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rifiuti: "portarli all`estero costa meno"

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rifiuti: "portarli all`estero costa meno"
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
PERIODICO DEL MONDO AURUNCO
www.gazzettadegliaurunci.it
Anno XXII - n. 6
BANKITALIA:
AD APRILE DEBITO
RECORD
Il debito pubblico italiano ad aprile
ha toccato un nuovo record, atte-
standosi a 1.948,584 miliardi di
euro, in aumento rispetto al record
storico toccato a marzo (1.946
mld). E' quanto risulta dal
Supplemento al Bollettino statistico
della Banca d'Italia dedicato alla
Finanza pubblica.
"I problemi dell'economia italiana
hanno carattere strutturale: da oltre
un decennio l'economia del Paese
segna il passo sia in prospettiva storica sia rispetto i principali Paesi
europei". Lo ha detto il dg di
Bankitalia Fabrizio Saccomanni
intervenendo il 14 giugno scorso al
convegno sull'economia del Veneto
a Cà Foscari di Venezia. "E' opinione diffusa - ha aggiunto - che tale
dinamica sia legata alla difficoltà
con cui il sistema Paese si sta adattando ai mutamenti dell'economia".
LA CRISI E’ FINITA,
ORA INIZIA LA MISERIA
a pag. 2
TERRACINA BOOK FESTIVAL
a pag. 4
LENOLA:
ASPETTANDO LA TREBBIATURA
a pag. 5
ITRI FESTEGGIA IL 198°
DELL’ARMA DEI CARABINIERI
a pag. 7
GIUGNO 2012
CONFCOMMERCIO IMPRESA PER L'ITALIA - LAZIO:
VINCENZO ZOTTOLA PRESIDENTE
Confcommercio Imprese per l'Italia Regione Lazio ha rinnovato, dopo un
processo di condivisione e revisione
statutaria, gli Organi Direttivi e
Rappresentativi dell'Associazione.
Un momento importante sia per la vita
associativa regionale e nazionale che
per l'economia dei comparti di riferimento.
La Struttura Confederale Laziale,
infatti, oltre ad includere Roma e la
sua provincia con un alto numero di
imprese nel settore commerciale in
senso stretto, del turismo a vari livelli
e dei servizi, rappresenta 4 tra le pro-
vince più significative in Italia, a livello di sistemi locali relativi all'integrazione tra forme di commercio tradizionale ed evoluto e modelli di servizi
turistici.
Confcommercio Imprese per l'Italia Regione Lazio costituisce, in via
esclusiva, il sistema di rappresentanza
regionale unitario delle imprese, delle
attività professionali e dei lavoratori
autonomi con sede nel territorio della
Regione Lazio, che si riconoscono in
particolare nei settori della distribuzione commerciale, del turismo, dei ser-
Vincenzo Zottola
segue a pag. 2
RIFIUTI: "PORTARLI ALL'ESTERO COSTA MENO"
Luigi De Magistris, sindaco di Napoli:
''Quando sono diventato sindaco c'erano
2mila tonnellate di rifiuti per strada.
Dopo due mesi, dal primo di agosto, di
rifiuti per strada non c'erano più.
Abbiamo agito su tre fronti: abbiamo
rafforzato la differenziata, con le isole
mobili ecologiche; potenziato la raccolta differenziata, con le campane e con il
porta a porta; abbiamo previsto provvisoriamente di trasferire i rifiuti all'estero
e ciò che e' paradossale è che paghiamo
meno a portare i rifiuti a Rotterdam che
portarli al paese che è a 3 Km da
Napoli: 20-30 euro a tonnellata in
meno''. E' quanto affermato da De
Magistris ai cittadini di Riano e della
Valle del Tevere-Parco di Vejo, in un
collegamento telefonico con il presidio
di Pian dell'Olmo, area indicata dal
commissario Sottile come discarica dei
rifiuti post Malagrotta.
''Così facendo - ha precisato De
Magistris, al telefono con il vicesindaco
di Riano Italo Arcuri - abbiamo colpito
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tutte le intermediazioni che ci sono nel
ciclo dei rifiuti: subappalti e esternalizzazioni in primis e abbiamo internalizzato tutto il servizio. A Napoli è tutto
pubblico, con costi minori rispetto a
prima. Poi abbiamo detto no all'inceneritore in città e abbiamo fatto partire le
gare per gli impianti di compostaggio di
tutta la frazione umida e per l'emergenza
abbiamo fatto partire tre tipi di stoccaggio provvisorio nella città. Tutto ciò
nonostante il taglio dei fondi nazionali e
regionali''. ''Roma come Napoli? Sarei
orgoglioso. Napoli era esempio negativo
e ora non lo è più. Stiamo mettendo in
atto una politica che può essere seguita
anche in altre città. Le isole ecologiche
sono fondamentali e creano una partecipazione straordinaria dei cittadini. Nei
quartieri dove si fa la differenziata porta
a porta siamo oltre la media del 65%, la
più alta d'Italia, e la cosa interessante è
che questa media è più alta nei quartieri
popolari della città''.
Pag. 2
segue da pag. 1
vizi, dei trasporti, della logistica e del
terziario avanzato, che rappresentano
circa il 25% dell'occupazione e circa il
50% del valore aggiunto prodotto nel
Lazio.
In tal senso si può parlare di un nuovo
percorso per una delle Associazioni
più rappresentative dell'economia
nazionale, in comparti che soffrono in
modo forte della crisi ma a cui può e
deve essere affidato il rilancio sia
regionale che nazionale.
E' stato eletto, all'unanimità,
Presidente, Vincenzo Zottola, attualmente Presidente di Confcommercio
Imprese per l'Italia - Provincia di
Latina e della Camera di Commercio
di Latina.
Zottola ha gestito insieme ad un attivo
Comitato di Presidenza la fase di passaggio recente, puntando ad un forte
coinvolgimento di tutte e 5 le
Associazioni Provinciali, con l'obbiettivo di rilanciare la Confederazione
Regionale e dar vita a nuove modalità
di rappresentanza e confronto.
“E' importante - ha dichiarato il neo
Presidente Regionale - che il dibattito
e le sinergie attivate in questi mesi di
passaggio, si consolidino nella nuova
consiliatura regionale.
La crisi e le sfide di ripresa e crescita
ad essa connesse richiedono un programma strategico per le imprese del
Lazio
rappresentate
da
Confcommercio che, al tempo stesso,
contempli le differenze tra le varie
realtà provinciali e una visione di
insieme per il rilancio del sistema
commerciale e turistico e dei servizi
della più importante Regione d'Italia.”
“In quest'ottica - ha affermato ancora
Zottola - mi farò promotore di progettualità trasversali che favoriscano lo
sviluppo delle singole aree e sinergie
regionali per comparti e ambiti di rappresentanza”.
Negli
impegni
della
nuova
Consiliatura c'è un rafforzamento delle
relazioni istituzionali con la Regione
Lazio, i Ministeri competenti in materia di sviluppo e di lavoro, nonchè con
l'intero Sistema Camerale: tutto nel
quadro di trovare una risposta quotidiana e capillare alle difficoltà delle
imprese laziali, attraverso un contributo attivo della Confederazione
Regionale.
Il neo Presidente e il Consiglio
Generale inoltre - di concerto tra tutte
le Associazioni provinciali - hanno rinnovato la volontà di operare in modo
attivo e propositivo nell'ambito delle
Istituzioni e della Confederazione
Nazionale.
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
Attualità
LA CRISI E' FINITA, ORA INIZIA LA MISERIA
di Giovanni Meschino
Il Presidente del Consiglio Mario
Monti somiglia sempre più al
medico della favola di Esopo “Il
malato e il medico”: Un medico
chiese al suo ammalato come
stava, e quello gli rispose che
aveva sudato in modo anormale.
“Molto bene”, disse il medico.
Tornò una seconda volta a chiedergli come stava, e quello rispose
che era stato colto da un brivido
che l'aveva scosso da capo a piedi.
“Molto bene anche questo”, disse
il medico. Quando andò a fargli la
terza visita e gli chiese della sua
malattia, l'ammalato gli annunziò
che aveva avuto un attacco di
diarrea. “Bene, bene anche questo”, dichiarò il medico, e se ne
andò. Così, quando uno dei suoi
parenti venne a trovarlo e gli chiese come andava, l'ammalato
rispose: “A forza di andar bene
sto morendo”.
E' chiaro ormai a tutti che Monti
e il suo governo non riescono a
percepire le reali condizioni in
cui vive la nazione. A peggiorare
le cose anche l'età media dei componenti del governo: quasi 70
anni! In sostanza tutti pensionati.
Monti e qualcun altro di loro
hanno sempre lavorato nel settore
bancario e finanziario come
manager, consulenti e simili. Un
mondo che non si presenta più
come impresa produttrice ma solo
come finanza, non più come organizzazione imprenditoriale del
lavoro ma come ricezione parassitaria di rendite e guadagni, settore
che vogliono far pagare tutto questo al popolo e, in particolare, ai
più deboli. Popolo che ha avuto
l'unica colpa di essersi fidato di
loro.
Il Governo Monti
oggi gravemente ammalato che, a
tutti i costi, loro vogliono tutelare
e salvare senza guardare in faccia
a nessuno.
Il “potere economico-finanziario”
con Monti è riuscito a “commissariare” il Parlamento, un
Parlamento che negli ultimi 30
anni non ha fatto altro che
“costruire” una crisi (legata all'elevato debito pubblico) che in
qualche modo le banche sono
state costrette ad assorbire andando quasi in rovina. Politici e ban-
Io torno a ripetere un pensiero
espresso già qualche mese fa: è
arrivata l'ora per i parlamentari (di
destra, centro, sinistra) di dimettersi, con particolare riferimento a
quelli che siedono in Parlamento
da più di tre mandati, visto lo sfascio che hanno prodotto, ottenendo anche il risultato di mandare
finalmente in pensione anche
Monti e il suo governo per un
“meritato” riposo, considerati i
risultati che hanno conseguito e
stanno conseguendo.
ARCIDIOCESI DI GAETA CONTRO “LA CIVILTA' DELLA MORTE”
Il segretario del Sinodo diocesano
don Carlo Lembo comunica che
l'Arcivescovo S.E. Mons. Fabio
Bernardo D'Onorio e l'intera
Assemblea
sinodale
dell'Arcidiocesi di Gaeta nella
seduta del 29 maggio scorso
hanno voluto testimoniare contro
la “civiltà della morte” :
“in occasione del XX anniversario
delle stragi mafiose di Capaci (23
maggio 1992) e di Via D'Amelio
(19 luglio 1992) in cui persero la
vita i giudici Giovanni Falcone,
Francesca Morvillo e Paolo
Borsellino insieme ai componenti
delle rispettive scorte, hanno voluto ricordare il sacrificio di questi
coraggiosi servitori dello Stato e
S.E. Mons. Fabio Bernardo D’Onorio
della Legalità che hanno pagato
con la vita il loro impegno e la loro
integrità.
Questo doveroso atto di memoria
di sanguinosi eventi del passato si
accompagna, altresì, con un netto
rifiuto di ogni logica di compromesso e di illegalità nell'agire
sociale e politico di quanti si adoperano per la costruzione di una
società civile che abbia al centro il
valore della persona e la realizzazione del bene comune.
Tutti gli uomini e, più che mai,
tutti i Cristiani sono chiamati,
nella concretezza delle loro scelte
di vita, ad impegnarsi per la giustizia e la legalità affinché sia possibile edificare una civiltà dell'amore che si contrapponga con i fatti a
quella che Giovanni Paolo II, nel
celeberrimo discorso tenuto ad
Agrigento il 9 maggio 1993, definì
la “civiltà della morte” contraria al
comandamento di Dio”.
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Attualità
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
Pag. 3
FONDI E LA LUNGA STORIA
DELL'OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO
di Luigi Muccitelli
Pare inverosimile, assurda, la storia
moderna
dell'Ospedale
San
pseudo politici succedutesi, incapaci e corrotti, che si sono preoccupa-
L’antico Ospedale S. Giovanni di Dio nel castrum di Fondi
Giovanni di Dio, antica ed esaltante
Opera Pia dei Padri dell'Ordine del
Beato Giovanni di Dio che nel
1600, oltre che nel Convento delle
Benedettine, svolgeva nel Convento
dei Padri Domenicani, dove c'era il
Chiostro e i dormitori, la Cella di S.
Tommaso d'Aquino, ridotta a una
Cappella e nel giardino del colonnato quadrangolare, c'era l'Albero di
Cetrangolo piantato dal Glorioso
Santo. Inoltre, nel Convento risiedievano Sei Religiosi, fra Sacerdoti
e Conversi, i quali celebravano i
Sacri Uffizi e per il loro mantenimento ricevevano una rendita di
circa 300 Ducati all'anno. Così,
annotò il censore Don Andrés
Guerrero de Torres, quando nel
1690 fu mandato a Fondi dalla
Regia Camera di Napoli per redigere il suo “Apprezzo dello Stato di
Fondi”. Si prova amarezza pensare
che, oltre tre secoli orsono, a Fondi
già esisteva l'Ospedale San
Giovanni di Dio in cui “...si ricoveravano tutti gli ammalati, sia cittadini che forestieri...”, quando ancora
la contea era al centro dei territori
pantanosi tra Napoli e Roma e non
esistevano nemmeno le altre strutture ospedaliere.
Chi sa ed è soprattutto testimonio
oculare dei fatti accaduti nel secolo
venti, non può esimersi dal provare
un'acuta indignazione per i tanti
ti solo di ricattare e raccattare voti
personali di poveri cristi promettendo posti statali e parastatali. A loro
volta contentati dalle briciole dai
marpioni ambiziosi di potere che,
tra un comune e un altro, promettevano finanziamenti acutizzando
ignobili lotte campanilistiche. Non
è il caso di fare alcun nome, poiché
non merita nessuno di essere ricordato, specie chi pur avendo un potere politico o di altro merito effimero, si è sempre rifiutato adducendo
che “Fondi era un paese di contadini analfabeti e invidiosi che non
meritavano niente...” Invece, oggi
quei figli di contadini sono andati a
scuola e si sono inseriti nella vita
politica dimostrando “cristiano perdono e generosità” e dedicando
opere edilizie, strade e istituzioni
culturali proprio a quei denigratori
che seppero però come lucrare i
propri interessi.
Tornando al tema, il nuovo
Ospedale venne messo in opera
all'inizio degli anni ‘70, quando
ancora il governo regionale non esisteva e non aveva alcun potere di
accentramento, poi istituzionalizzato e occupato di volta in volta dalle
peggiori bande di lestofanti senza
colore e senza alcun ideale politico,
che hanno solo perseguito privilegi,
vendette e intrallazzo nella spartizione clientelare.
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Tuttavia, Fondi, nella lunga storia
di sacrifici e privazioni è uscita
sempre a testa alta dimostrando
capacità imprenditoriale e creativa,
esemplare nell'odierna economia
cittadina, e può ancora ribadire la
propria indipendenza ed autosufficienza. Riguardo all'Ospedale San
Giovanni di Dio, occore rivedere
l'antico statuto e migliorarlo, prima
di tutto destinargli la percentuale di
legge sulla dichiarazione dei redditi, e non solo, ma anche elargire
donazioni personali significative
che sono anche esenti dalle tasse di
governo, aggiungendo ogni altra
concreta collaborazione alla crescita e funzionalità di ogni struttura
sanitaria. Per cui, rendere autonoma
da qualsiasi influenza politica una
commissione amministrativa composta da persone di comprovata abi-
lità ed abnegazione, onde possa contrattare un efficiente personale medico e paramedico, trattandosi di un
servizio sanitario per cui occorre
talento e predisposizione. Tutto questo senza rinunciare ai dovuti finanziamenti regionali e non permettendo che si continui la spartizione
clientelare, nè da parte dei politicanti e nè da nessun tecnico della rapina
di governo che solo aggrava sempre
di piú le condizioni di tutte le famiglie italiane. Ci sarebbe bisogno di
un discorso piú lungo e approfondito, ma i cittadini dell'antico mandamento di Fondi sapranno dare una
soluzione positiva al problema della
sanità, dimostrando ancora una volta
solidarietà e capacità autonoma in
ogni settore della vita sociale, ma
“pretendendo” lo stesso i diritti inalienabili dal governo italiano.
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
Pag. 4
Cultura
"TERRACINA BOOK FESTIVAL":
ALFIERE DELLA CULTURA PONTINAAL SALONE DEL LIBRO DEL "LINGOTTO"
di Orazio Ruggieri
Se Marco Petrillo, come avevamo
anticipato la volta scorsa, è stato il
testimonial del supporto musicale e
del videoclip applicato alla lettura,
presso il salone internazionale del
sioni all'associazione. «Non sei finito finché hai una storia e qualcuno a
cui raccontarla» scriveva un famoso
autore italiano. E quello che la Ecco
Fatto fa, in sostanza, è questo: rac-
Massimo Lerose e Irene Chinappi
libro di Torino, il team del
"Terracina Book Festival" ha riconfermato la sua primogenitura, in
terra pontina, per quanto riguarda
l'autorevole presenza all'appuntamento mondiale della lettura presso
il Lingotto. E, proprio per dare conferma dell'intensità operativa del
loro lavoro, tutti i responsabili
hanno già scaldato i motori per l'edizione del 2012, “Si scrive
Terracina”. Sabato 30 giugno, infatti, a partire dalle 18.30 in piazza
Garibaldi, un reading letterario/teatrale per la sottoscrizione delle ade-
contare storie. Inizia con un'anteprima il Terracina Book Festival 2012.
In piazza Garibaldi a Terracina a
partire dalle 18.30 di sabato 30 giugno l'associazione culturale di
Massimo Lerose e Irene Chinappi
presenterà la terza edizione del
Terracina Book Festival con lo slogan “Il cielo è...” attraverso letture
di alcuni brani letterari e teatrali.
"L'evento -precisano Massimo
Lerose e Irene Chinappi- è finalizzato alla raccolta delle sottoscrizioni all'associazione e al sostegno dell'evento presentato al Salone del
libro di Torino 2012 insieme alla
Prospettiva Editrice. Nei giorni
scorsi, intanto, è stato pubblicato
sulla pagina facebook dell'evento, il
regolamento del concorso “Si scrive
Terracina” che riportiamo di seguito. È indetto il terzo concorso letterario “Si scrive Terracina” nell'ambito della terza edizione del
Terracina Book Festival. Suddetto
concorso consiste in una gara nella
quale si sfideranno gli scrittori con i
loro racconti. 1. Gli scrittori non
hanno limite di età, di nazionalità,
sesso, colore, religione, altezza e
bellezza. 2. I racconti, che dovranno
pervenire entro la mezzanotte del 31
Agosto 2012 alla casella mail [email protected], devono essere
scritti in lingua italiana (sono
ammesse anche frasi in dialetto purché supportate da traduzione a pié
di pagina), dattiloscritti su file Word
o Pages (font Times New Roman,
dimensione 12, interlinea 1,5) e non
possono superare le 5 cartelle. 3. I
racconti possono essere di qualunque genere letterario, scritti con
qualunque tecnica narrativa, ma
avranno unico vincolo quello di
dover essere ambientati a Terracina.
4. Ogni partecipante può spedire più
di un racconto. 5. Non ci sarà quota
d'iscrizione perché riteniamo che i
concorsi a pagamento siano deleteri
alla ricerca di nuovi autori e di
nuove storie da raccontare. Per il
terzo anno consecutivo manteniamo
le promesse! 6. I vincitori saranno
premiati durante la serata conclusiva del Terracina Book Festival che
si svolgerà Domenica 16 Settembre
nella splendida cornice di Piazza
Municipio nel Centro Storico. 7. I
premi consisteranno in libri forniti
dalle case editrici presenti al festival, sempre perché riteniamo così di
incentivare la crescita degli scrittori
con l'unica arma a nostra disposizione: la lettura. 8. L'organizzazione si
riserva di introdurre premi ulteriori
qualora se ne verificasse la disponibilità prima della serata conclusiva
del festival. 9. Verranno premiati i
primi tre classificati che, inoltre,
saranno segnalati alle Agenzie
Letterarie e alle Case Editrici presenti. Oltre i primi tre classificati,
anche tutti gli altri partecipanti
avranno l'opportunità di poter essere
selezionati per essere inseriti in una
raccolta dei migliori racconti su
Terracina che diventerà un libro, già
giunto al secondo volume. 10. La giuria sarà composta da: Andrea
Giannasi, Editore della Prospettiva
Editrice (Presidente); Massimo
Lerose, scrittore; Irene Chinappi, giornalista; Simone Di Biasio, giornalista,
Giorgio Molinari, scrittore. 11. Il giudizio della giuria è insindacabile".
Info: Irene Chinappi Responsabile
comunicazione Terracina Book
Festival e Ecco Fatto!
www.eccofatto.info
[email protected]
QUINDICESIMO FESTIVAL INVENTA UN FILM LENOLA 2012
Sono 913 i cortometraggi giunti per la
quindicesima edizione del festival concorso Inventa un Film, organizzato
dall'Associazione culturale Cinema e
Società, presieduta da Ermete
Labbadia, con il patrocinio della
Federazione Unitaria Italiana Scrittori,
della UIL - Unione Nazionale Scrittori
e Artisti (UIL-UNSA), della Regione
Lazio, della Provincia di Latina, del
Comune di Lenola e della Banca
Popolare di Fondi.
Inventa un Film è un concorso di cortometraggi a tema con argomento del
tema stesso che varia anno dopo anno.
Il tema della manifestazione di quest'edizione che si svolgerà dal 25 al 29
luglio, prevalentemente all'Anfiteatro
Mondragon di Lenola (LT), è
“Scegliere”.
I cortometraggi arrivati quest'anno
provengono da 63 nazioni diverse:
Nella passata edizione arrivarono 858
cortometraggi.
Una giuria formata da registi, giornalisti ed addetti ai lavori, che verrà pubblicata a breve sul sito ufficiale della
manifestazione (inventaunfilm.it),
assegnerà tutti i premi .
Sia per il concorso degli autori italiani
che degli autori esteri verranno premiati, come di consueto, il primo classificato, il secondo classificato, il
terzo classificato, il miglior regista, la
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Ermete Labbadia
migliore sceneggiatura, il miglior
interprete, il miglior montaggio, la
migliore colonna sonora originale, la
migliore fotografia, il miglior filmato
di animazione. Verrà inoltre conferito
il “Premio Messaggio Importante”.
Per il 12° anno consecutivo verrà premiata anche la migliore scuola con il
premio “Una scuola per il cinema”. E
per la prima volta quest'anno, grazie
alla collaborazione con la Federazione
Unitaria Italiana Scrittori, verrà premiato il miglior regista, che risulti
iscritto alla SIAE.
I Cortometraggi selezionati per la
proiezione saranno divisi in tre grandi
categorie:
1) Premio Inventa un Film (Autori
Italiani)
2) Lenolafilmfestival (Autori stranieri
- International Competition)
3) Premio Inventa un cartoon
(Animation section)
Cultura / Attualità
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
Pag. 5
A PROPOSITO DI…
LE SCOPERTE DELLO STUDIOSO ANTONIO PETRUCCELLI
ILLUMINANO LA PRIMA MONOGRAFIA SU ROBERTO
D'ODERISIO ALLIEVO NAPOLETANO DI GIOTTO
di Giuseppe Mazzella
Leggo nel numero di Maggio di codesto periodico la notizia della prossima
pubblicazione del volume della studiosa Zaira Daniele sulle pitture
murali di Fondi. Il mio recente impegno come editore del volume dello
studioso di Minturno Antonio
Petruccelli mi chiama in causa, non
solo come editore, ma come cultore
della storia e dell'arte delle nostre
contrade. Antonio Petruccelli, è noto,
ha dato alle stampe in aprile il suo
importante contributo critico dedicato
alla figura di Roberto d'Oderisio,
allievo di Giotto presso la Corte
Angioina. Volume edito sotto la mia
insegna “Il Grande Blu”, ([email protected]), dal titolo “Roberto
d'Oderisio - Ricostruzione storicoartistica del Magistro formatosi alla
Scuola di Giotto alla Corte Angioina
di Napoli nel XIV secolo”, (pag. 254,
Euro 28,00). L'importante contributo
critico di Petruccelli sta riscuotendo
grande interesse tra i lettori e gli
appassionati e sta alimentando nuovi
studi sulle pitture in affresco del
Trecento e del Quattrocento, di cui
sono ricche le nostre chiese, ma di cui
si conosce ancora troppo poco. Come
è noto, Petruccelli, dopo anni di studi
e di riscontri “sul campo”, ha maturato una clamorosa scoperta: la presenza nel Sud Pontino di affreschi attribuibili al Magistro d'Oderisio. Ipotesi
mai prospettata prima da altri studiosi. Petruccelli, infatti, grazie ad una
lettura critica attenta dei pochi documenti disponibili, di cui uno in particolare,la Pergamena Tatta, già pubblicata nel Codex Cajetanus, ma fin
qui sfuggito all'attenzione di pur
importanti critici d'arte del Trecento,
assieme ad un accurato riscontro storico-iconografico, ha potuto confermare la presenza e l'attività del
d'Oderisio e della sua Bottega in quella che una volta era la Contea di
Fondi, vasto e ubertoso territorio che
andava dai confini sud di Terracina
alle piccole alture di Suio. Fino alle
scoperte del Petruccelli, infatti, del
Magistro allievo di Giotto si conosceva solo un'opera certa, la tavola della
Crocifissione di Eboli, oggi al Museo
Diocesano di Salerno e poche altre,
attribuitegli da studiosi come
Berenson, Quintavalle e molti altri,
che però non avevano però potuto
colmare una lacuna della vita del pittore, corrispondente ad alcuni decenni della seconda metà del XIV secolo.
Un periodo di apparente e inspiegabile inattività, su cui purtroppo non
sopravvivevano
documenti.
Petruccelli, sotto la guida del professor Mario D'Onofrio professore di
Storia dell'arte medievale alla
Sapienza di Roma, relatore alla sua
tesi di laurea sulla Collegiata di San
Michele Arcangelo di Itri, dalla cui
Crocifissione in affresco sulla controfacciata, ha preso inizio la sua ricerca,
è riuscito a rintracciare gli stilemi del
d'Oderisio e della sua Bottega negli
affreschi delle chiese dell'ex Contea
di Fondi. Una ricerca che, partendo
dalle chiese di Minturno, sua terra
natale, sta ampliandosi all'intero territorio della vecchia Contea fondana.
Ricerche che stanno riportando alla
luce un patrimonio dimenticato, ma
di cui il nostro territorio può andare
fiero e che attireranno studiosi e
appassionati.
LENOLA
“ASPETTANDO LATREBBIATURA”
Torna dal 26 al 29 luglio la kermesse di
Lenola “Sagra dell'antica trebbiatura”
giunta alla nona edizione.
Luigi Verardi e i suoi collaboratori rinnovano l'appuntamento con le antiche
tradizioni contadine.
Quando negli anni 40 la trebbiatura e la
mietitura rappresentavano per la collettività di Lenola un momento di unione
e di collaborazione, dopo ogni fine raccolta di grano, i contadini si riunivano
all'ombra di una quercia, immancabile
la tovaglia bianca stesa sul terreno e le
ceste di canna, i panari offrivano il
seguente menù: zuppa di pane e cipolle, cicerchie, cotenna, formaggio marzolino, olive, salsiccia secca, scalogna
e l'immancabile fiasco di vino rivestito
di paglia, il tutto accompagnato da una
frizzante fisarmonica e organetto.
Partner dell'evento Radio Antenna
Piazza Incoronazione, 32 - 04020 - ITRI (LT)
Fondi (R.A.F. 103.5), il deejay Nando
Zannella in diretta da Lenola commenterà le fasi più salienti.
Le telecamere di Tele Universo riprenderanno l'intera giornata del venerdì 27
(luglio).
Un ringraziamento particolare a:
Provincia di Latina, Regione Lazio,
Comune di Lenola, Parco Naturale dei
Monti Aurunci, Latina Oggi, La
Provincia e R.A.F. 103.5.
PER LA PUBBLICITÀ
SU QUESTO
PERIODICO
TEL. 348.3838906
Pag. 6
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
Attualità / Cultura
UN FALSO EDEN
"IL SEMINATORE
MEMORIE DI UN SOCIALISTA"
di Cristina Vellucci
di Orazio Ruggieri
Un nuovo lavoro di ricerca storia
condotto da Paolo Manzi, con la
collaborazione
di
Alfredo
Saccoccio, ha visto la luce qualche
giorno fa per i tipi delle Edizioni
Odisseo di Itri. Si tratta di un interessante opuscolo che presenta rife-
rimenti e dati storici utili per conoscere la figura del pioniere del
Socialismo a Itri, quell'Errico Di
Mascolo che, negli anni Cinquanta,
rappresentò, oltre all'impegno
sociale a favore delle masse lavoratrici prive di adeguata preparazione
sui diritti sindacali e previdenziali,
un'autorevole voce della realtà
aurunca
in
seno
all'Amministrazione Provinciale di
Latina, nell'ambito della quale era
stato eletto quale consigliere del
PSDI
(Partito
Socialista
Democratico Italiano), il partito del
cosiddetto Sole nascente, che ebbe
nell'on. Giuseppe Saragat, eletto
Presidente della Repubblica nel
1964, il più autorevole esponente a
livello nazionale. L'opera si avvale
anche di collegamenti storici con
gli eventi nazionali e internazionali
che hanno preceduto, accompagnato e seguito l'impegno istituzionale
del Di Mascolo che, come recita la
dedica a pagina 6 del libro "Alla
sezione di Itri del PSDI dedico questi miei appunti nell'anno della riunificazione socialista. Ottobre
1966". Accompagnano il contenuto
dell'impegno di Manzi e di
Saccoccio l'intervento di Mimmo
Del Bove, già sindaco di Itri per il
PSI dal 1989 al 1992, che ricorda
come l'attuale primo cittadino di
Itri, Giuseppe De Santis, sia stato
l'ultimo segretario di sezione del
PSI, prima del suo scioglimento
dopo i noti fatti di Tangentopoli.
Una menzione, nel libro viene fatta
anche per Giovanni Ialongo, già
sindaco di Itri, consigliere provinciale,
presidente
dell'Amministrazione Provinciale
di Latina, segretario provinciale e
dirigente regionale del PSI. Con
Ialongo vengono ricordati anche
Pasquale Ciccone, Salvatore
Ruggieri, oltre al già citato Del
Bove, quali sindaci espressi dal
partito che ha avuto in Bettino
Craxi la figura carismatica, nella
condivisione o nell'avversione
delle scelte operate, alla fine degli
anni Ottanta. L'ultima nota è dedicata a un aspetto tecnico del lavoro
tipografico: "il ricavato della vendita del saggio verrà interamente
devoluto in beneficenza alla
<Caritas> di Itri, della quale Paolo
Manzi è uno dei due responsabili, a
suo tempo indicato da padre
Antonio Coppola passionista,
durante il suo mandato di parroco
della comunità di Santa Maria
Maggiore a Itri.
LAZIO - CALENDARIO SCUOLA
La giunta della Regione Lazio ha
approvato il calendario scolastico
regionale per l'anno scolastico
2012-13.
Le lezioni nelle scuole primarie e
secondarie di I e II grado cominceranno il 13 settembre 2012 e
termineranno il 12 giugno 2013.
Nelle scuole dell'infanzia invece
le lezioni si concluderanno il 29
giugno. La sospensione delle
lezioni, oltre che nei giorni di
festività nazionali, è stabilita
anche per i ponti del primo
novembre (il 2 e 3) e del 25 aprile
(il 26 e 27).
Sembra di trovarsi in un vero e proprio
paradiso terrestre, lontano dal frastuono
della città. Lo sguardo si perde a vista
d'occhio e all'orizzonte si erge un'acqua
cristallina, che diventa verdina nei tratti in cui la vegetazione sporgente dalle
pareti rocciose si rispecchia in essa. In
lontananza pochi suoni interrompono la
quiete, anzi a ben udire, nessuno. Il
Parco di Gianola e Monte di Scauri è
inserito nella splendida cornice del
Parco Naturale dei Monti Aurunci,
situato più a meridione rispetto alle aree
naturali protette del Lazio (che sono
attualmente 50). Per chi ama immergersi nella natura e perlustrare luoghi densi
di storia, allora non può, trovandosi
nella zona aurunca, non visitare il Parco
di Gianola tra i comuni di Formia e
Minturno. Così, indossate delle scarpe
comode e armati di macchina fotografica, ci siamo recati verso il parco.
Incontrato qualche segnale strada
facendo, ad intuito riusciamo a giungere dinanzi l'entrata. Un gabbiotto in
legno sembra fungere da “info-point”,
ma recatici presso la struttura notiamo
che essa è vuota. Dove saranno le autorità incaricate di dirigere i turisti verso i
monumenti conservati all'interno del
parco? Proseguiamo la nostra visita iniziata da poco e ci dirigiamo verso la
meta tanto attesa: la cisterna delle 36
colonne. Questa, avendo appreso dal
sito ufficiale, nella sezione “punti di
interesse” che è una cisterna utilizzata
in passato per l'accumulo delle acque e
che si trova incastonata nella roccia,
aveva suscitato curiosità. Armati di
tanta voglia di camminare, proseguiamo lungo il sentiero. Pochi metri ed
ecco il primo bivio: dove dovremmo
andare ora? Ci guardiamo intorno in
cerca di qualche cartello, ma non ne
scorgiamo nessuno. Tentiamo di proseguire verso la direzione che ci sembra
più opportuna, e scopriamo che era
quella giusta. Avanziamo ancora un
poco e abbiamo l'occasione di ammirare una splendida vista a picco sul mare.
Per un attimo il respiro si blocca. In una
giornata di sole come quella, ogni piccolo dettaglio è visibile ad occhio nudo.
I profumi che si posso respirare lì su
sanno di pulito, di verde e di incontaminato. Giusto il tempo di scattare
qualche foto e riprendiamo la nostra
piacevole camminata, trovandoci nuovamente a dover affrontare una scelta
per la strada da percorrere. Scegliamo
di costeggiare la parete rocciosa dato
che la cisterna dovrebbe trovarsi quasi
a mare. Ma a un tratto la vegetazione
diventa talmente fitta che è impossibile
attraversarla. Così, cercando di non
guardare giù e facendo attenzione a
non mettere i piedi su rocce scivolose,
giungiamo al punto di partenza. Di
nuovo quel gabbiotto su cui batte un
sole estivo, sempre vuoto. Questa volta
proseguiamo a sinistra dell'entrata e
arriviamo nei pressi del porticciolo
romano. Delle persone stanno prendendo il sole distesi sulla sabbia e alla
domanda “Sapete come poter raggiungere la cisterna delle 36 colonne?”
rispondono “Non ne abbiamo idea,
sappiamo solo che è lontana da qui.
Dovrebbero esserci dei cartelli che
indichino come poterci arrivare”. Ma
delle famose indicazione neanche l'ombra. Così scoraggiati e ormai stanchi
del tragitto percorso inutilmente decidiamo di ritornare a casa. Se fossimo
stati dei turisti in vacanza temporaneamente in questa zona, probabilmente ci
avremmo pensato due volte a riarmarci
di buona volontà per scoprire una bellezza che, in seguito, abbiamo appreso
sta andando in rovina. Infatti, forse non
tutti sanno che nella cisterna si sono già
verificati alcuni crolli e attualmente
non dovrebbe essere più possibile
entrarvi. Sarebbe necessario innanzitutto un restauro conservativo tramite il
risanamento delle colonne e delle volte
della struttura. Purtroppo dei veri lavori effettuati da una ditta certificata per
tali opere in maniera non invasiva e nel
rispetto delle normative vigenti in
materia di tutela dei beni di interesse e
valore storico, culturale e paesistico, è
molto oneroso. Un intervento diverso,
come spesso si verifica, rischierebbe di
essere insufficiente o dannoso. Si
dovrebbe procedere con dell'allestimento, attuato ad esempio presso la
Batteria Superiore di Monte Orlando,
restaurata e adibita a visite turistiche.
L'intera area, ricca di reperti, ne gioverebbe e completerebbe un eventuale
percorso guidato da compiere periodicamente nell'area.
Il parco di Gianola è un patrimonio che
andrebbe salvaguardato e promosso
costantemente non solo come fonte di
risanamento economico per il territorio
e di incremento del settore turistico ma
anche come simbolo di un regalo fatto
dalla natura alla terra in cui viviamo.
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Attualità
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
ITRI FESTEGGIA IL 198°
DELL'ARMA DEI CARABINIERI
Sabato 9 giugno si è festeggiato a Itri
il 198° anniversario della fondazione
dell'Arma dei Carabinieri. Presenti
alla cerimonia, oltre al cap. Daniele
Puppin, comandante la compagnia di
Gaeta, le sezioni Carabinieri in congedo di Itri, che ha organizzato l'e-
numerose autorità militari e civili. Al
termine della cerimonia religiosa,
che si è svolta presso la chiesa di
Santa Maria Maggiore, è stata deposta una corona d'alloro al monumento dei caduti.
Presenti all'evento anche i cittadini di
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LIONS DI FONDI
NOVE VITE SALVATE GRAZIE ALLA PREVENZIONE
DELLO SCREENING GRATUITO
Il 17 giugno scorso è stata scritta una
bella pagina nella prevenzione con lo
screening gratuito per la diagnosi
precoce del melanoma e degli altri
tumori della pelle, organizzato per il
tredicesimo anno consecutivo dal
club Lions di Fondi, alla memoria del
dottor Giuseppe Azzarà e coordinato
dal dottor Vincenzo Di Biase, con il
patrocinio del Comune di Fondi e la
Futura-onlus: Assocazione di ricerca
biomedica e medicina preventiva.
Ben nove persone sono risultate positive alla screening e salvate da morte
certa. Un dato che ha fatto riflettere i
medici specialisti presenti e in particolare il generale Stefano Murace,
presidente della Futura-onlus: “Già
negli anni precedenti avevamo
riscontrato qualche soggetto a
rischio, ma il dato di quest'anno ci fa
riflettere - ha sostenuto Murace - sul
fatto che bisogna intensificare la prevenzione e l'informazione nella
popolazione su una patologia che
non lascia scampo”.
ANCORA UNA LETTERA CHE RICEVIAMO E ALLA QUALE DIAMO SPAZIO E VOCE
vento, Gaeta, Formia, Fondi, Spigno
Saturnia, Minturno, Scauri e Priverno
Fossanova. Sono inoltre intervenuti il
presidente della Provincia, Armando
Cusani, anche nella veste di ufficiale
dei Carabinieri in congedo, il generale Aldo Lisetti, il coordinatore provinciale, cap. Cataldo Botticelli, il
sindaco di Itri, Giuseppe De Santis,
l'assessore Giovanni Ialongo, nonchè
Itri e alcune scolaresche, che hanno
cantato l'inno di Mameli, mentre la
banda musicale "città di Itri" ne intonava le note. Prima dell'inizio della
cerimonia, la sezione di Itri ha offerto ai militari in congedo intervenuti e
ai propri familiari una visita guidata
al Castello medioevale e al museo
del brigantaggio ubicati nel comune
di Itri.
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CENTRO ANZIANI: COSE SEMPLICI E
NON DA ACCADEMIA DELLA CRUSCA
“Scrivo a nome di molti soci dei due
centri anziani di Itri. Premetto che
nella lettera non si intende attaccare
chi dirige le strutture per motivi di
carattere personale o per mancata
elezione nel direttivo, ma si vuole
solamente far notare come alcune
scelte non rispecchiano, secondo
quanti mi hanno deputata a scrivere,
le finalità dell'azione sociale di una
struttura che è nata per soddisfare le
esigenze di una generazione che
naviga anagraficamente dopo i settanta anni. Mi spiego meglio. I centri
anziani, già dal momento del loro
concepimento, erano stati attivati per
fare in modo che persone anziane,
quasi sempre sole, prive di una sufficiente cultura certificata dalla scuola
di un tempo, potessero incontrarsi e
aggregarsi attraverso il gioco delle
carte, della dama, delle bocce, della
tombola, di una tavolata comune, di
musica adatta a una certa età, senza
la ricerca di movide fisicamente
anche pericolose per le condizioni di
salute di anziani. Certamente nessuno pretende che vengano evitate iniziative anche di un certo livello culturale o momenti di danza coreograficamente vivace. Quello che, invece,
non possiamo accettare è che le attività vengano finalizzate agli interessi
di persone ancora relativamente gio-
vani, anche inferiori ai cinquanta
anni. In altre parole, organizzare
corsi di iniziazione all'uso dei computer, allenare gli iscritti a scuole di
danza a raggiungere una perfezione
tecnica sempre più completa, mettere
in atto una serie di iniziative che
emarginano e penalizzano chi, per
età o per cultura, non arriva ad integrarsi nel gruppo, non sembra, a chi
mi ha dato l'incarico di formulare
questa critica propositiva, un'azione
sociale corale e coinvolgente l'intero
corpo degli iscritti. Nessuno auspica
una società di analfabeti, ma non
tocca solo ai centri anziani pensare a
insegnare l'uso del computer o la pratica di altri strumenti moderni. Gli
iscritti ai quali è destinata l'attenzione delle strutture di cui stiamo parlando vogliono meno ricerca di interessi quasi da Accademia della
Crusca e maggiori iniziative che
Pippo Baudo definirebbe "nazionalpopolari". Speriamo che il messaggio venga recepito!”
Logicamente la redazione ha pubblicato la nota nella sua interezza,
lasciando aperto il dibattito qualora
qualche responsabile delle strutture
chiamate in causa voglia civilmente
intervenire in merito alla problematica sollevata dall'estensore della lettera (firmata) al direttore.
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GAZZETTA DEGLI AURUNCI
CONFCOMMERCIO: CONSUMI TORNATI A 1998, INDIETRO DI 15 ANNI
“BISOGNA RIDURRE LA
PRESSIONE FISCALE”
Nel 2012, secondo le stime dell'ufficio
studi di Confcommercio, il pil procapite torna ai livelli del 1999. I consumi
procapite tornano ai livelli del 1998: un
balzo all'indietro di quasi 15 anni.
Tagliare le tasse, riducendo la spesa e
l'evasione. E' quindi l'invito al governo,
netto e diretto, che arriva dal presidente
di Confcommercio Carlo Sangalli il
quale ribadisce la sua contrarietà a ulteriori aumenti delle aliquote Iva che
"rischiano, tra il 2011 e il 2014, di tradursi in minori consumi reali per circa
38 miliardi di euro. Altro che salvezza:
insieme al 'carico da 90' delle maggiori
accise e dell'impennata della fiscalità
energetica - aggiunge Sangalli -, sarebbe la 'Caporetto' delle famiglie, delle
imprese, del lavoro. Bisogna, dunque,
procedere a una spending review senza
timidezze''.
Dal palco dell'assemblea annuale
Sangalli propone, "senza bacchetta
magica", "una terapia d'urto per il contrasto della recessione e il ritorno alla
crescita", di fronte a "un dato di fatto:
abbiamo raggiunto un livello di pressione fiscale che, per chi le tasse le paga, si
attesta attorno al 55%". E' un livello,
evidenzia, che "zavorra drasticamente
investimenti e consumi". Inutile girarci
intorno: "Non possiamo permettercelo,
pena lo schianto dell'Italia produttiva".
La ricetta di Sangalli vuole coniugare
rigore nei conti e sostegno alla crescita.
"Senza contraddire gli obiettivi di azzeramento del deficit e di riduzione del
debito - meno e migliore spesa pubblica
da una parte, e meno evasione ed elusione dall'altra, sono quanto va realizzato per ridurre, a vantaggio dei contribuenti in regola, le aliquote legali di prelievo fiscale, liberando così l'economia
e sostenendo la crescita", spiega.
L'itinerario "deve essere chiaro" e la
decisione politica "deve essere fortissima". Ed è una decisione, insiste
Sangalli, che "deve essere assunta ora,
proprio ora: per rafforzare la fiducia
delle imprese e dei lavoratori, dei cittadini e delle famiglie in un futuro diverso e migliore; per dare concretamente il
senso di scelte di rigore che non contraddicono, ma, al contrario, alimentano
crescita ed equità".
Per il presidente di Confcommercio la
riduzione della pressione fiscale è una
priorità irrinunciabile. "Deve essere passatemi l'espressione - un impegno
costituente, parimenti impegnativo,
cioè, del vincolo costituzionale al pareggio di bilancio". Insomma, Sangalli si
rivolge al governo. "Diteci quando si
inizierà a ridurre le tasse. Lo chiediamo
a chiare lettere e attendiamo una risposta urgente e altrettanto chiara. E' una
risposta che non può essere ulteriormente rinviata. Perché siamo agli sgoccioli e - lo ripeto - rischiamo davvero lo
schianto dell'Italia produttiva". Sangalli
affronta quindi il tema dell'Imu: "Anche
e soprattutto per gli immobili strumen-
tali all'esercizio dell'attività d'impresa, è
una mazzata''. Entità, struttura e destinazione dell'imposta "vanno, dunque,
profondamente e tempestivamente riviste". La piattaforma proposta dall'Anci "è
un buon punto di partenza".
Insomma, bisogna "affrontare la sfida
della crescita e del futuro dell'Europa e
dell'Italia dalla parte delle ragioni dell'economia reale, delle ragioni delle imprese e del lavoro". E' una "scelta di campo"
che chiede "un'Italia produttiva che non
accetta la 'dittatura' dello spread e che
non crede nell'ineluttabilità del declino
del nostro Paese e dell'Europa". E' la scelta, insiste Sangalli dal palco
dell'Auditorium della Conciliazione, che
"chiede un'Italia produttiva che, ogni
giorno, rischia e si confronta con le sfide
del mercato". E', ancora, la scelta che
chiede un'Italia produttiva che "fa impresa e lo fa con la passione di un progetto di
vita e con la responsabilità di chi si impegna per costruire lavoro e benessere".
''Dalla parte delle imprese e del lavoro: è
la scelta di campo che chiediamo alla
politica tutta, ma, oggi, anzitutto allo
'strano' governo e alla sua 'strana' maggioranza", conclude Sangalli, avvertendo: "Il tempo stringe. La risposta è urgente".
E ''dopo aver chiesto al portafoglio di cittadini e imprese, è ora di mettere mano al
portafoglio del patrimonio dello Stato: ai
suoi 'gioielli' e ai suoi 'mattoni'. Perche',
sull'altro piatto della bilancia, sta la prospettiva di un impoverimento di lungo
termine del Paese''. Per Sangalli, infatti,
''è necessario, soprattutto, rilanciare con
forza il capitolo delle privatizzazioni e
delle cessioni di quote importanti di un
patrimonio immobiliare pubblico stimato
nell'ordine di oltre 400 miliardi di euro.
Non è facile e le condizioni dei mercati
non aiutano''.
Quanto al ddl lavoro, ''nonostante i
miglioramenti, restano, comunque, tratti
fortemente critici: l'aggravio burocratico
nella gestione dei rapporti di lavoro; l'aggravio contributivo dei rinnovati ammortizzatori sociali; le ambiguità interpretative degli interventi in materia di flessibilità in uscita. Restano soprattutto, a
nostro avviso, tutta la necessità e l'urgenza di scelte di riduzione del cuneo fiscale
e contributivo sul costo del lavoro, a partire dall'Irap, potenziando il percorso
intrapreso con le misure del decreto
'salva Italia'''.
Infine sulla questione degli 'esodati', ''fare
chiarezza e dare certezza è semplicemente doveroso''. Lavoro, produttività, welfare contrattuale, sottolinea ancora
Sangalli, ''è questa, insomma, la prospettiva della società attiva capace di 'bonificare' disoccupazione e precarietà. Società
attiva capace, in particolare, di affrontare
e risolvere il nodo degli oltre 2 milioni di
giovani che né studiano, né lavorano,
anche attraverso il miglior raccordo tra
mondo della formazione e mondo del
lavoro''.
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
www.gazzettadegliaurunci.it
Aut. n. 530 del 23 maggio 1991
Tribunale di Latina
edito a cura:
Edizioni Emme
Piazza Annunziata, 20 - ITRI (Latina)
Direttore Responsabile: Anna Zarra
Stampa:
Tipografia Fabrizio - Itri (LT)
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