Approccio al paziente critico a o a affetto da trauma
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Approccio al paziente critico a o a affetto da trauma
Approccio al paziente critico a affetto o da a trauma Walter Cataldi Direttore UOC Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso Pietra Ligure Carlo Coniglio Rianimazione Ospedale Maggiore Bologna Maggio 2009 Richiede una rapida valutazione e un approccio s ste sistematico t co che c e possa oss essere esse e facilmente memorizzato Questo processo comprende Q la sequenza seguente: • • • • • • • • • 1.Preparazione 2 Triage & “five 2. Triage & five seconds round seconds round” 3. Valutazione primaria (ABCDE) 4 Rianimazione 4. Rianimazione 5. Presidi aggiuntivi alla valutazione primaria ed alla rianimazione 6. Valutazione secondaria (esame obiettivo completo testa‐ p piedi ed anamnesi) ) 7. Presidi aggiuntivi alla valutazione secondaria gg p 8. Monitoraggio e rivalutazione continua post‐rianimatoria 9. Trattamento definitivo Tale sequenza è presentata in maniera longitudinale. Nella pratica clinica molte di queste attività avvengono simultaneamente. t e e te 1 Preparazione 1.Preparazione Attivazione in ospedale dei componenti del Trauma Team, in modo tale che tutto il d l h l personale e le risorse necessarie siano presenti nel Dipartimento di Emergenza all’arrivo all arrivo del paziente del paziente 1 Preparazione 1.Preparazione Controllo del materiale Prevenzione dalle malattie trasmissibili Prevenzione dalle malattie trasmissibili (mascherina, visiera, camice impermeabile, gambali e guanti) 2. Triage & 5 2 second round • Compito in genere del Trauma Leader è effettuare una rapida valutazione globale del paziente, i d fi i da definita d alcuni l i autorii “5 “ second d round”, che ha lo scopo di identificare le lesioni o condizioni evidenti e che possono mettere a rischio immediato la vita del paziente: 2. Triage & 5 2 second round • Il paziente traumatizzato critico generalmente arriva in PS accompagnato da un’equipe preospedaliera ALS che può aver già effettuato delle manovre di stabilizzazione; in questi casi è essenziale una corretta comunicazione e raccolta delle informazioni relative a tale fase. Un può essere acronimo utile in tal senso p “SEDALASeTe”, come illustrato nello schema g seguente. 2. Triage & 5 2 second round • In base a questa valutazione il team può predisporsi per interventi immediate; intubazione supporto ventilatorio, intubazione, ventilatorio emostasi delle emorragie esterne; oppure attivare risorse non immediatamente presenti ma rapidamente disponibili )es. Sangue, sala operatoria diagnostiche). operatoria, diagnostiche) Il passo successivo è iniziare la valutazione primaria 3. Valutazione primaria (ABCDE) • IlIl trattamento viene effettuato in base alle priorità t tt t i ff tt t i b ll i ità ABC (Airway, vie aeree con protezione della colonna cervicale, Breathing, respiro e Circulation, g ) circolazione con controllo delle emorragie). • Le priorità per il trattamento dei pazienti in età pediatrica sono le stesse degli adulti La pediatrica sono le stesse degli adulti. La rianimazione dei pazienti anziani richiede una particolare attenzione poichè esiste una diminuzione delle riserve fisiologiche • E in gravidanza? nella donna in gravidanza Le priorità di trattamento sono simili a q quelle di tutti gli altri pazienti, con alcune peculiarità: • Determinazione Determinazione dello stato gravidico, mediante dello stato gravidico mediante palpazione addominale dell’utero, test di l b laboratorio (HCG) i ( CG) • Coinvolgimento del ginecologo e valutazione f t l fetale nella donna in gravidanza Le priorità di trattamento sono simili a q quelle di tutti gli altri pazienti, con alcune peculiarità: • Gli Gli accertamenti radiologici, quando indicati, accertamenti radiologici quando indicati devono essere eseguiti in quanto i benefici superano i potenziali rischi per il feto. Evitare i i li i hi il f i inutili ripetizioni degli esami • Considera le alterazioni anatomiche e fisiologiche della gravida fisiologiche della gravida Identifica e tratta le condizioni z immediatamente pericolose per la vita secondo questa sequenza • A Airway, mantenimento delle vie aeree con protezione della colonna cervicale • B. Breathing, respirazione e ventilazione B Breathing respirazione e ventilazione • C. Circulation, stato emodinamico con controllo delle emorragie • D. Disability, stato neurologico D. Disability, stato neurologico • E. Exposure, esposizione e controllo ambientale bi t l A:Airway + mantenimento delle vie aeree e ee con protezione tez e della e colonna cervicale A:Airway • La valutazione dei segni di ostruzione delle vie aeree comprende d l’ispezione l’i i alla ll ricerca i di corpii estranei e di fratture facciali, mandibolari o tracheali e laringee. • Durante le manovre proteggi la colonna cervicale. Indicati inizialmente il chin lift (sollevamento del mento) o il jaw thrust (spinta sulla mandibola). A:Airway • Lesioni craniche gravi, stato di coscienza alterato o GCS minore i o uguale l ad d 8 richiedono i hi d una via i aerea definitiva ovvero un tubo cuffiato in trachea. • Corretta protezione del midollo spinale del paziente mediante collare cervicale e/o manualmente. manualmente • Frequente rivalutazione della stabilità delle vie aeree. A:Airway Attenzione a: malfunzionamenti dello strumentario, incapacità di intubare il paziente dopo curarizzazione, frattura laringea non riconosciuta, ustione della via aerea. aerea B. Breathing, respirazione e ventilazione B. Breathing ¾La ventilazione richiede un adeguato f i funzionamento di polmoni, parete toracica e t di l i t t i diaframma. B. Breathing ¾OPACS: • Osserva i movimenti respiratori O i i i i i • Palpa il torace e ricerca enfisema sottocutaneo p • Ascolta i rumori respiratori • Conta la frequenza respiratoria • applica il Saturimetro. applica il Saturimetro. B. Breathing Differenzia Diff i i problemi bl i di ventilazione til i d quelli da lli di compromissione delle vie aeree. ¾Pneumotorace iperteso, iperteso emotorace massivo, massivo ferite toraciche aperte (pneumotorace aperto), lembo costale l con sottostante contusione polmonare l massiva e tamponamento cardiaco, sono le lesioni immediatamente pericolose per la vita da riconoscere in questa fase. B. Breathing ¾ Drena con tubo toracostomico ( 5° spazio intercostale un dito avanti all’ascellare media) uno pneumotorace iperteso, anche senza conferma radiologica. ¾L’intubazione con energica ventilazione manuale può trasformare uno p p pneumotorace semplice p in uno iperteso. Dopo un’intubazione o il posizionamento di un tubo toracostomico esegui al più presto una radiografia del torace. C. Circulation, stato emodinamico con controllo delle emorragie C. Circulation • Identifica e controlla le emorragie esterne p p mediante pressione manuale diretta. I presidi di immobilizzazione pneumatici possono essere utili. I tourniquet non devono essere utilizzati (ad I tourniquet non devono essere utilizzati (ad eccezione del caso di amputazione traumatica di un’estremità). ’ t ità) C. Circulation • Il riconoscimento precoce di uno stato di shock si basa non solo sui parametri clinici (ipotensione, p tachicardia)) nei casi conclamati ma soprattutto sugli indici di compromessa perfusione: aumento dei lattati, lattati difetto di basi (BE negativo), negativo) oliguria. oliguria C. Circulation • Oltre all’emorragia esterna facile da individuare e che g deve essere immediatamente controllata, le sedi p principali di sanguinamento sono rappresentate da p g pp torace, addome, pelvi‐retroperitoneo e scheletro appendicolare. L’esame clinico e in sala di emergenza pp g l’Rx del torace, del bacino e l’ecografia con tecnica FAST o E‐FAST sono gli strumenti diagnostici g g rapidamente disponibili per ricercare i foci emorragici occulti C. Circulation • Instaura Instaura precocemente due vene periferiche con precocemente due vene periferiche con agocannule di grosso calibro e inizia l’infusione di soluzioni cristalline riscaldate a 37‐40 °C soluzioni cristalline riscaldate a 37‐40 C, monitorizza il paziente. Esegui i prelievi ematici previsti ed il test di gravidanza nelle donne in età previsti ed il test di gravidanza nelle donne in età fertile. Attenzione alle variazioni fisiologiche e iatrogene di anziani bambini atleti iatrogene di anziani, bambini, atleti. D. Disability, stato neurologico D. Disability • Esegui un rapido esame neurologico per stabilire livello di coscienza, dimensioni e reattività delle pupille, presenza di segni di lato e livello di un’eventuale lesione mielica. • Il GCS è un rapido p e semplice p metodo p per valutare il livello di coscienza (valuta la migliore risposta motoria). motoria) D. Disability • Ipoglicemia, alcool, sedativi e/o altre sostanze g p farmacologiche possono alterare il livello di coscienza; le alterazioni del livello di coscienza devono essere attribuite a lesioni traumatiche devono essere attribuite a lesioni traumatiche del sistema nervoso centrale fino che non sia stato provato altrimenti. t t t lt i ti E. Exposure, esposizione e controllo ambientale E Exposure E. • Spogliare completamente il paziente e prevenire i l’i t l’ipotermia i con coperte t termiche o sistemi di riscaldamento esterno. • Gli sforzi f i per riscaldare i ld il paziente i e per prevenire l’ipotermia p p sono di importanza p fondamentale. E Exposure E. Ricorda il paziente ha i d il i h due lati! due lati! E Exposure E. • Soprattutto nei traumi penetranti è importante valutare il retro del paziente effettuando in maniera coordinata il log‐roll alla ricerca di: lesioni/ferite evidenti, deformità, dolorabilità alla palpazione dei processi trasversi; utile in questa fase effettuare anche l’esplorazione rettale per ricercare: tono, sensibilità, sangue, monconi ossei in caso di frattura di bacino associata. 4. Rianimazione Il trattamento delle lesioni immediatamente Il trattamento delle lesioni immediatamente pericolose per la vita, non appena identificate rappresenta il mezzo più utile identificate, rappresenta il mezzo più utile per migliorare le possibilità di sopravvivenza del paziente. 5. Presidi aggiuntivi alla 5 valutazione primaria ed alla rianimazione 5 Presidi aggiuntivi 5. ¾Monitoraggio ¾Monitoraggio elettrocardiografico g ¾Catetere vescicale 5 Presidi aggiuntivi 5. IlIl cateterismo transuretrale è controindicato nei cateterismo transuretrale è controindicato nei pazienti in cui si sospetti una lesione dell’uretra dell uretra ovvero in presenza di: sangue al ovvero in presenza di: sangue al meato uretrale, ecchimosi perineali, ematoma dello scroto, prostata risalita o non palpabile, ll l l bl o fratture del bacino. 5 Presidi aggiuntivi 5. ¾Sondino gastrico ¾Sondino gastrico Se la lamina cribriforme dell’etmoide è f tt t fratturata o se si sospetta una frattura, il i tt f tt il sondino gastrico va inserito per via orale. 5 Presidi aggiuntivi 5. ¾Misurare di frequente i parametri ¾Misurare di frequente i parametri fisiologici quali frequenza cardiaca, pressione sistolica, diastolica e i i li di li , p , differenziale, saturimetria periferica, frequenza respiratoria, emogasanalisi arteriosa temperatura corporea e diuresi arteriosa, temperatura corporea e diuresi. 5 Presidi aggiuntivi 5. ¾Le radiografie in antero‐posteriore del ¾Le radiografie in antero‐posteriore del torace e del bacino possono fornire i f informazioni utili alla rianimazione dei i i ili ll i i i d i p pazienti con trauma. L’E‐Eco FAST è uno strumento utile per la rapida determinazione della presenza di alcune determinazione della presenza di alcune emorragie occulte. L’ uso dipende dalle capacità e dall’esperienza del medico. 6. Valutazione l z e secondaria e (esame obiettivo completo testa-piedi ed anamnesi)) 6 Valutazione secondaria 6. • La valutazione secondaria inizia dopo p p completamento della valutazione primaria (ABCDE), quando le manovre rianimatorie hanno comportato la normalizzazione dei hanno comportato la normalizzazione dei parametri vitali. E’ una valutazione testa piedi del traumatizzato e comprende piedi del traumatizzato e comprende anamnesi ed esame obiettivo completi, inclusa la rivalutazione di tutti i parametri vitali. 6 Valutazione secondaria 6. Nota: Se durante la valutazione secondaria il paziente si deteriora il team leader deve interromperla e ripetere le fasi ABCD interromperla e ripetere le fasi ABCD come previsto dalla valutazione primaria! i i ! A Anamnesi A. L’acronimo AMPLE è utile a questo proposito. A Anamnesi A. ¾A Allergies (allergie) ¾M Medications (terapia farmacologica in (terapia farmacologica in corso) ¾P Past illnesses – Pregnancy (malattie pregresse gravidanza) pregresse – ¾L Last meal (ultimo pasto) Last meal (ultimo pasto) ¾E Events – Environment (eventi e ambiente correlati al trauma o meccanismo di lesione) B Esame obiettivo B. 1 EO: Capo 1. Ricerca sull’intero cuoio capelluto ce ca su te o cuo o cape uto e tutto il capo segni di lacerazioni, contusioni e segni di f tt frattura. 1 EO: Capo 1. • Valuta gli occhi per: ¾ a. acuità visiva ¾ b. diametro pupillare ¾ c. presenza di emorragie congiuntivali e del p g g fundus ¾ d. presenza di lesioni penetranti p p ¾ e. presenza di lenti a contatto (rimuoverle prima del progredire dell’edema) ¾ f. lussazioni del cristallino ¾ g. presenza di intrappolamento dei muscoli g p pp orbitari 2 EO: Massiccio facciale 2. • Valuta:crepitii, deformità, malocclusione, presenza di “occhio malocclusione, presenza di occhio di di procione”, segno di Buttle (ecchimosi mastoidea). id ) • Esegui otoscopia e rinoscopia alla Esegui otoscopia e rinoscopia alla ricerca di oto – rinorrea o segni di perdita ematica. 2 EO: Massiccio facciale 2. In caso di frattura della lamina cribriforme dell’etmoide il sondino b f ll’ l gastrico va introdotto per via orale. gastrico va introdotto per via oral e 3. EO: Colonna cervicale e collo Il collo deve essere immobilizzato finché il rachide cervicale non sia stato adeguatamente studiato escludendo ogni adeguatamente studiato escludendo ogni possibile lesione. L’assenza di deficit neurologici non esclude la presenza di lesioni neurologici non esclude la presenza di lesioni cervicali. 3. EO: Colonna cervicale e collo Individuare la presenza di dolorabilità della d dua e a p ese a d do o ab tà de a colonna cervicale, enfisema sottocutaneo, deviazioni della trachea e frattura della deviazioni della trachea e frattura della laringe. Le carotidi devono essere palpate ed auscultate alla ricerca di soffi. lt t ll i di ffi 4 EO: Torace 4. • O Osserva i movimenti respiratori i i ti i t i • Palpa il torace e ricerca enfisema p sottocutaneo • Ascolta i rumori respiratori Ascolta i rumori respiratori • Conta la frequenza respiratoria • Applica il Saturimetro ( acronimo OPACS ) OPACS ). 5 EO: Addome 5. • • • • • • Ispezione Auscultazione P l i Palpazione Percussione Rivalutazione Esami specifici 6. EO: Perineo – retto vagina • P Perineo: contusioni, ematomi, lacerazioni, i t i i t i l i i sangue uretrale • Retto: tono dello sfintere, sangue, prostata risalita fratture pelviche integrità della risalita, fratture pelviche, integrità della parete rettale • Vagina: sangue, lacerazioni l 7. EO: Apparato muscolo scheletrico ¾Arti: • Contusione, deformità , • Dolore • Perfusione • Esame neuro‐vascolare periferico E l if i • Radiografie, se indicate Radiografie, se indicate 7. EO: Apparato muscolo scheletrico ¾ Bacino: • Esegui Esegui una sola volta la manovra di distrazione una sola volta la manovra di distrazione • Dolore alla palpazione • Allargamento sinfisi • Diseguale lunghezza degli arti inferiori • Instabilità • Radiografie 8 EO: Esame neurologico 8. ¾Encefalo : ¾Encefalo : • • • • Punteggio GCS gg Segni di lato Frequente rivalutazione Prevenire lesioni cerebrali secondarie 8 EO: Esame neurologico 8. ¾Colonna: • Esame completo della p motilità e della sensibilità • Esami diagnostici, in base alle indicazioni alle indicazioni • Riflessi 7. Presidi aggiuntivi alla valutazione secondaria • Esami diagnostici specifici, in base alle indicazioni • Riduzione del dolore e dell Riduzione del dolore e dell’ansia ansia • Trasferire i pazienti le cui necessità superino le risorse professionali e strutturali 8. Monitoraggio e rivalutazione continua postrianimatoria 8. Monitoraggio e rivalutazione continua post-rianimatoria Al termine della valutazione primaria e secondaria, il paziente deve essere contin amente ri al tato in continuamente rivalutato in p previsione del trattamento definitivo 8. Monitoraggio e rivalutazione continua post-rianimatoria • In In questa fase il team deve rispondere alle questa fase il team deve rispondere alle seguenti domande: ¾ le vie aeree (A) e la ventilazione e l’ossigenazione (B) sono soddisfacenti? ¾ lo stato circolatorio è soddisfacente? Il paziente è stabile lo stato circolatorio è soddisfacente? Il paziente è stabile o instabile? ¾ lo stato neurologico è stabile? lo stato neurologico è stabile? ¾ sono necessarie ulteriori indagini radiologiche? 8. Monitoraggio e rivalutazione continua post-rianimatoria • In In questa fase il team deve rispondere alle questa fase il team deve rispondere alle seguenti domande: ¾ quali sono le lesioni principali e le priorità successive? ¾ ci sono lesioni potenziali non evidenti (missed)? p / ¾ è necessaria una copertura antibiotica e/o antitetanica? ¾ l’analgesia è stata ottimizzata? 9 Trattamento definitivo 9. • Successivamente alla p fase iniziale i pazienti traumatizzati maggiori vengono trasferiti vengono trasferiti generalmente presso la sala operatoria sala operatoria, l’angiografia o la terapia intensiva Riferimenti Bibliografici • M Manuale ALS 7^ edizione 2006 l ALS 7^ di i 2006 • John B. Kortbeek, MD,et al…;Advanced Trauma Life Support, 8th Edition, The Evidence for Change J Trauma 2008;64:1638 –1650 for Change. J Trauma. 2008;64:1638 1650. • European Trauma Course ‐ ETC‐ Manual. 2007.