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Turchia-economia emergente

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Turchia-economia emergente
Turchia
paese emergente dalle grandi prospettive
Questo rapporto è stato redatto da un gruppo di lavoro dell’Area Studi, Ricerche e Statistiche dell’Ex - ICE
Coordinamento
Gianpaolo Bruno
Redazione
Antonio Venneri
Impaginazione disegno e grafica
Vincenzo Lioi
2
Introduzione e quadro macroeconomico
La Turchia rappresenta una delle realtà economiche mondiali più dinamiche grazie anche alla sua
peculiare collocazione geopolitica che la configura quale importante polo industriale e commerciale.
Il paese è riuscito ad assumere un ruolo di primo piano in tutti i contesti regionali in cui è inserito
che comprendono l’area del Mar Nero, quella del Mediterraneo orientale, nonché il Medio Oriente
e l’Asia centrale. È la 17° economia mondiale ed è inclusa nelle cosidette “next eleven economies”,
un gruppo di paesi che secondo Goldman Sachs dovrebbero affermarsi nel 21° secolo come le più
importanti economie del mondo. Dagli anni sessanta, l’industria manifatturiera rappresenta il motore
dell’economia e contribuisce notevolmente allo sviluppo economico. Il settore terziario, in crescita
costante, rappresenta il 63,9 per cento del Pil e si basa soprattutto sul turismo ma anche sul settore
finanziario.
PIL per settore
Percentuali
Servizi
56,7%
Agricoltura
12,9%
Servizi
63,9%
Agricoltura
9,2%
2011
2001
Industria
30,4%
Industria
26,9%
Fonte:
elaborazioni
ICE su dati
Economist
La crescita economica sostenuta, sperimentata a partire dall’inizio degli anni duemila è stata interrotta
dalla crisi finanziaria globale, che ha avuto profonde ripercussioni sull’economia turca nel 2009 (-4,8
per cento). Tuttavia, l’economia turca ha dimostrato una notevole capacità di ripresa come dimostra la
crescita del Pil mostrata sia nel 2010 (+9 per cento) che nel 2011 (+8,5 per cento). Le previsioni del
Fondo Monetario Internazionale per i prossimi anni stimano una crescita notevole del paese, con un Pil
pro capite che nel 2017 dovrebbe raddoppiare il valore registrato nel 2006, grazie ad una crescita del
Pil che tra il 2013 e il 2017 è stimata tra il 3,2 e il 4,6 per cento annuo.
3
Quadro macroeconomico della Turchia
PIL
(variazione %)
PIL
(peso % sul Pil mondiale)
PIL pro capite
(valore in dollari)
Inflazione
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati FMI
Disoccupazione
(% della forza lavoro)
Popolazione
(in milioni)
Saldo delle partite correnti
(valori in miliardi di dollari)
Saldo delle partite correnti
(in % del Pil)
2009
2010
2011
2012
2013
2017
-4,8
9,0
8,5
2,3
3,2
4,6
1,3
1,3
1,4
1,3
1,3
1,3
8.528
10.062
10.522
10.914
11.582
15.865
6,3
8,6
6,5
10,6
7,1
5,5
14,0
11,9
9,9
10,3
10,5
10,5
72,1
73,0
74,0
74,9
75,8
79,3
-13,4
-46,6
-77,1
-71,7
-71,7
-99,9
-2,2
-6,4
-9,9
-8,8
-8,2
-7,9
L’interscambio commerciale della Turchia
Il cospicuo disavanzo commerciale della Turchia (dovuto principalmente alle importazioni energetiche
e di beni intermedi per l’industria) è aumentato in modo rilevante nel corso dell’ultimo biennio, dopo
che, nel 2009, gli effetti della crisi finanziaria avevano prodotto un cospicuo calo delle importazioni
che aveva favorito una riduzione del deficit. Nel 2011 il saldo negativo ha superato i 100 miliardi di
dollari, a causa di un aumento dell’import del 29,8 per cento, non controbilanciato dalla crescita delle
esportazioni, pari a solo il 18,6 per cento. Partner tradizionali della Turchia sono Russia ed Europa
occidentale, sebbene negli ultimi anni si siano intensificate le relazioni di interscambio con alcuni paesi
del Medio Oriente (Iran ed Iraq in particolare).
Interscambio della Turchia con il Mondo
valori in milioni di
dollari
250.000
Export Import
Saldo
200.000
150.000
100.000
50.000
0
2003
2002
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati FMI
-50.000
-100.000
4
-150.000
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Il mercato turco si caratterizza per una rilevante concentrazione geografica, dal momento che il 40,7
per cento degli approvvigionamenti provengono dai primi cinque paesi fornitori. Il primo fra questi è la
Russia, dalla quale vengono acquistate merci per il 9,9 per cento del totale dell’import, principalmente
a causa della dipendenza energetica della Turchia che pare destinata ad aumentare di pari passo
con la crescita economica. Il secondo paese fonte di approvvigionamenti dall’estero è la Germania
che, sebbene abbia mostrato una quota in forte calo nell’arco degli ultimi dieci anni, nel 2011 ha fatto
segnare un aumento delle vendite del 31 per cento. La Cina si pone al terzo posto tra i fornitori della
Turchia, con una quota di mercato che, sebbene superiore di tre volte rispetto a quella del 2002, ha
fatto registrare una leggera contrazione tra il 2010 e il 2011, passando dal 9,3 al 9 per cento. Seguono
gli Stati Uniti (con una quota del 6,7%), l’Italia (5,6%) e l’Iran (5,2%) che nel 2011 ha superato la Francia
(3,8%).
I primi 15 fornitori della Turchia e quote di mercato
IMPORTAZIONI
Russia
Germania
Cina
Stati Uniti
Italia
Iran
Francia
India
Corea del Sud
Spagna
Regno Unito
Svizzera
Ucraina
Giappone
Paesi Bassi
MONDO
2002
2006
2008
2010
2011
3.892
17.806
31.364
21.601
23.953
7.042
14.743
18.687
17.549
22.985
1.368
9.657
15.658
17.181
21.693
3.100
6.258
11.977
12.323
16.043
4.097
8.653
11.012
10.204
13.452
921
5.626
8.200
7.645
12.461
3.053
7.236
9.022
8.178
9.230
564
1.578
2.458
3.410
6.499
900
3.552
4.092
4.764
6.298
1.419
3.831
4.548
4.840
6.196
2.438
5.134
5.324
4.681
5.840
2.143
4.013
5.592
3.156
5.021
991
3.058
6.106
3.833
4.812
1.466
3.215
4.027
3.298
4.264
1.311
2.158
3.056
3.156
4.005
51.566 139.487 201.964 185.545 240.840
var%
10-11
10,9
31,0
26,3
30,2
31,8
63,0
12,9
90,6
32,2
28,0
24,8
59,1
25,6
29,3
26,9
29,8
tcma
02-11
22,4
14,0
35,9
20,0
14,1
33,6
13,1
31,2
24,1
17,8
10,2
9,9
19,2
12,6
13,2
18,7
quota%
2011
9,9
9,5
9,0
6,7
5,6
5,2
3,8
2,7
2,6
2,6
2,4
2,1
2,0
1,8
1,7
100,0
quota%
2002
7,5
13,7
2,7
6,0
7,9
1,8
5,9
1,1
1,7
2,8
4,7
4,2
1,9
2,8
2,5
100,0
valori in milioni di
dollari e percentuali
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati FMI
L’Europa occidentale è tradizionalmente il maggior partner per quanto riguarda le esportazioni turche,
anche grazie al suo status di paese candidato all’Unione europea che ha ottenuto nel 1999. Le merci
turche vendute all’estero trovano nella Germania il principale mercato di sbocco, con un peso del
10,3 per cento sul totale. Negli ultimi anni hanno mostrato una netta intensificazione anche le relazioni
commerciali con il Medio Oriente, come evidenzia la crescita delle esportazioni verso l’Iraq, pari al 37,7
per cento nel 2011, che ha fatto diventare tale paese il secondo acquirente di merci provenienti dalla
Turchia, superando Francia, Italia e Regno Unito. Le esportazioni verso questi tre paesi hanno mostrato,
negli ultimi dieci anni, tassi di crescita inferiori alla media, provocando una riduzione dell’incidenza di
questi mercati sul totale dell’export turco, al contrario di quanto mostrato dalla Russia, verso la quale le
vendite turche hanno mostrato, nel 2011, una crescita del 29,5 per cento.
5
I primi 15 clienti della Turchia
valori in milioni di
dollari
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati FMI
ESPORTAZIONI
Germania
Iraq
Regno Unito
Italia
Francia
Russia
Stati Uniti
Spagna
Emirati Arabi Uniti
Iran
Paesi Bassi
Romania
Arabia Saudita
Egitto
Cina
MONDO
5.869
3.025
2.376
2.135
1.172
3.362
1.127
457
334
1.056
566
555
326
268
9.684
2.589
6.813
6.752
4.604
3.238
5.100
3.721
1.986
1.066
2.539
2.350
983
709
693
12.952
3.917
8.159
7.820
6.621
6.483
4.398
4.047
7.975
2.030
3.144
3.987
2.202
1.426
1.437
11.479
6.036
7.236
6.507
6.057
4.628
3.841
3.536
3.333
3.044
2.461
2.599
2.218
2.251
2.269
13.959
8.314
8.156
7.857
6.811
5.995
4.615
3.920
3.708
3.591
3.245
2.879
2.764
2.759
2.467
var%
10-11
21,6
37,7
12,7
20,7
12,5
29,5
20,2
10,8
11,3
17,9
31,8
10,8
24,6
22,6
8,7
36.070
85.630
132.313
113.966
135.115
18,6
2002
2006
2008
2010
2011
tcma
02-11
10,1
33,4
11,7
14,2
13,8
19,9
3,6
14,9
26,2
30,2
13,3
19,8
19,5
26,8
28,0
peso%
2011
10,3
6,2
6,0
5,8
5,0
4,4
3,4
2,9
2,7
2,7
2,4
2,1
2,0
2,0
1,8
peso%
2002
16,3
1,8
8,4
6,6
5,9
3,2
9,3
3,1
1,3
0,9
2,9
1,6
1,5
0,9
0,7
15,8
100,0
100,0
A livello settoriale, le importazioni di manufatti da parte della Turchia sono fortemente concentrate
nell’acquisto di prodotti intermedi, come mostrano gli approvvigionamenti di metalli di base e prodotti
in metallo, prodotti chimici e macchinari e apparecchiature, primi tre settori d’importazione che
rappresentano, da soli, oltre un terzo degli acquisti totali del paese. Di questi, soltanto il primo non
è ancora riuscito a superare i valori mostrati prima della crisi, sebbene nell’ultimo anno abbia fatto
registrare una crescita del 39 per cento. A seguire in questa graduatoria, vi sono le importazioni di
autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, che nel 2011 hanno mostrato un incremento tendenziale del 27,4
per cento e quelle di coke e prodotti petroliferi raffinati che, tra il 2002 e il 2011, hanno evidenziato il
tasso di crescita medio annuo più elevato tra i primi dieci settori d’importazione.
Importazioni: principali settori
peso % sul totale
18
16
2002
14
2007
2011
12
10
8
6
4
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati GTI
2
0
Metalli di base e prodotti in
metallo
6
Prodotti chimici
Macchinari e apparecchiature
Autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi
Coke e prodotti petroliferi
raffinati
La concentrazione merceologica delle esportazioni risulta ancora più accentuata, dal momento che i
primi tre settori rappresentano il 47,3 per cento dell’export turco nel 2011. Il principale settore è quello
dei prodotti tessili e articoli di abbigliamento che tuttavia ha fatto registrare un tasso di crescita medio
nell’ultimo decennio ben inferiore a quello medio. Al secondo posto si collocano i metalli di base e
prodotti in metallo, le cui esportazioni, al contrario, hanno fatto registrare progressi molto rilevanti,
sebbene non siano state ancora in grado di tornare sui livelli mostrati prima della crisi del 2009. A
seguire, le esportazioni di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, la cui crescita tra il 2010 e il 2011 è
stata inferiore a quella media fatta registrare dalle esportazioni della Turchia, ma che, nell’arco degli
ultimi dieci anni, ha rivelato performance ben superiori alla media.
Importazioni: principali settori
peso % sul totale
40
35
2002
30
2007
2011
25
20
15
10
5
0
Prodotti tessili e articoli di
abbigliamento
Metalli di base e prodotti in
metallo
Autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi
Apparecchiature elettriche e
per uso domestico non
elettriche
Prodotti alimentari,bevande e
tabacco
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati GTI
7
L’interscambio con l’Italia
Le relazioni commerciali dell’Italia con la Turchia si sono andate sviluppando di pari passo con la crescita
economica del paese. L’avanzo commerciale italiano, tradizionalmente consistente, ha mostrato una
crescita negli ultimi anni (con l’eccezione del 2006 e del 2009), raggiungendo 3,6 miliardi di euro nel
2011. Alla base di tale risultato, si sottolinea la notevole crescita delle esportazioni (+19,9% nel 2011)
che non è stata controbilanciata da un incremento dell’import di pari livello (solo +15,9%).
Interscambio commerciale tra Italia e Turchia
valori in milioni di
euro
10.000
9.000
8.000
Saldo
Import
Export
7.000
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati Istat
-
A trainare la performance esportativa italiana nel corso del 2011 sono state le vendite di macchinari
e apparecchiature (rappresentano circa un quarto delle esportazioni italiane in Turchia), che, con
una crescita del 27,5 per cento, hanno superato il valore di 2 miliardi di euro in valore. Ancor più
sorprendente è il trend mostrato dal comparto coke e prodotti petroliferi raffinati, le cui esportazioni
sono aumentate del 65,5 per cento in un anno, producendo un sensibile incremento della quota
di mercato italiana in tale settore. Meno brillante è stata la dinamica osservata nelle esportazioni di
autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, che con una crescita di soli 0,5 punti percentuali non ha saputo
replicare le performance fatte registrare nel 2010 (+66,5%). Tra i principali prodotti esportati, l’unica
variazione negativa è stata registrata dai prodotti della metallurgia che hanno mostrato un decremento
del 2,9 per cento, mentre tra i settori di minor rilevanza occorre segnalare la buona performance, tra il
2002 e il 2011, degli altri mezzi di trasporto, la cui quota di mercato è risultata in crescita.
8
Variazione media annua delle importazioni della Turchia tra il 2002 e il 2011
Quote di mercato delle esportazioni italiane in Turchia
La dimensione dei
cerchi rappresenta
il peso medio
del settore sulle
importazioni
turche nel periodo
2002-2011; cerchi
di colore rosso
(verde) individuano
settori in cui la
quota dell’Italia
è diminuita
(aumentata) tra il
2002 e il 2011.
7,5
30
Coke e
petroliferi
raffinati
28
Altri mezzi
di trasporto
26
Mobili
Autoveicoli,
rimorchi e
semirimorchi
24
22
Metalli di base
e prodotti
in metallo
20
Prodotti
chimici
18
18,3
Articoli in gomma
e plastica
16
14
Alimentari,
bevande e
tabacco
Legno,
carta e
stampa
Computer,
apparecchiature
elettriche ed
elettroniche
12
Articoli
in pelle
Tessili e
abbigliamento
Articoli
farmaceutici
Macchinari ed
apparechiature
10
2
4
6
8
10
12
14
16
18
Quota di mercato delle esportazioni italiane (media 2002-2011)
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati GTI
Le importazioni italiane di merci provenienti dalla Turchia hanno mostrato, come anticipato, una
dinamica meno brillante di quella osservata nelle esportazioni. Tale scarsa vivacità è da attribuirsi in
prima battuta al lieve decremento degli acquisti di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (-0,8%), che
rappresentano il prinicipale settore di importazione. A controbilanciare in parte tale trend, il risultato dei
prodotti della metallurgia, le cui importazioni sono più che raddoppiate, arrivando a sfiorare il valore di
un miliardo di euro. Inoltre, si cita la buona performance mostrata dagli acquisti italiani di prodotti tessili
(+23,3%), che hanno superato gli articoli di abbigliamento nella graduatoria dei principali prodotti di
importazione, a seguito della crescita inferiore alla media da parte di questi ultimi (+9,9%). Tra le altre
merci acquistate, si segnala, da un lato, il buon risultato degli articoli in gomma e materie plastiche
(+35,5%) e, dall’altro lato, quello fortemente negativo dei prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca
(-10,8%).
9
Principali prodotti scambiati tra Italia e Turchia
valori in milioni di
euro
ESPORTAZIONI
Macchinari e apparecchiature nca
2006
2009
2010
2011
var%
peso%
tcma
911
1.690
1.154
1.822
2.323
10-11
27,5
2011
24,1
02-11
11,0
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del
petrolio
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
77
321
417
843
1.394
65,5
14,5
37,9
433
855
626
1.042
1.048
0,5
10,9
10,3
Prodotti chimici
532
815
599
793
942
18,7
9,8
6,6
Prodotti della metallurgia
183
433
419
609
592
-2,9
6,1
13,9
191
379
337
409
469
14,6
4,9
10,5
155
316
263
320
387
21,1
4,0
10,7
384
382
271
333
370
10,9
3,8
-0,4
123
190
214
280
315
12,4
3,3
11,0
117
4.078
256
6.760
207
5.652
266
8.029
293
9.628
9,8
19,9
3,0
100,0
10,7
10,0
2002
2006
2009
2010
2011
var% peso%
10-11
2011
1.386
-0,8
23,2
tcma
02-11
8,0
Apparecchiature elettriche e per uso domestico
non elettriche
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e
attrezzature
Prodotti tessili
Articoli in gomma e materie plastiche
Prodotti delle altre industrie manifatturiere
Totale
IMPORTAZIONI
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
692
1.230
1.142
1.397
Prodotti della metallurgia
199
550
313
439
928
111,3
15,5
18,6
Prodotti tessili
338
491
440
520
641
23,3
10,7
7,4
237
539
521
546
601
9,9
10,0
10,9
100
163
156
205
278
35,5
4,6
12,0
158
239
169
250
274
9,5
4,6
6,3
109
205
238
264
272
2,8
4,5
10,7
174
300
230
272
242
-10,8
4,1
3,8
137
182
142
192
238
24,3
4,0
6,4
97
192
161
192
198
2,7
3,3
8,3
2.940
5.410
4.423
5.160
5.979
15,9
100,0
8,2
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in
pelliccia)
Articoli in gomma e materie plastiche
Prodotti chimici
Apparecchiature elettriche e per uso domestico
non elettriche
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Macchinari e apparecchiature nca
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati Istat
2002
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e
attrezzature
Totale
Le relazioni commerciali bilaterali tra l’Italia e la Turchia risultano concentrate anche dal punto di
vista regionale, dal momento che Lombardia e Piemonte rappresentano oltre il 40 per cento delle
esportazioni nazionali, sebbene questo dato sia frutto di dinamiche differenti. Guardando ai dati del
2011 della Lombardia, si evince infatti una crescita tendenziale consistente sia delle esportazioni
(+23,6%) che delle importazioni (+39,3%); tali trend risultano meno marcati per il Piemonte, le cui
esportazioni (+6,5%) hanno mostrato una crescita ben al di sotto di quella media italiana (+19,9%),
mentre le importazioni hanno addirittura registrato una variazione negativa del 9,4 per cento. Dal lato
delle esportazioni, superiore alla media si è rivelato il risultato ottenuto dall’Emilia Romagna (+51,5%)
e, soprattutto, dalla Sicilia (+97,1%), grazie alle esportazioni di prodotti petroliferi raffinati, mentre è
coerente con la media la performance del Veneto (+19,8%). Dal lato delle importazioni, Emilia Romagna
e Veneto hanno fatto registrare un incremento degli approvvigionamenti ben superiore rispetto a quello
medio, ma il risultato più sorprendente è quello prodotto dalla Campania, il cui import di provenienza
turca è cresciuto addirittura del 60 per cento.
10
Le principali regioni italiane coinvolte nell’interscambio con la Turchia
ESPORTAZIONI
2002
2006
2009
2010
2011
var% 10-11 peso% 2011 tcma 02-11
Lombardia
Piemonte
Emilia-Romagna
Sicilia
Veneto
1.296
2.034
1.539
2.039
2.519
23,6
26,2
7,7
723
1.045
868
1.249
1.331
6,5
13,8
7,0
306
784
548
750
1.136
51,5
11,8
15,7
94
296
336
525
1.035
97,1
10,8
30,6
450
866
630
784
939
19,8
9,8
8,5
ITALIA
4.078
6.760
5.652
8.029
9.628
19,9
100,0
10,0
IMPORTAZIONI
Lombardia
Piemonte
Emilia-Romagna
Veneto
Campania
ITALIA
2002
2006
2009
2010
2011
687
1.131
1.047
1.205
1.679
570
945
943
1.251
255
498
436
514
232
502
408
221
406
247
2.940
5.410
4.423
valori in milioni di
euro, variazioni in
percentuale
var% 10-11 peso% 2011 tcma 02-11
39,3
28,1
10,4
1.134
-9,4
19,0
7,9
639
24,2
10,7
10,7
425
589
38,6
9,9
10,9
308
493
60,0
8,2
9,3
5.158
5.978
15,9
100,0
8,2
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati ISTAT
11
Gli investimenti diretti esteri
Lo sviluppo economico mostrato dalla Turchia nell’ultimo decennio ha portato ad un crescente interesse
da parte degli investitori stranieri, che si è tradotto nell’aumento mostrato dagli investimenti diretti esteri
in entrata. I dati di flusso mostrano come, nell’arco di soli 4 anni (tra il 2003 e il 2007), gli Ide in entrata
siano cresciuti di oltre venti volte, per poi sperimentare una brusca decelerazione come conseguenza
della crisi economica del 2009. Negli anni appena precedenti la stessa, a dimostrazione della vivacità
dell’economia turca, avevano mostrato timidi segni di progresso anche i flussi in uscita, a indicare una
ricchezza interna che iniziava a cercare all’estero nuove opportunità, tuttavia in rallentamento a causa
della crisi finanziaria.
Investimenti diretti esteri: flussi in entrata e in uscita
valori in milioni di
dollari
24.000
In entrata
In uscita
20.000
16.000
12.000
8.000
4.000
Fonte:
elaborazioni ICE
su dati UNCTAD
19
90
19
91
19
92
19
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
20
08
20
09
20
10
-
Gli investimenti diretti italiani in Turchia sono ragguardevoli ed in continuo aumento, dal momento
che, nel 2009, le imprese italiane potevano contare su una forza lavoro locale composta da oltre
26.000 addetti, capace di generare un fatturato di 4,8 miliardi di euro. Tali investimenti sono fortemente
concentrati nel comparto manifatturiero con una presenza molto consistente nel settore degli autoveicoli
(per la presenza del gruppo Fiat) e nelle macchine e apprecchiature elettriche e ottiche e macchine e
apparecchi meccanici. Di importanza notevole anche gli investimenti italiani nei materiali per l’edilizia,
vetro e ceramica, nel settore degli articoli in gomma e materie plastiche ed in quello degli alimentari,
bevande e tabacco.
12
Gli investimenti diretti esteri italiani in Turchia
2006
Imprese
Addetti
Fatturato (mln euro)
2007
2008
2009
192
205
221
227
24.770
21.636
23.833
26.055
3.910
4.210
4.689
4.835
2009
Valori assoluti
Settori
Industria estrattiva
Industria manifatturiera
Alimentari, bevande e tabacco
Tessili e maglieria
Abbigliamento
Prodotti chimici, fibre sintetiche e artificiali
Articoli in gomma e materie plastiche
Imprese
Addetti
Distribuzione %
Imprese
Addetti
1
10
0,4
0,0
119
24.883
52,4
95,5
5
1.420
2,2
5,5
13
819
5,7
3,1
5
380
2,2
1,5
15
938
6,6
3,6
8
1.665
3,5
6,4
Materiali per l'edilizia, vetro e ceramica
20
1.988
8,8
7,6
Metallo e prodotti derivati
10
1.011
4,4
3,9
Macchine e apparecchi meccanici
16
2.821
7,0
10,8
Macchine e apparecchiature elettriche e ottiche
13
3.373
5,7
12,9
Autoveicoli
2
10.107
0,9
38,8
Altri mezzi di trasporto
2
111
0,9
0,4
Mobili e altre industrie manifatturiere
Costruzioni
5
140
2,2
0,5
10
135
4,4
0,5
Commercio all'ingrosso
70
777
30,8
3,0
Logistica e trasporti
15
152
6,6
0,6
Fonte:
elaborazioni
ICE da Reprint,
Politecnico di
Miliano
13
ESTERO
COOPERAZIONE
ORGANISMI INTERNAZIONALI
IMPRESE ITALIANE
COLLABORAZIONE
INTERNAZIONALIZZAZIONE
COLLABORAZIONE
INDUSTRIALE
INFORMAZIONE
ASSISTENZA
INVESTIMENTI
MADE IN ITALY
I P R GREEN
Intellectual
Property
Rights
TECNOLOGIE
UNIONE PROMOZIONE
EUROPEA all’ESTERO
ECONOMY
INNOVAZIONE
TRADE
Fly UP