Promuovere l`autonomia possibile e liberarsi del paradigma della
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Promuovere l`autonomia possibile e liberarsi del paradigma della
ForumNA e dell’autonomia possibile Maggioli Bologna 18 novembre 2015 (sala da 180 posti circa) Promuovere l’autonomia possibile e liberarsi del paradigma della protezione Riproporre e rinforzare i valori costituzionali ed etici della Legge 833 del 1978 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale Promuovere processi socio-sanitari di autonomia possibile significa ribaltare la logica centrata sulla non autosufficienza, sulla protezione e sulle pratiche sostitutive e disabilitanti, per entrare nel mondo affascinante dell’interdisciplinarietà ed inter-istituzionalità che opera in modo integrato su tutti i determinanti della salute. Tale mondo, che la Legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale proponeva, permette lo sviluppo del tessuto sociale, consente di rammendarlo laddove è ferito; promuove prese in carico integrate dei cittadini in difficoltà, focalizza le pratiche sulle loro chance ed incoraggia la proattività. Pertanto, l’evento vuole enfatizzare la necessità di superare le caste e le logiche “ tribali” professionali ed istituzionali- per promuovere il paradigma dell’abilitazione e dell'autonomia possibile dei cittadini e mettere in soffitta quello della protezione. Tale superamento è predicato, ma poco praticato perché necessità che il personale, ad ogni livello istituzionale, realizzi un buon grado di maturazione emotiva e sicurezza professionale (non facile da raggiungere) tale da consentire il superamento delle logiche “tribali”. Ma è pur vero che solo attraverso questo superamento è possibile sviluppare l’interdisciplinarietà e l’inter-istituzionalità; promuovere la salute lavorando coralmente sui suoi determinanti ed assicurare ad ogni cittadino in difficoltà la continuità assistenziale, la presa in carico olistica e personalizzata. Coordina i lavori Maila MISLEJ Ore 11- 11.20 - Perché rimettere insieme l’ospedale con i servizi territoriali e superare le logiche tribali (tornare alla L. 833 del 1978 con la riforma sanitaria del FVG , LR 17 del /2014) Franco ROTELLI, Presidente della Terza Commissione Sanità della Regione F.V.G.; ore 11.20- 11.40 Le criticità nel realizzare un’azienda unica che rimette insieme l’ospedale ed il territorio, Nicola DELLI QUADRI, Commissario Straordinario Dell’AOU Ospedali Riuniti di Trieste e dell’AAS 1 Triestina; ore 11.40- 12 Come dismettere le logiche tribali, strategie per sostenere il cambiamento , Roberto VACCANI, docente SDA Bocconi; ore 12 – 12. 30 L’interdisciplinarietà e l’integrazione necessarie per promuovere la salute delle collettività: il laboratorio Microarea, Maria Grazia COGLIATI DEZZA e Anna GALOPIN ; ore 12.30 – 12. 50 Essere operatori di comunità Melania SALINA ore 12.50 – 13.15 discussione ore 13.15 – 14.30 pausa pranzo ore 14.30- 14.50 Esempi di domiciliarità innovativa – micro comunità assistite Claudia RUSGNACH; ore 14.50 – 15.10 La lungodegenza diventa una degenza breve con le pratiche abilitanti, Antonella GERI e Gilberto CHERRI, ore 15.10 – 15.30 Promuovere la logica dei diritti e non dei bisogni iniziando a mettere al bando la contenzione, Livia BICEGO e Fabio CIMADOR ore 15.30- 15.45 Far uscire gli anziani dalle case di riposo e far entrare la vita nelle case di riposo, Ariella RAUNIKAR 15.45 – 16.15 L’interdisciplinarietà è un paracadute CACCIATORI e Raffaela FONDA Barbara IANDERCA, Barbara 16.15 – 16. 40 Associare diversi moduli di organizzazione innovativa: Fast Track, Call Center e PAM (patient activation measure)" Ofelia ALTOMARE e Maurizio CORTALE 16.40 – 17. 15 Pino ROVEREDO garanzia dei diritti del cittadino 17 .15 – 17. 50 discussione 17.50 CHIUSURA LAVORI RELATORI Ofelia Altomare Dirigente Infermieristica, Struttura Semplice Dipartimentale Servizio Infermieristico, Distretto Sanitario 3, AAS1 Triestina Livia Bicego Dirigente Infermieristica del Dipartimento di Salute Mentale, AAS1 Triestina; Gilberto Cherri, Fisioterapista, AAS1 Triestina Fabio Cimador, coordinatore infermieristico Distretto Sanitario 1 , AAS1 Triestina Mariagrazia Cogliati Dezza, Psichiatra, una degli artefici della riforma psichiatrica triestina ed è stata Direttore del Distretto Sanitario 2 e Coordinatore Socio Sanitario dell’AAS1 Triestina Maurizio Cortale, Direttore della Chirurgia Toracica dell’AOUTs Nicola Delli Quadri, è stato Direttore Generale di Aziende Sanitarie del FVG, attualmente è Commissario Straordinario dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.1 “Triestina” e dell’Azienda Ospedalierio Universitario “Ospedali Riuniti” di Trieste Raffaela Fonda, coordinatrice infermieristica Distretto Sanitario 1 AAS1 Triestina Anna Galopin, Funzionario Direttivo Assistente Sociale, Posizione Organizzativa, Comune di Trieste Antonella Geri, coordinatore infermieristico RSA Distretto Sanitario 2, AAS1Triestina Barbara Ianderca, Dirigente Infermieristico, Struttura Semplice Dipartimentale Servizio Infermieristico, Distretto Sanitario 1, AAS1 Triestina Maila Mislej, Direttore del Servizio Infermieristico Aziendale, AAS 1 Triestina. Ariella Raunikar , Funzionario Direttivo Sanitario, Posizione Organizzativa, Comune di Trieste Franco Rotelli, realizzatore della riforma psichiatrica triestina, è stato direttore generale dell’AAS1 Triestina, attualmente Consigliere Regionale del FVG ed è Presidente della Terza Commissione Sanità Claudia Rusgnach, Dirigente Infermieristica, Struttura Semplice Dipartimentale Servizio Infermieristico, Distretto Sanitario 2, AAS1 Triestina Melania Salina, Fisioterapista, AAS1 Triestina Roberto Vaccani, Consulente organizzativo, ricercatore, Docente Senior SDA Bocconi Pino Roveredo, Premio Campiello 2005 con Mandami a dire vince, nel 2006 pubblica Andar per fodere e la ristampa di Capriole in salita, nel 2007, pubblica il nuovo romanzo, Caracreatura che narra le vicende di una madre di un tossicodipendente, nel 2009 Attenti alle rose, sempre con Bompiani. Segue poi La melodia del corvo e Mio padre votava Berlinguer e sempre per Bompiani la rielaborazione di Ballando con Cecilia (2013), Roveredo è anche “garante per i diritti dei detenuti della regione FVG”