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Scarica il file – la preparazione al tuffo
preparazione atletica
I diversi tipi di tuffo
su palla rasoterra
Il tuffo è uno dei gesti tecnici di base più amati dai portieri, soprattutto da
quelli più giovani. È uno dei fondamentali che distingue il ruolo del Numero Uno
rispetto a quello degli altri compagni di squadra, rendendolo peculiare.
R
itengo che il concetto da
terebbero allontanare precocemente
La deviazione può essere effet-
trasmettere al portiere, sin
dal ruolo del portiere. A questa età
tuata a due mani, soluzione che
dalla giovane età, è quan-
è molto importante far crescere nel
offre ottime garanzie di successo e
giovane N.1 il “Piacere di tuffarsi” .
copertura della porta anche in caso
do effettuare il tuffo. Molto spesso,
forse anche per una buona dose di
Nella programmazione dell’allena-
rimbalzo irregolare. Tale intervento
egocentrismo (caratteristica di pa-
mento per i portieri più grandi deve
riduce la possibilità del massimo al-
recchi interpreti del ruolo), il portiere
trovare posto, almeno una volta alla
lungamento, che viene più facilmen-
esegue tuffi anche su palle che non
settimana, l’allenamento del tuffo
te trovato cercando di intercettare il
necessitano di tale intervento oppure
con esercitazioni che prevedano di
pallone con una mano, la quale deve
li platealizza eccessivamente.
volta in volta l’esecuzione delle diver-
essere sempre quella omologa al
se tipologie.
lato di caduta.
Il preparatore dei portieri deve
insegnare all’estremo difensore ad
La parata in tuffo, o se meglio la
Ritengo che oltre alle componenti
essere in primo luogo essenziale
vogliamo definire come parata con
esecutive del gesto tecnico, assuma
ed eseguire con estrema precisio-
caduta a terra su un fianco, può
un ruolo molto importante anche la
ne ogni gesto tecnico, riservando
essere divisa in varie tipologie a se-
fase di preparazione dell’intervento.
la parata in tuffo solo a situazione
conda della distanza del pallone dal
estreme.
corpo e della sua traiettoria.
Nel momento del tiro il portiere
deve farsi trovare fermo e con entram-
Nelle categorie giovanili, il tuffo
In questo articolo analizzeremo i
deve essere insegnato con una
vari tuffi che possono essere effet-
Un corretto utilizzo degli appoggi,
corretta progressione didattica che
tuati su tiri con traiettoria rasoterra
sfruttando sempre l’avampiede, sia
permetta un apprendimento comple-
che possono essere intercettati a
per i movimenti che per le spinte,
to di tutte le sue fasi. Occorre evitare,
seconda dei casi in presa o devia-
permette di trovare una maggiore
infatti, traumi o infortuni che lo por-
zione.
velocità e distanza di esecuzione.
36.
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bi i piedi a contatto con il terreno.
preparazione atletica
Tipi di tuffo
su palla rasoterra
Le 5 diverse tipologie di tuffo che il
portiere deve sapere eseguire e, che
sia in fase di istruzione che di mantenimento, devono essere allenate sono:
• Levagamba
• Per caduta
• Passo spinta
• Passo incrociato
• Con piede scaccia piede
Levagamba
fettuare un tuffo con il passo incrocia-
Passo spinta
Si utilizza il Passo Spinta quando
to. Questo gesto permette di coprire
la palla è a una distanza dal portiere
abbondantemente oltre la metà della
tale per cui deve effettuare una spinta
luce della porta.
allargando la gamba omologa al lato
La corretta esecuzione prevede
di tuffo e spingendo verso la palla. La
che il primo passo venga effettuato
punta del piede di spinta viene posta
con il piede opposto al lato di tuffo.
sempre in direzione della sfera.
La gamba omologa successiva-
Ha un tempo di esecuzione molto
mente raggiunge e supera quella di
ridotto e, se accompagnata da una
spostamento, effettuando la spinta
buona
verso la palla come per il tuffo in
componente
muscolare,
permette di coprire tranquillamente
Il tuffo in levagamba serve quando
metà della porta. È statisticamente il
il tiro e molto vicino ai piedi del portie-
tipo di tuffo maggiormente utilizzato.
Con piede scaccia piede
Il tuffo “con piede scaccia piede”
re che, magari sorpreso per la velocità della palla, non trova il tempo per
Passo Spinta.
Passo incrociato
viene eseguito quando prima di effet-
Quando la distanza tra la palla e il
tuare il tuffo il portiere effettua un leg-
A questo punto il portiere deve cer-
portiere è tale per cui il passo spinta
gero movimento con passo laterale.
care il modo più breve per cadere a ter-
non è sufficiente, non rimane che ef-
Questo tipo di intervento prevede
effettuare la parata alla figura.
ra e intercettare la palla. L’ostacolo che
che la gamba omologa al lato di tuffo
si frappone tra le sue mani e la terra è
esegua uno spostamento che viene
la gamba omologa a quella di caduta,
successivamente pareggiato dalla
perciò egli deve farla passare sollevan-
gamba opposta. A questo punto
dola da terra dietro a quella opposta.
l’arto omologo si allarga ancora per
In questo fase le braccia escono
contemporaneamente e vanno a
cercare la palla verso terra.
la spinta finale.
Rispetto al passo incrociato offre
la possibilità di essere sempre in
perfetto equilibrio durante lo spo-
Per caduta
stamento e, in caso di deviazione
Il tuffo per caduta è abbastanza
della traiettoria del pallone, di riuscire
simile a quello levagamba, in quanto
più facilmente a fornire una pronta
non comporta una spinta dell’arto
risposta motoria. Ha una fase di ese-
omologo al tuffo. La corretta esecu-
cuzione più lenta in quanto richiede
zione richiede solamente che il portie-
l’esecuzione di tre passi al posto dei
re si lasci cadere nel più breve tempo
due del passo incrociato e fornisce
possibile al suolo. La distanza della
una minore forza elastica di spinta
palla dal corpo non è eccessiva.
rispetto al precedente.
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preparazione atletica
6) in piedi da fermo
7) in piedi sulla corsa (solo per passo
incrociato)
Stati della palla
La progressione didattica prevede
un ulteriore grado di difficoltà crescente anche in relazione allo stato
della palla. Tutti i tre stati devono
essere abbinati ad ogni singola posizione di partenza.
• Palla ferma. Con la palla ferma
Foto 1.
si permette all’allievo di trovare le
Progressione per le
decubito, cioè quella che prevede
giusta tecnica esecutiva con un
categorie più giovani
meno spazio di caduta al suolo, per
obiettivo statico.
Per allenare il tuffo rasoterra nel
poi passare alla successiva quando il
• Palla in mano al portiere. Con la
giovane portiere, come accennato,
portiere ha assimilato correttamente
palla in mano il portiere può affina-
ritengo sia corretto seguire una pro-
il gesto. Questa progressione termi-
re soprattutto la fase di caduta e
gressione didattica che può essere
na quando il giovane portiere esegue
appoggio della palla al suolo
così riassunta:
correttamente il tuffo partendo dalla
• Palla calciata dall’allenatore. È la
stazione eretta.
condizione più reale per ogni posi-
1) decubito (foto 1)
zione di partenza, si devono rias-
2) seduto (foto 2)
sumere in un unico gesto efficace
te, oltre ad abituare il portiere alla
3) ginocchio (foto 3)
le singole componenti tecniche
caduta partendo da altezze progres-
4) 1/2 ginocchio esterno: palla sul
Se si intende esercitare l’intervento
sive e facilitate, permettono di curare
lato del ginocchio alto per spinta
in deviazione, si utilizza solamente la
in successione anche le altre compo-
su lato omologo (foto 4)
progressione con palla ferma e con
Posizioni di partenza del portiere
Le diverse posizioni sotto descrit-
nenti tecniche del gesto, dalla posi-
5) 1/2 ginocchio interno: palla sul lato
palla lanciata. In questo caso è im-
zione del capo, al tronco, alle mani e
del ginocchio basso, per levagam-
portante definire con dei delimitatori
al loro impatto con il pallone ecc.
ba se è vicina, per passo spinta se
una zona laterale verso la quale deve
è lontana (foto 4)
essere indirizzata la palla.
Si incomincia dalla posizione di
Foto 2.
38.
Foto 3.
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Foto 4.
preparazione atletica
L’allenamento
per i portieri evoluti
L’allenamento del tuffo nei portieri
più grandi prevede l’affinamento della
L’allenamento del tuffo con que-
Il Mister posto a 2-3 mt. inizialmen-
sta tipologia di portieri può essere
te calcia con palla a terra sempre
proposto sia in forma strettamente
sul lato scoperto. Quando il portie-
tecnica che situazionale.
re ha acquisto una buona tecnica
gestualità tecnica e della velocità ese-
Ciclicamente tutti i tipi di tuffo
e velocità esecutiva, il calcio può
cutiva, in rapporto alla velocità della
devono essere esercitati curando la
essere effettuato di controbalzo
palla o alle situazioni di gioco.
corretta esecuzione della gestualità
così da ottenere una velocità di
e delle sue componenti.
palla ancora maggiore.
Nella seduta di allenamento, prima di
procedere a queste esercitazioni, riten-
In situazione ritengo sia preponde-
Successivamente si allarga la
go possa essere utile proporre una fase
rante l’esatta applicazione del gesto
porta fino ai 2,50 mt. Il portiere si
di adattamento a terra, così da iniziare a
necessario e dell’efficacia della parata.
posiziona nel mezzo ed ha come
“fare sentire” il terreno al portiere. A tal
1. Questa è una esercitazione tecni-
obiettivo la parata senza sapere in
scopo possono essere utilizzate, anche
ca per l’apprendimento del tuffo
anticipo verso quale lato la palla
come forma di mobilità del tronco, po-
levagamba. Viene definita con i
viene calciata. Come variante è
sizioni di partenza mutuate dall’elenco
paletti una mini porta di 1-1,30
possibile utilizzare paletti di colo-
sopra esposto ed eseguite sempre con
mt. Il portiere si posiziona interna-
re diverso e richiedere al portiere
la palla calciata dall’allenatore.
mente alla porta vicino al paletto.
prima di effettuare la parata di
spostarsi e riposizionarsi nel minor
tempo possibile a seconda del comando vocale o visivo. Se si vuole
allenare il tuffo per caduta si devono incrementare ulteriormente le
dimensioni della porta. Figura 1.
2. Esercitazione situazionale da palla
laterale. L’allenatore dietro a una
sagoma sposta la palla simulando
di saltare l’uomo e calcia in porta.
Il portiere ha come scopo, oltre a
quello di trovare immediatamente la
posizione corretta sullo spostamento della palla, quello di effettuare
la parata in tuffo senza cadere sul
sedere pregiudicando l’esito dell’intervento.
In questo esercizio, data la poca
Figura 1.
luce di porta scoperta, i tipi di tuffo
più utilizzati sono il levagamba o
per caduta. Nel caso la palla fosse
indirizzata larga sul secondo palo
potrebbe essere necessario un
passo spinta. Figura 2.
3. Per
apprendere
correttamente
l’esecuzione dei passi sia per il
tuffo con Passo Spinta che con
passo incrociato ritengo molto utile
l’esercitazione detta a “Spina”.
Figura 2.
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preparazione atletica
Può essere eseguita con 4-6
prima su un lato, poi dopo aver
gere da attaccante e ribadire in
palloni che sono disposti diago-
riassunto la posizione tra i paletti,
rete eventuali interventi imperfetti.
nalmente tra loro. Il tipo di tuffo
su quello opposto (3).
Figura 4.
da effettuare viene determinato
Per stimolare maggiormente il
5. Doppia porta. Il portiere deve
dalla distanza tra una pallone e il
portiere alla presa o alla deviazio-
difendere una porta bifacciale.
successivo. Se la distanza è breve
ne corretta è possibile posiziona-
A seconda della larghezza della
(2-3 mt), a seconda anche della
re, a qualche metro dal palo, un
porta il tuffo richiede un’esecuzio-
stazza del portiere, il tuffo allenato
compagno con il compito di fun-
ne diversa.
è il passo spinta; se la distanza aumenta a 4-5 mt. è quello a passo
incrociato.
Per aiutare il portiere a trovare una
migliore coordinazione di spinta, è
possibile mettere un filo tenuto da
due paletti all’altezza di circa 1 mt.
da terra sulla mezzeria delle due linee verticali di palloni sotto il quale
l’allievo deve passare. Figura 3.
Figura 3.
4. Esercitazioni per il passo spinta.
Si definisce al centro della porta
un binario composto da due paletti posti verticalmente a terra. La
distanza tra loro, a seconda delle
caratteristiche del portiere, deve
essere tra i 40 e i 60 cm.
Il portiere si posiziona nel binario
e deve parare i tiri effettuati dal
Mister, avendo cura di effettuare
solo un passo non eccessivamente largo con la gamba omologa al
lato di tuffo.
In questa fase l’allenatore deve
cercare di eliminare tutti quei
movimenti di disturbo caratteristici
della fase di partenza.
Successivamente l’esercizio viene eseguito in modo dinamico. Il
portiere si posiziona su un palo e al
comando dell’allenatore si sposta
velocemente all’interno del binario,
si arresta ed esegue un passo spinta per la parata sul lato opposto a
quello di provenienza (1).
Ulteriori varianti da proporre sono
la parata sul lato di provenienza
(2), oppure combinare la parata,
Figura 4.
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preparazione atletica
Il numero totale di parate da effettuare può variare da 3 a 4 non di più.
Il portiere para il primo tiro di M2,
poi si rialza e, girandosi di 180°
para quello di M1, successivamente si gira ancora e para il successivo di M2. Figura 5.
6. Il portiere P esegue degli scambi
con i piedi o in presa con il Mister.
Al suo comando vocale o visivo si
gira verso il lato comandato e para
il tiro effettuato da P1 o da P2.
Come variante si può inserire che
il comando venga dato da P1 o
P2, alzando la mano o con un
richiamo vocale.
7. Il portiere si posiziona nei pressi
Figura 5.
del palo. M1 calcia un pallone
violento sul primo palo per una
parata in levagamba. Eseguito il
primo intervento, il portiere si rialza ed effettua un tuffo sulla corsa
a passo incrociato sulla seconda
palla calciata da M2. Figura 6.
8. Il portiere, a comando visivo o
vocale del mister, va a toccare il
Figura 6.
cinesino del colore comandato
ed esegue una parata sul pallone
calciato verso il lato opposto della
porta utilizzando, a seconda della
distanza della palla dal corpo, il
tipo di tuffo corretto. Figura 7.
9. Il portiere, a comando visivo o
sonoro del Mister, spostandosi
tocca il cinesino corrispondente
ed effettua la parata sul lato op-
Figura 7.
posto sulla palla calciata da M. La
partenza del portiere può essere
anche spalle alla porta e questi si
può girare non appena ha percepito il comando oppure dopo aver
toccato il colore. Figura 8.
Claudio Rapacioli
Prep. Portieri Primavera e Allievi nazionali Brescia Calcio
Figura 8.
42.
e-mail: [email protected]
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