Grandezza Fisica Valore Vero Misura - Valore Nominale
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Grandezza Fisica Valore Vero Misura - Valore Nominale
Grandezza Fisica ? Valore Vero Misura - Valore Nominale - Errore g ∓Δg Grandezza ben definita - Errore di sensibilità Grandezza non ben definita - Errore massimo assoluto ! ! δ = gmax - gmin δ = dispersione massima semidispersione massima Cifre significative Es.: g1 = 121.52 m g2 = 119.78 m g3 = 120.31 m g4 = 120.12 m Valore medio: ! Dispersione massima: Presentazione del risultato: g = (120.4 ± 0.9) m I) Nel risultato è riportato l'errore. L'errore viene presentato con una sola cifra significativa. Il risultato deve contenere un numero di cifre tale che l'errore rimanga confinato sull'ultima cifra a destra. II) Nel risultato non è riportato l'errore. Il risultato deve contenere un numero di cifre tale che l'errore possa essere riguardato pari ad una unità sull'ultima cifra a destra. Errore relativo ! Errore relativo percentuale Proprietà degli errori massimi assoluti Siano g1 = g01 ± !g1 I) g2 = g02 ± !g2 g01 > 0 La grandezza risultante (r) è somma delle grandezze g1 e g2: Valori massimo (rM) e minimo (rm) per la grandezza derivata: Dispersione massima: g02 > 0 Valori massimo (rM) e minimo (rm) per la grandezza derivata: Dispersione massima: Semidispersione massima = incertezza di r: Gli errori massimi si sommano. Pertanto: II) La grandezza risultante (r) è differenza delle grandezze g1 e g2: Valori massimo (rM) e minimo (rm) per la grandezza derivata: Dispersione massima: Semidispersione massima = incertezza di r: Dispersione massima: Semidispersione massima = incertezza di r: Gli errori massimi si sommano. Pertanto: III) La grandezza risultante (r) è prodotto delle grandezze g1 e g2: Valori massimo (rM) e minimo (rm) per la grandezza derivata: Dispersione massima: Semidispersione massima = incertezza di r: Dispersione massima: Semidispersione massima = incertezza di r: Gli errori massimi si sommano con opportuni fattori di peso. Pertanto: IV) La grandezza risultante (r) è quoziente delle grandezze g1 e g2: Valori massimo (rM) e minimo (rm) per la grandezza derivata: Dispersione massima: Semidispersione massima = incertezza di r: Gli errori massimi si sommano con opportuni fattori di peso. Valori massimo (rM) e minimo (rm) per la grandezza derivata: Dispersione massima: Semidispersione massima = incertezza di r: Gli errori massimi si sommano con opportuni fattori di peso. Pertanto: Proprietà degli errori massimi relativi I) II) III) III) Gli errori relativi si sommano. IV) Gli errori relativi si sommano. Casi particolari • Sia r = B . g, con g = g0 ± !g Valori massimo e minimo di r: Dispersione massima: Pertanto: Pertanto: Errore relativo: • Sia r = gn, con n = intero > 0 e g = g0 ± !g Dalla regola di propagazione degli errori relativi per i prodotti: Pertanto: La relazione vale anche se n = cost. < 0: Pertanto: La relazione vale anche se n = cost. < 0: Errore relativo nelle misure indirette Es: Se l ! 1 m e "l = 1 mm, se T ! 2 s e "T = 0.1 s, se # = 3.14158 si ha: = 0.0000063 + 0.001 + 0.1 ! 0.1 ! 10 % Il risultato indica che: 1. g viene ottenuta con un errore relativo del 10 %. 2. La misura può essere migliorata se si migliora "T/T. = 0.0000063 + 0.001 + 0.1 ! 0.1 ! 10 % Il risultato indica che: 1. g viene ottenuta con un errore relativo del 10 %. 2. La misura può essere migliorata se si migliora "T/T. 3. Il numero di cifre significative per # è eccessivo. Errori sistematici e casuali Errori indipendenti Se: r = g1 + g 2 o r = g1 - g2 ! "r = "g1 + "g2 Se gli errori sono indipendenti "r è una sovrastima dell'errore. Quindi: (dimostreremo più avanti) Analogamente se: r = g1 . g2 o r = g 1 / g2 ! Se gli errori sono indipendenti "r/r è una sovrastima dell'errore relativo. In tal caso: Propagazione degli errori - Generalizzazione Sia r = f(g) con f(g) = funzione analitica nota. Dalla figura risulta: ! Propagazione degli errori - Generalizzazione Dalla figura risulta: Sia r = f(g) con f(g) = funzione analitica nota. ! ! Inoltre: Se D ! A il segno " ! =, per cui: Dalla figura risulta: ! Inoltre: La ! diventa allora: Se D ! A il segno " ! =, per cui: La ! diventa allora: In generale quindi: In generale quindi: Propagazione degli errori per funzioni di più variabili Sia r = f(g1, g2, ..., gn) r = grandezza derivata gi = grandezza misurata = g0i ± !gi Sviluppando r in serie di Taylor: di r = differenziale totale i-esimo Se r non è molto diverso da r0 si può scrivere: Riguardando r0 = f(g01, g02, ..., g0n) Riguardando r0 = f(g01, g02, ..., g0n) come il valore più rappresentativo di r e come l'incertezza con cui si misura r si può scrivere: Propagazione degli errori - Conclusioni Se gli errori sono indipendenti e casuali: In ogni caso si avrà sempre: Analisi statistica degli errori Date N misure, x1, x2, ....., xN, definiamo: Media: Scarto: Scarto medio: Deviazione standard: Varianza: Varianza: Deviazione standard relativa: Deviazione standard relativa percentuale: Deviazione standard e incertezza della misura Per misure distribuite "normalmente": Si può ragionevolmente assumere ! come stima dell'errore di una singola misura. Es. Dati i seguenti risultati: xi = 86, 85, 84, 89, 86, 88, 88, 85, 83, 85, si ha: Se la misura è affetta solo da errori casuali, ripetendo altre serie di misure è atteso: !"2 ! è una stima dell'incertezza del metodo di misura Se la misura è affetta solo da errori casuali, ripetendo altre serie di misure è atteso: !"2 ! è una stima dell'incertezza del metodo di misura Pertanto sarà sufficiente effettuare una misura, anziché una serie, e assegnare a questa una incertezza pari a !. Questo rende fiduciosi che, con una probabilità di ~70%, il valore vero sia contenuto nell'intervallo: Deviazione standard della media Essendo più affidabile di xi ci si aspetta che: Si dimostrerà che: Se , . L'aumento del numero delle misure riduce la parte casuale dell'errore, non quella sistematica. Pertanto anche per , il risultato non sarà mai esatto; infatti: Se , . L'aumento del numero delle misure riduce la parte casuale dell'errore, non quella sistematica. Pertanto anche per , il risultato non sarà mai esatto; infatti: La somma in quadratura è giustificata dalla indipendenza dei due tipi di errori Deviazione standard della media e della misura N = numero di misure M = numero di serie di misure Numero totale di misure = N . M ovvero: ...................................... Sia ............................ la media generale: Siano dij lo scarto della singola misura dalla media generale ( ) Siano dij lo scarto della singola misura dalla media generale ( ) Dj quello della j-esima media dalla media generale ovvero: ....................................................................................... .................. Dalla definizione di varianza delle medie: dove e dopo sostituzione la varianza delle medie diventa: Poiché la varianza delle singole misure riferita alla media generale è: Poiché la varianza delle singole misure riferita alla media generale è: si ottiene: