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il ritorno dell`uomo lupo Hugh Jackman-Wolverine

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il ritorno dell`uomo lupo Hugh Jackman-Wolverine
aprile
rivista programma dei cinema
www.primissima.it
LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM
4
n°
20 Anni
Hugh Jackman-Wolverine
il ritorno dell'uomo lupo
Mostri contro
Alienii
Che
L'Argentino
Questione di
cuore
Hannah Montana:
The Movie
interviste: avati, Sutherland, jackman
ANTONIO AVATI E RAI CINEMA PRESENTANO
DIEGO ABATANTUONO LAURA CHIATTI FABIO DE LUIGI LUIGI LO CASCIO NERI MARCORÈ
CON LA
E CON
DI GIANNI CAVINA
LUISA RANIERI PIERPAOLO ZIZZI PARTECIPAZIONE
KATIA RICCIARELLI
CLAUDIO BOTOSSO
GIANNI IPPOLITI
NIKI GIUSTINI
BOB MESSINI
UN FILM SCRITTO
E DIRETTO DA
PUPI AVATI
DAL 3 APRILE AL CINEMA
www.gliamicidelbarmargherita.it
gliamicidelbarmargherita.tiscali.it
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Quest'anno Prim
4
20 Anni
calendario
di attività
22
Fast & Furious
Solo Parti Originali
10
Io & Marley
26
Questione di cuore
12
gli amici del bar margherita
28
Earth - La nostra Terra
14
Mostri contro alieni
30
Le avventure del topino
Despereaux
16
CHE - L'argentino
32
RocknRolla
18
Dragonball Evolution
34
State of Play
19
Disastro A Hollywood
36
Hannah Montana: The Movie
20
duplicity
38
X-Men le origini: Wolverine
12
20
22
rivista programmma dei cinema • anno 20 n.4 - APRILE 2009
Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane
Direttore responsabile
Art direction BRIVIDO & SGANASCIA
piero cinelli
Grafici PATRIZIA MORFù [email protected]
LUCA FODDIS
[email protected]
Direttore editoriale
hanno collaborato a questo numero
Paolo Sivori
Editore
Multivision S.r.l.
Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma
tel. fax. +39 0645437670 [email protected]
Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990
P.Iva 07210901000
www.primissima.it
nicoletta gemmi, MARCO SPAGNOLI,
boris sollazzo, LIVIA SAMBROTTA
Calendario a cura di nicoletta gemmi
stampa PFG • Ariccia (RM)
distribuzione nazionale SAC
INTERVISTE
40 pupi avati
42 Kiefer Sutherland
43 Hugh Jackman
RUBRICHE
44
46
dvd
le battute
30
32
Redazione e pubblicità
Primissima
Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma
tel. fax. +39 0645437670
[email protected]
LA RIVISTA
IN ESCLUSIVA
NELLE SALE
ASSOCIATE ANEC
Calendario
3 aprile
Ballare per un sogno
(Make it Happen, Usa, 2008)
Regia di Darren Grant con Mary
Elizabeth Winstead, Riley Smith,
Tessa Thompson
90’, Medusa, drammatico
Lauryn è una ragazza ventunenne che parte da una piccola città
dell’Indiana per raggiungere Chicago con un sogno: entrare in una
delle più prestigiose scuole di danza. Ma la strada si rivela molto
più dura e Lauryn, rifiutata dalla scuola, diventa cameriera-cassiera
in un club di striptease. E naturalmente non passerà molto tempo
perché diventi la regina di una forma di spettacolo diversa dalla
danza che aveva in mente, ma molto ironica ed erotica: il burlesque.
Protagonista la giovanissima Mary Elizabeth Winstead, già vista in
Grindhouse – a prova di morte, Die Hard 4.0.
Louise Michel
(Francia, 2007)
Regia di Gustave Kervern,
Benoît Delépine con Yolande
Moreau, Bouli Lanners, Benoît
Poelvoorde, Albert Dupontel,
Francis Kuntz, Hervé Desinge
95’, Fandango Distribuzione,
drammatico/commedia
In Francia è già un cult. Una esilarante e nerissima commedia sugli
effetti delle derive del capitalismo globalizzato. In una ridente cittadina francese un gruppo di operaie come ogni mattina si reca in
fabbrica, ma la fabbrica non c’è più. Nella notte lo stabilimento è
stato smantellato e la produzione è stata trasferita in Vietnam. Senza
lavoro e con delle liquidazioni da fame, le operaie gridano vendetta.
Guidate dall’ intraprendente Louise, decidono di usare le liquidazioni
per ingaggiare un killer con il compito di uccidere il loro ex datore di
lavoro! La scelta cade su Michel, più che un killer, un tuttofare non
propriamente infallibile che, insieme a Louise, formerà una coppia letale e indimenticabile.
10 aprile
Sbirri
Al giornalista televisivo Matteo Gatti (Raoul Bova), viene permesso
di seguire le azioni di alcuni agenti della squadra ‘antidroga’ di
Milano per realizzare un servizio in grado di raccontare in diretta
il disastro sociale provocato dallo spaccio di stupefacenti. Matteo,
che ha appena perso un figlio adolescente per una pastiglia di
ecstasy, è anche alla ricerca disperata dei motivi di questa morte,
del colpevole, ma anche del suo essere genitore inadeguato. Tutte
Sbirri è un film fortemente voluto da le riprese fatte con la squadra narcotici di Milano sono una sorta di
Raoul Bova che mescola fiction e real- documentario: veri i poliziotti e le azioni che compiono alle quali
si è unito, in incognito, Raoul Bova.
tà.
(Italia, 2009)
Regia di Roberto Burchielli con
Raoul Bova, Alessandro Sperduti,
Luca Angeletti, Simonetta Solder
100’, Medusa, drammatico/
documentario
Tutta colpa di Giuda
(Italia, 2009)
Regia di Davide Ferrario con Fabio
Troiano, Kasia Smutniak, Luciana
Littizzetto, Gianluca Gobbi
100’, Warner Bros.,
drammatico/commedia
Una commedia musical-carceraria,
ambientata alle Vallette di Torino.
“Non un film sul carcere, ma un film
nel carcere”, ci tiene a precisare il
regista Davide Ferrario. Una pellicola veramente atipica con
protagonisti una scombinata regista teatrale (Smutniak) che
su richiesta del cappellano del carcere, a scopo educativo, deve mettere in scena la Passione di Cristo, un
direttore dell’Istituto con molti problemi personali (Troiano); un cappellano con velleità artistiche (Gobbi) e venti
autentici detenuti del penitenziario, oltre a veri agenti di
custodia. Memorabile il cameo di Luciana Littizzetto nel
ruolo di una suora cattivissima. Una follia allo stato puro
che porta una boccata d’aria fresca al cinema italiano con
un film, decisamente, diverso.
NEMICO PUBBLICO n. 1 – L’ora della fuga (Parte 2)
(L’Ennemi public n°1, Francia,
2008)
Regia di Jean-François Richet con
Vincent Cassel, Ludivine Sagnier,
Mathieu Amalric
130’, Eagle Pictures,
drammatico/biografico
Riprendendo da dove L’istinto di
morte ci aveva lasciati, L’ora della fuga inizia con Jacques Mesrine
(Cassel) che torna in Francia dopo
17 aprile
essere stato in esilio in Canada. Si allea con il killer soprannominato “la Portaerei” e architetta una serie di rapine a
mano armata e, per quanto abile, alla fine si ritrova di nuovo
in prigione, dove fa amicizia con l’astuto François (Amalric). Con l’aiuto di quest’ultimo, Mesrine riesce ad evadere
e diventa una celebrità: scrive un’autobiografia, frequenta
ricchi e potenti, si allea con un gruppo di estrema sinistra,
insomma fa sempre troppo rumore. Ha una relazione importante con Sylvia (Sagnier), ma volta le spalle ad alcuni suoi
vecchi amici e la polizia francese è intenzionata a fermarlo
una volta per tutte.
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Dal regis
WARNER BROS. PICTURES PRESENTA
UNA PRODUZIONE DARK CASTLE ENTERTAINMENT IN ASSOCIAZIONE CON TOFF GUY FILMS UN FILM DI GUY RITCHIE “ROCKNROLLA” GERARD BUTLER TOM WILKINSON THANDIE NEWTON
MARK STRONG IDRIS ELBA TOM HARDY TOBY KEBBELL CON JEREMY PIVEN E CHRIS BRIDGES MUSICADISTEVE ISLES MONTAGGIODIJAMES HERBERT SCENOGRAFIADIRICHARD BRIDGLAND
DIRETTORE DELLA
PRODUTTTORI
PRODOTTO
SCRITTO E
FOTOGRAFIA DAVIS HIGGS ESECUTIVI STEVE RICHARDS NAVID McILHARGEY
DA JOEL SILVER SUSAN DOWNEY STEVE CLARK-HALL GUY RITCHIE DIRETTO DA GUY RITCHIE
Soundtrack Album on Universal Records
DAL 24 APRILE AL CINEMA
www.rocknrolla.it
Calendario
La vita segreta delle api
(The secret life of bees,
Canada/Usa, 2008)
Regia di Gina Prince-Bythewood
con Paul Bettany, Dakota Fanning,
Hilarie Burton, Queen Latifah,
Jennifer Hudson
110’, 20th Century Fox,
drammatico
Commovente storia sul bisogno di
amore, redenzione e i percorsi impervi che, a volte, si devono affrontare per ritrovare la serenità. Dakota
Franklyn
(Francia/UK, 2008)
Regia di Gerald McMorrow con
Eva Green, Ryan Phillippe, Sam
Riley, Jay Fuller, Bernard Hill, Art
Malik
98’, Sony Pictures/Mediafilm,
fantasy/thriller
Esser (Bernard Hill) è un uomo disperato in cerca del proprio figlio nelle
17 aprile
Fanning è Lily, una ragazzina di quattordici anni della South
Carolina che scappa da un padre brutale (Paul Bettany) alla
ricerca di testimonianze della madre defunta da molti anni,
che lei non ha mai conosciuto. In una vicina cittadina Lily
scopre alcune figure materne, le sorelle Boatwright, interpretate da Queen Latifah, Alicia Keys e Sophie Okonedo, che
hanno una fiorente attività di apicultura. La cura, la grazia,
la profonda spiritualità che le tre donano alla piccola, la aiuteranno a superare la perdita e a capire che talvolta bisogna
lasciare la propria casa per ritrovarla.
dure strade dei senzatetto di Londra.
Milo (Sam Riley) è un
trentenne con il cuore spezzato alla disperata ricerca della
strada verso la purezza del primo amore.
Emilia (Eva Green) è
una bellissima studentessa d’arte con tendenze suicide.
Preest
(Ryan Phillippe) è un vigilante mascherato alla ricerca del suo
nemico per le buie strade di Meanwhile City, una metropoli
fantascientifica governata dal fanatismo religioso.
Quattro
personaggi che appartengono a mondi distanti. Nell’arco di
una notte questi mondi sono destinati a scontrarsi.
Complici del silenzio
(Italia, 2009)
Regia di Stefano Incerti con
Alessio Boni, Giuseppe Battiston,
Florencia Raggi
103’, Mediaplex, drammatico
E’ il 1978 e Maurizio Gallo (Alessio Boni), giornalista sportivo, insieme al suo
fotoreporter Ugo (Giuseppe Battiston),
sbarcano a Buenos Aires come inviati per i Mondiali di Calcio. Il
giornalista ha con sé del denaro che gli ha consegnato un immigrato argentino per la sua ex moglie, Ana (Florencia Raggi), che
milita nella resistenza contro la feroce dittatura del Generale Videla. Maurizio se ne innamora e finisce coinvolto nella lotta. Ma
la donna fugge e anni dopo, il suo nome fa parte della lista di
quelle migliaia di persone scomparse, chiamate desaparecidos.
Vent’anni dopo Maurizio tornerà in Argentina per testimoniare
contro i militari, nella speranza che giustizia sia fatta.
Focaccia Blues
(Italia, 2009)
Regia di Nico Cirasola con Dante
Marmone, Luca Cirasola, Tiziana
Schiavarelli, Renzo Arbore, Lino
Banfi, Michele Placido, Nichi
Vendola, Onofrio Pepe
100’, Alessandro Contessa,
commedia
Generazione mille euro
(Italia, 2009)
Regia di Massimo Venier con
Alessandro Tiberi, Valentina
Lodovini, Carolina Crescentini,
Paolo Villaggio, Francesco
Mandelli
100’, 01 Distribution,
commedia/drammatico
Matteo (Alessandro Tiberi) ha 30 anni,
una laurea in tasca e un gran talento
per la matematica. Eppure riesce a sten-
Dalla serie le fiabe ancora accadono in Puglia. Nel 2001 fu
inaugurato, ad Altamura, un grande McDonald’s di 550 metri
quadri. Dopo qualche mese, e contro qualsiasi pronostico, il
panettiere Luca Di Gesù aprì una piccola bottega accanto al
‘gigante’ americano. Ma in poco tempo, la concorrenza del
panettiere mise in crisi il grande Fast Food, che fu costretto
a chiudere. Un film corale che con l’ironia invita a riflettere
sulla difesa delle identità, del buon gusto e della qualità
della vita, attaccati dalla globalizzazione e lobotomizzazione delle culture. Molto divertenti i camei di Renzo Arbore,
Michele Placido, e del Governatore Nicky Vendola.
24 aprile
to a pagare l’affitto dell’appartamento che divide con Francesco
(Francesco Mandelli), il suo migliore amico. In breve tempo la sua
vita si trasforma in un incubo… perde la fidanzata, viene sfrattato
e come se non bastasse, rischia il lavoro. L’arrivo a sorpresa di
Beatrice (Valentina Lodovini), una nuova coinquilina che aspira a
diventare insegnante, e di Angelica (Carolina Crescentini), che oltre
ad essere molto bella, è anche il capo del marketing nell’ufficio
dove lavora, segneranno profondamente il corso degli eventi, tanto
da costringere Matteo, per la prima volta, a pensare al futuro. E a
fare delle scelte.
Un piccolo Topo. Un Grande Sogno.
DAL 24 APRILE AL CINEMA
Calendario
Tulpan
(Germania/Kazakhstan/Polonia/
Russia/Svizzera, 2008)
Regia di Sergei Dvortsevoy
con Ondas Besikbasov,
Samal Esljamova, Askhat
Kuchencherekov
100’, Bim, commedia
Film kazako del regista esordiente
Sergej Dvortsevoy Tulpan ha vinto
Houdini - L’ultimo mago
(Death Defying Acts, UK/
Australia, 2007)
Regia di Gillian Armstrong con
Catherine Zeta-Jones, Guy
Pearce, Timothy Spall, Saoirse
Ronan
97’, Eagle Pictures,
drammatico/thriller
la sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes dell’anno
scorso. La storia di Asa rimpatriato in Kazakistan dopo il
servizio in Marina. Un rientro traumatico. L'unica speranza
è sposare Tulpan, figlia di un pastore e desiderosa di andare
a vivere nella città di Alma Ata. Speranza vanificata dalle
grandi orecchie del giovane, che ripugnano la ragazza, ma
che non impediscono ad Asa di contrastare i voleri del capo
famiglia.
Quando il famoso artista delle fughe impossibili, Harry Houdini, approda ad
Edimburgo ed offre un premio di 10.000 dollari a chiunque possa metterlo
in contatto con la madre dall’oltretomba, una bella ma insidiosa sensitiva,
spalleggiata dalla giovane figlia, sua complice, accoglie la sfida. Il tempo che
trascorre con questa donna misteriosa fa sì che Houdini resti stregato dal
suo fascino. Il film è un romantico dramma sulla vita di uno dei più grandi
illusionisti mai esistiti. Incentrato, in particolare, sull’ultimo tour della star
quando, nel 1926, divampa una grande polemica scientifica. Ma il pericolo
maggiore per Houdini è di innamorarsi di chi osa sfidare il suo talento.
Fuori menù
(Fuera de Carta, Spagna, 2009)
Regia di Nacho García Veilla
con Javier Cámara, Lola Dueñas,
Fernando Tejero, Luis Varela,
Cristina Marcos, Junio Valverde
110’, Bolero Film, commedia
Lezioni d’amore
(Elegy, Usa, 2008)
Regia di Isabel Coixet con
Penelope Cruz, Ben Kingsley,
Dennis Hopper, Deborah Harry,
Peter Sarsgaard, Patricia Clarkson
108’, 01 Distribution,
drammatico
Valérie – diario di una ninfomane
(Diario de una ninfómana,
Spagna, 2008)
Regia di Christian Molina con
Belén Fabra, Geraldine Chaplin,
Angela Molina
95’, Sony Pictures/Mediafilm,
drammatico/erotico
Maxi è un cuoco di riconosciuto prestigio, proprietario di
un ristorante di lusso, che vive la sua omosessualità senza
complessi. Crede che la sua vita sia ormai perfetta, almeno
fino al momento in cui la scoperta di avere dei figli – frutto
di un “matrimonio di facciata” – e la comparsa di un nuovo
vicino, un aitante calciatore argentino, destabilizzano la sua
esistenza e lo costringono a mettere in discussione tutta la
sua scala di valori.
30 aprile
Sir Ben Kingsley è un anziano, affascinante e cinico professore che seduce una sua giovane studentessa (Penelope Cruz).
La regista spagnola Isabelle Coixet confeziona un raffinato
dramma sentimentale riproponendo alla lettera il racconto di
Philip Roth, L’animale morente.
Alla base del film, il romanzo autobiografico di Valérie Tasso,
bestseller erotico di qualche anno fa. Valérie sembra non
temere nulla, desidera con tutte le sue forze rompere, attraverso il sesso, le barriere di incomunicabilità che la imprigionano, accettando di vivere qualunque esperienza. Fino alla
scelta di diventare una prostituta d’alto bordo per un’agenzia, i cui clienti sono politici, avvocati, imprenditori.
Riunione di famiglia
(En Mand Kommer hjem,
Danimarca/Svezia, 2007)
Regia di Thomas Vinterberg con
Brigitte Christensen, Morten
Grunwald, Ulla Henningsen, Paw
Henriksen, Thomas Bo Larsen
100’, Teodora Film, commedia
In un piccolo villaggio danese sono
tutti in subbuglio: a giorni si celebreranno i 750 anni della nascita
della cittadina e il famoso cantante d’opera Karl Kristian
Schimdt, nato e cresciuto lì, torna a casa per l’occasione. In
un concitato clima d’operetta fervono i preparativi di tutti
gli abitanti: tra i quali il giovane cuoco Sebastian, destinato
a breve a convolare a nozze. Ma il clima di giubilo, tuttavia,
sta per essere incrinato: un’amica d’infanzia di Sebastian
torna a farsi viva e il ragazzo si riscopre perdutamente innamorato. Inoltre, un altro bruciante segreto, che lega il cuoco
allo stesso Karl Kristian, sta per essere rivelato dopo tanti
anni. E proprio durante la festa in onore del cantante...
RAI CINEMA e CATTLEYA presentano
Antonio
Albanese
Kim
Rossi Stuart
un film di
Francesca
Archibugi
foto: Marco Rossi/Photomovie
Micaela
Ramazzotti
Francesca
Inaudi
una produzione CATTLEYA RAI CINEMA CIMENELLO
liberamente tratto da “UNA QUESTIONE DI CUORE” di UMBERTO CONTARELLO pubblicato da Giangiacomo Feltrinelli Editore
sceneggiatura FRANCESCA ARCHIBUGI casting GIANLUCA GRECO aiuto regia ELISABETTA BONI costumi ALESSANDRO LAI
scenografia ALESSANDRO VANNUCCI suono ALESSANDRO ZANON montaggio PATRIZIO MARONE fotografia FABIO ZAMARION musiche BATTISTA LENA
produttore esecutivo Cattleya MATTEO DE LAURENTIIS produttore delegato GINA GARDINI
prodotto da GUIDO DE LAURENTIIS per CINEMELLO prodotto da RICCARDO TOZZI GIOVANNI STABILINI MARCO CHIMENZ
regia di FRANCESCA ARCHIBUGI
www.yahoo.it/questionedicuore
dal 17 Aprile al cinema
3 aprile
Può un labrador pestifero
insegnare ad una coppia
che cosa conta nella vita?
Se avete (o avete avuto) un
cane sapete già la risposta. Se non lo avete, bè, che
cosa aspettate? Tratto dal
bestseller autobiografico
del giornalista John Grogan, che con la sua
rubrica ‘canina’
ha fatto divertire e commuovere
mezza America.
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Io &
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Freschi di nozze John e Jenny Grogan (Wilson e Aniston) lasciano il Michigan per la Florida. Lavorano
come giornalisti in due quotidiani locali concorrenti,
comprano la loro prima casa e iniziano ad affrontare
le sfide della vita matrimoniale e del nuovo lavoro. John, che non è certo di essere pronto a diventare padre,
confessa i suoi timori all’amico e collega Sebastian, che ha per
lui la soluzione perfetta: regalare a Jenny un cucciolo. “Niente
di più facile”, afferma Sebastian. “Lo porti a spasso, gli dai da
mangiare, lo fai uscire ogni tanto”. E così arriva Marley. I Grogan
adottano un graziosissimo labrador biondo di cinque chili che, in
breve tempo, diventa un rullo compressore: quarantacinque chili
di energia incontrollabile che trasforma la casa dei Grogan
in un’area disastrata. Marley stacca a morsi pezzi di cartongesso dalle pareti, morde il divano, rovescia i secchi
dell’immondizia, ruba un tacchino il giorno del Ringraziamento, distrugge cuscini e fiori, beve l’acqua del
water e insegue il fattorino. Perfino una costosa collana
appena acquistata non è al sicuro dalle fauci di Marley. Nel
marasma che crea nel corso degli anni, Marley osserva i Grogan
vivere gli alti e bassi della vita familiare, cambiare lavoro e casa
e, soprattutto, l’arrivo di tre figli che pone non poche difficoltà
alla loro relazione. E Marley, che era stato definito ‘il cane peggiore del mondo’, riesce, in qualche modo a tenere unita questa
famiglia e a tirare fuori il meglio da ognuno di loro.
c
c
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Io & Marley
(Marley & Me, Usa, 2009)
Regia di David Frankel
con Jennifer Aniston, Owen Wilson,
Alan Arkin, Eric Dane, Haley Bennett,
Keith Hudson
120’, 20th Century Fox, commedia/
drammatico
Grande successo negli Usa nonostante il film
non sia la solita commedia precotta sulla
famiglia media americana, realistico, ed a
tratti anche irritante, proprio come succede nella vita di ogni giorno, con o senza
cani in questo caso. “Io & Marley parla di
matrimonio e del problema di trovare un
punto d’incontro tra famiglia e lavoro. - ci ha
detto Jennifer Aniston quando è venuta a Roma
per presentare il film - Esamina gli aspetti che solitamente caratterizzano i rapporti di coppia. E’ sì la storia
di un cane, ma è molto di più. C’è qualcosa della vita dei
Grogan e di Marley che ha un respiro molto più grande”. Una
commedia familiare che chiamerà a raccolta tutti i cinofili
del mondo, perché Grogan va a fondo sul significato di trascorrere 13 anni della propria vita
al fianco di un cane, e, vi avvertiamo
bisogna tenere a portata di mano
i fazzoletti. 22 labrador sono
stati utilizzati per le diverse età e taglie
di Marley.
3 aprile
Un ironico ed affettuoso amarcord
del regista Pupi Avati sulla sua
giovinezza spensierata nella
Bologna degli anni 50, dove una
fauna di personaggi bizzarri,
rigorosamente maschi, gravitava
intorno al Bar Margherita.
Gli amici del b
B
ologna, 1954. Taddeo (Pierpaolo Zizzi),
un ragazzo di 18 anni, sogna di diventare un frequentatore del mitico Bar
Margherita che si trova proprio sotto i portici,
davanti a casa sua. Con uno stratagemma il
giovane diventa l’autista personale di Al (Diego Abatantuono), l’uomo più carismatico e più
misterioso del quartiere, riuscendo, attraverso
la sua protezione, ad essere testimone del mitico Bar Margherita e delle bizzarre vicende dei
suoi frequentatori. Come le avventure di Bep
(Neri Marcorè), innamorato della entreneuse
Marcella (Laura Chiatti); le peripezie di Gian
(Fabio De Luigi), aspirante cantante e vittima di uno scherzo atroce; le follie di Manuelo
(Luigi Lo Cascio), ladruncolo e sessuofobo; le
cattiverie di Zanchi (Claudio Botosso), inventore delle cravatte con l’elastico; le stranezze
di Sarti (Gianni Ippoliti), campione di ballo
vestito sempre in smoking. Per non parlare del
contesto familiare di Taddeo, con la mamma
(Katia Ricciarelli) circuita dal medico di famiglia e il nonno (Gianni Cavina) che ha perso la
testa per una prosperosa maestra di pianoforte (Luisa Ranieri). Riuscirà Taddeo, che tutti
chiamano “Coso”, ad essere considerato uno
del Bar Margherita?
Dopo il drammatico Il papà di Giovanna, presentato a Venezia, il regista torna alla commedia sentimentale e, ancora una volta, autobiografica. Dal gusto felliniano, aggiungiamo noi,
con una galleria di personaggi all’amarcord, ed
un giovane protagonista alter-ego, Taddeo, ragazzo da pochissimo maggiorenne, che sogna
di frequentare quel Bar, dove si gioca a biliardo, si parla di donne e si fantastica sul mondo
dello spettacolo. “E’ un film leggero – ha detto
Avati – una fiaba, un sogno. E’ il racconto di
come vedevo io quel luogo con gli occhi di ragazzo. Ma in realtà parlo degli altri, del mondo
a cui avrei voluto appartenere e da cui ero escluso”. “Mi piace il termine ‘amarcord’ – ha continuato il regista - perché Gli amici del bar Margherita è anche un inno alla giovinezza; ad una
giovinezza che non ritrovo più nella società di
oggi. Ai miei tempi pensavamo solo a divertirci,
contavamo poco o nulla, ma eravamo deresponsabilizzati. Oggi è molto diverso. La giovinezza
è guardata con cupezza, facciamo di tutto per
privare i giovani di speranza, li deligittimiamo
a sognare e gli consegniamo un mondo vuoto.
Spero che questa operazione nostalgia faccia
rinascere nell’animo di qualcuno la voglia di essere più lievi, di godersi di più, gli anni migliori
della nostra esistenza”. Da segnalare la colonna sonora composta dalle musiche originali di
Lucio Dalla. “Dopo molti anni – ha concluso
Avati – mi sono riappacificato con Lucio. E con
Riz Ortolani, il musicista di tutti i miei film,
abbiamo pensato che nessuno meglio di Dalla
avrebbe raccontato in musica quel contesto”.
Gli amici del bar Margherita
(Italia, 2009)
Regia di Pupi Avati con Diego Abatantuono,
Fabio De Luigi, Laura Chiatti, Neri Marcorè,
Luigi Lo Cascio, Luisa Ranieri, Pierpaolo Zizzi
100’, 01 Distribution, commedia
bar Margherita
3 aprile
Nel giorno del suo matrimonio, la giovane californiana Susan Murphy viene accidentalmente
colpita da una meteora piena di sostanze interstellari e inizia misteriosamente a crescere fino
a raggiungere 15 metri di altezza. Informato della
minaccia che il nuovo mostro potrebbe rappresentare, l’esercito entra in azione catturando la ragazza
e trasferendola in un sito militare segreto. Lì viene
ribattezzata con il nome di Ginormica e segregata in
un recinto in compagnia di un gruppo di mostriciattoli
dall’aria poco rassicurante: il geniale e insettiforme Dottor Professor Scarafaggio; il super macho, metà scimmia e
metà pesce Anello Mancante; il gelatinoso e indistruttibile
B.O.B e il bruco di oltre 100 metri di lunghezza chiamato
Insectosaurus. Ma il loro internamento viene bruscamente interrotto dall’arrivo sulla Terra di un misterioso Robot alieno che
prende d’assalto il Paese. Colto dalla disperazione, il Presidente
degli Stati Uniti viene persuaso dal Generale W.R. Monger ad arruolare il variopinto gruppo di Mostri e combattere il Robot Alieno
per salvare il mondo dalla sua imminente distruzione.
Mostri con
E’ l’apripista di un nuovo modo di fare (e di consumare) cinema. Il primo
film girato direttamente in 3D è un omaggio irriverente ai B-movies fanta-catastrofici degli anni 50, quando i marziani invadevano i cortili di casa, ed i mostri di gomma si appiccicavano ai grattacieli. Uno pseudo
fanta-horror destinato a traghettare un’era di scatenata fantasia in una nuova esperienza visiva.
Jeffrey
Ka
tz
g
ber
Monsters vs. Aliens è il primo film nella stoen
ria dell’animazione prodotto e realizzato
interamente in 3D, a differenza di altre
pellicole che sono state convertite successivamente in 3D. Il film segna una
linea di svolta anche per la DreamWorks,
che ha annunciato che a partire da questo
progetto tutti i film verranno realizzati in
3D.
Parodia dei film fantacatastrofici degli anni
cinquanta, i mitici B-movies come Blob, L’espe-
rimento del Dottor K, oltre a riferimenti alti come Il Dottor
Stranamore, il Grinch e altri ancora, Mostri contro alieni
unisce alla fantascienza, e alla catastrofe - dato che si
parla di un attacco alla Terra da parte di un ‘alieno’ - una
grande ironia e grande divertimento, grazie alla fantasia
dei creatori che hanno disegnato dei mostri davvero irresistibili. Per chi ama le versioni originali, imperdibile
il cast di doppiatori che vede: Reese Witherspoon, Hugh
Laurie, Will Arnett, Seth Rogen,
Rainn Wilson,
Stephen Colbert, Kiefer Sutherland
e Paul Rudd.
Mostri contro Alieni
(Monsters vs Aliens, Usa, 2009)
Regia di Rob Letterman, Conrad Vernon
94' Paramount Pictures, animazione
ntro Alieni
10 aprile
Un progetto titanico. Più di dieci anni di
lavoro di documentazione, sette anni di
letture e indagini, tre di riprese. Queste
sono le premesse per capire la cinebiografia su Che Guevara, firmata Steven Soderbergh e interpretata da Benicio del Toro,
Premio come Migliore Attore a Cannes 2008.
Quattro ore e mezza di film, divise in due
parti, il secondo arriverà il 1° maggio.
L
’Argentino racconta l’ascesa del Che
nella rivoluzione cubana, da medico,
a comandante, a eroe rivoluzionario.
Il 26 novembre del 1956 Fidel Castro salpa
per Cuba con 80 ribelli. Uno di quei ribelli è
Ernesto ‘Che’ Guevara, un medico argentino
che condivide il sogno di Fidel: rovesciare
la dittatura corrotta di Fulgencio Batista e
creare una società nuova ispirata a ideali
di giustizia e uguaglianza. Il Che si rivela
indispensabile come combattente e impara
presto l’arte della guerriglia, diventando il
beniamino dei suoi compagni e del popolo
cubano. La marcia per arrivare all’Avana dura
più di due anni: dopo un lungo periodo sulle
montagne della Sierra Maestra, senza mezzi,
armi, tra combattimenti, litigi, arruolamento e addestramento di volontari, istruzione
minima per gli analfabeti, cura dei malati,
la colonna del Che conquista Santa Clara. La
corruzione del potere locale e la scelta dei
soldati di passare nelle fila dei rivoluzionari
si rivelano decisive per i passi successivi.
Le altre fazioni di oppositori, reduci dalla
conquista di Santiago e di Yaguajay, si uniscono a loro. La presa di Cuba si rivela lunga
e faticosa. Solo nel gennaio del 1959 l’Avana
sarà in mano dei rivoluzionari.
“Il vero rivoluzionario è guidato da grandi
sentimenti d’amore.”, diceva Ernesto Che
Guevara. E questi sentimenti di amore hanno
anche motivato il regista Steven Soderbergh
a intraprendere questa imponente avventura,
un biopic per raccontare più che il mito, il
combattente, uno degli uomini più emblematici del continente latino-americano. “Non
ho mai voluto raccontare l’immagine politica
del Che – afferma il regista - né avvalorare
le sue teorie ma solo riportare sullo schermo
il suo percorso umano. E’ questo il lato di
Guevara che mi ha sempre conquistato”. “E’
il ruolo più difficile - afferma Del Toro (anche
produttore della pellicola) - e ambizioso che
abbia mai interpretato. Ma anche quello di cui
vado più fiero dato che Guevara era un essere
umano con una forza di volontà eccezionale,
una straordinaria capacità di sacrificio e un
grande altruista”.
CHE – L’Argentino
(CHE – The Argentine, Francia/Spagna/Usa, 2008)
Regia di Steven Soderbergh con Benicio Del Toro,
Demián Bichir, Santiago Cabrera, Elvira Mínguez, Jorge
Perugorría, Catalina Sandino Moreno, Rodrigo Santoro
131’, Bim, storico/biografico
CHE
L'Argentino
10
News, interviste esclusive,
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tutti i cinema italiani ....
e, da oggi,
un punto
di vista molto
speciale
www.primissima.it
18
I
l diciottenne Goku (Chatwin) è considerato impopolare a scuola, ma è in realtà
un formidabile lottatore di arti marziali, che ha ricevuto una rigorosa istruzione
da suo nonno Gohan. Dopo la morte del
nonno per mano del perfido Mago Piccolo
(Marsters), Goku scopre il suo destino nella
richiesta fatta dall’anziano sul letto di morte: trovare il Maestro Muten (Yun-Fat) e raccogliere tutte e sette le Sfere del Drago, che
insieme sono in grado di esaudire qualsiasi desiderio. Una è già in suo pos-
Il celebre manga giapponese
creato da Akira Toriyama
arriva in live-action sul
grande schermo. Un vero
fenomeno globale alla
conquista del pubblico di
tutto il mondo.
n
g
mare uno dei manga più
amati nel mondo in un
film non è stata impresa
facile. Il regista James
Wong ha affermato: “Abbiamo faticato per ottenere la corretta combinazione
tra fantastico e reale. Ma credo
che il fascino indiscutibile di Dragonball, oltre all’azione, risieda nel mondo
decisamente creativo che Toriyama ha inventato. C’è una complessità e un’umanità nei
supereroi che vivono in questo universo, oltre
al grande senso di ottimismo che rappresenta un personaggio come Goku”. E il successo
del film è dovuto anche a Justin Chatwin,
perfetto nel ruolo del giovane guerriero,
che aveva già dimostrato il suo talento ne
La guerra dei mondi dove interpretava il figlio di Tom Cruise.
James Wo
10 aprile
sesso, lasciatagli proprio da Gohan prima di
andarsene. Goku deve trovare le sfere, prima
del Mago Piccolo che le sta cercando per
esprimere il desiderio di dominare il mondo. Allenato dal Maestro Muten, con l’aiuto
di Bulma (Rossum), Yamcha (Joon Park) e
altri amici incontrati lungo la strada, Goku
si dimostra un guerriero formidabile, praticamente invincibile. Nelle sue pericolose
avventure per ritrovare le Sfere del Drago,
Goku affronta sfide fisiche ed emozionali, e
comprende che la sua intera vita sarà dedicata alla ricerca delle magiche Sfere perché
la sua missione è di salvare la Terra.
Hollywood continua a pescare nella cultura
giapponese, adattando in salsa americana
- talvolta con risultati decisamente poco
felici rispetto agli originali - dopo una
lunghissima galleria di personaggi dei manga, della
tv e dei cartoni, la serie
Dragonball.
Trasfor-
Dragonball
Evolution
(Usa, 2009)
Regia di James Wong
con Justin Chatwin, Joon Park,
Jamie Chung, Emmy Rossum,
Chow Yun-Fat, James Marsters
85’, 20th Century Fox,
fantasy/action
Dragonball
EV LUTION
18
17 aprile
B
Uno sguardo informato e ironico sui retroscena del mondo
del cinema di Hollywood, dove ‘il più sano ha la rogna’.
Disastro A
Hollywood
10
en (De Niro), è un produttore cinematografico importante, ma non sta attraversando un periodo particolarmente felice.
Oltre alla prospettiva di un secondo divorzio,
Ben ha altre due grane da risolvere. Convincere
il testardo regista di un film già montato, interpretato da Sean Penn, ad eliminare una delle
scene finali del film (l’uccisione di un cane) non
gradita dal capo dello Studio che dovrà distribuirlo. L’altra è ancora più tosta: come potrà
convincere Bruce Willis a tagliarsi barba e baffi
e a dimagrire per interpretare il film che sta per
iniziare, se non riesce a convincere nemmeno
il suo agente, terrorizzato al solo pensiero di
chiederglielo. Intanto i finanziatori prendono le
distanze, se non il largo. Riuscirà il navigato e
cinico Ben, a non far affondare i suoi progetti
e magari nemmeno il matrimonio, nonostante
il mare in burrasca, tra ex mogli e terapie, star
capricciose e spietati executive, registi fuori di
testa e agenti sull’orlo di una crisi di nervi? E
soprattutto che film possono venir fuori da un
mondo impazzito e fuori controllo come quello
di Hollywood?
Tratto dal libro di Art Linson (What Just Happened: Storie Amare dal Fronte di Hollywood),
che di mestiere fa veramente il produttore (Dick
Tracy, Fight Club, The Black Dahlia), Disastro
a Hollywood segna il ritorno alla regia di Barry
Levinson, dieci anni dopo il profetico e devastante Sesso & Potere (anche questo interpretato da De Niro, oltre che da Dustin Hoffman).
Il film raccoglie un imponente cast di attori,
che ruotano tutti intorno al personaggio del produttore Ben-Robert De Niro. Catherine Keener
è Lou, una executive che ha sempre ragione.
Kristen Stewart è Zoë, figlia che Ben ha avuto
dal primo matrimonio. Stanley Tucci è Scott Solomon, uno sceneggiatore che è alla sua prima
collaborazione con Ben, mentre segretamente ha
una storia con la seconda ex moglie del produttore. John Turturro è Dick Bell, stressato agente
hollywoodiano che soffre di disturbi intestinali
e che è terrorizzato dai suo stessi clienti. Sean
Penn è la star del film incriminato per l’uccisione
del cane. Bruce Willis è uno spudorato attore
sovrappeso che rifiuta di radersi e di dimagrire
per il nuovo film. Michael Wincott è Jeremy, il
frenetico regista dell’ultimo film di Ben, che fa
uso di droghe pesanti. Robin Wright Penn recita
nel ruolo di Kelly, l’ex-moglie di Ben che ancora
nutre sentimenti per lui.
Disastro a Hollywood
(What Just Happened?, Usa, 2008)
Regia di Barry Levinson con Robert De Niro, Catherine
Keener, Sean Penn, John Turturro, Michael Wincott, Robin
Wright Penn, Kristen Stewart, Stanley Tucci, Bruce Willis
107’, Medusa, commedia
10 aprile
DUP
LICI
TY
Tony Gilroy, autore di
Michael Clayton, ancora una volta alle prese
con le guerre sporche
delle grandi multinazionali, ma questa volta in salsa
romantica ed in
odore di ‘stangata’. Protagonisti
Julia Roberts e
Clive Owen.
L
’agente della CIA Claire Stenwick (Julia Roberts) e l’agente dei servizi
segreti britannici Ray Koval (Clive Owen) hanno lasciato i loro incarichi governativi per un’attività decisamente più lucrativa, mettendosi
al servizio di due multinazionali farmaceutiche in perenne competizione tra
loro. La loro missione: ottenere la formula di un certo prodotto, che farà la
fortuna della società che riuscirà a brevettarlo per prima. I loro rispettivi datori
di lavoro, il magnate Howard Tully (Tom Wilkinson) e il senza scrupoli Dick Garsik
(Paul Giamatti), entrambi convinti che tutto ha un prezzo, sono disposti a tutto
per arrivare l’uno prima dell’altro. Ma mentre la posta in gioco cresce a dismisura,
diventa sempre più difficile capire chi muove i fili. Inoltre, a complicare questa guerra
senza esclusione di colpi, irrompe un fattore inatteso: un’attrazione reciproca tra i
due ex-agenti segreti.
Candidato a 7 Premi Oscar per Michael
Clayton, il regista-sceneggiatore Tony Gilroy
(autore anche della saga di Jason Bourne),
unisce ad una grande sensibilità ‘narrativa’ di ideazione e sviluppo di un plot complesso e
allo stesso tempo attuale - quella per l’azione
ed il ritmo. Tutte caratteristiche riscontrabili
anche in Duplicity con l’aggiunta che i due protagonisti, il Premio Oscar Julia Roberts e Clive
Owen, hanno portato in dote intrigo, romanticismo
e ironia.
“Nel film - ha detto Gilroy – Julia e Clive interpretano
due spie diventati agenti operativi di una corporation
nel bel mezzo di una storia d’amore clandestina. Quando
vengono coinvolti in un gioco di spionaggio dalle grandi
possibilità, scoprono la parte più dura del loro lavoro: quella di sapere quanto puoi fidarti della persona che ami”. Julia
Roberts e Clive Owen si ritrovano a lavorare insieme dopo Closer di Mike Nichols, mentre da Michael Clayton ritorna
Tom Wilkinson. Julia Roberts, che dopo avere avuto tre figli si dedica più alla famiglia che al cinema, ha affermato: “La
mia priorità è la famiglia. Ma quando mi arrivano copioni da registi come Mike Nichols o Tony Gilroy, sarebbe un crimine
rifiutare. Inoltre in Duplicity c’era anche il fattore Owen, da non tralasciare. Con Clive mi sono trovata benissimo in Closer
ed è nata un’amicizia straordinaria”. Duplicity, da ottimo thriller internazionale qual è vanta un numero impressionante di
location, a cominciare da Roma, alle Bahamas, al Casinò di Atlanta e New York City.
Duplicity
29
(Usa, 2009)
Regia di Tony Gilroy
con Clive Owen, Julia Roberts, Billy Bob
Thornton, Tom Wilkinson, Paul Giamatti,
Wayne Duvall, Thomas McCarthy
125', Universal Pictures, thriller/azione
17 aprile
Vin Diesel e Paul Walker di nuovo insieme per l’ultimo capitolo del franchise all’insegna della velocità: Fast and
Furious – Solo parti originali. A otto anni di distanza dal primo film, questo quarto capitolo, costato 145 milioni
di dollari, si incastra perfettamente nella saga: come sequel ideale dei primi due e prequel del terzo episodio.
B
rian O’Conner (Paul Walker) viene scarcerato perché torni nuovamente sotto
copertura e s’infiltri nella banda di un
pericoloso trafficante di droga di Los Angeles,
noto come Antonio Braga (John Ortiz). Ma in
questa sua nuova missione Brian dovrà fare
coppia proprio con colui che aveva ingannato
anni prima: Dominic Toretto (Vin Diesel). Brian
e Dominic dovranno imparare nuovamente a
fidarsi l’uno dell’altro e cercheranno d’incastrare Braga con l’aiuto di un informatore, James
Park. Ambientato tra Los Angeles e il deserto
messicano, questo quarto episodio della serie
di Fast and Furious riporta insieme sullo schermo Paul Walker, Vin Diesel, Michelle Williams e
Jordana Brewster che avevamo potuto apprezzare nel primo film della serie: The Fast and
The Furious del 2001, e permetterà di svelare
come mai Han (Sung Kang) e Toretto si conoscono (come mostrato in Tokyo Drift, terzo film
e stesso regista di questo, del 2006).
Quando uscì il primo film (The Fast and The
Furious) di questa serie dedicata alle corse
automobilistiche e alle belle donne, l’opinione pubblica americana si scatenò contro Rob
Cohen, il regista, e gli interpreti, accusandoli
del fatto che il film incitava – a loro parere – i
ragazzini a imitare i protagonisti partecipando
a pericolosissime corse clandestine. Ma, come
spesso la cronaca ha insegnato, il film fu un
enorme successo di pubblico, e divenne un culto per gli appassionati del genere. Tanto che ne
arrivarono altri due: 2 Fast 2 Furious (2003)
diretto da John Singleton, dove del mitico
primo cast rimaneva solo il bel biondino Paul
Walker e, poi, nel 2006, The Fast and the Furious: Tokyo Drift di Justin Lin con un gruppo
di attori completamente nuovo. Ora Vin Diesel
e Paul Walker, si rimettono insieme, diretti da
Justin Lin, per una nuova avventura, che chiude la serie, tornando sulle strade dove tutto ha
avuto inizio. I due ritrovano Michelle Rodriguez
e Jordana Brewster, in questo ennesimo exploit
di muscoli, motori roboanti e automobili ultra
accessoriate, lanciati in una nuova avventura
mozzafiato. Il giovane regista Justin Lin, che
dopo Tokyo Drift era convinto che non avrebbe più messo mano alla serie, ha affermato:
“Vin Diesel è stato uno dei motivi principali per
i quali ho accettato di affrontare questa nuova
sfida. E di sfida si è trattato veramente perché
non è semplice portare avanti, sempre con la
stessa qualità e solidità, una saga di successo.
Poi Vin mi ha chiamato e mi ha detto: “Ok,
proviamoci tutti quanti a farne uno nuovo“.
Credo che il risultato sia il frutto di un lavoro
organico, d’insieme e davvero interessante. Mi
ricordo che ero ancora alla scuola di cinema,
quando il primo film arrivò nelle sale. E adesso
eccomi qui a parlare del quarto film… questo
è straordinario!”.
Fast & Furious
Solo parti originali
(Fast & Furious, Usa, 2009)
Regia di Justin Lin con Vin Diesel, Paul Walker,
Michelle Rodriguez, Jordana Brewster,
John Ortiz, Laz Alonso, Gal Gadot, Shea
Whigham, Tego Calderón
99’, Universal Pictures, azione
Fast & Fu
S o lo Pa r t i O r igi n ali
urious
HELEN
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CODI ALEX HEFFES DI JACQUELINE WEST
DI JUSTINE WRIGHT
DI MARK FRIEDBERG FOTOGRAFIA RODRIGO PRIETO ASC, AMC PRODUTTORE ERIC HAYES
PRODUTTORI
PRODOTTO
ESECUTIVI PAUL ABBOTT LIZA CHASIN DEBRA HAYWARD E. BENNETT WALSH
DA ANDREW HAUPTMAN TIM BEVAN ERIC FELLNER
BASATO SULLA SERIE TV
SCENEGGIATURA
DIRETTO
DELLA BBC CREATA DA PAUL ABBOTT
DI MATTHEW MICHAEL CARNAHAN E TONY GILROY E BILLY RAY DA KEVIN MACDONALD
17 aprile
Questioni di cuore, questioni di vita. Due uomini
colpiti da infarto condividono una stanza d’ospedale.
Promettendosi un aiuto reciproco, se ad uno dei due
dovesse succedere qualche cosa.
Questione di cuore
I
cuori di Alberto (Albanese) e di Angelo
(Rossi Stuart) ingrippano nella stessa notte. Così si esprime Angelo, giovane carrozziere di borgata, sottoproletario, che cerca
un riscatto nella vita. Alberto, invece, è uno
sceneggiatore di successo, bravo e matto, rumoroso e squilibrato. Diventano amici in sala
di rianimazione. Amici come lo si può diventare cercando di sopravvivere e di esorcizzare
la paura della morte. E appena fuori dall’ospedale, la vita appare ad entrambi completamente cambiata. Ogni loro battito cardiaco è
un miracolo e i due diventano indispensabili
l’uno all’altro. Alberto che è un uomo solo,
si rintana a casa di Angelo, insieme alla famiglia di quest’ultimo, che nel frattempo ha
trovato un lavoro in una carrozzeria specializzata in auto d’epoca. Per quelle dinamiche
assurde che accadono solo nella vita vera, si
crea una famiglia con due padri, con funzioni
complementari: uno solido, che guadagna, ma
non esita ad evadere le tasse e a fare lavoretti
sporchi; e l’altro che legge, scrive e sperpera,
soldi e relazioni. Ma non c’è scontro fra le loro
visioni delle cose: solo un abbraccio comico e
disperato. Angelo nasconde a tutti di sentirsi
sempre peggio, e con un piano, cerca di trasferire all’amico, come eredità, come dono, come
responsabilità morale, ciò che ha di più caro:
sua moglie e i suoi figli.
Qualche anno fa un infarto gli addentò il torace come “il morso di una carpa sdentata”,
così Umberto Contarello ricorda come è nato il
libro, in parte autobiografico, da cui Francesca
Archibugi ha tratto questo film, che riflette
sulle dinamiche assurde che la vita ti può riservare. Un film sulle tentazioni dell’irresponsabilità e sull’intelligenza delle emozioni. “Il
libro di Contarello – afferma l’Archibugi – mi
ha trafitto come una spada infilata nel cuore.
In più questa storia che, apparentemente, non
ha niente a che vedere con i miei film precedenti, cela, al contrario, molte analogie. Come
in Mignon è partita, mi piace raccontare storie
quotidiane colte in quei momenti in cui le vi-
te dei protagonisti si imbizzariscono. Dal tocco
solo superficialmente tenue. Qui due persone
dalle esistenze, a modo loro normali, anche se
distantissime, si ritrovano a condividere qualcosa di eccezionale che li muterà per sempre”.
Perfetta l’accoppiata di due attori molto diversi
come Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart.
“L’aspetto più interessante del film – ha detto
Albanese - è il percorso emotivo che i due personaggi affrontano dopo l’incontro con il dolore.
Per interpretare al meglio il mio ruolo mi sono
documentato sull’infarto e sulla paura che lascia
una volta che è passato. È stato molto interessante per me mantenere giorno dopo giorno,
scena dopo scena, piacevole o faticosa che fosse, questo strato di dolore permanente. Si racconta una verità e, come tale, va rispettata”.
Questione di cuore
(Italia, 2009)
Regia di Francesca Archibugi con Kim Rossi
Stuart, Paolo Villaggio, Antonio Albanese,
Francesca Inaudi, Micaela Ramazzotti
100’, 01 Distribution, drammatico
22 aprile
5 anni di produzione, 200 locations in
26 nazioni, 40 troupe specializzate che
hanno girato materiale per circa 1.000
ore, 250 giorni di riprese aeree.
Earth - La n
U
scirà in occasione del giorno della
Terra, il prossimo 22 aprile, Earth, il
primo documentario lanciato sotto
l'egida della nuova etichetta DisneyNature
che intende rilanciare lo storico ruolo della
Casa di Topolino nella produzione di documentari a tema ambientalista. Uno stile unico
ed estremamente originale quello sviluppato
in passato che ha consentito alla casa di produzione di vincere diversi Oscar e che oggi
viene adattato ai nostri tempi con riprese
mozzafiato e di rara commozione e bellezza,
rese ancora più affascinanti e qualitativamente strepitose grazie alla tecnologia digitale
e all'HD.
Per parlare del nostro pianeta Earth segue tre
diverse famiglie di suoi abitanti.
Osserviamo una famiglia di orsi polari che
combatte per nutrire i propri neonati, mentre
il sole scioglie il ghiaccio sotto le loro zampe.
Ci stupiamo alla determinazione di una madre
elefante mentre guida il suo piccolo cucciolo
in un viaggio infinito attraverso il deserto del
Kalahari in cerca di acqua. Infine, vediamo
una balena megattera e il suo piccolo mentre
affrontano la migrazione più lunga di ogni
mammifero marino, quattromila chilometri
dai tropici all’Antartico in cerca di cibo. Le
sfide delle nostre tre famiglie protagoniste,
sono ambientate in una storia globale ed
epica di cambiamenti stagionali, con una
minaccia crescente a causa del riscaldamento globale.
“Earth è in un certo senso – ha affermato
il regista Alastair Fothergill - un film
d’evasione, perché io voglio mostrare alla
gente gli spettacoli naturali del nostro pianeta,
che pochi potrebbero vivere di persona. Ma
se dovessimo rifare questo film tra dieci o
vent’anni, non potremmo riportare queste
straordinarie immagini sul grande schermo.
Quindi, c’è un messaggio sottile ma potente
dietro al film, che punta a incoraggiare gli
spettatori a sentirsi obbligati a fare qualcosa
per conservare il nostro magnifico e fragile
pianeta”. L’impegno, la qualità e la mole di
lavoro che si cela dietro questi prodotti è a
dir poco impressionante. E il risultato ne è la
prova tangibile. Earth ha delle immagini di
bellezza abbagliante, oltre che un messaggio
importantissimo. “Ho lavorato in alcuni
progetti imponenti – ha concluso Fothergill ma tutti scompaiono di fronte alle dimensioni
di Earth. 200 location, 4.500 giorni di lavoro,
oltre 40 cameramen. Avere accesso a certi
luoghi ha richiesto anni di negoziazioni. Ma
il risultato è straordinario.”
Earth - La nostra terra
(Earth, UK/Germania/Usa, 2007)
Regia di Alastair Fothergill e Mark Linfield
96’, Walt Disney, documentario
nostra terra
Dopo la morte della regina, uccisa dallo spavento in
seguito alla caduta di un topo nella sua minestra,
l’allegria è stata bandita, assieme ai topi, da tutto il
regno. Adesso un topolino dalle orecchie grandi e con la passione per i libri,
vuole salvare il regno dalla tristezza dimostrando che quello che sembri
non è uguale a quello che sei.
24 aprile
Le avventure del topino
Desperea
C
’era una volta nel regno di Doremi un topino molto
diverso dai suoi simili. Non solo per avere delle grandi
orecchie, che lo fanno somigliare ad un Dumbo in miniatura, ma per avere una passione enorme per i vecchi volumi conservati nella
grande biblioteca del castello dove lui vive di nascosto dai legittimi abitanti.
Una passione non da roditore di gustose pagine ingiallite, come sarebbe normale, ma di appassionato quanto instancabile lettore. Preferisce le storie di
cavalieri, ai quali sogna di unirsi, draghi che spera di combattere e belle
fanciulle che desidera salvare. Finché un giorno le vicende narrate dai libri diventano realtà. Desperaux incontra la triste Principessa Pea, e se ne innamora
perdutamente. Bandito dal Mondo dei Topi, a causa delle sue stranezze, e
spedito nel Mondo sotterraneo dei Ratti, il nostro eroe incontra Roscuro,
considerato da tutti un bandito. Anche Roscuro è stato esiliato nel
mondo sotterraneo perché a causa della sua intraprendenza è caduto
nel piatto di minestra della regina, facendola morire per lo spavento.
Ed anche Roscuro vuole Pea, ma i suoi piani sono molto diversi. E
quando la rapisce, Despereaux scopre di essere l’unico che può salvarla
e capisce anche che il più piccolo dei topi può trovare il coraggio di un
cavaliere dalla lucente armatura.
Primo lungometraggio animato in computer grafica della Universal, Desperaux è un prodotto estremamente raffinato sia nella grafica che nel
contenuto. Tratto dai libri per bambini di Kate DiCamillo, Le avventure
del topino Despereaux è una storia piena di coraggio, perdono e redenzione, dove una minuscola creatura insegna a tutti che solo la verità è
vincente e che quello che sembri non è uguale a quello che sei.
Le avventure del topino
Despereaux
aux
(The Tales of Despereaux, UK/Usa, 2008)
Regia di Sam Fell, Robert Stevenhagen
90’, Universal Pictures, animazione
24 aprile
S c o r d at e v i i f u r b e t t i d e l
quartierino, siamo a Londra, una
metropoli con una malavita seria,
impegnata a fregarsi con specchiata
d i s o n e s t à e c r u d e lt à . C e l a
racconta, nei suoi perversi quanto
paradossali meccanismi e con una
galleria di memorabili personaggi,
l’ex marito di Madonna.
RocknRolla
V
isto quello che succede nel mondo, a
cominciare dai furbetti ed ai banchieri ladroni di tutto il mondo, un film
come RocknRolla ci fa, per assurdo, tirare
un sospiro di sollievo. Esistono ancora dei
delinquenti seri, cattivi, anzi spietati, con
nome, cognome e soprannome. Impegnati
a fregarsi brutalmente, e quando serve ad
usare anche l’artiglieria. Sono degli autentici
quanto pittoreschi criminali, che vivono ai
margini del mercato immobiliare. Un mercato
che può rendere più della droga o della prostituzione. E chiunque voglia entrare in questo mercato – dal piccolo farabutto One Two
(Gerard Butler), al misterioso miliardario russo Uri Obomavich (Karel Roden) – deve fare
i conti con un solo uomo: Lenny Cole (Tom
Wilkinson). Gangster della vecchia guardia,
Lenny sa come arrivare ai suoi obiettivi e
tiene per il collo tutti i burocrati, gli intermediari o i banditi che contano. Basta solo
una telefonata e Lenny può far scomparire
ogni impedimento burocratico. Ma come gli
dice sempre il suo braccio destro Archy (Mark
Strong), Londra è ad un punto di svolta nella
malavita, con i grandi criminali che vengono dall’Est, fino a quelli affamati e disperati
della strada. E data la quantità di soldi che
circolano, tutti vorrebbero entrare a far parte
di questo mostruoso giro di affari. Ma, come
spesso succede quando sono in tanti a litigarsi la torta, cercando di fregarsi a vicenda,
l’affare multimilionario finisce nelle mani di
una rockstar drogata (Toby Kebbell) –che era
stato creduto morto ma che invece è, senza
alcun dubbio, vivo.
Dopo avere esplorato i bassifondi della
sua città, Londra, con Lock & Stock e con
Snatch, Guy Ritchie ritorna al cinema che
sa fare meglio. Una ‘commedia’ molto nera
e molto violenta, a base di sesso, droga e
rock’n’roll, con una galleria di personaggi
ed un subpolt decisamente ‘tarantiniani’. Un
fumettone pulp al 100%, serrato, rapido, con
attori e colonna sonora eccellenti.
RocknRolla
(UK, 2008)
Regia di Guy Ritchie con Gerard Butler, Jeremy
Piven, Thandie Newton, Gemma Arterton, Tom
Wilkinson
104’, Warner Bros., action/thriller
30 aprile
Un thriller politico, sullo stile
dei grandi classici degli anni 70,
all’ombra dei palazzi del potere
di Washington, incentrato su un
triangolo tanto esplosivo quanto
attuale: da una parte il potere,
dall’altra la stampa e dietro le
quinte il denaro.
C
apace, ambizioso, affascinante, la
carriera politica del deputato Stephen
Collins (Ben Affleck) sta per prendere il
volo: onorato servitore dello Stato, Presidente
della Commissione incaricata di approvare
le spese della Difesa, rappresenta il futuro
del suo partito. Tutti gli occhi sono puntati
su di lui, come potenziale candidato del
partito per le prossime elezioni presidenziali.
Fino al giorno in cui la sua assistente/
amante viene trovata barbaramente uccisa
e parallelamente vengono allo scoperto
alcuni segreti molto compromettenti. Cal
McCaffrey (Russell Crowe, Oscar per Il
Gladiatore) ha l’apparente fortuna di essere
un vecchio amico ed ex collaboratore del
deputato e contemporaneamente di avere
la piena fiducia del suo editore (Helen
Mirren, Oscar per The Queen), che gli ha
affidato questa indagine. Man mano che lui
e la sua partner, la giornalista Della (Rachel
McAdams) cercano di avvicinarsi all’identità
dell’assassino, cominciano a capire di essere
di fronte ad una trama che può far saltare in
aria le leve del potere del paese. Inoltre,
in una città popolata da spin-doctor e
politici molto avidi, scopriranno una
grande verità: quando sono in gioco
i miliardi non solo l’integrità, ma
anche la vita delle persone non
è più al sicuro.
Ispirato ad una serie televisiva in sei
puntate ideata da Paul Abbott e trasmessa dalla BBC nel 2003, la trama
è stata condensata in circa due ore
di film, e la storia è stata trasferita da Londra a Washington D.C.
La sceneggiatura è stata scritta
da alcuni dei campioni del genere ‘political thriller’, come
Matthew Michael Carnahan
(Leoni per Agnelli), Tony
Gilroy (la saga di Jason
Bourne, Michael Clayton)
e Billy Ray (Flightplan).
Diretto da Kevin Macdonald (L’ultimo Re
di Scozia) il film ha
avuto una produzione piuttosto
travagliata:
nel novembre
del 2007
State of
Brad Pitt, che doveva interpretare il ruolo
del giornalista, ha abbandonato il progetto
a causa di divergenze con il regista, ed in
seguito, a causa dei ritardi della lavorazione, anche Edward Norton si è visto costretto
ad abbandonare il progetto per impegni già
presi.
Il progetto invece è piaciuto subito a Russell
Crowe, che ha preso il posto di Pitt, e che
viene affiancato da Ben Affleck, nel ruolo del
politico. Il cast è stato completato da Helen
Mirren, nel ruolo del coriaceo principale di
Cal, Robin Wright Penn, nel ruolo della moglie di Collins, Rachel McAdams, nel ruolo
della collega di Cal, ed inoltre da Jason
Bateman e Jeff Daniels. La lavorazione del film ha avuto luogo tra
gennaio ed aprile 2008 a
Los Angeles e Washington D.C.
State of Play
(Usa/UK, 2009)
Regia di Kevin Macdonald con Russell Crowe,
Ben Affleck, Robin Wright Penn, Helen
Mirren, Rachel McAdams, Wendy Makkena,
Katy Mixon, Jeff Daniels, Maria Thayer, Viola
Davis, Jason Bateman
118’, Universal Pictures, drammatico/
thriller
Play
30 aprile
Dopo High School Musical 3, la Disney rilancia con un altro film per adolescenti tratto da una celebre serie tv: la favola di una
giovanissima rock star che deve scegliere tra
la gloria e la normalità. Imperdibili i duetti amorosi di Miley con Lucas
Till, altro divo in ascesa, già
visto in Walk The Line.
La giovanissima Miley
Stewart (Miley Cyrus) cerca di destreggiarsi fra la scuola, gli amici e la sua identità segreta di pop-star;
ma la crescente popolarità del suo doppio Hannah Montana inevitabilmente minaccia di prendere il sopravvento sulla sua vita, sprofondando la ragazza nel panico. Interviene suo padre Robbie Ray
Stewart (Billy Ray Cyrus), che decide di riportare Miley nella
piccolissima cittadina di Crowley Corners (Tennesse), dove ha
trascorso i primi anni di vita, per farle ritrovare sè stessa e
capire cosa è davvero importante nella vita. Il clima bucolico
e spartano che inizialmente disprezza, le riserverà invece
una avventura divertente e romantica che neanche Hannah
Montana avrebbe mai immaginato di vivere.
Hannah Montana The Movie
(Usa, 2009) Regia di Peter Chelsom
con Miley Cyrus, Emily Osment, Jason Earles, Mitchel Musso, Moises
Arias, Melora Hardin, Margo Martindale, Barry Bostwick, Peter Gunn,
Lucas Till, Vanessa Williams, Billy Ray Cyrus
Walt Disney, commedia
37
Dopo l’uscita nelle librerie americane
di Miles to Go, autobiografia che racconta le avventure di Miley Cyrus ora
arriva anche il film sulla sua vita. E il
tutto a soli 17 anni! Miley Ray Cyrus è
nata a Nashville (Tennessee) il 23 novembre 1992. Il padre, Billy Ray Cyrus,
è un famoso cantante country. All’età
di undici anni Miley si presentò al provino della serie tv Hannah Montana per
la parte della “migliore amica” Lilly
Truscott, ma la Disney la giudicò
“troppo esile”, così, d’accordo con il vice presidente di
Disney Channel Gary Marsh,
ottenne la parte di Zoe
Stewart/Hannah Montana.
In seguito il nome Zoe
Stewart fu trasformato in
Miley Stewart, nomignolo
dell’attrice/cantante.
Hannah Montana è una sitcom prodotta dalla Walt Disney, trasmessa in tutto il
mondo. Il telefilm racconta
le normali vicende di una
giovane adolescente, Miley
Stewart, che va a scuola, si
diverte con gli amici e fa tutte
le altre cose che fanno le sue
coetanee. Ma, ad insaputa di
tutti, di notte si trasforma in
Hannah Montana, una famosa pop star con milioni di
fan. Gli unici a conoscere
la doppia vita di Miley
sono suo padre, Robbie Ray
Stewart, che è anche il suo
manager, il fratello maggiore Jackson Stewart (Jason
Earles), e i suoi due migliori amici, Lilly Truscott
(Emily Osment) e Oliver
Oken (Mitchel Musso). Ora
questa storia è diventata
un film, diretta da Peter
Chelsom che porta il personaggio di Hanna Montana sul grande schermo per
un’altra fantasiosa produzione targata Disney, dopo
che abbiamo assistito, nel
2008, alla pellicola che
riprendeva i suoi concerti
in: Hannah Montana/Miley
Cyrus: Best of Both Worlds
Concert Tour per la regia di
Bruce Hendricks. In molti vogliono capire se la Cyrus è solo
una diva da piccolo schermo o se
invece è davvero destinata ad una
lunga carriera cinematografica. Riuscirà la Disney a bissare il successo
planetario di High School Musical 3,
con un altro film tratto da un’altra
famosissima serie televisiva?
30 aprile
Cosa nasconde il passato
degli X-Men? La storia di
Wolverine, il più amato e
tormentato degli X-Men,
protagonista di questo
prequel/spin-off della
saga , a ff o n da n e l l a
violenza di chi è stato
costretto a diventare una
macchina da guerra.
S
olo quindici anni fa,
prima che entrasse a
far parte degli X-Men,
aveva una vita normale. Poi
la sua rabbia diventa incontenibile a causa dell’assassinio della fidanzata Volpe d’Argento e dei suoi genitori. Ora lo
vediamo al fianco di Victor Creed
(Schreiber) alias Sabretooth, anche
lui mutante, anche lui selvaggio come Wolverine, ma molto più perfido. I due
compagni si ritrovano presto l’uno contro l’altro,
quando
il governo li arruola insieme ad altri mutanti nel programma Weapon X, per la
creazione di super-soldati, gestito dal terribile Stryker (Danny Huston). E Wolverine capirà finalmente dove indirizzare la sua irrefrenabile sete di vendetta per le
violenze e le mutazioni subite.
Uno dei punti di forza della saga di
X-Men è stato il ricambio artistico
alla regia dei vari episodi: da Zack
Snyder, a Brett Ratner ed a Bryan
Singer, per questo quarto capitolo il
testimone è passato al sudafricano
Gavin Hood, il cui dramma Tsotsi ha
vinto l’Oscar nel 2006 per il miglior
film straniero. Hugh Jackman torna
nel ruolo che lo ha reso famoso la feroce macchina da guerra dagli
artigli retrattili, e dalle straordinarie capacità di rigenerarsi. Prequel degli X-Men, il film racconta
il passato violento di Wolverine,
l’arruolamento nel programma
Weapon X, ed il rapporto con
Victor Creed, destinato a passare dall’amicizia all’odio.
Nonostante il film sia sostanzialmente un character piece
(una storia incentrata su un personaggio), nel suo percorso Wolverine
incontra molti altri mutanti, alcune
delle autentiche leggende degli XMen, oltre a Sabretooth, sono da
segnalare Deadpool, interpretato
da Ryan Reynolds, un supereroe dal
grande senso dell’umorismo; Becco
(Dominic Monaghan di Lost), dalla
forza sovrumana e in grado di volare, e Gambit (Taylor Kitsch) capace di
far esplodere qualsiasi cosa. Nel ruolo
dell’eroina romantica Silver Fox, troviamo
invece la giovane Lynn Collins.
“Io vi devo tutto ragazzi! - ha scritto l’attore
in una lettera indirizzata ai suoi fan - state
certi che Wolverine sarà un film che vi emozionerà davvero”. “Per quel che riguarda i film
precedenti – ha aggiunto l’attore che è anche
produttore della pellicola girata in Australia
e Nuova Zelanda - ho pensato che il personaggio fosse un pò troppo soft. Mi sono accorto
che ci eravamo allontanati dalla vera essenza
di Wolverine: lui è uno che è dovuto diventare
cattivo per sopravvivere. Si tratta di un personaggio che mi ha sempre ricordato l’Ispettore
Callaghan o Han Solo. Ha un sacco di difetti,
ecco perché piace alla gente. Sta cercando duramente di capire chi è e cosa vuole. Ed è stato uno dei primi anti eroi dei fumetti“. Liev
Schreiber che nel film è Creed, ha affermato:
“Il mio personaggio lascia sbalorditi, è uno
che non si scompone mai nonostante sia di
una perfidia mostruosa. E’ molto shakespeariano. Mi ricorda l’Edmund di Re Lear”.
X-Men le origini: Wolverine
39
(X-Men Origins: Wolverine, Usa/Australia/
Nuova Zelanda, 2009)
Regia di Gavin Hood
con Hugh Jackman, Ryan Reynolds, Liev
Schreiber, Dominic Monaghan, Lynn Collins
97’, 20th Century Fox, fantasy/action
Pupi Avati
La mia spensierata
gioventù
di Nicoletta Gemmi
Eravamo quattro amici al bar… ma io non potevo entrare! Ci dice subito il regista Pupi Avati. Il bar
Margherita era un sogno per me, che allora avevo solo 16 anni, e non potevo far parte di quel gruppo
al testosterone che lo frequentava. Bologna, 1954, Avati abitava di fronte a quel mitico luogo che si
trovava in Via Saragozza. A 70 anni il regista firma il suo ‘amarcord’, per divertirsi, dare sfogo a ricordi e immaginazione, in una atmosfera leggera. Dal 3 aprile al cinema, distribuito da 01 Distribution.
Signor Avati, da un pò di tempo ha deciso di lavorare
moltissimo, ed inoltre spaziando in tutti i generi.
E’ vero non sono mai stato così tanto prolifico e poterselo permettere è un gran bel privilegio. Perché essere
prolifici vuole dire potere spaziare continuamente in ambiti che sono sempre diversi. Ed è anche vero che dopo
un film duro, provante, come Il papà di Giovanna, non
mi andava di ribadire, riconfermare, un clima plumbeo,
struggente e drammatico come quello. Tra l’altro non
credo nemmeno che sarebbe stata una scelta azzeccata.
Io sono uno che ha bisogno continuamente di contraddirsi, di andare in un altrove che più lontano è, meglio
è. Anche prima di Il papà di Giovanna avevo fatto un
thriller con Il nascondiglio, e quindi, ho la necessità di
fare sempre film diversi uno dall’altro. Nell’atteggiamento
che io ho nei riguardi delle storie che racconto occorre
essere sollecitati dalla differenza, altrimenti si rischia
di cadere nella maniera o in una forma di rassicurazione
eccessiva. Inoltre, io ho settant’anni, e le storie che voglio raccontare sono ancora tante. Così, mi devo sbrigare,
non ho altra via.
Quanto c’è di autobiografico in questo film?
C’è lo sguardo di un ragazzo di 16 anni che osserva degli
uomini più grandi di lui, all’incirca dei trentenni, che
guarda con l’ammirazione ingenua, un po’ bambinesca, di uno che vede in questi clienti di un
bar delle figure ‘fantastiche’. Dico ‘fantastiche’ ai miei occhi questi giovani si divertivano molto, facevano battute, guardavano
le donne, prendevano in giro loro stessi…
erano bizzarri. E il mio protagonista, che si
chiama Taddeo, vede in questi individui i
suoi eroi. Quindi di autobiografico c’è
il mio sguardo. Sono io che sono
molto più giovane di loro e
che da grande vorrei diventare uno del bar Margherita, dato che in quegli anni ne ero escluso perché
troppo piccolo. Poi fortunatamente, mi sono
ricreduto. Ma, allora,
mi sarebbe piaciuto
terribilmente essere
come loro. In particolare il personaggio che fa Diego
40
Abatantuono, che è il leader, il boss del bar… lo ammiravo tantissimo. Ora, i giovani degli anni cinquanta visti
oggi, non sembra che siano passati solo cinquant’anni, ma pare di avere trattato un argomento ambientato
nell’Alto Medioevo. Perché i comportamenti, gli atteggiamenti, la dissipazione del tempo, la sconsideratezza, la
mancanza di impegno, il disinteressarsi degli adulti, non
esistono più. Il grande privilegio di quella generazione
è stato proprio quello di non contare nulla. E questo ha
permesso ad ognuno di loro di farsi la sua vicenda personale, che poi era limitata a quel microcosmo, ma era una
possibilità che attualmente non esiste più.
Come vede la gioventù di oggi?
Se devo rispondere in generale, direi male. Mi spiego.
La gioventù che racconto io rispetto a quella di oggi
è cambiata in maniera sostanziale. Non per niente ho
usato il termine Alto Medioevo, nonostante ci dividano
solo cinquant’anni. Negli anni ’60 c’è stato il momento
della consapevolezza, il momento in cui i giovani hanno
iniziato a contare in modo sempre più prepotente, godendo di questa loro visibilità che gli è stata concessa,
ma pagando anche un prezzo altissimo. Oggi il punto di
riferimento di tutti, dai media al mercato, sono i giovani
e, questo riflettore costantemente puntato su di te, lo
paghi. Piace ai giovani, piace a tutti, questo è il messaggio che passa. Io sono cresciuto nella disattenzione e indifferenza, come il resto della gioventù
di allora, ma non eravamo privi di prospettive
come il mondo attuale, che trovo una scorrettezza
estrema nei confronti dei nostri ragazzi. So che
è anche scorretto il mio di atteggiamento, ma io
vivo di una nostalgia crescente.
Le piace il termine ‘amarcord’ per il
suo film?
Se facciamo riferimento al capolavoro di Federico Fellini mi piace
da morire… Se, invece, come
immagino si fa riferimento a
quello che io racconto nel film,
è appropriato fino ad un certo
punto. Perché la storia è fatta dei miei ricordi ma anche,
moltissimo, dalla mia immaginazione. Il passato ce lo
ricordiamo come avremmo
voluto che fosse.
Kiefer Sutherland
Un Generale di cartone
di Marco Spagnoli
Negli ultimi otto anni il nome di Kiefer Sutherland è stato associato frequentemente a quello di
Jack Bauer, agente segreto con la licenza di uccidere pur di proteggere gli Stati Uniti, protagonista
della serie di culto 24. Un’icona dell’epoca post 11 settembre che ha elevato Sutherland al rango di
superstar internazionale e che, al tempo stesso, ne ha messo a dura prova le notevolissime qualità
umane ed interpretative. Nel primo film d’animazione interamente realizzato in 3D dalla DreamWorks
Animation Mostri contro Alieni, Sutherland presta la voce al Generale W.R. Monger, un cacciatore di
mostri che un’improbabile squadra di esseri molto diversi tra loro contro una letale minaccia aliena.
Un personaggio esilarante che l’attore quarantaduenne ha interpretato con la simpatia e il carisma
che gli sono noti e per il quale dice di avere avuto diverse fonti di ispirazione.
Quanto è stato difficile recitare soltanto con la propria voce?
Sono stato molto contento del fatto che i produttori non
volevano che la mia voce suonasse come quella di Kiefer
Sutherland o come quella di Jack Bauer. Mi hanno consentito di creare il tono adatto per un personaggio come
quello del Generale W.R.Monger che io ho considerato
subito come molto divertente. Per il suo stile mi sono
ispirato al sergente di Full Metal Jacket di Stanley Kubrick che, in pratica, è come se stesse sempre urlando.
Del resto il mio personaggio preferito dei cartoni animati
è Yosemite Sam, l’amico – nemico di Bugs Bunny con i
baffoni rossi e le pistole sempre in mano.
Il suo generale ricorda anche un po’ l’interpretazione di George C. Scott, generale in un altro film di Stanley Kubrick: Il
Dottor Stranamore…
Dubito che George C. Scott si sia ispirato
a Yosemite Sam… Effettivamente dal punto di vista di come si muove il Generale
Monger credo che ci siano dei riferimenti al
Dottor Stranamore.
Mostri contro Alieni è, a tutti gli effetti,
un film di fantascienza…
E io adoro la fantascienza! E’ un genere che
ti consente di affrontare la non realtà e i
personaggi hanno una maggiore libertà di
muoversi nell’ambito di territori del tutto nuovi e sconosciuti. Ogni cosa che ti
sgancia un po’ dalla realtà ti consente
di poterti esprimere al meglio ed essere
più libero.
Quanto è difficile passare da Jack
Bauer al Generale W.R.Monger?
Certo, tra una stagione e l’altra
di 24 posso recitare in Mostri
contro Alieni e divertirmi molto, ma mentre interpreto Jack
Bauer devo restare concentrato
su di lui, altrimenti ‘sono guai’.
Quello che mi spaventa adesso, è
tornare sul set il mese prossimo
per girare la Stagione 8 che, forse , sarà anche l’ultima. Quando,
poi, però, interpreto Jack Bauer
42
per dieci mesi di seguito e riesco ad assumerne il ritmo
e le varie routine, tutto diventa più spontaneo.
E’ molto impegnativo essere Jack Bauer?
Moltissimo. Dal punto di vista fisico devi allenarti per vari mesi per essere pronto. L’elemento psicologico è molto
più complicato. Una stagione di 24 inizia ad essere girata
con soli quattro episodi pronti. Gli altri vengono scritti in
contemporanea sul set. Alle volte ci mettiamo insieme a
lavorare su quegli scripts che sia noi che loro sappiamo
non essere perfetti, per migliorarli il più possibile. E non
sapere cosa accadrà al tuo personaggio e come sarà la
prossima sceneggiatura crea un pò di ansia.
Perché, oggi, la fiction televisiva è diventata così interessante e di successo?
Voglia di Tenerezza, Gente Comune, Taps, Il Padrino e Il Braccio violento della legge: sono tutte
espressioni di un cinema che non esiste più e che,
soprattutto, non viene più prodotto. Da quando
gli Studios non sono più posseduti da veri cineasti
ed amanti del cinema, ma dalle corporations. Oggi Hollywood è proprietà di grandi compagnie
come General Electric, Sony, Coca-Cola e il
cinema è prodotto sulla base di scelte
finanziarie che non hanno niente a
che vedere con l’arte. Chi li fa oggi
questi film? La televisione e canali
come l’HBO che ha prodotto un film
come The Gathering Storm che è
uno dei miei preferiti degli ultimi
anni. Non solo 24, ma show come
Sex and the City, I Sopranos, The
Wire, che hanno portato alle massime conseguenze quello che è stato iniziato quindici anni fa da una
serie come E.R. che sin da subito ha
imposto un approccio molto personale e che mi aveva immediatamente
colpito.
Parliamo del futuro di 24?
L’ottava stagione, ragionevolmente, dovrebbe essere l’ultima. Poi,
penso, che saremo finalmente
pronti per realizzare un film
destinato ad uscire al cinema.
Staremo a vedere…
Chi nasce lupo ...
di Marco Spagnoli
Hugh Jackman
“Wolverine è un personaggio difficile che mi ha sempre richiesto la maggiore dose di concentrazione rispetto a tutti gli altri che ho mai interpretato. Fisicamente devi allenarti molto, ma - al tempo stesso – il
segreto sta nel riuscire ad interiorizzare la sua psicologia. Per me lui rappresenta una sorta di “getto
di freddo”, sempre pronto ad esplodere e irrompere sui suoi nemici. Al suo interno c’è sempre l’inferno
e - in questo - è molto diverso da me che sono una persona più socievole e spontanea.”
Hugh Jackman parla così della sua ‘quarta volta’ da Wolverine, personaggio dei fumetti Marvel che dopo tre avventure con gli X men, ‘debutta’ in un film di cui è il
protagonista solitario in quella che dovrebbe essere una
serie di pellicole dedicate ai singoli supereroi e ai loro
nemici come, la prossima incentrata sull’ambiguo Magneto
interpretato da Sir Ian McKellen. Nel cast ci sono anche
Ryan Reynolds e Liev Schreiber che seguono il soldato
Logan nel suo viaggio alla scoperta del proprio passato
e del mistero che lo ha trasformato nel letale mutante
soprannominato Wolverine.
in costume e coperto di polvere bianca come chiedeva
il copione del film di Baz Luhrmann e mi sono seduto
con gli altri produttori e tecnici per parlare di Wolverine.
Poi, dopo quarantacinque minuti, mi sono alzato e sono
tornato sul set da Nicole Kidman. Un’altra pausa e sono
tornato a finire la riunione lasciando ovunque, tracce del
mio passaggio con impronte bianche dappertutto…
Le riprese di Wolverine sono iniziate immediatamente
dopo quelle di Australia, ma quando poi è finita la lavorazione per un mese non ho fatto nulla, perché altrimenti
avrei avuto un collasso…
Cosa la lega, in particolare, a Wolverine?
E’ il primo personaggio importante che ho interpretato in
un film ed è l’ultimo che mi sarei mai atteso di portare
sullo schermo: un supereroe tratto da un fumetto in una
pellicola d’azione? Un’esperienza inattesa, per un ruolo
che mi ha portato molta fortuna e che sono orgoglioso
di avere interpretato sul grande schermo, in
quanto psicologicamente molto interessante. Il primo film che ho fatto e che ha
avuto grande successo è stato X men:
da lì ho tentato sempre di cimentarmi
con ruoli e personaggi differenti per
tornare di tanto in tanto a questo personaggio.
Avete girato il film in Australia e Nuova Zelanda per
facilitale il lavoro?
In parte sì. In realtà, però, avevamo girato in Nuova Zelanda X men 2 e serviva la stessa ambientazione. Wolverine
esplora il passato di Logan prima di diventare il supereroe
che tutti conosciamo. Quindi, oltre che per facilitarmi le
cose, aveva un certo senso per la storia. Del resto come
produttore sentivo il bisogno di stare vicino il più
possibile al progetto e non di dovere essere costretto
a seguirlo a distanza.
Lei è molto coinvolto in questo film di
cui è anche produttore: ha girato Wolverine, praticamente, subito dopo Australia…
E’stata un’esperienza interessante,
ma dura anche per me che sono
abituato da sempre a lavorare molto. E’ stato un po’
come quando sei giovane
e reciti ogni sera a teatro
per un anno senza vacanza. Una vita di lavoro
senza soluzione di continuità. Ricordo addirittura
di avere avuto una riunione di produzione, mentre
stavo girando una serie di
scene di Australia negli
Studios della Fox a Sidney.
Non potevo mancare e così, durante la pausa, mi sono presentato interamente
39
Come protagonista e produttore cosa le premeva
di più?
Desideravo ‘cambiare’ rispetto alla trilogia degli X
men. Wolverine è un film completamente diverso
che non doveva rischiare di essere trasformato in ‘X
men 4 travestito’ . Per questo motivo era interessante cercare un nuovo set e un’altra ambientazione. Non volevo lo
stesso regista, né il medesimo
direttore della fotografia e
la stessa troupe. Wolverine doveva essere, come è
diventato, un qualcosa di
completamente nuovo e
diverso. Un po’ come Casino Royale per la saga
di 007: non uno spin off
o un seguito, bensì un
progetto nuovo. In
questo senso la Nuova
Zelanda ci ha permesso di dare alla nostra
storia un orizzonte
più vasto di quanto
avremmo avuto in
Canada.
43
DVD DEL MESE
Ultimatum alla Terra
L
’edizione in Blu-ray di Ultimatum alla
Terra, remake con Keanu Reeves diretto
dal regista Scott Derrickson dell’originale di Robert Wise include anche il formato
tradizionale in Dvd. 20th Century Fox Home
Entertainment lancia una nuova strategia di
vendita del formato di ultima generazione
Blu-ray, affiancandolo al tradizionale Dvd,
scegliendo un titolo che appaga in pieno le
aspettative sull’alta definizione. L’edizione
speciale di Ultimatum alla Terra include
dunque il disco Blu-ray con il film e tutti i
contenuti speciali in alta definizione, più il
film in formato Dvd senza gli extra. Il prezzo
di questo nuovo formato, Blu-ray + DVD, rimane invariato rispetto ad un normale prodotto
Blu-ray ovvero 26.90 Euro.
In un’unica confezione e ad un prezzo competitivo, il consumatore farà entrare nella propria
casa tutti i formati disponibili per l’intrattenimento domestico: il film in alta definizione (Blu-ray) ed il tradizionale Dvd da potere
portare in giro, magari sul Laptop oppure da
regalare agli amici.
Il film è il rifacimento contemporaneo
dell’omonimo classico di fantascienza del
1951, la celebre scienziata Helen Benson (Jennifer Connelly) si ritrova faccia a faccia con un
alieno chiamato Klaatu (Keanu Reeves) che ha
viaggiato nell’universo per avvertire l’umanità
di un’imminente crisi globale. Quando alcune
forze che sfuggono al controllo di Helen ritengono ostile l’extraterrestre e gli negano la
possibilità di parlare ai leader del mondo come
aveva richiesto, lei e il figliastro Jacob (Jaden
Smith) scoprono rapidamente le conseguenze
mortali della frase di Klaatu che si reputa “un
amico della Terra”. Ora Helen deve trovare un
modo di convincere questa entità che è stata
inviata per distruggerci che l’umanità in realtà
merita di essere salvata. Ma potrebbe essere
troppo tardi. Il processo ha avuto inizio.
Parla il regista Scott
Derrickson
Robert Wise nel 1951, interpretato da Keanu Reeves, Jennifer Connelly, Kathty Bates
e John Cleese in cui l’alieno Klatu chiede ai
terrestri di smetterla di distruggere le risorse
e l’habitat del pianeta dove vivono.
“E proprio in virtù di questo cambiamento, un
remake aveva decisamente senso. Riguardando
il film originale mi piaceva molto il modo in
“Ci sono certi film di cui non andrebbe mai
fatto il remake, mentre nel caso di Ultimatum
alla Terra, ho pensato che fosse possibile attualizzare la sua storia ambientandola oggi.”
Così Scott Derrickson, racconta la genesi della
pellicola ispirata al grande classico diretto da
Imperdibili in alta definizione sono soprat-
Edizione Speciale con Blu-ray
e Dvd tradizionale
ULTIMATUM ALLA TERRA - ED. SPECIALE
BLU-RAY + DVD include:
-Il DVD del film Ultimatum alla terra
-BLU-RAY del film Ultimatum alla Terra e i seguenti Contenuti Speciali in alta definizione.
Manufatti di Klaatu mai visti: ultimatum alla
terra - versione PICTURE IN PICTURE
o Scene tagliate
o Costruite il vostro Gort
o Ripensare Ultimatum alla Terra
o Scrutare il cielo: alla ricerca di vita extraterrestre
o Il giorno in cui la terra era “verde”
o Commento dello sceneggiatore David Scarpa
o Trailer cinematografico
o Galleria fotografica:
-Arte concettuale
-Storyboard
-Foto di produzione
CARATTERISTICHE TECNICHE BLU-RAY:
Audio: Italiano 5.1 DTS; Inglese 5.1 DTS HD
Master Audio; Francese 5.1 DTS; Russo 5.1
DTS; Ucraino 5.1 Dolby Digital.
Sottotitoli: Italiano, inglese per non udenti,
Francese, Russo, Ucraino, Olandese, danese,
Finlandese, Norvegese, Svedese, Estone, Lituano, Lettone.
Menù: Italiano, Inglese, Francese,Russo, Olandese.
CARATTERISTICHE TECNICHE DVD:
Audio: Italiano 5.1 Dolby digital; Inglese 5.1
Dolby digital; Spagnolo 5.1 Dolby digital
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Spagnolo
Menù: Italiano, Inglese, Spagnolo
58
tutto le creazioni del regista Scott Derrickson
e del suo team di visual designers che hanno
dato vita ad eccezionali effetti visivi in computer grafica, con un’attenzione particolare
per i tre elementi chiave del film: il robot gigante Gort, la veste dell’alieno e la navicella
con la quale Klaatu arriva sulla terra.
cui commentava le istanze sociali di quegli
anni. ... Chi l’ha visto allora è rimasto soprattutto spaventato. E’ stato, senza dubbio, uno
dei film più terrorizzanti degli anni Cinquanta
che ha segnato diverse generazioni. E’ stato
l’equivalente di quello che ha rappresentato
Lo Squalo per la mia generazione…”
di Marco Spagnoli
Il passato è una terra straniera
DVD
Di Daniele Vicari con Elio Germano, Michele Riondino, Chiara Caselli, Valentina Lodovini, Marco Baliani, Daniela
Poggi
Audio DD 5.1: Italiano
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: Rumori di fondo (Making of); Interviste al regista, agli attori, all’autore del romanzo Gianrico Carofiglio,
Scene tagliate, Trailer
Studente modello, figlio di intellettuali borghesi, Giorgio conduce la vita normale e ordinaria di un
ragazzo di ventidue anni. Una vita senza crepe, almeno in apparenza, fino a quando una sera incontra
Francesco. Bello ed elegante, Francesco esercita su uomini e donne un fascino misterioso e oscuro.
Per vivere gioca a carte, sa vincere, ma più che fortunato è un abile baro e sembra avere in mano le
chiavi per il successo. Giorgio diventa amico di Francesco, ma anche suo complice...
01 Distribution - € 19,90
Miracolo a Sant’Anna
di Spike Lee con Derek Luke, Michael Ealy, Pierfrancesco Favino, Valentina Cervi
Audio DD 5.1: Inglese, Italiano
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: La Storia, la Memoria: Sant’Anna di Stazzema - 12 Agosto 1944, Sant’Anna di Stazzema - 12 Agosto
1944: l’Eccidio, Scene tagliate, Galleria fotografica, Trailer
Ambientato in Toscana nel 1944, è la storia di quattro soldati afroamericani della 92ª Divisione “Buffalo Soldiers” dell’esercito statunitense - interamente composta da militari di colore - che rimangono bloccati in un
piccolo paese al di là delle linee nemiche, separati dal resto dell’esercito, dopo che uno di loro ha rischiato
la vita per trarre in salvo un bambino italiano. Asserragliati sulle montagne toscane con i tedeschi da un
lato ed i superiori americani incapaci di gestire gli eventi dall’altro, i soldati riscoprono una dimenticata
umanità tra gli abitanti del paese, insieme ad un gruppo di partigiani e grazie all’innocenza ed al coraggio
del bambino italiano, il cui affetto dona loro un segnale di speranza per riuscire ad andare avanti.
01 Distribution - € 19.90
La Fidanzata di Papà
di Enrico Oldoini con Simona Ventura, Massimo Boldi, Natalia Bush, Elisabetta Canalis, Max Cavallari,
Nino Frassica, Biagio Izzo, Enzo Salvi
Audio DD 5.1: Italiano
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: Dietro le quinte, Scene tagliate, Intervista a Massimo Boldi, Intervista a Simona Ventura, Trailer
cinematografico originale
Un bambino sta per nascere. I futuri genitori, Barbara e Matteo, sono due ragazzi italiani che vivono e
lavorano a Miami, dove gestiscono un ristorante sul mare mentre atte. Matteo è gelosissimo della sua
fidanzata, ma in realtà è Barbara che dovrebbe guardarsi da quella seduttrice di Felicity che insidia da
sempre il suo Matteo. Massimo, il padre di Matteo, titolare di un albergo nel centro di Cortina, è un
uomo allegro, imprevedibile e stralunato…
Medusa Video - € 15,90
Bolt - Un eroe a quattro zampe
Di Byron Howard & Chris Williams (Animazione) con le voci originali di
John Travolta, Miley Cyrus, Malcolm McDowell, James Lipton
Audio DD 5.1: Italiano, Inglese
Sottotitoli: Italiano, Inglese
Extra: Scene Eliminate, Una nuova razza di registi: il viaggio dei
realizzatori del film; Attore, parla! Le voci di Bolt; Creare il mondo di
Bolt; In studio con John Travolta e Miley Cyrus; Cortometraggio extra “Super Rhino”
Bolt è la stella del più famoso programma di Hollywood. l’unico
problema è che lui pensa sia tutto reale. Quando il super eroe è
accidentalmente spedito a New York e separato da Penny, la sua
co-star e padrona, Bolt si mette all’opera per trovare la strada per
tonrare a casa. Insieme al simpaticissimo Rhino, fan numero 1 di
Bolt ed alla gattina randagia Mittens, Bolt parte per una magnifica
avventura durante la quale scoprirà che non ha bisogno di super
poteri per essere un eroe.
Walt Disney Motion Pictures Home Entertainment - € 22.00
LE BATTUTE
di Boris Sollazzo
“La mia sorellina troia dice che MySpace è come le Chat per
scopare”
“ Beh, ma che dovrei fare scusa? Insomma le cose sono cambiate le persone non si conoscono più dal vivo, ormai, organicamente. Se voglio affascinare in qualche modo il sesso
opposto non vado dal parrucchiere, aggiorno il mio profilo.
Le cose stanno così”
la matassa
“Sai? Sei uno stronzo se stai con una donna troppo a lungo e
non la sposi. Ma poi te la sposi e sei uno stronzo per averla
sposata prima di essere pronto. Cazzo, non lo so”
La matassa
“Signore, parliamoci chiaro, per voi l'Italia è la casa più bella, ma
non avete le chiavi. Io vi do il piede di porco”
“Oggi la malattia fa passi da gigante”
“Quella è la medicina”
“Vabbè, diciamo che camminano di pari passo”
“Se un uomo ti dà il suo numero invece di chiederti il tuo,
non gli piaci”
“Ha preso il mio prima, ma poi mi ha dato..”
“E poi, se un uomo vuole trovarti, credimi, ti troverà. Io una
volta ho chiamato 55 Lauren Bells prima di trovare quella
giusta”
“Questa è forte. E poi?”
“Ho scoperto che alla luce del sole aveva il culo troppo
grosso”
“È la tua innata sensibilità che ti rende irresistibile
per le donne?”
“Tu credi essere forte perché le donne sono intercambiabili per te? Sicuramente non soffrirai o non
ti renderai ridicolo ma così non ti innamorerai mai. Tu non sei forte. Tu sei solo, Alex.
Io farò una serie infinita di cazzate, ma
so di essere più vicina all'amore di quanto non lo sia tu”
“Grazie per i vostri baci e i vostri abbracci coi quali mi
avete trasmesso il vostro affetto. E sicuramente qualcos’altro”
“Il tempo è galantuomo, ma a volte è carogna”
Fortapàsc
Gran Torino
“Ehi vecchio, tornatene a casa”
“Certo, prima ti faccio un buco in faccia, poi torno a casa e dormo come un pupo. Con quelli come te ci facevamo i
sacchetti di sabbia in Corea”
“Avete mai fatto caso che a volte si incrocia qualcuno che
non va fatto incazzare? Bene quello sono io”
“È una cosa comune, le donne hmong si adattano meglio. Le ragazze vanno al college, i ragazzi in galera”
la verita' e' che non
gli piaci abbastanza
“E chi lo dice che era Carmine Alfieri?”
“Sembrava proprio lui”
“Ah, e allora ci apriamo a quattro
colonne: ci sembrava Carmine
Alfieri”.
“Siamo quasi sicuri”
“Addirittura? Abbiamo l’esclusiva,
quindi. E allora cinque colonne: siamo
quasi sicuri fosse Carmine Alfieri”
“Dio santo, ho più cose in comune con questi musi gialli che
con quei depravati della mia
famiglia. Cristo santo”
La verità è che non
gli piaci abbastanza
“Senti so com'è quando si scarica una donna- okay? Io lo faccio
spesso e volentieri. Perciò fidati di me, se ti dico che se un
uomo ti tratta come se non gliene fregasse un cazzo di te non
gliene frega un cazzo davvero.
Senza eccezioni”
gran torino
DEL MESE
“Poteva essere bella quella pioggia,
poteva fare un po’ di pulizia. Ma a
Torre anche l’acqua si trasforma subito
in fango”
racconti incantati
L'entreneuse Marcella venne presentata
come studentessa modello agli amici del
bar:
“ è qui a Bologna per fare
l'università...”spiegò Manuelo
“ E a quale facoltà vuole iscriversi ?”
“ beh...per cominciare un po' a tutte...”
chiarì Marcella nell'approvazione generale.
“Io la capisco, Siani, pure io da giovane volevo cambiare il mondo. Poi
passano gli anni e tutto diventa più
chiaro”
“Ah, per questo è diventato socialista”
Regola numero sette del Bar Margherita:
“Nella classifica del bar, al quarto posto ci sono i finocchi,al terzo i
democristiani,al secondo i comunisti, e al
primo quelli che invece di parlare cercano
una che gliela dà”
“Dai retta a Sasà, Giancà, questo non
è un paese per giornalisti giornalisti,
ma per giornalisti impiegati”
Racconti incantati
“Ora vi racconterò una storia. Ma come sanno tutti i bravi narratori, prima
di cominciare è meglio assicurarsi che il pubblico sia attento.
Siete seduti comodamente? Qualcuno ha bisogno di andare in
bagno? Ah, lei, signore, lì in fondo? Beh, la trattenga. Siete
pronti?”
“Cosa mi è piombato in testa adesso?”
“Soltanto Pallocchio, il porcellino d'india”
“Perché lo chiamate Pallocchio?”
“Per i suoi occhi grossi”
“Wow! Grossi? Sarebbero enormi persino su un dinosauro. Sono degli occhi o delle palle da bowling?”
“Credi che tornerà, il mio papà?”
“Uh, bella domanda, io penso… che deve avere avuto una specie di disfunzione mentale per non voler passare con voi due
ogni singola giornata. Ma una cosa è certa, avrete sempre vostra madre, avrete sempre questa ragazza, che
vi farà compagnia. E me, io non vado da nessuna
parte. Okay? Sono come la puzza dei vostri piedi,
sarò sempre nei paraggi”
Gli amici del Bar Margherita
“No il seno non me lo tocchi...”
“Mica te l'ho toccato...”
“Col pensiero me l'hai toccato, se vuoi
toccarmelo prima ci fidanziamo poi me
lo tocchi di sotto e di sopra...”.
“Va bene ci fidanziamo e te lo tocco
di sopra e di sotto, però subito...”
“Mi sono sognato che mi mangiavo
un piatto di bulloni. Poi li condivo con l’olio, con il super sint..
mi sono rimasti qua. Pensa te
i bulloni nel sogno, forse ho
fame”
gli amici del bar
margherita
rocknrolla
“Ma dove ti sei nascosto..
eh?”
“Non faccio altro che scrivere”
“Si tutto il giorno…la notte come il giorno si”
“La prossima settimana consegno
eh? Ho appena finito di scrivere un
pompino…vacca boia!”
“Che pompino hai scritto oggi?”
“D’autore…nella neve…di notte”
“Un pompino bianco”
“Non muoio secco ai tuoi piedi per una sigaretta. La mia ragazza mi ha lasciato.
Ho avuto un infarto e non riesco a
lavorare come voglio”
“Perché ti ha lasciato?”
“Cazzo di domanda..Ohhh finalmente fumo”
“Finalmente ridi”
“Una serata meravigliosa”
RockNrolla
“Ho letto la vostra inserzione
sugli occhiali K, ma fanno vedere le
donne nude solo in Svizzera o anche
in Italia ...e a Bologna funzionano
? Per averli immediatamente?“
“Volevo chiederti se ti piacerebbe
uscire ...”.
“Da dove ? “
“Ma no, con qualcuno”
“ mica con te ...”
“ scherzi no...mica con me...”
“ beh allora si”
Questione di cuore
In un museo. “Ho un quadro uguale a casa, ma nel
mio c'è un uomo che pesca”
“Dalle tue parti questo si chiama umorismo?”
“Dalle tue questa si chiama arte?”
“June, tesoro, quante volte è morto Johnny Quid?”
“E' la terza volta quest'anno”
“Non c'è niente di male a essere finocchio, Bob, o gay
come vuoi chiamarlo. Dentro (in galera) è pieno di gente come te, ti piacerà”
“Dovevi ammazzarlo il rospo invece di sputarlo!”
“One Two sono in debito con te. Questi tirano più di una
macchina di formula 1!”
“Dicono che ti godi una nave solo per due giorni. Quella in
cui la compri e quella in cui la vendi”
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