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LA LIBERAZIONE ENERGETICA EMOZIONALE L`obiettivo

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LA LIBERAZIONE ENERGETICA EMOZIONALE L`obiettivo
LA LIBERAZIONE ENERGETICA EMOZIONALE
L’obiettivo principale che si prefigge la LEE è quello di facilitare l’espulsione delle
energie e delle emozioni negative, che possono essere intrappolate e cristallizzate in
ognuno di noi.
Tutto può essere più chiaro se spieghiamo il significato etimologico del termine
emozione. Esso deriva dal latino e “fuori” e movère “muovere”, cioè “portare fuori”.
L’emozione è perciò l’esternazione delle sensazioni positive o negative provate, dalle
profondità dell’inconscio verso la superficie della coscienza.
Le emozioni possono essere piacevoli o dolorose: le prime stabilizzano e rinforzano il
nostro benessere. Le seconde, invece, scattano davanti ad uno scenario di pericolo, come
risposta di autodifesa per superare l’evento e riportare l’insieme psicofisico della persona allo
stato del benessere preesistente.
Quando questo flusso verso l’esterno non avviene del tutto, rimarrà nell’inconscio,
producendo sentimenti negativi e schemi mentali di difesa legati alla paura (come l’odio, la
rabbia, il rancore, la vendetta, ecc.) o stati di profonda frustrazione e prostrazione (come
l’angoscia, l’impotenza, la depressione, l’apatia, le fissazioni, ecc.). Queste emozioni bloccate
possono provenire, oltre che dalle contrarietà del nostro vissuto biologico (dal concepimento
ad oggi), anche dall’indole genetica e più ancestrale, ereditata dai nostri progenitori. Questi
schemi mentali negativi, più o meno cristallizzati, a loro volta, oltre che produrre le malattie,
alimenteranno una visione dolorosa degli eventi della vita, come in un circolo vizioso. E’ luogo
comune, infatti, affermare che piove sul bagnato, in realtà è come se, inconsciamente,
cercassimo e sottolineassimo quegli eventi che possano giustificare i nostri sentimenti.
Siccome le emozioni bloccate comportano, per il nostro organismo, un dispendio notevole di
energia a discapito delle funzioni biologiche, ecco che la L.E.E., liberandole, scioglie le
tensioni e aumenta le potenzialità vitali.
La LEE modifica i meccanismi psico-fisici ed energetici di somatizzazione.
Perciò si rompono gli schemi mentali autodistruttivi legati ai sentimenti negativi e si
aprono i canali e i centri energetici che alimentano e vivificano il corpo fisico, risolvendo fobie,
depressioni, attacchi di panico e patologie fisiche in genere.
Tutto questo è possibile in quanto avviene uno spostamento di coscienza, definito
anche “espansione della coscienza”, perché si raggiunge il cosiddetto stato Alfa.
Per chiarire meglio il concetto, vale la pena ricordare che il nostro cervello, nello stato di
veglia, funziona ad una frequenza superiore ai 13 Hertz, detto stato Beta, ossia di coscienza
ordinaria. In questa condizione è lateralizzato, ossia un emisfero prevale sull’altro. Si hanno
così delle forme inibitorie che alimentano dei conflitti interiori molto stressanti.
La L.E.E., portando il nostro cervello a raggiungere lo stato Alfa (dagli 8 ai 14 Hertz) di
coscienza allargata, stimola una perfetta sincronizzazione dei due emisferi cerebrali: quello
razionale analitico con quello immaginativo intuitivo. Questa modalità elimina qualunque tipo
di inibizione predispone l’accesso immediato ad un immenso archivio di informazioni
provenienti dall’inconscio, da cui è possibile attingere ogni genere di dati, immagini, simboli
ed intuizioni. Il risultato più immediato è la liberazione di emozioni e sentimenti tenute per
lungo tempo represse.
La LEE aiuta l’elaborazione sul piano cosciente.
Perché non viene inibito l’emisfero sinistro del nostro cervello e di conseguenza la sua
funzione razionale. Il metodo offre così un altro vantaggio determinante, quello di analizzare e
attribuire un significato alle immagini e ai segnali percepiti, in uno stato di eccezionale lucidità.
In cosa consiste il metodo?
Con la LEE., possono raggiungere lo stato Alfa tutti coloro che vi si sottopongono,
permettendo l’esplorazione di traumi sempre più antichi e profondi (prima infanzia, vita
intrauterina, episodi delle vite della progenie (memorie genetiche) e soprattutto, le condizioni
del preconcepimento o della Luce.
Questo stato allargato di coscienza viene indotto attraverso la respirazione circolare
continua, la stimolazione di punti di blocco emozionale, l’apertura dei canali e dei centri
energetici, ecc. in una condizione di veglia, offrendo un’occasione davvero unica per superare
i problemi legati agli schemi mentali. In questo stato si riescono ad acuire delle qualità
percettive, tali da superare quelle della dimensione spazio temporale (si va oltre i cinque
sensi), entrando in contatto con una realtà che trascende quella alla quale siamo
normalmente abituati. L’attenzione si concentra verso nuove informazioni che non
provengono solo dai circuiti mnemonici della mente. In questa condizione, la razionalità e
l’intuito creativo coesistono in modo sinergico, permettendo una obiettività rispetto al proprio
modo di essere, che in condizioni ordinarie è impensabile. Le convinzioni e i conseguenti
sentimenti radicati dentro di noi come verità monolitiche e assolute vengono rivisitate,
elaborate e riordinate analiticamente, partendo da un punto di vista enormemente più ampio.
Ogni seduta, oltre che strumento di risoluzione di problematiche psicofisiche specifiche,
diventa, contemporaneamente, un momento di grande apprendimento e di crescita, che
allarga i propri orizzonti esistenziali.
Esistono controindicazioni?
Il metodo non prevede nessun tipo di manipolazione nei confronti del partecipante. Si
lavora sempre in stato di veglia, per permettere ad ogni persona di fare quei passi che in quel
particolare momento è disposta a fare. Anche il superamento di blocchi o paure segue questo
principio. L’iperspazio stesso propone ad ognuno nuovi temi che riguardano la crescita
personale, in funzione delle capacità che ha il singolo di confrontarsi con essi.
Un’attenzione particolare è stata anche posta sul fatto che l’utilizzo della tecnica
avvenisse in stato di assoluta coscienza e senza l’impiego di tecniche ipnotiche, sostanze
chimiche o farmaci, poiché solo in condizione di veglia assoluta è possibile garantire che il
nostro emisfero cerebrale sinistro possa analizzare in modo razionale, valutando
correttamente ogni tipo di informazione.
Quali sono gli effetti positivi riscontrati?
Entrare in contatto con una parte di sé che spesso rimane dimenticata, o che abbiamo la
possibilità di percepire solo raramente nella vita, è sicuramente una grande esperienza.
Prendere coscienza di altre dimensioni ed assaporare e vivere momenti in cui possiamo
sentirci guidati da una forza superiore - che fa già parte di noi, ma della quale solo pochi di
noi sono coscienti - ci porta verso una maggior libertà di azione e di pensiero. Questa cosa si
traduce, il più delle volte, anche in un ritrovamento del proprio coraggio e della propria forza.
Nel caso in cui sono presenti disturbi o malattie di qualsiasi natura si può assistere
all’attivazione di una sorta di guaritore interno capace di incredibili miracoli. Il metodo si può
integrare con qualunque tipo di terapia, potenziandola notevolmente (terapie olistiche,
psicanalisi, terapie allopatiche, ecc.).
Cosa si intende per Luce nell’Anima ?
Come si è accennato prima, con la LEE., oltre a rivisitare, regredendo nel tempo, i
traumi salienti del proprio vissuto, si arriva a rivivere lo stato precedente al concepimento che
abbiamo definito della Luce. Il fatto straordinario è che quello che si sperimenta è molto simile
a ciò che raccontano molti tra coloro che hanno fatto esperienze di premorte, note come
NDE, uno stato di percezione extrasensoriale al di fuori dello spazio e del tempo in cui ci si
percepisce immateriali, fatti di puro spirito, in uno stato emozionale di assoluta positività, fatti
di Luce e nella Luce, forti, in pace, liberi e nell’Amore Assoluto di Dio, in un rapporto di totale
intimità con Lui.
E’ una profonda esperienza mistica che allarga gli orizzonti esistenziali in rapporto alla
spiritualità. Si visitano luoghi paradisiaci pervasi da una Luce divina, incontrando entità
spirituali esistenti su piani superiori: spiriti guida, persone care defunte, figure sacre e divine,
angeli, tutti che forniscono risposte e indicazioni di grande saggezza.
Si sperimenta una coscienza diretta della natura divina che supera il linguaggio umano
e delle dottrine religiose più o meno note.
Vale la pena raccontare qualche testimonianza:
Eleonora: ”Voglio restare nella Luce. Sto bene, mi sento amata. Sono come una palla di
Luce che sprizza felicità. Non ci sono forme. C’è un turbinio di anime in festa. C’è chi arriva e
c’è chi parte. Adesso sono un po’ preoccupata, perché tocca a me. Si fa tutto buio, mi sento
tirare giù, come in un vortice. Ho paura, mi sento come in un pantano, sono nella pancia di
mia madre.”
Rita: “Vedo una bambina in un prato verde, vicino ad un ruscello, con una cascatella alle
spalle: ella è potenzialmente forte. Sì, è potente, nel senso che può fare ciò che vuole. Quella
bambina sono io stessa. Galleggia nell’amore di Dio. E’ sola, ma non esiste solitudine, né altri
sentimenti negativi. La parola ’non’ qui manca, perché è tutto in positivo. I sentimenti negativi
sono sentimenti di negazione, perciò non comprensibili dalla parte divina di me. Qui, ad
esempio, non posso dire: “non sono arrabbiata”, ma “sono serena”; non posso dire “non sono
stanca”, ma “sono beata e rilassata”, perché è tutto Amore e Luce…”
Spesso avvengono veri e propri contatti con entità riferibili a persone care decedute.
Tutto avviene in modo spontaneo e inatteso. L’iniziativa è presa dai defunti, il più delle volte,
lontani dai nostri pensieri. La veridicità delle rivelazioni è confermata dall’accadere degli
eventi successivi.
Mirella, 25 anni, è depressa dopo il suicidio della madre. Le appare inaspettatamente un
ragazzo, suo conoscente, morto un anno prima in una missione militare all’estero, del quale
non conosce la dinamica del tragico evento. “Vedo Gianni, è molto felice e tranquillo. Mi dice
di essere serena, perché i miei problemi si risolveranno con calma. Mi dice che lui sta molto
bene dov’è, non gli manca niente. E’ in compagnia di persone che gli vogliono molto bene. Mi
comunica che la morte non è la fine, ma il principio. Mi sta sempre vicino, anche nei momenti
più brutti, mi promette che non mi lascerà mai. Mi è stato vicino, anche quando la mamma ha
deciso di farla finita. Dove mi hai portato Gianni? Qui fa freddo, non ti vedo più (ha forti brividi
di freddo). Mi trovo nel luogo dove è morto, ci sono tanti palazzi alti. La macchina ha preso
fuoco, adesso c’è tanta gente intorno, ma solo per curiosità. La macchina è saltata in alto,
come se fosse stata colpita da qualcuno. Sembrano le prime luci dell’alba. Ci sono tre ragazzi
seduti avanti e tre dietro. Gianni è in mezzo, avanti. La macchina è saltata e non si è salvato
nessuno. Mi sta dicendo che tutto si è compiuto nel tempo previsto. Adesso siamo su una
collina verde e fiorita, è tutto bello e tranquillo. C’è un tepore avvolgente. E’ un posto dove
sono già stata. Vedo tante persone vestite di bianco, c’è anche mio zio. Tutti si sentono
apprezzati, gioiosi, amati. Sono liberi di pensare e di fare tutto ciò che desiderano. Mi dice
che posso tornare tutte le volte che ne sento il bisogno. E’ un posto meraviglioso: è il
Paradiso. C’è amore infinito per tutti.”
Dopo questa esperienza Mirella ha cercato di saperne di più sulle dinamiche della morte
di Gianni, constatando la veridicità di ciò che aveva vissuto nella seduta, con l’unica
differenza che i parenti sapevano che era stato uno scontro frontale a provocare l’esplosione.
Alcuni mesi dopo, invece, le autorità militari hanno appurato che si era trattato di un attentato
così come Mirella aveva visto.
Dopo aver assistito a tantissime sedute e ascoltato altrettante storie siamo giunti
(in modo empirico, perciò) ad alcune considerazioni sulla struttura della psiche umana.
La prima è che la coscienza non deriva dal cervello ma lo trascende (dimensione
transpersonale). Sarebbe parte integrante di una Coscienza Cosmica o Divina (spirito o
anima) fatta di sentimenti positivi (Pace, Armonia, Amore, Libertà, ecc.) e il nucleo
fondamentale della psiche umana.
Questa identità divina si ottunderebbe nel momento dell’incarnazione o del
concepimento a causa delle memorie ancestrali e genetiche dei sentimenti negativi dei
genitori (paure, sensi di colpa, rabbia, odio, ecc.) che formerebbero gli schemi mentali di base
attraverso cui si percepirebbe e si interagirebbe con gli eventi della vita terrena.
Su questo substrato inconscio si andrebbero a sedimentare i sentimenti e i desideri dei
genitori nel momento del concepimento, quelli materni della fase simbiotica (che dura sino
alla pubertà) e quelli derivanti dai vari condizionamenti ambientali.
La LEE. agendo su tutti questi piani, libera la coscienza dalle illusioni dei sentimenti
negativi acquisiti, riportando la Luce divina nell’Anima e risolvendo gradualmente tutte le
problematiche psicofisiche.
Quindi facciamo in modo di non lasciarci sfuggire l’opportunità di questo prezioso dono
divino che conduce alla libertà, alla pace interiore e alla Luce.
Marinella Caforio e Antonio Calò
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