Irene CHIFFI - Università Cattolica del Sacro Cuore

Università Cattolica del Sacro Cuore – Sede di Piacenza
Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza
L’opinione degli studenti
Irene CHIFFI
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Da dove vieni? Quali studi
hai fatto prima della
laurea
magistrale
in
Giurisprudenza
a
Piacenza?
Vengo da Acquarica del Capo, un piccolo paese in provincia di Lecce. Prima
di iscrivermi all'università, ho frequentato il liceo classico, seguendo il
corso "brocca", in cui venivano impartite, oltre agli insegnamenti
tradizionali, anche lezioni di diritto ed economia politica.
Perché hai deciso di
seguire un Corso di laurea
magistrale
in
Giurisprudenza
alla
Cattolica di Piacenza?
Ho scelto come sede universitaria Piacenza, perché oltre ad essere una
città a misura d'uomo è sede di una facoltà prestigiosa. Il limitato numero
di studenti consente che si ricrei un ambiente "quasi liceale", ottimo per
favorire uno studio quotidiano e costante. Inoltre, la possibilità di vivere
nel campus universitario, a due passi dall'università, ha influenzato in
modo favorevole la mia scelta: essendo una studentessa fuori sede, la
comodità di avere l'alloggio nel collegio S. Isidoro, vicinissimo alla facoltà,
mi ha consentito di ridurre i tempi morti e di socializzare in fretta con gli
altri colleghi.
Durante il tuo percorso di
studi
quali
sono
i
contenuti che ti hanno
appassionato di più?
Avevo già avuto un piccolo assaggio delle materie che avrei studiato
all'università negli anni di liceo e anche se il percorso è ostico, è davvero
grande la soddisfazione che si ha nello studiare materie attualissime, che
aiutano a capire meglio il mondo che ci circonda. Più di tutto, mi sono
appassionata alle materie civili, che consentono una conoscenza profonda
del sistema sociale e giuridico in cui viviamo e che forniscono la chiave di
lettura per ricondurre ogni problema, ogni controversia ad una soluzione e
composizione equa, che garantisca rapporti sociali giusti.
Consiglieresti la Laurea
magistrale
in
Giurisprudenza a Piacenza
a
un
tuo
amico/a? Perché?
Certamente sì. E' una facoltà che apre la mente e prepara a leggere il
contesto storico in cui viviamo con maggiore consapevolezza. Inoltre, a
mio parere, è una delle facoltà che in ambito lavorativo apre molte porte,
anche diverse dalle tradizionali professioni forensi.