EMORRAGIE 2009

Croce Verde di Villa Rosa
Corso di Primo Soccorso
•
Lezione del 24 aprile 2009
Le Emorragie
I vasi sanguigni (in periferia)
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di Prim
o Socc
a Ros
orso –
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Il sangue:
LUSSAZIONE: trauma a carico di una articolazione con
fuoriuscita dei capi articolari;
FRATTURA: trauma a carico del tessuto osseo.
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PRINCIPALI ARTERIE E VENE:
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EMORRAGIA
È la fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni del sistema
circolatorio.
EVENTO
CRITICO:
Codice
rosso / 3
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LE CONSEGUENZE DIPENDONO DA:
Possibile e più grave conseguenza di questi fattori è
lo SHOCK EMORRAGICO: questo se non trattato è
INESORABILENTE FATALE.
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EMORRAGIE
INTERNA
Secondo la
localizzazione
ESTERNA
ESTERIORIZZATA
Si classificano:
Secondo il tipo di
vaso reciso/tipo
di sangue
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ARTERIOSA
VENOSA
Emorragia INTERNA
Il sangue che fuoriesce dal vaso leso si raccoglie nei TESSUTI
(sottocutaneo…) od in CAVITA’ NON COMUNICANTI CON L’ESTERNO:
TORACE
ADDOME
CAVITA’ CRANICA
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ELEMENTI DI SOSPETTO:
•Segni di shock emorragico ed
ipotensione
•Respiro rapido e superficiale
•Polso accelerato e poco
percettibile
•Addome “non trattabile”
•Deficit neurologici
•Contusioni/ematomi
•DINAMICA EVENTO: frequente
dopo forti traumi
Emorragia ESTERIORIZZATA
Il sangue fuoriesce da un ORIFIZIO NATURALE all’ESTERNO:
ospedalizzazio
ne
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Emorragia ESTERIORIZZATA (II):
ospedalizzazio
ne
. . . ma sempre e
comunque :
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Emorragia ESTERNA
Il sangue fuoriesce da una lesione all’ESTERNO del
corpo; frequente nel paziente traumatico.
Assume caratteristiche diverse a seconda
del tipo di vaso reciso:
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Emorragia ARTERIOSA
È una fuoriuscita di sangue ossigenato che
viene pompato DAL cuore VERSO i tessuti.
EVENTO
CRITICO:
Codice
rosso / 3
Cosa fare
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Emorragie ARTERIOSE: cosa fare
Possiamo utilizzare diversi metodi per bloccare
l’emorragia, da soli o combinati; eccoli in ordine di
“efficacia” per emorragie via via più imponenti:
1.COMPRESSIONE DIRETTA:
Il metodo più efficace. Si comprime
energicamente
direttamente
la
ferita
interponendo possibilmente garze sterili.
Se la prima garza si imbeve di sangue, NON
sostituirla MA aggiungerne un’altra sopra.
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Emorragie ARTERIOSE: cosa fare (II)
2.PUNTI COMPRESSIONE
Nelle arterie il sangue scorre DAL
cuore ALLA periferia, quindi il
flusso va interrotto tra cuore e
ferita ovvero A MONTE della
lesione.
Si esegue schiacciando l’arteria
contro
un
piano
osseo
in
DETERMINATI punti del corpo.
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Emorragie ARTERIOSE: cosa fare (IV)
ASCELLARE
PUNTI DI
COMPRESSIONE:
la tecnica.
BRACHIALE
BRACHIALE
Schiacciare il vaso
contro il piano osseo
sottostante:
FEMORALE
SUCCLAVIA
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POPLITEA
Emorragie ARTERIOSE: cosa fare (V)
3.CINGHIA/LACCIO
EMOSTATICO (per arti)
Si possono usare:
•LACCIO EMOSTATICO
•CINGHIA EMOSTATICA
•ALTRO: cinture di cuoio, sciarpe,
strisce di stoffa… purchè largo.
•NON
USARE
lacci,
corde,
fili
elettrici… perché danneggiano i
tessuti.
Si posiziona A MONTE della ferita, su
BRACCIO (omero) e COSCIA (femore),
MAI su ossa doppie di avambraccio e
gamba.
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Emorragie ARTERIOSE (VI)
L’uso del LACCIO è rischioso perché priva di OSSIGENO
i tessuti a valle. Si usa quindi solo in caso di:
•Fallimento della compressione
•Amputazione
•Schiacciamento (prima della liberazione)
•Maxiemergenze
Nonostante il rischio di “morte” dei tessuti a valle, una
volta applicato, oggi si tende a NON togliere il laccio
fino all’arrivo in P.S.: solo un medico può rimuoverlo.
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Emorragia VENOSA
È una fuoriuscita di sangue venoso povero di ossigeno e ricco di
CO2 che dalla periferia torna al cuore ed ai polmoni.
Come si
riconosce
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Emorragie VENOSE: cosa fare
1.COMPRESSIONE
DIRETTA:
2.CINGHIA/LACCIO
EMOSTATICO (per arti):
Le vene hanno pareti sottili e “flosce” e
decorrono superficialmente quindi è in
genere SUFFICIENTE. Si comprime
direttamente la ferita interponendo
garze sterili ed eventualmente si
applica una fasciatura stretta.
Il sangue venoso torna dalla
periferia verso il cuore, quindi il
laccio va posizionato A VALLE della
ferita. Le vene sono superficiali e
“flosce” quindi il laccio non
necessita di un piatto osseo
sottostante e può essere applicato
anche sulle ossa doppie
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Emorragie ESTERNE (II)
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Casi particolari:
EMORRAGIA DA
FRATTURA CRANICA
In caso di emorragia esterna da una
frattura delle ossa craniche, tamponare
la ferita senza comprimere: il sangue
deve defluire per evitare che danni più
gravi dovuti all’aumento di pressione
intracranica.
CORPO ESTRANEO
Nel caso in cui vi sia un corpo estraneo
conficcato in una ferita esso non va MAI
rimosso: infatti la rimozione potrebbe causare
danni ulteriori ad arterie, vene e nervi. Inoltre
il corpo estraneo stesso potrebbe aver
tamponato l’emorragia.
COSA FARE: immobilizzare il corpo
estraneo con garze e cerotti per evitare
movimenti durante il trasporto.
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DOMANDE
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