Una nostalgia del cielo... - Suore Carmelitane di Santa Teresa di
by user
Comments
Transcript
Una nostalgia del cielo... - Suore Carmelitane di Santa Teresa di
Una nostalgia del cielo... Ho vissuto l’esperienza apostolica in Casa Madre a Campi Bisenzio con lo sguardo rivolto in particolare all’infermeria della stessa Casa. Al piano terra le suore lavorano anche nell’asilo, tra le loro attività ci sono le lezioni di catechismo in Parrocchia agli adulti e ai bambini. Fanno proprio un bel lavoro! Mi svegliavo con la comunità per la preghiera. Dopo la colazione trascorrevo la mattinata in infermeria, aiutavo ad alzare le suore che non ce la facevano da sole, le portavo con tanto affetto nella stanza comune oppure in cappellina. All’ora di pranzo le imboccavo, oppure rigovernavo con le altre suore, a seconda del bisogno. Pranzavo insieme alla comunità, poi ritornavo in infermeria nel pomeriggio e per l’ora di cena. Mi piaceva stare con le malate, perché mi aiutavano a meditare sulla misericordia di Gesù su di noi. La Messa era nel tardo pomeriggio. Nel tempo libero leggevo le belle lettere della Beata Madre. Mi sono piaciute molto, perché mi sembrava che lei fosse lì accanto che mi parlava. Le suore di comunità: che carine!!! Con il loro entusiasmo sembravano tutte giovani, ognuna a suo modo e nel suo da fare, quelle che andavano a scuola, quelle che rimanevano a casa, però senza mai dimenticare la cosa più importante: Gesù. Con questa esperienza ho scoperto che nel nostro carisma gli aspetti più forti sono la preghiera, l’azione e l’adorazione. In tutto cerchiamo il sostegno di Gesù per l’opera e per la nostra famiglia. Per me è stato un periodo propizio anche per vivere il nostro carisma più da vicino, per passare dove la Beata Madre è passata tante volte, per pregare nei luoghi in cui lei ha pregato: è stato davvero un regalo. Sono andata anche nella casa dove lei è nata. Queste sono esperienze che mai dimenticherò! Quando si sta vicino a un Santo si sente qualcosa... come una nostalgia del Cielo. Si lavora, si studia, si fanno tante cose e non ci si sazia. In questo tempo ho pensato che cosa è importante nella vita e come viverla. Ho pensato che l’importante è stare vicino a Gesù, cercare di vivere la vita con gioia e non fare del male. A maggio sono partita per Acconia per la mia seconda esperienza apostolica. Sono rimasta senza parole nel vedere la natura creata da Dio all’apice della sua bellezza e una comunità che restituisce a Gesù ogni giorno vissuto. Acconia è un piccolo paesino della Calabria, dove la gente ha veramente bisogno, e nel suo bisogno cerca di vivere e fare della propria parrocchia una bella e viva comunità cristiana. La gente trova nelle nostre suore l’appoggio, la forza e l’incentivo del quale ha bisogno. Ho scoperto una volta in più la bellezza e la semplicità della nostra vita: preghiera e apostolato, cioè contemplazione e azione. Ci svegliavamo al mattino per la preghiera della Liturgia delle Ore: con quanto affetto le nostre sorelle si prendono cura delle preghiere! Ho potuto vedere che fanno un ottimo lavoro con la catechesi, attività alla quale anch’io ho potuto partecipare. Mi hanno fatto visitare il laboratorio, dove i ragazzi sono guidati a creare splendidi oggetti fatti a mano, con l’obiettivo di promuoverli. Il ricavato dalla vendita viene inviato alle missioni. Ci fa tanto bene sentire queste cose: ragazzi che pensano e fanno del bene. Ho visto che le suore partecipano anche alla liturgia, ai cori e ai gruppi di canto della parrocchia, cercando di fare sempre di più affinché la comunità partecipi alla vita della Chiesa. Una volta al mese promuovono una giornata di preghiera con la comunità. I fedeli e le signore, che non mancano mai, si alternano a seconda delle loro possibilità e tutti vi partecipano. Durante questa preghiera siamo stati particolarmente vicini alle vittime del terremoto. La cosa più bella che mi è rimasta e che mi ha lasciato più contenta è di aver vissuto tra donne consacrate che nella loro giornata mai dimenticano Dio. Donne che mi hanno fatto vedere più di una volta la bellezza della nostra vita e sotto la quale posso metterci la firma: la nostra vita è veramente bella!!! La Calabria, con le sue bellezze naturali, sembra abbia ricevuto una benedizione particolare: davanti ad Acconia c’è il mare e dietro le montagne. Sono rimasta ancora stupita per la grandezza della creazione di Dio, tutta fatta per noi uomini. Mi è stato impossibile guardare il mare con le sue varie tonalità di azzurro senza stupirmi davanti al Creatore, guardare una regione piena di frutti diversi senza riempirmi di pace e gratitudine per tutto ciò che vedevo. E mi dicevo: chi ha creato queste cose può essere soltanto speciale! È come se ci fosse permesso di vedere, attraverso il creato, un Dio che ci dona un gusto di pace e questo ci lascia una nostalgia di Dio: è impossibile non meravigliarsi di Lui. Solo un Padre che ci ama costruisce una casa così piacevole agli occhi dei suoi figli, dove possono crescere e diventare la ragione della vita del Padre. Tania