La scuola come comunità educante a cura di Paola Di Gennaro ed
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La scuola come comunità educante a cura di Paola Di Gennaro ed
La scuola come comunità educante a cura di Paola Di Gennaro ed Emma Francesconi La comunità educativa come luogo interiore e rassicurante di crescita Il cambiamento è sempre un processo generativo, produce qualcosa di nuovo, di creativo rispetto alle conoscenze, ai modelli, alle procedure precedenti, ma va inserito in un quadro cognitivo, affettivo, relazionale equilibrato. Aiutare gli alunni a cambiare, a crescere nell’io e nel noi si può fare tenendo, però, la vela sempre tesa e stabile tra le onde del movimento esperenziale, tra i marosi di tempeste emotive e cognitive inattese e coinvolgenti. Li si spinge a navigare tra paure, incertezze, errori e fallimenti, ma ogni giorno con una forza nuova, spronandoli a non sostare nello stagno rassicurante, ma fermo, del conosciuto. Quello che i ragazzi non devono mai perdere di vista è la luce del faro dei valori che spinge la vela a lottare contro il vento e a respirare il cielo. L’educazione è l’impronta che lasciano sulla sabbia dell’isola in cui finalmente approdano e che poi scoprono essere un arcipelago. In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale,intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e viva. La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare ad essere. La scuola va intesa quindi come una COMUNITA’ INCLUSIVA La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le identità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda le questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzitutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza. Le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e all’innovazione educativa. ITALO FIORIN UNIVERSITA' LUMSA ROMA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO - FINALITA’ GENERALI LA SCUOLA COME COMUNITA’ EDUCATIVA • Passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. Questo nuovo scenario è ambivalente per ogni persona, per ogni comunità, per ogni società: si moltiplicano i rischi e le opportunità. • Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione. • La scuola ha il compito di conferire “sensi” alla varietà delle esperienze degli alunni, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti. • L’orizzonte territoriale della scuola si allarga. Ogni specifico territorio possiede legami con le varie aree del mondo e con ciò stesso costituisce un microcosmo che su scala locale riproduce opportunità, interazioni, tensioni, convivenze globali. • Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. (Indicazioni per il curricolo) Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini La scuola, quindi, come risposta accogliente e plurale all’individualismo esasperato e disperato delle nuove generazioni • • • • • Luogo culturale e relazionale in grado di creare legami nella nuova geografia umana: si sono dissolti e dilatati i confini esteriori, occorre ridelineare quelli interiori di un’etica che sottenda il “vivere sociale” Scuola comunità intesa come spazio per progettare FUTURI ricchi di senso per ognuno: indicare gli orizzonti di senso a sguardi in crescita Scuola comunità quale spazio culturale di sintesi e di confronto di proposte di tutte le componenti sociali Definizione aperta di sentieri educativi declinati secondo le categorie vicino/lontano, accordo/contrasto, esteriorità/intimità, razionalità/incanto Riempire le parole chiave del progetto di formazione di contenuti, esperienze, relazioni condivise Espandere i confini dell’IO in progetti del NOI orientati verso mete significative INTEGRAZIONE SCUOLA FAMIGLIA TERRITORIO … La piena attuazione della libertà e dell’uguaglianza, nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali (art. 2 della Costituzione Italiana) in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio per “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (art. 4 della Costituzione). COMPITI DELLA SCUOLA • … Dedicare particolare cura alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. • … Costruire l’ambiente-scuola come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini • ... Formare importanti legami di gruppo che non contraddicono la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa, ma sono al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. • … Elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e ad operare. • … Perseguire una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. • … Insegnare le regole del vivere e del convivere, compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. • … Proporre un’educazione che spinga i giovani a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della loro progettualità con i valori che orientano la società in cui vivvono. • … Perseguire costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori, relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. (Indicazioni per il curricolo) RESPONSABILITA’ DELLA COMUNITA’ EDUCATIVA “ …La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali. L’acquisizione dell’autonomia rappresenta un momento decisivo per le istituzioni scolastiche. Grazie ad essa si è già avviato un processo di sempre maggiore responsabilizzazione condiviso dai docenti e dai dirigenti, che favorisce altresì la stretta connessione di ogni scuola con il suo territorio. In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola può affiancare al compito dell’”insegnare ad apprendere” anche quello dell’”insegnare a essere.” (Indicazioni per il curricolo) COMUNITA’ EDUCATIVA Formazione di persone consapevoli dei propri gesti esistenziali Investimento nella costruzione di futuri Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini LA SCUOLA DELL’INFANZIA “…E’ occasione di incontro con gli altri genitori, per costruire rapporti di fiducia e nuovi legami di comunità. Le famiglie dei bambini disabili chiedono sostegno alla scuola per promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento sereno delle differenze e la costruzione di ambienti educativi accoglienti e inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio progetto di formazione. Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura, la vita , il suo evolversi ed estinguersi, l’ambiente che lo circonda, le relazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro fede; è testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media, partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità. Sente di appartenere alla sua famiglia, alla sua comunità, alla sua scuola, si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Sono gli anni della scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria volontà. Il bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere e le difficoltà della condivisione e i primi conflitti, supera progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista. Esperienze, emozioni, pensieri e domande generano riflessioni, ipotesi, discorsi, comportamenti sociali che hanno bisogno di spazi di incontro e di elaborazione. La scuola si pone come luogo di dialogo, di approfondimento culturale e antropologico e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, per convenire come aiutare ciascun bambino a trovare risposta alle grandi domande in coerenza con le scelte della sua famiglia e al tempo stesso riconoscendo, spiegando e mostrando rispetto per scelte diverse. Essa si confronta con le famiglie per condividere le regole che consentono di realizzare le finalità educative e propone ai bambini prime forme di dialogo sulle domande che essi pongono, sugli eventi della vita quotidiana, sulle regole del vivere insieme”. (Indicazioni per il curricolo) FINALITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA Promuovere lo sviluppo della competenza Promuovere lo sviluppo alla cittadinanza Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO “…Crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi, diventano consapevoli che il proprio corpo è un bene da rispettare e tutelare, trovano stimoli al pensare analitico e critico, coltivano la fantasia e il pensiero divergente, si confrontano per ricercare significati ed elaborare mappe cognitive. Di fronte alla complessa realtà sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella società e nella scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilità formativa con le famiglie, in cui con il dialogo si costruiscano cornici di riferimento condivise e si dia corpo ad una progettualità comune. COMUNITA’ EDUCATIVA E AMBIENTE DI APPRENDIMENTO • Incoraggiare l’apprendimento collaborativo: imparare non è solo un processo individuale, anche la dimensione comunitaria dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. AIUTO RECIPROCO APPRENDIMENTO COOPERATIVO APPRENDMENTO TRA PARI GRUPPI DI LAVORO CON ALUNNI DI CLASSI E DI ETA’ DIVERSE Costruire percorsi strutturati su questioni della modernità e della contemporaneità, socialmente vive e spazialmente differenziate. Sviluppo trasversale a tutte le discipline delle competenze relative alla cittadinanza attiva, come la comprensione del significato delle regole per la convivenza nella società e della necessità di rispettarle; la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata a garanzia dei diritti delle persone; la conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell'ordinamento dello Stato; la conoscenza dei diritti della persona riconosciuti dal consesso internazionale. (Indicazioni per il curricolo) La comunità educativa, quindi, come luogo di accoglienza, di solidarietà, di confronto, di mediazione culturale: clima scolastico come veicolo di valori, fini, scopi, mete, qualità delle relazioni agite Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini SOCIETA’ E SCUOLA SOCIETA’ Ambienti più ricchi di stimoli culturali ma più contraddittori Varietà di esperienze formative Informazioni sempre più numerose ed eterogenee Pluralità delle esperienze formative SOCIETA’ Intreccio globale/locale Pluralità di culture Esperienze formative SCUOLA Dare senso alla varietà delle esperienze Formare saldamente sul piano cognitivo e culturale Promuovere la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi Far acquisire strumenti di pensiero per selezionare le informazioni SCUOLA Educare alla consapevolezza delle interdipendenze Trasmettere le tradizioni e le memorie nazionali Promuovere la collaborazione e l’integrazione tra culture Educare alla cittadinanza unitaria e plurale Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini FRONTEGGIARE LA SFIDA DELL’ATTUALE COMPLESSITA’ SOCIALE IDEA PEDAGOGICA CHIAVE: Costruire comunità ACCOGLIENTI STIMOLANTI DISSONANTI PROPOSITIVE • • • • • • • • • • EMPATICHE COME? Ricercare negli obiettivi di apprendimento, gli snodi fondanti delle discipline relativi ai valori primari e universali dell’essere uomo. Declinare in percorsi educativi “forti”, ma aperti alla riflessione, al dialogo, al confronto: identità e alterità, vicino e lontano, io e noi. Comprendere che accogliere l’altro (alunno, genitore, docente, straniero…) presuppone la messa in atto di azioni formative costruire con l’alunno una personale pienezza affettiva, cognitiva, relazionale. Si riesce a compiere azioni positive non per riempire vuoti, ma per arricchire frammenti esperenziali nel proprio disegno di vita. La solitudine interiore esclude, la ricchezza accoglie. Costruire contesti ambientali ricchi di stimoli, di caldo sapere e creativo agire per favorire atteggiamenti di solidarietà, interazione dialogica. Delineare sentieri educativi ed esistenziali che formino individui capaci di scelte volute, consapevoli, collettive in una cornice spazio-temporale in continua espansione. Non subire la logica del cambiamento e dei suoi tempi accelerati, ma difendere “la giusta lentezza” della crescita. Costruire legami solidi tra scuola, famiglia e società, intese non come entità astratte, ma contesti-opportunità di crescita. Considerare la trasversalità dell’educazione alla cittadinanza come valore e opportunità agita e condivisa di ricerca di nuclei tematici di insegnamento/apprendimento evitando il rischio della deresponsabilizzazione. Condividere con tutti i componenti della comunità educativa i percorsi di educazione alla cittadinanza. Valorizzare sistemi territoriali, dove diversi soggetti mettono insieme conoscenze, risorse, storia, identità, coesione sociale. Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini COMUNITA’ EDUCATIVA E AUTONOMIA La scuola dell’autonomia deve sapersi presentare con un proprio pensiero progettuale capace di inserirsi criticamente nelle dinamiche culturali, sociali e territoriali. Ogni territorio deve recuperare la propria "vocazione", la propria memoria, ma proiettarla all’esterno, in spazi anche lontani, rendendola visibile anche grazie alle nuove connessioni rese possibili dalla rete "virtuale Condividere il progetto- formazione dei giovani attraverso sentieri “umani” di responsabilità, atteggiamenti propositivi e agiti, creazione e consolidamento dei legami al fine di costruire scopi da perseguire “insieme”. sintetizzare visioni individuali in una visione globale e comune VALORIZZARE LE differenze NEL DIALOGO DELLE unicità "L'obiettivo dell'educazione deve essere la formazione di individui che pensino e agiscano autonomamente ma che vedano nella comunità il loro più alto problema di vita". Albert Einstein QUALE COMUNITA’ VOGLIAMO COSTRUIRE? Punto di partenza della scuola è la multiculturalità, la finalità da perseguire è l’interculturalità • Definizione condivisa del concetto di cultura e di civiltà. • Costruzione di percorsi formativi che abbiano come traguardo il dialogo fra culture, identità e civiltà diverse. • Declinazione educativa e didattica degli imprescindibili diritti dell’uomo. • Diversità intesa come risorsa e come valore: cultura della diversità. Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini • Individuazione di strategie , metodologie didattiche e organizzative nel contesto scuola che favoriscano la cooperazione, la convivenza di idee, atteggiamenti, potenzialità: laboratori, lavori di gruppo di classe e di interclasse, approcci ai linguaggi dell’arte fondati su archetipi comuni a tutte le culture e a tutte le psicologie individuali. • Strategia della comunicazione interattiva come snodo fondamentale per una crescita culturale ed etica degli individui. • Focalizzazione del rapporto fra le esperienze di incontro comunicativo fra lontani (aspetto planetario) e relazioni fra vicini; riflessione sul concetto di prossimità. • Pensare globalmente, agire localmente (aumentano i nostri orizzonti, aumenta la responsabilità verso i lontani). • Cura della dimensione relazionale degli alunni (punti forti, punti deboli, incomunicabilità, riflessione autocritica sugli errori, empatia, attenzione alla costruzione di un clima del noi, congruenza fra parole e azioni, riconoscimento dei nuclei di identità). • Attivazione di percorsi di senso che travalichino i confini della scuola e che accompagnino gli alunni per tutta la vita. • Tematizzare le diversità e trasformarle in luoghi interiori di incontro, di ricerca, di reciprocità attraverso interventi educativi e didattici progettati da tutta la comunità educativa • Costruzione collegiale condivisa di un curricolo che abbia come base culturale, pedagogica e formativa il rispetto della dignità della persona e la realizzazione del suo essere in un contesto plurale (autorealizzazione e progressiva piena umanizzazione). • Costruzione partecipata dei valori (discussione, confronto, dialogo). • Rapporto dinamico tra passato e futuro, tra universalismo e particolarismo. • Cittadinanza intesa come cantiere aperto per la costruzione di significati. Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini • Costruzione comunitaria di significati: coinvolgimento attivo di tutte le componenti della comunità educativa (pratiche condivise quale importante atto sociale promosso dalla scuola). • Inclusione nella propria identità di appartenenza di altre identità. • Necessità educativa di ritrovare il senso dei limiti. • Progettazione di percorsi educativi che trasformino scelte individuali in scelte collettive per affrontare la complessità, la massificazione delle scelte: rafforzare l’io nell’incontro con il noi. • Costruzione di un curricolo verticale tra istituzioni dello stesso contesto territoriale (coerenza educativa). • Creazione di reti di scuole del territorio che condividano progettualità (P.O.F.) formazione, ricerca- azione dei docenti). • Educare alla mondialità: capacità di costruire identità noi sempre più grandi (noi abitanti del pianeta Terra). • Coniugare l’esigenza di una scuola per la persona (unica e irripetibile) e di una scuola per la società (solidarietà, appartenenza,…). Preparare contesti di apprendimento che aiutino gli alunni a intraprendere il viaggio della propria vita, come rito simbolico e predisposto, avendo chiara la meta e avendo gli strumenti per affrontare i rischi e le difficoltà di un percorso così importante. SCUOLA COME COMUNITA’ EDUCATIVA: Quale persona vogliamo formare? DALLA PERSONA ALLA COMUNITA’ – SCUOLA COMUNITA’- SCUOLA Formare la classe come gruppo Promuovere legami cooperativi Insegnare le regole del vivere e del convivere PERSONA Tener conto della singolarità di ognuno Favorire l’autonomia di pensiero Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini ATTRAVERSO QUALE PROFESSIONALITA’ DOCENTE? • Costruzione di una PRINCIPI – CHIAVE • Intenzionalità educativa • Docente quale regista • • • • • • • culturale dell’azione educativa Flessibilità e inventività operativa Collegialità Clima di partecipazione, collaborazione, coinvolgimento Predisposizione di progetti educativi in interazione con tutta la comunità educativa Scelta finalizzata e qualitativa di spazi, tempi, risorse Scelta di metodologie in grado di allargare i confini degli individui Formalizzazione delle intuizioni creative dei “contesti” di crescita • • • • grammatica condivisa dei valori in verticale e in orizzontale in territori…. Definizione del termine VALORE: ciò che orienta in senso positivo i comportamenti umani e costituisce un punto di partenza e di arrivo nei rapporti interpersonali Alfabetizzazione delle nuove generazioni sui diritti/doveri della cittadinanza Rivalutazione del Collegio dei Docenti come luogo di confronto e di condivisione dialogica delle finalità educative e delle azioni didattiche Ascolto dei silenzi dei pensieri, delle emozioni degli alunni nel frastuono delle sollecitazioni contemporanee • Attenzione al curricolo nascosto, non tematizzato, ma che i docenti esprimono nei comportamenti e negli atteggiamenti • Rimozione di atteggiamenti giudicanti: spesso i giovani, oggi, trovano “case vuote” e per questo “i maestri” devono costruire “scuole piene” per aiutarli nel loro divenire persone e cittadini equilibrati • Valorizzazione della mission degli insegnanti: attraverso la loro identità passa la conquista dell’identità degli studenti • Autocontrollo, gestione dei conflitti, accoglienza dell’altro, empatia, responsabilità, motivazione degli adulti che educano sono comportamenti specchio per gli alunni nella costruzione di una comunità realmente educativa. Se l’educazione è un viaggio, se la vita stessa è un viaggio fatto d’incontri, l’incontro con un maestro è una tappa decisiva Le azioni didattiche per realizzare un significativo contesto di apprendimento si possono visualizzare in tanti frammenti progettuali legati insieme da fili sottili fatti di parole, sorrisi, confronti che avvolgono come una ragnatela la comunità educativa, conferendole un’immagine e una corporeità. Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini E’ necessaria, quindi, una competenza professionale, culturale e didattica che abbia la consistenza e il disegno di un ricamo delicato e senza fine, come quello delle ricamatrici di un tempo: antico, lento, profondo; intreccio di fili di mille colori e sfumature… Nella comunità dei sensi e del senso si stagliano figure di docenti protagonisti creativi del loro agire che annodano i fili interiori delle relazioni, i fili della cultura. Attendono, a volte incerti, alimentando in loro una dote antica: la pazienza, in una frenetica cornice sociale. La pazienza, fonte inesauribile di risorse per sé e per gli altri, è una potenzialità per gli operatori da sviluppare. Quello della crescita come persone consapevoli del proprio destino è un filo che spesso si spezza e che bisogna riannodare con equilibrio emotivo. Il filo è percorso da infiniti nodi : i nodi delle esperienze, dei conflitti, dei vissuti, delle regressioni, dei rifiuti, della noia esistenziale.. Svolgere la propria professione in una scuola intesa come comunità è intellettuale e personale stimolante: una sfida si esprime attraverso percorsi minimi, ma significativi, che come per incanto si compongono in spazi progettuali nuovi. In alcuni periodi, l’ago scorre frenetico e sicuro sul tessuto, in altri rallenta, ma si impara che comunque l’importante è avere sempre chiaro l’obiettivo finale: contribuire a sviluppare e a far crescere il senso di appartenenza al vicino e al lontano. La collegialità delle azioni educative, del lavoro in equipe, che sorregge ognuno nel proprio impegno individuale, deve sempre ricomporsi in un progetto condiviso, in una proiezione futura di azioni e di idee. L’azione del docente, attraverso piccoli successi, tenui spiragli, sogni e progetti, soffia un vento impalpabile che sfiora individualità e muove…impercettibilmente muove idee, emozioni, conoscenze in scenari collettivi. “L’uomo è un essere volto alla costruzione di sensi” Johann Wolfgang Goethe Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini BIBLIOGRAFIA RAGIONATA PER UNO SFONDO CULTURALE E PADAGOGICO Matilde Callari Galli, Antropologia per insegnare , Milano, Bruno Mondatori, 2000 per suggerire una lettura del mondo contemporaneo caratterizzato e trasformato da due fenomeni, le migrazioni e il sistema di comunicazione, che dilatando lo spazio esperienziale e operativo del soggetto, rischiano di annullarne l'efficacia in assenza di strumenti critici di pensiero e di azione. Edgar Morin, “I sette saperi necessari all’educazione del futuro”, Raffaello Cortina editore 2001 Nel testo Morin enuclea ed esplicita i sette argomenti che devono , a suo parere, diventare fondamentali nell’insegnamento e che l’educazione dovrebbe trattare in ogni società e in ogni cultura. Scrive Morin: “Questi temi permetteranno di integrare le discipline esistenti e di stimolare gli sviluppi di una conoscenza atta a raccogliere le sfide della nostra vita individuale, culturale e sociale”. SERGIOVANNI, T. J. Costruire comunità nelle scuole, LAS, Roma, 2000 PETRACCHI G., Comunità scolastica e partecipazione, Edizioni Abete, 1975 GROSSI D., Comunità scolastica e comunità sociale, La Scuola, Brescia, 1969 LAPORTA R., La comunità scolastica, La Nuova Italia, Firenze, 1968. JOHNSON, D.W. ET AL., Apprendimento Cooperativo in Classe, Edizioni Erickson, Trento, 1997 PONTECORVO C., AIELLO A.M., ZUCCERMAGLIO C., Discutendo si impara. 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MANTEGAZZA Raffaele (a cura di ) Per una pedagogia narrativa: riflessioni, tracce, progetti, Emi, 1996 Il libro si articola in tre parti: le riflessioni, testi nei quali si approfondisce l’idea di pedagogia narrativa; le tracce, ovvero le sperimentazioni pedagogiche nelle quali la narrazione diventa l’anima dello scrivere; i progetti tentativi di valutare gi approcci didattico-operativi della pedagogia narrativa. MANTEGAZZA Raffaele Sana e robusta costituzione:. percorsi educativi nella Costituzione Italiana , La Meridiana 2005 La costituzione spiegata ai ragazzi. Non lezioni teoriche e complicate, ma percorsi esplicativi concreti di vita e di esperienza: attività, giochi di ruolo simulazioni ecc. M. Comoglio, Educare insegnando. Apprendere ad applicare il Cooperative Learning. LAS Roma 1998 D. Johnson, R. Johnson e E. Holubec Apprendimento cooperativo in classe. Erickson Trento 1996 Maurizio Gentile, Carlo Petracca, Apprendimento cooperativo. Spunti per l'innovazione didattica. Quaderno 2. Ed.Elmedi, 200 Ianes D., Canevaro A., Buone prassi per l'integrazione scolastica, Edizioni Erickson, Trento, 2001 Raniero Regni, Viaggio verso l’altro. Comunicazione, relazione, educazione, Armando 2003 Raniero Regni, Geopedagogia. L’educazione tra globalizzazione, tenologia e consumo, Armando 2002 Italo Fiorin, "La scuola luogo di relazioni e apprenimenti significativi", in: A. Canevaro (a cura), L'integrazione scolastica degli alunni con disabilità, Erickson, Trento, 2007 Italo Fiorin, La relazione didattica, La Scuola 2004 Kelley M.L., Comunicazioni scuola-famiglia. Come coinvolgere i genitori nella gestione dei problemi educativi, Erickson, Trento 1994 Luft J. (1969), Psicologia e comunicazione. Un modello dell’interazione umana, ISEDI, Milano 1975 Scandella O., Tutorship e apprendimento. Nuove competenze dei docenti nella scuola che cambia, La Nuova Italia, Firenze 1995 L. Corradini, W, Fornara, S, Poli, Educare alla convivenza civile. Educare, istruire, formare nella scuola italiana, Armando 2003 Redazione a cura del Nucleo Provinciale di supporto alle Indicazioni per il Curricolo dell’Aquila Immagine unica, opera redazionale & content management a cura di Claudia Valentini