Oftalmico, il Comune avverte la Regione “Dateci garanzie”
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Oftalmico, il Comune avverte la Regione “Dateci garanzie”
12345367318 LA STAMPA SABATO 16 GENNAIO 2016 Il trasferimento dell’ospedale di via Juvarra . Cronaca di Torino .45 Federconsumatori: «Non possono rimetterci i cittadini» Oftalmico, il Comune Caos Tari, nel 2015 avverte la Regione spariti nel nulla “Dateci garanzie” mille pagamenti Il vicesindaco: “Confronto con Asl e circoscrizione” Errore di poste o banche, ma la Soris rivuole i soldi il caso/1 il caso/2 ALESSANDRO MONDO LETIZIA TORTELLO ftalmico: sul trasferimento il Comune si muove con i piedi di piombo. E nella persona di Elide Tisi, vicesindaco con delega all’assistenza, chiede garanzie alla Regione. Posizione più sfumata rispetto a quella espressa negli ultimi giorni da Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale in quota Pd, ma altrettanto ferma: «Vogliamo capire precisamente cosa, come e dove si sposta». O Verso il trasloco I Nei piani della Regione l’ospedale sarà spostato entro fine anno Patti chiari Le mosse dell’Asl Torino 1, e quindi della Regione, sono seguite con attenzione e qualche preoccupazione a Palazzo civico. A maggior ragione dopo che a fine dicembre l’azienda sanitaria ha approvato il decreto attuativo dell’atto aziendale accendendo il motore di un’operazione destinata a realizzarsi , come ha spiegato Giovanni Soro, il direttore generale, in una finestra temporale compresa tra maggio e fine anno: l’avvio del trasferimento del presidio di Juvarra, diviso tra Molinette e San Giovanni Bosco, è subordinato ai lavori di adeguamento nei due ospedali. Il calendario non è un dettaglio: il Comune non guarda con favore ad un’operazione prima e a ridosso del voto: prospettiva che non solo accenderebbe un faro sugli animi già esacerbati dei pazienti e di parte del personale medico ma potrebbe diventare un «assist» al centrodestra e ai Cinque Stelle. Restando nel merito del trasferimento, Palazzo civico intende vederci chiaro. l 21 novembre la signora Carla Bodrato riceve una lettera dalla Soris in cui si avvisa che non ha pagato la prima rata della tassa rifiuti: 77 euro, acconto di maggio 2015. Si confronta col marito, «eravamo assolutamente sicuri di essere in regola», spiega. Guarda nel cassetto e ritrova la ricevuta del saldo, versato alle Poste con largo anticipo, il 9 aprile, un mese prima della scadenza. Da lì parte una trafila di code infinite, agli Uffici dei Tributi, alla Soris, infine alla posta. Passano i giorni e la signora Bodrato, per paura di ricevere sanzioni, si decide a ripagare. L’agenzia di riscossione le dava tempo solo fino al 10 dicembre. REPORTERS «Servizi da tutelare» «Ho letto le dichiarazioni del direttore dell’Asl ma sulla tempistica non mi esprimo, prima voglio capire», spiegava ieri il vicesindaco a margine di una riunione. Contraria allo spostamento dell’Oftalmico? «No, a patto che ci sia la certezza di garantire gli attuali servizi. Un capitolo a parte è rappresentato dal pronto soccorso, che in ogni caso andrà preservato». In altri termini: l’operazione dovrà essere non solo a saldo zero, ma possibilmente migliorativa rispetto alla situazione attuale. Di sicuro, «non dovrà tradursi in un impoverimento della rete ospedaliera cittadina». Da qui l’incontro che Tisi convocherà a breve con l’Asl e i presidenti di circoscrizione: «Al di là di quello che si legge sui giornali, la comunicazione è fondamentale». Psichiatria Nuovi progetti per due milioni 1 Due milioni desti- nati a progetti per accompagnare i pazienti psichiatrici giudiziari, non detenuti, in misure alternative alle residenze «Rems»: nelle loro abitazioni o nelle comunità terapeutiche. Li stanzierà lunedì la giunta regionale su proposta dell’assessore Saitta. Resta lo stallo sul fronte del Barrocchio di Grugliasco, candidato ad ospitare una delle strutture residenziali sanitarie previste dalla legge nazionale. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Non un caso isolato La sua storia della tassa rifiuti pagata due volte non è un caso isolato. È capitata anche a Grazia Zerbinati. Stesso giro delle sette chiese per riavere i soldi versati due volte, ma ad oggi non sono stati recuperati: «A fine novembre - racconta - ci arriva l’intimazione di Soris. Secondo loro, non avevamo versato la prima rata del 2014, 66 euro che mio padre aveva pagato per me con il modello F24». Sessanta giorni per mettersi in regola. Anche la signora va all’agenzia, che le dice di rivolgersi alla posta, infine l'altro ieri ripaga la tassa, ma nel frattempo manda una raccomandata con ricevuta di ritorno a Poste Italiane, Soris e per conoscenza a Federconsumatori, per denunciare l’ingiustizia. Capitata a lei e ad altri 7500 casi, secondo i dati di Soris, «Trafila» senza fine A novembre decine di torinesi hanno ricevuto l’avviso dalla Soris per un mancato saldo della Tari ma avevano già pagato 6500 casi L’anno scorso sono stati recuperati 6500 pagamenti mai arrivati alla Soris per errori sul modello F24 solo l’anno scorso. Di questi, 6500 pagamenti sono stati in qualche modo rintracciati, di 1000 si sono perse le tracce. Una schiera di torinesi, andati in posta o in banca per pagare la Tari, ha spedito i soldi chissà dove, e la Soris glieli chiede di nuovo: «Non potremmo fare altrimenti, a noi non sono mai arrivati», spiega la dg, Mariateresa Buttigliengo. Errori umani La causa della beffa? Errori delle banche o delle poste, banali sviste di battitura degli operatori agli sportelli. Che spesso sbagliano a trascrivere il codice del Comune, e i soldi finiscono non si sa dove. Oppure, il numero identificativo del pagamento, o ancora il codice fiscale. Da lì, è un’odissea per tutti. Ma tocca ai cittadini rintracciare, inseguendo banche o poste, dove sta la falla. Il presidente regionale Federconsumatori De Giudici spiega: «Non è tollerabile che gli utenti paghino due volte. L’eventuale sanzione per il mancato pagamento Soris la deve chiedere alla posta o alla banca». Soris, dalla sua, ha scritto più volte ai responsabili locali delle Poste, perché «ogni anno dobbiamo fare un lavoro immane, con i cittadini infuriati, per risalire al problema. Spesso non riusciamo a venirne a capo. Soprattutto con le Poste, i cedolini rilasciati non contengono i dati necessari per capire dove sta l’errore». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Licei e istituti tecnici al centro-ricerca Telecom Informatica, una maratona in rosa per imparare come si programma NADIA FERRIGO Ospiti del TILab, il centro di ricerca del gruppo Telecom, una cinquantina di ragazze dei licei e istituti tecnici piemontesi si sono sfidate in una maratona di programmazione assolutamente in rosa. Dopo le tappe dello scorso anno che hanno coinvolto le studentesse di Roma, Bologna e Milano, ieri è toccato a Torino, Venezia, Napoli e Catania. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con CodeMotion, è stata pensata per avvicinare le ragazze al mondo dell’informatica: il digitale può essere non solo una Sofia Beltran «Nel mio futuro c’è la cucina molecolare, ma amo tutto quel che è innovazione» passione, ma anche una professione in un settore che al momento non conosce crisi. La giornata #TimgirlsHackathon si divide in due: una prima parte per spiegare alle studentesse il funzionamento di AppInventor, la piattaforma usata per programmare, e una seconda in cui, divise in gruppi di cinque, si sono cimentate nello sviluppo di un’applicazione sul tema del cyberbullismo. Timore per una professione che sconta ancora una grande disparità di genere? A sentir loro, neanche un po’. «Molto interessante è la prospettiva di trovare un buon impiego - commenta Sofia Signo, Sokaina Kaab «Abbiamo parlato di cyberbullismo in classe, è importante trovare nuove soluzioni» Hanno partecipato all’iniziativa cinquanta ragazze piemontesi 16 anni, studentessa del liceo classico Gioberti -. Pensare di realizzare un’applicazione non mi intimorisce, anzi: è una sfida stimolante». «Per creare un programma servono impegno e logica. Sappiamo bene che per ora gli uomini sono la maggioranza - le fa eco Laura Santarsiero, 17 anni, dell’istituto arti- gianale Castigliano di Asti -, ma noi ci faremo sentire presto». A fine giornata una giuria di esperti ha premiato il progetto migliore: Cyberhelp, interfaccia che consente alle vittime di bullismo di chiedere aiuto con una chat e ricevere consigli in tempo reale realizzata da Letizia Giuva, Giulia Malaponti, Ni- Sofia Signo Laura Santarsiero «Non ho molta esperienza nel digitale, ma è una sfida stimolante» «A scuola abbiamo creato dei fumetti animati, una bellissima opportunità» coletta Simona Greco e Sofia Beltran dell’istituto alberghiero Giolitti di Torino. «Non è la mia prima esperienza di programmazione - commenta Sofia Beltran, 20 anni -. Nel futuro mi piacerebbe dedicarmi alla cucina molecolare: amo tutto quel che è innovazione». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345 LA STAMPA SABATO 16 GENNAIO 2016 Dea, via i gettonisti L’Asl assume personale nel Vco Consulenti esterni sostituiti da nuovi dipendenti Numeri stabili nel 2015 La direzione generale ha voluto passare in rassegna problemi e obiettivi con gli interlocutori professionali. Sono stati illustrati i dati dell’anno appena concluso che evidenziano un numero di accessi stabile: nel 2014 erano 62.757, nel 2015 sono stati 63.088. In crescita quelli di Verbania e Domo (passati rispettivamente da 29.738 a 29.922 e da 23.311 a 24.038), in diminuzione Omegna (da 9.217 a 8.776). Nel 75 per cento dei casi sono avvenuti in orario diurno: Incidente mortale 1 Era residente a Villados- sola Mirko Pellegrini, il ragazzo di 17 anni investito mentre camminava a bordo strada a Fagnano Olona (Varese) domenica sera e morto giovedì all’ospedale di Legnano. I genitori hanno accordato l’espianto degli organi. Sulle dinamiche dell’incidente sono al lavoro i carabinieri di Busto Arsizio. [F. ZA.] Il nuovo capannone di Omegna della Lagostina LUCA ZIROTTI OMEGNA Sono stati 29.922 gli accessi al Dea di Verbania nel 2015 I problemi degli operatori Dagli operatori è emerso come la nuova organizzazione del lavoro, in vigore dal 25 novembre (11 ore di riposo per i medici di turno la notte, anche se questa è trascorsa senza necessità d’interventi) crei difficoltà alla gestione dei carichi assegnati a ciascuno. Un alleggerimento dei compiti deriverà dal passaggio all’Asl di Novara, dove c’è la centrale 118, dell’organizzazione dei tra- I vigili di Domodossola hanno utilizzato l’apparecchio che dalla targa rileva le irregolarità delle auto NON ERA STATA FATTA LA REVISIONE Multata dai colleghi domesi l’auto dei vigili urbani di Villa ni». «Il comune di Villadossola ha acquistato due auto nel 2012, una per i vigili, l’altra per i dipendenti - spiega il vice sindaco Marcello Perugini -. Una era stata immatricolata ad aprile, l’altra, acquistata nello stesso giorno, è stata registrata più avanti. Pensavamo che le scadenze fossero identiche ad aprile 2016, invece no. La comunicazione era arrivata ai nostri uffici tecnici nel periodo natalizio e probabilmente è andata persa per sbaglio». Intanto i vigili di Villa, per dare il buon esempio e risparmiare, hanno già pagato la multa di 118 euro. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI sporti secondari urgenti. «Si tratta del trasferimento di pazienti verso altro strutture, quando con una prima diagnosi nei nostri Dea si riscontrano quadri clinici da gestire altrove. Abbiamo poi provato l’efficacia nel ridurre i tempi d’attesa per pazienti con problemi di natura oculistica e otorinolaringoiatrica assegnando la presa in carico direttamente agli specialisti» spiega il direttore generale Giovanni Caruso che martedì in conferenza stampa traccerà un bilancio dei suoi primi 250 giorni nel Verbano Cusio Ossola, con anteprima lunedì alla rappresentanza dei sindaci. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 Al via oggi «Shopping in «Omegna sarà sempre centrale nelle strategie dell’azienda; innovazioni di prodotti arriveranno già nel corso di quest’anno». Lagostina conferma l’impegno a puntare ancora sullo stabilimento cusiano per il futuro del celebre marchio del casalingo. Il 2015 si era chiuso con il nome della storica azienda di Crusinallo tornato al centro dell’attenzione, ma per la decisione di procedere con quattro licenziamenti, un passo che aveva acceso le proteste dei sindacati. La riorganizzazione Anche per i prossimi anni l’azienda (uno dei marchi della multinazionale Seb) punta a confermare il piano già definito da tempo per l’attività produttiva sul territorio e per i 110 dipendenti. «Per lo stabilimento stiamo ormai concludendo il piano di riorganizzazione - spiega Paola Mattioli, direttore marketing di Lagostina -. Il nuovo capannone realizzato ci ha permesso di unire in un polo unico tutte le attività, dalla ricerca e sviluppo al magazzino alla produzione». Guardando ai numeri significa una realtà produttiva «da 400 mila pezzi annui, concentrato nella pentola a pressione e nel pentolame alto di gamma in acciaio, una produzione made in Italy che per il 65 per cento circa è destinata al mercato estero». Il futuro significa investimenti nella promozione del marchio. «Stiamo lavorando per dare una chiave di modernità a un nome che è storico e visto come tradizionale aggiunge Mattioli -. Lo stiamo facendo sul fronte della comunicazione e con punti vendita con spazi sempre più personalizzati». Tutto questo in un mercato «che per il pentolame in Italia arriva da un meno 30 per cento sulle quote di mercato tra il 2011 e il 2014, nel 2015 si è in parte risollevato». I quattro licenziamenti Nessuna ulteriore presa di posizione sul caso dei quattro licenziamenti. «In due casi si è trovata una conciliazione, in uno si deve ancora passare dalla direzione provinciale del lavoro; per un’altra posizione l’intesa non è possibile e sarà un giudice a doversi pronunciare - dice Iginio Maletti (Fim-Cisl)-. Resta il mancato rispetto degli accordi presi, una situazione che pesa». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IL CONSIGLIERE DI MINORANZA CHIEDE L’INTERVENTO DEL SINDACO Funivia di Stresa, appello di Macrì “Vanno ripresi gli ex lavoratori” LUCA GEMELLI STRESA «Il sindaco di Stresa Giuseppe Bottini si attivi per la stesura di un protocollo aggiuntivo al disciplinare di gestione della funivia, che preveda la riassunzione di tutti i dipendenti licenziati e ora disoccupati». La richiesta di un intervento del Comune di Stresa è del consigliere di opposizione Alfredo Macrì Del Giudice, che ha chiesto di inserire la proposta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale. La vicenda è quella della funivia Stresa-Mottarone, che ha chiuso nell’ottobre 2014 per la scadenza dei termini entro i quali doveva essere effettuata la revisione generale. A gennaio 2015 i dieci dipendenti dell’impianto erano stati licenziati dalla società concessionaria «Ferrovie del Mottarone». Nel frattempo era stato indetto il bando di gara per l’affidamento dei lavori di adeguamento dell’im- Verbania Residenti in bus gratis Lagostina punta su Omegna “Stabilimento moderno per fare prodotti innovativi” Tecnologia Quando la polizia municipale multa un’auto dei colleghi del paese confinante significa che la legge è proprio uguale per tutti. Il fatto insolito è avvenuto tre giorni fa a Domodossola, dove l’apparecchio dei vigili urbani in grado rilevare dalla targa se l’auto ha qualche irregolarità ha avvisato che qualcosa non andava nella Fiat Panda dei colleghi di Villadossola: revisione scaduta e multa di 169 euro, ridotti a 118 con il pagamento entro 5 giorni. La notizia ha fatto il giro del web con tanto di minoranza di Villa che lamenta la spesa «ai danni dei cittadi- Villadossola CONFERMATI I PIANI INDUSTRIALI CRISTINA PASTORE VERBANIA dalle 8 alle 20. Stabile anche il numero dei pazienti che sono stati dimessi senza ricovero nei reparti o trasferimento in altre strutture (55.851 nel 2014, 55.095 lo scorso anno). VCO .47 In breve IL BILANCIO DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA Anche per l’area emergenza, operativa su tre sedi con i Dea di Domodossola e Verbania e il pronto soccorso di Omegna, si procederà con l’assunzione di qualche medico. Ci sono i margini per farlo e i cosiddetti «gettonisti», consulenti esterni, saranno sostituiti con dipendenti Asl. E’ emerso con la riunione dei giorni scorsi in cui la direzione generale dell’Asl ha voluto fare il punto sull’attività di un altro dipartimento che, come quello materno-infantile, è complesso e dispendioso perché distribuito su più strutture. Se non si fosse firmato il protocollo d’intesa per il nuovo ospedale unico, di Dea ne sarebbe rimasto uno, ma adesso, con la situazione che nel medio periodo resterà immutata, lo sforzo dell’azienda sanitaria è assicurare il funzionamento sulla cosiddetta plurisede. . Funivia chiusa da ottobre 2014 pianto e per la gestione. La prima gara andò deserta. Il secondo tentativo la scorsa estate vide invece l’unica offerta di Ferrovie del Mottarone, gestore uscente, assieme a Leitner, società specializzata in costruzione e manutenzione di impianti a fune. In questo secondo bando la stazione appaltante, Scr Piemonte, aveva soppresso la clausola sociale che impegnava il futuro gestore alla riassunzione dei dipendenti licenziati. «Riteniamo se pur non vi sia l’obbligo di legge che sia una questione di giustizia la riassunzione di questi otto dipendenti - sottolinea Gianni Porrazzo della Fit Cisl - anche in considerazione dei contributi pubblici previsti». «Noi avevamo chiesto se si poteva mantenere la clausola sociale a Scr - sottolinea il sindaco Giuseppe Bottini - ma ci è stato risposto che, anche sulle risultante di un parere legale, ciò non era tecnicamente possibile». Dei dieci dipendenti della funivia, uno è andato in pensione mentre per gli altri nove un anno fa è scattato il trattamento di disoccupazione, che però verrà a terminare alla fine di gennaio. La funivia, compatibilmente con i tempi di approvazione del progetto da parte degli organi tecnici, dovrebbe riaprire a giugno, in tempo per la stagione estiva. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI bus», progetto dell’amministrazione comunale per incentivare l’uso dei mezzi pubblici al sabato durante la spesa di fine settimana. L’iniziativa prevede l’uso gratuito dei bus di Vco Trasporti all’interno dei confini di Verbania a gennaio e febbraio, ma solo per i residenti. [F. RU.] Domodossola Open day nelle scuole 1 «Open day», oggi, in buona parte delle scuole superiori del Vco per orientare gli studenti delle medie inferiori. A Domodossola aperti gli istituti Marconi-Galletti ed Einaudi dalle 10 alle 17 e il liceo Spezia dalle 9 alle 13. A Verbania l’istituto Cobianchi dalle 14 alle 18. A Omegna, l’istituto Dalla Chiesa-Spinelli dalle 10 alle 12,30. [F. RU.] Stresa Il ricordo del capitano 1 Domani alle 15 in piazza Possi a Stresa la posa di una pietra d’inciampo in memoria del capitano Giuliano Nicolini, medaglia d’argento al valor militare. Sarà lo stesso ideatore delle pietre di inciampo, l’artista Gunter Demnig, a posarla. Nicolini morì il 6 aprile 1945 nel campo di internamento a Unterluss, in Germania: dopo l’8 settembre 1943 aveva rifiutato di consegnare le armi ai tedeschi ed era stato deportato. Cerimonia alle 16 nella sala Canonica del municipio con interventi e testimonianze sul capitano Nicolini. [L. G.] Belgirate Regata velica invernale 1 Domani terzo e ultimo appuntamento con il raduno velico «L’Inverna a Belgirate» organizzato dalla Società delle regate 1858 e dalla Pro loco di Belgirate, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, la collaborazione di Polaris Yacht e dei circoli velici del circuito «Vela libera Verbano». Alle 11 saranno dati i segnali di partenza nelle acque antistanti Belgirate. A fare da cornice alla manifestazione alcuni stand di settore allestiti sul lungolago e accoglienza degli atleti grazie alla collaborazione di hotel, bar e ristoranti, e intrattenimento per tutti dalle 14 in poi, con il gruppo «Country line dance». Alle 17 si terrà la premiazione del raduno velico al ristorante «La terrazza». [C. FA.] NECROLOGIE L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri del Verbano-Cusio-Ossola partecipa con profonda commozione al dolore della famiglia per la scomparsa del collega dott. Piero Paolo Galli – Verbania, 16 gennaio 2016 Copia di 423ee23ce0390da8184fce9ab8e6121a 503*/0 $30/"$" la Repubblica %0.&/*$" (&//"*0 1JBOFUBTBOJUË 1&34"1&3/&%*1*Ä /FXTFBHHJPSOBNFOUJ TVUPSJOPSFQVCCMJDBJU 1BSDPEFMMB4BMVUF JMQSJNPGJOBO[JBUPSF ÒMB$PNQBHOJB */6.&3* 1045*-&550 *MQSPHFUUP QSFTFOUBUPB3PNB OFJOEJDB &BM$UPTJQSFWFEF EJNBOUFOFSF QPTUJMFUUP $IJBNQBSJOPMBODJBMJOWJUPF3FNNFSUMPBDDPHMJF *MQSPHFUUPQJBDFQVSFBMMB#BODBFVSPQFBJOWFTUJNFOUJ 4"3"453*110-* - A BEI, la Banca europea per gli investimenti, sta valutando il progetto per il Parco della Salute e la Compagnia di San Paolo è il primo finanziatore ufficiale. Sul polo sanitario sul quale ha promesso la scommessa sulla credibilità politica della sua giunta, Sergio Chiamparino accelera e ieri ha lanciato un invito pubblico c promettendo che la Fondazione bancaria sarà coinvolta sin dalla fase della programmazione. Il presidente Luca Remmert lo ha accolto. Pochi minuti per chiudere un patto che dovrà valere anche quando per la Compagnia arriverà il ricambio al vertice. «La Compagnia non potrà non partecipare al più importante progetto per il Piemonte degli ultimi anni», è il pungolo del presidente della Regione nell’aula delle Molinette, dove si raccontano le meraviglie della Tac di ultima generazione che solo il contributo dei privati della Compagnia ha permesso di acquistare. Remmert dà una risposta positiva, ma marca le condizioni: «Tempi veloci e progetti ambiziosi di grande respiro», dice citando ad esempio operazioni considerate sfortunate come il Centro Grandi ustionati, per il quale i lavori sono stati fermi quattro anni: «Noi abbiamo bisogno che dal tempo della programmazione alla realizzazione i tempi siano rapidi, altrimenti è molto più proficuo che i finanziamenti vadano altrove. E abbiamo bisogno che l’Università 10-01&3-"%*%"55*$" 4JQSFWFEFVOQPMP EFMMBEJEBUUJDBQFS TUVEFOUJ VOJODVCBUPSF EJNQSFTB FTFSWJ[JSJDFUUJWJ -*/%*4$3&50 i/PONJSJDBOEJEPOFMw j/ 7 ON c’è alcun pericolo che mi ricandidi. Almeno nel 2019». Sergio Chiamparino la butta lì con nonchalance. Una dichiarazione in apparenza leggera, che potrebbe quasi passare inosservata. Vero che la provocazione ha un intento laudatorio e arriva dall’amico Giovanni Gandini, direttore della radiologia universitaria e noto per non essere un uomo che vota a sinistra: «Ringrazio Chiamparino di esistere e spero che con lui il progetto del Parco della Salute possa diventare reale. In raltà potremo chiamarlo “Molinette: la vendetta”». Chiamparino ha però un grande difetto: «Ha il demerito di avermi fatto votare a sinistra. Speriamo che non si ricandidi un’altra volta, altrimenti sarei costretto di nuovo a votare per la sinistra», aggiunge con una risata. Se la ride pure il presidente della Regione. Pronto però a rivelare un paio di intenzioni non irrelevanti per il Piemonte: nel 2019 non ci sarà un Chiamparino 2. Potrebbe però esserci un “Chiamparino bis” nel caso di brutte notizie dal Consiglio di Stato previste per martedì? Una strada già indicata quando il TTUS Piemonte era in attesa del verdetto del Tar. *-'65630 2VJMF.PMJOFUUF -BQPTBEFMMB QSJNBQJFUSBEFM OVPWPPTQFEBMF FOUSPBOOJ ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" faccia la sua parte», è l’appello del presidente della Compagnia. Pronto a sottolineare la sintonia con il direttore della Scuola di medicina Ezio Ghigo, senza però nascondere le difficoltà di condivisione degli obiettivi avute negli ultimi tempi con l’Ateneo . Sul progetto Parco della Salute la sinergia sarà essenziale L’assessore Antonio Saitta aggiunge un dettaglio: «La Compagnia potrà intervenire sul finanziamento relativo alla parte universitaria, spiega. E chiarisce: «Vogliamo far partire un unico bando sulla parte sanitaria e della ricerca e contemporaneamente sulla didattica». Do- po aver valutato più ipotesi, la decisione è presa: «Sarà l’azienda Città della Salute la stazione appaltante che dovrà occuparsi del bando». Il direttore della &[JP(IJHPi1JáJMQJBOPTBSË BNCJ[JPTPFNBHHJPSJTBSBOOP MFQPTTJCJMJUËEJGBSOFVOQPMP EJBUUSB[JPOFQFSMJOEVTUSJBw scuola di medicina Ezio Ghigo insiste sulla completezza del progetto: «Più sarà ambizioso maggiori chanche si avranno di farne un polo di attrazione anche per l’industria». Chiamparino promette che la prima pietra arriverà prima della chiusura del suo mandato: «E’ fondamentale fare più in fretta possibile, perchè bisogna evitare uno scarto temporale troppo grande, un fatto che renderebbe la nuova struttura non più all’avanguardia una volta costruita. La progettazione dev’essere fatta in modo che si possa costruire in quattro, cinque anni». Antonio Saitta ha inviato a Roma lo studio di pre-fattibilità presentato a dicembre. Ora la commissione di valutazione dovrà pronunciarsi. Le previsioni dicono che la risposta sulla validità del progetto presentato al ministero possa arrivare al più tardi entro la prossima primavera. «I 250 milioni ci sono - conferma l’assessore alla sanità siamo ottimisti». C’è un altro pezzo del progetto complessivo al quale non si vuole rinunciare anche in questa fase iniziale. Sulla parte che riguarda l’incubatore sta lavorando l’assessore alle attività produttive Giuseppina De Santis. L’ipotesi sin da subito è la progettazione di spazi che possano interessare grandi gruppi dell’industria sanitaria, attratti dall’idea di poter sviluppare i propri piani al fianco del grande polo sanitario. 1"3$)&((*0 4JQSFWFEFVOB EPUB[JPOFEJ QBSDIFHHJJOQBSUF JOUFSSBUJJOQBSUF NVMUJQBOP*OUPUBMF QPTUJBVUP $045* -BTUJNBJOEJDB NJMJPOJ $PSTÖSJQBSUJUJ NJMJPOJQFSJM QPMPEFMMBTBOJUËF QFSMBSJDFSDB ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" 4&37*3®"/$)&1&3"/"-*;;"3&-&.6..*&%&--&(*;*0 'VPSJJOTFDPOEJ "MMF.PMJOFUUF MB5BDBEBMUBWFMPDJUË -"461&35"$ 4PQSB(JPWBOOJ(BOEJOJDIF HVJEBMBSBEJPMPHJBVOJWFSTJUBSJB EFMMF.PMJOFUUF"EFTUSBMB OVPWB5BDJO*UBMJBQFSPSBOF FTJTUFVOTPMPBMUSPFTFNQMBSFJO VOBDMJOJDBNJMBOFTF 4 OLTANTO 28 secondi. La Tac più all’avanguardia - non a caso si chiama Tc Revolution - fotografa nei dettagli tutti gli organi del corpo in meno di mezzo minuto e la sua analisi è così dettagliata che assai più lungo è il tempo che serve per scrivere i risultati del check-up. Servirà ai pazienti torinesi, ma anche per proseguire lo studio sulle mummie cominciato anni fa, un progetto adesso condiviso con il direttore del Museo Egizio Christian Grieco, curioso di svelare i segreti di salute dei Faraoni. E’ la prima in Italia, una delle prime in Europa ed è gia operativa da qualche giorno al secondo piano dell’ospedale Molinette, nella radiologia universitaria di Giovanni Gandini. Una quasi gemella si usa in un centro di Milano, dove tuttavia si eseguono soltanto esami al cuore. Due aspetti la rendono preziosissima per i pazienti: migliora sensibilimente la diagnosi e riduce del 90 per cento la dose di radiazioni. Una caratteri- stica che la rende ideale quando il paziente è un bambino che potrebbe avere maggiori danni da un bombardamento di radiazioni procurate dai controlli. «Ci saranno pazienti e condizioni che consiglieranno di utilizzare questa nuova -FJNNBHJOJTPOPNPMUP EFUUBHMJBUFBVNFOUBMB QSFDJTJPOFEFMMFEJBHOPTJFDBMB MFTQPTJ[JPOFBMMFSBEJB[JPOJ Tac, mentre in altri casi si potrà tranquillamente ricorrere alle altre macchine disponibili nel nostro ospedale», spiega Gandini. Senza dubbio si potranno studiare le arterie coronarie, ampliando molto le indicazioni rispetto alla coronografia tradizionale, che dovrebbe essere utilizzata solo in urgenza o in tutti i pazienti ad altro rischio. Pazienti nei quali vi sono molte probabilità di dover intervenire con l’inserimento di uno stent. E certamente saranno indirizzati a questa diagnosi pazienti con patologie complesse: trapiantati di fegato, di cuore o di reni che avranno così diagnosi sempre più precoci e precise con dose di radiazioni inferiori. La Tc Revolution di General Electric è pesantissima, arriva da Milwaukee, pesa 2800 chili «tanto che abbiamo temuto che una strutture vecchia come la nostra potesse avere difficoltà a reggerela», dice il direttore generale della Città della Salute Gianpaolo Zanetta. Gandini è raggiante: «Questa Tac è davvero l’unica che varrà la pena di trasportare nel nuovo Parco della Salute. Perchè se è senza dubbio vero che fra cinque o sei anni ci potrà essere una macchina ancora più moderna è anche vero che sarà ancora un validissimo strumento». Fino sono stati eseguiti circa 300 esami e Gandini promette di farla lavorare a pieno ritmo, senza però immaginare che possa essere attiva dalle 8 alle 20. Il costo è notevole, 1 milione e 500mila euro. Un acquisto impossibile senza l’aiuto della Compagnia di San Paolo che ha investito 1 milione e 200mila euro. La restante parte è stata finanziata dalla Città della Salute. TTUS ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" 9A DAL 15 GENNAIO CON L’OPERAZIONE BIG BANG LA STAMPA Le bische e il traffico di droga Così il clan comandava Torino Quando Aldo Cosimo Crea è uscito dal carcere, il clan si è dovuto riorganizzare. E per fare soldi e alla svelta, si è buttato nel traffico di stupefacenti. Hashish, marijuana e cocaina. In due anni di indagini, i carabinieri ne hanno sequestrati 50 chili. Ecco co- R A L VENDITA me i Crea investivano i soldi dell’usura. Le vittime erano commercianti e imprenditori, tutti caduti nella rete delle bische clandestine. La più importante a Venaria, a due passi dalla Reggia. TORINO - Str. SAN MAURO, 18 TEL. 011.274.15.25 - 011.198.62.241 FAX 0112241887 Orario continuato 8.00-19.00 www.autoricambiral.it 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI ANSA Il boss, Aldo Cosimo Crea, viene portato in carcere dai carabinieri Genta e Giacomino A PAGINA 45 -3° 7° Oggi Ben soleggiato con cielo generalmente sereno. Vento forte nelle vallate alpine, raffiche anche in pianura al mattino. Freddo invernale. DOMENICA 17 GENNAIO 2016 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003, e-mail [email protected] B [email protected] B [email protected] & PROVINCIA A difesa dei pedoni Scrivete a [email protected] Su Twitter hashtag #pedoniarischio Ci sono strade, a Torino, che sono un pericolo per i pedoni, ad ogni ora del giorno. Zone della città dove quotidianamente attraversare a piedi una via o una 24 00 24 investiti morti feriti piazza è una scommessa. Dov’è pericoloso addirittura camminare sul marciapiede. Ci sono strisce pedonali che gli automobilisti non considerano mai, semafori che non vengono minimamente rispettati. Segnalateci (anche con una foto, se volete) qual è la strada pericolosa vicino a casa vostra. Verso la rivoluzione degli ospedali, ma prima servono tutti i finanziamenti “I soldi per il Parco della Salute arrivano solo con progetti certi” La Compagnia di San Paolo: “Via libera ai fondi ma rispettate le scadenze” UN GUASTO A MONCALIERI COSTRINGE A UNA GIORNATA DIFFICILE DECINE DI MIGLIAIA DI TORINESI -4° 3° La Compagnia di San Paolo è pronta a confermare i finanziamenti per il Parco della Salute, «solo se il progetto andrà avanti con tempi certi». Alle Molinette, intanto, è arrivata dall’America una super Tac, che emette solo il 10% delle radiazioni e sarà in grado di esaminare anche le mummie dell’Egizio. Noemi Penna Domani A PAGINA 40 Ben soleggiato con cielo generalmente sereno al mattino e tendenza a velature dal pomeriggio. Temperature in ulteriore lieve calo. LA STORIA La scorciatoia verso la casa popolare BEPPE MINELLO N el buco aperto da un pensionato nella rete che il Comune ha predisposto per limitare l’accesso alla casa popolare d’emergenza (saltando cioè la lunga lista d’attesa) potrebbero entrare molti altri sfrattati. Domani, in Comune, si presenta già il primo caso. Ma a Palazzo Civico devono trovare una soluzione perché una raffica di cause potrebbe causare molte difficoltà. A PAGINA 41 Anche Giovine minaccia la giunta Firme false, nuovo ricorso Martedì giorno della verità -3° 3° Martedì Parzialmente nuvoloso o nuvoloso al mattino, ma precipitazioni assenti. Schiarite nel pomeriggio. Temperature in calo. TORINO - C.so REGINA MARGHERITA, 256 TEL. 011.437.50.64/88 - FAX 011.473.47.00 Aperto il Sabato TORINO LA STAMPA Situazione Aria gelida ha raggiunto il Mediterraneo con correnti da Nord che si presentano asciutte a Sud delle Alpi garantendo giornate soleggiate ma con vento forte nelle vallate. ® RICAMBI AUTO REPORTERS 120 mila famiglie al freddo per 17 ore Giuseppe Legato A PAGINA 47 Ecco perché Torino ama il Cinema STEVE DELLA CASA N on era certo una leggenda il fatto che ogni giovedì, negli Anni Settanta, l’autista dell’avvocato Agnelli si recasse nei magazzini di via Pomba (la via torinese del cinema) per prendere una copia di qualche film d’essai da proiettare la sera per il patron della Fiat. E, d’altro canto, anche il sindaco comunista della prima giunta rossa Diego Novelli amava la settima arte, visto che nel 1972 aveva collaborato nientemeno che con Ettore Scola per preparare Trevico-Torino, film militante che porterà la firma di tutti e due. CONTINUA A PAGINA 49 INTERVISTA LE STORIE Tornatore: “Il luogo perfetto per girare” Il FilmLab sogna gli Oscar con i fondi europei Il regista ha lanciato in città il suo nuovo film E in centro c’è anche l’ultimo set di Nero che ha tra le sue stelle Chistopher Lambert Tre nomination per i registi formati a Torino Ma la città è una fucina di nuove idee L’ultimo successo è il cinema erotico Tiziana Platzer Emanuela Minucci e Francesca Rosso A PAGINA 48 A PAGINA 49 Spunta un nuovo ricorso elettorale tra quelli che saranno discussi martedì al Consiglio di Stato: è quello dei Pensionati dell’ex consigliere Michele Giovine, che sfrutta un cavillo per tornare in corsa nella contesa che ruota attorno alle irregolarità nelle firme per le liste a sostegno di Chiamparino. E potrebbe essere un ricorso molto insidioso per la maggioranza di centrosinistra in Regione, perché il team di Giovine ha spulciato tutte le carte dell’inchiesta penale, per concludere che le irregolarità nei moduli a sostegno del listino del presidente sono molti di più di quelli riconosciuti dal Tar. E, se cadesse il listino, si dovrebbe tornare al voto. Paola Italiano A PAGINA 43 www.priulieverlucca.it NELLE EDICOLE DI TORINO, AL NUMERO 011.22.72.118 SU WWW.LASTAMPA.IT/SHOP Che tempo che fa 23456471428 DA MARTEDÌ 19 GENNAIO AL 16 FEBBRAIO A € 9,90 IN PIÙ * Martedì 19 con La Stampa * 1 12345367318 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA DOMENICA 17 GENNAIO 2016 IL FUTURO DELLA SANITA’ La nomina Il super infermiere a capo dei 7000 il caso NOEMI PENNA Le tappe I La Regione conta di partire con la procedura di gara nell’autunno del 2016 finanziamenti della Compagnia di San Paolo per il Parco della Salute? «Li garantiremo solo se saranno rispettati i tempi prestabiliti per l’avanzamento del progetto». A mettere in chiaro quali dovranno essere «le condizioni per garantire il sostegno economico della Fondazione» è il presidente Luca Remmert. «I nostri fondi privati devono essere ben spesi, altrimenti verranno impegnati in altro modo». Una dichiarazione che suona come un ultimatum, a meno di un mese dall’approvazione dello studio di fattibilità per la costruzione del nuovo polo della sanità piemontese nell’area ex Fiat Avio. Il contratto Corsa contro il tempo La tempistica prevede di sottoscrivere il contratto con il privato nel 2017 La prima volta che si è parlato di Parco della Salute era il 2003. Chiamparino era sindaco, le Olimpiadi erano un sogno che stavano per diventare realtà così come la metropolitana. «Da allora sono passati dodici anni», ricorda il presidente della Regione: «I primi fondi, 250 milioni di euro, sono stati stanziati fra il 2005 e il 2006, ora stiamo attendendo da Roma la conferma che ci siano ancora e che venga nominata la commissione per l’analisi del progetto». Per accedere a quei fondi, accantonati ormai da dieci anni, la Regione ha deliberato un finanziamento da 12,5 milioni di euro. Lo studio di fattibilità, ora al vaglio del ministero, è stato approvato lo scorso 21 dicembre, mentre per la procedura di gara, sotto la supervisione dell’Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone, bisognerà attendere il prossimo autunno. Tempi che si stanno mostrando biblici, e che potrebbero far cambiare idea a uno dei maggiori finanziatori, l’unico a oggi sceso effettivamente in campo, e per cui la Regione sta «pensando a un ruolo centrale nei giochi, che coinvolga la Compagnia dalle prime scelte», facendo pensare alla creazione di una struttura gestionale del Parco della Salute paragonabile al consiglio di amministrazione di una fondazione. La gara Il cantiere A fine 2017 partiranno i lavori per costruire il nuovo polo Le opere di cantiere dureranno quattro anni Corsa contro il tempo Si parla di Parco della Salute dal 2003, con Chiamparino sindaco Da allora, i primi 250 milioni sono stati stanziati tra il 2005 e il 2006, ma si attende da Roma la conferma che ci siano ancora 1 Il dottor Mario Pa- Chiesti investimenti anche alla Banca Europea “Sul Parco della Salute niente finanziamenti senza tempi certi” Sui fondi il pugno duro della Compagnia di San Paolo e della ricerca, per cui sono stati stimati 505.876.000 euro; e il Polo della didattica e della residenzialità, per cui serviranno 121.890.000 di euro e altri due mesi per concludere gli approfondimenti e definire la soste- nibilità economica. E Sergio Chiamparino sa bene che la Compagnia di San Paolo non può essere l’unico partner su cui contare, tant’è che «venerdì abbiamo presentato tutti i documenti per richiedere il soste- gno della Bei, la Banca europea per gli investimenti, e stiamo lavorando alla ricerca di altri privati interessati», ribadendo che «su questo progetto ci stiamo giocando la credibilità». Opere concrete Arriveranno i soldi solo se saranno rispettate le scadenze prestabilite per l’avanzamento del progetto Su quest’opera ci giochiamo la credibilità, stiamo cercando altri partner privati interessati Altri sostenitori Luca Remmert Sergio Chiamparino Il Parco della Salute sarà suddiviso in due lotti: il Polo della sanità, della formazione clinica Presidente Compagnia di San Paolo Presidente Regione Piemonte A Luca Remmert «piace la concretezza. I soldi impiegati dalla Fondazione si devono tradurre in opere tangibili e nei giusti tempi». L’aiuto economico dato in questi anni alla sanità pubblica si è tradotto in macchinari, nuove tecnologie e interi reparti, «ma siamo rimasti più volte bruciati, tant’è che abbiamo deciso di non finanziare più le opere murarie, delegando questo problema agli 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il macchinario rivoluzionario è stato inaugurato ieri nel reparto di Radiologia universitaria È stato finanziato dalla Compagnia di San Paolo, con 1,2 milioni di euro Dall’America arriva “Revolution” La Tac che fa lo scanner alle mummie «Revolution» di nome e di fatto. Arriva in Italia la prima tomografia computerizzata «total body» in grado di analizzare un organo in 0,28 secondi con una precisione estrema e rilasciando il 90% in meno di radiazioni. A possederla sono le Molinette, dove il macchinario è arrivato da Milwaukee lo scorso 24 no- uffici tecnici degli ospedali». Non è certamente piaciuto «il ritardo accumulato nella riapertura del reparto dei grandi ustionati del Cto», in cui la Compagnia ha messo 4 milioni di euro, e «ultimamente sono emersi problemi con l’Università, anche se non con la Facoltà di Medicina». La Compagnia di San Paolo ha infatti rispedito al mittente, a dicembre, il documento a cui l’Ateneo lavorava da mesi per il rinnovo della convenzione triennale, del valore di 21,5 milioni di euro. I fondi sarebbero stati destinati, fra l’altro, per assumere personale a tempo determinato e a progetti «troppo limitati». Radiologia Alle Molinette Secondo esemplare in Italia, emette solo il 10 per cento di radiazioni leologo è il nuovo supermanager incaricato da Gian Paolo Zanetta di coordinare un esercito di oltre 7 mila infermieri e operatori sanitari di Città della Salute. Il ruolo direttivo, previsto nel nuovo atto aziendale, dovrà garantire l’attuazione dei programmi di sviluppo, valutare il personale e attuare nuove strategie che coinvolgeranno trasversalmente Molinette, Cto, Regina Margherita e Sant’Anna. Un compito non facile, vista anche l’entrata in vigore della direttiva europea che limita i turni di lavoro, che l’infermiere stava già svolgendo da ottobre a capo della Daps (direzione aziendale delle professioni sanitarie). Di fatto, sovrintenderà tutte le professioni sanitarie non mediche per migliorare la qualità del servizio. [N. PEN.-] vembre e ieri è stato inaugurato nel reparto di Radiologia universitaria diretto dal professor Giovanni Gandini. Un investimento da 1,5 milioni di euro, che non aumenterà i costi di ogni singolo esame pur offrendo maggiore sicurezza, e con cui si riaprirà la collaborazione con il Museo Egizio di Torino. Meno radiazioni L’occhio computerizzato della Tc Revolution è talmente potente da scannerizzare, con un solo giro, sino a 6 centimetri in profondità. A finanziarlo è la Compagnia di San Paolo, con 1,2 milioni di euro, a cui la Città della Sa- lute ha aggiunto 300 mila euro, aggiudicandosi un macchinario di ultima generazione, il primo del suo genere e, soprattutto, in una struttura pubblica. L’altro esemplare di «Revolution» in Italia è infatti al Centro cardiologico Monzino di Milano, dove viene utilizzata esclusivamente per il cuore. Qui invece, in appena dieci minuti, si potrà avere una scansione integrale ad alta definizione dell’intero corpo del paziente, che riceverà solo il 10% delle radiazioni emesse dalle altre Tc. Sarà quindi utilizzata in particolar modo sui bambini e pazienti a rischio o in caso di patologie complesse, co- REPORTERS me al fegato o ai reni. La sua velocità di scansione è in grado di eliminare le inesattezze delle immagini dovute al movimento, come i battiti del cuore. Ed è perfetta per le arterie coronariche, dove la tomografia veniva utilizzata solo in casi di estrema urgenza. Tornano le mummie Avendo trovato posto in un reparto universitario, l’obiettivo sarà far diventare la Radiologia delle Molinette un centro di riferimento europeo per stabilire le modalità di studio non solo del cuore, ma soprattutto di fegato e vasi sanguigni. Ma la precisione assoluta di questo mac- chinario – che «varrà la pena trasferire nel nuovo Parco della Salute, anche perché fra sette anni sarà ancora assolutamente valido», afferma il professor Gandini – apre a una nuova collaborazione con l’Egizio. Proprio come già accaduto quindici anni fa, la Città della Salute sta siglando con il Museo delle Antichità Egizie, il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia e l’Istituto di Radiologia delle Molinette un protocollo d’intesa che permetterà ai ricercatori e archeologici di carpire i segreti delle mummie della preziosa collezione di via Accade[N. PEN.] mia delle Scienze. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 9A Gli autovelox della settimana DAL 19 GENNAIO CON LA STAMPA Oggi Domani 20 gen Strada Aeroporto Corso Cosenza Corso Grosseto Corso Galileo Ferraris ris Corso Grosseto Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Via Sansovino Strada Pianezza Corso Cosenza Strada del Drosso Via Passo Buole Via Plava Via Ventimiglia Corso Traiano Corso Francia Corso Peschiera Corso Trapani Corso Rosselli Corso Tazzoli Corso Orbassano Corso Cosenza ni Via Onorato Vigliani Corso Settembrini Corso Siracusa Corso Allamano e Corso IV Novembre etica Corso Unione Sovietica ris Corso Galileo Ferraris Corso Cairoli Corso Montelungo Corso Grosseto Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Corso Cosenza Lungo Stura Lazio Corso Francia Corso Peschiera Corso Trapani Via Mazzarello Corso Rosselli Via Botticelli Corso Vercelli Corso Giulio Cesare e Via Passo Buole Via Onorato Vigliani ni Corso Galileo Ferraris ris 21 gen Domenica 24 gennaio 2016 nessun accertamento si ricordano inoltre le postazioni isse di c.so Regina Margherita 401/a e c.so Unità d’Italia Via Agudio Via Plava Corso Cairoli 22 gen 23 gen LA STAMPA Corso Grosseto Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Via Sansovino Strada Pianezza Corso Cosenza Strada del Drosso Via Ventimiglia Corso Traiano Corso Novara Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Strada Aeroporto Via Sansovino Strada Pianezza Corso Cosenza Via Passo Buole Via Pietro Cossa Corso Moncalieri Corso Francia Corso Peschiera Corso Trapani Corso Rosselli Corso Tazzoli Corso Orbassano Corso Cosenza Corso Siracusa Corso Allamano Via Botticelli Corso Vercelli Via Agudio Corso Francia Corso Peschiera Corso Trapani Via Mazzarello Corso Rosselli Corso Novara Strada Aeroporto Corso Cosenza Via Onorato Vigliani Via Passo Buole Corso Settembrini Strada Traforo del Pino Corso Don Luigi Sturzo Corso Unione Sovietica Corso Galileo Ferraris Corso IV Novembre Corso Montelungo Lungo Stura Lazio Corso Giulio Cesare Corso Grosseto Corso Galileo Ferraris Via Onorato Vigliani Corso Traiano Strada Traforo del Pino Corso Don Luigi Sturzo Corso Grosseto Corso Galileo Ferraris Oggi Cielo sereno al mattino con gelo anche in pianura. Velature via via più estese in giornata e cielo nuvoloso in serata. Temperature in calo. -4° 3° LUNEDÌ 18 GENNAIO 2016 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003, e-mail [email protected] B [email protected] B [email protected] -3° 3° Mercoledì Residui annuvolamenti nel primo mattino, in diradamento con passaggio a condizioni soleggiate. Rimangono addensamenti lungo le creste di confine. TORINO - Str. SAN MAURO, 18 TEL. 011.274.15.25 - 011.198.62.241 FAX 0112241887 Orario continuato 8.00-19.00 www.autoricambiral.it TORINO - C.so REGINA MARGHERITA, 256 TEL. 011.437.50.64/88 - FAX 011.473.47.00 Aperto il Sabato & PROVINCIA A difesa dei pedoni Scrivete a [email protected] Su Twitter hashtag #pedoniarischio Ci sono strade, a Torino, che sono un pericolo per i pedoni, ad ogni ora del giorno. Zone della città dove quotidianamente attraversare a piedi una via o una 24 0 24 investiti morti feriti piazza è una scommessa. Dov’è pericoloso addirittura camminare sul marciapiede. Ci sono strisce pedonali che gli automobilisti non considerano mai, Al Sant’Anna lezioni a medici per comunicare con i pazienti Dopo le critiche i corsi che cambiano il rapporto fra personale e malati Psicologi ed esperti: sono quelli ai quali si rivolgerà l’ospedale Sant’Anna di Torino per attivare corsi di formazione specifici. Obiettivo: migliorare la comunicazione tra personale e pazienti». DOMANI RIAPRE IL GRAN GALA DI PIAZZA SABOTINO. IL TITOLARE: ORA METTO LE TELECAMERE Mondo Due ricorsi mettono ancora in dubbio l’esito delle elezioni regionali del 2014 per le liste del Pd CINEMA Il film dove i protagonisti sono senzatetto LA POLEMICA “Al di qua” girato per non dimenticare il dramma sociale Un anno di attesa per l’operazione e alla fine il paziente va in Lombardia Maria Teresa Martinengo PAG. 44 MUSICA REPORTERS Noemi Penna “Niente riprese antimafia nel mio bar” A PAGINA 41 Federico Genta A PAGINA 43 Se la fanfara suona al Politecnico In aula magna il ricordo della Grande Guerra A PAGINA 47 Le fontane ferite di piazza Castello DIEGO MOLINO R otte e sprofondate in più punti: è lo stato in cui versano le fontane di piazza Castello, dove da qualche giorno sono anche comparse le transenne a protezione dei passanti. Una situazione che dovrebbe durare fino alla metà di febbraio, quando partiranno i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino della pavimentazione e dell’impianto idrico. L’intervento principale riguarderà le lose rotte che verranno sostituite da nuovi masselli in pietra. «Le lastre Domani l’ultimo atto del caso firme per la giunta Chiamparino Paola Italiano A PAGINA 45 A PAGINA 40 Polemica su tagli e organici Una mamma: “Niente analisi manca un reagente” semafori che non vengono minimamente rispettati. Segnalateci (anche con una foto, se volete) qual è la strada pericolosa vicino a casa vostra. IL CASO Le accuse e la difesa dell’ospedale Domani Parzialmente nuvoloso o nuvoloso ma precipitazioni assenti salvo nevischio lungo le creste di confine. Temperature in calo nei valori massimi. VENDITA RICAMBI AUTO Le fontane di piazza Castello ora sono tutte transennate intorno alle fontane hanno una forma particolare rispetto a quelle nel resto della piazza – spiegano da Palazzo Civico –, stiamo aspettando di averle a disposizione nei nostri magaz- zini». Negli stessi giorni sono in programma una serie di lavori da parte dei tecnici di Smat per la messa a punto dell’impianto idrico, che nei mesi invernali viene mantenuto spento per evitare danneggiamenti causati dal gelo. Sarà poi la volta del personale di Iren che verificherà lo stato dell’impianto di illuminazione delle fontane. La spesa complessiva per tutti i lavori si aggira intorno ai 50 mila euro. Quello che riguarda le fontane è solo uno degli interventi decisi dal Comune per ripristinare la pavimentazione di piazza Castello. Nei mesi passati la sostituzione delle lose rotte aveva interessato l’area di posteggio dei taxi sul lato di via Garibaldi e quella in corrispondenza del palazzo della Regione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI www.priulieverlucca.it NELLE EDICOLE DI TORINO, AL NUMERO 011.22.72.118 SU WWW.LASTAMPA.IT/SHOP -3° 7° ® TORINO LA STAMPA Situazione Aria gelida ha invaso la pianura Padana con condizioni in prevalenza soleggiate, ma tra stasera e domani una perturbazione da Ovest porterà un aumento della nuvolosità. R A L DA MARTEDÌ 19 GENNAIO AL 16 FEBBRAIO A € 9,90 IN PIÙ Che tempo che fa Via Pietro Cossa Corso Moncalieri 12345367318 12345367318 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA LUNEDÌ 18 GENNAIO 2016 Dopo le proteste delle donne su “Specchio dei tempi” il caso Sant’Anna, tutti a lezione per comunicare meglio ALESSANDRO MONDO I numeri 7000 parti Il numero di parti che ogni anno si effettuano all’ospedale Sant’Anna 20 al giorno Sono i parti che si registrano ogni giorno al Sant’Anna: solo in 3 casi, in media, si fa ricorso al cesareo 10 decessi In 2 anni e mezzo sono le morti in Piemonte collegate alla gravidanza: a queste si aggiungono tre donne incinte morte in incidenti D ove termina la necessità di poter contare sulla competenza del personale sanitario e dove comincia quella di una comunicazione adeguata per il paziente e per i suoi famigliari? E se i due aspetti si tengono, come conciliarli garantendo un’assistenza a 360 gradi? Non solo terapie Se la qualità professionale è o dovrebbe essere scontata, sul secondo aspetto c’è molto da lavorare. Non a caso, al Sant’Anna di Torino, dove nelle ultime settimane il tema è tornato alla ribalta, quest’anno la direzione sanitaria organizzerà corsi di formazione per sensibilizzare medici, ostetriche, infermieri, operatori socio-sanitari. «Tutti quelli che lavorano in ospedale - spiega Maurizio Dall’Acqua, direttore sanitario della Città della Salute-: l’avevamo già deciso sulla base delle segnalazioni arrivate dal nostro Ufficio relazioni con il pubblico. E questo, nonostante le molte lettere nelle quali pazienti e famigliari lodano l’umanità dimostrata».». La formazione Obiettivo dei corsi: affinare la comunicazione, evitando di lasciare questa capacità alla propensione, soggettiva, dei singoli operatori. Tema sfuggente: legato a fattori diversi - non ultimo: lo stress del personale, specie in momenti difficili -, che di fatto si allarga a tutti i presidi ospedalieri italiani. Che si tratti di una partoriente o di un malato, la parola d’ordine è: «empatia». L’empatia che, stando alla relazione degli ispettori ministeriali a seguito della morte di Angela Nesta e della piccola Elisa, ha difettato nel momento del dramma. E questo, nonostante abbiano scagionato l’ospedale in merito all’assistenza professionale. La stessa empatia che, hanno ricordato a distanza di pochi giorni due lettrici su «Specchio dei tempi», sempre con riferimento al Sant’Anna, dovrebbe essere presente nella quotidianità della degenza: non solo in caso di «eventi avversi», per usare la terminologia degli ispettori. Visto dalle pazienti Così non è. Non sempre, almeno. «Ho trovato molte persone Corsi di formazione miglioreranno il dialogo medico-malato Salto di qualità La direzione sanitaria coinvolgerà nei nuovi corsi medici, infermieri, e ostetriche competenti ma ciò che manca di più è la comunicazione con il paziente - scrive la prima lettrice . I parenti spesso vengono cacciati dai questi reparti. Il travaglio viene fatto in stanza senza marito. Mentre sei in sala operatoria per il cesareo a nessuno del personale è mai venuto in mente di comunicare con la famiglia». La seconda sposta il tiro sull’ambulatorio dove si viene indirizzati in seguito al pap test positivo di Prevenzione Serena: «I medici sono molto competenti ma vengono date scarse Le accuse «I parenti allontanati dai reparti» «Ciò che manca maggiormente in ospedale è la comunicazione tra i medici e il paziente: ti ricoverano e ti assegnano un numero di letto e quel numero diventa il tuo nome. Spesso anche i parenti che chiedono informazioni vengono allontanati dai questi reparti». informazioni sulle patologie/terapie e in modo frettoloso, dovrebbe esserci un po’ più di umanità in un momento di grande ansia per le pazienti». La linea dell’ospedale Addebiti ai quali il direttore sa- «Le regole nei reparti ospedalieri devono tutelare le pazienti ricoverate, garantendo l’umanizzazione dell’assistenza e contestualmente la riservatezza e la serenità: per questo è possibile che solo una persona resti a fianco della degente per tutta la giornata». «Il travaglio viene fatto in solitudine» «Prima del parto può stare una persona» «Il travaglio viene fatto in stanza, senza che il marito possa stare accanto alla moglie»: a detta della lettrice, autrice della segnalazione, un altro deficit da scontare in ospedale durante un momento naturalmente difficile per la partoriente e per il suo bambino. «La presenza di una persona accanto alla donna, di solito il marito o il compagno, è considerata dal personale un aiuto prezioso: in particolare durante il travaglio, momento delicato, viene suggerito alla futura mamma di individuare chi le resterà fianco». «Poche informazioni comunicate alla famiglia» «A volte il personale deve mantenere il riserbo» «Mentre sei in sala operatoria per parto il cesareo a nessuno del personale è mai venuto in mente di comunicare con la famiglia che aspetta fuori preoccupata. In un momento di grandisima ansia per la donna come la nascita di un figlio serve più comunicazione ed umanità». «I parenti in attesa fuori dalla sala operatoria dove si fa il cesareo possono vivere momenti di ansia, questo è comprensibile, ma a volte il personale impegnato nelle sale operatorie deve limitare allo stretto necessario le informazioni attese dai parenti stessi». Umanizzazione Fra le proteste di chi è ricoverato negli ospedali sovente torna la questione del rapporto difficile tra medico e paziente “Nel rapporto con i ricoverati gli infermieri sono più disponibili” «L a vicenda del Sant’Anna ha toccato un tasto dolente: una volta c’era il problema dell’informazione, ora quello della comunicazione. Sono due cose distinte, e si può dire che riguardano tutti gli ospedali. Anzi: tutto il comparto sanitario». Elisabetta Sasso, coordinatrice regionale del Tribu- nale dei diritti del malato, non mostra stupore per le segnalazioni delle lettrici su «Specchio dei tempi». che così, lo ripeto, è un obiettivo molto difficile da raggiungere: dipende da vari fattori». Come si può migliorare questo aspetto? «Un combinato disposto: negli ultimi anni c’è stato un irrigidimento da parte dei medici, che vedono scemare la loro autorevolezza, ma sovente anche i pazienti e i loro famigliari si presentano prevenuti. Per questo bisogna lavorare sul rapporto medico-paziente, attraverso la comunicazione e con vantaggio reciproco». «E’ molto difficile, perché stiamo parlando della comunicazione tra personale sanitario e pazienti: un problema soggettivo». Niente da fare, allora? «Non ho detto questo. Ben vengano i corsi di formazione: ce ne sono alcuni, molto seri, che possono aiutare a migliorare le cose. L’ospedale, qualunque ospedale, deve essere un luogo aperto, nel quale il paziente non si senta prigioniero e separato dalla propria famiglia. An- 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La difesa «In ospedale va tutelata anche la privacy» Il tribunale per i diritti del malato Intervista nitario replica, talora puntualizzando. Primo: le regole nei reparti tutelano anche la riservatezza, «per questo è possibile che solo una persona resti a fianco della degente per tutta la giornata». Quanto al travaglio, «viene suggerito alla paziente di individuare la persona cara che resterà al suo fianco». Peraltro, aggiunge, «comprendiamo che i parenti in attesa fuori da una sala operatoria possano vivere momenti di ansia e che il personale impegnato a volta debba limitare allo stretto necessario le informazioni». Anche così, il tema resta. Per una donna in attesa di partorire, o per un malato sottoposto a terapia, la dimensione umana conta quanto il livello delle cure: per quanto impegnativo possa essere, l’attività di «front-office» non deve essere esercitata tutti i giorni, davanti ad ogni letto di ogni reparto. con il personale sanitario ». Quanto conta il ruolo dei volontari? Quali? Quale sarebbe? «Il paziente informato e considerato è più collaborativo verso le terapie, i medici evitano di perdere tempo prezioso». In che senso? REPORTERS «In certi casi basta dedicare un quarto d’ora al malato o alla sua famiglia per mettersi in condizione di lavorare serenamente, in un contesto tranquillo. Certo: in questo discorso bisogna anche tenere conto dello stress al quale è sottoposto il personale sanitario, con gli attuali orari e l’attuale organizzazione del lavoro». Il discorso vale solo per i medici o per tuto il personale sanitario? «Dipende. In linea di massima gli infermieri sono più propensi a comunicare, ma non è un dato assoluto. se è per questo, anche i pazienti e le loro famiglie hanno dei limiti: a fronte di un disagio, e a meno di casi gravi, la denuncia tanto per dovrebbe lasciare il passo alla richiesta di un momento di confronto «Moltissimo. Il rapporto delle direzioni sanitarie e dei medici con le associazioni di volontariato, presenti a vario titolo in tutti gli ospedali, non va sottovalutato». Di quali volontari parliamo? «Ad esempio penso a quelli che si incontrano nei reparti, contraddistinti dal camice azzurro: svolgono funzione di prima accoglienza al momento del ricovero, quando il malato varca la soglia del reparto. Un altro passaggio estremamente delicato, che in quanto tale deve [ALE.MON.] essere gestito». 12Y NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 LA STAMPA LUNEDÌ 18 GENNAIO 2016 . Cronaca di Torino .41 I NODI DELLA SANITÀ I disagi negli ospedali Un anno d’attesa per un intervento Debito Alle Molinette manca un reagente: un mese e mezzo per avere l’esito degli esami del sangue NOEMI PENNA Il Piano di rientro La Regione ha siglato il Piano di rientro nel 2010: il debito era pari a 676 milioni di euro Maglia nera Il Piemonte è ultimo per il mancato stanziamento di 898 milioni di euro al Servizio Sanitario Regionale Il cambio Nel dicembre del 2013 viene approvato il Programma Operativo che rivoluzionerà la sanità piemontese Black List Il 26 novembre 2015 il Piemonte esce dalla Black List ma i conti pubblici sono ancora sotto esame Regione Alle Asl i pazienti psichiatrici giudiziari Quando si aspetta da un anno di esser chiamati per un intervento e si scopre che prima di maggio 2017 non c’è posto, o bisogna attendere più di un mese e mezzo per l’esito di un esame per cui basterebbero due settimane, l’ansia si trasforma prima in rabbia, poi in rassegnazione. 1 Con una delibera Senza reagenti «A fine novembre mi sono rivolta alla Pediatra perché mio figlio lamentava problemi di stanchezza. Vista la carenza di ferro, il medico ha ritenuto opportuno prescrivere degli esami più approfonditi, che abbiamo fatto in Asl il 7 dicembre», racconta Maria. «Il ritiro doveva essere effettuato a partire dal 23 dicembre: giorno in cui vado puntualmente, ma gli esiti non ci sono. Mi chiedono di ritornare nei giorni successivi e naturalmente capisco, essendoci le feste di mezzo, la ragione di quei ritardi, per cui continuo ad andare senza lamentarmi». Passa l’Epifania, e i risultati ancora non ci sono: «Chiedo delucidazioni e il personale del centro analisi, dimostrando di lavorare molto bene, ha cercando in tutte le possibili maniere di capire le ragioni di questo ritardo. Si scopre così da un fax, ricevuto delle Molinette dove il campione sangue è stato inviato, che le analisi di mio figlio non solo non sono pronte, ma non si sa neanche quando potranno arrivare per “mancanza di reagenti”». Insomma, i laboratori che devono eseguire l’esame risulterebbero sprovvisti di quelle sostanze chimiche necessarie per analizzare il sangue, così come richiesto dal medico curante. «Trovo tutto questo fuori da ogni logica civile, oltretutto dopo aver versato un ticket di 58 euro. È normale che succedano certe cose?», si domanda. Meglio altrove Sandro è in cura all’Urologia delle Molinette per un problema alla prostata. Ha un ingrossamento benigno e gli esami dello scorso febbraio hanno evidenziato la necessità «Risolveremo il prima possibile» da 2 milioni di euro, oggi la Giunta Regionale avvia il programma per la presa in carico dei pazienti psichiatrici giudiziari. Un finanziamento a sostegno delle Asl e dei malati colpevoli di reato per interventi di cura alternativi alle Rems (Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria), da seguire nelle loro abitazioni o in comunità terapeutiche. «La somma consentirà di riportare in Piemonte pazienti attualmente presenti nelle strutture detentive – gli ex ospedali psichiatrici giudiziari, come Castiglione delle Stiviere – attraverso progetti terapeuticoriabilitativi territoriali», spiega l’assessore Saitta. [N. PEN.] Il direttore sanitario della Città della Salute promette: «Ci attiviamo subito per capire cosa sia accaduto e risolvere il problema, non eravamo a conoscenza di alcun tipo di mancanza nei rifornimenti» Maurizio Dell’Acqua Direttore sanitario Città della Salute «Situazioni che non devono accadere, e poi ci vuole sempre trasparenza» 17 60 mesi d’attesa milioni di euro È quanto dovrebbe aspettare un paziente per un intervento alla prostata È quanto la nostra sanità ha dovuto pagare nel 2014 per i servizi di altre regioni di intervenire con il laser, «ma senza fretta. Mi rimandano a prima dell’estate ma non vengo contattato. Chiamo io a settembre e mi dicono che dovrò attendere ancora, almeno sino a fine anno». Il tempo passa e la situazione di Sandro peggiora: «Sono tornato in ospedale e mi dicono che l’intervento è da fare ma che ho 80 persone davanti e ne passeranno solo cinque al mese», che a conti fatti significa che il suo turno arriverà a maggio 2017. «Mi consigliano di andare altrove e così faccio, ma la situazione non cambia: anche al San Luigi di Orbassano c’è un anno di attesa, ma molto meno se voglio passare privatamente… Cosa che adesso so- no costretto a fare se voglio operarmi: andrò in una clinica convenzionata milanese». Gatto che si morde la coda Entrambi i casi celano le conseguenze del piano di rientro regionale, che ha ridotto il personale e i fondi, generando una diminuzione d’interventi sanitari e l’allungamento delle liste d’attesa. E per chi sino a oggi si è rivolto alla sanità pubblica, non resta che attendere il proprio turno oppure rivolgersi a qualcun altro: i centri privati (se il portafogli lo permette) o le altre regioni, alimentando la cosiddetta «mobilità passiva». Una piaga per i bilanci: nel 2014 sono stati 60 i milioni versati ad altre Regioni per i servizi sanitari erogati a pazienti piemontesi. Città della Salute indaga «Ci attiviamo subito per capire cosa sia accaduto e risolvere il problema», afferma il dottor Maurizio Dall’Acqua, direttore sanitario della Città della Salute. «Sono situazioni che non devono accadere. Per quanto riguarda l’esame del sangue del ragazzo, potrebbe trattarsi di una richiesta altamente specializzata per cui potrebbe essere necessario l’acquisto di un reagente specifico, ma sino ad ora non eravamo a conoscenza di alcun tipo di mancanza nei rifornimenti. Le liste d’attesa lunghe sono un problema che accomuna tutti, è sbagliato però che al signore non siano stati dati da subito tempi certi. Per quanto lunghe, le liste devono essere sempre trasparenti». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Copia di 423ee23ce0390da8184fce9ab8e6121a la Repubblica -6/&%¹ (&//"*0 $0/5"55* 503*/0!3&16##-*$"*5 503*/03&16##-*$"*5 #"4,&5 */5&3/&5 $".10-6/(0 .BOJUBMMPUUBNBDFEF BMMBDBQPMJTUB3FHHJP 7BSBMMPTGJEBGBDFCPPL i5SPQQJFSSPSJTVEJOPJw *MTFTTPEFJEJTBCJMJWJODF JM'JTI$IJQT'FTUJWBM 4&37*;*0"1"(*/"7** $-"3"$"30-*"1"(*/"7*** 46-4*50503*/03&16##-*$"*5 4DBOEBMPGJSNFGBMTF TFUUJNBOBEFDJTJWB QFS$IJBNQBSJOP $3&4$&-"55&4"1&3*-$%"%*'$" -*/5&37*45" i1FSMB$JUUË EFMMBTBMVUF QBSPMBDIJBWF ÒGMFTTJCJMJUËw %PNBOJJM$POTJHMJPEJ4UBUPFTBNJOBJMSJDPSTPMFHIJTUB *MQSFTJEFOUFi.JEJNFUUPTFMBTFOUFO[BMBTDJBEVCCJw -*/5&37*45" i"QQFMMPEFMMB-FHB GBUUPGVPSJUFNQPw i* L RICORSO di Patrizia Bor- garello non ha alcuna possibilità di essere accettato perchè tutte le sentenze indicano il termine di trenta giorni dopo le elezioni come tassativo per la presentazione e in questo caso è stato superato” Vittorio Barosio il legale che guida il pool del Pd e di Chiamparino nella vicenda amministrativa sul caso firme false non ha dubbi: il Consiglio di Stato confermerà la sentenza del Tar e darà ragione a Chiamparino. * L CONSIGLIO di Stato domani si riunirà per esaminare il ricorso è presentato dalla leghista Patrizia Borgarello per ottenere l’annullamento delle elezioni regionali 2014 che sarebbero viziate da firme false per le liste di Sergio Chiamparino. I ricorso in realtà chiede che i giudici amministrativi riconteggino i voti ed esaminino le firme delle liste nel dettaglio, con la cosiddetta “prova di resistenza” anche sulla base dell’indagine penale in corso a Torino e che ha già portato alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di numerosi esponenti del Pd coinvolti. Chiamparino ha già fatto sapere che se la sentenza lascerà dubbi si dimetterà subito. *-4&37*;*0"1"(*/"*** ."35*/&/()*"1"(*/"*** -*/5&37*45" i2VFMMFMJTUFEFM1E OPOTPOPSFHPMBSJw i4 "ZNFSJD;VCMFOB IAMO convinti che il nu- 4"3"453*110-* mero di firme regolari non sia sufficiente a sostenere la regolarità delle liste di Chiamparino e quindi quelle elezioni non sono valide” Alberto Caretta avvocato del pool che assiste la Lega nel ricorso al Consiglio di Stato è convinto che alla fine la sostanza avrà ragione sulla forma. Ma in ogbi caso annuncia che in cas di bocciatura Borgarello e soci andranno avanti fino alla Corte europea di Strasburgo. " to, ha progettato dieci ospedali in Francia e in Italia, uno a Shanghai. Ha realizzato l’ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi e in Italia, di recente, l’ospedale di Alba e Bra e quello di Bergamo. Domani alle 18 sarà al Circolo dei Lettori a parlare degli ospedali del presente e del futuro in un convegno dal titolo “Una Città in salute”. 4&(6&"1"(*/"** "1"(*/"*** 13&4*%&/541*$,4 -*/5&37*45".0/4*(/03#&3/"3%*μ3*&/53"50%"-#63,*/"'"40 i-BNJBQSFHIJFSBEPQPMBUUFOUBUPw % quasi 24 ore di paura all’aeroporto di Ouagadougou il vescovo di Pinerolo, Piergiorgio Debernardi, insieme con i volontari Adriano e Rosina Andruetto e Franco Cuccolo, è riuscito lasciare il Burkina Faso straziato dall’attentato dei terroristi e tornare in Italia. «Scampato il pericolo ho pregato in santuario-dice- La Chiesa in quel Paese appena uscito dalla guerra civile sta già lavorando per la ricostruzione». OPO '"#*05"/;*--*"1"(*/"7 *-$"40 *MDFOUSPNJHSBOUJ BQQFOBJOBVHVSBUP IBHJËBJVUBUP EJFDJNJMBQFSTPOF /PTJHMJBQBSUFDJQB BMMBDFSJNPOJB 1JFSHJPSHJP%FCFSOBSEJB$BTFMMF YMERIC Zublena è architet- 1"53*;*""4130/* -BDBUFOBEJNPOUBHHJPEFMMB.JUPB.JSBGJPSJ .JSBGJPSJFM"MGBDIFTMJUUB i1VSDIÏMBDBTTBGJOJTDBw .VTFJJTVDDFTTJ EBDBQJUBMJ[[BSF - ONO un migliaio i cassintegrati di Mirafiori che attendono l’avvio del suv dell’Alfa per rientrare al lavoro. Un eventuale slittamento, ipotizzato da Marchionne nelle scorse settimane, potrebbe allungare i tempi di chi in questi anni è rimasto a casa. I sindacati sono preoccupati. Se ne saprà di più il 27 gennaio, quando l’ad presenterà al consiglio di amministrazione le modifiche al piano prodotti fino al 2018. iniziato sotto i migliori auspici per la cultura italiana: di questi giorni è l’annuncio del Ministro Franceschini sui numeri record dei nostri musei, con trend rispetto agli anni passati tutti contraddistinti dal segno più. Nella cornice di una performance in crescita per tutto il Paese, il Piemonte si colloca tra le prime quattro regioni. 1"0-0(3*4&3*"1"(*/"7 "1"(*/"** 4 "1"(*/"7 ANNO è 1"3-"-"653*$&%&--"-0/&-:1-"/&5i0-*.1*$"w 5030.&3$0-&%¹*-3&$61&30.&3$"50*105&4*4*3*(6 i5PSJOPOFMMB5PQ -PTBQFWP 0SBCJTPHOBTDFHMJFSFJUVSJTUJw -JODPOUFOUBCJMF7FOUVSBBWWFSUF i$POJM4BTTVPMPTFSWFNPMUPEJQJáw j/ -B-POFMZ1MBOFUiPMJNQJDBw 7 sorprende che nell’elenco delle 52 destinazioni da visitare nel 2016 secondo il New York Times ci sia Torino. Sono una fan di questa città e sto dicendo a tutti è una delle migliori destinazioni d’Italia per un viaggio di pochi giorni in una città. Però era da un po’ che non ne sentivo parlare sui media, dunque da questo punto di vista è stata una sorpresa positiva». Torino è rimasta nel cuore di Sally O’Brien, autrice della guida Lonely Planet pubblicta per le olimpiadi invernali del 2006. ENTURA non si accontenta. Archiviata la vittoria con il Frosinone, il tecnico granata è già concentrato sui due nuovi impegni: mercoledi sera a Reggio Emilia nel recupero con il sassuolo e domenica all’ora di pranzo contro la Fiorentina: «Non basterà la prestazione fatta con il Frosinone, serve molto di più» dice nonostante la soddisfazione per il ritorno di Immobile e la doppietta di Belotti. La società cerca di non deluderlo. Mentre Padelli sembra deciso a chidere il trasferimento, spunta l’ipotesi Sirigu: il portiere ora ai margini del Paris St Germain potrebbe approdare in maglia granata. 45&'"/01"30-""1"(*/"** '"#3*;*0563$0"1"(*/"7** ON MI (JBNQJFSP7FOUVSB 3&%";*0/& %* 503*/0 7*" 7*" #36/0 #60;;* ■ ■ 5&- ■ '"9 ■ $"10 %&--" 3&%";*0/& 1*&3 1"0-0 -6$*"/0■ 7*$"3*0 30#&350 03-"/%0 ■ */5&3/&5 503*/03&16##-*$"*5 ■&."*- 503*/0!3&16##-*$"*5 ■ 4&(3&5&3*" %* 3&%";*0/& 5&- ■ '"9 %"--& 03& "--& 03& ■ 5".#63*/* '"9 ■ 16##-*$*5® " ."/;0/* $ 41" ■ 7*" #36/0 #60;;* ■ 503*/0 ■ 5&- ■ '"9 Copia di 423ee23ce0390da8184fce9ab8e6121a 503*/0 $30/"$" ** la Repubblica -6/&%¹ (&//"*0 1JBOFUBTBOJUË 1&34"1&3/&%*1*Ä "MUSFOPUJ[JFFJNNBHJOJ TVUPSJOPSFQVCCMJDBJU i$JUUËEFMMBTBMVUF #FMMBMVNJOPTB FNPMUPGMFTTJCJMFw .VTFJPSB CJTPHOB DBQJUBMJ[[BSF JTVDDFTTJ $POWFHOPEFHMJBSDIJUFUUJTVMMPTQFEBMFDIFWFSSË ;VCMFOBWBJNNBHJOBUBDPOBOOJEJBOUJDJQP - <DALLA PRIMA DI CRONACA 4"3"453*110-* 6 N’OCCASIONE per dibattere direttamente con l’assessore alla sanità Antonio Saitta e con il presidente dell’Ordine dei medici Guido Giustetto Un’iniziativa dell’Ordine degli Architetti di cui è presidente Marco Aimetti. Architetto Zublena, dal punto di vista dell’architetto che progetta come dev’essere l’ospedale del futuro? «I punti di vista sono due: il primo è quello del futuro direttore dell’ospedale. Il quale sa bene che la maggiore difficoltà nella programmazione di un ospedale è saper immaginare cosa diventerà fra dieci anni. Da quando si comincia a fare il primo studio a quando è finito i tempi più o meno sono questi. È dunque fondamentale che ci sia un gruppo in grado di prevedere cambiamenti, spesso rapidi. Una squadra che sia capace di adattarsi a tutte le evoluzioni non prevedibili. Questa è la vera difficoltà». Il secondo punto di vista, immagino, è quello dell’architetto. «Chi disegna un ospedale in questi anni sa bene che il progetto è inevitabilmente in perpetua evoluzione. Il suo compito è integrare la totalità della dimensione funzionalistica e anche economica e andare oltre: oltrepassare questa dimensione». L’assessore alla sanità del Piemonte ha detto che non gli interessa un progetto da archistar, ma la massima funzionalità sanitaria. Tutti d’accordo? 13&4*%&/541*$,4 1"53*;*""4130/* giornalista australiana - Torino sta facendo un lavoro molto buono e si percepisce la sua volontà di continuare a migliorarsi. Ricordo che era piena di utilissimi opuscoli informativi su vari temi: spero che da allora siano state introdotte anche buone risorse digitali, soprattutto da consultare con lo smartphone». E’ decisivo però secondo l’autrice della guida anche scegliere i turisti da portare in città: «Torino - dice - dovrebbe concentrarsi sul fatto che ha molte cose da vedere, al pari di tante altre città italiane più conosciute, però non ha la stessa folla. Poi il suo sapore francese è attraente per i turisti transalpini, senza contare che la scena enogastronomica è una calamita efficace. Quindi io cercherei di attrarre persone che vogliono vacanze brevi e cercano arte, cibo, shopping e così via. È anche una buona città per i viaggi gay, altro mercato su cui puntare». Sally tornerà a Torino, per festeggiare il decennale del suo amore ma anche per vedere tutto ciò che all’epoca si era persa: «Di sicuro - spiega - anndrò alla Reggia di Venaria, il Castello di Rivoli, alla Fondazione e alla Pinacoteca Agnelli. E al Museo Egizio rinnovato, naturalmente. Poi cercherò di andare nel maggior numero di ristoranti possibili: mangiare e bere a Torino è un piacere unico». è iniziato sotto i migliori auspici per la cultura italiana: di questi giorni è l’annuncio del Ministro Franceschini sui numeri record dei nostri musei (43 milioni di visitatori e 155 milioni di incassi), con trend rispetto agli anni passati tutti contraddistinti dal segno più. Nella cornice di una performance in crescita per tutto il Paese, il Piemonte si colloca tra le prime quattro regioni di maggiore successo, il New York Times segnala Torino tra le 52 mete da non perdere per il 2016 e, last but not least, il direttore del Guggenheim della Grande Mela Richard Armstrong, in visita in città, ha parlato del “modello Torino” come di una formula magica da custodire gelosamente. Effetto Torino? Sembra proprio di sì, ma anche Piemonte e Italia, ci raccontano - finalmente - i dati. Ragione in più per evitare di distrarsi e capitalizzare questa impennata nel ranking internazionale per progettare sviluppo. Sviluppo del pubblico da una parte, certo, ma anche capacita`imprenditoriale e dinamismo in grado di catalizzare quella classe creativa che costituisce oggi uno dei fattori principali per attrarre investimenti e imprese dall’estero. In questa nuova stagione della vita dei nostri beni culturali, in cui il tema della valorizzazione ha acquistato dignità - anche qui: finalmente - pari a quello della tutela, è tempo di superare quella inspiegabile tendenza a proiettare un’immagine un po’ provinciale della nostra cultura, e ambire al confronto (e ai primati) globali, come suggerisce proprio Armstrong. Sul potenziale economico che può scaturire dal patrimonio culturale nel nostro Paese, quindi, non devono restare dubbi, in primo luogo per il traino che esso esercita per il turismo. Ma merita altrettanta attenzione il fronte “interno” delle sue qualità intrinseche, ossia la capacità delle istituzioni culturali, e soprattutto delle comunità cui esse appartengono, di riappropriarsi della consapevolezza del valore della propria cultura, e di percepirlo come fattore reputazionale. In questo senso, i musei sono luoghi nei quali questo “sentiment” si consolida, e si rinnova e rafforza l’identità culturale: è per questo che il successo del nostro sistema museale rappresenta un passo - determinante - della riaffermazione della nostra cultura nel mondo e, altrettanto importante, tra i cittadini italiani. Non può che essere motivo di orgoglio e stimolo a fare ancora e di più, riprendendo con energia e la giusta dose di creatività un racconto rimasto forse per troppo tempo interrotto , dentro e fuori i nostri confini. Un racconto italiano. ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" *-$"40 .BVSJ[JBOPPHHJ MBiSFTBEFJDPOUJw 0 GGI è il giorno che dovrebbe chiudere il contenzioso fra la Fondazione Mauriziana e la Regione sul pagamento degli affitti per gli ospedali di Lanzo e Valenza. Antonio Saitta aveva promesso che avrebbe saldato il conto, un debito accumulato da anni e che ora ammonta a circa 3 milioni di euro. L’intesa prevede però uno sconto, considerate le spese sostenute dalla Regione per la manutenzione degli ospedali. In totale, dunque, la Fondazione potrebbe incassare 2 milioni di euro. TTUS -"3$)*5&550 "ZNFSJD;VCMFOB IBQSPHFUUBUP PTQFEBMJJOUVUUP JMNPOEP USBDVJRVFMMP EJ"MCB#SË ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" «Questa osservazione l’ho già sentita, la funzionalità è la prima delle osservazioni, direi anche superata e un po’ banale. Ma la parola chiave oggi è la flessiblità. La modernità è mettere insieme persone che possano pensare la flessibilità ancora prima che gli architetti facciano il loro progetto. Direttore sanitario, medici, responsabili delle funzioni infermieristiche». Facciamo qualche esempio sulla sua esperienza concreta? «Oggi si scrive che ci servono dieci sale operatorie e forse due anni dopo le sale operatorie diventano dodici. Quando comincio un ospedale mi danno un pro- getto di trecento pagine tutto dettagliato e già so che non è definitivo. Fra dieci anni ci saranno ancora cinquemila metri quadri di laboratori? Se la cardiologia si rinnova e si parla di cuore artifi- i&BODIFOFDFTTBSJPDIF TJBDIFJSFQBSUJTJBOP GBDJMJEBSBHHJVOHFSF0SB OFJDPSSJEPJDJTJQFSEFw ciale, forse gli spazi devono crescere» Dal cantiere al taglio del nastro quattro- cinque anni. Secondo lei una missione possibi- le? «Ammettiamo che il finanziamento ci sia. Con gli studi di fattibilità che precedono, possiamo ipotizzare che passino almeno sette anni, ma cinque anni per la costruzione possono essere sufficienti». L’ospedale del futuro è piccolo o grande? «Anche lì ci sono state evoluzioni. Quando ho costruito il Pompidou, erano gli anni 84-85, c’erano 850 posti letto e tutti dicevano che ospedali così grandi erano destinati a tramontare. Adesso si ricomincia a fare ospedali di mille posti letto». Quali sono gli aspetti che l’architetto considera assoluta- mente prioritari per un ospedale? «Portare la luce naturale dovunque è possibile. Non si potrà dappertutto, ma bisogna farlo al massimo. Portare la luce anche nei blocchi operatori anche se solo vent’anni fa tutti dicevano che non serviva». Un altro punto? «Le sale d’aspetto e il pronto soccorso sono fondamentali: dove uno è un po’ angosciato ha bisogno del bello. Uno spazio pensato per essere luminoso e gradevole non costa più caro ed è funzionale. E poi attenzione ai percorsi: negli ospedali in genere ci si perde e non deve accadere». ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" *-1&340/"((*04"--:0#3*&/μ-"653*$&%&--"(6*%"-0/&-:1-"/&516##-*$"5"1&3-&0-*.1*"%*"//*'" i5PSJOPOFMMB5PQNBQVÛTBMJSFBODPSBw 45&'"/01"30-" j/ più di tanto che nell’elenco delle 52 destinazioni da visitare nel 2016 secondo il New York Times ci sia Torino. Da tempo sono una fan di questa città e sto dicendo a destra e a manca che è una delle migliori destinazioni d’Italia per chi vuol fare un “city break”. Torino è rimasta nel cuore di Sally O’Brien. Più di dieci anni fa la Lonely Planet scelse lei per raccontare in una guida la città che di lì a poco avrebbe ospitate le Olimpiadi invernali. «La prima volta che ci sono venuta era il 2004 e me ne sono subito innamorata», racconta la giornalista australiana. Ai tempi non poteva sapere che proprio Torino sarebbe stata decisiva per il suo destino: è proprio durante i Giochi che conobbe Denis, suo marito. Oggi Sally O’Brien continua a scrivere di viaggi anche se, spiega, «mi occupo soprattutto di Svizzera, perché spostarsi con due figli non è sempre facile». Però assicura: «Torneremo presto per festeggiare il nostro decimo anniversario». Scrivere la guida ha richiesto molto impegno e molto tempo trascorso in città, ormai 12 anni fa. «Sono stata a Torino per più di un mese - spiega Sally O’ Brien - e ho scritto la guida in quattro settimane. Quando sono arrivata, nel 2004, non sapeON MI SORPRENDE vo molto della città ma ho stretto grandi amicizie e ho vissuto nel Quadrilatero Romano. Vedere tutta la grande arte contemporanea, le Luci d’Artista, l’architettura barocca ha avuto un effetto intenso su di me. L’entusiasmo per i Giochi che stavano arrivando mi hanno convinto candidarmi come reporter per l’agenzia di stampa olimpica. Semplicemente, amavo quel senso di opportunità che avevo percepito». La giornalista da allora è tornata in città una sola volta, nel 2011. E naturalmente ha notato qualche differenza. «Intanto tutti quei cartelloni “Passion lives here” non c’erano più. A parte gli scherzi, ho trovato una città in buona forma. Ha ancora tanti posti grandiosi in cui ammirare opere d’arte, ha ristoranti fantastici e poi c’è la Reggia di Venaria, semplicemente incredibile». E tanto basta per parlare di un miglioramento? La O’Brien ne è convinta.«La città si sente ancora come un “segreto ben custodito”, ma i progetti portati avanti prima dei Giochi hanno reso la città più a misura di turista. Dal punto di vista chi scrive di viaggi, le Olimpiadi hanno fatto benissimo a Torino». Ma restare in vetta a certe prestigiose classifiche mondiali non è unmpresa trascirabile, anche perchè nel mondo c’è sempre fame di novità. « Di base - aggiunge la 5PSOFSÛQSFTUPQFSDIÒRVJIP DPOPTDJVUPNJPNBSJUPF WPHMJBNPGFTUFHHJBSF$SFEP DIFMBDJUUËBCCJBNPMUF PQQPSUVOJUËEBTGSVUUBSF -"653*$& 4"--:0#3*&/ ANNO