Metodi di intervento psicologico nei contesti educativi
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Metodi di intervento psicologico nei contesti educativi
DISFOR - DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE METODI DI INTERVENTO PSICOLOGICO NEI CONTESTI EDUCATIVI – 67268 Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche – A.A. 2015/2016 DOCENTE Sergio Morra e-mail: [email protected] Anno di corso: 3 Semestre: 1 Sede: Genova SSD: M-PSI/04 CFU: 6 Ore lezione: 36 OBIETTIVI FORMATIVI Il corso ha come obiettivi principali: 1) fornire una solida preparazione di base sui principali contenuti della psicologia dell'educazione; 2) fornire esempi di modelli e strategie di intervento nel contesto scolastico; 3) migliorare le capacità di valutazione critica e di progettazione degli interventi psicologici nel contesto scolastico. PROGRAMMA/CONTENUTI Il corso intende fornire una conoscenza critica delle basi concettuali dell’intervento psicologico nei contesti educativi, in particolare nella scuola. Saranno presentati alcuni temi della psicologia dell’educazione tra cui i modelli teorici dell'apprendimento e la loro relazione con lo sviluppo cognitivo, la motivazione (particolarmente nel contesto scolastico), il ruolo della metacognizione, le difficoltà di apprendimento. Durante il corso verranno discussi anche alcuni strumenti ed esempi applicativi, con l’obiettivo di fornire agli studenti elementi di conoscenza sulle tipologie di intervento e sulla loro progettazione e verifica. EVENTUALI PROPEDEUTICITA’ E/O PRE-REQUISITI CONSIGLIATI Si danno per acquisiti il programma del corso di psicologia dello sviluppo (I anno) e gli elementi essenziali del corso di psicologia dei processi cognitivi (II anno). RISULTATI DI APPRENDIMENTO PREVISTI CONOSCENZA E COMPRENSIONE: Si considera fondamentale la comprensione di modelli teorici, concetti, nonché delle basi concettuali degli strumenti e del loro uso. Non è importante, invece, la memorizzazione letterale dei testi o dei contenuti delle lezioni. CAPACITA’ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: È altamente apprezzata la capacità di confrontare, distinguere, collegare tra loro concetti e modelli teorici. Gli studenti dovranno inoltre dimostrarsi in grado di applicare le conoscenze acquisite, individuando almeno un orientamento generale per la valutazione di casi concreti. AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Sono altamente apprezzate l’autonomia di giudizio e la capacità di ragionamento indipendente. ABILITA’ COMUNICATIVE: È utile acquisire il linguaggio tecnico tipico della disciplina per comunicare in modo chiaro con interlocutori specialisti e non specialisti. CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO: Per gli studenti è indispensabile sviluppare adeguate capacità di apprendimento che consentano loro di continuare ad approfondire in modo autonomo le principali tematiche della disciplina soprattutto nei contesti lavorativi in cui si troveranno ad operare. La disciplina, infatti, è in continua e rapida evoluzione e tra vent’anni le conoscenze acquisite in questo corso saranno inevitabilmente superate, almeno in parte. MODALITA’ DIDATTICHE, OBBLIGHI, TESTI E MODALITA’ DI ACCERTAMENTO MODALITA’ DIDATTICHE: Il corso si terrà nel primo semestre. Per ragioni organizzative è necessario svolgerlo interamente sotto forma di lezioni rivolte alla totalità degli studenti iscritti. È auspicabile una partecipazione attiva da parte degli studenti, con interventi, domande, proposta di problemi, riflessioni su esperienze o quant’altro ritengano utile per far sì che il corso non si limiti a una trasmissione unidirezionale di informazioni ma renda possibile un vero scambio di idee. PRESENTE SU AULAWEB: Sì OBBLIGHI: La frequenza non è obbligatoria; tuttavia sono previsti programma e modalità d’esame differenziati per studenti frequentanti e non. TESTI DI STUDIO: BIBLIOGRAFIA PER FREQUENTANTI - C. PONTECORVO (a cura di), Manuale di psicologia dell'educazione, Edizioni il Mulino, Bologna, 1999 (leggere a scopo introduttivo il cap.1 e in modo più meditato i capitoli 3, 5, 6, 7, 9, 10). - P. BOSCOLO, Psicologia dell’apprendimento scolastico, Edizioni UTET, Torino, 2006 (ma anche l’edizione del 1997 va ugualmente bene; usare tutto il volume, tranne il cap. 13). - S. MORRA, Il contributo di Robbie Case allo studio dell’apprendimento. In “Età evolutiva”, 2002, n. 72, pp.98-109 (la fotocopia è reperibile al piano terreno, stanza 4C2: rivolgersi alla sig.ra Bazurro). - C. TROMBETTA, Lo psicologo scolastico, Edizioni Erickson, Trento, 2011 (solo i capitoli 5 e 6). - Appunti delle lezioni Non è facile trovare un buon manuale di psicologia dell’educazione. Sebbene siano usciti di recente altri manuali, mi pare che i più utili siano tuttora quello di P. Boscolo e quello di vari autori curato da C. Pontecorvo. Sono un po’ datati e quindi per certi aspetti non del tutto aggiornati, in alcune parti possono anche essere discutibili o criticabili, ma non è necessario prenderli interamente “per oro colato”. Del resto, durante il corso vi sarà il tempo di discuterne se necessario. Questi testi sono indicati come bibliografia di base non allo scopo di impararli mnemonicamente in tutti i dettagli (che d’altronde verrebbero presto dimenticati dopo l’esame), ma perché siano utilizzati allo scopo di comprendere i concetti e i problemi. MODALITA’ DI ACCERTAMENTO: L’esame di regola si svolge oralmente. La modalità orale consente infatti un dialogo diretto tra esaminatore ed esaminando, accertando così la comprensione, la capacità argomentativa e lo spirito critico dello studente riguardo ai concetti che rientrano negli obiettivi formativi del corso. Gli studenti che frequentano regolarmente le lezioni potranno, in alternativa, optare per una valutazione attraverso una prova finale sugli argomenti trattati nel corso e nella bibliografia per frequentanti. Per ragioni pratiche tale prova finale non potrà svolgersi in forma orale; si tratterà quindi di una prova scritta con domande aperte. Anche tale modalità d’esame consente di valutare in modo ragionevolmente attendibile la comprensione, la capacità argomentativa e lo spirito critico dello studente riguardo ai concetti che rientrano negli obiettivi formativi del corso. Lo scopo dell’esame non è valutare la memorizzazione nozionistica dei dettagli dei testi, poiché il docente è consapevole che tali dettagli, anche quando siano stati accuratamente memorizzati in vista dell’esame, inevitabilmente vengono dimenticati in poche settimane. Si cerca di valutare, invece, la comprensione dei concetti e dei problemi; una buona comprensione concettuale, infatti, può avere effetti positivi di lunga durata sulle competenze dello studente. Conformemente alle regole sulla registrazione online dei voti d'esame, è necessario prenotarsi per l'esame orale o anche per la semplice registrazione del voto. Per chi desidera partecipare alla prova scritta di fine corso non è necessaria prenotazione online, ma è necessaria la prenotazione online per la registrazione del voto, come se si dovesse sostenere l'esame in quella data. RIPETIZIONE DELL’ESAME: Chi non superasse l’esame (o non fosse soddisfatto del voto e pertanto rinunciasse a registrarlo) può ripetere l’esame, prenotandosi nuovamente online. INFORMAZIONI AGGIUNTIVE PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI MODALITA’ DIDATTICHE: Gli studenti che non frequentano avranno una bibliografia d’esame parzialmente differenzata. OBBLIGHI: nessuno. TESTI DI STUDIO: BIBLIOGRAFIA PER NON FREQUENTANTI - C. PONTECORVO (a cura di), Manuale di psicologia dell'educazione, Edizioni il Mulino, Bologna, 1999 (leggere a scopo introduttivo il cap.1 e in modo più meditato i capitoli 3, 5, 6, 7, 9, 10). - P. BOSCOLO, Psicologia dell’apprendimento scolastico, Edizioni UTET, Torino, 2006 (ma anche l’edizione del 1997 va ugualmente bene; usare tutto il volume, tranne il cap. 13). - S. MORRA, Il contributo di Robbie Case allo studio dell’apprendimento. In “Età evolutiva”, 2002, n. 72, pp.98-109 (la fotocopia è reperibile al piano terreno, stanza 4C2: rivolgersi alla sig.ra Bazurro). - C. TROMBETTA, Lo psicologo scolastico, Edizioni Erickson, Trento, 2011 (solo i capitoli 5 e 6). - Uno a scelta fra i quattro testi seguenti: C. CORNOLDI (a cura di), Difficoltà e disturbi dell’apprendimento. Edizioni il Mulino, Bologna, 2007. C. CORNOLDI, R. DE BENI, GRUPPO MT, Imparare a studiare (2a edizione). Edizioni Erickson, Trento, 2001. P. MEAZZINI, La conduzione della classe. Edizioni Giunti Barbera, Firenze, 1978. S. GRIFFIN, The development of math competence in the preschool and early school years. In: J. M. Roher (Ed.), Mathematical cognition, pp.1-32. Information Age Publishing, 2002 (un file pdf di questo capitolo verrà inserito in aulaweb). MODALITA’ DI ACCERTAMENTO: Per gli studenti non frequentanti non è prevista la prova di fine corso. Per tutto il resto valgono le stesse indicazioni fornite agli studenti frequentanti. RIPETIZIONE DELL’ESAME: Chi non superasse l’esame (o non fosse soddisfatto del voto e pertanto rinunciasse a registrarlo) può ripetere l’esame, prenotandosi nuovamente online. NOTE Si invitano tutti gli studenti a consultare periodicamente la pagina di questo insegnamento sul portale dell’e-learning AulaWeb (raggiungibile dal sito di Ateneo o all’indirizzo: www.aulaweb.unige.it). Tutte le informazioni e i materiali relativi a questo insegnamento sono pubblicate esclusivamente in tale sito.