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IISS IRIS VERSARI PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA AA.SS. 2016/2019 I PRINCIPI ISPIRATORI “Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che l’Istituto Versari adotta nell’ambito della suao autonomia” (art. 3 D.P.R. n. 275/1999 e art. 14 L. 107/2015). Il Piano ha valenza triennale perché, a partire dalla descrizione dell’identità venutasi a consolidare, individua, attraverso attente procedure valutative, la parte programmatica e gli obiettivi di miglioramento. In questo modo il presente documento non solo fotografa l’identità esistente, ma impegna la struttura organizzativa e le risorse interne in modo dinamico verso obiettivi di miglioramento e consolidamento. Dalla sua fondazione l’Istituto ha individuato le proprie finalità generali, coerenti con i fini educativi tipici della scuola pubblica e specifici del proprio indirizzo. Una scuola attenta allo studente come persona, al suo benessere attraverso azioni di accoglienza, qualificazione della relazione didattico educativa, alla proposta di attività che favoriscano lo sviluppo di vocazioni personali e recupero di eventuali carenze o difficoltà. È in questo contesto e nel solco di questa tradizione di attenzione alla persona e alla famiglia che si colloca la adesione dell’Istituto alla RETE LOMBARDA DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE. Questi principi hanno orientato costantemente l’azione progettuale, didattica ed educativa e si confermano anche oggi come assi culturali di riferimento per affrontare la crescente complessità del compito della scuola. • • • • • • Una formazione della persona e del cittadino, attenta alle individualità e capace di far maturare una coscienza civica e sociale fondata sulla responsabilità personale e aperta al dialogo. Il processo di istruzione, pur nell’individualizzazione dei tempi e dei modi di apprendimento, deve essere vissuto da ogni studente, e dalla sua famiglia, come un arricchimento di sé e come una condizione integrabile in un più vasto personale progetto di vita. Una formazione fondata sullo sviluppo delle competenze, capace di far crescere le capacità espressive, comunicative e decisionali degli studenti, in grado di rispondere alle più recenti richieste del mondo del lavoro. Una formazione culturale che stimoli alla ricerca e all’approfondimento, e consenta un agevole accesso ai gradi superiori dell’istruzione. La realizzazione di un insegnamento qualificato e non selettivo, in quanto capace di valorizzare le individualità e di offrire opportunità di recupero e di potenziamento culturale. Un insegnamento impegnato nella ricerca e nello sviluppo di nuove metodologie didattiche che permetta agli studenti di sviluppare, nell’ambito del proprio percorso formativo, competenze dinamiche e trasferibili nel tempo e nello spazio. Un insegnamento fondato su scelte collegiali, coerenti con i valori di fondo, capace di dotarsi di strumenti e criteri chiari, comunicabili, verificabili ed efficaci. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 1 Nel prossimo triennio queste scelte si consolideranno e si rafforzeranno nella realizzazione di una didattica per ambienti di apprendimento. Si tratta di un cambiamento sistemico che ipotizza una profonda evoluzione e qualificazione della didattica, che coinvolgerà progressivamente l'intero sistema scolastico, incidendo sul modo stesso di vivere la scuola e di risolvere i problemi che in essa si sviluppano. Sarà uno sviluppo morfogenetico, capace di trasformare in modo duraturo e irreversibile l'intero sistema scolastico-formativo. In questo modo il centro di interesse diventa il processo di apprendimento dei soggetti in formazione e la metodologia stessa si centra sulle strutture e sulle dinamiche attraverso le quali gli studenti possono arrivare ad autogestire il loro processo di sviluppo (la questione verrà ulteriormente sviluppata nella sezione Aspetti metodologici e didattici di questo documento). Inoltre, in relazione al processo di forte immigrazione che viviamo nel nostro territorio, il nostro Istituto non può non cogliere l’occasione per favorire lo sviluppo di una educazione interculturale, quale percorso teso a favorire un proficuo confronto fra differenti modelli culturali. Risulta infatti indispensabile attivare processi di crescita della società e delle persone facendo leva sulla “diversità” culturale, promuovendo le capacità di convivenza costruttiva in un clima di comprensione e collaborazione e in una prospettiva di reciproco arricchimento. La comunicazione interculturale richiede soprattutto la capacità di cogliere le differenze senza cristallizzarle in stereotipi. In questo senso l’educazione interculturale che l’Istituto dovrà favorire non potrà configurarsi come pedagogia speciale per gli stranieri, ma al contrario dovrà rappresentare un vero e proprio asse educativo, lo sfondo integratore dell’intera offerta formativa dell’Istituto, finalizzato a modificare gli atteggiamenti e i comportamenti delle persone che operano in questa scuola. Il Versari s’impegna in tal modo a dare forza ad un’autonomia scolastica che, all’interno dei vincoli legali e istituzionali, promuova il protagonismo e la responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, che liberi energie e crei iniziative, che sappia coniugare la pratica educativa con il sistema dei valori espresso nella Costituzione. Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, l’identificazione e l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo finalizzato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola, non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari, ancorché fondamentali, e sa fare la differenza. Essi sono elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e diventi reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso. Sulla base dell’Atto d’Indirizzo emanato dal Dirigente Scolastico, trasmesso con circolare n^ 73 del 29/9/2015, ai sensi dell’art. 1 comma 14, legge 107/2015, tenuto conto delle proposte dei genitori e studenti, alla luce dell’incontro tenuto con il Comune di Cesano, il PTOF per il triennio 2016 -2019, elaborato dal Collegio dei docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto è articolato nelle seguenti aree: • • • • L’Istituto: identità e storia L’Area dell’offerta formativa Le Risorse La valutazione della scuola e del servizio scolastico Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 2 Identità dell’istituto Risorse Bozza per il CD del 15/12/2015 Offerta formativa Piano di miglioramento Pagina 3 Identità dell’Istituto Mission Storia della scuola Contesto socio culturale e caratteristiche dell’utenza Rapporti col territorio Offerta formativa Indirizzi di studio Quadri orari e profilo in uscita Finalità del PTOF e Obiettivi formativi e obiettivi formativi prioritari organico potenziato Aspetti metodologici didattici Il contratto formativo La programmazione didattica annuale La valutazione Il credito scolastico I criteri di svolgimento degli scrutini Il voto di condotta Ampliamento dell’Offerta ASL formativa Orientamento in entrata Orientamento in uscita Counselling Tutoring classi prime Integrazione alunni BES Integrazione alunni con background migratorio Scuola aperta Valorizzazione eccellenza Anno di studio all’estero Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 4 Risorse Umane Organi e funzioni nella propria specificità Organico docente e ATA Posti comuni Posti di sostegno Potenziato Formazione Sicurezza Organismi di rappresentanza dei genitori Organismi di rappresentanza degli studenti Comunicazione e trasparenza Rapporti scuola famiglia Strutturali Valutazione della scuola e del servizio scolastico Bozza per il CD del 15/12/2015 Laboratori e dotazione informatica Autoanalisi PdM Pagina 5 AREA I – L’ISTITUTO: IDENTITÀ E STORIA Mission dell’Istituto COSTRUIRE OGGI IL TUO FUTURO E DIVENTARE PARTE ATTIVA NELLA COSTRUZIONE DELLA SOCIETA’ DEL DOMANI Una scuola da sempre attenta ai valori e alle relazioni umane, che anticipa e non subisce i cambiamenti, a garanzia delle condizioni per il successo scolastico e per la formazione dell’uomo e del cittadino. Il corpo docente dell’istituto è consapevole che la finalità prioritaria di un sistema educativo sia quella di aiutare un individuo ad educare (“guidare fuori”) se stesso. Corollario di tale presupposto è che all'educatore spetta il compito di promuovere la realizzazione di un "setting" educativo che faciliti nello studente questa impresa di progressiva autogestione del progetto di comprendere ed essere se stesso. Ulteriore conseguenza di questa premessa è il fatto che la centralità dell'interesse si sposta dai contenuti alle metodologie didattiche alla qualità della relazione, alla intenzionalità, ai processi di comunicazione e interazione, alla capacità dell'insegnante di facilitare gli alunni nella soluzione dei loro problemi e di essere congruente e trasparente nella ricerca di una soluzione ai suoi stessi problemi. Crediamo che l’apprendimento sia: • significativo quando il "contenuto" è vissuto dallo studente come rilevante per la soddisfazione dei suoi bisogni e la realizzazione delle sue finalità personali; • rilevante quando nasce dall'esperienza e dal fare: quando lo studente è parte attiva del processo di insegnamento-apprendimento; • duraturo e pervasivo, quando coinvolge la sfera emotiva oltre quella cognitiva. Sul piano didattico tali principi possono tradursi in atteggiamenti relazionali e in sequenze operative coerenti tra loro e realizzate in modo da avere un andamento processuale, organico e sinergico. STORIA DELL’ISTITUTO L’Istituto nasce negli anni ‘50 come scuola comunale con corsi professionali. Successivamente, con l’espansione della scolarizzazione di massa e lo sviluppo industriale del territorio, caratterizzato da una crescente domanda di tecnici specializzati, la scuola assume l’identità di Istituto Tecnico Commerciale Statale e nel ‘78 viene intitolato da Sandro Pertini, allora Presidente della Repubblica, a Iris Versari, una giovane romagnola che sacrificò la sua vita durante la lotta antifascista. Negli anni successivi l’Istituto è stato costantemente orientato ad accrescere i propri standard e a migliorare la propria offerta formativa. Alcune tappe testimoniano l’impegno su diversi fronti: • adesione a diversi progetti di sperimentazione dal 1985 al 2008 quali: IGEA (’85), Piano nazionale d’Informatica, sperimentazione del Biennio dell’Autonomia e del Triennio Liceo Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 6 • • • • • • • • • • • • • • Tecnico, indirizzo amministrazione e controllo (’97); sperimentazione dell’Autonomia scolastica (’98) con l’introduzione della flessibilità e variabilità degli insegnamenti; attuazione di corsi I.F.T.S. in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca; implementazione sistema di modularità didattica e certificazione delle competenze, didattica laboratoriale, programmazione di percorsi interdisciplinari; negli anni’90, adesione al progetto Qualità della Provincia di Milano; negli anni1999-2002 adesione al progetto ministeriale “Autoanalisi d’Istituto” ed EFQM, con risultati di eccellenza; nel 2002 ottiene l’accreditamento della Regione Lombardia per l’orientamento e la formazione superiore e, in seguito, la certificazione di Qualità ISO9001:2008; nel 2001 l’Istituto viene scelto dal MIUR come polo di coordinamento per la definizione dei profili professionali superiori nell’ambito della ricerca I.S.FO.L., in collaborazione con il Politecnico e l’Università Statale di Milano, la Bracco s.p.a e gli enti di formazione aziendale I.SFO.R.2000 e I.S.V.O.R. (FIAT); dall’a.s. 2001-2002, aderisce alla sperimentazione del Sistema Nazionale di Valutazione (INVALSI); nell’a.s. 2003/04 ampliamento dell’offerta formativa con l’apertura dell’indirizzo di Liceo Scientifico; negli aa.ss. 2007/08-08/09 sperimentazione del nuovo Obbligo di Istruzione (DM 139/07); nell’a.s. 2010/11 riordino istruzione scuola secondaria di secondo grado; nell’a.s. 2011/12 percorso post diploma di “Tecnico superiore per l’amministrazione economico finanziaria e il controllo di gestione”; “L’evoluzione della specie: da direttore dell’area amministrativa a CFO”; nell’a.s. 2012/13 avvio dell’indirizzo Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate; nell’a.s. 2013/14 articolazione Sistemi Informativi Aziendali; nell’a.s. 2013/14 capofila del POLO tecnico commerciale; nell’a.s. 2015/16 avvio dell’indirizzo del Liceo delle Scienze Umane. Contesto socio-culturale e caratteristiche dell'utenza Relativamente al contesto socio-culturale di riferimento, il nostro istituto può confidare in generale su un background culturale degli studenti di livello medio alto, utile sia per sviluppare tematiche curricolari, sia per ampliare le opportunità formative e le competenze degli studenti, potendo avvalersi del contributo di professionisti legati a contesti familiari degli studenti stessi in ambiti come l'alternanza scuola lavoro e l'orientamento professionale. La presenza di tre indirizzi all'interno dell'Istituto e la possibilità di passaggi interni, senza cambiare l'ambiente di apprendimento, favoriscono processi di riorientamento che assumono un carattere rassicurante per le famiglie nella prospettiva di un completamento del ciclo di studi superiori. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 7 In considerazione della sua ampia e qualificata Offerta Formativa, la Scuola accoglie un’utenza proveniente da numerosi comuni, tra i quali Cesano Maderno, Seveso, Bovisio Masciago, Varedo, Limbiate, Ceriano Laghetto, Cogliate, Seregno. I dati relativi al Bilancio Demografico della Provincia di Monza-Brianza indicano un costante aumento dei residenti nel periodo 2001-2014. Nei comuni del bacino di utenza dell’Istituto, inoltre, il tasso di natalità è superiore alla media della provincia. Analizzando la popolazione residente per fascia di età nell’intera provincia, si può fare una proiezione della popolazione scolastica negli anni scolastici futuri. In particolare si prospetta un leggero incremento per il triennio 2016-2019 (circa 1100,00 euro nell’intero territorio provinciale). Considerando, inoltre, il consistente aumento della popolazione residente nei comuni del bacino d’utenza rispetto al resto della provincia, il potenziale bacino di iscritti nel triennio è da ipotizzare, ragionevolmente, più alto del triennio precedente. Questo dato viene confermato anche dai flussi migratori, di italiani e non, e la compente straniera è già presente nel territorio. In particolare, si prevede un aumento sia degli alunni di origine straniera di seconda generazione già scolarizzati sia di alunni con scarsa scolarizzazione di nuova immigrazione. Nel nostro bacino d’utenza le nazionalità straniere con maggiore percentuale sono quelle rumena, marocchina, albanese, ucraina e pakistana. Rivolgendo l’attenzione al grado d’istruzione della popolazione residente nella provincia di MonzaBrianza, gli indicatori relativi al livello d’istruzione sono più alti della media nazionale e della media della Lombardia, secondi solo al territorio del capoluogo di regione, ma – fattore da non trascurare –, focalizzando l’attenzione sui comuni del bacino d’utenza dell’istituto, tali indici sul grado d’istruzione risultano inferiore sia alla media nazionale sia alla media della Lombardia. Dal punto di vista economico la provincia di Monza-Brianza si caratterizza, invece, per una vivace attività imprenditoriale che si concentra nelle attività commerciali, o legate alle costruzioni e all’edilizia, o al manifatturiero. Inoltre, elemento peculiare del territorio brianzolo è la presenza di micro e piccole imprese, spesso a conduzione famigliare, dove il peso della componente femminile è maggiore rispetto al dato medio italiano. Questo dato è anche confermato dal tasso di attività, che fornisce una misura della partecipazione della popolazione al mercato del lavoro, pari al 73,5%, tra i più alti d’Italia. Incrociando i dati con l’andamento demografico, si ipotizza per il prossimo futuro una progressiva richiesta di lavoratori specializzati nel settore dei servizi, compreso il commercio, e dell’industria per l’aumento del numero di fuoriusciti dal processo produttivo. Nel complesso, la crisi economica degli anni passati sembra non aver penalizzato il territorio del bacino d’utenza, anzi si registra un lieve aumento delle imprese che operano nei settori dei servizi / commercio, compensato però da un calo delle imprese che operano nel manifatturiero. Questo elemento conferma la tendenza alla terziarizzazione del sistema produttivo italiano e di quello brianzolo, in particolare. Particolarmente interessante è la vivacità imprenditoriale giovanile sul territorio brianzolo, che è vista come una risposta al lavoro precario da dipendente, caratterizzato da contratti a tempo determinato, a progetto e collaborazioni. Dall’analisi della soddisfazione di tale segmento di popolazione, si deduce che 2 su 3 giovani imprenditori svolgono un lavoro coerente con il proprio percorso di studio che viene visto come strumento di realizzazione personale e fonte di successo economico. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 8 Il quadro sopra delineato lascia immaginare un compito non certo facile per la nostra Scuola, chiamata ad interpretare e a rispondere ai bisogni di una utenza proveniente da un contesto socialmente e culturalmente non omogeneo che, indipendentemente dalle condizioni economiche medie delle famiglie, da un lato può evidenziare scarse motivazioni allo studio, dall’altro presenta casi di eccellenza in cui è vivo l'interesse per la cultura scientifica e tecnologica. RAPPORTI CON IL TERRITORIO L’Istituto Versari partecipa a iniziative e attiva progetti, in ambito sia curricolare sia extracurricolare, con l’apporto di enti ed esperti esterni. Questi collaborano con i docenti nella realizzazione delle attività progettate in campo educativo, culturale e formativo. L’Istituto ha, quindi, istituito una rete di rapporti con singoli professionisti e con enti e strutture pubbliche e private, in molteplici settori della sua attività. A titolo d’esempio si illustra la rete di relazioni già istituite: - per le attività di orientamento “in ingresso” l’Istituto partecipa alla rete “Insieme in rete”, oltre a partecipare ai campus e agli incontri di orientamento organizzati presso diverse scuole medie, - per l’ASL il Versari ha collaborazione con enti e aziende, tra cui OASI LIPU di Cesano Maderno, Parco di Monza, Ospedale Galezzi, Bayer di Garbagnate, Cooperativa IL SEME di Cesano Maderno, Associazione Amici del Parco Borromeo di Cesano Maderno, ACI di Milano; - per le attività di orientamento per le scelte universitarie e lavorative l’Istituto organizza presso la scuola specifiche attività per i propri studenti con la collaborazione delle Università di Milano. Sono attive le seguenti collaborazioni: - partecipazione all’associazione Albatros; - partecipazione alla Rete generale delle scuole di Monza e Brianza; - partecipazione alla rete delle scuole CTI – Monza Ovest; - partecipazione alla rete delle Scuole della Lombardia per l’Alternanza Scuola Lavoro e l’Impresa Formativa Simulata; - convenzioni con l’Università per la realizzazione dei tirocini dei docenti; - convenzione con l’associazione Pieno Tempo; - collaborazioni con il Rotary e il Lions Club; - collaborazioni con il Comune di Cesano Maderno; - rapporti con l’ASL; - convenzione con il COF; - convenzione con Sacai. Al fine di dare attuazione alla Legge n. 107/2015, l’Istituto intende rafforzare i propri rapporti con le realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, proponendosi i seguenti obiettivi: - ampliare il Comitato Tecnico-Scientifico con la partecipazione di rappresentanti del mondo accademico e del mondo imprenditoriale; - aprire la scuola al territorio (consolidare l’esperienza avviata nel corrente a.s. quella dei seminari scientifici aperti alla cittadinanza). Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 9 Dove siamo e mezzi di trasporto L’Istituto è situato nelle adiacenze della Strada Statale Comasina, nel comune di Cesano Maderno al confine con Bovisio Masciago. La scuola è raggiungibile con: • Trenord: stazione di Bovisio Masciago o Cesano Maderno (è attualmente in esame un servizio navetta da e per le stazioni di Cesano e Bovisio) • Autopullman: - linea Desio – Cesano – Limbiate (fermata vicina alla scuola) - linea Cantù – Milano - linea Cesano M. – Saronno (fermata vicino alla stazione di Cesano M.) L’Istituto è attrezzato di due ampi parcheggi per auto e motorini (interni edificio). Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 10 AREA II – L’ OFFERTA FORMATIVA L’ISS Versari presenta per il triennio 2016/19 tre indirizzi: - Istituto tecnico del settore economico: AFM e SIA; Liceo scientifico e opzione scienze applicate; Liceo delle scienze umane e opzione economico- sociale. La diversificazione dei percorsi d’istruzione e formazione nel corso degli anni è stata la risposta ai bisogni formativi del contesto. I diversi indirizzi di studi, complementari e alternativi, hanno proprio lo scopo di valorizzare le diverse intelligenze e le vocazioni dei giovani, anche per prevenire i fenomeni di disaffezione allo studio e la dispersione scolastica, ferma restando l’esigenza di garantire a ciascuno la possibilità di acquisire una solida e unitaria cultura generale per divenire cittadini consapevoli, attivi e responsabili. Nel quadro sopra delineato, l’ampliamento dell’offerta formativa si fonda sulla consapevolezza del ruolo decisivo della scuola e della cultura nella nostra società non solo per lo sviluppo della persona, ma anche per il progresso economico e sociale. Si consolida l’idea di un superamento di concezioni culturali fondate su un rapporto sequenziale tra teoria e pratica e sul primato dei saperi teorici su quelli tecnico-scientifici. Istituto Tecnico Il primato dell’economia nelle nostre società e la forte presenza dell’innovazione tecnologica come motore dello sviluppo di un Paese impone all’istruzione tecnica di strutturare la propria offerta formativa in maniera da rispondere ai nuovi fabbisogni formativi e alle richieste di nuove professionalità. Le nuove esigenze del settore dei servizi avanzati richiedono oltre che competenze di tipo informatico e tecnologico anche la capacità di rispondere in modo immediato alle nuove normative in materia fiscale, contributiva e amministrativa e alle prassi che si sono consolidate. I mutamenti del mercato impongono alla società dei servizi del nuovo millennio di favorire lo sviluppo di professionalità high skills nel settore della finanza, in quello fiscale e nell’ambito delle consulenze. In tale contesto le discipline con contenuti economico-giuridici devono tendere a favorire un apprendimento fondato sulla flessibilità e capacità di adattamento ai mutamenti ed in grado di intercettare i nuovi fabbisogni formativi delle imprese. Dinanzi al processo di continua espansione e frammentazione del sapere la ricomposizione tra la scienza e la tecnologia riflette una delle caratteristiche della formazione moderna: coniugare il sapere con il fare. Per questo motivo tanto nell’istruzione liceale, quanto in quella tecnica assume particolare rilevanza lo sviluppo di una didattica laboratoriale che consenta allo studente di sperimentare la propria creatività e di affrontare e risolvere problemi attraverso l’ausilio della tecnologia. In questa dimensione la scuola è in grado di sviluppare competenze spendibili tanto per l’inserimento nel mercato del lavoro quanto per l’individuazione di attitudini in grado di essere sperimentate e riconosciute in percorsi di formazione universitaria. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 11 L’identità dell’Istituto Tecnico è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico. L’indirizzo correlato a uno dei settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese si pone l’obiettivo di far acquisire agli studenti, saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore. Il percorso dell’Istituto Tecnico si articola in un'area di istruzione generale e in un’area di indirizzo. Il percorso formativo si realizza attraverso metodologie finalizzate a sviluppare, con particolare riferimento alle attività e agli insegnamenti di indirizzo, competenze basate sulla didattica di laboratorio, l’analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti; è orientato alla gestione di processi in contesti organizzati e all’uso di modelli e linguaggi specifici; è strutturato in modo da favorire un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato ed il privato sociale. Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio. Quadro orario insegnamenti generali dell’Istituto Tecnico Materia Classe 1a Attività di insegnamenti generali Classe 2a Classe 3a Classe 4a Classe 5a 1^ BIENNIO 2^ BIENNIO 5^ ANNO Religione 1 1 1 1 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Scienze integrate (scienza della terra e biologia) 2 2 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Totale ore settimanali 20 20 15 15 15 Indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire allo studente la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l’obbligo di istruzione: linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. L’area di indirizzo ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee a risolvere problemi, a sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, ad assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. Quadro orario insegnamenti di indirizzo dell’Istituto Tecnico Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 12 Materia Insegnamenti di indirizzo Classe 1a Classe 2a Classe 3a Classe 4a Classe 5a 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO Geografia 3 3 - - - Informatica 2 2 2 2 - Seconda Lingua Comunitaria 3 3 3 3 3 Diritto - - 3 3 3 Economia politica - - 3 2 3 Scienze integrate (Fisica) 2 - - - - Scienze integrate (Chimica) - 2 - - - Economia Aziendale 2 2 6 7 8 Totale 12 12 17 17 17 Totale orario settimanale 32 32 32 32 32 Profilo in uscita dall’Istituto Tecnico ad indirizzo amministrazione, finanza e marketing Il diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze specifiche nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa. È in grado di: partecipare al lavoro organizzato e di gruppo con responsabilità e contributo personale; collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti della Costituzione, della persona, della collettività, dell’ambiente e acquisire il concetto di cittadinanza attiva, informata, responsabile e consapevole; operare con flessibilità in vari contesti affrontando il cambiamento, procedendo per obiettivi e progetti e documentando opportunamente il proprio lavoro; individuare, selezionare e gestire le fonti di informazione: interpretare l’andamento della gestione aziendale attraverso l’analisi di bilancio per indici e per flussi; elaborare, interpretare e rappresentare dati con il ricorso a strumenti informatici: leggere, redigere ed interpretare i bilanci sociali ed ambientali; operare con una visione trasversale e sistemica, comprendendo il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione di confronto tra le epoche, dal punto di vista economico, giuridico e politico; comunicare con linguaggi appropriati e con codici diversi; comunicare in due lingue straniere anche su argomenti tecnici. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 13 In particolare è in grado di assumere ruoli e funzioni in relazione a: rilevazione dei fenomeni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili; trattamenti contabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; adempimenti di natura fiscale (imposte dirette ed indirette, contributi); trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; lettura, redazione e interpretazione dei documenti contabili e finanziari aziendali; controllo della gestione; reporting di analisi e di sintesi; utilizzo di tecnologie e programmi informatici dedicati alla gestione amministrativo/finanziaria. Profilo in uscita dell’Istituto Tecnico a indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”, articolazione “Sistemi Informativi Aziendali” Nell’articolazione “Sistemi Informativi Aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. 5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. 6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. 8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. 9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. 10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. 11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. 12. Elaborare piani di marketing in riferimento alle politiche di mercato dell’azienda. Il diplomato in Sistemi Informativi Aziendali: Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 14 1. opera nel campo della gestione economico-informatica dell’impresa ed è in grado di fornire supporto ai processi decisionali; si occupa della gestione efficiente del sistema informativo aziendale, della valutazione, scelta, adattamento di software gestionale; 2. elabora, interpreta e rappresenta efficacemente dati aziendali utilizzando strumenti informatici e software gestionali; 3. utilizza software gestionale con particolare riguardo al sistema di archiviazione dei dati (database), alla comunicazione in rete con gli enti pubblici e alla sicurezza e protezione dei dati per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing; 4. ha competenze specifiche nel campo dell’installazione e gestione di sistemi informatici e basi di dati, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie web, delle reti e degli apparati di comunicazione; 5. elabora elettronicamente i documenti contabili delle aziende predisponendo bilanci, rendiconti, adempimenti fiscali e civilistici mediante una struttura informatica avanzata; 6. conosce le normative nazionali e internazionali concernenti la sicurezza e la protezione delle informazioni (“privacy”). Quadro orario insegnamenti di indirizzo Istituto Tecnico settore economico, indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”, articolazione “Sistemi Informativi Aziendali” Classe 1a Classe 2a Classe 3a Classe 4a Materia Insegnamenti di indirizzo 1° BIENNIO 2° BIENNIO Classe 5a 5° ANNO Geografia 3 3 - - - Informatica 2 2 4 5 5 Seconda Lingua Comunitaria 3 3 3 - - Diritto - - 3 3 2 Economia politica - - 3 2 3 Scienze integrate (Fisica) 2 - - - - Scienze integrate (Chimica) - 2 - - - Economia Aziendale 2 2 4 7 7 Totale 12 12 17 17 17 Totale orario settimanale 32 32 32 32 32 CURRICULUM DELLO STUDENTE Sulla base di quanto previsto dal regolamento sul riordino dell’Istruzione tecnica dall’analisi dei fabbisogni formativi del territorio e da quanto previsto nello sviluppo delle competenze indicate dalla L 107/2015, l’istituto si propone di integrare il profilo in uscita dall’Istituto tecnico nel modo seguente: 2^ biennio - Realizzazione di un percorso personalizzato di Alternanza Scuola Lavoro, attraverso il quale vengono valorizzate le attitudini dello Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 15 - 5^ anno - - studente, orientando il percorso in vista della prosecuzione degli studi o dell’inserimento del mondo del lavoro e delle professioni. Introduzione al CLIL nelle discipline di indirizzo. Potenziamento delle aree di indirizzo (discipline aziendali, giuridico economiche, scientifiche e umanistiche) in orario curriculare ed extracurricolare (opzionale) per la realizzazione di: o laboratori di economia per la trattazione di problematiche contabili – civilistiche legate alla professione; o classi aperte per livelli e ambiti di interesse. Riflessione sul percorso di ASL in funzione delle scelte universitarie e orientamento professionale con presentazione di un Project Work tutorato da un docente del CdC. Potenziamento delle aree di indirizzo (discipline aziendali, giuridico economiche, scientifiche e umanistiche) in orario curriculare ed extracurricolare (opzionale) per la realizzazione di: o laboratori di economia per la trattazione di problematiche contabili – civilistiche legate alla professione; o potenziamento a classi aperte per livelli e interesse. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 16 Liceo Scientifico Inquadrare l’azione formativa di un liceo scientifico nell’odierno contesto culturale comporta l’esigenza di strutturare l’offerta formativa tenendo conto della realtà nella quale stanno crescendo le giovani generazioni del nostro Paese, caratterizzata da rapidi mutamenti, da una progressiva globalizzazione e da relazioni economiche, sociali e culturali sempre più complesse. In questo contesto la cultura scientifica è fondamentale e rappresenta uno dei motori dello sviluppo economico. Il sapere scientifico strutturato su una solida cultura umanistica diventa l’orizzonte al quale ispirare la formazione delle nuove generazioni e per sviluppare competenze quali: il possesso di un ampio patrimonio di idee, la capacità di astrazione, il dominio di una pluralità di linguaggi e prospettive, la capacità di accedere alle informazioni e utilizzarle. Il liceo scientifico è finalizzato al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore e vuole fornire allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali. Il percorso del Liceo Scientifico approfondisce il nesso tra scienza e tradizione umanistica, favorendo l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica e delle scienze sperimentali. Fornisce allo studente le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative. Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: - lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; - la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; - l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte; - l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; - la pratica dell’argomentazione e del confronto; - la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; - l’uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. Quadro orario del Liceo Scientifico Materia Classe Classe Classe 1a 2a 3a Classe 4a Classe 5a Religione cattolica o att. alternative 1 1 1 1 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 - - - Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 17 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Matematica 5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali 2 2 3 3 3 Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Totale 27 27 30 30 30 Profilo in uscita dal Liceo Scientifico Gli studenti dell’ISS Versari, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: - comprendere la connessione tra cultura umanistica e sviluppo dei metodi critici e di conoscenza propri della matematica e delle scienze fisiche e naturali; seguire lo sviluppo scientifico e tecnologico, ed essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti degli strumenti impiegati per trasformare l’esperienza in sapere scientifico; individuare rapporti storici ed epistemologici tra il pensiero matematico, scientifico e il pensiero filosofico; individuare le analogie e le differenze tra i linguaggi simbolico-formali e il linguaggio comune; descrivere fenomeni reali nella loro globalità, attraverso modelli trasferibili in contesti nuovi; individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi, per giungere a conclusioni corrette, chiare, complete e originali; usare procedure logico-matematiche, sperimentali e ipotetico-deduttive proprie dei metodi di indagine scientifica: osservare, indagare e formulare ipotesi; individuare i caratteri specifici e le dimensioni tecnico-applicative dei metodi di indagine utilizzati dalle scienze sperimentali; individuare le interazioni sviluppatesi nel tempo tra teorie matematiche e scientifiche e teorie letterarie, artistiche e filosofiche; organizzare e argomentare le informazioni, utilizzando il linguaggio scientifico specifico e adeguato al contesto comunicativo. Liceo Scientifico a opzione Scienze Applicate Il Liceo delle Scienze Applicate riconosce come elemento fondante del proprio indirizzo di studi l’acquisizione progressivamente strutturata e calcolata di un metodo scientifico di studio teorico e di sperimentazione attiva che si attua in una prospettiva disciplinare, multidisciplinare e interdisciplinare. Consente di non temere la novità e la complessità dei temi e dei problemi, affrontati grazie allo sviluppo della naturale capacità di lettura, di osservazione e di progettualità, all’apprendimento di tecniche di analisi, di confronto, di raccolta e di organizzazione dei dati, all’abitudine di formulare Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 18 ipotesi e conseguentemente verificare, nonché grazie all’acquisizione dell’uso, non ripetitivo ma di ricerca, degli strumenti tecnici di laboratorio (ad es. computer, microscopio, CAD). Stimolare la curiosità relativamente a un oggetto o fenomeno della realtà fisica o matematica porta di conseguenza la domanda sul perché, quando e come esso abbia interessato culturalmente, economicamente, politicamente l’uomo. Alla presenza delle discipline dell’area storico-linguisticoletteraria, incrementata nel triennio dalla filosofia, si riconosce un alto valore formativo, perché tali discipline concorrono allo sviluppo di indispensabili inclinazioni riflessive e coltivano, come obiettivo trasversale, le competenze comunicative. Conservando la loro autonomia e specificità di contenuti e obiettivi, sanno anche selezionare, all’interno di questo progetto educativo, contenuti che interagiscono con quelli dell’area scientifica, articolandone le prospettive e le configurazioni; si propongono infine in modo metodologicamente coerente alla valorizzazione di procedimenti scientifici e il più possibile rigorosi nelle fasi di analisi e produzione. Quadro orario del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate MATERIA Classe Classe Classe Classe 1° 2° 3° 4° Classe 5° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera (Inglese) 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 Matematica 5 4 4 4 4 Informatica 2 2 2 2 2 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali** 3 4 5 5 5 Disegno e Storia dell’Arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale orario settimanale 27 27 30 30 30 ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra Profilo in uscita dal Liceo delle Scienze Applicate A conclusione del percorso di studio gli studenti dell’IIS VERSARI sono in grado di: - approfondire la conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative; - individuare le interazioni tra scienza e tecnologia e le implicazioni culturali della tecnologia; - valutare le tecniche e le tecnologie sotto diversi profili; - analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica e tecnologica; Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 19 - individuare rapporti storici ed epistemologici tra il pensiero matematico, scientifico e il pensiero filosofico; individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali); individuare il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana; evidenziare l’apporto delle tecnologie nel passaggio dal progetto ideativo al sistema operativo e produttivo; individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi, per giungere a conclusioni corrette, chiare, complete e originali; individuare la funzione delle tecnologie informatiche nelle acquisizioni scientifiche; organizzare e argomentare le informazioni, utilizzando il linguaggio scientifico specifico e adeguato al contesto comunicativo. CURRICULUM DELLO STUDENTE Sulla base di quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali, integrato dall’analisi dei fabbisogni formativi del territorio e da quanto previsto nello sviluppo delle competenze indicate dalla L107/2015, l’istituto si propone di integrare le competenze in uscita dal Liceo Scientifico e dal Liceo Scientifico ad opzione Scienze Applicate nel modo seguente: 2^ biennio - - 5^ anno - - - Realizzazione di un percorso personalizzato di ASL, attraverso il quale vengono valorizzate le attitudini dello studente, orientando il percorso verso quei giacimenti culturali funzionali alle sue scelte future. Introduzione al CLIL nelle discipline di indirizzo. Potenziamento delle diverse aree (scientifica e umanistica) in orario curriculare ed extracurricolare (opzionale) per la realizzazione di: o laboratori per il rafforzamento delle competenze disciplinari e per l’approfondimento di ambiti specialistici dell’area; o laboratori di valorizzazione dell’eccellenza per la partecipazione a concorsi / gare e attività di ricerca da parte di fondazione centri di ricerca e Università; o laboratori di introduzione allo studio delle discipline economiche; o classi aperte per livelli e interesse. Riflessione sul percorso di ASL in funzione delle scelte universitarie e orientamento professionale con presentazione di un Project Work tutorato da un docente del CdC. Laboratori progettuali interdisciplinari, in orario curricolare ed extracurricolare, in cui lo studente possa coniugare le competenze scientifiche con applicazioni tecnologiche (rapporto scienza / tecnologia), specificatamente per l’opzione Scienze Applicate. Potenziamento delle diverse aree (scientifica e umanistica) in orario curriculare ed extracurricolare (opzionale) per la realizzazione di: o laboratori per il rafforzamento delle competenze disciplinari e per l’approfondimento di ambiti specialistici dell’area; o laboratori di valorizzazione dell’eccellenza per la partecipazione a concorsi / gare e attività di ricerca da parte di fondazione centri di ricerca e Università; Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 20 o laboratori di introduzione allo studio delle discipline economiche; o classi aperte per livelli e interesse. Liceo delle Scienze Umane Il Liceo delle Scienze Umane, nelle sue due articolazioni, fornisce una preparazione liceale che assicura un accesso qualificato agli studi universitari o ai corsi post diploma attraverso uno specifico approfondimento della dimensione umanistica. Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilita e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane. Quadro orario del Liceo delle Scienze Umane Discipline Classe 3° 4 2 Classe 4° 4 2 Classe 5° 4 2 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Storia e Geografia Classe 1° 4 3 3 Scienze umane * Diritto ed Economia Lingua straniera (Inglese) Matematica** Fisica Scienze naturali *** 4 2 3 3 2 Classe 2° 4 3 3 4 2 3 3 5 5 5 3 2 3 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 30 2 1 30 2 1 30 Storia dell’arte Scienze motorie e sportive IRC/attività alternativa Totale ore settimanali - 2 1 27 2 1 27 * Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia. **con informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra. Profilo in uscita dal Liceo delle Scienze Umane Al termine del percorso gli studenti sono in grado di: Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 21 - condurre ricerche e approfondimenti personali nei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socioantropologica; - identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico, civile, pedagogico ed educativo; confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali; utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education; saper descrivere e applicare modelli dell’educazione inclusiva, multiculturale e interculturale; saper individuare nell’esperienza esistenziale, propria o altrui, momenti o manifestazioni di intelligenza creativa e di problem solving; saper analizzare le dinamiche dei gruppi sociali distinguendone le diverse tipologie; saper analizzare i messaggi dei mass media da un punto di vista pedagogico e sociologico. - - Liceo delle Scienze Umane a opzione economico-sociale Il Liceo delle Scienze Umane a opzione economico-sociale fornisce allo studente competenze avanzate negli studi inerenti le scienze giuridiche, economiche e sociali. Nel quadro orario è infatti previsto lo studio di discipline economiche e giuridiche, oltre che di due lingue straniere. Il rafforzamento dello studio dell’Economia e del Diritto come scienze sociali mette lo studente in grado di interpretare i fatti, orientare le scelte, valorizzare il suo senso civico e la responsabilità sociale. Permette, inoltre, di acquisire competenze spendibili nel corso della vita. Consente, infine, di assumere in modo consapevole le responsabilità sia sul piano strettamente personale sia su quello professionale. Quadro orario del Liceo delle Scienze Umane a opzione economico-sociale Discipline Classe 3° 4 Classe 4° 4 Classe 5° 4 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Lingua e letteratura italiana Storia e Geografia Classe 1° 4 3 Classe 2° 4 3 Seconda lingua straniera 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 Matematica** 3 3 2 2 2 2 2 2 Scienze umane * Diritto ed Economia Lingua straniera (Inglese) Fisica Scienze naturali *** Bozza per il CD del 15/12/2015 2 2 Pagina 22 Storia dell’arte 2 2 2 IRC/attività alternativa 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 Totale ore settimanali 27 27 30 30 30 Scienze motorie e sportive * Antropologia, Metodologia della ricerca, Psicologia e Sociologia. ** con informatica al primo biennio. *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra. Profilo in uscita dal Liceo delle Scienze Umane a opzione economico-sociale Al termine del percorso gli studenti sono in grado di: • • • • • conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione delle scienze economiche, giuridiche e sociologiche; comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili sulle risorse di cui l’uomo dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del diritto come scienza delle regole di natura giuridica che disciplinano la convivenza sociale; individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei fenomeni culturali; sviluppare la capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i fenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei principi teorici; utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nello studio delle interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali; identificare il legame esistente fra i fenomeni culturali, economici e sociali e le istituzioni politiche sia in relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a quella globale. CURRICULUM DELLO STUDENTE Sulla base di quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali, integrato dall’analisi dei fabbisogni formativi del territorio e da quanto previsto nello sviluppo delle competenze indicate dalla L107/2015, l’istituto si propone di integrare le competenze in uscita dal Liceo delle Scienze Umane nel modo seguente: 2^ biennio - - Realizzazione di un percorso personalizzato di ASL nelle realtà congruenti le discipline di indirizzo secondo quattro ambiti: o pedagogia, o sociologia, o antropologia, o comunicazione. Introduzione al CLIL nelle discipline di indirizzo. Potenziamento dell’area della comunicazione in funzione delle scienze umane orario curricolare e extracurricolare (opzionale), attraverso la realizzazione di: o laboratori per il rafforzamento delle competenze disciplinari; o laboratori per l’approfondimento di ambiti specialistici dell’area prescelta; o classi aperte per livelli e interesse. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 23 Finalità del Piano Triennale dell’Offerta Formativa Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) non è solo il documento attraverso il quale l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità ma, avvalendosi delle scelte progettuali degli anni precedenti, si pone l’obiettivo di consolidare le azioni ritenute positive e avviare, sulla base degli elementi di miglioramento individuati dal Piano di miglioramento (parte integrante di questo documento), quelle priorità e traguardi fissati nel RAV (Rapporto di AutoValutazione) volti alla promozione e alla valorizzazione delle risorse umane, per garantire il successo formativo di tutti gli studenti. Le Priorità e i Traguardi definiti dal RAV, a proposito degli esiti dei risultati scolastici degli studenti, sono i seguenti: Descrizione della priorità Diminuzione dell'insuccesso Scolastico Riduzione della variabilità fra le classi Descrizione del traguardo - Ridurre del 5% la percentuale di NON promozione nel biennio. - Ridurre del 5% il tasso di NON promozione nel terzo e quarto anno. Contenimento della variabilità degli esiti scolastici tra le classi entro una percentuale non superiore del 10% nelle materie di indirizzo. In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e con gli elementi di miglioramento individuati dal RAV, il PTOF del triennio 2016-2019 deve consolidare le azioni già avviate e metterne in campo di nuove per: 1. favorire il successo scolastico di tutti gli allievi (con particolare riferimento alle varie tipologie di bisogni educativi speciali di cui sono portatori); 2. consolidare i progetti relativi agli allievi con B.E.S. (difficoltà di apprendimento, percorsi di insegnamento dell’italiano L2 per allievi stranieri; 3. adottare, nel rispetto della libertà di insegnamento di ogni docente, modalità di lavoro inclusive nella didattica quotidiana (Cooperative Learning, classi aperte con gruppi di livello, attuazione dei PDP e dei PEI con il concorso di tutti gli insegnanti…); 4. ampliare la didattica laboratoriale con i quali si concretizza il nostro curricolo, utilizzando la metodologia della ricerca e della sperimentazione ed innovazione didattica, anche nell'ottica di integrare le tecnologie più complesse nella pratica di classe; 5. attivare lo studio assistito con la peer education, con il supporto degli studenti del triennio che affiancano in orario extracurricolare i docenti, individuati sulla base delle esigenze formative dell’Istituto, di supporto per gli alunni di tutte le classi che abbiano specifiche e limitate carenze disciplinari; 6. attivare i laboratori di potenziamento scientifici, innovativi nell’ambito di un sistema di Orientamento, che consolidando le azioni positive e le esperienze maturate negli anni precedenti, in Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 24 modo da favorire l’incontro tra le vocazioni degli studenti e le opportunità di sviluppo professionale post diploma; 7. realizzare l’Alternanza Scuola-Lavoro attraverso percorsi lavorativi presso aziende, imprese locali e ONLUS per la protezione del patrimonio culturale e artistico del territorio, con una distribuzione delle ore previste per l’Istituto Tecnico di 400 e per il Liceo di 200 suddivise nell’arco del terzo, quarto e quinto anno del corso di studio; 9. incrementare la presenza di rappresentati qualificati del territorio nel Comitato Tecnico Scientifico dell’Istituto di cui al DPR 88 del 15.03 2010; un’aula e l’altra, a seconda della 10. promuovere azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale, sviluppando e migliorando le competenze digitali degli studenti, rendendo la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzioni delle competenze, attraverso l’utilizzo durante le attività di laboratorio di didattiche innovative. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI E ORGANICO DELL’AUTONOMIA In relazione agli obiettivi formativi ritenuti prioritari tra quelli indicati dal comma 7 dell’art. 1 Legge 107/15. e, tenuto conto delle “iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali” che si prevede di realizzare per il triennio 2016/2019,il PTOF individua ai sensi dell’art. 1 comma 7 della Legge 107/2015, il “fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia” Gli obiettivi formativi prioritari e di potenziamento per il triennio in oggetto sono: 1) Campo di potenziamento laboratoriale: A. sviluppo delle competenze digitali degli alunni, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social networks e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro (Art. 1, comma 7 / h); B. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di Laboratorio (Art. 1, comma 7 / i); C. incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione (Art. 1, comma 7 / o); D. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore (Art. 1, comma 7 / m) Obiettivi formativi: - realizzare percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro sia sul territorio nazionale sia all’estero. Organico potenziato: 2 unità per la realizzazione dei percorsi di ASL. 2) Campo di potenziamento umanistico: A. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alle altre lingue dell’Unione europea anche mediante l’utilizzo della metodologia C.L.I.L. - Content Language Integrated Learning (Art. 1, comma 7 / a); B. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 25 alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore (Art. 1, comma 7 / l); D. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti (Art. 1, comma 7 / p); E. individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti (Art. 1, comma 7 / q); F. alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, anche con la collaborazione di Enti Locali, del terzo settore, delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali (Art. 1, comma 7 / r); G. definizione di un sistema di orientamento, ovvero proseguire ed implementare le attività di orientamento in entrata ed uscita e l'eventuale riorientamento al fine di giungere alla definizione di un sistema compiuto ed organico (Art. 1, comma 7 / s). Obiettivi formativi: - migliorare i risultati delle prestazioni degli studenti che partecipano alle competizioni (Certamen di latino, Certificazione linguistica latina, Romane disputationes, Olimpiadi di italiano); - ampliare la progettualità in collaborazione con Università ed Enti di Ricerca, per la valorizzazione del merito degli studenti attraverso la loro partecipazione a gare e Olimpiadi a carattere nazionale e per favorire un incremento di iscrizioni alle facoltà umanistiche. Organico potenziato: 1 docente della classe di concorso A051 3) Campo di potenziamento linguistico: A. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alle altre lingue dell’Unione europea anche mediante l’utilizzo della metodologia C.L.I.L. - Content Language Integrated Learning, continuando nelle azioni di confronto e gemellaggio con Scuole italiane ed europee (Art. 1, comma 7 / a); B. alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, anche con la collaborazione di Enti Locali, del terzo settore, delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali (Art. 1, comma 7 / r). Obiettivi formativi: - ampliare la progettualità attraverso la metodologia CLIL a partire dalle classi 3^; - favorire l’utilizzo della lingua straniera nell’uso corrente; - promuovere azioni di arricchimento della lingua inglese con stage formativi nei paesi europei; - aumentare il numero di studenti che conseguono la certificazione linguistica; - attivare laboratori di prima alfabetizzazione per gli studenti con cittadinanza non italiana. Organico potenziato: 3 unità: - 2 docenti della classe di concorso A346 - 1 docente di area umanistica per il laboratorio L2. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 26 4) Campo di potenziamento scientifico: A. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche (Art. 1, comma 7 / b); B. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89 (Art. 1, comma 7 / n); C. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti (Art. 1, comma 7 / p); D. individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti (Art. 1, comma 7 / q); E. definizione di un sistema di orientamento (Art. 1, comma 7 / s). Obiettivi formativi: - potenziare l’insegnamento delle discipline scientifiche nelle classi del triennio del LS e scienze applicate offrire con lo sportello di consulenza un supporto didattico ad alunni in difficoltà nelle discipline di indirizzo; - ampliare la progettualità in collaborazione con Università e Atenei per favorire un incremento di iscrizioni alle lauree scientifiche; re alizzare laboratori di potenziamento scientifici pomeridiani; re alizzare laboratori di preparazione funzionali alla partecipazione a gare e competizioni esterne; a umentare il numero di studenti che partecipano alle competizioni scientifico – matematiche e migliorarne i risultati. Organico potenziato: 3 docenti (2 di classe concorso A049 / 1 di classe concorso A060) 5) Campo di potenziamento socio-economico e per la legalità: A. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità (Art. 1, comma 7 / d); B. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali (Art. 1, comma 7 / e); C. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore (Art. 1, comma 7 / l). Obiettivi formativi: Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 27 - sensibilizzare gli studenti al rispetto delle leggi e del diritto alla vita, alla libertà, alla famiglia, all’istruzione, fondamentali per una crescita responsabile; realizzare laboratori di potenziamento e introduzione alle discipline economiche. Organico potenziato: 1 docente della classe di concorso A017 e uno della A019. ASPETTI METODOLOGICI E DIDATTICI La realizzazione di una didattica centrata sulla persona è il leitmotiv di tutta l’offerta formativa del Versari. Una scuola attenta e capace di definire il proprio progetto educativo, sapendo interpretare ed interagire con i bisogni, i desideri, le aspettative degli alunni e dei genitori. Una scuola partecipata, in cui gli utenti assumano un ruolo nella determinazione delle caratteristiche, dell’efficacia, della qualità dell’offerta formativa, in cui si generi valore nella relazione attraverso la soddisfazione, sia di chi eroga il servizio sia di chi ne fruisce. L’educazione centrata sullo studente mira, quindi, anzitutto a riumanizzare le relazioni educative e a correggere l’impersonalità e l’asetticità degli ambienti di apprendimento, al fine di creare nelle aule di insegnamento un clima in cui i sentimenti possano essere espressi, in cui ciascuno possa sentirsi accolto e accettato nella sua diversità e unicità. Il passaggio dalla logica dell’insegnamento a quella della facilitazione dell’apprendimento sposta l’asse del discorso educativo incentrandolo sul protagonismo del soggetto che apprende, assegnando all’elemento metodologico un valore prioritario, e non semplicemente strumentale rispetto all’acquisizione degli oggetti del sapere: il metodo stesso diviene un oggetto di apprendimento, in quanto accanto all’imparare assume una rilevanza crescente l’imparare ad imparare, accanto alla conoscenza il processo di formazione e trasformazione della conoscenza o della abilità stessa che diviene COMPETENZA. L’educazione centrata sullo studente, cioè sul soggetto che apprende, valorizza anche forme metodologiche alternative alla lezione frontale, più cooperative e meno trasmissive. La realizzazione di una didattica per ambienti di apprendimento a partire dal 2016 ha lo scopo di rafforzare questa impostazione pedagogica. La configurazione tradizionale delle aule, secondo la quale a ogni classe è attribuito uno spazio aula, viene scompaginata per lasciare il posto ad aule laboratorio disciplinari. Le aule sono assegnate in funzione delle discipline che vi si insegneranno per cui possono essere riprogettate e allestite con un setting funzionale alle specificità della disciplina stessa. L’aula laboratorio è immaginata come uno spazio dove poter soprattutto sperimentare e sviluppare competenze, prevedendo un setting di lavoro specifico e adeguato alla disciplina. L’offerta formativa dell’Istituto viene messa in pratica attraverso due documenti essenziali: - il Contratto Formativo; - la Programmazione Didattica Annuale. IL CONTRATTO FORMATIVO Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 28 Il Contratto Formativo viene stilato dai docenti del Consiglio di Classe all’inizio di ogni anno scolastico. Viene poi presentato nel corso del primo Consiglio di Classe aperto a genitori e studenti che lo sottoscrivono per approvazione. Sottoscrivendo il Contratto Formativo, ogni allievo si impegna a: - - rispettare i tempi e le scadenze previsti per il raggiungimento degli obiettivi del suo corso di studi (svolgere i compiti assegnati, rispettare le scadenze di verifica, partecipare alle attività proposte); trasmettere tempestivamente alla famiglia le comunicazioni della scuola; rispettare le persone, le cose, gli ambienti e le attrezzature. Ogni genitore si impegna a: - conoscere l’offerta formativa della scuola; esprimere pareri e proposte partecipando ai momenti di incontro scuola – famiglia; educare al rispetto dei regolamenti scolastici; presentarsi, quando convocato, ai colloqui con i docenti. I docenti si impegnano a: - presentare un profilo della classe, nei momenti di incontro con i genitori, individuando gli obiettivi formativi necessari a renderla un buon gruppo di lavoro; presentare il proprio percorso didattico; presentare le attività integrative e di potenziamento previste; comunicare le modalità di verifica e valutazione; attuare strategie di recupero; convocare i genitori degli alunni in difficoltà; fornire ogni chiarimento sul PTOF e sulla propria programmazione curricolare. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 29 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE La Programmazione Didattica Annuale individua in modo puntuale le competenze di base, trasversali e di cittadinanza che la scuola intende sviluppare nella propria attività complessiva e definisce in modo coerente i piani di intervento educativo e didattico, curriculari ed integrativi. Il Versari mira ad essere un luogo educativo che intende valorizzare tutte le potenzialità dell’allievo, nella convinzione che l’apprendimento vada inserito in un processo di crescita globale della persona, della quale è protagonista attivo lo studente, e per la quale la famiglia e la scuola sono chiamate a collaborare attivamente, come riferimenti educativi e adulti responsabili. Solo in questo modo negli studenti possono crescere insieme e progressivamente la consapevolezza dei diritti, delle libertà e quella dei doveri e della responsabilità. Link ai curricoli disciplinari LE COMPETENZE CHIAVE Rappresentano il quadro di riferimento etico con cui la comunità scolastica è chiamata a confrontarsi e gli atteggiamenti che essa considera positivi e desiderabili affinché, nel rispetto del pluralismo delle idee, i giovani costruiscano e vivano con responsabilità e coerenza le proprie scelte umane e professionali. A tal proposito ogni Consiglio di Classe, analizzato il contesto socio-culturale e le particolari esigenze di singoli studenti portatori di svantaggi socio-culturali o psico-fisici, esplicita, all’interno del quadro delle competenze chiave, quelli che si prefigge di raggiungere nell’anno scolastico. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare: - comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi mediante diversi supporti; - rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti. Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 30 Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. Nell’ambito dell’obbligo di istruzione i saperi e le competenze sono riferiti ai quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) e sono articolati in conoscenze e abilità/capacità, con riferimento al sistema di descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche: Conoscenze: indicano il risultato della assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative ad un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodo, materiali, strumenti). Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia. Le competenze sono i risultati attesi dell’intervento didattico, declinati in termini di conoscenze e abilità/capacità, raggiungibili dagli studenti nelle diverse discipline. Sono normalmente fissate dalla programmazione disciplinare affidata ai Dipartimenti di materia e ai singoli docenti; sono quindi contenuti nei piani di lavoro di ogni docente. PIANI D’INTERVENTO DIDATTICO ED EDUCATIVO Si tratta di due documenti definiti ad inizio anno che consentono la progettazione, realizzazione, il controllo e la valutazione dell’azione didattico educativa, in coerenza con le finalità, le esigenze organizzative e le risorse della scuola: - Piano di lavoro del Consiglio di Classe; Piano di lavoro del docente. Il Piano di lavoro del Consiglio di Classe rappresenta il documento in cui gli insegnanti della singola classe esprimono il proprio impegno nei confronti degli studenti sia sotto il profilo didattico che educativo e le modalità che si propongono per il conseguimento degli obiettivi. In esso vengono esplicitati: - il Contratto Formativo; Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 31 - le Competenze di base per l’esercizio della cittadinanza attiva; le strategie didattiche per quanto riguarda le modalità di verifica, valutazione e recupero; le attività integrative per il raggiungimento delle finalità generali e dei progetti specifici d’istituto; la verifica finale sulla realizzazione del Piano di Lavoro. La stesura collegiale del piano di lavoro garantisce, nei limiti del possibile, un atteggiamento omogeneo da parte di tutti i docenti nei confronti della classe. Il Piano di lavoro del docente costituisce lo strumento essenziale per l’organizzazione e la definizione dell’insegnamento di ciascuna disciplina relativamente a ciascun anno di corso, in relazione ad una classe specifica. Deve contenere: - la descrizione della situazione iniziale della classe; - le competenze, declinate in conoscenze e abilità/capacità, da acquisire nel corso di un anno scolastico; - le modalità di lavoro (metodi e tecniche di insegnamento, strumenti, materiali che si intendono utilizzare, sussidi didattici e audiovisivi cui si farà ricorso); - gli strumenti che si utilizzano per la verifica dell’apprendimento; - eventuali percorsi pluridisciplinari e/o volti all’approfondimento. LA VALUTAZIONE Valutare il processo di apprendimento significa prendere atto, per ogni allievo, del raggiungimento o meno dei traguardi formativi fissati dai docenti nella programmazione didattica. I TEMPI, LE FASI E GLI STRUMENTI Il Collegio ha deliberato di effettuare la valutazione periodica in due momenti dell’anno scolastico: al termine del primo trimestre e al termine del successivo pentamestre, con la pagella, che resta per ora lo strumento legale di attestazione degli esiti periodici e finali. È prevista, invece, esclusivamente per gli studenti delle classi prime, una rilevazione a metà del primo trimestre, e ciò anche allo scopo di un eventuale riorientamento. Durante la comune attività didattica la verifica dei processi di apprendimento può avere un ruolo diagnostico - formativo al fine di identificare idonee modalità per il recupero tempestivo delle abilità da raggiungere da parte di tutti gli alunni (p.e. "sondaggio", breve interrogazione, esercizi, test, tavole grafiche ecc.). Per la disciplina Disegno e Storia dell’Arte le misurazioni in decimi delle singole tavole (TAV1; TAV2; TAV3;…) impostate in classe e completate autonomamente, con valore DIAGNOSTICOFORMATIVO, svolte nel trimestre o pentamestre, andranno a definire un’unica misurazione in decimi (media dei singoli voti delle tavole), che concorre alla valutazione finale. Il successivo momento di controllo è la somministrazione di verifiche sommative (orali, scritte, grafiche o pratiche) che richiedono agli allievi un insieme organico di prestazioni mirate a testare il raggiungimento degli obiettivi perseguiti. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 32 Gli esiti delle singole prove formative o sommative permettono la misurazione dell'apprendimento individuale fornendo, inoltre, all'insegnante elementi utili per stabilire l'idoneità delle soluzioni adottate nel corso del processo didattico, consentendo pertanto eventuali aggiustamenti. I risultati della misurazione determinano anche la necessità di attivare strategie di recupero “in itinere”, durante cioè il procedere dell'attività didattica stessa. Alla fine del primo trimestre, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, la valutazione collegiale del Consiglio di Classe servirà a individuare le modalità più opportune di recupero o rimotivazione allo studio. In sede di scrutinio si procede alla valutazione, che si fonda sull’analisi collegiale della situazione globale dell’allievo: giudizio complessivo della sua preparazione e livello di conseguimento degli obiettivi educativi e trasversali. Gli strumenti per la valutazione e misurazione possono essere di vario genere: test, questionari, saggi (anche in materie che non prevedono esplicitamente scritti), interrogazioni orali, ricerche, esercitazioni di laboratorio, tavole grafiche… Ciascuna è adeguata rispetto al tipo di obiettivo programmato. Le prove devono essere in numero congruo, secondo la normativa vigente. Allo studente sono resi noti i criteri con cui la prova viene misurata e comunicato altresì nel più breve tempo possibile (immediatamente per l'orale, di norma 15 giorni per gli scritti) l’esito di ogni singola prova. Lo studente ha la facoltà di chiedere le motivazioni di una votazione, se non gli è chiara e il docente è tenuto a dare risposta. Per ciascuna prova (scritta, orale, grafica o pratica) di norma il docente deve esplicitare: • • • • • gli obiettivi testati nella prova, il peso degli obiettivi, la percentuale di "performance" raggiunta dallo studente per ogni obiettivo, la misurazione, l'unità didattica o il modulo relativi alla prova. È facoltà del docente utilizzare una scala di misurazione diversa da quella in decimi (in quindicesimi – in centesimi) per migliorare il processo di misurazione/valutazione delle prestazioni degli studenti, nel tentativo di raggiungere una maggiore obiettività e trasparenza. Ogni dipartimento disciplinare elabora una propria griglia di misurazione, individuando gli obiettivi che si intendono verificare attraverso tale tipo di verifiche e ponderando il peso loro attribuito nella misurazione. Sarà cura e responsabilità di ogni docente comunicare preventivamente agli studenti gli obiettivi e le rispettive ponderazioni. Le griglie di misurazione dei dipartimenti sono formulate in coerenza con la griglia di valutazione di Istituto di seguito riportata. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 33 GRIGLIA DI VALUTAZIONE D’ISTITUTO 5 6 7 8 9 10 47 89 10 11 12 13 14 15 1-8 9-12 1319 20 2126 2728 29 30 Descrittori Livello di abilità Livello di conoscenze Non valutabile Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto • Conoscenze non rilevabili • Conoscenze scarse, scorrette con presenza di carenze e lacune • Lessico scorretto e stentato • Conoscenze incomplete, parziale, imprecise e superficiali • Lessico incerto e approssimativo • Conoscenze essenziali degli elementi fondamentali della disciplina • Lessico di base corretto • Conoscenze soddisfacenti dei contenuti correttamente collegati • Lessico adeguato • Conoscenza completa sicura dei contenuti • Lessico appropriato e Buono Ottimo • Conoscenze organizzate e approfondite • Comunicazione organizzata e articolata Eccellente • Conoscenze complete approfondite e personalizzate • Lessico fluido ricco e sciolto Livello di competenze • Processo di apprendimento non valutabile • L’applicazione delle conoscenze nella soluzione di problemi è frammentaria, scorretta e lacunosa • Comprende limitatamente gli elementi conoscitivi • Applica le procedure in maniera limitata e superficiale • Limitata autonomia nella soluzione dei compiti, nella scelta delle informazioni • Comprende senza rielaborare le conoscenze • Applica le procedure a situazioni note, essenziali e semplici in maniera corretta • Comprende con spunti personali gli argomenti • Applica le procedure in maniera abbastanza completa e corretta • Collega e trasferisce le conoscenze nella realizzazione delle consegne • Possiede gli elementi di analisi e sintesi atti a sviluppare le consegne • Collega e rielabora in maniera puntuale e completa le conoscenze in suo possesso • Collega, adatta e rielabora in autonomia gli elementi conoscitivi in situazioni note • Riutilizza in autonomia le informazioni possedute e raccolte e le amplia • Collega, adatta e rielabora con spunti critici gli elementi conoscitivi in situazioni note e non • Riutilizza con integrazioni personali le informazioni possedute e raccolte Svolge compiti semplici in situazioni note mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali Svolge compiti e risolve problemi anche complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite Svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare autonomamente e con spirito critico le conoscenze e le abilità acquisite BASE 3-4 Livello ./30 INTERMEDIO 1-2 Voto …. 15 13 AVANZATO …/10 Alla luce della CM n. 89 del 18/10/2012 avente ad oggetto la Valutazione periodica degli apprendimenti nelle classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, il Collegio dei Docenti ha deliberato la valutazione mediante voto unico in ciascuna disciplina per tutte le classi (link al N^ minimo di prove e al voto di condotta). Certificazione delle competenze al termine dell’obbligo scolastico Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 34 Ai sensi del DM. N° 9 del 27/01/2010, il Consiglio di Classe al termine delle operazioni di scrutinio finale, per ogni alunno compila una scheda di certificazione delle competenze, con l’attribuzione dei livelli raggiunti, da individuare in coerenza con la valutazione finale degli apprendimenti espressi in decimi e con le rubriche valutative d’istituto relative agli assi culturali. Il giudizio sul livello di competenza, come da delibera del CD del 30/11/2010, si basa su una serie di elementi informativi tra cui i risultati ottenuti nello svolgimento di una verifica, disciplinare o interdisciplinare, di livello, abilità sviluppate a seguito di progetti anche extracurricolari, osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento e processo di autovalutazione. Il numero minimo di tali verifiche vengono stabilite dai dipartimenti disciplinari. Il giudizio sul livello di competenza si avvale altresì dei seguenti strumenti informativi: - rubriche valutative; osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento; schede di autovalutazione. La comunicazione delle valutazioni La registrazione quotidiana degli esiti delle verifiche formative e sommative per tutte le classi risulta: dal registro elettronico e dal libretto personale dello studente, compilato a cura dello stesso. Il registro elettronico si rivela una preziosa risorsa per ottenere informazioni circa: andamento didattico-disciplinare, note disciplinari, assenze, lavoro svolto in classe, compiti assegnati, comunicazioni varie. Il registro elettronico va considerato come lo STRUMENTO DI COMUNICAZIONE UFFICIALE NELLA COMUNICAZIONE SCUOLA – FAMIGLIA ED ESONERA LA SCUOLA DA OGNI ALTRO OBBLIGO INFORMATIVO . Il credito scolastico Il credito scolastico viene attribuito in occasione della valutazione finale nelle classi di triennio secondo le tabelle ministeriali. Il credito scolastico va attribuito dal Consiglio di Classe sulla base della media effettiva dei voti finali che concorrono alla valutazione finale, così come previsto dalla normativa sugli esami di stato: va attribuito all’interno delle bande di oscillazione indicate nella tabella, deve essere espresso in numero intero, deve tenere conto, oltre che della media dei voti, degli altri elementi che concorrono alla valutazioni, quali assiduità nella frequenza, impegno e partecipazione al dialogo educativo e partecipazione ad eventuali attività integrative e/o opzionali o a eventuali crediti formativi. IL RECUPERO Il Collegio dei docenti dell’IISS Versari ha identificato, nella stesura del piano triennale dell’offerta formativa, le seguenti modalità di attuazione e verifica degli interventi finalizzati al recupero e successo formativo. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 35 Classi 1^ e 2^ (in obbligo di istruzione): • Predisposizione di materiale di lavoro estivo da parte dei dipartimenti di matematica, italiano e inglese, destinato agli alunni in uscita dalle scuole medie, finalizzato a favorire il recupero dei prerequisiti indispensabili allo studio delle discipline. • Somministrazione di test di ingresso, nella prima settimana di scuola, funzionali alla programmazione del percorso formativo e il recupero delle competenze di base. • Recupero e/o rinforzo delle competenze in ingresso nelle discipline di ITALIANO, MATEMATICA e INGLESE da parte dei docenti curricolari, unitamente a percorsi extracurricolari con un approccio metodologico ispirato alla peer education. La pratica della peer education considera il recupero e l’apprendimento come impresa collaborativa in cui sono cruciali le competenze relazionali, le interazioni cognitive, emotivo affettive, la meta cognizione, la capacità di usare bene il tempo, la determinazione nel cercare di raggiungere l’obiettivo che si considera importante. I docenti svolgono attività di supervisione per gli studenti peer, a loro volta formati per seguire un piccolo gruppo di studenti all’interno di una classe. • Recupero – rinforzo delle competenze base trasversali in orario curricolare da parte di tutti i docenti, nella prima parte dell’a.s. • Sviluppo dell’approccio didattico del Cooperative Learning in cui gli studenti, favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un processo di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede il contributo personale di tutti. Per tutte le classi: • Sospensione didattica curricolare a gennaio all’inizio del pentamestre. Compatibilmente con l’orario realizzazione di attività di recupero e potenziamento a classe aperte. • Corsi di recupero pomeridiani nel corso dell’a.s., organizzati di norma per classi parallele ( per le classi 3^ - 4^ e 5^ ) su discipline individuate dal Collegio dei Docenti e/o Consiglio di Classe. • Piano di studio individualizzato da consegnare allo studente e attività di tutoring da parte del docente. • Sportello help: intervento individualizzato richiesto da un gruppo limitato di studenti. • Peer education: interventi di recupero attuati da studenti del triennio, formati e coordinati da uno o più docenti supervisori. • Corsi di recupero estivi: vengono attivati per agevolare il recupero degli studenti con sospensione di giudizio. Si svolgono sulle discipline in cui si concentrano maggiormente le difficoltà degli studenti nel periodo compreso tra giugno e luglio. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 36 Verifiche: al termine del 1^ trimestre: a febbraio per tutte le discipline; prima dell’inizio del nuovo anno scolastico: presumibilmente all’inizio di settembre. CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI INTERMEDI I Consigli di classe nell’esprimere la valutazione di fine trimestre e decidere l’eventuale conseguente attività di integrazione - recupero devono tenere conto: - dell’impegno profuso nel seguire le lezioni; - della frequenza ai corsi di recupero; - delle competenze maturate, nel complesso, nell’area disciplinare di riferimento; - dell’accertamento di competenze maturate in altre esperienze formative; - dei progressi evidenziati nel processo di apprendimento; - dei risultati conseguiti nelle diverse tipologie di prove; - dello stile di lavoro, se autonomo o guidato. Le valutazioni devono essere motivate sulla base di una documentazione chiara e trasparente, che consenta allo studente di leggere il suo livello di apprendimento in termini di punti di forza e di debolezza, anche al fine di individuare le eventuali lacune da colmare attraverso i corsi di recupero. Le valutazioni complessive di ogni singola disciplina devono rispecchiare la griglia di valutazione generale dell’istituto in termini di conoscenze, competenze e capacità. Per il voto di condotta l’attribuzione avviene, su proposta del coordinatore di classe, sulla base dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti e deve tenere in debito conto l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. In particolare, data la rilevanza che assume il voto di condotta, il coordinatore di classe nel presentare la propria proposta deve adeguatamente motivarla, alla luce dei comportamenti dello studente, desunti dai documenti ufficiali della scuola (registro di classe, registro elettronico, copia di eventuali provvedimenti disciplinari, verbali dei consigli di classe, ecc.). Criteri metodologici e didattici di organizzazione degli interventi di recupero L’organizzazione degli interventi di recupero deve essere funzionale al raggiungimento degli obiettivi individuati dal Consiglio di Classe. Tali interventi devono essere strutturati in modo da favorire l’introduzione di nuove metodologie didattiche e rispondere a criteri di efficacia formativa, quanto ad organizzazione. Il Consiglio di Classe delibera, l’attivazione delle iniziative di recupero, dopo aver per ogni studente: - analizzato le difficoltà rilevate nell’apprendimento delle discipline; - individuato la natura delle carenze e dei bisogni formativi; - definito gli obiettivi dell’azione di recupero; - valutato la possibilità dell’alunno di raggiungere autonomamente gli obiettivi prefissati. Metodologia degli interventi integrativi Gli interventi didattici devono essere strutturati in modo tale da: - incentrare il recupero sugli apprendimenti dello studente; - predisporre percorsi interattivi con lo studente protagonista del proprio apprendimento; Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 37 - utilizzare le tecnologie multimediali; prevedere un approccio per problemi; utilizzare sussidi didattici alternativi al libro di testo che facilitino la comprensione dei saperi disciplinari; valorizzare i differenti modi di apprendere, con utilizzo di pratiche didattiche laboratoriali; organizzare il lavoro prevedendo la possibilità di utilizzare nuovi contesti di apprendimento che superino la dimensione sequenziale lezione frontale – verifica. I Consigli di Classe, tramite i coordinatori, segnaleranno alla famiglia al termine dello scrutinio, le discipline in cui l’alunno riporta valutazione insufficienti con le relative strategie di recupero. Qualora i genitori, o coloro che ne esercitano la relativa potestà, non ritengano di avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalla scuola, devono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di fine intervento. Tutti gli interventi di sostegno e recupero saranno verbalizzati e documentati. Gli studenti sono tenuti alla frequenza degli eventuali corsi pomeridiani proposti. La verbalizzazione dovrà avvenire nel verbale del Consiglio di Classe, nonché sui registri per il recupero, di classe e personale. Documentazione delle verifiche: - annotazione sul registro personale e di classe della prova di verifica - per le prove orali: allegare i quesiti e la griglia di valutazione - per le prove scritte: allegare al compito la griglia di correzione Valutazione delle verifiche di recupero: Giudizio sintetico che attesti in modo chiaro ed inequivocabile il: - superamento delle carenze - mancato superamento delle carenze CRITERI DI SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI Si premette che: 1. la titolarità della valutazione degli apprendimenti è dei Consigli di Classe; 2. i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell’articolo 314, comma 2, del testo unico d.lgs 1994, n. 297; qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del sostegno, essi si esprimono con un unico voto; 3. i docenti dell’insegnamento IRC e alternativa alla religione cattolica partecipano alla valutazione degli alunni limitatamente a coloro che seguono tali insegnamenti; 4. i voti di scrutinio devono essere deliberati e assegnati dal Consiglio, sulla base delle proposte motivate dei singoli docenti; 5. ogni docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante il pentamestre; la proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati; Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 38 6. la valutazione finale: a. consiste nella verifica in positivo della maturazione degli alunni e dei progressi avvenuti nell'acquisizione di conoscenze, capacità ed abilità specifiche; b. esclude la definizione e l'applicazione meccanica di criteri meramente quantitativi; c. è globale, per cui il voto da proporre non deve scaturire solo dalla media aritmetica dei voti riportati dall'alunno; 7. la valutazione di sufficienza in una disciplina equivale al possesso delle competenze essenziali di base della disciplina e/o dell’area disciplinare, anche in presenza di carenze pregresse non superate con l’accertamento formale della prova al termine del primo trimestre; 8. la valutazione deve favorire il processo di autovalutazione dello studente, attraverso un’osservazione sistematica delle sue attitudini accertate con l’uso di strumenti e di schede, gestiti autonomamente dai docenti, al fine di migliorare il suo processo di apprendimento; 9. ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. In considerazione dell'incidenza che hanno le votazioni assegnate per le singole discipline e la valutazione del comportamento, in particolar modo sul punteggio da attribuire quale credito scolastico, negli ultimi tre anni di corso, e di conseguenza, sul voto finale, i docenti, ai fini dell'attribuzione dei voti sia in corso d'anno sia nello scrutinio finale, utilizzano l'intera scala decimale di valutazione per tutti i cinque anni di corso. I criteri e i parametri che saranno utilizzati nello svolgimento degli scrutini finali allo scopo di assicurare omogeneità di comportamento nelle decisioni del Consiglio di Classe sono quelli di seguito elencati. In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe delibererà: A) LA PROMOZIONE a condizione che abbiano frequentato almeno i ¾ dell’orario annuale personalizzato: - degli alunni che risultino sufficienti in tutte le discipline compresa la condotta; - degli alunni che, pur presentando una insufficienza non grave, hanno raggiunto globalmente le competenze idonee per affrontare la classe successiva in modo proficuo. La promozione con lievi carenze: a tal proposito il singolo docente riporta su un apposito modulo, che verrà consegnato alle famiglie, la motivazione e il lavoro estivo che lo studente dovrà svolgere, con studio personale svolto autonomamente, per colmare le lacune e superare le difficoltà riscontrate Per gli studenti promossi con l’indicazione di “studio individuale” il docente effettuerà una prova entro la metà di ottobre e la valutazione riportata costituirà una delle prime valutazioni del nuovo anno scolastico. Per le discipline che prevedono una prova scritta il docente somministrerà una prova adeguata a verificare la parte del programma in cui lo studente ha evidenziato lacune. Nel caso di cambiamento di insegnante le prove saranno concordate fra il docente dell’anno precedente e quello dell’anno in corso. Qualora il docente dell’anno precedente non sia più in servizio presso l’Istituto, sarà il docente dell’anno che deve attivarsi nella predisposizione della prova. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 39 È possibile deliberare la promozione anche per gli alunni che hanno superato il 25% delle assenze dell’orario annuale personalizzato, a condizione che tali assenze siano documentate e non pregiudichino, a giudizio motivato del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Passaggio dalla classe 1^ alla classe 2^ Per gli studenti delle classi 1^ e 2^, in obbligo di istruzione, obiettivo prioritario è la maturazione del giovane in termini di autonomia e responsabilità ai fini dell’acquisizione delle competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva. Pertanto il Consiglio di Classe valuterà la progressione dei risultati dell’apprendimento conseguita dallo studente, al fine di motivarlo e sostenerlo nell’acquisizione delle competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva al termine del biennio. La finalità è quella di coniugare l’accertamento dei livelli di conoscenza disciplinare con la verifica dei livelli di competenza di base, strumentali per l’acquisizione delle competenze di cittadinanza attiva. A tal fine può essere necessario valutare iniziative di didattica orientativa che hanno lo scopo di aiutare l’allievo a compiere scelte più consone alla propria personalità in direzione di un ulteriore percorso scolastico o formativo. Tali iniziative confluiscono nella costruzione, condivisa dall’allievo e dalla sua famiglia, di un Patto Formativo, il quale deve contenere le indicazioni relative al nuovo percorso scolastico, da realizzarsi anche mediante accordi con l’Istituto di destinazione. Al termine del 2° anno Ai sensi del DM. N° 9 del 27/01/2010 art. 1 c- 3 i consigli di classe al termine delle operazioni di scrutinio finale, per ogni studente che ha assolto l’obbligo di istruzione della durata di 10 anni, compilano una scheda dove attestano le competenze acquisite. La scheda riporta l’attribuzione dei livelli raggiunti da individuare in coerenza con la valutazione finale degli apprendimenti espressi in decimi. I livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse sono così declinati: • LIVELLO BASE: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali; nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione; • LIVELLO INTERMEDIO: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite; • LIVELLO AVANZATO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Certificazione delle competenze Il giudizio sul livello di competenza deve tener conto dei seguenti elementi informativi: • risultati ottenuti nello svolgimento di un compito disciplinare o interdisciplinare; • osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento; • schede di autovalutazione. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 40 B) LA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il Consiglio di Classe procede ad un valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. A conclusione dello scrutinio, l’esito delle discipline è comunicato alle famiglie. La deliberazione sarà assunta con riferimento ai seguenti parametri: - la possibilità di raggiungere gli obiettivi disciplinari, in termini di abilità che gli garantiscano il recupero delle carenze nelle discipline insufficienti, entro il corrente anno scolastico; - un miglioramento rispetto alla situazione di partenza, ottenuto anche mediante la partecipazione ad attività integrative o di sostegno, come documentato dalle relazioni dei corsi stessi; - la presenza di altri elementi positivi di giudizio quali: • l'impegno, • l'interesse e la partecipazione, • la cooperazione al lavoro didattico e il positivo comportamento nei propri doveri, • un curricolo di studi positivo, • un metodo di studi sufficientemente organizzato. Il Consiglio di Classe rinvia la formulazione del giudizio finale in presenza di non più di due insufficienze. Delibera altresì l’attribuzione di un massimo di due corsi di recupero estivi, privilegiando le discipline il cui voto è gravemente insufficiente. Al termine delle attività di recupero, entro l’inizio del nuovo anno scolastico, verranno effettuati accertamenti del superamento delle carenze formative, contemporaneamente su prove concordate e comuni fra i docenti della stessa materia che in relazione alla natura delle discipline oggetto degli interventi possono prevedere prove scritte e/o orali (orali con l’assistenza di almeno tre docenti del Consiglio di Classe). Tali prove saranno omogenee rispetto agli obiettivi minimi di conoscenze e competenze individuati dai coordinamenti per materia e fissati dal POF. A conclusione dei suddetti interventi didattici e dei relativi accertamenti, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di Classe, nella medesima composizione di quello che ha proceduto alle operazioni di scrutinio finale a giugno, in sede di integrazione dello scrutinio finale, alla luce delle verifiche effettuate e dei risultati conseguiti, procede alla formulazione del giudizio complessivo dello studente che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva. C) LA NON PROMOZIONE Per: • gravi e diffuse insufficienze nelle discipline e/o aree disciplinari, i cui contenuti risultano appresi in modo frammentario e parziale, tale da non consentire l’acquisizione delle capacità ed abilità di base, necessarie per affrontare la classe successiva in modo proficuo; • presenza accertata di carenze non recuperabili in tempi brevi, né in modo autonomo da parte dell'alunno, né mediante corsi di recupero; • mancata progressione dell'allievo rispetto alla situazione di partenza in ordine a conoscenze e capacità, confermata delle lacune anche dopo le attività di recupero programmate dal C.d.C. • mancato raggiungimento degli obiettivi minimi fissati; • valutazione della condotta non sufficiente; • per frequenza inferiore a tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le assenze relative Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 41 non risultano né documentate, né giustificate, ciò comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva. Le motivazioni, che hanno determinato la non promozione, vanno verbalizzate in modo circostanziato e completo attraverso un dettagliato giudizio sintetico, che riepiloghi i singoli giudizi di materia. La completezza della registrazione delle motivazioni è doveroso, considerando che, per effetto della legge 241/90, ogni alunno interessato può chiedere copia del verbale per la parte che lo riguarda. Vanno altresì verbalizzate le motivazioni dell’insufficienza del voto di condotta che determina la non promozione. Classe 5^: ammissione / non ammissione all’Esame di Stato Ai sensi dell’art. 3 DPR 122/09 in sede di scrutinio finale al Consiglio di Classe, partecipano tutti i docenti della classe, compresi gli insegnanti di educazione fisica, gli insegnanti tecnico-pratici nelle modalità previste dall'articolo 5, commi 1-bis e 4, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, i docenti di sostegno, nonché gli insegnanti di religione cattolica limitatamente agli alunni che si avvalgono di quest'ultimo insegnamento. Analogamente, partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del Consiglio di Classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico i docenti incaricati delle attività didattiche e formative alternative all’insegnamento della religione cattolica. Detti docenti si esprimono sull’interesse manifestato e sul profitto raggiunto limitatamente agli alunni che abbiano seguito tali attività. Sono ammessi all’esame di Stato gli studenti dell'ultimo anno che nello scrutinio finale, conseguono: • una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente; • un voto di comportamento non inferiore a sei decimi; • una frequenza non inferiore a tre quarti dell’orario personalizzato. Con riferimento all’ultimo parametro sono consentite deroghe a condizione che tali assenze siano documentate e non pregiudichino, a giudizio motivato del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati L’esito della valutazione di ammissione si conclude con l’esposizione di tabelloni recanti la dicitura “ammesso” o “non ammesso” e il totale dei crediti per ciascun candidato senza l’elenco dei voti per disciplina. A richiesta il candidato potrà ottenere le singole valutazioni. Il Consiglio di Classe stila per tutti i candidati ammessi / non ammessi un motivato e argomentato giudizio. Credito scolastico TABELLA D.M. 99/2009 – candidati interni Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 42 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico Caso A: 1 punto di oscillazione (media del 6) In presenza di una votazione pari a 6 si assegna 1 punto in presenza di almeno due giudizi positivi negli indicatori relativi ad una o entrambe delle seguenti attività: • partecipazione attiva e propositiva alla vita scolastica; • partecipazione attiva e proficua ad attività integrative scolastiche; • partecipazione a stage, tirocini di formazione e percorsi di alternanza scuola lavoro; • credito formativo. Caso B: 1 punto di oscillazione Dal punteggio fino alla metà compreso (es. 6,5, 7,5 8,5 o 9,5) si assegna il punto in presenza di almeno due giudizi positivi: • negli indicatori relativi ad una o entrambe delle seguenti attività: o partecipazione attiva e propositiva alla vita scolastica; o partecipazione attiva e proficua ad attività integrative scolastiche; • per la partecipazione a stage, tirocini di formazione e percorsi di alternanza scuola lavoro; • per il credito formativo. Dal punteggio superiore si assegna il punto in presenza di un solo giudizio positivo • negli indicatori relativi ad una o entrambe delle seguenti attività: o partecipazione attiva e propositiva alla vita scolastica; o partecipazione attiva e proficua ad attività integrative scolastiche; • per la partecipazione a stage, tirocini di formazione e percorsi di alternanza scuola lavoro; • per il credito formativo. Tabella per l’assegnazione del credito scolastico all’interno delle bande di oscillazione determinate dalla media dei voti di cui alla tabella DM 99/2009 Per l’attribuzione del credito scolastico, all’interno della banda di oscillazione determinata dalla media dei voti, qualora il C.d.C. ritenga di valutare positivamente le attività svolte dagli alunni, si fa riferimento ai seguenti indicatori: Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 43 Credito scolastico Attività Partecipazione attiva e propositiva alla vita scolastica Partecipazione attiva e proficua ad attività integrative scolastiche (deliberate dal Collegio dei Docenti) Stages all’estero Credito formativo: partecipazione ad attività integrative extrascolastiche (previa verifica del Consiglio di Classe) dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di stato*. *Art.12 DPR n°323/98 La coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accettata per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame. Tutte le attività svolte all’interno dell’Istituto devono essere certificate dal DS (rappresentanti di Istituto e della Consulta), dal coordinatore di classe (rappresentanti dei C.d.C.), dal referente di progetto (per orientamento, open day, partecipazione a corsi ECDL, FIRST, PET, competizioni matematiche, umanistiche, sportive, ecc.). Le certificazioni linguistiche e dell’ECDL sono rilasciate da Enti accreditati. La partecipazione a laboratori di potenziamento interne sono rilasciate dal docente che ha tenuto il corso in base a indicatori: frequenza, interesse, esito finale di eventuali prove conclusive, project work ecc. La partecipazione a seminari esterni e altre attività sono certificate dagli Enti proponenti. Criteri generali che legittimano la deroga al limite massimo del 25% delle assenze del monte ore annuo Non saranno conteggiate, ai fini della validità dell’a.s., le assenze dovute a: • • • • • • • gravi motivi di salute adeguatamente documentati; ricoveri ospedalieri; gravi patologie invalidanti; terapie e/o cure programmate; donazioni di sangue; partecipazione ad allenamenti e attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987). Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 44 Le assenze non rientranti in queste fattispecie saranno oggetto di attenta valutazione da parte dei consigli di classe. Sarà compito del Consiglio di Classe verificare, nel rispetto dei criteri sopra indicati, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe, impediscano, comunque, di procedere alla fase valutativa, considerati gli elementi di giudizio insufficienti per una puntuale e corretta valutazione degli apprendimenti degli alunni. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporterà l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo. Di tale accertamento e della eventuale impossibilità di procedere alla valutazione per l’ammissione all’esame di Stato si dà atto mediante redazione di apposito verbale da parte del Consiglio di Classe. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA I percorsi di studio dell'Istituto prevedono una serie di attività ed iniziative volte a fornire agli studenti ulteriori strumenti per il successo formativo, in particolare: ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO L’apprendimento richiede nella società globale la possibilità per lo studente di misurarsi con esperienze e situazioni legate ai futuri contesti lavorativi. L’osservazione dei processi di lavoro, intesi quali giacimenti culturali ai quali attingere per sviluppare competenze e attitudini misurabili e certificabili, diventa una strategia indifferibile per la scuola del nuovo millennio. L’alternanza scuola lavoro, realizzata attraverso la collaborazione del mondo produttivo ed economico, della cooperazione sociale, dell’associazionismo nelle sue diverse rappresentazioni, diventa una metodologia didattica in grado di integrarsi con il curricolo dell’istruzione liceale e tecnica e determinante per favorire consapevoli processi di orientamento professionale in una società nella quale le connotazioni delle forme di professionalità sono in rapido e costante mutamento. Da anni questo Istituto, al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, organizza percorsi di alternanza scuola-lavoro e stage. Sino ad oggi questi percorsi erano destinati a tutti gli studenti dell’istituto tecnico e a piccoli gruppi di studenti del quarto del liceo, ma con la nuova legge 107 dovranno essere estesi a tutti gli studenti che nell’anno scolastico 2015-2016 frequentano la terza classe. Compatibilmente con la disponibilità offerta dalle imprese che operano sul nostro territorio, dagli ordini professionali, istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali artistiche e musicali, dagli enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale, dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI sarà progettato per tutti gli studenti un percorso di alternanza scuola-lavoro di 400 ore complessive da effettuare tra il secondo biennio e l'ultimo anno del corso di studi (commi 33, 34 e 35, legge 107) per l’Istituto tecnico e 200 ore per il liceo. L'alternanza si realizza attraverso metodologie finalizzate a sviluppare competenze basate sulla didattica in laboratorio, l'analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti ed è orientata alla gestione di processi in contesti organizzati e all'uso di modelli e linguaggi specifici; si struttura in modo da favorire un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 45 Sia l’indirizzo tecnico che liceale hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di studio e di lavoro, sia abilità cognitive idonee a risolvere problemi, a sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, ad assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. L'alternanza consente allo studente di acquisire competenze funzionali al profilo culturale previsto dal riordino: al termine dell'alternanza egli è in grado di partecipare al lavoro organizzato e di gruppo con responsabilità e contributo personale; documentare il proprio lavoro; individuare, selezionare e gestire le fonti di informazione; comunicare in lingua straniera; leggere, redigere e interpretare documenti anche con caratteristiche di tipo aziendale; utilizzare tecnologie e programmi informatici. ORIENTAMENTO IN ENTRATA È rivolto tutti gli studenti che frequentano la terza media e ai loro genitori con l’obiettivo di: - creare in continuo e corretto scambio di informazioni tra i due ordini di scuola; - rendere meno problematico il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore, offrendo momenti di incontro, di stimolo, di supporto; - fornire adeguate informazioni per facilitare la scelta della scuola secondaria superiore; - garantire il diritto di ogni studente ad un percorso formativo rispondente alle proprie attitudini. L’Istituto allo scopo di informare genitori e studenti delle scuole medie del territorio, organizza le seguenti attività: 1. Adesione al progetto “insieme in rete”; 2. Incontri informativi presso le scuole secondarie di primo grado; 3. Open day; 4. Partecipazione a campus; 5. Colloqui informativi in istituto. La Dirigente scolastica, il suo staff e il referente per l’orientamento incontrano i genitori, previo appuntamento, per informazioni sull’Istituto, sui suoi indirizzi e su ogni elemento utile all’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado. ORIENTAMENTO IN USCITA Propedeutico a scelte di vita, è organizzato nel nostro Istituto a cadenza regolare. È diretto agli alunni delle quarte e quinte classi che, grazie alle visite guidate negli Atenei e a conferenze ed interventi da parte di Università italiane, hanno la possibilità di conoscere e approfondire le varie Offerte Formative degli Atenei. Un panorama complesso e articolato come quello attuale necessita di un’azione di orientamento efficace. I cambiamenti nell’ambito delle professioni e le trasformazioni che interessano il mondo accademico richiedono alla scuola una particolare attenzione nel fornire agli studenti le informazioni e gli strumenti per poter compiere una scelta responsabile ed efficace circa il proprio percorso formativo e/o professionale. Obiettivi che il progetto intende perseguire: • rendere lo studente maggiormente consapevole delle proprie attitudini e delle possibilità offerte dal contesto in cui vive in funzione della scelta post diploma; Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 46 • • • rendere lo studente capace di acquisire informazioni sul mondo del lavoro, sulla formazione professionale post diploma e sull’offerta universitaria; favorire nello studente la capacità di compiere il necessario bilancio di competenze; supportare lo studente nel definire il proprio progetto formativo. A tale scopo sono previsti i seguenti interventi: • modulo di orientamento al mondo delle professioni e del lavoro, sviluppato in collaborazioni con le associazioni del territorio; • partecipazione alla fiera dell’orientamento di Erba (“Young orienta”); • incontri con esponenti provenienti dal mondo del lavoro e accademico; • incontro con ex studenti della scuola, laureandi o neo laureati, per la condivisione delle esperienze relative alla scelta delle varie facoltà; • diffusione tra gli studenti delle informazioni circa le opportunità presenti sul territorio: open day, corsi, seminari, convegni, in particolare inerenti alle attività svolte dalle Università milanesi, dall’Università dell’Insubria di Como e da quelle di Bergamo, Pavia e Cremona; • moduli di preparazione ai test di ingresso per i corsi di laurea a numero chiuso, tra cui il TOL (“test on line” per l’ammissione al Politecnico di Milano). COUNSELLING Da anni l’istituto offre la possibilità di affrontare problemi di tipo personale, pedagogico, familiare o scolastico con un insegnante esperto in Counselling o con altri specialisti a seconda delle esigenze presentate. Quanto emerge in questi incontri, che sono di carattere rigorosamente personale, è evidentemente coperto dalla massima riservatezza. È bene tuttavia sottolineare che questo servizio non è rivolto alle situazione patologiche, ma a quelle di ordinario disagio scolastico ed educativo. È possibile accedere alla consulenza anche ai genitori che volessero approfondire o chiarire situazioni di disagio nella relazione con i propri figli nell’ affrontare problemi di orientamento scolastico. Gli alunni possono accedere di propria iniziativa o su segnalazione del tutor nei casi in cui si renda necessario il riorientamento. Altre importanti risorse specialistiche sono messe in campo sulla base della Convenzione con il CONSULTORIO FAMILIARE “COF” di Monza: • Counselling familiare e di coppia e mediazione familiare per la gestione della separazione per i genitori, psicoterapeuta, psicologo testista per diagnosi DSA; • neuropsichiatra infantile, neuropsicomotricista, mediatrice culturale madre lingua spagnola, psicologa madre lingua spagnola, ginecologa e ostetrica anche con supporto mediatrice/psicologa lingua spagnola. Per gli utenti dell'Istituto sarà possibile un accesso facilitato e gratuito a tali servizi tramite incontri di valutazione e di recensione del bisogno svolti in sede. TUTORING PER LE CLASSI PRIME La figura del tutor, docente formato nella gestione del counselling, ha assunto negli anni un ruolo sempre più significativo nell’ambito dei piani d’intervento individualizzato e finalizzato Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 47 all’orientamento e al successo formativo. Nelle classi prime la figura del tutor, in collaborazione con quella del coordinatore di classe, assolve la funzione di osservatore privilegiato del disagio e tramite tra studente, scuola e famiglia per affrontare le problematiche individuali e ricercarne le possibili soluzioni. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI BES L’istituto promuove l’attuazione di interventi didattico-educativi a sostegno di studenti in difficoltà, poiché intende favorire l’inclusione scolastica e il successo formativo a tutti i livelli. Ciò significa prevedere strategie funzionali alle esigenze dei ragazzi con disabilità (DVA), con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e disturbi evolutivi specifici, o in condizioni di marcato svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale o alunni adottati, allo scopo di garantire la personalizzazione dell’apprendimento. A tale proposito, il Piano Annuale d’Inclusività (PAI), steso sulla base delle effettive necessità presenti a scuola e delle risorse disponibili, si configura come impegno programmatico per l’inclusione e prefigura interventi flessibili a vari livelli (gestione dell’insegnamento curricolare, gestione delle classi, organizzazione dei tempi e degli spazi, attività extracurricolari, ecc.). In particolare sono previsti: - - - la nomina di uno o più referenti che si occupino dell’inserimento degli alunni con BES e che forniscano al Consiglio di Classe una sintesi sulla storia personale e scolastica dello studente, nel rispetto delle norme in materia di privacy; l’elaborazione, dopo opportuna e attenta valutazione, di un piano didattico personalizzato (PDP), che tenga conto delle difficoltà di apprendimento dello studente e, nel caso degli studenti adottati, di quelle legate alla sua storia adottiva; il rafforzamento del rapporto scuola famiglia a cura del coordinatore di classe e l’individuazione di strategie di integrazione con soggetti abilitati che operano sul territorio; l’eventuale supporto di tipo psicologico, attivabile attraverso lo Sportello di ascolto psicologico; la creazione di ambienti di apprendimento per sviluppare capacità collaborative, autostima, percezione di autoefficacia. Nel concreto si prevede la stesura di Piani Didattici Personalizzati (PDP) e/o Piani Educativi Individualizzati (PEI) in seno ai Consigli di classe (come da normativa vigente); i predetti Piani, oltre a stabilire quanto previsto dalla normativa vigente in ordine al ricorso agli ausilii e agli strumenti compensativi e/o dispensativi, dovranno prevedere eventuali sinergie con quanto messo in campo dall' Istituto attraverso le attività confluenti nel progetto “SCUOLA APERTA”. Progetti di istruzione domiciliare Per gli alunni colpiti da gravi patologie, o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni, l’Istituto attiva percorsi formativi di Istruzione domiciliare. Il progetto di Istruzione domiciliare necessita di una adeguata pianificazione didattica volta a garantire il diritto all’apprendimento, nonché a facilitare il reinserimento nel contesto scolastico tradizionale degli studenti che ne debbano fruire. Per la speciale tipologia di utenza si ritiene fondamentale supportare l’azione in presenza – necessariamente limitata nel tempo – con azioni che utilizzino differenti tecnologie (sincrone e Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 48 asincrone), allo scopo di consentire agli studenti (in particolare ai più grandi) un contatto più continuo e collaborativo con il proprio gruppo-classe. Il Consiglio di Classe pianificherà un percorso personalizzato, con l’individuazione delle competenze da sviluppare e dei minimi delle discipline necessarie per il superamento dell’anno. Nel caso di progetti attivati a seguito di ricoveri in ospedali in cui è presente la scuola, il referente di progetto prenderà contatti con i docenti in servizio presso l’ospedale per concordare la prosecuzione delle attività già realizzate. Per la valutazione si terrà conto della relazione dei docenti di scuola in ospedale e dei loro giudizi, secondo anche quanto precisato dal Regolamento sulla valutazione – DPR n. 122 del 22.6.2009. Purché documentati e certificati, tutti i periodi di attività svolti in Istruzione domiciliare concorrono alla validità dell’anno scolastico (Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122). INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON BACKGROUND MIGRATORIO Dall’a.s. 2015/16 l’Istituto aderisce al protocollo in oggetto che descrive le azioni previste per l’inserimento di studenti stranieri nella scuola. Le suddette azioni promosse all’interno dell’Istituto rispondono al raggiungimento dei seguenti obiettivi: • promuovere l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri nella scuola; • promuovere il successo formativo; • fornire agli studenti e alle famiglie uno spazio di ascolto. Per favorire l’apprendimento della lingua italiana sono previsti interventi specifici di sostegno sia attraverso corsi di alfabetizzazione dei neo arrivati, sia attraverso corsi di potenziamento, articolati per livello per studenti già da qualche anno in Italia. Tali interventi sono tenuti in orario pomeridiano. Per facilitare ulteriormente i rapporti scuola/famiglia attraverso l’uso di mediatori culturali, la formazione stessa degli studenti con corsi intensivi estivi, nonché la formazione stessa dei docenti, l’Istituto rinnova annualmente accordi di rete con i Comuni di Cesano Maderno e di Desio che coinvolgono altri Istituti di Istruzione Superiore del territorio. In questo quadro generale di lavoro di rete con i servizi pubblici e con gli enti del privato- sociale va collocata, all'interno della più generale convenzione con la Fondazione del Consultorio COF di Monza e del protocollo validato di Campus Pais, la possibilità di avvalersi per i ragazzi e le famiglie immigrate dell’America Latina di un servizio specialistico di mediazione culturale, di supporto e consulenza psicologica con una psicologa di madre lingua spagnola. PROGETTO SCUOLA APERTA Scuola genitori Da oltre 15 anni è proposta la ” Scuola Genitori”, un corso di formazione a due livelli per genitori e figure di riferimento genitoriale, che vuole fornire un supporto per meglio affrontare le problematiche dell’adolescenza e le difficoltà di relazione genitore - figlio. Il corso costituisce ormai un momento consolidato della vita dell’Istituto ed è seguito da un numeroso gruppo di genitori degli studenti della scuola e delle altre scuole del territorio. Gli incontri, programmati al sabato mattina, sono sei per il primo livello e otto per il secondo livello con le modalità dei gruppi di auto-aiuto. I Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 49 gruppi sono condotti da una docente esperta in consulenza familiare e formatrice dei tutor. Ci si incontra per crescere insieme, per confrontarsi sul proprio ruolo educativo e su tematiche proprie della vita di relazione familiare e si propone ai partecipanti un atteggiamento attivo. Volontariato L’istituto intende promuovere l’acquisizione delle competenze in ambito sociale e civico attraverso la riproposizione del progetto sul volontariato non più soltanto rivolto alle persone ma anche alle tematiche ambientali e culturali. L’attuazione del progetto prevede: - un percorso in-formazione; - esperienze in stage infrannuali ed estivi presso le associazioni del territorio. Le finalità che il progetto intende perseguire nel quinquennio sono: • • • • • • • creare una cultura comune riguardante il significato della promozione del volontariato tra i giovani; favorire e facilitare la diffusione delle iniziative di volontariato; strutturare e offrire percorsi condivisibili per rendere operativi alcuni aspetti del progetto; promuovere la proattività e il coinvolgimento di docenti e allievi in merito a ciò che riguarda la relazione di aiuto; riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale…); promuovere in modo condiviso il concetto di “responsabilità sociale” nei contesti scolastici ed educativi; organizzare percorsi – stage estivi presso associazioni di volontariato. Attività integrative e complementari Tutti gli studenti hanno la possibilità di frequentare al pomeriggio delle attività extra-curricolari per esprimere la loro creatività o completare la loro formazione culturale. I corsi, prescelti e individuati dal responsabile in base ad un questionario somministrato ad inizio d’anno, sono attivati in base al numero di richieste pervenute e agli esiti precedenti . L’iscrizione ai corsi impegna alla frequenza regolare, che viene formalmente registrata (le assenze devono essere quindi giustificate). Al termine di ciascun corso viene consegnato un attestato di partecipazione, che certifica le competenze acquisite. La frequenza positiva dei corsi vale come credito formativo ai fini della determinazione del punteggio attribuibile da parte del Consiglio di Classe ad ogni studente. Ogni corso si conclude con un “prodotto dei ragazzi” che permette a quanti si sono impegnati di raccogliere i frutti del proprio lavoro e condividerli con l’intera comunità scolastica. Le attività che hanno avuto maggiori adesioni negli ultimi anni sono state il laboratorio teatrale e musicale, i tornei sportivi e l’avviamento alla pratica sportiva. Laboratorio teatrale e musicale In… Canto teatrale Il laboratorio teatrale musicale è finalizzato allo sviluppo delle potenzialità espressive degli studenti attraverso lo studio della recitazione e del canto. Questi due ambiti sono le componenti in base alle Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 50 quali viene costruita la messa in scena di uno spettacolo teatrale a fine anno scolastico. Il progetto è attivo da anni e nasce dalla necessità di rendere la scuola un luogo che possa essere vissuto anche al di là dei momenti strettamente didattici e curriculari; un luogo dove poter scoprire le proprie attitudini e peculiarità, vivendo un’esperienza condivisa e partecipata in vista di un obiettivo finale comune. Centro Scolastico Sportivo: avviamento alla pratica sportiva Il Centro Scolastico Sportivo è la struttura organizzativa interna alla quale fanno capo le attività di carattere motorio, sportivo ed espressivo-corporeo che si svolgono all’ISS VERSARI. Le attività sportive permettono all’utenza di avvicinare e affrontare con continuità uno sport di squadra migliorando le proprie capacità motorie, tecniche e tattiche, grazie al confronto con i compagni nello spirito del lavoro di gruppo, riscoprendo il piacere dello stare insieme vivendo un sano agonismo. Anche l’organizzazione e la partecipazione ai tornei interni, oltre a promuovere il protagonismo giovanile e la competizione tra classi, aiuta i ragazzi a vivere la scuola come spazio alternativo ludico e ricreativo. IL C.S.S. coinvolge tutti i docenti di Scienze motorie della Scuola che hanno il compito di organizzare, promuovere e gestire le seguenti attività sportive: 1. partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi; 2. corsi pomeridiani di avviamento alla pratica sportive e motoria; 3. preparazione agli sport individuali o di squadra; 4. organizzazione di tornei d’Istituto; 5. uscite didattiche quali giornate sulla neve, rafting, trekking. VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE Il Ministero dell'Istruzione intende valorizzare l'eccellenza scolastica per migliorare il livello di apprendimento nelle diverse discipline di studio e garantire a tutti gli studenti pari opportunità di sviluppo delle capacità individuali. Il riconoscimento delle eccellenze avviene attraverso iniziative di confronto e di competizioni, locali, nazionali ed europee alle quali la nostra Scuola aderisce annualmente. Ai nostri alunni è offerta la possibilità di partecipare a: Certificazione ECDL, European Computer Driving Licence A tutti gli studenti viene offerta la possibilità di acquisire la certificazione ECDL, con l’obiettivo di sviluppare di competenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro o il proseguimento degli studi. L’offerta formativa della scuola prevede, per gli studenti del triennio: 1. corsi di preparazione pomeridiani sui vari moduli oggetto d’esame; 2. la possibilità di acquistare la Skills Card (libretto d’esami di validità triennale su cui si registra l’esito dei test) e di sostenere gli esami a costi agevolati, grazie alla convenzione stipulata con un test center della zona; 3. il tutoraggio nel disbrigo delle procedure da attivare per le varie richieste. Competizioni di Matematica Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 51 Si tratta di un percorso formativo, aperto a tutti gli studenti, per promuovere le eccellenze attraverso la partecipazione a gare quali campionati internazionali di Giochi Matematici promossi dalla Università “Bocconi” (“Giochi d’autunno”), l’iniziativa “Matematica senza frontiere” e la XXIII Olimpiade dei giochi logici-linguistici e matematici organizzati, come ogni anno nel mese di maggio, dalla società “Gioia Mathesis” in collaborazione con il Politecnico. La partecipazione a competizioni disciplinari costituisce per gli studenti un'esperienza inconsueta e stimolante, vissuta al di fuori dell'insegnamento tradizionale della materia, oltre ad essere un'opportunità d'incontro e scambio con altri giovani e, pertanto, un momento di crescita personale. Tra gli obiettivi specifici: il consolidamento delle conoscenze di matematica, il potenziamento di capacità logiche-matematiche ed il miglioramento dell'autostima. Certificazione linguistica latina e Certamen di latino Gli studenti del triennio del liceo scientifico che risultino avere una particolare attitudine allo studio del latino partecipano all’iniziativa di Certificazione Linguistica Latina, realizzata in Lombardia a partire dal 2014, a cura della Consulta Universitaria di Studi Latini. La finalità dell’iniziativa è favorire una maggiore attenzione agli strumenti di valutazione e certificazione delle competenze, sia in vista dell’iscrizione degli studenti a facoltà universitarie, sia al fine di stimolare la lettura e lo studio degli autori classici. Allo stesso modo l’istituto promuove la partecipazione degli studenti a Certamina esterni di latino o ne organizza di interni, aperti agli studenti di tutte le classi. La partecipazione a queste iniziative consente agli studenti di acquisire crediti. Certificazione linguistica della lingua inglese (FCE) L’istituto organizza corsi pomeridiani in preparazione alle certificazioni internazionali Cambridge PET e/o FCE, rivolti agli alunni delle classi quarte o quinte del Liceo e dell’Istituto tecnico, tenuti da docenti madre-lingua specializzati con la sovrintendenza di un docente d’inglese della scuola. L’ammissione ai corsi avviene previo test diagnostico ed implica la possibilità di sostenere l’esame per cui si è ritenuti idonei. La partecipazione consente agli studenti di acquisire crediti. Le quote d’iscrizione al corso e agli esami sono a carico dei partecipanti. Tra gli obiettivi dell’iniziativa si ricordano: - una maggiore apertura all’Europa; - il consolidamento e ampliamento delle conoscenze lessicali della lingua inglese; - lo sviluppo delle capacità comunicative tramite il confronto con un parlante nativo; - l’acquisizione delle abilità linguistiche necessarie al superamento del Cambridge First; - permettere agli studenti più motivati e portati per le lingue di conseguire certificazioni internazionali spendibili sia nel proseguimento degli studi sia nel mondo del lavoro. Anno di studio all’estero L’Istituto riconosce la validità formativa di un’esperienza di studio all’estero e si attiva per favorirne un’efficace realizzazione, nel rispetto della priorità della famiglia per quanto concerne la scelta di tale percorso. Per questo, sulla base dell’esperienza maturata in questi anni e alla luce delle indicazioni ministeriali sulla mobilita studentesca, L’Istituto ha elaborato le “Linee guida per gli studenti che frequentano un periodo di studio all’estero” . Le “Linee guida” – in rapporto alle diverse tipologie di soggiorno (un anno, un semestre o quadrimestre/pentamestre) – definiscono le procedure da seguire prima della partenza, durante il periodo di studio all’estero e al rientro in Italia, al fine di favorire un proficuo reinserimento degli alunni nelle proprie classi. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 52 AREA III – LE RISORSE Organigramma di istituto DA METTERE Organi e funzioni nella propria specificità Dirigente Scolastico (art. 25 D.lgs. 30-03-2001 n. 165) Il Dirigente scolastico - assicura la gestione unitaria dell'Istituzione; - è il legale rappresentante della Scuola; - è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali; - è responsabile dei risultati del servizio; - ha autonomo potere di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane nel rispetto delle competenze degli organi collegiali; - organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative; - titolare delle relazioni sindacali; - si avvale di docenti di sua scelta cui delegare specifiche funzioni; - svolge l'attività negoziale necessaria all'attuazione del programma annuale, nel rispetto delle deliberazioni del Consiglio d'Istituto; - promuove interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio; - garantisce la libertà d'insegnamento intesa come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica; - garantisce la libertà di scelta educativa delle famiglie per il diritto allo studio; - adotta provvedimenti di gestione delle risorse e del personale; - si avvale della collaborazione del D.S.G.A. a cui indica direttive di massima e obiettivi per il coordinamento del personale; - presenta periodicamente al Consiglio d’Istituto motivata relazione sul coordinamento e la direzione dell’attività formativa, organizzative e amministrativa; - garantisce il raccordo tra gli organi collegiali e monocratici; - è datore di lavoro nella gestione del personale (dalla costituzione alla risoluzione del rapporto di lavoro ) e per la sicurezza del personale e degli alunni; - emana l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione da inserire nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Collaboratori del DS L’art. 25 del Dlgs 165/2001, comma 5, attribuisce al Dirigente Scolastico la possibilità di avvalersi, nello svolgimento dei propri compiti, di docenti da lui individuati, ai quali delegare compiti specifici. Responsabile della valutazione Il referente della valutazione ha la responsabilità di: • coordinare l’UdA; Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 53 • verificare l’attuazione e l’efficacia delle azioni correttive/preventive e dei programmi di miglioramento stabiliti; • fornire supporto a DS nelle attività di gestione del SGQ (redigere e mantenere aggiornato il MQ e le Procedure che gestiscono il SGQ); • distribuire e gestire il MQ e la documentazione del sistema; • sensibilizzare e formare il personale per l’applicazione del SGQ; • gestire le non conformità; • pianificare le verifiche ispettive. Responsabile Sicurezza • Verifica il rispetto della Legge 626 nell’ambito delle strutture scolastiche, ottemperando alle disposizioni in materia di sicurezza; • garantisce il servizio di protezione e prevenzione; • redige i rapporti annuali. Comitato tecnico – scientifico Formalizzato dall’art. 5 del Regolamento D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88, è composto da Docenti e da Esperti del mondo del lavoro, è un elemento di innovazione, ha funzioni consultive e propositive per utilizzare gli spazi di autonomia e di flessibilità. È lo strumento che coordina e consolida i rapporti scuola-mondo del lavoro per sottoscrivere alleanze formative. Deve essere formalizzato dagli Organi collegiali dopo l’approvazione dell’atto costitutivo del Regolamento che ne disciplina l’attività. • Favorisce i progetti di innovazione didattica e metodologica. • Effettua il controllo sull’efficacia e l’efficienza del servizio scolastico e prepara la documentazione per la valutazione finale di sistema. • Analizza le proposte di variabilità e flessibilità didattica e organizzativa, l’apertura di nuovi indirizzi, l’avvio di sperimentazioni. • Valuta gli esiti delle sperimentazioni in atto. Consiglio d'Istituto È l'organo che realizza all'interno dell'Istituto la gestione della scuola e ne indica i criteri generali o atti di indirizzo. Con una popolazione scolastica superiore a 500 alunni è composto da 19 membri: il dirigente scolastico, 8 docenti, 2 personale ATA, 4 genitori, 4 alunni; è presieduto da uno dei genitori. Il Consiglio d'Istituto dura in carica per tre anni scolastici; solo la rappresentanza studentesca viene rinnovata annualmente. Il Consiglio d'Istituto indica i criteri generali o atti di indirizzo per la programmazione e le attività da svolgere nella scuola; approva il Piano Triennale dell'Offerta Formativa e il Regolamento d'Istituto, il programma annuale e il conto consuntivo; dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico dell’istituzione scolastica. Il Consiglio di Istituto, inoltre, consente l'uso delle attrezzature della Scuola ad altre Scuole che ne facciano richiesta per lo svolgimento di attività didattiche, sempre che ciò non pregiudichi le Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 54 normali attività; consente l'uso degli edifici e delle attrezzature della Scuola fuori orario di servizio scolastico, per attività che realizzino la funzione della stessa Scuola come centro di promozione culturale, sociale e civica. Il Consiglio d'Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un non docente, un genitore e uno studente. Della Giunta fa parte, di diritto, il Dirigente Scolastico che la presiede ed il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, che svolge anche funzioni di segretario della Giunta. La Giunta predispone il Programma annuale e le eventuali variazioni, nonché il conto consuntivo; prepara i lavori del Consiglio e cura l'esecuzione delle delibere dello stesso. Ha competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni su proposta del Consiglio di classe. Collegio dei Docenti (art. 7 D.lgs. 16-04-1994) È composto dal personale docente in servizio nell’Istituzione scolastica; è presieduto dal dirigente scolastico e svolge le seguenti funzioni: - elabora il Piano dell’Offerta Formativa Triennale sulla base dell’Atto di indirizzo emanato dal Dirigente scolastico; - individua gli obiettivi formativi; - cura la programmazione educativa; - valuta le richieste, degli alunni ripetenti, d'iscrizione alla stessa classe per la terza volta; - delibera, per la valutazione degli alunni, la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi; - valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per valutarne l’efficacia; - approva il Piano delle attività; - promuove iniziative di sperimentazione, ricerca e di aggiornamento; - elegge nel suo seno due Docenti membri del Comitato di valutazione; - definisce i criteri di valutazione; - propone e approva i progetti d'Istituto; - provvede all’adozione dei libri di testo; - organizza nel suo seno Commissioni e Dipartimenti; - definisce i criteri di scelta e le aree per l’attribuzione delle figure strumentali. Commissioni del Collegio dei Docenti All’interno del Collegio dei docenti sono stati istituite le seguenti commissioni, tra cui: - Commissione Elettorale - Commissione Orario - Commissione Alternanza Scuola-Lavoro. Comitato di valutazione del servizio Lo compongono il Dirigente, due docenti scelti dal Collegio dei docenti e uno dal Consiglio di Istituto, un genitore e uno studente scelti dal Consiglio di Istituto, un esterno individuato dall’USR tra docenti, Dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Le Funzioni Strumentali Presidiano aree strategiche al fine di realizzare e gestire il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto. Le Funzioni Strumentali sono annualmente identificate con delibera del Collegio dei Docenti che preventivamente ne definisce i criteri di attribuzione. I Dipartimenti (D.P.R. 10-03-2010 N. 88) Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 55 Per rispondere alle esigenze formative degli studenti e del contesto socio-culturale, per adeguarsi ai fabbisogni del territorio e del mondo del lavoro sono stati attivati i Dipartimenti. Organi della potestà didattica del Collegio dei docenti, valorizzano la funzione docente che si sostanzia, oltre che nell’attività didattica, nell’attività di progettazione. I Dipartimenti indicano gli obiettivi dei percorsi di insegnamento-apprendimento attraverso strategie collegiali che pongono al centro il laboratorio, l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le istituzioni scolastiche in rete e con gli enti locali. Costituiscono il supporto al modello organizzativo della Scuola e favoriscono un maggiore raccordo tra i vari ambiti disciplinari. La valenza strategica dei Dipartimenti si realizza nella dimensione collegiale della cooperazione tra docenti. Il loro fine è quello di innalzare la qualità del processo educativo per garantire il successo formativo di ciascun allievo. Per l’attuazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, in base agli “Indirizzi per le attività della scuola”, definiti dal Dirigente Scolastico, l’Istituto valorizza il ruolo del Coordinatore di Dipartimento per la progettazione di innovazioni didattiche e metodologiche, la progettazione di interventi di recupero sul metodo, progettazione di percorsi interdisciplinari, l’individuazione di modelli valutativi integrati con progetti di ampliamento delle competenze, l’applicazione di best practices nel lavoro dei docenti, per la predisposizione di proposte di formazione e la richiesta di supporti didattici multimediali per il lavoro in classe. Il Consiglio di Classe Il Consiglio di Classe è composto da tutti i docenti della classe e dalla componente elettiva costituita da due genitori e da due allievi. Il Consiglio si riunisce almeno cinque volte durante il corso dell'anno. Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, dal Coordinatore di classe, nominato dal Capo d'Istituto. I Compiti del Consiglio di Classe sono: a) con la sola componente docenti, programmare il piano annuale delle attività della classe sulla base e le attività di recupero e sostegno sulla base: - della riflessione sul programma svolto l'anno precedente; - della conoscenza degli alunni (prime classi) e dell'esame della documentazione proveniente dalle scuole medie; - della scelta degli obiettivi educativi e formativi; - dell'accordo sulle metodologie e sulle verifiche; - dell'organizzazione delle attività dell'area di approfondimento e di integrazione; - delle valutazioni. b) consiglio di classe allargato anche ai rappresentanti dei genitori e degli alunni: - verificare le attività didattiche; - proporre le attività scolastiche; - formulare proposte per l'adozione dei libri di testo. Al fine di conseguire gli obiettivi del piano di miglioramento delineato nel Rapporto di autovalutazione, sulla base agli “Indirizzi per le attività della scuola”, definiti dal Dirigente Scolastico, l’Istituto valorizza il ruolo del coordinatore di classe, con attribuzioni di funzioni di monitoraggio degli esiti, individuazione di strategie di miglioramento, comunicazione periodica con il Dirigente scolastico per la programmazione di interventi didattici, individuazione di supporti di carattere metodologico e di sostegno nei confronti degli alunni in difficolta. I Coordinatori dei Consigli di Classe Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 56 Il coordinatore, designato dal DS con nomina annuale, gode di una delega forte e di un mandato spiccato e definito nei confronti del consiglio di classe che è destinato a guidare. Compito centrale della figura del coordinatore, così potenziata, è quello di garantire una corretta gestione delle attività del Consiglio di Classe evitando la dicotomia tra il “dichiarato” e l’“agito”. Il coordinatore del consiglio di classe ha il compito di: - presiedere e coordinare i Consigli di classe in assenza del Dirigente Scolastico, inclusi gli scrutini; - operare perché in tali riunioni si concordino le finalità educative, i criteri di valutazione, le tipologie e la frequenza delle prove, gli stili relazionali, gli standard qualitativi, i progetti e le attività integrative; - sollecitare la programmazione di attività di recupero per gli alunni in difficoltà ed eventuali attività di approfondimento; - redigere la programmazione del Consiglio di classe; - chiedere ai colleghi, qualora ciò sia ritenuto necessario, in sede di scrutinio, di motivare la proposta di voto, anche tramite la lettura delle valutazioni assegnate nel corso dell’anno scolastico; - gestire eventuali problemi che sorgano all’interno della classe (rapporti con gli allievi, con i genitori, con i colleghi docenti), avvalendosi anche della collaborazione della Presidenza e della vice-Presidenza; - accogliere i docenti del Consiglio in servizio per la prima volta nell’Istituto o in quel Consiglio di classe, al fine di metterli al corrente su quanto deciso e programmato e sulle consuetudini operative; - controllare periodicamente i ritardi, le assenze e le relative giustificazioni degli studenti per il loro esame collegiale in seno al Consiglio di classe, tenendo aggiornato con cadenza mensile il calcolo delle ore di assenza degli alunni; - svolgere le funzioni di segretario del Consiglio di classe e provvedere alla stesura materiale e alla firma dei verbali delle riunioni, quando a presiedere lo stesso Consiglio è il Dirigente Scolastico; - presiedere le riunioni per le elezioni dei rappresentanti dei genitori in seno al Consiglio di classe e provvedere, in questa sede, all’illustrazione della programmazione educativa e didattica, nonché di tutte le iniziative e i servizi evidenziati nel PTOF; - curare i rapporti con le famiglie, provvedendo a convocare i genitori degli alunni in difficoltà; - provvedere alla raccolta delle ricevute di ritorno di tutte le comunicazioni scuola-famiglia, ogni volta che questo viene richiesto; - raccogliere le dichiarazioni di conferma o di nuova adozione nell’ambito della procedura per le adozioni dei libri di testo; - coordinare le attività inerenti l’integrazione degli alunni stranieri. Il docente coordinatore riferisce ai genitori in merito alle valutazioni sintetiche esposte da altri colleghi. Il Gruppo lavoro per l’inclusione (G.L.I.) Il gruppo ha lo scopo di monitorare, migliorare e potenziare le attività programmate dal Consiglio di classe per la piena integrazione degli alunni BES. Composizione: - docente/i di sostegno - docente referente per l’inclusione - genitori dell’alunno Link al PAI L’Unità di Autovalutazione di istituto Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 57 Il concetto di valutazione è una diretta filiazione dell’idea dell’autonomia che è la nuova strategia di “decentralizzazione del sistema scolastico” basata sull’innovazione. I risultati dell’apprendimento, le competenze effettivamente acquisite, i parametri di dispersione scolastica hanno una rilevanza notevole sui processi formativi. Il gruppo di lavoro predisporrà, previa autovalutazione, un piano di miglioramento definendo gli obiettivi da conseguire: - specifici, cioè precisi rispetto a ciò che si vuole realizzare; - misurabili, monitorati attraverso indicatori precisi; - realistici; - calendarizzati, ben cadenzati con tappe iniziali, intermedie e finali. Il Comitato per la valutazione dei docenti Ha durata di tre anni scolastici è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; b) un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, scelti dal consiglio di istituto; c) un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai tre docenti ed e integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor. Organo di Garanzia È composto dal Dirigente scolastico, due rappresentanti dei docenti, un rappresentanti dei genitori, un rappresentante degli studenti. È previsto dallo Statuto delle studentesse per eventuali ricorsi contro le sanzioni disciplinari. La RSU È un organismo sindacale che esiste in ogni luogo di lavoro pubblico e privato ed è costituito da non meno di tre persone elette tra tutti i lavoratori iscritti e non iscritti ad un sindacato. La RSU rappresenta tutti i lavoratori non il sindacato nella cui lista sono stati eletti. La RSU è l’organismo di rappresentanza sindacale che garantisce un equilibrio sostanziale tra il potere decisionale del Dirigente e quello dei lavoratori. Rimane in carica tre anni, alla scadenza dei quali decade automaticamente e si devono svolgere nuove elezioni. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (D.S.G.A.) Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 58 Riceve direttive generali dal Dirigente Scolastico, sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione. È il capo del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (A.T.A.), posto alle sue dipendenze e a lui è demandata la gestione di ferie, permessi, malattie, sostituzioni, turnazioni ecc. Ha il compito specifico di organizzare: a) la Segreteria didattica, ossia l’ufficio che fornisce importanti supporti al Dirigente Scolastico, ai collaboratori, ai docenti e agli alunni in termini di certificazioni, curando, tra l’altro, le iscrizioni degli alunni, i registri, i diplomi, le tasse scolastiche, certificati vari, corrispondenza con enti vari ecc.; b) la Segreteria amministrativa, che cura conguagli, compensi per lavoro straordinario, compensi di missione, compensi esami di maturità, e tutto ciò che riguarda l’aspetto economico della Scuola. Personale A.T.A. L’organico amministrativo è costituito dal Direttore amministrativo, 6 assistenti amministrativi, 3 assistenti tecnici, 11 collaboratori scolastici. L’organizzazione dei Servizi amministrativi, improntata a criteri di trasparenza, efficienza ed economicità, D.L. 1 febbraio 2001, n. 44, è in grado di offrire all’utenza con procedure rapide e celeri: - il rilascio di certificazioni effettuato entro tre, al massimo cinque giorni, a seconda che si tratti di iscrizione a frequenza, o comprenda votazioni e/o giudizi; - consegna a “vista” dei documenti sostitutivi del diploma, dopo il terzo giorno lavorativo, successivo alla pubblicazione dei risultati finali; - orario di apertura al pubblico degli uffici di segreteria, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio; - orario di apertura al pubblico dell’ufficio di Presidenza comunicato con appositi avvisi; - tabelle orarie, organigrammi e bacheche per il personale della Scuola, gli studenti e i genitori. Assistenti tecnici L’assistente tecnico di laboratorio opera con le seguenti mansioni e competenze: - fa funzionare il laboratorio ad esso assegnato; - verifica lo stato di efficienza dei laboratori; - esegue interventi sul funzionamento hardware e software; - controlla il materiale in dotazione al laboratorio ad inizio anno scolastico e restituisce il medesimo, alla fine dell’anno, con segnalazione di eventuali guasti e danni. Collaboratori Scolastici I Collaboratori scolastici agiscono nell’ambito di specifici compiti e oltre a rendere sicuro e confortevole l’intero ambiente scolastico: - sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza nei confronti degli alunni e del pubblico; - sorvegliano gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni in occasione di momentanea assenza degli insegnanti; - accompagnano gli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali della scuola ad altre sedi anche non scolastiche; - esercitano la custodia e la sorveglianza generica sui locali scolastici; - tengono puliti i locali scolastici, gli spazi scoperti, gli arredi e relative pertinenze; Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 59 - svolgono attività inerenti alla piccola manutenzione dei beni mobili ed immobili, giardinaggio e simili; - collaborano con i docenti e svolgono attività di supporto all’azione educativa e didattica; - svolgono attività di supporto all’attività amministrativa; - prestano ausilio agli alunni diversamente abili nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all'interno e nell'uscita da esse, nonché nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 60 ORGANICO DOCENTE E ATA (dati aggiornati al 23/11/2015) Per l’anno scolastico 2015/2016 gli studenti in organico di diritto sono 937, in organico di fatto 936, in 40 classi cosi suddivise: - 11 classi prime; - 9 classi seconde; - 7 classi terze; - 6 classi quarte; - 7 classi quinte. I docenti in servizio per l’a.s. 2015-2016 sono 74, di cui 60 docenti a tempo indeterminato, 3 docenti di IRC e 11 docenti con contratto a tempo determinato. Dei 74 docenti 9 fruiscono del contratto part-time. L’organico di diritto è composto da 61 docenti. Per la realizzazione del Piano dell’offerta formativa triennale l’ISS Versari ha individuato, ai sensi dell’art. 1, comma 7 della legge 13 luglio 2015 n. 107 il proprio fabbisogno di posti dell’organico potenziato cosi declinato: Area di potenziamento Competenze organizzative Didattica laboratoriale N^ risorse 1 Finalità Vicario DS Classe di concorso A051 2 Progetto ASL Umanistica 1 Linguistica 3 Matematica 3 Competenze di cittadinanza attiva 2 Competizioni Prevenzione della dispersione CLIL Alfabetizzazione L2 Potenziamento scientifico Sviluppo delle competenze in materia socio economica 1 doc. A050 1 doc. A017 A051 / A037 Docenti di sostegno N^ docenti 1 1 Area AD01 AD03 Organico di diritto Personale ATA DSGA AA 1 6 AT 3 2 doc. A346 1 doc. A050 / A051 2 doc. A049 1 doc. A060 1 doc. A017 1 doc. A19 CS 12 Per assicurare un livello di prestazione adeguata e una significativa qualità del servizio scolastico, la necessità è la seguente. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 61 Necessità DSGA AA AT +2 (R02 – R08) CS +3 + 1 AT per lo sviluppo degli ambienti alternativi di apprendimento, per assicurare la fruibilità delle strutture informatiche e l’adeguamento e aggiornamento dei software di laboratorio; + 1 AT per lo sviluppo dei laboratori scientifici, con le competenze specifiche nel campo delle scienze applicate con particolare riferimento all’utilizzo di strumentazioni moderne nel campo della fisica e della chimica; + 3CS per assicurare la vigilanza e il presidio di tutti i piani e per monitorare gli spostamenti costanti degli alunni in modo da garantire facilitazione e sicurezza nell’utilizzo degli spazi legati alla nuova impostazione didattico - metodologica Aggiornamento e formazione del personale docente (Art. 64 del CCNL Comparto Scuola 29/11/07) Il PTOF, sulla base della normativa vigente, individua “la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario”. Tenuto conto dei progetti già approvati dal Collegio, degli obiettivi di miglioramento e del fabbisogno di tutto il personale si ritiene che il piano di formazione debba interessare le seguenti tematiche: Per il personale docente - - - - iniziative per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento; iniziative di formazione per sviluppo competenze tutor di alternanza; iniziative di formazione connesse allo sviluppo di una didattica per competenze; iniziative connesse con i processi di innovazione in atto, in particolare con la riforma e le Indicazioni nazionali, con la valutazione e certificazione delle competenze, il Piano annuale per l’inclusività, il CLIL; percorsi di formazione in servizio, che integrino le competenze disciplinari e pedagogiche dei docenti, consentendo, secondo principi di flessibilità e di valorizzazione con l'attribuzione di insegnamenti anche in classi disciplinari affini; la formazione sugli aspetti pedagogico-didattici e organizzativi dell'integrazione scolastica; iniziative connesse ad incarichi svolti nell’Istituzione Scolastica; tematiche strettamente professionali, sia trasversali che specifiche per classi di concorso; iniziative concernenti la prevenzione dell’insuccesso scolastico, i fenomeni di dispersione scolastica e l’orientamento; iniziative connesse alle esigenze formative indicate nel PTOF, con particolare rilievo all'integrazione del curricolo di istituto , in relazione ai profili professionali emergenti e ai fabbisogni formativi territoriali, nazionali ed internazionali; miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 62 durante il lavoro (con particolare riferimento allo stress da lavoro correlato). Per il personale ATA - formazione sull’innovazione digitale nell’amministrazione; formazione alle specifiche competenze, sull'assistenza di base e sugli aspetti organizzativi ed educativo relazionali relativi al processo di integrazione scolastica; - attuazione dei profili professionali, in particolare iniziative amministrativi, applicativi informatici, novità normative; - iniziative di formazione per figure sensibili in materia di sicurezza sul lavoro SICUREZZA (TESTO UNICO D.LGS. 81 DEL 9 APRILE 2008) Al fine di ottemperare agli obblighi previsti dal T.U. D.Lgs. 81 del 9 Aprile 2008 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, il Dirigente Scolastico ha predisposto il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), un servizio di prevenzione e protezione (SPP), ha nominato un Responsabile esterno per la Sicurezza (RSPP), nonché referenti interni. FORMAZIONE STUDENTI Relativamente alle iniziative di formazione previste nei commi 10 e 12 della legge 107/2015 l’Istituto programma iniziative rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, e la sicurezza sui luoghi di lavoro, principalmente per gli studenti impegnati in percorsi di Alternanza. I diversi CdC programmano attività di formazione in ma-teria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, mediante l’organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alter-nanza scuola-lavoro ed effettuati secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA DEI GENITORI Assemblee dei genitori Possono essere di classe o d’Istituto e devono essere concordate col Dirigente Scolastico. Le assemblee di classe vengono convocate su richiesta dei genitori eletti nei Consigli di classe; l’assemblea di istituto è convocata su richiesta del presidente, se sia stato eletto, o della maggioranza dei genitori del Comitato. Rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe Sono due per classe e sono eletti annualmente dai genitori nelle Assemblee di classe di settembre / ottobre. Comitato dei genitori Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 63 Costituito da tutti i genitori eletti rappresentanti di classe, e portavoce delle esigenze espresse dalla componente genitori. Il Comitato può essere aperto a genitori non rappresentanti. Si propone di favorire la partecipazione delle famiglie e la circolazione delle informazioni. Promuove iniziative di approfondimento delle tematiche relative alla scuola e al ruolo di genitori. Rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Istituto Sono in numero di quattro; sono eletti dai genitori stessi e rimangono in carica per tre anni. Tra loro viene eletto il Presidente del Consiglio di Istituto e il rappresentante dei genitori in Giunta Esecutiva. La famiglia costituisce un attore essenziale nel processo formativo dell’alunno. La collaborazione tra genitori e insegnanti rappresenta un elemento fondamentale per il successo formativo dei ragazzi e il primo passo verso la costruzione di un sistema educativo efficace che coinvolge famiglia, scuola, movimenti, associazioni, ciascuno dei quali porta un contributo specifico, nell’ambito del principio di sussidiarietà all’obiettivo comune che è la maturazione umana integrale dell’adolescente, ma anche il sostegno alla personalità degli adulti, particolarmente toccata dalle rapide trasformazioni della società complessa È convinzione diffusa che la scuola non sia in grado da sola di realizzare la sua finalità educativa, ma debba poter contare su una cooperazione efficace dei genitori. Nella stessa linea è emerso che l’apertura da ampliare non riguarda solo la famiglia, ma tutte le strutture e le attività del territorio in modo da far uscire le istituzioni scolastiche e formative da una più o meno rilevante tendenza all’autoreferenzialità. COMUNICAZIONE E TRASPARENZA RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Le comunicazioni con la famiglia si sviluppano attraverso: - il sito della scuola, sul quale vengono pubblicati circolari e avvisi con aggiornamento quotidiano; - il libretto personale dello studente; - il registro elettronico; - comunicazioni di vario tipo (convocazioni, comunicazione corsi di recupero, situazione assenze e ritardi); - colloqui settimanali con i docenti (previo appuntamento); - partecipazione ai consigli di classe aperti. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Criteri di formazione delle classi prime Verranno costituite in modo che siano eterogenee al loro interno ed equilibrate tra loro in merito ai seguenti criteri disposti in ordine gerarchico: - equa distribuzione alunni sulla base della valutazione conseguita all’esame della Scuola secondaria di primo grado di provenienza; lingue straniere già studiate; equa ripartizione tra maschi e femmine; Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 64 - comune di provenienza e scuola di provenienza. Fatti comunque salvi i criteri al punto precedente, si concede agli studenti la facoltà (comunque non vincolante) di esprimere una preferenza (reciproca) di un solo compagno. Criteri di formazione delle classi successive Criteri di formazione delle classi a seguito di accorpamento o sdoppiamento: - nel caso si rendesse necessario, in base al N° degli studenti ammessi, ridurre il N° delle classi, si accorpa o si sdoppia quella meno numerosa; sono possibili deroghe in presenza di un motivato giudizio del CdC di provenienza; l’articolazione in gruppi è suggerita dal CdC di provenienza. Fatti comunque salvi i criteri al punto precedente, si concede agli studenti la facoltà (comunque non vincolante) di esprimere una preferenza (reciproca) di un solo compagno. Inserimento nelle classi degli alunni provenienti da altri Istituti I criteri per la scelta della classe in cui inserire lo studente proveniente da altri Istituti sono: - equilibrio tra le classi in termini di numero di alunni; presenza nella classe di alunni residenti nel comune di provenienza dell’alunno trasferito. Trasferimento degli alunni ad altro Istituto Il nullaosta al trasferimento ad altro Istituto verrà rilasciato a seguito di un colloquio del Dirigente Scolastico con il Coordinatore della classe frequentata e con i genitori dell’alunno interessato. Inserimento nelle classi degli alunni ripetenti il nostro Istituto In linea di massima l’alunno ripetente è confermato nel corso di appartenenza a meno di una diversa richiesta delle famiglie e dello studente. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI Fatte salve le competenze proprie del Dirigente scolastico, si adotteranno i seguenti criteri: • riconduzione alle 18 ore di cattedra, come previsto dai provvedimenti ministeriali; • continuità didattica su gruppi classe corrispondenti, nella maggioranza dei suoi componenti, a quelli dell'anno precedente; • proposta dei dipartimenti disciplinari; • richieste motivate degli interessati; • valorizzazione delle specifiche attitudini e competenze. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 65 LE RISORSE STRUTTURALI L'Istituto possiede 40 aule luminose e ben aerate, collocate su tre piani, e che costituiscono il presupposto per le migliori condizioni di vita scolastica. Nell’atrio dell’Istituto due monitor segnalano le iniziative della settimana a studenti – docenti e Ata e questo consente a tutti di essere costantemente informati delle attività in atto e/o programmate a breve. I laboratori della Scuola costituiscono una risorsa fondamentale per la completezza dell'offerta formativa e vengono utilizzati per lo svolgimento delle attività, sia scolastiche sia extrascolastiche. L’istituto dispone di: • • • • • • • • • due laboratori di informatica dotati di postazioni individuali di ultima generazione e stampante laser, collegamento Internet e collegati alla rete interna della scuola con accesso mediante account personale: sono a disposizione delle classi e degli studenti sempre con la presenza del docente, coordinato da insegnanti tecnico-pratici e aiutanti tecnici, sia nelle attività curricolari del mattino, sia per le attività integrative del pomeriggio; un’aula multimediale dotata di 30 PC portatili; un’aula attrezzata con alcuni computer collegati alla rete interna della scuola e con collegamento Internet, a disposizione esclusiva dei docenti; un laboratorio linguistico, che consente lezioni interattive anche con l’ausilio di materiale multimediale specifico; un’aula video multimediali; un auditorium per trecento posti in sala e cento in gradinata; un laboratorio di chimica e scienze attrezzato per esperimenti; un laboratorio di fisica attrezzato per esperimenti; un’aula di disegno. Tutte le aule sono dotate di LIM. Gli alunni delle classi 5^ del Liceo Scientifico e delle classi 4^ dell’Istituto Tecnico sono dotate di tablet (progetto Generazione Web). Tutti gli studenti frequentanti gli indirizzi Scienze Applicate (Liceo Scientifico) e Sistemi Informativi Aziendali (Istituto tecnico) sono dotati di tablet in comodato d’uso. Le palestre Tre spaziosi ambienti così suddivisi: • una palestra principale, omologata Coni, per gli sport di squadra (pallavolo, pallacanestro, pallamano, ecc.) dotata di spogliatoi, docce e tribune per il pubblico; • una palestra per le attività a corpo libero, esercitazioni con attrezzi, aerobica e step; • una sala attrezzi arredata con le macchine per body building e fitnes (panche, cyclette, pectoral machine, leg extension, lat machine, bilancieri). Spazi esterni attrezzati per le attività sportive: pista di atletica di 200 metri, campo polivalente per pallavolo, basket e calcio, rettilineo per velocità, zona lanci e buca per salto in lungo. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 66 La sala stampa Garantisce il servizio di fotocopiatura del materiale didattico e di altro materiale per i docenti attinente al funzionamento della scuola in orario scolastico, concordato annualmente con il Direttore amministrativo. AREA IV – VALUTAZIONE DELLA SCUOLA E DEL SERVIZIO SCOLASTICO AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO L’Unità di Autovalutazione dell’Istituto ha provveduto all’autoanalisi dell’Istituto attraverso la stesura del RAV. Il Nucleo di valutazione svolge un compito di progettazione, coordinamento e valutazione, e programma le modalità con cui tutta l’organizzazione prende parte attivamente al suo sviluppo. Attraverso il Piano di Miglioramento la scuola ha compiuto una riflessione approfondita sulla scelta degli obiettivi di processo e delle azioni di miglioramento connessi alle priorità individuate nella sezione 5 del RAV. Il PdM (link) è stato oggetto di presentazione e condivisione a più riprese in sede di collegio. A sostegno delle finalità istituzionali e della sua mission, in un’ottica di miglioramento continuo, l’Istituto da anni risulta certificato, in conformità alla normativa ISO 9001:2008. La politica della Qualità dell’Istituto definisce operativamente gli obiettivi e le modalità per la loro realizzazione. L’IIS Versari, forte della sua storia passata basata su una consolidata esperienza nella sperimentazione di nuovi percorsi formativi, fa dell’innovazione e dell’investimento nella ricerca metodologica e didattica il cuore dell’offerta formativa. In tal senso l’Istituto sviluppa una cultura organizzativa come sintesi di comportamenti e valori non solo dichiarati ma interiorizzati e agiti da tutti gli operatori che operano al suo interno. Per assicurare questa coerenza, la politica della Direzione è orientata a favorire: - un’ampia condivisione della mission dell’Istituto; - il protagonismo di tutte le componenti dell’organizzazione che devono sentirsi investite, se pure a diverso titolo, di un ruolo attivo e propositivo; - la coerenza tra gli indirizzi strategici del Consiglio di istituto, le scelte professionali del Collegio dei docenti e l’operare quotidiano del singolo insegnante; - l’equità e la trasparenza della valutazione attraverso misurazioni coerenti con quanto definito in sede di Dipartimento disciplinare; - il senso di appartenenza di tutti gli attori alla comunità educante; - lo sviluppo di una cultura organizzativa intesa come insieme di valori, di idee, di competenze, di Know how; - la messa in atto di una serie di comportamenti coerenti con la vision, ovvero la scuola che desideriamo; - l’apertura al dibattito, al confronto in ogni fase dell’azione scolastica: dalla progettazione alla valutazione; Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 67 - la valorizzazione delle diversità, come risorsa per la crescita personale e professionale di ciascuno. In questo contesto, si precisa che l’attività amministrativa e gestionale deve rispondere adeguatamente alle esigenze della didattica. Pertanto la Direzione si impegna a favorire: - un maggiore coinvolgimento del personale ATA alle scelte dell’Istituto, - una più ampia consapevolezza del profilo professionale. Si ribadisce altresì che la comunità educante potrà conseguire efficacemente le sue finalità istituzionali solo assicurando e valorizzando il protagonismo dei genitori e alunni che non sono solo i fruitori del servizio, ma coattori del processo e della relazione educativa. La sinergia con la componente genitori e studenti è finalizzata a consentire alle giovani generazioni di sperimentarsi, valorizzare gli interessi, favorire eventuali percorsi di riorientamento e porre le premesse per la costruzione del proprio progetto di vita. Per questa serie di ragioni l’azione politica dell’Istituto si svilupperà secondo le seguenti direttrici: - - favorire al suo interno una costante riflessione ragionata della propria offerta formativa; verificare la compatibilità degli obiettivi del curricolo con il profilo scolastico e personale degli studenti; consentire un’azione di accompagnamento, rimotivazione e riorientamento agli studenti, per offrire a tutti l’opportunità di una scelta che più realisticamente risponda alle aspettative personali; attivare tutte le risorse disponibili sul territorio affinché si realizzi un modello condiviso di supporto e accompagnamento per gli studenti “disorientati” in obbligo scolastico e formativo. Annualmente la politica della qualità è sottoposta a riesame, per verificarne l’efficacia e l’efficienza ed apportare gli eventuali miglioramenti. Bozza per il CD del 15/12/2015 Pagina 68