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Piantato il seme dell`amore
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Anno 2 Numero 122 del 25/06/2012 Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155 Matera ”capitale” dello sviluppo Ecomostri e abusi, ambiente aggredito Benessere e salute nelle terme lucane Oltre che sulla cultura, la città dei Sassi punta sulle aziende locali con l’incubatore d’impresa A Matera seminario su diritto ambientale e urbanistica Mazzocco: strumenti per la pianificazione del pesaggio Martorano: “Cure particolarmente importanti per il trattamento di patologie croniche e riabilitative” •A PAG. 4 •A PAG. 5 •A PAG. 5 Il Dalai Lama a Matera presenta la sua visita in Basilicata e spiega la propria filosofia della vita in armonia Piantato il seme dell’amore Il presidente De Filippo commosso: questo evento lascerà segni imperituri Oggi Tenzin Gyatso alla Città della Pace di Scanzano Jonico e S. Arcangelo Quando tirò le orecchie a Betty “Difficile la strada della non violenza” L’evento in diretta su tv, radio e web L’autorità spirituale affronta la conferenza stampa con piglio informale e conquista tutti i presenti Il messaggio del Nobel Williams, artefice del sogno che portò all’attuale progetto Numerosi i siti e le emittenti che trasmettono i diversi appuntamenti in tempo reale •A PAG. 2 •A PAG. 3 •A PAG. 3 Collegamenti viari Missioni di pace Weekend a Potenza Una navetta di successo Comandi, maresciallo Benzina, lunghe attese per il pieno Ok bus PotenzaCapodichino Una lucana in Libano nella task force Sconto carburanti, assalto ai distributori Quattrocentodue passeggeri hanno utilizzato la navetta che collega Potenza all’aeroporto di Napoli nel primo mese di attività del servizio frutto di una iniziativa congiunta di Provincia e Comune di Potenza. E’ di stanza in Libano il maresciallo Antonella Vignola. Lucana di Tricarico, Vignola dice di avere il Libano nel cuore per le emozioni che le sta regalando. Un modo per contribuire a migliorare il Paese. E il mondo. Tutto esaurito già da sabato sera. A Potenza in coda per il pieno. Secondo weekend di sconti sui carburanti. Distributori presi d’assalto. Automobilisti disposti anche a lunghe attese pur di risparmiare una decina d’euro a pieno. La Gazzetta del Mezzogiorno Il Quotidiano della Basilicata La Nuova del Sud 25.06.2012 N. 122 PAG. 2 Basilicata Mezzogiorno L’ABBRACCIO DI TENZIN GYATSO Dalla madre un seme d’amore Il Dalai Lama a Matera riceve la cittadinanza e spiega la propria concezione del mondo Un giocherellone, che tira le orecchie a una distinta signora, suona il cucù materano regalatogli e poi, quando capisce come funziona, suona di nuovo. Quel giocherellone, che le telecamere hanno immortalato nelle sue burle ieri a Palazzo Viceconte di Matera, è però una delle personalità di spicco dell’intero pianeta: il Dalai Lama, capo spirituale dei buddhisti tibetani, autorità morale chiamata “sua santità”, capace di confrontarsi con i grandi della Terra. Tenzin Gyatso - questo il suo nome all’anagrafe - è qui in Basilicata per visitare un sogno che sta divenendo realtà: la Città della Pace di Scanzano Jonico e Sant’Arcangelo. Ieri è stato Matera, incontrando in conferenza stampa i giornalisti venuti da ogni dove prima di darsi, oggi, alla visita dei due centri lucani in cui sta prendendo forma l’idea nata dal premio Nobel Betty Williams (la “distinta signora” di cui sopra). Il Dalai Lama è arrivato ieri nella sala conferenze di Palazzo Viceconte a Matera a braccetto del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, come fossero vecchi amici. C’erano con lui la Williams, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, il sindaco di Matera Salvatore Adduce e l’amministratore delegato della Fondazione Città della Pace Enzo Cursio. Gyatso proveniva da Mirandola, in visita ai cittadini terremotati dell’Emilia Romagna. In conferenza il Dalai Lama ha spiegato il motivo della sua visita e parlato della sua filosofia di vita. “Avevo sentito parlare da Betty Williams del progetto della Città della Pace ha ricordato - e ho pensato un giorno di visitare personalmente questo luogo per verificare la grandiosità dell’iniziativa. Durante il tragitto dall’aeroporto a Matera Betty Williams e le autorità locali mi hanno spiegato i dettagli e parlato della storia della Regione. Una signora all’ingresso mi ha salutato come se mi considerasse una persona speciale, ma siamo tutti uguali. Siamo Ognuno ha dentro di sé l’affetto del buon cuore ricevuto dalle mamme Sono determinato fino alla morte a favorire lo sviluppo della bontà per l’umanità. L’altruismo e la compassione sono la vera causa del benessere collettivo sette miliardi di persone e ognuno potenzialmente ha dentro di sé l’affetto del buon cuore ricevuto dalle proprie madri”. La concezione dell’esistenza del “papa dei buddhisti” deriva dalle proprie esperienze: “Io sono stato fortunato ad aver avuto una madre straordinaria e ho ricevuto da lei il seme potenziale dell’affetto e del buon cuore e per questo riesco a essere di buon cuore verso gli altri. Benchè tutti hanno dentro il seme potenziale dell’amore, molto dipende da condizioni circostanti, a volte sfavorevoli. E’ importante creare e curare le condizioni esteriori come ha fatto Betty Williams per accrescere questo affetto interiore. Sono determinato fino alla morte a favorire lo sviluppo del buon cuore per l’umanità. L’altruismo e la compassione sono la vera causa del benessere collettivo. il popolo tibetano ha in sé la cultura della pace ed è importante diffondere questa cultura”. Per spiegare il rapporto con la madre - il fatto che da bambino, a cavalcioni, le tirasse le orecchie a destra e sinistra per dirigerne i passi - ha “utilizzato” la testa di Betty Williams come modello esemplificativo. Uno dei momenti - insieme al concerto per fischietto di terracotta - di ilarità generale. “Giro il mondo - ha aggiunto - per incontrare la gente con la quale mi piace dialogare direttamente. Cerco di promuovere i valori umani dell’amore universale. Ho due precisi impegni: il primo è quello di valorizzare i rapporti umani, il secondo quello di migliorare le relazioni tra le varie religioni”. E ancora: “Dovremmo migliorare la comunicazione tra le varie religioni partendo dalla considerazione che tutti gli esseri umani sono uguali senza dare importanza né al colore, né alla razza, né alla religione”. Gyatso ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune di Matera, e l’ha accettata con gioia ma in maniera “attiva”: “E adesso, come cittadino materano, quali sono esattamente i miei diritti e i miei doveri?”, ha chiesto al sindaco Adduce. (bm3) 25.06.2012 N. 122 PAG. 3 Basilicata Mezzogiorno L’ABBRACCIO DI TENZIN GYATSO Il tributo commosso di De Filippo al Dalai Lama e il messaggio del Nobel Williams I segni imperituri ed eterni Occhi lucidi, sorriso aperto: è un Vito De Filippo commosso - e che non lo nasconde - ad accogliere e presentare il Dalai Lama ai giornalisti e ai cittadini lucani. Dice il presidente della Regione Basilicata: “Consentitemi di esprimere con semplicità l’emozione, come tanti uomini e tante donne ,di avere una relazione così ravvicinata al Dalai Lama, un uomo straordinario. Ci sono uomini nel mondo che riescono a travalicare confini, a vincere faticose battaglie”. “Il Dalai Lama fa parte di questi uomini memorabili - ha proseguito - che ci consegnano speranze per credere in un futuro più luminoso. Siamo orgogliosi che questa piccola nostra regione sia riuscita a misurarsi con grandi messaggi di solidarietà e di fratellanza. Questa regione, grazie a Betty Williams, è riuscita con concretezza e serietà a rendere vero un progetto che a molti sembrava un sogno irraggiungibile. Il sogno della Città della Pace per i bambini sta diventando ora una realtà. Molti bambini sono già arrivati, ci auguriamo che tanti altri giungano a Scanzano e a Sant’Arcangelo per sfuggire dai teatri di guerra dei loro Paesi. Il progetto è già concretamente in attività e la sua visita oggi che dà una proiezione internazionale costringerà noi lucani a rendere questo progetto ancora più importante e più imponente. La sua visita lascerà in tutti noi segni imperituri ed eterni”, ha concluso. De Filippo e il Dalai Lama si sono ritrovati sul terreno dell’infor- malità e della semplicità. E se ne ha avuta conferma in uno scambio di battute su Facebook, il più popolare social network del web. Un internauta commenta scherzosamente l’assenza della cravatta per De Filippo. Qualcuno giustifica il presidente ricordando che c’era un caldo tremendo. Interviene il presidente in persona spiegando: “La regola di oggi era la semplicità... a parte il caldo”. Era ovviamente presente anche Betty Williams, il premio Nobel per la Pace dalla cui intuizione è nato il progetto di Città della Pace. “Ringrazio il presidente della Regione De Filippo e Sua Santità il Dalai Lama, il mio più caro amico. Mi porterò sempre questa giornata nel cuore”, ha esordito, per poi aggiungere: “La strada della non violenza è molto difficile. La gente pensa di risolvere le cose con la violenza, ma io ho scelto l’opposto. Perciò ringrazio Sua Santità per il supporto e gli insegnamenti che mi ha dato in questi anni”. Nei giorni scorsi, De Filippo aveva ricordato la genesi del progetto (la battaglia dei lucani a Scanzano Jonico contro le scorie a Terzo Cavone) e quindi come il concetto di pace espresso dalla Regione Basilicata con la Città della Pace mostrasse “molte affinità con quello proposto dal Dalai Lama nel prospettare un sistema in cui tutti gli esseri viventi possano esistere in armonia e dove l’ambiente possa prosperare”. (bm3) Il saluto della Città della Provincia e della Fondazione Oggi le visite a Scanzano Jonico e Sant’Arcangelo Da ieri Matera ha un cittadino in più: il Dalai Lama, cui il consiglio comunale di Matera ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria. “Il mondo vive tempi difficili. L’idea secondo cui solo le leggi del mercato, del consumismo, della finanza e dell’utile governano lo sviluppo stanno lasciando profonde cicatrici nell’umanità e anche nel nostro Paese. La povertà, la fame e l’esplosione di conflitti colpiscono una larga parte del pianeta e ci offrono lo spettacolo di una umanità ansiosa e sofferente”: in questo modo Salvatore Adduce, sindaco di Matera, ha salutato Tenzin Gyatso nella conferenza stampa a Palazzo Viceconte. “Noi - ha aggiunto - ci facciamo interpreti della sua giusta missione perché parta oggi, da Matera e da tutta la Basilicata, come testimonia l’opera del nostro presidente De Filippo, forte e alto l’appello per il pieno riconoscimento dell’autonomia della nazione tibetana che sappiamo essere compatibile con l’integrità territoriale della Repubblica popolare cinese e dei suoi principi”. C’era anche Franco Stella, presidente della Provincia di Matera, che ha dichiarato fra l’altro: “Da depo- Oggi il Dalai Lama visiterà le strutture della Fondazione Città della Pace a Scanzano Jonico e a Sant’Arcangelo. All’interno di queste visite, sono previsti momenti d’incontro con la comunità lucana. Dopo la conferenza stampa di ieri pomeriggio a Matera a Palazzo Viceconte, Tenzin Gyatso sarà oggi a Scanzano Jonico alle 10 in piazza Gramsci in una conferenza aperta alla partecipazione di tutti. L’accesso alle aree dell’incontro sarà libero ma prevede ovviamente un protocollo per la sicurezza coordinato dal Comune di Scanzano che garantirà al meglio l’accoglienza e lo svolgimento della manifestazione. Nel pomeriggio sarà invece a Sant’Arcangelo nel monastero Santa Maria d’Orsoleo, alle 13,45. Lì il Dalai Lama rivolgerà il suo saluto agli amministratori locali, alle autorità civili militari e religiose della regione, alle parti economiche e sociali e ai rappresentanti delle associazioni e della società lucana. L’ingresso a questa manifestazione, per questioni di sicurezza, è stato regolamentato e previsto solo su invito. La tappa presso la Città sito di scorie a Città della Pace questa regione ha disegnato un ponte che attraversa le guerre per portarci speranze. E noi siamo fier di potere accompagnare quei bambini in un viaggio nuovo, un percorso in salita che, facendosi spazio tra le macerie, ricostruisce progetti di vita. Insieme, senza steccati e pregiudizi, felici di poter ricominciare uniti nella gioia”. Ha parlato infine Enzo Cursio, amministratore della Città della Pace: “La visita di Sua Santità il Dalai Lama in Basilicata è un avvenimento unico per la nostra Regione. Uno di quegli avvenimenti storici così importanti che spesso non ci si lascia neppure il tempo di comprenderne bellezza e significato”. Un’opportunità che l’intera regione può cogliere o lasciar passare come un’aurora boreale. Sua Santità viene nella nostra su invito del Premio Nobel per la Pace Betty Williams. Viene per visitare la Città della Pace per i bambini provenienti dalle zone di guerra, ma non solo. La sua presenza in Basilicata significa celebrare l’anima della Lucania, quel nostro spirito centenario dell’accoglienza, dell’accudimento che il mondo può e deve conoscere”. della Pace, che rafforza in modo eloquente e prestigioso la candidatura di Matera come città europea della cultura per il 2019, è l’unica prevista al centro-sud in questo viaggio in Italia; infatti il Dalai Lama, prima di arrivare in Basilicata, ha visitato il paese di Mirandola dove ha rivolto una preghiera ai terremotati dell’Emilia Romagna. Domani il viaggio a Milano (inizialmente doveva essergli conferita la cittadinanza onoraria che è stata però sospesa dal Comune lombardo). Molte le dirette televisive, radiofoniche e in streaming previste. Innanzitutto il Tg3 Basilicata. Oggi nell’edizione delle 14 è programmata una diretta da Scanzano Jonico. Mentre in quella serale alle 19.35 diretta da Sant’Arcangelo. Sempre domani dalle 10.20 alle 12 sulla terza rete tv fuori spazio regionale della Tgr Basilicata sulla visita a Scanzano del Dalai Lama e sul discorso di Tenzin Gyatso. Poi ci saranno Sky Tg 24, Rai News, Tg Norba 24 più diverse tv locali (La Nuova Tv, Telecolore, Lcn Basilicata, Trm, Teleuno, Blu Tv). Su Basilicata Radio Due programmate dirette radiofoniche. 25.06.2012 N. 122 De Filippo, evento concreto “Indica la strada da percorrere per affrontare con sguardo positivo le sfide della crisi economica” Intervenendo all’apertura dell’Incubatore d’impresa a Matera, il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha detto che: “Inaugurare l’Incubatore è un evento concreto che inIl presidente Vito De Filippo dica la strada da percorrere, in Basilicata, per affrontare con lo sguardo positivo rivolto al futuro le sfide che la grave crisi economica internazionale ci pone. Investire - ha continuato - sulle proposte d’impresa innovative, che si integrano con il territorio, le sue ricchezze e le sue vocazioni: è questa la mission che la Regione si è data. Si tratta di un evento di straordinaria importanza - ha concluso - perché si inserisce nel percorso virtuoso di candidatura di Matera a capitale europea della Cultura per il 2019”. (Bm4) Pittella, un’idea di sviluppo “Un trinomio cultura-turismo-crescita che coinvolge città e provincia” “Una formidabile idea di sviluppo che si inserisce in un contesto naturale ed architettonico unico, irripetibile, di immensa suggestione, non a caso L’assessore Marcello Pittella patrimonio dell’Unesco”. Così l’assessore alle Attività produttive, Marcello Pittella all’inaugurazione dell’Incubatore d’impresa. “Il trinomio cultura-turismocrescita - ha detto Pittella - coinvolge Matera e il suo territorio provinciale. Il dipartimento Attività produttive della Regione crede fortemente nel progetto realizzato da Sviluppo Basilicata, perché valorizza le opportunità naturali offerte dalle aree territoriali. Mi preme sottolineare - ha concluso - che quando parliamo di sviluppo, pensiamo contestualmente alla crescita delle imprese e alle opportunità occupazionali offerte in particolare ai giovani”. (Bm4) “Il territorio sarà partner attivo” L’assessore Viti: il governo regionale continuerà a riservare ogni sostegno “Operazione fortemente innovativa al quale il territorio partecipa attivamente”. Così l’assessore alla Formazione, Lavoro, VincenL’assessore Vincenzo Viti zo Viti, presente a Matera all’inaugurazione dell’Incubatore d’impresa. “Rappresenta il punto di arrivo di un’operazione progettuale della quale va dato merito a Sviluppo Basilicata, ma anche un punto di partenza nella costruzione di percorsi formativi e per la sedimentazione di esperienze destinate a innovare il mondo - ha dichiarato -. L’occasione va valutata come un evento cui il governo regionale - ha concluso l’assessore Viti - continuerà a riservare ogni sostengo”. (bm2) PAG. 4 Basilicata Mezzogiorno Matera, hanno una casa le idee per ripartire Inaugurato nella città dei Sassi un incubatore d’impresa costituito da 14 unità. Sarà gestito dalla società finanziaria Sviluppo Basilicata Un complesso di quattordici unità abitative nella zona Civita, la parte più antica nel cuore dei Rioni Sassi. Si tratta dell’Incubatore d’impresa la cui sede è stata inaugurata nei giorni scorsi a Matera. La struttura è stata oggetto di un importante intervento di recupero e ristrutturazione ad opera di Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo d’impresa) con i fondi provenienti dalla legge 208/98. Gestito da Sviluppo Basilicata, società finanziaria di sviluppo in house alla Regione Basilicata, l’incubatore sarà destinato ad ospitare imprese e iniziative imprenditoriali in settori innovativi generatori di sviluppo economico e occupazione. L’intervento è stato realizzato grazie alle interazioni con l’amministrazione comunale di Matera, di Sviluppo Basilicata Spa e di tutti gli stakeholder presenti sul territorio. Il Comune di Matera, concessionario degli immobili di proprietà dello Stato, ha deliberato la sub-concessione gratuita degli stessi per un periodo di trent’anni. L’opera ha restituito alla città non solo la fruibilità del patrimonio storico e culturale, ma anche la possibilità rimento di sfruttamento “etico” a fini produttivi di un sito Unesco, patrimonio reso fruibile non solo per fini turistici, ma anche per generare nuovi modelli di business”. Alla manifestazione hanno preso parte anche Vincenzo Viti, Marcello Pittella, Domenico Arcuri, che La struttura ospiterà la Summer School della Rete per l’eccellenza nazionale. A fine mese saranno pubblicati i bandi dei primi concorsi di una sua valorizzazione economica. Nel corso della cerimonia di inaugurazione, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha detto che l’incubatore: “rappresenta una opportunità non solo di valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche di crescita occupazionale”. La presentazione della missione dell’Incubatore è stata introdotta da Raffaele Ricciuti, per il quale: “si tratta del primo espe- sono intervenuti sul tema ‘Incubatori d’impresa per lo sviluppo e la competitività del territorio’. Erano presssenti, inoltre, Davide Gomba (Officine Arduino e socio fondatore Fablab), Riccardo Grasso di ItaliaCamp, Francesca Mazzocchi di Rena (Rete per l’Eccellenza Nazionale), Annibale D’Elia della Task Force Ministero dello Sviluppo Economico (che ha relazionato sul tema ‘Ambienti favorevoli all’emersione di talenti, idee, pro- In futuro spazio alla creatività Dalle arti alle energie rinnovabili le nuove frontiere dell’innovazione Ambiti – Settori di intervento: L’incubatore si propone come progetto di funzioni strategiche dedicate a industrie creative, culturali e architettonico performing arts e arti visive; eco-design bioarchitettura e bioedilizia, arredo urbano e mobilità alternativa; energie rinnovabili, management ambientale, biotecnologie verdi, agricoltura sostenibile chimica; innovazione ricerca tecnologia; in-formazione digital economy applicazioni. La cerimonia d’inaugurazione Destinatari: Pmi neo costituite o già avviate che trovano nell’incubatore l’ambiente ideale per consolidare il proprio businessan; esperto in sistemi di energia eco-sostenibili, tecnico per la produzione delle energie rinnovabili, web designer, informatico. L’offerta: Networking e relazioni; accesso a reti di relazione in ambito creativo/culturale e green/energia, università; centri di ricerca; mediazione tra l’offerta territoriale e la domanda globale, spazi fisici, servizi logistici e informatici, attrezzature comuni; spazi esterni per eventi e installazioni; sistemi informativi comuni/piattaforma. Nei Rioni Sassi a Matera le unità disponibili sono attualmente 14, è previsto un ampliamento di ulteriori 7. In Val D’Agri, invece, sono 15. (bm2) Uno degli spazi interni getti, start up creative ed innovative’). Al termine, l’intervento del presidente della Regione, Vito De Filippo, e la visita libera dell’Incubatore. Il supporto operativo e gestionale per l’animazione e lo start up delle iniziative creative e di impresa sarà curato da Sviluppo Basilicata, facendo sistema e lavorando in sinergia con gli stakeholder (associazioni e centri culturali e creativi, fondazioni, università, centri di ricerca, scuole di design, organismi, enti) e i destinatari giovani e imprese. A settembre la pubblicazione dell’Avviso pubblico per l’insediamento di iniziative imprenditoriali. Nello stesso periodo l’incubatore ospiterà la Summer School della Rena. Dal 27 giugno prossimo, infine, Sviluppo Basilicata pubblicherà sul proprio sito (www.sviluppobasilicata.it) due concorsi destinati ad artisti visivi e musicisti, amatoriali e professionisti. (Bm4) 25.06.2012 N. 122 PAG. 5 Abuso edilizio, territorio sempre più sotto attacco A Matera il terzo seminario sul diritto ambientale e l’urbanistica L’assessore Mazzocco: presto strumenti di pianificazione paesaggistica Basilicata Mezzogiorno Cure preventive e riabilitative nei presidi termali lucani Martorano: “Siamo particolarmente interessati alla valorizzare dei percorsi che questo settore mette a disposizione” di Margherita Sarli Ancora un incontro per trattare il diritto ambientale e in particolare l’urbanistica. Dopo gli appuntamenti dei mesi passati, venerdì scorso si è tenuto il terzo seminario formativo rivolto ad architetti, ingegneri e tecnici comunali, a Matera nelle sale della Mediateca provinciale. All’incontro, presente anche l’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco, che ha espresso il suo favore per questo momento di approfondimento, occasione formativa in un settore nel quale lo stesso dipartimento Ambiente si sta impegnando per dotarsi degli strumenti di pianificazione paesaggistica ed urbanistica. Le case fantasma, l’evoluzione del D.Lgs. 78/2010, l’introduzione dell’Imu sono stati i temi affrontati da due eminenti magistrati di cassazione, Aldo Fiale e Luca Ramacci. I due cassazionisti hanno mostrato il quadro normativo di riferimento, soffermandosi sull’articolo 44, e riportando a titolo esemplificativo un’innumerevole casistica. “L’abuso edilizio è la forma di aggressione più visibile all’ambiente” afferma Ramacci per sottolineare Vere e proprie terapie integrate grazie al potere dell’acqua “Le cure termali assumono una particolare considerazione all’interno del sistema sanitario regionale per il trattamento di patologie croniche e riabilitative. Il sistema di cure e di riabilitazione non può prescindere dall’importante apporto che giunge dalla rete dei presidi termali della Basilicata, vere e proprie officine della salute che svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione, nella cura e nella riabilitazione delle patologie cronico-recidivanti”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, partecipando sabato al congresso regionale di Medicina termale promosso a Rapolla dall’Associazione medica italiana di idroclimatologia talassologia e terapia fisica (Amiittf ). “Le cure termali, in linea con le indicazioni del ministero della Salute, assumono una particolare considerazione all’interno del sistema sanitario e nei livelli essenziali di assistenza, grazie alla loro valenza preventiva e riabilitativa che le fa assurgere a vera e propria terapia integrata”. “Ecco perché - ha detto Martorano rivolgendosi agli operatori - siamo particolarmente interessati alla valorizzare delle professionalità e dei percorsi che questo settore è in grado di mettere a disposizione. Dunque l’iniziativa di confronto organizzata dall’Amiittf, all’interno di un presidio importante come quello di Rapolla, assume una valenza apprezzabile all’interno del sistema integrato delle cure e della riabilitazione, senza trascurare le ampie potenzialità di sviluppo economico e turistico che le risorse termali sono in grado di realizzare, a tutto beneficio dei territori che ne dispongono”. (Bm6) Il tavolo dei relatori l’importanza di un’adeguata pianificazione territoriale. Al seminario, organizzato dall’Osservatorio Ambiente e Legalità, nell’ambito delle linee d’intervento del Programma Strategico Epos 20102013 per la promozione e l’educazione alla sostenibilità ambientale, in collaborazione con l’ufficio Autonomie locali e decentramento amministrativo della Regione Basilicata, hanno partecipato anche i presidenti dei collegi provinciali dei geometri. Dal Consiglio Irccs Crob Folino (Pd) Con i poteri sostitutivi previsti dall’articolo 9 della legge 32/2000, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Folino, sentiti i capigruppo consiliari, ha nominato quattro componenti del Collegio sindacale dell’Irccs di Rionero in Vulture. Si tratta di Mauro Giuseppe Fioretti, Fernando Ricci, Enrico Manieri e Piernicola Pisani. Lavoro Braia (Pd) “L’inaugurazione dell’incubatore d’impresa culturale a Matera riservata a giovani imprese creative è una formidabile idea di sviluppo inserito in un contesto naturale ed architettonico unico, di immensa suggestione e Patrimonio dell’Unesco. Non credo possa ritenersi solo una casualità, ma va considerato come un positivo incrocio di eventi rappresentativi di una vera e propria emergenza”. Tribunale di Melfi Autilio (Idv) Per il consigliere regionale dell’Idv dopo la mozione ap- provata martedì scorso “ci sono margini politici ed istituzionali per dare sostegno all’iniziativa del Consiglio regionale che oggi può contare sul rinnovato impegno dei sindaci dell’area. Sarebbe veramente un segnale negativo rispetto all’impegno per la legalità se il Tribunale venisse soppresso”. Dalai Lama Benedetto (Idv) “E’ positiva e coraggiosa la scelta del sindaco di Matera Adduce di conferire la cittadinanza onoraria al Dalai Lama ieri e oggi in visita in Basilicata. Il messaggio universale di pace e di fratellanza tra i popoli che incarna merita da parte di chi fa politica o di chi ha responsabilità di governo locale il massimo rispetto e la massima condivisione”. Acque minerali Singetta (Api) “La Basilicata ha tante risorse da tutelare e sviluppare, tra cui in primo piano le acque minerali e termali. Ecco perché mi auguro che il Consiglio regionale approvi la proposta di modifica della legge in materia, che può portare risorse aggiuntive e consentire controlli di qualità a volte assenti”. Opposizione comunale Rosa (Pdl) Il consigliere regionale del Pdl plaude all’iniziativa del collega al Comune, Alessandro De Luca, che “è stato bravo a far capire che fa opposizione di qualità e fondata ad un’amministrazione pubblica debole e superficiale. L’opinione pubblica ha diritto di sapere come sono utilizzati i soldi pubblici e il perché siano sperperati in lavori infiniti”. Consenso oltralpe Ticchio (Lucani Svizzera) L’iniziativa intrapresa dai senatori lucani, che hanno scritto una lettera al ministro della Giustizia, Paola Severino “per scongiurare la chiusura di diversi tribunali nella nostra Regione”, riscuote il consenso del presidente della Federazione dei lucani in Svizzera Giuseppe Ticchio. Anniversario “Grito de Alcorta” Folino (Pd) / Di Sanza (Crle) Nel 100° anniversario della rivolta contadina nelle campagne argentine, il presidente del Consiglio regionale e il presidente della Crle ricordano il lucano Francesco Netri, che fu protagonista di quelle lotte. Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23.06.2012 PAG. 6 Basilicata Mezzogiorno POTENZA PROVINCIA I IX Sabato 23 giugno 2012 MELFI SI TRATTA DI UN PROGETTO PILOTA DI SANITÀ FUTURA CHE INTERESSA DIVERSI COMUNI DELL’AREA NORD CHE UTILIZZERANNO PER LE PRENOTAZIONI «LA RETE» DELLE RICEVITORIE Parte «prenota salute» per sburocratizzare le visite specialistiche l Sanità Futura, in attesa di dare funzionalità ad un sito «web salute», entro il mese di giugno lancia da Melfi un programma pilota: «Prenota Salute». Il progetto è prima di tutto una iniziativa pensata per «sburocratizzare» le prenotazioni e le informazioni relative a visite ed esami specialistici utilizzando «reti vicine» alle prassi quotidiane delle persone, in questo caso internet e la rete delle ricevitorie. Si è deciso perciò di avviare un primo progetto pilota in un gruppo di comuni del Vulture-Melfese-Alto Bradano attraverso «la rete» delle ricevitorie che senza dubbio costituiscono una infrastruttura capillare presente in tutte le comunità, anche le più piccole. Si è voluto scegliere le ricevitorie, già dotate di connessione internet banda larga, semplicemente perché sono considerate da tutti dei veri e propri punti di servizio che senza pretenziosità svolgono una funzione sociale, spesso fanno parte di un pezzo di relazione umana quotidiana della vita di tutti, non sono vissute come un momento di burocrazia negativa anzi, al contrario, sono scelte per eliminare le perdite di tempo nei pagamenti delle utenze più svariate. In definitiva i titolari di ricevitoria fanno parte delle comunità di quartiere e sono spesso considerati persone amiche a cui affidare anche la speranza di una vincita alla lotteria. Svolgono quindi una funzione amica, che sia quella per pagare il bollo auto, una tassa o semplicemente per ricaricare il cellulare, potrebbero quindi aiutare efficientemente a rendere più agili prenotazioni e informazioni su prestazioni sanitarie specialistiche. Il servizio «Prenota Salute» è stato concepito, sin dal suo nome, all’insegna della semplicità e si è voluto organizzarlo e proporlo attraverso una modalità intuitiva, rapida e diretta: basta dare il proprio numero di telefono alla ricevitoria che lo inserisce in una pagina web della struttura sanitaria che aderisce all’iniziativa, per essere richiamati a costo zero ed evitando il rischio di linee con- gestionate o di operatori frettolosi. Un progetto per avvicinare la salute ai cittadini e utilizzare efficacemente le tecnologie informatiche, tenuto conto che uno dei modi più veloci per trovare le risposte sui problemi della salute è accendere il computer. Internet, Facebook, Youtube, Linkedin, Twitter possono aiutare e sono un potentissimo mezzo per lo scambio di notizie. Secondo quanto riportato nell'Annuario Scienza e Società 2011 di Observa, un italiano su 5, fra i 16 e i 74 anni, usa internet per cercare indicazioni mediche, ma la maggior parte (il 60%) trova difficile valutare l'affidabilità delle informazioni trovate sul web. E’ questo il motivo principale per il quale Sanità Futura sta lavorando ad un sito web che garantisca informazioni semplici e specialistiche ma «testate» da un Comitato scientifico tenuto conto delle caratteristiche specifiche dei lucani che utilizzano Internet incrociate ai più diffusi bisogni nella nostra regione in tema di salute e prevenzione. POTENZA DALLA CAMERA DI COMMERCIO UN MILIONE DI EURO PER SOSTENERE LE AZIENDE DEL POTENTINO LA LETTERA ESCLUSI DAGLI EVENTI ESTIVI DI MARATEA INVESTIMENTI IN FUMO di AMB, MARARTEA E PHONETICA L’associazione culturale Ateneo Musica Basilicata, l’associazione culturale Marartea e l’associazione culturale Phonetica, in seguito alla cancellazione delle loro iniziative dal cartellone 2012, scrivono a Gennaro Colangelo, direttore artistico delle attività estive per il Comune di Maratea. A Momento di crisi, istituito un fondo per la ripresa delle piccole e medie imprese Approvati i criteri di erogazione. La prossima settimana sarà pubblicato il bando l Un milione di euro per sostenere le imprese del potentino, in un momento di profonda crisi nazionale ed internazionale, e per favorire il rilancio delle attività economiche e dei cicli produttivi su un territorio, quello della provincia di Potenza, che ha già perso 640 imprese nei primi cinque mesi del 2012. La Camera di Commercio di Potenza, scende in campo per dare una «scossa» all’empasse generale. La giunta camerale, nel corso della sua ultima seduta, ha deliberato l’istituzione di un «Fondo per la ripresa economica», articolato in due linee d'intervento: quella della «ripresa», con un contributo diretto alle Pmi che richiedono un finanziamento, assistito dalla garanzia delle cooperative di garanzia e dei Confidi operanti nella provincia di Potenza. L’intervento camerale riguarda i costi sostenuti per ottenere la garanzia del Confidi, fino al 2,75% del costo totale e per un importo massimo per singola impresa pari a 2.500 euro; c’è poi la linea del «Sostegno», con un contributo diretto alle Pmi che aderiscono alle «Nuove Misure per il Credito», accordo sottoscritto il 28 febbraio 2012 dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia, dalle Associazioni delle Imprese e dall’ABI. L’agevolazione consiste nell’attribuzione di un contributo a fondo perduto sugli interessi che l’impresa sostiene, nel periodo della moratoria, per un importo massimo di 2.500 euro. La certificazione degli interessi dovrà essere effettuata dal Confidi garante e/o dalla Banca finanziatrice. La prossima settimana verrà pubblicato il Bando. L’Ente camerale interverrà a favore di tutti i richiedenti (aventi i requisiti previsti) che inoltrino apposita istanza entro il 31 dicembre 2012. Si seguirà l’ordine cronologico di presentazione della domanda, fino all’esaurimento del fondo stesso. Il contributo camerale potrà essere erogato allo stesso beneficiario una sola volta e per un’unica tipologia di intervento e le agevolazioni previste dal Bando non sono cumulabili con altre agevolazioni. Inoltre, alla moratoria, non potranno aderire le imprese che hanno già beneficiato della moratoria nel 2009. «L’economia lucana è in una fase recessiva e delicata, che incide in maniera profonda sul sistema economico e produttivo, a rischio desertificazione – ha detto il pre- sidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte -. I nostri imprenditori denunciano da tempo gravi difficoltà nella gestione finanziaria, sia per il rispetto delle scadenze di rimborso dei prestiti bancari già contratti, sia nell’accesso a nuove forme di finanziamento. Era pertanto necessario e impellente assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie per sostenere gli sforzi delle imprese». POTENZA INCONTRI ANZI DUE INCONTRI LATRONICO OGGI Gli alcolisti anonimi della Basilicata celebrano il 32° anniversario Mattinata ricca di eventi, presenti Longobucco e Magdi Allam Amministratori e cittadini tutti insieme per pulire il paese l Gli alcolisti anonimi della Basilicata per due giorni a confronto per celebrare il loro 32° anniversario. L’occasione è fornita dall’ottavo seminario della gratitudine in programma oggi e domani presso l’Hotel Cavaliere a Rifreddo di Pignola. Nel corso dell’incontro di domani a partire dall ore 9,30 è in programma una riunione aperta sul tema «La responsabilità: gestire responsabilmente il vivere quotidiano». Ci saranno gli interventi di istituzioni e professionisti e testimonianze di alcolisti anonimi. I contatti locali del gruppo «Stella» alcolisti anonimi è in via Tirreno 2 a Potenza. Si sottolinea il fatto che «chi ritiene di avere un problema legato all’alcol, se vuole, oggi può davvero trovare aiuto». Si tratta di un’associazione di uomini e donne che mettono in campo la loro esperienza, forza e speranza per risolvere il problema comune e di aiutare gli altri a recuperarsi dall’alcolismo. l Quella di oggi sarà una mattinata ricca di appuntamenti per Anzi, dove sono in programma significative iniziative di valenza interregionale. Alle 9 al campo sportivo comunale avrà luogo un triangolare calcistico over 40 organizzato dall'A.C. «Team Over 40» di Potenza, con la partecipazione delle squadre amatoriali di Potenza, Matera e Scalea. Ospite d'eccezione del torneo calcistico, che mira alla promozione della cultura sportiva dilettantistica, Silvio Longobucco, terzino sinistro degli anni' 70, che militò in serie A nella Juventus, Fiorentina e Cagliari. Alle 11 invece, all'interno del Palazzo «La Fenice» di Anzi, avrà luogo un incontro con l'europarlamentare Magdi Allam sul tema: «Il ruolo dei piccoli comuni per la rinascita economica e valoriale dell'Italia», al quale interverranno i sindaci dei Comuni della Val Camastra (Giovanni Petruzzi di Anzi, Romano Triunfo di Abriola, Tonino Gallicchio di Calvello e Domenico Urga di Laurenzana). l Pulizie estive oggi a Latronico, dove un gruppo di giovani in collaborazione con l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fausto De Maria, imbraccerà falce e ramazza per tagliare l'erba e pulire il paese. Una bella manifestazione civica, afferma il primo cittadino che parteciperà alla manifestazione e come gli altri si adopererà per lo sfalcio dell’erba «ringrazio di cuore già da adesso i volontari» afferma il sindaco,che interpretano alla lettere la famosa citazione di Kennedy: «Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese». L’ appuntamento rivolto a tutti i cittadini che amano Latronico è alle ore 8 in piazza Umberto primo, da qui partiranno per pulire e liberare dall’erba la cittadina termale. Una occasione per rendere più limpido il paese a costo zero per [a.zac.] le casse comunali. VISITE ED ESAMI Per sburocratizzare le prenotazioni Sanità Futura ha messo sù un progetto pilota causa della nostra recente esclusione dalla programmazione estiva del Comune di Maratea, intendiamo contestare pubblicamente le Sue decisioni, perché esse hanno pubblica ricaduta. Sin dalla Sua nomina nel 2011, a stagione quasi iniziata, Lei ha disatteso quel mandato pubblico, gestendo con protagonismo autoritario e non collaborativo i rapporti con noi, decurtando drasticamente i finanziamenti e non promuovendo le nostre iniziative. Lei stabilì con noi sempre e solo a voce determinate condizioni economiche - salvo poi eroderle ancora senza preavviso - e ci mise sempre di fronte a fatti compiuti su date, durata, modalità: ad esempio, imponendoci l’ingresso libero a tutti gli spettacoli, o trascurando la necessaria promozione di Sua competenza. In alcuni casi, disertò persino, senza neppure scusarsi, le inaugurazioni di manifestazioni inserite nel programma da Lei firmato. Né tantomeno volle convocarci a fine stagione, per analizzare gli esiti delle nostre programmazioni, nonostante il gradimento dimostratoci da pubblico, stampa e dallo stesso Sindaco. Quest’anno poi, in un annus horribilis per la cultura come il corrente, Lei ha alzato il tiro, ed ha cancellato quanto da anni accolto con favore da gran parte degli utenti, a quanto pare piuttosto scontenti del Suo operato. Atteggiamento privo di qualsiasi cortesia anche istituzionale, senza un confronto sui costi preventivi e soprattutto sulle nostre proposte, di cui rivendichiamo l’alta qualità, perseguita e non omologata al mercato. Capiamo che le Sue scelte non sono di natura economica: ci risulta che oggi il PIOT sia stato rifinanziato dalla Regione Basilicata nella stessa misura del 2011, pertanto parlare di tagli necessari è solo una scusa. In passato abbiamo sempre gestito al meglio le scarse risorse: questo solo grazie alla stima di cui godiamo da parte di artisti anche molto noti, e persino delle stesse maestranze tecniche. Tutti hanno accettato volentieri di lavorare a costi molto ridotti pur di permetterci di realizzare progetti validi! A volte si sono reperite sponsorizzazioni per creare programmi di valore ben superiore ai finanziamenti erogatici dal Comune - ovvero dalla Regione, ovvero dall’Unione Europea -. Programmi che quindi non hanno impoverito la città, ma invece le hanno apportato prestigio e visibilità. Lei oggi ha ignorato l’arte contemporanea, che pure aveva contribuito a rivalutare Maratea, grazie al lavoro svolto in quattro anni dall’associazione MarArtea, mirato ad animare vari spazi della città e soprattutto il Porto, creando un Museo en plein air, con sculture ed istallazioni fruibili al pubblico durante tutto l’anno, ed un festival dedicato all’arte contemporanea sul mare, con artisti di livello internazionale. Non contento, ha deciso di sopprimere la presenza e l’operato di Ateneo Musica Basilicata e del Phonetica Jazz Festival, che si erano occupate della musica d’arte portando a Maratea decine e decine di musicisti di fama nazionale ed internazionale, o anche emergenti, ma sempre e soprattutto di alto livello artistico. Spesso presentando incontri inediti, progetti originali, che hanno incrociato il jazz e la musica improvvisata con altre discipline artistiche (poesia, pittura, danza, video e visual art) o programmi non convenzionali che hanno fatto convivere la musica accademica o lirica con altri generi, col consenso di pubblico e stampa specializzata. Lei ora gestisce questi settori in prima persona o subappaltandoli ad operatori di cui non si sa granché. Pertanto non sono cambiamenti dovuti a cause di forza maggiore o a precise scelte culturali, ma solo alla Sua ambizione! Su Maratea abbiamo da anni investito tempo, soldi, competenza e passione, e vissuto ottimi rapporti con la gente ed i luoghi, mentre Lei era da qualche altra parte. Ma qui non si parla solo del nostro destino, sia chiaro: azzerando i nostri sforzi, si vanificano anche anni di investimenti della Regione Basilicata sulla crescita di Maratea e del suo comprensorio, e anche la sua immagine mediatica ne risulterà indebolita. I progetti, per ottenere riconoscibilità e svilupparsi al meglio, necessitano di tempo, convinzione e investimenti: ma così Lei non consente che ciò avvenga. Oggi va di moda far sparire le iniziative valide? E Lei si allinea prontamente! Va ricordato che Lei è lì, pagato coi fondi pubblici della stagione, anche per realizzare per tempo efficaci strategie pubblicitarie: se questo è vero, come mai oggi, dopo un anno a Sua disposizione, siamo a stagione iniziata senza notizie di una programmazione organica? Non è questa una delle Sue priorità assolute, un motivo fondante per cui ha potere di vita e di morte su tutti noi? Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 24.06.2012 PAG. 7 Basilicata Mezzogiorno II I BASILICATA PRIMO PIANO Domenica 24 giugno 2012 TAGLI ALLA GIUSTIZIA I PRIMI CITTADINI La denuncia: «Ospitiamo una delle aree più importanti e siamo al confine TUTTA L’AREA SI SCHIERA PER IL NO industriali con zone ad alta densità criminale» RAGGIO D’AZIONE Il sindaco di Melfi, Valvano: «Non è una questione di mero campanile. Il tribunale è al servizio di un territorio molto ampio» Sindaci per il tribunale Conferenza del Vulture-Alto Bradano a difesa di Melfi FRANCESCO RUSSO l «Difenderemo ad ogni costo la presenza nel nostro territorio del tribunale di Melfi»: lo hanno detto a gran voce sindaci, avvocati, rappresentanti della Chiesa e della società civile, nel corso dell’assemblea dell’Area Programma «Vulture -Alto Bradano», che si è tenuta ieri nell’aula consiliare del Comune federiciano. «Bisogna scongiurare la chiusura del tribunale di Melfi - commenta il sindaco di Maschito, Antonio Mastrodonato - per evitare che continui l’impoverimento dei servizi in atto nel nostro territorio. Il Vulture Melfese, che ospita una delle più importanti aree industriali italiane, e che si trova al confine con una parte della Puglia ad alta densità criminale - aggiunge - non può essere privato del suo presidio di legalità. Per quanto riguarda i cittadini di Maschito, tra l’altro, già - complicato raggiungere Melfi, per via delle pessime vie di comunicazione. Arrivare a Potenza sarebbe ancora peggio». «Siamo qui - interviene il primo cittadino di Palazzo San Gervasio, Michele Mastro - per difendere un presidio troppo importante per la nostra area. Non possiamo essere defraudati in questo modo. Faremo il possibile per scongiurare la chiusura del palazzo di giustizia di Melfi». «Dobbiamo proteggere il tribunale e proteggerci da un attacco al territorio», sottolinea il sindaco di Forenza, Francesco Mastrandrea. zSia chiara una cosa: non vogliamo assolutamente - prosegue - che venga soppresso il palazzo di giustizia di Lagonegro. Ma non possiamo accettare che una struttura importante come quella di Melfi venga sacrificata«z. Per il sindaco di Atella, Roberto Telesca zsi deve difendere un’area che per le peculiarità economiche e territoriali ha assoluta necessità di un presidio di legalità. Il Vulture Melfese - dice ancora - non può prescindere dalla presenza del tribunale. È ingiusto solo pensare di chiudere il presidio di Melfi, e per questo ci affianchiamo alla lotta degli avvocati dell’Ordine di Melfi e dei cittadini del territorio». «Come andrà a finire? In realtà - afferma il primo cittadino di Barile, Roberto Mecca - sono fiducioso, purché si metta in campo un’azione notevole sia in termini di rappresentanza politica che di partecipazione del territorio e della Roberto Telesca Roberto Mecca Michele Sonnessa Michele Mastro Livio Valvano Antonio Mastrodonato Gianfranco Todisco Antonio Mastrandrea comunità civile. Come sindaci abbiamo l’obbligo di seguire il problema con costanza, affinché si trovi presto una soluzione che vada in direzione diversa rispetto alla soppressione del tribunale di Melfi». «Parlare di battaglia - spiega il Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, Gianfranco Todisco - mi fa pensare a un conflitto: il nostro, invece, deve essere un confronto con le istituzioni e con le altre realt? coinvolte. Tutto questo, però, deve partire da un presupposto essenziale: la presenza del tribunale in una zona come il Vulture Melfese, che non è più un’isola felice come in passato, - assolutamente necessaria. Da tempo ormai - continua - viviamo nella consapevolezza che il nostro - un territorio che fa gola alla criminalità, e che quindi ha bisogno di essere tutelato. Il Tribunale di Melfi significa presenza di forze dell’ordine e azione preventiva nei confronti di tutto ciò che è illecito. La nostra area ha bisogno che vi sia certezza di giustizia e legalità. «I sindaci, con la loro presenza a questa assemblea dice il sindaco di Rapolla, Michele Sonnessa - hanno dato una risposta da parte dell’intero territorio. Ci siamo trovati di fronte a una decisione calata dall’alto come un fulmine a ciel sereno. Per questo motivo abbiamo convocato con urgenza la conferenza dei sindaci del Vulture-Alto Bradano. Abbiamo la necessità di discutere di un pericolo imminente che incombe sul tribunale di Melfi, che riteniamo intangibile. Sono tanti - prosegue - i motivi che giustificano la presenza del palazzo di giustizia. Basti pensare al proliferare delle attività malavitose, alla presenza di un’area industriale importante come quella della Fiat, ma anche alle necessità dei cittadini, che avrebbero forti difficoltà, per via delle non ideali vie di comunicazioni, a raggiungere il tribunale di Potenza. La nostra non è una guerra tra poveri; non è una contrapposizione fra i presidi di Melfi e di Lagonegro. Ma non possiamo subire una scelta fatta in nome di false esigenze di risparmio: la nostra comunità si opporrà con ogni azione lecita e legale». «Non siamo di fronte - mette in chiaro il sindaco di Melfi, Livio Valvano ad una questione di mero campanile. Quello di Melfi, però, è il terzo tribunale della Basilicata. La difesa del tribunale di Melfi non interessa solo la nostra area, ma l’intero territorio regionale. Esiste la necessità di razionalizzare la rete giudiziaria, ma questa necessità non si può esprimere eliminando una struttura che non è assolutamente ridondante. Il tribunale di Melfi garantisce ordine pubblico e giustizia in un territorio ampio e ad alta densità, al confine con aree dove esiste una forte criminalità organizzata. Ed - per questo - conclude - che dobbiamo difenderlo in ogni modo». Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 24.06.2012 PAG. 8 BASILICATA PRIMO PIANO I III Domenica 24 giugno 2012 ASSEMBLEA In basso il sindaco di Melfi Livio Valvano durante la sua relazione. All’incontro era presente anche il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero . Basilicata Mezzogiorno PROPORZIONE La popolazione come unico parametro di riferimento penalizza la Basilicata, piccola nei numeri, grande nell’estensione del territorio NELL’AREA SUD Il caso Melfi incrocia quelli di Lagonegro e Pisticci. Per il tribunale dell’area sud c’è il ballo l’ipotesi dell’accorpamento con Sala Consilina «Le bandiere della politica ora vanno ammainate» L’appello del governatore De Filippo per difendere il sistema giustizia l Erano presenti in tanti, alla Conferenza dei Sindaci dell’Area Programma Vulture-Alto Bradano, convocata dal presidente dell’assemblea, Michele Sonnessa, per discutere della paventata soppressione del Tribunale di Melfi. Tra i primi cittadini, nell’aula consiliare del Comune di Melfi, c'erano quelli di Atella, Banzi, Barile, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Lavello, Maschito, Melfi, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Fele e Venosa. Alla discussione hanno partecipato diversi rappresentanti istituzionali: i consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Melfi, il vescovo Todisco, il governatore lucano Vito De Filippo, i consiglieri regionali Rocco Vita, Alfonso Ernesto Navazio, Francesco Mollica e Nicola Pagliuca; un contributo alla discussione, è arrivato anche dall’assessore provinciale Lorenzo Pietrantuono, dai parlamentari Salvatore Margiotta, Vincenzo Taddei e Cosimo Latronico, dal segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro, e dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, in qualità di presidente dell’Anci. «Tutti insieme - dice il presidente della Regione, Vito De Filippo - possiamo e dobbiamo farcela, ricorrendo anche al senso di responsabilità. Il sistema giustizia in Basilicata deve continuare a reggere. Per i tribunali, però - mette in guardia - le bandiere della politica devono essere ammainate. È la Basilicata, che deve trovare tutte le occasioni possibili perché non venga messa ai margini». «La Basilicata, per avere un legittimo approccio alla giustizia deve mantenere il presidio di Melfi», tuona il presidente AREA SUD PER MOLTI PAESI RAGGIUNGERE POTENZA SAREBBE UN «CALVARIO» Lagonegro «salvo»? Questione di distanze PINO PERCIANTE l Il Lagonegrese è molto distante da Potenza. È quasi certamente una delle ragioni principali, se non quella principale, che ha portato alla decisione di non sopprimere il tribunale di Lagonegro. In caso contrario sarebbe stato un vero calvario per gli utenti del servizio giustizia raggiungere il capoluogo di regione. Lagonegro dista 100 chilometri. Ma ci sono paesini dell’inter no ancora più lontani. Come Rotonda (164 km), San Severino Lucano (156 km), Viggianello (153 km), San Paolo Albanese (141), Episcopia (148), San Costantino Albanese (143). Paesi che im- DIFESA Il Vulture Melfese si mobilita per salvare il tribunale . piegano più di due ore per raggiungere il capoluogo di regione a fronte dell’ora scarsa (50 – 57 minuti) che impiegano per arrivare a Lagonegro. Ma per tutti i 36 comuni che fanno capo al tribunale di Lagonegro sarebbe stata dura doversi recare a Potenza. Le distanze sia in tempi che in chilometri si sarebbero più che raddoppiate se non addirittura triplicate. Trecchina dista 18 km da Lagonegro (22 minuti) 117 da Potenza (1h e 40m); i due Castelluccio 32, 8 chilometri da Lagonegro (35 minuti), 154 da Potenza (1h e 54m), Viggianello 50 km da Lagonegro (57 minuti), 153 da Potenza (2h e 13m). Sono solo alcuni esempi tratti da un’analisi grafico statistica fatta dall’ordine degli avvocati di Lagonegro. Alle distanze si aggiunge la precaria viabilità e la carenza di collegamenti pubblici. Non c’è neppure la ferrovia. Da Terranova del Pollino che dista ben 191 km da Potenza c’è un unico pullman che parte alle 3 di mattina e rientra alle 19. Difficile trovare casi analoghi nel resto della regione e forse anche in Italia. Tutti questi dati l’ordine degli avvocati e il comitato antisoppressione li hanno evidenziati fin dall’inizio e forse alla fine sono state letti se la commissione per la revisione delle geografia giudiziaria, presieduta dal capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, Luigi Birritteri, ha deciso di mantenere in vita il tribunale di Lagonegro. D’altronde, la peculiarità dei territori è una delle direttive principali della legge delega. Ma non è la sola che salva il tribunale di Lagonegro. C’è, infatti, la possibilità prevista dalla stessa legge delega degli accorpamenti tra piccoli tribunali vicini grazie alla quale il tribunale di Lagonegro non solo si salva ma viene anche potenziato. Infatti, secondo quanto previsto dalla commissione ministeriale, dovrà inglobare quello di Sala Consilina. . . INCONTRO L’assemblea di ieri nell’aula consiliare del Comune di Melfi [servizio fotografico di Luciano Massari] dell’Ordine degli Avvocati di Melfi, Gerardo Di Ciommo. «Il salvataggio del tribunale - continua - dovrà passare attraverso la condivisione di principi, criteri e azioni. Ma dobbiamo fare il possibile per raggiungere il nostro obiettivo». «Rivedere e razionalizzare la geografia degli uffici giudiziari sostiene il parlamentare lucano, Vincenzo Taddei - è senza alcun dubbio uno degli interventi più urgenti per incidere sulle inefficienze del sistema della giustizia italiano. Ma intervenire tout court, usando come unico parametro la popolazione di cui un tribunale è riferimento, mi pare sia un modus agendi non convincente e sicuramente non adatto a realtà specifiche come quella della Basilicata. La nostra regione - aggiunge - pur rappresentando una piccola realtà demografica, ha una vasta e frastagliata estensione del suo territorio ed è questo un parametro [f.rus.] fondamentale da dover considerare». Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 25.06.2012 PAG. 9 Basilicata Mezzogiorno IV I POTENZA E PROVINCIA Lunedì 25 giugno 2012 COLLEGAMENTI TRASPORTI DA POTENZA PER NAPOLI E RITORNO Potenza-Capodichino in un mese 402 utenti Successo dell’esperimento di Provincia e Cotrab per avvicinare aerei e treni veloci. Valluzzi entusiasta BUS Collegamenti più veloci con l’aeroporto di Napoli e i treni ad alta velocità. Un’occasione, è proprio il caso di dirlo, colta al volo dai lucani MIMMO SAMMARTINO l I potentini (dalla città e dalla provincia) hanno sperimentato il primo mese di bus per Capodichino. E con risultati di tutto rispetto: nei primi 30 giorni di sperimentazione, sono stati 402 i passeggeri che hanno utilizzato i collegamenti tra il capoluogo lucano e l’aeroporto di Napoli. I numeri dei viaggiatori per l’aeroporto si sono aggiunti agli ordinari viaggiatori diretti alla stazione centrale partenopea di piazza Garibaldi. «Un vero successo dell’iniziativa», commenta l’assessore provinciale alla viabilità e ai trasporti, Nicola Valluzzi. Era stata Arisa (al secolo Rosalba Pippa), la cantante di origine lucana, nella sua Pignola, che davanti a una piazza gremita, nel giorno del concerto (il 19 giugno scorso), lo aveva ripetuto a più riprese rivolgendosi alle autorità istituzionali presenti: «Questa Basilicata ha bisogno di un aeroporto... Se ci fosse stato l’aeroporto avrei potuto stare più tempo a casa mia, con i miei genitori e le mie sorelle... La Basilicata è una terra ingrata con i suoi giovani perché spesso li costringe ad andarsene via per poter avere una opportunità di futuro. Se comunque ci fosse l’aeroporto, tutto sarebbe più facile...». . Quello che, in quel pomeriggio in piazza, non è stato detto ad Arisa è che il problema non è tanto del luogo in cui un aeroporto è ubicato, ma come esso funziona e come (e in che tempi) è raggiungibile. Anche per and are da Roma a Fiumicino o a Ciampino bisogna calcolare il tempo del trasporto. Per non dire della distanza che separa Milano e Linate e (ancora di più) Malpensa. In sostanza: quello che serve sono soprattutto collegamenti efficienti e rapidi in grado di rendere fruibile un servizio utile ai lucani. Anche ai lucani, visto che i nostri piccoli numeri non consentono di immaginare un aeroporto esclusivo capace di reggersi economicamente sulle proprie gambe. Anche in quest’ottica assume un significato particolare il risultato di questa iniziativa della Provincia di Potenza, in collaborazione con il Cotrab. Dal 14 maggio scorso, da Potenza verso la stazione centrale di Napoli e verso l’aeroporto Capodichino, al prezzo di 8 euro e 10 centesimi, sono attive due corse quotidiane (alle ore 5.45 e alle 8, in partenza da piazza Zara). Mentre da Napoli Capodichino verso Potenza ci sono tre collegamenti quotidiani(alle ore 14, alle 17.30 e alle 21.50). In aggiunta è stato inaugurato anche un collegamento domenicale e festivo con il capoluogo campano: da Potenza partenza alle 8 e da Napoli-aeroporto alle 17.30. L’«avvicinamento» del servizio aereo a Potenza è stata una questione lanciata, già negli scorsi (mentre ci si divideva se e dove realizzare il famigerato aeroporto lucano, per il quale sono stati buttati un sacco di denari, senza mai concludere granché), dalla stessa «Gazzetta». L’idea di istituire navette per Salerno-Napoli (per avvicinare aeroporti e treni veloci) venne avanzata anche dal consigliere comunale potentino di opposizione, Antonino Imbesi. Di mezzo c’è stato l’avvio e il fallimento dell’aeroporto di Pontecagnano. Poi Valluzzi ha trasformato, con un semplice processo riorganizzativo (a costo zero), i progetti in concreta realtà. Tra il 14 maggio e il 14 giugno hanno viaggiato sui bus per Napoli (autolinee Liscio), nei giorni feriali, 402 passeggeri: con un aumento del 13 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Di essi, 144 sono stati i viaggiatori dei giorni festivi (4 domeniche e 2 giugno). «I primi numeri - commenta oggi Valluzzi confermano l’efficacia della scelta perseguita dalla Provincia di Potenza, in unità di intenti con il Cotrab, e in particolare con la consorziata Liscio». Treni ad alta velocità, voli nazionali e internazionali sono ora un po’ più alla portata. E lucani e potentini, costretti da una cronica marginalità, possono cominciare a sentirsi un po’ meno figli di un dio minore. Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 23.06.2012 PAG. 10 Basilicata Mezzogiorno 24 Ore in Basilicata 15 Sabato 23 giugno 2012 Regime di fabbrica dispotico e feroce senza precedenti nella storia dei rapporti tra capitale e lavoro Fiat, oggi peggio che con Valletta Ma la crisi è anche delle istituzioni silenti senza dimostrazioni d’interesse segue dalla prima senza precedenti nella storia dei rapporti tra capitale e lavoro nel nostro Paese e nella stessa azienda automobilistica torinese. Nel corso di questi mesi soprattutto in seguito al licenziamento di Barozzino, Lamorte e Pignatelli - si è spesso sostenuto che a Melfi, come negli altri stabilimenti Fiat, si stesse tornando agli anni Cinquanta del secolo scorso, agli anni di Valletta e dello scontro frontale con la Fiom, alla pratica dei reparti “confino” per stroncare e isolare le avanguardie sindacali. Niente di più falso. Non c’è paragone tra gli anni Cinquanta a Mirafiori e quello che accade oggi a Melfi e Pomigliano. Allora la lotta al sindacato dei metalmeccanici della Cgil si accompagnava a un ben altro rapporto con i lavoratori. Certo, lo sfruttamento alla catena di montaggio era durissimo, come oggi. Ma i salari Fiat erano mediamente i più alti in Italia, e l’azienda cercava di fare terra bruciata attorno al sindacato di categoria della Cgil con la costruzione (nella migliore tradizione fordista) di una sorta di welfare aziendale (le vacanze riservate ai dipendenti, gli asili aziendali, i pacchi natalizi ai figli dei dipendenti). Si era alla vigilia del “miracolo economico”, del boom della motorizzazione privata e dell'avvento dell’ “utilitaria”. L’azione repressiva non riguardava gli operai comuni ma le Lo sfruttamento alla catena di montaggio era durissimo, come oggi. Ma i salari Fiat erano mediamente i più alti in Italia IN alto lo stabilimento Fiat di Melfi. In basso a sinistra Piero Di Siena avanguardie sindacali. E i reparti confino non erano quelle vere e proprie bolge infernali di supersfruttamento di cui scrivono Capennì e Caputo ma luoghi dove i dirigenti sindacali di fabbrica spesso venivano costretti a un ozio forzato, a spazzare per intere giornate i pavimenti per colpirli nel loro orgoglio di operai di mestiere e tecnici sperimentati, come appare evidente dalla magistrale ricostruzione del diario di fabbrica degli anni Cinquanta di Aris Accornero. Oggi invece, oltre che sui dirigenti sindacali, la violenta azione dispotica si esercita sugli operai comuni, sugli infortunati che sono costretti a non denunciare gli incidenti sul lavoro e non chiedere la malattia, sugli operai che hanno raggiunto la condizione di ridotte capacità attitudinali a causa delle condizioni nelle quali si lavora alla catena e che continuano a essere adibiti a mansioni normali. Il combinato disposto di cassa integrazione e aumento vertiginoso dei ritmi nei giorni di lavoro residui che lascia pressoché invariati i livelli produttivi fa sì che, a differenza che negli anni Cinquanta, gli operai Fiat siano tra i meno pagati d'Italia e, per lo più, in parte con i soldi dell'Inps e dello Stato. E’ mia impressione che più che al ritorno agli anni del fordismo, come spesso con superficialità si afferma, sul piano dell'organizzazione del lavoro e delle relazioni sindacali in Sata come negli altri stabilimenti della Fiat siamo di fronte al “rovescio” speculare di quel “modello Giapponese” e della “fabbrica integrata” che proprio la nascita dello stabilimento di Melfi aveva rappresentato nel nostro paese. In comune con quelle Oggi l'azione repressiva non riguarda solo gli operai comuni ma le avanguardie sindacali promesse, in gran parte disattese, è il tentativo di sostituire la contrattazione collettiva con la responsabilità individuale del lavoratore o della lavoratrice. Solo che nell'impostazione originaria tale responsabilità si sarebbe dovuta esercitare attraverso la partecipazione alle decisioni, al miglioramento del prodotto, fino alla potestà di fermare la catena, alla realizzazione di quella che veniva definita “qualità totale” di processo e di prodotto attraverso la perfetta integrazione dei fattori (in particolare tra fattore umano e automazione). Ora essa avviene chiedendo al lavoratore di occultare “responsabilmente” gli infortuni subiti o la malattia, di accettare altrettanto “responsabilmente” attraverso il suo voto assetti della produzione sotto il ricatto della chiusura degli stabilimenti, di “confessare” le proprie mancanze nell'esecuzione del lavoro di fronte a tutto il reparto come sembra avvenga a Pomigliano. Altro che riduzione della forza lavoro allo stato di merce, come spesso si dice in polemica con le scelte imposte da Marchionne. L’impressione è che il Camera di Commercio di Potenza Un milione di euro per la ripresa delle Pmi Aiuti alle imprese, arriva il bando POTENZA - Come annunciato qualche settimana fa la Camera di Commercio di Potenza metta a disposizione un milioni di euro per sostenere la ripresa economica delle piccole e medie imprese del Potentino. La giunta camerale ha approvato i criteri di erogazione dei contributi, mentre il bando sarà pubblicato la prossima settimana. Sono già 640 le imprese perse in regione nei primi cinque mesi del 2012. «La Camera di Commercio di Potenza - si legge in una nota stampa - scende in campo per dare una “scossa” all’empasse generale. Il “Fondo per la ripresa economica”, è articolato in due linee d'intervento: quella della “Ripresa”, con un contributo diretto alle Pmi che richiedono un finanziamento, assistito dalla garanzia delle cooperative di garanzia e dei Confidi operanti nella provincia di Potenza. L'intervento camerale riguarda i costi sostenuti per ottenere la garanzia del Confidi, fino al 2,75 per cento del costo totale e per un importo massimo per singola impresa pari ad 2.500 euro; c'è poi la linea del “Sostegno”, con un contributo diretto alle Pmi che aderiscono alle “nuove misure per il credito”, accordo sottoscritto il 28 febbraio 2012 dai ministeri dello Sviluppo economico e dell'Economia, dalle associazioni delle Imprese e dall'Abi. L'agevolazione consiste nell'attribuzione di un contributo a fondo perduto sugli interessi Pasquale Lamorte che l'impresa sostiene, nel periodo della moratoria, per un importo massimo di 2.500 euro. La certificazione degli interessi dovrà essere effettuata dal Confidi garante e/o dalla Banca finanziatrice. L'Ente camerale interverrà a favore di tutti i richiedenti (aventi i requisiti previsti) che inoltrino apposita istanza entro il 31 dicembre 2012. Si seguirà l'ordine cronologico di presentazione della domanda, fino all'esaurimento del fondo stesso. Il contributo camerale potrà essere erogato allo stesso beneficiario una sola volta e per un'unica tipologia di intervento e le agevolazioni previste dal Bando non sono cumulabili con altre agevolazioni camerali, re- gionali, nazionali e comunitarie inerenti tipologie di interventi similari; inoltre, alla moratoria, non potranno aderire le imprese che hanno già beneficiato della moratoria nel 2009. «L'economia lucana è in una fase recessiva e delicata, che incide in maniera profonda sul sistema economico e produttivo, a rischio desertificazione dichiara il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte -. I nostri imprenditori denunciano da tempo gravi difficoltà nella gestione finanziaria, sia per il rispetto delle scadenze di rimborso dei prestiti bancari già contratti, sia nell'accesso a nuove forme di finanziamento. Era pertanto necessario e impellente assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie per sostenere gli sforzi delle imprese che, pur registrando tensioni, presentano comunque prospettive economiche positive. Il nostro, come sempre, vuole essere un segnale di positività. Ma, pure producendo il massimo del nostro sforzo in termini di capacità finanziaria, sappiamo che questo intervento non potrà essere sufficiente a creare le condizioni per il superamento della crisi. L'auspicio, pertanto, è che altre Istituzioni ci affianchino nel dare ossigeno al tessuto produttivo, affrontando l'emergenza credito con realismo e tempestività, ponendo fine al rinvio esasperante delle decisioni». tardo capitalismo della nostra epoca, nei rapporti di lavoro ritorni a quello stato servile dei modi di produzione che l'hanno preceduto, a una sorta di dispotismo più simile a quello dell'antico modo di produzione asiatico che alle relazioni asimmetriche della civiltà industriale. Il ricorso ai tribunali da parte della Fiom non è solo dovuto al fatto che essa non ha alternative, essendole stata interdetta l’azione sindacale collettiva. Esso trova una sua intrinseca ragione nel fatto che a essere colpiti sono i diritti individuali delle persone che lavorano, che in via di principio sono tutelate dalla legge e dalla sua applicazione. Comunque di fronte a questo corso delle cose non basta protestare e esprimere la propria pur legittima indignazione. Bisogna anche capire. Molti quesiti restano senza risposta. A cominciare dal rapporto che esiste tra questo regime di fabbrica in Italia, il ricorso alla cassa integrazione, e i processi d'internazionalizzazione della Fiat. Insomma, si ragiona poco di politiche industriali, della loro coerenza con le condizioni di lavoro, di quali possono essere le alternative ai progetti di Marchionne. Mario Monti ci spiega a giorni alterni che di fronte ai processi di globalizzazione i governi sono impotenti e che non possono avere una propria politica industriale, e che per l'area industriale di Melfi sarebbe grasso che cola se vi rimanesse la componentistica per lo stabilimento serbo della Fiat. Ma anche la classe dirigente regionale è silente. E sebbene negli anni Novanta - di fronte alla presenza Fiat, alla scoperta del petrolio e all'industria del salotto allora fiorente - non abbia saputo fare quel salto culturale che avrebbe potuto trasformare il suo potere politico in azione egemonica rispetto alle novità economiche e produttive in atto, essa cercò di assecondare e promuovere attività di ricerca sui nuovi fenomeni che investivano la regione. La stessa inchiesta operaia alla Fiat di Melfi della metà degli anni Novanta, coordinata da me e Vittorio Rieser, non avrebbe avuto luogo se non vi fosse stato il patrocinio della presidenza del Consiglio Regionale della Basilicata. Non vi sarebbe stata l'inchiesta sulle operaie Fiat, coordinata da Anna Maria Riviello, senza il patrocino della Provincia di Potenza, come non vi sarebbero stati i contributi dei ricercatori dell'Università della Calabria, e in particolare di Elisabetta Della Corte, senza l'iniziativa di Pietro Simonetti all'epoca alla guida del Comitato per il Lavoro della Regione Basilicata. Oggi non c'è nulla che assomigli lontanamente a quella dimostrazione d'interesse. Segno anche questo che la crisi che stiamo attraversando non è solo economica ma anche di valori e di legittimazione delle nostre istituzioni. Piero Di Siena già Senatore Terremoti, spese fuori dal Patto di Stabilità Confindustria e Cisl: «Opportuna la proposta di De Filippo» DAL nuovo presidente della Confindustria lucana, Michele Somma arriva una nota di sostanziale apprezzamento per la proposta del Presidente della Regione Basilicata di chiedere al Governo l'esclusione delle spese connesse ai terremoti dal computo delle spese soggette al tetto del “Patto di Stabilità”. Il leader degli industriali lucani ha ribadito «la necessità di agevolare i percorsi per tornare al più presto alla normalità, dopo l'evento sismico che ha messo in ginocchio il sistema produttivo emiliano. In tal senso, i vincoli del Patto di Stabilità rischiano di condizionare le operazioni urgenti da porre in essere. La proposta di De Filippo, pertanto, oltre a rispondere ad una logica di solidarietà, interpreta al meglio le concrete esigenze economiche delle imprese». Condivisione della proposta del governatore lu- cano è stata espressa anche dal segretario regionale della Cisl, Nino Falotico. «Riteniamo rilevante il pronunciamento unanime della Conferenza Stato – Regioni. Non si può, infatti, incorrere nel paradosso che una regione colpita debba subire una doppia penalizzazione. Adesso questa iniziativa dovrà essere sottoposta al Governo. A tal proposito la Cisl Basilicata ha preso contatti con i massimi livelli della Cisl nazionale affinché la proposta di De Filippo possa trovare il sostegno necessario per essere recepita dal Governo. Altrimenti – ha aggiunto il massimo esponente lucano della Cisl - in casi come quelli dei territori colpiti da calamità sismiche, specialmente, l'eccessiva rigidità del Patto e la necessità di applicarlo, andrebbe a cozzare con la politica della ricostruzione e quindi degli investimenti». Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 24.06.2012 PAG. 11 Basilicata Mezzogiorno 24 Ore in Basilicata 21 Domenica 24 giugno 2012 Nelle giornate lucane la tavola rotonda sulle nuove prospettive: parola d’ordine cambiamento Odontoiatria, confronto a Maratea Durante la manifestazione la premiazione a un lavoro degli studenti universitari MARATEA - Odontoiatria sociale, prevenzione primaria, costo biologico, valore, qualità, persone. Sono queste le parole chiavi della tavola rotonda che si è tenuta ieri mattina a Maratea, presso l'Hotel Club San Diego, all'interno del programma di lavoro delle Giornate lucane di odontoiatria organizzate dalla commissione albo odontoiatri in seno all'ordine dei medici, dall'associazione italiana odontoiatri, dall'associazione nazionale dentisti italiani, dal Sumai e dall'Azienda sanitaria Asp Potenza. Tanti i temi trattati e gli spunti di riflessione interessanti usciti fuori dal dibattito, moderato dal direttore Paride Leporace. Il cambiamento è uno dei concetti che i relatori hanno ripetuto con maggior frequenza: partendo dalla trasformazione del vocabolario della professione, passando per la riforma dell'Enpam (Ente Nazionale Previdenza Assistenza Medici) fino ad arrivare alla necessità di un nuovo modello di sistema sanitario. Ad aprire la tavola rotonda la premiazione di un lavoro di studio della “Sessione poster”, a cui hanno partecipato giovani studenti dell'università Magna Grecia di Catanzaro guidata dal dott. Giuseppe Reale. Ha vinto Natale Barbuto con uno studio su nuovi protocolli terapeutici in implantologia computer assistita. Gianni Pittela, vice presidente vicario del Parlamento europeo, con un video messaggio da Bruxelles, ha espresso il proprio so- Il video messaggio del vicepresidente Pittella e al lato il tavolo dei relatori stengo alle battaglie di qualità che le associazioni promotrici dell'evento portano avanti da anni. E sono 18 anni, come ha precisato Maurizio Capuano, presidente della Commissione albo odontoiatri, che i professionisti lucani si aggiornano cercando di superare le criticità a vantaggio delle persone che usufruiscono dei servizi medici. «Quando ci riferiamo alla salute parliamo di valore e non di costi» ha affermato Gerhard Seeberger, dell'European regional organization FDI, che ha scelto Cagliari e l'Italia come patria adottiva. Il riferimento è alla percentuale di pazienti che sceglie di “emigrare” nei paesi dell'est per accedere alle cure con l'obiettivo di risparmiare economicamente. «Ma qual è il valore del costo biologico di un intervento fatto male?», si domanda Seeberger considerato che meno della metà di chi decide di curarsi in quei paesi, poi ci ritorna. E qui entra in scena un altro tema molto importante: l'odontoiatria sociale, l'accesso alle cure anche da parte dei soggetti meno abbienti e svantaggiati. Perchè se è vero che negli ultimi anni le patologie sono diminuite nelle classi medio-alte non si può dire lo stesso per le altre fasce della società civile che a volte non trovando risposte nel sistema sanitario nazionale decidono di affidarsi agli abusivi. «Quello che politicamente stiamo cercando di potare avanti in Italia - ha affermato Pierluigi Delogu, presidente nazionale dell'AIO - è l'assistenza capillare, diffusa, di alta qualità ed accessibile a tutti. Il si- Intervento a Rapolla: «Aumentare royalty e controlli» Singetta: «Acque minerali, cambiare la legge regionale» IL consigliere regionale dell’Api, Alessandro Singetta, intervenendo a Rapolla ad un convegno organizzato presso le locali terme, ha chiesto la modifica della legge regionale sulle acque minerali. Per il capogruppo di Alleanza per l’Italia, infatti, «vanno aumentate le royalties ed i controlli per evitare il ripetersi di alcuni episodi che hanno visto penalizzati i lavoratori» «La Basilicata ha tante risorse da tutelare e sviluppare, tra cui un posto di primo piano deve essere riservato alle acque minerali ed a quelle termali. Ecco perché mi auguro che il Consiglio regionale approvi la proposta di modifica della legge in materia, da me presentata lo scorso anno unitamente a molti colleghi, che può portare risorse aggiuntive e consentire quei controlli di qualità a volte assenti». «Secondo gli ultimi dati disponibili - ha continuato Singetta nel suo intervento - a fronte di introiti per oltre 283 milioni, la Regione ha incassato appena 300 mila euro, neppure sufficienti a garantire l'attività di gestione, figuriamoci i controlli. Ecco perché vanno aumentate le royalties (non in maniera indiscriminata, ma rapportandole a quelle già determinate da altre Regioni sin dal 2006), nonché i controlli, per impedire il ripetersi di alcuni - deprecabili - episodi che hanno visto penalizzati, come sempre, i lavoratori. Inoltre, è indispensabile istituire subito l'Osservatorio regionale delle acque, che potrebbe non solo svolgere i controlli necessari sulla qualità delle Per introiti di oltre 283 milioni, solo 300 mila euro alla Regione stema sanitario nazionale si occupa poco di odontoiatria per la mancanza di fondi, per questo motivo è indispensabile razionalizzare la spesa». Ma quali sono le priorità su cui lavorare in Basilicata ? Dalla discussione emergono: la prevenzione primaria, l'assistenza alle fasce di cittadinanza con difficoltà economiche o di altro tipo, il pronto soccorso odontoiatrico e l'assistenza h 24. Si è parlato anche di previdenza con Angelo Sodano, presidente della consulta quota b dell'Enpam, che avverte i colleghi: <<pagheremo sempre di più e riceveremo sempre di meno, l'Enpam dovrebbe essere costituita non da chi ha già la pensione in tasca ma da chi lavora per averla>>. Leonzio Fortunato, del- Irccs Crob Collegio sindacale Nominati i 4 componenti l'università di Catanzaro, dopo aver posto l'attenzione sull'importanza della prevenzione che dovrebbe iniziare con i bambini piccoli, ha discusso della questione dell'accesso alla professione. I corsi in Italia sono a numero chiuso per questo molti studenti decidono di iscriversi presso università straniere per poi tornare in Italia ad esercitare la professione. Su questo punto Delogu ha rimancato la necessità di una normativa a livello europeo che coordini e monitori il numero di iscrizioni in base al numero di abitanti. Ultimo intervento di Enrico Mazzeo, presidente degli ordini dei medici della Basilicata e consigliere regionale. Dopo aver sottolineato l'importanza della prevenzione e del pronto soccorso odontoiatrico, Mazzeo ha portato la sua testimonianza di medico affermando che la società è cambiata, che i pazienti sono cambiati per questo è indispensabile implementare un nuovo modello di sanità che dovrebbe sostituirsi a quello esistente, «ma chi sta pensando a questo nuovo modello in Basilicata? Io non vedo nessuno». A conclusione del congresso, le criticità che vanno affrontate e risolte secondo il dottor Capuano possono essere sintetizzate in tre proposte: implemtanzione del servizio h24 con il potenziamento delle strutture già esistenti, pronto soccorso odontoiatrico, costituzione di una rete per il trattamento dei pazienti critici con gravi handicap o gravi patologie non operabili in ambulatorio. Rocco Perrone Braccianti forestali Il pasticciaccio delle Aree programma Le buste paga non ci sono LO sciopero dei forestali Il Crob di Rionero Il consigliere Singetta acque minerali, ma anche incentivare e sviluppare gli aspetti legati alle proprietà terapeutiche e riabilitative delle acque termali, tentando anche il recupero - a tal fine - di centri un tempo importanti e noti in questo settore anche al di fuori dei confini regionali, quali Tito, Tramutola, S. Cataldo di Bella”. “Ciò consentirebbe - ha concluso Singetta anche di ridurre od eliminare del tutto la migrazione sanitaria il cui saldo è pesantemente negativo (oltre 1 milione di euro)». IL presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, con i poteri sostitutivi previsti dall’articolo 9 della legge 32 del 2000, dopo aver sentiti i capigruppo consiliari, ha nominato quattro componenti del Collegio sindacale dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) – Ospedale oncologico di Rionero in Vulture. Si tratta di Mauro Giuseppe Fioretti, Fernando Ricci, Enrico Manieri e Piernicola Pisani. Quest’ultimo è stato scelto fra quanti hanno meno di cinque anni di iscrizione all’ordine professionale. POTREBBERO slittare gli stipendi di maggio dei braccianti forestali, già in difficoltà per aver pagato l’esosa Imu. Sembra, infatti, che le aree programma, gli enti che hanno sostituito le comunità montane, non abbiano ancora provveduto a predisporre le buste paga. A dare la notizia il segretario di Alternativa sindacale, Fernando Rosa che spiega: le cause del problema vanno ricercate nel fatto che non si è ancora capito se i pagamenti tocchino al Comune capofila o al Comune il cui sindaco ha assunto la presidenza delle Aree programma. «La Regione - spiega Rosa - sostiene che i fondi sono stati regalmente assegnati. Qualcuno dice che questo è avvenuto solo sulla carta e che la disponibilità ancora non ci sia.. Una totale confusione anche a causa della “ lottizzazione interna” alle aree programma. A cui si è aggiunto il disguido sulla competenza dei pagamenti». Ancora una volta problemi - sottolinea Rosa - per lavoratori che appartengono a un settore così delicato, già alle prese con la riduzione delle giornate lavorative inizialmente assicurate dalla Regione. Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 25.06.2012 PAG. 12 8 Primo piano Basilicata Mezzogiorno Lunedì 25 giugno 2012 Lunedì 25 giugno Personaggi Il maresciallo Antonella Vignola, da Potenza alla missione in Libano Un casco blu speranza POTENZA - E’ solo per i soldi? E’ solo per lo stipendio più corposo che si affrontano le missioni all’estero? Si possono affrontare pericoli, giorni di caldo asfissiante, di respiro affannoso, di assenza assoluta di comfort, solo per il gruzzolo finale? La testimonianza del maresciallo Antonella Vignola, attiva nella task force Italbatt che agisce in Libano, risponde con un “no” secco a tutte queste domande. Vignola, potentina, comanda uomini e mezzi in quella sorta di vulcano che è il Libano. Un vulcano che da un momento all’altro può eruttare fuoco e lapilli. Il Libano è la “guerLA SCHEDA ra collaterale” del conflitto israelo-palestinese. Nel 1970 alTutti gli assetti cuni elementi armati delle forze palestinetricolori si vennero collocati in ED ECCO tutti gli “assetti” ita- Libano dalla Giordaliani presenti nella missione nia. La temperatura aumentò di colpo. E il tricolore in Libano. segnò Un Battle Group di mano- termometro vra al comando del colonnello “febbre a quaranta” Ferdinando Frigo che contri- quando, l’11 marzo buisce al controllo della blue dell 1978, un comline e del territorio del sud del mando attaccò Israele provocando una Libano. Un Gruppo supporto d'ade- strage. Israele - dopo rivendicazione renza al comando del tenente la colonnello Alessandro Loren- dell’Organizzazione zetti che garantisce il soste- per la liberazione della Palestina - invasero gno logistico al contingente. Un battaglione di supporto l Libano occupando alle attività operative al co- tutto il Sud del Paese. Da quel giorno si mando del tenente colonnello sono susseguite le Ivan Cioffi. Un'unità di riserva alle di- proteste del governo rette dipendenze del coman- libanese, le risoluzioni dell’Onu, l’invio di dante della Sector West. Assetti dell'aviazione del- forze speciali che porl'Esercito della Marina e infine tassero a far “sfebbrauna componente di Polizia re” l’area; e ancora Militare dell'Arma dei Carabi- riunioni del Consiglio di sicurezza, visinieri. te del segretario generale, nuove crisi e nuove risoluzioni. E nuovi invii di forze Onu, la cosiddetta Unifil. Attualmente Unifil vigila sul rispetto del “cessate il fuoco” e del confine chiamato “Blu Line”. I suoi compiti vanno dall’osservazione da posti fissi al pattugliamento continuo, dalla realizzazione di check-point al collegamento con le forze armate libanesi. In questo contesto aspro vive la propria missione Antonella Vignola. Nata a Tricarico il 15 agosto 1986, vive a Calciano fino alla maggiore età. Frequenta l’Istituto alberghiero di Potenza. Dopo il diploma intraprende la carriera militare come volontaria e poi come sottufficiale alla Scuola sottufficiali dell'Esercito di Viterbo. Viene assegnata all'arma di cavalleria al 32° reggimento carri di Tauriano (Pd). Ha tanti interessi, viaggi, sport, letture. Vuole avere una famiglia numerosa. Ma la sua vita, il suo cuore è quello del soldato. Basta leggere quello che dice di sè in una toccante testimonianza: “Le giornate si susseguono velocissime, a ritmi incessanti, sto imparando una miriade di cose nuove che mi saranno utili anche quando tornerò in Italia per non parlare dell'esperienza con i membri dello staff che sono davvero instancabili e motivati e sanno trasferirmi con la loro esperienza una sicurezza che probabilmente non avrei affatto se fossi da sola… Mi piace molto quello che faccio qui e penso che sicuramente questo mi aiuti a colmare il gap di quanto ho lasciato a casa alle mie spalle. Il vedere che quello che ogni giorno facciamo qui ai piani viene giornalmente concretizzato da tutta la Task Force, compresi fra gli altri i membri del mio Plotone, in una miriade di attività svolte in tutta l'Area di Responsabilità giustifica senza dubbio ai miei occhi il dover trascorrere ben 6 mesi lontana dai miei affetti, dalla mia cara sorella che da poco ha saputo di essere in dolce attesa e cui sono profondamente legata, dalle mie amicizie, dalle mie passioni e non per ultima dalla mia casetta e dalle sue calde comodità”. E questo è il passaggio fondamentale. Quello in cui è possibile rispondere - magari non esplicitamente, ma a un livello profondo, al livello dell’etica personale - alle risposte di partenza: perché affrontare tutto ciò? Solo per i soldi? Ecco quali sono le motivazioni di Antonella: “Separarmi da tutto ciò che mi è caro non avrebbe senso se non facessi qualcosa che avesse perlomeno la stessa importanza che attribuisco a ciò che ho lasciato a casa, così come non avrebbe senso vestire il basco blu dell'Onu senza poter pensare di aver contribuito, se non con la mia esperienza senza dubbio con il mio entusiasmo, al miglioramento di un paese che rimarrà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore per le emozioni che mi sta regalando”. Il cuore di questo soldato batte per aiutare chi soffre. Il blu di quel basco si trasforma, idealmente, nel verde della speranza. IL FILM Le motivazioni profonde per affrontare le difficoltà: contribuire ad aiutare un Paese oramai nel cuore Italbatt Leonte XI UNA foto che ritrae i militari del contingente italiano ad Italbat, in Libano, durante una perlustrazione notturna. Ci si muove in gruppo per evitare pericoli di agguati LEONTE XI nell’O mento condotta d locamento dei cos L’intervista: dalla decisione di iniziare all’impegno di tutti i giorni Il diario d «Vorrei vedere maturare i frutti» Que Qui da due mesi, ma parteciperò ad altre iniziative, è il mio lavoro» «Separarm A Potenza manca anche la caserma: come mai una donna giovane decide di arruolarsi nell'Esercito? «Volevo avere la certezza di cavarmela nonostante i limiti che credevo di avere. Così armata di determinazione e motivazione ho deciso di entrare in un mondo che all’epoca mi era sconosciuto ma che allo stesso tempo mi attraeva; un mondo fatto di continui cambiamenti, difficoltà e di sfide, riservato a poche persone, e fino al 2000 dell'altro sesso. Ricordo distintamente che questa è stata la mia prima spinta a intraprendere la carriera militare». Qual è il valore aggiunto che una donna può dare alla divisa? «Penso al mio attuale incarico, e spontanemente risponderei che in un’istituzione nella quale la fluidità e il continuo evolversi delle situazioni sono due caratteristiche essenziali, sicuramente una donna può aggiungere nuovi punti di vista sotto i quali analizzare e risolvere problemi. In ambito operativo, ad esempio, le donne danno con il loro contributo un senso concreto al moderno termine “full spectrum warrior”, ovvero alla sopraggiunta necessità di sapersi adattare flessibilmente ad ogni nuova richiesta o scenario». Da quanto tempo è in Libano? Ha scelto lei di far parte di questa missione di pace? «Sono qui in Libano da due mesi. Ho dato la mia disponibilità a partecipare a questa missione di pace perchè ritengo che sia una scelta naturale per chi indossa le stellette, inoltre professionalmente è un’occasione davvero unica di fare esperienza e applicare quello che si è imparato nei lunghi anni di formazione». Ci può raccontare qualche episodio particolarmente significativo di questa esperienza? «Non direi che ci sono già stati “episo- Antonella Vignola di significativi”, ma significativa è sicuramente l'esperienza che mi sta lasciando il fatto di lavorare all'interno di uno staff. In breve tempo ho partecipato a diversi processi di pianificazione che si sono in seguito concretizzati nella condotta di operazioni anche complesse e importanti per il raggiungimento degli obiettivi affidati alla task force. Quando termina un’operazione e i ragazzi rientrano e si ha la conferma che gli obiettivi sono stati raggiunti si ha davvero una bella sensazione, e la stanchezza per le ore di lavoro fatte per organizzare il tutto viene compensata dalla soddisfazione di vedere che il proprio lavoro è davvero utile». Quanto tempo si fermerà in Libano? «Resterò in Libano, qui ad Al Mansouri sede della mia unità per 6 mesi. Così come il resto del contingente italiano schierato qui». Prevede di partecipare anche in futuro ad altre missioni? «Sì, certamente. Se i prossimi mesi saranno appaganti quanto i 2 che ho appena trascorso sarà stata sicuramente un’esperienza unica e molto importante per la mia crescita, in termini professionali ma anche umani. Inoltre vorrei un giorno poter vedere i cambiamenti che saranno avvenuti in questo Paese grazie anche al nostro impegno qui. Sarebbe bello tornare qui fra un paio d'anni e vedere con i miei occhi i frutti del nostro lavoro maturati». Come questa scelta influisce sulla sua vita personale e, soprattutto, riesce a conciliare la vita militare con un’eventuale famiglia, con dei figli e un marito, magari? «Chi ha scelto di servire la Patria nell’esercito non è assolutamente in condizioni diverse rispetto a tanti altri italiani che lavorano lontano dalle proprie famiglia. Infatti molti lavoratori per motivi diversi devono assentarsi per periodi più o meno lunghi dai loro cari e dalle loro famiglie in zone anche pericolose o quantomeno disagiate. Pertanto analizzando le difficoltà che un militare affronta nel condurre la propria vita privata, in particolare le proprie relazioni personali, non rilevo nulla che non possa essere affrontato semplicemente con la stessa razionalità e maturità con la quale migliaia di altri lavoratori italiani affrontano la propria vita privata». Consiglierebbe questa scelta ad altri giovani o ad altre donne? «Assolutamente sì, è un lavoro che richiede sicuramente molto impegno, sia in termini di tempo che di sacrifici, ma che ripaga con altrettante soddisfazioni. questa professione insegna indubbiamente a convivere con gli altri in maniera costruttiva, limando gli eccessi caratteriali che caratterizzano ognuno di noi (almeno in gioventù)». [email protected] TRILLO e mi gu qualcosa condo, a durato a sato di es bianco h corimec, ro diven in tela ve in legno da strut mano ca Un continu balletto di doman alla Scu quanto i mi semb tabili sia li in conf affronta Un ann giorno a sima gio mava di una di qu stomaco giorno d ni che vo gliono u Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 25.06.2012 PAG. 13 Basilicata Mezzogiorno 18 Potenza e provincia Acrenza Il direttore di “Porta coeli” ha escluso l’ipotesi che il conte sia seppellito in cattedrale Lunedì 25 giugno 2012 Un “Mistero” intorno a Dracula Sottoscritto un accordo con il laboratorio di iconografia bizantina di Lepanto ACERENZA - E se davvero, come avanzato nella puntata della trasmissione “Mistero”il conte Dracula fosse sepolto nella cattedrale di Acerenza?. Questo uno degli interrogativi che ha tenuto banco, nella sala d’arte contemporanea della galleria “Porta Coeli”, durante la conferenza stampa, convocata dal direttore della galleria, per presentare la personale di pittura del maestro Mario Vasta e contemporaneamente per varare l'accordo di esclusiva mondiale con il laboratorio di iconografia bizantina di Lepanto. Un dubbio, quello sul conte Dracula, smontato, però, dal direttore della galleria Ertico che ha puntualizzato come «da un punto di vista storico» si stia «seguendo una pista che non ha alcun fondamento. «La reazione più spontanea e corretta - ha aggiunto - è quella di sorridere di fronte a una simile ipotesi». E, riferendosi poi al servizio trasmesso nel corso della trasmissione di Italia Uno “Mistero“, «vorrei ricordare che la cattedrale è un luogo sacro e quindi per me è stato commesso un reato di profanazione come quello commesso dall’esperto che è entrato nella cattedrale con il georadar» e pertanto «sono convinto che chi di competenza prenderà una posizione sulle modalità di accesso ad un luogo sacro». Detto questo è stata, poi, confermata la collaborazione internazionale con Gustavo Costanzo Luis. Fra gli ospiti d’onore la galleria ha visto la presenza del Colonnello Pasquale Bruno – neo preside dell’ Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme - padre Ignatios Stravropulos - segretario della Congregazione monastica ortodossa di Lepanto - Gustavo Costanzo Luis, e Mario Vasta. Nella stessa circostanza è statoproprio Costanzo a consegnare al direttore della galleria Aniello Ertico, un affresco raffigurante l'effi- L’INTERVISTA Padre Ignatios spiega cosa c’è dietro l’icona Padre Ignatios Stravropoulos mentre mostra l’icona donata. A destra un momento del dibattito ge della “Croce potenziata” dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, realizzata da Eryico e che sarà incastonata nella parete, posta all’ingresso della Galleria, come segno di riconoscimento nei confronti dei sentimenti di fedeltà ai principi dell'Ordine. Si è trattato di un conferenza stampa destinata a presentare il pacchetto di attività promosse dalla galleria, che nel corso dei mesi ha stabilito un record di visite non indifferente ed ha attivato iniziative culturali dal taglio alto. Afferma Vasta: «avere accolto l’invito di Ertico è stato per me un vero piacere poiché è segno di riconoscenza da parte della mia terra. Dopo quarant’anni di pittura abbiamo voluto dimostrare il passaggio dall’arte figurativa all’arte astratta. L’arte astratta è un punto di arrivo. L’arte è il giusto compromesso fra creatività e tecnica». stato un vero confronto fra varie culture quello svoltosi durante la conferenza, capace di presentare le peculiarità di ogni artista . Costanzo, arrivato dall’Argentina dopo aver visitato diverse zone del mondo, ha spiegato di avere scelto come «paese adottivo il piccolo comune di San Fele» perché «ho riscontrato in questa terra spettacolari bellezze paesaggistiche e rimanendone affascinato sono rimasto lì , nella mia casa dove trovo la giusta ispirazione per la realizzazione delle icone». Nell’occasione il direttore della galleria ha presentato un’altra delle notevoli iniziative promosse, il bando del premio letterario nazionale “Porta coeli”, indetto con il patrocinio della presidenza del consiglio regionale di Basilicata e dei Comuni di Potenza e Acerenza. Katia Cillis La conferenza ha restituito chiare definizioni agli organi di stampa ed ai partecipanti, presentandosi come occasione di scambio culturale, in un nobile contesto. Afferma padre Ignatios «e icone che ospita la galleria non sono mai uscite prima dal nostro monastero perché abbiamo riconosciuto a Ertico la meritata affidabilità e sicurezza per consegnare le nostre opere». Fra i vari interventi, è stato fondamentale quello del colonnello Bruno che ha spiegato come «l’Ordine risalga al periodo delle crociate e il compito era quello di tutelare il Santo Sepolcro di Gerusalemme». Ordine che «è riconosciuto dal Vaticano insieme al’Ordine dei cavalieri di Malta. Colgo occasione per annunciare che abbiamo deciso di nominare il direttore della galleria “Porta coeli” neocavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro». È Maratea Dal 29 agosto al 5 settembre prossimo “Stare assieme” per 8 giorni e fare il punto sulla sclerosi tuberosa MARATEA - Un vero e proprio laboratorio, in cui professionisti e componenti dell'associazione si riuniscono per confrontarsi, studiare dati, scambiarsi esperienze di vita. Perché ciò che più manca ai familiari delle persone affette da sclerosi tuberosa e a quanti per lavoro o per sensibilità sono loro vicini, è diffondere il più possibile conoscenze sull'argomento. Da qui nasce “Stare assieme”, il convegno internazionale che ogni anno l’Ast (Associazione sclerosi tuberosa) organizza in una diversa città italiana. Il congresso, alla sua decima edizione, si terrà dal 29 agosto al 5 settembre prossimo nella splendida cornice di Maratea. Otto giorni insieme «che rappresentano non solo un’occasione di crescita e di cambiamento per quanti vi partecipano direttamente - dice l'associazione - ma anche un mezzo per informare e coinvolgere quante più persone possibili in un nuovo modo di vedere l'handicap, la malattia rara e i suoi portatori, grazie allo scambio di conoscenze e al coinvolgimento di operatori con esperienze diverse provenienti da diverse regioni d'Italia». La sclerosi tuberosa è una malattia genetica rara che interessa svariati tessuti e organi. I segni clinici principali riguardano la cute e alcuni anessi cutanei, come denti e unghie, il sistema nervoso centrale, cuore, reni, occhio, fegato e polmone. Oggi è ancora considerata da molti una condizione rara e inevitabilemnte associata a gravi complicanze neurologiche (epilessia), cognitive (ritardo menatle) e disturbi del comporatmento. In realtà le conoscenze più recenti fanno pensare che l'affezione sia molto più frequente di quanto dimostrato fino a oggi e che meno della metà delle persone affette presentano anche questi sintomi. L'incidenza è di 1 su circa 6.000 individui. Il dato, però, non è del tutto veritiero. Tanti sono infatti i casi di segni clinici lievi e di persone del tutto asintomatiche e che, non richiedendo l'intervento del medico, sfuggono facilmente alla diagnosi. Per questo è importante parlarne e diffnodere il più possibile informazioni. Operazione utile anche ai giovnai ricercatori impegnati nello studio della malattia. Si trata di Marzia Abenante, Rossella Galli, Elena Lesma, Va- lentina Macca e Andrea Zonta. Con “Diamo un volto alla riceraca” l'Ast finanzia progetti e borse di studio che contribuiscono alla ricerca scientifica sulla sclerosi tubercolosa e ala miglioramento della vita quotidiana delle persone affette dalle patologie e delle loro famiglie. L'associazione ha anche una delegazione lucana, il cui impegno ha permesso che questo importante evento si organizzasse proprio nella nostra regione. Anna Martino ACERENZA L’esclusiva mondiale di esporre le icone di Lepanto nella galleria Porta Coeli il prossimo ha avuto per protagonista Padre Ignatios Stravropoulos che ha consegnato sette icone destinate alla sezione di arte sacra della galleria. Qual è il ruolo delle icone nella comunità monastica? «Le icone si realizzano nelle comunità monastica per mostrare la nostra vicinanza a Gesù. Noi salutiamo sempre le icone con un bacio, così come facciamo con le persone che si amano». Per il monaco che la realizza cos’è un’icona? «L’ iconografo, monaco, sempre realizza un’ icona nuova, facendo di essa un’opera di spiritualità. Bisogna essere “puliti” nel cuore, pregando, non scherzando e questo si accompagna tante volteconil digiunoneiperiodiprima della Pasqua o prima di Natale». La cooperazione internazionale tra il laboratorio di Lepato e la galleria Porta Coeli potrebbe essere occasione di dialogo fra la cultura ortodossa e quella occidentale? «Si. L’arte è un bisogno che abbiamo di poter capire il mondo invisibile. L’immagine dell’icona ci restituisce la possibilità di sentirci vicino ai Santi e a Dio. Le icone sono i libri per bambini, per anziani. Quando entriamo in una chiesa senza icone abbiamo la sensazione di non poter parlare con Dio». k.c. Terremoto, ancora una scossa tra Basilicata e Calabria LAURIA - Non si ferma lo sciame sismico che da mesi e mesi si sta registrando al confine tra Basilicata e Calabria. Ieri mattina, intorno, alle 9.35, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 della scala Richter. Il sisma è stato registrato nella zona del distretto “Monte Alpi-Sirino”. Distretto che si trova tra la provincia di Cosenza e quella di Potenza Il terremoto si è sviluppato a una profondità di 7 chilometri. In Basilicata i comuni, dove il sisma è stato avvertito, sono stati Castelluccio Inferiore, Lauria, Castelsaraceno, Viggianello. Mentre sul versante calabrese il sisma è stato avvertito ad Aieta eTortora. L’INTERVENTO “E’ fatto giorno” anche alla Provincia di Potenza segue dalla prima devo, oggi, purtroppo dirti che ti noto un po’ distratto, sulla cronaca politica in particolare. O, forse, meglio incompleto. Vero è che la tua redazione sarà invasa, tutti i giorni, da comunicati stampa, ma è pur vero che “Il Quotidiano” resta un organo di informazione di interesse prevalentemente regionale e locale, per cui (anche se nell’economia degli spazi che ogni redazione autonomamente può assegnare ad una notizia) quando un fatto della politica accade (bada bene, non uso la parola evento ma la parola “fatto” ben più preziosa per un giornalista) sarebbe pur giusto credo - che il tuo giornale se ne occupasse. Sarà che forse sarai distratto dalle grandi manovre nazionali, dal grillismo parlante, dai libri ricchi di contenuti che durante le stagioni estive ci offri; oppure la prossima abolizione delle Province ti ha portato già a distogliere lo sguardo da ciò che avviene all’interno del palazzo di piazza Mario Pagano. Le Giunte saranno azzerate - è vero ma intanto ancora esistono e la Presidenza e il Consiglio provinciale continueranno ad esistere; non cadranno nel dimenticatoio della politica. In queste ultime ore i tuoi colleghi non hanno esitato a cronicizzare gli sviluppi avvenuti in consiglio provinciale per l’elezione dell’Ufficio di Presidenza: sviluppi di per sé probabilmente non fortemente significativi, ma comunque segno di una coesione interna, di un trend, di un program- ma politico,di unastrategia partitica in cui il lettore e l’osservatore politico possono comunque cogliere un messaggio, dedurre un’interpretazione, deliberare un’azione. Insomma dalla nostra piccola aula comunque arriva un segnaledi quellache èla dialettica della politica territoriale e regionale che penso ogni quotidiano di informazione locale debba seguire da vicino e non completamente ignorare, come invece ha fatto il Quotidiano. Caro Paride, ultimamente mi sono rivolto a te, esaltando la tua fantasia creativa che aveva disegnato addirittura Piramidi in Basilicata; ora,invece, ti esorto a non distrarti, a darci quel consueto concreto contributo di informazione libera, autonoma e globale di cui continuiamo ad avere bisogno, nella convinzione che il tuo Quotidiano abbia ancora e sempre come cardini del propriooperato ilpluralismoe -parola scontatama importante -il servizio pubblico. Del resto, caro direttore, in ogni sede della politica, in ogni luogo del dibattito civilee della democrazia, c’è sempre un fenomeno da scandagliare, una notizia da portare a conoscenza dell’opinione pubblica. In ogni luogoe inogni momento,diceva un autorevole socialista come me Rocco Scotellaro - “E’ fatto giorno”. E se non segui e porti allo scoperto tu questo giorno, che “Quotidiano” è?”. Con simpatia e cordialità. Donato Sperduto Consigliere Pd alla Provincia di Potenza Estratto da: La Nuova del Sud - 23.06.2012 PAG. 14 Basilicata Mezzogiorno _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Sabato 23 giugno 2012 7 IL TERREMOTO CHE “UNISCE” Torna la proposta di metterli a disposizione degli imprenditori colpiti dal sisma Capannoni lucani vuoti per le aziende emiliane Capannoni industriali alle porte di Carpi (Modena) distrutti dal terremoto POTENZA-- Oltre 350 immobili produttivi - tra capannoni e uffici - nella sola provincia di Modena per più di 600.000 metri quadrati. Ammontano a tanto gli immobili segnalati come disponibili a ospitare temporaneamente le aziende modenesi colpite dal sisma che hanno la possibilità di riprendere l’attività. Altri 80 immobili sono fuori dal territorio provinciale. Per facilitare l’incontro tra domanda e offerta - si legge in una nota dell’Amministrazione comunale modenese - continuerà anche la prossima settimana l’attività dello sportello informativo attivato in piazza del Popolo a Medolla d’intesa con i sindaci delle zone colpite dal sisma e le associazioni di categoria e frutto della collaborazione tra Con- Venerdì 8 giugno 2012 cata_ _ _Basiliata _Primo Piano Basilic OTO EMERGENZA TERREM zione Consorzi industriali: unirem 7 o il Paese e le due comunità dal sisma Le aziende emiliane distruttein Valbasento “ospitate” temporaneamente La proposta di Nicola Savino , vice presidente della Federa di NICOLA SAVINO* R icordo benissimo le squadre organizzate che dall’Emitra lia - Romagna furono a soccorrerci doprime le depo solo poche ore dal del vastante terremoto temquei In 23/11/1980. i pi, noi giovani dirigent del PCI( ero stato appena aeletto segretario provinci Matea partito quel le di ra) ci prodigammo senza nel risparmio di energia alValbasento portare soccorsi e viveri sotto le macerie e la dal Il formaggio rimasto le popolazioni colpite Ecco viabilità dignitosa. tutto questo può servire per una delocalizzazione e temporanea ordinata di governata, di parte Quali oni. quelle produzi potrebbero essere i vantagprogi? Si continuerebbe a durre senza alcuna interbe a ruzione; Si portereb un valore, sia pure per patempo determinato, un ni trimonio di capanno ie industriali già esistent quadri di temporaneamente non metri 70mila nibili “Dispo i a causa della noesi tutti i utilizzatprodutt compr ti, iva; esisten oni capann sa” ta Sicrisi dignito be a sviluppatà aiutereb viabili una a oltre servizi, tra terrisse” futuro re un rapporttào diversi da Aiuto immediato e “intere tori e mentali quei luoghi sono i potrebbe nascere un n capannone In- ra oggi i sorzio attività produttive), Camera di commercio, Comune e Provincia di Modena. La dichiarazione di ricerca o di messa a disposizione di capannoni e uffici si può fare anche on line, sul sito del Consorzio attività produttive di Modena, ”dove si possono anche consultare le offerte già disponibili con schede di approfondimento che permettono di valutare spazi e strutture utilizzabili. Nei prossimi giorni saranno in- viate comunicazioni specifiche a oltre 9mila aziende del territorio. Così appare meno peregrina la proposta del vice presidente dell’associazione che raggruppa i Consorzi industriali italiani, Nicola Savino, a cui si sono aggiunte quelle dei consiglieri regionali Santochirico e Braia, così come alcune associazioni di imprenditori (Confapi). Così come il sindaco di Pisticci, Di Trani, che ha messo a disposizione 70mila metri quadrati di capannoni inutilizzati per gli imprenditori emi- Alsia, 48 tecnici assunti per 11 mesi a tempo determinato POTENZA - L’Alsia – Agenzia Lucana per l’Innovazione e lo Sviluppo in Agricoltura, ha proceduto ieri alla sottoscrizione di 48 contratti di lavoro a tempo determinato con altrettanti divulgatori agricoli ex art. 13 della L.R. 29/2001. Le as- Dopo Savino dell’Asi, il sindaco di Pisticci, ora diversi consiglieri regionali provano a lanciare un ponte con il territorio devastato dal terremoto liani che volessero delocalizzare le aziende. Ma anche a Matera La Martella ed altri siti produttivi. Una soluzione momentanea per evitare la perdita di fette di mercato nell’immediato e favorire una maggiore integrazione tra imprenditori emiliani e lucani, compresi tanti lavoratori che dalla Basilicata si di- Con il Pedibus garantita assistenza sanitaria di qualità ai tanti stranieri presenti Emergency con il Gruppo Lucano Nel campo di Carpi gestito dalle giubbe gialle un ambulatorio mobile CARPI - Anche Emergency nelle zone colpite dal terremoto in Emilia. Da lunedì ha iniziato a lavorare a Carpi, nel Modenese, un team di medici dell’ associazione con un ambulatorio mobile, Polibus. «L’ambulatorio mobile - si legge in una nota di Emergency garantisce uno spazio dove è possibile offrire e ricevere assistenza sanitaria di qualità nelle migliori condizioni possibili», inoltre, data la presenza di numerosi cittadini stranieri nel campo, «è evidente il bisogno di mediazione linguistica e culturale: per questo, sull’ambulatorio mobile sono sempre presenti mediatori che si occupano dell’accoglienza e della presa in carico dei pazienti». Il Polibus, spiega ancora la nota, si trova in un campo gestito dalla Protezione Civile della Regione Basilicata abitato da cir- Il gruppo Lucano che gestisce il campo per sfollati di Carpi.Tanti gli extracomunitari presenti. La visita dell’Algherghiero alle cucine Una quarantina i volontari lucani che, a turni di una settimana, assistono circa seicento sfollati ca 600 persone, in gran parte provenienti da Pakistan, India e Marocco. Nei primi giorni del suo intervento, il personale dell’ambulatorio mobile ha visitato adulti e bambini, riscontrando principalmente dermatiti, congiuntiviti, ipotensione. I volontari del Gruppo Lucano sono impegnati nella gestione dell’emergenza e della logistica. Grande partecipazione e professionalità da parte delle giubbe gialle che a gruppi di 40 ogni sabato si danno il cambio. Oggi è in partenza il nuovo bus organizzato dal presidente Priore, per sostituire i colleghi impegnati nella settimana. Come avvenuto per l’Aquila i volontari lucani si stanno facendo apprezzare per sunzioni dei tecnici, della durata di circa 11 mesi, sono state effettuate quale completamento dell’accordo concluso il 7 aprile 2009 in Regione, che fissava la pre-stabilizzazione mediante contratto a tempo determinato per 36 mesi. compentenza, professionalità e umanità. Anche a Carpi i cittadini (la maggior parte extracomunitari) non disdegnano complimenti per le giubbe gialle e quei “lucani in gamba”. Nei giorni scorsi visita della scuola Alberghiero di Carpi alle cucine “attrezzatissime” dei volontari lucani per una “lezione” di cucina e di solidarietà. rigono proprio oltre il Rubicone in cerca di fortuna. Leggendo l’interesse che gli sfortunati imprenditori emiliani hanno in questo momento e quanto fatto negli anni ’80 a seguito del terremoto che colpì la Basilicata e l’Irpinia. Ora analoga richiesta arriva da Pietro Simonetti, presidente del centro studi economico e sociali che da tempo analizza l’industrializzazione post sisma e gli effetti contraddittori con le immancabili crisi e diverse “furbate” di imprenditori indigeni e nordisti che hanno acciuffato il malloppo dei finanziamenti pubblici senza lasciare nulla in termini di occupazione e produzione alla Basilicata. Lo stesso consigliere regionale dell’Mpa, Franco Mollica, ha chiesto al presidente De Filippo di “aiutare quella Regione ed eventualmente anche la nostra”. Si tratta di riattivare i tanti capannoni costruiti con i fondi della 219/81, e non utilizzati, per accogliere, negli stessi, in temporanea delocalizzazione, le attività produttive che sono state bloccate dal tragico evento del terremoto. De Filippo, dovrebbe parlare con il presidente Errani -presiente della conferenza delle Regioni- per offrire una collaborazione e solidarietà che, in parte, non è neanche poi tanto “disinteressata”. Estratto da: La Nuova del Sud - 24.06.2012 PAG. 15 Basilicata Mezzogiorno _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Domenica 24 giugno 2012 9 I FATTI DEL GIORNO Torna d’attualità la chiusura a giorni alterni dei piccoli uffici periferici. A rischio 50 postini e 10 dirigenti E’ estate, le Poste in ferie POTENZA- Come ogni estate si ripropone la questione dei tagli ai servizi postali. L’azienda -per sopperire alle ferie dei dipendenti- sarebbe intenzionata a chiudere alcuni sportelli di periferia o di frazioni. Per gli utenti sarà possibile usufruire dei servizi a giorni alterni, oppure escluso il sabato. E’ un modo per cercare di garantire comunque all’utenza la prosecuzione delle attività pur potendola gestire per alcune giornate. Soluzione non del tutto da disdegnare che, comunque, consente di evitare la chiusura totale degli uffici. PosteItaliane, del resto, mostrano semPOTENZA- “La Basilicata ha tante risorse da tutelare e sviluppare, tra cui un posto di primo piano deve essere riservato alle acque minerali ed a quelle termali. Ecco perché mi auguro che il Consiglio regionale approvi la proposta di modifica della legge in materia, da me presentata lo scorso anno unitamente a molti colleghi, che può portare risorse aggiuntive e consentire quei controlli di qualità a volte assenti”. Lo ha affermato il capogruppo di Al- Su 10mila esuberi, l’azienda pensa di tagliare gli addetti al recapito e trasferire a Bari alcune lavorazioni Indignati politica e sindacati Code agli sportelli di un ufficio postale pre più attenzione ai costi e ai bilanci, favorendo questo o quel centro in base al “volume d’affari” garantito. Libretti postali, servizi aggiuntivi, vendita di gadget varie rappresentano anche il metro di giudizio di un singolo sportello. La stessa pre- senza di pensionati, con relativo pagamento della pensione, è un sintomo di “buona salute” dell’ufficio. Ormai non ci sono più spazi per i sentimentalismi o per i servizi garantiti. Ma quello che ora preoccupa i sindacati è la possibile diminuzione degli addetti al recapito. I più comuni portalettere potrebbero subire tagli per diecimila in tutta Italia. Una cinquantina quelli “sotto osservazione” anche in Basilica- ta. PosteItaliane starebbe pensando di trasferire alcune lavorazioni da Potenza a Bari, rendendo sostanzialmente superlfua la presenza di altri dieci capi squadra. Esuberi denunciati dai sindacati di categoria e dalla politica. Ogni anno, la necessità per il personale di godere delle ferie estive -proprio un un periodo in cui aumenta anche l’utenzarappresenta un controsenso che si riverbera sui cit- tadini costretti a lunghe code agli sportelli. Non di rado, anche in paesi non piccolissimi, c’è un solo sportellista che non può certo spartirsi. Eppure lo Stato solo qualche mese fa ha garantito a PosteItaliane una commessa di oltre cinque milioni di euro per la gestione delle card carburanti dei patentati lucani. A parte d’assunzione a tempo determinato per qualche giovane per pochi “sportelli dedicati” tutto tace. Le fila aumentano e le poste tagliano personale. Se gli utenti potessero scegliere o fossimo realmente in un regime di concorrenza, tutto sarebbe più facile. Per tutti. subito l’Osservatorio regionale delle acque, che potrebbe non solo svolgere i controlli necessari sulla qualità delle acque minerali, ma anche incenti- vare e sviluppare gli aspetti legati alle proprietà terapeutiche e riabilitative delle acque termali, tentando anche il recupero - a tal fine - di centri un tempo importanti e noti in questo settore anche al di fuori dei confini regionali, quali Tito, Tramutola, S. Cataldo di Bella”. “Ciò consentirebbe - ha concluso Singetta - anche di ridurre od eliminare del tutto la migrazione sanitaria il cui saldo è pesantemente negativo (oltre 1 milione di euro)”. Singetta: vanno aumentate le royalties Acque minerali, “modificare subito la legge regionale” leanza per l’Italia in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, intervenendo a Rapolla ad un convegno organizzato presso le locali terme. “Secondo gli ultimi dati disponibili, a fronte di introiti per oltre 283 milioni, la Regione ha incassato appena 300mi- la euro, neppure sufficienti a garantire l’attività di gestione, figuriamoci i controlli. Ecco perché vanno aumentate le royalties (non in maniera indiscriminata, ma rapportandole a quelle già determinate da altre Regioni sin dal 2006), nonché i con- trolli, per impedire il ripetersi di alcuni - deprecabili - episodi che hanno visto penalizzati, come sempre, i lavoratori. Inoltre, è indispensabile istituire Lamorte (Confsal): più che tagli alla spesa, il governo pensa solo a ridurre il personale “Questa Spending review è iniqua” POTENZA- I tagli del governo alle spese continua a far discutere. Troppo lineare e senza spirito costruttivo. Non mancano critiche su quello che sta La Confsal, la quarta confederazione sindacale italiana, ha dichiarato anche in Basilicata la mobilitazione generale dei suoi iscritti e simpatizzanti contro i primi provvedimenti governativi relativi alla spending review. Per il Segretario regionale Domenico Lamorte, la preannunciata revisione organica dei flussi di spesa attraverso il raccordo dell’eliminazione degli sprechi e della riorganizzazione dei servizi, ha smarrito la caratteristica originale ed è scaduta a semplice e ingiusta riduzione di personale e di spesa con i consueti “ciechi” tagli lineari. La Confsal si oppone, pertanto, alla metodo politico e ai contenuti dei due decreti governativi del 15 giugno, pensati secondo un’iniqua pratica dei tagli lineari, questa volta a grave danno dei lavoratori pubblici. In linea con quanto dichiarato dal segretario generale, Marco Paolo Nigi, ”Il gover- Direttore responsabile: Domenico Parrella Editore: Agebas Srl - Socio Unico Redazione Potenza Via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 E-mail: [email protected]. - [email protected] no Monti, con i primi provvedimenti della spending review, ha tracciato il percorso della revisione governativa della spesa, intesa semplicemente come riduzione di lavoratori e di servizi pubblici. Evidentemente, questo governo predilige la strada della penalizzazione dei lavoratori”. Ed è per questo che la Confsal ha dichiarato la mobilitazione generale dei suoi iscritti e ha avviato con le sue federazioni azioni di protesta e di lotta. Concessionaria di pubblicità: Agebas Srl. Sede legale: Viale Aldo Moro, 48 - 85025 Melfi (Pz) Sede operativa: Via della Chimica, 61 - 85100 Potenza Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 E-mail: [email protected] Concessionaria di pubblicità nazionale: Piemme Spa Via Montello, 10 - Roma - Tel. 06.377081 Abbonamenti: 12 mesi € 432,00 - 6 mesi € 216,00 Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005 Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl Zona Industriale Modugno - Bari (BA) Estratto da: La Nuova del Sud - 24.06.2012 13 PAG. 16 Basilicata Mezzogiorno Domenica 24 giugno 2012 POTENZA E PROVINCIA Le vicende giudiziarie della ditta DeC bloccano tutto. “Diverse le fatture non pagate”. Vicina la rescissione del contratto Nodo Complesso: fine lavori mai Da più di una settimana non si vedono operai. C’è il rischio di paralizzare il cantiere di CARLA ZITA POTENZA- Qualcuno potrebbe dire “lo immaginavo”, altri ne erano più che convinti: i lavori per il nodo complesso in via del Gallitello si sono fermati da almeno dieci giorni ed il motivo sarebbe “un problema di liquidità” della Dec, la ditta che ha vinto il grosso appalto per la realizzazione di una delle opere pubbliche più importanti della città capoluogo di regione. Da tempo non si vedono operai sul cantiere. Questi sono diminuiti negli scorsi mesi per poi “scomparire” del tutto. Gli ultimi sette sono “tornati a casa” da più di una settimana ed ora lavora solo Acquedotto lucano impegnato nell’adeguamento dei sottoservizi. I problemi giudiziari dei De Gennaro, dunque, avrebbero avuto ripercussioni, come si temeva, sull’andamento dell’esecuzione dell’opera a Potenza. Per avere aggiornamenti sulla situazione abbiamo contattato l’ingegne- POTENZA - Il WWF Potenza ed Aree Interne partendo dalla sua specificità di associazione di tutela ambientale, mettendosi in rete con altre associazione e precisamente Associazione Lucani in Natura, Associazione Lucana Autismo, Associazione Lucaniaworld, Federazione Italiana per Il Superamento dell’Handicap di Basilicata e Associazione Zer0971 di promozione sociale, vuole sperimentare nuove pratiche e possibilità di incidere sul contesto locale e rePOTENZA - Torna il raduno contemporaneo di Fiat 500 e Vespa Piaggio. Potenza è pronta a far rombare i motori. Evento organizzato dall’associazione Io Potentino Sez.Motoristica, in collaborazione con il gruppo 500isti Potenza. L’iscrizione al raduno è gratuita. Possono partecipare tutti i possessori di Fiat 500, Piaggio Vespa e loro derivati. Non è obbligatoria l’iscrizione del veicolo ad un Dal ritrovamento di reperti archeologici all’inchiesta sui De Gennaro non sono mancate polemiche sui cantieri aperti re Pasquale Lanzi, direttore dei lavori del Nodo complesso del Gallitello. “Sono in corso riunioni per valutare come agire e garantire il completamento dei lavori che sono quasi finiti. Alle nostre tre o quattro ditte che hanno il subappalto con la Dec non sono state pagate le ultime fatture. Se la Dec non risolverà i suoi problemi in tempi opportuni –ha evidenzia- to Lanzi- bisognerà prendere una decisione. Probabilmente la prossima settimana potremo avere maggiori certezze nel corso di una riunione tra amministrazione comunale e rappresentanti della Dec. Il Comune di Potenza potrebbe procedere alla rescissione del contratto per inadempienza ma l’auspicio è che non si arrivi a questo per non perdere altro tempo. Se si dovesse rescindere il contratto bisognerebbe redigere, prima di fare il nuovo bando, lo stato di consistenza dei lavori eseguiti e la previsione di quelli da fare”. La storia del nodo complesso sembra infinita e continua a riservare “sorprese”: dal ritrovamento di reperti archeologici all’inchiesta sui De Gennaro non sono mancate polemiche sui cantieri L’ultimazione è prevista per agosto Lanzi: “In caso di rescissione? Prima del nuovo bando, lo stato di consistenza dei lavori eseguiti e quelli da fare” aperti e vicino ad uno dei quali qualche mese fa è anche scoppiato un incendio “sospetto”. In realtà ai cittadini interessa solo sapere quando potranno vedere completata l’opera per la quale “si dovranno spendere altri tre o quattro milioni di euro per altri tre o quattro mesi di lavoro”. L’ultimazione dell’opera è prevista per il prossimo mese di agosto 2012 e qua- lora i termini non siano rispettati la ditta dovrà pagare le penalizzazioni previste dal contratto. A differenza di quello che avevano pensato alcuni “il patto di stabilità ha certamente creato qualche problema al comune di Potenza senza però determinare particolari complicazioni. L’amministrazione, infatti, è riuscita a rispettare gli impegni”. te Volturino- Piano dell’ Imperatore ( mt.1486) vede la partenza da Potenza alle ore 8 di fronte al campo sportivo nei pressi del ponte Musmeci. La convinzione alla base del progetto è quella che rendendo l’ambiente naturale il più possibile fruibile in modo corretto a tutti i cittadini diventi più facile salvaguardarlo e tutelarlo. In special modo ciò vale per quei soggetti svantaggiati, destinatari in maniera prioritaria ma non esclusiva del progetto che, residenti in un contesto urbano difficile, hanno poche occasioni per apprezzare e godere pienamente dell’ambiente naturale. “Noi per l‘Ambiente e per la Vita” A contatto con la natura fuori dal caos urbano gionale più generale. Con il Progetto “Noi per l‘Ambiente e per la Vita” si vuole operare in un contesto territoriale caratterizzato da aspetti contrastanti: la città di Potenza, contradistinta da una conformazione e da una organizzazione che creano difficoltà di fruibilità (disordine urba- nistico, difficoltà negli spostamenti ecc. ) a tutti i cittadini e in specie ai soggetti più svantaggiati e il territorio che la circonda, ancora caratterizzato,nonostante la crescente pressione antropica, da tratti ancora incontaminati e in cui sopravvivono aree naturali e paesaggistiche di for- Vespa e 500 in piazza Ionio te valenza. L’appuntamento per il 2° appuntamento del progetto con escursione didattica e laboratori ludico - ambientali sul Monclub o al registro dei veicoli d’epoca. Il ritrovo per le iscrizioni è previsto oggi in Piazza Ionio, a rione Cocuzzo. Sarà possibile iscrivere il proprio veicolo alla manifestazione a partire dalle ore 8.30 e fino alle ore 10.30. Al termine delle iscrizioni l’intera colonna sfilerà all’interno del percorso urbano di Potenza, effettuerà una sosta in Viale Dante e ripartirà alla volta di Pignola e località Rifreddo. Passeggiata urbana POTENZA - La Luna al guinzaglio organizza per oggi una passeggiata urbana nell’ambito del Festival città delle 100 scale curato da Basilicata 1799. Il gruppo si incontra stamane alle ore 9:00 sotto i portici delle Poste centrali di Via Pretoria, di fronte ai carabinieri. Una volta radunati ci si sposterà presso la Sala prove del gruppo ”La Ricotta” dove sarà allestita l’installazione ”In finiti ovvero il corpo riscritto neglispecchi”. Sarà una passeggiata urbana in cui attraverso il corpo vivremo una immersione dentro l’universo senziente della città, al fine di recuperare, per il tramite di frammenti, il senso del tutto. Estratto da: La Nuova del Sud - 25.06.2012 PAG. 17 Basilicata Mezzogiorno _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Lunedì 25 giugno 2012 13 SPECCHIO DELLA CRISI “Facciamo sempre la fila al self, figuriamoci ora con simili prezzi che sono buoni ma speriamo che le quotazioni continuino a calare” “Finalmente uno sconto serio sulla benzina ma qui in Basilicata è lecito attendersi qualcosa di più. Per noi lo sconto dovrebbe esserci tutti i giorni” Le immagini di una pompa di benzina a Potenza come si presentava ieri mattina. Lunghe fila e tanta pazienza per gli automobilisti intenti a fare il pieno. (foto Esposito) Gli automobilisti lucani disposti anche alle lunghe attese pur di risparmiare dieci euro sul pieno Tutti in coda per il pieno Secondo weekend di sconti sui carburanti: a Potenza distributori presi d’assalto di FABRIZIO DI VITO POTENZA - E’ una scena che si ripeterà per tutta l’estate. La priorità dei lucani, nel weekend, non sarà l’assalto alle spiagge, ma quello ai distributori. Prima di partire per il meritato riposo, infatti, nessuno vuole rinunciare alla raffica di sconti sulla benzina che ci accompagneranno fino a settembre. Dieci euro in meno per un pieno: un’occasione troppo ghiotta da poterla sprecare, soprattutto in un periodo così difficile per le famiglie, sempre più fiaccate dalla crisi e dalle tasse. E così, anche nel fine settimana appena trascorso, le pompe di benzina dell’Eni sono state letteralmente prese d’assalto. A Potenza, il diesel, già dalle prime ore di ieri, era esaurito. Rispetto allo scorso weekend, il prezzo, grazie alle quotazioni in ribasso del petrolio, è sceso ulteriormente. 1,48 euro al litro per il gasolio, 1,58 euro al litro per la benzina. Listini così bassi non si vedevano da quasi due anni. E per le prossime settimane è lecito attendersi un ulteriore L’assalto alle pompe ha crato il caos.Tutto esaurito già da sabato sera Alcuni automobilisti intervistati dalla Nuova Tv calo dei prezzi. “Il prezzo è buono – ha commentato un automobilista in coda per il pieno – ma speriamo che le quotazioni continuino a calare”. Finalmente una buona notizia, quindi, per gli automobilisti lucani, sempre in attesa di un equa ricompensa derivante dall’attività estrattiva che assicura il 10% del fabbisogno nazionale. “Finalmente possiamo usufruire di uno sconto sulla benzina – dichiara un altro automobilista – ma qui in Basilicata è lecito attendersi qualcosa di più. Per noi lo sconto dovrebbe es- serci tutti i giorni”. Per il momento, invece, per poter usufruire dello “scontone”, è necessario mettere in conto lunghe attese. Ma nessuno sembra farsi scoraggiare dalle file chilometriche al distributore. “Facciamo sempre la fila al self – service, figuriamoci ora che c’è uno sconto di venti centesimi al litro”. Il pieno ormai si farà solo nel weekend. Anche se col passare delle settimane la guerra dei prezzi scatenata da Eni potrebbe portare ad altre campagne promozionali. Q8 ed Esso sono state le prime compagnie a rispondere ad Eni, con prezzi praticamente identici a quelli del cane a sei zampe. Le altre non sembrano però disposte a perdere le proprie quote di mercato e sono al lavoro per lanciare analoghe iniziative. Per una volta, è il caso di dirlo, a festeggiare saranno i consumatori. E gli automobilisti lucani, finalmente, possono sorridere. E pazienza se oltre agli ingorghi autostradali, quest’estate, saranno costretti a mettere in conto anche quelli al distributore.