio) che si percorre per breve tratto per poi piegare a sinistra fino, dopo salitella, sul versante opposto e al sentiero █354█ , che lasciamo presto per continuare dritti sotto i bastioni della Torre di Forni fino alla forcelletta (altre visioni panoramiche) e poi dopo piccoli salti (cavo di sicurezza) e mughi raggiungere il sentiero di rientro █342█ che da Forcella Cason ci porta al rifugio. Rifugio Giâf – Torrente Fossiana DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. ACCESSO 439 m 966 m – 1405 m T = Turistico Strada forestale e sentiero 2,30 ore – 9 km dalla Statale Primavera, estate, autunno █346█ - █341█ Strada Statale 52 (bivio rifugio Giâf) Si parte dalla Strada Statale a quota 966 m. Si raggiunge il rifugio Giâf (sentiero █346█ – vedi descrizione a parte). Dal piazzale si imbocca il sentiero █341█ che porta al Passo Mauria, lo si percorre attraverso mughi, ghiaioni e poi bosco fitto fino alle ghiaie del Torrente Fossiana. Si abbandona il sentiero e, piegando a destra, si segue il corso d’acqua. Prima in sinistra orografica lungo la ben visibile strada forestale, poi scavalcando varie volte il torrente, si giunge alla località Nuoitas e seguendo l’asfalto al luogo di partenza. Percorso che può essere efettuato anche in senso inverso. Breve, inconsueto, interessante. Passo della Mauria (m 1298) – Rifugio Giâf (m 1405) DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. ACCESSO 102 m 1298 m – 1405 m E = Escursionistico Sentiero 2,45 ore – 7 km dal parcheggio Tutto l’anno; inverno “ciaspas” EE █341█ Passo della Mauria Dal Passo Mauria, km 9 da Forni di Sopra, si prosegue attraverso il sentiero che si stacca dietro la casa cantoniera, pianeggiante, sino al crinale del torrente Torre. Lungo la breve discesa che immette nel greto ghiaioso, guardando in alto, sul costone coperto di mughi e resinose, a breve distanza dal sentiero si può vedere la cavità naturale detta “Grotta dei camosci”..e forse anche loro. Dopo aver superato il torrente Torre, si attraversano le alture di Parsupagn sino al versante del torrente Fossiana. Altro attraversamento di ghiaie e conseguente salita nel bosco per portarsi sul costone del Boschet, coperto di mughi e percorso da vari ghiaioni, con vista sul paese e sui Monfalconi, sotto i quali si intravede in fondo fra le abetaie, la bianca sagoma del rifugio Giâf. Da qui, vedi descrizione a parte, si scende alla Strada Regionale 52 dove in precedenza avremo lasciato una macchina con la quale riprendere quella lasciata al Passo Mauria. Bivacco Marchi-Granzotto m 2170 DISLIVELLO 1174 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1050 m – 2224 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Sentiero TEMPO/KM 4.00 ore – 4 km PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno, inverno sci-alp CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █346█ – █361█ - █342█ PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Giâf ACCESSO Forni di Sopra (Località Davâras) NOTE Il bivacco, da 12 posti letto, è situato su uno sperone ai piedi della Forcella del Leone. Dal Rifugio Giaf (itinerario descritto a parte) s’imbocca il “Truoi dai Sclops” che dopo un po’ si abbandona salendo dritti tra i mughi verso il canalone e la forcella (m 2224) passando ai piedi di splendidi torrioni: cima Porton, cima Barbe, Torre di Forni, Torre Gilberti e altre. Dalla forcella si attraversa il costone verso il bivacco a quota 2170 m, tenendosi sopra il pianoro della sorgente dove rifornirsi d’acqua. L’anfiteatro è circondato da una impressionante corona dolomitica che va dalla Cresta del Leone, al Mofalconi di Cimoliana e di Forni, aprendosi verso Valmenone e il Pramaggiore. Per chi lo desidera c’è la possibilità di raggiungere il Cadin d’Arade, il Campanile di Val Montanaia, tutto il mondo dei Monfalconi e, verso Est seguendo la traccia sul ghiaione, il caratteristico squarcio del Porton dai Monfalcons, che si specchia nei sottostanti laghetti delle Crode Bianche. Il rientro a ritroso, oppure salendo a Forcella Las Busas e scendere il lungo e disagevole ghiaione. Rifugio Flaiban–Pacherini (m 1587) DISLIVELLO 680 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 1587 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Strada e mulattiera TEMPO/KM 2 ore – 5,5 km dal paese PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno, inverno “ciaspas” e sci-alp CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █362█ ACCESSO Località Davost o Località Dria (fraz. Andrazza) NOTE 18 posti letto disposti su 4 camere, servizi, docce, acqua Tel. 0433.88555 - Cell. 328.8183636 - [email protected] Partendo dal centro del paese si raggiunge la località Davost. Si prosegue per la strada forestale, segnavia C.A.I. █362█ , fino alla località Palas per poi seguire il sentiero. Vi si può accedere anche da Andrazza, imboccando il sentiero che inizia oltre il piccolo ponte sul Tagliamento a monte della Centrale Idroelettrica. Da Palas (area di sosta) il percorso si snoda fra pini, mughi e betulle lungo la sinistra orografica del torrente Dria, sino alla spalla di un ampio ghiaione, dal quale in breve si è al rifugio. Punto di partenza per lunghe attraversate, da qui si domina l’alta Val di Suola, coronata dalle cime Fantulina, Sion, Dria, Pic di Mea, dall’incombente torrione Comici e dal nascosto Pramaggiore: areacuore del Parco delle Dolomiti Friulane. Malga Varmost (m 1758) (Sentiero “Giovanni Caposassi” verso Casera Lavazeit m 1813) DISLIVELLO 851 m – 906 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 1758 m / 1813 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentiero e mulattiera TEMPO/KM 2,30 ore – 2 km da Varmost PERIODO CONSIGLIATO Primavera, estate, autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █207█ ACCESSO Forni di Sopra (Via Chianeit) NOTE La malga Varmost è raggiungibile anche in seggiovia. Nel periodo estivo la malga è monticata ed è possibile acquistare i prodotti caseari. D’inverno sono in servizio gli impianti sciistici. Nel 2008 il Comune di Forni di Sopra ha dedicato il sentiero VarmostVal di Valaseit (Lavaseit) alla memoria del fornese Giovanni Caposassi (1914-1983), botanico autodidatta, autore di un pregevole erbario. A 300 m circa dal centro del paese, in direzione Passo Mauria, imboccare Via Chianeit che si stacca a destra nei pressi del capitello. Si sale fino al termine dell’asfalto per poi continuare seguendo il segnavia C.A.I. █207█ su pista forestale a tratti pendente ma facile. Attraversati i panoramici ghiaioni sotto i verticali dell’omonimo Clap si raggiunge il rifugio stagionale di In Som al Picol. Da qui seguendo la pista e i pascoli si giunge alla malga. Notevole visione sulle Dolomiti fornesi e cadorine. Possibilità di gustare e prodotti caseari durante la stagione estiva. Da qui è possibile salire sull’erboso e panoramico Monte Simon (m 2123) e, in circa 30 minuti, raggiungere la piccola Casera Valaseit (Lavazeit, m 1813) attraverso il gradevole e panoramico sentiero citato che inizia dietro la casera e percorre il costone Sud del Simon in direzione del Cadore. Malga Varmost - Lavazeit - Forcella Tarondon – Malga Tartoi – Malga Varmost DISLIVELLO 248 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1758 m – 2006 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentiero e tracce TEMPO/KM 3 ore – 5 km PERIODO CONSIGLIATO Primavera, estate, autunno ACCESSO Malga Varmost NOTE Il percorso compie un anello ed è consigliato a quanti d’estate raggiungono Varmost in seggiovia: naturalmente ogni altra opzione è possibile. Dalla casera Varmost si raggiunge la simpatica caseretta di Val di Valaseit, descrizione segnavia █207█ ,dalla quale ci si porta verso il ruscello. Prima di raggiungerlo si continua a destra e attraversatolo più in alto si salgono i prati che portano alla evidente forcella Tarondon, tra l’omonimo monte e il Tudali. Si sale per breve tratto sulla sinistra per poi tagliare il pendio erboso che scende prima in Cià di Fals e quindi alla casera Tartoi. Il rientro in Varmost avviene sul sentiero █211█ da dove dopo 20 minuti si può piegare a destra e risalire in casera oppure continuare e raggiungere i pascoli dietro il Clap e quindi il secondo tronco di seggiovia È un anello, però da Tartoi è possibile scendere in paese lungo la strada forestale, segnavia █208█ (vedi descrizione). Picol - Stâli Cuc - Varmost DISLIVELLO 292 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1466 m – 1758 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentiero TEMPO/KM 1 ora – 2 km PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno; inverno “ciaspas” ACCESSO Forni di Sopra – Malga Varmost █207█ NOTE Il rifugio Som Picol e la malga Varmost (vedi descrizione) sono raggiungibili anche in seggiovia. Si parte dal rifugio Som Picol percorrendo il bordo pianeggiante della pista da sci “Fienili”. Dopo circa 300 m si piega a sinistra su sentiero non segnato che, sopra il bacino artificiale, porta ai fienili. Oltrepassato lo stavolo si sale in diagonale fino a raggiungere il costone del Monte Curnût. Da lì, rimanendo sempre nel bosco, lo si percorre in direzione Nord, attraverso pianori e radure fino ad arrivare alla partenza del terzo troncone di seggiovia. Da qui, lungo la pista, si raggiunge la malga. Gradevole anche in discesa. Malga Tragonia (Triguonia) m 1760 DISLIVELLO 853 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 1760 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Strada forestale e mulattiera TEMPO/KM 2.30 ore – 9 km e 5 km PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno; inverno “ciaspas” e sci-alp. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █208█ (strada forestale) o █209█ (mulattiera) ACCESSO Forni di Sopra (Piazza d. Comune; ponte Tollina) NOTE Casera gestita nel periodo estivo, possibilità di ristoro e pernottamento, bivacco invernale, n. 10 posti per sacco a pelo, accesso sul retro dell’edificio. Dalla Piazza del Comune, imboccare Via Savorgnani sulla destra fino a raggiungere e superare il ponte sul Torrente Tolina. Immediatamente a sinistra inizia la ripida salita (segnavia █209█ . Oltrepassati vecchi savoli e percorso il sassoso bosco misto si raggiunge il pianoro di Val di Laur con lal caratteristica costruzione. Si prosegue sul sentiero, poco in alto sopra la casa, salendo alla rinnovata casera dal Aip da cui, per comoda mulattiera, si raggiungono gli ampi pascoli di Tragonia oltre le acque cristalline della Tollina. Rientro a ritroso oppure su strada forestale. La malga è raggiungibile anche seguendo la citata strada forestale che parte dalla Piazza del Comune, imboccando Via Novri (segnavia █208█ , il cui primo tratto, fino a Duvies/Sociaval, è comune a quello per Malga Tartoi. Malga Tartoi – Forcella Risumiela – Malga Tragonia Rossa - Forcella DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO 589 m 1711 m – 2300 m EE = per Escursionisti Esperti Sentiero e tracce su ghiaione e prati 3 ore – 6 km Primavera, estate, autunno; inverno sci-alp. CARTE E SEGNAVIA CAI █208█ - █209█ ACCESSO Forni di Sopra - Malga Tartoi NOTE Il percorso compie un anello ed è consigliato per le particolarità di una natura rispettata, intatta e rara. Dalla casera Tartoi (vedi descrizione) si sale, mantenendo la destra, la retrostante bastionata verso i pianori di Tiarfin posti ai piedi dell’omonimo Crodon. Dagli ultimi pascoli si risale verso Est l’intero vallone in direzione di Forcella Rossa, che si lascia a sinistra per continuare fino all’evidente soprastante ciglio. Da qui, inconsueta visione sul Crodon di Tiarfin e il Cadore verso Ovest, mentre verso Est si aprono gli orizzonti della Carnia, con Clapsavon e Bivera in primo piano. Scendiamo verso Forcella Tragonia, prima su ghiaione poi su costoni erbosi da dove si intravede il laghetto di Risumiela. Da qui per sentiero ai pascoli della malga. Da casera Tragonia in paese sui percorsi descritti. Malga Tartoi m 1711 DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO 804 m 907 m – 1711 m T = Turistico Strada forestale 2.30 ore – 8 km Tutto l’anno, in inverno anche per racchette da neve e sci alpinismo CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █208█ ACCESSO Forni di Sopra - Piazza del Comune NOTE Itinerario lungo ma privo di difficoltà e quasi interamente nel bosco. Bivacco aperto: 15 posti per sacco a pelo. Dalla Piazza del Comune, imboccare Via Novri, quindi la strada forestale che conduce alla Malga (segnavia █208█ , il cui primo tratto, fino a Duvies/Sociaval, è comune a quello per Malga Tragonia. Raggiunti gli stavoli di Puonsas, si costeggia il Rio Tartojana per poi salire i tornanti del costone di Duvies. Al bivio, piegando a sinistra (a destra si va in Tragonia) si prosegue verso i pascoli e l’anfiteatro della caratteristica malga, dominato dal dolomitico “Crodon di Tiarfin”. Rientro a ritroso o a piacere. Malga Montemaggiore (Mamajou) m 1729 DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO 699 m 907 m – 1729 m T = Turistico Sentiero 2.30 ore – 5 km Tutto l’anno, in inverno anche per racchette da neve e sci alpinismo CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █210█ ACCESSO Forni di Sopra (Località Tiviei anche in auto) NOTE Itinerario privo di difficoltà e quasi interamente nel bosco. Bivacco C.A.I. aperto presso il ricovero E. Francescutto a 150 m dalla malga (9 brandine). Dalla Piazza del Comune, seguire Via Savorgnani e Via Tiviei fino ad arrivare all’omonima località, raggiungibile anche in auto. Da qui si procede seguendo il segnavia █210█ : a sinistra sulla pista forestale, oppure a destra sul vecchio sentiero, entrambi portano alla Località Clapus. Si prosegue quindi su comodo sentiero, prima attraversando il pianoro di Duns e poi lungo il greto del Torrente Agozza fino in malga. Rientro a ritroso. Il costone di Mùdas DISLIVELLO 676 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 1583 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentiero TEMPO/KM 4.00 ore – 8 km PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno; inverno “ciaspas” CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █210█ - █209█ ACCESSO Forni di Sopra (Località Tiviei anche in auto) NOTE Itinerario privo di difficoltà, quasi interamente nel bosco. Casera del Aip aperta, con sorgente. Da Piazza dal Comune a Vico, si attraversa il torrente Tollina e si sale a destra l’intera via Tiviei fino al caratteristico pianoro. Si continua sul sentiero (possibilità di seguire la più lunga strada forestale) che porta in località Clapùs e sulla bella mulattiera di Montemaggiore. Prima del piano di Duns si piega decisamente a sinistra, segnaletica sul sasso, per salire verso Tàmaras su sentiero non numerato. Raggiunto l’antico stavolo (sosta e riflessione su questi insediamenti) ci si passa davanti per la breve salita sul costone di Mùdas. Da qui il lungo a tratti panoramico traverso fino a incrociare il segnavia █209█ che, salendo, porta alla vicina casera del Aip e poi Tragonia, mentre a sinistra scende al fienile di Val di Laur e quindi in paese. Casera Valmenone (Valbinon) m 1778 DISLIVELLO 994 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 978 m – 1972 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Sentiero TEMPO/KM 2.30 ore – 5 km PERIODO CONSIGLIATO Maggio-ottobre; inverno sci-alp. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █367█ PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Giâf ACCESSO Forni di Sopra (località Davâras) NOTE Camera con 14 posti letto a castello. Casera gestita nel periodo estivo con possibilità di ristoro. Ricovero invernale. Ci si porta a piedi o in macchina lungo la strada per il Rifugio Giâf. A 1 km dalla Statale, dopo la fornace e prima del guado, si scende nel greto del Torrente Giâf, a imboccare il sentiero █367█ che percorre la ghiaiosa e ripida valle del Rio Lavinâl. Raggiunto il Passo del Lavinâl dal Ors m 1972 ci si abbassa fino all’eccezionale pianoro di Canpuros col rinnovato Cason a m 1945, sovrastato dal Crodon di Brica m 2243 e dalla caratteristica Forcella Fantulina m 2088, porta per la Val di Brica. Da Canpuros imboccare il sentiero █369█ fino alla tipica casera Valbinon. Da qui è possibile scendere la Val Cimoliana verso il rifugio Pordenone, ovvero pernottare nei circostanti bivacchi: Cason di Brica, Caserutta dei Pecoli, Marchi-Granzotto. Per la discesa si segue il sentiero █361█ che taglia i mughi del costone Urtisiel fino a raggiungere l’omonima forcella m 1990. Da qui, lungo il ripido ghiaione, si giunge al rifugio Giâf m 1405 e quindi a valle. Fortino Miaron m 1776 DISLIVELLO 478 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1298 m – 1776 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Strada militare TEMPO/KM 1 ora – 4 km PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno; inverno “ciaspas” e sci-alp. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █325█ ACCESSO Passo della Mauria NOTE Il forte fu realizzato prima della Grande Guerra, assieme alle postazioni del Tudaio e del Pian dei Buoi, a difesa delle vallate del Tagliamento e del Piave. Erano posizionate strategicamente per comunicare a vista tra loro. Dal fabbricato ha inizio la salita verso il monte Miaron ed il sentiero attrezzato Olivato che porta al bivacco Vaccari. Raggiungere il forte è estremamente semplice, basta seguire la carreggiabile militare a tornanti che si stacca in prossimità dal Passo Mauria. La strada porta direttamente ad una postazione dalla quale si gode di una ampia vista sull’Alta Valle Tagliamento e, in lontananza la bassa Carnia. I fabbricati del forte si raggiungono piegando sul sentiero di destra poco prima del pianoro. Da questo punto dominante la vista spazia sul Centro Cadore e sulle cime dolomitiche dall’Antelao alle Tre Cime di Lavaredo. Il larice gigante di Daguosas DISLIVELLO 326 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 974 m – 1300 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Mulattiera, sentiero TEMPO/KM 1 ora – 2 km PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno; inverno “ciaspas” ACCESSO Forni di Sopra (Località Massaroul in auto) NOTE Il Larice ultra secolare ha ispirato la recente favola “Harluk e la finestra nell’albero” di Annalisa Cappellari (Ed. Moro, Tolmezzo, 2008). La partenza avviene dalla Località Massaroul (974 m). Alla sinistra orografica del guado sul Torrente Agozza, si imbocca l’evidente mulattiera che si inerpica nel bosco misto di abeti e faggi secolari, fino alla Località Val di Daguossas. Da qui prestare attenzione al sentiero che volta a destra e porta ad una palude. Salire il costone a fianco di baite e ruderi, fino a raggiungere il secolare Larice ben protetto e nascosto dalla circostante vegetazione. Rientro sul medesimo sentiero. Piana di Tens, Rovadia, Piniei m 900 DISLIVELLO 247 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 775 m – 1022 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentiero o mulattiera TEMPO/KM 3.30 ore – 2 km PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno; inverno “ciaspes” ACCESSO Forni di Sotto (località Miezevie, strada statale) NOTE Dove termina il piano il rio Puron esce nell’originale anfratto della grotta di Dante. Dalla statale, a monte della cantoniera, si scende al Tagliamento che si attraversa su precaria passerella per risalire la scarpata fino alla piana. Dopo le case il sentiero lievemente in pendenza percorre il pianoro fino ad altri stavoli che lasciamo a sinistra per raggiungere l’alveo del torrente Rovadia. Risaliamo in sponda destra fino al guado delle immense, geologiche ghiaie che coprono acque sotterranee (risalendo il torrente per circa un chilometro si può ammirare la cascata dei Ghirei). Risalendo in sponda sinistra si percorre la stradina verso il piano di Piniei e quindi, dopo tre chilometri, si è ad Andrazza. Zuviel m 1562 DISLIVELLO 785 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 777 m – 1562 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentiero e mulattiera TEMPO/KM 5 ore - 2 km PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno; inverno con “ciaspes”. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █214█ ACCESSO Forni di Sotto (Borgo Tredolo) NOTE E’ consigliabile munirsi di acqua. Seguire il segnavia CAI █214█ che parte nelle vicinanze del centro scolastico. Dalla località Sorzent abbandonare il sentiero e seguire le indicazioni per la baita di Zuviel in direzione Nord. Da qui si raggiungono i casolari di Zuviel. Mantenendo la destra si continua il cammino fino al rio omonimo, risalendo il quale si giunge in cima al monte Pale Palombine, dove si trova una grande croce. Quindi si prosegue sotto il Clap di Val fino ad arrivare ai casolari di Previnel da dove è facile raggiungere la mulattiera che si collega al sentiero █214█ . Scendendo per circa un’ora si oltrepassa la località di Preson (a Nord dei casolari secolare larice con sorgente) fino alla sottostante vallata di Chiampì da dove continuando a sinistra si scende di nuovo in paese. Val Auza m 1342 DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. ACCESSO NOTE 565 m 777 m – 1342 m T = Turistico Sentiero e mulattiera 5 ore - 7 km Estate - autunno █214A█ - █215█ Forni di Sotto (Borgo Tredolo) Geologicamente interessante. Dalla borgata di Tredolo seguire il segnavia █214█ per poi piegare a destra e imboccare la stretta valle del torrente Auza. Si passa nei pressi di un capitello e di un’antica briglia per poi in sponda sinistra salire verso Località Cuel dai Giai. Il sentiero prosegue zigzagando. Una volta giunti alla forcella, si abbandona il sentiero █214A█ e si inizia a scendere fino ad un bivio seguendo la segnaletica bianca o arancione. Svoltando a destra si può raggiungere una delle sommità del monte Pimin (m 1356) da dove si può ammirare l’intera valle di Forni di Sotto. Il percorso prosegue passando per i casolari di Ciasteons da dove si raggiunge il raccordo al segnavia █215█ che, scendendo attraverso macereti, riporta sulla statale in località Auza circa un chilometro a valle di Tredolo. Casolari tra Marodia e Chiaradia m 1120 DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. ACCESSO 288 m 832 m – 1120 m T = Turistico Sentiero e mulattiera 4 ore - 6 km Tutto l’anno; inverno “ciaspes” █212█ Forni di Sotto (località S. Antonio) Partendo da Località Sant’Antonio, svoltare a destra e, in circa 10 minuti, si giunge all’inizio del percorso. Superato un ponticello, si intravedono i primi casolari di Cordenaves, oltrepassati i quali si arriva in Località Lavreit di Sotto, dove sarà possibile rifornirsi di acqua. Si procede salendo per un rigoglioso bosco di faggi fino ad arrivare ai casolari di Sareare e quindi ai ruderi di Force alle pendici del Monte Ranculin. Da qui comincia la discesa avvistando ciò che rimane dei casolari di Lavreit di Sopra, quelli di Chiaspaes e quindi si giunge al punto di partenza. Casera Chiampiuz m 1696 DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. ACCESSO 927 m 769 m – 1696 m T = Turistico Sentiero o mulattiera 6.30 ore - 8 km Tutto l’anno; inverno “ciaspes” e sci-alp. █378█ Forni di Sotto (Località Tredolo) Seguire il segnavia █378█ che, dalla Statale all’inizio dell’abitato scende lungo il torrente Auza fino a raggiungere il ponte di Sacrovint sul fiume Tagliamento. Si prosegue su strada sterrata, mantenendo la destra al primo ed al secondo bivio. La strada termina circa 2,5 km dopo il secondo bivio, nei pressi della casera Chiavalut (m 1572). Si continua a salire lungo il sentiero che in quasi 1 km porta al ricovero casera Chiampiuz. Rientro a ritroso. Casera Capanna Alpina Costa Baton m 1731 DISLIVELLO 900 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 831 m – 1731 m DIFFICOLTÀ E = Escursionistico CARATTERISTICHE Sentiero o mulattiera TEMPO/KM 4.30 ore - 4 km PERIODO CONSIGLIATO Primavera, estate, autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █212█ - █212A█ - █214█ ACCESSO Forni di Sotto (Località S. Antonio) NOTE Il rinnovato rifugio Costa Baton è dotato di una decina di posti per sacco a pelo, acqua nelle vicinanze. Da S. Antonio ci si incammina in direzione NordOvest seguendo dapprima la strada, poi il ripido sentiero █212█ che porta a piano di Clapi e quindi, ai piedi di Ranculin, alla casera Costa Baton (m 1731). Per la discesa si hanno due alternative: ripercorrere a ritroso la via di salita oppure proseguire per un centinaio di metri oltre la casera in direzione Nord fino ad incrociare il “Sentiero-natura” █212A█ che scende sulla destra fino ai fienili Preson (m 1359). Si raggiunge il punto di partenza seguendo la strada sterrata █214█ , piegando a destra al bivio della vallata di Chiampì. “Sentiero Natura” Costa Baton m 1980 DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. ACCESSO 1203 m 777 m – 1980 m E = Escursionistico Sentiero e mulattiera 6 ore – 9 km Primavera, estate, autunno █214█ – █212A█ – █213█ Forni di Sotto (Borgo Tredolo) Si imbocca il sentiero █214█ a fianco del centro scolastico. Dopo due ore di cammino su strada forestale si arriva ai casolari Preson (m 1350) dove inizia il vero e proprio “Sentiero natura” █212A█ . Il tracciato prosegue in salita tra alberi secolari di conifere. Si procede ai piedi di una vistosa cascata per poi salire al rifugio Costa Baton (m 1731) ai piedi del Monte Ranculin. Si continua a salire verso la Forcella Rancolin, piegando poco prima verso destra sul sentiero █213█ . Traversata a mezza costa sotto la colorata formazione geologica dei “Campanili” fino al belvedere dei pascoli di Fantignelles (1980 m) alle pendici del Monte Zaûf. Da qui, oltre il rio, ha inizio la discesa seguendo il segnavia █214█ verso località Clapuse, quindi su mulattiera fino ai casolari Preson e alla strada che porta di nuovo in paese. LE FORCELLE Forcella Giâf o Scodavacca (m 2043) DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. PUNTI DI APPOGGIO ACCESSO 993 m 1050 m – 2043 m T = Turistico Sentiero e ghiaione 3 ore dal parcheggio – 5 km Maggio-ottobre; inverno sci-alp. █346█ Rifugio Giâf, rifugio Padova Forni di Sopra (Strada turistica rifugio Giâf) Dal rifugio Giâf, m 1400 (itinerario descritto a parte), il sentiero si snoda all’inizio in una fitta abetaia, per poi inoltrarsi nei mughi fino ai piedi dei ghiaioni. Si salgono gli sfasciumi sino al piccolo pianoro erboso e da qui in breve si raggiungono le pietraie della grande forcella. Siamo nel regno delle Dolomiti. Salendo, dopo aver sfiorato i rossi strapiombi della Torre Spinotti, si possono ammirare a sinistra le scogliere dei Monfalconi, la slanciata Torre Berti, l’incombente parete della Torre Valentino; verso destra svettano le torri del Cridola, la Both e l’agile solitara Torre Hubel a guardia del Castello del Cridola. Dalla Forcella si raggiunge in un’ora il piano di Pra di Toro ed il vicino rifugio Padova, quindi Domegge di Cadore. È anche possibile salire, EE, alla Tacca del Cridola (m 2290) per poi scendere nella Val Cridola o al bivacco Vaccari e Forca del Cridola. Discesa sullo stesso percorso. Passo Suola (m 1994) DISLIVELLO 1087 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 1994 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Mulattiera e Sentiero TEMPO/KM Dal rifugio 1.30 ore – 2 km PERIODO CONSIGLIATO Tutto l’anno; inverno sci-alp. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █362█ - █363█ PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Flaiban-Pacherini ACCESSO Forni di Sopra (Località Davost) NOTE Durante la salita non è difficile imbattersi in magnifici esemplari di stambecco, da alcuni anni introdotti dal Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, che qui hanno trovato il loro habitat ideale. Dal rifugio Flaiban-Pacherini, m 1587 (itinerario descritto a parte), seguire il sentiero che si snoda tortuoso senza pericoli fin sotto il sovrastante Torrione Comici, quindi lungo il crinale erboso al ”Pas di Suola”. Da qui la vista è ampia e spazia verso Est sull’Alta Val Tagliamento, le lontane vette carniche come pure negli angoli più selvaggi e incontaminati della Val Rovadia. Verso Ovest si ammira l’imponente bastionata dolomitica delle Cime del Sion e Val di Guerra, fino alle ultime Fantoline. Idem il rientro. Passo del Mus (m 2063) - Forcella dell’Inferno (m 2175) DISLIVELLO 1268 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 2175 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Mulattiera, sentiero, ghiaione TEMPO/KM Dal rifugio 2.30 ore – 3 km PERIODO CONSIGLIATO Primavera – autunno; inverno sci-alp. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █362█ - █369█ - █ 369A█ PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Flaiban-Pacherini ACCESSO Forni di Sopra (località Davost) NOTE Siamo nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, interessanti sono le osservazioni di flora a fauna. In primavera è possibile osservare l’effimero laghetto nivale di Val di Guerra. Dal rifugio Flaiban-Pacherini, m 1587 (itinerario descritto a parte), seguire il sentiero che si snoda tortuoso senza pericoli fino sotto il sovrastante Torrione Comici. Da qui prendere direttamente il ghiaione di destra che immette al canalone e quindi al Passo del Mus. Tenendosi sotto le rocce si piega a destra e superati alcuni gradoni si raggiunge il costone indi la Forcella dell’Inferno. Vista sulla Val di Brica e sulle guglie dolomitiche fino al Cadore a Ovest. Mentre verso Est e Sud, sopra le vallate Suola e Val di Guerra, dominano il Sion, il Pramaggiore, le Postegae e le vicine torri e cime che conosciamo. Il rientro avviene scendendo i prati dell’ampio Palon, dal quale è possibile salire facendo il percorso inverso. Forca del Cridola (Valonut) m 2176 DISLIVELLO 1126 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1050 m – 2176 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Sentiero, ghiaione TEMPO/KM 3.30 ore – 6 km PERIODO CONSIGLIATO Dalla primavera all’autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █340█ – per la Tacca del Cridola █344█ PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Giâf – bivacco Vaccari ACCESSO Forni di Sopra (Strada turistica rifugio Giaf) NOTE La forca del Cridola, incassata fra il Monte Valonut e le Punte Savorgnana e Cozzi, ha una certa rassomiglianza con la più ampia forcella Giâf o Scodavacca. Notevole l’ambiente dolomitico. Dal rifugio Giâf si raggiunge località Cason del Boschet, m 1706 (itinerario descritto a parte), si prosegue seguendo il sentiero verso Ovest che attraversa la dorsale di mughi del Coston del Boschet e conduce al circo terminale del Valò di Forni. Da qui il sentiero si inerpica fra baranci e pietrame per la conca detritica dalla quale, in breve, si perviene allo stretto canalone che collega il Valò al Valonut (la Mescala), e quindi traversando i ghiaioni si raggiungono le erbe della Forca. Ore 2.00 dalla località Cason del Boschet. La vista coglie i capolavori di una natura selvaggia ed incontaminata. Dalla forca, si scende la sottostante conca detritica della Cuna (la culla), dove si trova il bivacco Vaccari, inaugurato nel 1978. Continuando la discesa attraverso gli sfasciumi della Valle del Cridola, incassata fra i bastioni dolomitici, si raggiunge la Strada Regionale 52 (Passo Mauria-Lorenzago), mentre verso sinistra si sale alla Tacca del Cridola. Forcella Ciana m 2052 DISLIVELLO 1022 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1030 m – 2052 m DIFFICOLTÀ E = Escursionistico CARATTERISTICHE Strada, sentiero, prato TEMPO/KM Da Tiviei ore 3.30 - km 6,5 PERIODO CONSIGLIATO Primavera-autunno; inverno sci-alp. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █210█ PUNTI DI APPOGGIO Casera Montemaggiore e Chiansaveit ACCESSO Forni di Sopra (Località Tiviei anche in auto) NOTE. Dalla forcella Ciana il sentiero scende alle malghe Chiansaveit, Mediana e Razzo, conservando la stessa numerazione. Sulla destra si alza il sentiero verso il Clapsavon. La forcella si raggiunge seguendo il sentiero che porta a casera Montemaggiore (Mamajou) m 1726 (itinerario descritto a parte) da dove, verso Nord e attraversando l’omonimo rio Ciana, si sale la caratteristica valle fino a raggiungere il ciglio erboso in circa 1 ora. La salita è comoda e non presenta difficoltà. La vista spazia sulle cime dolomitiche, sul pianoro di Razzo, sui costoni malghivi di Sauris e le cime di Sappada e del Comelico. Forcella della Croce di Tragonia o Risumiela m 1973 DISLIVELLO 1066 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 1973 m DIFFICOLTÀ E = Escursionistico CARATTERISTICHE Sentiero, strada TEMPO/KM Da Vico 3.30 ore – 9,5 km PERIODO CONSIGLIATO Primavera-autunno; inverno sci-alp. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █209█ PUNTI DI APPOGGIO Casera Tragonia ACCESSO Forni di Sopra (Frazione Vico) NOTE Escursione facile, di grande soddisfazione Dalla casera Tragonia (m 1742, itinerario descritto a parte) si prosegue verso Nord, attraversando i pascoli della malga. Il sentiero è ben evidente e non presenta difficoltà di alcun genere e in meno di un’ora si raggiunge la forcella. Dal ciglio Risumiela si può scendere per l’altro versante, verso le casere di Mediana e Razzo, ovvero raggiungere Sauris. Dalla forcella la vista spazia sui gruppi del Cridola e Monfalconi e verso Nord dei Brentoni, cime di Sappada, le Pesarine e Sauris. La forcella è intagliata in antiche arenarie. Il sentiero dell’ultimo tratto si snoda su una tipica torbiera, dove poco sopra è possibile ammirare il caratteristico laghetto di origine glaciale. Forca Montovo – Rifugio Tita Piaz DISLIVELLO 1084 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 755 m – 1839 m DIFFICOLTÀ E = Escursionistico CARATTERISTICHE Sentiero TEMPO/KM 5.30 ore – 7,5 km PERIODO CONSIGLIATO Primavera, estate, autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █215█ PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Tita-Piaz ACCESSO Forni di Sotto (frazione Tredolo) NOTE Alla fine della salita si incrocia il sentiero naturalistico █233█ (vedi “Il Tinisa” Ed. Lint, Trieste, 1983), dedicato alla memoria della valente alpinista triestina Tiziana Weiss (1952-1978). Dal ponte Auza si piega a destra (provenendo da Sud), per sentiero che si inerpica fino al rio Clavenò (m 1200). Guadagnata la sinistra orografica, si supera un ripido tratto che porta ai ruderi di un casolare (m 1559). Attraversati i prati in diagonale, ci si inoltra in un’abetaia e si raggiungono le ultime propaggini dei pascoli della malga Montovo. Ci si porta alle forcelle (m 1839) a incrociare il segnavia █214█ per Fantignelles e █233█ per Sentiero Tiziana Weiss. Dopo aver scollinato si scende sempre sul segnavia █215█ verso casera Tintina e su strada forestale si raggiunge la provinciale del Passo Pura e il rifugio Tita Piaz. LE CIME PRINCIPALI Monte Simon m 2123 DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO PUNTI DI APPOGGIO ACCESSO 1216 m 907 m – 2123 m T = Turistico Sentiero, prato Da casera Varmost 1.15 ore – 1 km Tutto l’anno; inverno sci-alp. Casera Varmost █207█ Forni di Sopra (Da frazione Vico, via Chianeit) Dalla casera Varmost (m 1758, itinerario descritto a parte) si salgono i pascoli verso Nord Ovest e ci si inoltra lungo la pista di discesa che scende dal Monte Crusicalas sino alla Forcella Tarondon. Da qui a sinistra su costone erboso sino alla cima. La vista, oltre che sulle Dolomiti fornesi, spazia sulle lontane cime della Carnia e del Cadore, dal Civetta alle Tre Cime di Lavaredo. Clap Varmost m 1751 DISLIVELLO 844 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 1751 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentiero e mulattiera TEMPO/KM Dalla casera Varmost 1. ore – 2 km PERIODO CONSIGLIATO Primavera, estate e autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █207█ + sentiero non numerato PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Som Picol ACCESSO Forni di Sopra (Da frazione Vico, via Chianeit) NOTE Dalla vetta si domina il paese, le cime dolomitiche fornesi, il ghiacciaio dell’Antelao e le Marmarole. La fatica è compensata dal fantastico panorama. Dal paese si sale su strada comunale seguendo il segnavia C.A.I. █207█ (vedi descrizione per malga Varmost). Giunti al rifugio Som Picol, proseguire verso Nord sulla strada a fianco della pista da sci, fino a raggiungere il bivio, che si stacca nell’ampia valle a destra, imboccando il sentiero che conduce alla cima in circa 15 minuti. Impressionante visione verticale sulla valle fornese. La località Som Picol è raggiungibile anche in seggiovia. Crodon di Tiarfin m 2413 DISLIVELLO 1506 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 2413 m DIFFICOLTÀ EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura CARATTERISTICHE Sentiero, ghiaione, roccette TEMPO/KM Ore 6.30 e 11 km ,dal paese PERIODO CONSIGLIATO Estate e autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █208█ PUNTI DI APPOGGIO Casera Tartoi ACCESSO Forni di Sopra (Frazione Vico) NOTE Dalla casera Tartoi ore 3. Ottima vista sino alle Giulie e sulle Dolomiti Orientali. Le roccette finali esigono cautela. Dalla Piazza del Comune imboccare Via Novri e seguire la strada forestale che conduce alla casera Tartoi (vedi descrizione a parte). Continuando a seguire il segnavia █208█ si supera la bastionata fino al pianoro. Si risale il vallone per poi piegare a destra in direzione dell’evidente ghiaione. Si sale il ripido canalone e piegando a sinistra, dopo aver superato alcune lisce placche di roccia (I° grado )si raggiunge in breve la vetta. Dalla cima vista su antichi pascoli e lontani profili, dai Tauri alle Dolomiti alle Alpi. Monte Lagna m 2134 DISLIVELLO 1227 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 2134 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Sentiero e pendii erbosi TEMPO/KM Dal paese 3.30 ore; dalla casera 1.30 ore, 2 km PERIODO CONSIGLIATO Maggio-ottobre; inverno sci-alp. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █209█ - █211A█ ; traccia non numerata PUNTI DI APPOGGIO Casera Tragonia ACCESSO Forni di Sopra (Frazione Vico) NOTE Dalla vetta si possono ammirare quasi tutti i vicini gruppi dolomitici. E’ possibile giungere a forcella Forada anche da casera Montemaggiore (descrizione a parte). Da casera Tragonia (m 1742, itinerario descritto a parte) si percorre il sentiero verso Est sino alla forcella Forada, raggiunta la quale si piega a destra attraverso il lungo crinale erboso su traccia poco segnalata e, attraversato il valloncello, si raggiunge il costone e la sommità erbosa del monte. La vista, dominata dal Clapsavon, spazia lungo l’alta valle del Tagliamento, dal Cadore ai Tauri e fino al mare. Per appassionati rispettosi di silenzi e natura. Clap Savon m 2462 e Monte Bivera m 2474 DISLIVELLO 1432 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1030 m – 2462 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Sentiero, ghiaione TEMPO/KM Da casera Montemaggiore 2.30 ore – 3 km PERIODO CONSIGLIATO Maggio-ottobre; inverno sci-alp. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █210█ , alla cima sentiero non numerato PUNTI DI APPOGGIO Casera Montemaggiore e Chiansaveit ACCESSO Forni di Sopra (Loc. Tiviei raggiungibile in auto) NOTE Il percorso avviene attraverso una zona interessante dal punto di vista botanico e geologico. Panorama magnifico. Dalla casera Montemaggiore (m 1729, itinerario descritto a parte), si segue il sentiero █210█ , ben marcato, che risale il versante destro del rio Ciana. Per pascoli e prati si giunge all’omonima forcella. Dal dosso si piega a destra traversando il vallone ghiaioso e, raggiunto il costone, lo si percorre fino alla cima. Dalla vetta il panorama è fantastico. L’occhio corre lungo tutta la scogliera delle Dolomiti Orientali, si spinge fino ai ghiacciai dei Tauri e, nelle terse giornate autunnal, raggiunge la pianura friulana e...il mare. Traversando verso Est, è possibile scendere alla forcella Bivera, attenzione ai lastroni, e risalendo la cresta, raggiungere l’omonima vetta (m 2474). L’accesso più breve al Bivera è dal versante di Sauris, partendo da casera Chiansaveit, m 1698. Cima Urtisiel Est m 2119 DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. PUNTI DI APPOGGIO ACCESSO NOTE 1069 m 1050 m – 2119 m EE = per Escursionisti Esperti Sentiero, ghiaione, roccette Dal parcheggio Davaras 3,30 ore – 4 km Estate, autunno █346█ - █361█ Rifugio Giâf, casera Valmenone Forni di Sopra (Località Davâras) Dalla cima ampia vista panoramica. Dal rifugio Giâf (itinerario descritto a parte), si segue il sentiero per forcella Urtisiel (“truoi dai Sclops”). Da qui, dopo una decina di metri, si piega a sinistra lungo il palone coperto da mughi, lo si attraversa fino al ghaione, che si risale zigzagando per poi piegare decisamente a destra anche su roccette fino alla forcelletta. Da qui salendo a sinistra, sempre con cautela, si raggiunge la comoda e panoramica cima, dove la croce di ferro ci dà il benvenuto. Il panorama ci appaga per tensione della salita. Monfalconi e Cridola sono lì a portata di mano, sotto Forni e la Valle del Tagliamento, lontane le Dolomiti cadorine, vicine quella cimoliane. Monte Pramaggiore (Pramajôr) m 2479 DISLIVELLO 1572 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 2479 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Sentiero, ghiaione, roccette TEMPO/KM Dal rifugio Flaiban-Pacherini 3 ore – 4 km PERIODO CONSIGLIATO Estate, autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █362█ - █363█ PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Flaiban-Pacherini, biv. Pramaggiore ACCESSO Forni di Sopra (Località Davost) NOTE La risalita è impegnativa. Prestare attenzione alla friabilità della roccia, in particolare nell’ultimo tratto. Zona selvaggia con stambecchi al pascolo. Panorama vario e splendido. Dal rifugio Flaiban-Pacherini (itinerario descritto a parte), si sale verso Sud la balza erbosa che, sfiorando il torrione Comici e lo zoccolo del Sion, ci porta al Passo Suola. Piegando a destra ci si alza ad attraversare l’alta testata di Rua fino alla forcelletta che immette nel catino Est del monte (per i più esperti è possibile, prima di scollinare, salire le ripide roccette della Sidon Alta, oppure infilarsi nell’angusta, pericolosa fessura della Sidon Bassa, attrezzata con catena che portano sempre a forcella Pramaggiore). Dal ciglio che immette nel palone, sovrastante il bivacco Casera Pramaggiore, si risale il pendio erboso fino all’omonima forcella dove, piegando a sinistra, si inizia la guardinga salita, per ghiaie e roccette, lungo la spalla NordEst del Monte. Raggiunta la cresta in breve si è in vetta. Durante le belle giornate l’occhio spazia sino alla terra friulana,al mare, ai Tauri austriaci, alle Pale si San Martino, ai colossi della Marmolada, del Civetta, del Pelmo, al gruppo dei Monfalconi, del Cridola e, verso Levante, sulle cime della Carnia e le selvagge vallate clautane. Chi ha ancora fiato nelle gambe può rientrare scendendo la Val d’Inferno, sotto le bastionate del Sion, fino all’omonimo Clapon e alla sorgente, per poi risalire a destra la Val di Guerra e quindi raggiunto il Pas dal Mus ridiscendere al rifugio Flaiban-Pacherini. Cimacuta (Somaguda) m 2059 DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. PUNTI DI APPOGGIO ACCESSO NOTE Dalla vetta si domina la Dolomiti al mare. 1152 m 907 m – 2059 m EE = per Escursionisti Esperti Sentiero, ghiaione, roccette 3.30 ore – 3,5 km Primavera, estate e autunno █367█ – alla cima per sentiero non numerato Cason Canpuros Forni di Sopra (Località Davâras) Valle di Forni di Sopra, lo sguardo spazia dalle Dal centro del paese, proseguire sulla Statale per 3 km sino al bivio di Chiandarens per il rifugio Giâf. Da qui, sulla sinistra, proseguire sino in Località Davâras. Attraversato il torrente Giâf, ci si inoltra in un folto bosco di resinose. Si segue la strada forestale e quindi il sentiero che si snoda sulla sinistra orografica. Lo si percorre, tortuoso e a tratti esposto, sino alla stretta finale quando, prima del cadin alto, si piega a sinistra sull’ampio ghiaione salendo sulla destra il ripido palone che conduce al canalone, alle roccette finali ed alla cima. Vista magnifica, non c’è altro da dire. Monte Cridola m 2581 DISLIVELLO 1531 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1050 m – 2581 m DIFFICOLTÀ EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura CARATTERISTICHE Sentiero, ghiaione, roccia TEMPO/KM Dal rifugio 4.30 ore – 4 km – dalla forcella 2 ore PERIODO CONSIGLIATO Estate e autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █346█ - █344█ PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Giâf ACCESSO Forni di Sopra (parcheggio Davâras) NOTE Dalla cima si gode una visione senza tempo sulla labirintica cerchia dolomitica circostante. E’ la montagna più elevata della zona. Questa escursione esige conoscenze alpinistiche in quanto si tratta di una via esposta con difficoltà di I e II grado. Dalla forcella Giâf o Scodovacca (m 2043, itinerario descritto a parte), si risale il ghiaione che conduce alla Tacca del Cridola. Da qui si piega verso sinistra, costeggiando alcuni spuntoni rocciosi per poi deviare verso Nord sulla cengia per 50 m. Si affronta quindi il camino che conduce alla spalla e più oltre al vasto canalone centrale. Verso sinistra si può notare uno stranissimo monolito a forma di uovo. Superati alcuni salti e percorso quasi per intero il canalone, si piega nel canalino di sinistra dove prima per roccette esposte poi per lastroni inclinati si raggiunge la vetta, la croce e la targa dei primi salitori. La cima è stata raggiunta per la prima volta da J. Kugy nel 1884 lungo la via descritta. La vista oltre che su Cadore e Carnia ci porta fino alle Giulie, alla Slovenia, all’Austria, al Trentino, al Tirolo. Cima simbolo di queste Dolomiti. Monte Miaron m 2132 DISLIVELLO 832 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1300 m – 2132 m DIFFICOLTÀ EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura CARATTERISTICHE Strada, ghiaione, roccia TEMPO/KM dal forte 1.30 ore – 1 km PERIODO CONSIGLIATO Estate CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █327█ – alla cima per sentiero non numerato PUNTI DI APPOGGIO Passo della Mauria ACCESSO Passo della Mauria NOTE Il vasto panorama che si gode dalla cima spazia dai monti del Cadore a quelli della Carnia cavallo tra Piave e Tagliamento. Dal forte Miaron (m 1726, itinerario descritto a parte), si imbocca il sentiero Olivato. Immediatamente prima del ghiaione si sale a sinistra il costone di mughi e, raggiunte le rocce, si attraversa la scomoda scarpata per entrare nel ripido canalone. Raggiunto il masso che lo ostruisce lo si supera sulla fessura di destra. Si prosegue alla forcelletta dove piegando a sinistra si risalgono i gradoni per poi percorre l’esposta cengetta sopra gli speroni nord del monte. Raggiunte le roccette del costone si è già sulla cima. Monte Chiarescons m 2168 DISLIVELLO 1475 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 693 m – 2168 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Sentiero e roccette TEMPO/KM 6.30 ore - 9 km PERIODO CONSIGLIATO Dalla primavera all’autunno. CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █364█ - █364A█ ACCESSO Forni di Sotto (Borgo Vico) NOTE Lungo la strada, teleferica, fornaci e possibile fauna. Vista panoramica sulla valle del Tagliamento e sulla Clautane. Si lascia l’auto nei pressi del guado sul fiume Tagliamento; si segue il segnavia C.A.I. █364█ proseguendo sulla strada sterrata fino alla località Rubarai (m 1026). Si continua quindi, sulla destra del rio Chiarescons, attraversando un bosco di faggio, per circa 1 km. Dopo aver guadato il rio, si procede sino alla confluenza di un ruscello: ultimo rifornimento. Si continua a salire per il bosco di faggi e larici fino ai pascoli. Da qui si prosegue lasciando a sinistra il Col della Valle, per poi giungere all’anfiteatro inferiore del Monte Chiarescons e alla forcella Col della Valle. Ora si piega a destra per prati e mughi e, superato un ripido ghiaione si raggiunge il catino superiore da cui proseguendo in diagonale verso un conoide erboso si giunge alla base della gradinata e da questa in breve alla vetta. Monte Rancolin (Narculin) m 2096 DISLIVELLO 1264 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 832 m – 2096 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Sentiero, pendii, costoni TEMPO/KM S.Antonio-Clapi ore 1.30, alla cima 2.30 – 5 km PERIODO CONSIGLIATO Estate - autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █212█ - alla vetta per sentiero non numerato PUNTI DI APPOGGIO Ricovero Costa Baton ACCESSO Forni di Sotto (località S. Antonio) NOTE Dalla vetta si domina tutta la Valle del Tagliamento, da Tolmezzo al Passo della Mauria. Dalla Località S. Antonio imboccare la strada sterrata segnavia █212█ che procede lungo un sentiero fino a raggiungere località Fienili di Clapi (m 1310). Dopo i prati di Clapi, piegare leggermente a sinistra, abbandonando così tale sentiero e, dopo circa 200 m, si raggiunge una sorgente d’acqua. Proseguire piegando a destra fino ad arrivare ad un’ampia radura. Proseguendo sul crinale in direzione NordEst si giunge facilmente in vetta (m 2096). Continuando è possibile scendere all’omonima retrostante forcella e al bivacco Costa Baton. LUNGHE TRAVERSATE Alta Via n. 6 – tratto interessante la zona di Forni di Sopra Casera Razzo – Rifugio Tenente Fabbro – casera Doana – Passo Landro █336█ – Costa Bordonà a incrociare il sentiero █207█ , quindi Sessalas e Passo Mauria. Da qui █341█ verso Torrente Tor – Torrente Fossiana – Rifugio Giâ. Il percorso prosegue con due itinerari verso forcella Giâf per il rifugio Padova e verso forcella Cason ed il rifugio Pordenone. Via alpina – tratto che attraversa la zona di Forni di Sopra Dal centro di Sauris di Sotto si sale al Monte Pieltinis per poi proseguire verso le malghe Festons, Rioda e Casera Razzo. Da qui si sale a forcella Tragonia (m 1973) per poi scendere all’omonima malga e, su comoda strada, a Forni di Sopra. La successiva tappa risale la Val di Suola, raggiunge il rifugio Flaiban-Pacherini e, superato il Pas dal Mus (m 2063) scende lungo la Val d’Inferno e l’ampia Val Postegae in Val Meluzzo e al rifugio Pordenone. Si sale quindi in Val Montanaia e oltre il Campanile si raggiunge l’omonima Forcella (m 2300) per poi scendere al rifugio Padova e quindi al lago di Centro Cadore e Domegge. Truoi dai Sclops (Sky-Race) DISLIVELLO 1700 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 880 m – 2175 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Sentiero e mulattiera TEMPO/KM 8 ore - 22 km PERIODO CONSIGLIATO Dalla primavera all’autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █362█ - █369█ - █361█ - █346█ PUNTI DI APPOGGIO I due rifugi e casera Valbinon ACCESSO Forni di Sopra (Località Davost) NOTE Itinerario straordinario nel Parco delle Dolomiti Friulane (patrimonio dell’Umanità – UNESCO) con flora e fauna da osservare e avvistare. “Truoi dai Sclops” significa Sentiero delle Genzianelle. Lungo questo itinerario si svolge l’interessante e impegnativa Sky-Race di fine agosto (record di due ore). Si consiglia di seguire il senso di marcia descritto, ma nulla vieta di effettuare il percorso inverso, cioè partendo ai piedi del rifugio Giaf. Da Vico attraversato il ponte sul Tagliamento si segue il segnavia █362█ che, prima su strada poi su mulattiera, porta al rifugio Flaiban-Pacherini (m 1587) nell’alta Val di Suola (itinerario descritto a parte). Si prosegue scegliendo tra due itinerari: il primo non numerato sale il Palon su ghiaie e prati, tra le Punte del Mus e le Fantoline, fino ad incrociare sul costone il segnavia █369█ ; il secondo prosegue sul sentiero █362█ salendo il ripido ghiaione fino al Pas dal Mus sopra la graziosa Val di Guerra, dove si piega decisamente a destra, sotto le rocce, a imboccare il █369█ che, con alcuni salti, porta al costone del Palon e alla Forcella Val d’Inferno (m 2175). Visione su vicine e lontane crode dolomitiche, sulle sottostanti vallate, su lontani orizzonti. Ci si abbassa quindi ad attraversare tutto l’alto catino della remota Val di Brica, per poi salire alla Forcella Fantulina o Brica (m 2088), dal classico monolite, e scendere alla verdeggiante incredibile piana di Canpuros, con sorgente e cason a quota 1945. Da qui ulteriore discesa alla tipica casera Valbinon (Valmenon, m 1778), dove un centinaio di metri prima, parte il lungo sentiero █361█ che taglia i mughi del costone Urtisiel e sale fino all’omonima forcella (m 1990). Dal ciglio ripida discesa sui ghiaioni, di fronte ad una selva di pareti dolomitiche, fino al sottostante rifugio Giâf, quindi a valle. Giro delle malghe: Montemaggiore, Tragonia, Tartoi, Varmost DISLIVELLO 1182 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 907 m – 1839 m DIFFICOLTÀ T = Turistico CARATTERISTICHE Sentiero e pascoli TEMPO/KM 7 ore - 18 km PERIODO CONSIGLIATO Primavera, estate, autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █211█ PUNTI DI APPOGGIO Le quattro casere ACCESSO Forni di Sopra (Vico- località Tiviei) NOTE E’ possibile partire dalla casera Varmost salendo in seggiovia, o a piedi da Vico, Chianeit, Picol. Stesso tempo e difficoltà, sia in un verso che nell’altro. Le 4 grandi malghe fornesi sono collegate dal sentiero C.A.I. █211█ che offre una splendida opportunità di trekking d’alta quota agli appassionati. Dalla casera Montemaggiore (m 1729, itinerario descritto a parte), scendendo brevemente ad attraversare il rio, si raggiunge sul versante Nord di Lagna il Bûs di Vela e l’appartato Plan di Plaron coi suoi misteriosi pozzi, dal quale si scende alla mulattiera che porta alla casera Tragonia (m 1742). Raggiunta la malga si percorre la strada verso Sociaval e Duviès dove, dopo il tornante, si prende a destra il sentierino di raccordo con la strada che porta alla casera Tartoi (m 1711). Immediatamente sotto la malga si piega a destra sul comodo sentiero che, attraverso pascoli e corsi d’acqua, si inoltra nel fitto bosco fino al segnalato bivio. Salendo a destra si attraversano i costoni, a tratti esposti, raggiungendo i pascoli di Salaras e quindi la casera Varmost (m 1755). Continuando diritti la mulattiera ci porta ai pascoli di Senas e alle piste dietro il Clap Varmost sotto la malga. Da qui in paese. Variante: dalla casera Montemaggiore a Tragonia si giunge anche attraverso la Forcella Forada (m 2009), in alto verso Ovest, incassata tra la parete del monte omonimo e il Monte Lagna. Segnavia █211A█ . Forni di Sotto - Passo Zaûf (bivio 214) – Casera Giaveada (Neveade) – Rio Mulins (bivio 209) – Sauris di Sopra DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. PUNTI DI APPOGGIO ACCESSO 1326 + 276 m 777 m – 2103 m E = Escursionistico Sentiero 9.00 ore - 6 km Primavera, estate, autunno █214█ - █234█ Casera Giaveada (Neveade) Forni di Sotto (frazione Tredolo) Da Forni di Sotto si imbocca la strada verso i casolari Chiampì e Preson e quindi salire in Fantigneles e al soprastante Passo Zaûf a quota m 2103 (ore 5.00). Da qui per pascoli si scende verso l’ Aghe dalas Voltes e malga Giaveada (Neveade - m 1684) ai piedi del Monte Bivera. Oltrepassata la casera, si attraversa una radura sulla destra orografica del rio Chiaranda e si sale brevemente fino alla forcella Pecol di Neveade. Da qui inizia una ripida discesa fino a raggiungere il torrente Bosclâf. Prima che questo confluisca nel rio d’Auenpoch, si taglia a destra per raggiungere il bivio del sentiero █209█ che da Mediana porta a Sauris (m 1394). Sui pascoli alla base del Monte Zaûf, nelle giornate di bassa nuvolaglia prestare attenzione al sentiero. Da Monte Zaûf a casera Giaveada (Neveade) ore 0.45, al bivio █209█ ore 1.15, a Sauris ore 2.00. Forni di Sotto – Forcella Lareseit – Rifugio Pussa (Claut) DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. PUNTI DI APPOGGIO ACCESSO 1082 m 693 m – 1775 m E = Escursionistico Sentiero 7.30 ore - 10 km Primavera, estate, autunno █364█ Rifugio Pussa Forni di Sotto (Borgo Vico) Dal guado sul fiume Tagliamento (m 693) si segue la mulattiera lungo il torrente Poschiadea sino a località Covardins (m 952). In prossimità di un crocifisso, sulla sinistra, diparte il sentiero pianeggiante che consente di superare alcuni ruscelli e la briglia, oltrepassata la quale si prosegue per 1 km. In prossimità di Località Rubarai (m 1030), si guada il torrente e si sale la Val dell’Orso sino a forcella Lareseit (m 1775) e al Bivio █373█ per cima Camosci. Piegando leggermente a sinistra si scende in breve ai prati di Libertan e quindi lungo i tornantini della Valle delle Camosce si raggiunge il fondo della valle e su sentiero pianeggiante il rifugio Pussa (m 930) alla testata della Val Settimana, dove arriva la carrozzabile da Claut. Forni di Sopra - Rifugio Flaiban-Pacherini - Passo Suola - Cima Camosci - Ricovero Masons - Forni di Sotto (Vico) DISLIVELLO QUOTA MINIMA E MASSIMA DIFFICOLTÀ CARATTERISTICHE TEMPO/KM PERIODO CONSIGLIATO CARTE E SEGNAVIA C.A.I. PUNTI DI APPOGGIO ACCESSO 1113 m 881 m – 1994 m EE = per Escursionisti Esperti Sentiero 9 ore - 17 km Primavera, estate, autunno █362█ - █363█ - █368█ - █373█ Ricovero Masons, rifugio Flaiban-Pacherini Forni di Sopra - Forni di Sotto Da Forni di Sopra si percorre la strada quindi la mulattiera che conduce in circa due ore e trenta al rifugio Flaiban-Pacherini. Sulla sinistra ha inizio il sentiero █363█ che dopo un’ora e mezza di ripida salita porta ai prati dell’ampio Passo Suola. Ci si abbassa di poco per attraversare l’alto catino della Val Rovadia e raggiungere il Passo Chiavallì e più oltre la Cima Camosci (ore 2.00). Da qui ottima visione sulla Valle del Tagliamento e la Val Settimana. Procedendo sullo spartiacque si piega a sinistra fino al ricovero malga Masons (m 1553) e da questi per bosco misto si scende alle ghiaie del Tagliamento e a Forni di Sotto (ore 3.00). Rifugio Tita Piaz – Forcella Rancolin - Malga Montemaggiore - Forni di Sopra DISLIVELLO 980 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 1386 m – 2103 m DIFFICOLTÀ EE = per Escursionisti Esperti CARATTERISTICHE Sentiero TEMPO/KM 8 ore – 16 km PERIODO CONSIGLIATO Primavera, estate, autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █215█ - █214█ - █213█ - █210█ PUNTI DI APPOGGIO Casere Tintina, Costa Baton, Montemaggiore ACCESSO Ampezzo (Passo Pura) NOTE Lunga attraversata sul costone che divide le vallate del Tagliamento e del Lumiei in zone poco frequentate ma molto interessanti. Dalla Provinciale del Passo Pura s’imbocca la strada forestale (m 1386) verso casera Tintina, quindi per sentiero fino alle “Forcelle” (m 1822) a incrociare il segnavia █233█ “Sentiero-natura Tiziana Weiss”. Si prosegue percorrendo il lungo spartiacque che divide Tagliamento e Lumiei, con vista su entrambe le vallate. Con un continuo saliscendi si raggiunge il Monte Brutto Passo (m 2034), Priva e quindi Forcella Zauf a m 2103. Da qui tagliando gli ampi pascoli di Fantigneles e passando sotto l’incredibile geologia del “Cianpanii” si scollina in Forcella Rancolin (m 1880), immediatamente sopra il bivacco di Costa Baton, che immette all’origine del selvaggio torrente Marodia. Attraversato il silenzioso vallone si percorrono le pendici Sud del Clapsavon fino ai prati del bivacco Francescutto, cioè malga Montemaggiore. Da qui a valle su percorso descritto. Conoscere il Tagliamento DISLIVELLO 217 m QUOTA MINIMA E MASSIMA 560 m – 777 m DIFFICOLTÀ E = Escursionistico CARATTERISTICHE Sentiero e tracce TEMPO/KM 6 ore – 11 km (stessi km fino a Caprizi 500 m) PERIODO CONSIGLIATO Primavera, estate, autunno CARTE E SEGNAVIA C.A.I. █378█ - █383A█ - █383█ PUNTI DI APPOGGIO Nessuno ACCESSO Forni di Sotto Strada Regionale 52 (loc. S.Rocco) NOTE Inconsueta escursione nella parte più selvaggia del grande fiume, in zone Wilderness. Abbigliamento chiaro e calzoni lunghi in caso di zecche, cambio scarpe per attraversare il fiume. Dalla statale all’inizio della frazione Tredolo, segnavia █378█ si scende al ponte di Sacrovint che scavalca le impetuose acque del Tagliamento. Dopo alcuni tornanti si prende la prima pista forestale a sinistra e in lieve discesa, tra boschi, prati, massi erratici e ruscelli, si raggiungono le ampie ghiaie del fiume. Si cerca, a valle o a monte, un posto adatto al guado, per portarsi in sponda sinistra. Volendo è possibile seguire il corso dell’acqua fino allo sbarramento di Caprizi, sulla strada statale ai piedi del Passo Rest. Attraversato il fiume si incrocia il sentiero █383█ che, sfiorando stavoli abbandonati e antichi prati, risale verso la statale. Dopo essere passati sulla impressionante fessura del rio Rassie, attraversato il rio Verde si giunge alla stradina che porta al Passo della Morte. Dopo la vecchia galleria, sopra le erosioni del Tagliamento, si oltrepassa l’antica chiesetta di San Lorenzo e seguendo sempre la statale si rientra all’abitato di Forni di Sotto . Ideazione: A.A.S.T. e Turismo FVG di Forni di Sopra Realizzazione: C.A.I. e C.N.S.A.S di Forni di Sopra Testi ed impaginazione: Alfio Anziutti Timilin e Turismo FVG di Forni di Sopra Foto: Soci della Sezione CAI di Forni di Sopra Organizzazione: Eligio Corisello - Renzo Pavoni Biorcia Stampa: Tipografia Comune di Forni di Sopra Comune di Forni di Sotto