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Le battaglie di Loano per aiutare il turismo
La storia MARINA BELTRAME LOANO na trentina di cartelli, da poco installati dalla Provincia di Savona, segnalano i luoghi salienti delle Battaglie di Loano e di Montenotte. Realizzati nei contenuti e nella grafica da Alessandro Garulla, Lauro Del Conte e Andrea Puleo, danno informazioni sulle due battaglie chiave della Rivoluzione francese in terra italiana e suggeriscono una serie di percorsi storico-escursionistici. «La Battaglia di Loano del 23 novembre 1795 fu la chiave di volta che permise ai Francesi Rivoluzionari di invadere l’Italia, attaccare a sorpresa e annientare l’impero austriaco. - spiega Garulla - Fu una grande offensiva, che coinvolse 80.000 militari dei diversi schieramenti. Ebbe grande importanza per l’espansione napoleonica in Italia, tanto da essere iscritta per prima sull’Arco di Trionfo a Parigi. I francesi, approfittando della stagione inoltrata, con tanto di neve sulle alture, attaccarono lungo un fronte di 40 chilometri, dalla spiaggia di Loano ad Ormea, concentrando i loro sforzi proprio sul versante Ligure. Riuscirono a sfondare sul passo dello Scravaion, e da lì un contingente di truppe della Divisione Massena raggiunse e occupò Melogno, Madonna della Neve e Sangiacomo chiudendo in una sacca l’esercito avversario». I cartelli dedicati alla Battaglia di Loano sono 16. Lungo il percorso della linea francese di Borghetto, indicato da uno dei due cartelli Croce di Tomaira, sentiero che parte dalle alture del Capo, sono ancora oggi visibili i segni delle tende e i trinceramenti della prima linea francese, da cui partì l’attacco del 23 novembre 1795. Più in alto, al passo dello Scravaion, due cartelli indicano i sentie- U Le battaglie di Loano per aiutare il turismo Trenta cartelli indicano le fasi della campagna napoleonica Percorso Trenta cartelli spiegano a residenti e turisti le battaglie napoleoniche di Loano creando una lunga passeggiata attraverso le bellezze del centro storico e della collina loanese ri che percorsero le posizioni austropiemontesi investite dall’assalto francese e il luogo in cui l’esercito d’oltralpe sfondò. Sono visibili a pochi metri dalla strada le piazzole dei cannoni, i segni delle tende e le trincee. Segni e tracce che si trovano anche nei pressi del cartello di Madonna della Neve. A San Giacomo, dove terminò la battaglia con il completo aggiramento dell’esercito imperiale, si trovano trincee e postazioni di cannoni. «Queste montagne sono state coperte di migliaia di morti e in molti posti sono ancora visibili le fosse comuni», aggiunge Garulla. I cartelli sono stati installati dalla Provincia nell’ambito del progetto di promozione turistica europea Bonesprit, al quale partecipano più province italiane legate alla storia napoleonica. Negli ultimi anni, in più occasioni, Loano ha ospitato la rievocazione della Battaglia del 1795.