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[SPETTACOLI 43]
LA PROVINCIA
DOMENICA 12 APRILE 2009
CONCERTI ORGANISTICI
SEGNALAZIONI
Ennio Cominetti a Grosotto,
Galliano e Montevecchia
con Bach, Scarlatti e Haendel
MONTEVECCHIA Tre i concerti organistici organizzati dall’Agimus-Lombardia nei giorni di Pasqua e di lunedì dell’Angelo a
Grosotto, in provincia di Sondrio, Eupilio, in provincia di Como,
e Montevecchia, in provincia di Lecco. Oggi l’appuntamento è
alle ore 20.30 nella chiesa parrocchiale di Grosotto, mentre domani alle ore 17 nella chiesa di San Vincenzo a Galliano di Eupilio e, alle ore 21, nel Santuario di Montevecchia. Protagonista
di tutti e tre i concerti, sarà il varennese Ennio Cominetti (nella
foto). A Grosotto il programma prevede pagine di Bach (Fantasia e fuga in la minore BWV 561), Domenico Scarlatti (Due Sonate), Haendel (Voluntary in do maggiore; Voluntary in fa maggiore), Moretti (Sonata IV ad uso Offertorio), Bellini (Sonata in
sol maggiore), Padre Davide da Bergamo (Elevazione in re minore; Elevazione in fa maggiore; Sinfonia in re maggiore). Il programma degli altri due concerti ruoteranno, invece, attorno al tema della Messa d’organo nel XIX secolo con autori come: Giovanni Morandi, anonimo toscano del XIX secolo, Giovanni Quirici, Padre Davide da Bergamo e Carlo Fumagalli. Ennio Cominetti è organista, direttore di coro e d’orchestra. Si è esibito come
solista e come direttore, con oltre mille concerti, nelle più importanti cattedrali e in alcuni fra i più noti teatri di Europa, Nord,
Centro e Sud America, Medio Oriente e Africa. La sua attività divulgativa nel campo della musica sacra, e dell’organo in particolare, lo ha portato a promuovere festival e rassegne nei pur minuscoli luoghi dove vive, per altro ricchi di strumenti storici di
assoluto valore. Ha inciso cd e realizzato video. Ingresso libero.
Roberto Zambonini
[ CINEMA A LECCO ]
Al Palladium è in arrivo «Katyn»
del premio Oscar Andrzej Wajda
Proiezioni al mattino, pomeriggio e sera nelle giornate del 22 e 23 aprile
LECCO Finalmente – dopo Roma,
Torino, Milano e moltissime altre città
– anche Lecco ha trovato un cinema
disposto alla proiezione di Katyn, l’ultimo capolavoro del Premio Oscar
Andrzej Wajda. Il film sarà proiettato al Cinema Palladium alle ore 9, alle 15 e alle 21 di mercoledì 22 e giovedì 23 aprile. La proiezione serale
di mercoledì 22 verrà introdotta dal
giornalista lecchese Luigi Geninazzi
profondo conoscitore della realtà polacca. Le due proiezioni del mattino sono organizzate in particolare per
le scuole e le classi interessate possono rivolgersi a Laura Bellelli
(3381279939) per dare la loro adesione.
In Katyn si racconta l’indomita battaglia per preservare la memoria e per
affermare la verità. Siamo nel settembre del 1939, all’indomani della firma del Patto Ribbentrop-Molotov, la
Polonia – invasa dai tedeschi ad ovest e dai sovietici ad est – subisce lo
sterminio della propria classe dirigente. Mentre i nazisti deportano nei
campi di concentramento i professori universitari, Stalin e i suoi hanno
il compito di sterminare militari e poliziotti. Oltre 15 mila ufficiali, più altre migliaia di soldati semplici, vengono deportati nella foresta di Katyn
(nell’attuale Bielorussia). Vengono
uccisi ad uno ad uno con un colpo
alla nuca nel marzo del 1941: un’esecuzione di massa che per decenni fu "scaricata" sull’altrettanto sanguinario esercito del Terzo Reich. La
verità si scoprì solo nel 1989, dopo
la caduta del Muro e l’apertura degli
archivi segreti voluta da Eltsin.
Con Katyn il grande regista polacco
Andrzej Wajda (autore de L’uomo di
marmo, L’uomo di ferro, e di Danton),
ha rinnovato il dolore di un intero
popolo, narrando con stile secco e incalzante – inserendo anche immagini di documenti d’epoca – una tragedia storica che ha segnato il suo Paese. Wajda, che nella strage perse il padre ufficiale, rievoca da una parte la
dignità e il coraggio di quegli uomini e dall’altra l’incrollabile speranza
delle donne che li aspettavano a ca-
CINEMA A BELLANO
CINEMA A DERVIO
In «Cuore d’inchiostro»
la storia di una magia
Anche la Pantera Rosa 2
alle prese con Clouseau
BELLANO (m. vas.) Mortimer «Mo» Folchart e sua
figlia Meggie sono due divoratori di libri. Maggie non può però leggerli a voce alta perché magicamente permetterebbe ai personaggi dei romanzi di uscire dal loro mondo ed entrare nella
vita reale. Un giorno, mentre sta vagabondando
in una vecchia libreria, Mo ritrova «Inkheart», un
romanzo d’avventura medievale che cercava da
tempo. Dopo averlo letto, Mo viene rapito da un
losco figuro dal cuore nero, e sua moglie scompare tra le pagine del libro. La piccola Meggie
dovrà salvare suo padre con l’aiuto dei suoi amici, e non solo quelli della vita reale. Pochi lo sanno, ma «Mo» è una lingua di fata: con la lettura
può richiamare alla realtà i personaggi dei romanzi. Il ponte tra cinema e letteratura esiste da
sempre, ma oggi è ormai un’autostrada e la trasformazione porta con sé pregi e difetti. «Inkheart
- La leggenda di cuore di inchiostro» di Iain Softley con Brendan Fraser, Paul Bettany, Helen Mirren viene proposto per Pasqua, oggi pomeriggio
alle 17 e questa sera alle 21 al Nuovo cinema teatro di Bellano.
DERVIO (m. vas.) Quando vengono rubati importantissimi gioielli provenienti da tutto il mondo, incluso l’inestimabile Diamante della Pantera Rosa, l’ispettore capo Dreyfus è costretto
ad assegnare Clouseau ad una squadra di
esperti e detective internazionali che hanno
il compito di smascherare il ladro e recuperare gli oggetti rubati. La storia è ambientata
tra Parigi e Roma. «La Pantera Rosa 2», firmato da Harald Zwart, è il sequel del successo
mondiale del 2006 e vede Steve Martin riprendere il ruolo dell’intrepido e maldestro ispettore di polizia francese, Jacques Clouseau. La
formidabile squadra investigativa è composta invece da Andy Garcia, Alfred Molina, Yuki
Matsuzaki e Aishwarya Rai Bachchan. Il nuovo regista sa cogliere appieno la dinamica dell’accumulo che ha origini nelle slapstick del
cinema muto ma che aveva bisogno di una rilettura che gli togliesse di dosso quella patina
di vecchio che rischiava ormai di soffocarlo. Il
film è sugli schermi del cinema Paradise di Dervio oggi (Pasqua) e domani, alle 21.
sa. Dopo la fine della guerra, quando
la verità inizia ad emergere – e la tesi della strage nazista si dimostra falsa – superstiti e parenti devono decidere se proclamare la verità, pagando con la vita, o preferire il doloroso
silenzio, per cercare di ricostruire dalle macerie un popolo.
Katyn, un anno fa candidato all’Oscar per il miglior film straniero, è la
testimonianza di un popolo orgoglioso delle proprie radici e saldo nella
propria fede, con i militari polacchi
che a testa alta vanno incontro ai loro carnefici recitando il Padre Nostro.
Katyn è un contributo al recupero di
quella «memoria storica» che politici ed educatori sottolineano sempre
con grande enfasi. Invece in Italia viene relegato, ignorato e sottilmente boicottato. C’è di che vergognarsi: dopo
i sovietici, siamo riusciti a censurare
Katyn una seconda volta.
KATYN Un’immagine del film
[ DALMINE ]
Cabaret al «Bobadilla»
con Stefano Chiodaroli
(bge) Questa sera, alle 22.30, al «Bobadilla feeling club» di Dalmine (Bergamo), in via Pascolo
34, si può assistere al divertente show del cabarettista Stefano Chiodaroli, noto per le sue partecipazioni alla trasmissione «Zelig» (nei panni
del rude panettiere lombardo) e alla sit-com «Belli dentro» di Canale 5 (ingr. 10 euro).
[ SERIATE ]
Tributo a Vasco Rossi
(bge) Questa sera, con inizio alle 22, allo «Xel»
di Seriate (Bergamo), in via Levata 18, va in scena un coinvolgente tributo alla musica del rocker
Vasco Rossi proposto dalla Blascover, band attiva da diversi anni e conosciuta a livello nazionale. La serata è ad ingresso libero.
[ CASATENOVO ]
Deejay a «La Casetta»
(bge) Novità in vista per il centro «La Casetta» di
Casatenovo: nei prossimi giorni è previsto l’avvio del «Dj Lab», un laboratorio gratuito per imparare le tecniche base del deejay che andrà ad
affiancare i numerosi corsi e laboratori già avviati dal progetto giovani casatese. Durante il
corso saranno previste lezioni interattive svolte
da un dj e serate multimediali sul tema: l’iniziativa, svolta in collaborazione con il Centro di aggregazione giovanilw «La Fruntera» di Barzago,
prevede lo svolgimento delle lezioni tutti i martedì dalle 17 alle 19 presso «La Fruntera» o dalle 20.30 alle 22.30 presso «La Casetta»; le serate durante le quali saranno mostrati i contenuti
audio e video sulla figura del dj sono invece fissate per tutti i giovedì a partire dalle ore 21 presso «La Casetta». Per partecipare al laboratorio è
sufficiente recarsi presso una delle strutture sopra elencate durante l’orario dei corsi; al termine delle attività di laboratorio, ai nuovi aspiranti dj verrà data l’occasione di esibirsi nel corso
di due importanti eventi che si terranno nel mese di giugno a Casatenovo e Costamasnaga. Per
ulteriori informazioni è possibile visitare i siti:
www.fruntera.org oppure www.la_casetta.too.it
[ MILANO ]
Dostoevskij alla... lucana
(bge) Ricorda un po’ il molieriano Tartufo il protagonista di «Il villaggio di Stepancikovo e i suoi
abitanti», romanzo «umoristico» scritto da Fedor
Dostoevskij nel 1859, che metteva alla berlina
quel mondo di intellettuali inconcludenti e ipocriti, profondamente radicati nella società aristocratico-borghese della provincia russa. Parassiti in realtà di ogni epoca, che Tato Russo, autore e protagonista de «Il paese degli idioti» (dal
14 al 26 aprile al Teatro Nuovo di piazza San Babila a Milano), ricavato dal romanzo, identifica
«in una piccola oligarchia che modella i nostri
comportamenti sia quando ce li indica sia quando ci impone di contraddirli. Che cosa sono gli
anchormen di oggi, gli opinionisti tv, i novelli professori del Verbo che si insinuano nel cervello di
ognuno e dirigono comportamenti, gusto, etica?». Proprio questa «attualità» del tema ha spinto Russo a scrivere il testo, in forma di commedia, ambientandolo in un paesino della Basilicata. Poi, continua l’autore-attore, «Alvaro Piccardi (sua la regia, ndr) mi ha convinto a riportare
tutti i personaggi nella provincia russa, ma lasciando all’ambiente contadino il carattere e la
parlata di tanti meridionali». Costruito secondo
i canoni di un realismo asciutto ed essenziale,
che non rinuncia alla comicità stralunata e grottesca della scuola napoletana, lo spettacolo è
una sorta di ballo di famiglia sospeso nel tempo
in cui il dispotico intellettuale di paese Fomà Fomic (Russo) detta legge, riducendo un’intera comunità (il paese degli idioti, appunto) a reprimere ogni forma di sincerità e di dissenso in nome
di una falsa moralità e di falsi valori. Sarà costretto a farci i conti anche il giovane Serjòza
(Gabriele Russo), nipote del ricco Egor Ilic (Marcello Romolo), il quale, ritornato al paese dopo
gli studi scientifici a San Pietroburgo, si troverà
immerso in un’atmosfera plumbea e conservatrice dominata dalla vecchia madre del padrone
di casa e dal severo moralista. Una parabola di
sconcertante attualità sul potere e le tecniche di
comunicazione, ovvero sull’arte di influenzare gli
sprovveduti per perpetuare il proprio dominio
(ore 20.45, primo sabato ore 16 e 20.45, festivi
ore 16, ingr. 36-20 euro, tel. 02.760.00.086).
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