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Trudeau visita Wynne per ringraziarla
ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER Messaggio ai lettori n questo periodo il Corriere Canadese ha cambiato la Istacompagnia che consegna il giornale a domicilio. Se in queprima fase dovessero esserci dei ritardi o disguidi nella consegna del giornale, chiamate in redazione al 416-7829222 entro le 9.30am per segnalarcelo e per permetterci di avvertire il distributore in tempo per la nuova consegna. Ci scusiamo con i nostri abbonati per i disguidi e i disagi che potrebbero crearsi in questa fase di transizione. Rossi non molla: “Grazie a tutti, a Valencia ci sarò” Ma domenica dovrà fare la gara perfetta. Nello sport ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER $1.25 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 03 ■ N. 204 Mercoledì 28 Ottobre 2015 www.corriere.com Trudeau visita Wynne per ringraziarla Il primo ministro in pectore incontra la premier dell’Ontario: nuovo rapporto con le Province TORONTO - Primo incontro uficiale per Justin Trudeau dopo la vittoria alle elezioni del 19 ottobre. Ieri il primo ministro in pectore ha avuto un meeting di mezz’ora con la premier dell’Ontario Kathleen Wynne, un vertice che testimonia come i rapporti tra Queen’s Park e il futuro governo federale siano diretti verso la normalizzazione. f ARTICOLO A PAGINA 2 IL CONFLITTO Isis: Obama medita la svolta sulle truppe in prima linea NEW YORKT - L’amministrazione Obama potrebbe essere vicina ad una svolta nella lotta all’Isis. Il pressing sulla Casa Bianca per un maggior coinvolgimento delle truppe americane in Iraq e in Siria si fa sempre più insistente. E il cambio di strategia, con l’invio di soldati in prima linea, potrebbe essere annunciato già in settimana. La proposta arriverebbe da alcuni dei più stretti consiglieri del presidente. Un mazzo di iori deposti lungo la strada teatro del duplice delitto a Roma Far West a Roma, uccisi due uomini Duplice esecuzione in strada nella capitale italiana, si segue pista dello spaccio f ARTICOLO A PAGINA 6 f ARTICOLO A PAGINA 7 IL DIBATTITO I CONSERVATORI Dopo Harper, tutti contro tutti ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER Allarme carne, Oms nel mirino Molte reazioni negative contro il documento sulle sostanze cancerogene TORONTO - Chi deinisce il documento dell’Iarc “una farsa” ma anche a chi accusa l’agenzia di aver “torturato i dati”, nel mondo sono molti i pareri contrari alla decisione di inserire la carne nell’elenco delle sostanze cancerogene. Ai produttori ha dato fastidio l’accostamento al tabacco e ad altre sostanze pericolose. f A PAG. 4 A umenta il prezzo del Corriere Canadese nei punti vendita. Il giornale costerà 1.25 dollari più tasse. Rimane invece immutato il prezzo per i nostri abbonati, che continueranno a ricevere il giornale comodamente a casa allo stesso costo. f ARTICOLI A PAGINA 8 mi ha aiutato a sfruttare “ Anna quegli sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza.” - Nancy R. il fatto che Anna possa parlare “ Amo in italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. una persona preparata “ Finalmente e amichevole che comprenda me e le mie esigenze.” - Dante R. Inizia a risparmiare oggi fino al 40% di sconto Per un preventivo gratuito senza obblighi, chiamate Anna Zangari-Talarico al 905-265-2711 o il numero gratuito [email protected] 1-866-621-6980. standrewsinsurance.com MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 2 CANADA IL DOPO VOTO Trudeau, primo incontro con Wynne TORONTO - In incontro che non ha nulla di casuale. È quello avvenuto ieri tra il primo ministro in pectore Justin Trudeau e la premier dell’Ontario Kathleen Wynne a Queen’s Park, un’ora prima del funerale a Toronto per l’ex diplomatico canadese Ken Taylor. La decisione del leader liberale di incontrarsi con la premier ha un profondo significato politico. Wynne, infatti, durante la campagna elettorale si è spesa in tutti i modi a favore di Trudeau, molto di più dei premier delle altre Province e questo, secondo molti analisti, ha avuto un impatto anche nei risultati finali. Basta ricordare che dei 184 deputati eletti tra le fila del Partito Liberale alle elezioni del 19 ottobre, ben 80 provengono dall’Ontario. Durante il meeting i due leader hanno affrontato una lunga serie di temi che coinvolgono i due livelli di governo, quello federale e quello provinciale. Tra gli argomenti discussi, i cambiamenti climatici, la liberalizzazione del possesso di marijuana, i cambiamenti da apportare alla legge sulla prostituzione e l’eutanasia. Temi spinosi, controversi, che hanno trovato una sostanziale linea comune tra il primo ministro designato e la premier dell’Ontario. L’incontro, secondo gli analisti, testimonia quanto Trudeau abbia apprezzato l’impegno del- Il primo ministro in pectore Justin Trudeau insieme alla premier dell'Ontario Kathleen Wynne la Wynne durante la campagna elettorale. Oltre a questo il meeting rappresenta una nuova era nei rapporti tra Queen’s Park e Ottawa rispetto al recente passato. Non bisogna dimenticare che nella passata legislatura, la premier cercò per molto tempo di organizzare un incontro ufficiale con l’allora primo ministro Stephen Harper: il meeting avvenne un anno dopo la prima richiesta. Trudeau, d’altronde, nel suo programma ha più volte sottolineato come sia necessario avviare una nuova fase nei rapporti tra il governo federale e le singole amministrazioni provinciali rispetto a quanto avvenuto sotto il leader conservatore, che ha sistematicamente boicottato i vertici estivi dei premier nonostante i ripetuti inviti. La Wynne, dal canto suo, ha bisogno del sostegno di Ottawa per portare avanti il piano infrastrutture da 120 miliardi di dollari. L’incontro di ieri, dall’alto valore simbolico ma che ovviamente non può avere risultati tangibili nell’immediato. Il primo ministro in pectore, infatti, è ancora alle prese con la formazione del nuovo governo - giurerà a Ottawa davanti al governatore generale David Johnston il prossimo 4 novembre - prima tappa obbligata di una lunga road map istituzionale che porterà poi alla riconvocazione del parlamento e al Discorso del Trono con la presentazione del nuovo programma di governo. SETTORE AUTO Rischio incendio, Fiat Chrysler richiama 180mila tra Suv e furgoncini TORONTO - I problemi non finiscono per la Fiat Chrysler Automobiles. Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Sergio Marchionne ha annunciato ieri mattina il richiamo di 180mila tra Suv e furgoncini per problemi all’asse posteriore e per il rischio di incendio nelle condutture dell’aria condizionata. La compagnia ha confermato il richiamo di circa 94mila Jeep Cherokee per ispezionare il sistema di condizionamento delle vetture ed eventualmente, per apportare le necessarie sostituzioni. Secondo quanto è stato comunicato dalla stessa azienda italo-americana, la FCA aveva lanciato un’indagine interna per verifi- care quanto era stato denunciato alla National Highway Traffic Safety Administration americana da due clienti che avevano acquistato la nuova Jeep Cherokee e che si erano lamentati in seguito a un ruote posteriori. Secondo quanto ha comunicato la stessa compagnia alle autorità americane, ci sono state ben 31 casi in cui si sono verificati dei problemi e in un unico caso si è verificato addirittura un incidenti, senza feriti. Secondo i dati diffusi dalla stessa Fiat Chrysler, la maggior parte dei richiami riguarda gli Stati Uniti. In Canada sono invece interessati al richiamo 16.647 vetture. Continua quindi il periodo negativo per la FCA. Nei mesi scorsi la compagnia si era detta d’accordo sul pagamento di una multa di 105 milioni di dollari per essere dovuta ricorrere a ben 23 diversi richiami per un totale di 11 milioni di vetture. incendio divampato in macchina. La compagnia, quindi, in seguito a uno studio interno, ha verificato che alcuni fili elettrici del sistema di condizionamento sono stati posizionati troppo vicini al collettore del motore. Per questo motivo, in alcune circostanze ci sarebbe effettivamente il rischio di incendio. Per ora non sono stati confermati né incidenti gravi né persone rimaste ferite. Oltre alle Jeep, la Fiat Chrysler Automobiles ha deciso di richiamare 86mila furgoncini Ram modelli 2015 e 2016 per problemi all’asse posteriore. In casi estremi, il problema potrebbe portare al repentino distaccamento delle EDITORE - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, No. 86 Via Maria, 03100 Frosinone. ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER WS M.T.E.C. Consultants Ltd. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan ON, Canada REDAZIONE: Corriere Canadese Italia, No. 86 Via Maria, 03100 Frosinone. Canada, 2790 Duferin St., 416-782-9222 Toronto, ON, M6B 3R7 AMMINISTRAZIONE: L'On. Joe Volpe, P.C., C.Dir. - Presidente Editore Francesco Veronesi - Direttore Nicola Sparano - Vice-Direttore Tipograia K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, ON, M6A 1Z6 Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 Email: [email protected] - [email protected] Gol, clGasose l, cGlas l, ceGlaofa Gol, classe eM fantas ia: e as eoia l,senc: la Mondi osnsnt e sfsaian aloi ndid,Mia ta iac,olifa Mond iali calilc di calcio s :t ddioiM em Il nuovo emozioem anlcddiio o o iac,lialceioeasfaian: z ne io eio emozione lu n lunga 86ng mnnogean eazlu anni 86 zalu io8ninn6geadn8i c,alciotasia: lunn6gi ann, a 86i anni OntaOnt rio ar Il nuovo Il nu ovo To advertise or subscribe call 416-782-9222 Il nuovo $1.00 Più tasse Il Co Il Corriere Il Corrie rri presenta re presen ere pres la stori a dellataCopp ta la Il Corriere presenta la storia della la a riaIlenCo rriesto Coppa del Mondo. deldel Allesto pagine Mon re ria 10-11 la do. $1.00 Più della prespagin Alle Coppa tass e 10-11 enMo del e ppa ta Co nella Gta (pre lando del Mo . 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In ogni caso L’ L’Ucr Ucr anza KIEV f ARTICO gli ultimi Gli ultimi ai sc aina Poro Pnaoro eglie sceg L’Ucreain sheengu ko shenko lie guaarsce arda da Giugli Porosh Giusep alpeel’U sep L’Ucraina enpeko Aglias etro all’Ue Agliast ro KIEV lie KIEV gusceg na ar Le Porosheenk na sida Le allpre’Usidosietrienzsonoialirivpresidenzia Giuseppeo prio sono rivpri elate onfo inelate li Agliatrio nfo lat lato Ucrai e gua un- ve in Uc pero” Peun ” stro mi rda tro verpe rai o re ilpro L’Ucraina ro Porstail “re KIEVall’U mista Pet sceglie Poros “re ro e pro eiden - Le pres del - de osholi na si sono ha sos olig enkgao.rca ciohe Giuseppe Agliast so archa nk- o. l ciocco ste a ziali fi inocc lo-cco nuto Il fitra Il tra prio rotrioè giàriveten occid utoè lagiàlo-vir Poroshenko late Ucr ideaila rivsfo sfo run vero virtuasid rivoltetua sidnfo per KIEV - Le lato” Petr olta entale rlmnta te ucaprolmeen enle che presidenzial e il -“re nte stand oent del Poro - sta raidinoMateidail di Ma che na si sono mist il qui i inucr ainko. shen a olig Ucraio cioc ndo e guarda 55% o Il rivelat a duconto ave nquinto idan arca e un a due prio all’Ue deavetras filo-o vero e ex prend trionfoha sost55% pre eletproccidexii vondofor-o enu dei cinque sondaggi LI ALLE conferPAGINE mano come è sempre più proba- 2 E 3 bile l’ipotesi di un governo di miKIEV noranza. f ARTICOLI ALLE PAGINE 2 E 3 KIEV PdP d inindvaivnanvatang PdPin vantangg tagiog,tiogaig,og,ic chcoLe Pd in vantaggio hcooh,LcoPen , choc ehcLoPeLcen ePLePnen e Pe n per illett“reto lavot tor enta it po rac lato” Petroè già giàraccol alet. pol i già letilche rivo oradel Giuseppe Agliastro lta al al prito ll - piùcolto le. ciocco Porosvirtu - più alm henko Mai mista oligarside f SEG - dipri . Ilente mo dan trasfo il r-quin f SEG ucraino ca finte tur delmo tur del UE A to lo-occ ha sosten - stan identaaven no eUE PAG pre- no eKIEV - Le presidenziali le che uto a dueA PAG do racc Ucrai.6 la do rivolta 55%in LA. 6VIS è già virtua di exit dei na si sono rivelate Maida LA unletto vero lment nITA- più olto e evoti proVIS già al poll il quinto Exit Ex prio trionfosident del prim ucrain per ile “re pre. ITA delrale ocioccoavend poll: it po stando a o raccol o turno elato” Petro -Poroshenko. Marine Le Mari Marine Le f due Il trasforil partill: il SEGU exit Pen, leader ne Le del Pen, 55% dei voti poll - più to E A PAG. mista oligarca Pen,partito leader Marine Le Pen, leader del partito filo-occidentale del 6 già leaddestra part to di che al primo di estrema erdi Ma lettorale. del Exit po Fronte delestrem Nazionale a destra ha sostenuto rinpart partitoFronte la rivolta Reito LA VISI di Maidan turno ee Leito nzidialRe ll: il par di Nazionale TA Pedin,estrema è già virtualmente rem dest f SEGUE il quinto pre- Il Po leader est tito di 33nz ra a des A PAG. 6Il Po , Gr sidente ucraino avendo ntef Exit poll: il part i o traNazi te del par Fron raccolto Fronte ntefi onale ic ito di Ren Renzi al 33, Gr alill33 tito - stando aLA Fauce Nazion ,al ri ,5. due exit poll - più del di est sto Ga invita e invita VISITA zi al 33, Gril Fausto ale illo al 26, G26 llo In Fr 55% dei voti già rem al primo turno sparro Pe Pere Gaselo al 26,5. a des parron ancia 5. In Fraal 26 ni res e lettorale. BE seM tra Fro In Fran ,5. i Exit poll: Mazen BETL sti TLEM cia l’e nci nte Na il In partito l’est az Il Pon di str Renzi a ME rem EMME for l’es Fran a prima in Vaen in al 33, Grillo al 26,5. In Francia l’estrema destra zional tefi dest sti for tre f SEGUE A PAG. 6 papa ra ce a de ma - Siti, altam- Si att prim ciem tican Vatic e des apolitica aforza itaatte forz str papa ti, via altainv tra l’e Per ente endeva a o Fausto ndees a polit meFra an nc pe pri st gg f pr Fra van ica nte ARTICO Gasp f ARTICOLI A PAG. 4 LI Are ma im esco eosim r riloanpe io viaggi arroncesco Ma no geLA VISITA PAG. mf4aARTdeforazafopo GIRO o in Eni in ininTesim Il Pontefice r re f ARTI in ge-bozen cia rilan rrabol ici, rzalitipoca COLI A ICOst qu lici, in Vatica E in risTer effett que BETLEM Sa invit ra San GIRO D'IT D'ITALIA GIRO D'ITAL ervPere PAG.LI4ra il ci nta. daesto da A PAG a sto no eff pr i rise ato ar lit ME ett ier per oceesilso sta.e Maz IA ALIA GIR suo .4 suo pr sti fortrvato pro i atte - Si i ieri più rilanci Fausto Gaspar fon ima ica OSTATI i, alta GIRO prdi Po in Vaticano di un il en il Pon di nde D'ITAUNITI ropiù f AR STATI UNITI roni ocD'ITALIA fon pappro vano men signifi deldi forz paso per rilanciare are il proces aceso ntefice tefigees te una TICOL LIA Frandicesc ce roa del simbsor pro riesig rpr STA cat a ha STA viag nifi olic ha I cesso pre nte A PAG di pa TI UNITITIUN o polit il processo so di pac BETLEMME idape esa, riegio- inpro cesso. incatque i stodii, sa, .4 da r dai ITI ce di pace e Si Terr ica a Sandita.pacper attend sti forti, E innte suoce il fut i ilpa f eff. etti SEG evano Il Pontefice altame gein Me ue in infut invita rise uPeres ieri nte UE e Mazen frvat papa France simbo Me Vaticano ilAlici, SEGoUEpiù STAT dio- per rilanciare il processo di Pon PAG tefice diodiquesto . 5da Ain pace I UN PAG ondsco viaggioprof ha i sign . 5una sorp Fausto Gasparroni ITI suo roin Terra resa ificati Santa. E in effdel per il , dai ettiproc riente. ieriesso di pace futuil Ponte riservato fi BETLEMME - Sipiù attendevano di una sorpre f A PAG. f ge- ceinhaMedio6 A PAG. 6 profonfdi sa, dai sti forti, SEGU significati altamente f A PAG f A PAG. PAG. 5 per da del proce E Asimbolici, il 6 .6 papa ro Francesco sso questo in di suo futu. Santa. pace in Medioviaggioriente PENSIQUOTIDIANI in Terra PENSIERINI ERINI QUOT f A PAG IDIAN PENPEN E infeff etti ieri il Pontefice ha I .6 SIERSIE SEGUE A PAG. 5 INIRIN f A PAG.f5A PAG. 5 QUO riservato più di I QU una sorpresa, dai TIDI OT ANI f Af IDIAN A PAG profondi significati per il futuPAG. 5 . 5 PENS I ro del processo di pace in MedioIERINI f ART QUOT riente. fA ICO La pLra pre egh gh La pregh ieraiedreal Pdael P La preghier iera del Pap paainpaTin a del Papa a in TererrTaerSraan ra SantaStaan in Te Sa nta Aru ArtAaru sulle La preghiera del Papa in Terrarra sullude Santa Aru sulle e su orm lleAruor sum Isla Vist Isla de l piraeorme del orme è stata lleeVista, ta Pa or Isl Is piraltapirPan a,laè stata atade tani Pal pi me a Vi del pirata Pantani Vi,stèa,sta nta sta strage rant iannunciata ni taanstra st eunc Pantgestrann iata è ta stata ge anIs aniagra anlanc nu Vnc nu istaaia, strage iat ta è annu stata ncia ta f SEGUE A PAG. 5 AvevAteA vevlate c’eAra volaravo Av tora cet’ecertr’ecru ’erarvo mruom PoAv trePo reo?redtoovdeov esla stePoav c’e te av ra AvAv Potra ete ? ve e treer reslav La er di to do tsc ru rit c’ mtediaor estescLarum toe? iaLa ritdo iasteora to al Lasc c’eChPora latoco tre alve Ch imtescrch la rtu e ch pe ia vi eaivut ia iam ore cope c’ Potr e Chiam Checave dir rartde e at iam at itto La Avete ecci e ?dove scTelavorato allai aia i eate urlaWSIB iuert APotrPotrTeeste leTeate lef pr mtiura te aver Telon pren cop en de La o! ch lefna dirit efo amdel anafo ot scia tovi al on at alale41 alla ot a c’era e cope 41 o! 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È una elezione a due facce quella del nuovo leader ad intermim per i conservatori. Ieri si è fatta avanti Candice Bergen, mp del Manitoba, che ha fatto sapere di voler partecipare alla corsa. Eletta per la prima volta nel 2008, Bergen è una delle arteici della legge che di fatto ha cancellato il long-gun registry, il registro delle armi. Una legge criticatissima di cui però la Bergen va iera e che anzi secondo lei la rende il proilo ideale per condurre il delicato ruolo di leader del partito all’opposizione nei prossimi quattro anni. «Prendendo seriamente la legge, - ha detto - cambiando il modo di approcciarsi, si trattava di un problema molto diicile ma sono stata capace di spiegarlo in una maniera ragionevole e a ottenere del sostegno in tutto il Paese anche tra i membri degli altri partiti». Tra i candidati alla guida temporanea del partito, che porta con sé un aumento di 80mila dollari e la residenza a Stornoway, ci sono anche Erin O’Toole, Rob Nicholson e Diane Finley. Bergen che ha lavorato come organizzatrice del partito prima di tentare la strada della carriera politica ha viaggiato in tutto il Paese durante la recente campagna elettorale per aiutare i candidati nuovi, assicura di avere un sostegno considerevole all’interno della “macchina tory”. «Abbiamo ricevuto il messaggio che è tempo di una faccia nuova ma allo stesso tempo dobbiamo inviare un messaggio ai canadesi che siamo sempre conservatori» ha afermato. «E per quei conservatori che credono nelle tasse più basse, ai bilanci in parità, nell’essere una voce forte nel contesto internazionale, questo tempo è sempre un tempo per noi per mandare un messaggio». Un problema potrebbe rappresentarlo la scarsa dimestichezza di Bergen con il francese anche se la candidata assicura di aver pronta un’altra soluzione. Si tratterebbe di nominare un vice leader del partito che abbia dimestichezza in modo da assicurare che la questione venga afrontata nella maniera giusta. I Conservatori dovrebbero scegliere il loro leader a termine nel primo congresso del partito programmato per la settimana Settimana prossima la nomina: i conservatori cercano un nome per il dopo Harper Candice Bergen sarà nella corsa per la leadership ad interim dei Tory prossima, sebbene i senatori tory abbiano programmato il loro meeting prima del raduno. Anche gli mp che sono stati sconitti sono stati invitanti al meeting del 5 novembre. Tanti al- tri sono già ad Ottawa per recuperare i loro oggetti personali negli uici. Non è chiaro al momento se soltanto i membri del parlamento saranno in grado di votare o se i senatori avranno la possibi- lità di dire la loro. E non è nemmeno chiaro al momento se Stephen Harper, che ha dato le dimissioni come leader del partito dopo la sconitta della settimana scorsa, sarà presente all’incontro del caucus. Harper è di fatto ancora mp per il riding di Calgary Heritage ma ha anche detto ad alcuni colleghi vicini a lui di voler mantenere un proilo basso. La partita è quanto mai aperta e non mancano delle igure importanti del partito. Diane Finley, ex ministro ai Lavori Pubblici, è stata la prima a manifestare il suo interesse a traghettare il partito. L’ex ministro agli Afari Esteri Rob Nicholson e quello agli Afari per i Veterani Erin O’Toole. «Credo che dobbiamo mostrare di essere seri sulla ricostruzione dal giorno numero uno e penso che la nomina ad interim possa essere una parte di questo» ha detto O’ Toole lunedì scorso. «Molti di voi mi hanno chiesto negli ultimi giorni se potevo considerare seriamente il ruolo di leader ad interim - ha detto invece Nicholson - Anche l’mp di Calgary Michelle Rempel farà parte della corsa». LA POLEMICA Aeroporto di Calgary dedicato ad Harper, bufera sul web OTTAWA - Neanche il tempo di metabolizzare la sconitta alle elezioni, e già partono veri e propri tentativi di beatiicazione per l’ex primo ministro Stephen Harper. L’ultimo in ordine di tempo riguarda la proposta di chiamare l’aeroporto della metropoli dell’Alberta. A promuoverlo è una petizione online che vuole spingere i vertici della Calgary Airport Authority a intitolarlo Stephen J. Harper International Airport. L’iniziativa ha già raccolto 3.297. Accanto però ai sostenitori si è afiancata una contropetizione che al momento ha già raccolto oltre 6mila adesioni. I fautori della petizione pro Harper presentano a favore la sua lunga carriera politica e gli anni da primo ministro. Ora Harper rappresenta il riding di Calgary Heritage mentre l’aeroporto si trova a Calgary Skyview che attualmente è il seggio del liberale Darshan Kang, vincitore delle elezioni del 19 ottobre scorso. Degli aeroporti canadesi ben quattro sono stati chiamati in onore dei primi ministri: a Montréal Pierre Trudeau, a Ottawa Sir John A. Macdonald, a Toronto Lester Pearson e a Saskatoon John Diefenbaker. In tutti i casi, il nome è stato utilizzato dopo la morte degli ex primi ministri e in molti casi anche dopo decenni. L’attesa più breve è stata per Montréal che ha cambiato il nome all’aeroporto da Montréal-Dorval International Airport nel 2004, quattro anni dopo la morte di Pierre Trudeau. Il cambio del nome è stato piuttosto controverso: i pro-separatisti allora dimostrarono contro la cerimonia del 2003 a Montréal in cui si annunciava uicialmente il cambiamento del nome. Nel caso di Harper si tratterebbe di una vera e propria novità dal momento che l’ex primo ministro è vivo e vegeto ed è in buonissima salute. Sulla pagina internet del sito http://www.therebel.media/ SCOPRI COME TU PUOI GUADAGNARE SICUREZZA SUL CAPITALE SUI TUOI RRSP E ALTRI INVESTIMENTI www.investwithguido.ca Si applicano alcune condizioni. Visitate www.fdsbroker.com/disclaimer per tutti i dettagli harperairport è presente anche un video che spiega le ragioni dei promotori capitanati dal Ezra Levant. I detrattori di Harper invece ci vanno pesante e nella petizione chiedono invece dell’aeroporto di dedicare ad Harper la discarica a Est di Calgary (per farvi un'idea questo è il link sul quale cliccare http://www.thepetitionsite.com/ it-it/249/927/546/rename-the-east-calgary-landfill-the-%22stephen-j.-harper-landill%22/). A supporto delle loro ragioni spiegano come l’ex primo ministro sia stato responsabile nel corso dei suoi governi di numerosi casi di CHIAMA OGGI STESSO corruzione, di politiche spazzatura e di legge altrettanto discutibili. Un’altra petizione, molto meno ofensiva, propone invece di evitare che l’aeroporto venga dedicato ad Harper (http://www.thepetitionsite.com/it-it/157/899/440/ prevent-renaming-the-calgary-international-airport/). Finora sono oltre 6mila le adesioni. Favorevoli o contrari resta comunque il fatto che anche da leader dimissionario dei Conservatori la igura di Harper continua a dividere i canadesi tra fan sfegatati e critici irriducibili. Al punto che anche il nome di un aeroporto può essere oggetto di scontro. MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 4 CANADA LA POLEMICA IL CASO Scuola, ai sindacati ben 7.1 milioni di dollari Fantino in tribunale per rispondere delle accuse di aggressione TORONTO - Oltre 7.1 milioni di dollari sono stati dati dal governo provinciale ai sindacati degli insegnanti e ai provveditorati per aiutarli a far fronte ai costi inerenti i lunghi negoziati ma altro denaro sarà con tutta probabilità sborsato quando si concluderanno le trattative con il personale di sostegno. In una nota inviata dal ministero dell’Istruzione ai provveditorati scolastici che il Toronto Star è riuscito a ottenere, si legge che questi hanno ricevuto complessivamente $4.6 milioni oltre ai controversi $2.5 milioni dati ai sindacati degli insegnanti delle scuole superiori, cattoliche e francofone. «I provveditorati sono finanziati dalla Provincia allo scopo di garantire l’istruzione in tutti e quattro i sistemi finanziati in modo pubblico e per gestire uno dei migliori sistemi al mondo - ha detto Alessandra Fusco, portavoce il ministro dell’Istruzione Liz Sandals (nella foto) - parte della gestione di tale sistema rientra nelle nuova responsabilità provinciale per i rapporti di lavoro ai sensi dello School Board Collective Bargaining Act e la provincia dà questo finanziamento affinché possano svolgere questo ruolo importante». Non si placano però le polemiche al riguardo e a Queen’s Park il governo liberale continua ad essere preso di mira circa i milioni di dollari pagati ai sindacati. La premier Kathleen Wynne continua a ribadire che “c’è sempre un prez- zo nei negoziati” ma il leader dei conservatori Patrick Brown si domanda a cosa sia davvero servito il denaro dato ai sindacati: secondo Brown in tutte le campagne elettorali a partire dal 2003 i sinda- cati degli insegnanti hanno aggredito, tramite annunci sui media, i conservatori pur di aiutare il partito liberale. Il ministro Sandals, che ha attaccato i Tory accusandoli di aver tenuto lo stesso comportamento in altre occasioni, ha affermato che una situazione del genere non si ripeterà più. «Questa volta il processo è stato insolitamente lungo, ogni clausola dei contratti doveva essere rinegoziata a causa della nuova normativa sulle contrattazioni della provincia», ha detto il ministro. Il CUPE è tornato al tavolo delle trattative ieri nella speranza che questa tornata di incontri possa portare ad un accordo. CRONACA Ubriachi alla guida investono due “gazzelle” della polizia TORONTO - Due persone sono state arrestate per guida in stato di ebbrezza dopo che due gazzelle della polizia dono state investite in prossimità della York University. Il primo incidente si è verificato vicino Finch Avenue e Tobermory Drive: due agenti sono stati trasportati in ospedale con lesioni non gravi mentre un uomo ha riportato gravi ferite. Il conducente è stato arrestato con l’accusa di guida in stato di ebbrezza. Il secondo incidente è avvenuto nei pressi di Finch Avenue e Sentinel Road: un’auto della polizia sta- va bloccando un incrocio quando un veicolo l’ha investita. Anche in questo caso due agenti sono sta- SECONDO PIATTO Baccalà dell’ortolano Carote in salsa saporita DOLCE Pesche imperiali Ingredienti per 4 persone: - 700 gr. di carote - mezzo peperoncino rosso - un rametto di salvia e uno di rosmarino - 3 cucchiai di salsa di pomodoro - un cucchiaio d’aceto - 3 cucchiaio di Brandy - un dado - 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva - sale e pepe. Teresina PRIMO PIATTO Riso gratinato Calorie per porzione: 560 Tempo di preparazione: un’ora Economico: si Vegetariano: no Preparazione: Lessare il riso, scolarlo al dente e condirlo con il burro. In una pirofila imburrata mettere uno strato di riso, coprirlo con fette di groviera, besciamella ed una spolverata di parmigiano. Ripetere gli strati fino ad esaurimento degli ingredienti e terminare con besciamella e formaggio grattugiato. Mettere in forno a 200°C e gratinare il risotto per circa dieci minuti, finché la superficie non apparirà dorata. CONTORNO Calorie per porzione: 140 Tempo di preparazione: 30 min. Economico: si Vegetariano: si La Cucina di Calorie per porzione: 910 Tempo di preparazione: 45 min. Economico: si Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone: - 400 gr. di riso - 50 gr. di burro - 100 gr. di besciamella pronta - 100 gr. di groviera a fette sottili - 20 gr. di parmigiano grattugiato. ti trasportati in ospedale per ferite non gravi mentre il conducente è stato tratto in arresto con l’accusa di guida in stato di ubriachezza. • Una indagine è in corso dopo che martedì mattina verso l’1.30 alcuni colpi di arma da fuoco sopo stati esplosi all’esterno dello strip club House of Lancaster che si trova al 689 The Queensway. Una Lexus di colore scuro è stata vista allontanarsi dalla zona a tutta velocità dopo gli spari. Nessuna persona è stata arrestata. Chiunque abbia informazioni è invitato a telefonare al 416-808-2200. TORONTO - È comparso in tribunale ieri l’ex deputato federale Julian Fantino (nella foto) per rispondere di due capi di accusa per aggressione risalenti al 1973. Accuse, queste, venute alla luce quando la campagna elettorale federale volgeva al termine: a denunciare Fantino è stato l’operaio edile di Toronto John Bonnici arrestato e malmenato durante un raid della polizia. Bonnici ha inoltre affermato che un agente gli ha versato della ketchup sulle natiche all’interno dei pantaloni e che Fantino, al tempo agente della polizia di Toronto, abbia usato il suo manganello per spalmarla. Bonnici ha detto di aver deciso di denunciare l’episodio dopo tanto tempo perché “arrabbiato” per il comportamento dell’ex ministro nei confronti dei veterani: «Mio padre era un veterano», ha detto l’operaio. Lo scorso 19 ottobre Fantino è stato sconfitto nel suo riding di Vaughan-Woodbridge dal candidato liberale Francesco Sorbara. Ingredienti per 4 persone: - 800 gr. di baccalà già ammollato - 5 peperoni dolci - 500 gr. di passata di pomodoro - 2 cipolle - un bicchiere di olio extravergine d’oliva - farina - sale e pepe. Preparazione: Rosolare le carote già raschiate, lavate e tagliate a rondelle, in olio. Cospargere con salvia, rosmarino e peperoncino tritati, spruzzare con Brandy e far evaporare a fuoco vivo. Aggiungere il dado sbriciolato ed un bicchiere d’acqua calda, abbassare la fiamma e cuocere per 15 minuti. Quindi unire salsa di pomodoro, aceto, sale e pepe e far insaporire per 5 minuti. Preparazione: Tagliare a pezzi il baccalà, infarinarli, friggerli in metà olio e porli a scolare. Soffriggere le cipolle in 2 cucchiai d’olio, aggiungere pomodoro, sale, pepe e cuocere 3 minuti. Pulire i peperoni, tagliarli a filetti, saltarli nell’olio restante, farli intiepidire e spellarli. Porre il baccalà in una pirofila, stendervi i peperoni, coprire tutto con salsa di pomodoro, infornare 15 minuti a 180°C e servire caldo. Il Corriere Canadese invita le sue affezionate lettrici a inviare le ricette a loro più care, quelle che fanno leccare i baffi a tutta la famiglia, che magari vengono preparate per celebrare una occasione speciale oppure che sono semplici da eseguire, ideali quando si rientra a Calorie per porzione: 355 Tempo di preparazione: 35 min. Economico: si Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone: - 4 pesche sciroppate - 4 dl. di latte - mezzo cucchiaino di vanillina - 4 tuorli - 100 gr. di zucchero - 20 gr. di farina - un bicchierino di sciroppo alla menta. Preparazione: Scaldare il latte, toglierlo dal fuoco ad ebollizione ed unirvi vanillina e sciroppo di menta. In una casseruola a parte sbattere i tuorli con lo zucchero, incorporarvi la farina e versarvi, poco alla volta, il composto di latte. Cuocere la crema, mescolando a fuoco basso, e farla bollire per qualche minuto. Poi sgocciolare le pesche, distribuirle in quattro coppette, cospargerle con crema calda e servire. casa dal lavoro. La cucina italiana di oggi nasce dalla tradizione: condividete le vostre ricette con noi: le pubblicheremo in italiano e in inglese! L’indirizzo è: [email protected] CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 5 ITALIA LA SENTENZA Nozze gay, atto inesistente per il Consiglio di Stato ROMA - Il matrimonio è tale solo tra persone di sesso diverso, altrimenti si tratta di un atto “inesistente”. Lo stabilisce il Consiglio di Stato che ha ribaltato la decisione del Tar annullando il registro del Comune di Roma per la trascrizione delle nozze gay celebrate all’estero. La sentenza indica “la diversità di sesso dei nubendi quale prima condizione di validità e di eicacia del matrimonio”, “in coerenza con la concezione del matrimonio aferente alla millenaria tradizione giuridica e culturale dell’istituto, oltre che all’ordine naturale costantemente inteso e tradotto nel diritto positivo come legittimante la sola unione coniugale tra un uomo e una donna”. Quindi, secondo i giudici del Consiglio di Stato, l’atto matrimoniale all’estero tra due persone dello stesso sesso “risulta sprovvisto di un elemento essenziale (nella specie la diversità di sesso dei nubendi) ai ini della sua idoneità a produrre efetti giuridici nel nostro ordinamento”. L’atto appare, più che nullo, “inesistente”, visto che manca “di un elemento essenziale della sua stes- Il sindaco di Roma Ignazio Marino con una delle coppie gay cui aveva riconosciuto le nozze sa giuridica esistenza”. E dunque “il matrimonio omosessuale deve intendersi incapace, nel vigente sistema di regole, di costituire tra le parti lo status giuridico proprio delle persone coniugate proprio in quanto privo dell’indefettibile condizione della diversità di sesso dei nubendi, che il nostro ordinamento conigura quale connotazione ontologica essenziale dell’atto di matrimonio”. La sentenza interviene poi anche su un altro aspetto e cioè sulla legittimità della decisione del prefetto di Roma (all’epoca Giuseppe Pecoraro, ndr) di annullare le trascrizioni delle unioni omosessuali all’estero disposte dal sindaco Ignazio Marino. Il Tar aveva negato al prefetto questo potere, “reputando la relativa potestà riser- vata in via esclusiva al giudice ordinario”. Il Consiglio di Stato ribalta la decisione sottolineando il “potere di annullamento gerarchico d’uicio da parte del prefetto degli atti illegittimi adottati dal sindaco, nella qualità di uficiale di governo, senza il quale, peraltro, il loro scopo evidente, agevolmente identiicabile nell’attribuzione al prefetto di tutti i po- teri idonei ad assicurare la corretta gestione della funzione in questione, resterebbe vaniicato”. Infatti, argomentano i giudici, “se si negasse al prefetto la potestà in questione, la sua posizione di sovraordinazione rispetto al sindaco (allorché agisce come uiciale di governo), in quanto chiaramente funzionale a garantire l’osservanza delle direttive impartite dal ministro dell’interno ai sindaci e, in deinitiva, a impedire disfunzioni o irregolarità nell’amministrazione dei registri di stato civile, rimarrebbe inammissibilmente sprovvista di contenuti adeguati al raggiungimento di quel ine”. La sentenza inine osserva che “il dibattito politico e culturale in corso in Italia sulle forme e sulle modalità del riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali sconsiglia all’interprete qualsiasi forzatura (sempre indebita, ma in questo contesto ancor meno opportuna) nella lettura della normativa di riferimento che, allo stato, esclude, con formulazioni chiare e univoche, qualsivoglia omologazione tra le unioni eterosessuali e quelle omosessuali”. L'INTERVISTA Il giudice Deodato si difende: ho applicato la legge, non le mie idee ROMA - Non ci sta a passare per il giudice anti-gay e pasdaran della famiglia tradizionale. Ma, soprattutto, tiene a sottolineare che le sue convinzioni personali “non hanno avuto alcuna inluenza” sulla sentenza che ha contribuito a scrivere. Carlo Deodato, estensore del provvedimento del Consiglio di Stato che ha bocciato le trascrizioni dei matrimoni omosessuali celebrati all’estero, invita a “leggere la sentenza” e rivendica di aver “soltanto applicato la legge”. Deodato - 48 anni, già capo del Dipartimento afari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi, ai tempi di Enrico Letta premier, in precedenza anche capo di Gabinetto del ministero della Pubblica amministrazione è inito nel mirino delle associazioni gay, che hanno scovato una serie di “indizi compromettenti” sul suo proilo Twitter. Innanzitutto, nell’account il giudice si deinisce “giurista, cattolico, sposato e padre di due igli. Uomo libero e osservatore indipendente di politica, giurisdizione, costumi, società”. Quel “cattolico” ha fatto subito scattare l’allarme tra i circoli pro-nozze omosessuali. Sotto accusa sono poi initi i retweet di alcuni messaggi delle “sentinelle in piedi” e contro il gender a scuola. Il magistrato, al telefono con l’Ansa, sulle prime non intende replicare, spiegando che “un giudice parla con le sentenze”. Poi, però, conscio del polverone mediatico sollevato, ci tiene a difendere il suo operato e la sua imparzialità. Giudice cattolico e anti-gay? «Ho solo applicato la legge in modo a-ideologico e rigoroso, lasciando fuori le convinzioni personali che non hanno avuto alcuna inluenza», ribatte con decisione. Peraltro, aggiunge «la sentenza è collegiale (oltre a quella dell’estensore, porta la irma del presidente e di altri tre consiglieri, ndr), invece vedo che attaccano solo me. Noi - sottolinea - abbiamo ritenuto che tecnicamente la trascrizione delle nozze gay celebrate all’estero fosse illegittima e che il prefetto di Roma avesse il dovere di annullarle. Tutto il resto sono illazioni che non mi interessano. Io faccio il giudice dal 1992 in scienza e coscienza. La decisione presa è quella più coerente con l’ordinamento giuridico italiano. La sentenza è da giudicare sul piano tecnico e giuridico ed invito chi mi critica a leggerla». Inine, il proilo Twitter: l’ultimo cinguettio è del 15 maggio scorso: “Senza elite non si governa”, il link a un articolo da lui scritto sul Foglio in cui critica la “classe politica governante (composta, per la prima volta, da pochissime persone)”, che ha “manifestato chiaramente l’intendimento di trascurare la tradizionale collaborazione dell’élite ammi- nistrativa e di preferire un’assunzione diretta ed esclusiva delle responsabilità decisionali”. Poi solo qualche isolato retweet. «Non uso mai Twitter - sostiene - mi ero anche dimenticato di averlo». Presentiamo... Holy Cross Casa Funeraria Cattolica SVIMEZ Dopo sette anni risale il Pil al Sud Maria Chiara Furlò ROMA - Piccoli spiragli di ripresa tornano a illuminare il Mezzogiorno, con il Pil che dopo 7 anni di cali torna inalmente a salire, seppure di un timido 0,1%. L’ottimismo però viene subito smorzato dai dati sui redditi che dimostrano, una volta in più, come i cittadini delle regioni del Sud restino i più poveri d’Italia: il 62% di loro guadagna al massimo il 40% del reddito medio di un italiano. La fotograia scattata dal rapporto Svimez 2015 sull’economia del Mezzogiorno mostra un divario Nord-Sud ancora molto esteso e diicile da colmare, in cui i segnali positivi non sono risolutivi. «Non posso non rilevare degli elementi di ripresa ha commentato la presidente della Camera Laura Boldrini - ma potremmo considerarci fuori dal tunnel della crisi solo quando saranno i cittadini a dirci che sono migliorate le loro condizioni di vita e ad oggi non mi pare che siamo ancora in questa situazione», ha sottolineato la presidente della Camera, preoccupandosi soprattutto del divario tra Nord e Sud che ha deinito «uno dei maggiori ostacoli alla ripresa». A causa della crisi, negli ultimi anni - se- condo Svimez - la povertà assoluta in Italia, sia al Sud che nel Centro-Nord, è più che raddoppiata superando i 4 milioni di cittadini in gravi diicoltà economiche. Un trend che si spera possa essersi fermato, visto che nel 2014 la povertà assoluta ha smesso di crescere al Centro-Nord ed è leggermente diminuita nel Mezzogiorno. Ad andare meglio è anche il mercato del lavoro, che vede “una decisa inversione di tendenza, riguardante anche il Mezzogiorno”. Secondo il rapporto Svimez, infatti, nel secondo trimestre del 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il numero degli occupati è cresciuto più al Sud (con 120 mila unità) che al Centro-Nord (con 60 mila unità). La ripresa dell’occupazione riguarda tutte le regioni, tranne la Calabria, e interessa specialmente l’agricoltura e il terziario. Anche la disoccupazione scende leggermente, ma in questo caso il calo riguarda solo le regioni del Centro-Nord (-0,2 punti), mentre al Mezzogiorno resta ferma al 20,2%. Per i primi due trimestri dell’anno in corso, Svimez però avverte: “Bisogna valutare con un po’ di cautela la dinamica più accentuata nel Mezzogiorno”, visto che lo stesso periodo del 2014 “era stato particolarmente negativo”. Situata presso il Cimitero Cattolico Holy Cross, le famiglie possono disporre di servizi completi di pompe funebri, sepoltura e cremazione o unico in un luogo unicoe econveniente. conveniente. diti hahaofrire Siamo dediti ofrirealle alleFamiglie Famiglie Cattoliche tutta la cura e l’attenzione adeguate ai valori della nostra fede. Holy Cross Catholic Funeral Home 211 Langstaff Road East, Thornhill, ON 905-889-7467 catholic-cemeteries.com MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 6 ITALIA L'OMICIDIO Esecuzione in strada, due uccisi a Roma 'NDRANGHETA Luca Laviola ROMA - Una zona male illuminata in periferia a Roma, tarda sera e case popolari intorno. Almeno due colpi di pistola e due giovani feriti a terra: uno muore durante il trasporto in ospedale, l’altro mentre lo operano al Policlinico di Tor Vergata. Forse un regolamento di conti nell’ambiente della droga - i due avevano precedenti - forse la rivalità per una donna contesa. È successo lunedì prima di mezzanotte a Ponte di Nona, zona Est. Le vittime avevano precedenti: Mirko Scarozza, 26 anni, e Fabrizio Ventre, 35 anni. Erano in strada quando sono stati colpiti dai proiettili. Scarozza è deceduto per una ferita al ianco destro. Ventre è stato ferito alla testa; avrebbe dovuto essere agli arresti domiciliari nella sua casa poco distante. Erano tutti e due del quartiere. La pista prevalente per i carabinieri è quella dello spaccio di droga: i due giovani avevano dei trascorsi in questo campo. Ma gli investigatori del Nucleo investigativo del Gruppo di Frascati e della Compagnia di Tivoli - coordinati dal procuratore aggiunto di Roma Pierilippo Laviani - non escludono altri scenari. Neanche che i due si siano sparati a vicenda: secondo alcuni i due amavano la stessa donna, ma sul posto non sono state trovate armi. E quindi a sparare potrebbe essere stata una terza persona. Elementi preziosi si attendono dall’autopsia delle vittime. Pon- Usura e riciclaggio, tra gli indagati ex Idv del Lazio te di Nona è un quartiere dove lo spaccio e la micro criminalità sono forti e i residenti organizzati in comitati hanno più volte invocato maggiore presenza delle forze dell’ordine. Lunedì sera la sparatoria è scoppiata all’incrocio tra via Raoul Follereau e via Berta Von Suttner. Scarozza e Ventre erano in strada quando sono stati feriti a colpi di pistola, probabilmen- te sparati da distanza ravvicinata: il killer o i killer sono poi fuggiti. I carabinieri stanno cercando testimoni, ma a quell’ora in quella zona non è facile che qualcuno abbia visto. Acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza nei paraggi. Entrambi i giovani erano in contatto con ambienti dello spaccio di droga e avevano precedenti speciici. Il duplice omicidio potrebbe essere avvenuto in questo contesto. Nella notte sono state eseguite perquisizioni nelle case di pregiudicati della zona. Sul luogo dell’agguato, sul ciglio di un marciapiede davanti al muro imbrattato di scritte di un palazzo, qualcuno ha portato un mazzo di iori. “Da Costantino e Maria. Tvb”, dice il nastro. E forse anche il killer è vicino. CASO ESPOSITO «De Santis aveva tre complici», la madre di Ciro piange in aula ROMA - Daniele De Santis, l’ultrà giallorosso a processo per la morte di Ciro Esposito, non era solo durante l’assalto al bus di tifosi napoletani nel pre partita della inale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina il 3 maggio del 2014. Tre ultrà romanisti erano con lui, tre compagni di fede calcistica che però abbandonarono poi “Gastone”, questo il sopranome di De Santis, appena videro avvicinarsi i supporter partenopei decisi a rispondere all’assalto. Un gesto che costò ai tre una sorta di “processo” da parte della tifoseria organizzata romanista che li accusò di non avere difeso a dovere De Santis. Il particolare è emerso ieri nel corso dell’udienza del proces- so che vede imputati lo stesso De Santis per l’accusa di omicidio volontario e due tifosi del Napoli, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, di rissa aggravata. Un’udienza nel corso della quale la madre di Esposito, Antonella Leardi, è scoppiata a piangere davanti al video degli scontri nei quali il iglio fu ferito gravemente. «È emersa la possibilità che tre persone con il volto travisato, pur non avendo avuto un ruolo attivo, avrebbero spalleggiato Daniele De Santis», ha riferito in aula l’ex capo della Digos di Roma, Diego Parente. La presenza dei tre è avvalorata anche dalle indagini svolte dai pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio che hanno porta- to al ritrovamento di un giaccone e di un mazzo di chiavi in un campo incolto, situato nei pressi del Ciak Village, che sarebbe servito da via di fuga per i tre. A sostegno di questa ipotesi, inoltre, ci sarebbe la testimonianza di un militare che, dalla sua postazione nella caserma dei Carabinieri, posta a poca distanza dal teatro degli scontri in viale Tor di Quinto, avrebbe visto un gruppetto di persone allontanarsi. Attraverso lo stesso campo, i tre sarebbero poi arrivati sulla tangenziale, all’altezza del viadotto Fleming. Il dirigente di polizia ha aggiunto che «stando a fonti conidenziali» le tre persone sarebbero state sottoposte a «una sorta di processo da par- te del tifo organizzato romanista» che avrebbero rimproverato ai tre di non avere «difeso e spalleggiato a dovere De Santis». All’udienza di ieri era presente anche Antonella Leardi, madre di Esposito, deceduto 50 giorni dopo il ferimento durante gli scontri di Tor di Quinto. La donna ha seguito l’intera udienza e ha pianto quando è stato proiettato un ilmato sugli scontri del maggio del 2014. Il video mostrava l’assalto al bus e l’audio riportava il suono di quattro colpi di pistola, uno dei quali ferì gravemente il iglio. La donna, soprafatta dall’emozione, è stata accompagnata fuori dall’aula e l’udienza è stata sospesa per alcuni minuti. ROMA - Fare a Roma come in Calabria. Era lo stile di Ferruccio Bevilacqua, usura e riciclaggio dei guadagni in ristoranti, bar, negozi e ville. Uno pseudo imprenditore legato al potente clan Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia), un “colletto bianco” che, costretto nella Capitale dal 2009 per l’obbligo di dimora vi aveva costruito un piccolo impero. Usando come prestanome e complice del riciclaggio l’allora capogruppo dell’Italia dei Valori e poi assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio Vincenzo Maruccio, un enfant prodige della politica romana arrestato nel 2012 con l’accusa di aver sottratto un milione di euro di fondi pubblici. È quanto sostengono i magistrati della Direzione distrettuale antimaia (Dda) di Roma e i inanzieri che hanno arrestato sei persone e indagate 17 tra la Capitale e Bergamo, sequestrando beni per cinque milioni, anche negli Usa. L’operazione Hydra ha scoperto che sui conti di Maruccio sono transitati 600 mila euro in uscita e 150 mila in entrata da quello di Bevilacqua; il politico, la moglie, la madre e la colf erano suoi prestanome. Rapporti di lunga data tra il 37enne Maruccio, originario del Vibonese, e il 67enne Bevilacqua, amico del padre dell’ex esponente Idv. Maruccio è indagato per riciclaggio di denaro di provenienza illecita, Bevilacqua è stato arrestato anche per usura, abusiva attività inanziaria e intestazione ittizia di beni. Reati aggravati dalle modalità maiose. Il “colletto bianco” aveva riproposto a Roma le attività criminali già svolte in Calabria, secondo l’accusa. Tramite prestanome, Bevilacqua controllava ristoranti, bar, pescherie e negozi di orologi di lusso nella zona di piazza Bologna, vicino al centro di Roma. Inoltre appartamenti, conti correnti e tre ville a Miami Beach, in Florida. L’usura che alimentava gli investimenti pseudo legali non veniva praticata con metodi violenti, secondo la Finanza. Bastava la fama della ‘ndrangheta. I tassi erano del 160-600%, ma nessuno denunciava. L'OMICIDIO Giallo di Brescia, la moglie di Bozzoli per tre ore in Procura BRESCIA - È stata la giornata delle moglie ed ex mogli nel giallo di Brescia. Il sostituto procuratore Alberto Rossi per tre ore ha ascoltato come persona informata sui fatti Irene Zubani, la moglie di Mario Bozzoli, l’imprenditore di Marcheno, nel Bresciano, scomparso la sera dell’8 ottobre. La donna, che si è presentata in procura a Brescia senza avvocato, ha risposto alle doman- de del sostituto procuratore titolare dell’inchiesta sul clima che si respirava all’interno della fonderia ed in particolare sui rapporti di Mario Bozzoli con il fratello Adelio e con i nipoti Alex e Giacomo. Una ricostruzione di quanto la stessa donna aveva raccontato la mattina del 9 ottobre, quando denunciando la scomparsa del marito aveva fatto mettere a verbale dai ca- Monday through Friday: 12:00 – 1:00 pm Italian 1:00 – 2:00 pm English Saturday: 10:00 am – 2:00 pm English 2:00 pm – 3:00 pm Italian Sunday: 1:00 – 3:00 pm Italian 3:00 – 5:00 pm English rabinieri di Tavernole sul Mella, nel Bresciano, un vero e proprio atto di accusa nei confronti dei parenti più stretti del marito. In mattina invece dal Brasile ha fatto sentire la sua voce Antonia Rosilene Rodrigues Freitas, l’ex moglie di Giuseppe Ghirardini, l’operaio della Bozzoli srl, scomparso sei giorni dopo il suo datore di lavoro e trovato cadavere quattro giorni più tardi nei boschi di Ponte di Legno, a più di centro chilometri di distanza da Marcheno. «Voglio sapere cosa è accaduto a Giuseppe», ha detto la donna che vive in Sudamerica col iglio di sette anni avuto da Ghirardini e che si è aidata all’avvocato Marino Colosio. «Ha raccontato di aver ricevuto sette o otto telefonate dall’ex marito la sera prima della scomparsa, ma di non essere riuscita a rispondere» ha spiegato il legale. Telefonate partite poche ore prima di svanire nel nulla e nella stessa serata in cui la fabbrica di Marcheno venne messa sotto sequestro. Nel frattempo sono stati passati al setaccio una parte degli oltre trecento sacchi di materiale ferroso presenti in azienda. «Continuano a non esserci indagati. L’inchiesta sarà lunga», hanno spiegato gli inquirenti. Società Unita (The United Society) 1775 Islington Ave. Etobicoke, Ont. M9P 3N2 Tel/Fax: 416-243-7319 Fr. Claudio Piccinini, C.P. [email protected] CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 7 ESTERI Ugo Caltagirone NEW YORK - L’amministrazione Obama potrebbe essere vicina ad una svolta nella lotta all’Isis. Il pressing sulla Casa Bianca per un maggior coinvolgimento delle truppe americane in Iraq e in Siria si fa sempre più insistente. E il cambio di strategia, con l’invio di soldati in prima linea, potrebbe essere annunciato già in settimana. La proposta - secondo il Washington Post - arriverebbe da alcuni dei più stretti consiglieri del presidente, ed è approdata nei giorni scorsi sulla scrivania dello Studio Ovale. Prevede il dispiegamento di uomini proprio a ridosso del fronte del fuoco, per sostenere con più vigore le forze ilo-occidentali in guerra con i militanti dello Stato islamico. Non si parla ancora di truppe americane coinvolte nei combattimenti veri e propri. Ma la teoria dei “no boots on the ground” - ribadita ossessivamente da Barack Obama anche nelle ultime settimane sembra ormai vacillare. Troppo scarsi i risultati di una campagna inora condotta quasi esclusivamente dall’alto, con quei raid aerei che hanno fermato l’avanzata dell’Isis ma hanno mostrato chiari limiti se non supportati in maniera eicace sul campo. Lo stesso presidente avrebbe espresso negli ultimi vertici alla Casa Bianca insoddisfazione per Un manifestate nei Territori MEDIO ORIENTE Isis, la svolta di Obama: truppe Usa in prima linea il risultato delle operazioni e per una situazione di sostanziale stallo. Si sarebbe quindi convinto a prendere in considerazione la ne- cessità di un’escalation dell’impegno americano. Confortato - scrive ancora il Wp - sia dal segretario di Stato John Kerry che dal capo del Pentagono Ash Carter. Ac- cantonata per il momento l’ipotesi troppo costosa di creare delle “no fly zone” in Siria per accogliere i rifugiati e i ribelli ilo-occidentali, la Casa Bianca stareb- be valutando in particolare due possibilità: dispiegare “consiglieri militari” in Iraq più a ridosso delle prime linee; posizionare anche in Siria, per ora in numero limitato, uomini delle forze speciali. Diicile dire quanti soldati in più verrebbero coinvolti. Ma l’intenzione è di attuare un piano che all’inizio non preveda grandi numeri. Non tutti però all’interno dell’amministrazione Obama, così come nell’entourage del presidente, sarebbero d’accordo sul cambio di strategia. Nelle ultime riunioni alla Casa Bianca si parla di clima teso, di contrasti. Qualcuno dei consiglieri del presidente teme ad esempio che una presenza americana in Siria possa portare ad una pericolosa escalation del conflitto, visto il rischio mettere gli Stati Uniti direttamente contro le truppe del regime di Assad. E, dunque, contro i due grandi alleati di Damasco: Russia e Iran. E mentre le autorità di Teheran - riportano fonti Usa - sarebbero state per la prima volta invitate a partecipare ai colloqui della comunità internazionale sul futuro della Siria, da Mosca è arrivata una reazione stizzita per il mancato invito al vertice di Parigi di ieri. Riunione alla quale hanno partecipato, oltre alla Francia, i rappresentanti di Usa, Gb, Germania, Italia, Turchia, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Giordania e Qatar. LO SCONTRO Nave da guerra vicino le isole artificiali, Washington sfida Pechino PECHINO - Gli Stati Uniti sidano la Cina inviando una nave da guerra vicino a due delle isole artiiciali costruite nel mar della Cina Meridionale e provocando l’ira di Pechino. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lu Kang, in un brieing con la stampa a Pechino, ha deinito “illegale” l’azione intrapresa dagli americani, sostenendo che il passaggio della Uss Lassen a meno di 12 miglia nautiche dalle isole costituisce una “minaccia alla sovranità della Cina”. Secondo l’amministrazione americana, l’iniziativa ha lo scopo di difendere la “libertà di navigazione”, minacciata dalle aggressive rivendicazioni della Cina. Pechino ha costruito le isole artiiciali in zone rivendicate anche da Vietnam, Filippine, Taiwan, Brunei e Malaysia, Paesi alleati degli Usa. Il passaggio della Uss Lassen è avvenuto mentre a Pechino è riunito il comitato centrale del Partito Comunista, che diicilmente potrà lasciare senza risposta l’iniziativa americana. Tanto più che fonti Usa hanno afermato che altri “passaggi” di questo tipo si potrebbero veriicare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. La legge internazionale, la United Nation Convention on the Law of the Sea (Unclos), stabilisce che le acque territoriali di un Paese si spingono ino a 12 miglia dalle sue coste, ma che questa regola non si applica alle isole artiiciali. Interrogato dai giornalisti Lu Kang, il portavoce di Pechino, ha glissato alle domande su una possibile risposta militare cinese. «Non rispondo a domande ipotetiche, speriamo che gli Usa non prendano iniziative che gli si possono ritorcere contro», si è limitato a dire. Pechino reclama la sovranità su quasi tutto il Mar della Cina Meridionale, afermando che «da tempo immemorabile» le dinastie cinesi hanno controllato questo specchio d’acqua. La «linea dei nove punti» sulla quale basa le proprie rivendicazioni corre a poche miglia dalle coste degli altri Paesi rivieraschi, che la contestano. Negli ultimi anni i cinesi hanno costruito una serie di isole artiiciali con installazioni che possono avere uso militare, tra cui una pista per aeroplani di tre chilometri nei pressi delle scogliere di Subi e di Mischief, nell’arcipelago delle Spratili. Lu Kang ha aggiunto che la Uss Lassen, è «entrata illegalmente» nella zona «senza aver avuto il permesso del governo cinese». In precedenza il ministro degli Esteri cinese Wang Yi aveva ammonito gli Stati Uniti a non «creare problemi» nel Paciico. La questione è stata afrontata in settembre nei colloqui tra il presidente americano Barack Obama e quello cinese Xi Jinping, ma le due parti non hanno difuso dettagli sulle discussioni. Il segretario alla Difesa americano Ash Carter ha chiarito poco dopo i colloqui tra i due presidenti che gli Usa avrebbero «volato, navigato e operato dovunque la legge internazionale lo consenta». TURCHIA Tv e giornali, Erdogan pigliatutto alla vigilia del voto ISTANBUL - A soli cinque giorni dalle cruciali elezioni politiche anticipate, in Turchia cala una nuova scure sui media critici verso il presidente Recep Tayyip Erdogan. Dopo che la scorsa settimana era stato annunciato lo stop alle trasmissioni di sette canali di opposizione dall’operatore satellitare di Stato, Turksat, adesso a inire nel mirino è la holding Koza Ipek, che controlla il gruppo editoriale di cui fanno parte i quotidiani Bugun e Millet e i canali Bugun Tv e Kanalturk. Ieri la polizia è piombata nella sede della compagnia per notiicare il provvedimento del tribunale di Ankara che ne aida la gestione a un’amministrazione con- trollata. Un passo che ha scatenato le barricate dell’Associazione dei giornalisti turchi e delle opposizioni. Dopo il provvedimento, oggi anche l’ambasciata Usa ad Ankara ha lanciato l’allarme sui rischi per la Turchia alla vigilia del voto, pur senza citare l’ultimo bavaglio esplicitamente: “Gli Stati Uniti credono fortemente che la libertà di stampa e di espressione siano diritti universali. Sono essenziali per sane società democratiche - è scritto sul suo account Twitter - Quando c’è una riduzione nello spettro dei punti di vista disponibili per i cittadini, specialmente prima di un’elezione, è un elemento di preoccupazione”. L.A. LOMBARDI CHARTERED PROFESSIONAL ACCOUNTANT Len Lombardi, CPA, CA, LPA, BA 500 Highway 7 East, Suite 200 Richmond Hill, Ontario L4B 1J1 Price of Entry w/ Dinner $15.00/person Free dance Lessons Line Dancing Fridays Ballroom Sundays 17 Vinyl Court Woodbridge, ON L4L 4A3 (905) 264-8080 Singles & Couples Welcome Come and join us for a night of dancing fun!!! Tel: 416.924-9559 ext. 342 Fax: 905-707-1322 - Email: [email protected] MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 8 PRIMO PIANO LO SCONTRO Allarme carni, nel mondo coro contro l’Oms TORONTO - Chi deinisce il documento dell’Iarc “una farsa” ma anche a chi accusa l’agenzia di aver “torturato i dati”, nel mondo sono molti i pareri contrari alla decisione di inserire la carne nell’elenco delle sostanze cancerogene. A dare fastidio ai produttori ma non solo è soprattutto l’accostamento al tabacco e ad altre sostanze pericolose. «Non bisognerebbe confrontare salsicce e sigarette - ha afermato a una radio di Sidney il ministro dell’Agricoltura australiano Barnaby Joyce - e questo rende tutta la faccenda una farsa». A fargli eco è l’associazione Meat and Livestock Australia, secondo cui “il consumo di carne rossa fa parte di una dieta salutare e bilanciata”. Molte le critiche anche dagli Usa, dove il North American Meat Institute, che rappresenta i produttori di carne lavorata, accusano la Iarc di “aver torturato i dati per ottenere un risultato preciso”. Dello stesso tono il commento della Chamber of Food and Beverage Industry di Hong Kong, secondo cui “l’Oms non ha fatto distinzioni tra gli additivi”. Anche l’associazione Cancer Research Uk ricorda che la pericolosità della carne lavorata è comunque inferiore a quella delle sigarette, al punto che se tutti i britannici smettessero di fumare si avrebbero 64mila morti in meno l’anno, mentre se smettessero di mangiare carne rossa e lavorata le vite salvate sarebbero 9mila. «È ovvio che la questione è quanta se ne mangia - sottolinea Umberto Tirelli, direttore scientiico del Cro di Aviano - ma tutto il discorso va messo nel giusto contesto, cioè che viviamo in un mondo in cui un miliardo di persone non ha cibo suiciente. Noi abbiamo un problema di abbon- danza che andrebbe afrontato nelle scuole, insegnando l’importanza della dieta mediterranea». In Italia. «Nessun allarmismo». All’indomani dell’allerta lanciata dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), il ministro della Salute Beatrice Lorenzin rassicura: «In Italia abbiamo un sistema di lavorazione delle carni di altissimo livello e qualità. Le ricerche non devono spaventare». Ed aggiunge che la “marcia in più” per il nostro Paese è rappresentata dalla Dieta Mediterranea, ‘’patrimonio dell’umanità’’. «È molto diicile spiegare le procedure del dibattito all’interno dell’Oms - ha afermato Lorenzin e siamo ancora in una fase di studi preliminari, non di raccomandazioni. Bisogna leggere molto bene il documento dell’Oms, che parla ovviamente delle diverse componenti all’interno delle carni processate, come ad esempio i conservanti. Noi - ha aggiunto - abbiamo un sistema industriale tra i più avanzati del mondo, siamo tra quelli che hanno un regime più ristretto» ad esempio sul contenuto di sale o conservanti. Ma ciò che fa la diferenza è appunto la Dieta Mediterranea: «Basta rispettarla, ma il problema è che negli anni abbiamo dimenticato la nostra tradizione e tendiamo a mangiare sempre più cibi processati». Ad ogni modo, ha precisato, «questo studio lo stiamo valutando e lo abbiamo inviato al Comitato per la nutrizione. Avremo modo di valutarlo». Anche il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina invita a non «generalizzare e cadere in allarmismi, mentre dobbiamo continuare il lavoro di educazione alimentare portato avanti anche nei sei mesi di Expo». Ad ofrire una chiave di lettura è poi lo stesso vice direttore generale dell’Oms, Oleg Chestnov: «Sappiamo che alcuni alimenti, a causa del modo in cui vengono preparati e lavorati, possono portare a problemi di salute se magari assunti in misura eccessiva». L'APPROFONDIMENTO La lunga lista nera dell’Organizzazione Mondiale della Sanità TORONTO - Gli hot dogs, lo street food per eccellenza qui in Nord America, e anche la carne in scatola, così come le più italiane salsicce, bresaola, afettato di tacchino/pollo, salame, lonza, coppa, mortadella, wurstel, sono carni trasformate che sono entrate lunedì nella lista nera dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità. Secondo uno studio l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) vanno inserite nel gruppo 1 per rischio cancerogeno, a pericolosità più alta, come il fumo e il benzene. Le carni lavorate, spiega l’Oms, includono le carni che sono state trasformate “attraverso processi di salatura, polimerizzazione fermentazione, afumicatura, o sottoposte ad altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione’’. La maggior parte delle carni lavorate contiene maiale o manzo, ma le carni lavorate possono anche contemplare altri tipi di carni ros- se, pollame, frattaglie o prodotti derivati dalla carne come il sangue. Esempi di carni lavorate includono dunque, avverte l’Oms, gli hot dogs, prosciutto, salsicce, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne. Meno a rischio invece, secondo lo studio Iarc, le carni rosse non lavorate, inserite fra le “probabilmente cancerogene”. Questa categoria, spiega l’Oms, “si riferisce a tutti i tipi di carne di muscolo di mammifero, come ad esempio manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra’’. Mentre le carni di qualsiasi specie che vengono semplicemente macinate prima di essere vendute al consumatore, benché con aggiunta di sale o pangrattato (es. hamburger) non sono carni trasformate; vengono bensì deinite “preparazioni di carni”, precisa Assocarni. E gli Italiani, sottolineano Assocarni e Assica (Associazione industriali delle carni e dei salumi), mangiano in media due volte la settimana 100 grammi di carne rossa (e non tutti i giorni) e solo 25 grammi al giorno di carne trasformata. Un consumo, ricorda l’industria alimentare, che è meno della metà dei quantitativi individuati come potenzialmente a rischio cancerogeno dallo studio Iarc. Il consumo di carne degli italiani, osserva Coldiretti, con 78 chili a testa, è ben al di sotto degli Stati Uniti (125 chili pro-capite), o degli australiani con 120 chili, ma anche dei francesi con 87 chili a testa. Il valore del settore carni e salumi nazionale è circa 30 miliardi, includendo la parte agricola e industriale. LE REAZIONI IN ITALIA “Serve un dieta variegata: un po’ di tutto, e i rischi diminuiscono” ROMA - Dieta variegata, piccole quantità e ritorno alla cultura del tortellino vero e dell’aia. Questa è la ricetta della buona tavola secondo autorevoli chef, da Nord a Sud, dopo che l’Oms, organizzazione mondiale della Sanità, ha messo in luce il rischio cancerogeno legato al consumo di carne. Lo chef Davide Oldani non è per la cucina del “senza” che mette al bando alcuni alimenti: «Sì alla carne, sì alle verdure, sì ai carboidrati. La varietà è la dieta intelligente - spiega - Alla base della cucina ci deve essere la varietà: avere equi- librio a tavola signiica non avere ripetizioni. Importante, poi, il non esagerare con le porzioni. L’unica cosa da levare dalla dieta è la gola che fa male a tutti indistintamente. Mangiare cose diverse - sottolinea lo chef - signiica stare meglio. Variando quotidianamente i prodotti della tavola si riesce a non fare scelte talebane e si vive più a lungo. Aiutandosi poi con un digiuno settimanale». Dagli esperti scientiici, secondo Oldani, non dovrebbero arrivare tabù ma «un invito alla responsabilizzazione. Quindi varietà nel- le scelte del cibo e consumo morigerato». In Italia, osserva lo chef Gianfranco Vissani, andrebbe «recuperata la cultura del tortellino vero, della galantina di pollo, del ripieno di pollo. Nessuno ha più galline e tacchini nell’aia sotto casa e pochi sanno quando si ammazza il maiale». «Abbiamo dimenticato il gusto del pollo ruspante - dice Vissani - e facciamo la ila a Expo per il ramen, la zuppa giapponese o seguiamo la moda del pesce che è tutto abbattuto». Va tuttavia det- to, ammette Vissani, che «le carni non sono più quelle degli anni ’50 e ’60. Anche se l’aspettativa di vita degli italiani si è allungata e c’è più benessere, è chiaro che non sappiamo bene cosa mangiano i pesci e le carni che poi noi mangiamo. Ci sono tanti ristoranti con l’orto ma nessuno ha più l’aia; non vanno più di moda e ci sono tante norme igienico-sanitarie che creano diicoltà. Anche la cottura a bassa temperatura, così di moda nella ristorazione, ci ha “smolecolato” tutti gli ingredienti, e non sappiamo più cosa stiamo mangiando - conclude lo chef umbro - Dobbiamo pensare al nostro futuro, all’agricoltura ecosostenibile». Secondo Heinz Beck, la ricetta è molto semplice: «Consumare due volte la settimana carne, magari una volta quella bianca e l’altra quella rossa, non da’ alcun problema. Dubbi ci sono, in termini di salute, sulle cene estremamente grigliate che non devono diventare un’abitudine quotidiana. Meno barbecue quindi, ma senza rinunce assolute: la carne alla griglia è così buona. E non bisogna vivere da malati per poi morire sani». CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 9 GUSTO SAPORI REGIONALI ITALIANI Canada secondo mercato estero dei prodotti Callipo Dal Mediterraneo, oltre un secolo di qualità e artigianalità completamente Made in Italy Catia Rizzo TORONTO - Un’esperienza centenaria che afonda le sue robuste radici nella scelta fedele e ininterrotta di principi primari: genuinità, costanza, qualità e tradizione. Quattro pilastri solidi sui quali l’azienda italiana “Giacinto Callipo Conserve Alimentari S.P.A.” ha eretto il suo operato, portando sul mercato prodotti qualitativamente all'insegna dell'eccellenza. A dimostrare quanto appena affermato, è la sostanziosa lista di certiicazioni e riconoscimenti che la Callipo ha accumulato nel corso della sua esistenza, da quando, ben 103 anni fa, venne fondata da Giacinto Callipo nella cittadina balneare di Pizzo Calabro. Prima azienda in Calabria, e in generale tra le prime di tutta Italia, ad inscatolare il rinomato tonno del Mediterraneo pescato con il sistema delle tonnare isse, l’azienda Callipo iniziò con la lavorazione del tonno eccedente rispetto all’efettivo consumo. La qualità del prodotto non tardò ad emergere, tanto che, nel 1926, venne conferito all'azienda il brevetto di “Fornitore Uiciale” della Real Casa. Attualmente amministrata dal pronipote del fondatore, Filippo Callipo, l’azienda è stata trasferita a Maierato. Nella sua attività di gestione, egli fonde l’attenzione per l’odierno mercato e l’utilizzo della moderna tecnologia con la saggia tradizione del passato e la conservazione delle proprietà originarie del pescato. Tali caratteristiche hanno portato la Callipo a una esigua crescita, in termini di fatturato, sia a livello nazionale che internazionale. Vantando la manodopera di circa 200 operai, una produzione media di circa 5.200 tonnellate all’anno e una capacità produttiva giornaliera di circa 300.000 scatole e 35.000 vasi di vetro, ciò che principalmente contraddistingue ancora oggi la produzione della Callipo è la sua completa realizzazione in Italia, a partire dal tonno intero, nel medesimo stabilimento di Maierato. Sulla base di tali dati, che ampiamente onorano il prestigio dei prodotti realizzati ancora interamente in Italia – ed è questo un “ancora di amarezza”- abbiamo voluto rivolgerci direttamente al Signor Filippo Callipo per comprendere meglio e da vicino la realtà della sua azienda: I prodotti Callipo sono ampiamente apprezzati in tutta Italia oltre che nei numerosi Paesi esteri dai quali vengono importati. Qual è nello speciico il segreto che li rende meritevoli di tanta attenzione? «La qualità! Qualità totale e trasparenza sono infatti una vera e propria missione che caratterizza e guida da sempre la Giacinto Callipo Conserve Alimentari S.p.A. nel processo di produzione, di amministrazione inanziaria e nei rapporti, in Italia e nel mondo, con clienti, fornitori e istituzioni. Il crescente successo dei nostri prodotti è la naturale conseguenza di un’attenzione che comincia con la selezione delle migliori materie prime, prosegue con la lavorazione del tonno, la scelta dei tranci, la cottura a vapore e il confezionamento. Ogni fase dell’intero processo produttivo avviene nel rispetto della tradizione e delle più rigide e severe norme di sicurezza alimentare. Per produr- «Il Canada non solo rappresenta il nostro secondo principale mercato estero ma anche qualcosa in più. C’è un rapporto emotivo-afettivo che ci lega a questa Nazione» dai miei predecessori “La Qualità soprattutto”. Siamo stati i primi in Italia, nel 1995, ad avviare la produzione dei iletti di tonno in vaso di vetro. A questo proposito le racconto un episodio emblematico che le dà l’idea di quanto la vocazione a fare un prodotto di qualità sia nel mio DNA. Nel 1994 mi sono fatto portare da un fornitore alcuni campioni di vasetti di vetro di varie misure e li ho fatti riempire di iletti di tonno sott’olio. Li tenevo sulla mia scrivania e li guardavo ogni giorno. Il vetro mi sembrava il contenitore giusto, ideale per esaltare il tonno. Ne metteva, infatti, in evidenza la qualità, la lavorazione, il colore del tonno e dell’olio di oliva. Lanciava un messaggio di “qualità trasparente”. Ma era il periodo in cui imperavano gli hard discount ed io ho dovuto lottare contro le resistenze di alcuni miei collaboratori per avviare questa produzione. Infatti, mi dicevano che ci vogliono mesi di test con i consumatori, prove di lungo periodo, sondaggi etc… Rischiamo, mi avvertivano, “un salto nel buio”…. ed io decisi di saltare nel buio. Ricordo, era un lunedì mattina, convocai il responsabile degli impianti e ordinai la realizzazione delle linee per il tonno in vaso di vetro”. Da li a poco siamo diventati, con questo prodotto, leader di mercato a dimostrazione che i consumatori sono attenti alla qua- lità che alla ine ci ripaga di ogni sacriicio afrontato». Considerato l’attuale stato di crisi e di stallo dei consumi in Italia, vi è stata una esigua diminuzione nella vendita dei prodotti? «Non vorrei ripetermi, ma è stata la qualità la nostra arma vincente anche in un momento di grande crisi economica. I nostri clienti, infatti, hanno in qualche caso ridotto la quantità acquistata ma non hanno rinunciato ai nostri prodotti. Ciò nonostante anche noi abbiamo subito un periodo di stallo che, attualmente, sembra essere superato». A livello di vendite all’estero, quali sono i Paesi maggiormente afezionati? «Siamo presenti in Australia da diversi anni. Di recente la catena COLES (la seconda catena australiana che conta 750 punti vendita) ha inserito alcune delle nostre referenze. Negli USA, dove siamo presenti dal 2001 e poi in Gran Bretagna, Svizzera, Austria, Germania, Libia, Israele». Qual è nello speciico il vostro rapporto con il Canada e quali sono i prodotti maggiormente richiesti sul mercato canadese? «Il Canada non solo rappresenta il nostro secondo principale mercato estero ma anche qualcosa in più. C’è un rapporto emotivo-afettivo che ci lega a questa Nazione che ha saputo accogliere i nostri corregionali con enorme generosità, dando a tantissimi calabresi la possibilità di realizzarsi e crearsi un futuro che, purtroppo, la Calabria – da sempre male amministrata - non ha saputo dargli. Un rapporto, quindi, che è alla base della nostra presenza in Canada dove siamo presenti da oltre 20 anni attraverso il nostro amico ed importatore Gesualdo Mastruzzo della Numage Trading. I nostri prodotti sono distribuiti anche nella Grande Distribuzione Organizzata e nel Retail e tra quelli più venduti ci sono i iletti di tonno di cui parlavamo poco prima». RICETTA re i iletti di tonno in vaso di vetro, ad esempio, l’azienda, tra i leader indiscussi del segmento del tonno premium price, utilizza in media solo il 50% di tutti i tranci lavorati proprio per garantire ai suoi consumatori qualità e genuinità. La qualità assoluta per noi è una scelta di vita. Per questo, a completa tutela dei consumatori, puntiamo ad associare ai nostri prodotti, realizzati con ingredienti semplici e genuini nel pieno rispetto dell’antica tradizione artigianale e della nostra storia, i più importanti attestati di garanzia, come dimostrano le numerose certiicazioni di cui possiamo fregiarci». In un quadro generale che vede una esigua parte delle aziende italiane impegnate nel settore delle conserve ittiche, trasferire la propria produzione all’Estero – per ovvi motivi di risparmio – cosa spinge la “Callipo” a conservare l'originalità del suo prodotto Made in Italy? «La mia volontà di non delocalizzare la produzione all’estero ha radici ben impiantate nel mio amore verso questa terra. La nostra storia nasce qui e qui deve continuare. La produzione efettuata all’estero, dove vigono norme igie- nico-sanitarie molto diverse da quelle italiane, non è minimamente paragonabile alla nostra. Siamo conosciuti, in Italia e nel mondo, per la qualità del nostro prodotto e questa qualità è legata anche all’artigianalità di alcune fasi della lavorazione del tonno che vengono efettuate ancora a mano, così come si faceva una volta. Certamente le diicoltà ad operare in Italia – in Calabria soprattutto – sono tante ma io credo che l’imprenditore abbia il dovere, la responsabilità, di non guardare solamente al proitto. C’è un’etica che deve essere salvaguardata. C’è un territorio che sento di dover far crescere insieme alla mia azienda quasi fossimo un tutt’uno. E non da ultimo c’è l’orgoglio di fornire un prodotto realmente “Made in Italy”». I vostri “iletti di tonno in vasetto di vetro” sono stati addirittura premiati con l’Oscar A.I.D.A. e sono senz’altro amati da tutti i consumatori ma, considerando che il mercato tende molto verso la scelta dei discount, cosa vi ha spinto verso questa scelta coraggiosa di puntare su un prodotto meno economico rispetto alla media? «La volontà di fornire al consumatore un prodotto di qualità e di non tradire la ilosoia ereditata Perciatelli con Filetti di Ventresca di Tonno Ingredienti per 4 persone • 400g di perciatelli • 1 vasetto da 190g di FILETTI di VENTRESCA di TONNO CALLIPO all’olio di oliva • 200g di carcioi • 120g di iori di cappero • 100g di mollica di pane • 100g di pecorino del poro • 100g di cipolla rossa di Tropea • 5 foglie di menta fresca • vino bianco q.b. • olio extravergine di oliva q.b. • sale e pepe q.b. In una padella fate rosolare la cipolla rossa di Tropea nell’olio extravergine di oliva. Aggiungete i iori di cappero ed i carcioi già tagliati a julienne. Sfumate con il vino bianco e lasciate ravvivare per qualche minuto. A parte fate cuocere i perciatelli in abbondante acqua salata, scolateli al dente e mantecateli unendo alla salsa i FILETTI di VENTRESCA di TONNO CALLIPO e la mollica di pane. MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 10 FOCUS SPORT SERIE A Icardi “mata” il Bologna, Inter nervosa ma prima BOLOGNA - E ora sono guai per Delio Rossi. Già in bilico prima di questa gara, la sconitta contro Mancini rende ancor più diicile la vita del tecnico rossoblù. Bologna-Inter inisce 0-1, con i milanesi che trovano il gol di Icardi poco dopo l’espulsione di Felipe Melo, che salterà il big match contro la Roma di sabato sera. Mancini prova a rivedere qualcosa nell’undici titolare, forse anche con il pensiero alla Roma. Allora fuori Jovetic e dentro Ljajic, a far da spalla ai soliti noti, Icardi e Perisic. A centrocampo fuori dai titolari per la prima volta in questa stagione il “ido” Medel, che pure in difesa non trova spazio, perché gioca Ranocchia al posto dello squaliicato Murillo. Anche Delio Rossi sorprende, perché il gioiello del calciomercato rossoblù, Mattia Destro, va in panchina. Il centravanti è Mancosu, con Mounier e Giaccherini larghi. Il primo tempo corre via tra gli sbadigli dell’infreddolito pubblico bolognese. Di occasioni importanti non se ne vedono. L’Inter con troppa lentezza e senza il giusto mordente a centrocampo non riesce a dare impulso alla manovra e prendere le redini del gioco. Anzi, for- Icardi festeggiato dai compagni dopo il gol che ha regalato la vittoria dell’Inter a Bologna se in questo senso gli unici spunti arrivano dal Bologna, con Diawara a tentare di servire un taglio veloce di Mounier, che non aggancia in area. Perisic prova a scuotere l’Inter da calcio da fermo, ma la sua girata di testa inisce troppo lontano dalla porta di Da Costa. Se l’Inter aspetta che Ljajic possa accendere la luce, allora non sembra proprio la giornata giusta, come quella di Kondogbia, troppo macchino- so, impreciso nei passaggi e pure falloso. Il secondo tempo parte con la prima notizia negativa arriva per l’Inter dopo dieci minuti, quando Felipe Melo, per un fallo inutile a metà campo, prende il giallo: diidato, salta sabato la Roma. Al 59’ la prima vera palla gol dell’incontro capita sul sinistro di Perisic, che dopo una carambola in area di rigore, non riesce a battere con de- cisione. Al 60’ Felipe Melo si abbatte su Rizzo: doppio giallo e rosso. Mancini si infuria, Banti non ha dubbi e la gara si accende. Al 66’, mentre Mancini sbraita con l’arbitro e incita i suoi, Perisic lancia sullo scatto a sinistra Ljajic, Ferrari buca l’intervento e l’ex romanista tocca per Icardi, che segna il più facile dei gol. Paradossalmente l’Inter sembra aver trovato uno spirito diverso in dieci uomi- GIALLOROSSI ragazzi hanno dimostrato di avere questo atteggiamento collettivo che mi piace molto - ricorda il tecnico - La star deve rimanere sempre la squadra, anche se ci sono grandi campioni. E poi deve saper colpire in diferenti modi. A me piace la Roma che vince, a prescindere dall’atteggiamento tattico». Insomma, che giochi di rimessa (come con la Fiorentina) o puntando sul possesso palla, quello che conta alla ine è il risultato. «Abbiamo fatto 20 punti in nove partite, era possibile fare meglio ma adesso non conta voltarsi indietro o guardare la classiica - aggiunge Garcia - Dobbiamo afrontare partita per partita, l’atteggiamento giusto è pensare che la gara con l’Udinese è forse la più importante della stagione. Così non ci addormentiamo...». «Puntare tutto sul campionato lasciando da parte il girone di Champions League dove siamo ultimi? No, mai. Io voglio vincere tutte le competizioni a cui partecipiamo. Perché scegliere? Siamo in corsa per tutto quindi andiamo avanti e dopo vedremo dove saremo arrivati - chiarisce Garcia - Ovviamente il nostro pane quotidiano resta il campionato, così come è ovvio che per vincere la Champions ci vuole un miracolo quest’anno, ma anche i miracoli fanno parte della vita... Prima di pensare a cose così miracolose serve però dare tutto nel girone, che noi vogliamo superare. Per questo non farò calcoli». Contro l’Udinese infatti i cambi in formazione saranno dovuti più alle squaliiche di De Rossi e Salah (dentro Vainqueur e Iago Falque) che non a un turnover studiato a tavolino. Roma (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Rudiger, Manolas, Digne; Nainggolan, Vainqueur, Pjanic; Iago Falque, Dzeko, Gervinho. All.: Garcia Udinese (3-5-1-1): Karnezis; Wague, Danilo, Felipe; Edenilson, Badu, Lodi, Bruno Fernandes, Adnan; Thereau, Di Natale. All.: Colantuono. Arbitro: Russo di Nola. NAPOLI Sarri punge: «Dicevate che non ero all’altezza...» NAPOLI - Dopo sei vittorie consecutive, otto nelle ultime nove gare, per Maurizio Sarri è arrivato il momento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa e l’occasione arriva alla domanda sulle ambizioni scudetto del suo Napoli: «Fino a poco tempo fa questa era una squadra che si era indebolita e con un allenatore non all’altezza...». Ha atteso con pazienza il momento di piazzare la stoccata il tecnico toscano che ora ha piena consapevolezza della forza del suo Bologna (4-3-3): Da Costa 6, Ferrari 4.5, Gastaldello 6, Rossettini 6, Masina 6, Rizzo 6.5 (36’st Destro 5), Diawara 6, Taider 5, Giaccherini 5.5 (26’ st Brienza 5.5), Mancosu 5.5 (36’st Falco sv), Mounier 5. All.: D.Rossi 5. Inter (4-2-3-1): Handanovic 7, Santon 6, Miranda 6, Ranocchia 6, Juan Jesus 6, Melo 4.5, Kondogbia 5.5, Perisic 5.5 (29’st Guarin sv), Brozovic 6.5, Ljajic 6.5 (42’st Palacio sv), Icardi 6.5 (36’st Biabiany sv). All.: Mancini 6. Arbitro: Banti di Livorno 6. Reti: nel st, 22’ Icardi. ni e raccoglie il frutto insperato nel momento più diicile. Mancini tira fuori Perisic per Guarin alla mezz’ora, per rispondere alla mossa Brienza di Delio Rossi, che poi prova pure Destro e Falco insieme. L’Inter sembra un po’ tirare il iato, Mancini trova il modo di inire negli spogliatoi per proteste e Destro spara su Handanovic l’unica grande occasione della partita. FIGC Garcia spinge la Roma: «È ora di accelerare» ROMA - «Questo è il momento per accelerare». Presa la testa della classiica, Rudi Garcia spinge la Roma a scappare, a battere l’Udinese all’Olimpico per tentare la fuga. «Non vogliamo difendere il primo posto, vogliamo attaccare i tre punti nella gara di domani (oggi, ndr), vincere partita dopo partita, questo è il nostro stato d’animo» annuncia il francese, sottolineando che la squadra è al comando «perché se lo è meritato». «Alla mia Roma non manca spirito di sacriicio e voglia di lottare, altrimenti non sarebbe arrivata due volte seconda in campionato. E dall’inizio della stagione tutti i BOLOGNA-INTER 0-1 Napoli e di quello che, al di là di pericolosi proclami, può raggiungere. Per i grandi obiettivi, però, ci vuole continuità, l’esame più diicile, e Sarri sa che i pericoli sono dietro l’angolo, a cominciare dalla sida di oggi contro il Palermo. «Una squadra tosta, che dopo un inizio diicile ha trovato la quadra. Col Chievo ho visto la giusta mentalità, ma ora ci vuole continuità in certe prestazioni anche con le squadre meno blasonate, che per il Napoli sono sempre state un problema. In più noi abbiamo giocato in Europa e loro sono più freschi di noi, non mi sembra molto giusto ma ci dobbiamo adeguare», spiega l’allenatore azzurro. Lui, il toscano in panca con la sigaretta spenta, ora pensa «solo al Palermo», aferma, match per cui prevede «un paio di cambi». A riposare potrebbe essere Lorenzo Insigne su cui Sarri lancia un allarme dopo un po’ di botte ri- cevute negli ultimi match: «Lorenzo - tuona - ha preso un colpo sul solito ginocchio, quello operato lo scorso anno, che sembra diventato un bersaglio». Napoli (4-3-3): Reina, Hjsaj, Albiol, Chiriches, Ghoulam, Allan, Jorginho, Hamsik, Mertens, Higuain, Callejon. All.: Sarri. Palermo (3-5-2): Sorrentino, Struna, Gonzalez, Andelkovic, Rispoli, Rigoni, Maresca, Hiljemark, Lazaar, Vazquez, Gilardino. Arbitro: Giacomelli di Trieste. Vialli e Mancini nella Hall of Fame ROMA - Altre dieci stelle entrano a far parte della “Hall of fame del calcio italiano”, il riconoscimento istituito nel 2011 dalla Figc e dalla Fondazione Museo del Calcio per celebrare le igure che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del nostro calcio, si arricchisce di altre dieci stelle: Gianluca Vialli, Ronaldo, Roberto Mancini, Corrado Ferlaino, Roberto Rosetti, Marco Tardelli, Patrizia Panico, Giacinto Facchetti, Helenio Herrera, Umberto Agnelli. Dieci autentici protagonisti, in diferenti epoche e diferenti ruoli, sui quali è converso il voto della giuria, riunita presso la sede della Federcalcio a Roma, presieduta dal dg della Figc, Michele Uva, e composta dal presidente dell’Ussi, Luigi Ferrajolo, dai direttori Andrea Monti (Gazzetta dello Sport), Alessandro Vocalelli (Corriere dello Sport), Matteo Marani (Guerin Sportivo) e da Giuseppe Tassi (Quotidiano Sportivo), Carlo Paris (Rai Sport), Piercarlo Presutti (responsabile servizi sportivi Ansa), Riccardo Cucchi (responsabile servizi sportivi Radio Rai), Alberto Brandi (Sport Mediaset), Giovanni Bruno (Sky Sport), Vittorio Oreggia (Tuttosport). A gennaio 2016, il premio sarà consegnato a Firenze nel corso di una cerimonia uiciale. 665 Millway Ave., Unit 1 Concord, Ontario L4K 3T8 Tel: 905-660-0410 Fax: 905-660-9724 Email: [email protected] CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 11 SPORT OGGI SASSUOLO-JUVE «La Juve cresce, lotteremo per la Champions» TORINO - Il Sassuolo, oggi, poi il derby, la Champions League e l’Empoli in trasferta. Tutto in dieci giorni. La Juventus che vuole risalire la classiica cerca continuità di risultati per rosicchiare punti a Roma e Napoli, anche se «davanti ne abbiamo tante - osserva mister Allegri - e fare tabelle e tabelline è inutile». Bisogna invece pensare a vincere e basta, «poi a Natale vedremo in che posizione saremo e quanti punti avremo recuperato». Quella col Sassuolo, dunque, «è una delle quattro partite molto importanti che dobbiamo afrontare ino alla prossima sosta - sottolinea Allegri - Quattro gare che decideranno quasi sicuramente il passaggio del turno in Champions League e la possibilità di recuperare qualche punto in campionato». La classiica, del resto, dice che «le favorite sono quelle che stanno davanti. Dobbiamo trovare dentro di noi le motivazioni per aggiustare la classiica e domani (oggi) n credo sarà un passaggio fonda- mentale per il campionato». Nonostante i forfait di Pereyra e Asamoah, la squadra ha recuperato le sue pedine più importanti. E, soprattutto, «sta imparando a gestire le partite». Un buon segnale, secondo Allegri: «È il primo passo per arrivare a giocarsi la Champions, come l’anno scorso», dice rilanciando le ambizioni internazionali del club bianconero. «Dire che siamo sulla buona strada - sostiene - perché la rosa è quasi tutta a disposizione e il rendimento è migliorato grazie alla crescita isica di alcuni». La prestazione contro l’Atalanta, e la prova positiva di Dybala, confortano Allegri, che torna sulle polemiche per l’impiego dell’argentino. «Ho detto che non è un problema mio se l’hanno pagato 40 milioni perché un allenatore non sceglie la formazione in base al prezzo dei giocatori. Se uno pagato 3 milioni gioca meglio o è più utile di uno costato 40, gioca il primo, perché l’allenatore è pagato per fare risultati, punto. E io sono qui per questo. Poi che Paulo sia un giocatore con delle ottime qualità, che deve cambiare ruolo e che diventerà un campione, siamo d’accordo». Dybala dovrebbe essere nuovamente titolare contro gli emiliani. «Anche lui, come ogni giocatore, va gestito. La stessa cosa vale per Morata, Pogba, Chiellini, Bonucci e persino Bufon - taglia corto Allegri - Qualche settimana fa è successa la stessa cosa con Cuadrado, tutti a chiedere perché non aveva giocato. Ma se gli faccio giocare tutte le partite di qui al 16 maggio poi lo portano via in ambulanza...». A fare coppia con Dybala, potrebbe essere l’ex di turno, Zaza, che sembra favorito su Morata e Mandzukic. In difesa, dove rientrerà Barzagli, il ballottaggio è invece tra Alex Sandro - favorito - ed Evra. In porta nessun avvicendamento, gioca Bufon: «Riposare? Lo ha già fatto domenica...», è la battuta di Allegri, che interpellato sul possibile futuro di Berardi in bianconero non si sbilancia:«Parlo dei giocatori che ho a disposizione - taglia corto - di Berardi chiedete a Di Francesco...». Sassuolo (4-3-3): 79 Pegolo, 11 Vrsaljko, 28 Cannavaro, 15 Acerbi, 13 Peluso, 7 Missiroli, 4 Magnanelli, 32 Duncan, 25 Berardi, 92 Defrel, 83 Floro Flores. (1 Pomini, 2 Ariaudo, 3 Longhi, 23 Gazzola, 26 Terranova, 6 Pellegrini, 8 Biondini, 10 Laribi, 9 Falcinelli, 16 Politano, 17 Sansone, 99 Floccari). All.: Di Francesco. Juventus (4-3-3): 1 Bufon, 20 Padoin, 15 Barzagli, 3 Chiellini, 33 Evra, 6 Khedira, 8 Marchisio, 10 Pogba, 16 Cuadrado, 9 Morata, 21 Dybala. (25 Neto, 38 Audero, 19 Bonucci, 24 Rugani, 12 Alex Sandro, 18 Lemina, 11 Hernanes, 27 Sturaro, 17 Mandzukic, 7 Zaza). All. Allegri. Arbitro: Gervasoni di Mantova VERONA-FIORENTINA Sousa dopo 3 ko: «Non ho perso la fiducia in questa squadra» FIRENZE - A Verona per ripartire dopo tre sconitte di ila tra campionato e Europa League: questo l’obiettivo della Fiorentina impegnata oggi al Bentegodi con la formazione di Mandorlini ultima insieme al Carpi. «Sarà una partita particolare per la classiica dei nostri avversari, la posizione del loro allenatore e il terreno di gioco che non s’addice alle nostre caratteristiche. Però dobbiamo essere sempre noi stessi e non farci condizionare da una settimana senza risultati - raccomanda il tecnico viola Ci sono altre squadre che “devono” vincere, noi dobbiamo avere voglia di vincere. E anche stavolta faremo di tutto per prenderci ciò per cui lavoriamo». Il ko con la Roma ha tolto alla Fiorentina il 1° posto ma sommato a quello subita col Napoli non ha minato la iducia di Sousa: «Fin qui abbiamo mostrato di avere qualità e voglia di vincere, per questo non sono preoccupato. Purtroppo ultimamente abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo, ora serve continuità». Questo il tasto su cui batte l’allenatore che intanto si tiene stretti gli applausi di domenica dei tifosi: «Lavoro perché siano sempre orgogliosi della squadra anche quando capita di fare degli errori - aggiunge - Principi come voglia di vincere, intensità, grinta, attaccamento alla maglia non devono mai venir meno». SERIE B Crotone frena, salgono Cesena e Bari ROMA - Il Crotone fallisce la fuga nel turno infrasettimanale di Serie B. L’undici di Juric impatta contro il Brescia (1-1) e non approitta dello 0-0 del Cagliari che non riesce a segnare nella tana del Perugia. I calabresi restano da soli in testa (21 lunghezze), con un punto di vantaggio proprio sul Cagliari e sul Cesena che non ha steccato contro il Como di Sabatini, sempre più ultimo. Non sorride la Pro Vercelli che permette al Bari di salire al quarto posto solitario. Crotone-Brescia 1-1 Non basta il tap-in di Federico Ricci, su un’incetezza di Minelli (sul tiro di Torromino), per piegare il Brescia. La capolista fatica a domare il Brescia, reduce da una striscia di sei risultati utili consecutivi. Palo e traversa per i calabresi che poi si devono accontentare di un punto perché Abate fa gol in mischia. Cesena-Como 3-1 Cinque vittorie su cinque in casa per il Cesena: pokerissimo. Il primo tempo romagnolo è quasi perfetto: manovra rapida palla a terra, gioco verticale e sulle fasce. Il vantaggio arriva proprio così: verticalizzazione di Sensi per Garritano che allarga il gioco per la sovrapposizione di Mazzotta il cui cross è girato in porta da Djuric. Il raddoppio di Garritano che tutto solo davanti a Scufet deve solo buttarla dentro. Nella ripresa i ritmi del Cesena calano e il Como la riapre su palla inattiva: su azione di corner Casoli (che nel primo tempo si era divorato un gol in spaccata) colpisce la traversa, Bentivegna insacca sulla respinta. Gomis allontana la paura, colpo di reni sulla girata di Ebagua, e Ciano con un siluro dal limite ad incrociare il palo per il 3-1 deinitivo. Lanciano-Salernitana 2-2 Gol ed emozioni nella sida che ha visto di fronte al Biondi Virtus Lanciano e Salernitana. Questa la successione delle reti: 6’pt Coda, 13’pt Coda, 28’pt Piccolo 6’st Piccolo (rigore per un tocco con la mano in area campana di Moro). Pro Vercelli-BariI 0-1 Il Bari sbanca il Piola di Vercelli. Già, la Pro scende al penultimo posto dopo lo 0-1 che sorride agli uomini di Nicola. Ma la sconitta ha il gusto della befa. Perché nel primo tempo i piemontesi siorano il vantaggio in due occasioni: al 20’ Emmanuello, centrocampista scuola Juve, sfonda in area sul centro-sinistra, tira di potenza, ma il portiere del blocca in due tempi; poi al 33’ Gatto centra la traversa con un tocco sotto da applausi. Così al 53’ tocca a Rada spezzare l’equilibrio in spaccata. Bari a un passo dal raddoppio a 9’ dalla ine: la traversa ferma il sinistro di Rosina. Avellino-Ascoli 3-0 Uno-due terribile dell’Avellino nel primo tempo: in due minuti l’Ascoli viene messo nel taschino. Al 39’ segna Mokulu, subito dopo Tavano che torna al gol dopo più di un anno con un colpo da biliardo che si va a spegnere nell'angolino basso. A inizio ripresa il tris lo cala Gavazzi con una botta da fuori (deviata) che manda fuori causa il numero uni bianconero. Trapani-Vicenza 1-2 Il Vicenza sbanca Trapani. Le iammate che valgono i tre punti sono di Giacomelli al 20’ (tocco di punta ravvicinato) e di Gagliardini che raddoppia con il suo primo gol stagionale in spaccata dopo una respinta corta di Nicolas. Notevole la reazione del Trapani ma il gol di De Vita non basta. Perugia-Cagliari 0-0 Tante occasioni ma nessuna rete fra Perugia e Cagliari. Intanto però la priorità sono i tre punti: «Dobbiamo cercare di far valere sempre il nostro gioco e concretizzare quanto si crea. Con la Roma non ci siamo riusciti ma non ci mancano coraggio e giocatori capaci». Possibile l’impiego di Rossi dal primo minuto in coppia con Babacar al momento in vantaggio su Kalinic: «Sono soddisfatto del lavoro straordinario che con il mio staf stiamo facendo con Pepito - dice il tecnico Spero di dargli continuità sul campo anche perché voglio far godere Firenze con lui per tanto tempo». Dovrebbe slittare il rientro di Alonso (pronto Pasqual) dopo l’infortunio di Napoli: «Sta lavorando ma non ancora in gruppo, quando se la sentirà davvero tornerà a giocare». Verona (4-3-3): 1 Rafael, 3 Pisano, 18 Moras, 4 Marquez, 69 Souprayen, 26 Sala, 19 Greco, 23 Ionita, 21 Gomez, 11 Pazzini, 16 Siligardi. (95 Gollini, 37 Coppola, 13 Wszolek, 5 Helander, 22 Bianchetti, 20 Zaccagni, 27 Matuzalem, 7 Jankovic). All.: Mandorlini. Fiorentina (3-4-2-1): 12 Tatarusanu, 4 Tomovic, 2 Gonzalo Rodriguez, 13 Astori, 5 Badelj, 8 Vecino, 72 Ilicic, 20 Borja Valero, 10 Bernardeschi, 14 Matias Fernandez, 9 Kalinic. (33 Sepe, 32 Roncaglia, 21 Verdù, 18 Mario Suarez, 22 Rossi, 30 Babacar, 11 Rebic, 23 Pasqual, 16 Blaszczykowski). All.: Sousa. Arbitro: Valeri di Roma. LE CLASSIFICHE Celebriamo il 30.mo Anniversario A.H.I.P Member UDI DOMENICO COSENTINO (HIS) Specialista Apparecchi Acustici DR. G. CASTILLO (M.D.F.R.C.S.’C’) SILVANA KASI (HIS) FILIPPO COSENTINO (HIS) A.D.P. MIGLIORA I TUOI INDICI D’ASCOLTO Ear Science Division Dizziness & Balance Institute of Canada 8760 Jane Street, #102 Vaughan, ON L4R 0E8 905 597-7737 ProSound 1420 Burnhamthorpe Rd # 350 Mississauga, On L4X 2J9 905 232 0606 Columbus Medical Arts building 8333 Weston Rd #105 Woodbridge L4L 8E2 905 264 9975 Chin Building 622 College St #204 Toronto M6G 1B6 416 924 5033 SERIE B - 10ª GIORNATA SQUADRA PUNTI Crotone Cesena Cagliari Bari Livorno Spezia Pescara Brescia Vicenza Trapani Latina Novara Entella Modena Perugia Ascoli Avellino Ternana Lanciano Salernitana Pro Vercelli Como 21 20 20 18 17 16 15 14 14 13 13 12 12 11 11 10 10 10 10 10 8 6 G 10 10 10 10 10 10 9 10 10 10 10 9 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 V 6 6 6 5 5 4 4 3 3 3 3 4 3 3 2 3 2 3 2 2 2 1 N 3 2 2 3 2 4 3 5 5 4 4 2 3 2 5 1 4 1 4 4 3 3 P GF GS 1 2 2 2 3 2 2 2 2 3 3 3 4 5 3 6 4 6 4 4 5 6 17 19 20 11 16 13 11 16 13 12 13 7 8 7 5 10 14 11 8 10 6 9 7 9 9 12 11 13 11 15 10 13 12 7 9 13 5 13 17 12 9 11 11 19 - Novara e Pescara una partita in meno.-Novara 2 punti di penalizzazione. (ANSA). RISULTATI Avellino-Ascoli Cesena-Como Crotone-Brescia Entella-Livorno Lanciano-Salernitana Latina-Ternana Modena-Spezia Trapani-Vicenza Perugia-Cagliari Pro Vercelli-Bari 3-0 3-1 1-1 0-0 2-2 1-2 1-1 1-2 0-0 0-1 Novara-Pescara rinv, al 3 nov. PROSSIMO TURNO Sabato 31 ottobre Ascoli - Pro Vercelli Bari - Novara Brescia - Latina Cesena - Lanciano Como - Modena Livorno - Trapani Pescara - Crotone Salernitana - Perugia Ternana - Avellino Spezia - Virtus Entella dom. 1 nov. Cagliari - Vicenza lunedì 2 MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 12 SPORT OGGI LA LAZIO A BERGAMO «Lo scudetto? Io non vedo oltre l’Atalanta» ROMA - «Quando saremo pronti per lo scudetto? Io sono un po’ miope, non guardo oltre la prossima partita. Se mi rifate la domanda a marzo, forse vi potrò rispondere. Ora dobbiamo fare più punti in classiica, giocando da Lazio. La classiica ora non è veritiera, è parziale per tutti». Il tecnico biancoceleste Stefano Pioli, allontana la parola scudetto e pensa soltanto all’Atalanta dell’ex Reja. «Tutte le vittorie possono rappresentare una svolta - spiega l’emiliano - ma ne mancano an- cora tante, certo ci dà una grande opportunità. Sappiamo che sarà diicile, sarà un Atalanta ostica, aggressiva, ma sappiamo cosa fare. Non bisogna però esagerare sull’importanza della gara di domani (oggi, ndr)». Lontani dall’Olimpico i laziali non hanno però quasi mai brillato in questa stagione. «Nelle precedenti trasferte è mancato l’atteggiamento di stare in partita 95 minuti. Ci è mancata anche serenità magari. Adesso c’è più attenzione e consapevolezza di avere grandi qualità. Così possiamo dire la nostra». Non si accontenta che nell’anno solare la Lazio, assieme alla Juve, abbia vinto più partite delle altre: «Saremo soddisfatti quando avremo vinto qualcosa. È arrivato il momento di provare a vincere qualcosa». Contro la Lazio per Edy Reja non sarà mai una partita normale. Troppi ricordi lo legano al biancoceleste. « Rivedrò tanti ragazzi che erano già con me e stanno facendo ancora bene. I rapporti sono rima- sti ottimi, anche con Lotito. Arrivai che la squadra stava malissimo e nel giro di due anni siamo andati in Europa. Ci sono state gratiicazioni professionali e anche sul piano umano. Però io adesso alleno l’Atalanta...». Reja sa di essere atteso da una sida dura. «L’anno scorso contro la Lazio avevamo fatto una buona prestazione. Vorrei che ci esprimessimo ancora su quei livelli. Ma non sarà facile, perché loro si sono ritrovati dopo le diicoltà iniziali, ora hanno condizione isica e lo spirito giusto. Sarà importante tagliare i rifornimenti dalla metà campo in su, rubar palla e ripartire. Ma guai pensare a difendersi». Atalanta (4-3-3): 57 Sportiello; 5 Masiello, 2 Stendardo, 29 Paletta, 93 Dramè; 17 Carmona, 15 De Roon, 27 Kurtic; 11 Moralez, 51 Pinilla, 10 Gomez. All. Reja. Lazio (4-2-3-1): 22 Marchetti, 8 Basta, 33 Mauricio, 18 Gentiletti, 19 Lulic, 23 Onazi, 5 Biglia, 87 Candreva, 21 Milinkovic-Savic, 10 Anderson, 11 Klose. All.: Pioli. Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia. IL MILAN ALLA RICERCA DI UNA CLASSIFICA MIGLIORE Mihajlovic: «Battere il Chievo per far passare la paura» MILANO - «Giochiamo in casa, è l’occasione per dare continuità, risalire in classiica, prendere iducia e far passare un po’ di paura che abbiamo addosso. È una partita senz’altro fondamentale»: Sinisa Mihajlovic inquadra così l’mpegno di oggi con il Chievo. «La classiica è corta, dobbiamo vincere a tutti i costi, se sapremo sofrire adesso poi la strada sarà in discesa. Quando recupereremo alcuni giocatori, soprattutto in attacco, sarà più facile vincere e ci sarà da divertirsi». «Certo che credo alla Champions. Se la Juve che sta dietro di noi crede ancora allo scudetto perché noi non dovremmo credere alla Champions...»: Mihajlovic non mette da parte le ambizioni del suo Milan, pur ammettendo che al collega bianconero Massimiliano Allegri invidia l’abbondanza in attacco. «Quando l’altro giorno lo sentivo dire che doveva scegliere fra Dybala, Mandzukic e Morata ho pensato “che bello poter scegliere”. Io ora non posso, quindi devo fare scelte logiche», ha spiegato l’allenatore rossonero». Per ora il Milan deve fare ancora a meno di Balotelli («Sta curando la pubalgia, non so quando può tornare»), di Niang («Se tutto va bene domenica verrà in panchina») e di Menez. «Ha un’infezione alla schiena, deve prendere antibiotici per 6 settimane. Se tutto va bene - ha concluso Mihajlovic - tornerà a gennaio o febbraio, ma anche lì bisogna valutare giorno per giorno». Milan (4-3-3): 99 Donnarumma, 20 Abate, 17 Zapata, 13 Romagnoli, 31 Antonelli, 16 Poli, 34 De Jong, 91 Bertolacci, 11 Cerci, 9 Luiz Adriano, 28 Bonaventura. All.: Mihajlovic. Chievo (4-3-1-2): 1 Bizzarri, 21 Frey, 12 Cesar, 5 Gamberini, 18 Gobbi, 19 Castro, 4 Rigoni, 6 Pinzi, 23 Birsa, 69 Meggiorini, 43 Paloschi. All.: Maran. Arbitro: Calvarese di Teramo. PALERMO QUESTA SERA AL MATUSA L'ex moglie di Schillaci tenta suicidio Frosinone-Carpi, scontro che vale 6 punti da giudiziaria. La villa in cui abita, valutata per oltre due milioni di euro, è stata messa all’asta dal tribunale. Decisione presa perchè la donna sarebbe rimasta coinvolta in una trufa legata al fallimento di un’attività commerciale nel torinese. La donna si è sempre proclamata innocente e in suo favore ha testimoniato anche Schillaci. Ieri pomeriggio la donna di 48 anni aveva deciso di farla inita facendo esplodere con il gas la propria casa. Anche ieri è stata soccorsa. I sanitari l’hanno trasportata a Villa Soia. Dal pronto soccorso è stata poi trasferita in psichiatria. Poi è tornata a casa. PALERMO - Rita Bonaccorso, l’ex moglie del bomber Totò Schillaci, insieme a tre persone che la polizia sta identiicando, è salita sul tetto della sua villa nel residence in via Evangelista Di Blasi e con una tanica di benzina ha minacciato di darsi fuoco. Sono intervenute diverse volanti della polizia e i pompieri. Dopo una serie di tentativi la donna insieme ai tre è scesa dal tetto ed è stata portata in questura per veriicare i motivi della protesta che riguarderebbero la vendita all’asta della villa. Da anni l’ex moglie del calciatore protagonista di Italia ‘90, è al centro di una vicen- CONTRO SPORT Q FROSINONE - Lo scontro di oggi vale sei punti, tre da metter in classiica, tre da togliere ad un diretto avversario. Allo Stadio Matusa va in scena Frosinone-Carpi che mette in palio punti per la salvezza. Al Frosinone nono è bastata una buona prestazione per fare punti contro l’Udinese, ma la squadra di Stellone è viva e al Matusa ha raccolto 6 dei suoi 7 punti in classiica superando Sampdoria ed Empoli. Il tecnico ciociaro dovrebbe utilizzare Rosi e Blanchard in difesa mentre in mediana è in dubbio Gucher, acciaccato. Sul fronte ofensivo Dionisi e Ciofani a fare tandem, ma attenzione a Castillo. Per quanto riguarda il Carpi, la sconitta nello scontro diretto col Bologna (seconda consecutiva dopo quella con l’Atalanta) ha fatto precipitare i biacorossi in fondo alla classiica con 5 punti insieme al Verona. Sannino perde Lollo per squaliica e a centrocampo potrebbe partire titolare Fedele. In difesa scalpitano Bubnjic e Gagliolo ma dovrebbero essere confermati Spolli e Romagnoli. Sul fronte ofensivo Borriello e Matos dovrebbero fare coppia. I precedenti: Un solo precedente recente a Frosinone: lo scorso anno vinse la squadra ciociara 1-0 con gol di Blanchard. Nicola SPARANO Cena napulitana nella serata dei bastoni mosci uesta è una storia di mazze che si ammosciano (napoletano per perdere vigore) sul più bello, al momento del dunque, quando la performance è indispensabile, altrimenti arriva l'imbarazzo e...bye bye ci vediamo l'anno che vene (prossimo). La resa dei bastoni, la Waterloo dei Blue Jays, l'ho intravista tra una portata e un'altra, mentre cenavo a Napoli. I bastoni ammosciati sul più bello erano veri, la cena anche, ma il luogo della mangiata era una Napoli virtuale, reale soltanto nello spirito e, meno male, nella tavola del ristorante Re di Napoli. Insomma, la sera in cui le “ghiandaie azzurre” (gli uccelli Blue Jays in Italia li chiamano appunto così) dimostrarono di avere i fucili scarichi, io, don Domenico Matera e le nostre due Marie (entrambe le consorti si chiamano così) stavamo cenando a Napoli. Non proprio, Napoli Napoli, ma vicino, ossia su Weston Road appena a nord di Langstaf. No, la capa (testa) la tengo ancora abbastanza bona (buona) e la faccenda di Napoli che sta a Woodbridge è vera, lo giuro. Anzi lo giura Maurizio, uno dei proprietari con funzioni di chef e di capobanda del terzetto che a ine serata intrattiene i clienti del Re di Napoli. Il cuoco cantatore, infatti, al momento del commiato, sulle note di O Surdato ’nnammurato, proclama con voce stentorea: «Fuori è Woodbridge, ma tra queste quattro mura siamo a Napoli, perché qui tutto è napoletano». Tutto napoletano, dalle foto del grandissimo Totò alle pareti alla bandiera del Napoli, alla caponata di polipo, scamorza afumicata, la frittura al cartoccio, la cassata e, naturalmente il cafè con tre ccc. Lo “show” inale richiama alla memoria quelli che il compianto, ed indimenticato Gabriele “Anastasi” Pedano, organizzava al vecchio ristorante San Marco di St. Clair. Qui al Re di Napoli l'allegria e la spensieratezza sono le stesse, in più c'è una piccola-grande star di quasi sei anni, Roberta. La “scugnizzella” è una mini cantante che si esibisce – come lei stessa aferma - in tre lingue, inglese, italiano e napulitano. Una serata al Re Di Napoli è una autentica rimpatriata, una immersione nella città luntana assai ma altrettanto assai vicina. Nel nostro caso è stata una serata vincente contrariamente a quella che ha messo ine al sogno degli uccelli blu. Quando i bastoni di Toronto fecero fetecchia (napoletano per fallire, andare a vuoto), anche l’italico battitore di Rimini, Chris Colabello non ha brillato, anzi. A proposito di Colabello, con lui ho qualcosa in comune. No, il bastone, potente o moscio che sia, non c’entra. Dovete sapere che quando ero piccolo e magro, l’illustre genitrice - che da 9 anni vive solo nei miei ricordi - usava chiamarmi, non ci crederete...colabello. Cola da Nicola, bello dal fatto risaputo universalmente che ogni scarafone è bello a mamma sua. Insomma, immaginate che sorpresa quando ho sentito il vecchissimo nomignolo usato per identiicare un cristiano che cercava di prendere a mazzate una palla grande come una mela Macintosh. Colabello, lui, non io, di nome fa Christopher Adrian ed è nato dalle parti di Boston, la mamma viene da Rimini dove incontrò il padre Lou, short per Luigi, che era andato a “correre dietro le palle” (giocare a baseball) italiane perché, sup- pongo, non era abbastanza buono per quelle amerikane. Chris, cresciuto a bastonate, nel senso buono, e con l’occhio isso sulla palla, dalla terra del Sangiovese ha fatto capolino nel “grande show” Usa e poi è approdato a Toronto dove ha trovato il nido adatto per volare ino a siorare lo “scudetto” della palla-Macintosh. A proposito di “scudetto”, quello della Mls prova a giocarselo anche Giovinco che domani sera a Montréal scenderà in campo con un nuovissimo paio di scarpini d’oro, quelli spettanti a chi ha segnato più di tutti. La partita è ad eliminazione diretta, una partita secca, chi vince va avanti, chi perde bye bye, ci vediamo l’anno prossimo. Per una delle due squadre la grande campana da chiesa che hanno montato al Saputo Stadium suonerà a morte. *In alto, il terzetto del Re di Napoli, Marcello (basso), Alessandro (piano), Maurizio (cantante capobanda); al centro la piccola-grande Roberta; in basso la campana montata al Saputo Stadium di Montréal. 13 CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 SPORT GIUDICE SPAGNOLO SCAGIONA VALENTINO Rossi: «Grazie a tutti, a Valencia ci sarò» ROMA - «Grazie a tutti per il fantastico supporto, leggervi mi ha aiutato a superare amarezza e incazzatura. Da oggi si lavora per Valencia». Valentino Rossi riaccende il motore, uscendo allo scoperto pubblicamente, dopo le tante attestazioni di stima arrivategli da vip (ieri quella del presidente di Conindustria, Squinzi) e non. C’è da preparare la gara di domenica 8 novembre, la più diicile della sua ventennale carriera nel motomondiale. Con un tweet sul proprio proilo uiciale ha spazzato via tutte le illazioni che egli stesso aveva suscitate con quel «Valencia? Non so se vado», domenica, nell’immediatezza del dopo Sepang, frutto della rabbia mista a delusione per la sanzione seguita al contatto con Marc Marquez, che lo costringerà a partire ultimo nella gara in cui si gioca con Jorge Lorenzo il titolo della MotoGp. Anche la idanzata Linda Morselli gli ha manifestato il suo supporto. «E poi tutto crolla, ma bisogna sapersi rialzare per “inseguire” i propri sogni. Siamo in tantissimi a crederci ancora», ha scritto a didascalia di una foto postata su Instagram, che vede le sua mano intrecciata a quella di Valentino. Javier Alonso, uno dei tre commissari di gara a Sepang e direttore generale di Dorna Sports - la società spagnola che organizza il Mondiale della Motogp - ha scagionato Rossi dall’accusa più infamante: aver colpito volontariamente Marquez. «Da tutte le immagini che abbiamo visto - ha detto a Radio Cope - si capisce solo che Valentino allarga la traiettoria per cercare di spingere Marquez fuori pista. Marc allora gira la sua moto verso quella di Valentino. A quel punto Rossi fa un movimento, ma non si tratta di un calcio. Piuttosto di un rilesso condizionato». Lo spagnolo non ha infranto alcuna regola - tranne quella, non scritta, per cui quando ci sono due piloti che lottano per il titolo non ci si intromette se non si è parte in LA POSIZIONE UFFICIALE La federmoto italiana a fianco di Valentino ROMA - «Domenica a Sepang è stata certamente una brutta giornata per il motociclismo, perché è venuta meno la lealtà agonistica che ha da sempre contraddistinto il nostro sport». Lo sottolinea, in una nota, Paolo Sesti, presidente della Federazione motociclistica italiana che «si schiera al ianco del nostro campione Valentino Rossi icona, storia e patrimonio del motociclismo italiano e mondiale con fan in tutto il mondo. Auspico che Valencia possa essere occasione di pronto riscatto per i valori veri del motociclismo. Il duello per il titolo iridato deve essere disputato in pista - aggiunge Sesti - dove sono certo vincerà chi avrà le migliori qualità agonistiche, ma senza interferenze, tensioni o atteggiamenti palesemente antisportivi che non fanno parte del nostro DNA di motociclisti. Noi ci adopereremo perché ciò avvenga». causa - però, ha aggiunto Alonso, «non abbiamo compreso il perché di quella lotta al coltello per il terzo posto». L’atteggiamento di Marquez è stato eccessivo, tale da esasperare Valentino Rossi, che ha reagito con una manovra sanzionabile. Il commissario ha anche smentito che l’italiano abbia insultato l’avversario: «Ero presente all’incontro tra i due piloti e non ho mai sentito Rossi dare del “bastardo” a Marquez, anche se erano entrambi molto tesi, questo sì». La Federazione italiana, con il presidente Paolo Sesti, ha fatto sentire la sua voce, auspicando a Valencia una gara “senza interferenze, tensioni o atteggiamenti palesemente antisportivi. Noi ci adopereremo perché ciò avvenga”. I tifosi si chiedono se in pista Rossi troverà alleati alla sua rincorsa, in un paddock che vede gli spagnoli in vantaggio 9 a 4 sugli italiani. Sui social impazza la foto che Andrea Ianonne ha postato su Instagram, divenuta simbolo della campagna #escilorenzo. Lo ritrae sul podio, in compagnia del campione di Tavullia. «Sappiamo benissimo che Valentino è capace di tutto - ha detto il pilota abruzzese a Virgin Radio - io gli auguro con tutto me stesso di poter raggiungere il suo più grande sogno, quello di arrivare a 10» titoli mondiali. Con la massima sportività: «Io farò la mia gara e cercherò di arrivare il più avanti possibile, come sempre». DOMENICA GP MEXICO NON SI CANDIDA Gutierrez porta la Ferrari sulle strade di casa Fifa, clamorosa rinuncia di Zico ROMA - Correre per la prima volta su un nuovo tracciato è sempre un’esperienza afascinante per un pilota, ma per Esteban Gutiérrez, terzo pilota della Scuderia Ferrari, il Messico rappresenta qualcosa di più. «Questo è il mio paese, sono nato qui e amo questa terra» racconta lui stesso a ferrari.com. «Sono molto orgoglioso di essere messicano a ospitare qui un evento così importante, legato ad uno sport che è anche la mia passione: per me questa è la miglior combinazione possibile». Gutierrez svela i segreti del tracciato Hermanos Rodríguez a Mexico City sul quale domenica 1 novembre ci corre il gp: «È un circuito molto tecnico, l’ho provato al simulatore perché come sempre con i nuovi tracciati è indispensabile farlo per capire come afrontare al meglio il ine set- timana. Ci sono tre settori molto diversi, ma allo stesso tempo anche molto tecnici. Questo permetterà ai piloti che terranno una traiettoria pulita di realizzare un buon tempo sul giro. Non penso che farà molto caldo, quindi anche riscaldare le gomme non sarà semplice. Solo una volta che saremo in pista potremo capire come la nostra vettura si adeguerà a queste diverse caratteristiche. Come sempre - aggiunge il pilota messicano della Ferrari - le condizioni miglioreranno man mano che le macchine gireranno e questo condizionerà anche i tempi sul giro che andranno migliorando progressivamente. Sarà interessante vedere come anche i piloti riusciranno ad adattarsi a questo circuito, perché dovranno farlo il più velocemente possibile». *Nella foto, Esteban Gutierrez al volante di una Ferrari RIO DE JANEIRO - L’ex calciatore brasiliano Arthur Antunes Coimbra, più conosciuto come Zico, ha reso noto di aver rinunciato alla sua candidatura per la presidenza della Fifa. L’annuncio dell’ex fuoriclasse dell’Udinese è arrivato dopo la mezzanotte di lunedì, termine ultimo per farsi avanti uicialmente con tanto di lettere di appoggio da parte di cinque federazioni nazionali. Zico aveva annunciato a giugno la propria intenzione di concorrere alla presidenza della Fifa, ma ora dice che la recente sospensione del presidente Uefa, Michel Platini secondo Zico “ha cambiato lo scenario”. «Cari amici, niente da fare. - sono state le sue parole - L’attuale format delle elezioni della Fifa in verità non favorisce alcun cam- WESTERN CONFERENCE EASTERN CONFERENCE ATLANTIC DIVISION 2015-2016 Standings RISULTATI Martedì Boston-Arizona New Jersey-Columbus Philadelphia-Buffalo Detroit-Carolina Florida-Colorado St. Louis-Tampa Bay Minnesota-Edmonton Montréal Tampa Bay Detroit Florida Ottawa Boston TORONTO Buffalo GIOCATE PUNTI 9 18 9 12 8 9 9 9 8 8 7 7 8 4 8 4 Winnipeg-Los Angeles Dallas-Anaheim Vancouver-Montreal Lunedì Toronto-Arizona Islanders-Calgary Chicago-Anaheim Domenica Winnipeg-Minnesota 3-4 4-0 1-0 0t 5-4 METROPOLITAN DIVISION GIOCATE PUNTI Rangers 10 14 Islanders 9 13 Washington 7 12 Philadelphia 7 9 New Jersey 8 9 Pittsburgh 8 8 Carolina 8 4 Columbus 9 2 Rangers-Calgary 4-1 Edmonton-Los Angeles 2-3 Sabato Montreal-Toronto 5-3 Minnesota-Anaheim 3-0 Buffalo-New Jersey 3-4 Ottawa-Arizona 1-4 Philadelphia-Rangers 3-2r. St Louis -Islanders 2-3 0t biamento, spero che quelli che si assumeranno la responsabilità di guidare la Fifa lo facciano con amore e passione, senza pensare a mettersi i soldi in tasca», ha detto Zico. A questo punto, in vista delle elezioni di febbraio restano in otto i candidati: si tratta dell’italo svizzero Gianni Infantino, segretario generale della Uefa, del principe della Giordania Ali Bin Al Hussein, del francese Jerome Champagne ex vice segretario generale della Fifa; l’ex giocatore di Trinidad e Tobago David Nakhid, l’uomo d’afari sudafricano Tokyo Sexwale; il presidente della Federcalcio della Liberia Musa Bility e il numero uno della Confederazione asiatica Salman bin Ebrahim Al Khalifa del Bahrain; oltre a presidente della Uefa, Michel Platini, attualmente sospeso. CENTRAL DIVISION Nashville Dallas Chicago Minnesota Winnipeg St Louis Colorado GIOCATE PUNTI 8 13 8 12 9 12 8 11 8 11 8 11 7 5 Nashville-Pittsburgh 1-2 0t Dallas-Florida 2-6 Chicago-Tampa Bay 1-0 0t Colorado-Columbus 3-4 Vancouver-Detroit 2-3 0t San Jose-Carolina 5-2 PROSSIME PARTITE Mercoledì Ottawa-Calgary PACIFIC DIVISION GIOCATE PUNTI Los Angeles 8 10 San Jose 8 10 Arizona 9 11 Vancouver 8 9 Edmonton 9 6 Anaheim 8 4 Calgary 9 4 Washington-Pittsburgh San Jose-Nashville Giovedì Islanders-Carolina, PhiladelphiaNew Jersey, Pittsburgh-Buffalo, Tampa Bay-Colorado, St. LouisAnaheim, Winnipeg-Chicago, Dallas-Vancouver, EdmontonColorado. MERCOLEDI 28 OTTOBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 14 Classified O ROSCOPO DI OGGI Se per far progredire le vostre finanze vi viene proposto qualche affare poco limpido con la scusa che lo fanno tutti, non lasciatevi tentare. Non rinunciate ARIETE alla chiarezza. Anche se molti mini22 MAR - 21 APR mizzano, meglio stare a posto con la propria coscienza. 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A pag. 5 ITALIAN COM MUNITY DAILY fuori) ■ Anno 03 ■ N. 202 Lunedì 26 Ottobre NEWSPAPER 2015 Strade killer a Va ughan, morti due Nell’incidente sono rimasti ferit ragazzi i altri quattro adol escenti. Le vitti me avev www.corriere.com VAUGHAN Continua a scorrere il sangue nelle strade di Vaughan L’ultimo grave incidente è avve-. nuto sabato sera, che è uscita di con una vettura strada per motivi che sono ancora al lizia. Un ragazzo vaglio della podi 16 anni e una ragazza di 15 hanno perso la vita. f ARTICOLO A ano 15 e 16 anni PAGINE 3 IL DOPO VOTO Le uscite infelici che condizionano le elezioni TORONTO Sono moltissim fattori che hanno i i a volte determin avuto un peso, ante, nell’esito nale delle ultime fili. Tra questi deveelezioni federato anche l’uscita essere ricordainfelice di Kory Teneycke, direttore cazioni di Stephen delle comuniHarper. Il suo commento controve rso su Trudeau ricorda molto tra battuta che da vicino un’alcondizionò il to del 2006, quella vodi Scott Reid direttore delle comunicazioni Paul Martin. di f ARTICOLO IN ITALIANO E IN INGLESE A PAGINA 2 VATICANO Il Sinodo apre alla comunione dei fedeli divorziati f A PAG. 4 Salah non esulta dopo aver segnato Fiorentina battuta, la Roma I giallorossi conqu istano la vetta, Anna mi ha aiutato “ quegli a sfruttare sconti di cui non conoscevo nemme no l’esistenza. ” - Nancy R. il fatto che Anna “ inAmo possa parlare italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. Finalmente una “ e amichev persona preparata ole che compre nda me e le mie esigenz e. - Dante R. ” si rialzano Juven il gol dell'1-0 contro tus e Milan. 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E' birichino anche da grande e mantiene un bel rapporto con la sua parte bambina. In amore è un po' calcolatore: riesce a farsi piacere le donne che possono tornargli in qualche modo utili per crescere emotivamente o per maturare psicologicamente. E' disponibile, un po' presuntuoso, dà a credere di sapere cose che conosce appena, però poi e si documenta velocemente. Numero fortunato: 3 Sei nato oggi? Energia, vitalità, salute, coraggio e determinazione fanno di te un carro armato in grado di conquistare qualsiasi posizione soprattutto nel lavoro. La fortuna spesso è dalla tua parte e ti ofre ottime opportunità che tu sai aferrare con tempismo. Anche in amore ti mostri sicuro e determinato, spesso punti alto e vinci. Il Proverbio del Giorno: "Per S. Simone, il galletto si fa cappone" Oggi Accadde: "Davvero sfortunata fu la prima nave da guerra a vapore. Varata il 29 ottobre 1814 dall'americano Fulton, con il nome di Demologos, non verrà mai impiegata in battaglia e salterà in aria per errore nel 1829." Compleanni: Canaletto - 1697 Francis Bacon - 1909 Eros Ramazzotti - 1963 Julia Roberts - 1967 EUREKA! Lavoro Il tempo dello spago appartiene ormai all'epoca in cui Berta ilava. E non stanno tanto meglio chiodi e viti per quanto riguarda certi usi. Oggi è il momento degli adesivi, un trionfo dei lavori di ricerca in laboratorio e delle successive sintesi, che hanno segnato un'evoluzione silenziosa più che una rivoluzione. Negli anni Cinquanta si era passati da poco dalla colla di pesce e dalla colla forte da falegname, ai primi collanti sintetici, capaci di una straordinaria varietà di prestazioni, che oggi hanno invaso ogni aspetto della vita quotidiana. Ormai gli adesivi sono presenti dappertutto: dall'artigianato del legno alle calzature, dai lavori di tappezzeria e di legatoria, alla posa di moquette, parquet e carte da parati. 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(Guardare la mappa qui sotto) Wilson Avenue N H + HUMBER RIVER HOSPITAL Sir William Hearst Avenue Keele Street L'ospedale posizionato 200Church di The hospital located atal200 Church St. èpermanently adesso permanenteSt. is now closed for mente chiuso per i servizi sanitari, all health care services, including incluso il Pronto Soccorso. the Emergency Department. L'ospedale sito alat2111 Finch The hospitalsite 2111diFinch Ave. Ave. West adesso è un Ambulatorio West is now anUrgente. Ambulatory and e Centro di cura Urgent Care Centre. La Cura Ambulatoriale è una cura Ambulatory Care care provided fornita sulla base delispaziente on an outpatient basis, including esterno, inclusa la Diagnostica Medica perImaging. Immagini. Medical Highway 401 IlThe Centro di cura fornirà cura Urgent CareUrgente Centre will provide medica pazienti che non si trovano medicalaicare to patients with nonin condizioni di rischio di vita, come life-threatening conditions, such as mal di gola, tosse o febbre, mal d'orecchie, soreminori throat;che cough or fever;aver earaches; tagli potrebbero bisogno minor cuts which may need stitches; di punti, scottature lievi, infezioni minor burns; skincutanei, infection/rash; or e della pelle-sfoghi slogature strappi degli arti. È aperto giorni alla limb sprains or strains. It is7now open settimana, dalle 9am alle 7pm 7 days a week from 9:00 AM to 7:00 PM. FOUR IMPORTANT CHANGES QUATTRO IMPORTANTI CAMBIAMENTI CHE DEVI SAPERE THAT YOU NEED TO KNOW. 1. Sito diWilson WilsonAve. Ave.Site 22. Sito Church 1. The ThediChurch St.St. Site 3 Sito di Finch 3. The Finch Ave.Ave Site Sito di Keele 4.4. The Keele St. SiteSt The hospital site The new hospital, located L'ospedale Il nuovo ospedale, sito sito allocated 200 at 200 Church St. is now at 1235 Wilson Avenue is al 1235 di Wilson Avenue di Church St adesso è closed permanently for fully operational includingpermanentemente è completamente all Health Care iServices, operativo, incluso il chiuso per tutti servizi Emergency Services. Pronto Soccorso. sanitari, incluso il Pronto including the Emergency Soccorso. Department. The hospitalsito site al located L'ospedale 2111 at 2111 Finch Avenue di Finch Avenue WestWest is now an and adesso è Ambulatory un Ambulatorio e Centro di cura. Urgent Care Centre. The hospital site L'ospedale sito al 2175 di located 2175 Keele St. Tutti Keeleat St. è cambiato. has changed. All i programmi e Humber servizi sullaMental salute menRiver Hospital tale dell'ospedale Health Programs andHumber River sono spostati Services have stati moved to alla nuova our new location on struttura su Wilson Ave. Wilson Ave. Dialisi e Fisioterapia Dialysis and Physiotherapy in questo ediicio incontinueranno this building will adstill essere fornite to come al solito. continue be provided as usual. H + È is aperto 7 days giorni It open 7 a alla week, settimana, dalle 9am from 9:00 AM to 7:00 PM. alle 7pm HUMBER RIVER HOSPITAL 416.242.1000. call al Humber at the or services reach programs Toconoscere Per i programmi e i servizi alnew nuovo HumberRiver RiverHospital Hospitalplease chiamate 416.242.1000 please visit Hospitalvisitate RiverHospital to HumberRiver the changes all'Humber about more information Formaggiori Per informazioni sui cambiamenti il sitowww.hrh.ca www.hrh.ca call 911. il 911 any time,chiamate atmomento, emergency have a medical If you Se avete un'emergenza medica in qualsiasi