Quale futuro si sta costruendo per le nuove generazioni?
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Quale futuro si sta costruendo per le nuove generazioni?
POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.C.B. Bergamo MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO 24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5 [email protected] - www.oratorionembro.org ANNO 105° - N. 2 - FEBBRAIO 2016 UNA DOMANDA CHE GLI ADULTI DOVREBBERO SEMPRE PORSI Quale futuro si sta costruendo per le nuove generazioni? VITA PARROCCHIALE LO HA RIBADITO PAPA FRANCESCO NEL SUO MESSAGGIO PER IL PERIODO DI PREPARAZIONE ALLA PASQUA È questa l’occasione più propizia per rendere fruttuoso l’Anno Santo «Nella Bolla di indizione del alla famiglia e ai giovani. A propoGiubileo ho rivolto l’invito affinché sito della famiglia, viene detto che la Quaresima di questo anno giubiessa «è il centro naturale della vita lare sia vissuta più intensamente, umana e della società. Siamo preoccome momento forte per celebrare cupati – asseriscono insieme Papa e sperimentare la misericordia di Francesco e il Patriarca Kirill – della Dio». Sono le parole con le quali inicrisi della famiglia in molti Paesi. zia il messaggio per il periodo della Ortodossi e cattolici condividono la preparazione alla Pasqua del 2016 stessa concezione di famiglia e sono scritto da Papa Francesco: messagchiamati a testimoniare che essa è gio nel quale il Santo Padre, ad un un cammino di santità (...). La famicerto punto, indica nella Quaresima glia si fonda sul matrimonio, atto ora in corso «un tempo favorevole libero e fedele di amore di un uomo per poter finalmente uscire dalla Papa Francesco e il Patriarca Kirill mentre firmano la “di- e di una donna. È l’amore che sigilla chiarazione congiunta” che è stata diffusa dopo il loro storipropria alienazione esistenziale co incontro all’Avana. la loro unione ed insegna loro ad acgrazie all’ascolto della Parola e alle cogliersi, reciprocamente come doopere di misericordia», le quali «ci ri- con il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus- no. Il matrimonio è una scuola di amore e cordano che la nostra fede si traduce in sia Kirill, e dall’altro lato con il suo viaggio di fedeltà. Ci rammarichiamo – attestano atti concreti quotidiani, destinati ad aiu- nel Messico “più difficile” e insidioso, do- ancora Papa Francesco ed il Patriarca Kitare il nostro prossimo nel corpo e nello po una visita al santuario della Madonna rill – che altre forme di convivenza siano spirito». «Se mediante le opere corporali di Guadalupe, che è il luogo mariano più ormai poste allo stesso livello di questa tocchiamo la carne di Cristo nei fratelli e visitato al mondo. unione, mentre il concetto di paternità e Durante il “vertice” che, nel principa- di maternità come vocazione particolare nelle sorelle, bisognosi di essere nutriti, vestiti, alloggiati, visitati – sono sempre le aeroporto dell’isola di Cuba, li ha visti dell’uomo e della donna nel matrimonio, affermazioni tratte dal documento di Jor- l’uno di fronte all’altro, il Vescovo di Roma santificato dalla tradizione biblica, viene ge Mario Bergoglio – quelle spirituali (di e Pontefice della cattolicità e il Patriarca estromesso dalla coscienza pubblica». opere), consigliare, insegnare, perdonare, di Mosca e di tutta la Russia si sono parA non pochi commentatori sono parammonire, pregare toccano più diretta- lati “come fratelli” ed hanno sottoscritto se rilevanti pure le affermazioni, inserite mente il nostro essere peccatori. Le opere una dichiarazione congiunta ricchissi- nella “dichiarazione congiunta” di Papa corporali e quelle spirituali non vanno ma di nuove prospettive. In essa si parla Francesco e del Patriarca Kirill, a propoperciò mai separate». La loro “riscoperta” delle questioni che da quasi mille anni sito dei giovani. «Voi – dicono il Vescovo – tanto auspicata dal Pontefice con origi- dividono cattolici e ortodossi, si fa rife- di Roma ed il Patriarca di Mosca e di tutni italo-argentine – resta “un modo per rimento a tante drammatiche situazioni ta la Russia – avete un compito: di non risvegliare la nostra coscienza spesso as- che i cristiani devono affrontare in diver- nascondere il talento sotto terra, ma di sopita”, in particolare davanti al dramma se parti del mondo, si rimette in primo utilizzare tutte le capacità che Dio vi ha piano il problema della libertà religiosa, dato per confermare nel mondo le verità della povertà. A rendere più “speciale” la Quaresi- ma si evidenziano altresì aspetti al centro di Cristo, per incarnare nella vostra vita ma di questo Anno Santo straordinario della pastorale quotidiana. i comandamenti dell’amore di Dio e del Molti commentatori non hanno tra- prossimo. Non abbiate paura di andare della Misericordia ha contribuito in maniera rilevantissima lo stesso Papa Fran- lasciato di rimarcare alcuni passaggi della controcorrente difendendo la verità di cesco nei giorni scorsi, da un lato con lo “dichiarazione congiunta” riferiti – con si- Dio, alla quale odierne norme secolari sostorico incontro del 12 febbraio all’Avana gnificativa convergenza di osservazioni – no lontane dal conformarsi sempre. Dio vi ama ed aspetta da ciascuno di voi che siate suoi discepoli ed apostoli». Al santuario della Madonna di Guadalupe affluiscono ogni anno più di venti milioni di pellegrini, di tutte le età e di tutte le categorie sociali. L’apparizione Saranno complessivamente una quarantina i partecipanti al pellegrinaggio nel XVI secolo della Virgen Morena all’inche la Parrocchia di San Martino ha deciso di promuovere in collaborazione con dio Juan Diego fu un evento che lasciò un l’agenzia Ovet. Nelle passate settimane, la voce è... corsa, e così sono arrivati ad solco profondo nella religiosità e nella culinfoltire il gruppo anche iscritti residenti in altri paesi. Il viaggio, come noto, si tura messicana e anche dell’America Latisvolgerà dall’1 all’8 aprile, subito dopo Pasqua; esso prevede visite a tutte le na. In fondo, è quello che Papa Francesco località legate alla vita di Gesù, con Gerusalemme come base per le escursioni auspica scaturisca anche dall’Anno Santo degli ultimi giorni. della Misericordia che si sta vivendo. Saranno una quarantina i partecipanti al pellegrinaggio di aprile in Terra Santa 2 IL NEMBRO febbraio 2016 VITA PARROCCHIALE GLI EVENTI RELIGIOSI IN CALENDARIO SINO ALLA DOMENICA DELLE PALME Queste le celebrazioni durante la Quaresima Come luogo del Quaresimale, quest’anno è stata scelta la chiesa di Santa Maria in Borgo. In essa, per tre venerdì, ci sarà la Lectio divina, con riflessioni sul passo del Vangelo previsto nelle domeniche immediatamente successive a ciascuno di questi appuntamenti, in aggiunta, naturalmente, a momenti di preghiera. Negli altri venerdì della Quaresima sono stati collocati appuntamenti religiosi di tipo diverso. Al momento della messa in stampa di questa edizione de Il Nembro si stava ancora valutando di attuare, tra il 4 e il 5 marzo, anche a Nembro, la “24 ore per il Signore”, auspicata da Papa Francesco, anche come occasione per favorire l’accostamento al Sacramento della Confessione in particolare da parte dei giovani. In pratica: se si attuerà la “24 ore per il Signore”, dalla sera del 4 marzo, dopo il Quaresimale, ci sarà, in Santa Maria, l’adorazione eucaristica, pure notturna, sino alla sera del giorno successivo, con in più, naturalmente, la possibilità di Confessioni. Dopo il rito dell’imposizione delle Ceneri in tutte le Messe del mercoledì 10 febbraio, le celebrazioni quaresimali a Nembro sono entrate nel vivo venerdì 12 febbraio, con una celebrazione penitenziale o comunitaria, e nel pomeriggio di domenica 14 febbraio, con un ritiro Sopra: la chiesa di Santa Maria, che quest’anno è stata scelta come luogo delle predicazioni del periodo quaresimale. A sinistra: l’imposizione delle Sacre Ceneri nel primo giorno di Quaresima. spirituale, svoltosi nel pomeriggio, presso l’auditorium “Giovanni XXIII”. Il calendario delle prossime celebrazioni è il seguente: Venerdì 19 febbraio: ore 20,30, in Santa Maria, Lectio divina (Quaresimale), animata da laici e con riflessioni di don Santino Nicoli, arciprete; Venerdì 26 febbraio: ore 20,30, in Santa Maria, Lectio divina, animata da laici e con riflessioni di don Agostino Salvioni; Quest’anno è capitata all’inizio della Quaresima anche l’annuale Giornata mondiale del malato. Nel pomeriggio dell’11 febbraio nella chiesa di S. Maria in Borgo è stata celebrata la Messa, con l’amministrazione anche del sacramento dell’Unzione degli infermi a coloro che hanno chiesto di riceverlo. Venerdì 4 marzo: ore 20,30, in Santa Maria, Lectio divina (Quaresimale) animata da laici e con riflessioni di mons. Martino Lanfranchi; Venerdì 11 marzo: ore 20,30, Via Crucis per le vie del paese, Venerdì 18 marzo: ore 20,30, Via Crucis (drammatizzazione della Passione), con gli adolescenti; Lunedì 21 marzo: ore 20,30, in Santa Maria, Confessioni per gli adolescenti e giovani. A tale data si sarà già entrati nella Settimana Santa: il programma, a partire dalla Domenica delle Palme, sarà pubblicato sull’edizione de Il Nembro, che uscirà in quel weekend. Con la Quaresima sono iniziati anche i nuovi orari della catechesi degli adulti, prevista ogni martedì. Gli incontri sono fissati per le ore 15 e per le ore 20,30 presso l’auditorium “Giovanni XXIII”; e per le ore 20,30 presso l’auditorium di via Kennedy. Nello scorrere del tempo la celebrazione del Quaresimale ha subìto cambiamenti radicali. In epoche lontane c’erano predicatori, chiamati anche “quaresimalisti”, che andavano di chiesa in chiesa, di anno in anno, per pronunciare i loro sermoni. Questo accadeva anche nella Parrocchia di Nembro, dove però, per quel tempo, fu introdotta, nel periodo quaresimale, una sorta di catechesi ancorata ad un dialogo tra due sacerdoti: uno che poneva le domande, l’altro che dava le risposte. La chiusura ufficiale del Quaresimale avveniva al Lunedì dell’Angelo, al mattino; e in tale circostanza la plebana si presentava supergremita. IL NEMBRO febbraio 2016 3 CRONACHE FOLTA LA PARTECIPAZIONE AL PELLEGRINAGGIO ORGANIZZATO DALL’ORATORIO In cammino per il Giubileo Nel programma della “Settimana di San Giovanni Bosco” di questo 2016, in aggiunta a molteplici iniziative di varia matrice, è stato inserito il pellegrinaggio giubilare dell’Oratorio con riferimento all’Anno Santo straordinario della misericordia, attualmente in corso. Ecco il progetto: andare a piedi da Nembro al santuario della Madonna della gamba a Desenzano di Albino, identificato come chiesa giubilare per il Vicariato Albino-Nembro; ragazzi e famiglie, ma anche tutti i desiderosi di vivere tale esperienza, in cammino insieme lungo un tracciato agevole e sicuro (la pista ciclabile che costeggia il Serio), prima di deviare verso il centro storico di Albino per arrivare alla meta; e qui, celebrazione della Messa; in più, a rito ultimato, possibilità, per gli orientati a usufruirne, di consumare il pranzo al sacco in ambienti dell’Oratorio di Desenzano, prima del rientro a Nembro. Questi nel periodo della Quaresima gli impegni per ragazzi e adolescenti Dopo la “Settimana di San Giovanni Bosco”, con il pellegrinaggio giubilare del quale si parla in queste stesse pagine, e dopo la... pausa con le animazioni del periodo di Carnevale, presso l’Oratorio sono stati varati progetti anche per la Quaresima: progetti focalizzati sulle diverse età. I bambini delle classi elementari (o della scuola primaria) sono stati impegnati nella distribuzione nelle case di un libretto con preghiere per le famiglie, da recitare quotidianamente nelle settimane di preparazione alla solennità della Pasqua. Gli alunni delle scuole medie inferiori, insieme ai rispettivi catechisti, sono stati mobilitati in attività volte ad una più approfondita conoscenza della vita e dell’opera del Beato don Luigi Palazzolo, che, per quanto fece nel corso della sua esistenza, fu anche soprannominato “il cenciaiolo della carità”. Anche i ragazzi della prima media di Nembro si sono messi in moto per partecipare al Convegno missionario diocesano dei ragazzi posto in calendario per la domenica 21 febbraio a Bergamo (come viene spiegato in altra spagina). Gli adolescenti sono invece 4 IL NEMBRO febbraio 2016 all’opera per preparare, in una loro elaborazione, una “drammatizzazione” della Passione di Gesù che sarà proposta o in Santa Maria o nel Cineteatro “San Filippo Neri” venerdì 18 marzo, nell’antivigilia della Domenica delle Palme. Anche a Nembro si raccolgono iscrizioni per le Giornate mondiali della gioventù che, con la presenza del Papa, si svolgeranno dal 24 luglio al 3 agosto a Cracovia, in Polonia. L’invito è rivolto in particolare a giovani tra i 17 e i 25 anni. Nel programma del viaggio è prevista una visita ad Auschwitz. Gli interessati sono pregati di rivolgersi al direttore dell’Oratorio, don Matteo Cella. La quota è stata fissata in 390 euro. Le iscrizioni vanno fatte entro e non oltre la fine di febbraio. Prosegue, naturalmente in questo periodo pure la preparazione ai Sacramenti dell’iniziazione cristiana. In questo 2016, nella Parrocchia di San Martino, i bambini che si stanno preparando alla prima Confessione sono 70, quelli che si avviano ad accostarsi alla prima Comunione sono 98, i ragazzi che riceveranno la Cresima sono 89. Il progetto è stato pienamente attuato. Come? Anch’io ho deciso di parteciparvi, almeno per buona parte. Nella mattinata della domenica 24 gennaio, poco prima dell’ora stabilita per la partenza (9,30) mi reco all’Oratorio. Quando vi arrivo, constato che c’è poca gente, fa abbastanza freddo. Il cielo è in buona misura coperto da nuvole. Il sole fa fatica a farsi largo. Va e viene. La speranza è che si apra una bella giornata. Anche tra gli organizzatori si respira un certo scetticismo. «Mah?!, chissà se verranno?!» sembra si domandino in molti: «Con questa stagione, con ’sto tempo, con il freddo che fa...!». E, invece, in un battibaleno, poco prima dell’ora x, l’Oratorio si riempie di gente: ragazzi, famiglie intere, con i loro bambini più piccoli nel passeggino, zii, nonni, persone di ogni età. Si coglie un diffuso desiderio di condividere... l’avventura di una “marcia” di edificazione spirituale, di crescita nella Fede. Si può dire che la “sfida” lanciata da don Matteo Cella è stata raccolta. Il direttore dell’Oratorio di Nembro esorta tutti i convenuti a riunirsi sul terrazzo che sta davanti all’ingresso del salone “Don Giuseppe Adobati”. Spiega dettagliatamente il programma, stilato pensando a San Filippo Neri – il Santo titolare dell’Oratorio di Nembro – il quale ai “suoi” ragazzi diceva: «State buoni, se potete!». San Filippo Neri tutte le sere, meditando e pregando, a Roma, faceva l’itinerario delle sette chiese. Anche per il pellegrinaggio giubilare dell’Oratorio di Nembro, in questo 2016, si è disegnato un “cammino” in sette tappe. Per aiutare ogni “pellegrino” a viverlo bene è stato approntato – e distribuito a tutti – un libretto del pellegrino. Don Matteo Cella riferisce pure perché la cornice esteriore del pellegrinaggio è stata connotata da alcuni segni: i sandali, la conchiglia, il bastone, una sacca, il mantello; e... un cuore. Accenna altresì ai piedi di... ognuno, “preziosi” per camminare nella vita. Esauriti tutti i preliminari, il pellegrinaggio si mette in movimento. Quanti i partecipanti? In un numero più vicino ai trecento che ai duecento. Davanti a tutti, la Croce, portata a turno da ragazzi. Si va verso il luogo della seconda “tappa”, ai VITA PARROCCHIALE Nelle foto: alcuni momenti e aspetti del pellegrinaggio giubilare svoltosi il 24 gennaio, da Nembro a Desenzano al Serio. “Saletti”. Nel gruppone c’è gioia, c’è entusiasmo. Questi sentimenti resisteranno sino alla fine dell’esperienza. Ad un certo punto io mi stacco, e mi porto in anticipo al “ponte romano” di Albino. Mentre attendo che, lungo il percorso stabilito, sopraggiungano i pellegrini nembresi, cerco i punti più adatti per scattare, al momento propizio, qualche foto. Ed ecco che, nel rispetto della “tabella di marcia”, i pellegrini arrivano. Il corteo, mantenu- to abbastanza “ordinato” da don Matteo Cella, dalla zona del “ponte romano” di Albino si dirige verso il Santuario della Madonna del Pianto, per la quarta tappa, quella contrassegnata, come “segno”, dalla sacca: «Porta con te un buon bagaglio di esperienza!». Rapidamente la chiesa si presenta del tutto affollata. Molti sono costretti a sostare in piedi, perché i banchi disponibili e tutte le sedie predisposte sono stati completamente occupati. Vengono letti alcuni episodi della vita di San Filippo Neri. C’è raccoglimento. Si ascolta con attenzione. Una preghiera e un canto concludono la sosta. Il pellegrinaggio si rimette in marcia verso Desenzano... Nella chiesa giubilare, a mezzogiorno, l’arciprete don Santino Nicoli e don Matteo Cella hanno concelebrato la Messa. Al momento dell’offertorio sono stati portati all’altare tutti i “segni” connotanti il cammino da Nembro ad Albino, “segni” desunti dalla tradizione dei pellegrinaggi. All’altare è stato portato però pure un cuore, quale simbolo del grande amore per il Signore che San Filippo Neri ha avuto in tutta la sua esistenza. A Messa ultimata, chi lo ha voluto, si è fermato per il pranzo al sacco. Quella dell’Oratorio é stata, per Nembro, la prima esperienza di celebrazione giubilare comunitaria, compartecipata. I ragazzi, con la loro folta adesione hanno dato l’esempio. Ora... a chi tocca? Tiziana Bergamelli IL NEMBRO febbraio 2016 5 VITA PARROCCHIALE NELLA VICINIA DELLA QUALE È PROTETTORE Onorato San Faustino Tra sabato 13 e domenica 14 febbraio, nella zona di San Faustino, è stata celebrata la festa della ricorrenza annuale del titolare della chiesa della Vicinia. Parecchia la gente che ha affollato il tempio in coincidenza con la Messa celebrata nello stesso alle ore 17 del sabato. Piuttosto scarsa è risultata invece l’adesione alla processione, che ha preceduto il rito eucaristico, con partenza dalla zona del Villaggio Crespi Alto. Eppure anche quello della processione è un momento assai significativo e importante, perché vede il simulacro del Santo passare (portato a spalla) tra le case della zona della quale è il “protettore” speciale. La la ricorrenza del trentennale della scomparsa di don Giuseppe speranza è che nel futuro l’adesione anche a questo momento Adobati, il quale, dopo essere stato direttore dell’Oratorio, fu a sia più sentita. Intanto la Vicinia, dopo avere reso omaggio, a fine lungo coadiutore parrocchiale impegnato in loco. Nelle foto: mogennaio, alla memoria di don Michele Magni, si sta preparando menti della processione e della Messa del 13 febbraio. a ricordare don Giuseppe Adobati, del quale il 31 marzo ricorrerà il trentennale ANNOTATI UNDICI DECESSI, NESSUN BATTESIMO E NESSUN MATRIMONIO RELIGIOSO della morte. Il locale gruppo degli “amici” animatori delle iniziative sta studiando programmi adeguati, con riferimento pure alla ricorrenza del cinquantenario Nel corso del mese di gennaio all’a- LE OFFERTE – Ecco anche il quadro delle dell’ampliamento della chiesa dedicata a San Faustino, la quale venne riconsacrata nagrafe della Parrocchia di San Martino, offerte che sono pervenute alla Parrocchia nella primavera del 1967, ma cominciò in Nembro, sono stati registrati undici de- di San Martino, nelle modalità e presso le ad essere utilizzata sin dall’autunno del cessi. Non sono stati celebrati matrimoni sedi consuete. Agli Uffici parrocchiali: euro 6.099, 1966. Man mano emergeranno novità a religiosi. Non ci sono stati nemmeno battale riguardo, verranno riferite su queste tesimi. Domenica 10 gennaio, nella ricor- così ripartiti: dal C.I.F. (Centro italiano pagine. Per ora ci si sta impegnando per renza del Battesimo di Gesù, un buon femminile) per l’utilizzo della sede, euro numero di famiglie con bambini battez- 500; dal gruppo degli “Amici di San Fauzati nel corso del 2015 hanno partecipato stino”, euro 500; da N.N., per la benedialla Messa delle ore 18 in plebana: Mes- zione della casa, euro 100; da N.N. euro sa, al termine della quale è stata scattata 3.000; N.N. euro 30; N.N. euro 1.000; dal una foto ricordo messa a disposizione, in Centro Anziani, per l’utilizzo dell’Auditodono, degli intervenuti, e ritirabile presso rium “Giovanni XXIII”, euro 600; offerte gli Uffici parrocchiali. Battesimi sono stati fatte presso il presepio allestito nella chieNella domenica 20 marzo – Feamministrati domenica 7 febbraio; se ne sa di San Sebastiano, euro 156; dalle apsta delle palme –, si svolgerà, come darà notizia (con foto) nella prossima edi- passionate del gioco della tombola, euro già negli anni passati al culmine della zione de Il Nembro. 213. Al Fondo di solidarietà “mons. AlQuaresima, la raccolta alimentare proEcco gli undici nembresi che sono do Nicoli”: euro 200, da parte di N.N. Al mossa dalla Caritas parrocchiale e dal deceduti nel mese di gennaio: Italo BriSantuario dello Zuccarello: euro 70, così Centro in ascolto. Essa avrà luogo nella gnoli, di anni 91, deceduto nel giorno di ripartiti: N.N. euro 20; N.N. euro 50. Per mattinata. Vi verranno impegnati, in Capodanno; Giovanni Acerbis, di anni 80, le poltroncine del rinnovato Cineteatro particolare, i ragazzi che frequentadeceduto il 4 gennaio; Cesare Zandonella, “San Filippo Neri”, euro 1.800, per dodino la seconda media, e che in quedi anni 81, deceduto il 5 gennaio; Lucia ci nuove intestazioni: di queste ben dieci sto 2016 riceveranno la Cresima. Nei Mencarelli, di anni 92, deceduta il 9 gensono state “opzionate” da una sola pergiorni immediatamente antecedenti naio; Mario Pulcini, di anni 94, deceduto sona, che ha offerto 1.500 euro, ma che la raccolta, gli stessi ragazzi provvedel’11 gennaio; Giuseppe Valoti, di anni 67, ha voluto restare nell’anonimato. Da N.N. ranno a distribuire, porta a porta, i vodeceduto l’11 gennaio; Amalia Carnevali, sono arrivate – in due momenti diversi – lantini con le indicazioni concernenti di anni 45, deceduta il 15 gennaio; Palmianche le offerte – ciascuna di 150 euro – le modalità dello svolgimento dell’inina Gritti, di anni 84, deceduta il 17 gennaper altre due poltroncine. Questa idea sta ziativa, oltre alle indicazioni circa i tiio; Roberto Carrara, di anni 73, deceduto andando avanti positivamente, arrecando pi di alimenti dei quali c’è particolare il 17 gennaio; Pieranna Bonaguidi, di anrisorse utili, e anche significative. richiesta e necessità per l’aiuto alle ni 88, deceduta il 22 gennaio; Arturo MaA tutti coloro che hanno dato, per le difamiglie povere e bisognose. daschi, di anni 75, deceduto il 31 gennaio. verse finalità vanno sentiti ringraziamenti. In gennaio sui registri parrocchiali Domenica 20 marzo raccolta di alimenti per i poveri 6 IL NEMBRO febbraio 2016 EVENTI TEMATICHE DI COSPICUO SPESSORE AL CENTRO DELLA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO NEL VICARIATO ALBINO-NEMBRO Ecco che cosa vuol dire essere “capaci di carità” I l cristiano è colui che ama (...). Noi impariamo ad amare perché siamo stati amati da Dio (...). Il cristiano che sperimenta l’amore di Dio, ne diventa testimone; testimone dell’amore di carità, dell’amore di Dio, che non esclude l’amore umano, ma, anzi, lo esalta (...). La carità non è l’elemosina (...). La carità è l’amore stesso di Dio (...). Parlare di carità significa entrare nel mondo dell’amore di Dio (...). La carità è più grande della misericordia (...). L’amore di carità pervade tutta l’esistenza (...). La misericordia è quell’amore (...) Il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, tra don Santino Nicoli (vicario locale per la zona Albinoche sviluppa la sua potenza, a Nembro, e arciprete di Nembro) e don Michelangelo Finazzi (parroco di Fiobbio). La foto è stata scattata il 21 volte eroica, di fronte alle mi- gennaio, in occasione dell’incontro del Pastore della diocesi con gli impegnati negli ámbiti caritativi nelle quattordici parrocchie del Vicariato Albino-Nembro. serie umane: miserie materiali (i bisogni), miserie relazionali (i rap- dei suoi ventotto Vicariati (tre dei quali ta come «occasione di ascolto di espeporti), miserie culturali (l’ignoranza, che definiti entro l’area del capoluogo della rienze, di riflessioni e di delineazione di è una grande povertà), miserie spirituali provincia). Quella attualmente in corso è prospettive, di dialogo per quanti – pre(il peccato, che è la più grande di tutte le la sua quinta visita pastorale a carattere sbiteri, religiosi consacrati, diaconi, laici miserie) (...). La misericordia è l’amore che vicariale. Focalizzata sul tema – appun- – donano tempo, energie, cuore, intellisi dispone a una risposta nei confronti di to – della carità (nella scia della Lettera genza, competenza, nei diversi ámbiti ogni miseria umana (...). Il soggetto della pastorale per il 2015/16 intitolata Donne e della vita dell’uomo: la famiglia, le relavita cristiana è la comunità (...). Il prete uomini capaci di carità), essa ha avuto tra zioni significative, l’educazione, il lavoro, lo sviluppo sociale, la salute, la scuola, il è al servizio della comunità (...). La vita Nembro ed Albino la sua ottava tappa. ella mattinata di giovedì 21 gen- mondo delle fragilità e dei bisogni, la culindividuale è importantissima, perché la naio, a Nembro, nella Casa della tura e la comunicazione, la cittadinanza e comunità è fatta di persone; ma (...) le comunità e negli ambienti attigui, la politica». diverse storie (individuali) nell’esperienza opo pensieri di saluto al vescovo cristiana tendono a diventare una comu- il vescovo ha presieduto incontri con i ed a tutti gli intervenuti da parnità, che esprime, a propria volta, le sue sacerdoti in ministero nelle quattordite di don Santino Nicoli, vicario povertà (...); però (...) ha anche una poten- ci parrocchie del Vicariato. Sempre a Nembro, presso la casa dell’arciprete, si è locale per il Vicariato Albino-Nembro, zialità d’amore che è impressionante!». escate qui e là, sono, queste, alcune svolto il pranzo a mezzogiorno. Nel tardo nonché arciprete di Nembro, i lavori delle “indicazioni” ed “osservazioni pomeriggio (ore 19), nel cineteatro dell’O- dell’assemblea, coordinati da don Mipreliminari” con le quali il vescovo ratorio di Albino, come già accennato, ha chelangelo Finazzi, parroco di Fiobbio, di Bergamo, nella serata di giovedì 21 avuto luogo l’assemblea vicariale degli sono cominciati con la lettura (da parte gennaio, alle ore 20,30 circa, ha iniziato impegnati (“animatori” ed “operatori”) di cinque “portavoce”, via via succedutisi il suo intervento, nel cineteatro dell’Ora- negli organismi ecclesiali caritativi del- al microfono) della relazione, redatta da torio di Albino, per il momento culmi- le diverse parrocchie, con la possibilità Marco Zucchelli (integralmente pubblicanante, e conclusivo, della propria visita di partecipazione (alla medesima assem- ta anche sulle pagine dell’edizione de Il pastorale nel Vicariato Albino-Nembro. blea), però, pure dei volontari mobilitati Nembro di gennaio), contenente una paDa quando (primi mesi del 2009) si tro- nei gruppi e nelle associazioni laiche (di noramica delle attuali realtà caritative del va nella terra di Sant’Alessandro, sulla servizio alle persone e di attività socio-so- Vicariato Albino-Nembro ed alcune procattedra che fu di San Narno, monsignor lidaristiche) desiderosi di essere presenti poste operative per l’immediato futuro: Francesco Beschi (di origine bresciana, all’evento. relazione che diversi giorni prima era stan un testo proposto dopo il momen- ta inviata al vescovo affinché egli potesse nato nell’agosto del 1951) già quattro to di preghiera e di raccoglimento che prenderne una approfondita conoscenza. volte, con altrettante, diverse, tematiche ha aperto la riunione, assai affollata, è A monsignor Francesco Beschi erano stain primo piano, ha percorso l’intero ter(Continua a pagina 8) ritorio diocesano, sostando in ciascuno stato spiegato che la stessa era stata idea « N P D I IL NEMBRO febbraio 2016 7 EVENTI IN UN AMPIO DISCORSO IL PASTORE DELLA DIOCESI HA RISPOSTO AD UNA SERIE DI INTERROGATIVI Come possono gruppi ed associazioni dar vita ad un’autentica comunità? (Segue da pagina 7) te spedite per tempo pure cinque domande (anch’esse pubblicate su Il Nembro dello scorso mese) riguardanti altrettante questioni ritenute di particolare rilevanza ed attualità. Tali cinque domande, al termine della presentazione della relazione-base o introduttiva, sono state lette (sempre da voci via via diverse) intercalate da una decina di altri quesiti lì per lì affiorati dagli “operatori” ed “animatori” (negli ámbiti caritativi) presenti all’assemblea; tra gli “interroganti” si sono ascoltati pure sacerdoti e laici arrivati ad Albino da Nembro. E così si è esaurita la prima parte della serata. a seconda parte – avviatasi dopo una breve pausa, con un buffet offerto nei locali del vicino Oratorio – è stata interamente occupata dal discorso “conclusivo” del vescovo, il quale, dopo le puntualizzazioni accennate nell’avvio di questa cronaca, ha risposto praticamente a tutte le domande fattegli, sviluppando nel suo intervento otto tipi di tematiche. proposito del “passaggio” – ipotizzato in uno dei quesiti sottopostigli –, nelle attività pastorali caritative in senso lato, da un “noi” di gruppo ad un “noi” di Chiesa, il vescovo ha rimarcato, anzitutto, che «la Chiesa è ricca di questi “noi” di gruppi, i quali nascono, a volte, da una intenzione», o dal “carisma” (che è un dono di Dio), o anche da intuizioni “profetiche” (con la profezia da intendersi, però, non come volta ad “alimentare” il gruppo stesso, ma a produrre benefici per tutti). Si passa dal “noi” di gruppo al “noi” di Chiesa – ha chiarito monsignor Francesco Beschi – «nel momento in cui il gruppo supera l’“autoreferenzialità”», ossia si rende conto, il gruppo, che l’importante non è il suo “autoalimentarsi”, il suo crescere in se stesso, ma il generare “solidarietà diffusa”. Nel contesto di questa tematica il vescovo ha trattato pure della gratuità (che – ha precisato – «è pensare agli “interessi” degli altri, non pensare al L A 8 IL NEMBRO febbraio 2016 proprio “interesse”, ed è – la gratuità – rinunciare al “potere”, a qualsiasi forma di “potere”»). Il vescovo si è soffermato altresì sulla opportunità di ripensare, di “rielaborare” le esperienze che si fanno, anche quelle più semplici (come l’organizzazione di una festa); e di “narrarle” agli altri (le proprie esperienze). onsignor Francesco Beschi ha confidato di essersi trovato “in imbarazzo” di fronte all’idea, prospettatagli, di varare «un “direttorio della carità” sul modello del già esistente “direttorio per la liturgia”». Affrontando la specifica problematica ha fatto riferimento alla scala della vita, una “scala” che va in giù, con i gradini della salute, della serenità, del rapporto con il prossimo e con l’ambiente, ma, specialmente, M con il gradino della relazione con Dio: «Senza la relazione con Dio la “scala” non sta in piedi; questa è la priorità delle priorità». «Un “direttorio della carità” deve poter tenere presenti i quattro gradini della “scala della vita”», ha scandito il vescovo, rammentando che su siffatte problematiche «si potrebbe attingere benissimo ai documenti del Sinodo diocesano». ell’occuparsi de “i ministeri e la corresponsabilità” – “ministeri che sono i servizi che si realizzano nella comunità o servizi che la comunità rende all’umanità” – il vescovo, evidenziato che “l’Eucarestia la fa la comunità, e il prete la presiede”, ha spiegato: «”Presiede” non vuol dire che (il prete) fa tutto; non vuol dire che comanda su tutto, ma che “tiene insieme tutto”», oltre che con la personale autorevolezza, con l’autorità che gli è riconosciuta. Monsignor Francesco Beschi ha aggiunto: «In tutto vi è una ricchezza di responsabilità (...). Bisogna proprio crescere nella corresponsabilità, che non significa scaricare la propria responsabilità sugli altri, ma assumersi la propria responsabilità da parte di ognu- N EVENTI no. Ognuno di noi ha una responsabilità grandissima; ed è quella di aver ricevuto il “dono di Dio”». Il vescovo ha voluto ribadire una esortazione già più volte fatta in altre circostanze: «La propria “responsabilità” non diventi una “riserva di potere”». Ma ha pure fatto presente che «in tutti i servizi occorre un po’ di competenza (da rispettare); e che le competenze vanno costruite nel tempo e per tempo (in vista del turnover), senza mai di- Nelle foto di queste due pagine, vari momenti e aspetti dell’incontro svoltosi nella serata del 21 gennaio nel cineteatro dell’Oratorio di Albino. Nella mattinata dello stesso giorno, a Nembro, il vescovo ha avuto incontri con menticare l’importanza di i sacerdoti impegnati nel Vicariato. una costante reciproca collall’ipotesi della ricerca di soluzioni borazione e comprensione, nello spirito dell’infanzia gestite dallo Stato – ha sticompartecipate per sbloccare i promolato – con l’auspicio di un rinvigorito di una “carità vissuta”». assando al quarto dei temi inseriti apporto da parte delle singole comunità blemi connessi alla gestione econella traccia del suo intervento – cointeressate direttamente – ad andare nomica delle scuole paritarie dell’inassai articolato, con continue pun- avanti nell’impegno “anche di fronte a fanzia operanti nel Vicariato, monsignor tualizzazioni e precisazioni, non conden- difficoltà di natura economica ed a tagli Francesco Beschi ha riservato un capitosabili adeguatamente in questa sede – il di risorse”. Trovandosi nel “grande tema letto a sé nella sua esposizione. Ha detto vescovo ha collocato i Centri di ascolto dell’educazione” monsignor Francesco di aver apprezzato il proposito delle parparrocchiali tra “i servizi più importanti in Beschi non ha tralasciato di rivolgere at- rocchie, che hanno loro scuole dell’infanassoluto”: luoghi nei quali nell’“ascoltare” tenzioni anche all’Oratorio: «Dire Ora- zia, di “lavorare sempre più in rete”. si fa vera “accoglienza”, partendo da «mo- torio significa dire concreto esercizio di Quello della “sostenibilità economica” – tivazioni con caratteristiche che sono pro- carità; significa dire organizzazione della ha osservato il Pastore della diocesi – è prie di una comunità cristiana: la fede, la carità, sotto il profilo educativo (...). Io «un problema non di poco conto (...). Un gratuità, l’amore». Il Pastore della diocesi credo che questo strumento sia ancora territorio oggi – sono parole del vescoha sollecitato questi Centri – per evitare molto valido, nonostante tutte le diffi- vo – deve diventare capace di esprimere il rischio di cadere in un puro assisten- coltà che troviamo». delle risorse che permettano di garantire zialismo – ad essere più significativi in una serie di servizi, che una volta erano quello che già fanno – per altro in forme garantiti dallo Stato. Ritengo che lo Stato assai benemerite –, «creando» – a tale ridebba ancora non rinunciare al discorso guardo – «rapporti con il territorio, con le dei servizi della solidarietà sociale. Però è istituzioni pubbliche, con tutte le realtà» anche vero che dobbiamo un pochettino (scuole, ospedali, punti assistenziali, luouscire da certe passività (...). Non sto qui ghi culturali). a parlarvi del welfare di comunità, che, on riferimento alle scuole paritarie comunque, secondo me, è una strada da dell’infanzia in attività sull’area del percorrere». oi cristiani dovremmo essere Vicariato (otto su un totale di dieci veramente degli interpreti con– scuole dell’infanzia – esistenti nel terrivinti della “soggettività della torio sono collegate a parrocchie) monsifamiglia”!»: così monsignor Francesco gnor Francesco Beschi ha sottolineato con Beschi ha introdotto, nell’incontro del 21 vigore che esse sono «una scelta pastoragennaio ad Albino, uno dei temi che più le (...), una scelta di Chiesa, che ha a che gli stanno a cuore. Ha poi detto: «Noi rifare con l’annuncio del Vangelo (...); sono teniamo la famiglia un valore? E allora nate dalla comunità (...)», da comunipromuoviamo le condizioni concrete pertà che “a volte, hanno affrontato anche ché venga riconosciuto il valore della fagrossi sacrifici” per dotarsene. Da siffatte miglia! (...). La famiglia deve essere protaconstatazioni il vescovo – nell’esprime(Continua a pagina 10) re “grande rispetto” anche per le scuole P C A N « IL NEMBRO febbraio 2016 9 EVENTI IN PRIMO PIANO DURANTE LA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ANCHE I PROBLEMI DELLE SCUOLE PARITARIE PER L’INFANZIA Per le famiglie è il momento di riscoprire le alleanze educative (Segue da pagina 9) gonista, altrimenti rischiamo di fare delle nostre famiglie delle belle culle, dove ci si vuole molto bene, ma famiglie che, dal punto di vista educativo, fanno una fatica immensa, e dal punto di vista sociale non contano niente (...). “Soggettività della famiglia” anche nella Chiesa! – ha insistito il vescovo – (...). Noi dobbiamo cercar di proporre qualche cosa che convinca i nostri figli, i nostri nipoti, prima che i nostri parlamentari! (...). La prima strada è la testimonianza (...) di quello che la Fede in Cristo rappresenta». Occorre “un clima familiare nelle nostre comunità!”. Bisogna «vivere la comunità come una famiglia (...), rispettosa, non invadente (...). Ma abbiamo necessità anche di qualche scelta legislativa, sia a livello nazionale sia a livello locale, che sostenga la famiglia!». Citando un noto proverbio africano – “per educare un bambino ci vuole un villaggio” –, monsignor Francesco Beschi ha auspicato il rilancio, la riscoperta delle “alleanze educative”: quelle che, per far crescere bene le nuove generazioni, senza proclamarlo, mettevano in campo, in continuità, la “mamma” e il “papà”, l’“insegnante”, il “parroco”, il “curato” e il “vicino di casa”; insomma, e, appunto, tutto “il villaggio”. migranti, i “richiedenti asilo”, l’“accoglienza diffusa”: ecco l’ottavo – ed ultimo – tema trattato dal vescovo nel suo intervento nel cineteatro di Albino, nella serata del 21 gennaio. «Le migrazioni – ha puntualizzato monsignor Francesco Beschi – appartengono al mondo contemporaneo: i nostri padri sono emigrati. Le migrazioni hanno sempre occupato la Storia (...). In questi ultimi cinque anni un milione di italiani sono emigrati (...). La “migrazione” non è un’emergenza: è un “fatto strutturale”». Da qui l’importanza di conoscere il fenomeno nella sua portata, in tutti i suoi aspetti. Monsignor Francesco Beschi, fornendo dati, ha illustrato la situazione che si è venuta a configurare I 10 IL NEMBRO febbraio 2016 L’incontro del 21 gennaio ad Albino è stato aperto dalla lettura di un’ampia relazione sulla situazione attuale delle realtà caritative nel Vicariato Albino-Nembro. Nella presentazione del documento si sono alternate al microfono cinque persone, provenienti da varie parrocchie. nella Bergamasca, spiegando in particolare quello che la diocesi di Bergamo, con sue strutture, nei tempi più recenti, ha fatto per i “rifugiati”, per gli “ultimi immigrati”, i “richiedenti asilo”. «Ne abbiamo 1.500», ha precisato il vescovo, in gran parte accolti in edifici della Chiesa bergomense, la quale ha così compiuto «ciò che a un cristiano è richiesto dal Vangelo». Dopo aver delineato la situazione in tutte le sue numerose, delicate e complesse componenti, e dopo aver detto che, in ampia misura, tra gli “ultimi rifugiati” nella Bergamasca, «non ci sono famiglie» – però si tratta, pur sempre e comunque di persone in cerca di un’accoglienza, almeno temporanea – il vescovo ha affermato: «Io credo che ragionare su questi temi con una “conoscenza diffusa” sia la premessa per una “accoglienza diffusa”». Ha indicato in un progetto concreto, da definire con l’aiuto della Caritas diocesana e dell’Ufficio migranti della Curia, e che sia compatibile con le possibilità della singola comunità orientata a realizzarlo, il punto di partenza per ogni iniziativa locale. Quanto al proseguimento dell’impegno stesso, monsignor Francesco Beschi, nel concludere il suo discorso nel cineteatro di Albino, ha osservato che il problema «più che nell’avere una abitazione da rendere disponibile, sta nel come una comunità cristiana si prende in carico tre o quattro persone umane. Questa è la maturazione! Io credo – sono ancora parole del vescovo – che le risorse non siano solo materiali; ma siano soprattutto spirituali e morali. E le abbiamo!». ra sabato 23 e domenica 24 gennaio sui temi al centro della visita pastorale di monsignor Francesco Beschi tra Nembro e Albino, si sono sviluppate, in gran parte, anche le omelie delle Messe che i sacerdoti in ministero nel Vicariato sono andati a celebrare, “in missione”, ossia in comunità parrocchiali diverse (anche se pur sempre entro i confini del Vicariato) da quelle nelle quali sono incardinati. T CRONACHE IN OCCASIONE DELLA “GIORNATA” PARROCCHIALE ANNUALMENTE DEDICATA ALL’ISTITUZIONE SITUATA IN BERGAMO ALTA Il Seminario “raccontato” da chi in esso è impegnato ogni giorno Nel fine settimana della messa in distribuzione di questa edizione de Il Nembro (sabato 20 e domenica 21 febbraio) viene celebrata localmente la annuale Giornata per il Seminario. Un grazie sentito va al nembrese don Stefano Siquilberti (ordinato sacerdote nel 2015 ed ora quotidianamente impegnato proprio entro l’istituzione che si trova in Bergamo alta) di aver accettato l’invito ad illustrare, nella nota qui di seguito pubblicata, il valore e l’importanza dell’evento. Quando mi è stato chiesto dalla redazione de Il Nembro di scrivere un articolo per la Giornata del Seminario, mi sono domandato che cosa potrebbe interessare ai lettori su una realtà che, tutto sommato, si conosce già, ma per la quale penso restino delle curiosità e degli interrogativi a cui rispondere. In queste righe proverò a soddisfarne almeno alcuni. Il Seminario di Bergamo si trova in Città alta; questa grande struttura, composta da molti edifici, accoglie in sé i ragazzi che frequentano le classi dalla prima Media alla sesta Teologia (università): in totale, 168 ragazzi, adolescenti, giovani. Ma che cosa ha di specifico questo luogo? È solo una scuola? No, è molto di più! Come forse già molti sanno, i ragazzi vivono in Seminario e qui vanno a scuola tutta la settimana, tornando a casa il sabato e la domenica (a parte una volta al mese, quando si fermano per qualche attività). Che senso ha questa esperienza? Perché si vive tutta la settimana in Seminario e, soprattutto, cosa si fa? Per rispondere a queste domande mi servo di un’immagine: mi piace vedere il Seminario come una palestra nella quale ci si allena per seguire Gesù, con molti altri amici; l’allenamento richiede regolarità, costanza e fatica, insieme alla capacità di variare gli esercizi per tenersi in forma. Chi entra in Seminario desidera essere un ragazzo generoso; e si chiede, attraverso il costante allenamento quotidiano nell’ambito della scuola, della preghiera e della vita comunitaria, ricca di molto divertimento e gioco, se la strada del sacerdozio è il modo per realizzare tale suo desiderio. I ragazzi, in questo cammino e in questa ricerca, non sono soli: sono guidati ed accompagnati da preti che la Chiesa di Bergamo mette a disposizione dei seminaristi, per aiutarli a vivere questa espe- rienza nel migliore dei modi e a verificare quello a cui il Signore li chiama. Tra questi preti ci sono anch’io: il mio ruolo è quello di educatore di 1ª e 2ª Media; questo incarico consiste nell’introdurre i ragazzi di 1ª Media alla (per loro) nuova esperienza in Seminario, seguendoli anche negli aspetti più pratici (mantenere l’ordine nel dormitorio, e nelle aule per lo studio, provare ad insegnare loro un metodo di studio); ma pure nel curare i rapporti con le famiglie, nel cercare di creare tra i ragazzi un clima di amicizia. Per la 2ª Media l’impegno è quello di rendere i ragazzi ancor più autonomi e responsabili nel gestire il proprio tempo e i propri spazi, mettendosi in ascolto delle prime avvisaglie della pre-adolescenza. Sono contento di essere stato chiamato ad occuparmi di questo servizio nel Seminario diocesano, perché riconosco la responsabilità che ho nei confronti di questi ragazzi negli anni della loro crescita; e mi rendo conto di come in questo ruolo, oltre a dare io qualcosa, stia io stesso ricevendo molto, in termini di fiducia e dialogo. Spero che ancora qualcuno di Nembro, oltre a chi c’è già, possa venire in Seminario, a vivere questa esperienza unica e speciale. Don Stefano Siquilberti ORGANIZZATI A LIVELLO DIOCESANO PRESSO L’ISTITUTO PALAZZOLO IN BERGAMO La figura del Samaritano quest’anno al centro dei Convegni missionari per ragazzi e per adulti Nel fine settimana dell’uscita di questo Nembro (sabato 20 e domenica 21 febbraio) sono stati calendarizzati anche il 92° Convegno missionario diocesano generale e il 13° Convegno missionario diocesano dei ragazzi, entrambi ambientati, con programma separati, ma in certi momenti anche convergenti, presso l’Istituto Palazzolo, nella Parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna, in Bergamo. Nel pomeriggio del sabato 20 febbraio, alle ore 15, in particolare per gli adulti, nell’auditorium situato in via Palazzolo 66, in Bergamo, è stata fissata una conferenza di Padre Giulio Albanese sul tema: I briganti ci sono ancor oggi, ovunque: da Gerusalemme a Gerico. L’economia che uccide i poveri e ruba la speranza. Nella mattinata della domenica 21 febbraio, ancora per gli adulti, con inizio alle ore 8,45, è stata collocata una meditazione biblica guidata dal Vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi, imperniata sulla figura del buon Samaritano: figura che è stata scelta come emblematica per entrambi i Convegni. Per i ragazzi, nella mattinata della domenica 21 febbraio, sono state invece programmate attività, con ascolto di testimonianze di missionari, in sedi diverse. Per adulti e ragazzi è stato poi stabilito un ritrovo alle ore 11,10 nella Piazza Pontida, scelta quale punto di partenza verso la basilica di Sant’Alessandro in Colonna, per la Messa. Anche per la prima parte del pomeriggio della stessa domenica sono state ideate attività e riunioni separate per adulti e per ragazzi (ascolto di testimonianze, assunzioni di impegni, animazioni e così via) prima del momento conclusivo per tutti (alle ore 16,30), con il mandato missionario, in vista degli impegni da portare avanti nelle diverse comunità parrocchiali. «A che ora passa il Samaritano?» è lo slogan adottato per i Convegni missionari di questo 2016; Convegni scanditi pure dalle parole: responsabilità, misericordia, gratuità. IL NEMBRO febbraio 2016 11 VITA PARROCCHIALE ANNULLATO PER IL MALTEMPO IL CORTEO TRADIZIONALE NEL CENTRO DEL PAESE Coriandoli e... pioggia «A Carnevale... ogni scherzo vale», dice un vecchio proverbio. Qualche volta però anche il Carnevale stesso subisce degli scherzi non proprio... 12 IL NEMBRO febbraio 2016 simpatici. In questo 2016, dopo settimane e settimane di bel tempo, proprio negli ultimi giorni del Carnevale è arrivata la pioggia. E così è stato annullato il corteo (da Viana all’Oratorio) che era stato previsto per il pomeriggio di domenica 7 febbraio. Se ne sono andati... a quel paese tutti i preparativi ed i progetti che erano stati fatti attorno al tema Gulp! Un mondo di fumetti, scelto per il Carnevale di quest’anno. La... rinuncia si è però fermata al corteo, alla parte più spettacolare del Carnevale nembrese. In realtà le feste di Carnevale si sono tenute egualmente, con animazioni e intrattenimenti nel salone “Don Giuseppe Adobati”, svoltisi nei pomeriggi sia della domenica 7 febbraio sia del martedì 9 febbraio. La partecipazione, in entrambe le occasioni, è risultata notevole. CRONACHE IN CALENDARIO NEI PROSSIMI GIORNI AL “MODERNISSIMO” E AL CINETEATRO “SAN FILIPPO NERI” Tre serate per un lungo viaggio tra i problemi delle migrazioni Con aggancio al progetto In the name of, e riuniti sotto il titolo La sfida dell’incontro - Ero straniero e mi avete ospitato, sono in programma per i prossimi giorni tre appuntamenti di rilevante spessore. Nella loro organizzazione si sono impegnati l’Associazione Gherim, le Acli, l’Oratorio, con il patrocinio della Parrocchia, del Comune, dell’Ufficio diocesano per i Migranti, della Biblioteca e di altri enti e gruppi. Il calendario degli incontri è il seguente. Giovedì 25 febbraio, alle ore 20,45, al “Modernissimo”, Padre Renato Kizito Sesana presenterà il suo libro Accogliere gli stranieri - Non siamo padroni a casa nostra. Missionario comboniano e scrittore, Padre Kizito Renato Sesana è nato a Lecco nel 1943. Diplomatosi perito tecnico, per un po’ ha lavorato alla “Moto Guzzi”. Poi è entrato tra i Comboniani. Ordinato sacerdote nel 1970, per qualche tempo è stato direttore della rivista Nigrizia, prima di partire per l’Africa, dove per decenni ha prodigato una intensa attività a tutto campo. Per questo suo impegno ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali, nel 2012, uno della Regione Lombardia, motivato dalla sua particolare dedizione ai problemi della pace tra i popoli. Mercoledì 2 marzo, alle ore 20,45, presso il Cineteatro “San Filippo Neri” si svolgerà una serata con il titolo Viaggio verso le migrazioni. Parlerà Bruno Goisis, presidente della Comunità Ruah. Ci sarà anche una testimonianza con foto-racconto di Paolo Moretti intitolato: Rampa di lancio, verso... Mercoledì 16 marzo, sempre presso il Cineteatro “San Filippo Neri”, con inizio alle ore 20,45, don Davide Rota, superiore del Patronato San Vincenzo, terrà una conferenza sul tema: L’accoglienza a casa nostra. Come si può notare, si tratta di iniziative che mettono a fuoco – con interventi oltremodo autorevoli – una serie di temi e problemi che in questo periodo sono molto in evidenza: temi e problemi di fronte ai quali è importante avere le più adeguate conoscenze. I promotori delle varie iniziative confidano perciò in una adeguata adesione. A settembre pellegrinaggio delle ACLI a Roma I Circoli Acli di Nembro e di Prezzate stanno organizzando un pellegrinaggio giubilare a Roma per il periodo dal 17 al 21 settembre, in occasione dell’Anno Santo della Misericordia. Nel programma è prevista la partecipazione all’Angelus del Papa di domenica 18 settembre, e all’udienza generale del Sommo Pontefice di mercoledì 21 settembre. In aggiunta alle visite alle Basiliche ed ai principali monumenti di Roma, ci sarà una visita ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina. Il viaggio sarà effettuato solo se si raggiungeranno i 40 partecipanti. Avverrà in pullman gran turismo. La quota è stata fissata in 600 euro, più un eventuale supplemento di 90 euro per la camera singola. Le iscrizioni, con il versamento di un anticipo di 150 euro, vanno effettuate entro il 31 marzo presso il Circolo Acli di Nembro, via Mazzini 9 (telefono 035.52 38 77), nelle mattinate del mercoledì e del giovedì, e nella serata (ore 19-20) del venerdì di ogni settimana. Il 23 febbraio conferenza di Massimo Cacciari Il dramma dell’umanesimo è il tema che nella serata di martedì 23 febbraio, alle ore 20,30, all’auditorium “Modernissimo”, verrà sviluppato da Massimo Cacciari, il quale sarà a Nembro per una conferenza promossa nell’ambito del Corso di filosofia 2015/16 allestito da Noesis. Per l’accesso all’auditorium di Piazza della Libertà sono state previste prenotazioni. Per informazioni, telefonare in Biblioteca (035 471 370). NEL MESE DI MAGGIO, CON DUE DIVERSI VIAGGI, ORGANIZZATI DALL’ANTEAS (UNIVERSITÀ PER LA TERZA ETÀ) Gite a Chioggia ed Este e nel golfo del Tigullio Mentre si sta avviando alla conclu- partecipazione è stata stabilita in 65 euro. motonave, per visitare località note come sione anche l’anno accademico 2015/16, Nei giorni 30 e 31 maggio ci si recherà Camogli, Portofino, San Fruttuoso, Santa il gruppo di Nembro dell’Anteas ha messo invece nel Golfo del Tigullio, con spo- Margherita Ligure ed altri centri di granin cantiere due viaggi, con mete Chioggia stamenti, oltre che in pullman, anche in de interesse turistico ed ambientale. La ed Este e il Golfo del Tigullio. La quota base di partecipazione, per visita a Chioggia ed Este avrà luopersona, è stata fissata in 160 eugo il 18 maggio; nella mattinata ro, più un eventuale supplemento ci sarà la sosta a Chioggia; nel di 40 euro per la camera singola. Nel pomeriggio di sabato 13 febbraio, nella zopomeriggio ci si sposterà ad Este. Per prenotazioni, iscrizioni e detna tra il villaggio Crespi Alto e San Faustino, area nei Ci saranno guide che illustrerantagliate informazioni, ci si può ripressi della chiesa, è stato smarrito un braccialetto in no storia e monumenti delle due volgere alla sede della Federaziooro bianco Tennis, con brillantini. Chi lo avesse trovalocalità. Nella zona di Chioggia ne pensionati Cisl, in via Mazzini, to e intende ridarlo a chi lo ha smarrito, può rivolgersi verrà consumato il pranzo, in un 2, in Nembro. Gli interessati sono agli Uffici parrocchiali. Il gesto sarà molto apprezzato. ristorante prestigioso. La quota di pregati di farsi avanti per tempo. Smarrito un braccialetto IL NEMBRO febbraio 2016 13 VITA PARROCCHIALE PRIMA DELL’INIZIO DEL “CAMMINO” DEL PERIODO QUARESIMALE, PARTICOLARMENTE DENSO DI PROPOSTE EDUCATIVE “Crespi-Zilioli”: tutti in maschera per le... Olimpiadi di Carnevale Nella prossima estate, come noto, in Brasile si svolgeranno le Olimpiadi. Alla scuola dell’infanzia Crespi-Zilioli hanno pensato di... anticiparle, con una edizione riveduta e adattata alle esigenze della istituzione; e di collocarne lo svolgimento nel periodo del Carnevale. Il giorno più importante, a tale riguardo, è stato il venerdì 5 febbraio, quando per tutti – alunni ed educatrici – era tassativo (o quasi) mettersi in maschera. Le Olimpiadi, si sa, sono basate su gare, su prove di abilità o di velocità nel far fronte a determinate situazioni e nel superare certi ostacoli e difficoltà, di vario tipo. In una scuola dell’infanzia è stato giocoforza pensare a “prove speciali”, adatte all’età dei concorrenti ed all’ambiente. Lo “scenario” per ciascuna di siffatte gare è stato creato in ambienti diversi. Prima del... via, ai concorrenti è stata data una coccarda da usare per la... raccolta delle “medaglie” via via ottenute; “medaglie”, nel caso specifico, costituite da palline colorate, valide anche come attestazioni della personale mobilitazione nelle diverse “discipline” via via profilatesi. Nella concretezza i piccoli alunni (“piccoli” in senso lato, ossia includenti “grandi”, “mezzani”, “neo-arrivati”) hanno dovuto cimentarsi in gare come queste: risolvere indovinelli (riguardanti i... protagonisti dei cartoni animati, oppure – per i bambini più grandicelli – tematiche più complesse); partecipare ad una staffetta con in mano un piatto “bucherellato” pieno di coriandoli, cercando di... perderne il meno possibile (dei coriandoli); fare, senza 14 IL NEMBRO febbraio 2016 sprechi, travasi di farina bianca, di farina gialla, di sabbia o di ceci; realizzare braccialetti con “pezzettini” di carta colorata. Nel contesto di un tale tour de force non sono mancate, naturalmente, tappe “riposanti”, come quella che consentiva di ammirare un cartone animato “carnevalesco”, interpretato da una della “figure” oggi più in auge tra gli esponenti delle nuovissime generazioni. “Grandi” e “mezzani” si sono trovati impegnati – venerdì 5 febbraio – tanto al mattino quanto al pomeriggio. I più piccoli, al pomeriggio, hanno avuto la possibilità di fare il solito “riposino”. Per tutti, al momento della merenda, c’erano in abbondanza “chiacchiere” ed altre leccornie. Il Carnevale ormai è stato archiviato. Anche per la Quaresima, presso la CrespiZilioli è stato varato un itinerario, un percorso in più tappe riunite sotto il titolo Il fiore che profuma di bontà. Per ogni classe è stato preparato un grande cartellone, recante un maxi fiore caratterizzato da sei petali, di settimana in settimana, nel “cammino” verso la Pasqua, ciascuno dei petali del “grande fiore” sarà occupato VITA PARROCCHIALE da disegni sulla base di spunti tratti o da un brano del vangelo oppure da qualche frase assai significativa. In questa attività si è ritenuto di cercar di coinvolgere anche le famiglie; in pratica, i bambini, a casa, in forma più limitata (utilizzando materiale che è stato messo a loro disposizione in una busta), con l’aiuto dei rispettivi genitori, sono stati invitati a ripetere ciò che, per loro, è stato progettato entro le singole classi della scuola. Si sa che in altri tempi, durante la Quaresima, adulti ed esponenti delle nuove generazioni si imponevano rinunce, “piccoli sacrifici”: come il non consumare dolci, il non fumare, il non andare al cinema, il non vedere la televisione. Non mancano persone che anche attualmente si impongono sacrifici del tipo indicato, o altri. Ora queste persone sono sempre di meno. Per i bambini, alla Crespi-Zilioli sono stati proposti nel segno del periodo quaresimale cristianamente inteso, dei piccoli impegni volti a facilitare la loro formazione; la loro crescita anche sul piano umano. Tra gli “impegni” proposti ai piccoli per il periodo della Quaresima sono stati inseriti i seguenti: raccontare agli amici tutto ciò che, man mano, si viene a sapere sulla figura di Gesù; chiedere, almeno qualche volta, alla mamma ed al papà, di recitare insieme una preghiera; cercar di conoscere sempre meglio, e di sorridere sempre di più, anche agli amici o coetanei con i quali, di solito, si fa un po’ fatica ad andare completamente d’ac- cordo; cercar di fare al più presto la pace con i coetanei e le coetanee con i quali si era litigato; non perdere l’occasione di dire una buona parola ad un coetaneo che si ritiene stia sbagliando nei suoi comportamenti; cercar di stare vicino e fare compagnia ad un coetaneo che appare triste o in difficoltà. Naturalmente, pure nei giorni di Carnevale e nelle prime settimane della Quaresima si è andati avanti, presso la Crespi-Zilioli, nella attuazione del progetto didattico che, per il 2015/16, ha come titolo “Io come un albero”. Nella fase attuale è in corso l’esame delle diverse parti di una pianta, con il tentativo di stabilire analogie e raffronti con... la persona umana. Mentre va avanti l’anno scolastico 2015/16, si pensa, entro la direzione della scuola materna Crespi-Zilioli all’anno scolastico 2016/17. Dopo il buon esito dell’open day, nella sua innovativa impostazione, si stanno raccogliendo le iscrizioni dei... futuri alunni. E l’auspicio è che esse si facciano sempre più numerose, mentre la scuola – dal canto suo – si sforza di migliorare sempre di più il proprio servizio alle famiglie. Le foto di queste pagine sono state fatte tutte in occasione delle “Olimpiadi di Carnevale”. IL NEMBRO febbraio 2016 15 CRONACHE SU INIZIATIVA DEL C.I.F. NEL POMERIGGIO DI DOMENICA 6 MARZO, NEL SALONE “DON GIUSEPPE ADOBATI” ALL’ORATORIO “Festa della donna” con due Cori impegnati in brani di due epoche diverse In adempimento di quello che è ormai diventato un suo quattro voci. Per quanti li vissero, sarà l’occasione propizia per impegno vivamente sentito, anche in questo 2016 il gruppo di ricordare... bei tempi passati. Nembro del C.I.F. (Centro italiano femminile) si è attivato per Per l’ingresso alla manifestazione sarà chiesto agli adulti organizzare un momento di gioioso incontro, aperto a tutti, in un contributo di 3 euro; bambini fino a dodici anni potranno occasione della “Festa della donna”. La ricorrenza verrà eviden- avere invece l’accesso gratis. Non mancherà una gustosa meziata con un paio di giorni di anticipo (rispetto all’8 marzo, data renda per rendere ancora più piacevole l’incontro che è stato della “Giornata” annuale). L’incontro si svolgerà infatti nel po- pensato quale momento da vivere insieme, in allegria, da parte meriggio (ore 15) di domenica 6 marzo nel salone “Don Giu- di giovani e meno giovani. Ci sarà anche la suspence... del sorseppe Adobati” dell’Oratorio, che anche negli anni passati ha teggio dei numeri fortunati, destinati ad avere premi. Insomma: più volte accolto eventi di egual tipo. L’evento di questo 2016 so- nulla è stato tralasciato per favorire una massiccia adesione. La stanzialmente consisterà in un concerto con la partecipazione di speranza è che la... risposta sia in sintonia con l’attesa. due Cori: il Coro TU (della Terza UniversiLE PRIMULE OFFERTE DAVANTI ALLE CHIESE IN CAMBIO DI ELARGIZIONI tà) dello Spi Cgil di Bergamo, e la Polifonica del Centro Anziani di Albino, diretti da Laura Saccomandi. I due complessi verranno accompagnati al pianoforte dal maestro Adriano Norbis. Le aderenti al gruppo nembrese del chiese di Nembro, in coincidenza con le Nella prima parte del concerto verranno eseguiti alcuni madrigali rinasci- C.I.F., affiancate dalle iscritte alMesse prefestive e festive, sono state mentali e due “notturni” mozartiani volti la locale sezione dell’Azione offerte primule (simbolo della a rimarcare fascino e contraddizioni della Cattolica, in occasione della primavera che sboccia, della donna, le gioie, le incertezze, le delusioni Giornata nazionale per la Natura che si risveglia e ridell’innamoramento. Il repertorio della vita, promossa dalla Confenasce) in cambio di libere seconda parte della manifestazione mu- renza episcopale italiana, si oblazioni. La risposta è stasicale sarà costituita da canzoni apparte- sono impegnate anche per ta più o meno in linea con nenti alla tradizione, assai note, tratte un concreto sostegno e la quella degli anni passati. anche dalle colonne sonore di film che tutela dell’esistenza umaComplessivamente sono staebbero grande successo negli anni ’50; na in tutte le età. Tra sabato ti raccolti 2.121 euro, che sono canzoni riproposte, nella circostanza, a 6 e domenica 7 febbraio, davanti alle stati destinati e devoluti alla base di Alzano Lombardo del Centro di aiuto alla vita, impegnato in particolare a favore Assemblea dei soci dell’Avis per un bilancio del 2015 di mamme in grave difficoltà con i loro bambini e di donne che, pur tra tanti diPer la mattinata della domenica dalla zona di via Nembrini, ove si trosagi e problemi, intendono portare avanti 21 febbraio è stata indetta l’annuale vava, al centro del paese (nello spazio la loro gravidanza in atto. assemblea dei soci della locale sezione retrostante al “Modernissimo”). L’inauSi coglie questa occasione per ricordell’Avis (Associazione nazionale italia- gurazione del rinnovato monumento è dare che il gruppo di Nembro del C.I.F., na dei donatori di sangue): sezione che avvenuta con una manifestazione che nella sua sede in via Carso (davanti è tra le più “anziane” e nutrite della ha visto l’adesione di rappresentanze all’ingresso del Centro Daina) prosegue di sezioni avisine di parecchie località Bergamasca. il suo servizio di raccolta e di ridistriL’assemblea, con inizio alle ore 9, della provincia di Bergamo. buzione ai bisognosi, di cose e oggetti Va detto che l’Avis, nell’intento di si svolgerà nella sede del sodalizio, che utili alle famiglie, in particolare per i si trova entro la Casa della comunità, promuovere i propri ideali (di tutela bambini: carrozzine, lettini, seggioloni, attigua al sagrato della plebana. Du- della salute, di stimolo alla solidariee poi indumenti e anche biancheria però rante l’incontro verrà illustrato dal pre- tà) sta sempre più facendo sentire la ancora in buon stato. La sede del C.I.F. è sidente, Walter Stancheris, il bilancio propria presenza nei campi più diversi, aperta ogni martedì mattina dalle ore 9 (sotto tutti gli aspetti) di quanto è stato dallo sport alle iniziative culturali e soalle ore 11,30 ed ogni ultimo sabato del fatto nel corso del 2015; saranno altresì ciali. Per esempio, a Nembro, ha dato mese, dalle ore 9,30 alle ore 11. Un sentidelineati gli impegni che si intendono appoggio al restauro del monumento ai to ringraziamento va a quanti hanno già Caduti, situato in Piazza Italia e all’orgaaffrontare nell’anno in corso. sostenuto e vorranno o cominciare o conIl 2015 è stato importante per l’A- nizzazione insieme ad altre associazioni tinuare a sostenere quest’opera, che via vis nembrese. In coincidenza con il 65° di un viaggio (nel prossimo maggio) di via si va rivelando sempre più preziosa, anniversario della fondazione della studenti delle medie nei luoghi della specialmente in questo periodo di diffusa sezione, come noto si è attuato il trasfe- “Grande Guerra”. (Di questo viaggio si difficoltà, a causa della crisi economica rimento del monumento al donatore parla anche in altra pagina). che continua a far sentire i suoi effetti. Sempre generosi i Nembresi nella “Giornata per la vita” 16 IL NEMBRO febbraio 2016 CRONACHE NEL CORSO DEL “RANCIO SOCIALE” DEL GRUPPO DEGLI ALPINI DI NEMBRO Molto elogiato il progetto di portare ragazzi sui luoghi della “Grande Guerra” Confermata ufficialmente nel corso della annuale “cena sociale”, è stata salutata con grande favore la notizia – anticipata già sul Nembro di gennaio – che nei giorni 19, 20 e 21 maggio gli Alpini del Gruppo di Nembro accompagneranno due terze classi della scuola media “Enea Talpino” in visita a luoghi della “Grande Guerra” 1915-1918. Varato verso la metà dello scorso anno, il progetto, insieme alle “penne nere” vede impegnati il G.A.N., il C.A.I. locale e la sezione Avis di Nembro. Dopo le prime titubanze, l’idea ha trovato crescenti consensi ed ora è avviata a piena attuazione. Man mano emergeranno, si daranno le indicazioni aggiornate sugli sviluppi dell’iniziativa, indubbiamente di grande spessore e forte significato. Il “rancio sociale” annuale – come lo definiscono gli Alpini – ha avuto luogo nella serata del sabato 23 gennaio. I partecipanti erano circa centoquaranta. Tra i presenti, anche le autorità, con il sindaco di Nembro Claudio Cancelli, ed il presidente provinciale dell’A.N.A. (Associazione nazionale Alpini), Carlo Macalli, i quali hanno rivolto un saluto ai convenuti ed hanno rimarcato l’importanza di quanto, nei diversi ambiti, gli Alpini stanno facendo. Nel corso della serata è stata ascoltata con vivo interesse, e molto apprezzata, la relazione con la quale Vincenzo Carrara, capogruppo degli Alpini nembresi, ha illustrato ciò che è stato fatto nel corso del 2015 ed ha delineato i programmi di massima per il 2016. Nelle parole di Vincenzo Carrara, naturalmente, non è mancato il ricordo di quanti, nel corso del 2015, “sono andati avanti”; ma sono stati rammentati anche tutti gli scomparsi. Si è appreso che pure nel 2016 si svolgerà la Vincenzo Carrara con Pierino Moretti, nel momento della premiazione dell’alfiere del Gruppo nembrese dell’A.N.A. sagra alpina nel mese di luglio. Vincenzo Carrara ha espresso l’auspicio di una assidua frequentazione della sede del Gruppo, al “Camporotondo”, da parte di tutti i tesserati e degli amici che ne hanno la possibilità: sede che è il “cuore pulsante” del Gruppo, perché in essa vengono ideate, progettate, e poi portate avanti le diverse iniziative. Nel corso della serata è stato premiato, “con tanta riconoscenza”, Pierino Moretti, l’alfiere che porta il gagliardetto del Gruppo di Nembro in tutte le diverse manifestazioni attuate nel corso dell’anno nella Bergamasca. Hanno allietato l’incontro conviviale, con una serie di esecuzioni musicali, alcuni componenti della Fanfara di Scanzo. In chiusura del “rancio sociale” (e dei vari momenti che hanno connotato la serata) c’è stato il sorteggio dei biglietti fortunati nella sottoscrizione a premi promossa per l’occasione. La dirigenza del Gruppo Alpini sentitamente ringrazia quanti sono intervenuti all’appuntamento ed esprime gratitudine alla Parrocchia, all’Oratorio (e al suo direttore) che hanno messo a disposizione l’ambiente (il salone “Don Giuseppe Adobati”) nel quale esso ha avuto svolgimento. IL COMITATO DI GESTIONE ELETTO A DICEMBRE È AL LAVORO IN VISTA DI NUOVE INIZIATIVE Al Centro Anziani già scelta la località per le vacanze al mare nella prossima estate Al Centro Anziani, anche se ci troviamo ancora nel pieno inverno, già si sta pensando alle vacanze estive. Per il soggiorno al mare si è ritenuto di puntare su una località nuova. L’attenzione si è fermata su Rodi Garganico, nella Puglia, in particolare sull’Hotel Royal Gates. Il periodo sarà quello dal 3 al 17 settembre. La quota è stata fissata in 830 euro, con l’eventuale supplemento di 170 euro per coloro che intendono usufruire di una camera singola. Il viaggio verrà effettuato con un autobus Gran Turismo. Lungo l’itinerario è prevista una sosta per il pranzo. Le prenotazioni vanno fatte entro il 15 giugno, con il versamento, come caparra, di 250 euro; il saldo della quota andrà effettuato entro il 30 luglio. In Puglia, a Torre Canne, si trova pure la località nella quale i Nembresi che fanno riferimento al Centro si recano per le cure termali. Il periodo scelto per questo 2016 è quello che va dal 22 maggio al 5 giugno. Ci sono ancora alcuni posti disponibili per quanti desiderano approfittarne. In questo caso – cioè per le cure termali – il viaggio verrà fatto con la “Frecciarossa”, treno ad alta velocità. Per quanti lo desiderano, c’è però la possibilità anche del viaggio in aereo con il versamento in più di 120 euro a persona (rispetto alla quota totale stabilita, e già più volte indicata). Il nuovo Comitato di gestione del Centro Anziani, eletto il 3 dicembre scorso (allorché, è stato eletto pure il gruppo o collegio dei revisori dei conti, formato da Luca Moretti, Giuseppe Ravellini ed Emanuele Suardi) è al lavoro per tenere l’istituzione attiva e via via più operativa; a tale scopo ha invitato anche tutti i soci ad avanzare idee e proposte, magari con il personale impegno, per nuove iniziative e per nuovi progetti. Il tesseramento per il 2016 sta andando avanti bene. La quota per l’adesione è stata confermata in 6 euro. E sono state confermate – tramite la convenzione da tempo in atto – tutte le agevolazioni connesse alla tessera per gli acquisti presso i negozi e gli esercizi commerciali nembresi che hanno aderito a questo programma. Proseguono con il consueto successo i pomeriggi domenicali danzanti, dalle ore 15 alle ore 18, presso il salone della cascina solidale situata in via Kennedy. Questi appuntamenti risultano sempre assai affollati, con parecchia gente che arriva anche da fuori paese. IL NEMBRO febbraio 2016 17 CRONACHE MESSO IN LUCE AL CONVEGNO “LA NONA PORTA” Il ruolo dell’educatore nell’epoca di Internet Nell’impostazione della edizione di quest’anno (la XIX) del convegno “La nona porta”, periodicamente indetto nel ricordo del compianto dottor Enzo Daina, c’era la novità del raggruppamento dei lavori nella sola mattinata del 29 gennaio. Erano previste due relazioni, però, per una improvvisa indisposizione, il prof. Vittorio Robiati Bendaud, non é potuto intervenire; e così tutto il tempo dell’incontro è stato lasciato a disposizione della professoressa Francesca Nodari, filosofa, direttrice scientifica della Fondazione “Filosofi lungo l’Oglio”, la quale lo ha ottimamente utilizzato parlando di problematiche di vivo interesse e grande attualità. Il rapporto non tematizzato tra maestro e allievo: la chance dell’educazione; questo era il tema affidato alla relatrice, la quale ha iniziato dicendo che il fenomeno della globalizzazione, fonte dell’abbattimento di tutte le barriere, e il sempre più utilizzo di Internet e delle più avanzate tecnologie – utilizzo spesso fatto anche in modo improprio – hanno portato ad una accelerazione esasperata dei tempi, ed anche nella percezione di quanto accade, lasciando così all’uomo Serie di mostre di Paolo Facchinetti È questo, un periodo particolarmente intenso per il pittore nembrese Paolo Facchinetti. Resterà aperta sino al 5 marzo la mostra personale che egli ha in corso a Bergamo, alla galleria Viamoronisedici Spazioarte: mostra che è stata l’occasione per la pubblicazione anche di un corposo catalogo delle opere dell’artista nostro compaesano. Fino al 22 aprile Paolo Facchinetti sarà presente, con un’altra sua “personale”, anche allo “Studio Ponti” di Milano; titolo della rassegna Di luci e d’ombra. Sempre a Milano Paolo Facchinetti sarà tra i protagonisti dell’edizione 2016 di Affordable Art Fair, in programma dal 17 al 20 marzo, al “Superstudio”. Tra maggio e giugno Paolo Facchinetti terrà una “personale” anche a Firenze, alla OnArt Gallery. 18 IL NEMBRO febbraio 2016 del XXI secolo una sensazione di paura, la sempre più marcata consapevolezza di essere “limitato”, “finito”, nella propria esistenza. Da qui scaturisce il suo sforzo per cercar di far fruttare al massimo il tempo di cui dispone. Ma con questo corre il rischio, nemmeno tanto remoto, di trovarsi disorientato. In un siffatto contesto la figura del maestro, il quale non solo trasmette conoscenza, ma educa, lasciandosi anche mettere in discussione dalle domande del suo allievo, diventa ancora più importante: il Maestro intrattiene con l’Allievo un dialogo, costruisce con lui una relazione, un rapporto di responsabilità; lo rende consapevole di aver bisogno dell’Altro, che lo convoca perché l’allievo è “convocato” è l’“eletto”; ma l’allievo, libero, può scegliere di rispondere, di accettare oppure no. Aperto a tutti, il convegno “La nona porta” pure nella recente edizione ha visto una rilevante partecipazione di persone, docenti universitari e anche di studenti, in particolare dell’Università di Pavia. Nelle foto: la professoressa Francesca Nodari e una veduta della sala del convegno, presso il Centro Daina, in via Carso. CRONACHE NELLA SERATA DEL 5 MARZO NEL CAPANNONE DI VIA VASVECCHIO Alla ribalta l’“Enea Salmeggia” per i quarant’anni della “Persico” Con quello in cartellone per la serata di sabato 5 marzo, ore 21, si concluderà la serie dei tre concerti (di diversa impostazione) che la “Persico stampi” ha voluto organizzare – nel contesto anche di altre iniziative – in occasione del quarantennale della propria attività. Presso il capannone di via Vasvecchio – sede anche dei due precedenti appuntamenti – questa volta (sabato 5 marzo) sarà sul palco l’orchestra Enea Salmeggia, nella formazione ensemble. Ospite d’onore della serata sarà il popolarissimo Massimo Lopez. Come già riferito, la serie dei tre appuntamenti (con ingresso libero per tutti) è stata inaugurata dal Coro Anghelion, il 9 gennaio. Sabato 13 febbraio si è esibita l’orchestra a fiati (corpo bandistico) di Albino, sotto la direzione del maestro Savino Acquaviva, con Massimo Bartoletti come tromba solista, con Mattia Lecchi alla fisarmonica, e con Sevil Yalcin come “voce folkloristica”. The Orient Express era il titolo del concerto, basato su un repertorio assai vario, offerto con estrema versatilità. C’era il timore che, nella circostanza, il pubblico risultasse scarso, a causa della coincidenza con la serata conclusiva del Festival di Sanremo e con la partita di calcio Juventus-Napoli. Invece il vastissimo capannone è risultato egualmente molto affollato. In apertura alla serata – come già aveva fatto il 9 gennaio – ha parlato Pierino Persico, che ha delineato ulteriori dettagli della nascita e della crescita dell’azienda che ha avviato. Egli si è soffermato in particolare sulle difficoltà che via via si sono dovute affrontare per conquistare nuovi mercati, per stare al passo con i tempi nell’adeguamento tecnologico, per essere sempre pronti in rapporto alle tendenze emergenti ed alle attese della clientela, via via fattasi sempre più internazionale. Nelle sue parole, e nel modo nel quale le ha pronunciate, si è avvertita la vera “passione” che egli ha per il suo lavoro, anche adesso che si trova affiancato dai figli nella conduzione dell’azienda. Per marzo, in aggiunta al concerto con l’orchestra Salmeggia, sono previste anche alcune mostre di design, di grande interesse. Sabato 13 febbraio la “storia” della “Persico stampi”, e in particolare del suo fondatore, è affiorata anche da una bella e simpatica composizione in dialetto bergamasco, che è stata recitata prima dell’inizio delle esecuzioni musicali. Nelle foto: momenti della serata. Molti consensi per la rassegna di spettacoli teatrali per bambini Ha incontrato molti consensi l’iniziativa Palcoscenico junior, rassegna di spettacoli teatrali per bambini. Dopo i due proposti a gennaio, sono in cartellone Da dieci anni il Bazar organizza “spedizioni” da Nembro alla Scala La serata di lunedì 7 marzo (nella consueta sede dell’auditorium delle Scuole medie), al Bazar della musica, sarà l’occasione, da un lato, per definire i dettagli delle “spedizioni” di quest’anno (21 marzo e 13 aprile) nel capoluogo lombardo, e, dall’altro, per tracciare un bilancio dei dieci anni dell’iniziativa di andar da Nembro a vedere spettacoli alla Scala di Milano. Complessivamente oltre 250 persone, almeno una volta, hanno partecipato a questi viaggi. Al Bazar si sta organizzando pure la partecipazione alla rappresentazione dell’opera Turandot di Giacomo Puccini, in programma per il 4 marzo nel teatro “Gianandrea Gavazzeni” di Seriate. altri tre appuntamenti. Ecco il calendario: 21 febbraio: Un treno carico di filastrocche, con la Fondazione Aida (spettacolo adatto per bambini e ragazzi dai 4 ai 10 anni); 13 marzo: Tramando, con il Teatro Baracca (spettacolo adatto per bambini e ragazzi dai 3 agli 8 anni); 10 aprile: Pam, parole a matita, con Luna e Giac (spettacolo adatto per bambini e ragazzi dai 3 ai 10 anni). Le rappresentazioni, presso il Cineteatro “San Filippo Neri” hanno inizio alle ore 16,30. I prezzi variano a seconda dell’età dei piccoli spettatori. Informazioni dettagliate si trovano sul sito dell’Oratorio e del “San Filippo Neri” (Cineteatro). Continuano con successo, nelle modalità più volte segnalate, anche le proiezioni di film di grande interesse. IL NEMBRO febbraio 2016 19 STEFANO RAVELLINI AGENZIA IMMOBILIARE via Mazzini, 12 - 24027 NEMBRO (BG) Tel. e fax 035 4127129 Cell. 335 5848666 www.immobiliareravellini.com [email protected] NEMBRO centro NEMBRO centralissimo NEMBRO centro NEMBRO Signorile quadrilocale composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, tre camere da letto, doppi servizi, ampie terrazze, cantina, autorimessa. Parco e giardino condominiale. C.E. “G”, 178,7 Kwh/m²a. € 125.000 Come nuovo, appartamento unico ed originale, ultimo piano; ingresso, salone, cucina, due/tre camere, doppi servizi, spettacolare terrazza-solarium di 140 mq con vista a 360°, bibox. C.E. “E”, 141,87 Kwh/m²a. Prezzo adeguato Panoramico, soleggiatissimo ampio trilocale ultimo piano con terrazzone coperto vivibile di 40 mq; ingresso, salone con cucina a vista separabile, 2 ampie camere da letto, bagno, spazioso sottotetto, box. 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Le Borse hanno subito scossoni in serie, con i titoli bancari al centro delle tempeste, in particolare in Italia. I risparmiatori si sono chiesti come tutelare i loro gruzzoli. Si è fatta più forte l’attenzione per i beni-rifugio. E tra questi è tornato in assoluta evidenza il benerifugio per eccellenza, ossia il mattone. Si sono fatte via via più ricorrenti le voci di una ripresa, sia pure lenta, del mercato immobiliare. Nella concretezza, come vanno, davvero, le cose, a questo riguardo, in Italia? E a Nembro? La domanda è stata rivolta in particolare a Stefano Ravellini, che con la sua agenzia è sovente presente (attraverso pagine pubblicitarie) su Il Nembro. «Sì, in effetti qualche cosa si sta muovendo, molto cautamente, ma si sta muovendo...» è la risposta. Stefano Ravellini ha una lunga esperien- Stefano Ravellini nel suo ufficio in via Mazzini, a Nembro. za nel settore. Vi opera ormai da più di trent’anni (dal 1982) e da più di quindici anni (dal 1999) ha il suo ufficio nel cuore del centro storico, in via Mazzini. «D’altra parte – spiega ancora Stefano Ravellini – ci sono tutte le condizioni per una ripre- sa del mercato delle case. Il momento è buono. I prezzi sono assai più contenuti rispetto al passato. Le banche accordano mutui a tassi più che accessibili. Ci sono agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni che, di solito, si attuano quando si acquistano immobili non nuovi. Investendo in Borsa, non si sa mai come può andar a finire. Un immobile, invece, resta sempre qualcosa di concreto...». A Nembro e nei dintorni ci sono buone occasioni? «Le buone occasioni non mancano mai – risponde ancora Stefano Ravellini –; ed è pure ampio l’orizzonte delle scelte, sia per il nuovo sia per l’usato». Tra quanti si rivolgono a lei, ci sono persone di tutte le età? «In prevalenza, come è naturale, si tratta di giovani e di persone nel pieno della vita. C’è chi sta per mettere su famiglia e c’è chi deve cercare una casa più grande, e quindi vende quella che ha... Le situazioni sono le più diverse. Ma in genere, si riesce a trovare la soluzione confacente per ogni caso. L’importante è che, davvero, e finalmente, la “ripresa”, della quale tanto si parla, arrivi sul serio e che anche il mercato immobiliare ritrovi un buon fermento. Per chi vuole comprare casa, o migliorare quella che ha, questo, ripeto, è il momento propizio!». SECONDA EDIZIONE DELLA RASSEGNA “ARTE, MUSICA, EMOZIONI” Commedie in dialetto in scena al “Modernissimo” Dopo i consensi ottenuti con quella dello scorso anno, l’associazione Gherim ha pensato di allestire la seconda edizione della manifestazione denominata “Arte, musica, emozioni”, costituita dalla rappresentazione al “Modernissimo” di spettacoli in dialetto bergamasco. Calendarizzata tra questo periodo invernale-primaverile e il prossimo autunno, la manifestazione è stata basata complessivamente su cinque appuntamenti. Dopo quello fissato per la serata del 13 febbraio, con la Compagnia stabile di prosa “Carlo Bonfanti” - Città di Treviglio (spettacolo intitolato Vinsanto), il programma prevede i seguenti spettacoli: 5 marzo: Öna cà dè ’mpustùr, con la compagnia dialettale “La combricola Gino Gervasoni” di Gazzaniga; 19 marzo: Chè faméa!, con la compagnia teatrale dialettale “Isolabella” di Villongo Sant’Alessandro; 8 ottobre: L’è töt ü manicomio, con la compagnia stabile “Il teatro del Gioppino” di Zanica. 22 ottobre: Chiave per due, con la compagnia teatrale “Franco Barcella” di San Paolo d’Argon. Tutte le rappresentazioni in cartellone avranno inizio alle ore 20,30. Per l’ingresso agli spettacoli del 5 e del 19 marzo, e dell’8 ottobre (così come è avvenuto per quello messo in programma per il 13 febbraio) il costo del biglietto è stato fissato in 6 euro. Allo spettacolo del 22 ottobre sarà possibile accedere ad offerta libera: il ricavato della serata andrà a beneficio dell’Associazione italiana per la lotta alla miastenia e alle malattie immunodegenerative. Sono stati comunque previsti Voucher cumulativi. Per qualsiasi informazione si può telefonare al numero 035 41 27 207 o contattare [email protected]. L’intera iniziativa ha il patrocinio del Comune di Nembro. IL NEMBRO febbraio 2016 21 VITA PARROCCHIALE PIÙ SONTUOSO DEL SOLITO LO SHOW ORGANIZZATO IN OCCASIONE DEL CARNEVALE “Gran varietà” alla Casa di Riposo È risultato più... sontuoso e partecipato del solito lo show che ogni anno viene organizzato presso la Casa di Riposo, in aggiunta al “ballo in maschera” del martedì prima dell’inizio della Quaresima, negli ultimi 22 IL NEMBRO febbraio 2016 giorni del Carnevale. Dalla Corrida, richiamante la “storica” gara tra “dilettanti allo sbaraglio”, che fu condotta in televisione (oltre che alla radio) da Corrado (Mantoni), si è passati ad un... “Gran varietà”, sul modello delle kermesses che in altri tempi erano di prammatica, al sabato sera, nei programmi del principale canale della emittente di Stato per il piccolo schermo. Oltre ai gruppi ed ai soliti, appartenenti al coro “Saranno famosi”, propostisi come cantanti, si sono affacciate alla ribalta formazioni di danzatrici in sgargianti costumi. Introdotti da una briosa presentatrice (foto qui accanto), tutti i protagonisti della... “super-rivista” saliti sul palcoscenico hanno raccolto applausi senza fine dal numeroso pubblico presente, formato da ospiti della Casa di Riposo e da loro parenti. A tutti coloro che si sono dati da fare per il buon esito della manifestazione (animatori, volontari, personale interno all’istituzione e così via) va un sentito ringraziamento. Nel pomeriggio di sabato 6 febbraio nel “salone delle feste” della Casa di Riposo, si sono vissuti momenti di genuina allegria. VITA PARROCCHIALE IL NEMBRO febbraio 2016 23 SGUARDI AL PASSATO RIEVOCAZIONI CHE OFFRONO SPUNTI PER RIFLESSIONI E CONFRONTI Cent’anni fa sul Nel calendario del 1916 l’inizio della Quaresima era colloca- bresi: Oreste to nella data dell’8 marzo. Nella sua edizione uscita il 6 febbraio “Bonèra” Fronti, di cent’anni fa il Nembro, rimarcando la temperie che allora di Viana, padre si stava vivendo – quella del primo conflitto mondiale – pose di quattro «bimbi in tenera età», e Stefano Piazzalunga. Di altri vigorosamente un interrogativo: ci si poteva, in quel contesto, due nembresi, Giorgio Brissoni e Patrizio Tagliaferri, «da parecabbandonare a baldorie ed a feste tra coriandoli e stelle filanti? chio tempo» mancavano notizie. Nel periodo natalizio parecchi LA GUERRA E IL “CARNOVALE” – Quello – allora – ormai dei Nembresi arruolati erano rientrati per una breve licenza; per imminente – così iniziava l’articolo di fondo o editoriale del il 12 gennaio e per il 7 febbraio erano però stati indetti ulteriori mensile della Parrocchia intitolata a San Martino – «è il primo reclutamenti. Carnovale che si affaccia dacché alle frontiere d’Italia romba “MUTUO SOCCORSO FEMMINILE” – A causa della guerra il cannone, con migliaia di bocche orribili; dacché esplodono in atto era stata sospesa all’asilo la tradizionale “festa dell’albero bombe e granate, mitragliatrici sparano e proiettili fischiano di Natale”. Alcune nobildonne, guidate da Giulia Morbio Crespi, nell’aria; dacché la criniera delle vollero tuttavia, e comunque, il 12 Alpi che recinge la Patria è una gennaio, portare doni ai bambini. selva di baionette luccicanti al sole In quell’ora segnata da sempre sulle candide nevi. L’anima nostra nuove difficoltà si configurava via – si faceva presente sul Nembro via più evidente l’importanza della del febbraio del 1916 –, l’anima “Società di mutuo soccorso femmidell’Italia, è lassù: a combattere nile” che a Nembro era stata foncon chi combatte, a soffrire con chi data nel 1905: in dieci anni, oltre a soffre ad agonizzare con chi spira, diffondere «lo spirito di reciproca a sostenere quelli che il piombo carità cristiana», essa aveva dispennemico prostra al suolo, a raccosato a famiglie in difficoltà sussidî gliere i brandelli di vite umane che per un ammontare di 7.196,85 lile granate disperdono. L’anima re, mantenendosi inoltre un fondo nostra è lassù; curva sui piccoli cidi cassa di 1.057,59 lire. Le nuove miteri, abbracciata alle rozze croci iscritte alla “Società” risultavano in che le mani pietose dei soldati sucostante aumento. perstiti hanno piantato sui caduti, VENTIMILA COMUNIONI IN dovunque una tomba si è aperta a PIÙ – Dai consuntivi dei dodici raccogliere l’eroe per l’ultimo sonmesi allora appena trascorsi scano. (...)». Dopo aver così delineato turì che nella Parrocchia di San lo scenario bellico incombente Martino, in quel tempo formata su tutti, l’editoriale del Nembro si da poco più di cinquemila fedeli, rendeva incalzante con domana fronte delle 252mila fatte nel de come le seguenti: «Chi si sente 1914, nel 1915 erano state distriUna delle innumerevoli tavole con le quali Achille Beltrame nell’animo l’audacia di insultare (1871-1945) illustrò, sulla “Domenica del Corriere”, momenti ed buite 272mila Comunioni, delle al sangue che scorre a torrenti, di aspetti della Grande guerra 1915-18. quali 39mila nella chiesa di San sorridere al dolore ed al lutto che Nicola e 10mila nella chiesa di si accumulano sulle nostre case? Saremo noi sì poco serii da ab- Sant’Antonio a Gavarno (zona non ancora eretta in comunità bandonarci ai balli, ad una gioia sguaiata, mentre si assiste ad ecclesiale autonoma). Nel gennaio di cent’anni fa, sempre nelun così terribile sconvolgimento di uomini e cose? (...)». L’arti- la Parrocchia di San Martino, furono registrati 18 battesimi (13 colo si concludeva con questo auspicio: «Noi speriamo che in di bambini, 5 di bambine) ed altrettanti decessi: quest’ultimi, fondo all’anima nostra ci sia la coscienza che queste non sono purtroppo, quasi tutti – tranne due: 16 su 18 – di infanti e di le giornate del tripudio, ma bensì del raccoglimento e della pre- fanciulli in ancora tenera età. ghiera». E infatti nei giorni 5, 6, 7, marzo del 1916, negli ultimi DAI CAMPI ALLE FABBRICHE – Con il lavoro agricolo nel tre giorni del “Carnovale” di cent’anni fa si tenne un triduo con 1915, sul territorio nembrese, in aggiunta ad altro, vennero procelebrazioni in suffragio dei defunti. dotti 464,50 quintali di frumento e 1.944,50 quintali di grano«TRENTA MILIONI AL GIORNO» – Sempre nell’edizione del turco o melicone. Nel gennaio del 1916 negli stabilimenti del Nembro del febbraio 1916 si segnalava che la guerra allora in paese l’attività si era mantenuta “intensa”. Erano però anche corso costava all’Italia trenta milioni di lire al giorno. Per la co- circolate voci su una possibile, imminente, “crisi”, a causa del pertura delle spese connesse al conflitto era stato lanciato un progressivo venir meno della disponibilità di materie prime e “prestito nazionale”, con “cartelle” che rendevano un interesse del “prezzo esagerato” del carbone. Il quadro sanitario locale, annuo del 5 per cento. Nel mese di gennaio in paese era arrivata nel gennaio 1916, era risultato “ottimo” per le persone adulte; la conferma della tragica morte, in combattimenti, di due nem- tra i bambini e i ragazzi, invece, infieriva la “tosse asinina”. 24 IL NEMBRO febbraio 2016 CRONACHE MENTRE AUMENTANO I BISOGNI DI FRONTE AI PROGETTI PER TRASFORMARE L’ISTITUZIONE IN UN CENTRO DI SERVIZI ALLA COMUNITÀ Casa di Riposo: assemblea per rilanciare le attività dei soci sostenitori Quando, parecchi anni or sono, la Casa di Riposo venne eletta in Fondazione R.S.A. Onlus, nella nuova impostazione della istituzione che ha sede nella zona di San Nicola, si fece spazio – anche statutariamente – ad un’Associazione o Comitato di soci sostenitori, volta/o a tenere costantemente viva l’attenzione della cittadinanza nembrese nei confronti del luogo ove trovano adeguata accoglienza ed assistenza coloro che ne hanno particolare bisogno nell’età avanzata o per le situazioni che stanno vivendo. Un rappresentante o delegato del Comitato dei soci sostenitori partecipa regolarmente, con diritto di parola, alle riunioni del Consiglio di amministrazione della Casa di Riposo di Nembro. A siffatto apporto, negli anni scorsi i soci sostenitori hanno voluto aggiungere anche un aiuto effettivo, concretizzandolo specialmente nella messa a disposizione della Casa di Riposo – ogni dodici mesi, in coincidenza con il periodo natalizio – di attrezzature o altre cose delle quali avevano via via notizia che c’era urgenza, ma mancavano i mezzi per acquisirle. I soci hanno sempre raccolto i fondi necessari in varie forme: o con gazebo collocati al mercato del giovedì, o con la organizzazione di lotterie/sottoscrizioni (favorite da doni messi a disposizione dai commercianti locali), o in altre maniere (non escluse le dirette, personali elargizioni). Ora, di fronte all’ormai avviato progetto di trasformare la Casa di Riposo in un Centro di servizi socioassistenziali aperto all’intera comunità, si è fatta più forte l’esigenza di accentuare l’aiuto all’istituzione, coinvolgendo di più la gente, cercando maniere nuove per far arrivare alla Casa di Riposo maggiori aiuti, o attraverso il Comitato oppure per libere decisioni e donazioni di singole persone. Nell’edizione de Il Nembro di gennaio s’è spiegato che alla fine del 2015, il Comitato dei soci sostenitori, anziché acquistare qualcosa da donare alla Casa di Riposo, ha messo il “suo” annuale gruzzolo direttamente a disposizione degli amministratori dell’istituzione, come “piccola goccia” da usare nell’affrontare le spese delle programmate ristrutturazioni. In un proseguimento di tale nuova impostazione del proprio impegno, il Comitato Una veduta della Casa di Riposo di Nembro. dei soci sostenitori ha pensato di cercar di mobilitare più marcatamente la gente; e per spiegare i propri programmi – nonché per rinnovare e rinvigorire il proprio direttivo – ha indetto una pubblica assemblea per la serata di giovedì 3 marzo. L’incontro avrà luogo con inizio alle ore 20,30 presso la stessa Casa di Riposo, in via dei Frati. Si confida vivamente in una folta adesione, da parte di persone che portino idee, suggerimenti, proposte per aiutare sempre di più la Casa di Riposo a mettersi al passo con le esigenze dei tempi nuovi, secondo programmi/progetti che su queste pagine sono già stati illustrati. Quanto all’attività interna alla Casa, portata avanti in particolare dal Servizio di animazione e dai Volontari, si può qui ricordare che, in aggiunta al pomeriggio di spettacolo e festa di cui si parla in altre pagine, nel periodo del Carnevale ci sono state altre iniziative: la proiezione di un film domenica 7 febbraio; giochi e intrattenimenti per gli anziani ospiti lunedì 8 febbraio; il “ballo in maschera” martedì 9 febbraio. Sabato 13 febbraio – alla vigilia della ricorrenza di San Valentino – si è svolta la festa mensile dei compleanni, secondo lo schema consueto. Giovedì 11 febbraio, in occasione della annuale giornata dell’ammalato, il Coro “Saranno famosi”, che ha la sua “base” presso la Casa di Riposo, è andato nella Parrocchia delle Grazie, a Bergamo, dove ora opera don Vinicio Corti, per accompagnare con canti liturgici, la Messa nella quale è stato amministrato il sacramento della Unzione degli infermi. Si sta lavorando per dare attuazione anche alle diverse iniziative che ogni anno caratterizzano il periodo primaverile. LI FESTEGGERÀ ANCHE CON UN VIAGGIO IN PROVENZA E SULLA COSTA AZZURRA L’Aido di Nembro ha quarant’anni Dopo l’Avis – che nel 2015 è stata in primo piano per il raggiungimento dei 65 anni di attività in Nembro –, ecco alla ribalta, per il 2016, l’Aido, che a Nembro esiste da quarant’anni. Per festeggiare tale traguardo il sodalizio, in aggiunta ad altre iniziative, ha deciso di promuovere un viaggio sulla Costa Azzurra ed in Provenza. Sono stati scelti i giorni 15, 16 e 17 luglio. Il viaggio avrà luogo con un pullman gran turismo. L’itinerario prevede soste, in particolare, a Valensole (la località che è considerata il cuore mondiale della fioritura della lavanda), ad Aix en Provence (città ricca di storia e di attrattive), ad Avignone (l’antica “città dei Papi”), a Cannes (famosa per il suo festival del cinema) ed in numerose altre zone ricche di bellezze ambientali e monumentali. La quota individuale per la partecipazione è stata fissata in 290 euro, più, eventualmente, altri 100 euro per usufruire della camera singola. Le iscrizioni devono essere fatte entro il 28 aprile, con il versamento di 150 euro come anticipo; il saldo va fatto entro il 9 giugno. Per le iscrizioni ci si può rivolgere alla sede dell’Aido, presso la Casa della comunità (attigua al sagrato della plebana), aperta tutti i giovedì dalle ore 19 alle ore 20,30. Si possono anche contattare i seguenti recapiti telefonici: 349 765 5890 (Lucia Piccoli), o 334 317 4025 (Cinzia Pellicioli). Anche del programmato viaggio in Provenza e sulla Costa Azzurra si parlerà nel corso della annuale assemblea dei soci dell’Aido nembrese, che è stata convocata per le ore 18 del sabato 20 febbraio (quello della messa in distribuzione di questa edizione de Il Nembro). L’assemblea si terrà presso la sede del sodalizio, nella Casa della comunità. IL NEMBRO febbraio 2016 25 NELLE VICINIE UN COLLEZIONISTA, AMICO DELL’ASSOCIAZIONE DEI VOLONTARI, HA CHIESTO ED OTTENUTO DI POTERLO IN GRAN PARTE INSERIRE NELLA SUA RACCOLTA Viana: il presepio con i trulli ha fatto colpo ed ha… preso il volo “Casettine lillipuzziaprimaverile – dovrebbe ne”; “tende di pietra” di essere, di fatto, reso utilizun esercito esotico, “agzabile da parte della gente gruppate come fratellini il parco che è stato ricavato per mano, a due, a tre, a nel prato situato lungo la quattro, due uguali e gli via Roma, in prossimità dei altri più piccoli”; “cremlini condomini rossi e del sururali”; nei quali “sembra permercato. Non è escluso non possa abitare che un che ci sia anche un’inaugupopolo di omini”; e, poi, razione ufficiale. finestrelle quasi da bamNelle più recenti setbola; “il tetto buffo, simile timane Viana ha fatto la Una veduta del presepio che è stato esposto a Viana tra la fine del dicembre 2015 ad uno spegnitoio; al cap- e l’inizio del gennaio 2016. sua parte, come sempre, pello di un mago”; davanti in diverse iniziative che ai trulli non ci sono mai stati freni per la passione, per circa quattro mesi. E così hanno coinvolto l’intero paese, e non sofantasia. Tutti ne hanno parlato in termi- il loro presepio – come già è stato riferi- lo quello. Già si è detto dell’apporto che i ni poetici. E anche la loro storia qualche to nell’edizione de Il Nembro dello scorso Volontari della associazione della Vicinia, volta viene raccontata con toni fiabeschi. mese – ha raccolto incondizionati elogi. insieme ad Alpini, ad aderenti alla “ProLa scena di partenza è un grande bosco; Ha attirato visitatori da fuori paese in tezione civile”, e ad appartenenti ad altri un signorotto vuol metterlo a coltura; va un numero superiore a quello degli anni gruppi nembresi organizzati, hanno dato in cerca di coloni da impegnare nell’im- passati. Sono arrivati, ovviamente, tutti alla annuale raccolta per Telethon, con la presa e li trova. Ma i coloni ad un certo i... vecchi amici dei Volontari, quelli che postazione creata a dicembre all’ingresso punto hanno bisogno di una casa; e qui condividono la loro passione nella rievo- dell’Iper di Seriate. Nell’ultimo fine setticominciano le complicazioni. Anche nel- cazione, puntuale, ogni anno, della scena mana di gennaio pure davanti alla chiesa le fiabe, talora, fa capolino la... burocra- della Natività. E proprio uno di questi di San Rocco, in coincidenza con le Messe zia. Però le difficoltà vengono superate. I “amici”, un cultore della presepistica, un prefestive e festive, tramite il “miele della coloni si fanno le loro case, anzi, le loro collezionista, ha chiesto di poter portar solidarietà”, sono state raccolte offerte da “casedde”; e le rendono sempre più belle, via in ampia misura il presepe che nell’ul- erogare a beneficio della lotta contro la tima decade di dicembre del 2015 e nel- lebbra, attraverso l’Aifo. Lo stesso è avveoriginali, attraenti; le rendono... trulli. Guido Piovene quando, nel suo viag- la prima decade di gennaio del 2016, è nuto tra sabato 6 e domenica 7 febbraio, gio in Italia (diventato... anche un libro) stato ammirato nella sede dei Volontari quando le esponenti del C.I.F. locale e arrivò in Puglia, dalle parti di Alberobello di quartiere a Viana. In poche parole, il dell’Azione Cattolica hanno offerto prie di Martina Franca, scrisse: «Mi è parso presepio di Viana, versione 2015/16, ha... mule nella Giornata per la vita in camche le case, gli uomini e le stesse campa- preso il volo verso un altro paese della bio di somme da destinare, con il Centro gne si fossero messi d’accordo per esem- Bergamasca: soprattutto è stata apprez- di aiuto alla vita, di Alzano, al sostegno di plificare un’idea splendida della mente». zata l’abilità con la quale sono stati rico- mamme in difficoltà nell’allevare i propri La “laboriosità” di un “popolo di for- struiti i trulli in miniatura e si è riusciti bambini e di donne desiderose di portare miche” era stata sufficiente per un’impre- a creare attorno ad essi una adeguata at- avanti, anche nelle condizioni più precasa che avrebbe spaventato “un popolo di mosfera, un ambiente confacente. rie, la loro gravidanza. In entrambi questi I Volontari – specialmente quelli che appuntamenti le elargizioni dei vianesi giganti”. Eppure, nel 1911, nella guida ufficiale dell’Esposizione organizzata a Roma più direttamente si sono impegnati nella sono state generose. per il cinquantenario dell’unità d’Italia, i realizzazione dei manufatti, – sono stati, Viana attendeva di essere, come trulli vennero definiti, ancora, “case tro- naturalmente, molto contenti dell’atten- sempre, anche quest’anno il punto di glodite”. Però, già allora qualcuno aveva zione rivolta alla loro attività. Raccolta partenza del corteo di Carnevale organizprogettato di avviare una adeguata tutela l’attestazione di stima, ora i Volontari zato – in aggiunta a tante altre iniziative – di queste costruzioni e di promuovere una stanno pensando al... da farsi per il pre- presso l’Oratorio. Ma in questo 2016 ci si è sepio del 2016/17. Certamente, prima o trovati innanzi ad un tempo con... la luna loro valorizzazione anche turistica. Non si sa se abbiano pensato a tutto poi, salterà fuori un’idea ancora innova- meteorologicamente “storta”. Come viene queste cose gli aderenti all’associazione tiva. E, visti i risultati ottenuti con la rea- riferito anche in altra pagina, il corteo è dei Volontari di Viana allorché, nell’au- lizzazione del 2015/16, ancora più forte, e stato annullato. Le feste in maschera si tunno scorso, hanno deciso di impostare appassionato, sarà l’impegno. sono svolte presso il salone “Don GiusepIntanto a Viana si sta andando avanti pe Adobati”. È andata così, Viana è pronta proprio sui trulli il “loro” presepio per il 2015/16. Di sicuro, prima di mettersi per attuare le attività consuete, con l’ag- a... riaprire le sue porte, la sua piazzetta all’opera, hanno fatto studi e ricerche. giunta magari di qualche cosa di diverso. “Don Carlo Carminati”, nel 2017. Matteo Hanno lavorato poi molto bene, con vera In aprile – e comunque entro il periodo 26 IL NEMBRO febbraio 2016 CRONACHE GLI INCONTRI IN BIBLIOTECA SUL RAPPORTO TRA ARTE E VITA QUOTIDIANA Dal Moroni al Lotto tra... abiti e gioielli In primo piano, quella sera, all’inizio, c’era lui, Giovanni Battista Moroni, il pittore al quale è dedicata la mostra, inaugurata all’inizio di dicembre e che rimarrà allestita sino alla fine di questo mese di febbraio presso la Pinacoteca Carrara, in Bergamo. Nato tra il 1520 e il 1524 ad Albino, a due passi da Nembro, quando era ancora ragazzo egli entrò nella bottega di Alessandro Bonvicino, detto il Moretto, nel Bresciano, dove pare si fosse trasferita anche l’intera famiglia. Restò in qualche modo legato al suo maestro finché questi (1498-1554) visse. Ma, completata la propria formazione, Giovanni Battista Moroni svolse attività pure autonoma, in particolare nel Trentino, negli anni dell’avvio del Concilio di Trento (aperto nel 1545, chiuso nel 1563). Grazie al sostegno della famiglia Madruzzo entrò sempre più in contatto con i ceti più nobili della società, ed accanto all’arte sacra, via via più intensamente coltivò la ritrattistica, pure quando, dalla seconda metà degli anni ’50 del secolo XVI, rientrò nella Bergamasca, e di fatto si ristabilì nella sua terra d’origine, occupandosi anche di attività socio-politiche in senso lato, oltre che di arte. Morì, presumibilmente, nel 1578. Nella sua Carta del navegar pitoresco, pubblicata nel 1660, Matteo Boschini accostò Giovanni Battista Moroni al Giorgione (Giorgio da Castelfranco Veneto, 14771510); e rammentò che Tiziano (Tiziano Vecellio, 1490-1576), nella sua tarda età, “molti a retrar da lui mandava” (indirizzava cioè verso Giovanni Battista Moroni parecchi di coloro che volevano farsi fare un ritratto), e questo perché l’artista albinese era “un gran pittor, bravo e valente”, che “più di così” non poteva “far l’oficio”. Traducendo una composizione latina, Bortolo Belotti annotò che «di Battista Moroni è sommo vanto il pingere, con geniale arte, figure», e che «nessuno vincerlo giammai potrà / nel far rivivere su tele sembianze umane in verità stupende». Durante la serata della quale qui si sta parlando, Anna Zanga, nel delineare il profilo e nel presentare le opere del pittore originario di Albino è arrivata, nella Le foto qui riprodotte sono state scattate nel corso della serata del 3 febbraio in Biblioteca. parte conclusiva della sua esposizione, a trattare di uno dei suoi ritratti più famosi, Il sarto, che dalla nostra terra fu portato a Londra nel 1862, e che da allora soltanto adesso, per la prima volta, dalla National Gallery, è stato riportato a Bergamo (per l’esposizione ormai vicina all’epilogo). E a quel punto (della serata) l’attenzione si è spostata dai quadri di Giovanni Battista Moroni alle stoffe, ai tessuti. In quella circostanza ce n’erano in gran quantità – messi a disposizione dalla signora Silvia Terzi, che di tessuti e stoffe ha un negozio nel centro di Alzano Lombardo – nella “sala rovere” della Biblioteca di Piazza Italia, sede dell’incontro. Sara Pesce ha avuto così sott’occhio parecchi spunti per trattare degli abiti in generale, del modo di vestire nel passato e adesso e via discorrendo. Insomma, si è concretizzata quella “messa in luce” del rapporto tra arte e vita quotidiana, che è lo scopo della serie di manifestazioni programmate in Biblioteca in questo periodo. Ad ogni incontro mensile (previsto in un mercoledì) fa seguito una visita guidata (nella domenica successiva) ad opere, conservate presso la Pinacoteca Carrara del pittore di volta in volta messo in evidenza. Alle serate presso la Biblioteca è prevista la partecipazione anche di “esperti” nel settore in ciascuna occasione messo in luce o l’esposizione – come è avvenuto nel caso delle stoffe, dei tessuti – di “cose” ad esso connesse. La visita alle opere di Giovanni Battista Moroni esposte alla “Carrara” ha avuto luogo domenica 7 febbraio con folta partecipazione. Nel contesto dell’iniziativa il prossimo 2 marzo (ore 20,30) in Biblioteca, con il tema “Una donna e i gioielli”, ci sarà un “percorso intorno a Lorenzo Lotto” (1480-1557); nella domenica 6 marzo sarà data la possibilità di andar a vedere sue opere alla Pinacoteca Carrara, con una visita guidata. Questi gli altri due appuntamenti in calendario: 6 aprile: Velluti e liuti: percorso intorno ad Evaristo Baschenis (1617-77) ed alla musica; domenica 10 aprile, visita guidata alle sue opere presso la Pinacoteca Carrara; 18 maggio: Una lettera e una viola del pensiero: percorso intorno a Pelizza da Volpedo e ai fiori; domenica 22 maggio, visita guidata alle sue opere presso la pinacoteca Carrara. Per tutte le serate in Biblioteca e per le successive “spedizioni” alla “Carrara”, il compito della presentazione degli artisti (via via messi a fuoco) e delle loro opere è stato affidato ad Anna Zanga. IN OCCASIONE DELLA “GIORNATA DELLA DONNA” Serata in Biblioteca con il complesso Le sabbie In occasione della Giornata della donna (8 marzo) anche presso la Biblioteca di Piazza Italia è stata indetta “una serata festosa e spensierata”, a cura di Rita Gherardi e Sara Pesce. La “festa” si svolgerà (con un... giorno di ritardo rispetto alla data ufficiale) mercoledì 9 marzo, con inizio alle ore 20,45. Allieterà l’incontro (ingresso libero per tutti), con le proprie esecuzioni musicali, il complesso Le sabbie formato da Simona Brusamolino (basso), Giulia Madaschi (chitarra), Donatella Moioli (tastiere), Elena Rigon (chitarra), Elena Santini (voce). IL NEMBRO febbraio 2016 27 PARROCCHIA DI S. ANTONIO ABATE ECCO CHE COSA ESSO COMPORTAVA PRESSO GLI ANTICHI EBREI Viene dalla Bibbia un aiuto per capire a fondo l’Anno Santo Molte persone, in questo periodo, mi hanno chiesto cos’è e come mai Papa Francesco ha indetto il Giubileo della Misericordia. Cosa significa Giubileo? È una tradizione particolare di cui parla la Bibbia: per un ebreo, ogni settimana inizia con il giorno dedicato a Dio e alla festa, lo shabbat, il sabato, quello che per noi “dovrebbe” essere la domenica, giorno in cui non si lavora, si sta in famiglia e si prega per imitare il riposo di Dio nei giorni della creazione; poi, ogni sette volte sette anni, cioè ogni quarantanove anni, si dedicava un anno intero a fare più o meno la stessa cosa (cfr. Lv 25,8-13). Per iniziare l’anno santo si suonava un corno di ariete, lo jobel, da cui deriva il termine Giubileo. Cosa accadeva in quell’anno? Gli schiavi, anzitutto, venivano liberati. La schiavitù era piuttosto diffusa, anche in Israele: si diventava schiavi per avere perso una guerra; ma, molto più frequentemente, a causa di debiti non saldati. Allora si era costretti a lavorare gratuitamente per il creditore fino al saldo del debito. L’anno giubilare condonava tutti i debiti, ridonando libertà e dignità a tutti. Secondariamente si lasciavano le colture a riposo: in una sorta di rispetto verso la Natura, riconoscendone con gratitudine il valore, si evitava di sfruttare il terreno, cibandosi con le scorte accumulate e con i frutti spontanei delle colture a riposo. Infine – cosa davvero strana! – tutte le terre tornavano ai rispettivi proprietari: di fatto, quando si acquistava una proprietà, si pagava solo per il tempo che mancava all’anno santo, una sorta di affitto, diremmo noi oggi. Così facendo si evitava la frammentazione delle proprietà. Che forte! Alcuni storici mettono in dubbio il fatto che davvero si applicassero delle regole così impegnative! Quello che a noi interessa, però, è il significato dell’anno santo espresso dalla Bibbia: una iniziativa che vuole riaffermare il primato di Dio su ogni cosa. Tutto ci è donato, non “possediamo” gli altri (gli schiavi), né i frutti della terra (che sono un dono della terra) e nemmeno i campi da coltivare (che vanno restituiti). L’anno giubilare vuole ribadire il senso del limite di ogni uomo. 28 IL NEMBRO febbraio 2016 Come sarebbe bello se, anche oggi, si riuscisse a fare qualcosa del genere! Ci sono famiglie e Paesi indebitati che vivono in una specie di schiavitù. Pensiamo a chi ha contratto un prestito per la casa e non riesce a pagare le rate... Ci sono persone senza scrupoli che sfruttano la terra fino a spremerla, o la inquinano, presi dalla sete del guadagno, disinteressandosi di ciò che sarà il nostro futuro se esauriamo le risorse del pianeta. Ci sono persone che vivono solo accumulando: fra pochi anni l’1% della popolazione mondiale sarà più ricca del restante 99%...! Buon Giubileo della Misericordia e buona Quaresima. Don Roberto Zanini, parroco In calendario a Lonno Ecco le celebrazioni e gli appuntamenti in calendario nella Parrocchia di Lonno in questo periodo. TRIDUO DEI DEFUNTI: – venerdì 19 febbraio: S. Messa (ore 20,30); – sabato 20 febbraio: S. Messa (ore 18); – domenica 21 febbraio: S. Messe alle ore 7,30 e 10 (al termine di quest’ultima, processione); – venerdì 26 febbraio: S. Messa (ore 8,30); Via Crucis (ore 20); – domenica 28 febbraio: dopo la S. Messa delle ore 10, incontro per i genitori dei comunicandi; – venerdì 4 marzo: S. Messa (ore 8,30); Via Crucis (ore 20); – giovedì 10 marzo: ore 20,30, incontro per i soci dell’Azione Cattolica; – venerdì 11 marzo: S. Messa (ore 8,30); Via Crucis per ragazzi (ore 16); – venerdì 18 marzo: S. Messa (ore 8,30); Via Crucis (ore 20); – domenica 20 marzo, Domenica delle Palme: ore 9,45 benedizione dei rami d’ulivo; processione e S. Messa. Così si è festeggiato il Carnevale Queste fotografie sono state scattate nel pomeriggio di domenica 7 febbraio, quando anche a Lonno, nei locali dell’Oratorio, si è svolta la festa per il Carnevale, che ha visto la partecipazione di ragazzi e adulti in un buon numero. PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA A CARNEVALE UNA SINGOLARE INIZIATIVA, CORONATA DALL’ALLESTIMENTO DI UNA MOSTRA Bambini della scuola dell’infanzia in… gara con i grandi pittori Anche nella Parrocchia di Sant’Antonio di Padova, in Gavarno, sono state programmate celebrazioni ed altre iniziative per favorire una adeguata preparazione alla Pasqua attraverso il cammino quaresimale. Gli appuntamenti principali sono i seguenti. Nei venerdì 19, 26 febbraio e 4 marzo, sono state fissate celebrazioni nella chiesa dedicata a Papa Giovanni, alle ore 20, con la Lectio divina (riflessioni sul brano del Vangelo della domenica successiva) proposte da mons. Arturo Bellini. Nei venerdì 11 e 18 marzo saranno all’opera con animazioni, sempre alle ore 20, rispettivamente i ragazzi delle scuole elementari e quelli delle scuole medie; questi appuntamenti saranno preceduti da “Vene del povero” (connotate come sempre nelle finalità): “cene” con ragazzi delle elementari nel venerdì 11, e con ragazzi delle medie nel venerdì 18. Sempre a Gavarno si è cercato, ancora per il periodo quaresimale, di diffondere il prima possibile la preghiera nelle famiglie. Tra il 10 e il 14 febbraio, secondo il programma che era stato annunciato, è stata celebrata la ricorrenza della Madonna di Lourdes presso la chiesa dedicata a Sant’Antonio. Il momento culminante, nel pomeriggio di domenica 14 febbraio, presieduto dall’arciprete di Nembro, don Santino Nicoli, è stato... guastato dal maltempo, nel senso che la processione non si è potuta svolgere a causa della pioggia. Ha comunque avuto luogo, entro la chiesa, la suggestiva funzione lourdiana, con le candeline. I bambini della scuola dell’infanzia “Santi Innocenti” non finiscono mai di stupire: in occasione del Carnevale, sotto la guida delle loro insegnanti, i piccoli si sono... fatti avanti come maestri nell’uso della tavolozza. Prima hanno osservato attentamente quadri di pittori famosi; poi hanno tentato di imitarli, realizzando “dipinti” ritenuti degni di essere messi in mostra. E, infatti, con le opere dei piccoli, nella sala attigua alla chiesa della “Rinnovata” è stata allestita una bella esposizione, che ha richiamato molte famiglie. Dopo i commenti e le valutazioni adeguati, l’incontro si è concluso con una... pizza consumata in compagnia. Nelle foto in alto: due inquadrature (con... il pubblico e senza il pubblico) della mostra dei disegni dei bambini della scuola dell’infanzia “Santi Innocenti” allestita a Gavarno nella sala attigua alla chiesa della “Rinnovata”. L’esposizione è stata assai ammirata, ed ha attirato parecchie famiglie. A sinistra e sotto: due suggestive inquadrature di momenti della “funzione lourdiana” che si è svolta nel pomeriggio di domenica 14 febbraio nella chiesa di Sant’Antonio di Padova, a Gavarno. IL NEMBRO febbraio 2016 29 SPORT UNA COMPETIZIONE ASSAI COINVOLGENTE, DALL’ESITO ESTREMAMENTE INCERTO La “Gavarnese” (per ora) si mantiene tra le “regine” del suo campionato Dopo la lunga siccità, in questo inverno 2015/16 sono arrivate le piogge: così abbondanti che nella domenica 7 febbraio – quando stava per finire il Carnevale e per cominciare la Quaresima – nei campionati provinciali dalla Promozione alla Terza Categoria sono state sospese oppure subito rinviate ben undici partite. Tra le troupes calcistiche impantanate si è trovata anche la Gavarnese, che avrebbe dovuto giocare a Ponteranica: ma il campo era impraticabile. Nella serata di quella stessa domenica la classifica del girone C del campionato di Promozione 2015/16 presentava, nella sua parte più alta, ben sei squadre comprese nell’arco di tre punti. Ma di queste sei compagini, tre avevano una partita in meno rispetto alle altre. In una situazione siffatta è assai arduo imbastire discorsi sul tema della leadership. Di certo c’è che il campionato (del girone C della Promozione) è quest’anno estremamente interessante, proprio per l’incertezza del suo esito finale. La Gavarnese è tra le formazioni con le potenzialità per spuntarla (verso la vetta). Nelle prossime settimane, dopo il Palazzolo (ai “Saletti”) e il Paladina (fuori casa), i “ragazzi” di mister Andrea Foresti dovranno vedersela, in casa, con il Casazza (il 28 febbraio), fuori casa con il San Paolo d’Argon (il 6 marzo), in casa con il Fara Olivana (il 13 marzo), e fuori casa con l’Adrense (il 20 marzo). Nella fase iniziale del girone di ritorno la Gavarnese ha dimostrato di non essere proprio “negata” – ossia condannata all’insuccesso – in occasione dei derby. Il 17 gennaio le ha buscate, fuori casa, dalla Pradalunghese (2-1), che, evidentemente, è un po’ la sua “bestia nera”; però il 31 gennaio, ai “Saletti”, le ha “suonate” all’Albino-Gandino, con legittima soddisfazione (2-0). Tra questi due impegni, la troupe verdearancione è riuscita ad inserire un successo casalingo (1-0) sulla Stezzanese. Albino-Gandino, Gavarnese, Pradalunghese, Lemine, Adrense, Fossati Cologno sono le squadre che – quale più, quale meno – vanno su e giù ai vertici della graduatoria. A questo punto ipotizzare quale sarà il verdetto conclusivo della “corsa” è un... bel problema. La squadra Juniores (della “Gavarnese Calcio”), impegnata nel campionato allestito dalla Figc, dopo aver osservato un turno di riposo sabato 30 gennaio, sabato 6 febbraio ha vinto, in casa (2-0) con la Virtus di Gazzaniga. E, in quel momento, con 30 punti, era al secondo posto della graduatoria del proprio campionato, anch’esso dall’esito estremamente incerto. DOPO QUELLE GIÀ ATTUATE, PARECCHIE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA A pieno ritmo l’attività del G.A.N. Anche se quest’anno la neve... scarseggia Anche se su queste pagine se ne parla soltanto saltuariamente, il G.A.N. (Gruppo alpinistico nembrese) sta proseguendo a pieno ritmo le proprie attività. Quello attualmente in corso è un inverno un po’... speciale, con poca neve. Però si va, comunque, a... cercarla dove c’è, naturale oppure artificiale. Il 20 dicembre è stata organizzata una gita sciistica a Cervinia. La neve... genuina era poca, ma gli aspiranti sciatori arrivati lassù da Nembro erano molti, 88. Si sono assai divertiti sulle piste innevate artificialmente in maniera perfetta. Nei giorni 23 e 24 gennaio si è svolta una gita in Alto Adige; il Monte Elmo ed il Plan de Corones erano le mete. I cinquanta partecipanti alla spedizione hanno trascorso due giornate stupende tra sole e... neve, su piste magnifiche. 30 IL NEMBRO febbraio 2016 In questo periodo si sta sviluppando il Corso di sci e di snowboard per ragazzi e adolescenti, del quale si è data notizia anche sul Nembro dei mesi scorsi. Otto le uscite, nei pomeriggi dei martedì, programmate con inizio dal 19 gennaio. Luogo del Corso: il Monte Pora. Sono quaranta i partecipanti a questa iniziativa, che desta sempre molto interesse. Ed ecco, in sintesi, gli appuntamenti che sono in agenda per le prossime settimane. Per il 2 marzo è prevista una gara di sci-alpinismo notturna inserita nel Circuito orobico-bresciano denominato Sci e luci nella notte. La località della competizione sarà Lizzola. Per il 9 marzo è stata messa in calendario una suggestiva “Attraversata del Monte Bianco”, con una discesa “spettacolare” del ghiacciaio che collega la Punta Helbronner (in territorio italiano) a Chamonix (in Francia). Il 12 marzo si svolgerà il sempre molto atteso e partecipato Campionato nembrese di sci alpino in notturna. Il luogo della competizione sarà il Monte Pora. Alla gara possono partecipare, oltre ai soci del G.A.N., tutti gli appassionati dello sci residenti in Nembro, nonché i non Nembresi iscritti a Società sportive con sede a Nembro. Per tutte le informazioni, su questa gara e sulle diverse iniziative qui indicate, ci si può liberamente rivolgere al G.A.N., in via Nembrini (zona dei “Saletti”). La sede è aperta nelle serate del martedì e del venerdì, dalle ore 21 alle ore 23. Telefono: 035 520 563. SPORT DOPO UN AMARO AVVIO DEL “RITORNO”, LA PORTABANDIERA “AZZURRA” HA RITROVATO LA GRINTA Passo dopo passo la “Nembrese” cerca di salire sempre più in alto Secondo il cronista di turno la “colpa” è stata del panettone non ancora completamente digerito; qualcuno, tra gli spettatori, ha messo sul banco degli imputati il thè di prammatica nell’intervallo delle partite; i più qualificati intenditori di football hanno riconosciuto i meriti del portiere-superman della squadra avversaria, che ha reso vani tutti i tentativi degli “azzurri” nel primo tempo del match. Sta di fatto che al momento del ritorno in scena per l’avvio del girone di ritorno la “Nembrese”, ai “Saletti”, si è beccata dal Comonte tre “pere” senza rifilargliene nemmeno una. Si è riscattata però, subito, nella domenica successiva, quando, pur trovandosi con soli dieci uomini, è riuscita a vincere (0-1) sul terreno del Real Bolgare, in quell’occasione pieno di grinta a dispetto della propria precaria posizione in classifica. La compagine “azzurra”, sempre fuori casa, è riuscita poi a pareggiare (2-2) con la capolista (di quel momento), Atletico Chiuduno; e al quarto turno (del girone di ritorno), in casa, in un pomeriggio con tanta pioggia, grazie ad un rigore, ha fatto proprio il bottino del derby con il Falco di Albino. Nella serata del 7 febbraio, dopo 19 giornate del campionato provinciale di Seconda Categoria, nel girone B, la classifica vedeva al comando Atletico Chiuduno ed Aurora Trescore (con 39 punti), davanti alla Nembrese e alla Tribulina Gavarno (con 36 punti ciascuna, e pronte allo “scontro diretto” previsto dal calendario per il 14 febbraio), nonché al Falco e all’Oratorio Albino (entrambe con 32 punti). I “ragazzi” della squadra portabandiera della Società presieduta da Pietro Birolini, per l’immediato futuro hanno davanti un cammino non proprio agevole: match in casa con il Clusone (il 21 febbraio, nella domenica della messa in distribuzione di questa edizione de Il Nembro), e, poi, confronti con il Rovetta (fuori casa, il 28 febbraio), con il Cene (in casa, il 6 marzo), con la Calcinatese (il 13 marzo, fuori casa), e con il Gorlago, in casa, il 20 marzo, quando ci si troverà alla 10ª giornata, ossia i... due terzi della marcia del “ritorno”. C’è chi guarda con fiducia alla possibilità di un accesso ai playoff; c’è chi invita alla prudenza. L’arbitro – come sempre – sarà il tempo. Il gruppo della formazione Juniores Figc della “Nembrese Calcio”. Purtroppo in questo periodo è cambiato un po’ il vento nel settore giovanile: nel senso che da esso non vengono più quasi esclusivamente note liete come nel recente passato. C’è chi va bene, e c’è chi balbetta. La troupe Juniores, per esempio, ha iniziato bene il suo girone di ritorno (il 30 gennaio), battendo (2-1) ai “Saletti” la Vertovese, per potersi mantenere nelle zone alte della classifica. Di più: la medesima troupe, a metà gennaio, si è guadagnata l’accesso alla semifinale del Trofeo Bonacina, superando (2-1) la rappresentativa di Roncola, grazie al notevole impegno profuso. Il 6 aprile, a Cividate, per questi calciatori ci sarà in palio l’accesso alla finale del Trofeo Bonacina. A pieno ritmo si sono rimessi in moto (dopo la pausa natalizia) pure gli Allievi mobilitati nel campionato regionale Figc: in casa hanno pareggiato (1-1) contro Speranza Agrate; in trasferta a Merate si sono imposti con un eloquente 0-3; in casa con il Longuelo si sono presi di nuovo l’intera posta (2-1); e in tal maniera sono riusciti ad attestarsi al primo posto della graduatoria del “loro” campionato. Anche nel Trofeo Cassera questi “giovanotti”, il 10 febbraio ai “Saletti”, si sono assicurati il passaggio alla semifinale, superando (7-0) la troupe “Città di Dalmine”. Hanno invece cominciato male il 2016 i Giovanissimi “regionali” Figc: sconfitti in casa dal Villa d’Almé (0-2), fuori casa dalla Fiorente Colognola (4-1), in casa dai bresciani della “Rigamonti” (1-6). Anche gli Allievi Csi, purtroppo, sono stati eliminati dal Chiuduno nella semifinale del Trofeo Città di Bergamo. Una sorte analoga è toccata agli Esordienti Csi 2005 superati dall’Oratorio di Albino nel doppio confronto della “loro” semifinale. Sono ripartiti bene, per fortuna, gli Esordienti Figc, andando a vincere fuori casa (1-2) contro la troupe dell’Oratorio di Albino. Solo nel primo weekend di febbraio hanno iniziato il “loro” girone di ritorno i Pulcini (a 11) del Csi. Nella medesima data è ripartito il campionato Special a 5 con le compagini Over della “Nembrese”. (A cura di P.V.). IL NEMBRO febbraio 2016 31 IN MEMORIAM I NOSTRI DEFUNTI Mezz’ora prima di ogni funerale viene recitato il S. Rosario GIULIO AZZOLARI 22/1/1923 – 11/12/2015 «Ciao papà, ciao nonno, ciao bisnonno, eccoci qui a salutarti. Vogliamo farlo con un sorriso sulle labbra, consapevoli che in pochi hanno avuto la fortuna che abbiamo avuto noi, figli, nipoti, pronipoti, di averti avuto al nostro fianco per tanti anni (…)». Comincia così l’estremo saluto preparato dai suoi congiunti per Giulio Azzolari, spentosi all’età di 92 anni; saluto in ampia misura qui riprodotto; saluto che continua così: «Ci hai aiutati a crescere e accompagnati nella vita con qualche sgridata, con qualche scappellotto, insomma nella “modalità Giulio”, modalità di un alpino doc. Ora ti hanno detto che dovevi partire da questa Terra, da questa vita che hai amato tanto. Tale tuo amore lo dimostravi continuamente nei gesti quotidiani; lo dimostravano le tue mani, dipinte dal tempo e dall’instancabile, fedele lavoro della terra; lo dimostrava il tempo da te dedicato alle persone meno fortunate. Ci 32 IL NEMBRO febbraio 2016 veniva quasi da ridere quando dicevamo: “Mio nonno a novant’anni fa il volontario alla Casa di Riposo”. In questi ultimi anni ti sei improvvisato cuoco, cameriere, lavapiatti, infermiere, e soprattutto marito premuroso. Dimostravano il tuo amore alla vita e le tue infinite raccomandazioni: “Va piano! Quarcet zò! Fa’ ‘l sègn dè la crus!”. Tu sapevi quant’è grande e sfuggente il valore della vita, tu che negli anni della guerra l’hai rincorsa! Hai dimostrato ancora di più il tuo amore alla vita in questi mesi di malattia, quando hai lottato con la forza di un leone per rimanere qui ancora un po’; lo hai dimostrato nella grinta che mettevi nella riabilitazione (...). “La vita è bella e misteriosa”: se questa è solo una frase, tu ne sei stato il concreto esempio. (...) Nei momenti della tua malattia, abbiamo cercato di rendertela meno pesante (...). Forse la cosa più crudele di tutta questa storia è che in questo periodo di sofferenza, tu non abbia potuto avere accanto a te la tua amata Emilia. Ma perdonaci, lo abbiamo fatto a fin di bene. Sappi che per lei, tu continui a vivere (...). Per la nonna tu sei sempre in giro (...). Ma non preoccuparti per lei. La coccoleremo noi anche per te. Ora, nonno, dobbiamo dire una cosa che ti acciglierà: “Abbiate cura di lui, è un po’ un brontolone (...), ma è una persona buona nell’anima!” (...) Nonno, una raccomandazione, la stessa che tu hai fatto a noi milioni di volte: A’ là bèlase, va piano. E goditi il Paradiso! Te lo sei meritato! Buon viaggio, nonno. Ti vogliamo bene!». dai nipoti. Negli anni più recenti dedicava il suo tempo libero alla coltura dell’orto ed a passeggiate nei boschi. La sua scomparsa, all’età di 84 anni, ha creato un grande vuoto nel cuore di tutti i suoi cari ed ha destato dolore e rimpianto tra coloro che lo hanno conosciuto. I familiari di Annibale Valoti ringraziano sentitamente tutti coloro che si sono uniti al loro dolore, condividendo il loro lutto. ANNIBALE VALOTI 7/8/1931 – 6/2/2016 In conseguenza di una malattia che dallo scorso ottobre lo costringeva ad una continua degenza in casa, nella zona di via Manzoni, è mancato all’affetto dei suoi congiunti Annibale Valoti. Originario di Pradalunga, venne a stabilirsi a Nembro, dalle parti (inizialmente) di via Garibaldi, quando, insieme alla moglie, rientrò dalla Svizzera, dove era emigrato per lavoro. Operaio tessile, è stato poi occupato alla “Reggiani” sino all’età della pensione. Sposatosi con Angiolina Carobbio, vide il proprio focolare domestico allietato dalla nascita di tre figlie. Era orgoglioso dei suoi cinque nipoti, ai quali dedicò sempre tante attenzioni e tanto tempo, specialmente dopo essersi trovato libero da impegni di fabbrica. Apparentemente burbero, nella sostanza sapeva essere capace di grandi gentilezze e di tanto affetto, con tutti i suoi congiunti, a cominciare PIETRO VEDOVATI 30/12/1934 – 3/12/2015 All’età di ottant’anni ha chiuso la sua esistenza Pietro Vedovati, al quale i suoi congiunti hanno voluto rendere l’estremo saluto con questi pensieri: «Ciao papà, ti ricorderemo tutti per la tua solarità e per la tua gioia di esistere. Nonostante la vita ti abbia inflitto grandi sofferenze e dolori, tu hai continuato ad amarla, affrontandola con il sorriso. Questa tua forza ci sarà di esempio. Il tuo ricordo resterà per sempre nei nostri cuori. Tutti i tuoi cari». IN MEMORIAM GIOVANNI ACERBIS 13/8/1935 – 4/1/2016 La foltissima partecipazione ai suoi funerali, celebrati nella plebana di San Martino, ha dimostrato nella maniera più eloquente quanto fosse conosciuto, benvoluto e stimato, anche per le sue qualità e per gli impegni che aveva assunto e portato avanti, Giovanni Acerbis, spentosi all’età di 80 anni. La sua famiglia ha voluto rendergli l’estremo saluto con questi pensieri: «Troppo in fretta ci hai lasciato, caro papà. Non ci hai dato nemmeno il tempo di renderci conto che la tua malattia era già molto avanzata. Giorno per giorno tu hai lottato con quella forza e con quella tenacia che sempre ti hanno contraddistinto nel corso della tua esistenza. Ma, purtroppo, nulla si è potuto fare, se non l’accompagnarti con tanto amore e dolore nel tuo ultimo viaggio terreno. Tutti ci siamo prodigati nell’assisterti costantemente: la mamma, noi figli, i nipoti, le sorelle, tuo fratello, gli amici, tutto il personale dell’assistenza domiciliare. Abbiamo condiviso la tua sofferenza, da te sopportata con dignità, con forza e con coraggio. La tua è stata una vita dedicata al lavoro ed alla famiglia. Sei sempre stato presente in ogni circostanza. Ogni decisione importante l’abbiamo sempre presa insieme. Ma avevamo ancora tante cose da imparare da te! Soprattutto avevano bisogno di te i tuoi nipoti, che tu tanto hai amato. Hai trascorso momenti difficili, di dolore, in particolare per la perdita di un figlio. Ma hai saputo superarli, questi momenti, ed infondere coraggio anche alla mamma, e rasserenarla. Ora che non ci sei più, avvertiamo molto la tua mancanza. Ci rendiamo conto del vuoto che hai lasciato e di quanto è difficile stare senza te. Ma la morte non è un mistero; è solo una lontananza momentanea, perché ti rivedremo ancora; e questo amore che ci unisce è forte, e non finirà mai. Sei stato per tutti noi esempio di vita cristiana». I familiari di Giovanni Acerbis sono grati a tutti coloro che hanno voluto partecipare al loro lutto. MARIO PULCINI 23/12/1921 – 11/1/2016 All’età di 94 anni, dopo un’esistenza interamente vissuta nella piena dedizione alla propria famiglia ed al lavoro, si è spento, in conseguenza di una malattia che da non molto tempo lo affliggeva, Mario Pulcini. Abitava nella zona della “Case Fanfani”, in via Roma. Era nato e per un certo tempo aveva avuto la sua abitazione dalle parti di “cima Nembro”. Nell’età giusta si formò una famiglia, sposando Angela Signori. Dalla loro unione sono nati un figlio e quattro figlie. Nel passare degli anni Mario Pulcini si era trovato attorniato da sei nipoti e da sei pronipoti. Era un uomo dal carattere apparentemente brusco, però aveva un cuore grande e, oltre che con i suoi congiunti tutti, lo dimostrava specialmente proprio nei riguardi dei nipoti e dei pronipoti, con alcuni dei quali condivideva, anche in età avanzata, la passione per il football. Per un certo periodo andò a lavorare in Svizzera; poi riuscì a trovare un posto alla “Laminal”. Ma per lui, di solito, le “giornate” non si esaurivano con le otto ore in fabbrica. Era un abilissimo artigiano, un calzolaio che alla sera, e pure negli altri momenti liberi, non solo riparava le scarpe, ma anche le confezionava su misura per coloro che avevano speciali esigenze. Le sue realizzazioni in questo ambito erano davvero delle “opere d’arte”. Gli piaceva camminare. Subito dopo il pranzo era solito uscire per una passeggiata, che lo rasserenava. Naturalmente, nello scorrere del tempo, il peso degli anni anche per Mario Pulcini si è fatto sentire. Ma egli ha sempre cercato di reagire con vigore: fino a quando, purtroppo, il suo cuore ha cessato di battere presso l’ospedale di Alzano, dove era stato ricoverato. È andato a riunirsi alla moglie che già nel 1980 lo aveva preceduto nell’Aldilà. I familiari di Mario Pulcini sono fortemente grati a quanti hanno partecipato al loro lutto, con attestazioni di cordoglio, con visite, o con la presenza ai funerali del proprio congiunto scomparso. PALMINA GRITTI 14/1/1932 – 17/1/2016 «Dopo una vita vissuta con amore insieme ai suoi cari, trasmettendo a chi le è stato vicino i valori autentici dell’onestà e della generosità, la nostra cara Palmina ci ha lasciati per raggiungere colui che ha sempre amato. La vogliamo ricordare felice, attorniata da tutto l’amore e l’affetto della sua famiglia»: così hanno voluto rendere omaggio a Palmina Gritti, spentasi all’età di 84 anni da poco compiuti, i suoi congiunti, che, nella loro testimonianza, hanno aggiunto: «Da lassù proteggici e continua ad essere sempre nostra guida ed esempio». IL NEMBRO febbraio 2016 33 IN MEMORIAM I SUOI FAMILIARI IN QUESTO PERIODO HANNO AVVIATO UN SITO SU INTERNET A quarant’anni dalla scomparsa del geometra Renato Savoldi Il 6 febbraio scorso si sono compiuti i quarant’anni dalla improvvisa e prematura scomparsa del geometra e commendator Renato Savoldi, che fu una figura di spicco, non soltanto a Nembro e nella Bergamasca. Nel suo ricordo sarà celebrata una Messa nel pomeriggio (ore 16) di venerdì 26 febbraio presso la cappella che la famiglia Savoldi ha nel cimitero di Nembro. In questa ricorrenza quarantennale, oltre a promuovere la realizzazione, e la distribuzione tra gli amici, di una cartolina recante un’immagine del geometra Renato Savoldi, colto in un momento della sua sempre intensa attività, nonché una sua assai documentata biografia (pur nella sintesi dell’esposizione), la famiglia Agazzi-Savoldi ha pensato di avviare nella rete di Internet il sito www.savoldi-agazzi.it, a cura di Dario Agazzi e su progetto informatico di Giuseppe Tilli. Il sito si presenta già molto attraente e ricco di documenti interessanti. Discendente dei Savoldo nobili Urcei, Renato Savoldi nacque a Bergamo il 29 giugno 1918. Era il figlio primogenito del pittore ed affreschista Nicola Savoldi, il quale a Nembro era impegnato nel settore del commercio dei legnami e in quello dell’industria dei laterizi; sulla sua attività artistica sono stati pubblicati saggi in diversi volumi. Renato venne alla luce dalle nozze di Nicola Savoldi con Maria Dionisia Bena, sposata in seconde nozze. I due coniugi ebbero anche una figlia, Edsilde. I Savoldi nobili Urcei appartenevano ad un casato patrizio con origini nel Bresciano, ad Orzinuovi: casato conosciuto sin dal 1300. Aveva radici in questo casato pure il pittore Giovanni Gerolamo Savoldo. Anche Renato Savoldi, RINGRAZIAMENTO All’età di 45 anni, per il progressivo aggravarsi della malattia che l’aveva colpita, il 15 gennaio è deceduta Amalia Carnevali. Alla redazione del Nembro è stato portato, con preghiera di pubblicazione, quanto segue: «Impossibilitati a farlo con tutte le persone, i familiari ringraziano quanti, in questo difficile anno, sono stati vicini ad Amalia con una presenza e una disponibilità tangibili, nel più totale silenzio, adoperandosi in ogni modo possibile per rendere più sopportabile ad Amalia questo momento. Davvero, dobbiamo confermare che Amalia non è stata sola! Grazie a tutti». 34 IL NEMBRO febbraio 2016 per un certo periodo, guidato dal padre, studiò pittura. Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale venne arruolato. Andò a prestare servizio militare nel Friuli Venezia Giulia, dove conobbe Mafalda Zanin (nata nel 1926, morta nel 2010), poi diventata sua moglie. Mafalda Zanin era una donna colta, appassionata di letture e viaggi. Mentre era in grigioverde (soldato) a Udine, Renato Savoldi, studiando da privatista, si diplomò geometra. Nel contesto degli eventi di quel periodo diventò partigiano nella Brigata Osoppo. Rientrò a casa insignito di una Croce di guerra. A Nembro aprì uno studio professionale, con il quale sviluppò un notevole lavoro, aperto anche al di là del settore specifico abbracciato. Nella Bergamasca e a Roma Renato Savoldi, con il dinamismo e l’intelligenza che lo contraddistinguevano, fu occupato in ambiti pubblici molteplici: fu consigliere nazionale e per tre anni anche segretario del “vertice” dei geometri italiani; per nove anni fece parte del Comitato permanente della Federazione internazionale dei geometri; fu vicepresidente della Comunità della Valle Seriana; entrò nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto Case Popolari; si impegnò nei direttivi di altri enti; fondò e fu presidente dell’Azienda autonoma di soggiorno di Selvino. Giornalista pubblicista, Renato Savoldi collaborò a diverse testate; già in gioventù aveva scritto e pubblicato novelle. A Nembro presiedette la Polisportiva. Dopo l’elezione di Angelo Giuseppe Roncalli al soglio pontificio, diede il suo apporto, pur nella massima discrezione, allo sviluppo di Sotto il Monte. Nel 1967, da Giuseppe Saragat, allora capo dello Stato, ebbe l’onorificenza di commendatore. Appassionato di viaggi come la moglie, documentò i suoi itinerari in foto, diapositive, pellicole (perché allora c’erano solo quelle). Seguiva con attenzione i fermenti culturali, mosso da una fervida curiosità di conoscere. Si spense quando era nel pieno della sua carriera ed aveva 57 anni. È sepolto a Nembro, nella cappella della sua famiglia. Nel 1957 fu duramente provato dalla tragica morte della sua primogenita, Maria Antonietta, che all’età di 9 anni, in via Roma, venne investita e uccisa da un camion mentre stava tornando a casa da scuola. Nel suo ricordo Renato Savoldi varò subito un “premio della bontà”, che col passar dei decenni ha avuto altre impostazioni sino a concretizzarsi nella Fondazione che adesso, annualmente, eroga borse di studio, periodiche o saltuarie, ad universitari nembresi. IN MEMORIAM ANNIVERSARI Sempre vivi nei cuori dei loro cari e nel ricordo della comunità ERMINIA PICENNI 12/1/1932 - 16/2/2011 Una Santa Messa è stata celebrata. CARLO GRITTI 14/7/1929 - 27/2/1986 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Maria il 25 febbraio alle 9. FRANCO CARRARA 29/12/1923 - 18/3/2006 Un Ufficio funebre sarà celebrata nella chiesa di S. Maria l’11 marzo alle 7,30. ENRICO CORTINOVIS 26/11/1940 - 21/2/2007 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Faustino il 21 febbraio alle 9,30. TERESA MORONI BATTISTA MORETTI 9/10/1910 - 9/3/1986 2/11/1906 - 23/1/1993 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Maria il 10 marzo alle 9. GIUSEPPINA CARRARA 12/12/1931 - 13/2/2015 Una Santa Messa è stata celebrata. PIERINA VALOTI 14/3/1946 - 25/2/2008 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Rocco il 27 febbraio alle 18. AGNESE BERGAMELLI 12/2/1937 - 24/2/1993 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Maria il 25 febbraio alle 9. ANGELO GRIGIS MARGHERITA FACCINI 11/4/1910 - 22/2/1978 10/6/1915 - 6/3/1999 Un Ufficio funebre sarà celebrato nella chiesa di S. Maria il 1° marzo alle 7,30. Quel vincolo che resta sempre forte La mancanza di spazio ha impedito, nell’edizione de Il Nembro dello scorso mese, di fare un’adeguata presentazione dei presepi e degli alberelli decorati allestiti sulle tombe in coincidenza con il periodo natalizio. Ce n’erano di veramente belli e significativi, soprattutto tra i presepi. Questa propensione viene da lontano. Già parecchi anni fa su un quotidiano nazionale comparve una nota che metteva in luce tutte le valenze di questo gesto. A Nembro, dai primi sporadici casi si è passati ad un... radicamento diffuso della tradizione. Queste scelte indicano quanto sia sovente profondo il vincolo tra chi resta e chi passa all’Aldilà; vincolo che viene ribadito ed evidenziato soprattutto nelle maggiori ricorrenze, quando più si sente l’assenza di chi non c’è più, ma in qualche maniera si cerca di risentire vicino e compartecipe. Sono uno specchio di siffatto vincolo pure i ricordi di defunti che mensilmente compaiono in questa pagina. Si fa memoria di persone decedute solo pochi anni fa; ma anche di persone scomparse decenni or sono. Eppure il legame resta; ed è importante rimarcarlo. IL NEMBRO febbraio 2016 35 GLI ORARI DELLE SANTE MESSE A NEMBRO Arciprete don Santino Nicoli 035.522.192 331.88.27.316 PREFESTIVE E FESTIVE Al sabato Plebana San Faustino San Nicola Viana Don Giuseppe Belotti 035.520.064 333.40.22.503 ore 18 ore 17 ore 17 ore 18 Alla domenica Plebana ore 7 - 9 - 10,30 - 18 (ore 17, adorazione eucaristica e Vespri) Viana ore 8 - 10 San Nicola ore 8,30 (ore 17 nel periodo invernale) San Faustino ore 9,30 Casa di Riposo ore 9,30 San Vito ore 10,30 (nelle prime tre Zuccarello Trevasco Lunedì Santa Maria San Nicola San Faustino Viana ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 17 ore 18 Martedì Santa Maria ore 7,30 e ore 9 Casa di Riposo ore 15,30 San Faustino ore 17 Viana ore 18 Don Roberto Zanini L’interno della chiesa di Santa Maria dove, quest’anno, si svolge il Quaresimale. A GAVARNO ore 7,30 Ogni giorno alle 18 vespro in S. Maria San Giovanni XXIII ore 18 FESTIVE Sant’Antonio ore 7,30 San Giovanni XXIII ore 10 NEI GIORNI FERIALI FESTIVE Parrocchiale ore 7,30 - 10 NEI GIORNI FERIALI Parrocchiale ore 18 (tranne il sabato, ore 9) AI LETTORI – Rispetto a quanto qui indicato per i giorni e per gli orari delle Messe, in particolare nella Parrocchia di San Martino in Nembro, sono possibili sospensioni o variazioni secondo i programmi stabiliti all’inizio dell’anno pastorale, oppure per cause sopravvenute. Anche per gli orari di altre celebrazioni ed iniziative varie, indicati sulle edizioni mensili del giornale, sono ovviamente sempre possibili variazioni all’ultimo momento, decise nelle sedi di competenza. NUMERI TELEFONICI UTILI Uffici Parrocchiali Tel. 035.520.858 aperti ore 8-12 Fax 035.522.330 e-mail:[email protected] Oratorio035.520.420 Scuola Materna Crespi-Zilioli 035.520.838 Scuola Materna di Gavarno 035.520.398 Redazione de Il Nembro035.520.858 Santuario Zuccarello 035.521.444 Lonno - Parroco 035.51.54.15 035.520.565 [email protected] 035.515.415 Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9 e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17 sarà presente un sacerdote in plebana per le Confessioni. PER LE EMERGENZE PREFESTIVE A LONNO Sabato Santa Maria 035.520.420 Parroco di Lonno347.77.86.243 Giovedì Santa Maria San Nicola Zuccarello Viana ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 17 ore 18 Don Matteo Cella Monsignor Arturo Bellini San Giovanni XXIII ore 18 (da lunedì a venerdì) ore 17,30 adorazione eucaristica (sab) Sant’Antonio ore 18 (mercoledì) Venerdì Santa Maria San Nicola San Faustino Viana 035.523.545 Vicario parrocchiale dell’Unità pastorale Mercoledì Santa Maria ore 7,30 Messa per i ragazzi in tutte le Vicinie alle ore 16,30 ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 16 (dal 31 marzo) ore 18 Monsignor Martino Lanfranchi Don Agostino Salvioni 035.521.557 331.27.74.414 domeniche del mese) ore 16 (sospesa dall’8 dicembre al 3 aprile) ore 16 (la 4ª domenica del mese) NEI GIORNI FERIALI NEL PERIODO NORMALE (settembre-maggio) TELEFONI DEI SACERDOTI Casa di Riposo 035.521.105 A.V.I.S. (giovedì h. 19-20,30) 035.521.996 Centro di Primo Ascolto 320.625.5750 e-mail:[email protected] aperto lunedì ore 17,30-19,30, mercoledì e giovedì ore 9,30-11,30 C.I.F. - Centro Italiano Femminile e-mail:[email protected] aperto tutti i martedì ore 9-11,30 e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11 Nelle emergenze, se non sono direttamente rintracciabili i sacerdoti, rivolgersi all’Oratorio (035.520.420) oppure al sacrista (035.521.519). IL NEMBRO. Edizione della Parrocchia di Nembro Direttore responsabile: Lino Lazzari Redazione e Amministrazione: Piazza Umberto I, 5 24027 Nembro - Tel. 035.520.858 - Fax 035.522.330 Posta elettronica: [email protected] Autorizzazione del tribunale di Bergamo n° 44 del 23/12/85 Prezzo di una copia € 3,50; abbonamenti: a Nembro e in Italia € 35; all’estero € 50 in Europa e € 60 negli altri continenti; sostenitori, da € 50 in su. 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Tranne che nel mese di agosto, il martedì, dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17, e il giovedì, dalle 9 alle 11, presso la sede de Il Nembro, un incaricato dalla Redazione è a disposizione per informazioni o per ricevere notizie e foto, necrologi e pubblicità. Ulteriori informazioni vanno chieste presso l’Ufficio parrocchiale o agli incaricati della distribuzione. La Redazione, oltre alla libertà di decidere sulla sua pubblicazione o no, si riserva la facoltà di rivedere il materiale pervenuto e di apportarvi le modifiche che riterrà eventualmente opportune.