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Circolo Inzani, la parata delle «Stelle»
10 MARTEDÌ 2 FEBBRAIO 2016 Parma MANIFESTAZIONE GIUNTA ALLA SEDICESIMA EDIZIONE Circolo Inzani, la parata delle «Stelle» Festa all'insegna della parmigianità: premiati giovani atleti e dirigenti sportivi Giorgio Gandolfi II Ha sempre il fascino della pri- ma volta la consegna delle Stelle Inzani, giunta alla 16esima edizione, con una bella cornice di pubblico e un moderato tifo da stadio. La manifestazione, che sa unire il prestigio alla familiarità, espressione di una parmigianità che si va stemperando, si è conclusa con la consegna del premio più atteso, quello alla stampa, toccato quest'anno a Katia Golini della Gazzetta di Parma. La festa è stata animata dalle «chiaccherate» di ogni premiato con il giornalista Gianfranco Bellè, che sa mettere a proprio agio gli intervistati, facendo raccontare ad ognuno la propria esperienza di vita e di sport. Il coordinamento del presidente Sergio Greci e degli altri rappresentanti del Circolo Inzani (il vice presidente Celso Strozzi, il team manager Mauro Serventi, il direttore sportivo Franco Pomelli) è come sempre impeccabile, con prestigiosi ospiti che hanno provveduto alla consegna dei premi: dal delegato del Coni Gianni Barbieri, all’assessore allo sport Giovanni Marani, per passare a Valter Manfredi (della Isomec, sponsor dell'iniziativa), al rappresentante del Panathlon Paolo Gandolfi, al presidente dei Veterani Corrado Cavazzini, a quello del calcio Uisp Enzo Chiapponi. Il pomeriggio corre veloce con la consegna dei premi e le interviste flash. Per Andrea Casella, «stella» come dirigente, membro della giunta Coni e vice presidente nazionale dell’Uisp «lavorare nel volontariato è sempre più faticoso - dice -, specie quando si verificano episodi, come il pestaggio al Tardini, che annullano in un baleno il lavoro di un anno. Ma il danno di pochi non può cancellare il lavoro e la passione di molti. Anche se il problema principale riguarda l’impiantistica che non è mai sufficiente, come sa bene l’assessore Marani qui presente e molto sensibile sull’argomento». Claudio Estasi, allenatore dell’anno, in gioventù avrebbe voluto seguire le orme paterne, l’indimenticabile Bruno Estasi, primo azzurro parmigiano del volley, ma un giorno il papà, dopo un allenamento in palestra, gli posò una mano sulla spalla e gli disse: «Claudio, continua a giocare a calcio, la pallavolo non è il tuo sport». E' così che Estasi diventa figura di spicco nell’ambiente giovanile del calcio parmigiano, all’Arsenal Mercury, sempre pronto ad indossare una tuta e a impostare i fondamentali per aiutare gli atleti in erba. Poi la consegna del premio alla serie di Stelle Inzani per i settori sportivi del Circolo, a cominciare da Antonio Schettino (premiato da Enrico Zurlini, tra i soci fondatori della Polisportiva Coop consumatori Nord Est e da sempre suo presidente) per passare a Marco Di Giuseppe, Valentina Luigelli, alla squadra di ciclismo, Sofia Lestini, Francesca Benaglio, Dario Martelli, Carlotta Rossi, Carlo Barone e Gabriele Spitalieri, il giovanissimo liceale-tennista, premiato da Michele Bellino. Eccoli quinti, tutti insieme, dirigenti esperti che danno molto al circolo e ragazzi che hanno le idee chiare: per alcuni il lavoro, per molti lo studio, come la Benaglio già laureata in Scienze motorie o Carlotta Rossi iscritta a Ingegneria con la specializzazione nei motori. In chiusura la consegna del premio alla stampa. Katia Golini, una laurea in Storia dell’arte medievale con il professor Arturo Carlo Quintavalle e una passione per l'arte contemporanea che la porta a conoscere artisti in tutto il mondo, sollecitata dalle domande incalzanti del I premiati Tutte le «Stelle Inzani 2016», insieme ai dirigenti del circolo nella foto di gruppo al termine della manifestazione. Ha già vinto il titolo italiano «under 15» Leonardo Valeriani, figlio d'arte destinato al tatami nn Quarta Stella Inzani all’atleta Leonardo Valeriani, cintura nera Fulkam a 14 anni, atleta del Cus Parma. Un traguardo che a quell’età è un sogno per molti judoka. Leonardo, tra l'altro, doveva seguire un esempio non da poco, quello della madre, Francesca Campanini, una delle donne più titolate nello sport parmigiano, cintura nera quarto dan, 34 volte azzurra, nove medaglie d’oro nelle competizioni mondiali, medaglia del Coni al valore atletico. Certo percorrere la stessa strada non sarà facile per Leonardo il quale riconosce che «fare combaciare sport e Specialità judo Leonardo Valeriani tra mamma e papà. studio non è facile anche se per me i momenti più difficili sono quando affronto la mamma sul tatami di casa in allenamento: lei è davvero forte». Anche il papà Gianluca, maestro di judo al Cus Parma, è per Leonardo un esempio da seguire. Una giovane stella, dunque, figlio d'arte e dal carattere deciso. Carattere che si intuisce già dalle sue parole di liceale quando, intervistato dal giornalista Gianfranco Bellè, si racconta. Il resto emergerà sul tatami dove ha già vinto il titolo italiano «under 15», lui più giovane degli altri avversari. u g.g. collega Bellè, racconta in poche battute il suo arrivo alla Gazzetta («Dopo la laurea mi sarebbe piaciuto restare in università, studiare è il mestiere più bello del mondo. Ho poi capito che anche fare i giornalisti poteva essere altrettanto entusiasmante»). Parla dell'impegno al giornale su temi legati alla cultura e, in veste di responsabile dell'inserto settimanale dedicato all'Università di Parma, risponde ad alcune curiosità relative al nostro Ateneo: «Il dipartimento migliore? Diciamo che una delle eccellenze è sicuramente Matematica. Ma non è l'unica. Anche Ingegneria è molto forte. In generale va detto che l'Ateneo di Parma sta crescendo in termini di nuove iscrizioni più di tutti gli altri atenei d'Italia ed è destinato a crescere ancora». u UGOZZOLO FISSATA A UN MASSIMO DI 132.500 TONNELLATE ANNUE LA QUANTITA' DI RIFIUTI PER IL TERMOVALORIZZATORE LIBRO PRESENTATO IL VOLUME DI MERUSI Rifiuti, accordo Regione-Iren Ecologia e ambiente: la sfida inizia dalla quotidianità Un accordo tra Regione Emilia-Romagna e Iren che fissa a un massimo di 132.500 tonnellate annue la quantità di rifiuti destinati al termovalorizzatore di Parma. Lo hanno siglato ieri l’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo e l’amministratore delegato di Iren Ambiente Roberto Paterlini. In base all’intesa raggiunta, Iren autolimiterà la quantità di rifiuti destinati al termovalorizzatore di Ugozzolo a 132.500 tonnellate, di cui 125.000 di rifiuti urbani di Parma e Reggio Emilia e 7.500 di rifiuti speciali (fanghi e ospedalieri di Parma), così come prevede il Piano regionale dei rifiuti. «L’atto conferma gli indirizzi della delibera di Giunta regionale dell’agosto dello scorso anno relativa a tutto il territorio regionale e li traduce per le esigenze dell'area vasta emiliana», ha sottolineato la Gazzolo nell'esprimere soddisfazione per l'intesa raggiunta. L'accordo prende inoltre atto delle decisioni assunte a livello di indirizzo sia dalla Provincia di Reggio Emilia sia della Regione in relazione alla discarica di Poiatica nel comune di Carpineti (Reggio Emilia), che non è più contemplata fra le discariche del Piano di riferimento regionale. In base all’intesa raggiunta, sarà avviato uno studio per valutare la fattibilità tecnica ed economica di un progetto che preveda la migliore riqualificazione ambientale complessiva del sito, anche attraverso l’attivazione di qualificate competenze di livello universitario. II Ieri pomeriggio si è chiusa inoltre l’ultima conferenza dei servizi aperta dalla Provincia di Parma per valutare la richiesta di Iren di approfittare dello «Sblocca Italia» per aumentare la capacità dell’impianto di incenerimento da 130.000 a 195.000 tonnellate/anno e per allargare il bacino di conferimento rifiuti a tutto il territorio nazionale. Proprio in questa sede è stata illustrato il contenuto dell’accordo siglato tra Regione ed Iren. «Il Comune di Parma che aveva già presentato nelle precedenti sedute osservazioni fortemente critiche verso la richiesta di Iren, ha chiesto ed ottenuto che il rapporto di impatto ambientale si chiuda con una precisa indicazione circa il quantitativo massimo conferibile a incenerimento» si legge in un comunicato. «In questo modo abbiamo ottenuto che venga fissata una quota massima e che si vada nella direzione di riduzione del ricorso all’incenerimento consapevoli che anche Reggio Emilia dovrà per forza procedere nell’implementazione della raccolta differenziata secondo quelli che sono gli obiettivi del Piano Regionale e per ridurre la tariffe dei cittadini reggiani - ha commentato ieri l'assessore Folli -. Abbiamo chiesto inoltre che venga ricostituita la Commissione tecnico-amministrativa che, con i Comuni interessati e gli enti preposti al controllo, dovrà lavorare per fornire un ulteriore supporto su monitoraggio e comunicazione sulle attività dell’impianto». u r.c. © RIPRODUZIONE RISERVATA Parma Unita Pd Lega Nord Ghiretti: «Sui rifiuti promesse disattese» «Impegni rispettati e vantaggi per i parmigiani» «Pd-Pizzarotti: abbraccio mortale alla città di Parma» «Alla fine i rifiuti di Reggio Emilia arriveranno a Parma portando a 132.500 le tonnellate annue che verranno bruciate sul nostro territorio». A scriverlo è Roberto Ghiretti di Parma Unita che in una nota torna sull'annosa questione. «Mi sono battuto in ogni modo possibile affinché questo non fosse l'esito finale della vicenda - spiega -, non perché sono un talebano dei rifiuti zero o perché non ritengo che esista un patto di solidarietà con i nostri cugini d'oltre Enza che per anni hanno incenerito i nostri rifiuti, ma per un preciso punto politico che tutt'oggi considero fondamentale: in campagna elettorale il sottoscritto, in buona compagnia del sindaco Pizzarotti e dell'allora candidato del partito Democratico, avevamo dichiarato pubblicamente che mai sarebbero arrivati rifiuti da fuori provincia». «Per me un impegno pubblico è tale, senza se e senza ma prosegue la nota -. Prendo atto che per altri le parole hanno un valore diverso. Su questa diversità credo che oggi tanta disillusione nei confronti della politica trovi terreno fertile anche fra i nostri concittadini». «Accogliamo con soddisfazione l’accordo sottoscritto Regione Emilia-Romagna e Iren. La Giunta regionale ha mantenuto fede agli impegni presi e a quanto ha sempre chiesto il Partito democratico di Parma. Ci teniamo a ribadire che, grazie a questo accordo, il quantitativo di rifiuti smaltito non cambia rispetto al passato e anche le emissioni resteranno invariate. L’unica cosa che cambierà saranno le tariffe, garantendo ai cittadini di Parma un risparmio di circa un milione di euro». Queste le parole di Gianpaolo Serpagli, segretario provinciale del Pd, Nicola Dall’Olio, capogruppo pd in consiglio comunale e di Alessandro Cardinali e Barbara Lori, consiglieri regionale del Pd. «In questa partita c’è stata solo una cosa che non ha funzionato: il ruolo del Comune di Parma - proseguono -. La giunta guidata da Pizzarotti, infatti, non ha voluto o non è stata in grado di far sentire la propria voce. Ancora una volta è emersa l’incapacità dell’amministrazione locale di essere protagonista né nelle sedi istituzionali né, soprattutto, come socio di Iren». «Oggi è iniziata la campagna elettorale di Pizzarotti e del Pd: e inizia sconfessando tutte le passate promesse elettorali, ovvero dando da mangiare all’inceneritore. Inizia permettendo che il Paip riceva, dopo tutte le rassicurazioni sul contrario, altri rifiuti, anche speciali. Quelli più dannosi, più nocivi. I peggiori. Io posso solo rimanere senza parole», afferma Fabio Rainieri, vicepresidente dell’Assemblea legislativa regionale ed esponente della Lega Nord. «Tante promesse, e poi - commenta - e poi arriva la Gazzolo, che da l’ennesima dimostrazione di incapacità, e ha il coraggio di affermare soddisfazione per un accordo che avvelenerà ulteriormente la città, già sommersa dalle polveri sottili». Infine Rainieri pone una domanda all’amministrazione: «A Parma la differenziata ha costi elevatissimi, ma nonostante tutto dobbiamo bruciare i rifiuti, e nemmeno solo i nostri, ma pure quelli da fuori, pure quelli speciali. Potete far capire ai cittadini il senso di pagare di più per respirare peggio?». «L’accordo tra Pizzarotti e il Pd è l’abbraccio mortale per la nostra città», conclude. Giulia Siena II La natura vuole la nostra atten- zione e la sfida, oggi, è quella di informare, sensibilizzare e rendere consapevoli i cittadini dei cambiamenti globali a cui stiamo assistendo. Da qui, Andrea Merusi giovane biologo parmigiano specializzato in ecologia – è partito per raccontare il suo libro, «La sfida di oggi. Il cambiamento climatico e il rapporto tra uomo e natura»; accanto a lui, a presentare il volume tra gli scaffali della libreria Ubik, Antonio Bodini, docente universitario che ne ha firmato la prefazione. Pubblicato dalla Infinito Edizioni, «La sfida di oggi» è una raccolta di articoli giornalistici e saggi a carattere ambientale che Merusi ha scritto negli anni per diverse testate web. «In questo libro – ha spiegato Bodini – emerge una volontà di narrazione che dimostra l’esistenza di una poesia che può parlare di temi scientifici». Un libro di divulgazione che affonda le radici nel ricordo di un ragazzino che, negli anni Novanta, si prefisse di salvare un mondo reso triste e sconfitto dal buco dell’ozono. Da allora Andrea Merusi è cresciuto occupandosi di ambiente, ecologia e green economy in vari settori fino a racchiudere, in questo libro, le sue esperienze e conoscenze in materia. «Il problema ambientale è globale e quindi complesso – ha detto l’autore – la sfida riguarda Ubik Merusi (a sinistra) e Bodini. tutti: amministratori, industriali, agricoltori, cittadini e coinvolge anche aspetti economici e sociali”. La società, infatti, è pienamente coinvolta nel problema ambientale: la scienza ha dimostrato la correlazione tra l’aumento di alluvioni, frane, uragani e il cambiamento climatico in atto; ha individuato, inoltre, nelle attività umane, la principale causa del cosiddetto riscaldamento globale che scatena gli eventi climatici estremi. Non parliamo solo di Italia o del territorio parmense; non parliamo solamente di polveri sottili o inquinamento delle acque. La sfida di Merusi è totale: rispettare l’ambiente, partendo dalle piccole attenzioni quotidiane. u © RIPRODUZIONE RISERVATA