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RAPINE BARI ASSALTO A UN PORTAVALORI IRRUZIONE DEI
RAPINE BARI 24 maggio ASSALTO A UN PORTAVALORI Quando hanno capito che il bottino da 18mila euro non l'avrebbero potuto portare via, per ripicca hanno bersagliato di proiettili il furgone con a bordo due guardie giurate. Scena da far west a Bari, nel rione Japigia, dove un tentativo di rapina per poco non provocava una tragedia. Un vigilante è rimasto ferito, il suo collega invece è miracolosamente uscito indenne dalla raffica di piombo. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, i banditi hanno minacciato le guardie giurate puntando l'arma contro ed è iniziato così un inseguimento con ripetuti tentativi di speronamento. I dipendenti dell'istituto di vigilanza avevano, da qualche minuto, preso in consegna un plico con 18mila euro, soldi che erano stati ritirati dalla biglietteria della stazione ferroviaria centrale del capoluogo pugliese. I criminali lo sapevano, forse perché avvertiti da una talpa, e hanno atteso che il blindato si infilasse nella stretta e isolata via per entrare in azione. 2 giugno IRRUZIONE DEI RAPINATORI IN UNA VILLETTA Scene da «Arancia meccanica» a Putignano. Due coniugi di cui non sono state rese e i loro due figli, hanno visssuto autentici momenti di terrore. L’intera famiglia è stata rapinata da tre banditi mascherati che si erano introdotti nella loro villa. La rapina è stata compiuta da tre banditi. Ma è presumibile che un quarto complice abbia fatto da palo, restando in auto col motore acceso. I fuorilegge minacciano i proprietari e intimano loro di mantenere la calma. Uno di loro va in cucina. Preleva dei coltelli dai cassetti della credenza. Impugnando queste armi improvvisate, due dei tre aggressori tengono sotto controllo la situazione. Il terzo criminale va nella stanza dove c’è una cassaforte. La scassina. E preleva denaro contante che, al momento, sembrava ammontasse a 5mila euro. Arraffa gioielli d’oro. È questione di pochi minuti. Prelevato il bottino, i tre abbandonano velocemente la villa, dopo avere ancora minacciato la famiglia. 3 giugno DUE RAPINE, AUMENTA LA PAURA NEL SUD EST Improvvisa recrudescenza della criminalità nel Sud Est. Due rapine a mano armata prima a Putignano in un centro scommesse. La seconda a Turi in un supermercato Discount. Il numero dei malviventi, quattro, è lo stesso, il che farebbe ipotizzare possa trattarsi della stessa banda. I Carabinieri inoltre stanno accertando se lo stesso quartetto abbia «firmato» l’irruzione nella villetta abitata in contrada Spine Rossine. 4 giugno TENTATA RAPINA AD UNA TABACCHERIA Probabilmente ha scelto il posto sbagliato e il momento Sbagliato un 30enne, della Città Vecchia, arrestato in flagranza di reato con l’accusa di rapina. L’uomo è accusato di aver tentato il colpo in Blog: osserbari.wordpress.com e-mail: [email protected] Cell. : 3392922301 - 3476839372 una tabaccheria del centro di Bari alle spalle del comando provinciale dei Carabinieri, proprio mentre stava passando una pattuglia dei militari. 9 giugno RAPINA AD UNA TABACCHERIA NEL GIORNO DI APERTURA Negli annali dei crimini non c’è, probabilmente, un episodio simile a quello capitato a due giovani commercianti di Conversano i quali, loro malgrado, hanno forse stabilito un primato ineguagliabile: il loro negozio potrebbe essere infatti tra quelli che ha subìto la prima rapina nel tempo più breve dall’avvio dell’attività . Nel loro primo giorno di lavoro, iniziato in mattinata alle sette e mezzo, i titolari hanno avuto il loro «battesimo del fuoco» con uno scioccante faccia a faccia con una banda di malviventi. Erano in quattro i banditi che con il volto coperto da cappucci e caschi, arma forse giocattolo in mano, con atteggiamento minaccioso e aggressivo si sono introdotti nella tabaccheria facendosi consegnare l’incasso della giornata, poco più di 300 euro, e arraffando anche alcuni tagliandi delle lotterie istantanee oltre ad alcune stecche di sigarette. 12 giugno AGGREDITO E RAPINATO IN CASA Quando il proprietario della villa, un commercialista di 50 anni abitante a Carbonara, è rincasato ed ha infilato le chiavi nella serratura, si è reso conto che il cancello era già aperto. È trasalito e per poco non gli veniva un colpo quando si è sentito afferrare alle spalle. I malviventi, come i drughi di «Arancia Meccanica» sono saltati fuori dal buio, armati di coltello, e dopo averlo immobilizzato lo hanno costretto a svuotare il contenuto del portafogli: patente, carte di credito e 200 euro. Poca roba, sono andati via solo dopo aver messo le mani su un paio di orologi di marca. La banda, dopo aver maltrattato il padrone di casa e aver razziato denaro e orologi, è fuggita senza infierire. 14 giugno IN TRE RAPINANO DISTRIBUTORE Sono entrati in azione in tre, armati di un fucile a canne mozze, visi coperti dai passamontagna e accento napoletano, comunque campano. Hanno preso di mira una stazione di servizio a Putignano con un bottino di circa 8mila euro. I banditi si sono fatti consegnare la somma da uno degli addetti al rifornimento. 26 giugno SI FINGEVA CLIENTE E RAPINAVA LE PROSTITUTE Sono almeno quattro le prostitute che negli ultimi mesi, lungo la ex statale 98 in territorio di Corato sono state avvicinate, minacciate con un coltello e rapinate del denaro in loro possesso. Dopo alcune settimane di indagini, i Carabinieri della stazione di Corato sono riusciti a risalire all’identità del presunto responsabile e hanno arrestato un 31enne incensurato di Andria . Ai militari hanno raccontato che l’uomo si avvicinava alla vittima di turno fingendosi un cliente e la faceva salire a bordo per appartarsi. Una volta soli, estraeva un coltello con il quale minacciava la malcapitata e le sottraeva il denaro in suo possesso, quasi sempre poche centinaia di euro. 30 giugno FURTI E RAPINE IN CASE DI ANZIANI. FINTI DIPENDENTI SERVIZI Sempre più violenti e spregiudicati, non si fermano nemmeno davanti alla presenza in casa dei proprietari. I furti e le rapine negli appartamenti nella provincia di Bari sono in forte aumento, nel 2012 sono lievitati del 19 per cento secondo i dati ministeriali. A contribuire all'impennata sono state le "batterie" di georgiani che, come documentato dalle recenti inchieste della squadra mobile e della Dda, agiscono ogni giorno con tecniche sofisticate facendo razzia nelle abitazioni dei baresi. Però non ci sono solamente i georgiani, anche i pregiudicati baresi, nonostante la concorrenza proveniente dall'Est, hanno ripreso a colpire con una certa frequenza. Ma a preoccupare le forze dell'ordine e la magistratura è soprattutto il modus operandi: i criminali fanno irruzione anche con i proprietari presenti nell'abitazione. L'ultimo caso è accaduto a Carbonara, due rapinatori hanno atteso che rincasasse un commerciante, al suo arrivo l'hanno bloccato, picchiato e poi costretto ad introdurli nell'abitazione per poterla svaligiare. Un altro episodio si è consumato, qualche giorno fa, a Noicattaro, dove un romeno ha fatto irruzione in casa di un'anziana portandole via solamente il portafogli (in questo caso il criminale è stato arrestato dai carabinieri). «Sono sempre più aggressivi e pericolosi», ammette un inquirente. L'allarme è già scattato, spesso ad entrare in azione sono ladri specializzati e i metodi per svuotare gli appartamenti sono i più disparati. C'è chi si finge dipendente dell'Enel o dell'Amgas per intrufolarsi (le vittime quasi sempre sono gli anziani che vivono soli), fino alle irruzioni. E'soprattutto in provincia che si registra l'aumento degli episodi, nella zona a sud-est del capoluogo pugliese. Però, nemmeno Bari è immune dal fenomeno e con l'arrivo dell'estate, con la città che lentamente andrà svuotandosi per le vacanze, furti e rapine non potranno che lievitare ancora. Le forze dell'ordine stanno preparando un piano di sicurezza, l'obiettivo è cercare di monitorare con attenzione ogni quartiere attraverso un controllo capillare e costante. Garantendo, per quanto sarà possibile, la presenza di pattuglie nelle strade, almeno negli orari e nelle vie più a rischio. In Procura è stato creato un pool che si occupa dei reati predatori, le indagini sono in stato avanzato. I furti in abitazione non sono gli unici in crescita, le statistiche del ministero dicono che altre due tipologie di reati predatori hanno conosciuto una recrudescenza e sono scippi e rapine. Nel corso del 2012 sono stati, rispettivamente, 1.011 e 1.322 quelli denunciati in tutta la provincia. Gli scippi, in un anno, sono aumentati del 21 per cento, le rapine addirittura del 35 per cento. Banche, negozi e supermercati i più colpiti, così come sono in ascesa gli assalti ai bancomat, sistematicamente sradicati con l'utilizzo di piccole escavatrici. 3 luglio LEGATA E IMBAVAGLIATA IN CASA DAI RAPINATORI L’ultima vittima è una settantenne, malmenata, legata a una sedia e rapinata in casa. L’episodio è anche il più grave, a Bitonto, visto che finora le forze dell’ordine avevano registrato solo tentate truffe, raggiri, estorsioni ma non rapine e aggressioni. 8 luglio RAPINATORI IN AZIONE IN UNA TABACCHERIA E IN IPERMARKET Due rapine a mano armata nel giro di una ventina di minuti, messe a segno presumibilmente dalla stessa banda. È accaduto a Sannicandro. La sequenza è cominciata alle 16,50, quando tre malviventi, con il viso coperto e armati di pistole, hanno fatto irruzione in una tabaccheria. Dal malcapitato si sono fatti consegnare alcune stecche di sigarette, pacchetti di lotteria istantanea «Gratta e vinci» e 5mila euro in contanti. Il locale non è nuovo a simili assalti: è la sesta rapina che subisce in tre anni. Passa una ventina di minuti, il secondo assalto, messo a segno quasi certamente dagli stessi banditi. I rapinatori, armi in pugno, fanno irruzione nell’ipermercato affollato di clienti e si fanno consegnare circa 2mila euro in contanti dagli addetti alle casse. Poi la fuga a bordo della veloce vettura. 12 luglio VOLANTI SVENTANO ASSALTO AL TIR L’assalto, la fuga, con il sequestro dell’autotrasportatore, poi l’incendio dell’auto su cui viaggiavano e infine la corsa, a piedi, nelle campagne di Palombaio, alla ricerca di un posto in cui nascondersi. Questa, secondo quanto ricostruito dagli agenti di Polizia, la folle mattinata di ieri di quattro rapinatori, autori del tentato assalto ad un tir che trasportava tessuti. Il colpo è fallito, grazie alla tempestività con la quale le «pantere» della Volante della Questura di Bari è piombata sulla scena dell’assalto, mettendo in fuga i rapinatori. 12 luglio RAPINATORI IN AZIONE IN UN BAR Rapina a mano durante la notte ai danni di un bar a Bitonto Il colpo è stato messo a segno intorno alle 2, quando all’esterno del locale, frequentato fino notte fonda da giovani e giovanissimi, c'erano ancora gli ultimi clienti. In due banditi, entrambi con il volto coperto da passamontagna, uno solo armato di pistola, hanno intimato al gestore la consegna dell’incasso. Intascati quindi 700 euro di bottino, i fuorilegge sono scappati. 14 luglio RAPINATORI-PUGILI IN TABACCHERIA Ancora una rivendita di tabacchi nel mirino di ladri e rapinatori. Questa volta è toccato a quella che si trova nel centro di Giovinazzo. I malviventi però questa volta non erano in cerca di contanti bensì di sigarette, forse per rivenderle sul mercato del contrabbando che, a quanto pare, sta cominciando a riemergere. Ad agire sarebbero stati in quattro, tutti con il volto coperto. A suon di schiaffi e spintoni si sono fatti largo per raggiungere gli scaffali dove erano le sigarette. Rapidi e determinati hanno razziato gran parte dell’approvvigionamento settimanale della rivendita, stivandola in grossi sacchi neri. Per un valore stimabile in alcune migliaia di euro. 14 luglio ACCOLTELLATO PER IL BORSELLO L'ha aspettato nel garage e l'ha accoltellato per portagli via il borsello. E' accaduto a Modugno: un uomo di 64 anni, è stato arrestato in flagranza durante un tentativo di rapina. Vittima un 37enne che si stava recando al lavoro ed era sceso nel box per prendere l'auto. Il 64enne, secondo la ricostruzione dei carabinieri, armato di coltello avrebbe tentato di farsi consegnare il borsello, colpendo il professionista alla braccia. Era di passaggio un carabiniere libero dal servizio che è prontamente intervenuto riuscendo a bloccare il rapinatore. 15 luglio ASSALTO AL PORTO Come ombre nascoste nel buio, hanno atteso che anche l’ultimo traghetto per l’Albania levasse l’ancora, i predatori sono piombati negli uffici presso la stazione marittima. I volti nascosti da passamontagna, il timbro della voce alterato: hanno intimato alle donne e all’unico uomo presente l’ordine di rimanere immobili al loro posto e di non cercare di intralciarli. Minacce di morte e intimazioni che sono sembrate terribilmente credibili non solo per il comportamento aggressivo dei due malviventi ma anche per il fatto che erano armati è stato riferito dai testimoni ancora sotto choc che almeno uno dei due aveva una pistola) e che comunicavano costantemente con l’esterno con una radio Vhf. Fuori, quindi c’erano dei complici. Si sono diretti ai bussolotti (dentro, una somma ancora da quantificare, intorno ai 40mila euro) e quando sulla loro strada una delle impiegate si è parata di fronte non hanno esitato a scuoterla con forza e scaraventarla contro una scrivania. Preso il denaro, sono tornati sui loro passi, uscendo dalla stessa porta dalla quale erano entrati poco prima. Prima di raggiungere i complici hanno però chiesto via radio se fuori fosse tutto a posto, se vi fosse qualche «problema» in vista. Ricevuto l’ok sono spariti, allontanandosi a piedi. Un dato è emerso in maniera chiara dalle prime ricostruzioni: i rapinatori sapevano perfettamente come muoversi, dove dirigersi, dove mettere le mani e secondo quale tempistica. Sapevano bene come scorre la vita nel porto prima delle ultime partenze e che spesso, chiusi gli sportelli, il personale rimane in ufficio per completare il lavoro fino a tarda ora. Erano anche consapevoli di quali misure di sicurezza e vigilanza avrebbero incontrato. L’area è sorvegliata da telecamere a circuito di sicurezza e presidiata da forze dell’ordine e vigilanza. Un mese prima un commando «anfibio» arrivò via mare, sbarcando nell’area del terminal crociere per sradicare e portare via di peso (riuscendovi) una cassa continua. La stessa agenzia era stata assaltata nel periodo di Pasqua del 2012. 2 agosto RAPINE FUORI DALLE BANCHE Astuti e crudeli, rimanevano a volteggiare a una certa distanza dall’ingresso delle banche, pronti a lanciarsi e portare via denaro appena prelevato dagli sportelli bancari. Crudeli, perfidi, brutali sceglievano le vittime tra le più deboli e indifese: anziani spaesati, un po’ distratti, incapaci di difendersi. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori della Squadra mobile di Bari, insieme ai colleghi del Commissariato di Monopoli, uno dei presunti avvoltoi avrebbe avuto il compito di seguire le vittime all’interno delle banche, assistere al prelievo, indicare via telefonino ai complici, in agguato all’esterno, la preda da ghermire, la somma appena riscossa e la tasca del pantalone o della giacca o della borsa utilizzata dalla vittima predestinata. La banda è stata arrestata. 3 agosto TIR IN FIAMME PER BLOCCARE FURGONE PORTAVALORI Quattro mezzi pesanti, messi di traverso in strada, sono stati dati alle fiamme sulla provinciale che collega Bitonto a Santo Spirito per permettere ad un commando di rapinatori di assaltare il caveau di un istituto di sicurezza. Il colpo è fallito, il caveau è rimasto chiuso ma i rapinatori sono riusciti lo stesso a portare a casa 54 mila euro in contanti, conservati in un sacco, e 4 mila euro di monetine, in un secchio. 4 agosto SEQUESTRATO, PICCHIATO E RAPINATO IN CASA Attimi di terrore a Mola di Bari per un pizzaiolo di nazionalità albanese, sequestrato e derubato di 1500 euro, incasso della serata, da due uomini a volto coperto. E’ quanto accaduto in una palazzina del centro. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, il pizzaiolo, che aveva da poco chiuso il suo esercizio, raggiunge la sua abitazione e quando sta per introdursi nell’ascensore che lo avrebbe condotto nel suo appartamento, viene aggredito e bloccato da due sconosciuti che evidentemente lo stavano aspettando. 11 agosto INSEGUITO E RAPINATO IN AUTOSTRADA Bloccato da tre persone, costretto a scendere dalla propria automobile e a consegnare la borsa con i soldi. Vittima della rapina, avvenuta sul tratto autostradale di Bari, un cittadino albanese. L’uomo era diretto al porto di Bari dove si sarebbe imbarcato per raggiungere Durazzo e trascorrere le vacanze nel suo Paese. Aveva con sé, sul sedile della vettura, un borsello con i documenti, i biglietti di viaggio e i soldi. I banditi lo hanno bloccato poco prima dell’uscita autostradale al casello Bari Nord, lo hanno circondato e si sono impossessati della borsa con circa duemila euro in contanti, poi hanno fatto perdere le loro tracce, forse a bordo di un’auto rubata. I rapinatori che agiscono in autostrada lo fanno quasi sempre puntando le automobili con targa straniera: nel mirino finiscono soprattutto i turisti. 25 agosto BANDA DI RAPINATORI. DUE BENZINAI FERITI Sono tornati a rapinare una stazione di carburante di Palo del Colle. Pochi minuti dopo, il tempo di raggiungere la statale 16 bis, la stessa banda ha rapinato un’altra stazione di servizio di Giovinazzo anche qui un dipendente, quello addetto all’erogazione del gpl, è stato ferito con un pugno alla testa ed è stato derubato di una somma intorno ai 500 euro. 27 agosto IL FINTO VIGILANTE SVALIGIA LA BANCA L’aspetto e soprattutto l’abbigliamento hanno rassicurato il cassiere della filiale di una banca all’interno del porto di Bari. Quell’uomo vestito da vigilantes, che bussava allo sportello non aveva davvero l’aria di un rapinatore e nulla poteva indurre a pensarlo. Ma l’apparenza inganna, e così nel giro di pochi minuti l’impiegato si è ritrovato sotto il tiro di una pistola, minacciato, costretto a svuotare le casse, prima di finire rinchiuso in uno sgabuzzino. È accaduto ieri mattina, fra turisti che scendevano dalle navi da crociera e via vai di rientro dalle ferie. Poco dopo le 12, la falsa guardia giurata ha fatto cenno al cassiere di aprire il bussolotto. Una volta entrato, ha tirato fuori l’arma ed è passato alla parte operativa di quello che sembra un piano molto ben organizzato: una volta ottenuto il denaro che era nelle casse, ha rinchiuso il dipendente della filiale in un ripostiglio ed è uscito dalla porta posteriore, quella dotata di allarme. Poi, assieme a un complice che lo aspettava all’esterno, ha passato anche il varco doganale, uscendo dall’area portuale. 28 agosto PER 15 MINUTI OSTAGGIO DEI RAPINATORI L’ultimo episodio è stato consumato in una delle venti ville che sorgono in una zona residenziale al confine tra Noicattaro e Torre a Mare. Due uomini, quasi certamente immigrati dell’Est, forzando una finestra, sono entrati e per quindici interminabili minuti hanno tenuto in ostaggio la padrona di casa, minacciandola con una pistola alla tempia e trascinandola lungo il corridoio e giù per le scale, fino a quando, rastrellati oro e gioielli per 50mila euro, sentendosi appagati sono fuggiti. 29 agosto ASSALTO ALLE GIOIELLERIE. E’ ALLARME Due assalti ad altrettante gioiellerie in due giorni hanno portato paura e allarme. Prima è toccato ad una storica gioielleria nel salotto buono di Bari.Dopo, il giorno successivo e all’orario di chiusura, è stata presa di mira un’altra gioielleria del centro di Bari, dove però la rapina non è riuscita. Diverse le modalità tra i due colpi, singolare la coincidenza temporale. Secondo un calcolo fatto dalle vittime, il bottino ammonterebbe a una cifra compresa fra i 350 e i 400mila euro. 2 settembre TERZA RAPINA IN CINQUE GIORNI Pomeriggio d’inferno per i clienti e i dipendenti di un bar alla periferia di Bitonto. Uno dei tre rapinatori aveva con sé un borsone, che è stato riempito di banconote, qualche centinaia di euro, e di diversi pacchi di sigarette. Dopo avere fatto razzia, i tre sono usciti e hanno raggiunto un quarto complice, che li aspettava poco lontano in macchina. 4 settembre RAPINE ANCHE IN CAMPAGNA Non solo gli esercizi commerciali nel mirino dei rapinatori incappucciati. E’ stato rapinato il responsabile di un pozzo artesiano in contrada Monteverde, nelle campagne di Bitonto. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, l’uomo sarebbe stato raggiunto, nel primo pomeriggio, da quattro ragazzi, incappucciati e armati fino ai denti: in tutto tre pistole e un coltello. La vittima, presa di sorpresa e senza possibilità di difendersi, è stata costretta a cedere sia la propria auto, sia 700 euro, raccolti dalle quote associative del consorzio per la gestione del pozzo. Non è escluso che i rapinatori abbiano avuto una soffiata e sapessero di poter trovare, in un posto così isolato, un discreto quantitativo di denaro contante. 16 settembre RAPINA IN FARMACIA. ARRESTATO MINORENNE Ancora una rapina in farmacia. Ancora un minorenne responsabile del colpo. Un 17enne incensurato è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Bari Picone con l’accusa di tentata rapina aggravata. Era incappucciato, con una pistola in mano, pronto a fare irruzione in una farmacia. 20 settembre RAPINE FUORI DAL RISTORANTE VIP-ARRESTATI I RESPONSABILI I due basisti avevano preso un tavolo al ristorante per cenare e adocchiare le prede ai tavoli vicini, i quattro rapinatori, invece, erano rimasti fuori in attesa del via libera. Arrivato a mezzanotte e mezza. All’uscita da un ristorante di Bari, il commando era entrato in azione. I banditi avevano immobilizzato le vittime, in tutto tredici persone, e le avevano costrette ad allinearsi sul muro per subire una vera e propria perquisizione. Con le pistole puntate contro. “I bambini piangevano disperati” è il ricordo di quel 23 aprile 2011 da incubo trascorso a Bari da tre famiglie di imprenditori alimentari di Bisceglie e Andria. Il bottino del colpo, avvenuto la notte di Pasqua, era stato ricco: orologi Rolex e Cartier, gioielli in oro, borse di marca Louis Vuitton e soldi per quasi 30mila euro. Ci sono volute intercettazioni, denunce dettagliate e il racconto di un collaboratore di giustizia per ricostruire quella notte e risalire ai responsabili. I sei componenti della banda sono stati arrestati ieri dai carabinieri del nucleo investigativo di Bari. A finire in carcere sono stati Donato Fraddosio e Antonio Manzari, entrambi 24enni. Il provvedimento cautelare è stato notificato anche ad altri quattro, già detenuti, Luigi, Giuseppe e Vito Milloni, di 48, 31 e 22 anni e Giuseppe Davide Padolecchia, 24 anni. Sono accusati di rapina pluriaggravata in concorso, porto e detenzione abusiva di armi da fuoco. Il gruppo di rapinatori senza scrupoli è ritenuto dagli investigatori parte del clan Strisciuglio. E non una parte qualunque. Si tratterebbe, infatti, del gruppo di fuoco di Bari vecchia dell’organizzazione criminale. Giuseppe Milloni, infatti, era già in carcere per i tentati omicidi del 2011 di Cristian Lovreglio, nipote del boss Savinuccio Parisi, che fu sparato al termine di una partita di calcetto a Japigia e di Antonio De Fano, colpito all’orecchio in via Guglielmo Appulo. Luigi e Vito Milloni, padre e figlio, invece, erano già in carcere per due tentati omicidi emersi nell’ambito dell’indagine sulla faida Caracciolese-Fiore. “Se si fossero trovati a dover sparare nel corso della rapina – commenta il comandante del reparto operativo dei carabinieri di Bari, il tenente colonnello Fabio Ottaviani – non avrebbero avuto problemi. Emerge una spregiudicatezza pericolosa”. Tant’è che nessuno di loro aveva avuto remore ad agire nonostante la presenza di tre bambini di 5, 6 e 8 anni. 20 settembre RAPINA A FURGONE DI MEDICINALI Minacciato con la pistola, incappucciato e legato. L’hanno caricato sul sedile posteriore dell’automobile e lo hanno rilasciato tra le campagne. Il sequestro è durato circa mezz’ora. Il tempo necessario ai rapinatori per fuggire con il furgone carico di medicinali che la vittima stava trasportando. È stato solamente alle quattro del mattino che l’autista è riuscito a dare l’allarme. A recuperarlo sul ciglio della strada all’alba sono stati i carabinieri della compagnia di Modugno. L’autista aveva da poco caricato a bordo del furgone da un magazzino farmaceutico numerose confezioni di medicinali da banco ed era diretto a Taranto dove avrebbe provveduto a consegnarle alle farmacie del capoluogo jonico. Il bottino, secondo un primo inventario fatto dalla ditta farmaceutica, ammonterebbe a 20mila euro. Ma si tratta di farmaci generici, antinfiammatori e antibiotici, tutti tracciabili che difficilmente, secondo gli investigatori, potrebbero essere rivenduti attraverso canali ufficiali. Non è escluso però che ci possano essere mercati paralleli o qualche farmacista compiacente. 24 settembre PIENO CENTRO RAPINA AL SUPERMERCATO Due malviventi si sono presentati nel supermercato nel cuore del centro murattiano di Bari. Sono entrati nell’esercizio mentre all’interno c’erano ancora del clienti, e hanno minacciato i cassieri con una pistola. Dopo essersi fatti consegnare l’incasso, non ancora quantificato, si sono dileguati a piedi travolgendo anche alcuni passanti. 25 settembre PICCHIANO E RAPINANO UNA PROSTITUTTA Aggrediscono a colpi di bastone una prostituta ventenne, le rubano 160 euro per poi fuggire a bordo di una moto. Per questo sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Capurso due giovani. I due giovani a bordo di una moto vogliono i soldi, che ha nella borsetta. I due balordi cominciano a minacciare la ragazza. Dalle minacce passano alle maniere forti. Uno dei due brandisce un bastone in metallo. La aggrediscono. In quel momento, le strattonano la borsa che contiene appena 160 euro, probabile provento dell’attività di prostituzione. La 20enne chiama immediatamente il 112. 29 settembre IRRUZIONE IN UN CENTRO DI DISTRIBUZIONE BEVANDE Esercizi commerciali di Bitonto ancora nella morsa della criminalità. L’ultima rapina quando in due, armati, hanno fatto irruzione in un centro di distribuzione bevande. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, i rapinatori sono arrivati nel cortile dell’azienda a bordo di una moto di colore scuro. Hanno quindi raggiunto gli uffici, minacciato la titolare alla cassa, e intascato preziosi e banconote, per un totale di 200 euro circa. Secondo le forze dell’ordine, esiste un collegamento fra gli ultimi episodi avvenuti in città, uniti dal fatto che le attività commerciali prese di mira sono bersagli “insoliti” per i reati predatori. I rapinatori, infatti, non colpiscono più solo tabaccai e benzinai, storicamente vittime degli assalti a mano armata, ma hanno allargato il loro giro anche ad altri pubblici esercizi. 3 ottobre SI FINGE CLIENTE E SI FA CONSEGNARE L’INCASSO Rapina in una gioielleria di Mola di Bari. Il malvivente, fingendosi cliente, si è introdotto nell’esercizio, e sotto la minaccia di un’arma si è fatto consegnare l’incasso della giornata senza provocare danni a vetrine e alla proprietaria. 8 ottobre RAPINATO DELL’INCASSO Botte da orbi al responsabile della sicurezza di un supermercato a Bitonto. L’uomo, che avrebbe dovuto consegnare l’incasso della mattinata in banca, è stato aggredito e derubato subito dopo l’uscita dal negozio. Dopo una settimana di tregua, dunque, tornano gli assalti alle attività commerciali, sotto assedio di giovanissimi disposti a tutto. 10 ottobre RAPINATO DELL’AUTO Non si ferma l’ondata di furti e rapine a Bitonto Due colpi sono stati messi a segno, il primo ai danni di un automobilista, il secondo ai danni di un bar. Poco prima delle 21, un commando composto da 4 persone, che viaggiavano su un’auto di grossa cilindrata, ha affiancato il proprietario di una Opel Astra, nuova, Dopo una decina di chilometri a velocità sostenuta, i malviventi sono passati alle armi. Dal lato passeggero dell’auto di grossa cilindrata è spuntata una pistola, dalla quale sono stati esplosi due colpi in aria. Terrorizzato, il proprietario dell’«Astra» è stato costretto ad accostare, si è fermato e subito dopo ha dovuto consegnare l’auto ai rapinatori. 17 ottobre AGGREDISCE MA RAPINA NON RIUSCITA Una rapina fallita a Bitonto: le due vittime, padre e figlio, e un giovane malvivente messo in fuga grazie alla reazione dei due uomini. Sull'asfalto almeno due proiettili, inesplosi, pare caduti accidentalmente da una pistola. Secondo alcuni testimoni, il rapinatore avrebbe preso di mira il proprietario del supermercato della zona, che allora usciva dal negozio con l’incasso della mezza giornata di lavoro. La dinamica della rapina, pertanto, sarebbe del tutto identica a quella che, due settimane fa, non fortunata, è stata messa a segno ai danni di un altro supermercato. 19 ottobre ASSALTO ALLA BANCA Ammonta a poco più di diecimila euro il bottino della rapina presso la filiale di una banca a Gravina Due malviventi sarebbero entrati regolarmente dalla bussola di ingresso dell’istituto di credito, prima di fare razzia dei contanti. Entrati in banca, secondo indiscrezioni, i due criminali a volto coperto, avrebbero pronunciato frasi brevi, probabilmente, per non rivelare l’accento. Minacciando i presenti (all’interno oltre ai tre dipendenti c’erano alcuni clienti), si sono fatti consegnare le banconote che c’erano nelle casse degli sportelli. 22 ottobre ASSALTO AL CENTRO SCOMMESSE Due minuti di terrore, interminabili per i quattro giovani dipendenti di un’agenzia di scommesse a Bari. Le telecamere esterne all’agenzia registrano due giovani che girano l’angolo di via Cairoli: indossano entrambi una felpa, una bianca e l’altra blu con gli stemmi. Uno porta un casco integrale di colore viola, l’altro un mephisto (un passamontagna) mimetico e in mano ha una pistola. Entrano e urlano, trovano un cliente e tenendolo per la gola, lo usano come scudo per arrivare al vetro divisorio. Poi passano dall’altra parte e, sempre urlando, fanno sdraiare i quattro dipendenti e i clienti. Portano via il grosso incasso, almeno 10mila euro, e un borsello che conteneva i documenti e le chiavi delle slot machine. 26 ottobre RAPINA IN UNA TABACCHERIA Due malviventi, a volto coperto ed armati di pistola, hanno rapinato una tabaccheria ad Altamura, portando via soldi, sigarette e blocchetti di Gratta-e-vinci per una refurtiva di circa 500 euro. Stando alla ricostruzione, i due uomini hanno atteso l’apertura dell’esercizio e poco dopo sono entrati. 27 ottobre SEQUESTRATA IN VILLA E RAPINATA L’hanno immobilizzata e imbavagliata. E poi, per un’ora, hanno messo a soqquadro la casa alla ricerca di denaro e preziosi. Vittima dell’ennesima rapina un’anziana che vive nel centro residenziale di Parco Adria, a due passi dallo stadio San Nicola. A quell’ora, la donna, che vive da sola nella villa, stava guardando la televisione. Da un ingresso secondario, dopo aver forzato una porta-finestra sono entrati due uomini con il volto coperto. Hanno imbavagliato e immobilizzato, dopo di che hanno messo a soqquadro tutti gli ambienti in cerca di denaro e preziosi. Dopo avere recuperato circa diecimila euro in contanti, tutti i risparmi della donna che vive da sola, hanno portato via una cassaforte mobile. 29 ottobre SCOMMESSE E RAPINE OGNI MALEDETTA DOMENICA Di fine settimana in fine settimana, ogni maledetta domenica. Fra super anticipi e posticipi di serie A, Liga, League 1, Superbike e Lega A (basket) la «criminalità predatoria» barese, da due settimane a questa parte, santifica la domenica con una rapina ai danni di una delle 19 agenzie ippiche e scommesse sportive. Lavorare sei giorni e il settimo... bissare. Il terzo comandamento della malavita barese non contempla riposo ma... «lavoro, lavoro, lavoro». Domenica 20 ottobre per consacrare la festa la scelta è ricaduta sull’agenzia di scommesse «Matchpoint» in via Calefati, nella zona Libertà. Due burberi e bellicosi malviventi, uno brandendo la pistola, poco prima che «Tutto il calcio minuto per minuto» cominciasse a diffondere le radiocronache delle partite del pomeriggio, hanno fatto irruzione nella sala e, dopo aver seminato panico e parolacce in vernacolo barese, si sono portati via un bel malloppo di bancone (11mila euro il bottino), insieme a un borsello con dentro i documenti e le chiavi delle slot machine. L’altra sera (ancora di domenica, ancora in una agenzia ippica di scommesse), la scena si è ripetuta in via Monfalcone, quartiere Carrassi. Stessa interpretazione. È sera inoltrata (20,20) e si raccolgono le ultime scommesse. Sugli schermi della sala ci sono i risultati e le classifiche. Scorrono le immagini in diretta dei posticipi di calcio e basket. Lazio e Cagliari si stanno riscaldando sul capo dell’Olimpico (finirà 2 a 0 per i padroni di casa), mentre i cestisti del Pasta Reggia Caserta e dell’EA7 Emporio Armani si dispongono sul parquet del palazzetto di Caserta (vince Milano per 81 a 77). L’eco delle telecronache, le voci dei commentatori televisivi vengono schiacciate dalle urla di due malviventi che irrompono veloci e rumorosi come saette. I dialoghi sono quelli di sempre in queste situazioni, conditi da una cadenza dialettale. «Fermi, è una rapina... io sparo... dammi i soldi». Il commesso ha una esitazione ma l’incasso, sostanzioso a fine serata (in ballo cifre a 5 zeri, ma non ancora quantificate), non vale una pallottola in testa. I banditi prendono il malloppo e fuggono. Gli agenti della Squadra Volante della Questura arrivano dopo pochi minuti. Non c’è bisogno della Scientifica. Il sopralluogo dura il tempo di raccogliere la testimonianza dei presenti, commessi e clienti. Ogni maledetta domenica. 1 novembre FINTI OPERAI AGGREDISCONO E RAPINANO ANZIANA IN CASA Aggredita, legata a una sedia, imbavagliata e rapinata. È sotto shock l’anziana vittima del violento raid in casa. La donna, 78 anni, barese, è stata sequestrata nel suo appartamento alle undici del mattino senza che nessuno si accorgesse di nulla. Tutto, infatti, è accaduto in pochi minuti. Il colpo, evidentemente, era stato studiato a tavolino. Intorno alle undici i rapinatori, due uomini dalla corporatura robusta, si sono presentati nel palazzo al quartiere Carrassi di Bari. Erano vestiti in tuta da lavoro e hanno cominciato ad armeggiare nell’androne. Lì hanno atteso che il marito della signora uscisse di casa. Avevano, quasi certamente, studiato prima i movimenti dell’anziana coppia. Non appena l’uomo è andato via, i due sono entrati in azione. Si sono presentati dietro la porta dell’abitazione della 78enne e hanno suonato il campanello spacciandosi per elettricisti. Ladonna, ingenuamente, ha aperto pensando che fossero venuti a riparare un guasto. Allora è cominciata “l’arancia meccanica”. I rapinatori hanno spintonato l’anziana all’interno dell’appartamento e l’hanno immobilizzata. Poi l’hanno legata a una sedia e hanno cominciato ad aprire cassetti e a frugare tra i mobili. Così hanno fatto razzia di soldi e di gioielli e sono scappati. 5 novembre COMMERCIANTE FERITO E RAPINATO Rabbia e paura nel centro storico di Bitonto dopo l’ennesima rapina. In due hanno assaltato un negozio di calzature; hanno ferito con un colpo di coltello alla gola l’anziano proprietario, a cui i rapinatori hanno sottratto il portafogli e poche decine di euro. 7 novembre “C’E’ UNA RACCOMANDATA” - SCATTA LA RAPINA Alle undici del mattino qualcuno citofona all’appartamento di un grosso imprenditore di ricambi per automobili a Bari. Sa, molto probabilmente, di trovare in casa solo la moglie: «C’è da firmare una raccomandata» spiega al videocitofono un uomo con il volto coperto da un cappellino con la visiera. A quel punto la signora chiede alla collaboratrice domestica di scendere per andare a prendere la lettera. Non appena le due aprono la porta, tre rapinatori, due vestiti di scuro e uno con una divisa arancione da lavoro, entrano in casa. Minacciano le due donne con le pistole, le gettano per terra e intimano il silenzio. Poi fanno razzia di soldi e gioielli. Con il bottino, due anelli in oro con brillanti, 500 euro e un carnet di assegni, scappano. 8 novembre RAPINA IN FARMACIA Ennesima rapina in una farmacia a Bitonto, Alcuni banditi a viso coperto hanno fatto irruzione, minacciando i dipendenti con le armi, intimando loro di consegnare l’incasso di giornata. Infine sono scappati nelle viuzze del centro storico, facendo perdere le loro tracce. Il bottino è da quantificare. 11 novembre SEQUESTRANO INCIDENTE RAPINANO GIOIELLIERE. INCAPPANO IN Un gioielliere, originario di Binetto, proprietario di due punti vendita e di un laboratorio orafo a Bitonto, è stato sequestrato, presumibilmente a scopo di rapina, nella serata di sabato. Il commando, composto da almeno 4 persone, ha agito con la stessa tecnica con la quale vengono assaltati i tir in autostrada. Il colpo, tuttavia, non è andato a segno. Un incidente stradale, mentre i rapinatori erano in fuga con l’ostaggio, ha mandato all’aria i piani. 16 dicembre STUDENTE PICCHIATO DA UN BRANCO DI BULLI Ennesima aggressione a opera di bulli in pieno centro a Bari. Stavolta a farne le spese è stato un ragazzo di 16 anni. Lo studente liceale, si trovava in compagnia di un amico e di due amiche, suoi coetanei. La comitiva incolpevole, seduta su una panchina, si stava scattando delle fotografie con un cellulare quando, improvvisamente, lì, all’imbocco di via Sparano, è arrivato il branco di turno . 14 novembre ANCORA IN AZIONE BANDA DEI CORRIERI I Carabinieri di Conversano hanno avviato indagini sulla presunta presenza, in città, di una base dedita alle rapine ai corrieri. Sono ben tre, infatti, i furgoni di noti spedizionieri nazionali abbandonati negli ultimi giorni nelle campagne di Conversano e tra Conversano e Mola. Furgoni svuotati di merci che, stando alle denunce sporte dagli autotrasportatori, sarebbero stati rapinati tutti con la modalità descritta dal giovane autista barese, che alla guida di un camion della TNT ha raccontato ai militari dell’Arma di essere stato fermato da cinque banditi che fingendosi poliziotti, avrebbero prima intimato l’alt, con tanto di paletta, sulla Statale 16 e dopo essersi impossessati del mezzo lo hanno svuotato e abbandonato in campagna. 15 novembre RAPINA A FURGONE DI MEDICINALI Minacciato con la pistola, incappucciato e legato. L’hanno caricato sul sedile posteriore dell’automobile e lo hanno rilasciato tra le campagne. Il sequestro è durato circa mezz’ora. Il tempo necessario ai rapinatori per fuggire con il furgone carico di medicinali che la vittima stava trasportando. È stato solamente alle quattro del mattino che l’autista è riuscito a dare l’allarme. A recuperarlo sul ciglio della strada all’alba sono stati i carabinieri della compagnia di Modugno. L’uomo, un autotrasportatore barese di 63 anni residente a Santo Spirito, ha raccontato ai militari di essere stato bloccato da due uomini con il volto coperto e armati di pistola mentre stava percorrendo la strada statale 96 della zona industriale di Bari. 16 novembre RAPINA IN STUDIO DI FISIOTERAPIA Cappotto scuro, jeans, occhiali da sole, sciarpa e cappello a tesa larga. Un abbigliamento forse un po’ troppo esagerato per le temperature, ma non per le rapine. E, infatti, si è presentato così all’interno del centro di fisioterapia per mettere a segno un colpo. Era armato di pistola il rapinatore solitario che ha fatto irruzione in un centro di riabilitazione a Bari L’uomo ha puntato l’arma alla testa di una paziente, una donna di circa 30 anni, e ha minacciato tutti i presenti. «Datemi tutto altrimenti vi uccido». La donna, spaventata, gli ha consegnato la borsa con il portafogli che aveva con sé. Una delle due segretarie, allora, per evitare il peggio, ha preso la cassetta di sicurezza con gli incassi della giornata e l’ha consegnata al rapinatore. 16 novembre RAPINA IN FARMACIA Ancora una rapina a Bitonto prima dell’orario di chiusura della farmacia. In due, armati e incappucciati, hanno fatto irruzione; pistola in pugno hanno minacciato il titolare alla cassa, obbligandolo alla consegna dell’incasso. Arraffata una manciata di banconote, i due sono scappati a piedi. 17 novembre AGGREDISCONO E RAPINANO SALUMIERE Nel centro cittadino di Mola di Bari il titolare di una salumeria è stato aggredito da un commando di quattro persone, a quanto pare di giovane età, i quali, con il volto coperto da caschi e passamontagna hanno rubato l’incasso di 200 euro e della merce e hanno ingaggiato una colluttazione con l’anziano titolare, che aveva provato a bloccarli riuscendo anche a sfilare il passamontagna ad uno dei furfanti. L’uomo è stato letteralmente pestato, con colpi alla testa, calci e pugni. 18 novembre ASSALTO ARMATO ALLA STAZIONE DI SERVIZIO IN TANGENZIALE Azione spettacolare di una organizzata banda di malviventi alla stazione di servizio sulla tangenziale sud di Bari. Quattro uomini, a bordo di una Fiat Uno bianca, sono arrivati all’erogatore tre giovani, alti e di corporatura robusta, sono usciti dall’auto, celandosi il volto con il passamontagna, mentre il quarto bandito, rimasto alla guida dell’auto, si è allontanato velocemente ed ha ordinato di consegnare l’incasso. Gli altri due complici hanno strappato ai tre operatori i borselli, ricchi dell’incasso del primo pomeriggio. 26 novembre SVENTATA RAPINA A S. GIROLAMO Gli agenti della Squadra volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, hanno sventato nella notte una rapina ai danni di una pizzeria al quartiere San Girolamo di Bari. Sono inoltre riusciti a bloccare i tre presunti responsabili, arrestando il primo e denunciando gli altri due. Gli agenti sono piombati sul posto, durante uno dei frequenti giri di perlustrazione, mentre due componenti della banda avevano appena varcato la soglia del locale e il terzo rimaneva all’esterno a cavallo del suo scooter per controllare la strada. 29 novembre GIOIELLIERE PICCHIATO DAI RAPINATORI Un gioielliere di Bitonto di 55 anni,dopo la chiusura del suo negozio, è stato pedinato sino a casa e menato da due malviventi che l'hanno aggredito alle spalle mentre entrava in un garage seminterrato. Secondo quanto emerso dalle indagini della polizia, l'uomo è stato colpito con calci e pugni, poi i due balordi gli hanno sfilato un Rolex dal polso e sono fuggiti. Da tempo la città di Bitonto è diventata una zona a rischio . 29 novembre AGGRESSIONE E RAPINA Aggressione a scopo di rapina di sera a Bitonto. Un 55enne, che stava rincasando, è stato aggredito nel suo garage, al piano seminterrato, da due giovani, non armati ma particolarmente violenti, che l’hanno ripetutamente colpito al volto. I due sono scappati via dopo essere riusciti a sfilare alla loro vittima il Rolex che aveva al polso. Le indagini, in corso, sono state affidate agli agenti del commissariato. 1 dicembre ADESCATO SU FACEBOOK, RAPINATO Doveva incontrare una ragazza conosciuta su Facebook ma, oltre a lei, ha trovato quattro giovani rapinatori. Così l’appuntamento al buio si è trasformato in una violenta aggressione. La vittima, un 21enne barese, è riuscito però a dare l’allarme e a far arrestare i responsabili. 1 dicembre PESTANO IN STAZIONE PENDOLARE PER RAPINARLO I Carabinieri della Tenenza hanno arrestato 4 giovani di Mola di età compresa tra i 17 e i 21 anni con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso e lesioni. Al 112 dei Carabinieri è stata segnalata la presenza del branco che stava strattonando e colpendo con calci e pugni un pendolare barese, un uomo di mezza età che aspettava il treno per il capoluogo. I ragazzi, evidentemente a caccia di denaro, avevano provato a strappargli il borsello. Non riuscendovi, lo hanno aggredito senza prevedere che altri viaggiatori avrebbero lanciato l’Sos ai Carabinieri. 1 dicembre ASSALTO ALLA GIOIELLERIA. PRESO DAI CABINIERI Pistola in pugno e con il volto nascosto da una calzamaglia fece irruzione in una gioielleria di Capurso dove, minacciando il titolare si fece consegnare 300 euro in contanti e il telefono cellulare per poi darsi alla fuga. Dopo un mese di indagini è stato identificato ed è finito in manette. Si tratta del 18enne di Casamassima, 5 dicembre RAPINA AL RISTORANTE Rapina all’ora di pranzo ai danni di un ristorante pizzeria a Bitonto Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, i rapinatori, in due, armati e con il volto coperto da passamontagna, avrebbero fatto irruzione nel locale. Mentre uno dei due teneva sotto tiro il proprietario del locale, l’altro si faceva consegnare dai clienti, seduti al tavolo, orologi, gioielli e banconote, un bottino stimato intorno ai 500 euro. Incassato il maltolto, i due si sono dati alla fuga a bordo di uno scooter. 6 dicembre AGGREDITA E RAPINATA Un malvivente ha avvicinato una 48enne in una via di Capurso aggredendola e spingendola contro una parete per sottrarle la borsa contenente pochi euro e documenti personali della vittima. Identificato è finito in manette. Si è trattato di un 19enne di Cellamare arrestato dai Carabinieri di Triggiano. 6 dicembre TENTANO RAPINA CON BIMBO IN MACCHINA Probabile rapina al supermercato con il bimbo in auto. L’hanno sventata mercoledì sera gli agenti della Squadra Mobile di Bari, arrestando un pregiudicato e sequestrando tutto l’armamentario per l’impresa. La singolare vicenda nasce da un’informazione, ricevuta dai poliziotti e che faceva riferimento ad una rapina progettata da alcuni personaggi armati, da mettere a segno in un supermercato di Triggiano. E’ stato predisposto un vero e proprio piano operativo, posizionando gli equipaggi nei punti strategici adiacenti agli esercizi commerciali, possibili obiettivi dei rapinatori. E l’appostamento è stato premiato: gli agenti hanno individuato un’auto sospetta. Si sono avvicinati, ma la vettura è fuggita, cercando di seminare la pattuglia della polizia. Al termine di un breve inseguimento, è stata bloccata. E lì è arrivata la sorpresa: alla guida c’era una donna di 50 anni, due pregiudicati e un bimbo di soli 5 anni, nipote della conducente. La perquisizione nell’auto ha permesso di ritrovare un passamontagna e guanti in lattice, mentre uno dei due uomini, Lorenzo Catalano, di 33 anni, nascondeva una pistola clandestina, calibro 9. Ma i quattro non erano soli sul luogo della fallita rapina. 7 dicembre ASSALTO AL TIR L’automezzo era carico di Amaro Lucano e si trovava vicino allo stadio San Nicola, Un commando a bordo di una Fiat Stilo con il lampeggiante blu ha bloccato un tir pieno di bottiglie di digestivo. Il conducente, un 63enne residente ad Adelfia, pensando si trattasse della polizia, si è fermato. Così in tre, armati di pistola, lo hanno fatto scendere dal mezzo e sono scappati con il camion. Bottino del colpo 288 quintali di amaro. L’autotrasportatore ha dato l’allarme poco dopo ai carabinieri che ora indagano per risalire ai responsabili. 15 dicembre COMMERCIANTE AGGREDITA DA RAPINATORE Continua a Bitonto lo stillicidio della criminalità ai danni degli esercizi commerciali. Un negozio di abbigliamento femminile ha subito una rapina, fallita. Inesperti ma anche più violenti i rapinatori che hanno assaltato il negozio. Un ragazzo, con il volto coperto da passamontagna ha fatto irruzione e ha preteso, armato di pistola, la consegna dell’in - casso. La proprietaria che era alla cassa si è opposta, ne è nata una breve colluttazione: la donna è caduta e il rapinatore è scappato. Fuori, ad attenderlo, un sodale, in scooter. 16 dicembre ANZIANI IMBAVAGLIATI E RAPINATI Notte da incubo in una villa in una zona di campagna di Altamura. Una banda di malviventi, armata fino ai denti, ha legato e imbavagliato una coppia di anziani coniugi e il loro figlio per poi rubare un bottino tutto sommato di poco conto. Indagano i Carabinieri. 18 dicembre TERRORE E RAPINA IN GIOIELLERIA Tre rapinatori a viso scoperto hanno fatto irruzione in un’antica gioielleria, in pieno centro storico di Ruvo di Puglia. Hanno portato via un buon numero di pietre preziose (diamanti), collane e orologi esposti in vetrina, per un bottino di oltre 20mila euro, secondo una prima verifica fatta ai carabinieri. Appena dentro il negozio, i due hanno mostrato una pistola e con fare minaccioso hanno obbligato il titolare a spostarsi in una stanza a fianco, meno visibile dall’esterno. Ad una prima reazione pare che uno dei due malviventi sia passato alle maniere forti puntandogli l’arma alla testa e colpendolo al viso.