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SPALLA: INTERVENTO DI REINSERZIONE CAPO LUNGO
Via Amadeo 24, 20133 Milano – Tel:02/7610310 – Fax: 02/70124931 E-mail: [email protected] - Pagina web: www.oasiortopedia.it SPALLA: INTERVENTO DI REINSERZIONE CAPO LUNGO BICIPITE IN CLINICA Al termine dell’intervento il chirurgo Le ha applicato una medicazione che non deve essere rimossa sino al successivo controllo. Il tutore applicato non dovrà essere rimosso salvo indicazione contraria: si consiglia di muovere la mano ed il polso ogni 15 minuti per riattivare la circolazione, impungnando una pallina morbida o un gomitolo di lana. A CASA Non rimuovere il tutore Applicare una borsa del ghiaccio per 2 ore al giorno, suddivisi in 4 cicli da 30 minuti l’uno per i 7 giorni successivi all’intervento, ponendo sotto un asciugamano per mantenere ascutta la ferita. IMPORTANTE: non effettuare movimenti bruschi o improvvisi Non rimuovere o bagnare la medicazione applicata Seguire una dieta a base di liquidi e cibi facilimente digeribili per le prime 48 ore (passare poi alla comune alimentazione) Evitare di fumare, di bere alcolici, di guidare autoveicoli, di utilizzare macchinari pericolosi ESERCIZI E’ importante frequentare un Centro di Fisiokinesiterapia (FKT) per un completo recupero, seguendo passo a passo, il protocollo studiato per la patologia. I nostri uffici sono in grado di fornirLe un elenco completo di Centri specializzati. DOPO CIRCA 5 GIORNI Sottoporsi al 1° controllo post operatorio (per prenotazione 02/7610310 – 02/70124931) QUANDO CONSULTARE IL CHIRURGO Improvviso gonfiore Forte dolore, senso di tensione o pulsazione della spalla Se compare febbre oltre 38° o malessere Se la mano cambia colore, si gonfia o provoca dolore In caso di sanguinamento delle ferite con imbibitura della medicazione (una piccola quantità di sangue sulle garze è normale) TERAPIA CONSIGLIATA Ananase 100 mg. 2 cpr. Al giorno a stomaco vuoto per 7 gg. Toradol 1 cpr. Dopo pranzo e cena per 3 gg. Poi una sola dopo cena per altri 4 gg. RIABILITAZIONE DOPO REINSERZIONE CAPO LUNGO BICIPITE La spalla è un’articolazione piuttosto complessa dotata di una grande mobilità su tutti i piani di movimento. La sua stabilità è dovuta a fattori muscolari più che articolari propri ed i movimenti sono regolati da un delicato equilibrio di forze muscolari e movimenti articolari di cui, forse più di altre articolazioni, bisogna assolutamente tenerne conto in riabilitazione. Il programma riabilitativo dopo intervento di riparazione della cuffia dei rotatori della spalla ha durata variabile a seconda dei seguenti fattori: Età del paziente Grandezza della lesione Tipo di lesione (traumatica o degenerativa) Forza e grado di mobilità della spalla Richieste funzionali del paziente Tipo di tecnica chirurgica Gli scopi della rieducazione sono: Minimizzare gli effetti della immobilizzazione Evitare eccessivo stress sui tessuti riparati Progredire nel rispetto dei tempi biologici di guarigione e a seconda dei progressi del paziente Abbiamo formulato un programma riabilitativo indicativo che abbiamo suddiviso e schematizzato per comodità in 4 fasi : 1a FASE : Può variare dalle 3-4 settimane e comprende il periodo post-operatorio. In questo periodo l’articolazione è protetta da un tutore tipo Desault o a braccio abdotto 20° che può essere rimosso solo per effettuare fisioterapia. Evitare l’instaurarsi di rigidità e ripristinare corretto ritmo scapolo-omerale sono gli obiettivi da porsi in questa fase. Le sedute devono essere quotidiane, anche 2 volte al giorno nelle prime 3 settimane. Fondamentale ed importante, è l’idroterapia. La spinta di Archimede dell’acqua infatti si sostituisce al tutore e permette una più facile e precoce mobilizzazione dell’articolazione mentre la temperatura dell’acqua (34° C) ha effetti miorilassanti sulle eventuali contratture muscolari che possono insorgere. A secco il terapista può effettuare tecniche di micromobilizzazione della testa omerale e della scapola, evitando la rotazione interna. Esercizi attivi dei fissatori della scapola possono essere già introdotti ed è utile la mobilizzazione passiva autoassistita in flessione ed extrarotazione della spalla con il classico pendolo di CODMAN per ricreare spazio scapolo omerale. In tale fase sono vietati i movimenti attivi se non quelli a carico dei fissatori della scapola. La crioterapia dopo gli esercizi, e nei momenti di dolore è un valido aiuto. In sintesi : Micromobilizzazione omero e scapola; Mobilizzazione passiva dell’articolazione / rotazione interna e abduzione protette; Mobilizzazione autoassistita in flessione ed extra rotazione; Esercizi pendolari di CODMAN; Esercizi attivo-assistiti e attivi per fissatori della scapola; Idroterapia; crioterapia 2a FASE : 4a – 8a settimana, coincide con l’abbandono del tutore. In tale fase continuano le micromobilizzazioni per cercare di detendere la capsula ed i tessuti molli per favorire il recupero di gradi articolari. La mobilizzazione attivo-assistita progredisce gradualmente sempre più verso l’attiva e continua la mobilizzazione auto-assistita in flessione ed extra-rotazione (anche con carrucole e skateboard) ed extrarotazione. Possono venire introdotti esercizi contro resistenza elastica leggera per i fissatori della scapola e stretching. Gli intra-extra rotatori possono iniziare a lavorare in isometrica, mentre si consiglia di aspettare la 6 a settimana prima di proporre esercizi isotonici attivi in intra-extrarotazione, evitando di eccedere nelle ripetizioni poiché notevolmente irritanti per la cuffia operata. Dalla 6 a settimana si favoriscono esercizi in adduzione sul piano orizzontale. Riassumendo : Continua il lavoro di micromobilizzazione e mobilizzazione passiva sul lettino, ora è possibile aggiungere l’abduzione e la rotazione interna; La mobilizzazione attivo-assistita progredisce sempre più verso quella attiva; Esercizi contro resistenza elastica leggere dei fissatori della scapola; Stretching; Lavoro graduale degli intra-extrarotatori, prima isometrico e poi contro resistenza manuale; Lavoro graduale in adduzione sul piano orizzontale; Continua lavoro in acqua per la ricerca del massimo ROM; 3a FASE : 8a – 12a settimana, Continua la mobilizzazione sul lettino ed i carichi per il lavoro muscolare possono essere aumentati anche con l’utilizzo di macchine per un completo rinforzo della muscolatura della spalla. Può essere introdotta l’abduzione attiva. Esercizi di destabilizzazione ritmica della spalla e di propiocezione sono utili in tale fase per il recupero funzionale. Mobilizzazione sul lettino; Abduzione attiva; Destabilizzazioni ritmiche; Rinforzo completo muscolatura spalla; 4a FASE : 12a – 16a settimana. Ripresa funzionale della spalla nelle normali attività quotidiane, Va rimandato comunque il ritorno alle competizioni sportive al trascorrere dei sei mesi dall’intervento Esercizi di lancio e presa con forza crescente Esercizi specifici dello sport praticato Allenamento isocinetico dal 4° mese E’ utile effettuare a 6 mesi circa dall’intervento un test valutativo isocinetico per chi desidera riprendere le competizioni e sconsigliare queste ultime se il braccio non ha recuperato il 70% della forza rispetto al controlaterale. Nel caso di paziente anziano è fondamentale continuare gli esercizi di mobilizzazione per evitare l’instaurarsi di pericolose rigidità. Questo programma è stato realizzato con la collaborazione di: Milco Zanazzo Fotocomposizione: Takako Saito