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Piantato il seme dell`amore

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Piantato il seme dell`amore
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 2 Numero 122 del 25/06/2012
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155
Matera ”capitale”
dello sviluppo
Ecomostri e abusi,
ambiente aggredito
Benessere e salute
nelle terme lucane
Oltre che sulla cultura, la città dei Sassi punta
sulle aziende locali con l’incubatore d’impresa
A Matera seminario su diritto ambientale e urbanistica
Mazzocco: strumenti per la pianificazione del pesaggio
Martorano: “Cure particolarmente importanti
per il trattamento di patologie croniche e riabilitative”
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Il Dalai Lama a Matera presenta la sua visita in Basilicata e spiega la propria filosofia della vita in armonia
Piantato il seme dell’amore
Il presidente De Filippo commosso: questo evento lascerà segni imperituri
Oggi Tenzin Gyatso alla Città della Pace di Scanzano Jonico e S. Arcangelo
Quando tirò
le orecchie a Betty
“Difficile la strada
della non violenza”
L’evento in diretta
su tv, radio e web
L’autorità spirituale affronta la conferenza stampa
con piglio informale e conquista tutti i presenti
Il messaggio del Nobel Williams, artefice
del sogno che portò all’attuale progetto
Numerosi i siti e le emittenti che trasmettono
i diversi appuntamenti in tempo reale
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•A PAG. 3
Collegamenti viari
Missioni di pace
Weekend a Potenza
Una navetta
di successo
Comandi,
maresciallo
Benzina, lunghe
attese per il pieno
Ok bus PotenzaCapodichino
Una lucana in Libano
nella task force
Sconto carburanti,
assalto ai distributori
Quattrocentodue
passeggeri hanno utilizzato
la navetta che collega
Potenza all’aeroporto di
Napoli nel primo mese di
attività del servizio frutto
di una iniziativa congiunta di Provincia e Comune
di Potenza.
E’ di stanza in Libano il
maresciallo Antonella Vignola. Lucana di Tricarico, Vignola dice di avere
il Libano nel cuore per le
emozioni che le sta regalando. Un modo per contribuire a migliorare il Paese. E il mondo.
Tutto esaurito già da sabato sera. A Potenza in coda
per il pieno. Secondo weekend di sconti sui carburanti. Distributori presi
d’assalto. Automobilisti
disposti anche a lunghe
attese pur di risparmiare
una decina d’euro a pieno.
La Gazzetta del Mezzogiorno
Il Quotidiano della Basilicata
La Nuova del Sud
25.06.2012 N. 122
PAG. 2
Basilicata Mezzogiorno
L’ABBRACCIO DI TENZIN GYATSO
Dalla madre un seme d’amore
Il Dalai Lama a Matera riceve la cittadinanza e spiega la propria concezione del mondo
Un giocherellone, che tira
le orecchie a una distinta signora, suona il cucù
materano regalatogli e
poi, quando capisce come
funziona, suona di nuovo.
Quel giocherellone, che
le telecamere hanno immortalato nelle sue burle
ieri a Palazzo Viceconte
di Matera, è però una delle personalità di spicco
dell’intero pianeta: il Dalai
Lama, capo spirituale dei
buddhisti tibetani, autorità morale chiamata “sua
santità”, capace di confrontarsi con i grandi della
Terra.
Tenzin Gyatso - questo il
suo nome all’anagrafe - è
qui in Basilicata per visitare un sogno che sta divenendo realtà: la Città della
Pace di Scanzano Jonico e
Sant’Arcangelo.
Ieri è stato Matera, incontrando in conferenza
stampa i giornalisti venuti da ogni dove prima di
darsi, oggi, alla visita dei
due centri lucani in cui sta
prendendo forma l’idea
nata dal premio Nobel
Betty Williams (la “distinta
signora” di cui sopra).
Il Dalai Lama è arrivato
ieri nella sala conferenze di Palazzo Viceconte
a Matera a braccetto del
presidente della giunta
regionale, Vito De Filippo, come fossero vecchi
amici. C’erano con lui la
Williams, il presidente
della Provincia di Matera
Franco Stella, il sindaco di
Matera Salvatore Adduce
e l’amministratore delegato della Fondazione Città
della Pace Enzo Cursio.
Gyatso proveniva da Mirandola, in visita ai cittadini terremotati dell’Emilia
Romagna.
In conferenza il Dalai Lama
ha spiegato il motivo della
sua visita e parlato della
sua filosofia di vita.
“Avevo sentito parlare da
Betty Williams del progetto della Città della Pace ha ricordato - e ho pensato
un giorno di visitare personalmente questo luogo
per verificare la grandiosità dell’iniziativa. Durante
il tragitto dall’aeroporto
a Matera Betty Williams e
le autorità locali mi hanno spiegato i dettagli e
parlato della storia della Regione. Una signora
all’ingresso mi ha salutato
come se mi considerasse
una persona speciale, ma
siamo tutti uguali. Siamo
Ognuno ha
dentro di sé
l’affetto
del buon cuore
ricevuto
dalle mamme
Sono determinato fino alla morte a favorire lo sviluppo
della bontà per l’umanità. L’altruismo e la compassione
sono la vera causa del benessere collettivo
sette miliardi di persone
e ognuno potenzialmente ha dentro di sé l’affetto
del buon cuore ricevuto
dalle proprie madri”.
La concezione dell’esistenza del “papa dei buddhisti” deriva dalle proprie
esperienze: “Io sono stato
fortunato ad aver avuto
una madre straordinaria e ho ricevuto da lei il
seme potenziale dell’affetto e del buon cuore e
per questo riesco a essere
di buon cuore verso gli
altri. Benchè tutti hanno
dentro il seme potenziale
dell’amore, molto dipende da condizioni circostanti, a volte sfavorevoli.
E’ importante creare e
curare le condizioni esteriori come ha fatto Betty
Williams per accrescere
questo affetto interiore.
Sono determinato fino
alla morte a favorire lo sviluppo del buon cuore per
l’umanità. L’altruismo e la
compassione sono la vera
causa del benessere collettivo. il popolo tibetano
ha in sé la cultura della
pace ed è importante diffondere questa cultura”.
Per spiegare il rapporto
con la madre - il fatto che
da bambino, a cavalcioni,
le tirasse le orecchie a destra e sinistra per dirigerne i passi - ha “utilizzato”
la testa di Betty Williams
come modello esemplificativo. Uno dei momenti
- insieme al concerto per
fischietto di terracotta - di
ilarità generale.
“Giro il mondo - ha aggiunto - per incontrare la
gente con la quale mi piace dialogare direttamente. Cerco di promuovere
i valori umani dell’amore
universale. Ho due precisi
impegni: il primo è quello di valorizzare i rapporti
umani, il secondo quello
di migliorare le relazioni
tra le varie religioni”.
E ancora: “Dovremmo
migliorare la comunicazione tra le varie religioni
partendo dalla considerazione che tutti gli esseri
umani sono uguali senza
dare importanza né al colore, né alla razza, né alla
religione”.
Gyatso ha ricevuto la cittadinanza onoraria del
Comune di Matera, e l’ha
accettata con gioia ma in
maniera “attiva”: “E adesso, come cittadino materano, quali sono esattamente i miei diritti e i miei
doveri?”, ha chiesto al sindaco Adduce. (bm3)
25.06.2012 N. 122
PAG. 3
Basilicata Mezzogiorno
L’ABBRACCIO DI TENZIN GYATSO
Il tributo commosso di De Filippo al Dalai Lama e il messaggio del Nobel Williams
I segni imperituri ed eterni
Occhi lucidi, sorriso aperto: è un
Vito De Filippo commosso - e
che non lo nasconde - ad accogliere e presentare il Dalai Lama
ai giornalisti e ai cittadini lucani.
Dice il presidente della Regione Basilicata: “Consentitemi di
esprimere con semplicità l’emozione, come tanti uomini e tante donne ,di avere una relazione
così ravvicinata al Dalai Lama,
un uomo straordinario. Ci sono
uomini nel mondo che riescono
a travalicare confini, a vincere
faticose battaglie”.
“Il Dalai Lama fa parte di questi
uomini memorabili - ha proseguito - che ci consegnano speranze per credere in un futuro
più luminoso. Siamo orgogliosi
che questa piccola nostra regione sia riuscita a misurarsi con
grandi messaggi di solidarietà
e di fratellanza. Questa regione,
grazie a Betty Williams, è riuscita con concretezza e serietà a
rendere vero un progetto che a
molti sembrava un sogno irraggiungibile. Il sogno della Città
della Pace per i bambini sta diventando ora una realtà. Molti
bambini sono già arrivati, ci auguriamo che tanti altri giungano
a Scanzano e a Sant’Arcangelo
per sfuggire dai teatri di guerra
dei loro Paesi. Il progetto è già
concretamente in attività e la
sua visita oggi che dà una proiezione internazionale costringerà noi lucani a rendere questo
progetto ancora più importante
e più imponente. La sua visita
lascerà in tutti noi segni imperituri ed eterni”, ha concluso.
De Filippo e il Dalai Lama si sono
ritrovati sul terreno dell’infor-
malità e della semplicità. E se ne
ha avuta conferma in uno scambio di battute su Facebook, il
più popolare social network del
web.
Un internauta commenta scherzosamente l’assenza della cravatta per De Filippo. Qualcuno
giustifica il presidente ricordando che c’era un caldo tremendo.
Interviene il presidente in persona spiegando: “La regola di
oggi era la semplicità... a parte
il caldo”.
Era ovviamente presente anche
Betty Williams, il premio Nobel
per la Pace dalla cui intuizione
è nato il progetto di Città della
Pace.
“Ringrazio il presidente della Regione De Filippo e Sua Santità il
Dalai Lama, il mio più caro amico. Mi porterò sempre questa
giornata nel cuore”, ha esordito,
per poi aggiungere: “La strada
della non violenza è molto difficile. La gente pensa di risolvere
le cose con la violenza, ma io ho
scelto l’opposto. Perciò ringrazio Sua Santità per il supporto e
gli insegnamenti che mi ha dato
in questi anni”.
Nei giorni scorsi, De Filippo
aveva ricordato la genesi del
progetto (la battaglia dei lucani a Scanzano Jonico contro le
scorie a Terzo Cavone) e quindi
come il concetto di pace espresso dalla Regione Basilicata con
la Città della Pace mostrasse
“molte affinità con quello proposto dal Dalai Lama nel prospettare un sistema in cui tutti
gli esseri viventi possano esistere in armonia e dove l’ambiente
possa prosperare”. (bm3)
Il saluto della Città
della Provincia
e della Fondazione
Oggi le visite
a Scanzano Jonico
e Sant’Arcangelo
Da ieri Matera ha un cittadino in più: il Dalai Lama,
cui il consiglio comunale di Matera ha deciso di
conferire la cittadinanza
onoraria. “Il mondo vive
tempi difficili. L’idea secondo cui solo le leggi del
mercato, del consumismo,
della finanza e dell’utile
governano lo sviluppo
stanno lasciando profonde cicatrici nell’umanità
e anche nel nostro Paese. La povertà, la fame e
l’esplosione di conflitti
colpiscono una larga parte del pianeta e ci offrono
lo spettacolo di una umanità ansiosa e sofferente”:
in questo modo Salvatore
Adduce, sindaco di Matera, ha salutato Tenzin
Gyatso nella conferenza
stampa a Palazzo Viceconte.
“Noi - ha aggiunto - ci facciamo interpreti della sua
giusta missione perché
parta oggi, da Matera e da
tutta la Basilicata, come
testimonia l’opera del nostro presidente De Filippo,
forte e alto l’appello per
il pieno riconoscimento
dell’autonomia della nazione tibetana che sappiamo essere compatibile
con l’integrità territoriale
della Repubblica popolare
cinese e dei suoi principi”.
C’era anche Franco Stella,
presidente della Provincia
di Matera, che ha dichiarato fra l’altro: “Da depo-
Oggi il Dalai Lama visiterà le strutture della Fondazione Città della Pace
a Scanzano Jonico e a
Sant’Arcangelo. All’interno di queste visite, sono
previsti momenti d’incontro con la comunità lucana.
Dopo la conferenza stampa di ieri pomeriggio a
Matera a Palazzo Viceconte, Tenzin Gyatso sarà oggi
a Scanzano Jonico alle 10
in piazza Gramsci in una
conferenza aperta alla
partecipazione di tutti.
L’accesso alle aree dell’incontro sarà libero ma
prevede ovviamente un
protocollo per la sicurezza
coordinato dal Comune di
Scanzano che garantirà al
meglio l’accoglienza e lo
svolgimento della manifestazione.
Nel pomeriggio sarà invece a Sant’Arcangelo nel
monastero Santa Maria
d’Orsoleo, alle 13,45.
Lì il Dalai Lama rivolgerà
il suo saluto agli amministratori locali, alle autorità
civili militari e religiose
della regione, alle parti
economiche e sociali e ai
rappresentanti delle associazioni e della società
lucana.
L’ingresso a questa manifestazione, per questioni
di sicurezza, è stato regolamentato e previsto solo
su invito.
La tappa presso la Città
sito di scorie a Città della
Pace questa regione ha
disegnato un ponte che
attraversa le guerre per
portarci speranze. E noi
siamo fier di potere accompagnare quei bambini in un viaggio nuovo, un
percorso in salita che, facendosi spazio tra le macerie, ricostruisce progetti di vita. Insieme, senza
steccati e pregiudizi, felici
di poter ricominciare uniti
nella gioia”.
Ha parlato infine Enzo
Cursio,
amministratore
della Città della Pace: “La
visita di Sua Santità il Dalai Lama in Basilicata è un
avvenimento unico per
la nostra Regione. Uno di
quegli avvenimenti storici
così importanti che spesso non ci si lascia neppure
il tempo di comprenderne bellezza e significato”.
Un’opportunità che l’intera regione può cogliere
o lasciar passare come
un’aurora boreale. Sua
Santità viene nella nostra
su invito del Premio Nobel
per la Pace Betty Williams.
Viene per visitare la Città
della Pace per i bambini
provenienti dalle zone di
guerra, ma non solo. La
sua presenza in Basilicata
significa celebrare l’anima
della Lucania, quel nostro
spirito centenario dell’accoglienza,
dell’accudimento che il mondo può
e deve conoscere”.
della Pace, che rafforza in
modo eloquente e prestigioso la candidatura
di Matera come città europea della cultura per il
2019, è l’unica prevista al
centro-sud in questo viaggio in Italia; infatti il Dalai
Lama, prima di arrivare
in Basilicata, ha visitato il
paese di Mirandola dove
ha rivolto una preghiera
ai terremotati dell’Emilia
Romagna.
Domani il viaggio a Milano (inizialmente doveva
essergli conferita la cittadinanza onoraria che è
stata però sospesa dal Comune lombardo).
Molte le dirette televisive,
radiofoniche e in streaming previste. Innanzitutto il Tg3 Basilicata. Oggi
nell’edizione delle 14 è
programmata una diretta
da Scanzano Jonico.
Mentre in quella serale alle 19.35 diretta da
Sant’Arcangelo. Sempre
domani dalle 10.20 alle
12 sulla terza rete tv fuori spazio regionale della
Tgr Basilicata sulla visita a
Scanzano del Dalai Lama
e sul discorso di Tenzin
Gyatso.
Poi ci saranno Sky Tg 24,
Rai News, Tg Norba 24 più
diverse tv locali (La Nuova
Tv, Telecolore, Lcn Basilicata, Trm, Teleuno, Blu Tv).
Su Basilicata Radio Due
programmate dirette radiofoniche.
25.06.2012 N. 122
De Filippo,
evento concreto
“Indica la strada da percorrere
per affrontare con sguardo positivo
le sfide della crisi economica”
Intervenendo all’apertura
dell’Incubatore d’impresa a Matera, il presidente
della Regione, Vito De Filippo, ha detto che: “Inaugurare l’Incubatore è un
evento concreto che inIl presidente Vito De Filippo
dica la strada da percorrere,
in Basilicata, per affrontare con lo sguardo positivo
rivolto al futuro le sfide che la grave crisi economica
internazionale ci pone. Investire - ha continuato - sulle proposte d’impresa innovative, che si integrano
con il territorio, le sue ricchezze e le sue vocazioni: è
questa la mission che la Regione si è data. Si tratta di
un evento di straordinaria importanza - ha concluso
- perché si inserisce nel percorso virtuoso di candidatura di Matera a capitale europea della Cultura per il
2019”. (Bm4)
Pittella, un’idea
di sviluppo
“Un trinomio cultura-turismo-crescita
che coinvolge città e provincia”
“Una formidabile idea di
sviluppo che si inserisce
in un contesto naturale
ed architettonico unico,
irripetibile, di immensa
suggestione, non a caso
L’assessore Marcello Pittella
patrimonio dell’Unesco”.
Così l’assessore alle Attività
produttive, Marcello Pittella all’inaugurazione dell’Incubatore d’impresa. “Il trinomio cultura-turismocrescita - ha detto Pittella - coinvolge Matera e il suo
territorio provinciale. Il dipartimento Attività produttive della Regione crede fortemente nel progetto
realizzato da Sviluppo Basilicata, perché valorizza le
opportunità naturali offerte dalle aree territoriali. Mi
preme sottolineare - ha concluso - che quando parliamo di sviluppo, pensiamo contestualmente alla
crescita delle imprese e alle opportunità occupazionali offerte in particolare ai giovani”. (Bm4)
“Il territorio sarà
partner attivo”
L’assessore Viti: il governo regionale
continuerà a riservare ogni sostegno
“Operazione fortemente
innovativa al quale il territorio partecipa attivamente”.
Così l’assessore alla Formazione, Lavoro, VincenL’assessore Vincenzo Viti
zo Viti, presente a Matera
all’inaugurazione dell’Incubatore d’impresa. “Rappresenta il punto di arrivo di un’operazione progettuale della quale va dato merito a Sviluppo Basilicata,
ma anche un punto di partenza nella costruzione di
percorsi formativi e per la sedimentazione di esperienze destinate a innovare il mondo - ha dichiarato
-. L’occasione va valutata come un evento cui il governo regionale - ha concluso l’assessore Viti - continuerà a riservare ogni sostengo”. (bm2)
PAG. 4
Basilicata Mezzogiorno
Matera, hanno una casa
le idee per ripartire
Inaugurato nella città dei Sassi un incubatore d’impresa costituito
da 14 unità. Sarà gestito dalla società finanziaria Sviluppo Basilicata
Un complesso di quattordici unità abitative nella
zona Civita, la parte più
antica nel cuore dei Rioni
Sassi.
Si tratta dell’Incubatore
d’impresa la cui sede è
stata inaugurata nei giorni scorsi a Matera. La struttura è stata oggetto di un
importante intervento di
recupero e ristrutturazione ad opera di Invitalia
(l’Agenzia nazionale per
l’attrazione di investimenti e lo sviluppo d’impresa)
con i fondi provenienti
dalla legge 208/98.
Gestito da Sviluppo Basilicata, società finanziaria
di sviluppo in house alla
Regione Basilicata, l’incubatore sarà destinato ad
ospitare imprese e iniziative imprenditoriali in settori innovativi generatori
di sviluppo economico e
occupazione.
L’intervento è stato realizzato grazie alle interazioni con l’amministrazione
comunale di Matera, di
Sviluppo Basilicata Spa
e di tutti gli stakeholder
presenti sul territorio. Il
Comune di Matera, concessionario degli immobili di proprietà dello
Stato, ha deliberato la
sub-concessione gratuita
degli stessi per un periodo di trent’anni. L’opera
ha restituito alla città non
solo la fruibilità del patrimonio storico e culturale,
ma anche la possibilità
rimento di sfruttamento
“etico” a fini produttivi di
un sito Unesco, patrimonio reso fruibile non solo
per fini turistici, ma anche per generare nuovi
modelli di business”. Alla
manifestazione
hanno
preso parte anche Vincenzo Viti, Marcello Pittella,
Domenico Arcuri, che
La struttura ospiterà la Summer
School della Rete per l’eccellenza
nazionale. A fine mese saranno
pubblicati i bandi dei primi concorsi
di una sua valorizzazione
economica.
Nel corso della cerimonia
di inaugurazione, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha detto che
l’incubatore: “rappresenta una opportunità non
solo di valorizzazione del
patrimonio culturale, ma
anche di crescita occupazionale”.
La presentazione della
missione dell’Incubatore
è stata introdotta da Raffaele Ricciuti, per il quale:
“si tratta del primo espe-
sono intervenuti sul tema
‘Incubatori d’impresa per
lo sviluppo e la competitività del territorio’. Erano
presssenti, inoltre, Davide
Gomba (Officine Arduino
e socio fondatore Fablab),
Riccardo Grasso di ItaliaCamp, Francesca Mazzocchi di Rena (Rete per
l’Eccellenza Nazionale),
Annibale D’Elia della Task
Force Ministero dello Sviluppo Economico (che ha
relazionato sul tema ‘Ambienti favorevoli all’emersione di talenti, idee, pro-
In futuro spazio
alla creatività
Dalle arti alle energie rinnovabili
le nuove frontiere dell’innovazione
Ambiti – Settori di intervento:
L’incubatore si propone come progetto di funzioni strategiche dedicate a industrie creative, culturali e architettonico performing arts e arti visive;
eco-design bioarchitettura e bioedilizia, arredo
urbano e mobilità alternativa; energie rinnovabili, management ambientale, biotecnologie verdi,
agricoltura sostenibile chimica; innovazione ricerca tecnologia; in-formazione digital economy
applicazioni.
La cerimonia d’inaugurazione
Destinatari:
Pmi neo costituite o già avviate che trovano
nell’incubatore l’ambiente ideale per consolidare
il proprio businessan; esperto in sistemi di energia eco-sostenibili, tecnico per la produzione delle
energie rinnovabili, web designer, informatico.
L’offerta:
Networking e relazioni; accesso a reti di relazione
in ambito creativo/culturale e green/energia, università; centri di ricerca; mediazione tra l’offerta
territoriale e la domanda globale, spazi fisici, servizi logistici e informatici, attrezzature comuni; spazi
esterni per eventi e installazioni; sistemi informativi comuni/piattaforma.
Nei Rioni Sassi a Matera le unità disponibili sono
attualmente 14, è previsto un ampliamento di ulteriori 7. In Val D’Agri, invece, sono 15. (bm2)
Uno degli spazi interni
getti, start up creative ed
innovative’). Al termine,
l’intervento del presidente della Regione, Vito De
Filippo, e la visita libera
dell’Incubatore. Il supporto operativo e gestionale
per l’animazione e lo start
up delle iniziative creative
e di impresa sarà curato
da Sviluppo Basilicata,
facendo sistema e lavorando in sinergia con gli
stakeholder (associazioni
e centri culturali e creativi, fondazioni, università,
centri di ricerca, scuole di
design, organismi, enti) e
i destinatari giovani e imprese.
A settembre la pubblicazione dell’Avviso pubblico per l’insediamento di
iniziative imprenditoriali.
Nello stesso periodo l’incubatore ospiterà la Summer School della Rena.
Dal 27 giugno prossimo,
infine, Sviluppo Basilicata
pubblicherà sul proprio
sito
(www.sviluppobasilicata.it) due concorsi
destinati ad artisti visivi
e musicisti, amatoriali e
professionisti. (Bm4)
25.06.2012 N. 122
PAG. 5
Abuso edilizio, territorio
sempre più sotto attacco
A Matera il terzo seminario sul diritto ambientale e l’urbanistica
L’assessore Mazzocco: presto strumenti di pianificazione paesaggistica
Basilicata Mezzogiorno
Cure preventive
e riabilitative nei presidi
termali lucani
Martorano: “Siamo particolarmente
interessati alla valorizzare dei percorsi
che questo settore mette a disposizione”
di Margherita Sarli
Ancora un incontro per
trattare il diritto ambientale e in particolare l’urbanistica.
Dopo gli appuntamenti
dei mesi passati, venerdì
scorso si è tenuto il terzo
seminario formativo rivolto ad architetti, ingegneri
e tecnici comunali, a Matera nelle sale della Mediateca provinciale. All’incontro, presente anche
l’assessore all’Ambiente
Vilma Mazzocco, che ha
espresso il suo favore per
questo momento di approfondimento, occasione formativa in un settore
nel quale lo stesso dipartimento Ambiente si sta
impegnando per dotarsi
degli strumenti di pianificazione paesaggistica ed
urbanistica.
Le case fantasma, l’evoluzione del D.Lgs. 78/2010,
l’introduzione
dell’Imu
sono stati i temi affrontati
da due eminenti magistrati di cassazione, Aldo
Fiale e Luca Ramacci.
I due cassazionisti hanno
mostrato il quadro normativo di riferimento, soffermandosi sull’articolo
44, e riportando a titolo
esemplificativo un’innumerevole casistica. “L’abuso edilizio è la forma di
aggressione più visibile
all’ambiente” afferma Ramacci per sottolineare
Vere e proprie terapie integrate grazie al potere dell’acqua
“Le cure termali assumono una particolare considerazione all’interno del sistema sanitario regionale per
il trattamento di patologie croniche e riabilitative. Il
sistema di cure e di riabilitazione non può prescindere dall’importante apporto che giunge dalla rete dei
presidi termali della Basilicata, vere e proprie officine della salute che svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione, nella cura e nella riabilitazione
delle patologie cronico-recidivanti”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Attilio
Martorano, partecipando sabato al congresso regionale di Medicina termale promosso a Rapolla dall’Associazione medica italiana di idroclimatologia talassologia e terapia fisica (Amiittf ).
“Le cure termali, in linea con le indicazioni del ministero della Salute, assumono una particolare considerazione all’interno del sistema sanitario e nei livelli
essenziali di assistenza, grazie alla loro valenza preventiva e riabilitativa che le fa assurgere a vera e propria terapia integrata”.
“Ecco perché - ha detto Martorano rivolgendosi agli
operatori - siamo particolarmente interessati alla valorizzare delle professionalità e dei percorsi che questo settore è in grado di mettere a disposizione. Dunque l’iniziativa di confronto organizzata dall’Amiittf,
all’interno di un presidio importante come quello di
Rapolla, assume una valenza apprezzabile all’interno
del sistema integrato delle cure e della riabilitazione,
senza trascurare le ampie potenzialità di sviluppo
economico e turistico che le risorse termali sono in
grado di realizzare, a tutto beneficio dei territori che
ne dispongono”. (Bm6)
Il tavolo dei relatori
l’importanza di un’adeguata pianificazione territoriale. Al seminario,
organizzato dall’Osservatorio Ambiente e Legalità, nell’ambito delle linee
d’intervento del Programma Strategico Epos 20102013 per la promozione e
l’educazione alla sostenibilità ambientale, in collaborazione con l’ufficio
Autonomie locali e decentramento amministrativo
della Regione Basilicata,
hanno partecipato anche i
presidenti dei collegi provinciali dei geometri.
Dal Consiglio
Irccs Crob
Folino (Pd)
Con i poteri sostitutivi previsti dall’articolo 9 della legge
32/2000, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Folino, sentiti i capigruppo consiliari, ha
nominato quattro componenti del Collegio sindacale
dell’Irccs di Rionero in Vulture. Si tratta di Mauro Giuseppe Fioretti, Fernando Ricci, Enrico Manieri e Piernicola
Pisani.
Lavoro
Braia (Pd)
“L’inaugurazione dell’incubatore d’impresa culturale a
Matera riservata a giovani imprese creative è una formidabile idea di sviluppo inserito in un contesto naturale ed architettonico unico, di immensa suggestione e
Patrimonio dell’Unesco. Non credo possa ritenersi solo
una casualità, ma va considerato come un positivo incrocio di eventi rappresentativi di una vera e propria
emergenza”.
Tribunale di Melfi
Autilio (Idv)
Per il consigliere regionale dell’Idv dopo la mozione ap-
provata martedì scorso “ci sono margini politici ed istituzionali per dare sostegno all’iniziativa del Consiglio
regionale che oggi può contare sul rinnovato impegno
dei sindaci dell’area. Sarebbe veramente un segnale negativo rispetto all’impegno per la legalità se il Tribunale
venisse soppresso”.
Dalai Lama
Benedetto (Idv)
“E’ positiva e coraggiosa la scelta del sindaco di Matera Adduce di conferire la cittadinanza onoraria al Dalai
Lama ieri e oggi in visita in Basilicata. Il messaggio universale di pace e di fratellanza tra i popoli che incarna
merita da parte di chi fa politica o di chi ha responsabilità di governo locale il massimo rispetto e la massima
condivisione”.
Acque minerali
Singetta (Api)
“La Basilicata ha tante risorse da tutelare e sviluppare,
tra cui in primo piano le acque minerali e termali. Ecco
perché mi auguro che il Consiglio regionale approvi la
proposta di modifica della legge in materia, che può
portare risorse aggiuntive e consentire controlli di qualità a volte assenti”.
Opposizione comunale
Rosa (Pdl)
Il consigliere regionale del Pdl plaude all’iniziativa del
collega al Comune, Alessandro De Luca, che “è stato bravo a far capire che fa opposizione di qualità e fondata
ad un’amministrazione pubblica debole e superficiale. L’opinione pubblica ha diritto di sapere come sono
utilizzati i soldi pubblici e il perché siano sperperati in
lavori infiniti”.
Consenso oltralpe
Ticchio (Lucani Svizzera)
L’iniziativa intrapresa dai senatori lucani, che hanno
scritto una lettera al ministro della Giustizia, Paola Severino “per scongiurare la chiusura di diversi tribunali nella
nostra Regione”, riscuote il consenso del presidente della Federazione dei lucani in Svizzera Giuseppe Ticchio.
Anniversario “Grito de Alcorta”
Folino (Pd) / Di Sanza (Crle)
Nel 100° anniversario della rivolta contadina nelle campagne argentine, il presidente del Consiglio regionale
e il presidente della Crle ricordano il lucano Francesco
Netri, che fu protagonista di quelle lotte.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23.06.2012
PAG. 6
Basilicata Mezzogiorno
POTENZA PROVINCIA I IX
Sabato 23 giugno 2012
MELFI SI TRATTA DI UN PROGETTO PILOTA DI SANITÀ FUTURA CHE INTERESSA DIVERSI COMUNI DELL’AREA NORD CHE UTILIZZERANNO PER LE PRENOTAZIONI «LA RETE» DELLE RICEVITORIE
Parte «prenota salute»
per sburocratizzare
le visite specialistiche
l Sanità Futura, in attesa di dare funzionalità ad un sito «web salute», entro il mese di
giugno lancia da Melfi un programma pilota:
«Prenota Salute». Il progetto è prima di tutto
una iniziativa pensata per «sburocratizzare» le
prenotazioni e le informazioni relative a visite
ed esami specialistici utilizzando «reti vicine»
alle prassi quotidiane delle persone, in questo
caso internet e la rete delle ricevitorie. Si è
deciso perciò di avviare un primo progetto
pilota in un gruppo di comuni del Vulture-Melfese-Alto Bradano attraverso «la rete» delle
ricevitorie che senza dubbio costituiscono una
infrastruttura capillare presente in tutte le
comunità, anche le più piccole. Si è voluto
scegliere le ricevitorie, già dotate di connessione internet banda larga, semplicemente
perché sono considerate da tutti dei veri e
propri punti di servizio che senza pretenziosità svolgono una funzione sociale, spesso fanno parte di un pezzo di relazione umana quotidiana della vita di tutti, non sono vissute
come un momento di burocrazia negativa anzi,
al contrario, sono scelte per eliminare le perdite di tempo nei pagamenti delle utenze più
svariate. In definitiva i titolari di ricevitoria
fanno parte delle comunità di quartiere e sono
spesso considerati persone amiche a cui affidare anche la speranza di una vincita alla
lotteria. Svolgono quindi una funzione amica,
che sia quella per pagare il bollo auto, una tassa
o semplicemente per ricaricare il cellulare,
potrebbero quindi aiutare efficientemente a
rendere più agili prenotazioni e informazioni
su prestazioni sanitarie specialistiche.
Il servizio «Prenota Salute» è stato concepito, sin dal suo nome, all’insegna della semplicità e si è voluto organizzarlo e proporlo
attraverso una modalità intuitiva, rapida e
diretta: basta dare il proprio numero di telefono alla ricevitoria che lo inserisce in una
pagina web della struttura sanitaria che aderisce all’iniziativa, per essere richiamati a costo zero ed evitando il rischio di linee con-
gestionate o di operatori frettolosi. Un progetto
per avvicinare la salute ai cittadini e utilizzare
efficacemente le tecnologie informatiche, tenuto conto che uno dei modi più veloci per
trovare le risposte sui problemi della salute è
accendere il computer. Internet, Facebook,
Youtube, Linkedin, Twitter possono aiutare e
sono un potentissimo mezzo per lo scambio di
notizie. Secondo quanto riportato nell'Annuario Scienza e Società 2011 di Observa, un italiano su 5, fra i 16 e i 74 anni, usa internet per
cercare indicazioni mediche, ma la maggior
parte (il 60%) trova difficile valutare l'affidabilità delle informazioni trovate sul web.
E’ questo il motivo principale per il quale
Sanità Futura sta lavorando ad un sito web che
garantisca informazioni semplici e specialistiche ma «testate» da un Comitato scientifico
tenuto conto delle caratteristiche specifiche
dei lucani che utilizzano Internet incrociate ai
più diffusi bisogni nella nostra regione in tema
di salute e prevenzione.
POTENZA DALLA CAMERA DI COMMERCIO UN MILIONE DI EURO PER SOSTENERE LE AZIENDE DEL POTENTINO
LA LETTERA
ESCLUSI DAGLI EVENTI
ESTIVI DI MARATEA
INVESTIMENTI IN FUMO
di AMB, MARARTEA E PHONETICA
L’associazione culturale Ateneo
Musica Basilicata, l’associazione culturale Marartea e l’associazione culturale Phonetica, in
seguito alla cancellazione delle
loro iniziative dal cartellone
2012, scrivono a Gennaro Colangelo, direttore artistico delle
attività estive per il Comune di
Maratea.
A
Momento di crisi, istituito un fondo
per la ripresa delle piccole e medie imprese
Approvati i criteri di erogazione. La prossima settimana sarà pubblicato il bando
l Un milione di euro per sostenere le imprese del potentino,
in un momento di profonda crisi
nazionale ed internazionale, e per
favorire il rilancio delle attività
economiche e dei cicli produttivi
su un territorio, quello della provincia di Potenza, che ha già perso
640 imprese nei primi cinque mesi
del 2012. La Camera di Commercio
di Potenza, scende in campo per
dare una «scossa» all’empasse generale. La giunta camerale, nel
corso della sua ultima seduta, ha
deliberato l’istituzione di un «Fondo per la ripresa economica», articolato in due linee d'intervento:
quella della «ripresa», con un contributo diretto alle Pmi che richiedono un finanziamento, assistito
dalla garanzia delle cooperative di
garanzia e dei Confidi operanti
nella provincia di Potenza. L’intervento camerale riguarda i costi
sostenuti per ottenere la garanzia
del Confidi, fino al 2,75% del costo
totale e per un importo massimo
per singola impresa pari a 2.500
euro; c’è poi la linea del «Sostegno», con un contributo diretto alle Pmi che aderiscono alle «Nuove
Misure per il Credito», accordo
sottoscritto il 28 febbraio 2012 dai
Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia, dalle Associazioni delle Imprese e
dall’ABI. L’agevolazione consiste
nell’attribuzione di un contributo
a fondo perduto sugli interessi che
l’impresa sostiene, nel periodo
della moratoria, per un importo
massimo di 2.500 euro. La certificazione degli interessi dovrà essere effettuata dal Confidi garante
e/o dalla Banca finanziatrice. La
prossima settimana verrà pubblicato il Bando. L’Ente camerale interverrà a favore di tutti i richiedenti (aventi i requisiti previsti)
che inoltrino apposita istanza entro il 31 dicembre 2012. Si seguirà
l’ordine cronologico di presentazione della domanda, fino all’esaurimento del fondo stesso. Il contributo camerale potrà essere erogato allo stesso beneficiario una
sola volta e per un’unica tipologia
di intervento e le agevolazioni previste dal Bando non sono cumulabili con altre agevolazioni. Inoltre, alla moratoria, non potranno
aderire le imprese che hanno già
beneficiato della moratoria nel
2009.
«L’economia lucana è in una fase recessiva e delicata, che incide
in maniera profonda sul sistema
economico e produttivo, a rischio
desertificazione – ha detto il pre-
sidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte -. I nostri imprenditori denunciano da tempo gravi
difficoltà nella gestione finanziaria, sia per il rispetto delle scadenze di rimborso dei prestiti bancari già contratti, sia nell’accesso
a nuove forme di finanziamento.
Era pertanto necessario e impellente assicurare la disponibilità di
adeguate risorse finanziarie per
sostenere gli sforzi delle imprese».
POTENZA INCONTRI ANZI DUE INCONTRI
LATRONICO OGGI
Gli alcolisti anonimi
della Basilicata
celebrano
il 32° anniversario
Mattinata ricca
di eventi, presenti
Longobucco
e Magdi Allam
Amministratori
e cittadini
tutti insieme
per pulire il paese
l Gli alcolisti anonimi della
Basilicata per due giorni a confronto per celebrare il loro 32°
anniversario. L’occasione è fornita dall’ottavo seminario della
gratitudine in programma oggi e
domani presso l’Hotel Cavaliere
a Rifreddo di Pignola. Nel corso
dell’incontro di domani a partire
dall ore 9,30 è in programma una
riunione aperta sul tema «La responsabilità: gestire responsabilmente il vivere quotidiano».
Ci saranno gli interventi di istituzioni e professionisti e testimonianze di alcolisti anonimi.
I contatti locali del gruppo
«Stella» alcolisti anonimi è in via
Tirreno 2 a Potenza. Si sottolinea
il fatto che «chi ritiene di avere
un problema legato all’alcol, se
vuole, oggi può davvero trovare
aiuto». Si tratta di un’associazione di uomini e donne che mettono in campo la loro esperienza,
forza e speranza per risolvere il
problema comune e di aiutare gli
altri a recuperarsi dall’alcolismo.
l Quella di oggi sarà una mattinata ricca di appuntamenti per
Anzi, dove sono in programma significative iniziative di valenza interregionale. Alle 9 al campo sportivo comunale avrà luogo un triangolare calcistico over 40 organizzato dall'A.C. «Team Over 40» di
Potenza, con la partecipazione delle squadre amatoriali di Potenza,
Matera e Scalea. Ospite d'eccezione del torneo calcistico, che mira
alla promozione della cultura
sportiva dilettantistica, Silvio
Longobucco, terzino sinistro degli
anni' 70, che militò in serie A nella
Juventus, Fiorentina e Cagliari.
Alle 11 invece, all'interno del Palazzo «La Fenice» di Anzi, avrà
luogo un incontro con l'europarlamentare Magdi Allam sul tema:
«Il ruolo dei piccoli comuni per la
rinascita economica e valoriale
dell'Italia», al quale interverranno
i sindaci dei Comuni della Val Camastra (Giovanni Petruzzi di Anzi, Romano Triunfo di Abriola, Tonino Gallicchio di Calvello e Domenico Urga di Laurenzana).
l Pulizie estive oggi a Latronico, dove un gruppo di giovani in collaborazione con
l’amministrazione comunale,
guidata dal sindaco Fausto De
Maria, imbraccerà falce e ramazza per tagliare l'erba e pulire il paese. Una bella manifestazione civica, afferma il
primo cittadino che parteciperà alla manifestazione e come
gli altri si adopererà per lo sfalcio dell’erba «ringrazio di cuore già da adesso i volontari»
afferma il sindaco,che interpretano alla lettere la famosa
citazione di Kennedy: «Non
chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi
che cosa potete fare voi per il
vostro paese». L’ appuntamento
rivolto a tutti i cittadini che
amano Latronico è alle ore 8 in
piazza Umberto primo, da qui
partiranno per pulire e liberare
dall’erba la cittadina termale.
Una occasione per rendere più
limpido il paese a costo zero per
[a.zac.]
le casse comunali.
VISITE ED
ESAMI Per
sburocratizzare le
prenotazioni
Sanità Futura
ha messo sù
un progetto
pilota
causa della nostra recente esclusione dalla
programmazione
estiva del Comune di
Maratea, intendiamo contestare
pubblicamente le Sue decisioni,
perché esse hanno pubblica ricaduta. Sin dalla Sua nomina nel
2011, a stagione quasi iniziata,
Lei ha disatteso quel mandato
pubblico, gestendo con protagonismo autoritario e non collaborativo i rapporti con noi, decurtando drasticamente i finanziamenti e non promuovendo le nostre iniziative. Lei stabilì con noi
sempre e solo a voce determinate
condizioni economiche - salvo
poi eroderle ancora senza preavviso - e ci mise sempre di fronte a
fatti compiuti su date, durata,
modalità: ad esempio, imponendoci l’ingresso libero a tutti gli
spettacoli, o trascurando la necessaria promozione di Sua competenza. In alcuni casi, disertò
persino, senza neppure scusarsi,
le inaugurazioni di manifestazioni inserite nel programma da Lei
firmato. Né tantomeno volle convocarci a fine stagione, per analizzare gli esiti delle nostre programmazioni, nonostante il gradimento dimostratoci da pubblico, stampa e dallo stesso Sindaco.
Quest’anno poi, in un annus
horribilis per la cultura come il
corrente, Lei ha alzato il tiro, ed
ha cancellato quanto da anni accolto con favore da gran parte
degli utenti, a quanto pare piuttosto scontenti del Suo operato.
Atteggiamento privo di qualsiasi
cortesia anche istituzionale, senza un confronto sui costi preventivi e soprattutto sulle nostre proposte, di cui rivendichiamo l’alta
qualità, perseguita e non omologata al mercato. Capiamo che le
Sue scelte non sono di natura economica: ci risulta che oggi il
PIOT sia stato rifinanziato dalla
Regione Basilicata nella stessa
misura del 2011, pertanto parlare
di tagli necessari è solo una scusa. In passato abbiamo sempre
gestito al meglio le scarse risorse: questo solo grazie alla stima
di cui godiamo da parte di artisti
anche molto noti, e persino delle
stesse maestranze tecniche. Tutti
hanno accettato volentieri di lavorare a costi molto ridotti pur di
permetterci di realizzare progetti validi! A volte si sono reperite
sponsorizzazioni per creare programmi di valore ben superiore
ai finanziamenti erogatici dal
Comune - ovvero dalla Regione,
ovvero dall’Unione Europea -.
Programmi che quindi non hanno impoverito la città, ma invece
le hanno apportato prestigio e visibilità.
Lei oggi ha ignorato l’arte contemporanea, che pure aveva contribuito a rivalutare Maratea,
grazie al lavoro svolto in quattro
anni dall’associazione MarArtea, mirato ad animare vari spazi
della città e soprattutto il Porto,
creando un Museo en plein air,
con sculture ed istallazioni fruibili al pubblico durante tutto
l’anno, ed un festival dedicato
all’arte contemporanea sul mare,
con artisti di livello internazionale. Non contento, ha deciso di
sopprimere la presenza e l’operato di Ateneo Musica Basilicata
e del Phonetica Jazz Festival, che
si erano occupate della musica
d’arte portando a Maratea decine
e decine di musicisti di fama nazionale ed internazionale, o anche emergenti, ma sempre e soprattutto di alto livello artistico.
Spesso presentando incontri inediti, progetti originali, che hanno
incrociato il jazz e la musica improvvisata con altre discipline
artistiche (poesia, pittura, danza,
video e visual art) o programmi
non convenzionali che hanno fatto convivere la musica accademica o lirica con altri generi, col
consenso di pubblico e stampa
specializzata. Lei ora gestisce
questi settori in prima persona o
subappaltandoli ad operatori di
cui non si sa granché. Pertanto
non sono cambiamenti dovuti a
cause di forza maggiore o a precise scelte culturali, ma solo alla
Sua ambizione!
Su Maratea abbiamo da anni
investito tempo, soldi, competenza e passione, e vissuto ottimi
rapporti con la gente ed i luoghi,
mentre Lei era da qualche altra
parte. Ma qui non si parla solo del
nostro destino, sia chiaro: azzerando i nostri sforzi, si vanificano anche anni di investimenti
della Regione Basilicata sulla
crescita di Maratea e del suo comprensorio, e anche la sua immagine mediatica ne risulterà indebolita. I progetti, per ottenere
riconoscibilità e svilupparsi al
meglio, necessitano di tempo,
convinzione e investimenti: ma
così Lei non consente che ciò avvenga. Oggi va di moda far sparire le iniziative valide? E Lei si
allinea prontamente!
Va ricordato che Lei è lì, pagato
coi fondi pubblici della stagione,
anche per realizzare per tempo
efficaci strategie pubblicitarie:
se questo è vero, come mai oggi,
dopo un anno a Sua disposizione,
siamo a stagione iniziata senza
notizie di una programmazione
organica? Non è questa una delle
Sue priorità assolute, un motivo
fondante per cui ha potere di vita
e di morte su tutti noi?
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 24.06.2012
PAG. 7
Basilicata Mezzogiorno
II I BASILICATA PRIMO PIANO
Domenica 24 giugno 2012
TAGLI ALLA GIUSTIZIA
I PRIMI CITTADINI
La denuncia: «Ospitiamo una delle aree
più importanti e siamo al confine
TUTTA L’AREA SI SCHIERA PER IL NO industriali
con zone ad alta densità criminale»
RAGGIO D’AZIONE
Il sindaco di Melfi, Valvano: «Non è una
questione di mero campanile. Il tribunale
è al servizio di un territorio molto ampio»
Sindaci per il tribunale
Conferenza del Vulture-Alto Bradano a difesa di Melfi
FRANCESCO RUSSO
l «Difenderemo ad ogni costo la presenza nel nostro territorio del tribunale
di Melfi»: lo hanno detto a gran voce
sindaci, avvocati, rappresentanti della
Chiesa e della società civile, nel corso
dell’assemblea dell’Area Programma
«Vulture -Alto Bradano», che si è tenuta
ieri nell’aula consiliare del Comune federiciano. «Bisogna scongiurare la chiusura del tribunale di Melfi - commenta il
sindaco di Maschito, Antonio Mastrodonato - per evitare che continui l’impoverimento dei servizi in atto nel nostro territorio. Il Vulture Melfese, che
ospita una delle più importanti aree industriali italiane, e che si trova al confine con una parte della Puglia ad alta
densità criminale - aggiunge - non può
essere privato del suo presidio di legalità. Per quanto riguarda i cittadini di
Maschito, tra l’altro, già - complicato raggiungere Melfi, per via delle pessime vie
di comunicazione. Arrivare a Potenza
sarebbe ancora peggio».
«Siamo qui - interviene il primo cittadino di Palazzo San Gervasio, Michele
Mastro - per difendere un presidio troppo
importante per la nostra area. Non possiamo essere defraudati in questo modo.
Faremo il possibile per scongiurare la
chiusura del palazzo di giustizia di Melfi». «Dobbiamo proteggere il tribunale e
proteggerci da un attacco al territorio»,
sottolinea il sindaco di Forenza, Francesco Mastrandrea. zSia chiara una cosa: non vogliamo assolutamente - prosegue - che venga soppresso il palazzo di
giustizia di Lagonegro. Ma non possiamo accettare che una struttura importante come quella di Melfi venga sacrificata«z. Per il sindaco di Atella, Roberto
Telesca zsi deve difendere un’area che
per le peculiarità economiche e territoriali ha assoluta necessità di un presidio di legalità. Il Vulture Melfese - dice
ancora - non può prescindere dalla presenza del tribunale. È ingiusto solo pensare di chiudere il presidio di Melfi, e per
questo ci affianchiamo alla lotta degli
avvocati dell’Ordine di Melfi e dei cittadini del territorio».
«Come andrà a finire? In realtà - afferma il primo cittadino di Barile, Roberto Mecca - sono fiducioso, purché si
metta in campo un’azione notevole sia in
termini di rappresentanza politica che
di partecipazione del territorio e della
Roberto Telesca
Roberto Mecca
Michele Sonnessa
Michele Mastro
Livio Valvano
Antonio Mastrodonato
Gianfranco Todisco
Antonio Mastrandrea
comunità civile. Come sindaci abbiamo
l’obbligo di seguire il problema con costanza, affinché si trovi presto una soluzione che vada in direzione diversa
rispetto alla soppressione del tribunale
di Melfi». «Parlare di battaglia - spiega il
Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, Gianfranco Todisco - mi fa
pensare a un conflitto: il nostro, invece,
deve essere un confronto con le istituzioni e con le altre realt? coinvolte. Tutto
questo, però, deve partire da un presupposto essenziale: la presenza del tribunale in una zona come il Vulture Melfese,
che non è più un’isola felice come in
passato, - assolutamente necessaria. Da
tempo ormai - continua - viviamo nella
consapevolezza che il nostro - un territorio che fa gola alla criminalità, e che
quindi ha bisogno di essere tutelato. Il
Tribunale di Melfi significa presenza di
forze dell’ordine e azione preventiva nei
confronti di tutto ciò che è illecito. La
nostra area ha bisogno che vi sia certezza di giustizia e legalità. «I sindaci,
con la loro presenza a questa assemblea dice il sindaco di Rapolla, Michele Sonnessa - hanno dato una risposta da parte
dell’intero territorio. Ci siamo trovati di
fronte a una decisione calata dall’alto
come un fulmine a ciel sereno. Per questo motivo abbiamo convocato con urgenza la conferenza dei sindaci del Vulture-Alto Bradano. Abbiamo la necessità
di discutere di un pericolo imminente
che incombe sul tribunale di Melfi, che
riteniamo intangibile. Sono tanti - prosegue - i motivi che giustificano la presenza del palazzo di giustizia. Basti pensare al proliferare delle attività malavitose, alla presenza di un’area industriale importante come quella della
Fiat, ma anche alle necessità dei cittadini, che avrebbero forti difficoltà, per
via delle non ideali vie di comunicazioni,
a raggiungere il tribunale di Potenza. La
nostra non è una guerra tra poveri; non è
una contrapposizione fra i presidi di
Melfi e di Lagonegro. Ma non possiamo
subire una scelta fatta in nome di false
esigenze di risparmio: la nostra comunità si opporrà con ogni azione lecita e
legale». «Non siamo di fronte - mette in
chiaro il sindaco di Melfi, Livio Valvano ad una questione di mero campanile.
Quello di Melfi, però, è il terzo tribunale
della Basilicata. La difesa del tribunale
di Melfi non interessa solo la nostra area,
ma l’intero territorio regionale. Esiste la
necessità di razionalizzare la rete giudiziaria, ma questa necessità non si può
esprimere eliminando una struttura che
non è assolutamente ridondante. Il tribunale di Melfi garantisce ordine pubblico e giustizia in un territorio ampio e
ad alta densità, al confine con aree dove
esiste una forte criminalità organizzata.
Ed - per questo - conclude - che dobbiamo
difenderlo in ogni modo».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 24.06.2012
PAG. 8
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Domenica 24 giugno 2012
ASSEMBLEA
In basso il sindaco di Melfi Livio
Valvano durante la sua relazione.
All’incontro era presente anche il
sindaco di Potenza, Vito
Santarsiero
.
Basilicata Mezzogiorno
PROPORZIONE
La popolazione come unico parametro di
riferimento penalizza la Basilicata, piccola nei
numeri, grande nell’estensione del territorio
NELL’AREA SUD
Il caso Melfi incrocia quelli di Lagonegro e
Pisticci. Per il tribunale dell’area sud c’è il ballo
l’ipotesi dell’accorpamento con Sala Consilina
«Le bandiere della politica
ora vanno ammainate»
L’appello del governatore De Filippo per difendere il sistema giustizia
l Erano presenti in tanti, alla Conferenza dei
Sindaci dell’Area Programma Vulture-Alto Bradano, convocata dal presidente dell’assemblea,
Michele Sonnessa, per discutere della paventata
soppressione del Tribunale di Melfi. Tra i primi
cittadini, nell’aula consiliare del Comune di Melfi, c'erano quelli di Atella, Banzi, Barile, Forenza,
Genzano di Lucania, Ginestra, Lavello, Maschito, Melfi, Montemilone, Palazzo San Gervasio,
Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo
del Monte, San Fele e Venosa. Alla discussione
hanno partecipato diversi rappresentanti istituzionali: i consiglieri dell’Ordine degli Avvocati
di Melfi, il vescovo Todisco, il governatore lucano Vito De Filippo, i consiglieri regionali Rocco Vita, Alfonso Ernesto Navazio, Francesco
Mollica e Nicola Pagliuca; un contributo alla
discussione, è arrivato anche dall’assessore provinciale Lorenzo Pietrantuono, dai parlamentari
Salvatore Margiotta, Vincenzo Taddei e Cosimo
Latronico, dal segretario regionale della Uil,
Carmine Vaccaro, e dal sindaco di Potenza, Vito
Santarsiero, in qualità di presidente dell’Anci.
«Tutti insieme - dice il presidente della Regione, Vito De Filippo - possiamo e dobbiamo
farcela, ricorrendo anche al senso di responsabilità. Il sistema giustizia in Basilicata deve
continuare a reggere. Per i tribunali, però - mette
in guardia - le bandiere della politica devono
essere ammainate. È la Basilicata, che deve trovare tutte le occasioni possibili perché non venga
messa ai margini». «La Basilicata, per avere un
legittimo approccio alla giustizia deve mantenere il presidio di Melfi», tuona il presidente
AREA SUD PER MOLTI PAESI RAGGIUNGERE POTENZA SAREBBE UN «CALVARIO»
Lagonegro «salvo»?
Questione di distanze
PINO PERCIANTE
l Il Lagonegrese è molto distante da
Potenza. È quasi certamente una delle
ragioni principali, se non quella principale, che ha portato alla decisione di
non sopprimere il tribunale di Lagonegro. In caso contrario sarebbe stato
un vero calvario per gli utenti del servizio giustizia raggiungere il capoluogo
di regione. Lagonegro dista 100 chilometri. Ma ci sono paesini dell’inter no
ancora più lontani. Come Rotonda (164
km), San Severino Lucano (156 km),
Viggianello (153 km), San Paolo Albanese (141), Episcopia (148), San Costantino Albanese (143). Paesi che im-
DIFESA
Il Vulture
Melfese si
mobilita per
salvare il
tribunale
.
piegano più di due ore per raggiungere
il capoluogo di regione a fronte dell’ora
scarsa (50 – 57 minuti) che impiegano
per arrivare a Lagonegro. Ma per tutti i
36 comuni che fanno capo al tribunale
di Lagonegro sarebbe stata dura doversi recare a Potenza. Le distanze sia
in tempi che in chilometri si sarebbero
più che raddoppiate se non addirittura
triplicate. Trecchina dista 18 km da
Lagonegro (22 minuti) 117 da Potenza
(1h e 40m); i due Castelluccio 32, 8
chilometri da Lagonegro (35 minuti),
154 da Potenza (1h e 54m), Viggianello 50
km da Lagonegro (57 minuti), 153 da
Potenza (2h e 13m). Sono solo alcuni
esempi tratti da un’analisi grafico statistica fatta dall’ordine degli avvocati di Lagonegro. Alle distanze si aggiunge la precaria viabilità e la carenza
di collegamenti pubblici. Non c’è neppure la ferrovia. Da Terranova del Pollino che dista ben 191 km da Potenza c’è
un unico pullman che parte alle 3 di
mattina e rientra alle 19. Difficile trovare casi analoghi nel resto della regione e forse anche in Italia. Tutti
questi dati l’ordine degli avvocati e il
comitato antisoppressione li hanno evidenziati fin dall’inizio e forse alla fine
sono state letti se la commissione per la
revisione delle geografia giudiziaria,
presieduta dal capo dipartimento
dell’organizzazione giudiziaria, Luigi
Birritteri, ha deciso di mantenere in
vita il tribunale di Lagonegro. D’altronde, la peculiarità dei territori è una
delle direttive principali della legge
delega. Ma non è la sola che salva il
tribunale di Lagonegro. C’è, infatti, la
possibilità prevista dalla stessa legge
delega degli accorpamenti tra piccoli
tribunali vicini grazie alla quale il tribunale di Lagonegro non solo si salva
ma viene anche potenziato. Infatti, secondo quanto previsto dalla commissione ministeriale, dovrà inglobare
quello di Sala Consilina.
.
.
INCONTRO
L’assemblea
di ieri
nell’aula
consiliare del
Comune di
Melfi
[servizio
fotografico di
Luciano
Massari]
dell’Ordine degli Avvocati di Melfi, Gerardo Di
Ciommo.
«Il salvataggio del tribunale - continua - dovrà
passare attraverso la condivisione di principi,
criteri e azioni. Ma dobbiamo fare il possibile per
raggiungere il nostro obiettivo». «Rivedere e razionalizzare la geografia degli uffici giudiziari sostiene il parlamentare lucano, Vincenzo Taddei - è senza alcun dubbio uno degli interventi
più urgenti per incidere sulle inefficienze del
sistema della giustizia italiano. Ma intervenire
tout court, usando come unico parametro la
popolazione di cui un tribunale è riferimento, mi
pare sia un modus agendi non convincente e
sicuramente non adatto a realtà specifiche come
quella della Basilicata. La nostra regione - aggiunge - pur rappresentando una piccola realtà
demografica, ha una vasta e frastagliata estensione del suo territorio ed è questo un parametro
[f.rus.]
fondamentale da dover considerare».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 25.06.2012
PAG. 9
Basilicata Mezzogiorno
IV I POTENZA E PROVINCIA
Lunedì 25 giugno 2012
COLLEGAMENTI
TRASPORTI DA POTENZA PER NAPOLI E RITORNO
Potenza-Capodichino
in un mese 402 utenti
Successo dell’esperimento di Provincia e Cotrab per
avvicinare aerei e treni veloci. Valluzzi entusiasta
BUS
Collegamenti
più veloci con
l’aeroporto di
Napoli e i treni
ad alta
velocità.
Un’occasione,
è proprio il
caso di dirlo,
colta al volo
dai lucani
MIMMO SAMMARTINO
l I potentini (dalla città e dalla
provincia) hanno sperimentato il primo mese di bus per Capodichino. E
con risultati di tutto rispetto: nei primi 30 giorni di sperimentazione, sono
stati 402 i passeggeri che hanno utilizzato i collegamenti tra il capoluogo
lucano e l’aeroporto di Napoli. I numeri dei viaggiatori per l’aeroporto si
sono aggiunti agli ordinari viaggiatori diretti alla stazione centrale partenopea di piazza Garibaldi. «Un vero
successo dell’iniziativa», commenta
l’assessore provinciale alla viabilità e
ai trasporti, Nicola Valluzzi.
Era stata Arisa (al secolo Rosalba
Pippa), la cantante di origine lucana,
nella sua Pignola, che davanti a una
piazza gremita, nel giorno del concerto (il 19 giugno scorso), lo aveva
ripetuto a più riprese rivolgendosi alle
autorità istituzionali presenti: «Questa Basilicata ha bisogno di un aeroporto... Se ci fosse stato l’aeroporto
avrei potuto stare più tempo a casa
mia, con i miei genitori e le mie
sorelle... La Basilicata è una terra
ingrata con i suoi giovani perché spesso li costringe ad andarsene via per
poter avere una opportunità di futuro.
Se comunque ci fosse l’aeroporto, tutto sarebbe più facile...».
.
Quello che, in quel pomeriggio in
piazza, non è stato detto ad Arisa è che
il problema non è tanto del luogo in
cui un aeroporto è ubicato, ma come
esso funziona e come (e in che tempi) è
raggiungibile. Anche per and are da
Roma a Fiumicino o a Ciampino bisogna calcolare il tempo del trasporto.
Per non dire della distanza che separa
Milano e Linate e (ancora di più)
Malpensa. In sostanza: quello che serve sono soprattutto collegamenti efficienti e rapidi in grado di rendere
fruibile un servizio utile ai lucani.
Anche ai lucani, visto che i nostri
piccoli numeri non consentono di immaginare un aeroporto esclusivo capace di reggersi economicamente sulle proprie gambe.
Anche in quest’ottica assume un
significato particolare il risultato di
questa iniziativa della Provincia di
Potenza, in collaborazione con il Cotrab. Dal 14 maggio scorso, da Potenza
verso la stazione centrale di Napoli e
verso l’aeroporto Capodichino, al
prezzo di 8 euro e 10 centesimi, sono
attive due corse quotidiane (alle ore
5.45 e alle 8, in partenza da piazza
Zara). Mentre da Napoli Capodichino
verso Potenza ci sono tre collegamenti
quotidiani(alle ore 14, alle 17.30 e alle
21.50). In aggiunta è stato inaugurato
anche un collegamento domenicale e
festivo con il capoluogo campano: da
Potenza partenza alle 8 e da Napoli-aeroporto alle 17.30.
L’«avvicinamento» del servizio aereo a Potenza è stata una questione
lanciata, già negli scorsi (mentre ci si
divideva se e dove realizzare il famigerato aeroporto lucano, per il quale sono stati buttati un sacco di denari,
senza mai concludere granché), dalla
stessa «Gazzetta». L’idea di istituire
navette per Salerno-Napoli (per avvicinare aeroporti e treni veloci) venne avanzata anche dal consigliere comunale potentino di opposizione, Antonino Imbesi. Di mezzo c’è stato l’avvio e il fallimento dell’aeroporto di
Pontecagnano. Poi Valluzzi ha trasformato, con un semplice processo
riorganizzativo (a costo zero), i progetti in concreta realtà. Tra il 14 maggio e il 14 giugno hanno viaggiato sui
bus per Napoli (autolinee Liscio), nei
giorni feriali, 402 passeggeri: con un
aumento del 13 per cento rispetto allo
stesso periodo del 2011. Di essi, 144
sono stati i viaggiatori dei giorni festivi (4 domeniche e 2 giugno). «I primi
numeri - commenta oggi Valluzzi confermano l’efficacia della scelta
perseguita dalla Provincia di Potenza,
in unità di intenti con il Cotrab, e in
particolare con la consorziata Liscio».
Treni ad alta velocità, voli nazionali e
internazionali sono ora un po’ più alla
portata. E lucani e potentini, costretti
da una cronica marginalità, possono
cominciare a sentirsi un po’ meno figli
di un dio minore.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 23.06.2012
PAG. 10
Basilicata Mezzogiorno
24 Ore in Basilicata 15
Sabato 23 giugno 2012
Regime di fabbrica dispotico e feroce senza precedenti nella storia dei rapporti tra capitale e lavoro
Fiat, oggi peggio che con Valletta
Ma la crisi è anche delle istituzioni silenti senza dimostrazioni d’interesse
segue dalla prima
senza precedenti nella storia dei rapporti tra capitale
e lavoro nel nostro Paese e
nella stessa azienda automobilistica torinese.
Nel corso di questi mesi soprattutto in seguito al licenziamento di Barozzino,
Lamorte e Pignatelli - si è
spesso sostenuto che a Melfi, come negli altri stabilimenti Fiat, si stesse tornando agli anni Cinquanta
del secolo scorso, agli anni
di Valletta e dello scontro
frontale con la Fiom, alla
pratica dei reparti “confino” per stroncare e isolare
le avanguardie sindacali.
Niente di più
falso.
Non c’è paragone tra
gli anni Cinquanta a Mirafiori
e
quello che
accade oggi
a Melfi e Pomigliano.
Allora la lotta al sindacato dei metalmeccanici della Cgil
si accompagnava a un
ben
altro
rapporto
con i lavoratori.
Certo, lo
sfruttamento alla catena di montaggio era durissimo, come oggi. Ma i salari Fiat
erano mediamente i più alti
in Italia, e l’azienda cercava
di fare terra bruciata attorno al sindacato di categoria
della Cgil con la costruzione (nella migliore tradizione fordista) di una sorta di
welfare aziendale (le vacanze riservate ai dipendenti, gli asili aziendali, i
pacchi natalizi ai figli dei
dipendenti).
Si era alla vigilia del “miracolo economico”, del
boom della motorizzazione
privata e dell'avvento dell’
“utilitaria”. L’azione repressiva non riguardava
gli operai comuni ma le
Lo sfruttamento alla catena di montaggio era durissimo,
come oggi. Ma i salari Fiat erano
mediamente i più alti in Italia
IN alto lo stabilimento Fiat di Melfi.
In basso a sinistra Piero Di Siena
avanguardie sindacali.
E i reparti confino non
erano quelle vere e proprie
bolge infernali di supersfruttamento di cui scrivono Capennì e Caputo ma
luoghi dove i dirigenti sindacali di fabbrica spesso venivano costretti a un ozio
forzato, a spazzare per intere giornate i pavimenti per
colpirli nel loro orgoglio di
operai di mestiere e tecnici
sperimentati, come appare
evidente dalla magistrale
ricostruzione del diario di
fabbrica degli anni Cinquanta di Aris Accornero.
Oggi invece, oltre che sui
dirigenti sindacali, la violenta azione dispotica si
esercita sugli operai comuni, sugli infortunati che sono costretti a non denunciare gli incidenti sul lavoro e non chiedere la malattia, sugli operai che hanno
raggiunto la condizione di
ridotte capacità attitudinali a causa delle condizioni
nelle quali si lavora alla catena e che continuano a essere adibiti a mansioni normali.
Il combinato disposto di
cassa integrazione e aumento vertiginoso dei ritmi nei giorni di lavoro residui che lascia pressoché invariati i livelli produttivi fa
sì che, a differenza che negli anni Cinquanta, gli operai Fiat siano tra i meno pagati d'Italia e, per lo più, in
parte con i soldi dell'Inps e
dello Stato.
E’ mia impressione che
più che al ritorno agli anni
del fordismo, come spesso
con superficialità si afferma, sul piano dell'organizzazione del lavoro e delle relazioni sindacali in Sata come negli altri stabilimenti
della Fiat siamo di fronte al
“rovescio” speculare di
quel “modello Giapponese”
e della “fabbrica integrata”
che proprio la nascita dello
stabilimento di Melfi aveva
rappresentato nel nostro
paese.
In comune con quelle
Oggi l'azione repressiva non
riguarda solo gli operai
comuni ma le avanguardie
sindacali
promesse, in gran parte disattese, è il tentativo di sostituire la contrattazione
collettiva con la responsabilità individuale del lavoratore o della lavoratrice.
Solo che nell'impostazione
originaria tale responsabilità si sarebbe dovuta esercitare attraverso la partecipazione alle decisioni, al
miglioramento del prodotto, fino alla potestà di fermare la catena, alla realizzazione di quella che veniva definita “qualità totale”
di processo e di prodotto attraverso la perfetta integrazione dei fattori (in particolare tra fattore umano e
automazione).
Ora essa avviene chiedendo al lavoratore di occultare “responsabilmente” gli infortuni subiti o la
malattia, di accettare altrettanto
“responsabilmente” attraverso il suo voto assetti della produzione
sotto il ricatto della chiusura degli stabilimenti, di
“confessare” le proprie
mancanze nell'esecuzione
del lavoro di fronte a tutto il
reparto come sembra avvenga a Pomigliano.
Altro che riduzione della
forza lavoro allo stato di
merce, come spesso si dice
in polemica con le scelte imposte da Marchionne.
L’impressione è che il
Camera di Commercio di Potenza Un milione di euro per la ripresa delle Pmi
Aiuti alle imprese, arriva il bando
POTENZA - Come annunciato qualche
settimana fa la Camera di Commercio
di Potenza metta a disposizione un milioni di euro per sostenere la ripresa
economica delle piccole e medie imprese del Potentino. La giunta camerale ha
approvato i criteri di erogazione dei
contributi, mentre il bando sarà pubblicato la prossima settimana. Sono già
640 le imprese perse in regione nei primi cinque mesi del 2012. «La Camera di
Commercio di Potenza - si legge in una
nota stampa - scende in campo per dare
una “scossa” all’empasse generale. Il
“Fondo per la ripresa economica”, è articolato in due linee d'intervento: quella della “Ripresa”, con un contributo diretto alle Pmi che richiedono un finanziamento, assistito dalla garanzia delle
cooperative di garanzia e dei Confidi
operanti nella provincia di Potenza.
L'intervento camerale riguarda i costi
sostenuti per ottenere la garanzia del
Confidi, fino al 2,75 per cento del costo
totale e per un importo massimo per
singola impresa pari ad 2.500 euro; c'è
poi la linea del “Sostegno”, con un contributo diretto alle Pmi che aderiscono
alle “nuove misure per il credito”, accordo sottoscritto il 28 febbraio 2012
dai ministeri dello Sviluppo economico
e dell'Economia, dalle associazioni delle Imprese e dall'Abi. L'agevolazione
consiste nell'attribuzione di un contributo a fondo perduto sugli interessi
Pasquale Lamorte
che l'impresa sostiene, nel periodo della moratoria, per un importo massimo
di 2.500 euro. La certificazione degli
interessi dovrà essere effettuata dal
Confidi garante e/o dalla Banca finanziatrice.
L'Ente camerale interverrà a favore
di tutti i richiedenti (aventi i requisiti
previsti) che inoltrino apposita istanza
entro il 31 dicembre 2012. Si seguirà
l'ordine cronologico di presentazione
della domanda, fino all'esaurimento
del fondo stesso. Il contributo camerale
potrà essere erogato allo stesso beneficiario una sola volta e per un'unica tipologia di intervento e le agevolazioni
previste dal Bando non sono cumulabili con altre agevolazioni camerali, re-
gionali, nazionali e comunitarie inerenti tipologie di interventi similari;
inoltre, alla moratoria, non potranno
aderire le imprese che hanno già beneficiato della moratoria nel 2009.
«L'economia lucana è in una fase recessiva e delicata, che incide in maniera profonda sul sistema economico e
produttivo, a rischio desertificazione dichiara il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte -. I nostri
imprenditori denunciano da tempo
gravi difficoltà nella gestione finanziaria, sia per il rispetto delle scadenze di
rimborso dei prestiti bancari già contratti, sia nell'accesso a nuove forme di
finanziamento. Era pertanto necessario e impellente assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie
per sostenere gli sforzi delle imprese
che, pur registrando tensioni, presentano comunque prospettive economiche positive. Il nostro, come sempre,
vuole essere un segnale di positività.
Ma, pure producendo il massimo del
nostro sforzo in termini di capacità finanziaria, sappiamo che questo intervento non potrà essere sufficiente a
creare le condizioni per il superamento
della crisi. L'auspicio, pertanto, è che
altre Istituzioni ci affianchino nel dare
ossigeno al tessuto produttivo, affrontando l'emergenza credito con realismo e tempestività, ponendo fine al rinvio esasperante delle decisioni».
tardo capitalismo della nostra epoca, nei rapporti di
lavoro ritorni a quello stato
servile dei modi di produzione che l'hanno preceduto, a una sorta di dispotismo più simile a quello dell'antico modo di produzione asiatico che alle relazioni asimmetriche della civiltà industriale.
Il ricorso ai tribunali da
parte della Fiom non è solo
dovuto al fatto che essa non
ha alternative, essendole
stata interdetta l’azione
sindacale collettiva.
Esso trova una sua intrinseca ragione nel fatto
che a essere colpiti sono i diritti individuali delle persone che lavorano, che in
via di principio sono tutelate dalla legge e dalla sua applicazione.
Comunque di fronte a
questo corso delle cose non
basta protestare e esprimere la propria pur legittima
indignazione. Bisogna anche capire. Molti quesiti restano senza risposta.
A cominciare dal rapporto che esiste tra questo regime di fabbrica in Italia, il
ricorso alla cassa integrazione, e i processi d'internazionalizzazione
della
Fiat.
Insomma, si ragiona poco di politiche industriali,
della loro coerenza con le
condizioni di lavoro, di
quali possono essere le alternative ai progetti di
Marchionne.
Mario Monti ci spiega a
giorni alterni che di fronte
ai processi di globalizzazione i governi sono impotenti
e che non possono avere
una propria politica industriale, e che per l'area industriale di Melfi sarebbe
grasso che cola se vi rimanesse la componentistica
per lo stabilimento serbo
della Fiat.
Ma anche la classe dirigente regionale è silente.
E sebbene negli anni Novanta - di fronte alla presenza Fiat, alla scoperta del
petrolio e all'industria del
salotto allora fiorente - non
abbia saputo fare quel salto
culturale che avrebbe potuto trasformare il suo potere
politico in azione egemonica rispetto alle novità economiche e produttive in atto, essa cercò di assecondare e promuovere attività di
ricerca sui nuovi fenomeni
che investivano la regione.
La stessa inchiesta operaia
alla Fiat di Melfi della metà
degli anni Novanta, coordinata da me e Vittorio Rieser, non avrebbe avuto luogo se non vi fosse stato il patrocinio della presidenza
del Consiglio Regionale
della Basilicata.
Non vi sarebbe stata l'inchiesta sulle operaie Fiat,
coordinata da Anna Maria
Riviello, senza il patrocino
della Provincia di Potenza,
come non vi sarebbero stati
i contributi dei ricercatori
dell'Università della Calabria, e in particolare di Elisabetta Della Corte, senza
l'iniziativa di Pietro Simonetti all'epoca alla guida
del Comitato per il Lavoro
della Regione Basilicata.
Oggi non c'è nulla che assomigli lontanamente a
quella dimostrazione d'interesse.
Segno anche questo che
la crisi che stiamo attraversando non è solo economica ma anche di valori e di legittimazione delle nostre
istituzioni.
Piero Di Siena
già Senatore
Terremoti, spese fuori dal Patto di Stabilità
Confindustria e Cisl: «Opportuna
la proposta di De Filippo»
DAL nuovo presidente
della Confindustria lucana, Michele Somma arriva una nota di sostanziale
apprezzamento per la
proposta del Presidente
della Regione Basilicata
di chiedere al Governo l'esclusione delle spese connesse ai terremoti dal
computo delle spese soggette al tetto del “Patto di
Stabilità”.
Il leader degli industriali lucani ha ribadito
«la necessità di agevolare
i percorsi per tornare al
più presto alla normalità,
dopo l'evento sismico che
ha messo in ginocchio il
sistema produttivo emiliano. In tal senso, i vincoli del Patto di Stabilità rischiano di condizionare
le operazioni urgenti da
porre in essere. La proposta di De Filippo, pertanto, oltre a rispondere ad
una logica di solidarietà,
interpreta al meglio le
concrete esigenze economiche delle imprese».
Condivisione della proposta del governatore lu-
cano è stata espressa anche dal segretario regionale della Cisl, Nino Falotico. «Riteniamo rilevante il pronunciamento
unanime della Conferenza Stato – Regioni. Non si
può, infatti, incorrere nel
paradosso che una regione colpita debba subire
una doppia penalizzazione. Adesso questa iniziativa dovrà essere sottoposta al Governo. A tal proposito la Cisl Basilicata ha
preso contatti con i massimi livelli della Cisl nazionale affinché la proposta
di De Filippo possa trovare il sostegno necessario
per essere recepita dal Governo.
Altrimenti – ha aggiunto il massimo esponente
lucano della Cisl - in casi
come quelli dei territori
colpiti da calamità sismiche, specialmente, l'eccessiva rigidità del Patto e
la necessità di applicarlo,
andrebbe a cozzare con la
politica della ricostruzione e quindi degli investimenti».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 24.06.2012
PAG. 11
Basilicata Mezzogiorno
24 Ore in Basilicata 21
Domenica 24 giugno 2012
Nelle giornate lucane la tavola rotonda sulle nuove prospettive: parola d’ordine cambiamento
Odontoiatria, confronto a Maratea
Durante la manifestazione la premiazione a un lavoro degli studenti universitari
MARATEA - Odontoiatria
sociale, prevenzione primaria, costo biologico, valore, qualità, persone. Sono
queste le parole chiavi della
tavola rotonda che si è tenuta ieri mattina a Maratea, presso l'Hotel Club San
Diego, all'interno del programma di lavoro delle
Giornate lucane di odontoiatria organizzate dalla
commissione albo odontoiatri in seno all'ordine dei
medici, dall'associazione
italiana odontoiatri, dall'associazione nazionale
dentisti italiani, dal Sumai
e dall'Azienda sanitaria
Asp Potenza.
Tanti i temi trattati e gli
spunti di riflessione interessanti usciti fuori dal dibattito, moderato dal direttore Paride Leporace. Il
cambiamento è uno dei
concetti che i relatori hanno ripetuto con maggior
frequenza: partendo dalla
trasformazione del vocabolario della professione, passando per la riforma dell'Enpam (Ente Nazionale
Previdenza Assistenza Medici) fino ad arrivare alla
necessità di un nuovo modello di sistema sanitario.
Ad aprire la tavola rotonda la premiazione di un lavoro di studio della “Sessione poster”, a cui hanno partecipato giovani studenti
dell'università Magna Grecia di Catanzaro guidata
dal dott. Giuseppe Reale.
Ha vinto Natale Barbuto
con uno studio su nuovi
protocolli terapeutici in
implantologia computer
assistita.
Gianni Pittela, vice presidente vicario del Parlamento europeo, con un video
messaggio da Bruxelles,
ha espresso il proprio so-
Il video messaggio del vicepresidente Pittella e al lato il tavolo dei relatori
stengo alle battaglie di qualità che le associazioni promotrici dell'evento portano
avanti da anni. E sono 18
anni, come ha precisato
Maurizio Capuano, presidente della Commissione
albo odontoiatri, che i professionisti lucani si aggiornano cercando di superare
le criticità a vantaggio delle persone che usufruiscono dei servizi medici.
«Quando ci riferiamo alla salute parliamo di valore
e non di costi» ha affermato
Gerhard Seeberger, dell'European regional organization FDI, che ha scelto
Cagliari e l'Italia come patria adottiva. Il riferimento
è alla percentuale di pazienti che sceglie di “emigrare” nei paesi dell'est per
accedere alle cure con l'obiettivo di risparmiare economicamente. «Ma qual è il
valore del costo biologico di
un intervento fatto male?»,
si domanda Seeberger considerato che meno della metà di chi decide di curarsi in
quei paesi, poi ci ritorna. E
qui entra in scena un altro
tema molto importante: l'odontoiatria sociale, l'accesso alle cure anche da parte
dei soggetti meno abbienti
e svantaggiati. Perchè se è
vero che negli ultimi anni
le patologie sono diminuite
nelle classi medio-alte non
si può dire lo stesso per le altre fasce della società civile
che a volte non trovando risposte nel sistema sanitario nazionale decidono di
affidarsi agli abusivi.
«Quello che politicamente stiamo cercando di potare avanti in Italia - ha affermato Pierluigi Delogu,
presidente nazionale dell'AIO - è l'assistenza capillare, diffusa, di alta qualità
ed accessibile a tutti. Il si-
Intervento a Rapolla: «Aumentare royalty e controlli»
Singetta: «Acque minerali,
cambiare la legge regionale»
IL consigliere regionale dell’Api, Alessandro Singetta, intervenendo a Rapolla ad un convegno organizzato presso le
locali terme, ha chiesto la modifica della
legge regionale sulle acque minerali.
Per il capogruppo di Alleanza per l’Italia, infatti, «vanno aumentate le royalties ed i controlli per evitare il ripetersi
di alcuni episodi che hanno visto penalizzati i lavoratori» «La Basilicata ha
tante risorse da tutelare e sviluppare,
tra cui un posto di primo piano deve essere riservato alle acque minerali ed a
quelle termali. Ecco perché mi auguro
che il Consiglio regionale approvi la
proposta di modifica della legge in materia, da me presentata lo scorso anno unitamente a molti colleghi, che può portare
risorse aggiuntive e
consentire quei controlli di qualità a volte
assenti».
«Secondo gli ultimi
dati disponibili - ha
continuato Singetta
nel suo intervento - a
fronte di introiti per
oltre 283 milioni, la Regione ha incassato appena 300 mila euro, neppure
sufficienti a garantire l'attività di gestione, figuriamoci i controlli. Ecco
perché vanno aumentate le royalties
(non in maniera indiscriminata, ma
rapportandole a quelle già determinate
da altre Regioni sin dal 2006), nonché i
controlli, per impedire il ripetersi di alcuni - deprecabili - episodi che hanno visto penalizzati, come sempre, i lavoratori. Inoltre, è indispensabile istituire
subito l'Osservatorio regionale delle acque, che potrebbe non solo svolgere i
controlli necessari sulla qualità delle
Per introiti di
oltre 283 milioni,
solo 300 mila
euro alla Regione
stema sanitario nazionale
si occupa poco di odontoiatria per la mancanza di fondi, per questo motivo è indispensabile razionalizzare
la spesa». Ma quali sono le
priorità su cui lavorare in
Basilicata ? Dalla discussione emergono: la prevenzione primaria, l'assistenza alle fasce di cittadinanza
con difficoltà economiche o
di altro tipo, il pronto soccorso odontoiatrico e l'assistenza h 24.
Si è parlato anche di previdenza con Angelo Sodano, presidente della consulta quota b dell'Enpam,
che avverte i colleghi:
<<pagheremo sempre di
più e riceveremo sempre di
meno, l'Enpam dovrebbe
essere costituita non da chi
ha già la pensione in tasca
ma da chi lavora per averla>>.
Leonzio Fortunato, del-
Irccs Crob
Collegio
sindacale
Nominati
i 4 componenti
l'università di Catanzaro,
dopo aver posto l'attenzione sull'importanza della
prevenzione che dovrebbe
iniziare con i bambini piccoli, ha discusso della questione dell'accesso alla professione. I corsi in Italia sono a numero chiuso per
questo molti studenti decidono di iscriversi presso
università straniere per
poi tornare in Italia ad esercitare la professione. Su
questo punto Delogu ha rimancato la necessità di una
normativa a livello europeo
che coordini e monitori il
numero di iscrizioni in base al numero di abitanti.
Ultimo intervento di
Enrico Mazzeo, presidente
degli ordini dei medici della Basilicata e consigliere
regionale. Dopo aver sottolineato l'importanza della
prevenzione e del pronto
soccorso
odontoiatrico,
Mazzeo ha portato la sua testimonianza di medico affermando che la società è
cambiata, che i pazienti sono cambiati per questo è indispensabile implementare un nuovo modello di sanità che dovrebbe sostituirsi a quello esistente, «ma
chi sta pensando a questo
nuovo modello in Basilicata? Io non vedo nessuno». A
conclusione del congresso,
le criticità che vanno affrontate e risolte secondo il
dottor Capuano possono
essere sintetizzate in tre
proposte: implemtanzione
del servizio h24 con il potenziamento delle strutture già esistenti, pronto soccorso odontoiatrico, costituzione di una rete per il
trattamento dei pazienti
critici con gravi handicap o
gravi patologie non operabili in ambulatorio.
Rocco Perrone
Braccianti forestali
Il pasticciaccio
delle Aree programma
Le buste paga non ci sono
LO sciopero dei forestali
Il Crob di Rionero
Il consigliere Singetta
acque minerali, ma anche incentivare e
sviluppare gli aspetti legati alle proprietà terapeutiche e riabilitative delle
acque termali, tentando anche il recupero - a tal fine - di centri un tempo importanti e noti in questo settore anche
al di fuori dei confini regionali, quali Tito, Tramutola, S. Cataldo di Bella”. “Ciò
consentirebbe - ha concluso Singetta anche di ridurre od eliminare del tutto
la migrazione sanitaria il cui saldo è pesantemente negativo (oltre 1 milione di
euro)».
IL presidente del Consiglio
regionale, Vincenzo Folino, con i poteri sostitutivi
previsti dall’articolo 9 della
legge 32 del 2000, dopo
aver sentiti i capigruppo
consiliari, ha nominato
quattro componenti del
Collegio sindacale dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) –
Ospedale oncologico di
Rionero in Vulture. Si tratta di Mauro Giuseppe Fioretti, Fernando Ricci, Enrico Manieri e Piernicola Pisani. Quest’ultimo è stato
scelto fra quanti hanno meno di cinque anni di iscrizione all’ordine professionale.
POTREBBERO slittare
gli stipendi di maggio dei
braccianti forestali, già in
difficoltà per aver pagato
l’esosa Imu. Sembra, infatti, che le aree programma, gli enti che hanno sostituito le comunità montane, non abbiano ancora
provveduto a predisporre
le buste paga. A dare la
notizia il segretario di Alternativa sindacale, Fernando Rosa che spiega: le
cause del problema vanno
ricercate nel fatto che non
si è ancora capito se i pagamenti tocchino al Comune capofila o al Comune il cui sindaco ha assunto la presidenza delle Aree
programma.
«La Regione - spiega
Rosa - sostiene che i fondi
sono stati regalmente assegnati. Qualcuno dice
che questo è avvenuto solo sulla carta e che la disponibilità ancora non ci
sia.. Una totale confusione anche a causa della “
lottizzazione interna” alle
aree programma. A cui si
è aggiunto il disguido
sulla competenza dei pagamenti». Ancora una
volta problemi - sottolinea
Rosa - per lavoratori che
appartengono a un settore così delicato, già alle
prese con la riduzione delle giornate lavorative inizialmente assicurate dalla Regione.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 25.06.2012
PAG. 12
8 Primo piano
Basilicata Mezzogiorno
Lunedì 25 giugno 2012
Lunedì 25 giugno
Personaggi
Il maresciallo Antonella Vignola,
da Potenza alla missione in Libano
Un casco
blu speranza
POTENZA - E’ solo per i soldi? E’ solo per lo stipendio più corposo che si affrontano le missioni
all’estero? Si possono affrontare pericoli, giorni
di caldo asfissiante, di respiro affannoso, di assenza assoluta di comfort, solo per il gruzzolo finale?
La testimonianza del maresciallo Antonella Vignola, attiva nella task force Italbatt che agisce in
Libano, risponde con un “no” secco a tutte queste
domande.
Vignola, potentina, comanda uomini e mezzi in
quella sorta di vulcano che è il Libano. Un vulcano
che da un momento all’altro può eruttare fuoco e
lapilli.
Il Libano è la “guerLA SCHEDA
ra collaterale” del
conflitto israelo-palestinese. Nel 1970 alTutti gli assetti
cuni elementi armati
delle forze palestinetricolori
si vennero collocati in
ED ECCO tutti gli “assetti” ita- Libano dalla Giordaliani presenti nella missione nia. La temperatura
aumentò di colpo. E il
tricolore in Libano.
segnò
Un Battle Group di mano- termometro
vra al comando del colonnello “febbre a quaranta”
Ferdinando Frigo che contri- quando, l’11 marzo
buisce al controllo della blue dell 1978, un comline e del territorio del sud del mando attaccò Israele provocando una
Libano.
Un Gruppo supporto d'ade- strage. Israele - dopo
rivendicazione
renza al comando del tenente la
colonnello Alessandro Loren- dell’Organizzazione
zetti che garantisce il soste- per la liberazione della Palestina - invasero
gno logistico al contingente.
Un battaglione di supporto l Libano occupando
alle attività operative al co- tutto il Sud del Paese.
Da quel giorno si
mando del tenente colonnello
sono susseguite le
Ivan Cioffi.
Un'unità di riserva alle di- proteste del governo
rette dipendenze del coman- libanese, le risoluzioni dell’Onu, l’invio di
dante della Sector West.
Assetti dell'aviazione del- forze speciali che porl'Esercito della Marina e infine tassero a far “sfebbrauna componente di Polizia re” l’area; e ancora
Militare dell'Arma dei Carabi- riunioni del Consiglio di sicurezza, visinieri.
te del segretario generale, nuove crisi e nuove risoluzioni. E nuovi invii di forze Onu, la cosiddetta Unifil.
Attualmente Unifil vigila sul rispetto del “cessate il fuoco” e del confine chiamato “Blu Line”.
I suoi compiti vanno dall’osservazione da posti
fissi al pattugliamento continuo, dalla realizzazione di check-point al collegamento con le forze
armate libanesi.
In questo contesto aspro vive la propria missione Antonella Vignola. Nata a Tricarico il 15 agosto
1986, vive a Calciano fino alla maggiore età. Frequenta l’Istituto alberghiero di Potenza. Dopo il
diploma intraprende la carriera militare come volontaria e poi come sottufficiale alla Scuola sottufficiali dell'Esercito di Viterbo.
Viene assegnata all'arma di cavalleria al 32°
reggimento carri di Tauriano (Pd).
Ha tanti interessi, viaggi, sport, letture. Vuole
avere una famiglia numerosa. Ma la sua vita, il suo
cuore è quello del soldato.
Basta leggere quello che dice di sè in una toccante testimonianza: “Le giornate si susseguono velocissime, a ritmi incessanti, sto imparando una miriade di cose nuove che mi saranno utili anche
quando tornerò in Italia per non parlare dell'esperienza con i membri dello staff che sono davvero
instancabili e motivati e sanno trasferirmi con la
loro esperienza una sicurezza che probabilmente
non avrei affatto se fossi da sola… Mi piace molto
quello che faccio qui e penso che sicuramente questo mi aiuti a colmare il gap di quanto ho lasciato a
casa alle mie spalle.
Il vedere che quello che ogni giorno facciamo
qui ai piani viene giornalmente concretizzato da
tutta la Task Force, compresi fra gli altri i membri
del mio Plotone, in una miriade di attività svolte in
tutta l'Area di Responsabilità giustifica senza
dubbio ai miei occhi il dover trascorrere ben 6 mesi
lontana dai miei affetti, dalla mia cara sorella che
da poco ha saputo di essere in dolce attesa e cui sono profondamente legata, dalle mie amicizie, dalle
mie passioni e non per ultima dalla mia casetta e
dalle sue calde comodità”.
E questo è il passaggio fondamentale. Quello in
cui è possibile rispondere - magari non esplicitamente, ma a un livello profondo, al livello dell’etica
personale - alle risposte di partenza: perché affrontare tutto ciò? Solo per i soldi?
Ecco quali sono le motivazioni di Antonella: “Separarmi da tutto ciò che mi è caro non avrebbe senso se non facessi qualcosa che avesse perlomeno la
stessa importanza che attribuisco a ciò che ho lasciato a casa, così come non avrebbe senso vestire il
basco blu dell'Onu senza poter pensare di aver contribuito, se non con la mia esperienza senza dubbio
con il mio entusiasmo, al miglioramento di un paese che rimarrà sempre nei miei ricordi e nel mio
cuore per le emozioni che mi sta regalando”.
Il cuore di questo soldato batte per aiutare chi
soffre. Il blu di quel basco si trasforma, idealmente, nel verde della speranza.
IL FILM
Le motivazioni profonde per affrontare le difficoltà:
contribuire ad aiutare un Paese oramai nel cuore
Italbatt
Leonte XI
UNA foto che ritrae i militari del contingente italiano ad Italbat, in Libano, durante una perlustrazione notturna. Ci si muove in gruppo per evitare pericoli di agguati
LEONTE XI nell’O
mento condotta d
locamento dei cos
L’intervista: dalla decisione di iniziare all’impegno di tutti i giorni
Il diario d
«Vorrei vedere maturare i frutti»
Que
Qui da due mesi, ma parteciperò ad altre iniziative, è il mio lavoro»
«Separarm
A Potenza manca anche la caserma:
come mai una donna giovane decide
di arruolarsi nell'Esercito?
«Volevo avere la certezza di cavarmela nonostante i limiti che credevo di avere. Così armata di determinazione e motivazione ho deciso di entrare in un
mondo che all’epoca mi era sconosciuto
ma che allo stesso tempo mi attraeva; un
mondo fatto di continui cambiamenti,
difficoltà e di sfide, riservato a poche
persone, e fino al 2000 dell'altro sesso.
Ricordo distintamente che questa è stata la mia prima spinta a intraprendere
la carriera militare».
Qual è il valore aggiunto che una
donna può dare alla divisa?
«Penso al mio attuale incarico, e spontanemente risponderei che in un’istituzione nella quale la fluidità e il continuo
evolversi delle situazioni sono due caratteristiche essenziali, sicuramente
una donna può aggiungere nuovi punti
di vista sotto i quali analizzare e risolvere problemi. In ambito operativo, ad
esempio, le donne danno con il loro contributo un senso concreto al moderno
termine “full spectrum warrior”, ovvero alla sopraggiunta necessità di sapersi adattare flessibilmente ad ogni nuova
richiesta o scenario».
Da quanto tempo è in Libano? Ha
scelto lei di far parte di questa missione di pace?
«Sono qui in Libano da due mesi. Ho
dato la mia disponibilità a partecipare a
questa missione di pace perchè ritengo
che sia una scelta naturale per chi indossa le stellette, inoltre professionalmente è un’occasione davvero unica di
fare esperienza e applicare quello che si
è imparato nei lunghi anni di formazione».
Ci può raccontare qualche episodio
particolarmente significativo di questa esperienza?
«Non direi che ci sono già stati “episo-
Antonella Vignola
di significativi”, ma significativa è sicuramente l'esperienza che mi sta lasciando il fatto di lavorare all'interno di uno
staff. In breve tempo ho partecipato a diversi processi di pianificazione che si
sono in seguito concretizzati nella condotta di operazioni anche complesse e
importanti per il raggiungimento degli
obiettivi affidati alla task force. Quando
termina un’operazione e i ragazzi rientrano e si ha la conferma che gli obiettivi
sono stati raggiunti si ha davvero una
bella sensazione, e la stanchezza per le
ore di lavoro fatte per organizzare il tutto viene compensata dalla soddisfazione di vedere che il proprio lavoro è davvero utile».
Quanto tempo si fermerà in Libano?
«Resterò in Libano, qui ad Al Mansouri sede della mia unità per 6 mesi. Così
come il resto del contingente italiano
schierato qui».
Prevede di partecipare anche in futuro ad altre missioni?
«Sì, certamente. Se i prossimi mesi saranno appaganti quanto i 2 che ho appena trascorso sarà stata sicuramente
un’esperienza unica e molto importante per la mia crescita, in termini professionali ma anche umani. Inoltre vorrei un giorno poter
vedere i cambiamenti che saranno
avvenuti in questo Paese grazie
anche al nostro impegno qui. Sarebbe bello tornare qui fra un paio
d'anni e vedere con i miei occhi i
frutti del nostro lavoro maturati».
Come questa scelta influisce
sulla sua vita personale e, soprattutto, riesce a conciliare la
vita militare con un’eventuale
famiglia, con dei figli e un marito, magari?
«Chi ha scelto di servire la Patria
nell’esercito non è assolutamente
in condizioni diverse rispetto a tanti altri italiani che lavorano lontano dalle
proprie famiglia. Infatti molti lavoratori per motivi diversi devono assentarsi
per periodi più o meno lunghi dai loro
cari e dalle loro famiglie in zone anche
pericolose o quantomeno disagiate.
Pertanto analizzando le difficoltà che
un militare affronta nel condurre la
propria vita privata, in particolare le
proprie relazioni personali, non rilevo
nulla che non possa essere affrontato
semplicemente con la stessa razionalità
e maturità con la quale migliaia di altri
lavoratori italiani affrontano la propria
vita privata».
Consiglierebbe questa scelta ad altri giovani o ad altre donne?
«Assolutamente sì, è un lavoro che richiede sicuramente molto impegno, sia
in termini di tempo che di sacrifici, ma
che ripaga con altrettante soddisfazioni. questa professione insegna indubbiamente a convivere con gli altri in maniera costruttiva, limando gli eccessi
caratteriali che caratterizzano ognuno
di noi (almeno in gioventù)».
[email protected]
TRILLO
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qualcosa
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Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 25.06.2012
PAG. 13
Basilicata Mezzogiorno
18 Potenza e provincia
Acrenza Il direttore di “Porta coeli” ha escluso l’ipotesi che il conte sia seppellito in cattedrale
Lunedì 25 giugno 2012
Un “Mistero” intorno a Dracula
Sottoscritto un accordo con il laboratorio di iconografia bizantina di Lepanto
ACERENZA - E se davvero, come
avanzato nella puntata della trasmissione “Mistero”il conte Dracula fosse sepolto nella cattedrale di
Acerenza?. Questo uno degli interrogativi che ha tenuto banco, nella
sala d’arte contemporanea della
galleria “Porta Coeli”, durante la
conferenza stampa, convocata dal
direttore della galleria, per presentare la personale di pittura del maestro Mario Vasta e contemporaneamente per varare l'accordo di esclusiva mondiale con il laboratorio di
iconografia bizantina di Lepanto.
Un dubbio, quello sul conte Dracula, smontato, però, dal direttore
della galleria Ertico che ha puntualizzato come «da un punto di vista
storico» si stia «seguendo una pista
che non ha alcun fondamento.
«La reazione più spontanea e corretta - ha aggiunto - è quella di sorridere di fronte a una simile ipotesi». E, riferendosi poi al servizio
trasmesso nel corso della trasmissione di Italia Uno “Mistero“, «vorrei ricordare che la cattedrale è un
luogo sacro e quindi per me è stato
commesso un reato di profanazione come quello commesso
dall’esperto che è entrato nella cattedrale con il georadar» e pertanto
«sono convinto che chi di competenza prenderà una posizione sulle
modalità di accesso ad un luogo sacro».
Detto questo è stata, poi, confermata la collaborazione internazionale con Gustavo Costanzo Luis.
Fra gli ospiti d’onore la galleria
ha visto la presenza del Colonnello
Pasquale Bruno – neo preside dell’
Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme - padre Ignatios Stravropulos - segretario della Congregazione monastica ortodossa di Lepanto - Gustavo Costanzo Luis, e
Mario Vasta.
Nella stessa circostanza è statoproprio Costanzo a consegnare al
direttore della galleria Aniello Ertico, un affresco raffigurante l'effi-
L’INTERVISTA
Padre Ignatios
spiega cosa
c’è dietro l’icona
Padre Ignatios Stravropoulos mentre mostra
l’icona donata. A destra un momento del dibattito
ge della “Croce potenziata” dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di
Gerusalemme, realizzata da Eryico e che sarà incastonata nella parete, posta all’ingresso della Galleria,
come segno di riconoscimento nei
confronti dei sentimenti di fedeltà
ai principi dell'Ordine. Si è trattato
di un conferenza stampa destinata
a presentare il pacchetto di attività
promosse dalla galleria, che nel
corso dei mesi ha stabilito un record di visite non indifferente ed ha
attivato iniziative culturali dal taglio alto. Afferma Vasta: «avere accolto l’invito di Ertico è stato per me
un vero piacere poiché è segno di riconoscenza da parte della mia terra. Dopo quarant’anni di pittura
abbiamo voluto dimostrare il passaggio dall’arte figurativa all’arte
astratta. L’arte astratta è un punto
di arrivo. L’arte è il giusto compromesso fra creatività e tecnica».
stato un vero confronto fra varie
culture quello svoltosi durante la
conferenza, capace di presentare le
peculiarità di ogni artista .
Costanzo, arrivato dall’Argentina dopo aver visitato diverse zone
del mondo, ha spiegato di avere
scelto come «paese adottivo il piccolo comune di San Fele» perché «ho
riscontrato in questa terra spettacolari bellezze paesaggistiche e rimanendone affascinato sono rimasto lì , nella mia casa dove trovo la
giusta ispirazione per la realizzazione delle icone».
Nell’occasione il direttore della
galleria ha presentato un’altra delle notevoli iniziative promosse, il
bando del premio letterario nazionale “Porta coeli”, indetto con il patrocinio della presidenza del consiglio regionale di Basilicata e dei Comuni di Potenza e Acerenza.
Katia Cillis
La conferenza ha restituito chiare definizioni agli organi di stampa
ed ai partecipanti, presentandosi
come occasione di scambio culturale, in un nobile contesto. Afferma
padre Ignatios «e icone che ospita la
galleria non sono mai uscite prima
dal nostro monastero perché abbiamo riconosciuto a Ertico la meritata affidabilità e sicurezza per consegnare le nostre opere».
Fra i vari interventi, è stato fondamentale quello del colonnello
Bruno che ha spiegato come «l’Ordine risalga al periodo delle crociate e il compito era quello di tutelare
il Santo Sepolcro di Gerusalemme». Ordine che «è riconosciuto dal
Vaticano insieme al’Ordine dei cavalieri di Malta. Colgo occasione
per annunciare che abbiamo deciso
di nominare il direttore della galleria “Porta coeli” neocavaliere
dell’Ordine del Santo Sepolcro». È
Maratea Dal 29 agosto al 5 settembre prossimo
“Stare assieme” per 8 giorni
e fare il punto sulla sclerosi tuberosa
MARATEA - Un vero e proprio laboratorio, in cui professionisti e componenti dell'associazione si riuniscono
per confrontarsi, studiare
dati, scambiarsi esperienze
di vita.
Perché ciò che più manca
ai familiari delle persone affette da sclerosi tuberosa e a
quanti per lavoro o per sensibilità sono loro vicini, è diffondere il più possibile conoscenze sull'argomento. Da
qui nasce “Stare assieme”, il
convegno internazionale
che ogni anno l’Ast (Associazione sclerosi tuberosa) organizza in una diversa città
italiana. Il congresso, alla
sua decima edizione, si terrà
dal 29 agosto al 5 settembre
prossimo nella splendida
cornice di Maratea. Otto
giorni insieme «che rappresentano non solo un’occasione di crescita e di cambiamento per quanti vi partecipano direttamente - dice l'associazione - ma anche un
mezzo per informare e coinvolgere quante più persone
possibili in un nuovo modo
di vedere l'handicap, la malattia rara e i suoi portatori,
grazie allo scambio di conoscenze e al coinvolgimento
di operatori con esperienze
diverse provenienti da diverse regioni d'Italia». La
sclerosi tuberosa è una malattia genetica rara che interessa svariati tessuti e organi. I segni clinici principali
riguardano la cute e alcuni
anessi cutanei, come denti e
unghie, il sistema nervoso
centrale, cuore, reni, occhio,
fegato e polmone. Oggi è ancora considerata da molti
una condizione rara e inevitabilemnte associata a gravi
complicanze neurologiche
(epilessia), cognitive (ritardo menatle) e disturbi del
comporatmento. In realtà le
conoscenze più recenti fanno pensare che l'affezione
sia molto più frequente di
quanto dimostrato fino a oggi e che meno della metà delle persone affette presentano anche questi sintomi.
L'incidenza è di 1 su circa
6.000 individui. Il dato, però, non è del tutto veritiero.
Tanti sono infatti i casi di segni clinici lievi e di persone
del tutto asintomatiche e
che, non richiedendo l'intervento del medico, sfuggono
facilmente alla diagnosi.
Per questo è importante parlarne e diffnodere il più possibile informazioni. Operazione utile anche ai giovnai
ricercatori impegnati nello
studio della malattia. Si trata di Marzia Abenante, Rossella Galli, Elena Lesma, Va-
lentina Macca e Andrea Zonta. Con “Diamo un volto alla
riceraca” l'Ast finanzia progetti e borse di studio che
contribuiscono alla ricerca
scientifica sulla sclerosi tubercolosa e ala miglioramento della vita quotidiana
delle persone affette dalle
patologie e delle loro famiglie. L'associazione ha anche una delegazione lucana,
il cui impegno ha permesso
che questo importante evento si organizzasse proprio
nella nostra regione.
Anna Martino
ACERENZA L’esclusiva mondiale di esporre le icone di Lepanto
nella galleria Porta Coeli il prossimo ha avuto per protagonista Padre Ignatios Stravropoulos che
ha consegnato sette icone destinate alla sezione di arte sacra della
galleria.
Qual è il ruolo delle icone nella comunità monastica?
«Le icone si realizzano nelle comunità monastica per mostrare
la nostra vicinanza a Gesù. Noi salutiamo sempre le icone con un bacio, così come facciamo con le persone che si amano».
Per il monaco che la realizza
cos’è un’icona?
«L’ iconografo, monaco, sempre realizza un’ icona nuova, facendo di essa un’opera di spiritualità. Bisogna essere “puliti” nel
cuore, pregando, non scherzando
e questo si accompagna tante volteconil digiunoneiperiodiprima
della Pasqua o prima di Natale».
La cooperazione internazionale tra il laboratorio di Lepato
e la galleria Porta Coeli potrebbe essere occasione di dialogo
fra la cultura ortodossa e quella
occidentale?
«Si. L’arte è un bisogno che abbiamo di poter capire il mondo invisibile. L’immagine dell’icona ci
restituisce la possibilità di sentirci vicino ai Santi e a Dio. Le icone
sono i libri per bambini, per anziani. Quando entriamo in una chiesa senza icone abbiamo la sensazione di non poter parlare con
Dio».
k.c.
Terremoto, ancora
una scossa
tra Basilicata e Calabria
LAURIA - Non si ferma lo sciame sismico che da mesi e
mesi si sta registrando al confine tra Basilicata e Calabria.
Ieri mattina, intorno, alle 9.35, l’Istituto nazionale di
geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 della scala Richter.
Il sisma è stato registrato nella zona del distretto “Monte Alpi-Sirino”.
Distretto che si trova tra la provincia di Cosenza e quella di Potenza
Il terremoto si è sviluppato a una profondità di 7 chilometri.
In Basilicata i comuni, dove il sisma è stato avvertito,
sono stati Castelluccio Inferiore, Lauria, Castelsaraceno,
Viggianello. Mentre sul versante calabrese il sisma è stato avvertito ad Aieta eTortora.
L’INTERVENTO
“E’ fatto giorno” anche alla Provincia di Potenza
segue dalla prima
devo, oggi, purtroppo dirti che ti noto
un po’ distratto, sulla cronaca politica in particolare. O, forse, meglio incompleto. Vero è che la tua redazione
sarà invasa, tutti i giorni, da comunicati stampa, ma è pur vero che “Il Quotidiano” resta un organo di informazione di interesse prevalentemente
regionale e locale, per cui (anche se
nell’economia degli spazi che ogni redazione autonomamente può assegnare ad una notizia) quando un fatto
della politica accade (bada bene, non
uso la parola evento ma la parola “fatto” ben più preziosa per un giornalista) sarebbe pur giusto credo - che il
tuo giornale se ne occupasse. Sarà
che forse sarai distratto dalle grandi
manovre nazionali, dal grillismo parlante, dai libri ricchi di contenuti che
durante le stagioni estive ci offri; oppure la prossima abolizione delle Province ti ha portato già a distogliere lo
sguardo da ciò che avviene all’interno
del palazzo di piazza Mario Pagano.
Le Giunte saranno azzerate - è vero ma intanto ancora esistono e la Presidenza e il Consiglio provinciale continueranno ad esistere; non cadranno
nel dimenticatoio della politica. In
queste ultime ore i tuoi colleghi non
hanno esitato a cronicizzare gli sviluppi avvenuti in consiglio provinciale per l’elezione dell’Ufficio di Presidenza: sviluppi di per sé probabilmente non fortemente significativi,
ma comunque segno di una coesione
interna, di un trend, di un program-
ma politico,di unastrategia partitica
in cui il lettore e l’osservatore politico
possono comunque cogliere un messaggio, dedurre un’interpretazione,
deliberare un’azione. Insomma dalla
nostra piccola aula comunque arriva
un segnaledi quellache èla dialettica
della politica territoriale e regionale
che penso ogni quotidiano di informazione locale debba seguire da vicino e non completamente ignorare, come invece ha fatto il Quotidiano. Caro
Paride, ultimamente mi sono rivolto
a te, esaltando la tua fantasia creativa
che aveva disegnato addirittura Piramidi in Basilicata; ora,invece, ti esorto a non distrarti, a darci quel consueto concreto contributo di informazione libera, autonoma e globale di cui
continuiamo ad avere bisogno, nella
convinzione che il tuo Quotidiano abbia ancora e sempre come cardini del
propriooperato ilpluralismoe -parola scontatama importante -il servizio
pubblico. Del resto, caro direttore, in
ogni sede della politica, in ogni luogo
del dibattito civilee della democrazia,
c’è sempre un fenomeno da scandagliare, una notizia da portare a conoscenza dell’opinione pubblica. In
ogni luogoe inogni momento,diceva
un autorevole socialista come me Rocco Scotellaro - “E’ fatto giorno”. E
se non segui e porti allo scoperto tu
questo giorno, che “Quotidiano” è?”.
Con simpatia e cordialità.
Donato Sperduto
Consigliere Pd
alla Provincia
di Potenza
Estratto da: La Nuova del Sud - 23.06.2012
PAG. 14
Basilicata Mezzogiorno
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Sabato 23 giugno 2012
7
IL TERREMOTO CHE “UNISCE”
Torna la proposta di metterli a disposizione degli imprenditori colpiti dal sisma
Capannoni lucani vuoti
per le aziende emiliane
Capannoni industriali alle
porte di Carpi (Modena)
distrutti dal terremoto
POTENZA-- Oltre
350 immobili produttivi - tra capannoni e uffici - nella sola
provincia di Modena
per più di 600.000
metri quadrati. Ammontano a tanto gli
immobili segnalati come disponibili a ospitare temporaneamente le aziende modenesi colpite dal sisma che
hanno la possibilità di
riprendere l’attività.
Altri 80 immobili sono
fuori dal territorio provinciale. Per facilitare
l’incontro tra domanda
e offerta - si legge in una
nota dell’Amministrazione comunale modenese - continuerà anche la
prossima settimana l’attività dello sportello informativo attivato in
piazza del Popolo a Medolla d’intesa con i sindaci delle zone colpite dal
sisma e le associazioni di
categoria e frutto della
collaborazione tra Con-
Venerdì 8 giugno 2012
cata_
_
_Basiliata
_Primo Piano Basilic
OTO
EMERGENZA TERREM
zione Consorzi industriali: unirem
7
o il Paese e le due comunità
dal sisma
Le aziende emiliane distruttein Valbasento
“ospitate” temporaneamente
La proposta di Nicola Savino
, vice presidente della Federa
di NICOLA SAVINO*
R
icordo benissimo le
squadre organizzate che dall’Emitra
lia - Romagna furono
a soccorrerci doprime
le
depo solo poche ore dal
del
vastante terremoto
temquei
In
23/11/1980.
i
pi, noi giovani dirigent
del PCI( ero stato appena
aeletto segretario provinci
Matea
partito
quel
le di
ra) ci prodigammo senza
nel
risparmio di energia
alValbasento
portare soccorsi e viveri
sotto le macerie e la
dal Il formaggio rimasto
le popolazioni colpite
Ecco
viabilità dignitosa.
tutto questo può servire
per una delocalizzazione
e
temporanea ordinata
di
governata, di parte
Quali
oni.
quelle produzi
potrebbero essere i vantagprogi? Si continuerebbe a
durre senza alcuna interbe a
ruzione; Si portereb
un
valore, sia pure per
patempo determinato, un
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trimonio di capanno
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industriali già esistent
quadri di temporaneamente non
metri
70mila
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“Dispo
i a causa della noesi tutti i utilizzatprodutt
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tra terrisse” futuro re un rapporttào diversi
da
Aiuto immediato e “intere
tori e mentali
quei luoghi sono
i potrebbe nascere un
n capannone In- ra oggi
i
sorzio attività produttive), Camera di commercio, Comune e Provincia di Modena. La dichiarazione di ricerca o
di messa a disposizione
di capannoni e uffici si
può fare anche on line,
sul sito del Consorzio attività produttive di Modena, ”dove si possono
anche consultare le offerte già disponibili con
schede di approfondimento che permettono di
valutare spazi e strutture utilizzabili. Nei prossimi giorni saranno in-
viate
comunicazioni specifiche a oltre 9mila aziende del territorio. Così appare meno peregrina la
proposta del vice presidente dell’associazione
che raggruppa i Consorzi industriali italiani,
Nicola Savino, a cui si sono aggiunte quelle dei
consiglieri regionali Santochirico e Braia, così come alcune associazioni di
imprenditori (Confapi).
Così come il sindaco di Pisticci, Di Trani, che ha
messo a disposizione
70mila metri quadrati di
capannoni inutilizzati
per gli imprenditori emi-
Alsia, 48 tecnici assunti per
11 mesi a tempo determinato
POTENZA - L’Alsia –
Agenzia Lucana per l’Innovazione e lo Sviluppo
in Agricoltura, ha proceduto ieri alla sottoscrizione di 48 contratti di lavoro a tempo determinato con altrettanti divulgatori agricoli ex art. 13
della L.R. 29/2001. Le as-
Dopo Savino dell’Asi, il sindaco di
Pisticci, ora diversi consiglieri
regionali provano a lanciare un ponte
con il territorio devastato dal terremoto
liani che volessero delocalizzare le aziende. Ma
anche a Matera La Martella ed altri siti produttivi. Una soluzione momentanea per evitare la
perdita di fette di mercato nell’immediato e favorire una maggiore integrazione tra imprenditori emiliani e lucani, compresi tanti lavoratori
che dalla Basilicata si di-
Con il Pedibus garantita assistenza sanitaria di qualità ai tanti stranieri presenti
Emergency con il Gruppo Lucano
Nel campo di Carpi gestito dalle giubbe gialle un ambulatorio mobile
CARPI - Anche Emergency nelle zone colpite dal terremoto in Emilia. Da lunedì ha iniziato a lavorare a
Carpi, nel Modenese, un team di medici dell’ associazione con un ambulatorio
mobile, Polibus. «L’ambulatorio mobile - si legge in
una nota di Emergency garantisce uno spazio dove è possibile offrire e ricevere assistenza sanitaria
di qualità nelle migliori
condizioni possibili», inoltre, data la presenza di numerosi cittadini stranieri
nel campo, «è evidente il bisogno di mediazione linguistica e culturale: per
questo, sull’ambulatorio
mobile sono sempre presenti mediatori che si occupano dell’accoglienza e
della presa in carico dei pazienti». Il Polibus, spiega
ancora la nota, si trova in
un campo gestito dalla Protezione Civile della Regione Basilicata abitato da cir-
Il gruppo Lucano che
gestisce il campo per sfollati
di Carpi.Tanti gli extracomunitari presenti. La visita
dell’Algherghiero alle cucine
Una quarantina i
volontari lucani
che, a turni di
una settimana,
assistono circa
seicento sfollati
ca 600 persone, in gran
parte provenienti da Pakistan, India e Marocco. Nei
primi giorni del suo intervento, il personale dell’ambulatorio mobile ha visitato adulti e bambini, riscontrando principalmente dermatiti, congiuntiviti, ipotensione. I volontari del Gruppo Lucano sono impegnati nella gestione dell’emergenza e
della logistica. Grande
partecipazione e professionalità da parte delle giubbe gialle che a gruppi di 40
ogni sabato si danno il
cambio. Oggi è in partenza il nuovo bus organizzato dal presidente Priore,
per sostituire i colleghi impegnati nella settimana.
Come avvenuto per l’Aquila i volontari lucani si stanno facendo apprezzare per
sunzioni dei tecnici, della durata di circa 11 mesi, sono state effettuate
quale completamento
dell’accordo concluso il
7 aprile 2009 in Regione, che fissava la pre-stabilizzazione mediante
contratto a tempo determinato per 36 mesi.
compentenza, professionalità e umanità. Anche a
Carpi i cittadini (la maggior parte extracomunitari) non disdegnano complimenti per le giubbe gialle
e quei “lucani in gamba”.
Nei giorni scorsi visita della scuola Alberghiero di
Carpi alle cucine “attrezzatissime” dei volontari lucani per una “lezione” di cucina e di solidarietà.
rigono proprio oltre il
Rubicone in cerca di fortuna. Leggendo l’interesse che gli sfortunati imprenditori emiliani hanno in questo momento e
quanto fatto negli anni
’80 a seguito del terremoto che colpì la Basilicata e l’Irpinia. Ora analoga richiesta arriva da
Pietro Simonetti, presidente del centro studi
economico e sociali che
da tempo analizza l’industrializzazione post sisma e gli effetti contraddittori con le immancabili crisi e diverse “furbate” di imprenditori indigeni e nordisti che
hanno acciuffato il malloppo dei finanziamenti
pubblici senza lasciare
nulla in termini di occupazione e produzione alla Basilicata. Lo stesso
consigliere regionale dell’Mpa, Franco Mollica, ha
chiesto al presidente De
Filippo di “aiutare quella Regione ed eventualmente anche la nostra”.
Si tratta di riattivare i
tanti capannoni costruiti con i fondi della
219/81, e non utilizzati,
per accogliere, negli
stessi, in temporanea
delocalizzazione, le attività produttive che sono
state bloccate dal tragico evento del terremoto.
De Filippo, dovrebbe parlare con il presidente Errani -presiente della conferenza delle Regioni- per
offrire una collaborazione e solidarietà che, in
parte, non è neanche poi
tanto “disinteressata”.
Estratto da: La Nuova del Sud - 24.06.2012
PAG. 15
Basilicata Mezzogiorno
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Domenica 24 giugno 2012
9
I FATTI DEL GIORNO
Torna d’attualità la chiusura a giorni alterni dei piccoli uffici periferici. A rischio 50 postini e 10 dirigenti
E’ estate, le Poste in ferie
POTENZA- Come ogni
estate si ripropone la questione dei tagli ai servizi
postali. L’azienda -per
sopperire alle ferie dei dipendenti- sarebbe intenzionata a chiudere alcuni
sportelli di periferia o di
frazioni. Per gli utenti sarà possibile usufruire dei
servizi a giorni alterni, oppure escluso il sabato. E’
un modo per cercare di garantire comunque all’utenza la prosecuzione
delle attività pur potendola gestire per alcune giornate. Soluzione non del
tutto da disdegnare che,
comunque, consente di
evitare la chiusura totale
degli uffici. PosteItaliane,
del resto, mostrano semPOTENZA- “La Basilicata ha tante risorse da tutelare e sviluppare, tra cui
un posto di primo piano
deve essere riservato alle
acque minerali ed a quelle termali. Ecco perché mi
auguro che il Consiglio regionale approvi la proposta di modifica della legge in materia, da me presentata lo scorso anno unitamente a molti colleghi,
che può portare risorse
aggiuntive e consentire
quei controlli di qualità a
volte assenti”. Lo ha affermato il capogruppo di Al-
Su 10mila esuberi, l’azienda pensa
di tagliare gli addetti al recapito e
trasferire a Bari alcune lavorazioni
Indignati politica e sindacati
Code agli sportelli di un ufficio postale
pre più attenzione ai costi e ai bilanci, favorendo
questo o quel centro in base al “volume d’affari” garantito. Libretti postali,
servizi aggiuntivi, vendita di gadget varie rappresentano anche il metro di
giudizio di un singolo
sportello. La stessa pre-
senza di pensionati, con
relativo pagamento della
pensione, è un sintomo di
“buona salute” dell’ufficio.
Ormai non ci sono più spazi per i sentimentalismi o
per i servizi garantiti. Ma
quello che ora preoccupa
i sindacati è la possibile diminuzione degli addetti al
recapito. I più comuni portalettere potrebbero subire tagli per diecimila in
tutta Italia. Una cinquantina quelli “sotto osservazione” anche in Basilica-
ta. PosteItaliane starebbe pensando di trasferire
alcune lavorazioni da Potenza a Bari, rendendo sostanzialmente superlfua
la presenza di altri dieci
capi squadra. Esuberi denunciati dai sindacati di
categoria e dalla politica.
Ogni anno, la necessità
per il personale di godere delle ferie estive -proprio un un periodo in cui
aumenta anche l’utenzarappresenta un controsenso che si riverbera sui cit-
tadini costretti a lunghe
code agli sportelli. Non di
rado, anche in paesi non
piccolissimi, c’è un solo
sportellista che non può
certo spartirsi. Eppure lo
Stato solo qualche mese fa
ha garantito a PosteItaliane una commessa di oltre
cinque milioni di euro per
la gestione delle card carburanti dei patentati lucani. A parte d’assunzione
a tempo determinato per
qualche giovane per pochi
“sportelli dedicati” tutto
tace. Le fila aumentano e
le poste tagliano personale. Se gli utenti potessero
scegliere o fossimo realmente in un regime di
concorrenza, tutto sarebbe più facile. Per tutti.
subito l’Osservatorio regionale delle acque, che
potrebbe non solo svolgere i controlli necessari sulla qualità delle acque minerali, ma anche incenti-
vare e sviluppare gli
aspetti legati alle proprietà terapeutiche e riabilitative delle acque termali, tentando anche il recupero - a tal fine - di centri un tempo importanti
e noti in questo settore anche al di fuori dei confini
regionali, quali Tito, Tramutola, S. Cataldo di Bella”. “Ciò consentirebbe - ha
concluso Singetta - anche
di ridurre od eliminare del
tutto la migrazione sanitaria il cui saldo è pesantemente negativo (oltre 1
milione di euro)”.
Singetta: vanno aumentate le royalties
Acque minerali, “modificare
subito la legge regionale”
leanza per l’Italia in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, intervenendo a Rapolla ad un convegno organizzato presso le
locali terme. “Secondo gli
ultimi dati disponibili, a
fronte di introiti per oltre
283 milioni, la Regione ha
incassato appena 300mi-
la euro, neppure sufficienti a garantire l’attività di
gestione, figuriamoci i
controlli. Ecco perché
vanno aumentate le royalties (non in maniera indiscriminata, ma rapportandole a quelle già determinate da altre Regioni sin
dal 2006), nonché i con-
trolli, per impedire il ripetersi di alcuni - deprecabili - episodi che hanno visto penalizzati, come sempre, i lavoratori. Inoltre,
è indispensabile istituire
Lamorte (Confsal): più che tagli alla spesa, il governo pensa solo a ridurre il personale
“Questa Spending review è iniqua”
POTENZA- I tagli del governo alle spese continua
a far discutere. Troppo lineare e senza spirito costruttivo. Non mancano
critiche su quello che sta
La Confsal, la quarta confederazione sindacale
italiana, ha dichiarato anche in Basilicata la mobilitazione generale dei
suoi iscritti e simpatizzanti contro i primi provvedimenti governativi
relativi alla spending
review. Per il Segretario
regionale Domenico Lamorte, la preannunciata
revisione organica dei
flussi di spesa attraverso il raccordo dell’eliminazione degli sprechi e
della riorganizzazione
dei servizi, ha smarrito la
caratteristica originale ed
è scaduta a semplice e ingiusta riduzione di personale e di spesa con i
consueti “ciechi” tagli
lineari. La Confsal si oppone, pertanto, alla metodo politico e ai contenuti dei due decreti governativi del 15 giugno,
pensati secondo un’iniqua pratica dei tagli lineari, questa volta a grave danno dei lavoratori
pubblici. In linea con
quanto dichiarato dal
segretario generale, Marco Paolo Nigi, ”Il gover-
Direttore responsabile: Domenico Parrella
Editore: Agebas Srl - Socio Unico
Redazione Potenza
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no Monti, con i primi
provvedimenti della spending review, ha tracciato il percorso della revisione governativa della
spesa, intesa semplicemente come riduzione di
lavoratori e di servizi pubblici. Evidentemente, questo governo predilige la
strada della penalizzazione dei lavoratori”. Ed è
per questo che la Confsal
ha dichiarato la mobilitazione generale dei suoi
iscritti e ha avviato con
le sue federazioni azioni
di protesta e di lotta.
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Estratto da: La Nuova del Sud - 24.06.2012
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Basilicata Mezzogiorno
Domenica 24 giugno 2012
POTENZA
E PROVINCIA
Le vicende giudiziarie della ditta DeC bloccano tutto. “Diverse le fatture non pagate”. Vicina la rescissione del contratto
Nodo Complesso: fine lavori mai
Da più di una settimana non si vedono operai. C’è il rischio di paralizzare il cantiere
di CARLA ZITA
POTENZA- Qualcuno potrebbe dire “lo immaginavo”, altri ne erano più che
convinti: i lavori per il nodo complesso in via del Gallitello si sono fermati da almeno dieci giorni ed il motivo sarebbe “un problema
di liquidità” della Dec, la
ditta che ha vinto il grosso appalto per la realizzazione di una delle opere
pubbliche più importanti
della città capoluogo di regione. Da tempo non si vedono operai sul cantiere.
Questi sono diminuiti negli scorsi mesi per poi
“scomparire” del tutto. Gli
ultimi sette sono “tornati
a casa” da più di una settimana ed ora lavora solo
Acquedotto lucano impegnato nell’adeguamento
dei sottoservizi. I problemi
giudiziari dei De Gennaro,
dunque, avrebbero avuto
ripercussioni, come si temeva, sull’andamento dell’esecuzione dell’opera a Potenza. Per avere aggiornamenti sulla situazione abbiamo contattato l’ingegne-
POTENZA - Il WWF Potenza ed Aree Interne partendo dalla sua specificità di
associazione di tutela ambientale, mettendosi in rete con altre associazione e
precisamente Associazione
Lucani in Natura, Associazione Lucana Autismo,
Associazione Lucaniaworld, Federazione Italiana per Il Superamento
dell’Handicap di Basilicata e Associazione Zer0971
di promozione sociale, vuole sperimentare nuove pratiche e possibilità di incidere sul contesto locale e rePOTENZA - Torna il raduno contemporaneo di
Fiat 500 e Vespa Piaggio.
Potenza è pronta a far
rombare i motori.
Evento organizzato dall’associazione Io Potentino Sez.Motoristica, in
collaborazione con il
gruppo 500isti Potenza.
L’iscrizione al raduno
è gratuita. Possono partecipare tutti i possessori di Fiat 500, Piaggio Vespa e loro derivati. Non
è obbligatoria l’iscrizione del veicolo ad un
Dal ritrovamento di
reperti
archeologici
all’inchiesta
sui De
Gennaro
non sono
mancate
polemiche
sui cantieri
aperti
re Pasquale Lanzi, direttore dei lavori del Nodo
complesso del Gallitello.
“Sono in corso riunioni per
valutare come agire e garantire il completamento
dei lavori che sono quasi
finiti. Alle nostre tre o quattro ditte che hanno il subappalto con la Dec non sono state pagate le ultime
fatture. Se la Dec non risolverà i suoi problemi in tempi opportuni –ha evidenzia-
to Lanzi- bisognerà prendere una decisione. Probabilmente la prossima settimana potremo avere
maggiori certezze nel corso di una riunione tra amministrazione comunale
e rappresentanti della Dec.
Il Comune di Potenza potrebbe procedere alla rescissione del contratto per
inadempienza ma l’auspicio è che non si arrivi a questo per non perdere altro
tempo. Se si dovesse rescindere il contratto bisognerebbe redigere, prima di fare il nuovo bando, lo stato
di consistenza dei lavori
eseguiti e la previsione di
quelli da fare”. La storia del
nodo complesso sembra infinita e continua a riservare “sorprese”: dal ritrovamento di reperti archeologici all’inchiesta sui De
Gennaro non sono mancate polemiche sui cantieri
L’ultimazione è prevista per agosto
Lanzi: “In caso di rescissione? Prima
del nuovo bando, lo stato di consistenza
dei lavori eseguiti e quelli da fare”
aperti e vicino ad uno dei
quali qualche mese fa è anche scoppiato un incendio
“sospetto”. In realtà ai cittadini interessa solo sapere quando potranno vedere completata l’opera per
la quale “si dovranno spendere altri tre o quattro milioni di euro per altri tre o
quattro mesi di lavoro”.
L’ultimazione dell’opera è
prevista per il prossimo
mese di agosto 2012 e qua-
lora i termini non siano rispettati la ditta dovrà pagare le penalizzazioni previste dal contratto. A differenza di quello che avevano pensato alcuni “il patto di stabilità ha certamente creato qualche problema
al comune di Potenza senza però determinare particolari complicazioni.
L’amministrazione, infatti, è riuscita a rispettare gli
impegni”.
te Volturino- Piano dell’ Imperatore ( mt.1486) vede la
partenza da Potenza alle
ore 8 di fronte al campo
sportivo nei pressi del
ponte Musmeci. La convinzione alla base del progetto è quella che rendendo
l’ambiente naturale il più
possibile fruibile in modo
corretto a tutti i cittadini
diventi più facile salvaguardarlo e tutelarlo. In
special modo ciò vale per
quei soggetti svantaggiati, destinatari in maniera
prioritaria ma non esclusiva del progetto che, residenti in un contesto urbano difficile, hanno poche occasioni per apprezzare e godere pienamente dell’ambiente naturale.
“Noi per l‘Ambiente e per la Vita”
A contatto con la natura
fuori dal caos urbano
gionale più generale. Con
il Progetto “Noi per l‘Ambiente e per la Vita” si vuole operare in un contesto
territoriale caratterizzato
da aspetti contrastanti: la
città di Potenza, contradistinta da una conformazione e da una organizzazione che creano difficoltà di
fruibilità (disordine urba-
nistico, difficoltà negli
spostamenti ecc. ) a tutti i
cittadini e in specie ai soggetti più svantaggiati e il
territorio che la circonda,
ancora caratterizzato,nonostante la crescente pressione antropica, da tratti ancora incontaminati e in cui
sopravvivono aree naturali e paesaggistiche di for-
Vespa e 500 in piazza Ionio
te valenza. L’appuntamento per il 2° appuntamento
del progetto con escursione didattica e laboratori ludico - ambientali sul Monclub o al registro dei veicoli d’epoca. Il ritrovo per
le iscrizioni è previsto oggi in Piazza Ionio, a rione Cocuzzo. Sarà possibile iscrivere il proprio
veicolo alla manifestazione a partire dalle ore 8.30
e fino alle ore 10.30. Al
termine delle iscrizioni
l’intera colonna sfilerà all’interno del percorso
urbano di Potenza, effettuerà una sosta in Viale
Dante e ripartirà alla volta di Pignola e località Rifreddo.
Passeggiata urbana
POTENZA - La Luna al guinzaglio organizza per
oggi una passeggiata urbana nell’ambito del Festival città delle 100 scale curato da Basilicata
1799. Il gruppo si incontra stamane alle ore 9:00
sotto i portici delle Poste centrali di Via Pretoria, di fronte ai carabinieri. Una volta radunati
ci si sposterà presso la Sala prove del gruppo ”La
Ricotta” dove sarà allestita l’installazione ”In finiti ovvero il corpo riscritto neglispecchi”. Sarà una passeggiata urbana in cui attraverso il
corpo vivremo una immersione dentro l’universo senziente della città, al fine di recuperare, per
il tramite di frammenti, il senso del tutto.
Estratto da: La Nuova del Sud - 25.06.2012
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Basilicata Mezzogiorno
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Lunedì 25 giugno 2012
13
SPECCHIO DELLA CRISI
“Facciamo sempre la fila al self,
figuriamoci ora con simili prezzi
che sono buoni ma speriamo che le
quotazioni continuino a calare”
“Finalmente uno sconto serio sulla
benzina ma qui in Basilicata è lecito
attendersi qualcosa di più. Per noi lo
sconto dovrebbe esserci tutti i giorni”
Le immagini di una pompa di benzina a Potenza come si
presentava ieri mattina. Lunghe fila e tanta pazienza per
gli automobilisti intenti a fare il pieno. (foto Esposito)
Gli automobilisti lucani disposti anche alle lunghe attese pur di risparmiare dieci euro sul pieno
Tutti in coda per il pieno
Secondo weekend di sconti sui carburanti: a Potenza distributori presi d’assalto
di FABRIZIO DI VITO
POTENZA - E’ una scena che si ripeterà per tutta l’estate. La priorità dei
lucani, nel
weekend,
non sarà
l’assalto alle spiagge,
ma quello
ai distributori. Prima
di partire
per il meritato riposo,
infatti, nessuno vuole
rinunciare
alla raffica
di sconti
sulla benzina che ci
accompagneranno
fino a settembre. Dieci
euro in meno per un pieno: un’occasione troppo
ghiotta da poterla sprecare, soprattutto in un
periodo così difficile per
le famiglie, sempre più
fiaccate dalla crisi e dalle tasse. E così, anche nel
fine settimana appena
trascorso, le pompe di
benzina dell’Eni sono
state letteralmente prese d’assalto. A Potenza,
il diesel, già dalle prime
ore di ieri, era esaurito.
Rispetto allo scorso weekend, il prezzo, grazie alle quotazioni in ribasso
del petrolio, è sceso ulteriormente. 1,48 euro al
litro per il gasolio, 1,58
euro al litro per la benzina. Listini così bassi
non si vedevano da quasi due anni. E per le prossime settimane è lecito
attendersi un ulteriore
L’assalto alle pompe ha
crato il caos.Tutto esaurito
già da sabato sera
Alcuni automobilisti intervistati dalla Nuova Tv
calo dei prezzi. “Il prezzo è buono – ha commentato un automobilista in
coda per il pieno – ma
speriamo che le quotazioni continuino a calare”.
Finalmente una buona
notizia, quindi, per gli
automobilisti lucani,
sempre in attesa di un
equa ricompensa derivante dall’attività estrattiva che assicura il 10%
del fabbisogno nazionale. “Finalmente possiamo usufruire di uno
sconto sulla benzina – dichiara un altro automobilista – ma qui in Basilicata è lecito attendersi qualcosa di più. Per
noi lo sconto dovrebbe es-
serci tutti i giorni”. Per
il momento, invece, per
poter usufruire dello
“scontone”, è necessario
mettere in conto lunghe
attese. Ma nessuno sembra farsi scoraggiare
dalle file chilometriche
al distributore. “Facciamo sempre la fila al self
– service, figuriamoci
ora che c’è uno sconto di
venti centesimi al litro”. Il pieno ormai si farà solo nel weekend.
Anche se col passare delle settimane la guerra
dei prezzi scatenata da
Eni potrebbe portare ad
altre campagne promozionali. Q8 ed Esso sono
state le prime compagnie
a rispondere ad Eni,
con prezzi praticamente
identici a quelli del cane
a sei zampe. Le altre non
sembrano però disposte
a perdere le
proprie
quote di
mercato e
sono al lavoro per
lanciare
analoghe
iniziative.
Per
una
volta, è il
caso di dirlo,
a festeggiare
saranno i
consumatori. E gli
automobilisti lucani,
finalmente,
possono sorridere. E pazienza se oltre agli ingorghi autostradali, quest’estate, saranno costretti a mettere in conto anche quelli al distributore.
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