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Stomp the Yard

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Stomp the Yard
Stomp the Yard
Estratto da: CINEMAFRICA | Africa e diaspore nel cinema
http://www.cinemafrica.org
Stepping: dalla strada al palcoscenico
Stomp the Yard
- MAGAZINE - VISIONI -
Data di pubblicazione : giovedì 21 giugno 2007
Abstract:
Ambientato in una università di afroamericani, Stomp the Yard, non è soltanto un film musicale, ma al suo interno si intrecciano tematiche differenti come gli
scontri tra classi sociali, la storia damore tra i due protagonisti e la rivalità tra le confraternite di stepping. Distribuito dalla Sony Pictures, in Italia è uscito in sala
il 6 luglio.
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Stomp the Yard
Ambientato in una università di afroamericani, Stomp the Yard, non è soltanto un film musicale, ma al suo interno si
intrecciano tematiche differenti come gli scontri tra classi sociali, la storia damore tra i due protagonisti e la rivalità
tra le confraternite di stepping. Distribuito dalla Sony Pictures, in Italia è in sala dal 6 luglio.
Con il suo terzo lungometraggio Sylvain White ha messo in scena un dramma musicale, genere assai differente dal
criticato horror, Ill always know What you did lost summer (Leggenda mortale, 2006). White, di origine francese,
dopo aver studiato alla facoltà di legge de La Sorbonne, vince una borsa di studio al Ponoma College in California,
diplomandosi sia in Comunicazione, sia in Film e Video Production: i suoi cortometraggi lo hanno fatto conoscere a
livello internazionale, ed ha iniziato a girare video musicali negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone e, nel 2001, il
suo talento lo ha portato alla nomination e alla vittoria sia del premio MTV Music Video, che al Music Video
Production Association.
Con Stomp the Yard White ha messo in pratica tutta la sua esperienza avuta con i video musicali girati in passato,
ottenendo un ottimo risultato. Le immagini che riguardano la danza sono fuse perfettamente con la musica, una
travolgente colona sonora che accompagna tutto il film, e la macchina da presa balla con loro. Tutto quello che
riguarda la competizione, la fatica per gli allenamenti e lo spettacolo viene messo in evidenza da immagini montate in
rallenty.
Lapertura del film è affidata a dei ballerini di strada che occupano la scena per più di nove minuti. In un sotterraneo,
tra scommesse clandestine, dei breakers si sfidano tra la folla che, accanita, guarda e sceglie il vincitore come se
stesse assistendo ad una gara di boxe. La vera sfida tra i due gruppi inizia alla fine della loro competizione, fuori dal
cerchio della danza, che in alcuni momenti sembra essere una vera lotta. I ragazzi iniziano ad essere molto
aggressivi, ma presto tutto finisce in tragedia. Un giovane ballerino viene colpito volontariamente da unarma da
fuoco e muore. Il fratello maggiore DJ Williams (Columbus Short), riesce ad evitare il carcere iscrivendosi alla Truth
University di Atlanta, un ateneo tradizionalmente frequentato da ragazzi afroamericani.
DJ è un ragazzo di 19 anni molto sensibile e di buon cuore ed è un ballerino eccezionale. Inizialmente non approva
la decisione della sua unica famiglia, una coppia di zii che per toglierlo dalla strada e dai guai lo accolgono con loro e
lo costringono a studiare, ma è la sua unica via di uscita verso la libertà. Allinterno delluniversità sono presenti due
confraternite di stepping che a loro modo si sfidano.
Dopo aver visto ballare Dj in discoteca, le due case se lo contendono, perché ognuno di loro vorrebbe un talento
simile nella propria squadra. Scettico di aderire ad una confraternita, dopo una lunga riflessione, e dopo aver fatto
visita alla galleria fotografica dove sono incorniciati i membri più importanti delle passate confraternite, dal premio
Nobel Martin Luther King a Michael Jordan, Dj capisce che farne parte è importante, perché ci sono in gioco
sentimenti più profondi di quelli di una semplice competizione.
Come ogni storia di giovani ragazzi non manca il capitolo dellamore, chiaramente contrastato dai pregiudizi del
padre di April (Meagan Good) per la differente classe sociale. In realtà non cè solo una questione sociale, ma
anche una vendetta personale nei confronti della famiglia di Dj perché il Dr. William Palmer (direttore dellateneo),
era fidanzato con sua zia che però aveva scelto di sposare il giardiniere (attuale marito), e per questo considerata
una fallita. Ovviamente vuole il massimo per sua figlia e Dj, che per pagarsi la retta universitaria lavora come
giardiniere non lo è.
La commissione universitaria, dopo aver scoperto ciò che è accaduto in passato al fratello, decide di espellere Dj per
tutto lanno. Ovvio ricatto del Dr. William Palmer, sia nei confronti del ragazzo sia nei riguardi della figlia. Dj è
costretto a lasciare i confratelli con i quali si stava preparando per lo spettacolo finale della competizione nazionale di
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stepping.
Nel film ci sono molti richiami: da Thriller di Micheal Jackson, alla tradizionale danza di guerra maori che la nazionale
neozelandese di rugby (All Blacks) fa prima di ogni partita, al corpo di ballo degli Stomp.
Prima dei titoli di coda il regista conclude con una frase molto significativa del Premio Nobel Martin Luther King:
«Lintelligenza più il carattere è la meta della vera educazione».
Francesca Iannantuoni, giugno 2007
Cast&Credits:
Stomp the Yard Stepping-Dalla strada al palcoscenico
Regia: Sylvain White; sceneggiatura: Robert Adetuyi, Gregory Anderson; fotografia: Scott Kevan; musica: Tim
Boland, Sam Retroz; coreografia: Dave Scoll; interpreti: Columbus short, Meagan Good, Darrin Henson, Brian White,
Laz Alonso, Valeria Pettiford, Harry Lennix, Chrs Brown; origine: Stati Uniti, 2007; formato: 35mm, Dolby Digital 5.1;
durata: 115 min; produzione: Will Packer; distribuzione: Sony Pictures Entertainment Company; sito ufficiale:
www.sonypictures.com; sito italiano: http://www.stepping-ilfilm.it
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