1 Un blocco di massa 5 m kg = viene sollevato, da una forza
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1 Un blocco di massa 5 m kg = viene sollevato, da una forza
A.A. 2011-12 Fisica Generale 10-07-11 ESERCIZIO 1 Un blocco di massa m 5 kg viene sollevato, da una forza mantenuta verticale e di modulo F 80 N , lungo un piano inclinato di pendenza 30 , partendo da un punto A in cui è in condizione di quiete. La forza agisce fino a che il blocco raggiunge un punto B, più alto rispetto al punto di partenza di una quota h 4 m . Calcolare: a) il lavoro compiuto dalla forza applicata; b) il lavoro compiuto dalla forza di gravità; c) la velocità finale del blocco. Soluzione a) La componente della forza lungo il piano inclinato è Fp F sin 80 N sin 30 40 N . La distanza percorsa sul piano inclinato è d h sin 4 m sin 30 8 m . Il lavoro compiuto dalla forzxa è pertanto: WF Fp d 40 N 8 m 320 J b) Il lavoro compiuto dalla forza di gravità è Wg m g h 5 kg 9.8 m s 2 4 m 196 J . c) La velocità finale si ottiene utilizzando il teorema delle forze W WF Wg Ek m v 2 fin 12 2 v fin 2 WF Wg m 2 320 J 196 J 5 kg 12 7ms vive: 1 ESERCIZIO 2 Una sbarra sottile, lunga l 50 cm e di massa M 5 kg , è incernierata ad uno degli estremi a un asse fisso orizzontale privo di attrito, e può ruotare liberamente intorno ad esso in un piano verticale. All’estremo inferiore della sbarra è agganciata una molla ideale, di costante elastica k 20 N m 1 , disposta in modo da essere a riposo quando la barra è verticale. Tenendo conto anche della forza di gravità, si determini il periodo delle piccole oscillazioni della barra (intorno alla sua posizione di equilibrio). Suggerimento: poiché le oscillazioni sono piccole, si supponga che gli spostamenti dell’estremo della molla siano perpendicolari alla posizione di equilibrio della barra, ovvero che la molla resti orizzontale durante tutto il moto. Soluzione La presenza della molla all’estremo della barra determina un momento di richiamo che si aggiunge a quello della forza gravitazionale. Applicando la seconda equazione cardinale possiamo scrivere dL d d 2 l I = I 2 Mg sin k x l , dt dt dt 2 dove L è il momento angolare della barra, I 1 3 M l 2 è il momento d’inerzia della barra rispetto al punto di sospensione e è l’angolo tra la posizione istantanea della sbarra e la verticale. Nel caso di piccole oscillazioni, sin e x l . Otteniamo quindi la relazione M g 2 k l l d 2 2 dt 2I che ha la forma dell’equazione delle oscillazioni armoniche con il quadrato della pulsazione pari a: 2 M g 2 k l l 2I 12 M g 2 k ll da cui , e periodo 2I 12 T 2 2I 2 M g 2 k l l 12 2M l 2 3 M g 2 k l 1 0.97 s A.A. 2011-12 Fisica Generale 10-07-11 ESERCIZIO 3 Un blocco di massa m 2000 kg viene sollevato un cavo di acciaio che passa sulla gola di una carrucola, e si avvolge sul tamburo di un argano azionato un motore. Il raggio del tamburo dell'arcano è r 30 cm , e il momento di inerzia della carrucola è trascurabile. Calcolare: a) la forza che il cavo deve esercitare per sollevare il blocco alla velocità costante di 8 cm s 1 ; b) il momento della forza esercitata dal cavo sul tamburo dell’argano; c) la velocità angolare del tamburo dell'argano; d) la potenza che il motore deve sviluppare per azionare il tamburo dell'arcano. Soluzione a) La forza da esercitare per sollevare il blocco a una velocità costante è pari alla forza di gravità: F m g 2000 kg 9.81 m s 2 19620 N . b) Il momento della forza esercitata dal cavo sul tamburo del argano è dato da M F r 16920 N 0.3 m 5886 N m . c) la velocità lineare del cavo è la stessa del blocco, per cui la velocità angolare del tamburo dell'argano è data da: v r 0.08 m s 1 0.3 m 0.27 rad s 1 d) la potenza che il motore deve sviluppare per azionare il tamburo dell'arcano può essere calcolate dall’espressione P F v 19620 N 0.08 m s 1 1569, 6 W ESERCIZIO 4 Una macchina irreversibile opera tra due sorgenti alle temperature T1 275 C e T2 77 C , con un rendimento 25% . In ogni ciclo, alla macchina viene fornita la quantità di calore QA 1200 J dalla sorgente a temperatura T1 .Calcolare: a) la variazione di entropia dell'universo per ogni ciclo di funzionamento; b) quanto lavoro in più potrebbe compiere una macchina reversibile operante tra le stesse temperature a parità di calore assorbito. Soluzione a) Il calore ceduto alla sorgente a temperatura T1 si calcola dalla definizione di rendimento: W QA QC QC QA 1 1200 J 1 0.25 900 J . Il lavoro compiuto è pertanto QA QA W QA QC 1200 J 900 J 300 J . La variazione di entropia dell’universo si ottiene (essendo la macchina ciclica e quindi nulla la sua variazione di entropia) calcolando le variazioni di entropia delle sorgenti. Per porre correttamente i segni bisogna ricordare che, per quanto riguarda le sorgenti, il calore QA viene ceduto dalla sorgente a temperatura T1 , ed ha quindi segno negativo; l’opposto per lo sorgente a temperatura T2 . Si ha quindi QA QC 1200 J 900 J 0.38 J K 1 . T1 T2 548.15 K 350.15 K b) Una macchina di Carnot operante tra le stesse temperature invece avrebbe un rendimento dato da: rev 1 T2 T1 1 350.15 K 548.15 K 36 % , e assorbendo la medesima quantità di calore Su S1 S 2 potrebbe produrre il lavoro Wrev revQA 0.36 1200 J 432 J . Il maggior lavoro che potrebbe essere compiuto dalla macchina reversibile è pertanto: Wrev W 432 J 300 J 132 J . 2 A.A. 2011-12 Fisica Generale 10-07-11 ESERCIZIO 5 Una carica di 2 nC è distribuita uniformemente lungo un anello carico di raggio r 10 cm . Si scelga un sistema di riferimento con l'origine coincidente col centro dell'anello e l'asse z ortogonale al piano individuato dall'anello stesso. Una carica puntiforme di valore q 1 nC è collocata nel punto z 50 cm . Calcolare il lavoro che una forza esterna deve compiere per spostare la carica puntiforme nell'origine del sistema di coordinate. Soluzione Chiamata Q la carica complessiva distribuita sull’anello carico , il potenziale generato è dato da: 1 q V z 2 4 0 z r 2 per cui la differenza di potenziale tra i due punti dati è: 2 2 0.5 m z 1 1 1 0.1 m 1 1 Q Q Q 2 nC r V 12 1 4 0 r 2 z2 r 2 4 0 z 2 r 2 4 8.85 10 F m 0.5 m 2 0.1 m 2 144.6 V Il lavoro compiuto dal campo elettrico è quindi WE U e q V 1 nC 144.6V 144.6 109 J 144.6 nJ e il lavoro svolto dalla forza esterna sarà: West WE 144.6 nJ ESERCIZIO 6 Una sbarretta conduttrice sottile, di lunghezza l 20 cm , massa m 10 g e resistenza R 0.5 , può ruotare liberamente (mantenendosi in un piano verticale) intorno a un asse fisso orizzontale passante per uno dei suoi estremi. L’altro estremo scivola senza attrito su una guida conduttrice a forma di arco di cerchio mantenendo il contatto elettrico con essa. Il contatto elettrico di resistenza nulla è anche costantemente mantenuto tra l’estremo della sbarretta sull’asse di rotazione e la guida, di modo che R è l’unica resistenza presente. Nella regione esiste un campo magnetico di modulo B 1.5 T , perpendicolare al piano della figura e in verso entrante. Supponendo che la sbarretta, a partire dalla posizione verticale, venga fatta ruotare in senso orario con una velocità angolare t K t , con K 100 rad s 2 , determinare: a) il modulo della f.e.m. indotta nella sbarretta subito prima di raggiungere il piano orizzontale; b) il verso della corrente indotta; c) l’energia dissipata complessivamente durante la rotazione; d) il lavoro totale necessario per effettuare la rotazione. Soluzione a) Durante il moto la velocità angolare della sbarretta cresce, e quindi anche la f.e.m. indotta in essa è crescente in modulo. Infatti tale f.e.m. è pari a 1 1 B l 2 t B l 2 K t 2 2 Il tempo necessario perché la sbarretta raggiunga il piano orizzontale è ricavato come segue t 2 2 2 d Kt 2 Kt d K t dt t 2 0.10 s dt 2 2 K 0 0 3 A.A. 2011-12 Fisica Generale 10-07-11 Il modulo della f.e.m. indotta a fine rotazione è quindi 1 1 2 B l 2 2 B l 2 K t 2 0.942 V 2 2 b) La corrente indotta è diretta in modo tale che nella sbarretta la corrente scorra verso l’estremo che scorre sulla guida. c) La potenza dissipata nella sbarretta può essere calcolata nel modo seguente t t t 1 B 2l 4 K 2 B 2l 4 K 2 3 2 WR R i dt 2 dt t dt t 2 5.92 102 J R 4 R 12 R 0 0 0 d) D’altra parte, per ricavare il lavoro totale che si deve compiere per effettuare la rotazione, bisogna tenere conto, oltre che dell’energia dissipata, anche della variazione dell’energia meccanica della barretta (pari all’aumento di energia cinetica diminuito della variazione negativa dell’energia potenziale gravitazionale). Cioè, il lavoro complessivo è pari a 1 l W WR I2 2 m g 2 2 Il momento d’inerzia della sbarretta è I 1 3 ml 2 , perciò 1 l l W WR ml 2 K 2t2 2 m g WR ml 2 K 2 m g 0.115 J 6 2 6 2 2 2 2 2 4