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genitori - nonni nipoti
II A2 GENITORI - NONNI NIPOTI Rapporti speciali in famiglia “La vita è una fiamma che via via si consuma, ma che riprende fuoco ogni volta che nasce un bambino” (George Bernard Shaw) Nelle civiltà antiche erano gli anziani, garanti delle tradizioni, a intrattenere rapporti particolarmente stretti con i loro nipoti. Si diceva «È stato un anziano a educarlo» ogni volta che un bambino faceva discorsi pieni di saggezza. I nonni da sempre ripresentano e rappresentano ai nipoti il passato familiare e insieme a loro sperimentano che il passaggio da una generazione all'altra non è mai una ripetizione, ma la ricerca e la scelta delle cose fondamentali da trasmettere. In questo fascicolo vogliamo proporvi alcune considerazioni di giovani genitori, con uno, due … quattro figli, che hanno accettato di condividere la relazione personale che hanno o che vorrebbero avere con i loro genitori (ora nonni). Inseriamo alcuni casi di relazioni difficili che rendono problematici i rapporti fra le tre generazioni. Non riportiamo i loro nomi per rispetto al loro desiderio di rimanere anonimi. Non tutti i bambini hanno l’opportunità di conoscere i nonni: chi ha questa fortuna conserverà per tutta la vita il ricordo affettuoso di quel legame esclusivo che esiste tra nonno e nipote e che copre lo spazio di due generazioni. E’ un rapporto dal quale entrambe le parti possono trarre enormi benefici. I nonni, oltre ad essere fedeli compagni di gioco possono svolgere un ruolo attivo nella crescita umana e spirituale dei nipoti, può accadere che la loro presenza influenzi la vita dei nipoti anche più di quella dei genitori. Dall’altra parte, diventare nonni significa aprire un capitolo nuovo, emozionante e incredibilmente gratificante nella propria vita. 2 Ieri figli e oggi genitori Cosa chiediamo ai nonni I nonni sono il collante tra passato, presente e futuro, danno fondamento, radici alla mia storia e quindi alla storia dei miei figli. Sono, per noi genitori “novelli”, una fonte inesauribile di consigli, suggerimenti, di rassicurazioni e conforto. Oggi i bimbi passano quasi più tempo con i nonni che con noi genitori. Il loro ruolo educativo è fondamentale. Quelli che nella generazione passata erano eccezionalmente dei vizi ora rischiano di trasformarsi in consuetudini sbagliate che “smontano” il lavoro creato in casa da noi genitori. I nonni sovente accudiscono a tempo pieno i nipotini almeno fino al primo anno di vita, molti anche fino a due. Poi, restano “in carica” in quella fascia oraria tra l’uscita da scuola e l’orario in cui noi genitori finiamo di lavorare. Spesso si sobbarcano anche la verifica dei compiti, le attività sportive dei nipoti e tutti i giorni in cui sono malati e non possono andare a scuola. Nella maggior parte dei casi, nasce un incantevole idillio tra i nostri genitori o suoceri ed i nostri figli: un rapporto dal quale giustamente saremo tagliati fuori. Molto più difficile diventa, a questo punto, ridisegnare i nostri rapporti con genitori e suoceri. 3 Cari nonni, vi chiediamo di vegliare sulla nostra coppia, perché il tempo che questo bimbo prenderà nella nostra vita per le cure e l’amore che gli doneremo, non vada a ledere il nostro rapporto di sposi. Dai nonni, mio marito ed io, ci aspettiamo la capacità e l’entusiasmo nel lasciarsi coinvolgere dalla nuova famiglia che abbiamo creato e, nello stesso tempo, la capacità di rispettare i “confini” che abbiamo dovuto segnare per proteggere il nostro nucleo famigliare. Cari nonni, ora che c’è una meraviglia nella nostra vita, vogliamo chiedervi di essere nostri complici nell’educare questo bimbo, facendo sì i nonni (con i vizi propri di questa figura) ma di rispettare i paletti e i “no” che noi decideremo di dare a nostro figlio, aiutandoci a farli rispettare. … è necessario chiarirsi fin da subito: è meglio dire apertamente che un atteggiamento ci infastidisce piuttosto che irrigidirci ogni volta che i nonni fanno quella determinata cosa coi nostri bimbi che ci fa uscire dai gangheri. … i bambini vedono e si accorgono se le persone che le circondano viaggiano nella stessa direzione oppure no! Grazie! Perché senza il vostro aiuto concreto non potremmo nemmeno lontanamente sognare di potervi dare un altro nipote. Ingerenze e sofferenze Alcune volte è faticoso per noi chiedere aiuto, perché vorremmo, ai vostri occhi, sembrare sempre all’altezza … I nonni non sono tutti uguali!!! Io per esempio ho solo il papà: è sempre stato freddo e distante con me e, anche se con i miei figli è sempre affettuoso, non glieli lascerei mai per più di 15 minuti!!! 4 Mia suocera è la tipica mamma che soffoca suo figlio, che prende senza dare, non la stimo come donna quindi non lascerei mai i miei figli a lei neanche per 15 minuti!!! Mio figlio più piccolo quando vede mia madre piange, perché lei è una sconosciuta. E’ un grande dolore, vedere i bambini che chiedono dei nonni e non saper cosa rispondere per il fatto che non ci sono quasi mai. Quando mia figlia è malata, seguo alla lettera quello che dicono i dottori, ma mia madre (che non è medico) pensa di saperne di più e non solo mi dà continuamente consigli non richiesti, ma mi insinua il dubbio che non sto facendo il bene della bambina e di non salvaguardare la sua salute … A volte è difficile distinguere dove finiscono i consigli e dove inizi l’ingerenza. Alla fine noi genitori abbiamo il diritto di decidere (insieme) autonomamente quale sia la strada migliore. Questo purtroppo comporta anche il diritto di sbagliare, come sicuramente hanno fatto anche loro. 5 Ieri genitori e oggi nonni Il nostro ruolo nell’educazione in genere Occorre partire dalle cose semplici e spontanee, non fare nulla di eclatante o avere delle grandi aspettative per dare un messaggio positivo e arricchente ai propri nipoti. Non si può pretendere dagli altri ciò che noi non facciamo: i nostri nipoti sono degli attenti osservatori! Ci guardano e imparano. Il nostro esempio vale molto più di tante parole o suggerimenti. I nonni sono oggi una risorsa: offrono spesso un concreto sostegno ai genitori sia dal punto di vista economico (diretto o indiretto) che di supporto nel realizzare i sogni ed i progetti che hanno come soggetto i loro nipoti; hanno esperienza, tempo e tanto amore per svolgere questo compito nel migliore modo possibile. Non è poi da sottovalutare l’importante ruolo svolto dai nonni nel consentire ai propri figli di realizzarsi come sposi offrendo loro piccoli spazi di libertà dove poter curare ed accrescere la loro relazione di coppia senza la presenza a volte destabilizzante dei figli. Come nonni, abbiamo sempre usato con discrezione il nostro ruolo educativo che era connotato da due caratteristiche di fondo. Prima: continuità con l’opera educativa dei genitori. Sono essi i primi ed insostituibili educatori e non devono essere sostituiti da nessuno, neppure dai nonni. Seconda: valorizzazione di tutto il bagaglio educativo acquisito per essere dei “facilitatori” all’approccio educativo - religioso dei bambini. Cioè non è il caso di essere degli esperti pedagogisti, ma è necessario saper comunicare il proprio vissuto, la propria esperienza religiosa. Occorre poi sottolineare che i nonni hanno un enorme vantaggio, quello di poter disporre di molto tempo, non aver sempre fretta, poter “perdere tempo” e dialogare con calma con i nipotini. “Mamma, papà state per diventare nonni!”. E’ stato questo il modo di 6 annunciarci la gravidanza da parte di nostra figlia. L’evento ci è caduto addosso all’improvviso e ci ha colti felici e un po’ impreparati. Siamo stati così promossi sul campo; un grado in più che in qualche modo ci ha fatti sentire con qualche anno di troppo e ci ha aperto nuovi scenari sul nostro futuro con nuove soddisfazioni, prospettive di nuovi impegni e un po’ di libertà in meno. Finalmente nasce la creatura, così piccola, tenera e indifesa che prende subito il posto principale nella sua famiglia e nelle nostre (dei nonni). Cresce la voglia di vederla e dare una mano ai genitori, ora alle prese con quel piccolo diavoletto che non dorme, piange e non sai capire. Iniziano anche i primi problemi: qual è il momento giusto per andarli a trovare... La bimba dorme? La mamma riposa con lei perché ha passato la notte? Sarà l’ora giusta, staranno mangiando? Insomma, anche dar loro una mano diventa un problema: occorre far coincidere i tempi che fanno comodo a loro e rivedere la nostra organizzazione famigliare. Quanto allo stile educativo che i nostri neo genitori hanno deciso, non ci siamo posti dei problemi perché, conoscendoli bene, eravamo 7 sicuri che avrebbero fatto la loro scelta con buon senso e ragion di causa. Darsi delle regole fa parte del loro ruolo educativo; poche e essenziali quelle da trasmettere a noi per evitare disorientamenti e inutili ingessature mentali. Con loro abbiamo adottato da subito una comunicazione aperta e rispettosa che funziona bene ed evita critiche che rappresentano la peggior “non comunicazione” nelle relazioni. Questo non significa che non esistono dei punti di vista differenti fra noi: ce ne sono ma non rappresentano valichi insormontabili anzi, diventano momenti di confronto che fanno bene ad entrambi. A volte dobbiamo frenare noi su qualche comportamento altre volte tocca a loro. La piccola è adorabile, ma ha il fuoco vivo dentro, non esiste cosa che non la incuriosisca e non le faccia venire il desiderio di toccarla. Starle vicino non è così facile, vuol dire avere tutti i “sensi” in “allarme rosso” ed essere creativi nel trovarle stimoli nuovi e istruttivi. Quando arriva la mamma tiri un respiro di sollievo e apprezzi la quiete dopo la tempesta. Passa qualche minuto e vorresti di nuovo riaverla per starle insieme. La nascita di un bimbo rimodula le relazioni e gli schemi di organizzazione famigliare e ti obbliga ad adeguare il proprio stile di vita ad un impegno che ti affiancherà per anni con responsabilità e fantasia. Il nostro ruolo nell’educazione religiosa Con nostra figlia e nostro genero abbiamo parlato della trasmissione del senso religioso alla nipotina; in questa età sono poche ed essenziali le cose da fare. Cerchiamo di comunicarle la fede con gesti e riti famigliari quotidiani: il saluto e il bacio a Gesù e alla Madonna prima di andare a letto, quando si passa davanti ad una Chiesa… Il primo libro a fumetti che papà e mamma le hanno regalato è stato “La Bibbia”; insieme lo abbiamo sfogliato mille volte cercando di dar risalto ai fatti illustrati e alla bellezza della natura che fa da sfondo alle scenette, ed è sempre motivo di curiosità e stupore per lei. 8 Educare al senso religioso è un aspetto dell’opera educativa che si trasmette prevalentemente attraverso lo stare assieme e il chiacchierare sugli eventi che capitano e sui fatti che si vivono ogni giorno. Educare al senso religioso anzitutto significa sviluppare la potenzialità religiosa che esiste nei bambini. Nei bambini, infatti, non esistono solo i sensi corporei attraverso i quali essi si mettono in relazione con il mondo materiale che li circonda, ma esiste anche una dimensione spirituale facilmente riscontrabile. Momenti di intervento educativo all’esperienza religiosa. · Comunicare la fede con gesti e riti famigliari quotidiani: il saluto e il bacio a Gesù e alla Madonna prima di andare a letto, quando si passa davanti ad una Chiesa · Evidenziare, far apprezzare e gustare le cose belle che ci circondano, a partire dalle cose belle più immediate e vicine al bambino che possono destare in lui stupore e meraviglia: ad esempio un fiore, una farfalla, un tramonto, la neve, ecc. · Far apprezzare le cose buone che mangiamo, anche se sono ordinarie: un frutto, un gelato, un dolce, ecc. · Abituare all’osservazione, allo stupore, al ringraziamento, alla lode del Signore che premuroso con noi e ci circonda di cose belle e buone. · Rendere protagonisti i bambini nella preghiera prima dei pasti abituandoli al ringraziamento, alla condivisione dei doni ricevuti. · Con gradualità portare l’ attenzione sul fatto che c’è Qualcuno che ci vuole bene, che ci ha pensati, che ci circonda di doni e di persone che ci vogliono bene, che esiste un Signore grande e buono che ha creato il mondo, la terra, il cielo, il sole, il mare, i monti, ecc. che ha fatto bene tutte le cose perché noi possiamo stare bene su questa terra. · Regalare e leggere ai bambini libri che parlano di Dio (La prima Bibbia, libri di preghiera,…) 9 Alcuni esempi: Quando andiamo a passeggio non mancano le occasioni per far rilevare l’attenzione su dei fiori, anche a volte trovati in mezzo ad un campo. Facciamo notare loro i dettagli: forma, colore, profumo, … poi formuliamo una breve preghiera spontanea di lode e ringraziamento al Signore per le cose belle che ci circondano. E’ successo che con i bambini siamo andati a raccogliere le patate. C’era un raccolto abbondante e di buona qualità. Ho detto ai bambini: “Ringraziamo il Signore per il dono di questi frutti della terra che sono molto utili e graditi”. Ogni volta che i bambini raccoglievano una patata e la riponevano nel cesto, mi ripetevano: “Ringraziamo il Signore per le patate che ci dona …”. Quando andiamo a passeggio, cerchiamo anche di passare in chiesa per una breve visita a Gesù Eucaristia. E’ un momento di preghiera spontanea, di ringraziamento e di richiesta di protezione e benedizione per tutta la famiglia. Nominiamo tutti i componenti la famiglia ... guai a dimenticarne qualcuno! Preghiamo per i genitori, i fratellini, i nonni, ecc. Cerchiamo di far passare l’idea che Gesù è nel tabernacolo ad attenderci per parlare un po’ con noi, che vuole bene a tutti e in particolare ai bambini. Nella vita di tutti i giorni ci viene offerta spesso l’opportunità di educare ai valori cristiani: l’amore verso tutti (in particolare verso chi sta attraversando prove difficili), la condivisione, il compiere piccole rinunce per aiutare qualcuno, l’offrire il perdono, fare pace, fare la carità, ecc. Per trasmettere ai nostri nipoti i valori della nostra fede possiamo cominciare già a tavola, prima dei pasti: tutti insieme ringraziamo il Signore del dono della giornata prendendoci magari per mano. Certamente i più piccolini non capiranno ma “vedono” uno “stile” di vita cristiana. Ci saranno poi i tempi nei quali compiranno le loro scelte personali ma quell’ immagine con i nonni in preghiera non lo scorderanno più (proviamo a pensare quanti bei ricordi positivi abbiamo ricevuto dai nostri nonni). Nella giornata ci sono altri momenti nei quali possiamo rivolgerci al Signore con piccoli gesti come un segno della croce, un bacio alla Madonna, a Gesù … facciamoli! Sarà una delle prime e più importanti testimonianze di religiosità e di amore che riceveranno, non tarderanno ad imitarci e porteranno sempre nei loro cuori quel segno indelebile di professione di fede dei loro nonni che sarà come una luce che illuminerà per loro i momenti tristi della vita e li renderà consapevoli della forza racchiusa nella fede. 10 Gestione dei conflitti Le paure e le aspettative dei neo-genitori I genitori spesso, prima di affidare i loro figli ai nonni, si interrogano se questi rispetteranno le loro indicazioni, se interferiranno nell’educazione del bambino, se li criticheranno, se si comporteranno col bambino come si sono comportati con i figli, etc. Non dimentichiamoci però che anche per i nonni assumersi la responsabilità dei piccoli è un impegno non indifferente. La difficoltà maggiore in queste situazioni è gestire i rapporti affinché lo stile educativo dei genitori non venga messo in discussione. Allo stesso tempo è necessario che i genitori "accolgano" in maniera intelligente e senza sentirsi sminuiti suggerimenti e consigli di chi, senza dubbio, ha una maggiore esperienza. Sono assolutamente da evitare le critiche reciproche: i bambini sono particolarmente abili nel trarre vantaggio pratico dalle situazioni di disaccordo, provando poi, però sensi di colpa, dolore e disorientamento per il conflitto in atto tra figure da loro tanto amate. 11 I nonni: la ricchezza della loro presenza I nonni “perfetti” sono disponibili al momento del bisogno: per prendersi cura del nipotino quando è malato, oppure quando i genitori non possono accudirlo. Ma sono altrettanto capaci di ritornare al proprio posto quando l’emergenza è rientrata. Sono validi sostegni morali per i neo genitori, soprattutto per la neomamma. Una donna alla prima esperienza di maternità è in balia dell’insicurezza, mai come in questo momento ha bisogno di sentire l’approvazione della famiglia d’origine. Sono “acritici”: non riprendono mai i genitori in presenza dei bambini. Possono essere dolci e comprensivi con i nipoti: è un loro diritto. Sono i genitori a doversi occupare di impartire educazione e regole; ai nonni spetta il piacere di vivere il rapporto con i nipotini in totale serenità e spensieratezza. Devono essere grandi elargitori di racconti che evocano le radici famigliari. Un compito importante, che dà al bambino la consapevolezza delle proprie origini e, quindi, infonde in loro maggiori sicurezze. I nonni: la saggezza della loro tolleranza La vita dei bambino è piena di adulti e continuerà ad esserlo: dalle educatrici dell’asilo nido, all’insegnante di ruolo, alla mamma di un amichetto. I bambini sono duttili e adeguano il loro comportamento a seconda di chi li custodisce. Anche se molto piccoli, i 12 bambini sono in grado di comprendere che i nonni non sono papà e mamma. Non bisogna quindi temere che l’eccessiva indulgenza dei nonni e le diverse regole che impongono possano rovinare l’intervento educativo dei genitori, a meno che esistano restrizioni alimentari a cui attenersi per salvaguardare la salute del bambino. Semplicemente, il bimbo saprà che dai nonni può trovare sempre qualcosa di buono, una coccola in più e maggior tolleranza rispetto alle trasgressioni. I nonni: il loro ruolo educativo “Sarebbe troppo poco per i nonni offrire un servizio di puro accudimento del nipote, esaurire il loro ruolo in un compito di sola protezione. Il nonno deve anche essere educatore. In parole più concrete, il nonno non può limitarsi a comprare la merendina al nipote, a controllare se il piccolo è troppo sudato, allacciargli le scarpe … La “nonnità” vuole che si tratti il bambino per quello che è: persona! Ebbene, se le cose si fabbricano, se gli animali si allevano, le persone si educano. Per questo il nonno invita il bambino ad essere sincero, a ringraziare, a rispettare tutto e tutti, ad amare, a pregare, a perdonare, a fare pace ….; in una parola, il nonno offre Valori: la sincerità, il rispetto, l’amore, la pace, Dio … Per fortuna vi sono i nonni che, quasi sempre, tengono viva l’educazione: che tengono , cioè, viva l’unica via che abbiamo perché il mondo non vada in frantumi”. Don Pino Pellegrino: “Il secolo dei nonni 13 Mi interrogo…. · · · · · · Come giudico l’educazione ricevuta dai miei genitori? Quali valori mi hanno trasmesso? Posso attingere ai miei ricordi, alla mia esperienza di figlio per far crescere i miei figli? Quanta fiducia ho nei nonni? Prevalgono le mie paure e preoccupazioni o glieli affido serenamente? Affidare mio/a figlio/a ai nonni è solo un ripiego di comodità/risparmio/necessità o è un’occasione per lasciar nascere/crescere un rapporto speciale? Sono contento/a del rapporto instaurato da mio figlio con i nonni? 14 E per concludere Un bambino di 4 anni si rivolge alla mamma con molta serietà e le chiede spiegazioni sulla diversità dei sessi tra maschietti e femminucce. La mamma, colta di sorpresa, non sa sul momento come rispondere ad un bambino così piccolo e le viene spontaneo dire: “Lo sa Gesù”. Il bimbo ci pensa un attimo e poi dice: “Secondo me, forse, non lo sa neanche Gesù. Lo chiederò a nonno!”. Provate anche voi Carissimi neo genitori, scrivete una lettera ai nonni dei vostri figli in cui esprimete a cuore aperto ciò che provate e che vi aspettate da loro. Carissimi nonni, fate anche voi altrettanto! Mettete per scritto ciò che pensate di poter dare ai vostri nipoti in termine di tempo, di affetto e di educazione …. Scambiatevi ora le lettere e sarà senz’altro più facile trovare un punto di incontro fra le vostre rispettive esigenze! Per saperne di più “UN LIBRO PER IL NONNO” Tutto quello che un nonno moderno deve sapere Geoff Tibballs - DeAgostini “IL LIBRO DEL SUPER NONNO” Per il nonno migliore del mondo John Gribble - DeAgostini “2 OTTOBRE” Festa dei nonni - Festa degli Angeli Custodi Pino Pellegrino - Mario Astegiano Editore “IL SECOLO DEI NONNI” Vivere con bravi nonni può decidere di una vita Pino Pellegrino - Mario Astegiano Editore “TRASFORMARE IN ORO GLI ANNI D’ARGENTO” L’arte di saper invecchiare Pino Pellegrino - Mario Astegiano Editore 15 Ti prego Signore, per i miei nonni. Benedici e dona loro pace e gioia. Attraverso le loro esperienze, le gioie e le tribolazioni della loro lunga vita essi hanno imparato la saggezza. Rendimi capace di ascoltarli con attenzione e con rispetto per crescere anch'io saggio e buono, come mi desiderano, per essere loro motivo di conforto 16