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Regolamenti arbitraggio

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Regolamenti arbitraggio
World Association of Professional Savate and Chauss’fight
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REGOLE E
REGOLAMENTI DI GARA
AGGIORNATO AL 1° GENNAIO 2012
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World Official Referee Committee - Chief referee : Glauco Pocobelli (Italy)
Italian translation powerd by: Girasole Gianmario (Italy)
World Association of Professional Savate and Chauss’fight
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Regolamenti sportivi e di arbitraggio
1. LA DELEGAZIONE UFFICIALE È COMPOSTA DA:
- il delegato ufficiale
- il delegato dei pugili
- il cronometrista
- l’arbitro
- i giudici
- servizio medico
La divisa della delegazione ufficiale (esclusi servizio medico e supervisore).
- Pantaloni neri
- Polo nera
- Scarpe da boxe o da sport, di colore nero o scuro
2. IL DELEGATO UFFICIALE
è responsabile della delegazione ufficiale, assume i seguenti incarichi:
- Ufficializzazione del risultato degli incontri
- Attribuzione dei giudici e degli arbitri per ogni incontro
- Osservazione degli incontri
- Proclamazione del risultato
- Valutazione degli ufficiali
- Responsabilità dei documenti amministrativi della riunione (prima e dopo):
- Foglio di pesatura
- Foglio di riunione
- Scheda di valutazione
- Dichiarazione di incidente
- Reclamo
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Si assicura della presenza del servizio medico al tavolo degli ufficiali per
poter rispondere velocemente a una richiesta d’intervento.
Si assicura, con l’aiuto dell’organizzatore, che nessuna persona esterna
all’evento rimanga nelle vicinanze del ring. Se necessario, può sospendere o
ritardare l’incontro, dopo averlo comunicato all’arbitro e al presentatore,
finché le persone estranee all’evento non avranno sgombrato il ring.
3. IL DELEGATO DEI PUGILI
controllerà che vengano rispettate le regole in materia di equipaggiamento e
bendaggio dei pugili.
4. IL CRONOMETRISTA
Durante il combattimento, i tempi sono presi da un cronometrista che
misurerà:
• il tempo delle riprese
• i minuti di riposo
• il tempo durante il quale un pugile è toccato o k.o.
All’inizio di ogni ripresa, il cronometrista attiva il cronometro solo nel momento
in cui l’arbitro dà il comando «BOXE» .
Alla fine di ogni ripresa, il cronometrista fa suonare la campana del ring e,
contemporaneamente, attiva il secondo cronometro per calcolare il minuto di
riposo.
Alla fine del minuto di riposo, in particolare al 55° secondo, il cronometrista fa
annunciare «5 secondi». Al 60° secondo, il cronometrista fa suonare la
campana del ring al comando dell’arbitro «BOXE» e attiva il cronometro.
Ogni volta che l’arbitro dà il comando «STOP»:
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1.Il cronometrista ferma il cronometro.
2.Se si tratta di un «toccato» o «K.O.», il cronometrista attiva il secondo
cronometro e scandisce i secondi all’arbitro con un braccio alzato sopra la
testa
3. Il cronometrista attiverà di nuovo il suo cronometro, solamente al comando
dell’arbitro «BOXE»
5. L’ARBITRO
5.1 Mansioni dell’arbitro
- Assicurarsi della regolarità dell’ attrezzatura di ogni pugile, in base al
regolamento di ogni competizione, a meno che il delegato dei pugili non
l’abbia già fatto.
- Riunire i due pugili al centro del ring all’inizio di ogni incontro per far loro le
raccomandazione necessarie.
- Assicurarsi, all’inizio di ogni ripresa, che i pugili portino il paradenti.
- Assicurarsi, all’inizio di ogni ripresa, che niente ingombri il ring (bottiglie,
etc.).
- Assicurarsi che i pugili si salutino all’inizio e alla fine di ogni incontro.
- Raccogliere le schede di decisione dei giudici, verificandone la conformità, e
trasmetterle al delegato ufficiale alla fine di ogni incontro, che abbia o no
raggiunto il suo termine.
- Verificare che i bendaggi non siano stati modificati successivamente alla
verifica dell’equipaggiamento.
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- Designare il vincitore alzandogli il braccio appena il delegato ufficiale abbia
proclamato il risultato.
Deve far rispettare nel ring lo spirito e le regole della Chauss’fight e deve
prendere le misure necessarie a tal fine. Per chiarire i suoi interventi, dovrà
usare le seguenti giustificazioni:
- Colpo vietato.
- Testa in avanti.
- Uso eccessivo dei pugni.
- Uso eccessivo dei piedi.
- Scontri ripetuti.
- Assenza di combattimento.
- Superiorità manifesta.
- Violazione dei comandi dell’arbitro.
- Comportamento antisportivo.
5.2 Interventi dell’arbitro
- Deve fare attenzione affinché tutti i propri interventi siano espressi sia con la
voce che con i gesti per una maggiore comprensione degli stessi.
- Può separare i due pugili con un intervento «manuale», se non rispettano i
comandi verbali. Un intervento di questo tipo può portare a un
AMMONIZIONE a uno dei due o a entrambi i pugili contemporaneamente, a
seconda dei casi.
- Se uno dei due o entrambi i pugili dimostrano o denotano una palese
ignoranza della Chauss’fight e delle sue regole, deve fermare l’incontro
(squalifica di uno o di entrambi i pugili).
- Se uno dei due pugili perde il suo paradenti, l’arbitro aspetta la fine dello
scambio per farglielo rimettere da uno dei suoi allenatori, dopo aver inviato
l’avversario nell’angolo neutrale.
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- Se un pugile rifiuta volontariamente il suo paradenti o rifiuta di rimetterlo,
l’arbitro può ricorrere alle sanzioni previste.
- Al termine del tempo di riposo di 60 secondi, deve assicurarsi di far
riprendere il confronto dal 61° secondo. Se gli allenatori non rispettano
palesemente questa regola, l’arbitro può ricorrere alle sanzioni previste.
- Nel caso in cui una parte dell’equipaggiamento di uno dei due pugili si rovini
o sia danneggiato, l’arbitro ferma momentaneamente l’incontro al termine
dello scambio in corso e chiede all’allenatore di provare ad aggiustarlo o di
sostituirlo rapidamente. In ogni caso, il cronometrista calcolerà il tempo
trascorso e l’incontro riprenderà da dove è stato interrotto.
5.3 I comandi dell’arbitro
- «IN GUARDIA»
Questo comando è usato per mettere o rimettere in guardia i pugili all’inizio di
ogni ripresa o dopo che un intervento di lunga durata ha fatto interrompere
l’incontro.
- «STOP»
Questo comando è utilizzato per fermare i pugili e, contemporaneamente, il
cronometro.
L’arbitro dovrà ordinare ai pugili di ritornare in guardia (comando «EN
GARDE») prima di farli continuare.
- «BOXE»
Questo comando autorizza i due pugili a cominciare o a riprendere lo scontro.
Il cronometrista avvia il cronometro solamente al comando dell’arbitro
«BOXE».
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- «BREAK»
Questo comando è utilizzato in caso di colpi vietati e obbliga i due pugili a
fare un passo indietro per riposizionarsi oltre la distanza del colpo. In questo
caso, il cronometro non viene fermato.
Infine, dopo uno «STOP» l’arbitro non farà tornare i pugili al centro del ring,
tranne che dopo una sanzione o un conto alla rovescia di otto secondi.
5.4 Le sanzioni dell’arbitro
Le «AMMONIZIONI» sono date dall’arbitro in caso di infrazione/i, palese/i o
ripetuta/e, alle regole tecniche, sportive o di arbitraggio.
Tutti i giudici lo indicheranno obbligatoriamente nella colonna prevista a tale
scopo e ne terranno conto (sottrazione di un punto per ogni ammonizione).
La «SQUALIFICA» è data dall’arbitro dopo che questi si è consultato con i
giudici (con l’accordo di almeno due giudici su tre o di tre su cinque) :
• DOPO LA TERZA AMMONIZIONE, nel caso di una nuova palese infrazione
alle regole tecniche, sportive e di arbitraggio da parte di un pugile che è già
stato sanzionato.
• IMMEDIATAMENTE, per ogni grave violazione delle regole o dello spirito
della Chauss’fight e, in particolare, ogni comportamento antisportivo nei
confronti dell’avversario, degli ufficiali e del pubblico.
L’arbitro deve, infine, controllare che gli allenatori di ogni pugile non superino
il numero massimo di due, che siano seduti su una sedia e che non diano
nessun consiglio durante le riprese.
Il mancato rispetto di questa regola può comportare le seguenti sanzioni:
1°) La prima volta, un’RICHIAMO all’allenatore.
2°) La seconda volta, un’AMMONIZIONE all’allenatore.
3°) La terza volta, un’AMMONIZIONE al pugile.
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5.5 Annuncio di sanzioni da parte dell’arbitro
Quando l’arbitro ritiene sia stato commesso un fallo che merita una sanzione:
1°) Ferma i pugili e il cronometro con il comando «STOP» e manda i pugili
negli angoli neutri.
2°) Si posiziona al centro del ring e fa un segno con le dita della mano destra
ai tre giudici uno per uno, iniziando col giudice numero uno, poi due, poi tre (e
quattro e cinque nel caso ci siano cinque giudici), annunciando
l’ammonizione.
3°) Annuncia ad alta voce: «1° (o 2°, o 3°) AMMONIZIONE pugile angolo...
per...
(indicazioni verbali e gestuali).» Usa l’indice puntato verso l’alto per la prima
ammonizione, l’indice e il medio per il secondo e aggiungerà il pollice alle dita
precedenti per la terza ammonizione.
4°) L’incontro inizierà di nuovo ai comandi: «AL CENTRO», «IN GUARDIA» e
«BOXE».
5°) Interventi speciali: l’arbitro può usare la parola «BREAK» per separare i
pugili da strette vietate. In questo caso, dovranno indietreggiare di un passo
prima di riprendere senza comando particolare supplementare dell’arbitro. In
questo caso, il cronometro non verrà fermato.
6. IL «TOCCATO» E IL «KNOCK OUT» (cf. regolamento medico della WAPSAC)
Un pugile è considerato «toccato» e/o «K.O.» dall’arbitro quando presenta
segni evidenti di un indebolimento fisiologico, tale da compromettere le
possibilità fisiche e/o psichiche dell’atleta necessarie a continuare
immediatamente l’incontro.
6.1 Conseguenze
6.1.1) Quando un pugile è «toccato» o «K.O.», l’arbitro dice «STOP» e conta
i secondi, mentre l’altro pugile deve raggiungere l’angolo neutro opposto al
punto di caduta del suo avversario.
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6.1.2) Quando un pugile è «toccato», generalmente in piedi, o «K.O.»,
spesso a terra, l’arbitro deve obbligatoriamente contare otto secondi prima di
autorizzarlo a riprendere l’incontro (anche se sembra in stato di riprenderlo
prima della fine degli otto secondi). In quel caso, l’incontro ricomincerà
soltanto quando verrà dato il comando «BOXE» dall’arbitro.
6.1.3) Se il pugile «K.O.» non è in grado di riprendere l’incontro al decimo
secondo, l’arbitro ferma l’incontro e:
- chiede la squalifica dell’avversario, se c’è stata infrazione rilevante alle
regole tecniche sportive o di arbitraggio
- mette termine all’incontro aspettando la dichiarazione ufficiale del risultato
della vittoria per «K.O.» del suo avversario.
6.2) Se, per qualsiasi motivo, un pugile cade fuori dal ring, l’arbitro dice
«STOP ANGOLO NEUTRO», mentre l’altro pugile deve raggiungere l’angolo
neutro opposto al punto di caduta del suo avversario. In quel caso, nessuno
può aiutare il pugile a risalire sul ring.
6.2.1) Al terzo conteggio dello stesso pugile,
obbligatoriamente fino a dieci (fine dell’incontro).
l’arbitro
conterà
6.2.2) In caso di colpo vietato riconosciuto da un’ammonizione e seguito da
un conto di otto secondi, il pugile vittima del colpo beneficerà di una deroga
alla regola del «contato tre volte».
! In ogni caso, riportarsi al regolamento medico federale in vigore.
6.3) Ferita accidentale di un pugile
Se per una causa qualsiasi, un pugile si ferisce durante un incontro senza
che l’incidente sia imputabile all’avversario, sarà considerato come «K.O.»
dall’arbitro.
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7. I GIUDICI
7.1. Disposizioni generali
7.1.1 Il giudizio degli incontri di Chauss’fight è dato da tre o cinque giudici. I
giudici saranno posizionati secondo il seguente schema:
M: medico
C: cronometrista
DU: delegato ufficiale
DP: delegato dei pugili
P: presentatore
Ogni giudice deve essere da solo al suo tavolo.
7.2. Ruolo dei giudici
7.2.1 Ogni giudice attribuisce, alla fine di ogni ripresa, dei voti che segna sulla
sua scheda di giudizio senza cancellatura né ulteriori modifiche. In caso di
cancellatura, il giudice dovrà chiedere una nuova scheda, ricopiare l’originale
e trasmettere i due esemplari al delegato ufficiale alla fine dell’incontro.
7.2.2 Alla fine di ogni minuto di riposo, i giudici devono alzare una bandiera (o
schedina) insieme (rossa, blu, o bianca per il pareggio), per indicare il
vincitore della ripresa.
Lasciano la bandiera alzata fino al comando «BOXE» dell’arbitro.
7.2.3 Alla fine dell’incontro, in base ai suoi voti, ogni giudice scrive la sua
decisione finale sulla sua scheda di giudizio; questa viene raccolta dall’arbitro
e consegnata poi al delegato ufficiale che contabilizzerà il totale dei punti per
ogni pugile e farà annunciare il risultato dell’incontro. La proclamazione del
risultato si fa con i tre o cinque giudici che alzano le bandiere sul comando
del delegato ufficiale: «GIUDICI DECISIONI». L’annuncio del punteggio potrà
essere effettuato dallo speaker.
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8. IL GIUDICE
8.1 Alla fine di ogni incontro, l’arbitro raccoglie le schede di decisione dei
giudici e le consegna al delegato ufficiale che proclama o fa proclamare il
risultato. Questa decisione è definitiva.
8.2 In caso di contestazione della decisione da parte di uno degli allenatori,
quest’ultimo potrà porre un reclamo al delegato ufficiale secondo la
procedura regolamentare.
8.3 Principi di giudizio
Il giudizio del combattimento si basa sul principio della valutazione della
differenza tra i due pugili.
Il criterio di giudizio si basa sulla valutazione dei colpi conclusi con efficienza.
I giudici devono valutare quale dei pugili esce vincitore da ogni scambio.
Per questo, dovranno indicare sulla loro scheda le differenze identificate.
Inoltre, i giudici potranno, se lo desiderano, usare le seguenti tabelle di
punteggio per aiutarsi durante uno scambio equilibrato:
- pugno: 1 punto per colpo efficace
- calcio arti inferiori e tronco: 2 punti per colpo efficace
- calcio alla testa: 3 punti per colpo efficace
I giudici procederanno quindi dopo ogni ripresa a una valutazione secondo
una delle seguenti modalità:
- Vittoria del pugile A (poca differenza): A=5 / B=4
- Vittoria del pugile B (poca differenza): A=4 / B=5
- Dominio del pugile A (grande differenza): A=5 / B=3
- Dominio del pugile B (grande differenza): A=3 / B=5
- Pugile A contato e dominato (toccato e grande differenza): A=2 / B=5
- Pugile B contato e dominato (toccato e grande differenza): A=5 / B=2
- Pareggio: A=5 / B=5
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Ogni giudice toglierà un punto per ogni ammonizione, nell’apposita casella in
caso di annuncio di ammonizione da parte dell’arbitro.
Alla fine dell’incontro, e soltanto in caso di pareggio, ogni giudice dovrà
attribuire un punto di bonus a uno dei pugili, per la qualità del suo gioco piedipugni e pugni-piedi, per determinare il vincitore del combattimento.
8.3.1 Modalità di decisione tramite i voti
Alla fine dell’incontro, quando è giunto al suo termine normale, è la somma
dei punti di ogni ripresa a determinare, per ogni giudice, il vincitore.
Decisione obbligatoria:
la decisione di ogni giudice deve essere Vittoria di A o B.
La decisione di ogni giudice ha valore unitario, la decisione comune dei
giudici è proclamata dal delegato ufficiale può quindi essere:
- Vittoria di A o B (all’unanimità o per maggioranza dei giudici).
I giudici alzeranno le loro bandiere alla fine dell’incontro su richiesta del
delegato ufficiale per indicare il risultato. Questo sarà anche annunciato dallo
speaker o dal delegato ufficiale.
Queste modalità di decisione si applicheranno anche quando il medico deve
fermare l’incontro in caso di sanguinamento dei due pugili (togliendo, perciò,
punti al momento dello stop).
8.3.2 Altri casi di decisione
«Superiorità palese di uno dei pugili» (decisione data dall’arbitro in accordo
con i giudici):
vittoria con STOP dell’arbitro.
«Abbandono di uno dei pugili» (decisione data soltanto dall’arbitro): vittoria
per abbandono.
«Gettare la spugna» (gettare l’asciugamano sul ring durante la ripresa o alla
fine del minuto di riposo): vittoria per STOP dall’allenatore.
«Squalifica di uno dei pugili» (decisione data dall’arbitro in accordo con i
giudici): vittoria per squalifica.
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«Squalifica dei due pugili» (decisione data dall’arbitro in accordo con i
giudici): squalifica dei due pugili.
«Non combattimento» (decisione data dall’arbitro in accordo con i giudici):
Non-decisione per non combattimento.
«KO» (decisione data dall’arbitro solo): vittoria per KO.
«KO medicale» (decisione del medico sull’incapacità del pugile a proseguire).
8.3.3 Durante un’incontro, i giudici hanno il diritto, tra due riprese, di
comunicare con l’arbitro per fargli presente osservazioni o indicazioni. Invece,
non hanno il diritto di comunicare tra di loro.
8.4 La scheda di valutazione
La scheda di valutazione (retro): esempio di cinque riprese:
9. IL SERVIZIO MEDICO
9.1 Ruolo del servizio medico
9.1.1 Il servizio medico deve, prima dell’incontro, esaminare ogni pugile e
dichiarare se lo considera atto a partecipare all’incontro. Questo controllo
medico si può fare alla stesso momento o separatamente alla pesata, ma
sempre nelle due ore che precedono l’inizio dell’incontro.
9.1.2 Il servizio medico potrà esaminare e curare un pugile durante il minuto
di riposo.
9.1.3 Durante l’incontro, può esaminare un pugile su richiesta dell’arbitro (o
su sua propria iniziativa, tramite il delegato ufficiale) e valutare la sua
capacità a proseguire il combattimento.
9.1.4 Eccezionalmente, può decidere di mettere termine all’incontro su sua
propria iniziativa, tramite il delegato ufficiale. Quest’ultimo fermerà il
combattimento usando la campana del ring. In ogni caso, la decisione del
medico è sovrana.
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9.1.5 In caso di necessità, il medico o l’arbitro deve interrompere l’incontro
(tramite il delegato ufficiale) quando entrambi i pugili presentano
un'emorragia. (In questo caso, si tolgono dei punti).
10. IL PESO
10.1 La pesata viene effettuata con, al massimo, il pantalone lycra per gli
uomini, il pantalone lycra e la canottiera per le donne, ma senza scarpe e
senza protezione.
10.2 La pesata dovrà iniziare ufficialmente al più presto la mattina stessa
dell’incontro, al più tardi un’ora e mezza prima di questo.
10.3 Se il peso dovesse superare di 1 chilo la sua categoria, il pugile potrà
presentarsi alla
pesata altre due volte al massimo. Il limite superiore della categoria deve
essere raggiunto al più tardi alla chiusura della pesata.
10.4 I pugili dovranno anche sottomettersi a un controllo medico obbligatorio
effettuato dal medico dell’incontro. Durante questo controllo, ogni pugile
consegna il suo passaporto medico al medico dell’incontro che ne verifica la
conformità, e procede a un esame del pugile per verificare la sua attitudine a
partecipare all’incontro sportivo.
11. I COACHES
11.1 Disposizione generale
Ogni pugile ha diritto all’assistenza di due allenatori, l’allenatore principale e
l’assistente allenatore.
11.1.2 Le azioni dei due coach hanno conseguenze sul pugile che assistono.
11.1.3 Soltanto l’allenatore principale ha il diritto di fare un reclamo che
scriverà al delegato ufficiale (sull’apposito modulo) al più tardi trenta minuti
dopo la notifica della decisione.
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11.2 Funzione e attribuzione dei coach
11.2.1 I coach avranno accesso al ring soltanto dopo la fine di ogni ripresa
(quando suona la campana) o quando finisce l’incontro su decisione
dell’arbitro.
11.2.2 I coach dovranno imperativamente lasciare il ring al segnale dei
«cinque secondi» dato dal cronometrista alla fine del riposo, e rimanere nelle
vicinanze dell’angolo del loro pugile.
11.2.3 Durante gli incontri, i coach dovranno rimanere seduti sulle loro sedie
a distanza di un metro dall’angolo del loro pugile.
11.2.4 Durante l’incontro, i coach non devono lasciare nessun oggetto sul
ring o nelle sue vicinanze.
11.2.5 È vietato ai coach dare consigli o dare aiuto, sotto qualsiasi forma,
durante le riprese.
11.2.6 È anche vietato ai coach urlare contro il pugile avversario, i suoi
assistenti e gli ufficiali.
11.2.7 Queste infrazioni implicheranno delle penalità per il responsabile del
fatto o il pugile che potrà anche essere squalificato.
11.2.8 Se uno dei coach prova, in un modo qualsiasi, ad aiutare un pugile
caduto per terra o KO a rialzarsi, il pugile che assiste sarà squalificato.
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12. L’ATTREZZATURA DEI PUGILI
12.1 La divisa dovrà essere decente, e adeguata alla pratica della
Chauss’fight. Indossare gioielli (orecchini, catenine, collane, anelli, etc.) è
vietato per motivi di sicurezza. Le protesi uditive e ottiche sono vietate in
competizione
.
12.2 I guanti
12.2.1 Devono essere in perfetto stato, di cuoio o materiale simile,
uniformemente imbottiti di crine o materiale simile.
I guanti con laccetti e i guanto con velcro di buona qualità sono autorizzati in
competizione. Nonostante ciò, i guanti dei due pugili dovranno essere
identici. Il colore dei guanto dovrà rispettare il colore degli angoli dei pugili.
12.2.2 Peso dei guanti
Il peso dei guanti è di 8 Oz per i meno di 63kg500 inclusi, di 10 Oz fino a
81kg inclusi, e di 12 Oz al di là per gli uomini; di 8 Oz fino a 60kg e di 10 Oz
al di là per le donne.
12.3 Le scarpe
12.3.1 Non possono essere costruite in materia rigida, ad eccezione della
suola.
12.3.2 La suola è rigida senza essere dura, di uno spessore non oltre i 5mm
circa, piatta e liscia, senza solette.
12.3.3 La chiusura si fa con i laccetti, senza asole metalliche. La chiusura
dovrà essere ricoperta da un nastro adesivo che circonderà la caviglia.
12.3.4 L’altezza non dovrà superare di più di 6mm il livello del malleolo.
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12.3.5 L’estremità anteriore è arrotondata e flessibile. Un sottile strato
protettivo ricopre l’interno della scarpa.
12.3.6 Il delegato dei pugili o il delegato ufficiale ne verificheranno la
conformità per la sicurezza dei pugili.
12.4 Il Bendaggio
I pugili durante il combattimento devono portare delle fasciature sulle mani.
Le fasciature devono essere del tipo «fasciatura chirurgica», tipo crêpe
«Velpeau», o benda «Somos».
L’uso di nastro adesivo (tipo «Strappal» o «Elasto») è autorizzato soltanto per
proteggere la testa dei metacarpi, le loro falangi e i polsi.
L’uso di qualsiasi altro prodotto è vietato. Le fasciature dure sono vietate.
Non devono eccedere 2cm di spessore sopra la testa dei quattro ultimi
metacarpi.
Il delegato dei pugili può assistere alla messa dei guanti per controllare il
rispetto di queste regole.
Le fasciature saranno segnate prima dell’incontro e verificate dall’arbitro
prima dell’annuncio del risultato.
12.5 La divisa
Per le donne la divisa è composta da un pantalone lycra, scarpe da
combattimento e da una canottiera.
Per gli uomini, la divisa è composta da scarpe da combattimento e da un
pantalone lycra.
Le caratteristiche di questa divisa (stampa e colore) sono lasciate all’iniziativa
dei pugili.
Nonostante ciò, la divisa dovrà essere decente e non presentare caratteri
immorali o eccentrici.
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12.6 Le Protezioni
Comportano: dentiera, conchiglia (uomini e donne), e copri-petto (donne).
12.6.1 La conchiglia non potrà in nessun caso essere fatta in materiale
rinforzato e non può proteggere la parte bassa del ventre. Le conchiglie di
pugilato inglese sono vietate.
12.6.2 Il copri-petto deve essere rigido, con dei bordi in gomma e delimitato al
petto.
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