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BIBLIOGRAFIE_ROMA (238 Kbytes)
Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 Sede di Roma Storia comparata della psicologia del profondo DR. CONCETTO GULLOTTA Il programma tratterà gli elementi fondamentali della psicologia analitica Testi di riferimento Ellenberger E. (1970). La scoperta dell’inconscio. Milano: Feltrinelli, 1976. Jung C.G.. (1981). Due testi di psicologia analitica. Opere vol. 7. Torino: Boringhieri, 1983. Indicazioni specifiche verranno fornite durante il corso con articoli di studiosi vari di area junghiana Psicologia dell’età evolutiva DR. ANNA MICHELINI TOCCI [primo quadrimestre] Su Jung Jung C.G. (1906-1949). Lezioni americane. Opere, vol. 4. Jung C. G. (1928). Energetica psichica. Opere, vol. 8. Jung C.G. (27/1931). La Struttura della psiche. Opere, vol. 8. Jung C.G. (1931). Il problema fondamentale della psicologia contemporanea. Opere, vol. 8. Jung C.G. (1928/1931). Psicologia analitica e concezione del mondo. Opere, vol. 8. Jung C.G. (1930/1931). Gli stadi della vita. Opere, vol. 8. Su Fordham Astor J. (2006). Michael Fordham. Milano: Vivarium. Knox J. (2007). Archetipo, attaccamento, analisi. Roma: Magi. Sulle neuroscienze e infant research Damasio A. R. (1995). L’errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano. Milano: Adelphi. Damasio A. R. (1999). L’errore di Cartesio,Milano: Editmabi.com. Schore A. N. (2008). La regolazione degli affetti e la riparazione del Sé. Roma: Astrolabio. Siegel D. J. (2001). La mente relazionale. Neurobiologia dell’esperienza interpersonale. Milano: R. Cortina. Stern D. N. (1987). Il mondo interpersonale del bambino. Torino: Bollati Boringhieri. Tronick E. (2008). Regolazione emotiva: nello sviluppo e nel processo terapeutico. Milano: R. Cortina. DR. WANDA GROSSO Astor J. (2006). Michael Fordham, capp. 4, 5, 6. Milano: Vivarium. Fonagy P., Target M. (2005). Psicopatologia evolutiva: le teorie psicoanalitiche. Milano: R. Cortina. Fordham M. (1996). Il bambino come individuo, Milano: Vivarium. Fordham M., a cura di, (2006). Maturazione dell’Io e del Sé nell’infanzia. (cap. 7). In: La psicologia analitica: una scienza moderna, Roma: Magi. Fordham M., a cura di, (2006). L’importanza dell’analisi dell’infanzia per l’assimilazione dell’ombra, cap. 8. In: La psicologia analitica: una scienza moderna, Roma: Magi. Knox J. (2007). Archetipo, attaccamento, analisi. Roma: Magi. Sidoli M., Davies M., a cura di, (1988). Jungian Child Psychotherapy, cap. Introd.,1, 2. Londra: Karnac Books. Sidoli M., Davies M., a cura di, (2004). La psicoterapia junghiana con i bambini: l’individuazione nell’infanzia. Roma: Magi. Sidoli M. (1992). Separazione e individuazione: la nascita del sé, Roma: Borla Teoria e tecnica del colloquio clinico DR. FILIPPO STRUMIA Ferro A. (1996). Nella stanza d'analisi, Milano: R.Cortina. Jung C.G. (1971). La pratica della psicoterapia. Opere, vol. 16. 1 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 Testi consigliati Kernberg O. (1987). Disturbi gravi della personalità. Torino: Boringhieri. McWilliams N. (1999). La diagnosi psicoanalitica. Struttura della personalità e processo clinico. Roma: Astrolabio. Psicopatologia in età evolutiva DR. STEFANO MARINUCCI Gabbard G. (1992). Psichiatria psicodinamica. Milano: R. Cortina. Marcelli D. (1995). Psicopatologia del bambino. Milano: Masson. Marcelli D., A. Bracconier (1995). Psicopatologia dell'adolescente, Milano: Masson. Marinucci S. (2003). Uno spazio per esistere: il gioco della sabbia nella psicoterapia infantile. Bergamo: Moretti e Vitali. Montecchi F., a cura di, (1997). Il gioco della sabbia nella pratica analitica, Milano: F. Angeli. Novelletto A. (1986). Psichiatria psicoanalitica dell'adolescenza, Roma: Borla. Psicopatologia generale DR. PIERGIACOMO MIGLIORATI Lo scopo di questo corso è proporre un criterio generale per una fondazione attuale del problema analitico secondo un modello clinico integrato. Dopo la declinazione della psicologia che si è sviluppata nel XX secolo, oggi è necessaria una riformulazione sulla base della lezione della fenomenologia e della Psicologia della Forma. Il programma intende confrontare teoricamente i livelli analitico freudiano e junghiano, integrandoli con riferimenti al modello (pedagogico) adleriano, per individuare una possibile sintesi teorica e clinica. sulla base di una considerazione fenomenologica che consente di formulare il seguente assunto: i diversi statuti teorici (e di conseguenza le loro ricadute sulla clinica) sono integrabili in modo non confusivo perché fin dagli inizi sono stati costruiti sulla esperienza personale dei fondatori della psicologia del profondo, che ha mostrato la complessità della natura umana da varie prospettive: si tratta di distinti livelli di esperienza che nella qualità distinta di ciascuno non sono separabili perché appartengono alla dimensione olistica della struttura psicofisica umana. Bisogna comunque ricordare che la possibilità della integrazione era stata già intuita sia da Freud che da Jung. (vedi i riferimenti bibliografici). Questa è la considerazione fondante di una clinica che voglia rispettare i distinti livelli di esperienza ciascuno dei quali, essendo comunque compresente, è necessario ma non sufficiente - se separato dagli altri - a giustificare sia il livello diagnostico-valutativo che quello prammatico. Lo scopo della cura, infatti è alleggerire (risolvere) la frammentazione psichica per passare dalla dispersione della coscienza alla domanda sul senso della esistenza umana. Volendo esprimere corso in estrema sintesi questa premessa al corso possiamo dire che: 1. I livelli psichici di cui stiamo parlando riguardano la totalità psicofisica della esperienza al cui fondo si coglie la individuale presenza nel mondo interno (personale e collettivo) e nel mondo esterno. 2. È la patologia della presenza (intesa come consapevolezza attuale della possibilità individuale di essere somaticamente e psicologicamente presenti nel mondo interno e esterno) che fonda la norma sulla quale si articola il discorso terapeutico, considerato sia al livello analitico/dinamico che ai livelli tecnici adeguati alla situazione clinica individuale (psichiatrica e/o nevrotica). 3. La cura della patologia della presenza è una pedagogia fondata sulla esperienza fattiva e consapevole del proprio essere nel mondo interno ed esterno. 4. Questa “pedagogia” consiste nella - intenzione fattiva di osservare i propri comportamenti; - per adeguarli alle considerazioni che emergono dal lavoro analitico condotto secondo le fasi del processo; - le cui fasi sono da individuare nella ricerca di Senso attraverso l’analisi della storia personale (inconscio personale) e archetipica (inconscio collettivo e conflitto onnipotenza/ impotenza). Nota: le fasi possono essere descritte anche utilizzando la nozione di” complesso”, che è stato introdotto da Jung al tempo della sua collaborazione con Freud, e fu accettato nella letteratura psicoanalitica in genere. La definizione generale del concetto di “complesso” specificata nel modo seguente: Il complesso edipico (freudiano); Il complesso di inferiorità/superiorità (adleriano); Il complesso strutturato sui modelli archetipici (junghiano). Bibliografia Freud. S (1937). Analisi terminabile e interminabile. Opere, vol. 11. Torino: Boringhieri, 1979. Galimberti U. (1979). Psichiatria e fenomenologia. Milano: Feltrinelli. Hillman. J. (1984). Le storie che curano. Milano: R. Cortina. Jung C.G. (1929). I problemi della psicologia moderna. Opere, vol. 16, pag. 61. Jung C.G. (1946). La psicologia della traslazione. Opere, vol. 16. Migliorati P. (1992). La funzione trascendente. In: Trattato di psicologia analitica, Torino: UTET. Migliorati P. (2006). Freud e Jung nella esperienza analitica, Studi Junghiani. Milano: F. Angeli. 2 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 Relazione e tecnica nella terapia infantile DR. STEFANO MARINUCCI La bibliografia verrà fornita all’inizio del corso. Immagini e relazione analitica in età evolutiva DR. NADIA NERI Algini M. L. (2003)., Il viaggio con i bambini nella psicoterapia. Roma: Borla. Busato Barbaglio C., Mondello M. L., a cura di, (2004). Nuovi assetti della clinica psicoanalitica in età evolutiva, Quaderni di psicoterapia infantile, n.62. Roma: Borla. Fordham M. La psicologia del transfert, Astrolabio ed. Jung C.G. (1913). Saggio di esposizione della teoria psicoanalitica. Opere, vol. 4. Jung C.G. (1976). Aion. Opere, vol. 9, tomo 2, i capitoli che trattano il concetto di immagine. Segni disegni e sogno niella psicoanalisi dei bambini. Quaderni di Psicoterapia infantile, n. 34. Roma: Borla. Klein M. (1929). Il gioco ed il transfert. Scritti. Torino: Bollati Boringhieri, 1978. Psicopatologia infantile DR. FRANCESCO MONTECCHI Bion W. R. (1962). Apprendere dall’esperienza, cap. 27, p. 153, § da 1 a 10. Roma: Armando, 1972. Bion W. R. (1963). Gli elementi della psicoanalisi, cap. 6. Roma: Armando, 1973. Fenichel O. (1945). I motivi della difesa; I meccanismi difensivi. Trattato di psicoanalisi (capp. 8 e 9). Roma: Astrolabio, 1951. Freud S. (1905). Tre saggi sulla teoria sessuale. Opere, vol. 4. Torino: Boringhieri, 1970. Jung C.G (1957/1958). La funzione trascendente. Opere, vol. 8. Torino: Boringhieri, 1976. Mahler M. (1975). Simbiosi umana e sottofasi del processo separazione-individuazione. La nascita psicologica del bambino, parte 2. Torino: Boringhieri, 1981. Montecchi F., a cura di, (1995). Lo sviluppo individuale del bambino. I Simboli dell’Infanzia. Dal pensiero di Jung al lavoro clinico con bambini . Roma: NIS. Montecchi F., a cura di, (1995). I transfert e i controtransfert nel lavoro analitico con i bambini. I Simboli dell’infanzia. Dal pensiero di Jung al lavoro clinico con bambini . Roma: NIS. Montecchi F., a cura di, (2002). Dalla normalità al disagio:gli stadi e le crisi evolutive. L’abuso sui bambini e l’intervento a scuola. Milano: Franco Angeli. Montecchi F. (2009). Le radici trans generazionali. Il cibo mondo persecutore minaccioso. Milano: Franco Angeli. Montecchi F. (2009). Il cibo-mondo persecutore minaccioso. Milano: Franco Angeli. Montecchi F. (2011). Dal bambino minaccioso al bambino minacciato. Milano: Franco Angeli. Montecchi F. “Dispense personali sulla patologia somatica e mentale dell’età evolutiva”. Segal H. (1964). La fantasia inconscia. Introduzione all’opera di M. Klein, cap. 2. Firenze: Martinelli, 1990. Winnicott D.W. (1955). La preoccupazione materna primaria. Dalla pediatria alla psicoanalisi. Firenze: Martinelli. Winnicott D.W. (1971). Oggetti transizionali e fenomeni transizionali. Gioco e realtà, Roma: Armando, 1974. Sviluppo delle fasi della situazione analitica DR. ANTONIO VITOLO Freud S. (1937). Analisi terminabile e analisi interminabile. Opere, vol. 11. Torino: Boringhieri, 1979. Giegerich W. (2000). Il concetto di nevrosi secondo Jung. Milano: Vivarium, 2004. Jung C.G. (1946). La psicologia del transfert. Opere, vol. 16. Jung C.G. (1971). La pratica della psicoterapia. Opere, vol. 16. Letture scelte da indicare, ibidem Jung C.G. “L’analisi dei sogni”, “Il concetto d’inconscio collettivo, la sincronicità in Jung”. I grandi pensatori, vol. 1, con introduzioni di A. Vitolo. Torino: Bollati Boringhieri, serie economica. Vitolo A. (2008). Una creazione continua. La cura analitica dopo Freud e Jung. Cosa muove il mondo, a cura di Carta S. e Pavone L.. Roma: Magi. Maffei G. (2002) Le fini delle cure. Torino: Bollati Boringhieri. Meltzer D. (1967). Il processo psicoanalitico. Roma: Armando, 1971. 3 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 Rosenfeld H. (1987). Comunicazione e interpretazione. Torino: Bollati Boringhieri, 1989. Trevi M. (1987). Per uno junghismo critico. Roma: Fioriti, 2000. Vitolo A. (2004). La sinopia e la pausa. Forme della vocazione analitica. Alchimie della formazione analitica, a cura di Cerbo G.M, Pelliccia D., Sassone A. Milano: Vivarium. Vitolo A. (2008). Una creazione continua. La cura analitica dopo Freud e Jung. Cosa muove il mondo, a cura di Carta S. e Pavone L.. Roma: Magi. Vitolo A. (2009). Il piccolo, forma nel tempo, nello sguardo prospettico di Jung. La vita psichica. Origine, sviluppo, trasformazione, a cura di Biasci L., Michelini Tocci A., Rossi A. Roma: Magi. La tecnica della psicologia analitica DR. ALESSANDRA DE CORO Il corso presenterà le linee fondamentali della teoria della tecnica analitica partendo dal confronto tra i suggerimenti tecnici di S. Freud e quelli di C.G. Jung, per soffermarsi sulla concezione del processo di individuazione e del lavoro analitico da parte di quest’ultimo. Successivamente, si introdurranno gli sviluppi della tecnica della psicoanalisi junghiana successivi agli anni ’70. L’approccio della psicologia analitica contemporanea sarà messo a confronto con alcune proposte tecniche della psicoanalisi relazionale: saranno discusse tematiche inerenti al setting, alla revisione costruttivista dei concetti di transfert e controtransfert, all’interpretazione degli affetti attivati nella relazione analitica. Testi di studio Dieckmann H. (1979). I metodi della psicologia analitica. Roma: Melusina, 1993. Ferro A. (2010). Tormenti di anime. Milano: R. Cortina. Gabbare G.O., Lester P. (1995). Violazioni del setting. Milano: R. Cortina, 1999. Gill M.M. (1994). Psicoanalisi in transizione. Milano: R.Cortina, 1996. Jung C.G. (1928). L’io e l’inconscio. Opere, vol. 7, pp. 121-305. Jung C.G. (1935). Fondamenti della psicologia analitica. Opere, vol. 15, pp. 21-186. Knox J. (2003). Archetipo, attaccamento, analisi. Roma: Edizioni Magi, 2007. Ogden T. (2005). L’arte della psicoanalisi. Sognare sogni non sognati. Milano: R Cortina, 2008. Schwartz-Salant N., Stein M., a cura di, (1984). Transfert e controtransfert. Roma: Magi, 2007. Bibliografia consigliata Freud S. (1911-1914). Scritti sulla tecnica. Opere, vol. 7. Torino: Boringhieri, 1974. Oppure: Tecnica della psicoanalisi. Torino: Biblioteca Boringhieri, 1976. Jung C.G. (1929-1951). Problemi generali di psicoterapia. Opere, vol. 16, sez. I., pp. 5-136. Jung C.G. (1946). La psicologia della traslazione. Opere, vol. 16, pp. 173-326. Lichtenberg J.D., Lachmann F.M., Fosshage J.L.(1992). Il Sé e i sistemi motivazionali. Roma: Astrolabio, 2000. Lichtenberg J.D. (2005). Mestiere e ispirazione. Milano: R. Cortina, 2008. Lingiardi V., Amadei G., Caviglia G., De Bei F., a cura di, (2011). La svolta relazionale. Itinerari italiani. Milano: R. Cortina. Nissim Momigliano L. (2001). L’ascolto rispettoso. Milano: R. Cortina. Ogden T. (2008). Riscoprire la psicoanalisi. Milano: CIS, 2009. Immagini e relazione analitica DR. MARTA TIBALDI [primo quadrimestre] Damasio A.R. (2000). Emozione e coscienza. Milano: Adelphi. In particolare pp. 381-402; Jung C.G. (1911-1952) Le due forme del pensare. Opere, vol. 5. In particolare pp. 21-46; Jung, C.G. (1921). Tipi psicologici. Opere, vol. 6. In particolare cap. 11; Hillman J. (1984). Il sogno e il mondo infero. Milano: Edizioni di Comunità. Tibaldi M. (2011). Pratica dell’immaginazione attiva. Dialogare con l’inconscio e vivere meglio. Roma: La Lepre. Vigna F., a cura di, (2010). Jung e le immagini. Bergamo: Moretti & Vitali. DR. LIDIA TARANTINI [secondo quadrimestre] Aite P. (2002). Paesaggi della psiche. Torino: Bollati Boringhieri. Chianese D., Fontana A. (2010). Immaginando. Milano: Franco Angeli. Corbin H. (1958). L’immagination créatrice dans le soufisme d’Ibn Arabi. Paris: Flammarion. Freud S. (1911). Precisazioni su due principi dell'accadere psichico. Opere, vol. 6. Freud S. (1937). Costruzioni nell’analisi. Opere, vol. 11. Jung C.G. (1952). Simboli della trasformazione. Opere, vol. 5. 4 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 Jung C.G. (1952). La dinamica dell’inconscio. Opere, vol. 8. Jung C.G. (1971). Pratica della psicoterapia. Opere, vol. 16. Jung C.G. (2003). Analisi dei sogni. Torino: Bollati Boringhieri. Tarantini L. (2006). Lo sguardo che ascolta. Roma: Magi. Vaccari F. (2011). Fotografia e inconscio tecnologico. Torino: Einaudi. La relazione e la tecnica interpretativa DR. FEDERICO DE LUCA COMANDINI [primo quadrimestre] Temi trattati in via particolare La concezione junghiana del transfert; la relazione terapeutica sotto il riguardo della tipologia psicologica; la questione del setting nella relazione terapeutica; il ruolo dei sogni nella relazione psicologica Bibliografia essenziale Jung C.G. (1946). Psicologia della traslazione. Opere, vol. 16, sez. 2. Jung C.G. (1997). Lettere. Roma: Magi ed. von Franz M.L. (1971). Tipologia psicologica. Como: Red. DR. ANNA MARIA SASSONE [secondo quadrimestre] Obiettivi Il corso si propone quale momento di studio e confronto volto ad approfondire la conoscenza e l’uso della tecnica interpretativa nei percorsi ad indirizzo analitico. Tra le finalità, quella di contribuire a sviluppare una prospettiva della relazione analitica che possa porre al centro la soggettività del paziente. In questo senso il ricorso alla tecnica interpretativa in analisi verrà accostato anche in chiave problematica con l’intento di favorire negli allievi l’acquisizione di un modello - né rigido né tecnicistico – capace di modellarsi a partire dalle soggettività di ogni paziente, nel rispetto dei confini peculiari al setting analitico. Valutazione: In riferimento alla specificità della formazione analitica e al tema del corso, la valutazione, anche in itinere, oltre a considerare il rapporto con l’esperienza formativa (frequenza, partecipazione, interesse, ecc), si attesterà sull’ apprendimento e sull’elaborazione delle conoscenze (per mezzo di relazioni orali e scritte, confrontazioni in gruppo) e su alcuni aspetti caratterizzanti la personalità degli allievi in rapporto all’autoriflessione, all’autovalutazione e alle forme della relazionalità con se stessi e con il gruppo. Bibliografia I testi di C.G. Jung sono proposti con lo scopo di accostare teoricamente e clinicamente alcuni punti nodali dei percorsi analitici. C.G. Jung, testi indicativi Jung C.G. (1914). Questioni attuali di psicoterapia: carteggio Jung-Loy. Opere, vol. 4. Jung C.G. (1935). Principi di psicoterapia pratica. Opere, vol. 16. Jung C.G. (1957/1958). La funzione trascendente. Opere, vol. 8. Jung C.G. (1934). Situazione attuale della psicoterapia. Opere, vol. 10/1. Jung C.G. (1935). Fondamenti della psicologia analitica (Tavistock lectures). Opere. Testi integrativi di riferimento Epstein L. (1997). La funzione terapeutica dell’odio nel controtransfert. In: Epstein L., Feiner A.H, Controtransfert e relazione analitica, Napoli: Liguori. Fordham M. (1997). La psicologia analitica e il controtransfert. In: Epstein L., Feiner A.H, Controtransfert e relazione analitica, Napoli: Liguori. Fordham M., Gordon R., Hubback J., Lambert K. (2003). La tecnica dell’analisi junghiana. Roma: Magi. Gallerano B., Zipparri L. (2003). Metodo, terapia, training analitico. Milano: Vivarium. Papadopulos R., a cura di, (2009). Manuale di psicologia junghiana. Bergamo: Moretti e Vitali. N.B.: In relazione alle necessità di approfondimento dei temi trattati potrà essere proposta anche la lettura di articoli specifici pubblicati in Studi Junghiani, Rivista di Psicologia Analitica e altre riviste del settore. 5 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 Processo di individuazione e alchimia DR. CARLA DE GENNARO L’alchimia nel pensiero di Jung Jung C.G. (1939). Coscienza, inconscio e individuazione. Opere, vol. 9*. Jung C.G. (1948). Alchimia e psicologia. Opere, vol. 13. Jung C.G. (1934/1950). Empiria del processo d’individuazione. Opere, vol. 9*. Jung C.G. (1929/1957). Commento al “Segreto del fiore d’oro”. Opere, vol. 13. La discussione di questo testo sarà preceduta dalla lettura dell’opera originale cui si riferisce il Commento. Seguirà la lettura del saggio introduttivo di A. Romano a C.G. Jung, R. Wilhelm, Il segreto del fiore d’oro, Bollati Boringhieri 2001. La dialettica degli opposti nel processo di individuazione dell’analista “Strano gioco, idra dalle mille braccia e dai milioni di corpi, ma dove una sola energia è all’opera. Bizzarro ingranaggio dove giocano sempre insieme e sempre opposti, desiderio-paura, odio-amore, assassinioguarigione” (tratto da: Denise Desjardins, Nascita dopo nascita, Il Punto d’Incontro 1992, p. 188). Questa parte del corso verrà trattata nel secondo quadrimestre e riguarderà il confronto dell’analista con gli aspetti di ombra insiti nella sua stessa funzione di “cura”: potere, distruttività, odio. Imparare a riconoscere e a tollerare la compresenza di opposti anche estremi in se stesso, oltre che nel paziente, può essere per l’analista un’utile disciplina per una reale evoluzione sia nello scambio analitico che nel proprio processo individuativo. Gabbare G.O. (2003). Amore e odio nel setting analitico. Roma: Astrolabio. Guggenbühl-Craig A. (1987). Al di sopra del malato e della malattia. Milano: R. Cortina. Jung C.G. (1928). “La personalità mana”, in L’Io e l’inconscio, Opere, vol. 7. Searles H. F. (1974). “Il tentativo di far impazzire l’altro…”. In: Scritti sulla schizofrenia. Torino: Boringhieri. Searles H.F. (1994). “Il medico devoto…”. In: Il controtransfert. Torino: Bollati Boringhieri. Winnicott D.W, (1975). L’odio nel controtransfert. Dalla pediatria alla psicoanalisi. Firenze: Martinelli. Sogni e tecnica interpretativa DR. LIBERIANA PAVONE Il seminario si svolgerà sullo studio e l’approfondimento degli scritti di Jung sul sogno. L ‘obiettivo è di raggiungere una visione complessiva che permetta di inquadrare il sogno a livello teorico nella complessa visione della psicologia analitica. Contestualmente allo studio dei testi , verrà esaminata,con esempi clinici, l’applicazione del modello junghiano sia sul sogno che sulla sua funzione all’interno della relazione terapeutica. Bibliografia Aurigemma L. (1984). Sogno e visione nella prospettiva junghiana. In: I linguaggi del sogno a cura di Branca C., Ossola S., Resnik S. Firenze: Sansoni. Romano A. (2003). “Chiudete gli occhi e vedrete”. In: C.G. Jung Analisi dei sogni (Seminario tenuto nel 192830). Torino: Boringhieri. Jung C.G. (1934). L’applicabilità pratica dell’analisi dei sogni. Opere, vol. 16. Jung C.G. (1938/1939). Interpretazione psicologica dei sogni infantili e della letteratura antica sui sogni. Seminario del prof. C.G. Jung (stenogramma redatto Eidgenossische Techinische Hochschue Zürich). Jung C.G. (1916/1948). Considerazioni generali sulla psicologia del sogno. Opere, vol. 8. Jung C.G. (1945/1948). L’essenza dei sogni., Opere, vol. 8. Jung C.G. (1958). La coscienza morale dal punto di vista psicologico. Opere, vol. 10, tomo 2. Jung C.G. (1959). Bene e male nella psicologia analitica. Opere, vol. 11. Jung C.G. (1971). Il significato dei sogni. Opere, vol. 15. Letture consigliate Bernhard E. (1996). Introduzione allo studio del sogno, Rivista di Psicologia Analitica, 54 /96,nuova serie n. 2. Berry P. (1984). Approccio al sogno, L’Immaginale, anno II. Jaffé A., a cura di, (1978). Ricordi, sogni, riflessioni di C.G.Jung (1961-1962). Milano: Rizzoli. Franz M. L., von (1989). Sguardo dal sogno. Milano: R. Cortina. Garufi B. (1991). Un esempio di funzione trascendente, Rivista di Psicologia Analitica, 43/91. Hillman J. (2003). Il sogno e il mondo infero. Milano: Adelphi. 6 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 Lichtenberg, Lachmann, Fosshage, “L’interpretazione dei sogni”. In: Lo scambio clinico. Milano: R. Cortina Madera R. (1998). Carl Gustav Jung, biografia e teoria. Milano: Mondadori. Neumann E. (2005). Psicologia del profondo e nuova etica. Bergamo: Moretti e Vitali. Processo di individuazione e religione nella psicologia di C. G. Jung DR. ANTONIETTA DONFRANCESCO Il corso sarà diviso in due parti: il primo quadrimestre approfondirà lo specifico del processo di individuazione e sarà tenuto dalla dott. A. Donfrancesco. Il secondo quadrimestre approfondirà lo specifico della religione in Jung e sarà tenuto dalla prof. L. Procesi. Iniziando da un breve inquadramento storico si farà riferimento alla crisi epistemologica avvenuta in Jung dopo il 1912 e il conseguente ri-orientamento della sua ricerca teorica. C’è il passaggio da un atteggiamento razionale ad un atteggiamento di ricerca che coinvolge la propria relazione con il mondo interiore. Questa relazione, come il “Libro rosso” conferma, diventa la guida per la costruzione teorica razionale. Da questo punto di vista viene indicato che la ricerca della propria equazione personale, la propria individuazione, è la linea guida che orienta la propria ricerca teorico-clinica. L’apertura al mondo interiore è disporsi ad un’attenzione per lo sconosciuto e il mistero: un’attenzione a ciò che si muove al di là della volontà individuale. Questo è anche ciò che Jung interpreta come religione. Occuparsi del processo di individuazione significa anche aprirsi ad approfondire la ricerca teorica di Jung del “senso” e del “religioso”. Testi della prima parte Jaffé A., a cura di , (1978). Ricordi, sogni, riflessioni di C. G. Jung. Milano: BUR. Jung C.G. (1916/1928). L’io e l’inconscio. Opere, vol. 7. Stein M. (2010). Il principio di individuazione. Verso lo sviluppo della coscienza umana. Bergamo: Moretti & Vitali. Trevi M. (1973). Introduzione, edizione del 1973 dell’Io e l’inconscio di Jung. Torino: Boringhieri. Vitale A. (2001). Solve coagula. Itinerario e compimento dell’uomo nella metafora alchemica. Bergamo: Moretti & Vitali. Testi della seconda parte Jung C.G. (1938/1940). Psicologia e religione (1938/1940). Opere, vol. 11. Integrato con: I rapporti della psicoterapia con la cura delle anime (1932); Prefazione a V. White, Dio e l’inconscio (1952). Risposta a Giobbe (1952) integrato con: Risposta a Martin Buber (1952). Per il commento Procesi L. (2000). Carl Gustav Jung: lettere della vecchiaia sull’angoscia, su Dio, sull’individuazione, Rivista di Psicologia Analitica, 62: 137-156. Procesi L. (2003). C.G. Jung e l’imperialismo occidentale nel seminario sugli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola”, Rivista di Psicologia Analitica, 67: pp. 59-83. Dalla psicologia generale alla psicologia dinamica DR. ELENA CARAMAZZA Freud S. (1893). Meccanismo psichico dei fenomeni isterici. Opere, vol. 2, p. 89. Freud S. (1896). Etiologia dell’isteria. Opere, vol. 2, p. 33. Freud S. (1909). Cinque conferenze sulla psicoanalisi. Opere, vol. 6, p. 125. Jung C.G. (1912). Saggio di esposizione della teoria psicoanalitica. Opere, vol. 4. Jung C.G. (1912). Freud e la psicoanalisi. Opere, vol. 4. Jung C.G. (1934). Introduzione alla psicologia analitica: le conferenze di Basilea. In: L’homme à la découverte de son âme. Structure et fonctionnement de l’inconscient. Elaborazione e cura di R. Cahen. Parigi: Albin Michel. Contenute nei seguenti paragrafi: Del conscio e dell’inconscio (funzione e struttura della coscienza e dell’inconscio; l’esperienza delle associazioni; dal sogno al mito. (Consultabile nel dattiloscritto depositato all’AIPA che comprende anche la traduzione delle prefazioni di R. Cahen del 1934 e del 1962. Traduzione italiana di E. Caramazza con la collaborazione di Sara Boschetti e Silvia Di Marzo. Prefazione di E. Caramazza). Jung C.G. (1934). Considerazioni generali sulla teoria dei complessi. Opere, vol. 8. Jung C.G. (1934). La dinamica dell’inconscio. Opere, vol. 8, p. 107. Jung C.G. (1916/1948). Considerazioni generali sulla psicologia del sogno. Opere, vol. 8, p. 253. Jung C.G. (1931). L’applicabilità pratica dell’analisi dei sogni. In: Realtà dell’anima. Torino: Boringhieri, 1963, p. 64 e Opere, vol. 16, p. 149. 7 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 La psicologia dinamica in rapporto con la psicologia analitica DR. LEONARDO VERDI VIGHETTI Obiettivi generali Al termine del seminario, improntato ad approfondire in termini di ricerca personale alcune tematiche, si auspica che i/le partecipanti abbiano sviluppato e/o rafforzato: una conoscenza sufficientemente chiara di alcuni concetti affrontati, che contraddistinguono la concezione della psiche formulata da C. G. Jung e da alcuni autori contemporanei; un atteggiamento problematico nei confronti della complessità dei concetti affrontati; la motivazione ad approfondire con un atteggiamento di ricerca alcune delle tematiche considerate; la capacità di stabilire nessi (limitatamente agli ambiti concettuali presi in esame) tra la teoria e la pratica analitica, vissuta nell’esperienza personale o nei casi clinici di cui i/le partecipanti hanno eventualmente esperienza diretta; un interesse prevalente (anche se non esclusivo) per una particolare tematica, il cui approfondimento possa produrre un breve saggio (alcune pagine) che sarà consegnato al termine dell’anno. Contenuti tematici e riferimenti bibliografici Possiamo dividere gli otto seminari in tre parti: L’approccio teorico, che riguarda alcuni concetti fondamentali della struttura della psiche: inconscio collettivo e personale, coscienza, Io, Sé, Anima. L’accesso all’inconscio e l’approccio di cura, che comporta l’attenzione alle emozioni (colpa, empatia) La dimensione dell’etica come trama della psicologia analitica. Queste tematiche saranno affrontate leggendo testi di Jung, di post junghiani e di altri autori contemporanei. In particolare, gli scritti di Jung da leggere obbligatoriamente e commentare sono i seguenti: - Gli archetipi dell’inconscio collettivo (1934/1954). Opere vol. 9*. - Sull’archetipo, con particolare riguardo al concetto di Anima (1936/1954). Idem. - Gli aspetti psicologici dell’archetipo della Madre (1938/1954). Idem - Psicologia dell’archetipo del fanciullo (1940). Idem - Psicologia della figura del Briccone (1954). Idem - Coscienza inconscio, individuazione (1934/1950). Idem Inoltre saranno letti obbligatoriamente e commentati questi altri testi tratti dalla letteratura analitica contemporanea: Knox J. (2003). Archetipo, attaccamento, analisi. Roma: Magi, 2007. Capitolo: “La costruzione dei significati” (pp. 97-131) Mitchel S. (1993). Speranze e timore in psicoanalisi. Torino: Boringhieri, 1995. Due capitoli: “Quali sono i bisogni del paziente?” e “Una rivoluzione metateorica” (pp. 27-101) Ferro A. (2007). Evitare le emozioni, vivere le emozioni. Milano: R. Cortina. Capitoli: I, II, III, IV, V (pp. 9-75) Kohut H. (1959/1981). Introspezione ed empatia. Torino: Boringhieri, 2003. Introduzione, capitoli I e III (pp. 976 e 81-96) Neumann E. (2003). Psicologia del profondo e nuova etica. Bergamo: Ed. Moretti e Vitali, 2005. Capitoli III, IV, V (pp. 56-116). Infine un elenco di scritti, suggeriti come letture opzionali: Jung C.G. (1928). Energetica psichica. Opere, vol. 8. Jung C.G. (1949). Prefazione a Psicologia del profondo e nuova Etica. Opere, vol. 18. Jung C.G. (1954). Riflessioni teoriche sull’essenza della psiche. Opere, vol. 8. Ginzburg J., Lombardi R. (2007). L’emozione come esperienza infinita. Milano: F. Angeli. Capitoli 2 e 8 (pp. 50-61 e 153-164). Neri, Correale, Fadda (1994). Letture Bioniane. Torino: Borla. Capitolo II (pp. 187-228) Speziale- Bagliacca R. (1997). Colpa. Considerazioni su rimorso, vendetta e responsabilità. Roma: Astrolabio. Capitoli IV e V (pp. 104-152) Mollon P. (2006). Vergogna e gelosia. Roma: Astrolabio. Capitoli I, II, V (pp. 11-62 e 135-150) Fordham, Gordon, Hubback, Lambert (1973). La tecnica dell’analisi junghiana. Roma: Edizioni Magi, 2003. Capitolo: La personalità dell’analista nell’interpretazione e nella terapia Nel corso del seminario si leggerà, commenterà e discuterà il Codice deontologico dell’AIPA. Modalità di lavoro: Gli incontri si svolgeranno in forma di confronto di idee ed esperienze tra partecipanti e didatta e co-didatta, approfondendo le tematiche prescelte in un’ottica di ricerca. Ogni incontro si concluderà con una breve valutazione del lavoro svolto (tematiche affrontate, relazioni nel gruppo, ecc.). Ogni partecipante potrà esprimere il proprio gradimento o non- 8 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 gradimento circa le modalità di lavoro, per cercare soluzioni migliorative. Al termine del percorso (incontro di maggio 2012), ogni partecipante presenterà un breve lavoro scritto (5-10 cartelle) su un tema prescelto, sviluppato sulla base delle letture fatte ed arricchito di riflessioni personali. Elementi di psicologia analitica: Jung e i post-junghiani Dr. CAMILLA ALBINI BRAVO Jung C.G. (1918). Sull'Inconscio. Opere, vol. 10/1. Schwartz Salant N., Stein M. (2007). Processi archetipici in psicoterapia. Roma: Magi. Psicoterapia e psicoanalisi contemporanea DR. LEONELLA MAGAGNINI Il Corso è rivolto agli allievi del secondo anno, ha una frequenza mensile, si svolge nel primo sabato del mese, con orario 12,30-16. Obiettivo del Corso è quello di promuovere un approfondimento sulle seguenti aree: significato della psicoterapia e dei fattori psicoterapeutici. Letture consigliate Bleichmar H. (2008). Psicoterapia psicoanalitica. Roma: Astrolabio. Ogden T. (1994). Identificazione proiettiva e la tecnica psicoterapeutica. Roma: Astrolabio. Weiss J. (2004). Come funziona la psicoterapia. Torino: Boringhieri. - Definizione del processo terapeutico, attraverso i concetti base delle modificazioni intrapsichiche, intersoggettive, comportamentali, neurofisiologiche. Letture consigliate Siegel D. (2001). La mente relazionale”, capitoli 6, 7, 8, 9. Milano: R. Cortina. - Riflessione sui principali orientamenti psicoterapeutici non psicodinamici - Il cognitivismo, le terapie sistemiche. Riferimenti bibliografici Liotti G. (2001). Le opere della coscienza: psicopatologia e psicoterapia nella prospettiva cognitivoevoluzionistica. Milano: R. Cortina. - La Psicoanalisi, con particolare riferimento ad alcuni autori quali Winnicott, Kohut, Bion, Bowlby e la teoria dell’attaccamento, la psicoanalisi interpersonale. Riferimenti bibliografici Eagle M. (1988). La psicoanalisi contemporanea. Bari: Laterza, 1988. Green A. (2004). Idee per una psicoanalisi contemporanea. Milano: R. Cortina. Si faranno riferimenti anche alla psicoanalisi di gruppo e alla psicoanalisi multifamiliare, secondo la teoria di J. G. Badaracco. - La Psicologia Analitica - Aspetti teorici e tecnici della cura in Jung Lettura obbligatoria: Jung C.G., Opere, vol 15: Psicoanalisi e psicologia Analitica. Lettura consigliate Dickman H. (2002). I metodi della psicologia analitica e Nella stanza dell’analista Junghiano. Milano: Vivarium. Nel primo incontro dopo una conoscenza degli allievi, verrà affrontato il tema della definizione della psicoterapia, descritto al primo punto, in una prospettiva storico-metodologica. Il metodo di insegnamento è improntato sull’offerta agli allievi, da parte della didatta del tema strutturato. Gli allievi, dopo la lettura dei testi proposti, avranno uno spazio per elaborare una relazione scritta, che favorisca la discussione degli stimoli offerti. Sarà utile formulare una memoria dell’intera sessione didattica, anche con registrazione, che può servire da traccia per la successiva sessione. 9 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 Simbolismo e dimensione archetipica nei miti e nelle fiabe DR. MARIA CRISTINA BARDUCCI Programma: Il corso prevede lo studio dei rapporti tra le immagini archetipiche ,con particolare riferimento al concetto di Anima, e le produzioni simboliche e conoscitive che attraverso la produzione mitica e favolistica hanno animato la coscienza collettiva. Si vedranno in particolare gli elementi femminili (anima ) e gli elementi maschili (animus) che come coppia archetipica di forze presiedono alla conoscenza simbolica. Bibliografia Barducci M.C. (1992). Inconscio personale, inconscio collettivo. Trattato di psicologia analitica. Torino: UTET Barducci M.C. (2006). Il velo e il coltello. Milano: Vivarium. Franz M.L., von (1983). Il femminile nella fiaba. Torino: Boringhieri. Harding E. (1973). I misteri della donna. Roma: Astrolabio. Hillman J. (1979). Il mito dell’analisi. Milano: Adelphi. Hillman J. (2000). Anima. Anatomia di una nozione personificata. Milano: Adelphi. Jung C,G.: Gli archetipi e l’inconscio collettivo, Opere, vol. 9. Jung C.G., Kerenyi K. (1948). Prolegomeni allo studio della mitologia. Torino: Boringhieri. Neumann E. (1949). Storia delle origini della coscienza. Roma: Astrolabio. Neumann E. (1981). La grande madre. Roma: Astrolabio. Neumann E. (1975), La psicologia del femminile. Roma: Astrolabio. Otto W. (2004). Gli dei della Grecia. Milano: Adelphi. Rufini M.T. (1992). Il mito. Trattato di psicologia analitica. Torino: UTET. Testi consigliati Gimbutas M. (1990). Il linguaggio della dea. Milano: Longanesi. Harding E. (1973). I misteri della donna. Roma: Astrolabio. La valutazione diagnostica nella psicologia dinamica DR. ARRIGO ROSSI Il corso si propone di affrontare le problematiche relative alla valutazione diagnostica dei disturbi psicopatologici in relazione al modello di funzionamento della psiche proprio della psicologia analitica. Bibliografia orientativa Dazzi N., Lingiardi V., Gazzillo F., a cura di (2009). La diagnosi in psicologia clinica. Milano: R. Cortina. Cap. 3, La soggettività nel processo diagnostico; cap. 10, Come usa la diagnosi lo psicologo psicodinamico. Gaston A. (1992). Normalità e patologia, pp. 297-313. Trattato di psicologia analitica. Milano: UTET. Gullotta C, (1989). Unicità psicotica e molteplicità del disturbo mentale. In: Aite P. e Carotenuto A., a cura di, Itinerari del pensiero junghiano. Milano: R. Cortina, pp. 211-226. Maffei G. (1992). Le nevrosi, pp.313-351. Trattato di psicologia analitica, UTET. Maffei G. (2001). Il momento diagnostico come inizio della cura, Rivista di Psicologia Analitica, 12: 69-79. Di Jung, Opere: Vol. 2, t. 2°, Ricerche sperimentali”, (cap. 5, 14, 15, 17). Vol. 3, Psicogenesi delle malattie mentali: cap. 1, Psicologia della dementia praecox (1907), par. 1, Esposizione critica dei punti di vista teorici sulla psicologia della dementia praecox; par. 2, Il complesso a tonalità affettiva e i suoi effetti generali sulla psiche; par. 3, L’influenza del complesso a tonalità affettiva sulla valenza del’associazione(pp.1-77); cap. 4, L’importanza dell’inconscio in psicopatologia (1914), pp. 209-217; cap. 5, Il problema della psicogenesi della malattia mentale(1919), pp. 219-235; cap. 7, Psicogenesi della schizofrenia (1939), 243-260; cap. 9, La schizofrenia (1957), pp. 269-286; Vol. 8, La dinamica dell’inconscio: Riflessioni teoriche sull’essenza della psiche (1947-1954), pp. 177-243; Considerazioni generali sulla teoria dei complessi (1934), pp. 107-122; Vol. 6, “Tipi psicologici”: cap. 6, Il problema dei tipi nella psicopatologia, pp. 276-291; cap. 10, Descrizione generale dei tipi , pp. 334-412; Vol. 16, Pratica della psicoterapia: Medicina e psicoterapia (1945), pp. 95-103; Scopi della psicoterapia (1929), pp. 45-60. . Testi di appoggio alla lettura di Jung Dieckmann H. (1993). I complessi .Diagnosi e terapia in psicologia analitica. Roma: Astrolabio. Fissi S. (1994). I DSM tra iperkraepelinismo diagnostico ed ecumenismo linguistico in psichiatria, Psichiatria 10 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 e scienze umane, 2: 67-83. Fordham M. (1981). La psicoterapia junghiana. Roma: Astrolabio, cap. 5, “La concezione junghiana della psicoterapia”. Gabbard O. (1992). Psichiatria psicodinamica, cap. 3: “Valutazione diagnostica del paziente”, pp. 47-66. Milano: R. Cortina. Gullotta C. (2002). Jung psicologo della psichiatria, Rivista di Psicologia Analitica, 12: 32. Nuove patologie DR. FRANCO CASTELLANA Bibliografia Chasseguet Smirgel J. (1991). L’ideale dell’Io. Milano: R. Cortina, pp. XIII-127. Jung C.G. (1952). Risposta a Giobbe. Opere, vol. 11. Kalsched D. (2001). Il mondo interiore del trauma. Bergamo: Moretti e Vitali. Schwartz-Salant N. (1996). Narcisismo e trasformazione del carattere. Milano: Vivarium, pp.13-125; 127201; 203-306. Testi di appoggio e ampliamento della discussione Hillman J. (1988). Saggi sul puer. Milano: R. Cortina. Jung C.G. (1965). Simboli della trasformazione. Opere, vol. 5. Jung C.G. (1966). Psicologia e religione. Opere, vol .11. Meltzer D. (1981). La comprensione della bellezza. Milano: Loescher, p. 2-43. Ogden T. (1994). L’identificazione proiettiva e la tecnica psicoterapeutica. Roma: Astrolabio. Ogden T. (1999). Reverie e interpretazione. Roma: Astrolabio, pp. 7-59; 60-107. Semi A.A., a cura di, (1989). Trattato di psicoanalisi. Capitolo 6 “La perversione – A/ aspetti generali – B/Il contratto perverso- C/ Assetti, funzionamenti e relazioni perverse. Metapsicologia di un’esperienza clinica” – vol. 2, pp. 256-344. Milano: R. Cortina. Semi A.A., a cura di, (1989). Trattato di psicoanalisi. Capitolo 9 “L’anoressia mentale” vol. 2 pp. 579-616. Milano: R. Cortina. Zoja L. (1985). Nascere non basta. Milano: R. Cortina. Psicopatologia e psicoterapia con giovani adulti e adolescenti DR. ADRIANO PIGNATELLI Lo scopo di questi quattro seminari è quello di approfondire la specificità della patologia dell’adolescente e pensare la clinica nella dimensione interpersonale della coppia analitica. Cercheremo analogie e differenze con l’analisi dell’adulto, tenendo ben presente il modello junghiano della psiche e la sua pratica psicoterapeutica. Bibliografia Adolescenza e Psicoanalisi. Rivista. Anno 2007. “Il Giovane adulto”. Roma: Magi. Cahn R. (2000). L’adolescente nella psicoanalisi. Roma: Borla. Carbone P., a cura di, (2005). Adolescenze. Roma: Magi (Cap. 6., Maltese A., “Controtransfert e setting”. Seconda parte: Psicopatologie). Freud A. (1957). Adolescenza. In: Opere, vol. 2. Torino: Boringhieri, 1979 Freud A. (1966). L’adolescenza come disturbo evolutivo. In: Opere, vol. 3. Torino: Boringhieri, 1979 Jeammet Ph. (1992). Psicopatologia dell’adolescenza. Roma: Borla. Kernberg O. (1987). Disturbi gravi della personalità. Cap. 1, 2, 3. Torino: Boringhieri. Laufer M. e E. (1986). Adolescenza e breakdown evolutivo. Cap. 2. Torino: Bollati Boringhieri. Novelletto A. (2009). L’adolescente. (Cap. 6: “Il giovane adulto”). Roma: Astrolabio. Zavattini N. (1992). L’adolescente e il suo mondo relazionale. (Parte seconda: la diagnosi; parte terza: il processo terapeutico). Roma: NIS. Bibliografia consigliata Bloss P. (1988). L’adolescenza come fase di transizione. Roma: Armando. Nicolò A., a cura di, (2001). Analisi terminabile e analisi interminabile in adolescenza. Milano: Franco Angeli 11 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 DR. DANIELA TORTOLANI Bibliografia Borton M., Daws D. (1981). Il lavoro psicoterapeutico con bambini ed adolescenti. Napoli: Liguori. Jung C.G. (1994). La psiche infantile. Torino: Boringhieri. Jung C.G. (1946). Psicologia del transfert. Opere, vol. 16. Jung C.G. (1928). Psicologia analitica ed educazione. Opere, vol. 17. Langs R. (1979). La tecnica della psicoterapia psicoanalitica. Torino: Boringhieri. Manzano J., Palacio Espansa F., Zilkha N. (2001). Scenari della genitorialità. Milano: R. Cortina Nagliero G., Grosso W. (2008). Analisi in età evolutiva. Milano: Vivarium. Novelletto A. (1986). Psichiatria psicoanalitica dell'adolescenza. Roma: Borla. Pine F. (1995). Teoria evolutiva e processo clinico. Torino: Boringhieri. Bibliografia sulla terapia della coppia coniugale e genitoriale Carli L. (1995). Attaccamento e rapporto di coppia. Milano: R. Cortina. Clulow C. (2003). Attaccamento adulto e psicoterapia della coppia. Roma: Borla. Corigliano A.N. (1996). Curare la relazione. Saggi sulla psicoanalisi e la coppia. Milano: Franco Angeli Dicks H.V. (1992). Tensioni coniugali. Roma: Borla. Eigur A., Ruffiot et al. (1986). Terapia psicoanalitica della coppia. Roma: Borla. Fisher J. V. (2001). L’Ospite inatteso. Milano: R. Cortina. Fonagy P., Target M. (2001). Attaccamento e funzione riflessiva. Milano: R. Cortina. Grier F. (2003). Brevi incontri con le coppie. Roma: Borla. Interazioni, numero 0. Milano: Franco Angeli. Jung E. (1969). Anima e Animus. Torino: Bollati Boringhieri, 1992. Kast V. (1991). La coppia. Como: Red. Norsa D., Zavattini G.C. (1997). Intimità e collusione. Milano: R. Cortina Neri N., Latmiral S. (2003). Uno spazio per i genitori, Quaderni di psicoterapia, 48. Roma: Borla. Ruszcynski S., Fisher J. (2003). Intrusività e intimità nella coppia. Roma: Borla. Tsiantis J., Boethious S.B., Hallerfors B., Horne A., Tischler L. (2002). Il lavoro con i genitori. Roma: Borla Metodi e tecniche analitiche DR. DANIELA PALLICCIA Il programma del corso si articola nella presentazione di due casi clinici, uno concernente l’area traumatica e uno quella della psicosomatica, condotti con l’utilizzazione del Gioco della Sabbia. Particolare attenzione sarà riposta durante la discussione del materiale clinico in gruppo al dialogo incrementale tra figurazione onirica e figurazione spaziale nella sabbiera, dei complessi psichici emergenti nel campo relazionale di paziente e analista. Il confronto clinico verrà fatto interagire con brani di testi di Jung e di autori contemporanei nei quali si affronta l’origine gestuale e psicocorporea del processo di simbolizzazione, la cui attivazione è facilitata dall’uso del Gioco della Sabbia. Tale attivazione, fortemente compromessa in alcuni quadri sintomatici, come quelli su menzionati, è oggi inoltre diffusamente coartata nei nostri pazienti dalle derive anestetizzanti della nostra cultura “virtuale”. Verrà infine approfondita, attraverso lo studio di pagine di Jung dedicate all’analisi dei sogni, l’importanza della matrice figurale, immaginale, nel pensiero junghiano per la costruzione simbolica del senso. Bibliografia Aite P. (1990). Rileggendo Freud a proposito di raffigurabilità psichica. Ricchezza o povertà dell’immagine? Materiali per il piacere della psicoanalisi, 13: 9-18. Aite P. (2010). Sandplay analysis. Junghian Studies. London: Routledge (agli allievi verrà fornita traduzione italiana). Chianese D., Fontana A. (2010). Immaginando. il visivo e l’inconscio. Milano: Franco Angeli, pp.148-207. Donfrancesco A., Venier M.A., a cura di, (2007). Il gesto che racconta. Setting analitico e gioco della sabbia. Roma: Magi. Jung C.G. (1928/1930). Analisi dei sogni. Seminario tenuto nel 28/30. Torino: Boringhieri, 2003 (seconda conferenza; quarta conferenza-quinta conferenza). Jung C.G. (1921). Tipi psicologici. Opere, vol. 6, pp. 100-137. Jung C.G. (2010). Il Libro rosso. Torino: Boringhieri (liber secundus, pp.1-2 e pp. 259-273). Malinconico A., a cura di, (2011). Il sogno in analisi e i suoi palcoscenici. Drammatizzazioni, gioco e figurazioni. Roma: Magi (pp. 1-69, e pp. 125-159). 12 Associazione Italiana di Psicologia Analitica – A.I.P.A. Programmi e bibliografie A . A . 2 0 11 / 2 0 1 2 Bibliografia consigliata Aite P. (2002). Paesaggi della psiche. Il gioco della sabbia nell’analisi junghiana. Torino: Bollati Boringhieri. Bachelard G. (1975). La poetica dello spazio. Bari: Dedalo. Rotella C., Rotella S. (2007). La raffigurabilità psichica. Roma: Borla. Boehm G. (2009). Il ritorno delle immagini. In: Somaini A., Pinotti A., a cura di, Teorie dell’immagine. Milano: R. Cortina, Milano. Castellana F., Malinconico A., a cura di (2002). Giochi antichi parole nuove, Il gioco della sabbia nel campo analitico. Milano: Vivarium. Garroni E. (2005). Immagine, linguaggio, figura. Bari: Laterza. Green A. (2005). La mia interpretazione della psicoanalisi. In: AA. VV., Il sogno,in Psicoanalisi e metodo, 5, ETS, Pisa. Ferrata A., a cura di, (2005). Pensare per immagini. Roma: Borla. Jung C.G. (1970). Simboli della trasformazione. Opere, vol. 5. Malinconico A., Peciccia M., a cura di, (2006). Al di là della parola. Vie nuove per la terapia analitica delle psicosi. Roma: Magi. DR. ANDREINA NAVONE Aite P. (2002). Paesaggi della psiche. Il gioco della sabbia nell’analisi junghiana. Torino: Bollati Boringhieri. Amman R. (2000). Sandplay.Immagini che curano e trasformano. Milano: Vivarium. Christopher R.E., Mcfarland H., Solomon H. (2003). Il pensiero junghiano nel mondo moderno. Roma: Magi. Donfrancesco A., Venier M.A., a cura di, (2007). Il gesto che racconta. Setting analitico e gioco della sabbia. Roma: Magi. Ferro A. (2007). Evitare le emozioni, vivere le emozioni. Milano: R. Cortina. Gabriellini G., Nissim S. (1989). Spazio, corpo, immagini: il gioco della sabbia nell’autismo e nella psicosi infantile. Rivista di psicologia analitica, 39. Lotta E. (2011). L’Alba del gioco. Psicologia della prima infanzia e il sand play di Dora Kalff. Roma: Magi. Kalff D. (1974). Il gioco della sabbia. Firenze: O.S. Kast V. (2002). La dinamica dei simboli. Roma: Magi. Kalshed D. (2001). Il mondo interiore del trauma. Bergamo: Moretti e Vitali. Marinucci S. (2003). Uno spazio per esistere. Bergamo: Moretti e Vitali. Montecchi F., a cura di, (1997).Il gioco della sabbia nella pratica analitica. Milano: Franco Angeli. Montecchi F., a cura di, (1984). La psicoterapia infantile junghiana. Roma: Il Pensiero Scientifico. Montecchi F. (2004). Giocando con la sabbia, la psicoterapia con bambini adolescenti nella SandPlay Therapy, Milano: Franco Angeli. Nagliero G., Grosso W. (2008). Analisi in età evolutiva: il sand play therapy di Dora Kalff. In: Analisi in età evolutiva. Milano: Vivarium. Stein E. (1985). Il problema dell’empatia. Roma: Studium. Trevi M. (1986). La metafora del simbolo. Milano: R. Cortina. Winnicott D.W. (1975). Gli aspetti meta psicologici e clinici della regressione nell’ambito della situazione analitica. Dalla pediatria alla psicoanalisi. Firenze: Martinelli, p. 337. Metodi e tecniche analitiche: l’immaginazione attiva DR. FEDERICO DE LUCA COMANDINI La bibliografia verrà fornita all’inizio del corso. 13