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Ginocchio - Nuova Scuola di Osteopatia Treviso

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Ginocchio - Nuova Scuola di Osteopatia Treviso
Tecniche strutturale
Ginocchio
Ginocchio
La complessità del ginocchio deriva dal bisogno di soddisfare due esigenze meccaniche in
contrapposizione tra loro:

Grande stabilità

Grande mobilità
Caratteristiche delle superfici articolari
Presenza delle strutture meniscali
Comparto legamentoso
Ginocchio
valutazione iniziale
Test dei grandi movimeti:
Flesso estensione
Rotazione interna esterna a ginocchio flesso
Test ortopedici
Legamenti crociati
Legamenti collaterali
Menischi
Rotula
Se dai test si sospetta una lesione legamentosa o meniscale inviare dall’ortopedico!
Ginocchio
Test
Paziente: supino con un cuscino sotto il cavo popliteo in modo da avere una flessione di circa 10°
Operatore: di lato alla gamba da testare, la mano cefalica fissa i condili femorali, la mano caudale
prende contatto col piatto tibiale

Scivolamento posteriore: fisso i condili e spingo verso il basso la tibia

Scivolamento anteriore: fisso e trattengo il piatto tibiale, aumento la pressione sui condili
femorali.
Con la stessa presa posso testare lo scivolamento laterale-mediale, rotazione interna-esterna,
abduzione adduzione
Variante per il test dello scivolamento interno esterno
Variante per il test adbuzione adduzione
Meccanismi produttori
Tibia rotazione esterna:

In seguito ad un movimento forzato di rotazione esterna della tibia con piede fisso o no al
suolo

In associazione ad altre lesioni del ginocchio
Tibia rotazione interna:

In seguito ad un movimento forzato di rotazione interna della tibia con piede fisso o no al
suolo

In associazione ad altre lesioni del ginocchio
Tibia in abduzione

Urto sulla parte esterna del ginocchio con piede fisso al suolo

Urto sulla parte infero interna della gamba con piede non fissato al suolo
Tibia in scivolamento interno esterno

Molto spesso traumatico tramite urto laterale interno o esterno sull’estremità superiore
della tibia o inferiore del femore.
Tibia posteriore:

Caduta sul ginocchio con contro-appoggio sulla parte antero-superiore della tibia

Movimento brusco di iperestensione del ginocchio

Lesione del legamento crociato posteriore
Tibia anteriore

Caduta sul ginocchio in flessione

Movimento brusco di flessione forzata del ginocchio

Lesione del legamento crociato anteriore
Tibia anteriore
Paziente: supino con cuscino sotto il cavo popliteo
Operatore: davanti al ginocchio da trattare, le mani sono entrambe in appoggio sulla tibia vicino
alla rima articolare. La messa in tensione si esegue portando la tibia in scivolamento posteriore
fino a barriera
Correzione: eseguire il thrust esagerando i parametri
Tibia posteriore
Paziente: supino con un cuscino sotto il piatto tibiale lasciando liberi i condili femorali
Operatore: mani appoggiate sopra i condili femorali vicino alla rima articolare, portare il femore
verso il lettino con la spinta delle mani fino a barriera, per evitare che la gamba si alzi ci si siede
sopra.
Correzione: eseguire il thrust esagerando i parametri
Tibia in rotazione esterna / interna
Paziente: supino con un cuscino sotto il cavo popliteo
Operatore: davanti al ginocchio da trattare,
Per la rotazione interna: mano cefalica sul condilo femorale mediale, mano caudale sul piatto
tibiale porzione laterale vicino alla rima articolare.
Per la rotazione esterna: mano cefalica sul condilo femorale laterale, mano caudale sul piatto
tibiale medialmente alla tuberosità.
Correzione: il thrust si esegue con una rapida esagerazione dei parametri (estensione dei gomiti)
Tibia in scivolamento esterno
Paziente: supino con un cuscino sotto il cavo popliteo
Operatore: di lato al ginocchio da trattare, mano cefalica con il palmo appoggiato sulla rima
articolare laterale, mano caudale a livello del malleolo tibiale. La messa in tensione la si esegue
portando la tibia verso lo scivolamento interno.
Correzione: il thrust si esegue con una rapida esagerazione dei parametri (torsione delle spalle)
Tibia in scivolamento interno
Paziente: supino, con un cuscino sotto il cavo popliteo e con il ginocchio controlaterale flesso a
90°.
Operatore: dal lato controlaterale del ginocchio da trattare. Una mano passa sotto il ginocchio
flesso e si appoggia col palmo sulla rima tibiale mediale. La mano caudale sulla caviglia. La messa
in tensione si esegue portando la tibia in scivolamento esterno, la mano caudale fissa la tibia.
Correzione: il thrust si esegue con una esagerazione dei parametri (torsione delle spalle).
Tibia in adduzione
Paziente: supino con un cuscino sotto il cavo popliteo.
Operatore: di lato al ginocchio da trattare. La mano cefalica si appoggia col palmo a livello del
condilo femorale laterale sotto l’emirima articolare, la mano caudale impalma la caviglia. La
messa in tensione si esegue portando la tibia in abduzione.
Correzione: il thrust si esegue con una rapida esagerazione dei parametri (torsione delle spalle)
Tibia in abduzione
Paziente: supino con un cuscino sotto il cavo popliteo, ginocchio controlaterale flesso a 90°
Operatore: dal lato controlaterale del ginocchio da trattare. La mano cefalica si appoggia col
palmo a livello del condilo femorale mediale sotto l’emirima articolare passando col braccio
sotto al ginocchio flesso, la mano caudale impalma la caviglia. La messa in tensione si esegue
portando la tibia in adduzione.
Correzione: il thrust si esegue con una rapida esagerazione dei parametri (torsione delle spalle)
Tecniche con decoattazione
Paziente: supino con il ginocchio da trattare fuori dal lettino.
Operatore: davanti al ginocchio da trattare. Si infila il piede tra le gambe in modo da poter tirare
l’arto inferiore da trattare semplicemente spostando il corpo indietro.
Posizione delle mani:
Tibia anteriore: mani ai lati della tuberosità tibiale
Tibia posteriore: mani sui condili femorali
Tibia rotazione interna: mano interna sul condilo femorale mediale, mano esterna lateralmente
alla tuberosità tibiale
Tibia rotazione esterna: mano esterna sul condilo femorale laterale, mano interna medialmente
alla tuberosità tibiale
La messa in tensione si esegue trazionando la gamba col proprio corpo. Le mani servono solo da
guida alla correzione.
Tibia posteriore
Paziente: supino
Operatore: in piedi davanti al ginocchio da trattare. Con la mano caudale si afferra la parte
distale della tibia e si porta l’arto inferiore in triplice flessione. Il braccio dell’altra mano va a
prendere contatto con il lato ventrale sul cavo popliteo. Ci si appoggia con lo sterno a livello
della cresta tibiale. Per creare una forte decoattazione dell’articolazione si aumenta la flessione
della tibia con la spina della mano caudale, mentre con una rotazione interna dell’avambraccio si
fa traslare la tibia in avanti.
Correzione: si chiede al paziente una espirazione ed esagerando la flessione della tibia con la
mano caudale si esegue il trhust.
Tibia anteriore
Paziente: supino con un rialzo sotto il cavo popliteo del ginocchio da trattare
Operatore: in piedi a lato del ginocchio da trattare. Mano cefalica sulla tibia appena sotto la
rotula, mano caudale a livello dei malleoli. Si cerca di rilassare il ginocchio in flessione.
Correzione: Con la mano caudale si traziona la tibia verso la decoattazione, la mano cefalica
spinge la tibia verso la posteriorità.
*Sotto il ginocchio va tenuto il cuscino per evitare che durante la manovra il ginocchio vada in
recurvato.
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