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assaggio - Sillabe
«Codice 602» Nuova serie Il titolo della Rivista è un omaggio ad una delle più antiche tradizioni musicali lucchesi. Risale, infatti, all’XI secolo il prezioso Antifonario noto come Codice 602, custodito nella Biblioteca Capitolare Feliniana di Lucca. Rivista annuale dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” di Lucca N. 4 - Dicembre 2013 Autorizzazione del Tribunale di Lucca n. 867, del 20.10.2007 Direttore responsabile: Sara Matteucci Responsabile editoriale: Fabrizio Papi Comitato di redazione: Giulio Battelli, Sara Matteucci, Fabrizio Papi Comitato scientifico: Giulio Battelli, Marco Mangani, Guido Salvetti In questo numero hanno collaborato: Gabriella Biagi Ravenni, Marco Brighenti, Giovanni Giannini, Marco Moiraghi, Alessandro Solbiati, Guido Salvetti, Donato Sansone, Fulvio Venturi Realizzazione editoriale: Sillabe s.r.l. Scali d’Azeglio 22/24 57123 Livorno www.sillabe.it Direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini”: GianPaolo Mazzoli Presidente: Paolo Cattani Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” Piazza del Suffragio, 6 55100 - Lucca Tel. 0584 464104 www.boccherini.it La Rivista «Codice 602» Nuova serie è realizzata grazie al contributo di: Fondazione Banca del Monte di Lucca ISBN 978-88-8347-536-8 I grandi anniversari musicali Rivista dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Luigi Boccherini” di Lucca n. 4 - anno 2013 - nuova serie sillabe Indice Editoriale7 di Sara Matteucci La parola del direttore di GianPaolo Mazzoli 11 Contributi Di quella piva l’orrendo sono La cornamusa nelle opere verdiane di Piave: un (dis)appunto di Budden di Donato Sansone Il sole e l’eroe: realismo e idealismo nel dramma wagneriano di Marco Brighenti 15 35 Io l’ho servita per l’amore. Mascagni, D’Annunzio e Parisina57 di Fulvio Venturi Spunti per l’esecuzione delle mélodies di Poulenc 67 di Guido Salvetti Il Terzo Quartetto per archi di Benjamin Britten di Alessandro Solbiati Paul Hindemith e l’ombra lunga della Grande Guerra di Marco Moiraghi 83 111 Studi sulla Musica a Lucca Prime verdiane al Teatro del Giglio. “Gloria al Lanari” di Gabriella Biagi Ravenni 129 Giovanni Pacini ne’ funerali di Michele Puccini 149 La tesi di laurea Il primo movimento del Concerto op. 61 di F. Kalkbrenner come possibile modello per il primo movimento del Concerto op. 11 di F. Chopin di Giovanni Giannini 163 Editoriale di Sara Matteucci Come tutto il mondo musicale internazionale rivolge e ha rivolto quest’anno doveroso interesse alla coincidenza degli anniversari verdiani e wagneriani, anche l’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” si inserisce nel clima di tali celebrazioni attraverso le proprie attività culturali ma, nello spirito di una stretta connessione con l’intera comunità musicale europea, ha deciso di allargare lo sguardo su altre importanti ricorrenze, dedicando questo quarto numero della nuova serie della Rivista «Codice 602» ai Grandi anniversari musicali. Giuseppe Verdi, Richard Wagner, Michele Puccini, Pietro Mascagni, Benjamin Britten, Francis Poulenc e Paul Hindemith: questo l’ampio e variegato parterre di compositori cui alcune delle migliori firme della musicologia contemporanea hanno dedicato i propri studi, portando alla luce aspetti e contenuti inediti della loro produzione musicale nei saggi presenti in questa edizione. Tra le innumerevoli sfaccettature della musica verdiana, una particolare venatura folklorica dell’orchestrazione drammatica viene analizzata nel saggio di Donato Sansone “Di quella piva l’orrendo sono”. La cornamusa nelle opere verdiane di Piave: un (dis)appunto di Budden, caratterizzata dall’utilizzo o dall’evocazione del suono di aerofoni a sacco quali zampogne e cornamuse. Esempi dalle opere Aroldo e Macbeth sono approfonditi qui sul piano del significato drammaturgico, dell’orchestrazione e della strumentazione e della struttura armonico-melodica. L’altro grande bicentenario è invece onorato dal testo di Marco Brighenti, Il sole e l’eroe: realismo e idealismo nel dramma wagneriano, in cui l’estetica wagneriana è esaminata attraverso il dualismo tra prospettiva esteriore e interiore presenti nella complessa concezione teatrale del compositore tedesco, aspetto che determina influenze sul rapporto tra musica e parola, sulla recitazione dei cantanti, fino alla costruzione della trama stessa dell’opera e all’architettura degli spazi teatrali. Codice 602 7 Un triplice anniversario risuona tra le righe del saggio “Io l’ho servita per l’amore”. Mascagni, D’Annunzio e Parisina, con cui Fulvio Venturi ripercorre l’iter produttivo dell’opera Parisina di Pietro Mascagni dalle origini fino all’ultima edizione. Dall’Italia di nuovo alla Germania, Marco Moiraghi svolge un’interessante indagine musicologica in Paul Hindemith e l’ombra lunga della Grande Guerra, analizzando le connessioni tra il tema della guerra e la produzione musicale del compositore tedesco scomparso cinquant’anni fa, attraverso il ricorrente utilizzo della marcia militare nel suo vasto repertorio. Nel 1963 anche la Francia visse un rilevante lutto musicale e, dopo aver celebrato nel 2012 il 150° anniversario della nascita di Claude Debussy, ricorda oggi Francis Poulenc, un altro pilastro della sua musica nazionale. Ed è con una quanto mai utile rilettura del suo Journal de mes mélodies che la nostra rivista rende omaggio al musicista francese grazie all’articolo Spunti per l’esecuzione delle mélodies di Poulenc, del noto musicologo Guido Salvetti. Rivolto agli interpreti della musica vocale da camera, il celebre “Diario delle mie mélodies” rappresenta un prezioso ‘manuale di istruzioni per l’uso’ che lo stesso Poulenc curò per decenni, dispensando consigli e chiarimenti sulle modalità di esecuzione della propria musica. Centesimo compleanno poi per il compositore, direttore d’orchestra e pianista Benjamin Britten, al cui ritorno alla scrittura cameristica Alessandro Solbiati dedica il proprio contributo, Il Terzo Quartetto per archi di Benjamin Britten, con un’approfondita analisi del brano scritto nel 1975, un anno prima della morte del compositore britannico. Come ogni anno, «Codice 602» riserva inoltre una sezione dedicata agli “Studi sulla Musica a Lucca”, e anch’essa in questo numero è improntata agli anniversari musicali. Un’estesa ricerca condotta su materiali d’archivio ha portato Gabriella Biagi Ravenni alla stesura delle Prime verdiane al Teatro del Giglio. “Gloria al Lanari”, una significativa indagine sulle prime rappresentazioni delle opere di Giuseppe Verdi (particolarmente I lombardi alla prima crociata, Ernani, Attila e Macbeth) al Teatro di Lucca, con particolare riferimento all’attività dell’impresario Alessandro Lanari. Il 1813 fu anche l’anno di nascita di Michele Puccini, padre del famoso Giacomo, anch’egli musicista, il quale fu docente e poi direttore dell’Istituto Musicale lucchese. Nel giorno del suo funerale, il 18 febbraio 1864, Giovanni Pacini tenne un elogio funebre nella chiesa dei Santi Giovanni e Reparata di Lucca e il testo del discorso, che ripercorre sostanzialmente la biografia del compositore lucchese, fu poi dato alle stampe. Oggi lo riportiamo integralmente in questa edizione della nostra rivista con una breve introduzione esplicativa. Infine, «Codice 602» ospita come di consueto una delle migliori tesi di 8 Laurea di un allievo dell’Istituto Musicale “L. Boccherini”. Si tratta questa volta di Giovanni Giannini il quale presenta un estratto della propria tesi di Diploma Accademico di II livello, dal titolo Il primo movimento del Concerto per pianoforte e orchestra op. 61 di F. W. Kalkbrenner come possibile modello del primo movimento del Concerto op. 11 di F. Chopin. Attraverso una serie di corrispondenze tematiche e formali corredate da esempi musicali, la tesi dimostra come il giovane Chopin avesse ben presente i modelli di un genere tramite cui egli desiderava raggiungere il successo come concertista. Questo quarto numero della Rivista «Codice 602» vede l’instaurazione di varie novità, tra cui il cambio della direzione, la collaborazione con la casa editrice Sillabe, e l’istituzione di un archivio online delle precedenti edizioni della Rivista (consultabile sul sito web: www.boccherini.it). Desidero approfittare di questa occasione per ringraziare sentitamente il Direttore GianPaolo Mazzoli e il Consiglio accademico dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” che recentemente mi hanno accordato la loro fiducia. Vorrei inoltre esprimere una calorosa riconoscenza a chi mi ha preceduto, il prof. Carmelo Mezzasalma, ai colleghi del comitato scientifico, agli autori dei saggi e soprattutto al comitato di redazione formato, oltre che dalla sottoscritta, dai prof.ri Giulio Battelli e Fabrizio Papi, per il prezioso, concreto e competente contributo. Con l’intento di mantenere sempre alto il livello qualitativo della Rivista e di potenziarne l’impatto e la diffusione, esprimo l’augurio perché «Codice 602» possa affermarsi sempre di più come uno degli organi rappresentativi della ricerca musicologica e del dibattito culturale musicale. Buona lettura. Codice 602 9 La parola del direttore L’anno accademico 2013/2014 segna per me l’inizio del quinto anno del mio mandato da Direttore. Non è certo il tempo di fare dei bilanci definitivi ma è comunque il tempo di iniziare un’attenta analisi di quello che mi rimane da realizzare fra gli obiettivi che mi ero prefissato e soprattutto riflettere su quello che avrei potuto fare meglio e, perché no, anche su quello che, tornando indietro, non rifarei. Una cosa di cui certamente sono orgoglioso è aver creduto nello sviluppo della Rivista «Codice 602», vero fiore all’occhiello della nostra produzione artistica–musicologica. Quest’anno la Rivista si presenta con una nuova e innovativa veste grafica, sebbene sempre legata alla tradizione dei numeri precedenti, e prevede una capillare distribuzione nei maggiori centri d’interesse musicologico. Per questo voglio ringraziare la casa editrice Sillabe, per avere curato questa nuova edizione ma soprattutto i miei colleghi Giulio Battelli, Sara Matteucci e Fabrizio Papi per il valido e coscienzioso apporto dato a questa significativa iniziativa, contribuendo a dare sempre maggiore prestigio al nostro Istituto. Devo evidenziare poi che quest’anno, denso di importanti anniversari musicali, il nostro Istituto, oltre alla rivista, ha onorato i grandi musicisti europei promuovendo anche una serie di conferenze e incontri culturali e dedicando il concerto inaugurale del nuovo anno accademico alla celebrazione di Verdi, Wagner e Britten. Tutto questo perché produzione artistica e musicologica rappresentano da sempre un nostro obiettivo, certi che entrambe siano necessarie non solo a completare il percorso di studi professionalizzante dei nostri studenti ma anche per rimanere al livello dei maggiori conservatori italiani. È doveroso da parte mia ringraziare per l’importante lavoro svolto il Prof.re Carmelo Mezzasalma, che quest’anno lascia la direzione della rivista, e augurare al nuovo Direttore, la Prof.ssa Sara Matteucci, un buon lavoro nella speranza che «Codice 602» acquisisca sempre più rilievo nel panorama delle pubblicazioni musicologiche italiane. Codice 602 11 Ringrazio infine la Fondazione Banca del Monte per il sostegno economico, senza il quale non avremmo mai potuto realizzare questa importante pubblicazione, e per la sensibilità istituzionale che ogni volta dimostra sostenendo meritevoli iniziative tese alla promozione e allo sviluppo della cultura musicale. M° GianPaolo Mazzoli Direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini”