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In Normandia, 70 anni dopo. Tra bunker e spiagge diventate storia

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In Normandia, 70 anni dopo. Tra bunker e spiagge diventate storia
www.monsieur.it
LA VITA È RESPONSABILITÀ, il valore che insegna a diventare uomini. Finanza, giustizia, politica:
torniamo a rispondere delle nostre azioni, costi quel che costi. Come ha fatto GIORGIO AMBROSOLI
NUMERO 135
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Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb.Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1 LO/MI - Aut. Trib. di Milano n.505 del 10/9/2001
GIUGNO 2014
l a
« Commissario liquidatore di un istituto
di credito, benché fosse oggetto di pressioni
e minacce, assolveva all’incarico
affidatogli con inflessibile rigore e costante
impegno. Si espose, perciò, a sempre
più gravi intimidazioni, tanto da essere
barbaramente assassinato prima
di poter concludere il suo mandato. Splendido
esempio di altissimo senso del dovere
e assoluta integrità morale, spinti sino
all’estremo sacrificio»
Milano, 12 luglio 1979
ELEGANZA
Da Firenze a Napoli
un Pitti speciale
e il secolo di Marinella
D-DAY
In Normandia, 70 anni
dopo. Tra bunker
e spiagge diventate storia
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Imprese di famiglia
attimi preziosi
in versilia
di Francesco Petacco - foto di matteo brogi e Diego Taroni
Bartorelli Gioiellerie ha inaugurato la sua sesta boutique a Forte
dei Marmi, dove i clienti italiani e internazionali in cerca di
eccellenza potranno trovare anche le creazioni di Patek Philippe
sopra, marco bartorelli, figlio del patron carlo, con due ospiti all’inaugurazione del negozio di forte dei marmi, in via spinetti 5 (tel.
0584.89979). l’evento ha visto anche il debutto di patek philippe in versilia; a lato, il cronografo a calendario annuale (www.bartorelli.it).
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132 anni e quattro
generazioni
di passione pura non
sono un punto di
arrivo, ma di partenza
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sopra, alcuni momenti dell’evento a forte dei marmi. 1. antonio porfiri, emanuela bartorelli e marina porfiri. 2. Giulio e Caterina
Noccioli. 3. Catia Tartagni e Giampaolo Borsetta. 4. Carlotta Gambuti e Giada Pesaresi. 5. Stacie Sheely e David MacDougall. 6. Cristian
Contini e Carlotta Sapori. 7. la massa oscillante di un movimento cal. 324. 8. Roberto e Francesca Piccinini. 9. Chiara Imperiali
e Massimo Maria Baratta. 10. Beatrice ed Eleonora Biliotti. 11. Massimo Biterlizzi e Dante Del Vecchio. 12. giorgio e paola baratti.
13. sara e paolo baracchino. 14. carlo ed emanuela bartorelli. 15. la violinista luvienne. 16. Mario Veltri. 17. carlo bartorelli, umberto
buratti e laura gervasoni. 18. Silvia Poncini con Flavia e Gianni Mercatali. 19. Sergio e Anna Biliotti. 20. alcuni ospiti nella boutique.
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orte dei Marmi ha da poco festeggiato il suo cen-
tesimo compleanno. Da piccola frazione di Pietrasanta,
il 26 aprile 1914 diventò comune indipendente, grazie a
una proposta di legge firmata dal re Vittorio Emanuele
III. Qualche giorno prima di questo anniversario, il 19
aprile 2014, il borgo della Versilia che deve il suo nome all’omonimo fortino voluto dal Granduca Leopoldo per la difesa dei marmi
trasportati dalle vicine Alpi Apuane, ha celebrato un altro importante avvenimento: l’inaugurazione della nuova boutique Bartorelli Gioiellerie, nella centralissima via Spinetti. Marchio di eccellenza nella tradizione italiana, Bartorelli è dal 1882 un punto di riferimento per chi cerca qualità, professionalità, creatività e un’assistenza
puntuale nella scelta di gioielli unici e orologi dai marchi leggendari. Entrando nella nuova boutique Bartorelli stupiscono immediatamente i meravigliosi marmi locali del pavimento, la linearità degli ambienti luminosi e accoglienti, la sobria eleganza che non distoglie l’attenzione ma esalta le creazioni esposte e mette a proprio
agio i clienti. La scelta di aprire una boutique proprio qui è in linea
con le strategie della famiglia Bartorelli, presente sul territorio nazionale con i punti vendita di Riccione, Pesaro, Milano Marittima e
Cortina d’Ampezzo. «Abbiamo scelto le località turistiche italiane
più rinomate e belle: in questo modo, i clienti italiani e internazionali in vacanza che cercano l’eccellenza trovano noi», spiega il proprietario Carlo Bartorelli. Il cliente medio, infatti, è quasi scomparso e quello benestante, durante le vacanze, si lascia volentieri viziare da un gioiello o da un orologio. Bartorelli è concessionario e riparatore ufficiale dei più prestigiosi marchi del lusso internazionale
grazie alla presenza di tecnici orologiai specializzati e formati presso
le principali manifatture svizzere. Nella boutique di Forte dei Marmi possiamo trovare, fra gli altri, Patek Philippe, Audemars Piguet,
Chopard, Omega, Damiani, Hublot.
All’inaugurazione, per esempio, è stata presentata in anteprima la collezione Patek Philippe 2014, lanciata a Basilea. A dare il
benvenuto agli ospiti, accanto alla famiglia Bartorelli, c’era Laura
Gervasoni, direttrice generale di Patek Philippe Italia, che ci ha
confidato: «Sono tanti anni che Patek Philippe pensa a Forte dei
Marmi, dove sono presenti importanti clienti sia italiani sia stranieri, ma è stata la presenza di un partner come la famiglia Bartorelli a farci prendere la decisione definitiva». Accanto a Carlo ci sono la moglie Emanuela e i figli Marco e Federica: «Sono
un’impresa familiare e questo ci dà una garanzia di solidità per il
presente e di continuità per il futuro», continua Laura Gervasoni.
in alto, da sinistra, le cinque città dove sono presenti le sei boutique bartorelli (due a riccione): sono state scelte rinomate località
per offrire l’eccellenza ai turisti in vacanza; patek philippe Nautilus, crono calendario annuale, aquanaut e ancora nautilus.
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segnatempo che
racchiudono
tecnologia, arte,
qualità e
gusto del bello
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n rapporto, quello con la prestigiosa Casa ginevrina, che si rafforza grazie alla presenza, all’interno
del negozio, di un vero e proprio «spazio Patek Philippe», una boutique nella boutique, in cui verranno
esposte tutto l’anno le collezioni del brand svizzero.
«Patek è una sintesi dell’orologeria ai più alti livelli». «Coniuga
bellezza, tradizione e tecnologia». «Quando hai 20 anni compri
un orologio appariscente, a 40 scegli un Patek». «Rappresenta l’eleganza, non è vistoso e quindi non tutti lo riconoscono, solo chi
ha gusto e vera cultura per il bello». «Non è solo un bell’orologio,
soprattutto è un modo di essere». «Patek stratifica in sé arte e tecnologia in egual misura». Dalle testimonianze degli ospiti presenti all’inaugurazione traspare il desiderio di possedere non soltanto
un oggetto prezioso, ma soprattutto un modo di essere, una filosofia, dove ciò che è bello deve anche avere un’anima fatta di storia, tecnologia e creatività, quelle che distinguono Patek Philippe.
Non c’è ostentazione, ma solo amore per la qualità vera. Qualcuno potrebbe chiamarla anche arte moderna.
Durante la serata un tecnico orologiaio della Maison ha svelato
agli ospiti tutti i segreti dei movimenti più sofisticati con dovizia
di particolari. Un momento speciale per gli appassionati che han-
no potuto osservare dal vivo alcuni passaggi del processo creativo.
«Il Forte è un porto sul Tirreno», conclude Carlo Bartorelli, «una
vetrina ideale dove poter mostrare a un pubblico variegato i nostri
preziosi dalle caratteristiche raffinate ed esclusive, rappresentato
da una clientela internazionale, compresa quella entrata recentemente nel mercato del lusso affascinata dagli oggetti più preziosi,
ma anche dai clienti italiani affezionati ai nostri prodotti perché
attenti alla qualità e a particolari meno appariscenti, come il meccanismo perfetto dell’orologio con i suoi impercettibili dettagli».
Qual è dunque il segreto della grande eccellenza del gruppo
Bartorelli? «Siamo gioiellieri da quattro generazioni, l’esperienza
maturata in tutti questi anni assieme alla tradizione che abbiamo
ereditato nel nostro lavoro crea un legame profondo con il nostro
modo di essere e di operare. L’eccellenza in questo settore non si
può improvvisare né comprare. Per noi, però, non è un punto di
arrivo ma di partenza, il nostro obiettivo è quello di offrire sempre qualcosa in più al cliente, mantenendo così una forte relazione con la nostra storia unitamente a uno sguardo costante al futuro. Tutto avviene avendo al mio fianco i miei figli e la mia famiglia. La nostra è una storia italiana fatta di coesione e passione,
per immaginare e costruire assieme il domani».
In alto, da sinistra, carlo bartorelli indossa un cronografo patek philippe nautilus; marco, federica e alessandro bartorelli, figli del
titolare. A fianco, Durante la serata un tecnico orologiaio della Maison ha svelato agli ospiti i segreti dei movimenti (www.patek.com).
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corpo 8,1/10,3 Lloyd Blankfein, CEO e Chairman di Goldman Sachs: è stato a Harvard ma lavorando nella caffetteria dell’ateneo. a
destra, steve jobs (1955-2011), Deus ex machina di apple: si iscrisse al Reed College di Portland (Oregon), ma abbandonò l’università
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