«Agostino Orizio, un musicista che ha aperto Brescia al mondo»
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«Agostino Orizio, un musicista che ha aperto Brescia al mondo»
40 Aew/ZXObsI2Mi1NudnhaklBTWN32lXHBwwe2CL6O2ck= Martedì 7 giugno 2016 · GIORNALE DI BRESCIA CULTURA&SPETTACOLI [email protected] Pagine di memoria «Una vita tra pianoforte e orchestra» «Agostino Orizio, un musicista che ha aperto Brescia al mondo» Presentato in Loggia il libro di Marco Bizzarini dedicato al fondatore del Festival pianistico Fulvia Conter BRESCIA. Quanto sia vivo, e del merito della Repubblica, Vittoria Alata, Grosso d’oro, il nome nel famedio. Gibellini ha altresì sottolineato come monsignor Francesco Beschi, bresciano vescovo di Bergamo, nella prefazione colga la concezione cristiana della vita di Orizio. Ed il significato di alcune delle fotografie scelte, con i concerti in Vaticano per tre Pontefici: Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. non solo in città, il ricordo del maestro Agostino Orizio scomparso il 9 settembre 2014, lo si coglieva dal pubblico numeroso e dall’affetto che traspariva dalle parole dei relatori alla presentazione del volume che gli ha dedicato Marco Bizzarini. Promosso dalla signora Lu- Rigore e umanità. Patrizia Vaciana Orizio, che ha collabo- stapane, presidente del Conrato strettamente con l’auto- servatorio di Brescia, ha citare, «Agostino Orizio-Una vita to la stima e l’affetto di cui era tra pianoforte e orchestra», è circondato il maestro negli stato illustrato ieri nella sala anni che vi ha trascorso, codei Giudici di Palazzo Loggia, me docente di pianoforte moderatrice Luisa Pedretti. principale e come presidente Ma era anche l’occasione per (dal 1990 al 2002). Giacomo ripercorrere un lungo perio- Scanzi, nostro direttore editodo della storia, non solo musi- riale, ha riflettuto sul fatto cale, della nostra città, attra- che Orizio vivesse la musica versata dall’operato del mae- con un profondo rigore, che stro Orizio. «Il volume - ha af- si trasferiva nelle esperienze fermato il sindaco Emilio Del umane: un rigore morale. E Bono - nel contesto dà l’idea poi il suo rapporto con il temdi un humus civile, culturale, po, inteso in senso musicale: familiare. Orizio è stato tante la sua vita è stata scandita dal cose insieme: mutempo degli insicista, insegnan- Attorno contri (Arturo Bete, un bravissimo al maestro nedetti Michelanamministratore le parole ed i geli, Giovan Battipubblico (sindaco sta Montini), da ricordi di Del di Cazzago S. Marquello delle chiatino per 25 anni), Bono, Gibellini, mate alle diverse con un talento Vastapane stagioni della vistraordinario da e Scanzi ta. Un ritmo che il organizzatore, e libro segue come capace di costruire relazioni. una partitura. Infine il rapporHa lasciato in eredità un Festi- to con la storia: le stagioni delval che ha sprovincializzato la musica che diventano stala città, ha aperto al mondo il gione narrativa, bisogno di teatro e fatto di Brescia una raccontare e testimoniare. delle piccole capitali culturali Marco Bizzarini ha raccondel mondo». tato la genesi del volume: un Andrea Gibellini, presiden- libro agile, di un centinaio di te del Festival, rivolgendosi pagine con un intero arco biodirettamente alla signora Lu- grafico, documenti e informaciana, ha rimarcato come la zioni riguardo ad una persopubblicazione del libro sia nalità poliedrica. Orizio era una sua iniziativa, frutto del- un personaggio complesso, la sensibilità di chi ha passato che ha scelto di descrivere 54 anni accanto al maestro. E con un ordine cronologico nane ha elencato le altissime turale. Il sottotitolo è indicationorificenze ricevute come vo del ruolo centrale che per direttore artistico del Festival lui ebbe la musica: pianista e per 44 anni: medaglia d’oro concertista, suonò in quasi per meriti artistici e culturali, tutte le città italiane e anche Grand’Ufficiale all’Ordine all’estero; per un banale inci- Agostino Orizio. In concerto nel 1960 davanti a mons. Montini La promotrice e l’autore. Luciana Babini Orizio e Marco Bizzarini Apre il volume la presentazione di monsignor Francesco Beschi Il volume «Agostino Orizio-Una vita tra pianoforte e orchestra» di Marco Bizzarini, apprezzato collaboratore del nostro giornale, è edito da Apollonio & C., con presentazione del vescovo di Bergamo Francesco Beschi e prefazione di Piero Rattalino. Può essere reperito rivolgendosi al Festival Pianistico (info: 030/293022). dente nel ’61 non suonò più in pubblico e passò alla direzione d’orchestra. È stato un uomo di successo ed ha sempre superato con forza spirituale i momenti difficili. Bizzarini ha concluso ricordando le recensioni locali ed internazionali che lo elogiavano ed un concerto della Gasparo da Salò con Ughi che, alla fine, si rivolse al pubblico del Festival dicendo: «Ma vi rendete conto, voi bresciani, della fortuna che avete potendo vantare come concittadino un musicista come Agostino Orizio?». Ed ha fatto capire che questo volume è probabilmente il primo, dato che sono possibili nuovi approfondimenti. //