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Nicola Callone rivive in Guatemala Ecco la clinica voluta

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Nicola Callone rivive in Guatemala Ecco la clinica voluta
[36
]
LA PROVINCIA
LAGO
MARTEDÌ 22 MARZO 2011
CERIMONIE E COMMOZIONE
IL RICORDO
Sopra il vescovo durante l’inaugurazione della chiesa. A destra
i genitori di Nicola Callone inaugurano la clinica a lui dedicata.
La targa all’interno della clinica che ricorda il giovane Nicola Callone
[ DERVIO ]
Nicola Callone rivive in Guatemala brevi
Ecco la clinica voluta dai genitori
[ MANDELLO ]
Giallo in biblioteca
L’inaugurazione nella missione dei comboniani a San Luis, nella provincia del Peten
DERVIO Stanno per rientrare in Italia
al termine di un impegno che hanno preso a distanza di pochi giorni da quel tragico 11 novembre 2000.
Quel giorno a Forcola in provincia di Sondrio è morto travolto da un’auto ad appena 26 anni Nicola Callone.
Per papà Leardo - Leo per tutti, il "caimano del Lario" - e mamma Angela è iniziato un impegno che sabato si è concretizzato a 9500 chilometri di distanza.
Tanto separa Dervio a San Luis nella provincia di Peten in Guatemala dove è stata inaugurata la clinica "Nicola Callone"
e la chiesa realizzata grazie agli sforzi della famiglia Callone nella missione che i
Comboniani dirigono nel paese del Centro America.
Sabato - si diceva - la cerimonia di inaugurazione delle due strutture alla presenza del vescovo di El Peten, monsignor Mario Fiandri.
«Vedere realizzarsi questo progetto - hanno detto Leo e la moglie - è stato qualcosa di emozionante. Sono serviti anni di
lavoro e di impegno per realizzare la clinica e le chiesa, ma questo impegno è stato ricompensato dalla bellissima cerimonia di inaugurazione alla quale hanno
preso parte circa
«Per noi
duemila persone di
San Luis».
è stata
«Per me e mia mouna grande
glie - ha continuato
emozione
Leo - tagliare il navivere questo stro della clinica
medica che porta il
momento»
nome di nostro figlio Nicola è stata
davvero una grande emozione. Tutto questo è stato possibile grazie soprattutto al
sostegno di tante persone e imprenditori
che hanno contribuito economicamente
a realizzare questo edificio ora affidato alla gestione dei padri Comboniani».
Per portare a termine il progetto si sono
resi necessari circa 150mila euro raccolti
con la vendita del libro "Bracciate per la
vita" che racconta le principali imprese
di Leo Callone nelle acque di mezzo mondo, e soprattutto «con l’indispensabile
contributo di alcuni imprenditori e tanti
cittadini che con offerte più o meno grandi hanno supportato l’iniziativa».
La clinica in questi giorni sarà arredata e
settimana prossima potrà essere utilizzata dalla popolazione locale altrimenti costretta a lunghi spostamenti per essere
adeguatamente sottoposta a visite mediche e curata.
«Un grande ringraziamento - concludono i coniugi Callone - va ai padri Comboniani che hanno gestito la parte logistica
in Guatemala. Sarebbe stato impossibile
fare tutto questo se non ci fossero state le
basi dei missionari. La nostra speranza è
che da questa clinica intitolata a Nicola
possa arrivare tanto bene per persone che
vivono quotidianamente nelle difficoltà».
VARENNA
Una piazza dedicata all’ex sindaco Cavalli
(b. gro.) Si chiamerà «piazza Pierantonio Cavalli» la piazzetta oggi senza nome della frazione
di Fiumelatte. La giunta ha infatti deciso di dedicarla all’ex sindaco,
scomparso il novembre scorso, nell’ambito di una cerimonia pubblica
domenica a mezzogiorno. Nato a Varenna nel 1939, di professione fabbro,
Pierantonio Cavalli era conosciuto in
tutto il paese per il grande impegno
che ha sempre speso per la perla del
lago. Già presidente e anima storica della Pro
Varenna, Pierantonio Cavalli è stato anche fra
i promotori dell’ormai nota mostra naïf "Giannino Grossi". Era olivicoltore per passione e par-
tecipava attivamente al lavoro del consorzio Oliper di Perledo.
Con lui si n’è andato un pezzo della
storia di Varenna. Pierantonio Cavalli era sposato con Teresina Petazzi e
aveva due figli: Alberto e Norma. Cavalli era stato vice dell’attuale sindaco Molteni per due mandati consecutivi dal 1993 al 2001, per poi ricoprire
la carica di sindaco dal 2001 al 2006.
Domenica l’amministrazione e i cittadini renderanno omaggio alla memoria di Pierantonio Cavalli, intestando al suo nome la piazzetta della sua frazione, ricordandone così per
sempre la sua grande operosità.
Questa sera alle 21 nella biblioteca civica, lo scrittore Giancarlo Narciso presenterà il suo nuovo romanzo thriller
“Otherside” edito dalla casa editrice
Perdisa. A presentare lo scrittore sarà
Andrea Carlo Cappi, anche lui scrittore molto noto nell’ambito del giallo italiano.
[ABBADIA]
Costumi di Carnevale
(p. san.) Dopo il successo ottenuto da
parte della prima edizione del «Carnevaa de la Badia», il parroco don Vittorio Bianchi ha intenzione di organizzare un guardaroba con tutti i costumi dimessi. Chi ha negli armadi abiti di carnevale ormai piccoli o che non indossa più, può portarli all’oratorio. Potranno così essere riutilizzati nelle prossime feste.
[ LIERNA ]
Un campo da tennis e calcetto sopra le scuole
Investimento previsto di 45mila euro, di cui 30mila con un mutuo acceso dalla Polisportiva
NOVITÀ sopra le scuole
LIERNA Un campo da tennis e calcetto sul
tetto della mensa delle scuole di via Parodi. Dotato di tanto di spogliatoi, servizi
igienici e impianto di illuminazione. Paga
tutto la Polisportiva di Lierna. Trattandosi
di una struttura pubblica, il Comune garantirà con una fideiussione l’impegno accollatosi dalla Polisportiva verso l’istituto
di credito da cui quest’ultima ha ottenuto
il finanziamento. Il provvedimento dovrà
essere ufficializzato mediante una delibera di consiglio comunale, prevista all’ordine del giorno della seduta convocata dal
sindaco Vito Zotti per sabato alle 9.
Un’opera in predicato da anni, a cui si è
deciso di dare seguito mediante un accor-
MANDELLO
Esauriti i 200 biglietti di "Olcio in cantina"
(b. gro.) Una serata alla scoperta delle tipiche cantine incastonate in una delle frazioni più intatte del
paese. È “Olcio in cantina” l’evento di sabato sera
in paese: una manifestazione alla sua prima edizione che ha già ottenuto un grande successo. «“Olcio
in cantina” - spiegano gli organizzatori legati all’associazione locale Olciosportiva - è un percorso enogastronomico e culturale che mira alla valorizzazione e alla riscoperta delle cantine di Olcio, risalenti a un periodo che va dal XIII al XVI secolo».
Piccole enoteche underground «realizzate con sapienza dalle mani esperte dei nostri avi», sono un
«retaggio storico e culturale di un immenso tesoro
che ha riposato per secoli sotto i nostri piedi». Sabato dalle 20 ci sarà l’apertura di un infopoint (che
sarà collocato all’imbocco della Contrada Maggiore) e delle cantine fino alle 23.30 circa. I 200 posti
a disposizione sono andati a ruba. «Stiamo già pensando alla prossima edizione - rivela Paolo Ostini,
portavoce dello staff -. Vedremo di trovare qualche
modalità per aumentare il numero di persone che
possano partecipare a questo tour enogastronomico-culturale».
In mostra, dunque, il torchio “del Duardu” (il più antico in frazione, è datato 1848) e quello “del Balabi”.
Più le varie cantine: “del Bígiu”, “del Pitur” (con
esposizione di quadri e varie antichità), “del Balabi” (con la storia dell’Olciosportiva), “del Muiöö”,
“del Abél”, “del Mot”, “del Carlén” e “del Giusèp
del Segretari”.
do studiato ad hoc dai vertici della Polisportiva - associazione attiva praticamente in ogni specialità sportiva, conta oltre
trecento iscritti - e la giunta Zotti.
«Sì - conferma il presidente del sodalizio
Giacomo Bonesatti, che già gestisce la palestra comunale fiore all’occhiello del paese -. L’investimento è di 45mila euro, di cui
30mila ottenuti mediante l’accensione di
un mutuo, da parte della Polisportiva e garantito dal Comune, presso un istituto di
credito. I restanti 15mila saranno ottenuti
da sponsor e donazioni».
«Le opere progettate - continua Bonesatti
- riguardano l’adeguamento del campetto
sopra la mensa delle scuole, attualmente
impiegato dai bambini per la ricreazione,
a campo da tennis e calcetto con misure
regolamentari e con tutti i servizi a corollario, come quelli igienici e gli spogliatoi
che ricaveremo dalla stessa struttura della
vicina palestra».
Un lavoro in cui la Polisportiva scommette buone intenzioni e denaro sonante. È già
pronta la tabella di marcia dei lavori: «Indicativamente - sostiene sempre il presidente dalla Polisportiva Bonesatti - dovrebbero iniziare a fine marzo, primi di aprile,
per poi essere completati nel giro di un mese».
Così, la già attrezzata palestra di via Parodi potrà avvalersi di due importanti strutture sportive in più, con il placet del Comune. «Un impegno con la Polisportiva afferma il sindaco Vito Zotti - che si erano presi i miei predecessori e a cui ho voluto dar seguito proprio per la validità di
questo progetto».
Beppe Grossi
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