Quei coraggiosi contadini trentini che sognarono l eden in
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Quei coraggiosi contadini trentini che sognarono l eden in
TN emigrazione 37 21-03-2007 11:41 Pagina 29 Quei coraggiosi contadini trentini che sognarono l eden in Messico In un libro di Renzo Tommasi e José Benigno Zilli Manica l’epopea di un’emigrazione fallita uesto libro di Renzo Tommasi e di José Benigno Zilli Manica, che fa seguito al volume Tierra y libertad (2001), pubblicato sempre dalla Provincia autonoma di Trento nella medesima collana “Documenti e Testimonianze”, è contraddistinto da un titolo senz’altro meno evocativo ed emozionale del primo “La colonizzazione italiana in Messico: il caso della Cooperativa di Emigrazione Agricola Trentina S. Cristoforo, 1921-1925”, ma possiede tutti i numeri per essere considerato un vero e proprio romanzo basato su solide basi storiche. Perché del romanzo queste pagine possiedono lo stile, con protagonisti positivi e negativi, con ambientazioni selvagge ed evocative e con una trama che s’intreccia e si dipana sfiorando i paletti degli imprevisti, dei colpi di scena, delle soluzioni anticipate e poi risolte. Tuttavia, della ricerca storica questo volume possiede tutti i requisiti: una solida e ampia documentazione, il rigore scientifico nel- Q coprono, per nascondere) l’infelice episodio oggetto del libro: il tentativo fallito da parte di una piccola comunità di agricoltori trentini di trovare nella campagna messicana – siamo attorno al 19231924 – l’“eldorado” tanto agognato e sognato. Erano contadini saggi, esperti e accorti, quelli che si iscrissero alla Cooperativa di Emigrazione Agricola l’interpretazione dei dati oggettivi, la capacità di collegare fatti e personaggi per inserirli nella cornice storico-economica dell’epoca considerata. Un lavoro mastodontico, quello compiuto dagli Autori: un lavoro per certi versi originale, e per altri meritorio, in quanto mette ordine nel marasma delle documentazioni che accompagnano (e spesso 29 Trentina “San Cristoforo”. Erano contadini, tuttavia, che in patria non trovavano più opportunità di lavoro e che guardavano ai continenti d’oltre oceano intravedendovi nuove possibilità e originali alternative per far fortuna. Che il più delle volte significava poter mettere insieme due pasti al giorno per sé e per la propria famiglia. Tutto concorreva a fare dell’hacienda di San Lorenzo de La Estanzuela, a pochi chilometri da Teuchitlan (Stato di Jalisco, Messico), l’eden tanto sperato. E trecento famiglie trentine partirono, in due tronconi che si avvilupparono ben presto uno sull’altro, facendo esplodere contrasti, lamentele, accuse reciproche. E nel breve volgere di qualche mese l’esperienza crudelmente fallì, disperdendo in terra americana – messicana, argentina, brasiliana, nordamericana – i nostri conterranei emigrati. Lascio volentieri ai due Autori il compito di condurvi, pagina dopo pagina, documento dopo do- TN emigrazione 37 21-03-2007 11:41 Pagina 30 TRENTINO EMIGRAZIONE cumento, a comprendere i risvolti della colonizzazione trentina in Messico, a capire le motivazioni che animò chi spinse le trecento famiglie trentine a indebitarsi per partecipare al lungo e definitivo viaggio d’emigranti, a conoscere i più reconditi e nascosti fattori che minarono fin dall’origine la cooperativa d’emigranti. Affido alla loro felice penna il compito di tratteggiarvi a tutto tondo le figure di don Silvino Pontalti e di Mario Nardón, e delle molte e molte figure minori di contadini esperti, certo, saggi e anche accorti, ma purtroppo facile preda del sogno invadente e accecante della “terra promessa” e del facile riscatto. A me preme sottolineare un altro dato, che percorre tutte le pagine del volume e che aiuta a dare profondità a una fotografia antica e sfocata, con il colore seppiato che richiama tanto il sangue della fatica, della schiena Patriarchi stata promessa fertile, e ricca, e accogliente. Il libro di Tommasi e di Zilli Manica non lo dice esplicitamente, ma ci fa intuire le lacrime, le angosce, le speranze mal riposte e le imprecazioni sommesse che accompagnarono questa disavventura, così simile per certi versi ad altre disavventure “trentine” in giro per il mondo (ricordo, tanto per fare due soli esempi, la strage dei Trentini a Palestro, in Algeria e la disfatta di quegli altri Trentini in terra cilena all’alba degli Anni Cinquanta…). Per noi che viviamo nel Terzo millennio e che guardiamo a questi episodi magari con l’indifferenza, o con l’ovvietà di chi non si sente toccato, di chi non pensa di essere coinvolto emotivamente da storie così datate e così lontane, questo libro offre almeno un insegnamento. I nostri nonni e bisnonni – perché tali sono, oggi, i giovani che a metà degli rotta, delle mani rovinate. È il dato del coraggio. Erano persone coraggiose, questi contadini trentini: abituati al duro lavoro, certo, ma che non tremavano dinanzi a un lungo viaggio in tradotta per le valli e per i Paesi dell’Europa alla ricerca d’un porto transoceanico dal quale salpare per un altrettanto interminabile viaggio sul mare, al quale seguiva un altro estenuante tragitto in treno, stipati in pochi vagoni come tante bestie mandate al macello, per giungere nel nulla arido e desolato di una terra che era La raccolta del caffè 30 anni Venti partirono per il Messico in cerca di una fragile fortuna – ci sanno dare una lezione di serietà e di mitezza d’animo, di caparbietà e di fiducia nelle proprie braccia e nel proprio cuore, sempre e comunque. Una forza e una pulizia interiore che troverete negli occhi e negli sguardi degli uomini e dei bambini, delle loro madri e delle loro sorelle, che ci guardano e ci scrutano dalle fotografie che percorrono le pagine del volume. Se è vero – ed io ne sono convinta – che è l’esperienza a far nascere i proverbi e non viceversa, si colora di dramma, ma allo stesso tempo si riempie di speranza l’antico detto “i Trentini sono come l’insalata: sono buoni solo se strapiantati” (I Trentini i è come la salata: i è bòni sól se strapiantadi”)! Iva Ber asi Assessore all’emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità TN emigrazione 37 21-03-2007 11:41 Pagina 31 Le radici dell’albero 125 anni di emigrazione trentina in Messico Trentino, 20-25 settembre 2006 opo le grandi emozioni ed il successo dei festeggiamenti, lo scorso settembre, per i 130 anni di emigrazione trentina in Brasile, quest’anno il Trentino festeggia un altro compleanno importante: i 125 anni della prima migrazione in Messico. Dal 20 al 25 settembre è attesa una delegazione di figli, nipoti, pronipoti di quei trentini che lasciarono la loro patria d’origine per cercare lavoro e condizioni di vita migliori altrove. Per loro cinque giorni densi di incontri e visite (vedi programma), per tutti noi la possibilità di scoprire la cultura della loro “nuova patria” attraverso spettacoli di danza e musica, e gustando i piatti tipici messicani. Uno scambio di doni per festeggiare un compleanno davvero importante. D I MERCOLEDÌ 20 SETTEMBRE 19.45 arrivo gruppo ospiti dal Messico presso aeroporto di Venezia – transfer a Trento in pullman riservato 23.30 ca. arrivo a Trento e sistemazione in albergo - pernottamento I GIOVEDÌ 21 SETTEMBRE 11.00 incontro con Sindaco di Dro presso sede municipio visita guidata al territorio 13.00 pranzo 14.30 proseguimento visite al territorio area comunale e dell’Alto Garda Teatro di Dro 18.00 presentazione del libro di Renzo Tommasi “La colonizzazione italiana in Messico – La Cooperativa di emigrazione agricola trentina S. Cristoforo” con rappresentazione teatrale Teatro di Dro 20.00 CERIMONIA DI APERTURA UFFICIALE per le celebrazioni dei 125 anni di emigrazione trentina in Messico - Saluto dell’Ass. Iva Berasi - interventi delle Autorità 21.00 Spettacolo tradizionale messicano con il gruppo danza folk e il gruppo Mariachi introduzione sulla danza popolare messicana a cura di una studentessa laureanda presso la Facoltà di Lettere 22.30 Cena (da definire) I VENERDÌ 22 SETTEMBRE 10.00 Università degli Studi di Trento (partecipazione limitata a rappresentanti Università) Presentazione ufficiale dell’accordo per un corso comune di studi tra l’Università degli Studi di Trento e l’Università di Veracruz, Messico, per il conseguimento della doppia laurea (* intervento musicale a cura di Jorge Lazzeri) 11.00 incontro con Sindaco di Isera presso sede municipio - segue visita guidata al territorio 13.00 pranzo per ospiti presso Casa del Vino della Vallagarina (Isera) 15.00 incontro con Sindaco di Nogaredo presso sede municipio - segue visita guidata al territorio Trento – Centro Servizi Culturali Santa Chiara - Teatro Cuminetti 18.00 presentazione del libro di Renzo Tommasi “La colonizzazione italiana in Messico – La Cooperativa di emigrazione agricola trentina S. Cristoforo” con rappresentazione teatrale Trento - Centro Servizi Culturali Santa Chiara – mensa universitaria 19.30 “Festa messicana” - cena con accompagnamento musicale del gruppo Mariachi Trento – Centro Servizi Culturali Santa Chiara - Teatro Cuminetti spettacolo tradizionale messicano con il gruppo danza folk con introduzione sulla danza popolare messicana a cura di una studentessa laureanda presso la Facoltà di Lettere I SABATO 23 SETTEMBRE Per gruppo ospiti mattino: visita guidata alla città di Trento pomeriggio: trasferimento a Segno di Taio (Val di Non) - incontro con rappresentanti dell’Associazione culturale “Padre Eusebio Francesco Chini” e visita al Museo a lui dedicato, nel quale sono esposte anche opere dell’artista messicano Nereo De La Peña, che rappresentano diversi momenti della vita di Padre Kino in Alta Pimería Serata A 20.00 Rovereto Piazza del MART cena “messicana” (con modalità da definire) con accompagnamento musicale gruppo Mariachi 31 21.30 Rovereto Teatro ROSMINI Concerto … (composizione musicale a cura di Jorge Lazzeri) 22.00 Rovereto Teatro ROSMINI Spettacolo tradizionale messicano con gruppo danza folk - introduzione sulla danza popolare messicana a cura di una studentessa laureanda presso la Facoltà di Lettere Serata B 20.00 Teatro di Castellano/Pedersano o Villa Lagarina presentazione del libro di Renzo Tommasi “La colonizzazione italiana in Messico – La Cooperativa di emigrazione agricola trentina S. Cristoforo” con rappresentazione teatrale I DOMENICA 24 SETTEMBRE 10.00 incontro con Sindaco di Villa Lagarina presso sede municipio 11.00 S. Messa a Villa Lagarina 13.00 pranzo (c/o Teatro Tenda) 14.30 visite al territorio a cura del Comune di Villa Lagarina Villa Lagarina – Museo Diocesano / area spazio tenda 18.30 Concerto … (composizione musicale a cura di Jorge Lazzeri) Villa Lagarina - Teatro Tenda 20.00 CHIUSURA UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE – Interventi Autorità 21.00 Spettacolo tradizionale messicano con il gruppo danza folk e il gruppo Mariachi introduzione sulla danza popolare messicana a cura di una studentessa laureanda presso la Facoltà di Lettere 22.30 Cena (da definire) I LUNEDÌ 25 SETTEMBRE Mattinata – trasferimento gruppo ospiti da Trento in Veneto