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gabicce mare
sealinelab
sealinelab
dipartimento di architettura
dipartimento di architettura
UNIVERSITÀDEGLISTUDIDIFERRARA
UNIVERSITÀDEGLISTUDIDIFERRARA
centro di ricerca
per lo sviluppo dei sistemi costieri
e del turismo
g
www.sealinelab.net
RIVIERA REATTIVA
gabicce mare
abicce
mare
nell’ambito del convegno:
TRAMEURBANE
LA CITTÀ DEL MARE
Verso nuovi modelli di turismo costiero: incontro pubblico
per pensare nuovi scenari e possibili strategie di sviluppo
atto secondo
COMUNE DI GABICCE MARE
EX MISSISSIPPi
VENERDÌ 25 GENNAIO 2013 | ORE 09.00
programma
ore 09.00
Corrado Curti - Sindaco di Gabicce Mare
Saluti ed apertura dei lavori
ore 09.20
Gianfranco Cenci - Presidente SIS Spa
Workshop 3T Think Tank Turismo
ore 09.40
Luca Emanueli - Direttore Sealine - Dip.to di Architettura Università di Ferrara
Riviera Reattiva, impulsi strategici per Gabicce
ore 10.00 Gian Mario Spacca - Presidente Regione Marche
ore 10.30
Matteo Ricci - Presidente Provincia di Pesaro e Urbino
ore 10.45
Alberto Drudi - Presidente Camera di Commercio di Pesaro e Urbino
ore 11.00
Paola Michelacci - Presidente Gruppo Turismo Confindustria di Pesaro e Urbino
ore 11.15
Angelo Serra - Presidente Associazione Albergatori Gabicce Mare
ore 11.30
Andrea Giuliani - O.A.S.I. Operatori Associati Spiagge Confartigianato Pesaro
ore 11.45
Pietro Talarico - Dirigente Turismo Regione Marche
ore 12.00
Interventi - Dibattito
ore 12.30
Conclusioni
Renato Claudio Minardi - Assessore Turismo Provincia Pesaro e Urbino
Vittoriano Solazzi - Presidente Assemblea Legislativa delle Marche
sealinelab
E
in copertina:
immagine di StratoSpera Team Project - Francesco Bonomi - Roberto Beltramini
(www.stratospera.com), trattata successivamente con ASCII Generator v 2.0.0
UNIVERSITÀDEGLISTUDIDIFERRARA
dipartimento di architettura
sealine è un centro dipartimentale di ricerca per lo sviluppo
dei sistemi costieri e del turismo dell’Università di Ferrara.
DA
sealine
è nato
per studiare e formulare proposte sul tema
DePArtMent OF
ArChiteCture
dello sviluppo sostenibile delle coste: uno sguardo rivolto dal
mare (il lato dinamico, fluido, liquido) alla terra (ferma).
2serbatoio
marzo
sealine è un venerdì
di idee, un gruppo di ricerca autonomo
2012
con precisi scopi intellettuali e scientifici che fornisce materiali
giornatadella
e strumenti per
le scelte e la programmazione in ambito
md
economico e politico.
UNIVERSITÀDEGLISTUDIDIFERRARA
dipartimento di architettura
the Department of Architecture, whose role and competences have been
strengthened by the gelmini educational reform Programme, promotes and
coordinates both research within the university and teaching activity on the degree
courses in Architecture and in industrial Design. it also manages post-graduate
training, in the form of the research Doctorate in Architectural technology (a
3-year programme).
Palazzo Tassoni Estense
via della Ghiara 36, Ferrara
the Department is home to research Centres
and Workshops that actively
participate in disciplinary and trans-disciplinary research programmes and
projects.
the Department of Architecture is financially and administratively independent.
the Dean of Department is responsible for its management and is elected from
the full time lecturers by members of the Department Council, a university body
LO STATO DELLA RICERCA NEL DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DI FERRARA
that plans and manages istitutional activities.
R IC E R CA
LAG
www.materialdesign.it
CITTÀ
PATRIMONIO
inclusive
design /
sustainable
design
SAD
LAB
ricerche
urbane
research Centers and laboratories
www.sealinelab.net
the DePArtMent OF ArChiteCture
Dean of Department
dichiarazione /
indice /
Corrado Curti (Sindaco di Gabicce Mare)
prof. Roberto Di Giulio, [email protected]
Deputy Dean of Department
prof. Daniele Pini, [email protected]
DA
Registrar’s office
Dott.ssa Maria Elena Chendi, [email protected]
UniversitàdeglistUdidiFerrara
DePArtMent Venue
dipartimento di architettura
44121 Ferrara
Via Quartieri 8
tel. 0532293648
RIVIERA REATTIVA
gabicce mare
dichiarazione3
ex-mississippi4
/ re-boo(/a)t mississippi
4
nell’ambito di
/ servizi catalizzatori5
TRAME URBANE
LA CITTÀ DEL MARE atto secondo
25 gennaio 2013
ex Mississippi
Gabicce Mare
/ dispositivi connettori
5
impulsi6
in collaborazione con
/ reti potenziali6
S.I.S. - Società Italiana Servizi
/ stazioni approdi7
Comune di Gabicce Mare
/ metrò mare7
a cura di
sealinelab
/
coordinamento scientifico
Luca Emanueli
/
coordinamento ricerca
Carlo Ruyblas Lesi, Gianni Lobosco
/
gruppo di lavoro
Luisa Cerlini, Filippo Pesavento, Massimo Tondello
/
contributi (partecipanti sealine workshop 2012 nell’ambito di 3T)
Luca Ferioli, Giulio Cesare Ghermandi, Arianna Moliterni
(Sofia Canevelli, Anna Diani, Francesco Grisanti, Giovanni Iaria, Nausica Marchesini, Silvia Tarantini)
/
/
/
promosso da
S.I.S. - Società Italiana Servizi
Comuni di
Riccione, Cattolica, Misano Adriatico, Gabicce Mare, San Giovanni in Marignano, Gemmano, Mondaino, Monte Colombo,
Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Saludecio, San Clemente.
concept e grafica
gennaio 2013
tutti i diritti riservati
2
3
rano i primi anni ‘60. La Riviera ribolliva di sussulti
creativi. Si andava a costruire un sistema e un modello
ma nessuno lo sapeva.
In realtà erano migliaia di immigrati dall’entroterra delle
Marche e della Romagna che attratti dalla “costa” e in
fuga dalle campagne si inventavano un nuovo modo di
vivere e una nuova realtà personale gettando nel proprio
micro-cosmo famigliare tutte le energie, le idee, le umane
delusioni e le privazioni storiche di una generazione che
aveva vissuto il ventennio fascista e le atrocità della guerra. Per contrapposizione tutto quel mondo scuro, tetro,
impaurito e misero che avevano dentro si espresse con
un nuovo modo di concepire la vita piena di luce, di colori,
di suoni, di gioia e di entusiasmo verso gli altri.
In questa euforia generale nacque il miracolo economico
della Riviera con le tante storie dei protagonisti celebrate
nei luoghi simbolo. L’Hotel, la spiaggia, il dancing.
In essi chi lavorava e chi era in vacanza, il cameriere e il
cliente, il bagnino e la turista, il musicista e gli habitués
avevano ruoli distinti e precisi, ovviamente, ma erano uniti dallo stesso spirito e dalla stessa frenesia di gustare il
bello della vita.
Il Mississippi è stato uno dei luoghi simbolo della Riviera.
Costruito nell’acqua al centro della allora piccola spiaggia, unito a questa da un moletto illuminato consentiva di
essere raggiunto anche dai motoscafi dal mare.
Di notte era meta di suggestioni ed emozioni, con le signore in abito lungo accompagnate da giovanotti eleganti
e imbrillantinati, le orchestrine con i repertori melodici e i
migliori cantanti d’epoca. Da Mina a Fred Bongusto.
Una intera epoca di amori e atmosfere.
Oggi, dopo qualche anno di gestioni difficili e sfortunate,
la città si deve porre la domanda di quale futuro voglia
per il “Mississippi”. Questo luogo rappresenta una delle
tante sfide perché in esso si specchiano le complessità
ma anche le tante risorse che ci sono in una cittadina
speciale come la nostra. Piccola ma forte di tante attività, ai piedi del primo promontorio della Riviera Adriatica,
cuore di un Parco Naturale, con tradizione ed esperienza
radicata del Turismo, un ambiente ancora integro e verde, operatori amanti del loro mestiere.
La nostra Amministrazione Comunale in questo ultimo
decennio ha investito molto nel cercare insieme agli operatori di trovare la chiave di svolta per una proposta adeguata ai nuovi Turismi.
Gabicce Mare è certificata ISO 14001 nelle attività ambientali dell’anno 2004, è il comune con più Bandiere Blu
nella Regione Marche, ben 20, ha lavorato molto nello
sviluppo del Progetto e della Attività del Parco Naturale,
per esaltare la propria vocazione ambientale.
Ma Gabicce Mare è anche l’unico Comune delle Marche
che si è dotato volontariamente di un Piano Strutturale
dove ha tracciato le linee guida del proprio sviluppo futuro soprattutto con la valorizzazione delle aree più delicate e strategiche, con principi di sostenibilità del “sistema
verde” e della viabilità in cui può vantare una mobilità fortemente pedonalizzata e sostenuta da navette pubbliche
“a chiamata”!
Gabicce Mare si è data poi tre obiettivi di riqualificazione
fondamentali. Il lungoporto, la spiaggia e il lungomare, il
borgo di Gabicce Monte.
Il lungoporto è oggi completamente rifatto con principi
ispiratori paesaggistici ma anche funzionali ed economicamente innovativi. E’ stato un grande successo di immagine e di qualità nella sua vivibilità. E’ il volto della Regione Marche visto dalla Romagna, la sponda cattolichina, e
si propone con fiero orgoglio.
Il borgo di Gabicce Monte è stato fortemente rivalutato
e riqualificato sia dai privati che dalle opere della amministrazione comunale. Un locale storico, l’”Eden Rock”,
ha riaperto e un altro, il “Marechiaro” è in fase di ricostruzione.
Presto matureranno le azioni previste dal Piano del Parco e saranno tutte nel senso del miglioramento dei servizi
e delle infrastrutture pubbliche.
La Spiaggia e il Lungomare. Noi vi stiamo lavorando da
anni; soprattutto nella composizione delle diverse anime
che la condividono. Gli albergatori, i ristoratori, i commercianti e, non dimentichiamo, i fruitori.
Vi sono contrapposizioni di economie e di visioni e il retaggio di consuetudini acquisite difficili da sgomberare.
Abbiamo lavorato tanto, ben 6 anni, per arrivare alla progettazione ex novo delle scogliere. Stiamo investendo
tante risorse e nell’anno corrente saranno realizzate.
Questo a garanzia della protezione dell’arenile e della
qualità delle acque di balneazione.
Ora occorre un progetto forte che superi le preclusioni
e i preconcetti e guardi al futuro. Più spazi pubblici per
sviluppare luoghi di transito ciclo-pedonale e di sosta, più
servizi ma meglio distribuiti. Proposte innovative anche
per le attività economiche per un modello di funzionalità
in simbiosi e relazionale fra esse.
Una sfida grande in cui il “Mississippi” è sfida nella sfida,
una grande opportunità simbolica e non solo. La nostra
Città, la nostra Regione, la nostra Provincia, devono credere nel futuro del Turismo e questa è l’occasione per
unire le forze anche con gli operatori economici e accogliere la qualità e lo spessore del lavoro di Sealine per
farne la vetrina e il laboratorio di quello che siamo stati,
che siamo ma soprattutto che vogliamo essere.
mis
sissippi
re-boo(/a)t missisipi /
servizi catalizzatori /
dispositivi connettori /
ex
I
Gianni Lobosco
l Mississippi è il primo vero elemento di discontinuità nel paesaggio ripetitivo della Riviera, una presenza
forte nel panorama, in un certo senso imprescindibile per Gabicce come il suo Promontorio. Proprio qui,
inoltre, la spiaggia diventa qualcos’altro: in termini morfologici e di conseguenza per ciò che riguarda le
strutture balneari e il fronte mare. Tutto si comprime. Il Mississippi esce da questa logica come un tentativo di
guadagnare spazio e un punto di vista privilegiato, differente sulla costa. Una presenza anomala che conserva
una sua aura, a prescindere dalla funzione che assume, quasi fosse sempre stato parte del paesaggio.
Questa qualità non compensa però il suo inutilizzo. Ma può dare alcune indicazioni. Uno spazio la cui identità è già forte non ha bisogno di essere associato ad un solo tema o funzione. Meglio di altri si presta ad
un uso plurale, dove convivono attività e si alternano iniziative mutevoli nel tempo. A questa vocazione si
possono ricondurre diversi scenari che comunque vedono il Mississippi come un aggregatore di servizi, un
luogo in cui dare risonanza all’offerta turistica in tutte le sue forme (dall’eno-gastronomia alla promozione
dei prodotti locali, delle eccellenze produttive, ecc.). Uno spazio in cui strutturare in maniera più sofisticata
ed efficace, anche comunicativamente, alcuni servizi che ora sono presenti, ma deboli e frammentati in tante
linea Mississippi - Viale della Vittoria
nuovi possibili collegamenti
molo galleggiante
nuovo Mississippi
piccole occasioni sulla spiaggia e nell’entroterra.
La priorità diventa allora definire dei dispositivi di
relazione con le attività esistenti per favorirne il rinnovamento. Se alcuni servizi, ad esempio, dai singoli stabilimenti balneari si trasferiscono qui, vuol dire
che si recupera spazio al lungomare e alla spiaggia.
Vuol dire che si innalza il livello medio di alcuni
servizi concentrandoli in un punto. Significa inserire
un catalizzatore in grado di trainare il rinnovamento
di un’intera zona della città.
In questo modo ripensando il Mississippi si delinea
una strategia da riportare a scala maggiore.
Come il Mississipi può diventare un nuovo ingresso
alla città sfruttando i collegamenti via mare, così in
altri punti nevralgici del lungomare si può intervenire con dispositivi in grado di creare nuove connessioni tra spiaggia ed entroterra.
Il lungomare di Gabicce, fino alle pendici del Promontorio, tende man mano a sfumare ed indebolirsi
in termini di continuità e relazione con il contesto.
Gli spazi sempre più compressi rendono particolarmente difficile intervenire in modo lineare su percorsi e strutture turistiche. Per questa ragione azioni
veramente incisive possono essere attuate solo puntualmente, replicando secondo diverse modalità la
logica dell’aggregatore di servizi. Inserendo in punti
strategici dei nuovi catalizzatori come il Mississippi. Luoghi dalla forte identità e riconoscibili, a cui
assegnare una doppia missione. La prima: aggiungere servizi a cui le attività esistenti (stabilimenti,
alberghi, ecc.) possano fare riferimento ampliando la
propria offerta. La seconda: funzionare da connettori
tra zone della città attualmente slegate fra loro.
Lo scopo è quello di unificare l’esperienza urbana,
turistica e non solo, con percorsi scanditi nei punti
nodali da elementi d’impatto attrattivo e in grado di
funzionare per gran parte dell’anno.
re-boo(/a)t /
/ mississippi
Luca Emanueli
Riavviare il Mississippi (in inglese “to reboot”) significa
aumentarne le possibilità di utilizzo e lavorare sulla sua
accessibilità oltre che sulle nuove connessioni che può
generare soprattutto via mare.
Il complesso della struttura e delle scogliere esistenti
possono diventare il supporto a cui agganciare elementi
in parte temporanei, altri permanenti.
Si tratta di piattaforme, attrezzature, pontili e piccoli volumi con finalità diverse, specializzati nell’incrementare
le prestazioni dell’edificio rendendolo fruibile tutto l’anno.
percorso attrezzato su area demaniale
lungomare
lungofiume
parcheggio di attestamento di Viale della Vittoria
imbarco linea Mississippi - Viale della Vittoria
8 / 12
12 / 12
12 / 12
periodo di attività
tipo di accessibilità
servizi permanenti
attività temporanee
i
wi fi
Spiaggia libera / ingresso al parco
...
i
wi fi
Giardini Unità d’Italia
...
wi fi
Nuovo Mississippi
...
Filippo Pesavento
servizi /
/ catalizzatori
... accelerare il processo di rinnovamento del lungomare. Basandosi
sull’attivazione/introduzione di elementi catalizzatori ...
Di pari passo alle azioni dell’Amministrazione, che sta
procedendo ad una riorganizzazione delle pertinenze tra
stabilimenti e passeggiata, sono state individuate alcune modalità per accelerare il processo di potenziamento
del lungomare. Basandosi sull’attivazione/introduzione di
elementi catalizzatori collocati in zone nodali della costa.
A partire dal Mississippi si pensa ad una serie contenitori
in grado di allargare ed aumentare l’offerta turistica, incrementando l’attrattività complessiva della città.
Con spazi adattabili, tematizzabili per periodi più o meno
lunghi e seconda delle esigenze delle strutture turistiche
che vi fanno riferimento; con servizi permanenti che ga-
rantiscono il loro utilizzo per gran parte dell’anno rivolgendosi sia a turisti che residenti.
Elementi catalizzatori quindi, con un’influenza diretta sulle aree in cui sono collocati, sulle attività ricettive e commerciali che vi gravitano, in grado di qualificare e rendere
riconoscibili aree oggi poco definite. Più in generale, l’effetto catalizzatore di queste strutture, e il conseguente
aumento di intensità d’uso di parti estese della città, permettono di immaginare processi di riattivazione o ripensamento di aree oggi sottotono.
Il Mississippi avrebbe un’influenza diretta sulla riorganizzazione della prima linea di edificato a mare e sugli stabi-
dispositivi /
/ connettori
... dispositivi in grado di connettere i
percorsi esistenti in una rinnovata rete
di mobilità pedonale, ciclabile e via
mare.
Carlo Ruyblas Lesi
Gli interventi proposti lungo la costa, se da un lato intensificano l’utilizzo di aree specifiche, dall’altro rappresentano
dei dispositivi in grado di connettere percorsi esistenti in una rinnovata rete di mobilità pedonale, ciclabile e via mare.
Rispetto alla situazione attuale, in cui gli spostamenti si concentrano prevalentemente lungo via Vittorio Veneto, l’introduzione dei connettori porta ad un graduale incremento dei flussi lungomare e trasversali, in relazione alle polarità
(re)introdotte. Il percorso lungomare assume continuità e impulso ad un’ideale prosecuzione fino a Gabicce Monte.
I percorsi trasversali, si intensificano presso queste polarità migliorando le relazioni tra la costa, l’interno della città e
lungofiume. Aumenta così l’integrazione delle diverse parti di Gabicce, e trovano nuova linfa le attività localizzate in
aree meno frequentate. L’ipotesi di un accesso tramite il Mississippi definisce infine sia una nuova porta sull’acqua
della città che un punto attraverso il quale inserire Gabicce in una rete più ampia di collegamenti via mare che comprende localmente i porti di Pesaro, Vallugola, Cattolica, Misano, Riccione, ecc., e può estendersi ben oltre alla costa
romagnola e marchigiana.
limenti. Una nuova e più forte polarità in grado di incidere
sul fronte mare di edifici ed attività che ora hanno come
affaccio privilegiato via Vittorio Veneto.
L’intervento sui Giardini Unità d’Italia è valorizza l’area
più nodale e panoramica della città intensificandone
maggiormente l’uso. Con servizi in grado di caratterizzare un punto attualmente ambiguo in termini di connessioni e funzioni.
Sulla spiaggia libera di levante si potenziano le dotazioni
e le attrezzature pubbliche definendo una polarità estrema del lungomare che funzioni da nuovo ingresso al Parco del Promontorio.
stato di fatto
- percorso lungomare discontinuo
- relazione debole tra lungomare e via Vittorio Veneto
nuovo Mississippi
Nuovo Mississippi
Giardini Unità d’Italia
Spiaggia Libera
L’aggiunta di volumi tecnici o spazi di dimensioni più contenute permette di parzializzare l’offerta della struttura. In
questo modo sarà possibile prevedere un uso costante
senza impegnare necessariamente tutti gli ambienti.
Alcuni elementi, come la piscina-solarium galleggiante,
possono essere aggiunti solo in estate a servizio della
balneazione andando ad ampliare l’offerta degli stabilimenti su questo tratto di lungomare.
L’installazione di un molo galleggiante a ridosso della
scogliera consente l’approdo protetto per imbarcazioni a
basso pescaggio. In questo modo il Mississippi sarebbe raggiungibile via mare anche con sistemi di trasporto
condiviso (battelli, vaporetti, water-taxi, ecc.) gestiti da
privati, attivabili nel periodo estivo a fini turistici. Un accesso dal mare che potrebbe sfruttare la navigabilità del
Tavollo per collegare il parcheggio di attestamento in Viale della Vittoria al centro della città secondo un percorso
alternativo e sicuramente inedito.
4
- nuovo accesso al lungomare dal Mississippi tramite collegamento navigabile
- catalizzatore per percorsi dal centro storico
giardini Unità d’Italia
- potenziamento connessioni tra la città e il parco del Promontorio
- rafforzamento percorso lungomare con nuovi servizi ed attività
- intensificazione flussi attraverso la città
- integrazione Mississippi all’interno di una rete di mobilità turistica locale
5
- continuità del percorso lungomare - via Vittorio Veneto
- prosecuzione camminata lungomare verso levante
reti potenziali /
stazioni approdi /
metrò mare /
I
Sulla costa esiste tutta una casistica di possibili punti facilmente utilizzabili come approdi per imbarcazioni private e
per il trasporto turistico. A questi se ne sommano altri dove già sì può attraccare, ma a cui non corrisponde un’offerta di
servizi tali da renderli attrattivi. Alcuni addirittura basterebbe renderli noti, segnalarli, farli rientrare in una rete tematica
più ampia dalla cui esistenza prenderebbero forza guadagnando visibilità. Molti di questi luoghi sono già frequentati
dai locali per la particolarità della posizione o della specificità dei servizi offerti, ma poco conosciuti altrove. In questo
scenario, la costa si presenta come un contenitore unico di occasioni.
L’ipotesi di lavoro che presentiamo si basa sul concetto che è possibile attivare una rete di approdi intervenendo per
punti secondo vari gradi di complessità. Facendo fronte a diverse tematiche: visibilità, accessibilità, potenziamento o
creazione di servizi e strutture. La creazione di questi dispositivi a mare amplierebbe l’offerta turistica in località già
frequentate; per altre meno conosciute sarebbe un modo innovativo di testare le proprie potenzialità turistiche inserendosi in una rete più vasta. Un approccio site specific a cui in fase preliminare si possono dare alcuni indirizzi da tarare
in relazione allo stato di fatto di ogni singolo luogo. Più importante però è definire il campo ed i criteri in grado di guidare
nella scelta dei casi da sottoporre ad analisi; mettendo in campo fattori che riguardano il contesto, la vicinanza con altri
punti della rete, la fattibilità tecnica ed economica degli interventi, il grado di reversibilità delle azioni progettuali, ecc.
A questo stadio preliminare si può procedere per esemplificazioni tali da rendere l’idea di una strategia più sofisticata
di identificazione e azione sull’esistente. Le azioni ipotizzate vanno dal semplice ri-ammodernamento di strutture esistenti alla creazione ex-novo di servizi in punti strategici. Alcuni esempi.
Marina Romea, considerata come uno degli spot più attrattivi dell’Adriatico per la pratica del surf. Oggi funzionante e
facilmente raggiungibile via mare. La sua conoscenza è limitata ad un’utenza specifica e di nicchia. Una rete tematica
che metta in contatto strutture di questo tipo, adeguatamente attrezzate, potrebbe incentivarne la frequentazione, permettendo in alcuni casi di attivare processi di sviluppo ulteriore basati sulla pratica di sport acquatici.
Il Rock Island a Rimini o il Mississippi a Gabicce sono
strutture che possono essere notevolmente valorizzate
dalla creazione di approdi diretti, per piccole imbarcazioni
turistiche in grado di collegarli.
Operazioni altrettanto immaginabili anche su strutture
esistenti ma oggi fatiscenti. Si pensi ai “casotti” presenti
sulla foce del Marecchia appartenenti per lo più ai pescatori della zona. Alcuni di questi convertiti in strutture
turistiche, porterebbero ad un allargamento dell’offerta
ricettiva e sarebbero facilmente inseribili in percorsi di
scoperta itineranti legati al tema ad esempio della pesca.
Interventi più strutturati possono portare alla creazione di
nuovi dispositivi turistici.
Anche il lungomare di Pesaro, ad esempio, potrebbe
trovare nella creazione di una struttura a mare un’estensione delle attività presenti intorno, nonché un accesso
alternativo alla città.
Un’altra opportunità è offerta dalle aree con alto valore
paesaggistico: alcune zone del Conero, e corsi d’acqua
navigabili che risalgono verso l’entroterra. Inserirti in una
rete di collegamenti potrebbero favorire la frequentazione
di aree ora difficilmente accessibili, ed estendere la rete
stessa.
Nel complesso la creazione di un sistema diffuso di approdi, semplici stazioni di sosta integrate a servizi, può
generare nuove modalità di utilizzo della costa; prefigura
campi di interesse più o meno estesi che aprono il territorio a nuove prospettive di relazioni e di scambio.
azioni
v
linee guida
v
casi >
ravenna
vallugola
portonovo
azioni
v
casi >
Interventi legati alla maggiore segnalazione dei luoghi o alla loro valorizzazione
mediante inserimento all’interno di reti tematiche.
senigallia
gabicce
rimini
azioni
v
casi >
azioni
v
rimini
riviera del Conero
piattaforma
porto san giorgio
strutture esistenti da attivare
nuovi interventi
reti /
/ potenziali
metrò /
/ mare
Carlo Ruyblas Lesi
La costa tra Marche e Romagna è un territorio fortemente
strutturato. In particolare quello che colpisce, pur nelle
differenze dovute a fattori fisici ed economici, è la ricorrenza di elementi che dimostrano l’azione ed il controllo
dell’uomo sul paesaggio.
Un atteggiamento che vede comunemente nella risorsamare un punto di arrivo. Ossia, tutto si svolge a terra ed
il mare è lo sfondo sul quale evolve un’offerta turistica
molto varia, ma che non mette quasi mai in discussione i
modelli di relazione con l’acqua. Come se tutto sulla costa si dovesse rinnovare continuamente senza intaccare
la cornice rassicurante entro cui questo avviene.
Ad un’analisi più attenta la realtà è però un’altra: continuamente, infatti, il confine tra terra e mare è soggetto ad
aggiustamenti, manutenzioni, rimaneggiamenti; sempre
però in un’ottica di conservazione dello status quo.
Quello che si propone prevede un cambio di prospettiva. Per ribaltare questa attitudine occorre vedere il mare
come un trade union di diversi territori, un “campo” praticabile su cui muoversi, dal quale raggiungere dei punti
sulla costa che diventano il fine di un viaggio, di spostamenti via mare.
Per far questo occorre definire delle reti potenziali di at-
... occorre definire delle reti potenziali
di attrattività, occasioni a scala locale
e più ampia da mettere in rete.
trattività, occasioni a scala locale e più ampia da mettere
in rete.
Alcuni strutture già ci sono come i porti, le marine. Ma
sono luoghi dove tenere la barca e partire per andare
altrove. La sfida è aggiungere altri punti di interesse per
favorire la mobilità locale, tangente alla costa. A volte basterebbe segnalare luoghi esistenti dove è già possibile
attraccare. Da soli magari non hanno “massa critica” sufficiente, ma in rete con altri questi punti moltiplicano il
proprio richiamo come tappe di un viaggio più stimolante
e complesso, acquistano valore.
Il tema è creare mappe di senso, ossia legare e segnalare spots esistenti, altri attivabili, alcuni infine nuovi: in
modo che diventino degli attrattori e possano con poco
favorire/supportare una mobilità dal mare più intesta, a
fini turistici. Generare flussi per connettere secondo itinerari diversi, stagionali o tematici, alcune zone della costa.
Un’ipotesi di lavoro che prescinde necessariamente dai
confini geografici e disegna percorsi a scale differenti
mettendo in gioco modelli alternativi di approdo e mobilità lungo il litorale. Incentivando iniziative turistiche di
trasposto condiviso, nuove tipologie di servizi, un legame
più diretto del territorio con il proprio mare.
6
Filippo Pesavento
Un’idea di mobilità che parte dal particolare e si estende.
Seguendo un processo inverso rispetto ad un’opera di
infrastrutturazione territoriale. Definendo prima dei punti
di interesse, capaci di generare una massa critica di situazioni il cui collegamento si riveli naturale.
Stazioni sulla costa in grado di suggerire possibili traiettorie per raggiungere luoghi relazionati tra loro o affini per
vocazione.
In questo senso la proposta tocca il tema del coast mobility, già sviluppato in progetti europei come AdriMob,
alimentando un’urgenza di connessioni alla piccola scala
e avendo come primi referenti gli operatori del turismo.
Se si pensa alla Riviera, alla richiesta soprattutto estiva di forme alternative di mobilità in grado di bypassare
l’affollamento delle classiche vie di comunicazione, allora
l’idea di un metrò di mare tra località e punti della costa
non sembra poi così strana.
Non si intende proporre un sistema di trasporto pubblico,
ma incentivare forme alternative lasciando l’iniziativa ai
privati.
A questo scenario occorre però offrire una base di partenza: banalmente delle mete, degli approdi raggiungibili
e degli itinerari tematizzati sull’offerta turistica.
7
linee guida
v
Interventi legati all’accessibilità di strutture esistenti, già attrattive per posizione,
mediante loro riconversione in servizi turistici.
NEW
porti marine approdi esistenti
casi >
linee guida
v
Interventi minimi legati all’accessibilità di strutture esistenti, ben conosciute ed in
gran parte già funzionanti o facilmente riattivabili.
NEW
l Centro di Ricerca Sealine è nato nel 2008 sulla base di un accordo tra l’Università degli Studi di Ferrara
ed il Comune di Riccione, dal 2011 l’accordo è tra l’Università e S.I.S. (Società Italiana Servizi) con il coinvolgimento dei quattordici Comuni che ne fanno parte.
All’origine di questo percorso è il workshop SealineRiccione del 2006, durante il quale studenti della Facoltà di Architettura di Ferrrara e della Syracuse University School of Architecure hanno lavorato sul tema
dell’isola.
Negli anni l’attività di Sealine si è estesa, i temi si sono ampliati, il gruppo di lavoro è cresciuto, e crescono
le università che formano la rete della ricerca, anche i luoghi non sono più solo quelli della Romagna. Tra
tutte, negli ultimi anni Sealine ha partecipato ad attività svoltesi a Brindisi, Venezia, Messina, Barcellona.
Parallelamente anche il format dei workshop si è perfezionato e tutti gli anni Sealine ne organizza uno con
S.I.S., in questi territori. Lo scopo è coinvolgere e far lavorare insieme chi fa ricerca, le amministrazioni
pubbliche ed il privato su temi irrisolti, urbani e del paesaggio, cercando di capire dove risiede il problema,
l’ostacolo, e quali possono essere le strategie o la tattica per superarli. Il modello è:
• concordare il tema di ricerca e progettuale avendo un referente preciso, che in genere è l’amministrazione
pubblica, nel caso specifico uno o più Comuni di S.I.S.;
• segue la fase istruttoria dove si analizzano i problemi, si inquadra il contesto, si definiscono gli obbiettivi,
si cercano le competenze per gli ambiti non coperti dalla struttura di Sealine;
... la creazione di un sistema diffuso di
approdi, semplici stazioni di sosta integrate a servizi, può generare nuove
modalità di utilizzo della costa ...
NEW
Luca Emanueli
stazioni /
/ approdi
Gianni Lobosco
NEW
impul
si
• le attività del workshop si svolgono in loco, vicino
alle aree di progetto, coinvolgendo i portatori di interesse verso i temi affrontati. Sono invitati studenti,
docenti, esperti da più università, spesso straniere;
• terminato il workshop si passa alla redazione del
documento finale di presentazione del lavoro verificando la credibilità del progetto e delle ipotesi di
trasformazione; è questa la fase in cui siamo al momento della stampa di questo numero di Riviera Reattiva: il report su Gabicce Mare.
La fase successiva della fattibilità vera e propria è
ciò che manca e che speriamo sia il risultato della
giornata di lavoro del 25 gennaio al Mississippi.
Non vorremmo che questa proposta venisse presa
solo come idea, un’idea che si somma a tante altre,
che si succedono e si dimenticano, si mischiano tra
loro, senza portare mai a fatti, o risultati tangibili.
Questo è lo scarto, la differenza, tra una semplice
attività didattica o di ricerca e un percorso articolato,
con protagonisti diversi, con ruoli diversi come quello che fin qui ha coinvolto Sealine, S.I.S. e l’Amministrazione Comunale di Gabicce, e che vorremmo
allargare ad imprenditori locali, ai cittadini, alla Provincia di Pesaro e Urbino, alla Regione Marche.
Il Mississippi è una risorsa, una grande occasione
da cogliere per la sua particolarità e unicità ma il
recupero di questa struttura ha ancora più senso, a
nostro parere, se collocato come punto nodale all’interno di una rete di collegamenti, come elemento di
sistema articolato. Un sistema possibile da realizzare
grazie alla riattivazione di altri punti strategici della
costa; grazie soprattutto al coinvolgimento di soggetti disposti a mettersi in gioco per procedere nello
studio di fattibilità: che vuol dire valutare le alternative di progetto a più scale, stimare i costi, valutare
gli aspetti tecnici, l’impatto sul territorio, fare analisi
costi-benefici, e soprattutto trovare complicità capaci di dare impulso, con nuovi modelli, al territorio.
pesaro
numana
linee guida
v
Interventi mirati alla creazione di un dispositivo ricettivo-turistico ex novo, in zone
che richiedono la presenza di ulteriori servizi per valorizzare il rapporto con mare.
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