Comments
Transcript
Il mercato del private banking in Italia
Corso di formazione obbligatoria OAD FCT 2015 09.03.2015 IL MERCATO DEL PRIVATE BANKING IN ITALIA Fabrizio Crespi Relatori Fabrizio Crespi, Docente, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano e Università di Cagliari Il mercato del Private banking in Italia Sommario Pag. Il mercato del Private banking in Italia a cura di Fabrizio Crespi 1 - Il mercato del Private banking in Italia: alcuni dati di sintesi 5 - Gli attori, la concorrenza e i modelli organizzativi 25 - L’offerta di servizi private: alcune considerazioni 43 - La gestione del cliente private: gli aspetti critici 53 - Le skills richieste al private banker: punti di forza e di debolezza dell’operatore elvetico 77 Il mercato del Private banking in Italia IL MERCATO DEL PRIVATE BANKING IN ITALIA a cura di Fabrizio Crespi 1 2 3 di debolezza dell’operatore elvetico Le skills richieste al private banker: punti di forza e La gestione del cliente private: gli aspetti critici L L’offerta offerta di servizi private: alcune considerazioni Gli attori, la concorrenza e i modelli organizzativi sintesi Il mercato del p private banking g in Italia: alcuni dati di Agenda 4 Il mercato del Private banking in Italia Il mercato del Private banking in Italia: alcuni dati di sintesi 5 6 7 • • • L ricchezza La i h complessiva l i degli d li HNWIs HNWI è cresciuta i t del d l 14%, 14% e ha h raggiunto i t • ricchezza HNWI = asset finanziari > 1 milione di $ USA Sono soprattutto gli Ultra-HNWI che hanno visto maggiore crescita della comunque US, Japan e Germany Le tre nazioni che contano il maggior gg numero di HNWIs rimangono g di HNWI Il Nord America e ll’area area Asia-Pacifico, Asia-Pacifico sono le regioni con il maggior numero i 52,62 Trillion di dollari (previsioni di crescita del 6,5% annuo fino al 2015) Numero di HNWIs è cresciuto di circa 2 milioni nel 2013 • Una visione globale della popolazione e della ricchezza degli g HNWI ((2007-2012)) Il mercato globale del private banking 8 HNWI = asset finanziari > 1 milione di $ USA Il mercato globale del private banking 9 HNWI = asset finanziari > 1 milione di $ USA Il mercato globale del private banking 10 11 Il mercato globale del private banking 12 Fonte: Oxford Economics, Digital Megatrend 2015, march 2011 Le prospettive di sviluppo 13 Le prospettive di sviluppo 14 Il mercato globale del private banking 15 Il mercato globale del private banking 16 17 428.395 628.273 500.000 - 1.000.000 TOTALE 68% 27% 3% 1% 100% % 2,0% 3,1% 2,5% 1,2% 0,5% var.% 2014/2013 2014 628.273 984.621 328.995 356.732 150.734 148.160 patrimonio (mln €) 100% 34% 36% 15% 15% % 5,2% 4,9% 5,1% 5,4% 6,0% var.% 2014/2013 1.567 768 2.092 7.065 18.432 patrimonio medio (mgl €) 3,1% 2,8% 3,0% 3,8% 5,2% var.% 2014/2013 L analisi per fasce patrimoniali evidenzia che il 70% L’analisi dei patrimoni private è detenuto da famiglie con meno di 5 milioni di euro, in termini di numerosità queste rappresentano il 95% dei nuclei totali. Fonte: AIPB - Prometeia, Prometeia Stima del mercato potenziale Private in Italia Italia, 2014 170.506 1.000.000 - 5.000.000 8.038 numero di famiglie (unità) 2013 2,0% 21.334 1 6% 1,6% 615.847 5.000.000 - 10.000.000 oltre 10.000.000 Classi di patrimonio 2012 606.416 Evoluzione famiglie Private potenziali La clientela private in Italia. Mercato potenziale. Numero famiglie g e patrimonio p p per fasce di ricchezza 18 -3,3% 0,7% -2,6% 2011 859 4,4% 0,4% 4,8% 2012 900 3,0% 0,9% 3,9% 2013 936 3,9% 1 3% 1,3% 5,2% Fonte: AIPB - Prometeia, Stima del mercato potenziale Private in Italia, 2014 2010 882 Mld di euro Var 2014 985 Raccolta netta Effetto mercato Con Raccolta l netta sii intende i d la differenza tra il valore dei flussi in entrata e dei flussi in uscita, al netto della performance negativa o positiva dei mercati (Effetto mercato) mercato). Con mercato potenziale del Private Banking si intende la ricchezza finanziaria delle famiglie, definite abitualmente High Net Worth, residenti in Italia e con un patrimonio finanziario superiore a 500.000 euro. Anche a fine 2014 si conferma la stima in crescita di questo mercato con 985 miliardi di euro raggiunti. Evoluzione ricchezza potenziale private al 2014 19 5.5% 19.3% 2012 5.6% 19.2% 2011 F t AIPB, Fonte: AIPB Stima Sti d dell mercato t potenziale t i l iin It Italia, li 2013 15.9% 16.0% 15.3% 14.0% 6 3% 6.3% 8.8% 9.4% 6 4% 6.4% 14.0% 14.8% 15.3% 2013 20.0% 6.4% 16.6% 6.4% 15.0% 8.1% 13.5% 14.0% 14.1% La composizione del portafoglio Assicurazioni Fondi Gestioni Patrimoniali Azioni Titoli di stato Obbligazioni corporate Obbligazioni bancarie Liquidità 20 Fonte: AIPB, Stima del mercato potenziale in Italia, 2013 Asset mix per fasce patrimoniali ed età 21 • • • • Dalla fine del 2007 la flessione a prezzi costanti è stata complessivamente pari all’8 per cento. netta si è ridotta dell’1,7 per cento rispetto al 2012. passività (-1,1 per cento). In termini reali (utilizzando il deflatore dei consumi) la ricchezza compensata da un aumento delle attività finanziarie (2,1 per cento) e da una riduzione delle prezzi medi delle abitazioni ((-5,1 p per cento), ) è stata solo in p parte dovuta al calo dei p dell’1,4 per cento a prezzi correnti; la flessione del valore delle attività reali (-3,5 per cento), Nel 2013 il valore della ricchezza netta complessiva è diminuito rispetto all all'anno anno precedente per cento delle attività complessive. restante 40 per cento. Le passività, inferiori a 900 miliardi di euro, erano di poco superiori al 9 Le attività reali rappresentavano il 60 per cento del totale delle attività, quelle finanziarie il corrispondenti in media a 144.000 euro pro capite e a 356.000 euro per famiglia. Alla fine del 2013 la ricchezza netta delle famiglie italiane era pari a 8.728 miliardi di euro, Un confronto con la ricchezza delle famiglie it li italiane (dati (d ti Banca B d’Italia) d’It li ) 22 23 24 Il mercato del Private banking in Italia Gli attori, la concorrenza e i modelli organizzativi 25 26 27 • Family office • SGR-SIM SGR SIM boutique specializzate • Le reti di promotori finanziari • Le private banks dedicate • Le banche italiane medio piccole • Le banche estere • Le grandi banche domestiche un numero sempre crescente di operatori: Private banking sembra essere un termine “fatato”, di grande appeal, per Gli attori 28 Incentrata sul servizio di asset Incentrata sui servizi di management advisory, in tutte le sue forme, in base alle esigenze della clientela Value proposition Tipico cliente da private banking con disponibilità di patrimonio p p più ampie p e problematiche diversificate Consulenza a valore aggiunto con gestione integrata di tutti gli asset della clientela tramite un modello di open architecture Fissazione di soglie patrimoniali spesso abbastanza basse: servizio rivolto a clienti private di fascia bassa e upper affluent Focus sulla gestione dei patrimoni finanziari della clientela spesso svolta in clientela, house Wealth Management Cliente target Business model Private banking “tradizionale” Private banking o wealth management? 29 Offerta altamente personalizzata sulla base delle esigenze dei singoli clienti Focus sulla differenziazione dei servizi offerti per segmenti di clientela specifici Politica di pricing che riflette la percezione che la clientela ha dell’importanza dei servizi consulenziali a maggior valore aggiunto, per i quali è disposta a pagare commissioni esplicite Offerta standardizzata e scarsa capacità di visione sulle problematiche dei portafogli private Focus sul prezzo Commissioni sui prodotti significative e commissioni di gestione in calo a causa dell’accentuarsi della concorrenza nel settore Leva competitiva Politica di pricing Problem solver nei confronti dei bisogni che un cliente private può manifestare Wealth Management Offerta Broker / gestore della relazione Relationship Semplice interfaccia relazionale della clientela. manager Private Banking “tradizionale” Private banking o wealth management? 30 Source: Milano Finanza Patrimoni; II Q 2012 Total Assets Held by Private Banking Companies 25 32 35 75 83 83 511 Bn/€ Top Player in the Italian Private Banking Industry 31 La concorrenza 32 La concorrenza allargata 33 Le potenzialità del private banking in Italia 34 Istituzione utilizzata Istituzione principale ISTITUZIONI DI RIFERIMENTO 100 Share of wallet istituzione principale 20 90 30 70 + 1% VS 2013 80 66 40 50 60 3°: la buona qualità delle informazioni 2°: mi offriva i servizi di cui avevo bisogno Top 3 driver di scelta: 1°: professionalità del referente ISTITUZIONE PRINCIPALE NUMERO MEDIO DI ISTITUZIONI Nuovi dati sul Mercato servito da strutture di Private Banking g 35 Fonte: AIPB, Indagine sulla clientela Private 2014 Il 66% è cliente solo di una Banca tradizionale Istituzione utilizzata Istituzione principale ISTITUZIONI DI RIFERIMENTO 100 Share of wallet istituzione principale 20 90 30 70 -3% VS 2013 80 65 40 50 60 3°: è la banca di famiglia 2°: mi offriva i servizi di cui avevo bisogno Top 3 driver di scelta: 1°: professionalità del referente ISTITUZIONE PRINCIPALE NUMERO MEDIO DI ISTITUZIONI Nuovi dati sul Mercato non servito da strutture di Private Banking g 36 Limitate performance degli investimenti Insoddisfazione verso la gamma prodotto A seguito di errori operativi Non mi hanno avvertito in tempo in relazione a 2. 3 3. 4. 5. problemi sui miei investimenti p Insoddisfazione per il servizio 1. P i i li motivi Principali ti i di abbandono: bb d Il tasso di abbandono “Insoddisfazione per il ser i io” è la principale servizio” causa F t AIPB - GfK E Fonte: Eurisko, i k 2011 37 Pricing prodotti / servizi Qualità del reporting Stabilità operativa 9 10 11 Fonte: Italian Private Banking/Wealth Management Survey – PWC Advisory Disponibilità prodotti di terzi 8 Completezza del servizio 5 Copertura geografica rete “Passaparola” 4 7 Performance degli Investimenti 3 Forza del marchio Professionalità del Banker 2 6 Immagine e reputazione 1 Fattori Critici di Successo I Clienti private sono pronti a cambiare banca nel caso in cui il livello di servizio e la performance degli investimenti non siano in linea con le attese Scelgono la banca in base alla reputazione, alla professionalità dei banker e sono attenti alla performance degli investimenti I Clienti private sono sempre più sofisticati e attenti al livello di servizio erogato I Clienti Private scelgono la banca soprattutto in base a professionalità e performance investimenti 38 12 8 7 8 18 11 10 6 29 40 24 32 25 26 41 39 30 59 56 30 2012 2013 Fonte: AIPB, Indagine sulla clientela Private 2014 9 16 17 15 15 28 32 29 32 40 CLIENTI NON SERVITI PB Per quali motivi lei ha scelto questa istituzione/banca come principale per gli investimenti? Valori % CLIENTI STRUTTURE PB 8 11 16 15 18 27 41 21 36 42 2013 6 16 13 15 13 28 44 22 32 37 2012 Driver di scelta dell’istituzione principale per investimenti: 39 Processo di “selezione naturale” dei private b k bankers Necessità di innovazione e miglioramento continuo Price competition e redditività progressivamente decrescente Gli effetti della concorrenza 40 Banca, filiali e private banking units: rapporti di potere e retrocessioni Relazione gestore tecnico, manager di relazione, cliente Modelli accentrati o modelli decentrati I modelli organizzativi: aspetti critici 41 - Specializzazione + Trade-off Veicolo separato Sinergie + Piena Integrazione Scelta modello organizzativo g 3 2 1 Valorizzazione base clienti del Gruppo Efficienza operativa Distintività del modello Private Dimensioni chiave p per la scelta Scelta del modello organizzativo: Veicolo separato vs. vs Piena integrazione nel Gruppo 42 Piena i t integrazione i nel Gruppo Veicolo separato Ridotto cost-to-serve Leva più agevole su base clienti captive Piena specializzazione: – Risorse dedicate – Supporti operativi dedicati – Brand – Focalizzazione F li i management Motivazione e incentivi Vantaggi Limitata specializzazione e focalizzazione delle risorse Rigidità nel perseguire strategie specifiche di segmento Minore efficienza operativa (potenziale duplicazione funzioni con Gruppo) Articolato meccanismo di valorizzazione di clienti captive Svantaggi Scelta del modello organizzativo: pro e contro Il mercato del Private banking in Italia L’offerta di servizi private: alcune considerazioni 43 44 45 • Vediamo alcuni esempi in alcuni casi» • Budget comunque presenti, se non addirittura «pressanti prodotti d tti e non su cliente li t • Logiche di pricing basate ancora prevalentemente su prevalentemente sul finanziario • Casistiche molto variegate ariegate …. Ma in definiti definitiva a l’offerta è Ma cosa veramente offre il private in Italia? 46 • • • • • • Soglia ingresso = 500.000 euro S i t su: Spinta – advisory amministrato (0.50% - 1%) – leva (prestiti personali a tassi agevolati) – prestito titoli Budget su certificates Possibilità di trust, fiduciaria, art advisory e consulenza legale ma solo su richiesta specifica (no proattività) No servizi assicurativi specifici Offerta multibrand, qualche gestione patrimoniale dedicata TOP Player (Banca specializzata all’interno di primario gruppo bancario) Ma cosa veramente offre il private in Italia? 47 • • • • • Soglia ingresso = no su singolo cliente, ma su cliente medio PF Spinta su: – Passaggio P i generazionale i l – Fiduciaria (con finalità credito) – Prestiti su immobili Possibilità di trust, art advisory e consulenza legale ma solo su richiesta specifica (no proattività) Servizi assicurativi specifici in via di progettazione Offerta multibrand tramite fondi di fondi New comer (Divisione di rete di promotori finanziari) Ma cosa veramente offre il private in Italia? 48 (proattività) • Possibilità di trust, trust fiduciaria, fiduciaria art advisory e consulenza legale – Club deals su immobiliare di cui) – Consulenza complessiva su patrimonio (finanziario diviene un • Spinta su: • Clienti importanti, p , molti imprenditori p • Soglia ingresso = 500.000 euro (ma tendenzialmente maggiore) Banca specializzata (all’interno di banca d’affari) Ma cosa veramente offre il private in Italia? 49 • • • • • • • Soglia ingresso = non stabilita….ma gestioni patrimoniali specifiche con soglia g di ingresso g 500.000 No clienti captive della banca Trust No - Fiduciaria SI Art advisory e consulenza legale NO Offerta multibrand Spinta verso trasferimento in consulenza anche se non ancora a pagamento Spinta su passaggio generazionale tramite polizze (corsi di formazione specifici) Strategia difensiva (Banca di PF all’interno di di banca media) Ma cosa veramente offre il private in Italia? 50 • Art advisory solo su richiesta specifica (no proattività) • Offerta multibrand • Soglia ingresso = 500.000 ma flessibile • Prodotti simili a clientela retail tranne gestioni patrimoniali specifiche • Trust/fiduciaria possibile ma non spinto • Spinta su: – Prodotti assicurativi specifici per private Banca all’interno di gruppo assicurativo Ma cosa veramente offre il private in Italia? 51 • Prodotti assicurativi (unit) per clientela private • Trust/fiduciaria possibile ma non spinto patrimoniali ti i li specifiche ifi h • Prodotti simili a clientela retail tranne gestioni • Soglia ingresso = 500.000 ma flessibile Banca estera (divisione private) Ma cosa veramente offre il private in Italia? 52 finanziarie • Consulenza fiscale si ma p prevalentemente su attività simili a quelli per clientela retail • Prodotti assicurativi (unit) per clientela private ma in realtà • Trust/fiduciaria possibile ma non spinto specifiche • Prodotti simili a clientela retail tranne g gestioni p patrimoniali • Soglia ingresso = 500.000 ma flessibile Primaria rete di PF Ma cosa veramente offre il private in Italia? Il mercato del Private banking in Italia La gestione del cliente private: gli aspetti critici 53 54 55 ETA’ 20% ISTRUZIONE 80% SESSO Età media: 54,5 anni 45% 18% CENTRO NORD OVEST 5% SUD E ISOLE 32% NORD EST DISTRIBUZIONE NEL TERRITORIO PROFESSIONE Clienti principali di strutture PB: profilo sociodemo 56 Analisi bisogni Pianificazione patrimonio (asset class) Profilazione Cliente Soluzione Reportistica Ripianificazione il cliente al centro dell’attenzione dell attenzione Private banking non è orientato al mercato o al prodotto ma si deve porre Il cliente private: problema definitorio 57 reddito Mutui, Mutui affitti, affitti garanzie Risparmio gestito, risparmio i i amministrato Polizze P li iinfortuni, f t i malattia, LTC patrimonio finanziario salute Rendite finanziarie, cedole relazioni e patrimonio responsabilità immobiliare Polizze, PAC Finanziamenti,, prestito al consumo, mezzi di pagamento, q liquidità autonomia tenore di vita familiare Rendite finanziare, prodotti pensionistici commodities Finanziamenti, leasing Una visione olistica 58 E da family office? management? E tra i clienti da wealth clienti Private? per poter essere annoverato fra i deve possedere un soggetto Quali caratteristiche Q Il cliente p private: problema p definitorio 59 di asset investibili ovvero la disponibilità family office? considerato un cliente Private? E da wealth management? E da ma con un modesto patrimonio finanziario può essere Un soggetto con un elevato patrimonio artistico od immobiliare, ma utile per procedere con ulteriori segmentazioni E’ questo, tuttavia, un parametro che può risultare riduttivo, finanziaria l’ammontare La prima variabile da considerare, la più scontata, è Il cliente private: problema definitorio 60 AFFLUENT (100.000 € - 500.000 €) WEALTHY (500.000 € - 1.000.000 €) HNWIs (1.000.000 € - 5.000.000 €) VHNWIs (5 - 50 ml €) UHNWI oltre 50 ml € Facendo riferimento per il momento al solo patrimonio finanziario disponibile la clientela può essere classificata, classificata come rappresentato di seguito Il cliente private: problema definitorio 61 consulenza altamente personalizzata per ricevere in estrema sintesi una bensì un servizio costruito ad hoc, non un prodotto finanziario che richiede consapevolmente pretenzioso Il cliente da PB è un soggetto Il cliente da private banking 62 Criterio geografici Criterio socio-demografico Settore economico di appartenenza Storia di acquisto/situazioni identificabili Criteri misti Psicografia modalità di segmentazione della clientela quali ad esempio: Oltre al criterio patrimoniale, le banche utilizzano anche altre La segmentazione della clientela private 63 psicografia permette di comprendere meglio la • Vediamo alcuni esempi relazione. relazione di capirne meglio i bisogni e di gestire più adeguatamente la psicologia del cliente di elevato standing e, di conseguenza, • La di Maslow»!! • Si tratta spesso p di bisogni g nella p parte alta della «piramide p e di difficile interpretazione. • I bisogni dei clienti affluent e HNWI sono spesso complessi Psicologia del cliente affluent e HNWI e suoi bisogni 64 Family stewards: sono interessati a mantenere la ricchezza della famiglia in vista del passaggio generazionale Investment Phobics: non sono interessati al denaro. Lasciano le problematiche finanziarie ai propri consulenti Independents: analizzano e valutano attentamente i consulenti Anonymous: mantengono molta riservatezza sulle loro posizioni finanziarie. Tendono ad avvalersi di un solo consulente 65 • Innovators: conosciuti come astuti finanziariamente e consapevoli delle novità più assolute • Gamblers: eccitati dal senso di azzardo che l’investimento comporta Vedono il consulente come colui che gestisce il comporta. gioco • Accumulators: amano fare e ammucchiare denaro g e il loro • VIPs: tendono ad accrescere la loro immagine prestigio attraverso il denaro • Moguls: usano il proprio denaro per ottenere potere. Possono fare uso di leverage 66 Più di 5 milioni di imprese p familiari con “patrimoni p complessi”, p da gestire g e valorizzare Un focus: il rapporto con cliente imprenditore 67 Commistione e forte legame tra attività aziendale e flussi in entrata che alimentano il suo patrimonio in quanto cliente private Orgoglio per l’impresa che ha costituito e gestisce, coinvolgimento diretto non di facciata, passione che lo porta a concentrare nell’impresa il suo tempo e le sue risorse migliori Di rado attribuisce al banker una delega totale e incondizionata; desidera avere un monitoraggio e una condivisione sulle scelte degli asset da inserire in portafoglio. Anche se ciò non è dettato da scarsa fiducia nel banker Predilige approccio del banker moto concreto, essenziale e senza «fronzoli». Analisi di scenario e del mercato finanziario non fine a se stessa, t ma sintetica, i t ti schematica h ti e mirata i t all’individuazione ll’i di id i di specifiche ifi h opportunità di investimento Un focus: il rapporto con il cliente imprenditore 68 forma mentis OVERCONFINDENCE questa legata alla esposizione al rischio errore tipico di N ll pratica, Nella ti i invece, molti lti imprenditori i dit i replicano li anche h nell loro l portafoglio t f li personale l gestione della componente finanziaria della sua ricchezza non dovrebbe essere risk taker. L’attività di impresa lo espone costantemente a rischi quindi, sul piano teorico, nella risorse personali perso reputation causa è credit crunch, che lo costringe spesso a immettere nell’azienda pp potenzialmente conflittuale con g p gli intermediari finanziari che hanno Attualmente rapporto Può essere portato a «tirare sul prezzo» p multibancarizzazione delle aziende italiane anche dal lato investimenti la tipica Tendenza a lavorare contemporaneamente con più realtà private perché tende a reiterare Un focus: il rapporto con il cliente imprenditore 69 stessa banca P Possibili ibili forme f di diffidenza diffid t unità tra ità organizzative i ti all’interno ll’i t d ll della legate alla azienda problematiche di gestione del patrimonio personale e le problematiche infatti, preferiscono tenere separate in intermediari diversi le Questo processo, tuttavia, non è sempre agevole molti imprenditori, private imprenditori già seguiti in ambito corporate private anche dal corporate, e d’altra parte cercano di portare verso il tendono a cercare sinergie fanno seguire il cliente imprenditore del Molte banche che hanno al loro interno sia il private che il corporate Un focus: il rapporto con il cliente imprenditore 70 sinergie private-corporate delle banche: difficoltà di finanziario e immobiliare personale dell dell’imprenditore imprenditore. anche sulle scelte di destinazione e allocazione del patrimonio processo che sovente dura anni e che ha inevitabili ricadute E’ un p da compiere per la successione aziendale. nutrita e fatta emergere per prevedere per tempo i necessari passi azienda. Attenzione spesso solo a livello latente che deve essere Le problematiche di passaggio generazionale, soprattutto legate alla implementazione e opportunità per bankers/promotori Le Il cliente imprenditore 71 72 p Impresa familiare Patrimonio immobiliare Altri asset mobiliari Gestione G ti iintegrale t l all’interno alla famiglia Patti di famiglia Holding di famiglia Usufrutto Fondo patrimoniale Trust Cessione C i d della ll gestione ti all di fuori della famiglia Mandato fiduciario Polizze assicurative Con maggior potere di controllo da parte dell’originario titolare dei beni si ha minore segregazione del patrimonio e maggiore vulnerabilità alle azioni di terzi viceversa …. La rinuncia al potere di gestione dei beni comporta maggior effetto di segregazione e minore vulnerabilità alle azioni di terzi. Strumenti per il passaggio generazionale: il banker/promotore p li conosce e li sa confrontare? 73 Orizzonte di investimento tipicamente piuttosto lungo e significativa esigenza di beneficiare della generazione di periodici flussi reddituali e di mantenere t il valore l d l patrimonio del ti i nell corso del d l tempo t Propensione al rischio generalmente non molto pronunciata. Predilige investimenti conservativi che possano consentirgli di non abbassare il proprio tenore di vita e di trasferire il patrimonio a generazioni future Se i flussi in entrata non sono sufficienti a coprire le esigenze di vita del cliente, si può verificare la dismissione di beni di proprietà diviene quindi importante verificare attentamente la componente patrimoniale del cliente, e individuare quei beni che egli non vuole comunque cedere attenzione quindi a grado di liquidità del portafoglio t f li Un focus: il rapporto con il cliente ereditiere 74 solitamente più tempo libero a disposizione rispetto economica e finanziaria non particolarmente deve essere fornita con una adeguata scelta di strumenti finanziari flussi in uscita e condiziona l’entità delle rendita finanziaria che E fondamentale determinare il tenore di vita atteso determina i approfondito situazione delega ampia la private banker e per un livello di conoscenza della scelta degli investimenti e non di rado si caratterizza per una all’imprenditore, ma deve essere accompagnato più da vicino nella Ha Un focus: il rapporto pp con il cliente ereditiere 75 finanziari propensione p p a p porre in concorrenza i diversi intermediari medio attualmente esistente in Italia (circa 2,4) minore lavorare con un numero di realtà private inferiore al valore Si riscontra per questa tipologia di cliente la tendenza a copertura di parte degli investimenti effettuati risultare consigliabile ll’utilizzo utilizzo di idonee forme assicurative di cliente, e delle esigenze di passaggio generazionale può Alla luce dell’entità del patrimonio, della speranza di vita del Un focus: il rapporto pp con il cliente ereditiere 76 Il mercato del Private banking in Italia Le skills richieste al private banker: punti di forza e di debolezza dell’operatore elvetico 77 78 79 Quali sono allora le capacità richieste oggi ad un private banker??? davvero esistenti e non dichiarazioni di principio!!! Niente di nuovo ….. Ma devono essere caratteri I caratteri tipici dell’attività di private banking sono: Personalizzazione Fiducia Riservatezza Trasparenza Qualità professionali dei private bankers Private Banking: le variabili chiave 80 approfondita f dit d l del Proattività: il private banker deve divenire problem solver (anzi, anticipatore) chiusura intuito e skills di negoziazione e abilità nella comunicazione capacità di analisi psicologica cliente conoscenza Capacità di tipo relazionale e di analisi 81 d i dei mkt kt fi finanziarie i i Capacità consulenziali extra di investimento padronanza d d li strumenti degli t ti tipologie di asset internazionali e delle diverse conoscenza Capacità di tipo tecnico 82 di analisi e scenari proiezioni e simulazioni per indicatori di efficienza rischi metodologie di controllo dei ottimizzazione tecniche Conoscenza e padronanza di: Capacità di tipo tecnico 83 degli g e differenziazione servizio della elementi chiave del comprensione p concorrenza conoscenza della situazioni complesse gestione delle e ancora ancora….. 84 g l’analisi delle esigenze • Il report deve essere “spiegato” e “commentato” da chi ha fatto • Possono essere utili internet e forme di virtual private banking improvvise” da parte del cliente • Il reporting deve essere tempestivo per evitare “sorprese • La trasparenza dei rapporti è una delle basi della fidelizzazione Il reporting e la trasparenza Tra i fattori cruciali …. 85 • • Minori conflitti di interesse sistema i t b bancario i Stabilità ed efficienza del soluzioni offerte internazionalizzazione delle Possibilità di Riservatezza • • Immagine ag e • • • • • • Capacità relazionali e di analisi delle esigenze del cliente Minor capacità di cogliere opportunità commerciali Minor prossimità alla clientela li t l (?) Capacità tecniche ancora da sviluppare pp ((?)) Minor conoscenza della normativa italiana Punti di forza e di debolezza dell’operatore elvetico 86 Disclaimer La presente documentazione ha esclusivo scopo didattico. È vietata la riproduzione delle informazioni in essa contenute e la distribuzione, in qualsiasi forma e con qualsiasi strumento, senza un’espressa autorizzazione. 87