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25/11/2005 Osare la fiducia
INCONTRO GIOVANI Di fratel Carlo: 25 NOVEMBRE 2005 OSARE LA FIDUCIA “ L’Eucarestia è Gesù, tutto Gesù... Sei Tu, Signore Vivente... Qui Tu sei, mio Bene e mio Tutto...” Momento di preghiera con fratel Carlo di Gesù ( Charles de Foucauld) Come il figlio prodigo del vangelo fratel Carlo è stato raggiunto dall’amore di Dio dopo aver perso la fede e sperimentato il vuoto e la noia di vivere. Scopre allora Dio come un Padre infinitamente vicino e pieno di tenerezza. La sua esistenza è cosi completamente trasformata da questo incontro con un Dio che gli fa fiducia , che lo ama e che si fida di lui anche se peccatore. Da quel momento in poi non cerca altro che rispondere con tutta la sua vita a questo Amore infinito di Dio. Il Mistero dell’Incarnazione lo seduce e in modo particolare l’Eucaristia di cui farà il centro della sua spiritualità. (Accensione delle luci che vengono portate all’altare) Ritornello: “Dio è Amore, osate vivere per amore. Dio è Amore, non temete” ------------- “ L’Eucarestia è Gesù sui nostri altari, tutti i giorni fino alla fine dei secoli... Si lascia esporre a qualsiasi ora, in qualsiasi angolo della terra, sotto i nostri occhi, alla nostra adorazione, al nostro amore, e con questa sua presenza perenne muta la notte della nostra vita in luce meravigliosa”. “ Non c’è, credo, nessuna parola del vangelo che abbia fatto su di me una più profonda impressione e trasformato maggiormente la mia vita di questa: Tutto quello che fate ad uno di questi piccoli è a me che lo fate. Se si pensa che queste parole sono quelle della Verità increata, quella della bocca che ha detto: Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue..., con quale forza si sarebbe portati a cercare ed a amare Gesù in questi piccoli”. Attraverso tutto ciò che vive nei suoi primi anni in Algeria fratel Carlo comprende sempre meglio che comunicare al Corpo e al Sangue del Signore Gesù destina pure lui a diventare uomo “mangiato”, come già diceva Giovanni Crisostomo (IV secolo) : “Non si può separare il sacramento dell’altare dal sacramento del fratello”. “Questo è il mio corpo... per voi”. Gesù nell’Eucarestia ci dice che Dio si affida a noi. Esposizione del Santissimo Sacramento ( Canto: Pane del Cielo ) Breve silenzio Dal Vangelo di Luca 22,19-20 “Gesù preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede a i suoi discepoli dicendo: Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me. Allo spesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi.” Ritornello: “ Dio è Amore, osate vivere nell’Amore Dio è Amore, non temente”. Coraggio, sono io, non avere paura... Vieni!... Gesù nell’Eucaristia ci invita ad affidarci a Dio Guida: Nel pane e nel vino contempliamo un Dio che si consegna a noi, un Dio che si espone... Dal Vangelo di Matteo 14,22-33 Silenzio adorante per accogliere la Parola di Dio Subito dopo Gesù ordinò ai discepoli di salire sulle barca e di precederlo sull’altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la 1 2 folla. Congedata la folla, salì sul monte, solo, pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù. La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: “E’ un fantasma”. E si misero a gridare dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro: “Coraggio, sono io, non abbiate paura”. Pietro gli disse: “Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque”. Ed egli disse: “Vieni!”. Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque è andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s’impaurì e cominciando ad affondare, gridò: “Signore, salvami!”. E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poco fede, perché hai dubitato?”. Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca, gli si prestarono davanti, esclamando. “ Tu sei veramente il Figlio di Dio!”. Ritornello: “Bonum est confidere in Domino, Bonum sperare in Domino” ( E’ bene confidare nel Signore, è bene sperare nel Signore) Silenzio adorante per accogliere la Parola di Dio Di fratel Carlo: “Coltiva nel tuo cuore quella fiducia in Dio che toglie il senso alle parole inquietudine, pericolo,timore, e che fa camminare nella vita con una calma, una pace e una gioia profonda , come un bambino tenuto per mano da sua madre”. “ Dopo la parola di Nostro Signore: Vieni!, Pietro non doveva più temere niente e camminare con fiducia sulle acque..., così quando Gesù ci ha certamente chiamati ad uno stato di vita, dato una vocazione, non dobbiamo temere, ma affrontare senza esitare gli ostacoli più insormontabili. Gesù ha detto : Vieni! , noi abbiamo la grazia di camminare sui flutti . Ci sembra impossibile, ma Gesù è il Padrone dell’impossibile”. 3 “Padre mio, mi consegno nelle Tue mani... mi affido a te...mi abbandono a te... Grazie di tutto... sono pronto a tutto... accetto tutto... purché la tua volontà sia fatta... in me... in tutti i tuoi figli... in tutti quelli che il tuo cuore ama... Ritornello: “Bonum est confidere in Domino, Bonum sperare in Domino” Salmo 37 (/Recitato a cori alterni) 1. Abbi fede nel Signore e fa il bene Abita la terra e nutriti di fedeltà Ricerca nel Signore la tua gioia Esaudirà i desideri del tuo cuore. 4. Rinuncia all’ira, abbandona il furore Non irritarti: faresti del male Sarà sradicato chi opera il male Erediterà la terra chi spera nel Signore. 2. Orienta il tuo cammino verso il Signore Confida in lui ed egli agirà Farà spuntare la tua giustizia come aurora Farà splendere come meriggio il tuo diritto. 5. Il Signore guida i passi dell’uomo Lo rende saldo e si compiace del suo cammino Se cade non rimane per terra Con la sua mano il Signore lo solleva. 3. Fa silenzio alla presenza del Signore E metti in lui la tua speranza Non irritarti per chi arriva al successo Per l’uomo che ricorre agli intrighi 6. Dal Signore viene la salvezza dei credenti La loro difesa nel tempo dell’angoscia, il Signore li aiuta, li libera dai malvagi e li salva perché cercano in lui protezione. Preghiera d’abbandono di fratel Carlo 4