Comments
Description
Transcript
scheda c01 - Comune di Campi Bisenzio
SCHEDE DI TIPO “A” Interventi soggetti a Denuncia di Inizio Attività SCHEDA CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO - Art. 9.5 del R.E.C. - Art. 79 comma 1, lett c) L.R. 1/05 A6 CLASSIFICAZIONE DELL’INTERVENTO – R.E.C . (Regolamento Edilizio Comunale) Art. 9 - Interventi sul patrimonio edilizio esistente Sono da considerarsi interventi sul patrimonio edilizio esistente quelle opere che incidono sulla sagoma, sulla destinazione, sulla migliore fruibilità edilizia degli edifici, nonché gli aumenti di superficie e volume funzionali ad un migliore utilizzo dell’esistente. Art. 9.5 – Cambio di destinazione d’uso Si ha mutamento della destinazione d’uso degli immobili, edifici ed aree di pertinenza quando si passa da una all’altra delle seguenti categorie di attività: a) residenziale b) industriale - artigianale a) commerciale - artigianale di servizio b) turistico – ricettiva c) direzionale f) pubblica o di uso pubblico g) agricola ed attività connesse h) parcheggio i) verde privato Il mutamento della destinazione d’uso si considera in atto quando si modifica l’uso di una unità immobiliare per più del 35% della superficie utile e comunque non più di mq 30, anche con più interventi successivi. La destinazione d’uso in atto si presume quella risultante dai precedenti edilizi legittimanti o, in mancanza degli stessi, dalla posizione storica catastale, la quale dovrà essere antecedente al ‘77 per il cambio di destinazione senza opere ed antecedente al ‘67 per il cambio avvenuto con opere ad esso funzionali. In assenza di corrispondente destinazione storica catastale, in assenza di precedenti edilizi legittimanti, hanno validità atti pubblici da cui risulti la descrizione dell’immobile che ne consenta di individuare, localizzazione consistenza e destinazione. Per gli edifici storici edificati fino al 1942 che non hanno subito oltre quella data trasformazioni edilizie è sufficiente atto notorio della proprietà attestante la destinazione ante ‘77. In assenza del piano comunale delle funzioni, il cambio d’uso senza opere si intende puramente funzionale quando avviene all’interno delle seguenti categorie e qualora la nuova attività non incida sul carico urbanistico della zona: a) residenziale – direzionale b) commerciale – turistico ricettiva – direzionale E’ assimilata a tale classificazione la trasformazione di immobili, anche con opere, ad esclusivo uso temporaneo da parte di enti pubblici per attività pubbliche. Tutti i cambi di destinazione previsti nelle diverse zone del territorio, con o senza opere, devono risultare conformi alle previsioni del PRG. - L.R. 1/05 Art. 79. 1. Sono inoltre sottoposti a denuncia d’inizio attività : c) i mutamenti di destinazione d’uso degli immobili, edifici ed aree anche in assenza di opere edilizie, nei casi individuati della disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni, di cui all’art. 58. ELENCO della documentazione necessaria, a corredo della Denuncia di Inizio Attività [ AI FINI DELL’ACCETTAZIONE DELLA D.I.A., LA DOCUMENTAZIONE EVIDENZIATA IN NERETTO È OBBLIGATORIA ] Il richiedente deve allegare alla D.I.A. (redatta su apposita modulistica): - 1a. Modello di asseveramento compilato in tutte le sue parti a firma di tecnico abilito. - 1b. Elenco degli atti di assenso necessari in relazione a competenze di altri Enti e, qualora acquisiti, copia degli stessi. - 1c. Elenco dei documenti presentati - 2. Progetto delle opere da realizzare, composto da: 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 Relazione tecnica che contenga esplicita dichiarazione di legittimità dello stato attuale, con riferimento alle precedenti pratiche edilizie od atti amministrativi; la relazione dovrà illustrare esaurientemente l’intervento sia rispetto alla normativa urbanistica di riferimento o ad esso correlabile che al cambio di destinazione d’uso proposto. Documentazione fotografica a colori, ampia e dettagliata, con planimetria schematica di riferimento ai punti di ripresa; le fotografie dovranno essere restituite su supporto non deperibile e dovrà essere garantita la loro riproducibilità nel tempo. Certificato e Planimetria catastale delle unità immobiliari interessate dall’intervento. Estratto planimetrico del P.R.G. vigente con individuato l’immobile oggetto di intervento. Planimetria generale in scala appropriata, 1:200 o 1:500, a seconda dell’ampiezza dell’intervento previsto; la planimetria deve riportare le seguenti indicazioni: - orientamento; - quote planimetriche e altimetriche, sulla base di rilievo strumentale, riferite a quota 0.00 posta su caposaldo; - ragioni di confinanza: sagome di edifici esistenti e loro destinazione d’uso, confini di proprietà, pareti finestrate, servitù, alberature, canali, corsi d’acqua e bacini idrici, urbanizzazioni e servizi a rete, linee elettriche e loro tensione nominale, passi carrabili autorizzati, ogni altro elemento utile, - rappresentazione delle sistemazioni esterne, se interessate dall’intervento: viabilità, camminamenti, posti auto, elementi di arredo e finiture (pavimentazioni, aree a verde, alberature, ecc.) Disegni quotati, in scala appropriata, 1:100 (1:200 solo in caso di intervento particolarmente esteso) delle piante di tutti i piani, comprese le coperture ed i volumi tecnici, contenenti le seguenti indicazioni: - destinazioni d’uso dei locali; - quote altimetriche e planimetriche; - altezze interne di ogni locale. - dimensioni delle aperture con verifica del rapporto illuminante; Disegni quotati in scala appropriata, 1:100 (1:200 solo in caso di intervento particolarmente esteso) di almeno due sezioni, ortogonali tra loro: - le altezze dei vani. - le altezze complessive dell’edificio e delle principali parti esterne in rapporto alla quota di riferimento; - l’altezza netta dei piani e lo spessore dei solai; - le altezze delle parti aggettanti e della linea di colmo delle coperture, ove interessate dall’intervento; la pendenza, in percentuale, delle coperture, ove interessate dall’intervento. 2.8 Disegni in scala appropriata, 1:100 (1:200 solo in caso di intervento particolarmente esteso) dei prospetti dell’edificio interessati dall’intervento con l’indicazione di tutte le finiture significative, per forma, colore o materiale, compresi i comignoli. I disegni devono comprendere anche le sagome degli edifici contigui. 2.9 Particolari architettonici e decorativi, in scala appropriata,1:10 o 1:20, di tutti gli elementi ritenuti significativi, relativi sia alla connotazione estetico-formale dei fronti che a quella delle sistemazioni esterne. 2.10 Schema degli smaltimenti e degli approvvigionamenti, con relativi particolari tecnici. 2.11 Verifica analitica della quantificazione degli spazi a parcheggio rispetto alla nuova destinazione d’uso o dichiarazione di non necessarietà. 2.12 Verifica della pericolosità idraulica sulla base delle quote riportate nella cartografia specifica approvata con Del. G.C. N° 304 del 21/12/2005 e la relazione tecnico-idraulica laddove richiesta attestante il superamento del Rischio Idraulico; 2.13 Dichiarazione di conformità alle normative sull’abbattimento delle barriere architettoniche, con dimostrazione grafica e relazione tecnica, di cui alla L.13/89 e D.M. 236/89. 3. Dichiarazioni: 3.1. Dichiarazione ai sensi dell’art.5 del D.P.R.236/88 per il rispetto della distanza delle nuove opere dai pozzi. 3.2. Dichiarazione ai sensi del D.P.C.M. 23.04.1992 per il rispetto della distanza delle costruzioni dagli elettrodotti. 3.3. Dichiarazione da rendere su apposito modello circa la necessità o meno di pareri da parte di altri Enti. - 3.4. Certificazione e/o collaudo ai sensi dell’art. 118 L.R. 1/05 nel caso di accertamento di conformità ai sensi dell’art. 140 L.R. 1/05 (obbligatoria). 3.5. Dichiarazione di idoneità igienico-sanitaria (da redigersi su apposito modello) 3.6. Dichiarazione sulla legittimità dello stato attuale con riferimento ai precedenti edilizi 3.7. Misure di sicurezza relative alla manutenzione della copertura (Istruzioni Tecniche Regionali). 3.8. Verifica acustica. 4. Documentazione per il calcolo degli oneri concessori: 4.1. Calcolo degli oneri concessori corredato di schemi grafici esemplificativi e prospetti di calcolo. Nel caso di intervento con opere , dovrà essere presentato il progetto delle stesse, composto dagli elaborati relativi alla documentazione richiesta per la categoria corrispondente. Note (da integrare o specificare a cura del dirigente) • Gli elaborati grafici (piante,sezioni,prospetti) dovranno essere prodotti nello stato attuale, di progetto e sovrapposto, ove necessario. • Lo stato sovrapposto dovrà essere colorato, utilizzando il rosso per le parti ricostruite ed il giallo per le parti demolite; ulteriori colorazioni, da precisare in rapporto ad esigenze diverse (errori di rilievo, errate rappresentazioni, ecc.) potranno essere utilizzati in conformità ad apposita legenda da concordare con l’ufficio con preferenza per i colori verde e bleu. • Nel caso di richieste di sanatoria, i tre ‘stati’ degli elaborati da presentare, dovranno essere denominati: ‘concessionato’ o ‘licenziato’ o ‘antecedente l’abuso’ o ‘permesso’; ‘attuale’ o ‘di fatto’; ‘sovrapposto’. • I documenti sopra indicati dovranno essere firmati da tutti i richiedenti e dal progettista e presentati in: unica copia (nel caso di d.i.a.) ; duplice copia (nel caso di d.i.a. in zona vincolata ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio n. 42/’04 e nel caso di istanza di permesso di costruire o accertamento di conformità) triplice copia (nel caso di istanza di permesso di costruire o accertamento di conformità in zona vincolata ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio n. 42/’04) • Il presente elenco non tiene conto di eventuale documentazione aggiuntiva che si rende necessaria per l’acquisizione di autorizzazioni, nulla-osta ed altri atti di assenso connessi allo svolgimento di procedimenti autorizzativi che fanno capo ad Enti Territoriali diversi dal Comune. • Qualora gli stessi non siano stati acquisiti direttamente dall’interessato ed allegati alla pratica edilizia, dovrà essere prodotto idoneo numero di copie del progetto, per l’inoltro da parte del Comune con esclusione dei preventivi N.O., che dovranno essere obbligatoriamente acquisiti dall’interessato prima dell’avvio del procedimento edilizio. • Ai fini del rilascio del titolo abilitativo, si rende comunque necessario produrre agli atti del Comune i seguenti elaborati: deposito del progetto degli impianti ai sensi della L.46/90 o dichiarazione del progettista di non necessità; ( * ) comunicazione alla Provincia competente ai sensi dell’art.20 del RD 1126/26 documentazione di impatto acustico e relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell’art.12, commi 2 e 3 della L.R. 89/98 (ove necessario) ; ( * ) deposito della certificazione e/o collaudo ai sensi dell’art.118 L.R. 1/05, nel caso di accertamento di conformità ai sensi dell’art. 140 • Ai fini dell’inizio dei lavori, si rende comunque necessario produrre agli atti del Comune: comunicazione ai sensi dell’art.82 co.12 L.R. 1/05, per le opere ricadenti nell’ ambito di applicazione del Decreto legislativo n. 494/96; deposito del progetto degli impianti ai sensi della L.10/91 ; ( * ) deposito del progetto strutturale ai sensi delle leggi n.1086/71 e n.64/74. deposito della certificazione e/o collaudo ai sensi dell’art.118 L.R. 1/05, nel caso di accertamento di conformità ai sensi dell’art. 140 ( * ) La documentazione deve essere contestuale al progetto in caso di certificazione ambientale Norme per la presentazione degli elaborati progettuali: 1. 2. Tutti gli elaborati dovranno presentare un uguale frontespizio, con le seguenti informazioni e caratteristiche: identificazione del Comune dove ricade l’intervento; oggetto dei lavori con indicazione della categoria di intervento ai sensi della L.R. 1/05; indicazione della località/indirizzo, dove si svolgono i lavori; indicazione del proprietario/committente e del progettista; oggetto dell’elaborato con indicazione della data in cui è stato redatto e della scala, in caso di elaborato grafico. Nel frontespizio si dovrà mantenere uno spazio libero di almeno cm 10 x 21 a disposizione del Comune. 3. Gli elaborati grafici dovranno essere restituiti su idoneo supporto cartaceo, riportato a formato UNI tramite idonea piegatura. Non saranno accettati elaborati grafici fascicolati.