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Oftalmico, il Comune avverte la Regione “Dateci garanzie”

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Oftalmico, il Comune avverte la Regione “Dateci garanzie”
12345367318
LA STAMPA
SABATO 16 GENNAIO 2016
Il trasferimento dell’ospedale di via Juvarra
.
Cronaca di Torino .45
Federconsumatori: «Non possono rimetterci i cittadini»
Oftalmico, il Comune Caos Tari, nel 2015
avverte la Regione spariti nel nulla
“Dateci garanzie”
mille pagamenti
Il vicesindaco: “Confronto con Asl e circoscrizione” Errore di poste o banche, ma la Soris rivuole i soldi
il caso/1
il caso/2
ALESSANDRO MONDO
LETIZIA TORTELLO
ftalmico: sul trasferimento il Comune si
muove con i piedi di
piombo. E nella persona di
Elide Tisi, vicesindaco con
delega all’assistenza, chiede
garanzie alla Regione. Posizione più sfumata rispetto a
quella espressa negli ultimi
giorni da Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale in quota Pd, ma altrettanto ferma: «Vogliamo
capire precisamente cosa,
come e dove si sposta».
O
Verso
il trasloco
I
Nei piani
della Regione
l’ospedale
sarà spostato
entro
fine anno
Patti chiari
Le mosse dell’Asl Torino 1, e
quindi della Regione, sono seguite con attenzione e qualche preoccupazione a Palazzo civico. A maggior ragione
dopo che a fine dicembre
l’azienda sanitaria ha approvato il decreto attuativo dell’atto aziendale accendendo il
motore di un’operazione destinata a realizzarsi , come ha
spiegato Giovanni Soro, il direttore generale, in una finestra temporale compresa tra
maggio e fine anno: l’avvio del
trasferimento del presidio di
Juvarra, diviso tra Molinette
e San Giovanni Bosco, è subordinato ai lavori di adeguamento nei due ospedali.
Il calendario non è un dettaglio: il Comune non guarda con
favore ad un’operazione prima
e a ridosso del voto: prospettiva
che non solo accenderebbe un
faro sugli animi già esacerbati
dei pazienti e di parte del personale medico ma potrebbe diventare un «assist» al centrodestra e ai Cinque Stelle.
Restando nel merito del
trasferimento, Palazzo civico
intende vederci chiaro.
l 21 novembre la signora
Carla Bodrato riceve una
lettera dalla Soris in cui si
avvisa che non ha pagato la
prima rata della tassa rifiuti:
77 euro, acconto di maggio
2015. Si confronta col marito,
«eravamo assolutamente sicuri di essere in regola», spiega. Guarda nel cassetto e ritrova la ricevuta del saldo, versato alle Poste con largo anticipo, il 9 aprile, un mese prima
della scadenza. Da lì parte una
trafila di code infinite, agli Uffici dei Tributi, alla Soris, infine alla posta. Passano i giorni
e la signora Bodrato, per paura di ricevere sanzioni, si decide a ripagare. L’agenzia di riscossione le dava tempo solo
fino al 10 dicembre.
REPORTERS
«Servizi da tutelare»
«Ho letto le dichiarazioni del
direttore dell’Asl ma sulla
tempistica non mi esprimo,
prima voglio capire», spiegava ieri il vicesindaco a margine di una riunione. Contraria allo spostamento dell’Oftalmico? «No, a patto che ci
sia la certezza di garantire
gli attuali servizi. Un capitolo a parte è rappresentato
dal pronto soccorso, che in
ogni caso andrà preservato». In altri termini: l’operazione dovrà essere non solo a
saldo zero, ma possibilmente
migliorativa rispetto alla situazione attuale. Di sicuro,
«non dovrà tradursi in un
impoverimento della rete
ospedaliera cittadina». Da
qui l’incontro che Tisi convocherà a breve con l’Asl e i
presidenti di circoscrizione:
«Al di là di quello che si legge
sui giornali, la comunicazione è fondamentale».
Psichiatria
Nuovi progetti
per due milioni
1 Due milioni desti-
nati a progetti per accompagnare i pazienti
psichiatrici giudiziari,
non detenuti, in misure alternative alle residenze «Rems»: nelle loro abitazioni o nelle comunità terapeutiche.
Li stanzierà lunedì la
giunta regionale su
proposta dell’assessore Saitta. Resta lo stallo
sul fronte del Barrocchio di Grugliasco, candidato ad ospitare una
delle strutture residenziali sanitarie previste
dalla legge nazionale.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Non un caso isolato
La sua storia della tassa rifiuti pagata due volte non è un
caso isolato. È capitata anche
a Grazia Zerbinati. Stesso giro delle sette chiese per riavere i soldi versati due volte, ma
ad oggi non sono stati recuperati: «A fine novembre - racconta - ci arriva l’intimazione
di Soris. Secondo loro, non
avevamo versato la prima rata del 2014, 66 euro che mio
padre aveva pagato per me
con il modello F24». Sessanta
giorni per mettersi in regola.
Anche la signora va all’agenzia, che le dice di rivolgersi alla posta, infine l'altro ieri ripaga la tassa, ma nel frattempo manda una raccomandata
con ricevuta di ritorno a Poste Italiane, Soris e per conoscenza a Federconsumatori,
per denunciare l’ingiustizia.
Capitata a lei e ad altri 7500
casi, secondo i dati di Soris,
«Trafila»
senza fine
A novembre
decine di
torinesi
hanno
ricevuto
l’avviso dalla
Soris per un
mancato
saldo
della Tari
ma avevano
già pagato
6500
casi
L’anno scorso sono stati
recuperati 6500 pagamenti
mai arrivati alla Soris
per errori sul
modello F24
solo l’anno scorso. Di questi,
6500 pagamenti sono stati in
qualche modo rintracciati, di
1000 si sono perse le tracce.
Una schiera di torinesi, andati
in posta o in banca per pagare
la Tari, ha spedito i soldi chissà
dove, e la Soris glieli chiede di
nuovo: «Non potremmo fare altrimenti, a noi non sono mai arrivati», spiega la dg, Mariateresa Buttigliengo.
Errori umani
La causa della beffa? Errori delle banche o delle poste, banali
sviste di battitura degli operatori agli sportelli. Che spesso
sbagliano a trascrivere il codice
del Comune, e i soldi finiscono
non si sa dove. Oppure, il numero identificativo del pagamento, o ancora il codice fiscale. Da
lì, è un’odissea per tutti. Ma tocca ai cittadini rintracciare, inseguendo banche o poste, dove
sta la falla. Il presidente regionale Federconsumatori De Giudici spiega: «Non è tollerabile
che gli utenti paghino due volte.
L’eventuale sanzione per il
mancato pagamento Soris la
deve chiedere alla posta o alla
banca». Soris, dalla sua, ha
scritto più volte ai responsabili
locali delle Poste, perché «ogni
anno dobbiamo fare un lavoro
immane, con i cittadini infuriati, per risalire al problema.
Spesso non riusciamo a venirne a capo. Soprattutto con le
Poste, i cedolini rilasciati non
contengono i dati necessari per
capire dove sta l’errore».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Licei e istituti tecnici al centro-ricerca Telecom
Informatica, una maratona in rosa
per imparare come si programma
NADIA FERRIGO
Ospiti del TILab, il centro di
ricerca del gruppo Telecom,
una cinquantina di ragazze
dei licei e istituti tecnici piemontesi si sono sfidate in una
maratona di programmazione assolutamente in rosa.
Dopo le tappe dello scorso
anno che hanno coinvolto le
studentesse di Roma, Bologna e Milano, ieri è toccato a
Torino, Venezia, Napoli e Catania. L’iniziativa, realizzata
in collaborazione con CodeMotion, è stata pensata per
avvicinare le ragazze al mondo dell’informatica: il digitale può essere non solo una
Sofia
Beltran
«Nel mio
futuro
c’è la cucina
molecolare,
ma amo tutto
quel che è
innovazione»
passione, ma anche una professione in un settore che al
momento non conosce crisi.
La giornata #TimgirlsHackathon si divide in due:
una prima parte per spiegare
alle studentesse il funzionamento di AppInventor, la piattaforma usata per programmare, e una seconda in cui, divise
in gruppi di cinque, si sono cimentate nello sviluppo di
un’applicazione sul tema del cyberbullismo. Timore per una
professione che sconta ancora
una grande disparità di genere?
A sentir loro, neanche un po’.
«Molto interessante è la prospettiva di trovare un buon impiego - commenta Sofia Signo,
Sokaina
Kaab
«Abbiamo
parlato di
cyberbullismo
in classe,
è importante
trovare nuove
soluzioni»
Hanno partecipato all’iniziativa cinquanta ragazze piemontesi
16 anni, studentessa del liceo
classico Gioberti -. Pensare di
realizzare un’applicazione non
mi intimorisce, anzi: è una sfida
stimolante». «Per creare un
programma servono impegno e
logica. Sappiamo bene che per
ora gli uomini sono la maggioranza - le fa eco Laura Santarsiero, 17 anni, dell’istituto arti-
gianale Castigliano di Asti -, ma
noi ci faremo sentire presto».
A fine giornata una giuria di
esperti ha premiato il progetto
migliore: Cyberhelp, interfaccia che consente alle vittime di
bullismo di chiedere aiuto con
una chat e ricevere consigli in
tempo reale realizzata da Letizia Giuva, Giulia Malaponti, Ni-
Sofia
Signo
Laura
Santarsiero
«Non ho
molta
esperienza
nel digitale,
ma è
una sfida
stimolante»
«A scuola
abbiamo
creato dei
fumetti
animati,
una bellissima
opportunità»
coletta Simona Greco e Sofia
Beltran dell’istituto alberghiero Giolitti di Torino. «Non è la
mia prima esperienza di programmazione - commenta Sofia Beltran, 20 anni -. Nel futuro
mi piacerebbe dedicarmi alla
cucina molecolare: amo tutto
quel che è innovazione».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
12345
LA STAMPA
SABATO 16 GENNAIO 2016
Dea, via i gettonisti
L’Asl assume
personale nel Vco
Consulenti esterni sostituiti da nuovi dipendenti
Numeri stabili nel 2015
La direzione generale ha voluto passare in rassegna problemi e obiettivi con gli interlocutori professionali. Sono
stati illustrati i dati dell’anno
appena concluso che evidenziano un numero di accessi
stabile: nel 2014 erano 62.757,
nel 2015 sono stati 63.088. In
crescita quelli di Verbania e
Domo (passati rispettivamente da 29.738 a 29.922 e da
23.311 a 24.038), in diminuzione Omegna (da 9.217 a 8.776).
Nel 75 per cento dei casi sono
avvenuti in orario diurno:
Incidente mortale
1 Era residente a Villados-
sola Mirko Pellegrini, il ragazzo di 17 anni investito
mentre camminava a bordo
strada a Fagnano Olona (Varese) domenica sera e morto
giovedì all’ospedale di Legnano. I genitori hanno accordato l’espianto degli organi. Sulle dinamiche dell’incidente sono al lavoro i carabinieri di Busto Arsizio. [F. ZA.]
Il nuovo capannone di Omegna della Lagostina
LUCA ZIROTTI
OMEGNA
Sono stati 29.922 gli accessi al Dea di Verbania nel 2015
I problemi degli operatori
Dagli operatori è emerso come
la nuova organizzazione del lavoro, in vigore dal 25 novembre (11 ore di riposo per i medici di turno la notte, anche se
questa è trascorsa senza necessità d’interventi) crei difficoltà alla gestione dei carichi
assegnati a ciascuno. Un alleggerimento dei compiti deriverà dal passaggio all’Asl di Novara, dove c’è la centrale 118,
dell’organizzazione dei tra-
I vigili di
Domodossola
hanno
utilizzato
l’apparecchio
che dalla
targa rileva
le irregolarità
delle auto
NON ERA STATA FATTA LA REVISIONE
Multata dai colleghi domesi
l’auto dei vigili urbani di Villa
ni». «Il comune di Villadossola
ha acquistato due auto nel
2012, una per i vigili, l’altra per
i dipendenti - spiega il vice sindaco Marcello Perugini -. Una
era stata immatricolata ad
aprile, l’altra, acquistata nello
stesso giorno, è stata registrata più avanti. Pensavamo che
le scadenze fossero identiche
ad aprile 2016, invece no. La
comunicazione era arrivata ai
nostri uffici tecnici nel periodo
natalizio e probabilmente è andata persa per sbaglio». Intanto i vigili di Villa, per dare il
buon esempio e risparmiare,
hanno già pagato la multa di
118 euro.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
sporti secondari urgenti. «Si
tratta del trasferimento di pazienti verso altro strutture,
quando con una prima diagnosi nei nostri Dea si riscontrano
quadri clinici da gestire altrove. Abbiamo poi provato l’efficacia nel ridurre i tempi d’attesa per pazienti con problemi di
natura oculistica e otorinolaringoiatrica assegnando la
presa in carico direttamente
agli specialisti» spiega il direttore generale Giovanni Caruso
che martedì in conferenza
stampa traccerà un bilancio
dei suoi primi 250 giorni nel
Verbano Cusio Ossola, con anteprima lunedì alla rappresentanza dei sindaci.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
1 Al via oggi «Shopping in
«Omegna sarà sempre centrale nelle strategie dell’azienda; innovazioni di prodotti arriveranno già nel corso di quest’anno». Lagostina
conferma l’impegno a puntare ancora sullo stabilimento
cusiano per il futuro del celebre marchio del casalingo. Il
2015 si era chiuso con il nome
della storica azienda di Crusinallo tornato al centro dell’attenzione, ma per la decisione di procedere con quattro licenziamenti, un passo
che aveva acceso le proteste
dei sindacati.
La riorganizzazione
Anche per i prossimi anni
l’azienda (uno dei marchi della multinazionale Seb) punta
a confermare il piano già definito da tempo per l’attività
produttiva sul territorio e
per i 110 dipendenti. «Per lo
stabilimento stiamo ormai
concludendo il piano di riorganizzazione - spiega Paola
Mattioli, direttore marketing
di Lagostina -. Il nuovo capannone realizzato ci ha permesso di unire in un polo unico tutte le attività, dalla ricerca e sviluppo al magazzino alla produzione». Guardando ai numeri significa
una realtà produttiva «da 400
mila pezzi annui, concentrato
nella pentola a pressione e nel
pentolame alto di gamma in
acciaio, una produzione made
in Italy che per il 65 per cento
circa è destinata al mercato
estero». Il futuro significa investimenti nella promozione
del marchio. «Stiamo lavorando per dare una chiave di modernità a un nome che è storico e visto come tradizionale aggiunge Mattioli -. Lo stiamo
facendo sul fronte della comunicazione e con punti vendita
con spazi sempre più personalizzati». Tutto questo in un
mercato «che per il pentolame
in Italia arriva da un meno 30
per cento sulle quote di mercato tra il 2011 e il 2014, nel 2015 si
è in parte risollevato».
I quattro licenziamenti
Nessuna ulteriore presa di posizione sul caso dei quattro licenziamenti. «In due casi si è
trovata una conciliazione, in
uno si deve ancora passare
dalla direzione provinciale del
lavoro; per un’altra posizione
l’intesa non è possibile e sarà
un giudice a doversi pronunciare - dice Iginio Maletti
(Fim-Cisl)-. Resta il mancato
rispetto degli accordi presi,
una situazione che pesa».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
IL CONSIGLIERE DI MINORANZA CHIEDE L’INTERVENTO DEL SINDACO
Funivia di Stresa, appello di Macrì
“Vanno ripresi gli ex lavoratori”
LUCA GEMELLI
STRESA
«Il sindaco di Stresa Giuseppe Bottini si attivi per la stesura di un protocollo aggiuntivo al disciplinare di gestione della funivia, che preveda
la riassunzione di tutti i dipendenti licenziati e ora disoccupati». La richiesta di un
intervento del Comune di
Stresa è del consigliere di opposizione Alfredo Macrì Del
Giudice, che ha chiesto di inserire la proposta all’ordine
del giorno del prossimo Consiglio comunale.
La vicenda è quella della
funivia Stresa-Mottarone,
che ha chiuso nell’ottobre
2014 per la scadenza dei termini entro i quali doveva essere effettuata la revisione
generale.
A gennaio 2015 i dieci dipendenti dell’impianto erano
stati licenziati dalla società
concessionaria «Ferrovie del
Mottarone». Nel frattempo
era stato indetto il bando di
gara per l’affidamento dei lavori di adeguamento dell’im-
Verbania
Residenti in bus gratis
Lagostina punta su Omegna
“Stabilimento moderno
per fare prodotti innovativi”
Tecnologia
Quando la polizia municipale
multa un’auto dei colleghi del
paese confinante significa
che la legge è proprio uguale
per tutti. Il fatto insolito è avvenuto tre giorni fa a Domodossola, dove l’apparecchio
dei vigili urbani in grado rilevare dalla targa se l’auto ha
qualche irregolarità ha avvisato che qualcosa non andava nella Fiat Panda dei colleghi di Villadossola: revisione
scaduta e multa di 169 euro,
ridotti a 118 con il pagamento
entro 5 giorni.
La notizia ha fatto il giro
del web con tanto di minoranza di Villa che lamenta la
spesa «ai danni dei cittadi-
Villadossola
CONFERMATI I PIANI INDUSTRIALI
CRISTINA PASTORE
VERBANIA
dalle 8 alle 20. Stabile anche il
numero dei pazienti che sono
stati dimessi senza ricovero
nei reparti o trasferimento in
altre strutture (55.851 nel
2014, 55.095 lo scorso anno).
VCO .47
In breve
IL BILANCIO DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA
Anche per l’area emergenza,
operativa su tre sedi con i
Dea di Domodossola e Verbania e il pronto soccorso di
Omegna, si procederà con
l’assunzione di qualche medico. Ci sono i margini per farlo
e i cosiddetti «gettonisti»,
consulenti esterni, saranno
sostituiti con dipendenti Asl.
E’ emerso con la riunione
dei giorni scorsi in cui la direzione generale dell’Asl ha voluto fare il punto sull’attività
di un altro dipartimento che,
come quello materno-infantile, è complesso e dispendioso perché distribuito su più
strutture. Se non si fosse firmato il protocollo d’intesa
per il nuovo ospedale unico,
di Dea ne sarebbe rimasto
uno, ma adesso, con la situazione che nel medio periodo
resterà immutata, lo sforzo
dell’azienda sanitaria è assicurare il funzionamento sulla
cosiddetta plurisede.
.
Funivia chiusa da ottobre 2014
pianto e per la gestione. La prima gara andò deserta. Il secondo tentativo la scorsa estate vide invece l’unica offerta di
Ferrovie del Mottarone, gestore uscente, assieme a Leitner,
società specializzata in costruzione e manutenzione di impianti a fune.
In questo secondo bando la
stazione appaltante, Scr Piemonte, aveva soppresso la
clausola sociale che impegnava il futuro gestore alla riassunzione dei dipendenti licenziati. «Riteniamo se pur non vi
sia l’obbligo di legge che sia
una questione di giustizia la
riassunzione di questi otto dipendenti - sottolinea Gianni
Porrazzo della Fit Cisl - anche
in considerazione dei contributi pubblici previsti».
«Noi avevamo chiesto se si
poteva mantenere la clausola
sociale a Scr - sottolinea il sindaco Giuseppe Bottini - ma ci è
stato risposto che, anche sulle
risultante di un parere legale,
ciò non era tecnicamente possibile». Dei dieci dipendenti
della funivia, uno è andato in
pensione mentre per gli altri
nove un anno fa è scattato il
trattamento di disoccupazione, che però verrà a terminare
alla fine di gennaio.
La funivia, compatibilmente con i tempi di approvazione
del progetto da parte degli organi tecnici, dovrebbe riaprire
a giugno, in tempo per la stagione estiva.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
bus», progetto dell’amministrazione comunale per incentivare l’uso dei mezzi
pubblici al sabato durante la
spesa di fine settimana. L’iniziativa prevede l’uso gratuito
dei bus di Vco Trasporti all’interno dei confini di Verbania a gennaio e febbraio, ma
solo per i residenti.
[F. RU.]
Domodossola
Open day nelle scuole
1 «Open
day», oggi, in
buona parte delle scuole superiori del Vco per orientare
gli studenti delle medie inferiori. A Domodossola aperti
gli istituti Marconi-Galletti
ed Einaudi dalle 10 alle 17 e il
liceo Spezia dalle 9 alle 13. A
Verbania l’istituto Cobianchi
dalle 14 alle 18. A Omegna,
l’istituto Dalla Chiesa-Spinelli dalle 10 alle 12,30. [F. RU.]
Stresa
Il ricordo del capitano
1 Domani
alle 15 in piazza
Possi a Stresa la posa di una
pietra d’inciampo in memoria del capitano Giuliano Nicolini, medaglia d’argento al
valor militare. Sarà lo stesso
ideatore delle pietre di inciampo, l’artista Gunter
Demnig, a posarla. Nicolini
morì il 6 aprile 1945 nel campo di internamento a Unterluss, in Germania: dopo l’8
settembre 1943 aveva rifiutato di consegnare le armi ai tedeschi ed era stato deportato. Cerimonia alle 16 nella sala Canonica del municipio
con interventi e testimonianze sul capitano Nicolini. [L. G.]
Belgirate
Regata velica invernale
1 Domani
terzo e ultimo
appuntamento con il raduno
velico «L’Inverna a Belgirate» organizzato dalla Società
delle regate 1858 e dalla Pro
loco di Belgirate, con il patrocinio dell’amministrazione
comunale, la collaborazione
di Polaris Yacht e dei circoli
velici del circuito «Vela libera
Verbano». Alle 11 saranno dati i segnali di partenza nelle
acque antistanti Belgirate. A
fare da cornice alla manifestazione alcuni stand di settore allestiti sul lungolago e
accoglienza degli atleti grazie alla collaborazione di hotel, bar e ristoranti, e intrattenimento per tutti dalle 14 in
poi, con il gruppo «Country
line dance». Alle 17 si terrà la
premiazione del raduno velico al ristorante «La terrazza».
[C. FA.]
NECROLOGIE
L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri del Verbano-Cusio-Ossola partecipa con profonda commozione al
dolore della famiglia per la scomparsa
del collega
dott. Piero Paolo Galli
– Verbania, 16 gennaio 2016
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-
A BEI, la Banca europea per
gli investimenti, sta valutando il progetto per il Parco della Salute e la Compagnia
di San Paolo è il primo finanziatore ufficiale.
Sul polo sanitario sul quale
ha promesso la scommessa sulla credibilità politica della sua
giunta, Sergio Chiamparino accelera e ieri ha lanciato un invito pubblico c promettendo che
la Fondazione bancaria sarà
coinvolta sin dalla fase della
programmazione. Il presidente
Luca Remmert lo ha accolto. Pochi minuti per chiudere un patto che dovrà valere anche quando per la Compagnia arriverà il
ricambio al vertice. «La Compagnia non potrà non partecipare
al più importante progetto per
il Piemonte degli ultimi anni»,
è il pungolo del presidente della Regione nell’aula delle Molinette, dove si raccontano le meraviglie della Tac di ultima generazione che solo il contributo
dei privati della Compagnia ha
permesso di acquistare. Remmert dà una risposta positiva,
ma marca le condizioni: «Tempi veloci e progetti ambiziosi di
grande respiro», dice citando
ad esempio operazioni considerate sfortunate come il Centro
Grandi ustionati, per il quale i
lavori sono stati fermi quattro
anni: «Noi abbiamo bisogno
che dal tempo della programmazione alla realizzazione i
tempi siano rapidi, altrimenti è
molto più proficuo che i finanziamenti vadano altrove. E abbiamo bisogno che l’Università
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7
ON c’è alcun pericolo che mi ricandidi. Almeno nel
2019». Sergio Chiamparino la butta lì con
nonchalance. Una dichiarazione in apparenza
leggera, che potrebbe quasi passare inosservata. Vero che la
provocazione ha un intento laudatorio e arriva dall’amico
Giovanni Gandini, direttore della radiologia universitaria e
noto per non essere un uomo che vota a sinistra: «Ringrazio
Chiamparino di esistere e spero che con lui il progetto del Parco
della Salute possa diventare reale. In raltà potremo chiamarlo
“Molinette: la vendetta”». Chiamparino ha però un grande
difetto: «Ha il demerito di avermi fatto votare a sinistra.
Speriamo che non si ricandidi un’altra volta, altrimenti sarei
costretto di nuovo a votare per la sinistra», aggiunge con una
risata. Se la ride pure il presidente della Regione. Pronto però a
rivelare un paio di intenzioni non irrelevanti per il Piemonte: nel
2019 non ci sarà un Chiamparino 2. Potrebbe però esserci un
“Chiamparino bis” nel caso di brutte notizie dal Consiglio di
Stato previste per martedì? Una strada già indicata quando il
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Piemonte era in attesa del verdetto del Tar. *-'65630
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faccia la sua parte», è l’appello
del presidente della Compagnia. Pronto a sottolineare la
sintonia con il direttore della
Scuola di medicina Ezio Ghigo,
senza però nascondere le difficoltà di condivisione degli obiettivi avute negli ultimi tempi
con l’Ateneo .
Sul progetto Parco della Salute la sinergia sarà essenziale
L’assessore Antonio Saitta aggiunge un dettaglio: «La Compagnia potrà intervenire sul finanziamento relativo alla parte universitaria, spiega. E chiarisce: «Vogliamo far partire un
unico bando sulla parte sanitaria e della ricerca e contemporaneamente sulla didattica». Do-
po aver valutato più ipotesi, la
decisione è presa: «Sarà l’azienda Città della Salute la stazione
appaltante che dovrà occuparsi
del bando». Il direttore della
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scuola di medicina Ezio Ghigo
insiste sulla completezza del
progetto: «Più sarà ambizioso
maggiori chanche si avranno di
farne un polo di attrazione anche per l’industria».
Chiamparino promette che
la prima pietra arriverà prima
della chiusura del suo mandato: «E’ fondamentale fare più in
fretta possibile, perchè bisogna evitare uno scarto temporale troppo grande, un fatto che
renderebbe la nuova struttura
non più all’avanguardia una
volta costruita. La progettazione dev’essere fatta in modo che
si possa costruire in quattro,
cinque anni».
Antonio Saitta ha inviato a
Roma lo studio di pre-fattibilità
presentato a dicembre. Ora la
commissione di valutazione dovrà pronunciarsi. Le previsioni
dicono che la risposta sulla validità del progetto presentato al
ministero possa arrivare al più
tardi entro la prossima primavera. «I 250 milioni ci sono - conferma l’assessore alla sanità siamo ottimisti». C’è un altro
pezzo del progetto complessivo
al quale non si vuole rinunciare
anche in questa fase iniziale.
Sulla parte che riguarda l’incubatore sta lavorando l’assessore alle attività produttive Giuseppina De Santis.
L’ipotesi sin da subito è la
progettazione di spazi che possano interessare grandi gruppi
dell’industria sanitaria, attratti dall’idea di poter sviluppare i
propri piani al fianco del grande polo sanitario.
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4
OLTANTO 28 secondi. La Tac più
all’avanguardia - non a caso si chiama Tc Revolution - fotografa nei
dettagli tutti gli organi del corpo in meno di mezzo minuto e la sua analisi è così
dettagliata che assai più lungo è il tempo che serve per scrivere i risultati del
check-up. Servirà ai pazienti torinesi,
ma anche per proseguire lo studio sulle
mummie cominciato anni fa, un progetto adesso condiviso con il direttore del
Museo Egizio Christian Grieco, curioso
di svelare i segreti di salute dei Faraoni.
E’ la prima in Italia, una delle prime in
Europa ed è gia operativa da qualche
giorno al secondo piano dell’ospedale
Molinette, nella radiologia universitaria di Giovanni Gandini. Una quasi gemella si usa in un centro di Milano, dove
tuttavia si eseguono soltanto esami al
cuore. Due aspetti la rendono preziosissima per i pazienti: migliora sensibilimente la diagnosi e riduce del 90 per
cento la dose di radiazioni. Una caratteri-
stica che la rende ideale quando il paziente è un bambino che potrebbe avere
maggiori danni da un bombardamento
di radiazioni procurate dai controlli. «Ci
saranno pazienti e condizioni che consiglieranno di utilizzare questa nuova
-FJNNBHJOJTPOPNPMUP
EFUUBHMJBUFBVNFOUBMB
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Tac, mentre in altri casi si potrà tranquillamente ricorrere alle altre macchine disponibili nel nostro ospedale», spiega
Gandini. Senza dubbio si potranno studiare le arterie coronarie, ampliando
molto le indicazioni rispetto alla coronografia tradizionale, che dovrebbe essere
utilizzata solo in urgenza o in tutti i pazienti ad altro rischio. Pazienti nei quali
vi sono molte probabilità di dover intervenire con l’inserimento di uno stent. E
certamente saranno indirizzati a questa
diagnosi pazienti con patologie complesse: trapiantati di fegato, di cuore o di reni che avranno così diagnosi sempre più
precoci e precise con dose di radiazioni
inferiori.
La Tc Revolution di General Electric è
pesantissima, arriva da Milwaukee, pesa 2800 chili «tanto che abbiamo temuto che una strutture vecchia come la nostra potesse avere difficoltà a reggerela», dice il direttore generale della Città
della Salute Gianpaolo Zanetta. Gandini
è raggiante: «Questa Tac è davvero l’unica che varrà la pena di trasportare nel
nuovo Parco della Salute. Perchè se è
senza dubbio vero che fra cinque o sei anni ci potrà essere una macchina ancora
più moderna è anche vero che sarà ancora un validissimo strumento».
Fino sono stati eseguiti circa 300 esami e Gandini promette di farla lavorare
a pieno ritmo, senza però immaginare
che possa essere attiva dalle 8 alle 20. Il
costo è notevole, 1 milione e 500mila euro. Un acquisto impossibile senza l’aiuto
della Compagnia di San Paolo che ha investito 1 milione e 200mila euro. La restante parte è stata finanziata dalla Città della Salute.
TTUS
ª3*130%6;*0/&3*4&37"5"
9A
DAL 15 GENNAIO CON
L’OPERAZIONE BIG BANG
LA STAMPA
Le bische e il traffico di droga
Così il clan comandava Torino
Quando Aldo Cosimo Crea è
uscito dal carcere, il clan si è dovuto riorganizzare. E per fare
soldi e alla svelta, si è buttato nel
traffico di stupefacenti. Hashish,
marijuana e cocaina. In due anni
di indagini, i carabinieri ne hanno sequestrati 50 chili. Ecco co-
R A L
VENDITA
me i Crea investivano i soldi dell’usura. Le vittime erano commercianti e imprenditori, tutti caduti nella rete delle bische clandestine. La più importante a Venaria, a due passi dalla Reggia.
TORINO - Str. SAN MAURO, 18
TEL. 011.274.15.25 - 011.198.62.241
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www.autoricambiral.it
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
ANSA
Il boss, Aldo Cosimo Crea, viene portato in carcere dai carabinieri
Genta e Giacomino A PAGINA 45
-3° 7°
Oggi
Ben soleggiato con cielo
generalmente
sereno. Vento
forte nelle
vallate alpine,
raffiche anche
in pianura al
mattino.
Freddo invernale.
DOMENICA 17 GENNAIO 2016
Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003,
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& PROVINCIA
A difesa
dei pedoni
Scrivete a [email protected]
Su Twitter hashtag #pedoniarischio
Ci sono strade, a Torino, che sono un pericolo per i pedoni, ad
ogni ora del giorno. Zone della
città dove quotidianamente attraversare a piedi una via o una
24 00 24
investiti
morti
feriti
piazza è una scommessa. Dov’è
pericoloso addirittura camminare sul marciapiede. Ci sono
strisce pedonali che gli automobilisti non considerano mai,
semafori che non vengono minimamente rispettati. Segnalateci (anche con una foto, se volete) qual è la strada pericolosa
vicino a casa vostra.
Verso la rivoluzione degli ospedali, ma prima servono tutti i finanziamenti
“I soldi per il Parco della Salute
arrivano solo con progetti certi”
La Compagnia di San Paolo: “Via libera ai fondi ma rispettate le scadenze”
UN GUASTO A MONCALIERI COSTRINGE A UNA GIORNATA DIFFICILE DECINE DI MIGLIAIA DI TORINESI
-4° 3°
La Compagnia di San Paolo è
pronta a confermare i finanziamenti per il Parco della Salute,
«solo se il progetto andrà avanti
con tempi certi». Alle Molinette, intanto, è arrivata dall’America una super Tac, che emette
solo il 10% delle radiazioni e sarà in grado di esaminare anche
le mummie dell’Egizio.
Noemi Penna
Domani
A PAGINA 40
Ben soleggiato con cielo
generalmente
sereno al
mattino e
tendenza a
velature dal
pomeriggio.
Temperature
in ulteriore
lieve calo.
LA STORIA
La scorciatoia
verso la casa
popolare
BEPPE MINELLO
N
el buco aperto da un
pensionato nella rete
che il Comune ha predisposto per limitare l’accesso alla casa popolare d’emergenza (saltando cioè la lunga
lista d’attesa) potrebbero
entrare molti altri sfrattati.
Domani, in Comune, si presenta già il primo caso.
Ma a Palazzo Civico devono trovare una soluzione
perché una raffica di cause
potrebbe causare molte difficoltà.
A PAGINA 41
Anche Giovine minaccia la giunta
Firme false, nuovo ricorso
Martedì giorno della verità
-3° 3°
Martedì
Parzialmente
nuvoloso o
nuvoloso al
mattino, ma
precipitazioni
assenti. Schiarite nel pomeriggio. Temperature in
calo.
TORINO - C.so REGINA MARGHERITA, 256
TEL. 011.437.50.64/88 - FAX 011.473.47.00
Aperto il Sabato
TORINO
LA STAMPA
Situazione
Aria gelida ha
raggiunto il
Mediterraneo
con correnti
da Nord che si
presentano
asciutte a Sud
delle Alpi
garantendo
giornate
soleggiate ma
con vento
forte nelle
vallate.
®
RICAMBI AUTO
REPORTERS
120 mila famiglie al freddo per 17 ore
Giuseppe Legato A PAGINA 47
Ecco perché Torino ama il Cinema
STEVE DELLA CASA
N
on era certo una leggenda il
fatto che ogni giovedì, negli
Anni Settanta, l’autista dell’avvocato Agnelli si recasse nei
magazzini di via Pomba (la via torinese del cinema) per prendere una
copia di qualche film d’essai da proiettare la sera per il patron della
Fiat. E, d’altro canto, anche il sindaco comunista della prima giunta
rossa Diego Novelli amava la settima arte, visto che nel 1972 aveva
collaborato nientemeno che con
Ettore Scola per preparare Trevico-Torino, film militante che porterà la firma di tutti e due.
CONTINUA A PAGINA 49
INTERVISTA
LE STORIE
Tornatore:
“Il luogo perfetto
per girare”
Il FilmLab
sogna gli Oscar
con i fondi europei
Il regista ha lanciato in città
il suo nuovo film
E in centro c’è anche
l’ultimo set di Nero
che ha tra le sue stelle
Chistopher Lambert
Tre nomination per i registi
formati a Torino
Ma la città è una fucina
di nuove idee
L’ultimo successo
è il cinema erotico
Tiziana Platzer
Emanuela Minucci e Francesca Rosso
A PAGINA 48
A PAGINA 49
Spunta un nuovo ricorso elettorale tra quelli che saranno
discussi martedì al Consiglio
di Stato: è quello dei Pensionati dell’ex consigliere Michele Giovine, che sfrutta un cavillo per tornare in corsa nella
contesa che ruota attorno alle
irregolarità nelle firme per le
liste a sostegno di Chiamparino. E potrebbe essere un ricorso molto insidioso per la
maggioranza di centrosinistra
in Regione, perché il team di
Giovine ha spulciato tutte le
carte dell’inchiesta penale, per
concludere che le irregolarità
nei moduli a sostegno del listino del presidente sono molti di
più di quelli riconosciuti dal
Tar. E, se cadesse il listino, si
dovrebbe tornare al voto.
Paola Italiano
A PAGINA 43
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1
12345367318
40 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
DOMENICA 17 GENNAIO 2016
IL FUTURO DELLA SANITA’
La nomina
Il super infermiere
a capo dei 7000
il caso
NOEMI PENNA
Le tappe
I
La Regione
conta di partire
con la procedura
di gara
nell’autunno
del 2016
finanziamenti della Compagnia di San Paolo per il Parco della Salute? «Li garantiremo solo se saranno rispettati
i tempi prestabiliti per l’avanzamento del progetto». A mettere in chiaro quali dovranno
essere «le condizioni per garantire il sostegno economico
della Fondazione» è il presidente Luca Remmert. «I nostri
fondi privati devono essere ben
spesi, altrimenti verranno impegnati in altro modo». Una dichiarazione che suona come un
ultimatum, a meno di un mese
dall’approvazione dello studio
di fattibilità per la costruzione
del nuovo polo della sanità piemontese nell’area ex Fiat Avio.
Il contratto
Corsa contro il tempo
La tempistica
prevede
di sottoscrivere
il contratto
con il privato
nel 2017
La prima volta che si è parlato
di Parco della Salute era il
2003. Chiamparino era sindaco, le Olimpiadi erano un sogno
che stavano per diventare realtà così come la metropolitana.
«Da allora sono passati dodici
anni», ricorda il presidente della Regione: «I primi fondi, 250
milioni di euro, sono stati stanziati fra il 2005 e il 2006, ora
stiamo attendendo da Roma la
conferma che ci siano ancora e
che venga nominata la commissione per l’analisi del progetto». Per accedere a quei fondi,
accantonati ormai da dieci anni, la Regione ha deliberato un
finanziamento da 12,5 milioni di
euro. Lo studio di fattibilità, ora
al vaglio del ministero, è stato
approvato lo scorso 21 dicembre, mentre per la procedura di
gara, sotto la supervisione dell’Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone, bisognerà attendere il prossimo autunno. Tempi che si stanno mostrando biblici, e che potrebbero far cambiare idea a uno dei
maggiori finanziatori, l’unico a
oggi sceso effettivamente in
campo, e per cui la Regione sta
«pensando a un ruolo centrale
nei giochi, che coinvolga la
Compagnia dalle prime scelte», facendo pensare alla creazione di una struttura gestionale del Parco della Salute paragonabile al consiglio di amministrazione di una fondazione.
La gara
Il cantiere
A fine 2017
partiranno
i lavori
per costruire
il nuovo polo
Le opere di cantiere dureranno
quattro anni
Corsa
contro
il tempo
Si parla di
Parco della
Salute dal
2003, con
Chiamparino
sindaco
Da allora, i
primi 250
milioni sono
stati stanziati
tra il 2005
e il 2006,
ma si attende
da Roma
la conferma
che ci siano
ancora
1 Il dottor Mario Pa-
Chiesti investimenti anche alla Banca Europea
“Sul Parco della Salute
niente finanziamenti
senza tempi certi”
Sui fondi il pugno duro della Compagnia di San Paolo
e della ricerca, per cui sono stati stimati 505.876.000 euro; e il
Polo della didattica e della residenzialità, per cui serviranno
121.890.000 di euro e altri due
mesi per concludere gli approfondimenti e definire la soste-
nibilità economica. E Sergio
Chiamparino sa bene che la
Compagnia di San Paolo non
può essere l’unico partner su
cui contare, tant’è che «venerdì
abbiamo presentato tutti i documenti per richiedere il soste-
gno della Bei, la Banca europea
per gli investimenti, e stiamo
lavorando alla ricerca di altri
privati interessati», ribadendo
che «su questo progetto ci stiamo giocando la credibilità».
Opere concrete
Arriveranno i soldi solo
se saranno rispettate le
scadenze prestabilite
per l’avanzamento
del progetto
Su quest’opera
ci giochiamo
la credibilità, stiamo
cercando altri partner
privati interessati
Altri sostenitori
Luca Remmert
Sergio Chiamparino
Il Parco della Salute sarà suddiviso in due lotti: il Polo della
sanità, della formazione clinica
Presidente
Compagnia di San Paolo
Presidente
Regione Piemonte
A Luca Remmert «piace la
concretezza. I soldi impiegati
dalla Fondazione si devono tradurre in opere tangibili e nei
giusti tempi». L’aiuto economico dato in questi anni alla sanità pubblica si è tradotto in
macchinari, nuove tecnologie e
interi reparti, «ma siamo rimasti più volte bruciati, tant’è che
abbiamo deciso di non finanziare più le opere murarie, delegando questo problema agli
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Il macchinario rivoluzionario è
stato inaugurato ieri nel reparto di Radiologia universitaria
È stato finanziato dalla Compagnia di San Paolo, con 1,2
milioni di euro
Dall’America arriva “Revolution”
La Tac che fa lo scanner alle mummie
«Revolution» di nome e di
fatto. Arriva in Italia la prima tomografia computerizzata «total body» in grado di analizzare un organo
in 0,28 secondi con una
precisione estrema e rilasciando il 90% in meno di
radiazioni. A possederla
sono le Molinette, dove il
macchinario è arrivato da
Milwaukee lo scorso 24 no-
uffici tecnici degli ospedali».
Non è certamente piaciuto «il
ritardo accumulato nella riapertura del reparto dei grandi
ustionati del Cto», in cui la
Compagnia ha messo 4 milioni
di euro, e «ultimamente sono
emersi problemi con l’Università, anche se non con la Facoltà di Medicina». La Compagnia
di San Paolo ha infatti rispedito al mittente, a dicembre, il
documento a cui l’Ateneo lavorava da mesi per il rinnovo della convenzione triennale, del
valore di 21,5 milioni di euro. I
fondi sarebbero stati destinati,
fra l’altro, per assumere personale a tempo determinato e a
progetti «troppo limitati».
Radiologia
Alle Molinette
Secondo esemplare
in Italia, emette
solo il 10 per cento
di radiazioni
leologo è il nuovo supermanager incaricato
da Gian Paolo Zanetta
di coordinare un esercito di oltre 7 mila infermieri e operatori sanitari di Città della Salute.
Il ruolo direttivo, previsto nel nuovo atto
aziendale, dovrà garantire l’attuazione dei
programmi di sviluppo,
valutare il personale e
attuare nuove strategie
che coinvolgeranno
trasversalmente Molinette, Cto, Regina Margherita e Sant’Anna.
Un compito non facile,
vista anche l’entrata in
vigore della direttiva
europea che limita i turni di lavoro, che l’infermiere stava già svolgendo da ottobre a capo della Daps (direzione aziendale delle professioni sanitarie). Di
fatto, sovrintenderà
tutte le professioni sanitarie non mediche
per migliorare la qualità del servizio. [N. PEN.-]
vembre e ieri è stato inaugurato nel reparto di Radiologia universitaria diretto dal
professor Giovanni Gandini.
Un investimento da 1,5 milioni di euro, che non aumenterà i costi di ogni singolo esame pur offrendo maggiore
sicurezza, e con cui si riaprirà la collaborazione con il
Museo Egizio di Torino.
Meno radiazioni
L’occhio computerizzato della Tc Revolution è talmente
potente da scannerizzare,
con un solo giro, sino a 6 centimetri in profondità. A finanziarlo è la Compagnia di
San Paolo, con 1,2 milioni di
euro, a cui la Città della Sa-
lute ha aggiunto 300 mila euro, aggiudicandosi un macchinario di ultima generazione, il primo del suo genere e,
soprattutto, in una struttura
pubblica. L’altro esemplare
di «Revolution» in Italia è infatti al Centro cardiologico
Monzino di Milano, dove viene utilizzata esclusivamente
per il cuore. Qui invece, in
appena dieci minuti, si potrà
avere una scansione integrale ad alta definizione dell’intero corpo del paziente, che
riceverà solo il 10% delle radiazioni emesse dalle altre
Tc. Sarà quindi utilizzata in
particolar modo sui bambini
e pazienti a rischio o in caso
di patologie complesse, co-
REPORTERS
me al fegato o ai reni. La sua
velocità di scansione è in
grado di eliminare le inesattezze delle immagini dovute al movimento, come i
battiti del cuore. Ed è perfetta per le arterie coronariche, dove la tomografia
veniva utilizzata solo in casi di estrema urgenza.
Tornano le mummie
Avendo trovato posto in un reparto universitario, l’obiettivo
sarà far diventare la Radiologia
delle Molinette un centro di riferimento europeo per stabilire
le modalità di studio non solo
del cuore, ma soprattutto di fegato e vasi sanguigni. Ma la precisione assoluta di questo mac-
chinario – che «varrà la pena
trasferire nel nuovo Parco della
Salute, anche perché fra sette
anni sarà ancora assolutamente valido», afferma il professor
Gandini – apre a una nuova collaborazione con l’Egizio. Proprio come già accaduto quindici anni fa, la Città della Salute
sta siglando con il Museo delle
Antichità Egizie, il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia e l’Istituto di Radiologia delle Molinette un protocollo d’intesa che permetterà ai ricercatori e archeologici di carpire i
segreti delle mummie della preziosa collezione di via Accade[N. PEN.]
mia delle Scienze.
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9A
Gli autovelox della settimana
DAL 19 GENNAIO CON
LA STAMPA
Oggi
Domani
20 gen
Strada Aeroporto
Corso Cosenza
Corso Grosseto
Corso Galileo Ferraris
ris
Corso Grosseto
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Strada Aeroporto
Via Sansovino
Strada Pianezza
Corso Cosenza
Strada del Drosso
Via Passo Buole
Via Plava
Via Ventimiglia
Corso Traiano
Corso Francia
Corso Peschiera
Corso Trapani
Corso Rosselli
Corso Tazzoli
Corso Orbassano
Corso Cosenza
ni
Via Onorato Vigliani
Corso Settembrini
Corso Siracusa
Corso Allamano
e
Corso IV Novembre
etica
Corso Unione Sovietica
ris
Corso Galileo Ferraris
Corso Cairoli
Corso Montelungo
Corso Grosseto
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Strada Aeroporto
Corso Cosenza
Lungo Stura Lazio
Corso Francia
Corso Peschiera
Corso Trapani
Via Mazzarello
Corso Rosselli
Via Botticelli
Corso Vercelli
Corso Giulio Cesare
e
Via Passo Buole
Via Onorato Vigliani
ni
Corso Galileo Ferraris
ris
21 gen
Domenica
24 gennaio 2016
nessun accertamento
si ricordano inoltre le
postazioni isse di
c.so Regina Margherita
401/a e c.so Unità
d’Italia
Via Agudio
Via Plava
Corso Cairoli
22 gen
23 gen
LA STAMPA
Corso Grosseto
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Strada Aeroporto
Via Sansovino
Strada Pianezza
Corso Cosenza
Strada del Drosso
Via Ventimiglia
Corso Traiano
Corso Novara
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Strada Aeroporto
Via Sansovino
Strada Pianezza
Corso Cosenza
Via Passo Buole
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
Corso Francia
Corso Peschiera
Corso Trapani
Corso Rosselli
Corso Tazzoli
Corso Orbassano
Corso Cosenza
Corso Siracusa
Corso Allamano
Via Botticelli
Corso Vercelli
Via Agudio
Corso Francia
Corso Peschiera
Corso Trapani
Via Mazzarello
Corso Rosselli
Corso Novara
Strada Aeroporto
Corso Cosenza
Via Onorato Vigliani
Via Passo Buole
Corso Settembrini
Strada Traforo del Pino
Corso Don Luigi Sturzo
Corso Unione Sovietica
Corso Galileo Ferraris
Corso IV Novembre
Corso Montelungo
Lungo Stura Lazio
Corso Giulio Cesare
Corso Grosseto
Corso Galileo Ferraris
Via Onorato Vigliani
Corso Traiano
Strada Traforo del Pino
Corso Don Luigi Sturzo
Corso Grosseto
Corso Galileo Ferraris
Oggi
Cielo sereno al
mattino con
gelo anche in
pianura. Velature via via più
estese in giornata e cielo nuvoloso in serata.
Temperature in
calo.
-4° 3°
LUNEDÌ 18 GENNAIO 2016
Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003,
e-mail [email protected] B [email protected] B [email protected]
-3° 3°
Mercoledì
Residui annuvolamenti nel
primo mattino,
in diradamento
con passaggio a
condizioni
soleggiate.
Rimangono
addensamenti
lungo le creste
di confine.
TORINO - Str. SAN MAURO, 18
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TORINO - C.so REGINA MARGHERITA, 256
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Aperto il Sabato
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A difesa
dei pedoni
Scrivete a [email protected]
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Ci sono strade, a Torino, che sono un pericolo per i pedoni, ad
ogni ora del giorno. Zone della
città dove quotidianamente attraversare a piedi una via o una
24 0 24
investiti
morti
feriti
piazza è una scommessa. Dov’è
pericoloso addirittura camminare sul marciapiede. Ci sono
strisce pedonali che gli automobilisti non considerano mai,
Al Sant’Anna lezioni a medici
per comunicare con i pazienti
Dopo le critiche i corsi che cambiano il rapporto fra personale e malati
Psicologi ed esperti: sono
quelli ai quali si rivolgerà
l’ospedale Sant’Anna di Torino per attivare corsi di formazione specifici. Obiettivo: migliorare la comunicazione tra
personale e pazienti».
DOMANI RIAPRE IL GRAN GALA DI PIAZZA SABOTINO. IL TITOLARE: ORA METTO LE TELECAMERE
Mondo
Due ricorsi mettono
ancora in dubbio
l’esito delle elezioni
regionali del 2014
per le liste del Pd
CINEMA
Il film dove
i protagonisti
sono senzatetto
LA POLEMICA
“Al di qua” girato
per non dimenticare
il dramma sociale
Un anno di attesa
per l’operazione
e alla fine
il paziente
va in Lombardia
Maria Teresa Martinengo PAG. 44
MUSICA
REPORTERS
Noemi Penna
“Niente riprese antimafia nel mio bar”
A PAGINA 41
Federico Genta A PAGINA 43
Se la fanfara
suona
al Politecnico
In aula magna il ricordo
della Grande Guerra
A PAGINA 47
Le fontane ferite di piazza Castello
DIEGO MOLINO
R
otte e sprofondate in
più punti: è lo stato in
cui versano le fontane
di piazza Castello, dove da
qualche giorno sono anche
comparse le transenne a protezione dei passanti. Una situazione che dovrebbe durare fino alla metà di febbraio,
quando partiranno i lavori di
manutenzione straordinaria
per il ripristino della pavimentazione e dell’impianto
idrico. L’intervento principale riguarderà le lose rotte che
verranno sostituite da nuovi
masselli in pietra. «Le lastre
Domani
l’ultimo atto
del caso firme
per la giunta
Chiamparino
Paola Italiano A PAGINA 45
A PAGINA 40
Polemica
su tagli e organici
Una mamma:
“Niente analisi
manca un reagente”
semafori che non vengono minimamente rispettati. Segnalateci (anche con una foto, se volete) qual è la strada pericolosa
vicino a casa vostra.
IL CASO
Le accuse e la difesa dell’ospedale
Domani
Parzialmente
nuvoloso o
nuvoloso ma
precipitazioni
assenti salvo
nevischio lungo
le creste di
confine. Temperature in calo nei
valori massimi.
VENDITA
RICAMBI AUTO
Le fontane di piazza Castello ora sono tutte transennate
intorno alle fontane hanno una
forma particolare rispetto a
quelle nel resto della piazza –
spiegano da Palazzo Civico –,
stiamo aspettando di averle a
disposizione nei nostri magaz-
zini». Negli stessi giorni sono
in programma una serie di lavori da parte dei tecnici di
Smat per la messa a punto dell’impianto idrico, che nei mesi
invernali viene mantenuto
spento per evitare danneggiamenti causati dal gelo. Sarà poi
la volta del personale di Iren
che verificherà lo stato dell’impianto di illuminazione delle
fontane. La spesa complessiva
per tutti i lavori si aggira intorno ai 50 mila euro. Quello che
riguarda le fontane è solo uno
degli interventi decisi dal Comune per ripristinare la pavimentazione di piazza Castello.
Nei mesi passati la sostituzione delle lose rotte aveva interessato l’area di posteggio dei
taxi sul lato di via Garibaldi e
quella in corrispondenza del
palazzo della Regione.
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TORINO
LA STAMPA
Situazione
Aria gelida ha
invaso la pianura Padana con
condizioni in
prevalenza
soleggiate, ma
tra stasera e
domani una
perturbazione
da Ovest porterà
un aumento
della nuvolosità.
R A L
DA MARTEDÌ 19 GENNAIO
AL 16 FEBBRAIO A € 9,90 IN PIÙ
Che
tempo
che fa
Via Pietro Cossa
Corso Moncalieri
12345367318
12345367318
40 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 18 GENNAIO 2016
Dopo le proteste delle donne su “Specchio dei tempi”
il caso
Sant’Anna, tutti a lezione
per comunicare meglio
ALESSANDRO MONDO
I numeri
7000
parti
Il numero
di parti
che ogni anno
si effettuano
all’ospedale
Sant’Anna
20
al giorno
Sono i parti
che si registrano
ogni giorno
al Sant’Anna:
solo in 3 casi,
in media,
si fa ricorso
al cesareo
10
decessi
In 2 anni e mezzo
sono le morti
in Piemonte
collegate
alla gravidanza:
a queste
si aggiungono
tre donne incinte
morte
in incidenti
D
ove termina la necessità
di poter contare sulla
competenza del personale sanitario e dove comincia quella di una comunicazione adeguata per il paziente e per i suoi famigliari? E se i due aspetti si tengono, come conciliarli garantendo un’assistenza a 360 gradi?
Non solo terapie
Se la qualità professionale è o dovrebbe essere scontata, sul secondo aspetto c’è molto da lavorare. Non a caso, al Sant’Anna di
Torino, dove nelle ultime settimane il tema è tornato alla ribalta, quest’anno la direzione sanitaria organizzerà corsi di formazione per sensibilizzare medici,
ostetriche, infermieri, operatori
socio-sanitari. «Tutti quelli che
lavorano in ospedale - spiega
Maurizio Dall’Acqua, direttore
sanitario della Città della Salute-: l’avevamo già deciso sulla base delle segnalazioni arrivate dal
nostro Ufficio relazioni con il
pubblico. E questo, nonostante le
molte lettere nelle quali pazienti
e famigliari lodano l’umanità dimostrata».».
La formazione
Obiettivo dei corsi: affinare la
comunicazione, evitando di lasciare questa capacità alla propensione, soggettiva, dei singoli
operatori. Tema sfuggente: legato a fattori diversi - non ultimo:
lo stress del personale, specie in
momenti difficili -, che di fatto si
allarga a tutti i presidi ospedalieri italiani.
Che si tratti di una partoriente o di un malato, la parola d’ordine è: «empatia». L’empatia
che, stando alla relazione degli
ispettori ministeriali a seguito
della morte di Angela Nesta e
della piccola Elisa, ha difettato
nel momento del dramma. E
questo, nonostante abbiano scagionato l’ospedale in merito all’assistenza professionale. La
stessa empatia che, hanno ricordato a distanza di pochi giorni
due lettrici su «Specchio dei
tempi», sempre con riferimento
al Sant’Anna, dovrebbe essere
presente nella quotidianità della
degenza: non solo in caso di
«eventi avversi», per usare la
terminologia degli ispettori.
Visto dalle pazienti
Così non è. Non sempre, almeno. «Ho trovato molte persone
Corsi di formazione miglioreranno il dialogo medico-malato
Salto
di qualità
La direzione
sanitaria
coinvolgerà
nei nuovi
corsi
medici,
infermieri,
e ostetriche
competenti ma ciò che manca di
più è la comunicazione con il paziente - scrive la prima lettrice . I parenti spesso vengono cacciati dai questi reparti. Il travaglio viene fatto in stanza senza
marito. Mentre sei in sala operatoria per il cesareo a nessuno
del personale è mai venuto in
mente di comunicare con la famiglia». La seconda sposta il tiro sull’ambulatorio dove si viene indirizzati in seguito al pap
test positivo di Prevenzione Serena: «I medici sono molto competenti ma vengono date scarse
Le accuse
«I parenti allontanati
dai reparti»
«Ciò che manca maggiormente in ospedale è la comunicazione
tra i medici e il paziente: ti ricoverano e ti assegnano un numero di letto e quel numero diventa il tuo nome. Spesso anche i
parenti che chiedono informazioni vengono allontanati dai
questi reparti».
informazioni sulle patologie/terapie e in modo frettoloso, dovrebbe esserci un po’ più di
umanità in un momento di grande ansia per le pazienti».
La linea dell’ospedale
Addebiti ai quali il direttore sa-
«Le regole nei reparti ospedalieri devono tutelare le pazienti
ricoverate, garantendo l’umanizzazione dell’assistenza e contestualmente la riservatezza e la serenità: per questo è possibile che solo una persona resti a fianco della degente per tutta
la giornata».
«Il travaglio viene fatto
in solitudine»
«Prima del parto
può stare una persona»
«Il travaglio viene fatto in stanza, senza che il marito possa
stare accanto alla moglie»: a detta della lettrice, autrice della
segnalazione, un altro deficit da scontare in ospedale durante
un momento naturalmente difficile per la partoriente e per il
suo bambino.
«La presenza di una persona accanto alla donna, di solito il
marito o il compagno, è considerata dal personale un aiuto
prezioso: in particolare durante il travaglio, momento delicato,
viene suggerito alla futura mamma di individuare chi le resterà fianco».
«Poche informazioni
comunicate alla famiglia»
«A volte il personale
deve mantenere il riserbo»
«Mentre sei in sala operatoria per parto il cesareo a nessuno del
personale è mai venuto in mente di comunicare con la famiglia
che aspetta fuori preoccupata. In un momento di grandisima
ansia per la donna come la nascita di un figlio serve più comunicazione ed umanità».
«I parenti in attesa fuori dalla sala operatoria dove si fa il
cesareo possono vivere momenti di ansia, questo è comprensibile, ma a volte il personale impegnato nelle sale operatorie
deve limitare allo stretto necessario le informazioni attese dai
parenti stessi».
Umanizzazione
Fra le proteste di chi
è ricoverato negli ospedali
sovente torna la questione
del rapporto difficile
tra medico e paziente
“Nel rapporto con i ricoverati
gli infermieri sono più disponibili”
«L
a vicenda del Sant’Anna ha toccato
un tasto dolente:
una volta c’era il problema dell’informazione, ora quello della
comunicazione. Sono due cose
distinte, e si può dire che riguardano tutti gli ospedali. Anzi: tutto il comparto sanitario».
Elisabetta Sasso, coordinatrice regionale del Tribu-
nale dei diritti del malato, non
mostra stupore per le segnalazioni delle lettrici su «Specchio
dei tempi».
che così, lo ripeto, è un obiettivo molto difficile da raggiungere: dipende da vari fattori».
Come si può migliorare questo
aspetto?
«Un combinato disposto: negli
ultimi anni c’è stato un irrigidimento da parte dei medici, che
vedono scemare la loro autorevolezza, ma sovente anche i pazienti e i loro famigliari si presentano prevenuti. Per questo
bisogna lavorare sul rapporto
medico-paziente, attraverso la
comunicazione e con vantaggio
reciproco».
«E’ molto difficile, perché
stiamo parlando della comunicazione tra personale sanitario e pazienti: un problema
soggettivo».
Niente da fare, allora?
«Non ho detto questo. Ben vengano i corsi di formazione: ce
ne sono alcuni, molto seri, che
possono aiutare a migliorare le
cose. L’ospedale, qualunque
ospedale, deve essere un luogo
aperto, nel quale il paziente
non si senta prigioniero e separato dalla propria famiglia. An-
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
La difesa
«In ospedale va tutelata
anche la privacy»
Il tribunale per i diritti del malato
Intervista
nitario replica, talora puntualizzando. Primo: le regole nei reparti tutelano anche la riservatezza, «per questo è possibile
che solo una persona resti a
fianco della degente per tutta la
giornata». Quanto al travaglio,
«viene suggerito alla paziente
di individuare la persona cara
che resterà al suo fianco». Peraltro, aggiunge, «comprendiamo che i parenti in attesa fuori
da una sala operatoria possano
vivere momenti di ansia e che il
personale impegnato a volta
debba limitare allo stretto necessario le informazioni».
Anche così, il tema resta. Per
una donna in attesa di partorire,
o per un malato sottoposto a terapia, la dimensione umana conta quanto il livello delle cure: per
quanto impegnativo possa essere, l’attività di «front-office» non
deve essere esercitata tutti i
giorni, davanti ad ogni letto di
ogni reparto.
con il personale sanitario ».
Quanto conta il ruolo dei volontari?
Quali?
Quale sarebbe?
«Il paziente informato e considerato è più collaborativo verso le terapie, i medici evitano di
perdere tempo prezioso».
In che senso?
REPORTERS
«In certi casi basta dedicare
un quarto d’ora al malato o alla sua famiglia per mettersi in
condizione di lavorare serenamente, in un contesto tranquillo. Certo: in questo discorso bisogna anche tenere
conto dello stress al quale è
sottoposto il personale sanitario, con gli attuali orari e
l’attuale organizzazione del
lavoro».
Il discorso vale solo per i medici
o per tuto il personale sanitario?
«Dipende. In linea di massima
gli infermieri sono più propensi
a comunicare, ma non è un dato assoluto. se è per questo, anche i pazienti e le loro famiglie
hanno dei limiti: a fronte di un
disagio, e a meno di casi gravi,
la denuncia tanto per dovrebbe
lasciare il passo alla richiesta
di un momento di confronto
«Moltissimo. Il rapporto delle
direzioni sanitarie e dei medici
con le associazioni di volontariato, presenti a vario titolo in
tutti gli ospedali, non va sottovalutato».
Di quali volontari parliamo?
«Ad esempio penso a quelli che
si incontrano nei reparti, contraddistinti dal camice azzurro: svolgono funzione di prima
accoglienza al momento del ricovero, quando il malato varca
la soglia del reparto. Un altro
passaggio estremamente delicato, che in quanto tale deve
[ALE.MON.]
essere gestito».
12Y NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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LA STAMPA
LUNEDÌ 18 GENNAIO 2016
.
Cronaca di Torino .41
I NODI DELLA SANITÀ
I disagi negli ospedali
Un anno d’attesa per un intervento
Debito
Alle Molinette manca un reagente: un mese e mezzo per avere l’esito degli esami del sangue
NOEMI PENNA
Il Piano
di rientro
La Regione
ha siglato
il Piano di
rientro nel
2010: il debito era pari a
676 milioni
di euro
Maglia nera
Il Piemonte è
ultimo per il
mancato
stanziamento
di 898 milioni
di euro al
Servizio Sanitario Regionale
Il cambio
Nel dicembre
del 2013
viene approvato il Programma
Operativo
che rivoluzionerà la sanità
piemontese
Black List
Il 26 novembre 2015 il
Piemonte
esce dalla
Black List
ma i conti
pubblici sono
ancora sotto
esame
Regione
Alle Asl i pazienti
psichiatrici giudiziari
Quando si aspetta da un anno
di esser chiamati per un intervento e si scopre che prima di
maggio 2017 non c’è posto, o
bisogna attendere più di un
mese e mezzo per l’esito di un
esame per cui basterebbero
due settimane, l’ansia si trasforma prima in rabbia, poi in
rassegnazione.
1 Con una delibera
Senza reagenti
«A fine novembre mi sono rivolta alla Pediatra perché mio
figlio lamentava problemi di
stanchezza. Vista la carenza di
ferro, il medico ha ritenuto opportuno prescrivere degli esami più approfonditi, che abbiamo fatto in Asl il 7 dicembre»,
racconta Maria. «Il ritiro doveva essere effettuato a partire
dal 23 dicembre: giorno in cui
vado puntualmente, ma gli esiti non ci sono. Mi chiedono di
ritornare nei giorni successivi
e naturalmente capisco, essendoci le feste di mezzo, la ragione di quei ritardi, per cui continuo ad andare senza lamentarmi». Passa l’Epifania, e i risultati ancora non ci sono:
«Chiedo delucidazioni e il personale del centro analisi, dimostrando di lavorare molto bene, ha cercando in tutte le possibili maniere di capire le ragioni di questo ritardo. Si scopre così da un fax, ricevuto delle Molinette dove il campione
sangue è stato inviato, che le
analisi di mio figlio non solo
non sono pronte, ma non si sa
neanche quando potranno arrivare per “mancanza di reagenti”». Insomma, i laboratori
che devono eseguire l’esame
risulterebbero sprovvisti di
quelle sostanze chimiche necessarie per analizzare il sangue, così come richiesto dal
medico curante. «Trovo tutto
questo fuori da ogni logica civile, oltretutto dopo aver versato un ticket di 58 euro. È normale che succedano certe cose?», si domanda.
Meglio altrove
Sandro è in cura all’Urologia
delle Molinette per un problema alla prostata. Ha un ingrossamento benigno e gli
esami dello scorso febbraio
hanno evidenziato la necessità
«Risolveremo il prima possibile»
da 2 milioni di euro,
oggi la Giunta Regionale avvia il programma per la presa in carico dei pazienti psichiatrici giudiziari. Un finanziamento a sostegno delle Asl e dei malati colpevoli di reato
per interventi di cura
alternativi alle Rems
(Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria), da
seguire nelle loro abitazioni o in comunità
terapeutiche. «La somma consentirà di riportare in Piemonte pazienti attualmente presenti nelle strutture detentive – gli ex ospedali
psichiatrici giudiziari,
come Castiglione delle
Stiviere – attraverso
progetti terapeuticoriabilitativi territoriali», spiega l’assessore
Saitta.
[N. PEN.]
Il direttore sanitario della Città della Salute promette: «Ci attiviamo subito per capire cosa sia accaduto
e risolvere il problema, non eravamo a conoscenza di alcun tipo di mancanza nei rifornimenti»
Maurizio
Dell’Acqua
Direttore
sanitario Città
della Salute
«Situazioni
che non
devono accadere, e poi ci
vuole sempre
trasparenza»
17
60
mesi d’attesa
milioni di euro
È quanto dovrebbe
aspettare un paziente
per un intervento
alla prostata
È quanto la nostra
sanità ha dovuto
pagare nel 2014 per i
servizi di altre regioni
di intervenire con il laser, «ma
senza fretta. Mi rimandano a
prima dell’estate ma non vengo contattato. Chiamo io a settembre e mi dicono che dovrò
attendere ancora, almeno sino
a fine anno». Il tempo passa e
la situazione di Sandro peggiora: «Sono tornato in ospedale e mi dicono che l’intervento è da fare ma che ho 80
persone davanti e ne passeranno solo cinque al mese»,
che a conti fatti significa che il
suo turno arriverà a maggio
2017. «Mi consigliano di andare altrove e così faccio, ma la
situazione non cambia: anche
al San Luigi di Orbassano c’è
un anno di attesa, ma molto
meno se voglio passare privatamente… Cosa che adesso so-
no costretto a fare se voglio
operarmi: andrò in una clinica
convenzionata milanese».
Gatto che si morde la coda
Entrambi i casi celano le conseguenze del piano di rientro
regionale, che ha ridotto il personale e i fondi, generando una
diminuzione d’interventi sanitari e l’allungamento delle liste
d’attesa.
E per chi sino a oggi si è rivolto alla sanità pubblica, non
resta che attendere il proprio
turno oppure rivolgersi a qualcun altro: i centri privati (se il
portafogli lo permette) o le altre regioni, alimentando la cosiddetta «mobilità passiva».
Una piaga per i bilanci: nel
2014 sono stati 60 i milioni versati ad altre Regioni per i servizi sanitari erogati a pazienti
piemontesi.
Città della Salute indaga
«Ci attiviamo subito per capire cosa sia accaduto e risolvere il problema», afferma il dottor Maurizio Dall’Acqua, direttore sanitario della Città della
Salute. «Sono situazioni che
non devono accadere. Per
quanto riguarda l’esame del
sangue del ragazzo, potrebbe
trattarsi di una richiesta altamente specializzata per cui
potrebbe essere necessario
l’acquisto di un reagente specifico, ma sino ad ora non eravamo a conoscenza di alcun tipo
di mancanza nei rifornimenti.
Le liste d’attesa lunghe sono
un problema che accomuna
tutti, è sbagliato però che al signore non siano stati dati da
subito tempi certi. Per quanto
lunghe, le liste devono essere
sempre trasparenti».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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L RICORSO di Patrizia Bor-
garello non ha alcuna
possibilità di essere accettato perchè tutte le sentenze indicano il termine di trenta
giorni dopo le elezioni come tassativo per la presentazione e in
questo caso è stato superato”
Vittorio Barosio il legale che guida il pool del Pd e di Chiamparino nella vicenda amministrativa sul caso firme false non ha
dubbi: il Consiglio di Stato confermerà la sentenza del Tar e
darà ragione a Chiamparino.
*
L CONSIGLIO di Stato domani
si riunirà per esaminare il ricorso è presentato dalla leghista Patrizia Borgarello per
ottenere l’annullamento delle
elezioni regionali 2014 che sarebbero viziate da firme false
per le liste di Sergio Chiamparino. I ricorso in realtà chiede che
i giudici amministrativi riconteggino i voti ed esaminino le
firme delle liste nel dettaglio,
con la cosiddetta “prova di resistenza” anche sulla base dell’indagine penale in corso a Torino
e che ha già portato alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di numerosi esponenti
del Pd coinvolti. Chiamparino
ha già fatto sapere che se la sentenza lascerà dubbi si dimetterà subito.
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IAMO convinti che il nu-
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mero di firme regolari
non sia sufficiente a sostenere la regolarità delle liste
di Chiamparino e quindi quelle
elezioni non sono valide” Alberto Caretta avvocato del pool
che assiste la Lega nel ricorso al
Consiglio di Stato è convinto
che alla fine la sostanza avrà ragione sulla forma. Ma in ogbi caso annuncia che in cas di bocciatura Borgarello e soci andranno
avanti fino alla Corte europea
di Strasburgo.
"
to, ha progettato dieci
ospedali in Francia e in
Italia, uno a Shanghai. Ha realizzato l’ospedale europeo Georges
Pompidou di Parigi e in Italia, di
recente, l’ospedale di Alba e Bra
e quello di Bergamo. Domani alle 18 sarà al Circolo dei Lettori a
parlare degli ospedali del presente e del futuro in un convegno
dal titolo “Una Città in salute”.
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quasi 24 ore di paura all’aeroporto di Ouagadougou il vescovo di
Pinerolo, Piergiorgio Debernardi, insieme con i volontari
Adriano e Rosina Andruetto e
Franco Cuccolo, è riuscito lasciare il Burkina Faso straziato
dall’attentato dei terroristi e
tornare in Italia. «Scampato il
pericolo ho pregato in santuario-dice- La Chiesa in quel Paese appena uscito dalla guerra civile sta già lavorando per la ricostruzione».
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ONO un migliaio i cassintegrati di Mirafiori che attendono l’avvio del suv dell’Alfa per rientrare al lavoro. Un eventuale slittamento, ipotizzato da
Marchionne nelle scorse settimane, potrebbe allungare i tempi di chi in questi anni è rimasto a casa. I sindacati sono preoccupati. Se ne saprà di più il 27 gennaio,
quando l’ad presenterà al consiglio di amministrazione le modifiche al piano prodotti fino al 2018.
iniziato sotto i
migliori auspici per la
cultura italiana: di questi giorni è l’annuncio del Ministro Franceschini sui numeri record dei nostri musei,
con trend rispetto agli anni
passati tutti contraddistinti
dal segno più. Nella cornice di
una performance in crescita
per tutto il Paese, il Piemonte
si colloca tra le prime quattro
regioni.
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7
sorprende che
nell’elenco delle 52 destinazioni da visitare nel
2016 secondo il New York Times ci
sia Torino. Sono una fan di questa
città e sto dicendo a tutti è una delle
migliori destinazioni d’Italia per un
viaggio di pochi giorni in una città.
Però era da un po’ che non ne sentivo parlare sui media, dunque da questo punto di vista è stata una sorpresa positiva». Torino è rimasta nel
cuore di Sally O’Brien, autrice della
guida Lonely Planet pubblicta per le
olimpiadi invernali del 2006.
ENTURA non si accontenta. Archiviata la vittoria con il Frosinone, il
tecnico granata è già concentrato
sui due nuovi impegni: mercoledi sera a
Reggio Emilia nel recupero con il sassuolo e domenica all’ora di pranzo contro la
Fiorentina: «Non basterà la prestazione
fatta con il Frosinone, serve molto di più»
dice nonostante la soddisfazione per il ritorno di Immobile e la doppietta di Belotti. La società cerca di non deluderlo. Mentre Padelli sembra deciso a chidere il trasferimento, spunta l’ipotesi Sirigu: il portiere ora ai margini del Paris St Germain
potrebbe approdare in maglia granata.
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<DALLA PRIMA DI CRONACA
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6
N’OCCASIONE per dibattere direttamente con l’assessore alla sanità Antonio Saitta e con il presidente
dell’Ordine dei medici Guido
Giustetto Un’iniziativa dell’Ordine degli Architetti di cui è presidente Marco Aimetti.
Architetto Zublena, dal punto di vista dell’architetto che
progetta come dev’essere l’ospedale del futuro?
«I punti di vista sono due: il primo è quello del futuro direttore
dell’ospedale. Il quale sa bene
che la maggiore difficoltà nella
programmazione di un ospedale
è saper immaginare cosa diventerà fra dieci anni. Da quando si
comincia a fare il primo studio a
quando è finito i tempi più o meno sono questi. È dunque fondamentale che ci sia un gruppo in
grado di prevedere cambiamenti, spesso rapidi. Una squadra
che sia capace di adattarsi a tutte le evoluzioni non prevedibili.
Questa è la vera difficoltà».
Il secondo punto di vista, immagino, è quello dell’architetto.
«Chi disegna un ospedale in
questi anni sa bene che il progetto è inevitabilmente in perpetua
evoluzione. Il suo compito è integrare la totalità della dimensione funzionalistica e anche economica e andare oltre: oltrepassare questa dimensione».
L’assessore alla sanità del Piemonte ha detto che non gli interessa un progetto da archistar, ma la massima funzionalità sanitaria. Tutti d’accordo?
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giornalista australiana - Torino sta facendo un lavoro molto buono e si percepisce la
sua volontà di continuare a migliorarsi. Ricordo che era piena di utilissimi opuscoli
informativi su vari temi: spero che da allora siano state introdotte anche buone risorse digitali, soprattutto da consultare
con lo smartphone». E’ decisivo però secondo l’autrice della guida anche scegliere i turisti da portare in città: «Torino - dice
- dovrebbe concentrarsi sul fatto che ha
molte cose da vedere, al pari di tante altre
città italiane più conosciute, però non ha
la stessa folla. Poi il suo sapore francese è
attraente per i turisti transalpini, senza
contare che la scena enogastronomica è
una calamita efficace. Quindi io cercherei
di attrarre persone che vogliono vacanze
brevi e cercano arte, cibo, shopping e così
via. È anche una buona città per i viaggi
gay, altro mercato su cui puntare».
Sally tornerà a Torino, per festeggiare
il decennale del suo amore ma anche per
vedere tutto ciò che all’epoca si era persa:
«Di sicuro - spiega - anndrò alla Reggia di
Venaria, il Castello di Rivoli, alla Fondazione e alla Pinacoteca Agnelli. E al Museo
Egizio rinnovato, naturalmente. Poi cercherò di andare nel maggior numero di ristoranti possibili: mangiare e bere a Torino è un piacere unico».
è iniziato sotto i
migliori auspici per la
cultura italiana: di questi giorni è l’annuncio del Ministro Franceschini sui numeri record dei nostri musei (43
milioni di visitatori e 155 milioni di incassi), con trend rispetto agli anni passati tutti
contraddistinti dal segno più.
Nella cornice di una performance in crescita per tutto il
Paese, il Piemonte si colloca
tra le prime quattro regioni di
maggiore successo, il New
York Times segnala Torino
tra le 52 mete da non perdere
per il 2016 e, last but not least, il direttore del Guggenheim della Grande Mela Richard Armstrong, in visita in
città, ha parlato del “modello
Torino” come di una formula
magica da custodire gelosamente.
Effetto Torino? Sembra proprio di sì, ma anche Piemonte
e Italia, ci raccontano - finalmente - i dati.
Ragione in più per evitare
di distrarsi e capitalizzare questa impennata nel ranking internazionale per progettare
sviluppo.
Sviluppo del pubblico da
una parte, certo, ma anche capacita`imprenditoriale e dinamismo in grado di catalizzare
quella classe creativa che costituisce oggi uno dei fattori
principali per attrarre investimenti e imprese dall’estero.
In questa nuova stagione
della vita dei nostri beni culturali, in cui il tema della valorizzazione ha acquistato dignità
- anche qui: finalmente - pari a
quello della tutela, è tempo di
superare quella inspiegabile
tendenza a proiettare un’immagine un po’ provinciale della nostra cultura, e ambire al
confronto (e ai primati) globali, come suggerisce proprio
Armstrong.
Sul potenziale economico
che può scaturire dal patrimonio culturale nel nostro Paese,
quindi, non devono restare
dubbi, in primo luogo per il
traino che esso esercita per il
turismo. Ma merita altrettanta attenzione il fronte “interno” delle sue qualità intrinseche, ossia la capacità delle istituzioni culturali, e soprattutto delle comunità cui esse appartengono, di riappropriarsi
della consapevolezza del valore della propria cultura, e di
percepirlo come fattore reputazionale.
In questo senso, i musei sono luoghi nei quali questo
“sentiment” si consolida, e si
rinnova e rafforza l’identità
culturale: è per questo che il
successo del nostro sistema
museale rappresenta un passo - determinante - della riaffermazione della nostra cultura nel mondo e, altrettanto importante, tra i cittadini italiani.
Non può che essere motivo
di orgoglio e stimolo a fare ancora e di più, riprendendo con
energia e la giusta dose di
creatività un racconto rimasto forse per troppo tempo interrotto , dentro e fuori i nostri confini. Un racconto italiano.
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GGI è il giorno che
dovrebbe chiudere il
contenzioso fra la
Fondazione Mauriziana e la
Regione sul pagamento degli
affitti per gli ospedali di Lanzo e
Valenza. Antonio Saitta aveva
promesso che avrebbe saldato il
conto, un debito accumulato da
anni e che ora ammonta a circa
3 milioni di euro. L’intesa
prevede però uno sconto,
considerate le spese sostenute
dalla Regione per la
manutenzione degli ospedali. In
totale, dunque, la Fondazione
potrebbe incassare 2 milioni di
euro. TTUS
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«Questa osservazione l’ho già
sentita, la funzionalità è la prima delle osservazioni, direi anche superata e un po’ banale. Ma
la parola chiave oggi è la flessiblità. La modernità è mettere insieme persone che possano pensare la flessibilità ancora prima
che gli architetti facciano il loro
progetto. Direttore sanitario,
medici, responsabili delle funzioni infermieristiche».
Facciamo qualche esempio
sulla sua esperienza concreta?
«Oggi si scrive che ci servono
dieci sale operatorie e forse due
anni dopo le sale operatorie diventano dodici. Quando comincio un ospedale mi danno un pro-
getto di trecento pagine tutto
dettagliato e già so che non è definitivo. Fra dieci anni ci saranno
ancora cinquemila metri quadri
di laboratori? Se la cardiologia si
rinnova e si parla di cuore artifi-
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ciale, forse gli spazi devono crescere»
Dal cantiere al taglio del nastro quattro- cinque anni. Secondo lei una missione possibi-
le?
«Ammettiamo che il finanziamento ci sia. Con gli studi di fattibilità che precedono, possiamo
ipotizzare che passino almeno
sette anni, ma cinque anni per la
costruzione possono essere sufficienti».
L’ospedale del futuro è piccolo o grande?
«Anche lì ci sono state evoluzioni. Quando ho costruito il
Pompidou, erano gli anni 84-85,
c’erano 850 posti letto e tutti dicevano che ospedali così grandi
erano destinati a tramontare.
Adesso si ricomincia a fare ospedali di mille posti letto».
Quali sono gli aspetti che l’architetto considera assoluta-
mente prioritari per un ospedale?
«Portare la luce naturale dovunque è possibile. Non si potrà
dappertutto, ma bisogna farlo al
massimo. Portare la luce anche
nei blocchi operatori anche se solo vent’anni fa tutti dicevano
che non serviva».
Un altro punto?
«Le sale d’aspetto e il pronto
soccorso sono fondamentali: dove uno è un po’ angosciato ha bisogno del bello. Uno spazio pensato per essere luminoso e gradevole non costa più caro ed è funzionale. E poi attenzione ai percorsi: negli ospedali in genere ci
si perde e non deve accadere».
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più di tanto
che nell’elenco delle 52 destinazioni da visitare nel 2016 secondo il New York Times ci sia Torino. Da tempo sono una fan di questa città e sto dicendo a destra e a manca che è una delle migliori destinazioni d’Italia per chi vuol fare
un “city break”. Torino è rimasta nel cuore
di Sally O’Brien. Più di dieci anni fa la Lonely Planet scelse lei per raccontare in una
guida la città che di lì a poco avrebbe ospitate le Olimpiadi invernali. «La prima volta che ci sono venuta era il 2004 e me ne sono subito innamorata», racconta la giornalista australiana. Ai tempi non poteva sapere che proprio Torino sarebbe stata decisiva per il suo destino: è proprio durante i
Giochi che conobbe Denis, suo marito. Oggi Sally O’Brien continua a scrivere di viaggi anche se, spiega, «mi occupo soprattutto di Svizzera, perché spostarsi con due figli non è sempre facile». Però assicura:
«Torneremo presto per festeggiare il nostro decimo anniversario».
Scrivere la guida ha richiesto molto impegno e molto tempo trascorso in città, ormai 12 anni fa. «Sono stata a Torino per
più di un mese - spiega Sally O’ Brien - e ho
scritto la guida in quattro settimane.
Quando sono arrivata, nel 2004, non sapeON MI SORPRENDE
vo molto della città ma ho stretto grandi
amicizie e ho vissuto nel Quadrilatero Romano. Vedere tutta la grande arte contemporanea, le Luci d’Artista, l’architettura
barocca ha avuto un effetto intenso su di
me. L’entusiasmo per i Giochi che stavano
arrivando mi hanno convinto candidarmi
come reporter per l’agenzia di stampa
olimpica. Semplicemente, amavo quel
senso di opportunità che avevo percepito».
La giornalista da allora è tornata in città una sola volta, nel 2011. E naturalmente ha notato qualche differenza. «Intanto
tutti quei cartelloni “Passion lives here”
non c’erano più. A parte gli scherzi, ho trovato una città in buona forma. Ha ancora
tanti posti grandiosi in cui ammirare opere d’arte, ha ristoranti fantastici e poi c’è
la Reggia di Venaria, semplicemente incredibile». E tanto basta per parlare di un
miglioramento? La O’Brien ne è convinta.«La città si sente ancora come un “segreto ben custodito”, ma i progetti portati
avanti prima dei Giochi hanno reso la città
più a misura di turista. Dal punto di vista
chi scrive di viaggi, le Olimpiadi hanno fatto benissimo a Torino».
Ma restare in vetta a certe prestigiose
classifiche mondiali non è unmpresa trascirabile, anche perchè nel mondo c’è sempre fame di novità. « Di base - aggiunge la
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