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May/Jun 2015 - Messaggero Oratinese

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May/Jun 2015 - Messaggero Oratinese
MESSAGGERO
ORATINESE
MESSAGGERO ORATINESE
Novembre - Dicembre n. 223 - Anno 2014
Maggio - Giugno n. 226 - Anno 2015
Ribalta nazionale per Oratino
Risultato a parte, la partecipazione del nostro paese
La
Vallata del Biferno
vista da n’coppa
a la
(Belvedere Ugo Calise), in una foto del 1969.
al programma
Kilimangiaro,
su Rai 3,
haCosta
rappreUna
immagine
suggestiva
che
rende
l’idea
del
belvedere
che si può ammirare dal paese e soprattutto risentato un momento di promozione importantiscorda, ai meno giovani, come era il paesaggio quasi cinquant’anni fa.
simo. La vetrina televisiva ha offerto
Manca del tutto la Bifernina, si notano molte zone disabitate e si vede benissimo la portata del fiume, molto
un'immagine del borgo sicuramente accattivante
imponente rispetto ad oggi.
e la bravura di tutti i soggetti attivi ha fatto il resto.
Una foto affascinante, tra l’altro disponibile a colori e quindi ancora più bella e significativa.
A nome della redazione del Messaggero Oratinese ringraziamo
vivamente coloro che hanno televotato o hanno inviato un sms scegliendo
Oratino.
Un ringraziamento
particolare
va ai tanti
che, purinnon
essendo
si sonoci sarà un
Questa estate,
in occasione delle
manifestazioni
organizzate
paese
da tutteoratinesi,
le associazioni,
espressi
in favore
nostro paese
ed agli
oratinesi
che, votando,
hanno dimostrato
amare questa terra
evento curato
dal del
Messaggero
Oratinese.
Stiamo
decidendo
la data e definendo
gli ultimidi
dettagli.
e le hanno reso il doveroso omaggio.
Un grosso in bocca al lupo a Frosolone. Comunque sia andata, a vincere è stato il Molise e di questo posIl Messaggero Oratinese, non solo un giornalino
siamo andare fieri!
La redazione del Messaggero Oratinese augura a tutti i lettori Buon Natale e Felice 2015
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Messaggero Oratinese
Festeggiati i nostri Santi Martiri
Anche quest'anno, il 14 Maggio, Oratino ha rinnovato la propria devozione ai Santi Patroni, Bonifacio
e Celestino Martiri. Un evento religioso e civile che
rende onore all'intera comunità, reso possibile grazie
soprattutto ai "deputati" del Comitato Festa, che si
sono prodigati per la buona riuscita dei festeggiamenti.
A questi ragazzi, tutti sotto i trent'anni, va il merito
di tenere viva una tradizione che affonda le radici
nei secoli, che loro hanno raccolto da chi li ha preceduti e che rinnovano convinti che una comunità che
non si racconta è destinata a spegnersi e perché i riti
tradizionali fanno parte dell’identità della propria
comunità.
Il programma dei festeggiamenti si è sviluppato in
due giorni: la sera della vigilia della festa, presso
l’auditorium comunale, si è svolta la proiezione
video dell’opera lirica AIDA di Giuseppe Verdi.
La seconda scena del secondo atto della prima rappresentazione dell’opera verdiana, ha avuto luogo a
Tebe, cittadina dell’Egitto. Ricerche storiche, da me
condotte, fanno risalire a Tebe l’origine del nostro
San Celestino.
Infatti egli faceva parte della legione “Tebea” romana, che fu costituita quando l’impero romano
conquistò l’Egitto. Legione che era formata da mille
uomini originari della regione egiziana della Tebaide
la cui capitale era appunto Tebe, regione tra le prime
ad essere evangelizzate. Pertanto i soldati che la
componevano erano in maggioranza di religione cristiana e subirono un glorioso martirio: dapprima la
flagellazione e successivamente la decapitazione. I
motivi del martirio sono da riferire molto probabilmente alla loro decisione di essersi rifiutati di combattere contro delle popolazioni cristiane che
popolavano le Alpi e per questo la legione venne
sterminata.
Il programma religioso è stato curato dall’Arciprete
Giuseppe Graziano con la collaborazione di altri sacerdoti e collaboratori dell’Arcipretura Santa Maria
Assunta in Cielo da lui presieduta. La parte centrale
della devozione religiosa lo hanno svolto la Santa
messa e la Processione. Alla funzione religiosa
hanno preso parte la confraternita del SS Sacra-
Maggio - Giugno n. 226
mento ed il Sacro Militare Ordine Costantiniano di
San Giorgio, riconosciuto dal Vaticano e dallo Stato
Italiano.
Alle celebrazioni religiose hanno partecipato anche
il consigliere regionale delegato al Turismo Di Nunzio e i Sindaci dei tre comuni aderenti all’Unione dei
Comuni “Alto Biferno” e i sette inseriti nel progetto
“Arte e Natura” promosso dall’assessorato regionale
al Turismo, volto a valorizzare le peculiarità di questi centri, meritori di particolari riconoscimenti,
quali l’appartenenza al Club “I Borghi più Belli
d’Italia”, associazione che valorizza il patrimonio di
Storia, Arte, Cultura e Tradizioni, presente nei piccoli centri italiani al fine di inserirli in un circuito di
flussi turistici, Club di cui Oratino è aderente e
quello delle Bandiere Arancioni promosso dal Touring Club Italiano.
I fuochi pirotecnici serali ed il concerto sinfonico con
show pianistico finale del Gran Concerto Città di Ailano hanno concluso i festeggiamenti civili in onore
di San Bonifacio e San Celestino.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno reso
possibile questa manifestazione in onore di San Bo-
Messaggero Oratinese - Web site: messaggerooratinese.com
Pubblishing Editor: Michele Iannandrea - 23 Merritt Parkway - Port Colborne Ontario - L3K 3X9 Canada Tel. 1-905-835-8123 - e.mail: [email protected]
Collaboratori in Oratino: Luca Fatica - e.mail: [email protected] - Maddalena Chiocchio - Dante Gentile Lorusso
Collaboratori in Cleveland: Domenico Pinto
Maggio - Giugno n. 226
nifacio e San Celestino. Il Sindaco e la Giunta comunale per aver patrocinato e collaborato all’ evento, le
autorità civili ed il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, l’Arciprete Giuseppe Graziano, i sacerdoti ed i suoi collaboratori, i ragazzi del
Comitato, il popolo di Oratino che in vari modi
hanno manifestato la propria devozione verso il nostro Patrono e gli Oratinesi emigrati in altre nazioni
e regioni per il contributo inviato e la loro manifestazione di interesse per questa festa.
Per il Comitato Daniele Gentile Lorusso
Primo maggio di poesia
Primo Maggio, tempo di poesia. Oratino ha ricordato Arturo Giovannitti riproponendo per il dodicesimo anno il concorso letterario a lui intitolato.
Tra i numerosi componimenti iscritti, la giuria tecnica ha premiato per la sezione A, dedicata agli studenti, “Nessuno è uomo” di Daniele Barbisan,
giovane autore trevigiano. Per la sezione B, “La
donna che accarezzava i treni” di Benito Galilea, calabrese di nascita e romano di adozione, già vincitore della prima edizione. Mentre sono state
Un festival dedicato a Calise
La prossima estate, con l’organizzazione della
Pro Loco e dell’Associazione Culturale Arturo
Giovannitti, patrocinato dall’Amministrazione
Comunale, Oratino ospiterà un festival dedicato
ai nuovi cantautori italiani. Si svolgeràdal 30 luglio al 2 agosto nella straordinaria Piazza Giordano.
Il Festival della Canzone d’Autore Ugo Calise
prende le mosse da questo grande cantautore
della nostra tradizione, vissuto tra Ischia e Roma,
ma nato proprio ad Oratino.
Messaggero Oratinese
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segnalate le poesie “Duemilaquattrodici” di Gabriele Andreani, pesarese, e “Hanno bisogno di un
lavoro”, di Ida Cecchi di Barberino di Mugello (FI).
Per la sezione C, sillogi edite e inedite, il vincitore è
risultato Stefano Serri, di Fiorano (MO), con la raccolta “Lirico e Civile”.
Il premio speciale, assegnato invece dalla Giuria Popolare, è andato a Ilaria Caruso di Roma con la poesia “Donna salta”.
Insomma, ancora una volta è stato dato il giusto contributo per far conoscere un personaggio importante
come Arturo Giovannitti.
Una foto ricordo di zia
Maria Iannandrea a
Piazza Giordano, credo
che sia stata scattata
verso il 1945, sperando
che qualcuno potrebbe
riconoscere tutti i ragazzi
e ragazze intorno a zia
Maria. Cari saluti,
Michele Iannadrea
La competizione richiede un brano inedito e una
cover della tradizione cantautorale italiana dal
1950 al 1980 (si può partecipare anche solo alla categoria "Miglior brano Inedito). Per ogni sezione
i vincitori riceveranno in premio 1000 euro. La
premiazione avverrà, oltre che ad Oratino, anche
nell’isola di Ischia,in occasione del Premio Calise.
Il direttore artistico sarà Giovanni Block.
Per maggiori informazioni e per pubblicizzare il
bando e l’evento: www.ugocalisefestival.it o
sulla pagina facebook ugocalisefestival.
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Messaggero Oratinese
Maggio - Giugno n. 226
Giochi per tutti
Venerdì 22 maggio, i bambini della scuole di Oratino, insieme a quelli di Limosano, Ripalimosani,
Castropignano, Torella, Fossalto, Ferrazzano, Mirabello e della Petrone, hanno partecipato a Giochi per
tutti, organizzato dal CSI. La manifestazione si è
svolta sul campo dell’Annunziata di Casalciprano
ed ha visto la presenza di 300 bambini, che si sono
divertiti tantissimo, dando dimostrazione di saper
stare insieme e soprattutto a contatto con la natura.
Bonifacio Grandillo, scrittore e fotografo, (Oratino
1879 - New York 1960), "Mietitrici", primi anni del
Novecento, Oratino, archivio privato.
Bonifacio Grandillo morì nel 1960 a Manhattan o
Brooklyn New York e fu sepolto in un cimitero a
Brooklyn dove riposa insieme alla moglie Loretta
Borsello e la figlia Giuseppina.
Si tratta di un’altra bellissima foto d’archivio che ricorda momenti del passato, quando il lavoro nei
campi impegnava intere famiglie di oratinesi, con
tante giovinette che aiutavano i genitori, come in
questo caso con la mietitura.
Storie e vicende lontanissime nel tempo e che appartengono alla nostra memoria.
Maggio - Giugno n. 226
Appunti sul restauro della Croce stazionaria
Erano gli ultimi giorni di una calda estata del 1985
quando un pomeriggio Romeo Fatica, che stava ristrutturando la sua casa in Piazza Giordano, mi
chiamò per mostrami tre frammenti di una croce in
pietra dai bracci polilobati che aveva ritrovato tra le
tante cose ammucchiate nella cantina dell’edificio in
cui stava lavorando.
Mi affidò subito i frammenti del manufatto lapideo,
che recavano sul retro la data A. D. 1723, per un intervento di restauro conservativo, l’opera infatti si
presentava in precarie condizioni di conservazione
dovute anche ad una lacuna alla base che aveva mutilato i piedi del Cristo crocifisso.
Iniziò così il percorso che si sarebbe concluso nel settembre del 1986 con la sistemazione e l’arredo della
parte centrale della piazza e dell’illuminazione della
stessa con i pali in ghisa, oltre naturalmente all’imponente Croce stazionaria. Fu un momento di
grande civiltà espressa dalla nostra comunità. Per
realizzare l’intero impianto elettrico e per montare
tutti i pali dell’illuminazione, diverse persone, elettricisti e non solo, rinunciarono alle loro sacrosante
ferie pur di portare a termine la sistemazione e l’arredo urbano della suggestiva piazza dedicata al
poeta-mecenate Gennaro Girolamo Giordano Duca
di Oratino.
Coinvolsi subito due amici, Antonio D’Anolfo e Re-
Messaggero Oratinese
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nato Chiocchio, con loro elaborammo successivamente il progetto per il restauro del monumento.
Tutto questo lavoro senza chiedere nessun compenso economico.
Va detto per precisione storica, che la croce in questione del 1725, non è quella che si trovava nelle vicinanze del Palazzo Ducale, indicata dall’Arciprete
Angelo Tirabasso nella sua monografia su Oratino
del 1929. Quella croce era del 1603 e fu spostata nel
1781, probabilmente, ma è solo un’ipotesi, potrebbe
trattarsi del manufatto recuperato nel 1991 nell’abitazione del compianto Pasquale Iafelice ubicata in
Contrada Fontenuova, opera collocata poi su una
parete, quella sopra l’accesso alla cripta, della chiesa
parrocchiale di Oratino.
Al progetto di restauro della Croce stazionaria fu
coinvolta la Pro Loco che si fece carico dell’intero importo economico sostenuto.
Come prima cosa focalizzammo il nostro impegno
puntando al recupero dell’elegante colonna che da
qualche anno faceva bella mostra all’interno di un
giardino privato.
Per arricchire il nuovo basamento si decise di commissionare al giovane scultore Berino Tarasco, allora
poco più che ventenne, i quattro bassorilievi raffiguranti le Allegorie con i contenuti riguardanti le peculiarità e la memoria storica di Oratino.
Nel primo pannello si trova un putto poggiato armoniosamente sullo Stemma di Oratino, in altre due
si possono ammirare le Allegorie della Pittura e
della Scultura, in riferimento anche alla secolare attività degli abili scalpellini, e nell’ultimo, decisamente un po’ ironico, un putto, collocato vicino ad
una lastra con l’immagine di Giano bifronte, regge
in una mano la banderuola che si trova sul campanile, insomma, una allegoria di chi cambia facilmente opinione.
Dante Gentile Lorusso
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Messaggero Oratinese
Ricordi d’infanzia ai margini della guerra
di Tonino Di Tullio
Ho letto con interesse gli articoli storici sul Molise e
mi sono tornati in mente alcuni episodi vissuti da
me quando avevo 8 anni. Preciso che la mia famiglia,
genitori e 8 figli, risiedeva da qualche anno a Isernia,
perché mio padre lavorava lì. In quel centro stavo
frequentando la scuola elementare.
Quando le truppe alleate cominciarono a risalire la
penisola, all’inizio di settembre ’43, con altri fratelli,
i genitori ci portarono ad Oratino, dove c’erano gli
zii (Angelo Anna e Virginia Colitti) che avevano
possibilità ricettive. Mio zio Angelo aveva un negozio di tessuti e merceria in via Regina Margherita e
in gran segreto un giorno mi raccontò che le autorità
fasciste gli avevano requisito la radio. L’accusa consisteva nel fatto che lui e gli amici sentivano di notte
le trasmissioni da Londra sull’andamento bellico. Mi
disse pure che lui conosceva la persona che l’aveva
denunciato, ma non poteva fare niente.”Dopo la
guerra” aggiunse “vedremo”. Quell’episodio da ragazzo non lo capivo bene, ma, passato qualche anno,
ne compresi la gravità, perché era un segnale palpabile della mancanza di libertà durante il regime fascista.
Un altro episodio ha il carattere di un gioco fatto
con molta ingenuità e incoscienza, come capita
spesso in questa età ai ragazzi. Mentre giocavamo
con una palla di pezza ( le palle di gomma non si ve-
Il 24 maggio, domenica di Pentecoste, hanno ricevuto la Prima Comunione, dalle mani dell'arciprete
don Giuseppe Graziano, i bambini: Alfano Martina,
Colombo Camilla, Conti Serena, Dall'Oglio Niccolò, Iafelice Eugenio, Palange Ennio, Petti Flavio,
Tangredi Vincenzo e Tarasco Ivan.
Maggio - Giugno n. 226
devano in quegli anni !) in via Regina Margherita
improvvisamente qualcuno gridò : “Stanno bombardando sul Biferno“. Non capivamo dove ciò avvenisse, ma subito tutti insieme ci dirigemmo verso
il belvedere dove si può ammirare la valle del Biferno e tanti paesi sulle alture di fronte. E’ sempre
un panorama tra i più belli del Molise! Ancora oggi
mi sembra di avere davanti agli occhi le immagini
di quel giorno, come in un film. Ci rifugiammo in
una casa e dalla finestra che dà verso la valle vedevamo molti aerei americani che scendevano in picchiata e lanciavano bombe (i cosiddetti spezzoni) in
direzione del ponte di ferro sulla strada di collegamento con i paesi e anche verso Termoli. Lo scopo
era certamente quello di tagliare la ritirata ai tedeschi come ci disse un anziano presente. Ma, cosa
strana, gli aerei non riuscivano a centrare il bersaglio
che pure era grande e vicino alla Rocca e si vedeva
molto bene. Ci furono altri attacchi per due o tre
giorni, ma il ponte non crollò. Alcuni giorni dopo,
tra settembre e ottobre , i tedeschi in ritirata misero
le mine al ponte e lo fecero saltare, ritardando
l’avanzata degli americani. In quei giorni ci furono
molti bombardamenti sui nostri paesi, io con i miei
fratelli abbiamo trascorso diverse notti nelle cantine
o nelle stalle ( i cosiddetti ricoveri) con gli animali e
con il rumore degli aerei che passavano. Sono fatti
che non si cancellano, specialmente per i ragazzi.
D’allora ho sempre odiato le guerre!
(Fine I parte)
A questi bambini le catechiste Loretta Di Palma, che
li ha seguiti per 3 anni, Maddalena Chiocchio, Michelina Ciancibello, Marilena Fatica, Anna Iannandrea, Rosaria Imperore e Patrizia Palladino
augurano di crescere sempre nell'amicizia con Gesù.
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Messaggero Oratinese
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Nascite - Riconoscimenti - Compleanni
La piccola Greta, con i genitori Federica e Federico
Tirabasso, saluta i nonni Gennaro e Concetta Di
Palma e in particolare il bisnonno Antonio Di Palma
di anni 94. Greta è nata a Bologna circa due mesi fa
e pare che abbia gradito molto l’aria oratinese durante la sua prima visita ai nonni.
Ciao Greta! Arrivederci presto.
Lo scorso 11 maggio è nata Camilla Fatica, secondogenita di Alessandro e Antonella Latessa.
Camilla è stata accolta con gioia soprattutto dal fratellino Romeo, ma anche dalle cuginette Giordana,
Alice e Martagiulia.
A tutta la famiglia vanno gli auguri sinceri del Messaggero Oratinese.
Laureatasi in Medicina presso l’Università di Bologna, ha svolto la sua attività lavorativa prima all’Istituto nazionale dei tumori di Milano e
successivamente in Inghilterra dove vive con la famiglia. La dottoressa Silvana Di Palma, figlia di Antonio, specializzatasi in anatomia patologica, è
diventata professoressa grazie agli studi e alla ricerca che conduce in campo oncologico con successo
e riconoscimenti.
Alla professoressa Silvana la redazione oratinese del
Messaggero e tutti i lettori augurano sempre maggiori traguardi a beneficio della salute e della vita.
A Roma, il 10 Maggio scorso Carmela Fatica ha festeggiato i suoi 90 anni, circondata dall'affetto dei
suoi nipoti Giovannino e Teresa, del nipote acquisito
Giovanni e della pronipote Federica. Tanti cari auguri.
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Messaggero Oratinese
Commiati
Il ricordo che ho di
mio nonno Domenico (Latessa), è
quello di una persona umile e semplice, dedita alla
famiglia e legata ad
un forte senso di
patriottismo. I racconti della sua
esperienza militare
facevano trasparire
questo suo principio. Egli infatti faceva parte del Genio pontiere (servizi idrici e
alimentari), gruppo a sostegno dei combattenti italiani nella Seconda Guerra Mondiale. L’esperienza
della povertà della famiglia d’origine, quella della
guerra e della breve prigionia e le successive esperienze lavorative negli Stati Uniti e in alcune nazioni
d’Europa, credo abbiano temprato il suo carattere.
Ricordo i ripetuti racconti di queste ed altre sue
esperienze: il ritorno dalla prigionia e l’incontro con
Rina, la donna della sua vita, il loro matrimonio, il
racconto della costruzione del serbatoio di Oratino
durata fino a notte fonda e di parte del quartiere
CEP di Campobasso, i lavori fatti alla villa della famiglia Calise al Gioco e quelli per la costruzione
della nostra abitazione alla Fontenuova insieme all’indimenticato nonno Bruno, il periodo fascista e
per lui “il grande errore di Mussolini di allearsi con
Hitler”.
Mai dimenticherò i tanti momenti passati con lui: in
campagna alla Rocca per la vendemmia o altre fasi
della vita della terra, le passeggiate al casolare al Casalicchio, alla stalla dove mi ha fatto conoscere conigli, galline, polli e pulcini. Poi i tanti momenti della
vita della nostra famiglia, sei figli, nove nipoti, ricorrenze, gioie e dolori.
Ultimora:
Domenica 31 maggio, si sono svolte le elezioni
per i Comitati di Quartiere (nel prossimo numero
risultati ed indiscrezioni);
Dal 29 al 31 maggio, Oratino ha ospitato la V edizione delle Finali di Soft Dart (foto e risultati
nella prossima pubblicazione);
Maggio - Giugno n. 226
L’epilogo della sua lunga vita lo ha vissuto nell’affetto e vicinanza dei suoi cari, nella semplicità e
nell’umiltà che lo ha sempre contraddistinto. Ha affrontato anche la breve sofferenza con coraggio e dignità, senza far rumore.
Un uomo d’altri tempi, un Signore, nobile d’animo!
Avrò sempre come riferimento il suo coraggio, i suoi
insegnamenti e principi e quei sacrifici che ha dovuto affrontare e che a noi nipoti più grandi instancabilmente raccontava, per farci capire come và la
vita e che dobbiamo essere grati a lui, alla sua ed
altre generazioni, per le conquiste, i diritti e le opportunità di cui oggi godiamo.
Con affetto, Daniele
Il 29 marzo, all’età di 98 anni, è venuta a mancare
Carmela Ciancibello, vedova Tizzani.
Viveva con il figlio in contrada Peschiaturo e fino a
poco tempo prima del decesso era solita fare delle
belle passeggiate lungo la rotabile che porta a Campobasso. Sempre sorridente, volentieri si fermava a
chiacchierare con le persone che la salutavano.
La ricorderemo nelle preghiere.
Ospite in una casa per anziani, il 2 aprile, è deceduto
Mario Farinaccio di anni 82. Aveva lavorato in Germania per parecchi anni, poi era tornato ad Oratino
dove viveva da solo. Per la sua morte sono venuti i
suoi due figli che tuttora vivono in Germania. Al fratello Peppino le condoglianze dei lettori.
Mentre tornava a piedi dal Pisciarello dove si recava
ogni giorno, Gennaro Miniello, colto da improvviso
malore, è deceduto davanti ai cancelli del cimitero.
Soccorso immediatamente anche con l’utilizzo del
defibrillatore il suo cuore ha cessato di battere irrimediabilmente.
Alla moglie e ai figli giungano le condoglianze di
tutti gli oratinesi.
Iniziata la questua per la Festivita di Sant’Antonio di Padova, che quest’anno si svolgerà il 20
giugno. I deputati della festa sono Lorenzo Fatica, Giuseppe Tirabasso, Gianluca Ciancibello,
Marco Pinto, Fernando Picciano e Mario Silvaroli. Anche qui il comitato si è molto ringiovanito. Collaborate numerosi!
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