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Cavità n° 5834 - Grotta del Laricetto

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Cavità n° 5834 - Grotta del Laricetto
Cavità n° 5834 - Grotta del Laricetto
Grotta del Laricetto
5834
3297FR
1
1014
770
770
1860
Alpi Giulie
Udine
Chiusaforte
5136671,0
2401497,0
46° 22' 22,8633" (46,37301758)
13° 27' 32,9028" (13,45913968)
050022 - Sella Prevala
Pozzo
47.7
Catasto Regionale delle Grotte del Friuli Venezia Giulia
Grotta del Laricetto n°cat.reg. 5834
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Cavità n° 5834 - Grotta del Laricetto
Descrizione cavità
L'ingresso da' accesso ad un p50 che inizialmente e' molto stretto mentre dopo pochi metri si allarga fino a divenire ampio
circa 5x6m. Sul fondo, costituito da detriti, s'apre un passaggio che immette in un cunicolo lungo circa 5m, piuttosto basso e
largo non più di 80cm, che termina in un p8. Da qui si diparte un tratto di meandro largo seguito da un cunicolo lungo circa
3m, quindi ancora meandro ed un p4. Sceso questo bisogna fare un breve innalzamento e proseguire nel meandro stretto
per 7-8m percorsi i quali si giunge all'imbocco di un p5. Questo salto non si scende fin sul fondo ma deve pendolare sulla
sinistra, a circa 2m dal fondo. Si accede quindi ad un meandro piuttosto angusto e scomodo che porta, dopo una decina di
metri, al p70. Questo è interrotto a pochi metri dal fondo, da un evidente terrazzo. Dalla base si prosegue con un p15 sul
fondo del quale uno stretto passaggio orizzontale (superato nel corso delle esplorazioni del 2000) permette di accedere al
p70. Questo è molto articolato ed è caratterizzato da numerosi ponti naturali di notevoli dimensioni. Dalla base si prosegue
scendendo un p100, molto ampio, che termina con un fondo praticamente piatto costituito da detriti. Qui, da un lato, s'apre
una finestra che porta ad un breve ramo laterale (Ramo della risalita), poco distante si trova una pozza d'acqua larga circa 1
x 2m, e, sul lato opposto del punto dal quale si è scesi, a circa 15m di altezza, s'apre la finetsra che porta alla via del fondo.
La finestra dà accesso ad un p 80; dopo circa 25m bisogna pendolare sulla sinistra, guardando la parete, e proseguire il
pozzo dall'altro lato. Alla base si trova una china detritica piuttosto scoscesa ed instabile che porta ad un piccolo passaggio,
con aria, oltre al quale comincia il grande meandro. Dopo una trentina di metri si scende un p 5 ed un p 15 che conduce alla
parte attiva dello stesso. Si prosegue quindi scendendo altri tre salti (p5, p7, p20) e si giunge quindi alla zona del “campo
base” caratterizzata da un discreto stillicidio. Da qui si procede in meandro altri 150m (Ramo dei trapezisti), scendendo un
p3 ed un p15. Quindi si continua per altri 150m fino a giungere al "Pozzo Refe". Alla base, poco spostata sulla destra, si trova
una pozza d'acqua con acqua corrente. Dalla parte opposta continua il meandro (Meandro Klatowsky). Questo tratto, lungo
circa 180m, è inizialmente largo (1,5-2m) poi si restringe in maniera decisa fino ad avere una larghezza media di 30-40cm.
In questo tratto ci sono due salti di 5m ed un p20. Quest'ultimo, però, non bisogna scenderlo tutto ma fermarsi su un
terrazzo leggermente spostato sulla destra (-500m). Da qui si prosegue nuovamente in meandro (Meandro Lasonil). Questo
tratto è molto scomodo non solo perché è stretto (30-40cm) ma anche perché è estremamente scivoloso. Al termine di
questo si giunge ad un p35 che porta alla “Sala del the”. Questa è molto grande e con il fondo costituito da un ghiaione in
mezzo al quale, tra pietre instabili, si apre un passaggio che permette di accedere all'ultimo tratto di meandro lungo circa
80m. Questo è più comodo degli altri in quanto è leggermente più largo e permette di camminare sul fondo ma, differenza
del resto della cavità, comincia ad esserci del fango. Questo tratto di meandro, interrotto da un p7, un p10 è, verso la fine,
da un p55. Dalla base di quest'ultimo si diparte nuovamente un meandro, sempre abbastanza largo (80-100cm) ma
decisamente più fangoso del precedente e si susseguono una piccola arrampicata di 2m, un p5 ed un p25. Quest'ultimo
termina su un enorme terrazzo dal quale si può proseguire in direzioni diverse. Da un lato si può effettuare una arrampicata
lungo uno scivolo di fango molto scosceso e piuttosto pericoloso che porta ad un ramo alto. Dall'altro si può scendere un
altro pozzo che porta al primo fondo mentre attraverso un nascosto passaggio che s'apre tra due pietre, alla base della
parete, si prende la via che porta al sifone terminale, lo stesso dell'Abisso Fonda. Una volta superato questo passaggio si
giunge ad un cunicolo alto non più di 40cm, caratterizzato da una pozzanghera (lunga circa 2m) d'acqua mista a latte di
monte, oltre la quale si trova un breve tratto col fondo quasi sabbioso (Passaggio ljubljanska). Una volta usciti dal cunicolo si
prosegue scendendo un p30 che porta ad una galleria piuttosto ampia, con un diametro di circa 3-4m, con fondo sabbioso,
interrotta da due piccoli salti. Al termine della galleria, s'apre un p15 che porta al sifone terminale (-770m)
NOTA: Collegato all'Abisso Fonda 4264
Catasto Regionale delle Grotte del Friuli Venezia Giulia
Grotta del Laricetto n°cat.reg. 5834
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