Programma attività 2011 - Società Adriatica di Speleologia
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Programma attività 2011 - Società Adriatica di Speleologia
SOCIETÀ ADRIATICA DI SPELEOLOGIA TRIESTE PROGRAMMA DI ATTIVITÀ PER IL 2011 Questo programma sarà estremamente sintetico, molto dipenderà dai fondi a disposizione, molto dipenderà dalla nostra voglia di fare e proseguire lungo una strada che, lo scorso anno, ci ha gratificato oltre le nostre aspettative. Cercheremo di sfruttare ogni occasione, cercheremo di non sprecare tempo (che ci manca forse più dei soldi), cercheremo di valorizzare al massimo ogni nostra risorsa. Vediamo come: 1) Abisso di Trebiciano. 1. Dovranno essere conclusi i lavori per la costruzione del modulo scientifico all’ingresso della grotta. 2. Dovranno essere rifatti gli impianti che erano situati nell’ex botola, trasferiti i quadri di comando nella saletta riservata - al riparo dell’umidità - e quindi riallacciati tramite le fibre ottiche alla Stazione. 3. Constatata la triste esperienza dei recenti danneggiamenti provocati dai fulmini, installeremo un trasformatore d’isolamento tra la linea e gli utilizzatori. 4. Verificheremo la sicurezza delle strutture all’interno della cavità sostituendo gli ancoraggi eventualmente danneggiati dall’intensa frequentazione. 5. Saranno affrontate, in risalita, le nuove finestre individuate durante le piene sperando di trovare nuove prosecuzioni. 6. Continueranno le ricognizioni nel Ramo Beram e le ricerche nelle situazioni di instabilità barica (piene o deflussi delle acque). 2) Centro d’interpretazione ambientale (CIAT). 1. Continueremo la gestione delle visite assicurando un’agevole fruizione ai visitatori, nei limiti che riusciremo a riservarci nella fasi di costruzione del fabbricato. 2. Sinora la grotta è risultata impercorribile per cause di forza maggiore una sola domenica nel corso dei lavori, confidiamo che nel 2011 non ci sarà neppure quell’unica domenica. Le prenotazioni ci pervengono – via Internet – anche dall’estero e sono sempre numerose. 3. Cercheremo di evitare sovraffollamenti. 3) Grotta Luftloch. 1. Continueranno – ovviamente – i lavori per individuare nuove prosecuzioni dalla quota -240 metri. 2. Prima di proseguire con gli scavi in profondità sarà però necessario allargare tutte le ultime strettoie per facilitare i futuri sbancamenti, collegare un’ultima tratta di tubo ai 200m già installati per assicurare il ricambio d’aria e prolungare ancora la linea elettrica. 3. Dovrà essere effettuata un’attenta campionatura geologica in previsione di studi futuri più approfonditi e una precisa documentazione fotografica e video di tutto l’abisso. 4. Sono in programma anche alcune risalite per individuare eventuali prosecuzioni e realizzare così un rilevamento più completo. 5. Continueranno le ricerche biologiche e quelle inerenti l’atmosfera ipogea, se possibile installeremo dei nuovi sensori. 6. Cercheremo di prelevare campioni dell’acqua di percolazione per effettuare le opportune analisi. 7. Ovviamente dovremo far fronte al deterioramento delle attrezzature di scavo e provvedere alla loro sostituzione, come peraltro già avvenuto lo scorso anno: la criticità dell’ambiente riduce infatti di molto la durata e l’efficienza degli strumenti di lavoro. SOCIETÀ ADRIATICA DI SPELEOLOGIA TRIESTE 4) 5) 6) 7) 8. Ci siamo inoltre accordati con la produzione di “Grottenarbeiter” per la prosecuzione delle riprese quando riusciremo a raggiungere l’agognato Fiume. Progetto M.P.S. 1. Assieme agli studenti dell’Università di Padova proseguiremo nelle ricerche già intraprese per individuare gli eventuali sversamenti dell’exdiscarica. 2. Continueremo la mappatura del territorio e il rilevamento delle grotte interessate al fenomeno. 3. Se i fondi saranno sufficienti, inizieremo un rilevamento delle percentuali di Ossigeno nelle grotte adiacenti la zona d’interesse e. in possesso di dati inconfutabili, cercheremo di proporre valide ipotesi per interpretare il fenomeno. Stazione sperimentale ipogea. 1. Non appena realizzato il nuovo modulo scientifico, ripristineremo il collegamento con la Stazione. 2. Sarà quindi necessario istallare anche qui un trasformatore d’isolamento per ridurre i danni che possono essere causati dalle scariche atmosferiche. 3. Si dovranno sostituire alcune interfacce danneggiate da una recente perturbazione atmosferica e verificare le nuove apparecchiature. 4. Tutta la parte di trasmissione dati via radio verrà al momento tralasciata in quanto oggi risulta, finanziariamente, improponibile. 5. Verranno attivati i nuovi sensori che sono stati acquistati recentemente e che saranno collegati alla Rete. 6. Continueremo la collaborazione con l’I.T.I. A. Volta di Trieste per trarre profitto dalle competenze specifiche dell’istituto mentre, da parte nostra, offriremo agli studenti la possibilità di sperimentare concretamente in ambienti difficili i loro prototipi. 7. Cercheremo comunque di estendere anche ad altre istituzioni scientifiche nuovi rapporti di collaborazione che ci aiutino a interpretare gli inspiegabili fenomeni (carenza di Ossigeno) cui stiamo assistendo. La collaborazione in atto con l’Università di Padova ne è un esempio. Corsi e partecipazione alle attività della Federazione. 1. Contiamo di essere presenti e partecipare attivamente alle occasioni d’incontro che saranno organizzate e collaborare alla mappatura catastale che ci sarà richiesta. 2. Presenteremo alcuni lavori al Congresso nazionale che si svolgerà quest’anno a Trieste. 3. Parteciperemo anche quest’anno all’incontro nazionale di Casola Valsenio dove contiamo di presentare almeno una comunicazione. Divulgazione. 1. Lo scorso anno non siamo riusciti a inaugurare la nuova struttura del modulo scientifico perché i lavori non erano stati terminati in tempo. Quest’anno probabilmente mancheranno i fondi ma cercheremo ugualmente di organizzare qualcosa di meno dispendioso. 2. Il sito Internet (www.sastrieste.it) continuerà a essere aggiornato, arricchito con nuovi contributi e mantenuto agli standard che abbiamo già raggiunto. 3. Sarà riproposta a marzo la manifestazione “Mimose in Abisso” visto il successo incontrato lo scorso anno. 4. Sarà programmata (nella sede sociale o presso lo Speleovivarium) una nuova serie di conferenze corredate da supporti multimediali sugli argomenti in cui ci sentiamo maggiormente preparati. SOCIETÀ ADRIATICA DI SPELEOLOGIA TRIESTE 5. Cercheremo di dare alle stampe – magari in tiratura ridotta e compatibilmente con risorse economiche di cui potremo disporre – le monografie sinora realizzate analizzando i dati sui rapporti piene-flussi d’aria e quella sullo studio dei bunker di Sistiana. 6. Continueremo la catalogazione della biblioteca sociale – avviata nel 2010 – per proporre ai soci e visitatori una raccolta di articoli più organica. 7. Continuerà la collaborazione con lo Speleovivarium per avvicinare maggiormente i giovani all’ambiente carsico e insegnare loro come agire nell’ambiente senza danneggiarlo e, presso altre associazioni e circoli, il ciclo di conferenze che abbiamo inaugurato presso la sede sociale e che ha incontrato tanto successo. 8) Attività di campagna. 1. Dovranno continuare le esplorazioni avviate lo scorso anno, quali quella dell’Abisso Rolo sul Massiccio del Canin. Via via le esplorazioni diverranno sempre più difficoltose (per l’aumento della profondità e dello sviluppo), dispendiose (per l’acquisto dei materiali che si renderanno necessari), difficili (per l’ostilità dell’ambiente). Continueremo il rilevamento e la documentazione fotografica della grotta. Se proseguiremo con il ritmo attuale siamo certi che i risultati non ci faranno rimpiangere le risorse che abbiamo dedicato e dedicheremo al progetto. 2. Continuerà – in collaborazione con il Catasto regionale - la “targhettatura” e il riposizionamento con GPS delle grotte che ci saranno affidate. 3. Non si arresterà la verifica dei flussi-deflussi d’aria durante le piene e si approfitterà di queste circostanze per effettuare discese utili a individuare nuove prosecuzioni. 4. Se la Luftloch darà i frutti sperati, abbiamo già individuato un nuovo sito nel quale iniziare i prossimi lavori di scavo d’assaggio. 5. Proseguiremo le ricognizioni sul territorio per individuare nuove grotte e, nel corso delle uscite d’allenamento, eventuali prosecuzioni in quelle già esplorate. 9) Cavità artificiali. 1. Sarà difficile eguagliare l’exploit del 2010 poiché non siamo in grado di produrre un volume all’anno della valenza di quello edito appena pochi mesi addietro. 2. Continueremo allora la ricerca di nuove gallerie o pozzi sul territorio e aggiorneremo e miglioreremo i dati già in nostro possesso. 3. Se incontreremo cavità di particolare interesse cercheremo di valorizzarle con studi e ricerche che non mancheremo di pubblicizzare. 4. Probabilmente sarà avviato un progetto di monitoraggio dei livelli delle acque nell’Acquedotto Teresiano in quanto i recenti lavori di urbanizzazione in atto potrebbero aver turbato l’equilibrio di quella fonte. Questi sono i nostri programmi che potranno però essere portati a buon fine solo compatibilmente con le risorse che potremo avere a disposizione. Purtroppo lo scorso anno abbiamo dovuto attingere abbondantemente alle risorse personali dei soci e non riteniamo di dover ripetere l’esperienza anche quest’anno. Se non ce ne sarà data la possibilità dovremo limitare i nostri obiettivi ma vedremo la speleologia ritornare indietro nel tempo e ritrasformarsi in quell’alpinismo alla rovescia che è l’antitesi di quello che rimane il nostro obiettivo. Se questo dovesse accadere, noi sappiamo che non ne saremo i responsabili. Trieste, febbraio 2011