Anestestici generali - Facoltà di Medicina e Chirurgia
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Anestestici generali - Facoltà di Medicina e Chirurgia
Anestestici generali Anestestici generali Anestesia generale Stato farmacologicamente indotto, temporaneo e reversibile, di ipnosi, analgesia, miorisoluzione e amnesia Si riconoscono 4 stadi (distinguibili soprattutto per anestetici con lento inizio d’azione centrale) dipendenti da concentrazioni di anestetico utilizzato Guedel’s signs for ether anaesthesia (1920) Anestestici generali Anestesia generale Da un punto di vista temporale l’anestesia puo’ essere distinta nelle seguenti fasi: 1) Valutazione preoperatoria 2) Medicazione preanestetica 3) Induzione 4) Mantenimento 5) Risveglio Anestestici generali Anestesia generale Gli anestetici generali vengono somministrati per due vie principali Via inalatoria Gas (N2O, Xenon), liquidi volatili (isoflurano, sevoflurano, desflurano) Via e.v. Tiopentale, propofol, ketamina, midazolam Via i.m. Ketamina (ambito pediatrico) Anche etomidato, A. generali: effetti su SNC Gli effetti degli a. generali sul SNC sono dovuti principalmente all’inibizione della trasmissione sinaptica (effetti su conduzione assonale probabimente non importanti) Sede azioni Immobilita’ in risposta a incisione cutenea dovuta ad azione a livello spinale Perdita di coscienza (e analgesia) e’ dovuta ad azione a livello delle vie talamo-corticali Amnesia dovuta ad azione a livello ippocampale Se concentrazioni elevate, “spegnimento” completo del SNC A. generali inalatori A. generali inalatori GAS ANESTETICI DI INTERESSE STORICO GAS ANESTETICI ATTUALMENTE UTILIZZATI Non alogenati Dietiletere Etilene Ciclopropano Non alogenati Protossido di azoto Alogenati Cloroformio Tricloroetilene Fluoroxene Alogenati Alotano Metossiflurano Enflurano Isoflurano Sevoflurano Desflurano Xenon: gas inerte con proprieta’ anestetiche (non e’ tossico ma bassa potenza e costi elevati) PROFILO DELL’ANESTETICO PER INALAZIONE IDEALE Induzione rapida e gradevole Rapida variazione della profondità dell’anestesia Soddisfacente rilasciamento muscolare Ampio margine di sicurezza Assenza di tossicità e di altri effetti collaterali alle usuali dosi terapeutiche A. generali inalatori Meccanismo d’azione A. generali inalatori non appatengono ad alcuna classe chimica identificabile Iperpolarizzazione neuronale e modulazione trasmissione sinaptica (sinapsi inibitorie potenziate, sinapsi eccitatorie inibite) Effetti su conduzione assonale probabilmente poco importanti Varie ipotesi Teoria lipidica (principio di Meyer-Overtom) Effetti su proteine (es. canali di membrana) “Teoria lipidica” Ormai abbandonata A possible mechanism for oleamide-induced closure of gap junction membrane channels. A mixture of phospholipids (green circles) and cholesterol (yellow squares) are proposed to form a well-ordered lipid annulus surrounding the gap junction connexon (blue). On treatment with oleamide (red triangles), this lipid ring is fluidized and becomes disordered, promoting a conformational change in the connexon oligomer that leads to gap junction channel closure Proc Natl Acad Sci U S A. 1997 Dec 9;94(25):13375-7. Potentiation significant little Inhibition Anche canali del potassio TREK (Two pore domain), Kv e KATP possono essere attivati da alcuni anestetici inalatori No effect Non e’ pertanto possibile identificare nel SNC un “bersaglio specifico” che sia responsabile di tutti i fenomeni legati all’anestesia A. generali inalatori Farmacocinetica Induzione l’anestetico viene assorbito raggiungimento equilibrio sangue-tessuti fino a alveolo- Mantenimento Equilibrio tra frazione anestetico che lascia e che raggiunge i tessuti Risveglio Progressiva riduzione di anestetico nei tessuti per cessata sua erogazione Induzione e risveglio determinati da proprieta’ dell’anestetico, sua concentrazione e propieta’ fisiologiche A. generali inalatori Variabili che influenzano la velocita’ alla quale si raggiunge una data [anestetico] nel cervello Proprieta’ degli anestetici - Coefficiente di ripartizione sangue/gas (solubilita’ nel sangue) Coefficiente di ripartizione olio/gas (solubilita’ nel grasso) Proprieta’ fisiologiche - Ventilazione polmonare (frequenza e profondita’) Gittata cardiaca Concentrazione anestetico Velocita’ di flusso ematico polmonare Gradiente di concentrazione atero-venoso A. generali inalatori Solubilita’ degli anestetici Espressa come coefficiente di ripartizione (CR) CR sangue/gas Induzione e recupero sono piu’ rapidi se CR basso A. generali inalatori Henry's law "At a constant temperature, the amount of a given gas that dissolves in a given type and volume of liquid is directly proportional to the partial pressure of that gas in equilibrium with that liquid.“ An equivalent way of stating the law is that the solubility of a gas in a liquid is directly proportional to the partial pressure of the gas above the liquid The anesthetic molecule interacts with water molecules in the blood and depending on the anesthetic molecular structure, the drug will be relatively more or less soluble. Lower anesthetic solubility in blood results in the "blood" compartment becoming saturated with the drug following fewer gas molecules transferred from the lungs into the blood. Once the "blood" compartment is saturated with anesthetic, additional anesthetic molecules are readily transferred to other compartments, the most important one of which is the brain. La BEE e’ estremamente permeabile agli anestetici, per cui la concentrazione di anestetico nel cervello e’ molto simile a quella del sangue arterioso La cinetica di trasferimento dell’anestetico dall’aria inspirata al sangue arterioso determina, quindi, le cinetiche dell’effetto farmacologico Diffusion rate = D x (A/l) x ∆P Rate of Entry into the Brain: Influence of Blood and Lipid Solubility Le curve mostrano la concentrazione alveolare (che riflette la concentrazione del sangue arterioso) in funzione del tempo durante l’induzione ed il recupero A. generali inalatori Solubilita’ degli anestetici Espressa come coefficiente di ripartizione (CR) CR sangue/gas Induzione e recupero sono piu’ rapidi se CR basso CR olio/gas Determina potenza di un anestetico e influenza la sua distribuzione nel corpo Maggiore sara’ la solubilita’ lipidica, piu’ lento risultera’ il recupero Per anestetici piu’ solubili, recupero piu’ lento dopo anestesia prolungata (20 % of body volume) Farmaci che deprimono ventilazione polmonare (es. morfina) ritardano induzione e recupero da anestesia Pathway for General Anesthetics Durante induzione fegato, cervello, reni, cuore e letto splancnico influiscono su gradiente atero-venoso soprattutto per a. generali solubili in questi distretti Anche se a. generali sono liposolubili, grasso esercita un’influenza minore su gradiente atero-venoso durante induzione MVR = mixed venous return VRG = vessel-rich group FG = fat group MG = muscle group VPG = vessel-poor group Each group can be modeled as a container with a particular capacity for anesthetic and a particular level of blood flow delivering anesthetic The capacity is the volume that the tissue would need to contain all of its gas if the solubility of the gas in the tissue were the same as that in the blood (this definition is similar to that of the volume of distribution of a drug) A. generali inalatori Farmacocinetica La velocita’ equilibrio anestetico nel sangue arterioso/anestetico nell’aria inspirata e’ una delle caratteristiche + importanti I polmoni sono l’unica via importante per ingresso (aria inspirata) e uscita (flusso ematico) dal corpo dell’anestetico inalato Degradazione metabolica non significativa nel determinare durata d’azione, ma puo’ avere un ruolo per effetti tossici (soprattutto renali ed epatici) A. generali inalatori Cloroformio (obsoleto) causa epatotossicita’ per formazione di radicali Farmacocinetica Metossiflurano (raramente utilizzato) causa tox. renale per formazione met. epat.) fluoruri nel e ossalati La velocita’ (50-70% equilibrio anestetico sangue arterioso/anestetico nell’aria inspirata una delle Alotano puo’ generare tossicita’ epatica e’ (metabolizzato caratteristiche + importanti per il 30-40%, produzione di bromuro, trifluoroacetato e, a bassa tensione di O2, radicale clorotrifluoroetilico) I polmoni sono l’unica via importante per ingresso (aria Attenzione ae tossicita’ all’inalazione inspirata) uscita secondaria (flusso ematico) dal protratta corpo nel tempo diinalato basse concentrazioni di anestetico dell’anestetico (operatori sale chirurgiche) Degradazione metabolica non e malformazioni significativa fetali nel tossicita’ epatica, leucemie, aborti determinare durata d’azione, ma puo’ avere un ruolo per effetti tossici (soprattutto renali ed epatici) A. generali inalatori Posologia Gli anestetici inalatori riferimento alla MAC vengono dosati facendo Minima concentrazione alveolare (MAC): Concentrazione alveolare minima che alla pressione di 1 atm produce l’immobilita’ nel 50 % dei pazienti esposti ad uno stimolo doloroso (incisione chirurgica) Vantaggi: • si puo’ misurare facilmente anestetico nel polmone • all’equilibrio, p.parziale anestetico nel polmone e’ uguale a quella nell’encefalo CARATTERISTICHE DELLA MAC Scarsa variabilità interindividuale nell’ambito di una stessa specie Non viene modificata da sesso, altezza, peso corporeo del paziente o durata dell’anestesia Non è modificata da stimoli nocicettivi diversi La dose somministrata di un gas anestetico puo’ essere definita come multipli di MAC (per singoli paz. tra 0,5 e 1,5 MAC) – a 1.1 MAC, >95 % pazienti non responsivi a s. dolorosi Le MAC dei diversi anestetici sono additive MAC-risveglio (MAC “awake”) Valore al quale i pazienti recuperano la coscienza (il soggetto risponde ad un comando vocale); e’ compreso tra il 55% ed il 67% del valore della MAC dei vari anestetici MAC e AP50 AP50 Pressione parziale (concentrazione alveolare) alla quale il 50% delle persone trattate perdono la nocicezione Analgesic index (AI) = Rapporto tra MAC e AP50 (MAC/AP50) Maggiore e’ questo rapporto, minore sara’ la quantita’ (pressione parziale) di anestetico richiesta per indurre analgesia rispetto a quella necessaria per un’anestesia chirurgica. Es. portossido di azoto ha un elevato AI (buon analgesico), a differenza dell’alotano Indice terapeutico = LP50/MAC A. generali inalatori: effetti Sistema cardiocircolatorio Diminuzione pressione arteriosa (alotano, enflurano, sevoflurano, isoflurano, desflurano) e consumo miocardico di O2 Nota: Ipercapnia libera catecolamine (contrasto caduta pressione) – diminuzione pressione minore dopo 5 h di anestesia di quella indotta dopo 1 h N2O aumenta [NA]plasmatiche e, se usato da solo, anche il ritmo cardiaco e pressione sanguigna In associazione ad altri a. inalatori, l’N2O puo’ ridurre il loro effetto deprimente circolatorio Alterazioni dell’autom. cardiaco (es. alotano puo’ indurre bradicardia, mentre isoflurano e desflurano tachicardia) A. generali inalatori: effetti Apparato respiratorio Depressione variabile funzione respiratoria (soprattutto isoflurano e enflurano, N2O ha effetto minore) – necessario controllo Depressione funzione mucociliare (potenzialmente stasi di muco esita in atelectasia ed infezioni post-operatorie) Generalmente broncodilatazione (ma odore pungente di isoflurano e desflurano li rende meno adatti in pazienti con broncospasmo attivo) A. generali inalatori: effetti Cervello Diminuzione metabolismo cerebrale (CMR; causa in genere diminuzione flusso ematico cerebrale) Provocano vasodilatazione (di meno N2O), ma effetto netto su flusso ematico cerebrale (aumento, riduzione o nessuna modifica) dipende da concentrazione < 1 MAC – vasodilatazione, ma riduzione CMR e’ maggiore flusso ridotto > 1 MAC – vasodilatazione maggiore di riduzione CMR flusso aumentato = 1 MAC – effetti si bilanciano flusso non vi e’ variazione di A. generali inalatori: effetti Cervello Diminuzione metabolismo cerebrale (CMR; causa in genere diminuzione flusso ematico cerebrale) Provocano vasodilatazione (di meno N2O), ma effetto netto su flusso ematico cerebrale (aumento, riduzione o nessuna modifica) dipende da concentrazione Indesiderato in pazienti con elevata pressione endocranica (es. tumore, emorragia cerebrale o trauma cranico) Evitare anestetico ad alte concentrazioni e, se possibile, utilizzare iperventilazione (causa riduzione PaCO2 e conseguente vasocostrizione cerebrale) A. generali inalatori: effetti Cervello Diminuzione metabolismo cerebrale (CMR; causa in genere diminuzione flusso ematico cerebrale) Provocano vasodilatazione (di meno N2O), ma effetto netto su flusso ematico cerebrale (aumento, riduzione o nessuna modifica) dipende da concentrazione N2O puo’ aumentare flusso ematico cerebrale pressione endocranica (attivazione simpatico) e Alterazioni EEG (a basse concentrazioni attivazione EEG; con sevoflurano ed enflurano si possono osservare profili epilettiformi isolati) A. generali inalatori: effetti Reni Diminuzione flusso ematico renale, velocita’ filtrazione glomerulare e diuresi Muscolatura liscia uterina Rilassamento (meno con N2O) Alotano Sempre meno utilizzato (preferiti altri come isoflurano) Liquido volatile a RT (non e’ esplosivo o infiammabile) CR elevato causa di induzione e risveglio lenti Metabolismo epatico CYP-dipendente (anche 40%) porta a sottoprodotti reattivi (epatite da alotano) Effetti collaterali cardiovascolari: inotropismo negativo, aritmie, ipotensione In soggetti predisposti, alotano (ma anche altri a. alogenati) puo’ scatenare ipertermia maligna Effetti collaterali SNC: vasodilatazione (attenzione nei traumatizzati cranici o con ipertensione endocranica) Sevoflurano Liquido volatile a RT (non e’ esplosivo o infiammabile) CR sangue/gs basso - induzione e risveglio rapidi Particolare attenzione va usata nell’erogazione di questo anestetico (presenza di calce sodata nei circuiti di erogazione per rimuovere CO2) Reazione esotermica Sviluppo CO Formazione “Composto A” nefrotossico – idratare calce Isoflurano Anestetico volatile piu’ usato (simile all’enflurano ma meno metabolizzato e non possiede sue propieta’ proconvulsivanti) – costi produzione elevati Potente vasodilatatore coronarico – puo’ esacerbare attacchi ischemici cardiaci in pazienti con CAD (“furto di sangue”) isoflurano Ossido nitroso (N2O) Gas inodore, non esplosivo CR sangue/gs basso – induzione e risveglio rapidi Bassa potenza (da solo) – 1 MAC > 100% Spesso utilizzato al 70%, in associazione con altri a. inalatori (minori concentrazioni) Ha azioni analgesiche a concentrazioni molto inferiori per un effetto anestetico (utile ad es. durante parto) Ossido nitroso (N2O) Durante recupero puo’ verificarsi ipossia da diffusione transitoria (riduzione PO2 alveolare) – effetto importante in soggetti con malattie respiratorie Esposizioni prolungate (> 6h) possono causare depressione midollo osseo (anemia, leucopenia) – inibizione metionina-sintetasi perche’ prodotti di degradazione di N2O (flora batterica) inattivano vit. B12 L’N2O tende a penetrare nelle cavita’ gassose corporee (attenzione in caso di pneumotorace, embolo gass. vas.) A. generali endovenosi A. generali endovenosi Sono composti aromatici o eterociclici, hanno elevata lipofilia e dimensioni contenute Non sono richieste particolari apparecchiature per erogazione o strutture adeguate a smaltimento Farmaci piu’ adoperati per indurre l’insorgenza di uno stato anestetico nell’adulto (+ rapida rispetto a.g. e.v.) Possono essere utilizzati da soli per brevi procedure chirurgiche (potenza adeguata e rapida velocita’ di recupero) A. generali endovenosi Farmacocinetica Si distribuiscono rapidamente nel SNC (lipofilia e elevata perfusione ematica alla base di effetto anestetico rapido) La successiva fase di ridistribuzione ad altre regioni meno perfuse (muscoli, visceri, adipe) abbassa ulteriormente i livelli plasmatici tiopentale A. generali endovenosi Farmacocinetica Si distribuiscono rapidamente nel SNC (lipofilia e elevata perfusione ematica alla base di effetto anestetico rapido) La successiva fase di ridistribuzione ad altre regioni meno perfuse (muscoli, visceri, adipe) abbassa ulteriormente i livelli plasmatici Gioca un ruolo principale per il recupero da anestesia indotta da anestetici generali endovenosi Differente velocita’ di recupero se anestetico somministrato in bolo singolo o multiplo (es. con tiopentale risveglio puo’ variare da 15 min a molte ore) Potentiation significant little No effect Inhibition Non e’ pertanto possibile identificare nel SNC un “bersaglio specifico” che sia responsabile di tutti i fenomeni legati all’anestesia A. generali endovenosi Barbiturici Il tiopentale e’ il piu’ utilizzato (formulazione tamponate con carbonato sodico) Somministrato e.v. (in ambito pediatrico per via rettale) Metabolizzato dal fegato ed escreto con le urine Agiscono sul recettore GABAA (anche su recettori AMPA e Kainato e su alcuni canali voltaggio-dipendenti) Effetti: riduzione CMR O2 (utile durante ischemia) con conseguente riduzione flusso ematico cerebrale (utile in pazienti con edema), controllo crisi convulsive A. generali endovenosi Barbiturici Effetti collaterali: riduzione pressione tachicardia riflessa (a dosi elevate cardiaca), depressione respiratoria arteriosa e depressione Il tiopentale usato solo per induzione (20 sec) e non per mantenimento anestesia (altrimenti anestesia e recupero lunghi per accumulo e lento rilascio da siti di accumulo) Il tiopentale (come altri barbiturici), puo’ far precipitare un attacco di porfiria (induzione CYP e ALA sintetasi) A. generali endovenosi Propofol Altamente liposolubile (formulazione con olio di semi di soia, glicerolo e lecitina – potenziali risposte allergiche in pazienti sensibili) – anche fospropofol Distribuzione e ridistribuzione simile ai barbiturici, ma risveglio + rapido anche dopo dosi multiple (clearance + rapida) – utile anche per mantenimento anestesia Metabolizzazione epatica ed extraepatica ed escrezione renale – alto legame alle p. plasmatiche Potenzia trasmissione GABAergica e glicinergica A. generali endovenosi Propofol Effetti: riduzione CMR O2 (utile durante ischemia) con conseguente riduzione flusso ematico cerebrale ( pressione endocranica); incerto controllo crisi convulsive Effetti collaterali cardiovascolari simili al tiopentale, ma minore tachicardia riflessa all’ipotensione Propofol infusion syndrome (infusione continua dosi elevate – compromissione musc. scheletrica e cardiaca, collasso cardiocircolatorio e a. metabolica) A. generali endovenosi Etomidato Scarsamente propilenglicole) idrosolubile (formulazione con Comparsa effetti veloce (5-10 min) Metab. epatica e plasmatica; escrezione renale Agisce sul recettore GABAA Effetti collaterali simili al tiopentale, ma minori effetti cardiovascolari e respiratori L’uso prolungato dell’etomidato puo’ sopprimere la produzione di steroidi (attenzione in pazienti con insufficienza surrenalica) A. generali endovenosi Ketamina Ketamina Ketamina A. generali endovenosi Ketamina Derivato della fenciclidina (“polvere d’angelo”) A. generali endovenosi Ketamina Derivato della fenciclidina (“polvere d’angelo”) PCP – per la prima volta negli anni ’50 come anestetico Insolita anestesia, caratterizzata da analgesia e stato di trance (espressione facciale assente, occhi fermi o fissi, mantenimento di tono muscolare) – sintomi simili non a risposta anestetica da barbiturici ma a schizofrenia catat. In alcuni casi risposta si manifestava con agitazione marcata, allucinazioni, disorientamento, delirio Nel 1967 uso di PCP diffuso negli USA – “pillola della pace” a San Francisco tra i manifestanti contro guerra ne Vietnam A. generali endovenosi Ketamina Derivato della fenciclidina (“polvere d’angelo”) Puo’ essere assunta attraverso tutte le v.d.s. (ora uso veterinario) A dosaggi sottoanestetici, individui riportano: •Sensazioni di distacco dal loro corpo •Vertigini o galleggiamento •Intorpidimento •Stato sognante Alla fine tutti i soggetti mostrano disorganizzazione cognitiva, difficolta’ di concentrazione, eloquio esitante •Negativismo/apatia/ostilita’ o euforia/simpatia vs altri A. generali endovenosi Ketamina Derivato della fenciclidina (“polvere d’angelo”) Elevate dosi di PCP inducono stato di coma o di stupore della durata di 2-4 h (confusione e deficit cognitivi possono permanere per 8-72 h) Un massiccio sovradosaggio (> 1 g) puo’ portare a coma e stupore (diversi giorni, possibili crisi epilettiche, aumento pressione, depressione respiratoria) – anche 2 settimane per recupero (confusione che puo’ evolvere in psicosi della durata di mesi) A. generali endovenosi Ketamina Derivato della fenciclidina (“polvere d’angelo”) Trattamento intossicazione da PCP Mirato a ridurre livello sistemico di farmaco, a mantenere il paziente calmo e sedato • Riduzione stimoli sensoriali (ambiente tranquillo) • Carbone vegetale per os (se ancora PCP da assorbire) • Restrizioni fisiche precauzionali per evitare autolesioni • Sedazione con BDZ (es. lorazepam) contro agitazione e neurolettico atipico (es. ziprasidone, clozapina, aripiprazolo) A. generali endovenosi Ketamina Primo studio nel 1965 da parte di Edward Domino Dosi subanestetiche provocano reazioni simili (meno intense) a quelle osservate con PCP Dosi anestetiche (1 mg/kg e.v.) provocavano analgesia e “disconnessione ad occhi aperti” dall’ambiente circostante – anestesia dissociativa Esperienze soggettive riportate da consumatori di Ketamina Sensazione di leggerezza e/o visioni di immagini colorate Completa perdita del senso del tempo Distorsioni bizzarre della forma o delle dimensioni del corpo Percezione alterata della materia corporea (es. sentirsi di gomma, plastica o legno) Sensazioni di galleggiamento o di sospensione senza peso nello spazio Sensazioni di allontanamento dal corpo Intuizioni improvvise sui misteri dell’esistenza o sull’intima natura di se stessi Esperienze di essere un “tutt’uno” con l’universo Visioni di esseri spirituali o soprannaturali Delgarno & Shewan, 1996 • Esperienza “prossima alla morte” (Jansen, 200, 2001) – “K-Hole” • Il “K-hole” e’ uno stato d’essere che puo’ risultare sia spiritualmente edificante che terrificante • Ketamina e PCP sono altamente rinforzanti in differenti specie animali • Ketamina aumenta frequenza di scarica di cell. dopam. mesenc. ( librazione DA nella C.P.), aumenta attivita’ nucleo accumbens (contribuisce al rinforzo) – base del rinforzo Ketamina Ketamina A. generali endovenosi Ketamina Derivato della fenciclidina (“polvere d’angelo”) Solubile sia nei lipidi che acqua (e.v., i.m., p.o., r.) Metabolizzazione epatica; escrezione renale e biliare Utilizzato anche per mantenimento anestesia Antagonista non competitivo recettore NMDA Blocco del canale aperto con occupazione di un sito interno del canale Legame ad un sito esterno recettoriale con riduzione frequenza apertura NMDAR ampiamente distribuiti nel SNC (es. corteccia, ippocampo) Disfunzione NMDAR nella patofisiologia della schizofrenia From: Comparison of Ketamine-Induced Thought Disorder in Healthy Volunteers and Thought Disorder in Schizophrenia Am J Psychiatry. 1999;156(10):1646-1649. Figure Legend: Comparison of Total, Factor, and Individual Item Scores on the Scale for the Assessment of Thought, Language, and Communication of Healthy Volunteers With Ketamine-Induced Thought Disorder and Patients With Schizophrenia A. generali endovenosi Ketamina Derivato della fenciclidina (“polvere d’angelo”) Solubile sia nei lipidi che acqua (e.v., i.m., p.o., r.) Metabolizzazione epatica; escrezione renale e biliare Utilizzato anche per mantenimento anestesia Antagonista non competitivo recettore NMDA Marcata analgesia (a differenza di altri A.G.E.) Blocco NMDAR nel midollo spinale Attivazione vie inibitorie discendenti A. generali endovenosi Ketamina Derivato della fenciclidina (“polvere d’angelo”) Solubile sia nei lipidi che acqua (e.v., i.m., p.o., r.) Metabolizzazione epatica; escrezione renale e biliare Utilizzato anche per mantenimento anestesia Antagonista non competitivo recettore NMDA Marcata analgesia (a differenza di altri A.G.E.) Provoca “anestesia dissociativa”; risveglio con delirio, allucinazioni (“fenomeni di emersione”) A. generali endovenosi Ketamina Effetti collaterali: •Aumento pressione (endocranica e arteriosa) per azione simpaticomimetica (inibizione ricaptazione catecolamine); anche gittata e frequenza cardiaca •Aum. flusso ematico cerebrale; scarsi eff. su CMR O2 •Broncodilatazone per azione simpaticomimetica •Allucinazioni, delirio (+ frequenti durante recupero) No in pazienti a rischio di ischemia cerebrale e elevata pressione endocranica Usi: pazienti a rischio di ipotensione e broncospasmo A. generali endovenosi Ketamina Ketamine is being intensively investigated as an antidepressant therapy. To date, five short-term controlled studies and other open-label studies in patients with unipolar or bipolar depression have demonstrated that intravenous ketamine is safe and has a rapid and profound short-term effect on depressive symptoms, including suicidal thoughts, even among patients considered treatment-resistant to standard medications or electroconvulsive therapy. Before ketamine can be incorporated into clinical practice, however, its long-term safety and effectiveness need to be evaluated. Although the effectiveness of alternative routes of ketamine administration (i.e., oral, intranasal, or intramuscular) needs to be determined, intravenous ketamine could be conceptualized as a clinic-based procedural therapy for treatment-resistant forms of depression. J Psychosoc Nurs Ment Health Serv. 2013 Jan;51(1):11-4. A. generali endovenosi Midazolam Benzodiazepina somministrata e.v., i.m., p.o. Metabolizzazione epatica; escrezione renale Azione GABA-facilitante conseguente legame a GABAA Effetti collaterali: riduzione CMR O2 (utile durante ischemia), contenuta riduzione pressione arteriosa, lieve depressione respiratoria Flumazenil utilizzato per accelerare recupero Premedicazione anestetica Finalita’: •Potenziare una o piu’ componenti dello stato anestetico (es. analgesia, amnesia, rilassamento muscolare, stato di coscienza) •Ridurre ansia e/o insonnia precedenti l’intervento •Ridurre dosaggio anestetici generali •Ridurre volume e acidita’ contenuto gastrico Premedicazione anestetica Benzodiazepine Farmaci ansiolitici, sedativo-ipnotici e che danno amnesia (anche miorilassanti e anticonvulsivanti) diazepam, lorazepam, midazolam Agonisti α2 Ipotensione, sedazione, analgesia clonidina, dexmedetomidina Analgesici Bloc. neuromus. Morfina, fentanil e congeneri Rilassamento muscoli collo e mandibola (intubazione) e altri musc. Premedicazione anestetica Atropinici Moderano le secrezioni a livello della bocca, faringe, laringe, trachea e bronchi Riducono risposte manipolazioni vagali da visceri atropina Anti H2, IPP, procinetici Contrastano rigurgito gastrico nelle vie aeree Neuroleptoanalgesia L’uso combinato di droperidolo (antagonista dopaminergico) con un analgesico oppiaceo (es. fentanil) puo’ produrre uno stato di profonda sedazione e analgesia Se associati anche N2O (potenzia effetto amnesico) si induce uno stato di neuroleptoanestesia. Il paziente e’ in grado di rispondere a semplici domande e comandi (assenza perdita di coscienza), ma non percepisce dolore e non ricorda nessuna delle procedure cui e’ stato soggetto Utile durante procedure come endoscopia Trattamento anestetico controllato Anestesia locale + midazolam IV (o propofol) + oppioide (o ketamina) Sedazione cosciente Anestetici IV (diazepam, midazolam) + analgesici oppioidi (fentanil); disponibili antagonisti (vantaggio)