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Dettagli - Comune di Rovolon

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Dettagli - Comune di Rovolon
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Provincia di Padova
ASSOCIAZIONE DI
VOLONTARIATO COMITATO
PARROCCHIALE SAN GIORGIO
L’associazione nata nel mese di maggio del 1966
con spirito ed entusiasmo e voglia di fare di tante
persone volenterose, alle quali teneva e tiene a
cuore la vita sociale della comunità paesana, una
realtà sempre più difficile da affrontare per certi
paesi collinari come Rovolon che si impoverisce
sempre più di giovani e di servizi.
Il Comitato San Giorgio, con l’impegno di tutti ha
raggiunto parecchi traguardi e con il suo operato
è riuscito a sostenere opere di beneficenza, feste,
pranzi e cene, piccole e grandi opere; è inoltre un
punto di riferimento e collegamento tra i paesani
e l’amministrazione comunale per proporre e
soddisfare nuove idee riguardanti la vita sociale
ed altre esigenze della comunità.
Augurandoci che questa associazione continui la
sua utile opera con l’aiuto di persone che si
prodigano già da quasi dieci anni, si invitano
anche tutti coloro che vogliono unirsi a questa
bella iniziativa.
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Provincia di Padova
SENTIERO DEL GRUPPO
SAN GIORGIO
(Giro del Montegrande - Strada Tagliafuoco)
(a cura di Agostino Fasolo e Francesco Baldan)
Tempo di percorrenza ore 2,15 – Difficoltà ++
Parcheggio nel Piazzale degli Alpini (1) (vicino all’exscuola materna).
Si prende la via asfaltata in salita che porta al
Ristorante “Ai Castelli” (2); da qui si imbocca il
sentiero verso sinistra, che costeggia una proprietà
recintata dove sorgono dei vecchi, maestosi marronari
chiamati “castagnare de Fassio”.
Proseguendo lungo il sentiero, quasi pianeggiante, si
incontrano altri vecchi marronari detti “maronari de
Grigoeo”. Dopo circa 200 metri da questi, si trova un
bivio (3). Teniamo la destra e proseguiamo. Il sentiero
si presenta tuttora pianeggiante. A circa 1200 metri
dalla partenza troviamo una casa sulla sinistra che è
stata abitata, fino agli anni 60 circa, da una famiglia di
Rovolon di cognome Benato e soprannomimata “Merlo”
(4). Sullo sfondo, dietro questa casa, si nota il Parco
delle Frassanelle con il Golf-Club e, più oltre, i paesi di
Cervarese, Montegalda e Montegaldella; più lontano le
Prealpi Venete.
Superata la “casa del Merlo”, dopo circa 200 metri, il
sentiero si inerpica per un breve tratto, alla sommità
del quale ritorna pianeggiante. Qui le rocce si animano:
osservandole si scoprono delle sculture (5) eseguite di
recente sul posto da un noto artista locale; per un
tratto di circa 200 metri, sulla destra, se ne possono
osservare una dozzina, e alcune di esse sono di
notevole qualità artistica.
Dopo circa 100 metri si sfocia in un tornante della
“strada de Bepi del Monte” (6), strada che, partendo
dalla provinciale Rovolon-Teolo, porta alla sommità del
Monte Grande e quindi al Passo Fiorine. Questa strada,
costruita intorno al 1962-63 da un impresario edile per
poter
lottizzare
il
Monte
Grande
(progetto
fortunatamente non realizzato), è diventata un percorso
per passeggiate a piedi ed in mountain-byke. Su questo
percorso
passa
anche
l’ormai
famosa
corsa
“Transeuganea” che si svolge annualmente in aprile.
Dopo 4 tornanti, usciamo sulla destra verso la
“strada tagliafuoco”(7), realizzata alcuni anni fa (sul
vecchio sentiero del “troso de meso”) per poter
intervenire prontamente in caso di incendio.
Il sentiero prosegue quindi pianeggiante fino alla baita
di Passo Fiorine. Da questo sentiero, nei mesi invernali,
quando gli alberi sono spogli, si possono godere
stupendi panorami della pianura veneta a nord e ad
est dei Colli Euganei: nelle mattine limpide, all’alba, si
può scorgere il riflesso del sole sulla laguna, oltre alle
Prealpi, alle cime più alte delle Alpi e tutto il tratto di
veneta che va da Venezia ai Colli Berici.
Dopo circa 1500 metri dall’inizio della strada
tagliafuoco e circa 100 metri prima della baita Passo
Fiorine, a sinistra, si nota un grosso masso (8); a dx
parte un sentiero che scende verso Rovolon:
prendiamo quindi a dx. Dopo circa 250 metri il
sentiero si biforca. Noi teniamo a sinistra.
Dopo circa 100 metri si apre un piccolo “slargo” da
dove, entrando nel bosco per pochi passi, possiamo
ammirare una grossa pietra detta “Pria del
Calcagno”(9) sopra la quale una leggenda locale
asserisce si sia seduta la Madonna, lasciando
l’impronta del calcagno. Proseguiamo quindi verso
destra e scendiamo. 200 metri circa dopo la “Pria del
Calcagno” possiamo salire su un punto panoramico
detto “La Crose”(10), posto come un terrazzo sopra il
paese di Rovolon. Da qui si ammira un panorama
molto vasto: da sinistra i Colli Berici con Albettone e il
Convento di San Pancrazio, quindi Bastia circondata
dalla colline di Monte Viale, Monte Sereo, Frassanelle e
Spinazzola e con dietro le Prealpi e le cime delle Alpi,
quindi il Castello di Montegalda, quindi la città di
Padova. Scendendo per altri 200 metri si può salire su
un rilievo interessante dal punto di vista storicoarcheologico, dove sono visibili le rovine del vecchio
castello (11). Fatti pochi passi si trova una panchina
appoggiata ad un muro di contenimento e posta sopra
un vecchio serbatoio di raccolta delle acque, che una
volta rappresentava la riserva idrica per il paese:
questa sorgente era chiamata “El Fontaneo”(12).
Siamo così giunti al ristorante “Ai Castelli” dal quale
scendiamo verso sinistra verso la Chiesa tornando al
punto di partenza.
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